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APP350- Propagazione del suono

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PROPAGAZIONE DEL SUONO [♦]<br />

<strong>APP350</strong><br />

Finora si è esplicitamente o implicitamente ammesso che il <strong>suono</strong> generato da una sorgente si<br />

propaghi in un mezzo illimitato, privo di discontinuità od ostacoli.<br />

Uno spazio acustico di questo tipo si definisce con il termine di campo libero e corrisponde<br />

chiaramente ad una idealizzazione <strong>del</strong>le reali condizioni in cui il <strong>suono</strong> solitamente si propaga.<br />

Tuttavia, si possono determinare due situazioni in cui le condizioni di campo libero possono essere<br />

ragionevolmente ipotizzate:<br />

La prima corrisponde ad uno spazio all’aperto, in condizioni atmosferiche stabili e omogenee, e in<br />

cui non vi siano superfici od ostacoli in una zona sufficientemente ampia attorno alla sorgente.<br />

La seconda è realizzata artificialmente in un laboratorio, detto camera anecoica (figura), in cui le<br />

superfici che lo <strong>del</strong>imitano assorbono completamente il <strong>suono</strong> che incide su esse; il <strong>suono</strong> presente<br />

all’interno <strong>del</strong>la camera è solo quello prodotto dalla sorgente, senza che vi sia <strong>suono</strong> riflesso dalle<br />

superfici.<br />

Il campo acustico prodotto da una sorgente in condizioni di campo libero può essere<br />

schematicamente suddiviso in due regioni: il cosiddetto campo vicino (near field) e il campo<br />

lontano (far field).<br />

Campo vicino<br />

In questa regione l’intensità sonora può avere un andamento complicato, dipendente dal tipo di<br />

sorgente e dalle dimensioni, che non necessariamente segue un andamento monotono in funzione<br />

[♦] Questi appunti sono tratti in maggior parte dal testo “Manuale di acustica applicata, R. Spagnolo, UTET Ed.” e sono<br />

da considerarsi come supporto agli argomenti trattati nel Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria per la Sostenibilità<br />

<strong>del</strong>l’Ambiente, <strong>del</strong>la Facoltà di Ingegneria di Modena<br />

S. Teggi - Facoltà di Ingegneria - Maggio 2007 1


<strong>APP350</strong><br />

<strong>del</strong>la distanza, e anche le caratteristiche di direzionalità <strong>del</strong>la sorgente vanno interpretate con molta<br />

cautela.<br />

Le complicazioni che sorgono nel campo vicino sono già state menzionate quando si è introdotta<br />

l’impedenza acustica.<br />

Campo lontano<br />

Nella regione <strong>del</strong> campo lontano l’intensità sonora mostra variazioni regolari all’aumentare <strong>del</strong>la<br />

distanza lineare, è così possibile definire in modo semplice alcune relazioni di propagazione.<br />

La condizione di campo lontano si realizza per valori <strong>del</strong>la distanza r dalla sorgente che soddisfano<br />

le seguenti condizioni:<br />

2<br />

λ<br />

πl<br />

r >> , r >> l , r >><br />

2π<br />

2λ<br />

dove l è la più grande dimensione lineare <strong>del</strong>la sorgente e con il simbolo “>>” si intende almeno tre<br />

volte maggiore.<br />

Relazioni di propagazione<br />

Data una sorgente sonora, la legge che descrive la variazione <strong>del</strong> livello di intensità sonora o <strong>del</strong><br />

livello di potenza sonora in funzione <strong>del</strong>la distanza e <strong>del</strong> livello di potenza sonora è molto<br />

importante.<br />

<strong>Propagazione</strong> di un onda sferica generata da una sorgente puntiforme isotropa in campo libero<br />

(divergenza sferica)<br />

In questo caso la relazione fra W e I è:<br />

I<br />

W<br />

= dalla quale:<br />

2<br />

4πr ⎛ I ⎞ ⎛ 1 W W ⎞ 0<br />

Lp ≅ LI<br />

= 10log⎜<br />

⎟<br />

⎜<br />

10log<br />

= LW<br />

− 20log(<br />

r)<br />

−10log<br />

2<br />

W<br />

I ⎟<br />

= ⎜<br />

0 4 r W0<br />

I ⎟<br />

π<br />

⎝ ⎠ ⎝ π<br />

0 ⎠<br />

Dati due punti a distanze r1 e r2 dalla sorgente, la variazione di<br />

livello di pressione, o di intensità, sonora è data dalla:<br />

ΔLp<br />

= ΔLI<br />

= LI<br />

− LI<br />

⎛ r ⎞ 2 = 20log<br />

⎜<br />

⎟<br />

⎝ 1 ⎠<br />

2 1 r<br />

( 4 ) = L − 20log(<br />

r)<br />

−11dB<br />

S. Teggi - Facoltà di Ingegneria - Maggio 2007 2


<strong>APP350</strong><br />

<strong>Propagazione</strong> di un onda sferica generata da una sorgente puntiforme isotropa in un emisfero<br />

(divergenza semi-sferica)<br />

Partendo dallo schema usato per la divergenza sferica, si suppone<br />

ora che la sorgente emetta solo in un emisfero (figura) e che in esso<br />

si propaghi liberamente.<br />

E’ facile dimostrare, anche per via intuitiva, che vale la relazione:<br />

I<br />

W<br />

= dalla quale:<br />

2<br />

2π<br />

r<br />

⎛ I ⎞ ⎛ 1 W W ⎞ 0<br />

Lp ≅ LI = 10log ⎜ ⎟ = 10log ⎜ 20log( ) 10log 2 ⎟ = LW − r − ( 4π ) = LW − 20log( r) −8<br />

dB<br />

⎝ I0 ⎠ ⎝ 2π<br />

r W0 I0<br />

⎠<br />

Fattore di direttività e indice di direttività<br />

In generale, una sorgente sonora ha un’emissione di energia diversa secondo le direzioni, poiché<br />

spesso e vincolata ad irradiare solo in una porzione di spazio. Si definisce pertanto il fattore di<br />

direttività Q ( θ, φ)<br />

volto ad esprimere quantitativamente la dipendenza angolare ( θ, φ ) <strong>del</strong>l’intensità<br />

sonora.<br />

Tale fattore di direttività rappresenta il rapporto fra l’intensità sonora prodotta da una certa sorgente<br />

ad una distanza r e lungo una certa direzione, identificata dagli angoli θ e φ , I θ ,φ , r , e l’intensità<br />

sonora che produrrebbe alla stessa distanza una sorgente puntiforme omnidirezionale e isotropa,<br />

, <strong>del</strong>la stessa potenza sonora <strong>del</strong>la sorgente in esame:<br />

I iso,<br />

r<br />

( , , )<br />

Q θ ϕ r =<br />

I<br />

θ , ϕ , r<br />

I<br />

iso, r<br />

Oltre a tale grandezza si definisce anche l’indice di direttività, ID ( , , r)<br />

( )<br />

( θ, ϕ, ) 10log ( θ, ϕ,<br />

)<br />

ID r = Q r<br />

[ dB ]<br />

θ ϕ , dato dalla relazione:<br />

L’indice di direttività diventa così una variabile fondamentale per le leggi di propagazione.<br />

Per la propagazione sonora da sorgenti puntiformi il fattore di direttività esprime la riduzione <strong>del</strong><br />

volume a disposizione per la propagazione rispetto al caso omnidirezionale e la relazione di<br />

propagazione diventa:<br />

L = L − 20log( r) − 11dB<br />

+<br />

ID<br />

p W<br />

S. Teggi - Facoltà di Ingegneria - Maggio 2007 3


Alcuni casi particolari:<br />

- Sorgente sferica senza nessun vincolo<br />

Q = 1,<br />

ID = 0dB<br />

per ogni direzione:<br />

L = L − 20log( r) − 11dB<br />

(già vista)<br />

p W<br />

- Sorgente sferica posta su un piano perfettamente riflettente<br />

Q = 2 , ID = 3dB<br />

per ogni direzione:<br />

L = L − 20log( r) − 8dB<br />

(già vista)<br />

p W<br />

- Sorgente sferica posta fra due superfici perfettamente riflettenti<br />

Q = 4 , ID = 6 dB per ogni direzione:<br />

L = L − 20log( r) − 5dB<br />

p W<br />

- Sorgente sferica posta fra tre superfici perfettamente riflettenti<br />

Q = 8,<br />

ID = 9dB<br />

L = L − 20log( r) − 2dB<br />

p W<br />

Sorgenti reali<br />

<strong>APP350</strong><br />

Le superfici reali, in generale complesse, sono schematizzate usando tre tipi di sorgenti sonore<br />

ideali: puntiformi, lineari e piane.<br />

Le leggi principali che governano le sorgenti puntiformi sono già state presentate sopra.<br />

Onda cilindrica generata da una sorgente lineare (divergenza cilindrica)<br />

S. Teggi - Facoltà di Ingegneria - Maggio 2007 4


Nel caso di una sorgente lineare omogenea essa è costituita da un<br />

elemento lineare di lunghezza L che genera <strong>del</strong>le onde a simmetria<br />

cilindrica, cioè che si propagano allontanandosi perpendicolarmente<br />

all’asse principale <strong>del</strong>la sorgente.<br />

Per il calcolo <strong>del</strong>l’integrale sopra definito si sceglie come superficie<br />

di integrazione un cilindro coassiale alla sorgente, l’area irraggiata è<br />

quindi quella laterale <strong>del</strong> cilindro:<br />

W<br />

W = ∫ I dS = 2 π r L I , I =<br />

2π<br />

r L<br />

S<br />

Ragionando per unità di lunghezza <strong>del</strong>la sorgente, la legge di propagazione vale:<br />

⎛ I ⎞ ⎛ 1 W W ⎞ 0<br />

Lp ≅ LI<br />

= 10log⎜<br />

⎟<br />

⎜<br />

10log<br />

= LW<br />

−10log(<br />

r)<br />

−10log<br />

W<br />

I ⎟<br />

= ⎜<br />

0 2 r W0<br />

I ⎟<br />

π<br />

⎝ ⎠ ⎝ π<br />

0 ⎠<br />

( 2 ) = L −10log(<br />

r)<br />

−8<br />

dB<br />

<strong>APP350</strong><br />

Una strada trafficata oppure una linea ferroviaria spesso vengono approssimate ad una sorgente<br />

lineare di questo tipo appoggiata su di una superficie riflettente, quindi con solo un emisfero<br />

disposizione per la propagazione, cioè<br />

Q = 2 , ID = 3dB<br />

dalla quale<br />

L = L −10log( r) −8 dB − ID<br />

p W<br />

= L −10log( r) − 5dB<br />

W<br />

E’ inoltre facile verificare che il decremento<br />

con la distanza <strong>del</strong> livello di pressione sonora è<br />

dato dalla:<br />

⎛ r ⎞<br />

2<br />

Δ Lp = Lp − L 10log<br />

2 p = 1 ⎜ ⎟<br />

r1<br />

⎝ ⎠<br />

S. Teggi - Facoltà di Ingegneria - Maggio 2007 5


Nel caso di una sorgente piana omogenea di area A<br />

(la parete di una fabbrica ad esempio) il legame fra<br />

potenza sonora e intensità sonora per una può<br />

essere calcolato considerando la superficie S<br />

costituita da un parallelepipedo, con due facce<br />

parallele alla sorgente (figura).<br />

Questo integrale è nullo per tutti gli elementi di<br />

superficie tranne che per la proiezione di A nella<br />

direzione di propagazione <strong>del</strong>l’onda.<br />

Si ottengono quindi le:<br />

W = A I , I =<br />

W<br />

A<br />

Le relazioni di propagazione valgono:<br />

⎛ I ⎞ ⎛ W W0 1 ⎞ ⎛ W ⎞ 0<br />

Lp ≅ LI = 10log ⎜ ⎟ = 10log ⎜ ⎟ = LW + 10log ⎜ ⎟ − log A<br />

⎝ I0 ⎠ ⎝ W0 I0 A ⎠ ⎝ I0<br />

⎠<br />

e poiché I 0 e W0 sono numericamente uguali si ottiene<br />

L ≅ L = L − 10log A = costante<br />

p I W<br />

<strong>APP350</strong><br />

In realtà questo è vero solo vicino alla superficie, per distanze maggiori si nota comunque un<br />

decremento come mostrato nel grafico sottostante, ottenuto per una parete di dimensioni 5m x<br />

200m.<br />

S. Teggi - Facoltà di Ingegneria - Maggio 2007 6

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