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Monitoraggio Biologico dell'esposizione ad IPA nella tempra dei ...

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G Ital Med Lav Erg 2011; 33:3, Suppl, 46-48 © PI-ME, Pavia 2011<br />

http://gimle.fsm.it ISSN 1592-7830<br />

G. Tranfo 1 , E. Paci 1 , D. Pigini 2 , R. D’Eusebio 3 , B. Marchesini 3<br />

<strong>Monitoraggio</strong> <strong>Biologico</strong> dell’esposizione <strong>ad</strong> <strong>IPA</strong><br />

<strong>nella</strong> <strong>tempra</strong> <strong>dei</strong> metalli<br />

1 Dipartimento Medicina del Lavoro INAIL ex-ISPESL, Via Fontana Candida 1 - 00040 Monteporzio Catone (RM)<br />

2 INAIL ex-ISPESL, Centro Ricerche di Parma, Viale Gramsci, 14 - 43100 Parma<br />

3 Dipartimento di Sanità Pubblica - UO Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro, USL di Bologna, Via Gramsci 12 - 40121 Bologna<br />

RIASSUNTO. La <strong>tempra</strong> <strong>dei</strong> metalli comporta l’immersione<br />

di pezzi caldi in oli minerali con produzione di aerosol<br />

contenenti <strong>IPA</strong>, con un conseguente rischio di esposizione<br />

<strong>dei</strong> lavoratori. In un gruppo di metalmeccanici è stata fatta<br />

la determinazione degli <strong>IPA</strong> aerodispersi e dell’1-idrossipirene<br />

urinario(1OHPy): benché la concentrazione di 1OHPy rientri<br />

nei valori di riferimento, la media per i soggetti esposti<br />

(0,07 µg/g creatinina) è risultata statisticamente differente<br />

da quella di un gruppo di impiegati (0,03 μg/g creatinina),<br />

evidenziando un rischio di esposizione <strong>ad</strong> <strong>IPA</strong>; pertanto,<br />

trattandosi di composti potenzialmente cancerogeni, sono stati<br />

prescritti interventi atti a contenere il rischio di esposizione.<br />

ABSTRACT. BIOLOGICAL MONITORING OF THE PAH EXPOSURE<br />

IN THE HARDENING OF METALS. The hardening of metals involves<br />

the immersion of hot components in mineral oil with production<br />

of aerosols containing PAHs, to wich workers can be exposed.<br />

The determination of airborne PAHs and urinary<br />

1-hydroxypyrene (1-OHPy) was performed for a group<br />

of workers and the latter resulted within the reference values.<br />

However, the average 1-OHPy concentration on metal workers<br />

(0.07 µg/ g creatinine) was statistically different from<br />

the average value obtained for a group of employees<br />

(0.03 μg/g creatinine), highlighting the risk of exposure<br />

to PAHs. Therefore, being these potentially carcinogenic<br />

compounds, interventions were prescribed in order to reduce<br />

the risk of occupational exposure.<br />

Key words: PAH exposure, urinary hydroxypyrene, metal<br />

hardening.<br />

Introduzione<br />

L’attività di <strong>tempra</strong> <strong>dei</strong> metalli sia di pezzi di piccole<br />

che grandi dimensioni comporta l’utilizzo di diverse sostanze<br />

e preparati chimici per il raffreddamento del metallo,<br />

fra i quali oli minerali che possono, nel corso dell’intero<br />

processo, subire effetti di degr<strong>ad</strong>azione termica<br />

e/o di contaminazione con sostanze preservanti l’azione<br />

ossidativa del metallo da parte dell’aria o derivanti dalle<br />

lavorazioni precedenti. A seguito dell’immersione in olio<br />

<strong>dei</strong> pezzi caldi si innesca altresì un vero e proprio processo<br />

di combustione dell’olio stesso, con produzione di aerosols<br />

che si propagano sia all’interno che all’esterno dell’ambiente<br />

di lavoro (Simpson 1996).<br />

Da un’indagine preliminare in un’Azienda del comparto<br />

metalmeccanico della provincia di Bologna, volta<br />

alla verifica dell’esposizione <strong>ad</strong> alcuni inquinanti aerodispersi<br />

quali Composti Organici Volatili (COV), aerosol totale<br />

e relativo contenuto di <strong>IPA</strong>, è risultato un aumento<br />

della concentrazione di <strong>IPA</strong> di alcuni oli in uso e ciò ha<br />

portato <strong>ad</strong> ipotizzare un rischio di esposizione a queste sostanze<br />

per inalazione e contatto cutaneo (<strong>nella</strong> fase di manipolazione<br />

manuale <strong>dei</strong> pezzi).<br />

È stato quindi deciso di effettuare una successiva indagine<br />

in cui al monitoraggio ambientale è stato affiancato il<br />

monitoraggio biologico mediante determinazione dell’idrossipirene<br />

urinario, indicatore di esposizione <strong>ad</strong> <strong>IPA</strong> non<br />

quantitativo (ACGIH 2010) mediante un metodo<br />

HPLC/MS/MS con diluizione isotopica validato per l’analisi<br />

quantitativa in tracce (Pigini et al. 2006).<br />

Materiali e Metodi<br />

<strong>Monitoraggio</strong> Ambientale<br />

Nell’impossibilità di stimare sia la presenza che la<br />

concentrazione <strong>dei</strong> COV in alcune aree del capannone, si<br />

è scelto di procedere inizialmente con una verifica qualiquantitativa<br />

<strong>dei</strong> COV aerodispersi nelle aree <strong>dei</strong> forni<br />

Lindberg, <strong>dei</strong> forni a rullini e forno continuo, utilizzando<br />

il campionamento di tipo ambientale (6 postazioni fisse<br />

per una durata complessiva di 420 minuti). I campionatori<br />

utilizzati, costituiti da carbone attivo - campionatore


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http://gimle.fsm.it<br />

“RADIELLO” codice C130, sono stati successivamente<br />

desorbiti con solvente ed analizzati attraverso gas cromatografia.<br />

I valori limite di riferimento per queste sostanze<br />

sono quelli dell’Allegato XXXVIII del D. Lgs. 81/08 o,<br />

in mancanza di questi, si utilizzano i valori limite proposti<br />

dall’ACGIH (ACGIH 2010).<br />

Il campionamento dell’Aerosol totale è stato condotto<br />

in conformità alla metodica NIOSH 5524, che fa riferimento<br />

<strong>ad</strong> un REL (livello di concentrazione medio ponderato<br />

su 10 ore di esposizione) di 0,5 mg/mc per il particolato<br />

totale (0,4 mg/mc per la frazione toracica).<br />

Per la determinazione degli <strong>IPA</strong> si è fatto riferimento al<br />

metodo NIOSH 5515 che prevede la raccolta dell’aerosol<br />

totale su un campionatore a doppio st<strong>ad</strong>io (filtro PTFE e<br />

fiala di <strong>ad</strong>sorbimento contenente resina XAD-2).<br />

In mancanza di valori limite occupazionale si è fatto<br />

riferimento ai valori dell’inquinamento dell’ambiente<br />

esterno (valore medio della concentrazione di <strong>IPA</strong> del<br />

mese di Giugno 2009 della centralina per la misura della<br />

qualità dell’aria ubicata presso la Porta San Felice di<br />

Bologna).<br />

Per la verifica dell’esposizione all’aerosol totale e <strong>ad</strong><br />

<strong>IPA</strong> sono stati effettuati 5 campionamenti di tipo personale<br />

ed uno di tipo ambientale. Quest’ultimo campionamento,<br />

di tipo fisso, è stato inserito allo scopo di verificare la possibilità<br />

e l’entità della ric<strong>ad</strong>uta a terra degli inquinanti che<br />

si producono a seguito del trattamento termico del forno<br />

Stain.<br />

Dovendo selezionare alcune mansioni, si sono privilegiate<br />

quelle comportano l’esposizione diretta <strong>ad</strong> <strong>IPA</strong> per<br />

inalazione dovuta all’utilizzo di materie che li contengono,<br />

non trascurando quelle con esposizione indiretta,<br />

cercando di coprire per quanto possibile tutte le aree del<br />

capannone.<br />

<strong>Monitoraggio</strong> <strong>Biologico</strong><br />

Per una più completa valutazione della dose assorbita,<br />

è stato effettuato il <strong>Monitoraggio</strong> <strong>Biologico</strong> mediante determinazione<br />

dell’1-idrossipirene urinario utilizzando un<br />

metodo HPLC/MS/MS con diluizione isotopica validato<br />

per l’analisi quantitativa in tracce. I campioni di urina<br />

vengono sottoposti <strong>ad</strong> idrolisi <strong>dei</strong> derivati coniugati per<br />

incubazione con glucoronidasi/arilsolfatasi. In seguito<br />

sono sottoposti <strong>ad</strong> estrazione in fase solida ed iniettate in<br />

HPLC. La rivelazione è stata effettuata mediante un rivelatore<br />

a spettrometria di massa Applied Biosystems API<br />

4000 in modalità ESI-MRM, in ioni negativi, monitorando<br />

la transizione m/z-217,100 ∅ 189,100. Nell’intervallo<br />

0,1-20 ng/ml il metodo HPLC/MS/MS presenta<br />

un’accuratezza non inferiore all’85% e una CV% intra<br />

day non superiore al 5%.<br />

Sono stati raccolti campioni di urina all’inizio (IS/IT)<br />

e alla fine (IS/FT) del turno di lavoro nel primo giorno<br />

della settimana lavorativa e alla fine del turno alla fine<br />

della settimana lavorativa (FS/FT) da 14 lavoratori e campioni<br />

di urina “spot” da un gruppo di controllo costituito<br />

da 11 impiegati non dipendenti della stessa Ditta. A tutti i<br />

soggetti è stato somministrato un questionario per la raccolta<br />

di informazioni quali la mansione, il turno effettuato<br />

e l’abitudine al fumo.<br />

Risultati<br />

<strong>Monitoraggio</strong> Ambientale<br />

I sei campionamenti hanno tutti fornito una concentrazione<br />

di COV totali inferiore a 0,5 μg/mc d’aria. Questo<br />

dato, in se confortante (in quanto l’ordine di grandezza del<br />

valore limite per la maggioranza di questi composti è il<br />

mg/mc), non pregiudica comunque la necessità di una più<br />

specifica analisi sulla base <strong>dei</strong> componenti delle materie<br />

prime utilizzate che potrebbero determinare un’esposizione<br />

diretta degli <strong>ad</strong>detti. Il livello di esposizione all’aerosol<br />

totale, rapportato alle 8 ore, e alle 10 ore di riferimento<br />

previste dal REL, sono riportati, in Tabella I. Le<br />

maggiori esposizioni, come ci si poteva attendere, sono<br />

quelle legate all’emissione proveniente dal forno Stain (in<br />

quanto processo totalmente aperto utilizzato per la <strong>tempra</strong><br />

di pezzi di grosse dimensioni), ed in particolare la più elevata<br />

è quella dell’<strong>ad</strong>detto alla conduzione del forno stesso.<br />

In valore assoluto l’esposizione supera il livello di riferimento<br />

di 0,5 mg/mc stabilito dal NIOSH per le sostanze di<br />

natura simile (oli minerali) e pertanto occorre procedere<br />

<strong>ad</strong> un approfondimento dell’analisi, così come previsto<br />

dalla metodica NIOSH 5524.<br />

I risultati <strong>dei</strong> campionamenti per gli <strong>IPA</strong> sono riportati<br />

in Tabella II.<br />

In assenza di altri dati i valori dell’esposizione del personale<br />

<strong>ad</strong> <strong>IPA</strong> sono stati confrontati con la media mensile<br />

degli <strong>IPA</strong>, dello stesso mese del 2009, della postazione<br />

ambientale con la più elevata concentrazione di <strong>IPA</strong> della<br />

città di Bologna, pari a 0,28 ng/mc. Tutti i dati sono risultati<br />

superiori a questo valore, da circa 10 a 100 volte. Le<br />

misure ambientali effettuate mettono in evidenza esposizioni<br />

potenzialmente a rischio per il personale <strong>ad</strong>detto.<br />

Tabella I. Livelli di esposizione dell’aerosol totale<br />

Campione Lesp (8h)- Lesp (10 h)-<br />

(n°) mg/mc mg/mc<br />

Tabella II. Livelli di esposizione <strong>ad</strong> <strong>IPA</strong> totali<br />

Campione Lesp (8h)-<br />

(n°) ng/mc<br />

Operatore<br />

1 455,4 Preparatore forno Lindberg<br />

2 21,0 Caporeparto (area Stein)<br />

3 6,0 Turnista-<strong>tempra</strong> in pressa<br />

4 2,4 Turnista- Stain<br />

5 13,7 Turnista forno Lindberg<br />

6 3,4 Fisso Stain<br />

Operatore<br />

1 0,25 0,2 Preparatore forno Lindberg<br />

2 0,27 0,22 Caporeparto (area Stein)<br />

3 0,29 0,23 Turnista-<strong>tempra</strong> in pressa<br />

4 0,73 0,58 Turnista- Stain<br />

5 0,35 0,28 Turnista forno Lindberg<br />

6 0,41 0,33 Fisso Stain


48 G Ital Med Lav Erg 2011; 33:3, Suppl<br />

http://gimle.fsm.it<br />

Tabella III. Tutti i soggetti - 1OHPy μg/g. creatinina<br />

Esposti Controlli<br />

Tempo di prelievo IS/IT IS/FT FS/FT Spot<br />

n. 14 14 14 11<br />

Media 0,066 0,072 0,065 0,032<br />

Dev.Std 0,076 0,038 0,044 0,016<br />

Mediana 0,044 0,062 0,053 0,026<br />

Min 0,014 0,026 0,013 0,013<br />

Max 0,319 0,139 0,184 0,064<br />

Tabella IV. Solo soggetti non fumatori - 1OHPy μg/g. creatinina<br />

Esposti<br />

Tempo di prelievo IS/IT IS/FT FS/FT<br />

<strong>Monitoraggio</strong> <strong>Biologico</strong><br />

I risultati del monitoraggio biologico sono riportati in<br />

Tabella III per tutti i soggetti e in Tabella IV per i soli non<br />

fumatori, in quanto il fumo di sigaretta è esso stesso una<br />

fonte di esposizione <strong>ad</strong> <strong>IPA</strong> non trascurabile.<br />

Per tutti i soggetti la concentrazione di 1-idrossipirene<br />

urinario è compresa nell’intervallo <strong>dei</strong> valori di riferimento<br />

per la popolazione generale per questo metabolita,<br />

individuati dalla Società Italiana Valori di Riferimento e<br />

collocati nel range tra 0,03 e 0,3 µg/g. creat. per i non fumatori<br />

e 0,03 - 0,7 µg/g. creat. per i fumatori. (SIVR<br />

2011); inoltre la concentrazione media per i soggetti esposti<br />

non varia significativamentre fra i tre tempi di prelievo,<br />

indicando che la quantità di <strong>IPA</strong> assorbita viene parzialmente<br />

accumulata e non completamente eliminata durante<br />

il turno di riposo.<br />

Se invece si confrontano i valori di fine turno, sia all’inizio<br />

che alla fine della settimana lavorativa, con la me-<br />

Controlli non<br />

fumatori<br />

n. 11 11 11 10<br />

Media 0,044 0,055 0,048 0,032<br />

Dev.Std 0,023 0,020 0,024 0,017<br />

Mediana 0,035 0,055 0,045 0,028<br />

Min 0,014 0,026 0,013 0,013<br />

Max 0,096 0,097 0,099 0,064<br />

dia ottenuta per il gruppo di controllo<br />

(0,03 µg/g. creat.), la differenza risulta<br />

sempre statisticamente significativa (T<br />

test, p< 0,005). sia per tutti i soggetti che<br />

per i soli non fumatori.<br />

Lo studio di correlazione fra i risultati<br />

<strong>dei</strong> monitoraggi ambientali e biologici<br />

non ha fornito risultati significativi a<br />

causa della bassa numerosità del campione<br />

di esposti.<br />

Conclusioni<br />

Dai dati ottenuti si ha quindi l’evidenza<br />

che l’attività lavorativa considerata<br />

comporti un rischio aggiuntivo di<br />

esposizione <strong>ad</strong> <strong>IPA</strong> rispetto <strong>ad</strong> un controllo<br />

selezionato, ma che, sulla base <strong>dei</strong><br />

valori medi, non appare particolarmente<br />

elevato; pertanto, nonostante i bassi valori<br />

riscontrati, trattandosi di composti<br />

potenzialmente cancerogeni per i quali<br />

l’esposizione deve essere ridotta al minimo<br />

consentito dalle conoscenze scientifiche<br />

e dal progresso tecnologico, il<br />

Servizio Pubblico di Vigilanza di Medi-<br />

cina del Lavoro ha prescritto interventi di igiene industriale<br />

e l’<strong>ad</strong>ozione di modalità operative per ridurre il<br />

rischio per la salute <strong>dei</strong> lavoratori.<br />

Bibliografia<br />

1) ACGIH, American Conference of the Governmental Industrial<br />

Hygienists. TLVs and BEIs Based on the Documentation of the<br />

Threshold Limit Values for Chemical Substances and Physical<br />

Agents & Biological Exposure Indices. Cincinnati, ACGIH, 2010.<br />

2) Pigini D, Cialdella AM, Faranda P, Tranfo G. Comparison between<br />

external and internal standard calibration in the validation of an<br />

analytical method for 1-hydroxypyrene in human urine by highperformance<br />

liquid chromatography/tandem mass spectrometry.<br />

Rapid Communications in Mass Spectrometry 2006 Volume 20,<br />

Issue 6: 1013-1018.<br />

3) Simpson AT, Ellwood PA. Polycyclic aromatic hydrocarbons in<br />

quench oils. Ann Occup Hyg 1996 Volume 40, Issue 5: 531-537.<br />

4) Società Italiana Valori di Riferimento, Lista SIVR 2011,<br />

www.valoridiriferimento.it<br />

Richiesta estratti: Dr. Giovanna Tranfo, Dipartimento Medicina del Lavoro, Centro Ricerche INAIL ex-ISPESL, Via Fontana Candida 1,<br />

00040 Monteporzio Catone (RM), Italy, Tel 06/97896054, E-mail giovanna.tranfo@ispesl.it

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