motocompensazione - InfoCom
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5.3. ALGORITMI DI MOTOCOMPENSAZIONE PER LA CODIFICA DI SEQUENZE VIDEO 51<br />
5.3 Algoritmi di <strong>motocompensazione</strong> per la codifica di sequenze video<br />
Come discusso nei paragrafi precedenti, la <strong>motocompensazione</strong> si basa sul principio che quadri successivi della<br />
sequenza video siano legati da trasformazioni geometriche. Nelle applicazioni di <strong>motocompensazione</strong> il quadro<br />
attuale é suddiviso in regioni non sovrapposte5.1 , e per ciascuna regione é individuata l’area di provenienza nel<br />
quadro precedente, come illustrato in Fig. 5.2.<br />
Consideriamo qui il caso di gran lunga piú comune: il modello traslatorio.<br />
Il quadro attuale I (k) [m, n] sia partizionato in blocchi non sovrapposti, tali da ricoprire l’intero quadro. Indichiamo<br />
con B il generico blocco del quadro attuale. Per il blocco B, si cerca nel quadro precedente il blocco<br />
piú simile massimizzando un assegnato funzionale di somiglianza, ovvero minimizzando un assegnato funzionale di<br />
distorsione. Adottando il criterio dell’errore quadratico medio, il blocco piú simile é individuato dalla coordinate<br />
relative ∆mmin, ∆nmin che minimizzano la seguente funzione<br />
DMSE(∆m, ∆n) = <br />
(m,n)∈B<br />
<br />
I (k) [m, n] − I (k−1) 2 [m +∆m, n +∆n]<br />
al variare di (∆m, ∆n) in un intervallo preassegnato.<br />
Per questioni computazionali, la distorsione puó essere computata adottando il criterio della somma delle differenze<br />
assolute ( Sum of Absolute Differences, SAD). In tal caso il blocco piú simile é individuato dalla coordinate relative<br />
∆mmin, ∆nmin che minimizzano la seguente funzione<br />
DSAD(∆m, ∆n) = <br />
(m,n)∈B<br />
<br />
<br />
I (k) [m, n] − I (k−1) <br />
<br />
[m +∆m, n +∆n] <br />
per (∆m, ∆n) variabili in un intervallo preassegnato.<br />
Un esempio di un’immagine I (k) [m, n] estratta dalla sequenza video Suzie e della sua versione predettaÎ(k) [m, n]<br />
mediante <strong>motocompensazione</strong> traslatoria é riportata in Fig.7.1. La <strong>motocompensazione</strong> in questo esempio é operata<br />
su blocchi di dimensioni 8x8.<br />
Quando la <strong>motocompensazione</strong> é operata partizionando l’immagine in una griglia e individuando lo spostamento<br />
ottimo di ciascun vertice della griglia, l’ottimizzazione diviene piú complessa. Infatti, l’ottimizzazione deve essere<br />
operata congiuntamente su tutte le maglie della griglia, applicando la trasformazione ipotizzata a ciascuna maglia<br />
e valutando la potenza dell’errore complessivo. Per ció che concerne la scelta dei vertici della griglia, é frequente<br />
l’adozione di criteri euristici, finalizzati ad individuare tasselli non troppo picoli per controllare il costo di trasmissione<br />
dei vettori spostamento e non troppo grandi in modo da non includere discontinuitá. Una strategia frequentemente<br />
utilizzata consiste nella scelta dei vertici della griglia in corrispondenza di punti significativi5.2 dell’immagine stessa.<br />
5.1Tipicamente, nelle applicazioni di morphing e di elaborazione delle immagini la trasformazioneé applicata in avanti, scandendo il quadro<br />
precedente per generare i punti corrispondenti del quadro attuale. Le aree del quadro attuale non assegnate nella fase di mappatura sono<br />
successivamente ricostruite con sofisticate tecniche di interpolazione. Nelle applicazioni di codifica,é scandito il quadro attuale al fine di associare<br />
ad ogni punto un punto del quadro precedente. Tale modalitá di applicazione della trasformazione geometrica, detta all’indietro, evita che risultino<br />
non assegnate aree del quadro attuale.<br />
5.2La scelta di posizionare i vertici della griglia in corrispondenza di punti significativi -vertici, incroci- migliora le prestazioni della stima di<br />
spostamento, che in zone uniformi tende ad essere guidata da rumore di acquisizione o di illuminazione eventualmente presente.