02.08.2013 Views

giudizio - Università degli Studi di Pavia

giudizio - Università degli Studi di Pavia

giudizio - Università degli Studi di Pavia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

IL RETTORE<br />

D.R. n.168/conc.<br />

VISTO il T.U. delle leggi sull’Istruzione Superiore, approvato con R.D. 31/8/1933, n.<br />

1592;<br />

VISTA la legge n 168/89<br />

VISTA la Legge 3/7/1998, n. 210;<br />

VISTA la legge 26/10/1999 n.370;<br />

VISTO il D.P.R. 23.3.2000, n. 117;<br />

VISTO il D.R. n. 91/conc. del 20/03/2001 il cui avviso è stato pubblicato sul<br />

supplemento alla G.U. – IV^ serie speciale – n. 30 del 13/04/2001 con cui sono state<br />

indette le procedure <strong>di</strong> valutazione comparativa per la copertura <strong>di</strong> n. 27 posti <strong>di</strong><br />

ricercatore universitario;<br />

VISTO il D.R. n. 137/conc del 31/07/2001 pubblicato nella G.U. – IV^ serie speciale - del<br />

28/08/2001, n. 68 con i quali è stata costituita, fra le altre, la Commissione giu<strong>di</strong>catrice<br />

della procedura <strong>di</strong> valutazione comparativa per la copertura <strong>di</strong> n. 1 posto <strong>di</strong> ricercatore<br />

universitario <strong>di</strong> ruolo per il Settore Scientifico Disciplinare L20A – FILOLOGIA<br />

GERMANICA presso la Facoltà <strong>di</strong> LETTERE E FILOSOFIA;<br />

ACCERTATA la regolarità formale <strong>degli</strong> atti costituiti dai verbali delle singole riunioni,<br />

dei quali costituiscono parte integrante i giu<strong>di</strong>zi in<strong>di</strong>viduali e collegiali espressi su<br />

ciascun can<strong>di</strong>dato, nonché dalla relazione riassuntiva dei lavori svolti;<br />

D E C R E T A<br />

Sono approvati gli atti della Commissione giu<strong>di</strong>catrice della procedura <strong>di</strong><br />

valutazione comparativa per la copertura <strong>di</strong> n. 1 posto <strong>di</strong> Ricercatore universitario <strong>di</strong><br />

ruolo - Settore Scientifico Disciplinare L20A – FILOLOGIA GERMANICA presso la<br />

Facoltà <strong>di</strong> LETTERE E FILOSOFIA <strong>di</strong> questo Ateneo.<br />

E’ <strong>di</strong>chiarata vincitrice la can<strong>di</strong>data: Dott.ssa Marusca FRANCINI.<br />

<strong>Pavia</strong>, 20 Novembre 2001.


GDG/SP/sa<br />

2<br />

IL RETTORE<br />

Roberto SCHMID<br />

F.to P. Vita Finzi<br />

PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO<br />

DI RICERCATORE UNIVERSITARIO PER IL SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE<br />

L20/A FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA INDETTA CON D.R. N. 91/conc. DEL<br />

20/03/01 IL CUI AVVISO E' STATO PUBBLICATO SULLA G.U. N. 30 DEL 13/04/01.<br />

RELAZIONE FINALE<br />

Il giorno 13 novembre alle ore 08:30 si riunisce presso il Dipartimento <strong>di</strong> Lingue e Letterature<br />

Straniere Moderne, via Strada Nuova 106/C in <strong>Pavia</strong> la Commissione giu<strong>di</strong>catrice della<br />

procedura <strong>di</strong> valutazione comparativa per la copertura <strong>di</strong> n. 1 posto <strong>di</strong> Ricercatore<br />

universitario per il settore scientifico <strong>di</strong>sciplinare L20/A (Filologia germanica) Facoltà <strong>di</strong><br />

Lettere e Filosofia così composta:<br />

Prof. Maria Grazia SAIBENE<br />

Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Filologia germanica presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Pavia</strong><br />

Prof. Giulio SIMONE<br />

Associato confermato <strong>di</strong> Filologia germanica presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Bologna<br />

Dott. Alessandro ZIRONI<br />

Ricercatore confermato presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Ferrara<br />

Per re<strong>di</strong>gere la seguente relazione finale:<br />

nella prima riunione del 1º ottobre 2001 la Commissione ha imme<strong>di</strong>atamente provveduto alla<br />

nomina del Presidente nella persona del Prof. Maria Grazia SAIBENE e del Segretario nella<br />

persona del Dott. Alessandro ZIRONI. Ha quin<strong>di</strong> preso atto che in base alla documentazione<br />

trasmessa dall’Ufficio Concorsi dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Pavia</strong>, i can<strong>di</strong>dati ammessi alla procedura <strong>di</strong><br />

valutazione comparativa erano i seguenti:<br />

BAMPI Massimiliano<br />

CIANCI Eleonora<br />

DE BONIS Maria Caterina<br />

DE ROSA Raffaele<br />

DI VENOSA Elena Angela<br />

FRANCINI Marusca<br />

GRION Massimo<br />

LOMBARDI Maria Cristina<br />

PANZA Massimo<br />

SPADONI Alessia<br />

La Commissione ha poi rilevato che tra i suoi componenti tra <strong>di</strong> loro e tra ciascuno <strong>di</strong> essi ed<br />

i can<strong>di</strong>dati non sussisteva nessuna delle situazioni <strong>di</strong> incompatibilità previste dall’art. 51 del<br />

Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Procedura Civile. Ognuno dei membri ha <strong>di</strong>chiarato inoltre <strong>di</strong> non avere relazioni <strong>di</strong><br />

parentela ed affinità entro il 4° grado incluso con gli altri commissari e con i can<strong>di</strong>dati (art. 5<br />

comma 2 D.lgs 7/5/1948, n. 1172). La Commissione ha preso visione del Bando e ha<br />

stabilito i criteri <strong>di</strong> massima per procedere alla valutazione comparativa. Subito dopo tali<br />

criteri sono stati consegnati al Responsabile del proce<strong>di</strong>mento Sig.ra Silvia Aguzzoni che ne<br />

ha assicurata la pubblicità presso la sede del Rettorato e della Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia<br />

che ha chiesto il bando. La Commissione ha poi valutato in primo luogo il curriculum, i titoli e<br />

le pubblicazioni scientifiche, presentate da ciascun can<strong>di</strong>dato. La Commissione ha altresì<br />

stabilito che nelle valutazioni dei titoli si dovrà tener conto della coerenza <strong>degli</strong> stessi con il


filone scientifico proprio del settore scientifico <strong>di</strong>sciplinare oggetto del bando. La<br />

Commissione, nel valutare il curriculum, i titoli e le pubblicazioni scientifiche dei can<strong>di</strong>dati, ha<br />

preso in considerazione i seguenti criteri:<br />

a) originalità ed innovatività della produzione scientifica e rigore metodologico;<br />

b) apporto in<strong>di</strong>viduale del can<strong>di</strong>dato analiticamente determinato nei lavori in collaborazione<br />

rilevabile dalla pubblicazione stessa al fine <strong>di</strong> determinare il contributo specifico;<br />

c) congruenza dell'attività del can<strong>di</strong>dato con le <strong>di</strong>scipline ricomprese nel settore scientifico<br />

<strong>di</strong>sciplinare per il quale è ban<strong>di</strong>ta la procedura ovvero con tematiche inter<strong>di</strong>sciplinari che le<br />

comprendano;<br />

d) rilevanza scientifica della collocazione e<strong>di</strong>toriale delle pubblicazioni e loro <strong>di</strong>ffusione<br />

all’interno della comunità scientifica;<br />

e) continuità temporale della produzione scientifica anche in relazione alla evoluzione delle<br />

conoscenze nello specifico settore <strong>di</strong>sciplinare;<br />

f) rinomanza nel settore scientifico-<strong>di</strong>sciplinare stabilita anche sulla base <strong>di</strong> inviti ufficiali a<br />

presentare relazioni sia su riviste che a congressi internazionali;<br />

g) rilevanza dei premi e dei riconoscimenti conseguiti in relazione all’attività scientifica.<br />

Hanno costituito in ogni caso titoli da valutare specificatamente nella valutazione<br />

comparativa :<br />

a) l’attività <strong>di</strong>dattica svolta anche all'estero. L’attività <strong>di</strong>dattica dovrà essere inerente al settore<br />

scientifico-<strong>di</strong>sciplinare L20/A. La commissione ha valutato prioritariamente gli insegnamenti<br />

tenuti per titolarità rispetto alla <strong>di</strong>dattica integrativa;<br />

b) i servizi prestati negli Atenei e negli Enti <strong>di</strong> ricerca italiani e stranieri;<br />

c) l’attività <strong>di</strong> ricerca, comunque svolta, presso soggetti pubblici e privati italiani e stranieri;<br />

d) i titoli <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca, la fruizione <strong>di</strong> borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o finalizzate ad attività <strong>di</strong> ricerca.<br />

Sono stati anche anche valutati gli anni <strong>di</strong> frequenza a un dottorato <strong>di</strong> ricerca pertinente al<br />

settore scientifico-<strong>di</strong>sciplinare L20/A purché certificati;<br />

e) il servizio prestato nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stacco presso i soggetti <strong>di</strong> cui all'art.3 comma 2, del<br />

decreto legislativo 27/07/1999 n.297;<br />

f) l’organizzazione, <strong>di</strong>rezione e coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> ricerca;<br />

g) il coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> iniziative in campo <strong>di</strong>dattico e scientifico svolte in ambito nazionale ed<br />

internazionale.<br />

La Commissione ha stabilito altresì i criteri e le modalità <strong>di</strong> valutazione della prima prova<br />

scritta, della seconda prova scritta e della prova orale:<br />

- una prima prova scritta consistente nella trattazione <strong>di</strong> aspetti generali del settore scientifico<br />

<strong>di</strong>sciplinare L20/A (Filologia germanica). La Commissione ha valutato tale prova tenendo<br />

conto dell’aderenza e dell’approccio critico dell’elaborato alla traccia, del rigore, della<br />

chiarezza <strong>di</strong> esposizione e delle capacità <strong>di</strong> sintesi.<br />

- una seconda prova scritta avente ad oggetto la traduzione e il commento linguisticofilologico<br />

<strong>di</strong> due brani relativi a due lingue germaniche antiche da scegliersi fra gotico, altotedesco<br />

antico, norreno, anglosassone, sassone antico.<br />

- una prova orale pubblica vertente sulla <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> aspetti generali e specifici del settore<br />

<strong>di</strong>sciplinare, tramite estrazione a sorte <strong>di</strong> quesiti in<strong>di</strong>viduati per ogni can<strong>di</strong>dato prima<br />

dell’inizio della prova orale, sulla <strong>di</strong>scussione delle prove scritte e <strong>degli</strong> eventuali titoli.<br />

Tramite la prova orale la Commissione ha accertato anche la conoscenza delle lingue<br />

inglese e tedesca me<strong>di</strong>ante la traduzione <strong>di</strong> un brano.<br />

Successivamente la Commissione ha stabilito il calendario delle prove:<br />

prima prova scritta:giorno 07/11/01 ore 09:00;<br />

seconda prova scritta:giorno 08/11/01 ore 09:00;<br />

prova orale: giorno 12/11/01 ore 13:00.<br />

La seduta si è tolta alla ore 15:30.<br />

Nella seconda seduta svoltasi il giorno 6 novembre 2001 con inizio alle ore 14:00 presso il<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Lingue e Letterature Straniere Moderne, via Strada Nuova 106/C in <strong>Pavia</strong>, la<br />

Commissione, dopo aver accertato che i criteri generali fissati nella precedente riunione sono<br />

stati resi pubblici per almeno sette giorni, ha iniziato la verifica dei nomi dei can<strong>di</strong>dati,<br />

tenendo conto dell’elenco fornito dall’Amministrazione. La Commissione, presa visione<br />

3


dell’elenco dei can<strong>di</strong>dati al concorso trasmesso dall’Amministrazione, delle pubblicazioni<br />

effettivamente inviate, delle esclusioni operate dagli uffici e delle rinunce sino ad allora<br />

pervenute, ha deciso che i can<strong>di</strong>dati da valutare ai fini del concorso erano n. 10 (<strong>di</strong>eci), e<br />

precisamente:<br />

1. BAMPI Massimiliano;<br />

2. CIANCI Eleonora;<br />

3. DE BONIS Maria Caterina;<br />

4. DE ROSA Raffaele;<br />

5. DI VENOSA Elena Angela;<br />

6. FRANCINI Marusca;<br />

7. GRION Massimo;<br />

8. LOMBARDI Maria Cristina;<br />

9. PANZA Massimo;<br />

10. SPADONI Alessia.<br />

La Commissione, quin<strong>di</strong>, ha provveduto ad aprire i plichi inviati dai can<strong>di</strong>dati. Sono state<br />

dunque, prese in esame, secondo l’or<strong>di</strong>ne alfabetico dei can<strong>di</strong>dati, solo le pubblicazioni<br />

corrispondenti all’elenco delle stesse allegato alla domanda <strong>di</strong> partecipazione al concorso.<br />

Per la valutazione la Commissione ha tenuto conto dei criteri in<strong>di</strong>cati nella seduta preliminare<br />

del 1º ottobre 2001. Il Presidente ha ricordato che le pubblicazioni redatte in collaborazione<br />

con i membri della Commissione e con i terzi potevano essere valutate solo se rispondenti ai<br />

criteri in<strong>di</strong>viduati nella prima riunione. Dopo ampio esame collegiale, la Commissione si è<br />

<strong>di</strong>chiarata in grado <strong>di</strong> enucleare come segue i contributi personali dei can<strong>di</strong>dati che hanno<br />

inviato le pubblicazioni:<br />

1) Esaminate le pubblicazioni del can<strong>di</strong>dato FRANCINI Marusca svolte in collaborazione<br />

con Ludovica Koch, Maria Adele Cipolla, Roberto Rosselli Del Turco, Antonio<br />

Saccone, Domenico D’Alessandro e precisamente il volume: Koch, L, Cipolla, M. A.<br />

(a cura <strong>di</strong>), 1993: Sassone Grammatico, Gesta dei re e <strong>degli</strong> eroi danesi. Torino:<br />

Einau<strong>di</strong>, la Commissione ha ritenuto che vi fossero evidenti elementi <strong>di</strong> <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> per<br />

in<strong>di</strong>viduare l’apporto dei singoli coautori in quanto il can<strong>di</strong>dato ha tradotto i libri VIII e<br />

IX corrispondenti alle pagine 389-488, come riportato nella medesima opera, e come<br />

rilevabile dalla pubblicazione stessa (criterio stabilito dalla Commissione nel Verbale<br />

N. 1, sub lettera b) dell’elenco dei criteri) e unanimemente ha deliberato <strong>di</strong> accettare il<br />

lavoro in parola ai fini della successiva valutazione <strong>di</strong> merito.<br />

La Commissione ha valutato successivamente tutte le pubblicazioni presentate da ciascun<br />

can<strong>di</strong>dato:<br />

Il can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano ha presentato le seguenti pubblicazioni:<br />

a) “Il Namnlös och Valentin e il polisistema letterario svedese me<strong>di</strong>evale”. In: Linguistica e<br />

Filologia 13 (in corso <strong>di</strong> stampa, come da allegata <strong>di</strong>chiarazione rilasciata in data 08/05/2001<br />

dalla prof. ssa M. V. Molinari, responsabile della Sezione filologica della rivista). La<br />

pubblicazione non risponde a quanto previsto dall’art. 5 del bando <strong>di</strong> cui a questa valutazione<br />

comparativa e non è stata pertanto essere oggetto d’indagine.<br />

Il can<strong>di</strong>dato CIANCI Eleonora ha presentato le seguenti pubblicazioni<br />

a) ”Il lessico tedesco in Causae et curae <strong>di</strong> Ildegarda <strong>di</strong> Bingen”. In: Itinerari 3 (1997), pp.<br />

111-126.<br />

Il can<strong>di</strong>dato DE BONIS Maria Caterina ha presentato 0 (zero) pubblicazioni<br />

Il can<strong>di</strong>dato DE ROSA Raffaele ha presentato le seguenti pubblicazioni<br />

a) Quod Alamanni <strong>di</strong>cunt. Lo stu<strong>di</strong>o dei termini antico alto tedeschi della Lex Alamannorum<br />

(VIII secolo), Padova: Unipress, 1999;<br />

b) Quod Alamanni <strong>di</strong>cunt. I manoscritti della Lex Alamannorum e il loro lessico antico alto<br />

tedesco, Padova: Unipress, 2001;<br />

c) “Il cimbro del Cansiglio. Convergenze e <strong>di</strong>vergenze con il lessico delle altre parlate<br />

cimbre”. In: Zamboni, A., Vigolo, M. T., Croatto, E, (a cura <strong>di</strong>), 2000: Saggi <strong>di</strong>alettologici in<br />

area italo-romanza. Quinta raccolta. Padova: CNR: pp. 69-115.<br />

Il can<strong>di</strong>dato DI VENOSA Elena Angela ha presentato le seguenti pubblicazioni<br />

4


a) Recensione <strong>di</strong>: Stecher, G. Th., 1995: Magnetismus im Mittelalter. Von den Fähigkeiten<br />

und der Verwendung des Magneten in Dichtung, Alltag und Wissenschaft. Göppingen:<br />

Kümmerle Verlag In: <strong>Stu<strong>di</strong></strong> me<strong>di</strong>evali 38/2 (1997), pp. 779-783;<br />

b) Recensione <strong>di</strong>: Dalché, P. G., 1997: Géographie et culture. La représentation de l’espace<br />

du Vie au Xiie siècle. Ashgate: Aldershot. In: <strong>Stu<strong>di</strong></strong> me<strong>di</strong>evali 40/1 (1999), pp. 173-176;<br />

c) Notizia <strong>di</strong>: Hentschel, F., (hg.), 1998: Musik – und <strong>di</strong>e Geschichte der Philosophie und<br />

Naturwissenschaften im Mittelalter. Fragen zur Wechselwirkung von ‘musica’ und<br />

‘philosophia’ im Mittelalter. Leiden: Brill.. In: <strong>Stu<strong>di</strong></strong> me<strong>di</strong>evali 40/2 (1999), pp. 982-985;<br />

d) Recensione <strong>di</strong> Segl, P., (hg.), 1997: Mittelalter und Moderne. Entdeckung und<br />

Rekonstruktion der mittelalterlichen Welt. Kongressakten des 6. Symposiums des<br />

Me<strong>di</strong>ävistenverbandes in Bayreuth 1995. Sigmaringen: J. Thrbecke. In: <strong>Stu<strong>di</strong></strong> me<strong>di</strong>evali 41/2<br />

(2000), pp. 665-679;<br />

e) Tesi <strong>di</strong> dottorato: Il Lapidario <strong>di</strong> Volmar. Nuova e<strong>di</strong>zione critica sulla base del co<strong>di</strong>ce<br />

Bamberg Msc. Nat. 5 e <strong>di</strong> altri ine<strong>di</strong>ti, depositata presso le Biblioteche Nazionali <strong>di</strong> Firenze e<br />

Roma. La pubblicazione non risponde a quanto previsto dall’art. 5 del bando <strong>di</strong> cui a questa<br />

valutazione comparativa e non è stata pertanto oggetto d’indagine.<br />

Il can<strong>di</strong>dato FRANCINI Marusca ha presentato le seguenti pubblicazioni<br />

a) Traduzione dei Libri VIII e IX. In: Koch, L., Cipolla, M. A., (a cura <strong>di</strong>), 1993: Sassone<br />

Grammatico, Gesta dei re e <strong>degli</strong> eroi danesi. Torino: Einau<strong>di</strong>: pp. 389-487;<br />

b) The way of the Varangians to the Greeks: the Scan<strong>di</strong>navian names of the rapids of the<br />

Dnepr and the Yngvarssaga, Prato, <strong>di</strong>cembre 2000;<br />

c) Dal Me<strong>di</strong>terraneo alla Scan<strong>di</strong>navia: Totila, Óláfr Tryggvason e Óláfr il Santo, Prato,<br />

<strong>di</strong>cembre 2000;<br />

d) Saga <strong>di</strong> Björn, eroe dei valligiani <strong>di</strong> Hítardalr (traduzione, introduzione e note), Prato,<br />

<strong>di</strong>cembre 2000;<br />

e) Tesi <strong>di</strong> dottorato: E<strong>di</strong>zione dei Vangeli <strong>di</strong> Matteo e <strong>di</strong> Giovanni in gotico del Codex<br />

Argenteus, depositata presso le Biblioteche Nazionali <strong>di</strong> Firenze e <strong>di</strong> Roma. La pubblicazione<br />

non risponde a quanto previsto dall’art. 5 del bando <strong>di</strong> cui a questa valutazione comparativa<br />

e non è stata pertanto oggetto <strong>di</strong> valutazione.<br />

Il can<strong>di</strong>dato GRION Massimo ha presentato 0 (zero) pubblicazioni<br />

Il can<strong>di</strong>dato LOMBARDI Maria Cristina ha presentato le seguenti pubblicazioni<br />

a) Saga <strong>di</strong> Hrafnkell go<strong>di</strong>-del-<strong>di</strong>o-Freyr, (traduzione dall’islandese antico e cura), Milano:<br />

Iperborea, 1997;<br />

b) Le kenningar nelle Friðþjófsrímur (tesi <strong>di</strong> dottorato);<br />

c) “Introduzione a Transtromer”. In: AION- <strong>Stu<strong>di</strong></strong> Nederlandesi – <strong>Stu<strong>di</strong></strong> Nor<strong>di</strong>ci 28-29 (1985-<br />

1986), pp. 143-157;<br />

d) “August Strindberg e Stoccolma”. In: Urbanistica 87 (1987), pp. 95-97;<br />

e) “Introduzione a Gunnar Ekelöf”. In: Linea d’Ombra giugno 1990;<br />

f) “Lars Gustafsson”. In: Premio Europeo Agrigento “Una vita per letteratura” Giugno 1991<br />

a Lars Gustafsson, Centro Culturale P. P. Pasolini: Agrigento, 1991, pp. 3-9;<br />

g) “Il simbolismo in Svezia. Dalla Malinconia <strong>di</strong> Hansson all’angoscia <strong>di</strong> Lagerkvist”. In:<br />

L’Ambra. Rivista <strong>di</strong> Cultura Scan<strong>di</strong>nava 1 (1994), pp. 27-37;<br />

h) “Intervista a Lars Gustafsson”. In: Linea d’Ombra ottobre 1992;<br />

i) “Temi e varianti nelle poesie ‘italiane’ <strong>di</strong> Gunnar Ekelöf. La Vergine del Nulla, La Madre<br />

Me<strong>di</strong>terranea, La Regina dall’Utero Pietrificato,”. In: AION – Sezione Germanica , Nuova<br />

serie 4 (1994), pp. 219-265;<br />

j) “Il viaggio in Italia <strong>di</strong> Gunnar Ekelöf. La Vergine del Nulla, La Madre Me<strong>di</strong>terranea, La<br />

Regina dall’Utero Pietrificato”. In: Ferrari, F., (a cura <strong>di</strong>), 1995: Viaggi e viaggiatori nelle<br />

letterature scan<strong>di</strong>nave me<strong>di</strong>evali e moderne. Trento: Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Filologiche<br />

e Storiche, pp. 261-295;<br />

k) “Il trionfo della morte. Un’analisi <strong>di</strong> una lirica <strong>di</strong> Gunnar Ekelöf”. In: <strong>Stu<strong>di</strong></strong><br />

Nor<strong>di</strong>ci 1 (1994), 25-33;<br />

l) “Den underbara modellen”. In: “Mitt hjärtats stad”. Hjalmar Bergmans Florens.<br />

Symposium i Florens 1994. Borås: Hjalmar Bergman Samfundet, 1996, pp. 73-78;<br />

5


m) “Elmer Diktonius incontra E<strong>di</strong>th Södergran: una realtà che <strong>di</strong>venta teatro”. In: L’Ambra.<br />

Rivista <strong>di</strong> Cultura scan<strong>di</strong>nava 1 (recte 4/1) (1996), pp. 15-27;<br />

n) “E<strong>di</strong>th Södergran: la prima grande modernista del nord”. In: L’Ambra. Rivista <strong>di</strong> cultura<br />

scan<strong>di</strong>nava 1 (1996);<br />

o) “Erik Axel Karlfeldt (recte: il Canto del Nord)”, (cura). In: Poesia 100 (1996), pp. 49-55;<br />

p) “Tomas Tranströmer. Arcipelago autunnale”. In: Poesia 107 (1997);<br />

q) “Quattro espressioni della poesia svedese contemporanea: Gunnar Ekelöf, Tomas<br />

Tranströmer, Lars Gustafsson, Kjell Espmark”. In: Si scrive (1996), pp. 145-161;<br />

r) “Damen i svart: una novella nel percorso <strong>di</strong> Hjalmar Bergman verso la scrittura<br />

cinematografica”. In: <strong>Stu<strong>di</strong></strong> Nor<strong>di</strong>ci 2 (1995), pp. 123-131;<br />

s) “Damen i svart”. In: En sann europé – Hjalmar Bergman i ett internationellt perspektiv.<br />

Symposium i Hörsal D, Högskolan i Örebro 12-13 september 1996”. Örebro: Hjalmar<br />

Bergman Samfundet, 1998, pp. 59-66;<br />

t) “Pär Lagerkvist e il cielo stellato”. In: L’Ambra 5 (1997), pp. 7-13;<br />

u) Recensione: “L. Hoberg, Erasmus Montanus”. In: L’Ambra 5 (1997);<br />

v) Recensione: “G. Tunström, Oratorio <strong>di</strong> Natale. In: L’Ambra 5 (1997);<br />

w) “Den italienska översättningen av Hjalmar Bergmans Markurells i Wadköping”. In: “Ty<br />

utan en stark underström av leende, självironiskt lättsinne finns intet dådkraftigt, intet<br />

verkligt allvar.” Texter av och om Hjalmar Bergman. Borås: Hjalmar Bergman Samfundet,<br />

2000, pp. 151-159;<br />

x) Hjalmar Söderberg: Il dottor Glas, (traduzione e cura). Torino: Il Quadrante, 1998;<br />

y) Hjalmer Söderberg, Il <strong>di</strong>segno a inchiostro e altri racconti, (traduzione dallo svedese).<br />

Torino: Lindau, 1991;<br />

z) Pär Lagerkvist: Mariamne, (introduzione e traduzione dallo svedese). Milano: Iperborea,<br />

1991;<br />

aa) Lars Gustafsson: Il tennis, Strindberg e l’elefante, (traduzione). Napoli: Guida e<strong>di</strong>tori,<br />

1992;<br />

bb) August Strindberg: Ban<strong>di</strong>ere nere. Descrizioni <strong>di</strong> usi e costumi <strong>di</strong> fine secolo,<br />

(traduzione). Milano: Mondadori, 1994;<br />

cc) Lars Gustafsson: Lo strano animale del nord, (traduzione). Napoli: Guida e<strong>di</strong>tori, 1994;<br />

dd) “Egil Törnqvist, Le <strong>di</strong>dascalie <strong>di</strong> Strindberg in scena”, (traduzione). In: Testo drammatico<br />

e sintesi scenica. Roma: Bulzoni, 1987;<br />

ee) August Strindberg: Festa <strong>di</strong> copertura del tetto, (traduzione). Milano: Mondadori (in corso<br />

<strong>di</strong> stampa);<br />

ff) Peter Nilson: Il Messia con la gamba <strong>di</strong> legno, (traduzione dallo svedese e introduzione).<br />

Milano: Iperborea, 1998;<br />

gg) La poesia <strong>di</strong> Tomas Tranströmer. Milano: Corcetti (in corso <strong>di</strong> stampa);<br />

hh) “Le kenningar per ‘poesia’’ delle Friðþjófsrímur. In: AION-N (in corso <strong>di</strong> stampa);<br />

ii) Göran Tunström: Berömda män som varit i Sunne, (traduzione). Milano: Iperborea (in<br />

corso <strong>di</strong> stampa);<br />

La pubblicazione del can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong> cui alla lettera b) non risponde a quanto previsto dall’art. 5<br />

del bando <strong>di</strong> cui a questa valutazione comparativa e non è stata pertanto oggetto d’indagine.<br />

Le pubblicazioni <strong>di</strong> cui alle lettere e), h), n), p), u), v), dd), ee), gg), hh), ii), non sono state<br />

oggetto <strong>di</strong> valutazione perché non allegate alla documentazione pervenuta.<br />

Il can<strong>di</strong>dato PANZA Massimo ha presentato le seguenti pubblicazioni<br />

a) Ballate magiche svedesi. (cura). Milano: Luni E<strong>di</strong>trice, 1999;<br />

b) “La ballata delle figlie <strong>di</strong> Töres: un caso <strong>di</strong> correzione etimologica”. In: <strong>Stu<strong>di</strong></strong> Nor<strong>di</strong>ci 1<br />

(1994), pp. 139-162;<br />

c) “: l’identità lupesca come insegna rituale nelle visor”. In: <strong>Stu<strong>di</strong></strong><br />

Nor<strong>di</strong>ci 2 (1995), pp. 35-68;<br />

d) “ I nomi magici nelle ballate nor<strong>di</strong>che”. In: Arcamone, M. G., Porcelli, B., De Camilli, D.,<br />

Bremer, D., (a cura <strong>di</strong>), 1998: O&L. III Incontro <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Onomastica e Letteratura. Atti.<br />

<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> Pisa 27-28 febbraio 1997. Viareggio: Mauro Baroni e<strong>di</strong>tore, pp.<br />

123-178;<br />

6


e) Parcevalssaga – Valvers Þáttr. La saga <strong>di</strong> Parceval e la storia <strong>di</strong> Valver, (cura). Trieste:<br />

E<strong>di</strong>zioni Parnaso (in corso <strong>di</strong> stampa come certificato dall’e<strong>di</strong>tore dott. R. Fonda). La<br />

pubblicazione non risponde a quanto previsto dall’art. 5 del bando <strong>di</strong> cui a questa<br />

valutazione comparativa e non è stata pertanto oggetto d’indagine.<br />

Il can<strong>di</strong>dato SPADONI Alessia ha presentato le seguenti pubblicazioni<br />

a) <strong>Stu<strong>di</strong></strong>en zu den Runenge<strong>di</strong>chten in kontinentaler, angelsächsischer und skan<strong>di</strong>navischer<br />

Überlieferung. Ferrara, 7 maggio 2001;<br />

Die jüngere Fassung des isl. Runenge<strong>di</strong>chtes und <strong>di</strong>e Tra<strong>di</strong>tion der<br />

Runennamenumschreibungen. Ferrara, 7 maggio 2001.<br />

La Commissione ha provveduto all’esame dei titoli presentati da ciascun can<strong>di</strong>dato, in base<br />

ai criteri in<strong>di</strong>viduati nella prima seduta.<br />

Il can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano ha presentato i seguenti titoli:<br />

titoli che si evincono dal curriculumi:<br />

a) frequenza del 1° anno del dottorato <strong>di</strong> ricerca in Filologia e Linguistica Germanica presso<br />

l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Siena in anno accademico non ulteriormente specificato.<br />

Il can<strong>di</strong>dato CIANCI Eleonora ha presentato i seguenti titoli:<br />

titoli documentati<br />

a) ammissione al dottorato <strong>di</strong> ricerca in Filologia e Linguistica Germanica presso l’<strong>Università</strong><br />

<strong>di</strong> Siena nell’a.a. 1999/2000 e frequenza del 2° anno <strong>di</strong> corso;<br />

b) svolgimento <strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> recupero presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Chieti (Sede <strong>di</strong> Pescara) negli a.a.<br />

1998/1999, 1999/2000, 2000/2001;<br />

c) partecipazione a 1 corso <strong>di</strong> specializzazione: Scuole, scriptoria e testi nel mondo<br />

germanico me<strong>di</strong>evale presso LUMSA (Roma) nell’a.a. 1994/1995 e a 1 Seminario<br />

avanzato in Filologia germanica: Antichità germaniche presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Torino nell’<br />

a.a. 1999/2000;<br />

titoli che si evincono dal curriculum:<br />

d) cultore della materia presso l’Unviersità <strong>di</strong> Chieti (Sede <strong>di</strong> Pescara) dal 1999.<br />

Il can<strong>di</strong>dato DE BONIS Maria Caterina ha presentato i seguenti titoli:<br />

titoli documentati:<br />

a) ammissione al dottorato <strong>di</strong> ricerca in Germanistica (Filologia germanica) dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong><br />

Firenze nell’a.a. 1994/1995 e conseguimento del titolo <strong>di</strong> Dottore <strong>di</strong> ricerca il<br />

31/03/2000;<br />

titoli che si evincono dal curriculum:<br />

b) partecipazione al corso <strong>di</strong> specializzazione in Filologia Germanica presso LUMSA<br />

(Roma);<br />

c) partecipazione all’International Me<strong>di</strong>eval Congress, (Leeds 1999) in qualità <strong>di</strong> relatore<br />

(titolo della relazione: The Changing Language of the Old English Heptateuch).<br />

d) partecipazione al XXVII Convegno dell’Associazione Italiana <strong>di</strong> Filologia Germanica<br />

(Trieste 2000) in qualità <strong>di</strong> relatore (titolo della relazione: L’evoluzione della prosa <strong>di</strong><br />

Elfrico nella traduzione dei testi biblici al volgere del millennio).<br />

e) docenze presso CEPU <strong>di</strong> Potenza.<br />

Il can<strong>di</strong>dato DE ROSA Raffaele ha presentato i seguenti titoli:<br />

titoli documentati:<br />

a) frequenza del dottorato <strong>di</strong> ricerca in Germanistica presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Zurigo e<br />

conseguimento del titolo <strong>di</strong> Dottore <strong>di</strong> ricerca il 12/06/1998;<br />

b) svolgimento <strong>di</strong> un corso integrativo all’insegnamento <strong>di</strong> Filologia germanica presso<br />

l’<strong>Università</strong> Ca’ Foscari <strong>di</strong> Venezia nell’a.a. 1999/2000.<br />

Il can<strong>di</strong>dato DI VENOSA Elena Angela ha presentato i seguenti titoli:<br />

titoli documentati:<br />

a) ammissione al dottorato <strong>di</strong> ricerca in Germanistica (Filologia Germanica) dell’<strong>Università</strong><br />

<strong>di</strong> Firenze nell’a.a. 1994/1995 e conseguimento del titolo <strong>di</strong> Dottore <strong>di</strong> ricerca il<br />

25/06/1998;<br />

b) assegno <strong>di</strong> ricerca per Filologia germanica presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Milano dal 01/11/1999;<br />

7


c) partecipazione al Seminario La letteratura scientifica me<strong>di</strong>evale <strong>di</strong> area germanica<br />

(<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Siena, Sede <strong>di</strong> Arezzo, 04/05/2000) in qualità <strong>di</strong> relatore (titolo della<br />

relazione: I lapidari tedeschi me<strong>di</strong>evali: problemi ecdotici e metodologia della ricerca);<br />

d) svolgimento <strong>di</strong> un ciclo <strong>di</strong> esercitazioni <strong>di</strong> Filologia germanica presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong><br />

Milano nell’a.a. 1998/1999;<br />

e) partecipazione a 2 corsi <strong>di</strong> specializzazione in Filologia Germanica presso LUMSA<br />

(Roma) nel 1994 e nel 1995 e a 1 corso <strong>di</strong> specializzazione in Antichità nor<strong>di</strong>che presso<br />

l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Reykjavík nel 1999.<br />

titoli che si evincono dal curriculum:<br />

f) svolgimento <strong>di</strong> un ciclo <strong>di</strong> esercitazioni <strong>di</strong> Filologia germanica presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong><br />

Milano nell’a.a. 1999/2000;<br />

g) svolgimento <strong>di</strong> un ciclo <strong>di</strong> esercitazioni <strong>di</strong> Filologia germanica presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong><br />

Milano nell’a.a. 2000/2001;<br />

Il can<strong>di</strong>dato FRANCINI Marusca ha presentato i seguenti titoli:<br />

titoli documentati:<br />

a) ammissione al dottorato <strong>di</strong> ricerca in Germanistica (Filologia germanica) dell’<strong>Università</strong><br />

<strong>di</strong> Firenze nell’a.a. 1992/1993 e conseguimento del titolo <strong>di</strong> Dottore <strong>di</strong> ricerca il<br />

01/10/1997.<br />

titoli che si evincono dal curriculum:<br />

b) partecipazione al congresso internazionale Le paysage dans la littérature mé<strong>di</strong>évale in<br />

qualità <strong>di</strong> relatore (titolo della relazione: The way of the Varangians to the Greek: the<br />

Scan<strong>di</strong>navian names of the rapids of the Dnepr and the Yngvarssaga);<br />

c) partecipazione come relatrice al convegno internazionale Wentilseo: i Germani sulle<br />

sponde del Mare Nostrum, (Padova 1999) in qualità <strong>di</strong> relatore (titolo della relazione:<br />

Dal Me<strong>di</strong>terraneo alla Scan<strong>di</strong>navia: Totila, Óláfr Tryggvason e Óláfr il Santo).<br />

Il can<strong>di</strong>dato GRION Massimo ha presentato i seguenti titoli:<br />

titoli documentati:<br />

a) ammissione al dottorato <strong>di</strong> ricerca in Cultura e tra<strong>di</strong>zioni letterarie del mondo germanico<br />

antico e me<strong>di</strong>evale dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Roma Tre e conseguimento del titolo <strong>di</strong> Dottore <strong>di</strong><br />

ricerca nel 1999;<br />

b) titolare <strong>di</strong> assegno <strong>di</strong> ricerca post-dottorato per il progetto Or<strong>di</strong>namento categorie del<br />

plurilinguismo (progetto banca-dati) presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne a decorrere dal<br />

settembre 2000;<br />

titoli che si evincono dal curriculum:<br />

c) partecipazione al corso <strong>di</strong> specializzazione in Filologia Germanica presso LUMSA<br />

(Roma) nel 1995;<br />

d) attività <strong>di</strong> spoglio bibliografico nell’ambito del progetto <strong>di</strong> ricerca CNR Banca dati<br />

finalizzata agli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Filologia Germanica presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne negli anni 1993-<br />

1995;<br />

e) titolare <strong>di</strong> borsa <strong>di</strong> ricerca finalizzata a costituire una Banca dati con la bibliografia sul<br />

plurilinguismo comparsa in Italia e all’estero desunta da pubblicazioni e repertori<br />

specialistici presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne negli anni 1995-1996.<br />

Il can<strong>di</strong>dato LOMBARDI Maria Cristina ha presentato i seguenti titoli:<br />

titoli documentati:<br />

a) titolare <strong>di</strong> 2 borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per ricerca presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Stoccolma nell’a.a.<br />

1984/1985 e presso l’Istituto Italiano <strong>di</strong> Stoccolma nel1986;<br />

b) ammissione al dottorato <strong>di</strong> ricerca in Filologia germanica e Nor<strong>di</strong>ca dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong><br />

Firenze nell’a.a. 1997/1998 e conseguimento del titolo <strong>di</strong> Dottore <strong>di</strong> ricerca il 21/02/2001.<br />

Il can<strong>di</strong>dato PANZA Massimo ha presentato i seguenti titoli:<br />

titoli documentati:<br />

a) titolare <strong>di</strong> 2 borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per ricerca presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Copenaghen nel1995 e<br />

presso l’Arnamagnaensk Institut <strong>di</strong> Copenaghen nel1998;<br />

b) ammissione nell’a.a. 1997/1998 al dottorato <strong>di</strong> ricerca in Filologia germanica e Nor<strong>di</strong>ca<br />

dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Firenze e frequenza del 4° anno <strong>di</strong> corso;<br />

8


c) ha presentato una relazione a un convegno internazionale (1997) e una comunicazione<br />

a un colloquio internazionale (2000);<br />

d) svolgimento <strong>di</strong> attività <strong>di</strong>dattica <strong>di</strong> sostegno per Filologia germanica presso l’<strong>Università</strong><br />

<strong>di</strong> Pisa negli a.a. 1999/2000 e 2000/2001;<br />

titoli che si evincono dal curriculum:<br />

e) partecipazione al convegno internazionale della rivista Onomastica e Letteratura nel 1997<br />

in qualità <strong>di</strong> relatore (titolo della relazione: I nomi magici nelle ballate nor<strong>di</strong>che);<br />

f) partecipazione, come relatore, alla giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> Il racconto nel me<strong>di</strong>oevo romanzo<br />

(Bologna 2000) in qualità <strong>di</strong> relatore (titolo della relazione: Lais e Strengleikar);<br />

g) svolgimento <strong>di</strong> 1 lezione tenuta presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Padova il 23/11/2000 (titolo della<br />

lezione: Cavalleria norrena: moda bretone e gusto francese nel Nord).<br />

Il can<strong>di</strong>dato SPADONI Alessia ha presentato i seguenti titoli:<br />

titoli documentati:<br />

a) superamento dell’esame <strong>di</strong> dottorato in Filologia Tedesca presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong><br />

Göttingen l’ 11/01/2001.<br />

titoli che si evincono dal curriculum:<br />

b) titolare <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del Ministero <strong>degli</strong> Affari Esteri della Norvegia per attività <strong>di</strong> ricerca<br />

svolta presso l'Archivio Runico <strong>di</strong> Oslo dal 01/02/2000 al 01/03/2000;<br />

c) titolare dell’incarico d’insegnamento <strong>di</strong> Scrittura runica e letteratura germanica religiosa<br />

me<strong>di</strong>evale presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Monaco <strong>di</strong> Baviera per il semestre estivo 2001.<br />

Al termine della <strong>di</strong>samina ciascun membro ha provveduto, caso per caso, alla valutazione<br />

della documentazione presentata dai can<strong>di</strong>dati e ha formulato il proprio <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong>. Verificato<br />

che i singoli Membri hanno concluso le fasi attinenti alla formulazione dei giu<strong>di</strong>zi personali,<br />

(Verb. 2, All. 1) la Commissione ha preso atto <strong>di</strong> questi ultimi e li ha uniti al Verbale N. 2<br />

come parte integrante dello stesso. È passata, quin<strong>di</strong>, alla fase successiva riguardante<br />

l’esame la valutazione collegiale dei titoli e delle pubblicazioni presentati da ciascun<br />

can<strong>di</strong>dato. Alle ore 20:30, terminata la fase attinente alla formulazione dei giu<strong>di</strong>zi collegiali,<br />

giu<strong>di</strong>zi che sono stati uniti al Verbale N. 2 come parte integrante dello stesso (Verb. 2, All. 2),<br />

la seduta è stata sciolta e la Commissione unanime ha deciso <strong>di</strong> aggiornare i lavori al giorno<br />

7 novembre 2001 per l’espletamento della prima prova scritta. Nella terza seduta svoltasi il 7<br />

novembre 2001 con inizio alle ore 08:00 presso il Dipartimento <strong>di</strong> Lingue e Letterature<br />

Straniere Moderne, via Strada Nuova 106/C in <strong>Pavia</strong>, la Commissione ha formulato per la<br />

prima prova scritta i seguenti tre temi:<br />

1) Il carme eroico germanico antico. Il can<strong>di</strong>dato giunga a una definizione <strong>di</strong> tale genere<br />

letterario tenendo conto delle fonti <strong>di</strong>rette e in<strong>di</strong>rette.<br />

2) Storia e poesia: il genere encomiastico nelle letterature germaniche antiche. Il can<strong>di</strong>dato,<br />

sulla base dei testi scelti, metta in luce gli elementi <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione germanica e <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione<br />

cristiana.<br />

3) La conversione al cristianesimo: conseguenze culturali sui popoli germanici e ripercussioni<br />

sulle tra<strong>di</strong>zioni letterarie germaniche.<br />

Le tracce formulate sono state chiuse in pieghi suggellati, firmati esteriormente sui lembi <strong>di</strong><br />

chiusura dai componenti della Commissione, e sono state allegate al verbale n. 3 e ne<br />

costituiscono parte integrante. Alle ore 08.50 la Commissione si è trasferita nell’Aula<br />

destinata agli esami e ha constatato la presenza dei seguenti concorrenti dei quali ha<br />

accertato l’identità:<br />

1) BAMPI Massimiliano<br />

2) CIANCI Eleonora<br />

3) DE BONIS Maria Caterina<br />

4) DE ROSA Raffaele<br />

5) DI VENOSA Elena Angela<br />

6) FRANCINI Marusca<br />

7) SPADONI Alessia<br />

Risultavano assenti i seguenti can<strong>di</strong>dati:<br />

1) GRION Massimo<br />

2) LOMBARDI Maria Cristina<br />

9


3) PANZA Massimo<br />

La Commissione ha consegnato a ciascun can<strong>di</strong>dato una busta contenente due fogli<br />

protocollo, timbrati e firmati, e una busta più piccola, contenente un foglio bianco per<br />

l’in<strong>di</strong>cazione delle generalità. Ha fatto inoltre collocare i concorrenti in modo che non<br />

potessero comunicare fra loro. Il Presidente, nell’avvertire i can<strong>di</strong>dati che a loro richiesta<br />

potevano essere consegnati altri fogli, ha dato lettura dell’art. 13 (adempimenti dei<br />

concorrenti durante lo svolgimento delle prove scritte) e 14 (adempimenti dei concorrenti e<br />

della commissione al termine delle prove scritte) del D.P.R. 9/5/1994, n. 487, relativi agli<br />

adempimenti dei concorrenti durante lo svolgimento delle prove scritte. Fatta constatare dai<br />

can<strong>di</strong>dati BAMPI Massimiliano, CIANCI Eleonora e DE BONIS Maria Caterina l’integrità delle<br />

tre buste contenenti i titoli dei temi, il can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano ha sorteggiato il tema<br />

da svolgere. È risultato estratto il tema: “Il carme eroico germanico antico. Il can<strong>di</strong>dato<br />

giunga a una definizione <strong>di</strong> tale genere letterario tenendo conto delle fonti <strong>di</strong>rette e in<strong>di</strong>rette”<br />

<strong>di</strong> cui al verbale n. 3. A questo punto il Presidente ha aperto le altre buste e ha dato lettura<br />

anche dei temi non sorteggiati <strong>di</strong> cui al Verbale N. 3. La Commissione ha concesso un tempo<br />

massimo <strong>di</strong> 4 (quattro) ore a decorrere dalle ore 09:30. Durante la prova almeno due<br />

Commissari sono stati presenti nella sala d’esame. I can<strong>di</strong>dati hanno consegnato la busta<br />

contenente l’elaborato e la busta piccola con le generalità. Sui lembi della busta esterna è<br />

stata apposta trasversalmente la firma del Presidente della Commissione o <strong>di</strong> chi ne faceva<br />

le veci e l’in<strong>di</strong>cazione della data <strong>di</strong> consegna. Dopo la consegna da parte <strong>di</strong> ciascun<br />

can<strong>di</strong>dato la Commissione ha apposto una linguetta staccabile con un numero identico a<br />

quello che è stato apposto sulla linguetta applicata alla busta contenente l’elaborato relativo<br />

alla seconda prova scritta che si è svolta il giorno 8 novembre 2001. Alle ore 13:30 tutti i<br />

concorrenti avevano espletato la prova. La Commissione ha provveduto infine all’inserimento<br />

delle buste singole in un unico contenitore che è stato chiuso, sigillato e controfirmato da tutti<br />

i Commissari. Il plico è stato preso in consegna dal Segretario. La seduta è stata tolta alle<br />

ore 14:00. Nella quarta seduta svoltasi il giorno 8 novembre 2001 con inizio alle ore 08:00<br />

presso il Dipartimento <strong>di</strong> Lingue e Letterature Straniere Moderne, via Strada Nuova 106/C in<br />

<strong>Pavia</strong>, la Commissione ha formulato per la seconda prova i seguenti tre temi:<br />

1) Tho ni uuas lang te thiu.<br />

2) Þata qiþans Iesus usiddja miþ siponjam seinam ufar rinnon.<br />

3) Jah sum gadraus in þaurmuns; jah ufarstigun.<br />

Le tracce appena formulate sono state chiuse in pieghi suggellati, firmati esteriormente sui<br />

lembi <strong>di</strong> chiusura dai componenti della Commissione, e sono state allegate al verbale n. 4 e<br />

ne costituiscono parte integrante. La Commissione si è trasferita alle ore 08:50 nell’Aula<br />

<strong>degli</strong> esami e ha constatato la presenza dei seguenti can<strong>di</strong>dati dei quali ha accertato<br />

l'identità come da verbale n. 3:<br />

1) BAMPI Massimiliano<br />

2) CIANCI Eleonora<br />

3) DE BONIS Maria Caterina<br />

4) DE ROSA Raffaele<br />

5) FRANCINI Marusca<br />

6) SPADONI Alessia<br />

Risultavano assenti i seguenti can<strong>di</strong>dati:<br />

1) DI VENOSA Elena Angela<br />

2) GRION Massimo<br />

3) LOMBARDI Maria Cristina<br />

4) PANZA Massimo<br />

La Commissione ha consegnato a ciascun can<strong>di</strong>dato una busta contenente due fogli<br />

protocollo, timbrati e firmati, e una busta più piccola, contenente un foglio bianco per<br />

l’in<strong>di</strong>cazione delle generalità. Ha fatto inoltre collocare i concorrenti in modo che non<br />

potessero comunicare fra loro. Il Presidente, nell’avvertire i can<strong>di</strong>dati che a loro richiesta<br />

potevano essere consegnati altri fogli, ha dato lettura dell’art. 13 (adempimenti dei<br />

concorrenti durante lo svolgimento delle prove scritte) e 14 (adempimenti dei concorrenti e<br />

della commissione al termine delle prove scritte) del D.P.R. 9/5/1994, n. 487, relativi agli<br />

10


adempimenti dei concorrenti durante lo svolgimento delle prove scritte. Fatta constatare dai<br />

can<strong>di</strong>dati DE BONIS Maria Caterina, DE ROSA Raffaele e FRANCINI Marusca l’integrità<br />

delle tre buste contenenti i titoli dei temi, il can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano ha sorteggiato il<br />

tema da svolgere. È risultato estratto il tema: “Tho ni uuas lang te thiu.” <strong>di</strong> cui al Verbale N.4.<br />

A questo punto il Presidente ha dato lettura anche dei temi non sorteggiati <strong>di</strong> cui al Verbale<br />

N. 4. La Commissione ha concesso un tempo massimo <strong>di</strong> 4 (quattro) ore a decorre dalle ore<br />

09:35 per lo svolgimento della seconda prova. Durante la prova almeno due Commissari<br />

sono stati presenti nella sala d’esame. I can<strong>di</strong>dati hanno consegnato la busta contenente<br />

l’elaborato e la busta piccola con le generalità. Sui lembi della busta esterna è stata apposta<br />

trasversalmente la firma del Presidente della Commissione o <strong>di</strong> chi ne ha fatto le veci e<br />

l’in<strong>di</strong>cazione della data <strong>di</strong> consegna. Dopo la consegna da parte <strong>di</strong> ciascun can<strong>di</strong>dato la<br />

Commissione ha apposto una linguetta staccabile con un numero identico a quello che è<br />

stato apposto sulla linguetta applicata alla busta contenente l’elaborato relativo alla prima<br />

prova scritta che si è svolta il giorno 7 novembre 2001. Alle ore 13:35 tutti i concorrenti<br />

avevano espletato la seconda prova. La Commissione ha provveduto infine all’inserimento<br />

delle buste singole in un unico contenitore che è stato chiuso, sigillato e controfirmato da tutti<br />

i Commissari. Il plico è stato preso in consegna dal Segretario. La Commissione si è<br />

riconvocata per le ore 14:00 per l’asportazione delle linguette e la riunione delle buste. I<br />

concorrenti sono stati preventivamente avvertiti affinché all’operazione assistesse una loro<br />

rappresentanza, costituita in numero non superiore a 10. La seduta è stata tolta alle ore<br />

13:50. Nella quinta seduta svoltasi il giorno 8 novembre 2001 con inizio alle ore 14:00 presso<br />

il Dipartimento <strong>di</strong>, via Strada Nuova 106/C in <strong>Pavia</strong> la Commissione ha provveduto<br />

all’asportazione delle linguette e alla raccolta in un’unica busta anonima <strong>degli</strong> elaborati<br />

contrassegnati con lo stesso numero. All’operazione hanno assistito i can<strong>di</strong>dati BAMPI<br />

Massimiliano e CIANCI Eleonora che hanno partecipato alle prove scritte. Le nuove buste<br />

sono state opportunamente rimescolate alla presenza dei suddetti che, terminate le<br />

operazioni, hanno lasciato l’Aula. La seduta è stata tolta alle ore 14:30. Nella sesta seduta<br />

svoltasi il giorno 8 novembre 2001 alle ore 15:30 presso il Dipartimento <strong>di</strong> Lingue e<br />

Letterature Straniere Moderne, via Strada Nuova 106/C in <strong>Pavia</strong> si è riunita la Commissione<br />

per procedere alla valutazione <strong>degli</strong> elaborati scritti. La Commissione ha siglato le buste<br />

contenenti gli elaborati con lettera alfabetica, dalla A alla F. Le corrispondenti lettere<br />

dell’alfabeto sono state poi trascritte sulle 2 buste interne, sui fogli <strong>degli</strong> elaborati e sulle<br />

buste sigillate contenenti le generalità del can<strong>di</strong>dato, avendo cura <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere con<br />

l’esponente 1 e 2 le buste relative alla prima e alla seconda prova. Esaminati gli elaborati<br />

ogni commissario ha formulato per ognuno <strong>di</strong> essi un <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> in<strong>di</strong>viduale (Verb 6, All.1)<br />

allegato in copia al Verbale N. 6 e ne costituiscono parte integrante. La Commissione<br />

unanimemente ha deciso <strong>di</strong> aggiornare i lavori al giorno 9 novembre 2001 alle ore 08:30 per<br />

procedere all’esame e alla valutazione collegiale <strong>degli</strong> elaborati. Il giorno 9 novembre alle ore<br />

08:30, presso il Dipartimento <strong>di</strong> Lingue e Letterature Straniere Moderne, via Strada Nuova<br />

106/C in <strong>Pavia</strong>, si è riunita la Commissione per procedere all’esame e alla valutazione<br />

collegiale <strong>degli</strong> elaborati. I testi <strong>di</strong> entrambe le prove nonché i relativi giu<strong>di</strong>zi collegiali sono<br />

allegati in copia al Verbale N. 7 e ne costituiscono parte integrante (Verb. 7, All. 1).Terminate<br />

tali operazioni sono state aperte le buste contenenti i nomi dei can<strong>di</strong>dati che sono stati quin<strong>di</strong><br />

abbinati agli elaborati ed ai relativi giu<strong>di</strong>zi in<strong>di</strong>viduali e collegiali:<br />

Busta contrassegnata con A: Can<strong>di</strong>dato DE BONIS Maria Caterina<br />

Busta contrassegnata con B: Can<strong>di</strong>dato DE ROSA Raffaele<br />

Busta contrassegnata con C: Can<strong>di</strong>dato FRANCINI Marusca<br />

Busta contrassegnata con D: Can<strong>di</strong>dato CIANCI Eleonora<br />

Busta contrassegnata con E: Can<strong>di</strong>dato SPADONI Alessia<br />

Busta contrassegnata con F: Can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano<br />

La Commissione unanime ha deciso <strong>di</strong> aggiornare i lavori al giorno 12 novembre 2001. per<br />

l’espletamento della prova orale. La seduta è stata tolta alle ore 21:00. Nell’ottava seduta<br />

svoltasi il giorno 12 novembre alle ore 12:30 presso il Dipartimento <strong>di</strong> Lingue e Letterature<br />

Straniere Moderne, via Strada Nuova 106/C in <strong>Pavia</strong> si è riunita la Commissione per<br />

l’espletamento della prova orale. Sulla scorta dei criteri stabiliti dalla Commissione nella<br />

11


seduta preliminare, sono stati determinati, imme<strong>di</strong>atamente prima dell’inizio della prova<br />

orale, i quesiti da porre ai can<strong>di</strong>dati, previa estrazione a sorte, relativamente agli aspetti<br />

generali e specifici del settore scientifico <strong>di</strong>sciplinare, nonché la <strong>di</strong>scussione delle prove<br />

scritte e <strong>degli</strong> eventuali titoli e la traduzione <strong>di</strong> due brani per accertare la conoscenza delle<br />

lingue inglese e tedesca. A tal fine la Commissione ha pre<strong>di</strong>sposto n. 3 (tre) quesiti per<br />

ciascun can<strong>di</strong>dato. Tali quesiti sono stati inseriti in buste sigillate e firmate sui lembi <strong>di</strong><br />

chiusura dai commissari. Successivamente la Commissione ha provveduto all’appello dei<br />

can<strong>di</strong>dati, in seduta pubblica. Erano presenti i seguenti can<strong>di</strong>dati dei quali è stata accertata<br />

l’identità personale come da Verbale N. 3.<br />

1) BAMPI Massimiliano<br />

2) CIANCI Eleonora<br />

3) DE BONIS Maria Caterina<br />

4) FRANCINI Marusca<br />

5) SPADONI Alessia<br />

Risultavano assenti i seguenti can<strong>di</strong>dati:<br />

1) DE ROSA Raffaele<br />

2) DI VENOSA Elena Angela<br />

3) GRION Massimo<br />

4) LOMBARDI Maria Cristina<br />

5) PANZA Massimo<br />

Alle ore 13:00 hanno avuto inizio le prove orali in seduta pubblica. I can<strong>di</strong>dati sono stati<br />

chiamati a sostenere la prova in or<strong>di</strong>ne alfabetico.<br />

Il can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano estrae la busta contenente i seguenti quesiti:<br />

1) La “creazione del mondo” nelle letterature germaniche antiche;<br />

2) La produzione panegirica inglese antica;<br />

3) Teorie recenti sulla mutazione consonantica germanica.<br />

Al termine della prova del can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano ogni commissario ha formulato il<br />

<strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> in<strong>di</strong>viduale che è stato allegato al presente verbale e ne costituisce parte integrante<br />

(Verb. 8, All. 1).<br />

Il can<strong>di</strong>dato CIANCI Eleonora ha estratto la busta contenente i seguenti quesiti:<br />

1) Il ruolo <strong>di</strong> Wulfstan all’interno della letteratura inglese antica;<br />

2) La metafonia palatale: origine, cause e <strong>di</strong>ffusione delle isoglosse;<br />

3) Teorie sull’origine della scrittura runica.<br />

Al termine della prova del can<strong>di</strong>dato CIANCI Eleonora ogni commissario ha formulato il<br />

<strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> in<strong>di</strong>viduale che è stato allegato al presente verbale e ne costituisce parte integrante<br />

(Verb. 8, All. 1).<br />

Il can<strong>di</strong>dato DE BONIS Maria Caterina ha estratto la busta contenente i seguenti quesiti:<br />

1) La ricezione della Genesi nelle letterature germaniche antiche;<br />

2) Le fornaldarsoegur: testi principali, temi, stilemi;<br />

3) Isoglosse ingevoni.<br />

Al termine della prova del can<strong>di</strong>dato DE BONIS MARIA CATERINA ogni commissario ha<br />

formulato il <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> in<strong>di</strong>viduale che è stato allegato al presente verbale e ne costituisce parte<br />

integrante (Verb. 8, All. 1).<br />

Il can<strong>di</strong>dato FRANCINI Marusca ha estratto la busta contenente i seguenti quesiti:<br />

1) La produzione manoscritta in lingua gotica: testimoni, perio<strong>di</strong>zzazione, luoghi <strong>di</strong><br />

produzione, utilizzazione;<br />

2) Le elegie anglosassoni: definizione del genere, temi e aspeti stilistico-formali;<br />

3) Origine dei germanismi dell’italiano e dei <strong>di</strong>aletti italiani.<br />

Al termine della prova del can<strong>di</strong>dato FRANCINI Marusca ogni commissario ha formulato il<br />

<strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> in<strong>di</strong>viduale che è stato allegato al presente verbale e ne costituisce parte integrante<br />

(Verb. 8, All. 1).<br />

Il can<strong>di</strong>dato SPADONI Alessia ha estratto la busta contenente i seguenti quesiti:<br />

1) Teorie relative alla ricostruzione del germanico e ai rapporti tra le lingue germaniche;<br />

2) L’evangelizzazione della Germania: le tracce testuali in volgare e le strategie culturali;<br />

12


3) Il sassone antico: testimonianze scritte e <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> giungere ad una descrizione<br />

unitaria.<br />

Al termine della prova del can<strong>di</strong>dato SPADONI Alessia ogni commissario ha formulato il<br />

<strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> in<strong>di</strong>viduale che è stato allegato al presente verbale e ne costituisce parte integrante<br />

(Verb. 8, All. 1).<br />

Al termine della prova orale <strong>di</strong> tutti i can<strong>di</strong>dati, la Commissione ha formulato il <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong><br />

collegiale su ogni can<strong>di</strong>dato. Tali giu<strong>di</strong>zi sono stati allegati al verbale n. 8 e ne costituiscono<br />

parte integrante (Verb. 8, All. 2). Conclusi i lavori, la Commissione ha provveduto, sulla base<br />

<strong>di</strong> tutti i giu<strong>di</strong>zi in<strong>di</strong>viduali e collegiali espressi, alla valutazione comparativa dei can<strong>di</strong>dati<br />

esprimendo i seguenti giu<strong>di</strong>zi complessivi finali:<br />

CANDIDATO: BAMPI Massimiliano<br />

(Giu<strong>di</strong>zio finale)<br />

Il can<strong>di</strong>dato presenta un titolo (frequenza al I anno <strong>di</strong> dottorato) e nessuna pubblicazione.<br />

Nelle prove scritte <strong>di</strong>mostra una buona conoscenza delle fonti <strong>di</strong>rette relative al genere del<br />

carme eroico germanico e delle sue principali caratteristiche. L'analisi è condotta in modo<br />

critico e articolato, ma le fonti in<strong>di</strong>rette non sono state oggetto <strong>di</strong> sufficiente indagine. Nella<br />

seconda prova le traduzioni risultano corrette e il commento linguistico si incentra soprattutto<br />

sugli aspetti morfologici. Nella prova orale il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una buona conoscenza dei<br />

testi nor<strong>di</strong>ci e della letteratura alto-tedesca antica, mentre è incerto sulla poesia panegirica<br />

anglosassone. Le nozioni <strong>di</strong> linguistica sono a livello manualistico. Il <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> sulla<br />

conoscenza della lingua inglese e tedesca è positivo.<br />

Complessivamente il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una buona preparazione relativamente alla<br />

letteratura nor<strong>di</strong>ca ed è in grado <strong>di</strong> tradurre e commentare in modo appropriato testi<br />

germanici antichi; si rilevano delle lacune riguardo alla letteratura anglosassone e alla<br />

linguistica germanica.<br />

CANDIDATO: CIANCI Eleonora<br />

(Giu<strong>di</strong>zio finale)<br />

Il can<strong>di</strong>dato presenta alcuni titoli (frequenza al II anno <strong>di</strong> dottorato, attività <strong>di</strong>dattica per corsi<br />

<strong>di</strong> recupero, titolo <strong>di</strong> cultore della materia, frequenza a due corsi <strong>di</strong> specializzazione) e una<br />

pubblicazione, che tratta aspetti della glossografia tedesca me<strong>di</strong>evale (lessico me<strong>di</strong>coscientifico).<br />

Nelle prove scritte risultano incertezze nella classificazione <strong>di</strong> opere e temi<br />

relativi al genere del carme eroico germanico; meglio strutturata è invece la trattazione <strong>degli</strong><br />

aspetti stilistico-formali. Le traduzioni dei brani non sono sempre corrette e il commento<br />

linguistico non è esente da errori. Nella prova orale il can<strong>di</strong>dato mostra <strong>di</strong> non conoscere<br />

l'opera <strong>di</strong> Wulfstan e <strong>di</strong> possedere conoscenze manualistiche sia <strong>di</strong> linguistica che <strong>di</strong><br />

runologia. Il can<strong>di</strong>dato mette in evidenza l’impostazione dell’unica pubblicazione presentata.<br />

Il <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> sulla conoscenza della lingua inglese e tedesca è positivo.<br />

Complessivamente il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una preparazione lacunosa relativamente alla<br />

letteratura anglosassone, mentre per altri ambiti, sia letterari che linguistici, si rilevano<br />

conoscenze <strong>di</strong> tipo manualistico e conseguentemente non approfon<strong>di</strong>te e prive <strong>di</strong> riferimenti<br />

alla critica.<br />

CANDIDATO: DE BONIS Maria Caterina<br />

(Giu<strong>di</strong>zio finale)<br />

Il can<strong>di</strong>dato presenta alcuni titoli (titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca, frequenza a un corso <strong>di</strong><br />

specializzazione, due relazioni a convegni) e nessuna pubblicazione. Nelle prove scritte la<br />

trattazione <strong>di</strong> opere e caratteristiche del genere carme eroico risulta poco organica e priva <strong>di</strong><br />

riferimenti alla critica; le fonti in<strong>di</strong>rette sono oggetto <strong>di</strong> un’indagine superficiale. Le traduzioni<br />

dei brani sono corrette, il commento sufficiente, anche se compaiono alcune inesattezze.<br />

Nella prova orale il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una buona conoscenza della letteratura<br />

anglosassone, mentre non fornisce informazioni sulle fornaldarsögur; lacunose risultano le<br />

nozioni <strong>di</strong> linguistica germanica. Il <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> sulla conoscenza della lingua inglese e tedesca è<br />

positivo.<br />

Complessivamente il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una buona preparazione limitatamente alla<br />

letteratura anglosassone, per altri ambiti si rilevano lacune. L’esposizione è caratterizzata<br />

dall’assenza <strong>di</strong> collegamenti e riferimenti alla critica.<br />

13


CANDIDATO: FRANCINI Marusca<br />

(Giu<strong>di</strong>zio finale)<br />

Il can<strong>di</strong>dato presenta alcuni titoli (titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca, presentazione <strong>di</strong> due relazioni a<br />

congressi internazionali) e quattro pubblicazioni (due traduzioni e due saggi). Nelle prove<br />

scritte la trattazione dell'elaborato è organizzata con ampiezza <strong>di</strong> dati, organicità<br />

dell'esposizione e completezza sia per le fonti <strong>di</strong>rette che in<strong>di</strong>rette. La trattazione è condotta<br />

anche sulla base <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> critici e affronta problematiche relative al genere con <strong>di</strong>scussioni<br />

che rivelano con tutta evidenza solide basi metodologiche. La conoscenza <strong>di</strong> opere letterarie<br />

e <strong>di</strong> documenti si estende a numerose tra<strong>di</strong>zioni germaniche. Con minore ampiezza sono<br />

trattati gli aspetti stilistico-formali dei carmi eroici. La traduzione del brano norreno risulta<br />

corretta e corredata <strong>di</strong> ampio commento filologico; la traduzione dal gotico è sì più letterale,<br />

ma il commento sia linguistico che filologico risulta estremamente accurato ed esaustivo.<br />

Nella prova orale il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> possedere un’ottima competenza specialistica della<br />

tra<strong>di</strong>zione manoscritta gotica ed una sicura conoscenza <strong>degli</strong> orientamenti più recenti della<br />

critica. Anche nell’ambito della letteratura anglosassone e dei germanismi della lingua<br />

italiana emerge una competenza critica ampia e approfon<strong>di</strong>ta Nella <strong>di</strong>scussione dei titoli<br />

vengono posti nel giusto risalto sia gli aspetti della toponomastica nor<strong>di</strong>ca, oggetto <strong>di</strong> uno dei<br />

saggi, sia i criteri adottati nella traduzione della saga.<br />

Complessivamente il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> possedere una preparazione decisamente buona<br />

e <strong>di</strong> avere raggiunto un’apprezzabile maturità scientifica.<br />

CANDIDATO: SPADONI Alessia<br />

(Giu<strong>di</strong>zio finale)<br />

Il can<strong>di</strong>dato presenta alcuni titoli (tesi <strong>di</strong> dottorato in Filologia tedesca, attività <strong>di</strong>dattica a<br />

Monaco <strong>di</strong> Baviera, una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o all'estero per ricerca) e due pubblicazioni. La<br />

monografia tratta i runica manuscripta in più aree germaniche con buona impostazione del<br />

metodo scientifico, ampiezza <strong>di</strong> apparato critico e giunge così ad offrire apporti originali ai<br />

temi della ricerca. Le prove scritte evidenziano una chiara visione delle testimonianze<br />

letterarie e delle caratteristiche del carme eroico germanico e privilegiano le fonti <strong>di</strong>rette; <strong>di</strong><br />

queste ultime si citano gli opportuni riman<strong>di</strong> alla critica. Non adeguata trattazione ricevono<br />

invece gli aspetti stilistico-formali del carme eroico. Dalle traduzioni si evince una buona<br />

conoscenza dell'anglosassone e qualche incertezza per l'antico nor<strong>di</strong>co; il commento è<br />

sintetico, ma corretto. La prova orale evidenzia un’apprezzabile conoscenza <strong>degli</strong> aspetti<br />

storico-culturali e delle opere letterarie maggiori ma pone in luce anche qualche incertezza<br />

sulla conoscenza delle opere minori. Le nozioni <strong>di</strong> linguistica germanica sono senz’altro<br />

buone e tali da permettere collegamenti anche con argomenti oggetto <strong>di</strong> ricerca del<br />

can<strong>di</strong>dato. La <strong>di</strong>scussione dei titoli è condotta in modo brillante e mette in risalto i risultati<br />

scientifici conseguiti nelle pubblicazioni presentate: la commissione esprime a tal proposito<br />

apprezzamento. Il <strong>giu<strong>di</strong>zio</strong> sulla conoscenza della lingua inglese e tedesca è positivo.<br />

Complessivamente il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una buona padronanza relativamente al proprio<br />

campo <strong>di</strong> specializzazione; negli altri ambiti della <strong>di</strong>sciplina, il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> avere<br />

buone conoscenze che necessitano tuttavia <strong>di</strong> ulteriori approfon<strong>di</strong>menti.<br />

Al termine, la Commissione, dopo ponderata valutazione comparativa, sulla base dei giu<strong>di</strong>zi<br />

complessivi relativi a ciascun can<strong>di</strong>dato, all’unanimità ha in<strong>di</strong>cato il CANDIDATO FRANCINI<br />

Marusca VINCITORE della procedura <strong>di</strong> valutazione comparativa per la copertura <strong>di</strong> n. 1<br />

posto <strong>di</strong> Ricercatore universitario per il settore scientifico <strong>di</strong>sciplinare L20/A (Filologia<br />

germanica) Facoltà’ <strong>di</strong> Lettere e Filosofia indetta con D.R. n. 91/conc. del 20/03/01 il cui<br />

avviso è stato pubblicato sulla G.U. n. 30 del 13/04/01. La seduta è stata tolta alle ore .21:00.<br />

La Commissione con la presente relazione finale <strong>di</strong>chiara conclusi i lavori e raccoglie tutti gli<br />

atti concorsuali in un plico che viene chiuso e sigillato con l’apposizione delle firme <strong>di</strong> tutti i<br />

commissari sui lembi <strong>di</strong> chiusura. Il plico, contenente duplice copia dei verbali delle singole<br />

riunioni, dei quali costituiscono parte integrante i giu<strong>di</strong>zi in<strong>di</strong>viduali e collegiali espressi su<br />

ciascun can<strong>di</strong>dato e duplice copia della relazione finale dei lavori svolti nonché un floppy <strong>di</strong>sk<br />

contenente gli atti stessi, viene consegnato dal Presidente al Responsabile del proce<strong>di</strong>mento<br />

il quale invierà al Ministero dell’<strong>Università</strong> e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, per la<br />

pubblicazione sul “Bollettino Ufficiale”, la relazione riassuntiva dei lavori con annessi i giu<strong>di</strong>zi<br />

14


in<strong>di</strong>viduali e collegiali. Tali atti saranno resi pubblici anche per via telematica. La seduta è<br />

tolta alle ore 18:00<br />

Il presente verbale viene redatto, letto e sottoscritto seduta stante.<br />

<strong>Pavia</strong>, 13 novembre 2001<br />

LA COMMISSIONE<br />

Prof. Maria Grazia SAIBENE<br />

Prof. Giulio SIMONE<br />

Dott. Alessandro ZIRONI<br />

VERBALE N. 2, Allegato 1: Giu<strong>di</strong>zi in<strong>di</strong>viduali<br />

1. Can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano<br />

Prof. Maria Grazia SAIBENE:Le pubblicazioni non rispondono a quanto previsto all’art. 5 del<br />

bando <strong>di</strong> cui a questa comparazione comparativa. Il can<strong>di</strong>dato sta frequentando il primo<br />

anno del dottorato <strong>di</strong> ricerca come si evince unicamente dal curriculum.<br />

Prof. Giulio SIMONE: Le pubblicazioni non rispondono a quanto previsto all’art. 5 del bando<br />

<strong>di</strong> cui a questa comparazione comparativa. Il can<strong>di</strong>dato sta frequentando il primo anno del<br />

dottorato <strong>di</strong> ricerca come si evince unicamente dal curriculum.<br />

Dott. Alessandro ZIRONI: Le pubblicazioni del can<strong>di</strong>dato non rispondono a quanto previsto<br />

all’art. 5 del bando <strong>di</strong> cui a questa comparazione comparativa. Il can<strong>di</strong>dato sta frequentando<br />

il primo anno del dottorato <strong>di</strong> ricerca come si evince unicamente dal curriculum.<br />

2. Can<strong>di</strong>dato CIANCI Eleonora<br />

Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato sta frequentando il secondo anno del dottorato <strong>di</strong><br />

ricerca, ha tenuto corsi <strong>di</strong> recupero e ha frequentato due corsi <strong>di</strong> specializzazione. Presenta<br />

inoltre il titolo <strong>di</strong> cultore della materia (Filologia germanica), come si evince unicamente dal<br />

curriculum. Presenta uno stu<strong>di</strong>o sull’opera Causae et curae <strong>di</strong> Ildegarda <strong>di</strong> Bingen, in cui<br />

analizza le glosse tedesche ivi contenute ed aspetti del lessico me<strong>di</strong>co-scientifico.<br />

Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha frequentato per un anno il dottorato <strong>di</strong> ricerca, due<br />

corsi <strong>di</strong> specializzazione e ha svolto <strong>di</strong>dattica integrativa; dal 1999 è cultore della materia<br />

(Filologia germanica), come si evince unicamente dal curriculum. Nell’unica pubblicazione<br />

(sul lessico alto-tedesco me<strong>di</strong>o) il can<strong>di</strong>dato evidenzia alcuni aspetti della glossografia<br />

me<strong>di</strong>evale.<br />

Dott. Alessandro ZIRONI: Il can<strong>di</strong>dato sta frequentando il secondo anno <strong>di</strong> dottorato <strong>di</strong><br />

ricerca in Filologia e Linguistica Germanica ed ha partecipato a corsi specialistici in Filologia<br />

germanica. Documenta attività <strong>di</strong>dattica nell’ambito della Filologia germanica. Come si<br />

evince unicamente dal curriculum, il can<strong>di</strong>dato è cultore della materia (Filologia germanica)<br />

dal 1999. Presenta un’unica pubblicazione su un argomento <strong>di</strong> glossografia alto-tedesca<br />

me<strong>di</strong>a in ambito me<strong>di</strong>co-scientifico.<br />

3. Can<strong>di</strong>dato DE BONIS Maria Caterina<br />

Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato ha seguito i corsi <strong>di</strong> dottorato e ha conseguito il<br />

titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Come si evince unicamente dal curriculum, ha partecipato a un<br />

corso <strong>di</strong> specializzazione in Filologia germanica e ha presentato due relazioni a convegni.<br />

Non presenta pubblicazioni.<br />

Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Come si evince<br />

unicamente dal curriculum, ha partecipato a un corso <strong>di</strong> specializzazione in Filologia<br />

germanica e ha presentato due relazioni a convegni. Non presenta pubblicazioni.<br />

Dott. Alessandro ZIRONI: Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Come si<br />

evince unicamente dal curriculum, ha partecipato a un corso <strong>di</strong> specializzazione in Filologia<br />

germanica e ha presentato due relazioni a convegni. Non presenta pubblicazioni.<br />

4. Can<strong>di</strong>dato DE ROSA Raffaele<br />

15


Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato ha seguito i corsi <strong>di</strong> dottorato e ha conseguito il<br />

titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Ha tenuto un corso integrativo all’insegnamento <strong>di</strong> Filologia<br />

germanica. La produzione scientifica si incentra sullo stu<strong>di</strong>o del lessico alemanno <strong>di</strong> testi<br />

giuri<strong>di</strong>ci oltre che sulla tra<strong>di</strong>zione manoscritta della Lex Alamannorum. I due volumi<br />

pubblicati, che presentano i risultati della tesi <strong>di</strong> dottorato, mostrano una solida preparazione<br />

linguistica, una ricerca ampia e puntuale che mira a stabilire sulla base del lessico i rapporti<br />

tra i numerosi manoscritti che tramandano la Lex Alamannorum. Si è inoltre occupato del<br />

<strong>di</strong>aletto cimbro del Cansiglio: si tratta <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>di</strong>alettologia germanica in cui si<br />

considerano i rapporti <strong>di</strong> questa parlata con altri <strong>di</strong>aletti cimbri e con i <strong>di</strong>aletti circostanti.<br />

Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha superato con successo l’esame finale <strong>di</strong> dottorato e ha<br />

svolto <strong>di</strong>dattica integrativa Le due pubblicazioni sulla Lex Alamannorum <strong>di</strong>mostrano una<br />

salda competenza scientifica nell’ambito della lingua alto-tedesca antica e delle questioni<br />

attinenti al <strong>di</strong>ritto germanico. Il saggio sul cimbro del Cansiglio ben pone in risalto i tratti<br />

arcaici, <strong>di</strong> origine germanica, presenti nell’area alloglotta italiana.<br />

Dott. Alessandro ZIRONI: Ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca in Germanistica presso<br />

l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Zurigo. Documenta attività <strong>di</strong>dattica in Filologia Germanica. Presenta due<br />

monografie sulla Lex Alamannorum in cui analizza lo stemma co<strong>di</strong>cum della lex oltre ad<br />

affrontare con sicurezza metodologica gli aspetti linguistico-lessicali germanici emergenti dal<br />

testo in esame. Presenta anche un articolo sul <strong>di</strong>aletto cimbro.<br />

5. Can<strong>di</strong>dato DI VENOSA Elena Angela<br />

Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato ha seguito i corsi del dottorato e ha conseguito il<br />

titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Ha tenuto un ciclo <strong>di</strong> esercitazioni <strong>di</strong> Filologia germanica (a.a.<br />

1998/1999) e ha seguito tre corsi <strong>di</strong> specializzazione. Ha presentato una relazione a un<br />

Seminario tenutosi all’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Siena. Attualmente è titolare <strong>di</strong> assegno <strong>di</strong> ricerca per<br />

Filologia germanica. Come si evince unicamente dal curriculum, ha tenuto due cicli <strong>di</strong><br />

esercitazione <strong>di</strong> Filologia germanica negli a.a. 1999/2000 e 2000/2001 e ha presentato una<br />

relazione presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Siena nell’anno 2000. Le recensioni riguardano stu<strong>di</strong> che<br />

trattano alcuni aspetti e tematiche della cultura me<strong>di</strong>evale non completamente pertinenti gli<br />

ambiti <strong>di</strong> ricerca del settore scientifico-<strong>di</strong>sciplinare L20A.<br />

Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Ha svolto<br />

<strong>di</strong>dattica integrativa nell’a.a. 1998/19999. Ha partecipato a tre corsi <strong>di</strong> specializzazione in<br />

Filologia germanica e antichità nor<strong>di</strong>che. Come si evince unicamente dal curriculum, ha<br />

tenuto due cicli <strong>di</strong> esercitazione <strong>di</strong> Filologia germanica negli a.a. 1999/2000 e 2000/2001 e<br />

ha presentato una relazione presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Siena nell’anno 2000. Le quattro<br />

recensioni hanno per oggetto lavori che trattano questioni <strong>di</strong> ambiti relativi al Me<strong>di</strong>oevo non<br />

sempre del tutto pertinenti con il settore scientifico-<strong>di</strong>sciplinare in oggetto.<br />

Dott. Alessandro ZIRONI: Ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca in Germanistica<br />

(Filologia germanica) ed è titolare <strong>di</strong> un assegno <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> Filologia germanica presso<br />

l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Milano. Come si evince unicamente dal curriculum, ha tenuto due cicli <strong>di</strong><br />

esercitazione <strong>di</strong> Filologia germanica negli a.a. 1999/2000 e 2000/2001 e ha presentato una<br />

relazione presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Siena nell’anno 2000. Le pubblicazioni si limitano a quattro<br />

recensioni ad opere che, seppur <strong>di</strong> argomento me<strong>di</strong>evistico, non ricadono a pieno nell’ambito<br />

<strong>di</strong>sciplinare della Filologia germanica.<br />

6. Can<strong>di</strong>dato FRANCINI Marusca<br />

Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato ha seguito i corsi del dottorato e ha conseguito il<br />

titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Ha tradotto due capitoli dell’opera <strong>di</strong> Sassone Grammatico.<br />

Presenta la traduzione con introduzione e note della Saga <strong>di</strong> Bjorn e due articoli. L’articolo<br />

“Dal Me<strong>di</strong>terraneo alla Scan<strong>di</strong>navia” presenta l’interpretazione <strong>di</strong> un episo<strong>di</strong>o relativo a due<br />

re scan<strong>di</strong>navi che avrebbe come modello la figura <strong>di</strong> Totila nei Dialogi <strong>di</strong> Gregorio Magno.<br />

L’articolo “The way of the Varangias to the Greeks: the Scan<strong>di</strong>navian names of the rapids of<br />

the Dnepr and the Yngvarssaga” tratta dei nomi delle rapide del Dnepr presenti nella<br />

Yngvarssaga: l’autore ricostruisce l’uso e la <strong>di</strong>ffusione al nord <strong>di</strong> questi nomi.<br />

16


Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Come si evince<br />

unicamente dal curriculum, ha partecipato come relatrice a due congressi internazionali.; le<br />

quattro pubblicazioni evidenziano la particolare attenzione rivolta all’area scan<strong>di</strong>nava.<br />

Dott. Alessandro ZIRONI: Ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca in Germanistica<br />

(Filologia germanica). Le pubblicazioni presentate si concentrano su temi relativi al mondo<br />

antico nor<strong>di</strong>co che spaziano dalla traduzione <strong>di</strong> una saga (con breve introduzione) a due<br />

lavori in cui emergono indagini onomastiche e le problematiche relative alla ricezione dei<br />

Dialogi <strong>di</strong> Gregorio Magno in area nor<strong>di</strong>ca. Presenta infine la traduzione <strong>di</strong> due libri dei Gesta<br />

Danorum <strong>di</strong> Saxo Grammaticus.<br />

7. Can<strong>di</strong>dato GRION Massimo<br />

Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato ha seguito i corsi del dottorato <strong>di</strong> ricerca e ha<br />

conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. È titolare <strong>di</strong> un assegno <strong>di</strong> ricerca post-dottorato.<br />

Come si evince unicamente dal curriculum, ha frequentato un corso <strong>di</strong> specializzazione in<br />

Filologia germanica, ha collaborato a un progetto <strong>di</strong> ricerca CNR (spoglio bibliografico) è<br />

stato ed è titolare <strong>di</strong> un assegno per una borsa <strong>di</strong> ricerca finalizzata alla costituzione <strong>di</strong> una<br />

banca dati bibliografica. Non presenta pubblicazioni.<br />

Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca e ha goduto <strong>di</strong><br />

un assegno <strong>di</strong> ricerca Come si evince unicamente dal curriculum, ha frequentato un corso <strong>di</strong><br />

specializzazione in Filologia germanica e ha collaborato a un progetto <strong>di</strong> ricerca CNR<br />

(spoglio bibliografico) è stato ed è titolare <strong>di</strong> un assegno per una borsa <strong>di</strong> ricerca finalizzata<br />

alla costituzione <strong>di</strong> una banca dati bibliografica. Non presenta pubblicazioni.<br />

Dott. Alessandro ZIRONI: Ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca in Cultura e tra<strong>di</strong>zioni<br />

letterarie del mondo germanico antico e documenta un assegno <strong>di</strong> ricerca sulla creazione <strong>di</strong><br />

una banca dati sul plurilinguismo. Come si evince unicamente dal curriculum, ha frequentato<br />

un corso <strong>di</strong> specializzazione in Filologia germanica e ha collaborato a un progetto <strong>di</strong> ricerca<br />

CNR (spoglio bibliografico) è stato ed è titolare <strong>di</strong> un assegno per una borsa <strong>di</strong> ricerca<br />

finalizzata alla costituzione <strong>di</strong> una banca dati bibliografica. Non presenta pubblicazioni.<br />

8. Can<strong>di</strong>dato LOMBARDI Maria Cristina<br />

Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato ha seguito i corsi del dottorato <strong>di</strong> ricerca in<br />

Filologia germanica e nor<strong>di</strong>ca e ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Ha usufruito <strong>di</strong><br />

due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per ricerca. Ha curato la traduzione, con introduzione e note, della Saga<br />

<strong>di</strong> Hrafnkell. Le pubblicazioni elencate ai punti c), d), f), g), i), j) k), l), m), o), p), q), r), s), t),<br />

w), x), y), z), aa), bb), cc), ff), gg) del Verbale N. 2 esulano dagli ambiti <strong>di</strong> ricerca del settore<br />

scientifico-<strong>di</strong>sciplinare L20A.<br />

Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha goduto <strong>di</strong> due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per ricerca ed ha<br />

conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. La traduzione e la cura <strong>di</strong> La saga <strong>di</strong> Hrafnkell<br />

<strong>di</strong>mostrano una conoscenza molto buona della tra<strong>di</strong>zione scan<strong>di</strong>nava me<strong>di</strong>evale. Le<br />

pubblicazioni elencate ai punti c), d), f), g), i), j) k), l), m), o), p), q), r), s), t), w), x), y), z), aa),<br />

bb), cc), ff), gg) del Verbale N. 2 esulano dagli ambiti <strong>di</strong> ricerca del settore scientifico<strong>di</strong>sciplinare<br />

L20A.<br />

Dott. Alessandro ZIRONI: Ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca in Filologia germanica<br />

e nor<strong>di</strong>ca. Documenta due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per ricerche compiute in Svezia. Presenta, come<br />

pubblicazioni, la traduzione <strong>di</strong> una saga <strong>di</strong> cui si apprezza la scorrevolezza della resa in<br />

italiano. Le pubblicazioni elencate ai punti c), d), f), g), i), j) k), l), m), o), p), q), r), s), t), w), x),<br />

y), z), aa), bb), cc), ff), gg) del Verbale N. 2 esulano dagli ambiti <strong>di</strong> ricerca del settore<br />

scientifico-<strong>di</strong>sciplinare L20A.<br />

9. Can<strong>di</strong>dato PANZA Massimo<br />

Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato ha seguito i corsi del dottorato <strong>di</strong> ricerca per<br />

quattro anni. Ha usufruito <strong>di</strong> due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per ricerca, ha partecipato a due convegni<br />

internazionali presentando delle relazioni. Ha svolto attività <strong>di</strong>dattica <strong>di</strong> sostegno per Filologia<br />

germanica. Il volume Ballate magiche svedesi affronta lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> queste ballate con un<br />

interesse più antropologico che filologico, nell’intento <strong>di</strong> ricostruire credenze e riti del mondo<br />

17


magico primitivo. L’apparato critico è ampio, ma avrebbe potuto essere più considerato lo<br />

sviluppo del genere alla luce dei testi analizzati. I tre articoli pubblicati trattano argomenti<br />

specifici relativi alle ballate magiche: dallo stu<strong>di</strong>o dei nomi magici alle figure assimilabili al<br />

lupo che si riscontrano in riti <strong>di</strong> iniziazione e infine l’analisi <strong>di</strong> una ballata con la<br />

riconsiderazione dell’etimo <strong>di</strong> un toponimo.<br />

Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha usufruito <strong>di</strong> due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per ricerca, ha<br />

frequentato per tre anni un dottorato, ha partecipato come relatore a un convegno<br />

internazionale nel 1997 e a una giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> nell’anno 2000, ha svolto attività <strong>di</strong>dattica<br />

integrativa negli a.a. 1999-2001 e ha tenuto una lezione presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Padova<br />

nell’anno 2000. La pubblicazione sulle ballate magiche svedesi e i saggi cronologicamente<br />

precedenti sono prova della buona conoscenza della tra<strong>di</strong>zione scan<strong>di</strong>nava.<br />

Dott. Alessandro ZIRONI: Sta frequentando il IV anno <strong>di</strong> dottorato <strong>di</strong> ricerca in Filologia<br />

germanica e nor<strong>di</strong>ca. Ha usufruito <strong>di</strong> borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o conferite da enti danesi. Documenta<br />

attività <strong>di</strong>dattica per l’anno accademico 1999-2000, oltre alla partecipazione come relatore a<br />

convegni e giornate <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Le pubblicazioni del can<strong>di</strong>dato si concentrano nell’ambito della<br />

cultura nor<strong>di</strong>ca antica con ricerche che si tengono ancorate ai testi oggetto dei lavori (per lo<br />

più ballate svedesi) analizzati talvolta con considerazioni <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne linguistico-etimologico.<br />

10. Can<strong>di</strong>dato SPADONI Alessia<br />

Prof. Maria Grazia SAIBENE: Il can<strong>di</strong>dato ha seguito i corsi del dottorato e ha superato<br />

l’esame <strong>di</strong> dottorato. Come si evince unicamente dal curriculum, il can<strong>di</strong>dato ha usufruito <strong>di</strong><br />

una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del Ministero <strong>degli</strong> Esteri della Norvegia per attività <strong>di</strong> ricerca e ha svolto<br />

un incarico <strong>di</strong> insegnamento presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Monaco <strong>di</strong> Baviera. La pubblicazione sui<br />

Runenge<strong>di</strong>chte presenta un’ampia ricerca in ambito runologico con riferimento ai runica<br />

manuscripta. Il lavoro è puntuale nell’analisi dei testi, ben sostenuto dall’apparato critico e<br />

giunge anche a nuove proposte interpretative. Die jüngere Fassung des isl. Runenge<strong>di</strong>chtes<br />

und <strong>di</strong>e Tra<strong>di</strong>tion der Runennamenumschreibungen ritorna sulla tra<strong>di</strong>zione islandese più<br />

recente dei Runenge<strong>di</strong>chte e offre <strong>degli</strong> approfon<strong>di</strong>menti su argomenti già presentati nella<br />

tesi <strong>di</strong> dottorato.<br />

Prof. Giulio SIMONE: Il can<strong>di</strong>dato ha superato l’esame <strong>di</strong> dottorato in Filologia tedesca.<br />

Come si evince unicamente dal curriculum, il can<strong>di</strong>dato ha usufruito <strong>di</strong> una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

del Ministero <strong>degli</strong> Esteri della Norvegia per attività <strong>di</strong> ricerca e ha svolto un incarico <strong>di</strong><br />

insegnamento presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Monaco <strong>di</strong> Baviera. Le due pubblicazioni indagano<br />

l’ambito dei runica manuscripta secondo il recente approccio della cosiddetta Neuere<br />

Philologie giungendo spesso a originali risultati.<br />

Dott. Alessandro ZIRONI: Ha <strong>di</strong>scusso la tesi <strong>di</strong> dottorato <strong>di</strong> ricerca in Filologia Tedesca<br />

presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Göttingen. Come si evince unicamente dal curriculum, il can<strong>di</strong>dato ha<br />

usufruito <strong>di</strong> una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del Ministero <strong>degli</strong> Esteri della Norvegia per attività <strong>di</strong> ricerca<br />

e ha svolto un incarico <strong>di</strong> insegnamento presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Monaco <strong>di</strong> Baviera. Presenta<br />

due pubblicazioni entrambe nell’ambito della runologia, con particolare riguardo ai runica<br />

manuscripta.<br />

VERBALE N. 2, Allegato 2: Giu<strong>di</strong>zi collegiali<br />

1. Can<strong>di</strong>dato BAMPI Massimiliano<br />

Tra i titoli si valuta la frequenza al primo anno del dottorato come si evince unicamente dal<br />

curriculum. Le pubblicazioni non rispondono a quanto previsto all’art. 5 del bando <strong>di</strong> cui a<br />

questa comparazione comparativa.<br />

2. Can<strong>di</strong>dato CIANCI Eleonora<br />

Il can<strong>di</strong>dato sta frequentando il secondo anno del dottorato <strong>di</strong> ricerca, ha svolto attività<br />

<strong>di</strong>dattica per corsi <strong>di</strong> recupero ed è cultore della materia. Ha seguito due corsi <strong>di</strong><br />

specializzazione in Filologia germanica. La pubblicazione “Causae et curae” <strong>di</strong> Ildegarda <strong>di</strong><br />

Bingen, tratta alcuni aspetti della glossografia me<strong>di</strong>evale e <strong>di</strong>mostra competenza nell’ambito<br />

del lessico me<strong>di</strong>co-scientifico alto-tedesco me<strong>di</strong>o.<br />

18


3. Can<strong>di</strong>dato DE BONIS Maria Caterina<br />

Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Tra i titoli si valuta anche la<br />

partecipazione a un corso <strong>di</strong> specializzazione e la presentazione <strong>di</strong> due relazioni a convegni,<br />

come si evince unicamente dal curriculum. Non presenta pubblicazioni.<br />

4. Can<strong>di</strong>dato DE ROSA Raffaele<br />

Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca e ha svolto attività <strong>di</strong>dattica integrativa.<br />

Le due monografie mostrano una solida preparazione linguistica, e costituiscono il risultato<br />

una ricerca ampia e puntuale volta a stabilire, sulla base del lessico alto-tedesco antico, i<br />

rapporti tra i manoscritti che tramandano la Lex Alamannorum. Il saggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>alettologia<br />

germanica sul cimbro del Cansiglio evidenzia i rapporti tra il <strong>di</strong>aletto oggetto della trattazione<br />

e le aree <strong>di</strong>alettali a<strong>di</strong>acenti.<br />

5. Can<strong>di</strong>dato DI VENOSA Elena Angela<br />

Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca e ha svolto <strong>di</strong>dattica integrativa. Ha<br />

seguito tre corsi <strong>di</strong> specializzazione e ha presentato una relazione presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong><br />

Siena. Attualmente è titolare <strong>di</strong> un assegno <strong>di</strong> ricerca. Tra i titoli che risultano unicamente dal<br />

curriculum si valutano inoltre cicli <strong>di</strong> esercitazioni svolti in due anni accademici. Le quattro<br />

recensioni prendono in esame stu<strong>di</strong> che trattano aspetti e temi me<strong>di</strong>evistici non<br />

completamente pertinenti con il settore scientifico-<strong>di</strong>sciplinare L20A.<br />

6. Can<strong>di</strong>dato FRANCINI Marusca<br />

Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. Tra i titoli che risultano unicamente dal<br />

curriculum si valutano la partecipazione come relatrice a due congressi internazionali. Ha<br />

tradotto due capitoli dell’opera <strong>di</strong> Sassone Grammatico. Presenta la traduzione con<br />

introduzione e note della Saga <strong>di</strong> Bjorn. Le altre due pubblicazioni si riferiscono a stu<strong>di</strong><br />

onomastici e <strong>di</strong> ricezione <strong>di</strong> temi in ambito nor<strong>di</strong>co e <strong>di</strong>mostrano un’ampia informazione<br />

critica e padronanza <strong>degli</strong> strumenti metodologici.<br />

7. Can<strong>di</strong>dato GRION Massimo<br />

Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca. E’ titolare <strong>di</strong> un assegno <strong>di</strong> ricerca<br />

post-dottorato. Tra i titoli che risultano unicamente dal curriculum si valutano la frequenza a<br />

un corso <strong>di</strong> specializzazione in Filologia germanica, la collaborazione a un progetto <strong>di</strong> ricerca<br />

CNR e il go<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> un assegno per una borsa <strong>di</strong> ricerca. Non presenta pubblicazioni.<br />

8. Can<strong>di</strong>dato LOMBARDI Maria Cristina<br />

Il can<strong>di</strong>dato ha conseguito il titolo <strong>di</strong> dottore <strong>di</strong> ricerca e ha usufruito <strong>di</strong> due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

conferite da enti culturali della Svezia. Ha curato la traduzione de La saga <strong>di</strong> Hrafnkell:<br />

nell’apparato critico <strong>di</strong>mostra una buona conoscenza della cultura scan<strong>di</strong>nava me<strong>di</strong>evale. Le<br />

pubblicazioni elencate ai punti c), d), f), g), i), j) k), l), m), o), p), q), r), s), t), w), x), y), z), aa),<br />

bb), cc), ff), gg) del Verbale N. 2 esulano dagli ambiti <strong>di</strong> ricerca del settore scientifico<strong>di</strong>sciplinare<br />

L20A.<br />

9. Can<strong>di</strong>dato PANZA Massimo<br />

Il can<strong>di</strong>dato è al quarto anno del dottorato <strong>di</strong> ricerca e ha usufruito <strong>di</strong> due borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per<br />

ricerche all’estero. Ha partecipato quale relatore a due convegni internazionali e documenta<br />

attività <strong>di</strong>dattica <strong>di</strong> sostegno per l’anno accademico 1999/2000 presso l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Pisa. Il<br />

can<strong>di</strong>dato dà prova, nelle pubblicazioni, <strong>di</strong> conoscere la tra<strong>di</strong>zione scan<strong>di</strong>nava delle ballate<br />

impostando i lavori con un approccio storico-culturale interessato soprattutto alla<br />

ricostruzione <strong>di</strong> riti magici. In un articolo affronta anche aspetti legati all’onomastica con un<br />

interesse all’indagine etimologica.<br />

10. Can<strong>di</strong>dato SPADONI Alessia<br />

19


Il can<strong>di</strong>dato ha <strong>di</strong>scusso la tesi <strong>di</strong> dottorato in Filologia tedesca. Tra i titoli che risultano<br />

unicamente dal curriculum si valutano l’incarico <strong>di</strong> insegnamento presso l’università <strong>di</strong><br />

Monaco <strong>di</strong> Baviera e il go<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del Ministero <strong>degli</strong> Esteri della<br />

Norvegia per attività <strong>di</strong> ricerca. Le pubblicazioni <strong>di</strong>mostrano lo stu<strong>di</strong>o, nell’ambito dei runica<br />

manuscripta, <strong>di</strong> testi <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse aree germaniche; con puntualità e ampiezza dell’apparato<br />

critico la can<strong>di</strong>data giunge a risultati che danno un apporto in parte innovativo ai temi della<br />

ricerca.<br />

VERBALE N. 6, Allegato 1: Giu<strong>di</strong>zi in<strong>di</strong>viduali<br />

Busta grande contrassegnata con A<br />

Prova n. 1<br />

Prof. Maria Grazia Saibene: Il tema presenta con una certa <strong>di</strong>scontinuità le caratteristiche del carme<br />

eroico germanico che viene fatto risalire al periodo delle migrazioni e inoltre alcune figure, ad esempio<br />

Teoderico. Piuttosto vaga la presentazione della cultura germanica che si rispecchia nei testi e della<br />

figura dell’eroe germanico. Vengono in<strong>di</strong>cate alcune opere letterarie, che però non vengono analizzate<br />

se non brevemente per quanto riguarda il contenuto. Il riferimento alle saghe nor<strong>di</strong>che appare fuori<br />

tema. La trattazione <strong>degli</strong> aspetti stilistici è corretta, ma manualistica. Non ci sono riferimenti alla<br />

critica.<br />

Prof. Giulio Simone: Le coor<strong>di</strong>nate culturali ricavabili dai testi appartenenti al genere letterario in<br />

questione sono presentate in modo alquanto opaco. Delle fonti in<strong>di</strong>rette, in<strong>di</strong>viduate e lmitate all’opera<br />

<strong>di</strong> Tacito e <strong>di</strong> Gregorio <strong>di</strong> Tours, non sono colti gli elementi utili per una corretta lettura e<br />

interpretazione delle fonti <strong>di</strong>rette. Delle opere letterarie citate tra le fonti <strong>di</strong>rette, si privilegia l’aspetto<br />

contenutistico. Difficilmente con<strong>di</strong>visibili risultano la datazione all’8° secolo del Hildebrandlied e<br />

l’inclusione delle saghe nor<strong>di</strong>che nell’ambito delle testimonianze del carme eroico.<br />

Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato non interpreta correttamente la traccia relegando le fonti<br />

in<strong>di</strong>rette a una posizione marginale; cita soltanto Tacito e Gregorio <strong>di</strong> Tours e in relazione soltanto<br />

all’oralità della poesia germanica antica. Manca dunque una riflessione – all’interno delle fonti in<strong>di</strong>rette<br />

– sui temi, gli stilemi e la produzione e ricezione <strong>di</strong> un genere letterario che da tali testi emergono.<br />

L’analisi delle fonti <strong>di</strong>rette pone in luce le <strong>di</strong>fficoltà del can<strong>di</strong>dato a in<strong>di</strong>viduare una bipartizione fra<br />

carme e poema eroico (si analizzano sia Hildebrandlied che Beowulf, quest’ultimo però non<br />

considerato come il traguardo in forma manoscritta <strong>di</strong> una se<strong>di</strong>mentazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi carmi eroici.<br />

Grave risulta l’inserimento delle saghe nor<strong>di</strong>che all’interno del gruppo dei carmi eroici. Appaiono infine<br />

generiche e istintive le parole spese nell’inquadramento sull’eroe germanico (non determinato<br />

tipologicamente) all’interno dei carmi, visione legata forse più ai romanzi cavallereschi tardo me<strong>di</strong>evali<br />

che all’epoca delle gran<strong>di</strong> migrazioni germaniche.<br />

Prova n. 2<br />

Prof. Maria Grazia Saibene: La traduzione del testo anglosassone è complessivamente corretta. Il<br />

brano viene identificato e il commento presenta riferimenti alla figura e all’opera <strong>di</strong> Aelfric. Si nota un<br />

errore nel titolo dell’opera <strong>di</strong> Boezio. Il commento linguistico è corretto tranne per quanto riguarda la<br />

palatalizzazione delle velari e le forme del verbo essere. La traduzione del testo gotico è letterale e<br />

poco scorrevole. Nell’esame linguistico il can<strong>di</strong>dato affronta problemi grafico-fonologici ‹ ai › e ‹ au ›<br />

con riferimenti a stu<strong>di</strong>, ma senza precisare alcuni aspetti importanti della questione. Le osservazioni e<br />

i commenti sono spesso solo accennati. Il can<strong>di</strong>dato dà informazioni sulla Bibbia gotica a livello<br />

manualistico.<br />

Prof. Giulio Simone: Testo anglosassone: la traduzione è nel complesso scorrevole anche se un po’<br />

incerta nella parte finale; il commento linguistico è corretto. Sono fornite notizie sulla figura e<br />

sull’opera dell’autore del brano. Testo gotico: la traduzione è piuttosto letterale e limitatamente ai<br />

versetti 4 e 5, lacunosa. La <strong>di</strong>scussione sul valore dei grafi e , pur interessante, non giunge<br />

tuttavia alle conclusioni attese. Difficilmente con<strong>di</strong>visibili risultano il titolo dell’opera <strong>di</strong> Severino Boezio<br />

(De consolatio philosophia), la definizione <strong>di</strong> omelia come opera classica tradotta e l’identificazione del<br />

vescovo Wulfila come ostrogoto.<br />

Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato sceglie brani in anglosassone e gotico. La traduzione del testo<br />

anglosassone, seppur scorrevole, risulta un po’ più incerta nella parte finale. Il can<strong>di</strong>dato riesce ad<br />

attribuire correttamente il testo a Elfrico inquadrando il monaco nel suo momento culturale, anche se<br />

troppo sintetici e imprecisi appaiono i riferimenti alle traduzioni da testi classici. Risulta invece incerta<br />

la <strong>di</strong>scussione linguistica, in cui si segnala un errore significativo nella fonetica <strong>di</strong> un verbo preteritopresente.<br />

Il testo gotico è tradotto correttamente eccetto i versetti 4 e 5, lacunosi. La <strong>di</strong>scussione<br />

20


linguistica si concentra sui <strong>di</strong>grafi < ai >, < au > senza tuttavia essere esaustiva. Non si cita la<br />

Skeireins fra i testi in lingua gotica. Grave l’attribuzione <strong>di</strong> Wulfila alle genti ostrogotiche.<br />

Busta grande contrassegnata con B<br />

Prova n. 1<br />

Prof. Maria Grazia Saibene: Il can<strong>di</strong>dato fa una premessa in cui <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> volersi basare su<br />

osservazioni personali e struttura lo svolgimento in vari punti. Per la definizione del genere fa<br />

riferimento a due figure (Beowulf e Sigfrid) e sottolinea nei carmi eroici il carattere dell’oralità. Sulle<br />

fonti <strong>di</strong>rette e in<strong>di</strong>rette <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> essere informato e considera anche opere cristiane che risentono<br />

della tra<strong>di</strong>zione eroica germanica (Hêliand ad esempio). A proposito dell’eroe germanico pone il<br />

problema della storicità o meno <strong>di</strong> alcune figure concludendo per una loro “mitizzazione”. Riporta i<br />

nuclei tematici all’età delle migrazioni e descrive la produzione dei testi in <strong>di</strong>verse aree germaniche. In<br />

conclusione si sofferma su alcuni aspetti metrici e stilistici e riporta questi usi a una cerchia ristretta <strong>di</strong><br />

poeti. Il tema pone in luce alcune questioni pertinenti come pure corretta è l’in<strong>di</strong>viduazione dei punti da<br />

trattare. Lo svolgimento risulta però piuttosto vago e sfuggente nelle conclusioni, perché non vengono<br />

fatti riferimenti alla critica a supporto dell’argomentazione.<br />

Prof. Giulio Simone: Si apprezza l’articolazione del tema in più punti o paragrafi; all’analisi delle fonti<br />

in<strong>di</strong>rette, limitate all’opera <strong>di</strong> Tacito e alla Vita Karoli, è concessa scarsa attenzione e importanza. Ben<br />

evidenziate risultano invece i probemi relativi all’oralità, all’in<strong>di</strong>viduazione storica o mitica dell’eroe<br />

germanico e al tirocinio del poeta. Nelle conclusioni non emergono criticamente rielaborati i molti dati<br />

offerti nei paragrafi precedenti.<br />

Dott. Alessandro Zironi: La traccia è affrontata, per <strong>di</strong>retta ammissione del can<strong>di</strong>dato, senza citare<br />

stu<strong>di</strong> critici. Struttura il lavoro in punti. Carente risulta l’utilizzazione, delle fonti in<strong>di</strong>rette, limitandosi alla<br />

generica segnalazione <strong>di</strong> Tacito e, più avanti, della Vita Karoli. All’interno delle fonti <strong>di</strong>rette ingloba<br />

nella <strong>di</strong>scussione opere tardo-me<strong>di</strong>evali che non rientrano nel genere del carme eroico. Inquadra<br />

Sigfrido soltanto all’interno del poema Nibelungenlied senza citarne la presenza nella tra<strong>di</strong>zione<br />

nor<strong>di</strong>ca dei carmi ed<strong>di</strong>ci. Laddove cita i carmi ed<strong>di</strong>ci, li attribuisce al XIII secolo, senza specificare se si<br />

tratta della datazione della copiatura o della nascita dei temi. L’in<strong>di</strong>viduazione del genere da un punto<br />

<strong>di</strong> vista stilistico-formale si limita ad accennare l’allitterazione, anche se si apprezza la segnalazione<br />

dell’appren<strong>di</strong>stato del poeta. Nelle conclusioni evidenzia il concetto <strong>di</strong> epos, senza tuttavia richiamare<br />

dati, precedentemente offerti, che avrebbero potuto aiutare il can<strong>di</strong>dato a meglio inquadrare il genere<br />

almeno da un punto <strong>di</strong> vista contenutistico.<br />

Prova n. 2<br />

Prof. Maria Grazia Saibene: La traduzione del testo alto-tedesco antico è corretta e scorrevole. Il<br />

brano è opportunamente contestualizzato nella sua epoca e vengono messi in luce aspetti storicoculturali<br />

riflessi nell’opera. La trattazione è esauriente e ben condotta. Il commento linguistico è<br />

puntuale e <strong>di</strong>mostra la competenza del can<strong>di</strong>dato nell’evidenziare i tratti specifici dei <strong>di</strong>aletti altotedeschi.<br />

La traduzione del testo anglosassone è invece scorretta nella seconda parte e mostra gravi<br />

incertezze sia a livello sintattico che lessicale. Manca sia il commento linguistico che la<br />

contestualizzazione del brano.<br />

Prof. Giulio Simone: Testo alto-tedesco antico: la traduzione è corretta e scorrevole; il brano è<br />

riconosciuto e opportunamente calato nel contesto storico-culturale. Il commento linguistico privilegia<br />

gli aspetti grafetici ma tralascia l’analisi del copioso lessico giuri<strong>di</strong>co presente nel testo. Testo<br />

anglosassone: la traduzione della 2° parte non è corretta ed evidenzia una conoscenza lacunosa <strong>di</strong><br />

alcuni aspetti sintattici e lessicali del testo. Iil commento linguistico è assente.<br />

Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato affronta i brani in alto-tedesco antico e anglosassone. In<strong>di</strong>vidua<br />

correttamente il testo alto-tedesco antico che sa ben contestualizzare. La traduzione è corretta e<br />

scorrevole. Il commento linguistico si limita però a considerazioni <strong>di</strong> carattere grafematico e a soltanto<br />

3 aspetti del consonantismo alto-tedesco antico (germ. t, g, þ). Non commenta l’interessante<br />

affermazione del trovarsi <strong>di</strong> fronte a un testo “multilingue” così come non vengono spese parole per il<br />

lessico giuri<strong>di</strong>co del Georgslied, oggetto anche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> recenti (cfr. Princi Braccini). La traduzione<br />

anglosassone risulta lacunosa e non corretta, specie nella parte finale. Mancano sia il commento<br />

linguistico che la contestualizzazione del testo, che comunque viene correttamente in<strong>di</strong>viduato.<br />

Busta grande contrassegnata con C<br />

Prova n. 1<br />

Prof. Maria Grazia Saibene: L’analisi delle fonti storiche in<strong>di</strong>rette spazia da Tacito a Paolo Diacono<br />

per documentare l’esistenza <strong>di</strong> carmi eroici germanici. Il can<strong>di</strong>dato passa poi a considerare il poemetto<br />

Widsith per un riscontro con le fonti in<strong>di</strong>rette. Ampia e ben condotta la trattazione del Carme <strong>di</strong><br />

21


Ildebrando sia per i temi che per gli aspetti della lingua che vengono presentati e <strong>di</strong>scussi. Passa poi a<br />

considerare la tra<strong>di</strong>zione anglosassone facendo in particolare riferimento al Frammento <strong>di</strong> Finnsburh<br />

e all’episo<strong>di</strong>o corrispondente del Beowulf. Vengono fatti anche alcuni accenni alla poesia<br />

encomiastica anglosassone e la trattazione sui carmi ed<strong>di</strong>ci verte su alcuni episo<strong>di</strong> e figure <strong>di</strong> eroi.<br />

Dopo la presentazione delle fonti <strong>di</strong>rette si affronta il rapporto dei carmi con la saga eroica anche con<br />

riferimenti alla critica. Apprezzabile è l’aver ripreso e argomentato la definizione <strong>di</strong> Heusler relativa alla<br />

Privatisierung e aver in<strong>di</strong>viduato quale caratteristica del genere la tipizzazione dei personaggi. Il<br />

can<strong>di</strong>dato fa un’opportuna <strong>di</strong>stinzione tra carme breve e poema epico-eroico ed elenca alcuni aspetti<br />

stilistico-formali del primo. L’elaborato mette in luce un’ampia informazione e una solida preparazione<br />

per quanto riguarda gli aspetti del genere e quelli storico-culturali inerenti alla tra<strong>di</strong>zione germanica. Si<br />

apprezza l’approccio scelto, la maturità e la coerenza dell’esposizione.<br />

Prof. Giulio Simone: Le fonti in<strong>di</strong>rette sono presentate ed indagate in modo accurato ed esaustivo;<br />

anche l’indagine sulle fonti <strong>di</strong>rette, esemplificate dalla tra<strong>di</strong>zione continentale, insulare e scan<strong>di</strong>navonor<strong>di</strong>ca,<br />

risulta ben condotta ed articolata con coerenza. Risultano degni <strong>di</strong> nota ed apprezzabili i<br />

riferimenti a stu<strong>di</strong> critici e alla tipizzazione della figura dell’eroe germanico. Il tema è quin<strong>di</strong><br />

decisamente ben articolato e svolto.<br />

Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato affronta la traccia tenendo in debito conto, così come richiesto,<br />

sia le fonti <strong>di</strong>rette che quelle in<strong>di</strong>rette. Quest’ultime sono scelte in maniera non manualistica, si notino,<br />

ad es., i precisi riferimenti alla Historia Langobardorum relativamente ad Alboino che riesce a<br />

collegare con la tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>retta del Widsith. Inquadra bene le problematiche tematiche proprie del<br />

carme eroico, anche se prende in considerazione,così come si sarebbe dovuto, anche le interferenze<br />

cristiane. Dal Beowulf sa enucleare i passi propriamente riconducibili al genere del carme,meno<br />

con<strong>di</strong>visibile l’inserimento in tale tipologia <strong>di</strong> opere come La battaglia <strong>di</strong> Maldon e La battaglia <strong>di</strong><br />

Brunanburh. Ben condotta anche la <strong>di</strong>scussione delle fonti nor<strong>di</strong>che. Cita stu<strong>di</strong> critici e in particolare si<br />

sofferma sul concetto <strong>di</strong> Privatisierung <strong>di</strong> A. Heusler. Riconosce, come elemento costitutivo del<br />

genere, la tipizzazione dei personaggi che sa esemplificare con riferimenti corretti e non superficiali<br />

(ve<strong>di</strong> ad es. la conoscenza delle problematiche relative al Waldere). Succinta invece la descrizione<br />

stilistico-formale del carme eroico, del quale sa però elencare tutti gli elementi costitutivi.<br />

Prova n. 2<br />

Prof. Maria Grazia Saibene: La traduzione del brano dell’Edda <strong>di</strong> Snorri è corretta e ben resa in<br />

italiano. Nel commento presenta i personaggi e contestualizza l’opera <strong>di</strong> Snorri e gli obiettivi. Rileva<br />

l’interesse per l’autore della materia dei carmi e descrive la metrica dei versi riportati nel brano. Nel<br />

commento linguistico analizza le forme in modo corretto e puntuale, soffermandosi in particolare sulle<br />

metafore. Tratta anche alcune isoglosse comuni al nor<strong>di</strong>co e ad altre lingue germaniche. La<br />

traduzione dal gotico è corretta con una lacuna e la resa in italiano è letterale. Nell’inquadramento del<br />

brano affronta problemi della lingua e della traduzione gotica. Esauriente e ben condotto è il<br />

commento linguistico con <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> alcune teorie riguardo a fenomeni fonetici; si sofferma anche<br />

a considerare aspetti della sintassi e dell’e<strong>di</strong>zione critica del testo.<br />

Prof. Giulio Simone: Testo islandese antico: la traduzione è corretta e fluida e il commento esaustivo.<br />

Testo gotico: la traduzione è corretta, ad eccezione del versetto 3. Il commento ampio ed esaustivo, si<br />

sofferma anche sulle scelte compiute dall’e<strong>di</strong>tore del testo.<br />

Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato affronta i testi antico nor<strong>di</strong>co e gotico. Il brano norreno è ben<br />

tradotto, in maniera fluida; si apprezza lo scioglimento in traduzione anche <strong>degli</strong> antroponimi. Manca<br />

nella traduzione una parola. L’inquadramento del testo, che è riconosciuto, è ampio, ben strutturato ed<br />

esaustivo: si apprezza il confronto tra Gylfagynning e Völuspá. Riconosce anche la strofe da<br />

Lokasenna, <strong>di</strong> cui sa ben segnalare anche la tipologia retorica (senna). La <strong>di</strong>scussione linguistica è<br />

ben strutturata, non schematica, e spazia da considerazioni <strong>di</strong> tipo fonetico (metafonia, frattura), <strong>di</strong><br />

tipo morfologico-sintattico, sempre con la precisione terminologica e senza incorrere in errori. Il testo<br />

gotico è tradotto correttamente eccezion fatta, in parte, per il versetto 3. Inquadra il brano evangelico e<br />

contestualizza il testo soffermandosi anche sulla tecnica traduttoria vulfiliana. Esaustiva e precisa la<br />

dsiscussione linguistica che anche per questo brano prende in considerazione pure problematiche<br />

sintattiche. Si appprezza il riconoscimento e la motivazione delle caratteristiche e<strong>di</strong>toriali <strong>di</strong> Streitberg.<br />

Busta grande contrassegnata con D<br />

Prova n. 1<br />

Prof. Maria Grazia Saibene: Il can<strong>di</strong>dato affronta brevemente l’aspetto della redazione scritta dei<br />

carmi eroici in epoca cristiana e sottolinea che esistono caratteristiche comuni. Tra le fonti <strong>di</strong>rette<br />

considera il Beowulf, senza però definirlo come poema eroico, lo Heliand per gli aspetti <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione<br />

germanica, il Beowulf e i carmi ed<strong>di</strong>ci che <strong>di</strong>stingue in gruppi. Tra le caratteristiche del genere<br />

22


evidenzia il tema della battaglia (vd. Hildebrandlied) e la not nel Nibelungenlied (senza però precisare<br />

il genere <strong>di</strong> quest’opera). Giustifica la <strong>di</strong>ffusione della materia eroica in aree <strong>di</strong>verse con la tra<strong>di</strong>zione<br />

orale a partire dall’età delle migrazioni. Seguono brevi cenni alle fonti in<strong>di</strong>rette tra le quali in<strong>di</strong>ca<br />

Eginardo e Jordanes. Il sovrannaturale è un altro elemento del genere <strong>di</strong> cui dà esempi nelle opere<br />

citate. Nella seconda parte tratta la metrica, aspetti stilistici quale la variazione, il lessico della<br />

battaglia e le kenningar. In conclusione accenna alla <strong>di</strong>stinzione tra carme breve e poema eroico<br />

germanico alla luce della teoria <strong>di</strong> Andersson. La trattazione ha un carattere per lo più manualistico,<br />

non tiene a sufficienza presente le specificità <strong>di</strong> generi <strong>di</strong>versi dal carme eroico. (vd. Beowulf e<br />

Nibelungenlied) ed è sintetica per quanto riguarda le fonti in<strong>di</strong>rette.<br />

Prof. Giulio Simone: Le fonti in<strong>di</strong>rette (Eginardo, Venanzio Fortunato, Cassiodoro, Jordanes) sono<br />

brevemente elencate senza la chiara in<strong>di</strong>cazione del rapporto con le fonti <strong>di</strong>rette. La trattazione delle<br />

fonti <strong>di</strong>rette (Hildebrandlied, Nibelungenlied, Bêowulf, Edda, Heliand) non pone nel debito risalto la<br />

<strong>di</strong>versità tipologica e i <strong>di</strong>versi contesti sociali, culturali e cronologici delle opere citate. La <strong>di</strong>scussione<br />

<strong>degli</strong> aspetti formali e stilistici del carme eroico è ben articolata e da valutare positivamente sono<br />

anche i riferimenti alle tra<strong>di</strong>zioni parallele. Difficilmente con<strong>di</strong>visibili risultano le enunciazioni <strong>di</strong><br />

carattere tassonomico sulla paucità delle testimonianze e le affermazioni <strong>di</strong> carattere arbitrario e<br />

ascientifico sul presunto autentico spirito germanico.<br />

Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato sa enucleare alcune fonti in<strong>di</strong>rette anche non manualistiche (ad<br />

es. Venanzio Fortunato) ma non sa sfruttare a pieno i dati proposti, non integrandoli compiutamente<br />

nell’analisi delle fonti <strong>di</strong>rette. Attribuisce erroneamente il Hildebrandlied all’ottavo secolo e riunisce da<br />

un punto <strong>di</strong> vista tipologico opere come il Hildebrandlied con i poemi eroici. Del Beowulf non sa<br />

cogliere a pieno la struttura originariamente rapso<strong>di</strong>ca. La parte sicuramente migliore dell’elaborato è<br />

da cogliersi nella <strong>di</strong>scussione <strong>degli</strong> elementi stilistico-formali; oltre all’allitterazione specifica l’uso<br />

dell’enjambement, della variazione stilistica e delle kenningar. Apprezzabile infine il riferimento alla<br />

teoria <strong>di</strong> Andersson relativamente alle tra<strong>di</strong>zioni parallele (breve e lunga) della materia eroica.<br />

Prova n. 2<br />

Prof. Maria Grazia Saibene: La traduzione del testo antico sassone presenta varie lacune e<br />

incertezze sia a livello morfologico che sintattico e risulta quin<strong>di</strong> alquanto carente. Si segnalano alcuni<br />

errori nella trattazione della fonetica. Il commento del brano verte solo sulla tra<strong>di</strong>zione manoscritta e<br />

sulle forme allitteranti. La traduzione del Georgslied è fortemente scorretta sia nell’interpretazione che<br />

nella resa in italiano. Nella trattazione dei fenomeni fonetici dell’ alto-tedesco antico si rilevano alcuni<br />

errori e manca il commento e la contestualizzazione del brano.<br />

Prof. Giulio Simone: Testo sassone antico: la traduzione è lacunosa e presenta numerose<br />

incertezze: il commento è limitato. Non è definita la contestualizzazione, limitata alla citazione dei<br />

testimoni mansocritti. Testo alto-tedesco antico: la traduzione non è corretta e <strong>di</strong>fficilmente<br />

riconoscibile in quanto tale. Il commento è assente e così pure la contestualizzazione del brano.<br />

Anche nelle stringate osservazioni linguistiche sono presenti errori. Difficilmente con<strong>di</strong>visibile è la<br />

caratterizzazione tedescocentrica del sassone antico come “privo della seconda mutazione<br />

consonantica”.<br />

Dott. Alessandro Zironi:Il can<strong>di</strong>dato affronta i brani in antico sassone e alto-tedesco antico. La<br />

traduzione del brano <strong>di</strong> Heliand è <strong>di</strong>fficoltosa, con molte incomprensioni e molte lacune. La<br />

contestualizzazione del testo non è affrontata limitandosi all’elencazione della tra<strong>di</strong>zione manoscritta,<br />

dà solo un rapido accenno alla connotazione <strong>di</strong> Cristo. La <strong>di</strong>scussione linguistica è breve e prende<br />

inconsiderazione, non senza imprecisioni, alcuni aspetti fonetici, ma solo in maniera contrastiva, con<br />

l’alto-tedesco antico. Il brano alto-tedesco antico è tradotto con gran fatica e il can<strong>di</strong>dato incorre in<br />

errori che snaturano una corretta resa in italiano del Georgslied, testo che non riesce a riconoscere.<br />

La <strong>di</strong>scussione linguistica è stringata e, comunque, presenta errori non secondari.<br />

Busta grande contrassegnata con E<br />

Prova n. 1<br />

Prof. Maria Grazia Saibene: Lo svolgimento parte da alcune premesse: in particolare viene<br />

sottolineato il carattere orale della cultura germanica e la successiva influenza della tra<strong>di</strong>zione<br />

cristiana. I testi risentono <strong>di</strong> questo e presentano caratteristiche a volte <strong>di</strong>scordanti; così anche i<br />

riferimenti storici vengono spesso alterati nel corso della tra<strong>di</strong>zione e contestualizzati in modo <strong>di</strong>verso.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista dei contenuti il carme eroico germanico è inquadrato nell’età delle migrazioni e<br />

viene fatto riferimento a figure storiche, ma anche leggendarie. Aspetti etici della cultura eroica<br />

germanica entrano nella definizione del genere e altre caratteristiche in<strong>di</strong>viduate sono la brevità dei<br />

carmi e la tipizzazione dei personaggi. Per gli aspetti formali viene trattata soprattutto la metrica. Le<br />

fonti <strong>di</strong>rette presentate sono: per l’alto-tedesco antico lo Hildebrandlied, per l’anglosassone Finnsburh<br />

e il Beowulf (si cita al riguardo la tesi <strong>di</strong> Heusler sulla formazione del poema eroico) e infine per il<br />

23


norreno i carmi ed<strong>di</strong>ci. Dell’elaborato si apprezza la buona conoscenza delle fonti letterarie e<br />

l’in<strong>di</strong>viduazione delle caratteristiche del genere, ma rimane in secondo piano la trattazione <strong>degli</strong><br />

aspetti stilistico-formali e mancano riferimenti alle fonti in<strong>di</strong>rette.<br />

Prof. Giulio Simone: Il tema evidenzia correttamente il carattere prevalentemente orale della cultura<br />

germanica, l’influenza della tra<strong>di</strong>zione scritta e delle conseguenze culturali della conversione al<br />

cristianesimo delle popolazioni germaniche, l’alterazione dei riferimenti storici, gli aspetti etici dell’eroe<br />

germanico, la definizione del genere, la caratteristica della brevità del carme eroico e la tipizzazione<br />

dei personaggi. Le fonti <strong>di</strong>rette sono esemplificate con opere tratte dalla tra<strong>di</strong>zione continentale,<br />

insulare e scan<strong>di</strong>navo(-nor<strong>di</strong>ca). Dal tema emerge la buona conoscenza delle fonti letterarie e della<br />

critica relativa, così come pure della metrica. Minore attenzione sono invece de<strong>di</strong>cati agli altri aspetti<br />

stilistici e formali e alla trattazione delle fonti in<strong>di</strong>rette.<br />

Dott. Alessandro Zironi:<br />

L’elaborato parte prendendo in considerazione l’influenza della religione cristiana sul sistema <strong>di</strong> valori<br />

germanico. Fatta questa premessa, il can<strong>di</strong>dato struttura il lavoro bipartendolo fra caratteristiche<br />

contenutistiche e formali. Nel primo tipo <strong>di</strong> approccio mancano però i riferimenti alle fonti in<strong>di</strong>rette,<br />

rimanendo soltanto nell’ambito dell’in<strong>di</strong>viduazione dei nuclei narrativi ed etici, come la virtus. Per<br />

quanto riguarda gli aspetti formali, segnala la brevità del carme eroico e la non-annotazione<br />

psicologica dei personaggi. Per gli aspetti stilistico-formali si concentra sulla metrica. Si apprezzano<br />

alcuni riferimenti alla critica, in particolare Heusler, De Boor, Höfler.<br />

Prova n. 2<br />

Prof. Maria Grazia Saibene: La traduzione del testo anglosassone è corretta e scorrevole, solo nella<br />

parte conclusiva si rilevano alcune inesattezze. Nel commento il can<strong>di</strong>dato si sofferma sul problema<br />

della traduzione del testo biblico spostando però poi il <strong>di</strong>scorso su Alfredo e sulle traduzioni <strong>di</strong> quel<br />

periodo. Il commento linguistico risulta puntuale e corretto tranne che nell’analisi <strong>di</strong> un verbo. La<br />

traduzione del testo antico nor<strong>di</strong>co è scorrevole e corretta con alcune lacune. L’Edda <strong>di</strong> Snorri viene<br />

presentata per i contenuti e le finalità; buona la trattazione dei metri delle parti poetiche. Nel<br />

commento linguistico si evidenziano due errori riguardo ai verbi forti, ma per il resto è puntuale.<br />

Prof. Giulio Simone: Testo anglosassone: la traduzione è corretta ed il testo è correttamente<br />

in<strong>di</strong>viduato. Il commento linguistico è nel complesso corretto. L’enfasi su Alfredo e sulle traduzioni del<br />

suo tempo non è giustificata. Testo islandese antico: la traduzione è buona, il commento linguistico è<br />

puntuale e decisamente buona è la trattazione dei metri utilizzati nelle parti in versi dell’opera da cui il<br />

brano è tratto.<br />

Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato affronta i brani in anglosassone e antico nor<strong>di</strong>co. La traduzione<br />

del testo anglosassone è scorrevole anche se, nella parte finale, incorre in alcuni errori, come æ per<br />

“era, età” che snatura in parte il senso. Sebbene riesca ad in<strong>di</strong>viduare il testo, la contestualizzazione è<br />

stringata, <strong>di</strong>lungandosi invece sul progetto culturale alfre<strong>di</strong>ano. La <strong>di</strong>scussione linguistica si limita ad<br />

un’analisi grammaticale <strong>di</strong> alcune forme significative, incorrendo però in alcuni errori, soprattutto<br />

nell’identificazione delle forme verbali. La traduzione dall’antico nor<strong>di</strong>co è scorrevole, si riscontrano<br />

due lacune e una qualche imprecisione. L’inquadramento è corretto (eccezion fatta per l’attribuzione al<br />

XII secolo dell’Edda prosastica) anche se le informazioni, a parte le considerazioni sulla metrica,<br />

risultano non approfon<strong>di</strong>te. Non segnala la strofa ed<strong>di</strong>ca come appartenente ai Lokasenna. La<br />

<strong>di</strong>scussione linguistica è strutturata come la precedente, anche qui interessata agli aspetti<br />

grammaticali e, nuovamente, con errori nell’analisi delle forme verbali.<br />

Busta grande contrassegnata con F<br />

Prova n. 1<br />

Prof. Maria Grazia Saibene: Lo svolgimento parte da alcune questioni relative alla cristianizzazione e<br />

all’avvio della tra<strong>di</strong>zione scritta dei testi. Il primo punto pone in luce le implicazioni della tra<strong>di</strong>zione<br />

cristiana sulla cultura e sui testi germanici. Si sottolinea il proce<strong>di</strong>mento della ricomposizione nella<br />

stesura scritta dei testi rispetto alla precedente tra<strong>di</strong>zione orale. Il problema viene affrontato tra l’altro<br />

alla luce <strong>degli</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Heusler. Tra le fonti <strong>di</strong>rette si considerano il Carme <strong>di</strong> Ildebrando, il Beowulf e<br />

l’Edda poetica. Il Carme <strong>di</strong> Ildebrando è presentato riguardo ai temi e alla metrica per poi passare al<br />

Beowulf definito come poema eroico (non vengono però evidenziate le <strong>di</strong>fferenze rispetto al carme<br />

breve). Ampia la trattazione dei carmi ed<strong>di</strong>ci sempre secondo la linea <strong>di</strong> ricerca impostata all’inizio. Si<br />

apprezza l’attenzione ai rapporti e all’influenza della tra<strong>di</strong>zione cristiana nell’ambito della<br />

riformulazione <strong>di</strong> questi testi poetici, come pure l’opportuno rilievo dato all’opera dell’autore/estensore<br />

nell’elaborare la materia. Si riassumono poi gli elementi comuni del genere: passato eroico, metro, il<br />

co<strong>di</strong>ce etico germanico, le caratteristiche dell’eroe. Il can<strong>di</strong>dato imposta la trattazione in modo<br />

24


personale alla luce della ricezione ed elaborazione <strong>di</strong> elementi della cultura germanica nei carmi eroici<br />

<strong>di</strong>mostrando una buona conoscenza dei testi, ma trascura <strong>di</strong> trattare le fonti in<strong>di</strong>rette.<br />

Prof. Giulio Simone: Il tema evidenzia correttamente le conseguenze della conversione al<br />

cristianesimo sulal cultura germanica e sulla produzione testuale. le fonti <strong>di</strong>rette sono citate ed<br />

analizzate: <strong>di</strong> Hildebrandlied sono considerati i temi e le caratteristiche formali. Beowulf è annoverato<br />

tra i poemi eroici senza l’esplicitazione del motivo <strong>di</strong> tale inclusione; dei carmi ed<strong>di</strong>ci, secondo gli<br />

orientamenti più recenti della critica, è indagata l’influenza cristiana. Alle fonti in<strong>di</strong>rette è invece<br />

de<strong>di</strong>cata scarsa attenzione e riflessione.<br />

Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato apre il suo elaborato concentrandosi su una puntuale<br />

<strong>di</strong>scussione della problematica interrelazione fra tra<strong>di</strong>zione germanica e cristianizzazione, citando<br />

anche la teoria della Verschriftlichung. Si sofferma, con competenza, sul Hildebrandlied del quale<br />

espone anche le caratteristiche formali. Anche la tra<strong>di</strong>zione ed<strong>di</strong>ca viene affrontata mettendola in<br />

relazione con l’influenza cristiana, approccio sicuramente apprezzabile e criticamente aggiornato. La<br />

<strong>di</strong>scussione si concentra sull’analisi della tipologia compositiva dei testi eroici in forma scritta con le<br />

connesse problematiche sincretistiche. Il buon approccio generale alla traccia è tuttavia carente per<br />

quanto riguarda le informazioni sulle fonti in<strong>di</strong>rette che non vengono menzionate. Anche l’inserimento<br />

tout court del Beowulf all’interno del genere carme eroici avrebbe dovuto essere motivato.<br />

Prova n. 2<br />

Prof. Maria Grazia Saibene: La traduzione del brano <strong>di</strong> Heliand è scorrevole con due lacune. Si nota<br />

la ricerca nella traduzione <strong>di</strong> una buona resa in italiano. Il can<strong>di</strong>dato mette in luce le fonti <strong>di</strong> Heliand,<br />

tratta la tra<strong>di</strong>zione manoscritta e contestualizza il brano. Il commento linguistico è puntuale ed<br />

esaustivo per gli aspetti morfologici, mentre non analizza fenomeni fonetici. La traduzione del testo<br />

antico nor<strong>di</strong>co è corretta, sono tralasciate due espressioni e un verso. Il commento è sintetico, ma<br />

fornisce un inquadramento corretto dell’opera. Il commento linguistico tratta della metafonia labiale e<br />

della frattura ed è puntuale l’analisi morfologica delle forme.<br />

Prof. Giulio Simone: Testo sassone antico: la traduzione è scorrevole e fluida. Il testo, <strong>di</strong> cui vengono<br />

correttamente in<strong>di</strong>cate le fonti e la tra<strong>di</strong>zione manoscritta, è sottoposto ad un commento linguistico<br />

puntuale ed esaustivo relativamente al sistema morfologico mentre carente risulta la trattazione del<br />

fonetismo. Testo islandese antico: la traduzione è corretta e fluida. Il sintetico commento fornisce un<br />

inquadramento corretto dell’opera. L’analisi linguistica privilegia gli aspetti morfologici.<br />

Dott. Alessandro Zironi:Il can<strong>di</strong>dato affronta i testi in sassone antico e antico nor<strong>di</strong>co. Il brano <strong>di</strong><br />

Heliand è ben in<strong>di</strong>viduato, tradotto in maniera fluida, forse talvolta un po’ libera. La <strong>di</strong>scussione<br />

linguistica prende in considerazione aspetti morfologico-sintattici tralasciando però osservazioni <strong>di</strong><br />

or<strong>di</strong>ne fonetico. L’inquadramento fa riferimento alla tra<strong>di</strong>zione manoscritta. Il testo antico nor<strong>di</strong>co è<br />

tradotto in maniera fluida, anche se si colgono alcune lacune, come nel caso del verso 3 della strofe. Il<br />

testo è riconosciuto, anche se l’inquadramento, seppur corretto, andava forse maggiormente<br />

analizzato. La <strong>di</strong>scussione lingiuistica prende in esame, in questo testo, anche alcuni aspetti fonetici<br />

salienti come la frattura e la metafonia, più incisiva e dettagliata l’analisi morfologico-sintattica.<br />

VERBALE N. 7, Allegato 1: Giu<strong>di</strong>zi collegiali<br />

Busta grande contrassegnata con A<br />

Prova n. 1<br />

La presentazione <strong>di</strong> alcune opere e dei principali aspetti del carme eroico germanico<br />

costituisce l’oggetto della trattazione che risulta poco organica e non si fonda su una<br />

definizione approfon<strong>di</strong>ta del genere. Scarsa attenzione è stata prestata alle fonti in<strong>di</strong>rette i<br />

cui tratti rilevanti non sono stati adeguatamente <strong>di</strong>scussi. Opere non assimilabili al carme<br />

eroico germanico sono state impropriamente introdotte nella trattazione, cosicché emergono<br />

incertezze nel riconoscimento del genere. Sono assenti riferimenti alla critica.<br />

Prova n. 2<br />

Le traduzioni sono complessivamente corrette con alcune incertezze e scorrettezze nella<br />

parte finale del testo gotico. I testi sono brevemente inquadrati, ma si segnalano alcune<br />

inesattezze. Il commento è abbastanza generico e si segnalano alcuni errori.<br />

Busta grande contrassegnata con B<br />

Prova n. 1<br />

Lo svolgimento mette in luce ed esamina <strong>di</strong>versi problemi riguardanti sia la definizione del<br />

genere sia le fonti tanto letterarie, che il can<strong>di</strong>dato mostra <strong>di</strong> conoscere, quanto le fonti<br />

25


in<strong>di</strong>rette, il cui utilizzo è più limitato. Riportando il genere del carme eroico alla tra<strong>di</strong>zione<br />

orale il can<strong>di</strong>dato mette in luce sia i nuclei tematici che aspetti metrici e stilistici; tuttavia nella<br />

scelta e nella trattazione dei testi incorre talvolta in alcune imprecisioni che offuscano la<br />

definizione del genere carme eroico. Le conclusioni appaiono poco incisive e convincenti, sia<br />

per l'assenza <strong>di</strong> riferimenti alla critica, sia per una visione troppo soggettiva che porta sì a<br />

enucleare <strong>di</strong>versi problemi, ma non a costruire una valida argomentazione.<br />

Prova n. 2<br />

Buona la traduzione e il commento linguistico del testo alto-tedesco antico, anche se limitato<br />

alla fonetica e alle caratteristiche <strong>di</strong>alettali. Scorretta e insufficiente la traduzione del testo<br />

anglosassone <strong>di</strong> cui manca il commento filologico e linguistico.<br />

Busta grande contrassegnata con C<br />

Prova n. 1<br />

Il can<strong>di</strong>dato organizza la trattazione in modo ampio e ben strutturato dando informazioni ben<br />

scelte e organicamente collegate riguardo alle fonti sia in<strong>di</strong>rette che <strong>di</strong>rette. Tra questi due<br />

tipi <strong>di</strong> fonti viene spesso instaurato un confronto, come nel caso del poema Widsith. Tanto gli<br />

aspetti storico-culturali, quanto quelli letterari delle problematiche relative al genere sono<br />

trattati in modo esauriente ed appropriato. Le opere attinte da <strong>di</strong>verse tra<strong>di</strong>zioni, sono<br />

analizzate in modo corretto e l’argomentazione è coerente e ben strutturata. Si apprezzano i<br />

riferimenti alla critica e la completezza e maturità con cui il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>scute alcune teorie<br />

enucleando con precisione le caratteristiche che permettono <strong>di</strong> giungere a una definizione <strong>di</strong><br />

genere. Più breve la descrizione <strong>degli</strong> aspetti stilistico-formali dei carmi.<br />

Prova n. 2<br />

Ben tradotto il brano norreno, ampio l’inquadramento e buona conoscenza della metrica. Il<br />

commento linguistico è puntuale e corretto e spazia in <strong>di</strong>versi ambiti. Il testo gotico è tradotto<br />

correttamente (si segnala solo una lacuna) e circostanziate sono le informazioni<br />

sull’opera.vulfiliana. Esauriente il commento linguistico anche sulla sintassi.<br />

Busta grande contrassegnata con D<br />

Prova n. 1<br />

Nella prima parte dell’elaborato il can<strong>di</strong>dato evidenzia le caratteristiche del genere alla luce<br />

<strong>di</strong> opere letterarie. Nella trattazione si riscontrano inesattezze e non è sempre adeguata la<br />

<strong>di</strong>stinzione <strong>di</strong> temi e <strong>di</strong> opere, cosicché rientrano nel <strong>di</strong>scorso anche opere estranee al<br />

genere del carme eroico. Il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> conoscere alcune fonti in<strong>di</strong>rette, <strong>di</strong> cui però<br />

non approfon<strong>di</strong>sce l’esame. Più convincente e completa la trattazione <strong>degli</strong> aspetti stilisticoformali,<br />

anche se nel complesso lo svolgimento dell’elaborato ha carattere per lo più<br />

manualistico.<br />

Prova n. 2<br />

La traduzione del testo antico sassone è incerta con lacune e errori <strong>di</strong> interpretazione. Il<br />

commento linguistico è limitato ad alcuni fenomeni fonetici e ridotto è anche il commento<br />

filologico. Insod<strong>di</strong>sfacente la traduzione del testo alto-tedesco antico, come pure errori si<br />

rilevano nel commento linguistico.<br />

Busta grande contrassegnata con E<br />

Prova n. 1<br />

Il can<strong>di</strong>dato contestualizza il genere del carme eroico nella cultura germanica dell’età delle<br />

migrazioni ed evidenzia la parte svolta dalla tra<strong>di</strong>zione orale nella costituzione dello stesso.<br />

La trattazione mette in luce tanto gli aspetti strutturali, quanto le caratteristiche dei<br />

personaggi. I riferimenti ai testi letterari sono pertinenti e contengono opportuni riman<strong>di</strong> alla<br />

critica. Manca la trattazione delle fonti in<strong>di</strong>rette e tra gli aspetti formali l’attenzione è rivolta<br />

solo alla metrica. Si apprezza la strutturazione e la scelta <strong>degli</strong> argomenti, sebbene vi sia un<br />

certo squilibrio tra le parti dello svolgimento.<br />

26


Prova n. 2<br />

Corretta e scorrevole la traduzione del testo anglosassone con qualche inesattezza nella<br />

parte finale. Nel commento filologico il can<strong>di</strong>dato focalizza l’attenzione sulle traduzioni<br />

alfre<strong>di</strong>ane dopo aver affrontato il problema della traduzione del testo biblico. Puntuale<br />

corretto il commento linguistico. La traduzione del testo antico nor<strong>di</strong>co è corretta, ma con<br />

alcune lacune. L’inquadramento verte più sulla metrica, ma fornisce alcune in<strong>di</strong>cazioni per la<br />

contestualizzazione. Il commento linguistico riguarda aspetti grammaticali, ma si evidenziano<br />

alcuni errori nell’analisi <strong>di</strong> forme verbali.<br />

Busta grande contrassegnata con F<br />

Prova n. 1<br />

Nell’elaborato il can<strong>di</strong>dato tiene conto delle influenze della tra<strong>di</strong>zione cristiana sui carmi<br />

eroici germanici, almeno nella loro formulazione scritta. La trattazione include varie opere e<br />

risulta ben condotta l’analisi sia del Carme <strong>di</strong> Ildebrando che dei carmi ed<strong>di</strong>ci. Le<br />

caratteristiche del genere sono presentate correttamente, sebbene più sulla base delle fonti<br />

<strong>di</strong>rette che <strong>di</strong> quelle in<strong>di</strong>rette. Si apprezza l’impostazione dello svolgimento con una analisi<br />

articolata e critica, anche se nella trattazione si privilegia la tra<strong>di</strong>zione letteraria rispetto ad<br />

altre fonti.<br />

Prova n. 2<br />

Scorrevole e attenta alla resa in italiano la traduzione del brano antico sassone. Buona la<br />

contestualizzazione e puntuale il commento linguistico che non considera però la fonetica. Il<br />

testo antico nor<strong>di</strong>co è tradotto in modo corretto con alcune lacune. Il brano è correttamente<br />

inquadrato e il commento linguistico spazia da fenomeni fonetici all’analisi morfologica delle<br />

forme.<br />

VERBALE N. 8, Allegato 1: Prova orale: giu<strong>di</strong>zi in<strong>di</strong>viduali<br />

CANDIDATO: BAMPI Massimiliano<br />

Prof. Maria Grazia Saibene: Quesiti: Il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una buona informazione<br />

sull’Edda poetica e sull’Edda <strong>di</strong> Snorri e analizza il tema della creazione del mondo nella<br />

Völuspa e nel Wessobrunner Gebet. In questo testo evidenzia sia elementi <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione<br />

germanica che <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione cristiana. Sulla produzione panegirica fa alcuni riferimenti a<br />

omelie <strong>di</strong> Aelfric e tratta la Battaglia <strong>di</strong> Brunanburh con qualche incertezza sul contenuto.<br />

Scarsa l’informazione sulle teorie relative alla ricostruzione del germanico e ai rapporti tra le<br />

lingue germaniche. Fa riferimento però alla teoria <strong>di</strong> Van Coetsem. Discussione delle prove:<br />

Risponde con qualche incertezza a domande sulla fonetica del testo antico sassone e colma<br />

una lacuna del v.3 del testo norreno. Traduzione dall’inglese: buona; Traduzione dal<br />

tedesco: buona.<br />

Prof. Giulio Simone: Quesiti: il can<strong>di</strong>dato è in grado <strong>di</strong> sviluppare agevolmente il quesito 1)<br />

mentre mostra <strong>di</strong>fficoltà con i quesiti 2) e 3). Discussione prove scritte: non sono colmate<br />

dalla <strong>di</strong>scussione alcune lacune rilevate nella seconda prova scritta. Traduzione dall’inglese:<br />

buona; traduzione dal tedesco: buona.<br />

Dott. Alessandro Zironi: Il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una buona conoscenza relativamente ai testi<br />

germanici relativi alle tematiche della “creazione”, citando fonti sia <strong>di</strong> ambito nor<strong>di</strong>co (Edda in<br />

prosa e in versi) sia alto-tedesco antico (Wessobrunner Gebet). Relativamente alla<br />

produzione panegirica inglese antica si sofferma su episo<strong>di</strong> secondari e non esplicativi del<br />

genere (ad es. Beowulf) mentre più faticosa è la <strong>di</strong>scussione sulla Battaglia <strong>di</strong> Brunanburh. Il<br />

can<strong>di</strong>dato ha conoscenze corrette ma non ampie sulle teorie relative al problema della<br />

mutazione consonantica germanica. Non conforta l’esposizione con riferimenti a stu<strong>di</strong> critici.<br />

La <strong>di</strong>scussione delle prove scritte lascia emergere alcune <strong>di</strong>fficoltà relativamente alla<br />

contestualizzazione del Heliand. L’accertamento linguistico è positivo.<br />

27


CANDIDATO: CIANCI Eleonora<br />

Prof. Maria Grazia Saibene: Quesiti: Non risponde alla prima domanda sul ruolo <strong>di</strong> Wulfstan<br />

all’interno della letteratura inglese antica. Sulla metafonia palatale descrive con qualche<br />

incertezza gli esiti soprattutto per l’alto-tedesco antico. Non delinea la <strong>di</strong>ffusione e l’origine<br />

del fenomeno. Per l’origine della scrittura runica in<strong>di</strong>ca alcuni alfabeti <strong>di</strong> riferimento, ma non<br />

precisa stu<strong>di</strong> al riguardo. Discussione delle prove: Fa confusione sui nuclei narrativi del<br />

Beowulf, come del resto appare anche nell’elaborato e non precisa alcuni fenomeni fonetici<br />

dell’alto-tedesco antico. Discussione dei titoli: Illustra l’impostazione e i contenuti dello stu<strong>di</strong>o<br />

sul lessico me<strong>di</strong>co-scientifico , ma non specifica le caratteristiche <strong>di</strong>alettali delle glosse.<br />

Traduzione dall’inglese: buona; traduzione dal tedesco: buona.<br />

Prof. Giulio Simone: Quesiti: il can<strong>di</strong>dato risponde in modo insod<strong>di</strong>sfacente ai quesiti 1) e<br />

2); il problema posto dal quesito 3) viene soltanto parzialmente risolto, anche se della<br />

questione non sono fornite in<strong>di</strong>cazioni bibliografiche. Discussione delle prove scritte: sono<br />

confermate le lacune riscontrate dalle prove scritte. Discussione dei titoli: il can<strong>di</strong>dato illustra<br />

gli intenti del saggio sulle glosse nell’opera <strong>di</strong> Ildegarda <strong>di</strong> Bingen. Traduzione dall’inglese:<br />

buona; traduzione dal tedesco: buona.<br />

Dott. Alessandro Zironi: : La can<strong>di</strong>data non sa fornire informazioni relativamente a<br />

Wulfstan. Relativamente alla metafonia palatale la can<strong>di</strong>data incontra <strong>di</strong>fficoltà nella<br />

definizione del fenomeno e non sa dare spiegazioni per la mancanza <strong>di</strong> metafonia in gotico.<br />

Per quanto riguarda il quesito <strong>di</strong> runologia, la can<strong>di</strong>data propone le tre teorie sull’origine<br />

dell’alfabeto runico (latino, greco, etruscoide) senza tuttavia approfon<strong>di</strong>re le problematiche<br />

connesse. Non offre in<strong>di</strong>cazioni bibliografiche sul tema. La <strong>di</strong>scussione <strong>degli</strong> elaborati scritti<br />

conferma le <strong>di</strong>fficoltà interpretative relativamente alla ripartizione interna del Beowulf e,<br />

relativamente alla seconda prova, l’in<strong>di</strong>viduazione della mancata metafonia nel termine<br />

marista. Nella <strong>di</strong>scussione dei titoli la can<strong>di</strong>data illustra le linee <strong>di</strong> ricerca del suo lavoro sulle<br />

glosse in Ildegarda <strong>di</strong> Bingen. L’accertamento linguistico è positivo.<br />

CANDIDATO: DE BONIS Maria Caterina<br />

Prof. Maria Grazia Saibene: Quesiti: sulla ricezione della Genesi nelle letterature<br />

germaniche presenta l’opera antico sassone in rapporto alla rielaborazione anglosassone;<br />

tratta la tra<strong>di</strong>zione manoscritta e mette in luce influenze della poesia eroica germanica.<br />

Riesce a inquadrare la traduzione <strong>di</strong> Aelfric e fa alcune osservazioni sulla tecnica <strong>di</strong><br />

traduzione. Sulla seconda domanda mostra <strong>di</strong> non conoscere i testi delle fornaldarsögur e<br />

non sa inquadrarli. Molto scarsa anche l’informazione sulle glosse ingevoni e sa fare solo<br />

una comparazione tra la forma del pronome personale III sg con l’alto-tedesco antico.<br />

Discussione delle prove: riesce a tradurre una lacuna del testo gotico, mentre per<br />

l’anglosassone non ha chiaro il fenomeno della palatalizzazione delle velari. Traduzione<br />

dall’inglese: buona; Traduzione dal tedesco: buona.<br />

Prof. Giulio Simone: Quesiti: il can<strong>di</strong>dato risponde in modo adeguato soltanto in parte al<br />

quesito 1), vale a <strong>di</strong>re relativamente all’ambito anglosassone; del tutto insod<strong>di</strong>sfacenti<br />

risultano le trattazioni <strong>degli</strong> argomenti posti dai quesiti 2) e 3). Discussione delle prove<br />

scritte. La can<strong>di</strong>data conferma le lacune già precedentemente evidenziate. Traduzione<br />

dall’inglese: buona; traduzione dal tedesco: buona<br />

Dott. Alessandro Zironi: La can<strong>di</strong>data risponde correttamente alla domanda sulla ricezione<br />

della Genesi anche se unifica la tipologia ricettiva della cultura anglosassone con quella del<br />

gotico. Non sa fornire informazioni sulle Fornaldarsögur e non sa fornire informazioni sulla<br />

tra<strong>di</strong>zione prosastica norrena relativamente al ciclo nibelungico. Sulle isoglosse ingevoni<br />

riesce a ricostruire la forma er, ma incontra <strong>di</strong>fficoltà per l’isoglossa anglo-frisone vocale +<br />

nasale + fricativa. Nella <strong>di</strong>scussione delle prove scritte non sa chiarire le affermazioni<br />

relativamente al verbo preterito-presente ags. sceolde e non coglie il nesso semantico fra la<br />

forma gotica gudja e quella norrena goði. L’accertamento linguistico è positivo.<br />

CANDIDATO: FRANCINI Marusca<br />

Prof. Maria Grazia Saibene: Quesiti: Sulla produzione manoscritta in gotico il can<strong>di</strong>dato dà<br />

un quadro molto dettagliato delle opere e della relativa cronologia che <strong>di</strong>scute con riferimento<br />

28


a stu<strong>di</strong> critici. Descrive in particolare il Codex Argenteus e si addentra in una <strong>di</strong>scussione<br />

critica riguardo anche ai luoghi <strong>di</strong> redazione e ad aspetti culturali oltre che letterari. Riguardo<br />

alle elegie anglosassoni presenta i testi in modo completo e <strong>di</strong>scute le caratteristiche del<br />

genere, soffermandosi in particolare sul Deor <strong>di</strong> cui tratta la forma strofica. Sui germanismi in<br />

italiano traccia un quadro completo dell’influenza <strong>di</strong> varie lingue germaniche e <strong>di</strong>scute<br />

soprattutto il criterio <strong>di</strong>stintivo della presenza o meno <strong>di</strong> esiti della Mutazione consonantica<br />

alto-tedesca. Mostra <strong>di</strong> conoscere vari stu<strong>di</strong>. Discussione delle prove: Il can<strong>di</strong>dato sa tradurre<br />

due lacune lasciate nelle prove. Discussione dei titoli: Tratta gli aspetti dell’onomastica<br />

relativa ai nomi del Dnepr e alla loro <strong>di</strong>ffusione in area scan<strong>di</strong>nava e sa ben definire i criteri e<br />

le scelte adottate nella traduzione della Saga <strong>di</strong> Björn. Traduzione dall’inglese: buona;<br />

traduzione dal tedesco: buona.<br />

Prof. Giulio Simone: Quesiti: il can<strong>di</strong>dato risponde con dovizia <strong>di</strong> particolari e in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong><br />

puntuali informazioni bibliografiche al quesito 1); anche la trattazione <strong>degli</strong> argomenti posti<br />

dai quesiti 2) e 3) è il felice frutto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>tata e matura riflessione; Discussione delle prove<br />

scritte: il can<strong>di</strong>dato è in grado <strong>di</strong> colmare le lacune riscontrate nelle prove. Discussione dei<br />

titoli: il can<strong>di</strong>dato illustra in modo brillante i risultati delle proprie ricerche, in particolare gli<br />

elementi presenti nel saggio sulla toponomastica scan<strong>di</strong>nava e le tecniche <strong>di</strong> traduzione<br />

adottate ne La saga <strong>di</strong> Björn. Traduzione dall’inglese: buona; traduzione dal tedesco: buona<br />

Dott. Alessandro Zironi: La can<strong>di</strong>data sa offrire ampie e complete informazioni sulla<br />

tra<strong>di</strong>zione manoscritta gotica, con riferimenti attinenti alla critica e inserendo i testimoni in un<br />

panorama anche extra-germanico (ad es. con riferimenti al Codex Brixensis). Buona<br />

l’utilizzazione dei nomina sacra quale strumento <strong>di</strong> datazione dei manoscritti. Rispondendo<br />

alla domanda sulle elegie anglosassoni sa elencare tutti i testi rientranti in questo gruppo del<br />

quale sa fornire gli elementi per l’identificazione del genere, facendo riferimento sia agli<br />

elementi della tra<strong>di</strong>zione germanica sia a quella cristiana (omiletica). Ben documentata in<br />

particolare sul Deor, <strong>di</strong> cui sa offrire una buona analisi formale facendo riferimenti anche alla<br />

produzione scal<strong>di</strong>ca e alla quaestio dei rapporti fra la produzione elegiaca anglosassone e<br />

quella antico nor<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> matrice scal<strong>di</strong>ca. Riguardo alla domanda sui germanismi dell’italiano<br />

sa ben delineare, citando stu<strong>di</strong> critici attinenti, le problematiche connesse ai germanismi<br />

gotici, longobar<strong>di</strong> e franchi. In particolare si sofferma su gotico e longobardo; <strong>di</strong> quest’ultimo<br />

espone in particolare la teoria scar<strong>di</strong>gliana pubblicata dal germanista in “Appunti longobar<strong>di</strong>”.<br />

La <strong>di</strong>scussione delle prove scritte si concentra sul secondo elaborato, del quale, pur non<br />

riuscendo a risolvere la lacuna del termine gotico gahahjo, sa tuttavia analizzarlo dal punto <strong>di</strong><br />

vista morfologico. Sa invece risolvere la lacuna antico-nor<strong>di</strong>ca guðkunningr. La <strong>di</strong>scussione<br />

sui titoli si sofferma sui lavori “The Varangians…”, del quale sa ben esporre l’approccio<br />

critico con cui ha affrontato lo stu<strong>di</strong>o, e su “La saga <strong>di</strong> Bjorn”, della quale illustra le tecniche<br />

traduttorie. L’accertamento linguistico è positivo.<br />

CANDIDATO: SPADONI Alessia<br />

Prof. Maria Grazia Saibene: Quesiti: sulle teorie relative alla ricostruzione del germanico e<br />

ai rapporti tra le lingue germaniche il can<strong>di</strong>dato illustra la teoria dell’albero genealogico e<br />

considera successivamente lo sviluppo delle isoglosse e la loro <strong>di</strong>ffusione per i rapporti fra le<br />

lingue germaniche. Fa anche riferimenti ai suoi stu<strong>di</strong> ben collegandoli al quesito proposto.<br />

Sulla seconda domanda fa un quadro dell’evangelizzazione della Germania e per le<br />

testimonianze letterarie parla della Gebrauchsliteratur, mentre non sa inquadrare i testi della<br />

Isidorsippe. Per la terza domanda tratta le principali opere sassoni, fa collegamenti con<br />

Fulda, ma non riesce a completare l’esposizione sulle fonti minori. Discussione delle prove: il<br />

can<strong>di</strong>dato sa tradurre una lacuna nel secondo testo della seconda prova. Discussione dei<br />

titoli: brillante la <strong>di</strong>scussione sia sulla monografia sui Runica manuscripta che sull’articolo<br />

che riprende problematiche del poemetto runico islandese da cui si evince la competenza<br />

specialistica del can<strong>di</strong>dato in questo ambito <strong>di</strong> ricerca. Traduzione dall’inglese: buona;<br />

Traduzione dal tedesco: buona.<br />

Prof. Giulio Simone: Quesiti: il can<strong>di</strong>dato risponde correttamente al quesito 1) facendo<br />

riferimento anche alle proprie ricerche; le argomentazioni offerte al quesito 2) enfatizzano la<br />

letteratura specialistica ma non riescono a sceverare appieno quanto richiesto; al quesito 3)<br />

29


non viene offerta una risposta sod<strong>di</strong>sfacente. Discussione delle prove scritte: il can<strong>di</strong>dato è in<br />

grado <strong>di</strong> colmare una lacuna rilevata nella 2a prova scritta. Discussione dei titoli: il can<strong>di</strong>dato<br />

illustra in modo brillante i risultati delle proprie ricerche evidenziando anche gli elementi <strong>di</strong><br />

originalità. Traduzione dall’inglese: buona; traduzione dal tedesco: buona.<br />

Dott. Alessandro Zironi: Sulle teorie ricostruttive del germanico sa fornire informazioni sulla<br />

struttura genealogica e sulle problematiche connesse alle isoglosse e a un’osservazione<br />

“orizzontale” delle lingue germaniche, sapendo collegare l’esposizione a sue pubblicazioni.<br />

La domanda sull’evangelizzazione della Germania è ben affrontata e sa elencare i testi<br />

rinvianti, come fruizione alla Gebrauchsliteratur, e sa fornire alcune in<strong>di</strong>cazioni bibliografiche.<br />

Non riesce invece a inquadrare la produzione “isidoriana”. Relativamente alla letteratura<br />

sassone antica dà informazioni su Heliand e Genesi, ma connette le opere con <strong>di</strong>fficoltà<br />

all’ambiente fuldense e alle particolarità della produzione pluri<strong>di</strong>alettale del cenobio. La<br />

<strong>di</strong>scussione delle prove scritte si concentra sul secondo elaborato, riuscendo a correggere le<br />

imperfezioni della prova relativamente ad affermazioni su alcuni verbi forti. La <strong>di</strong>scussione<br />

dei titoli è molto buona, <strong>di</strong>mostrando la can<strong>di</strong>data <strong>di</strong> muoversi con agilità all’interno delle<br />

tematiche runologiche oggetto dei suoi lavori, offrendo anche ulteriori prospettive <strong>di</strong> ricerca.<br />

L’accertamento linguistico è positivo.<br />

VERBALE N. 8, Allegato 2: Prova orale: giu<strong>di</strong>zi collegiali<br />

CANDIDATO: BAMPI Massimiliano<br />

Il can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong>mostra una buona conoscenza sia dei testi nor<strong>di</strong>ci che del testo alto-tedesco<br />

antico relativi alla "creazione". Più incerta la trattazione della poesia panegirica<br />

anglosassone. Le conoscenze della "mutazione consonantica germanica" sono corrette, ma<br />

<strong>di</strong> carattere manualistico. Nella <strong>di</strong>scussione delle prove scritte colma una lacuna <strong>di</strong><br />

traduzione, ma ha delle incertezze relativamente al testo antico sassone. Positivo<br />

l'accertamento della conoscenza sia della lingua inglese che tedesca.<br />

CANDIDATO: CIANCI Eleonora<br />

La can<strong>di</strong>data non risponde alla domanda riguardante Wulfstan. Descrive con qualche<br />

incertezza il fenomeno della metafonia palatale e sull'origine della scrittura runica cita alcune<br />

teorie senza approfon<strong>di</strong>menti. Nella <strong>di</strong>scussione delle prove scritte identifica con <strong>di</strong>fficoltà i<br />

nuclei narrativi del Beowulf e non è sicura su alcuni fenomeni dell'alto-tedesco antico. Nella<br />

<strong>di</strong>scussione dei titoli la can<strong>di</strong>data illustra le linee <strong>di</strong> ricerca del suo lavoro sulle glosse<br />

nell'opera <strong>di</strong> Ildegarda <strong>di</strong> Bingen. Positivo l'accertamento della conoscenza sia della lingua<br />

inglese che tedesca.<br />

CANDIDATO: DE BONIS Maria Caterina<br />

La can<strong>di</strong>data illustra in modo corretto e abbastanza articolato la ricezione della Genesi<br />

soprattutto nella letteratura inglese antica. Non sa fornire informazioni sulle Fornaldarsögur<br />

e sulla tra<strong>di</strong>zione prosastica norrena del ciclo nibelungico. Tratta in modo insod<strong>di</strong>sfacente le<br />

glosse ingevoni. Nella <strong>di</strong>scussione delle prove scritte conferma <strong>di</strong> avere alcune incertezze.<br />

Positivo l'accertamento della conoscenza sia della lingua inglese che tedesca.<br />

CANDIDATO: FRANCINI Marusca<br />

La can<strong>di</strong>data sa offrire un quadro molto dettagliato sulla tra<strong>di</strong>zione manoscritta gotica con<br />

riferimenti anche a stu<strong>di</strong> critici. Anche sulla datazione dei manoscritti <strong>di</strong>scute e offre<br />

in<strong>di</strong>cazioni puntuali. Delle elegie anglosassoni conosce tutti i testi e sa inquadrarli<br />

relativamente al genere con riferimenti sia alla tra<strong>di</strong>zione germanica che a quella cristiana<br />

(omiletica). Fa un'analisi puntuale del Deor con riferimenti anche alla produzione poetica<br />

nor<strong>di</strong>ca. Riguardo ai germanismi sa ben delineare le influenze <strong>di</strong> varie lingue germaniche<br />

sull'italiano, citando stu<strong>di</strong> critici in modo aggiornato e si sofferma in modo particolare su<br />

gotico e longobardo. Nella <strong>di</strong>scussione delle prove scritte sa colmare alcune lacune<br />

riscontrate nelle prove. Nella <strong>di</strong>scussione dei titoli presenta in modo interessante aspetti<br />

della toponomastica scan<strong>di</strong>nava e illustra con competenza le tecniche seguite nella<br />

30


traduzione della Saga <strong>di</strong> Björn. Positivo l'accertamento della conoscenza sia della lingua<br />

inglese che tedesca.<br />

CANDIDATO: SPADONI Alessia<br />

La can<strong>di</strong>data risponde correttamente sulle teorie relative alla ricostruzione del germanico e<br />

ai rapporti tra le lingue germaniche facendo collegamenti anche con iscrizioni oggetto <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o nelle sue ricerche. Fa un quadro dell'evangelizzazione in Germania sia a livello<br />

storico-culturale che prendendo in considerazione le traduzioni a livello <strong>di</strong> Gebrauchsliteratur.<br />

Altri aspetti rimangono in secondo piano. Sulla letteratura sassone antica presenta le due<br />

opere principali ma non sa dare in<strong>di</strong>cazioni sulle fonti minori. Nella <strong>di</strong>scussione delle prove<br />

scritte la can<strong>di</strong>data è in grado <strong>di</strong> colmare una lacuna. Nella <strong>di</strong>scussione dei titoli la can<strong>di</strong>data<br />

illustra in modo brillante i risultati delle proprie ricerche <strong>di</strong>mostrando una ottima competenza<br />

specialistica ed evidenzia anche elementi <strong>di</strong> originalità nei suoi lavori. Positivo l'accertamento<br />

della conoscenza sia della lingua inglese che tedesca.<br />

31

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!