Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia

186 G Ital Med Lav Erg 2011; 33:3, Suppl 2
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Un dato interessante è che tale evidenza si è riscontrata maggiormente
in quella sottoclasse di lavoratori della coop service sottoposti ad una manzione
teoricamente meno pesante (lavaggio dei vetri e pavimenti) rispetto
ai colleghi che utilizzano macchine complesse come l’inceratura.
Ciò potrebbe significare che il dato essenziale per l’insorgenza di
una alterazione non è direttamente correlato all’entità dello sforzo, bensì
ad un lavoro a carico dell’apparato locomotore protratto nel tempo in
condizioni biomeccaniche sfavorevoli.
Ciò si verifica quando l’apparato locomotore è continuamente e ripetutamente
sollecitato con leve di carico e di movimento sfavorevoli rispetto
ai centri assiali di movimento e di rotazione.
Un pattern ecografico e clinico riscontrato spesso nel gruppo igienisti
dentali è stata la coesistenza di compressione nervo mediano polso destro,
calcificazione e degenerazione articolazione scapoloomerale sinistra.
La DASH, questionario autosomministrato ai vari gruppi, conferma
il dato di percezione di un disagio a carico dell’arto superiore maggiore
nei gruppi coop service e igienisti dentali rispetto al gruppo di controllo.
LIMITI DELLO STUDIO
Non è stato possibile arruolare un numero più consistente di casi.
Non è stato possibile eseguire un esame elettrodiagnostico e/o elettromiografico
in quei soggetti in cui era stata riscontrata clinicamente
(tinel al polso) e ecograficamente una compressione del nervo mediano.
Pur tuttavia la positività al segno di tinel e l’evidenza ecografica
sono sempre state corrispondenti.
CONCLUSIONI
Lo studio da noi condotto ci permette di affermare che l’insorgenza di
patologie a carico dell’apparato muscolo scheletrico dell’arto superiore
(UEWMSDS) potrebbe essere causata più facilmente in lavoratori sottoposti
a sforzi ripetuti e continui eseguiti in condizioni biomeccaniche sfavorevoli.Per
condizione biomeccanica sfavorevole intendiamo tutte quelle
condizioni in cui gli arti superiori vengono impiegati con leve anatomiche
sfavorevoli rispetto ai centri istantanei di rotazione cinematici dell’apparato
locomotore ed in ambienti in cui non è completamente rispettata o considerata
l’ergonomia degli strumenti e delle apparecchiature a disposizione.
BIBLIOGRAFIA
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ER 04
LA RIPROGETTAZIONE DI POSTAZIONI DI LAVORO
PER OPERATORI POSTALI: IL CONTRIBUTO
DELL’ANALISI CINEMATICA
F. Vinci1 , A. Silvetti2 , A. Ranavolo2 , F. Forzano2 , S. Iavicoli2 ,
G. Donisi2 , R. Russo3 , F. Draicchio2 1 Università Cattolica del Sacro Cuore, Cattedra di Medicina del Lavoro
2 I NAIL ex-ISPESL, Dipartimento di Medicina del Lavoro, Laboratorio
di Fisiologia, Ergonomia, Postura e Movimento
3 Medico Competente Poste Italiane S.p.A.
RIASSUNTO. Lo studio si propone di analizzare la mansione di un
operatore di sportello confrontando fra di loro due diversi modelli di postazione
di lavoro: uno con l’operatore posizionato frontalmente al cliente
e l’altro con la seduta a 45° rispetto al piano di scambio col cliente. Sono
state analizzate le operazioni di pagamento di un conto corrente (c/c) e
l’accettazione di una raccomandata. Tramite un sistema optoelettronico
per l’analisi cinematica del movimento è stata effettuata una ricostruzione
tridimensionale di ogni task e sono stati calcolati i Range of Motion
(ROM) del tronco e dell’arto superiore nei tre piani dello spazio.
La postazione a 45° comporta una riduzione delle torsioni del tronco
e del capo nelle attività relative all’uso della stampante. L’aumento dell’ampiezza
del piano di lavoro permette inoltre all’operatore di lavorare
in posizione frontale rispetto al monitor. Tuttavia la soluzione adottata
comporta un aumento della distanza dal piano di scambio con il cliente,
che si traduce in una maggiore flessione di tronco e spalla ed in una maggiore
estensione del gomito.
Parole chiave: analisi cinematica, operatore di sportello, bancone
postale, design.
INTRODUZIONE
In una postazione di lavoro le attrezzature devono essere posizionate
in modo tale che siano facilmente raggiungibili dall’operatore. Oltre alla
raggiungibilità, nel settore terziario (attività commerciali come supermercati,
servizi bancari e postali) per una progettazione ergonomica della
postazione di lavoro bisogna tener conto non solo della strumentazione
in dotazione, ma anche della modalità di interazione fra cliente ed operatore.
Piccole modifiche delle aree di raggiungibilità e della distribuzione
delle attrezzature per l’interazione col cliente possono avere un
considerevole impatto sulla produttività e sul rischio da sovraccarico biomeccanico.
Sengupta (Sengupta & Das, 2004) ha anche evidenziato la
dipendenza del dispendio energetico dai livelli di raggiungibilità. In passato
sono stati svolti parecchi di questi studi sulle aree di raggiungibilità
molto spesso in condizioni statiche, cioè senza il contributo del movimento
del tronco (Sengupta & Das 2000, Das & Behara 1995, Haslegrave
1986, Roth et al. 1977) e, più recentemente, anche in condizioni dinamiche
(Holman et al. 2008). L’ufficio postale rappresenta una classica
postazione di lavoro al videoterminale caratterizzata dall’interazione
cliente/operatore. Sono possibili diverse soluzioni progettuali per rispondere
a questo tipo di attività. In riferimento alle aree di raggiungibilità e
all’interfaccia cliente/operatore è stata esaminata la mansione di un operatore
di sportello confrontando fra loro due diversi modelli di postazione
di lavoro. Nella prima soluzione progettuale di tipo lineare l’operatore
era posizionato frontalmente al cliente. Nel secondo modello di
postazione, di tipo angolare, l’operatore era seduto a 45° rispetto al piano
di scambio col cliente, ma allineato con il monitor e la tastiera. La figura
1 mostra le dimensioni e il layout delle due postazioni. Il rettangolo
grigio rappresenta la postazione lineare. Lo spazio delimitato dalla linea
tratteggiata si riferisce alla postazione di tipo angolare.
MATERIALI E METODI
Tramite un sistema optoelettronico per l’analisi cinematica del movimento
(BTS, Smart-E) (Ferrigno & Pedotti, 1985) è stato possibile effettuare
una ricostruzione tridimensionale di ogni task e sono stati calcolati
i ROM del tronco, del capo e dell’arto superiore nei tre piani dello
Figura 1. Disegno schematico delle superfici delle due postazioni; l’area
grigia mostra quella lineare, l’area tratteggiata la postazione angolare