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Cresce negli studi il business dei non performing loans - Iusletter

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II Lunedì 19 Marzo 2012<br />

Pagine a cura<br />

DI DUILIO LUI<br />

È<br />

una conseguenza diretta<br />

della crisi economica. La<br />

crescita <strong>dei</strong> <strong>non</strong> <strong>performing</strong><br />

<strong>loans</strong> sta creando<br />

un nuovo fi lone di <strong>business</strong> per<br />

gli <strong>studi</strong> legali d’affari, altrimenti<br />

fortemente penalizzati dalla<br />

stasi che caratterizza <strong>il</strong> fi nance,<br />

storicamente uno <strong>dei</strong> settori più<br />

remunerativi.In sostanza, vengono<br />

identifi cati come «prestiti<br />

<strong>non</strong> performanti» quelle attività<br />

che <strong>non</strong> riescono più a ripagare<br />

<strong>il</strong> capitale e gli interessi dovuti<br />

ai creditori, crediti per i quali la<br />

riscossione è incerta sia in termini<br />

di rispetto della scadenza<br />

sia per ammontare dell’esposizione.<br />

Per questo a volte vengono<br />

anche indicati come «crediti<br />

deteriorati» a loro volta classifi -<br />

cati per livello di gravità tra sofferenze<br />

(crediti la cui riscossione<br />

è incerta perché i debitori sono<br />

in stato di insolvenza) e incagli<br />

(esposizioni nei confronti di soggetti<br />

in situazione di diffi coltà<br />

temporanea, tendenzialmente<br />

recuperab<strong>il</strong>i).<br />

Per comprendere la portata<br />

di questo mercato basti pensare<br />

che un recente <strong>studi</strong>o della Banca<br />

d’Italia ha stimato in oltre<br />

100 m<strong>il</strong>iardi di euro le sofferenze<br />

del sistema bancario italiano, un<br />

dato in crescita di circa <strong>il</strong> 40%<br />

nel confronto anno su anno.<br />

Un boom di crediti inesigib<strong>il</strong>i<br />

Lo <strong>studi</strong>o La Scala, specializzato<br />

dal contenzioso fi nanziario,<br />

cinque anni fa ha costituito<br />

un dipartimento ad hoc sui <strong>non</strong><br />

<strong>performing</strong> <strong>loans</strong>, composto da<br />

una trentina di professionisti<br />

tra gli uffi ci di M<strong>il</strong>ano, Roma,<br />

Bologna e Ancona. «Partiamo<br />

dalla due d<strong>il</strong>igence, e quindi<br />

dalla valutazione <strong>dei</strong> crediti»,<br />

spiega Marco Pesenti, senior<br />

partner e coordinatore del team,<br />

«per poi proseguire con la loro<br />

gestione giudiziale e stragiudiziale,<br />

anche sotto forma di veri<br />

e propri servizi in outsourcing,<br />

e con la consulenza e assistenza<br />

in fase di cartolarizzazione <strong>dei</strong><br />

portafogli».<br />

Attualmente lo <strong>studi</strong>o gestisce<br />

circa 3.500 posizioni creditorie<br />

per un valore nominale di circa<br />

300 m<strong>il</strong>ioni di euro. La situazione,<br />

precisa l’avvocato, <strong>non</strong> è di<br />

fac<strong>il</strong>e soluzione: «I maggiori problemi<br />

alla fi nalizzazione delle<br />

cessioni», commenta, «sono dati<br />

da valori di b<strong>il</strong>ancio <strong>dei</strong> crediti<br />

troppo elevati per consentire<br />

cessioni a prezzi di mercato ragionevoli<br />

e da una ridotta presenza<br />

sul mercato di investitori<br />

esteri».<br />

«La crisi fi nanziaria sta impattando<br />

fortemente sul credito<br />

alle imprese», commenta<br />

Roberto Sparano, partner<br />

dello Studio Carnelutti di<br />

Roma, «e gli istituti bancari,<br />

soprattutto quelli particolarmente<br />

presenti sul territorio,<br />

stanno già valutando<br />

strutture fi nanziarie per la<br />

ristrutturazione dell’indebitamento<br />

dell’impresa in crisi<br />

attraverso l’acquisto, previa<br />

cartolarizzazione, di parte<br />

dell’indebitamento a opera<br />

<strong>dei</strong> consorzi di imprese».<br />

Questa tipologia di operazione,<br />

precisa <strong>il</strong> legale «si presta<br />

a intervenire a sostegno<br />

di distretti industriali che<br />

risultano particolarmente<br />

esposti agli effetti della crisi.<br />

Dall’esperienza statunitense<br />

si potranno mutuare strutture<br />

giuridiche molto interessanti<br />

anche per tutelare<br />

investitori e imprese».<br />

L’aumento dell’Iva crea<br />

tensioni sul mercato<br />

Vede un mercato in rapido sv<strong>il</strong>uppo<br />

anche Mario Di Giulio,<br />

partner di Pavia e Ansaldo<br />

specializzato in diritto bancario<br />

e fi nanziario, che con la collega<br />

Caterina Luciani ha curato<br />

numerose cessioni di crediti<br />

complicati <strong>negli</strong> ultimi tempi:<br />

«Rispetto al passato registriamo<br />

dal lato degli acquirenti una tensione<br />

crescente, che si traduce<br />

in una valutazione molto prudenziale<br />

<strong>dei</strong> crediti, soprattutto<br />

per quelli garantiti da ipoteche<br />

immob<strong>il</strong>iari».<br />

Uno scenario che sta spingendo<br />

alcuni soggetti cedenti «a valutare<br />

la percorrib<strong>il</strong>ità di strutture<br />

che consentano un earn out<br />

da realizzarsi oltre certe soglie<br />

di realizzo atteso, al fi ne di esorcizzare<br />

<strong>il</strong> rischio che <strong>il</strong> prezzo,<br />

scontando eccessivamente le<br />

incertezze sul futuro, sia troppo<br />

penalizzante per <strong>il</strong> cedente»,<br />

precisa. Una logica, quindi, <strong>non</strong><br />

molto diversa da quella propria<br />

<strong>dei</strong> titoli junior nelle operazioni<br />

di cartolarizzazione. «Si tratta di<br />

soluzioni che devono essere attentamente<br />

valutate ai fi ni degli<br />

obiettivi che si vogliono perseguire<br />

per un trattamento prudenziale<br />

delle cessioni stesse»,<br />

aggiunge l’avvocato, precisando<br />

che «un ulteriore elemento penalizzante<br />

è costituito dall’aumento<br />

dell’imposizione Iva che<br />

appesantisce ancor più gli oneri<br />

di tali operazioni nelle fasi di riscossione».<br />

Alle prese<br />

con <strong>il</strong> rischio Italia<br />

Nel settore sono particolarmente<br />

attivi sin dalla fi ne degli<br />

anni Novanta (quando <strong>il</strong> settore<br />

ha cominciato a diffondersi nella<br />

Penisola) i professionisti di Legance,<br />

che spesso hanno segui-<br />

STUDI & CARRIERE<br />

La gestione <strong>dei</strong> crediti inesigib<strong>il</strong>i delle aziende sta diventando un settore sempre più interessante<br />

<strong>Cresce</strong> <strong>negli</strong> <strong>studi</strong> <strong>il</strong> <strong>business</strong><br />

<strong>dei</strong> <strong>non</strong> <strong>performing</strong> <strong>loans</strong><br />

Supplemento a cura<br />

di ROBERTO MILIACCA<br />

rm<strong>il</strong>iacca@class.it<br />

Marco Pesenti<br />

to le operazioni di trasferimento<br />

prestiti messe in piedi da gruppi<br />

bancari per smob<strong>il</strong>izzare le sofferenze<br />

maturate nel corso degli<br />

anni e, a volte, anche per favorire<br />

una gestione più effi ciente del<br />

recupero crediti.<br />

«Le acquisizioni di importanti<br />

portafogli sono avvenute prevalentemente<br />

attraverso l’uso<br />

Se la situazione a livello imprenditoriale<br />

si presenta particolarmente diffic<strong>il</strong>e, con<br />

<strong>il</strong> rischio che le regole stringenti imposte<br />

dall’Unione europea alle nostre banche<br />

rendano la concessione <strong>dei</strong> crediti ancora<br />

più difficoltosa, sul fronte <strong>dei</strong> privati<br />

<strong>non</strong> ci sono segnali di particolare allarme,<br />

come sottolinea Gianrico Giannesi,<br />

partner global finance di Orrick. «Anche<br />

<strong>negli</strong> anni del boom immob<strong>il</strong>iare, i criteri<br />

di concessione <strong>dei</strong> mutui nel nostro paese<br />

sono stati più prudenti che altrove: così<br />

di cartolarizzazioni», spiega <strong>il</strong><br />

partner Alberto Giampieri,<br />

«sia per favorire un ampio accesso<br />

al mercato degli investitori<br />

specializzati, sia per procedere<br />

al recupero crediti mediante servicers<br />

specializzati, che stanno<br />

assumendo un ruolo sempre più<br />

centrale nel settore».<br />

Rispetto a qualche anno fa,<br />

Mercato della prima casa<br />

sotto i livelli di allarme<br />

Gianrico Giannesi<br />

Mario Di Giulio<br />

Giampieri r<strong>il</strong>eva un incremento<br />

di complessità delle operazioni,<br />

legato principalmente<br />

«alla difficoltà di strutturare<br />

cartolarizzazioni o di conc<strong>il</strong>iare<br />

le aspettative del venditore con<br />

i prezzi proposti o con <strong>il</strong> tema<br />

della retention rule. Questo ha<br />

comportato la necessità di elaborare<br />

nuove strutture che <strong>non</strong><br />

oggi le difficoltà nel pagamento <strong>dei</strong> mutui,<br />

per quanto in crescita, <strong>non</strong> raggiungono<br />

livelli di allarme».<br />

Resta, invece, più complessa la situazione<br />

sul fronte corporate: «Qui si riscontrano<br />

le maggiori difficoltà», commenta Giannesi,<br />

«e <strong>il</strong> ruolo del legale è spesso decisivo<br />

per una valutazione della solvib<strong>il</strong>ità, così<br />

come per la due d<strong>il</strong>igence finanziaria economica<br />

al fine di stab<strong>il</strong>ire se <strong>il</strong> credito è<br />

monetizzab<strong>il</strong>e o se è possib<strong>il</strong>e toglierlo<br />

dal b<strong>il</strong>ancio».<br />

© Riproduzione riservata


STUDIO LEGALE OPERAZIONE<br />

Legance<br />

(Alberto Giampieri,<br />

Emanuele Espositi)<br />

Legance<br />

(Guido Ian<strong>non</strong>i<br />

Sebastianini)<br />

La Scala<br />

(Marco Pesenti,<br />

Massimo Lattuada<br />

e Giuseppe Caputi)<br />

Carnelutti<br />

(Roberto Sparano)<br />

si limitano a riprodurre le pregresse<br />

esperienze ma che propongono<br />

sul mercato soluzioni<br />

alternative che tengono conto<br />

della nuova realtà economica».<br />

Anche Corrado Angelelli,<br />

partner di Freshfi elds, registra<br />

una crescita <strong>dei</strong> crediti di<br />

<strong>non</strong> fac<strong>il</strong>e esigib<strong>il</strong>ità nei portafogli<br />

delle banche italiane. «La<br />

crisi economica sta creando<br />

tensioni su questo fronte, con<br />

i creditori stretti tra due fuochi:<br />

<strong>il</strong> mantenimento di questi<br />

crediti senza certezza di<br />

riscossione o la dismissione a<br />

patto di accettare svalutazioni<br />

importante», spiega, forte<br />

dell’esperienza maturata sul<br />

lato vendita con diversi istituti<br />

di credito della Penisola.<br />

Alberto Giampieri<br />

OPERAZIONI RECENTI NEL SETTORE<br />

Corrado Angelelli<br />

Che ora si trovano a fare i<br />

conti anche con <strong>il</strong> clima di generale<br />

sfi ducia verso <strong>il</strong> nostro<br />

paese: «Il problema principale<br />

è <strong>il</strong> disallineamento tra domanda<br />

e offerta: in particolare <strong>negli</strong><br />

ultimi mesi gli investimenti nel<br />

“sistema Italia” richiedono un<br />

ritorno economico che <strong>non</strong> è in<br />

linea con le aspettative di prezzo<br />

delle banche italiane». Di solito<br />

a seguire queste operazioni<br />

sono gli avvocati specializzati<br />

in banking&fi nance, precisa Angelelli,<br />

«ma <strong>non</strong> mancano i casi<br />

di controversie che sfociano nei<br />

tribunali e in queste situazioni<br />

la palla passa agli esperti di contenzioso».<br />

© Riproduzione riservata<br />

STUDI & CARRIERE<br />

Dismissione di un portafoglio di crediti in<br />

sofferenza di Banca Monte <strong>dei</strong> Paschi di<br />

Siena<br />

Cessione di quatto portafogli di crediti in sofferenza<br />

di Deutsche Bank, sede di Londra<br />

Acquisto di crediti prevalentemente ipotecari<br />

da parte di Unicredit e Cassa di Risparmio<br />

di Fabriano)<br />

Cartolarizzazione <strong>dei</strong> crediti da parte di<br />

Wabco (lo <strong>studi</strong>o è stato esponsab<strong>il</strong>e italiano<br />

del progetto<br />

VALORE<br />

IN EURO<br />

2,7 m<strong>il</strong>iardi<br />

120 m<strong>il</strong>ioni<br />

n.d.<br />

n.d.<br />

SQUERZONI, JONES DAY<br />

Il boom <strong>dei</strong> crediti <strong>non</strong> performanti troverà<br />

conferma anche durante tutto quest’anno,<br />

come lo era stata nel 2011. È la convinzione<br />

di Francesco Squerzoni, partner di<br />

Jones Day. «La sensazione è di un’ulteriore<br />

crescita del settore nel 2012 sia in Italia<br />

sia a livello Europeo, in particolare sui<br />

grandi portafogli bancari», commenta. Una<br />

conseguenza dovuta all’impennata «delle<br />

sofferenze e, in alcuni casi, a decisioni<br />

strategiche di interruzione delle linee di<br />

<strong>business</strong> da parte di istituti di credito primari.<br />

L’interesse sarà in primis rivolto ai<br />

portafogli di cosiddetti mortgage <strong>loans</strong>, ma<br />

di sicuro le operazioni riguarderanno, forse<br />

ben più che in passato, anche portafogli<br />

con signifi cativa componente unsecured<br />

o anche integralmente composti da crediti<br />

unsecured». Per quanto riguarda altri<br />

settori di investimento, «continuerà l’interesse<br />

per gli acquisti di crediti o azioni<br />

da procedure concorsuali, mentre l’acquisto<br />

di aziende in tali contesti, almeno per<br />

gli istituzionali, rimane una tipologia di<br />

investimento meno appetib<strong>il</strong>e per natura,<br />

complessità rispetto al rendimento atteso<br />

e scarsa fi ducia per <strong>il</strong> mercato italiano».<br />

Al di là delle grandi operazioni, Squerzoni<br />

registra anche un interesse crescente<br />

da parte degli investitori «che operano su<br />

portafogli più piccoli o su singole posizioni.<br />

Molto vivo è anche <strong>il</strong> mercato di altre<br />

operazioni del settore distressed, come gli<br />

acquisti di asset da concordati preventivi<br />

o fallimentari».<br />

Lunedì 19 Marzo 2012<br />

Il tema resterà caldo anche nel 2012<br />

Francesco Squerzoni<br />

III

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