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Euro Pool System, la strada difficile del numero uno

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<strong>Euro</strong> <strong>Pool</strong> <strong>System</strong>,<br />

<strong>la</strong> <strong>strada</strong> <strong>difficile</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>numero</strong> <strong>uno</strong><br />

Intervista a Emanuele Timpanaro, country manager di EPS<br />

Eugenio Felice<br />

La frammentazione <strong>del</strong><strong>la</strong> catene distributive italiane e<br />

quel<strong>la</strong> <strong>del</strong> sistema produttivo non facilitano l’espansione<br />

<strong>del</strong> sistema degli imbal<strong>la</strong>ggi riutilizzabili a<br />

sponde abbattibili, ben più affermato nel Centro e<br />

Nord <strong>Euro</strong>pa. Nonostante le difficoltà, <strong>Euro</strong> <strong>Pool</strong><br />

<strong>System</strong>, pooler leader in <strong>Euro</strong>pa con oltre 650 milioni<br />

di rotazioni all’anno, dopo l’accordo con Auchan,<br />

punta a crescere ancora nel nostro Paese. Forte di un<br />

servizio completo e di una expertise unica<br />

L’Italia è ancora piuttosto indietro<br />

rispetto al resto d’<strong>Euro</strong>pa nell’utilizzo<br />

di imballi in p<strong>la</strong>stica riutilizzabili<br />

a sponde abbattibili. Le<br />

catene distributive sono ancora<br />

troppo concentrate, nelle loro<br />

dinamiche di acquisto, sul prodotto<br />

fresco che poi sarà esposto nei<br />

punti vendita. L’imbal<strong>la</strong>ggio è<br />

visto come un elemento secondario,<br />

quasi una seccatura. Abbiamo<br />

intervistato sull’argomento<br />

Emanuele Timpanaro, da alcuni<br />

anni country manager di <strong>Euro</strong><br />

<strong>Pool</strong> <strong>System</strong>, il pooler leader in<br />

<strong>Euro</strong>pa con oltre 650 milioni di<br />

movimentazioni nel 2011. Lo<br />

abbiamo incontrato nello stabilimento<br />

di Reggiolo, in provincia di<br />

Reggio Emilia, posizione strategica<br />

essendo vicino all’intersezione<br />

<strong>del</strong>le autostrade A22 <strong>del</strong><br />

Brennero e A1 <strong>del</strong> Sole. Quello di<br />

Reggiolo, con 6 mi<strong>la</strong> metri quadri<br />

coperti, di cui 1.500 destinati<br />

all’area di <strong>la</strong>vaggio, con una capacità<br />

di <strong>la</strong>vaggio fino a 4 mi<strong>la</strong><br />

casse all’ora per un totale di 18<br />

milioni di colli all’anno, è l’unico<br />

stabilimento di proprietà di <strong>Euro</strong><br />

<strong>Pool</strong> <strong>System</strong> in Italia. Al suo<br />

interno, oltre alle c<strong>la</strong>ssiche cassette<br />

di colore verde, abbiamo<br />

visto anche le cassette di colore<br />

blu, destinate ai retailer di Belgio<br />

e O<strong>la</strong>nda. La rete italiana comprende<br />

poi altri sei depositi, di<br />

cui tre con centro <strong>la</strong>vaggio, nelle<br />

più importanti aree produttive<br />

d’Italia: a Vittoria (Ragusa),<br />

Santa Palomba (Roma), Caldaro<br />

(Trento), Polignano (Bari),<br />

Terracina (Latina) e Scordia<br />

(Catania).<br />

FM - L’anno scorso avete<br />

sig<strong>la</strong>to un accordo con<br />

Auchan <strong>del</strong><strong>la</strong> durata di cinque<br />

anni. Per <strong>la</strong> prima volta<br />

una catena nazionale si è affidata<br />

a <strong>Euro</strong> <strong>Pool</strong> <strong>System</strong> per<br />

il servizio di pooling. In Italia<br />

però <strong>la</strong> vostra quota di mercato<br />

è ancora modesta. Quali<br />

sono le prospettive?<br />

ET - Dopo Auchan eravamo vicini<br />

a chiudere un contratto con<br />

un’altra catena importante, ma<br />

poi è stata fatta una scelta diversa.<br />

Teniamo conto che una parte<br />

importante <strong>del</strong>l’attività che svolgiamo<br />

in Italia, così come in<br />

FRUITBOOKMAGAZINE<br />

39


40<br />

FRUITBOOKMAGAZINE l N.1 l OTTOBRE 2012


Spagna, riguarda l’esportazione,<br />

perché buona parte <strong>del</strong>le catene<br />

oltre confine, a partire da Edeka,<br />

spingono i propri fornitori all’utilizzo<br />

di cassette riutilizzabili a<br />

sponde abbattibili. Se quindi con<br />

Auchan l’anno scorso abbiamo<br />

fatto circa 3 milioni di rotazioni<br />

avendo iniziato solo a metà anno,<br />

con l’export ne abbiamo fatte 32<br />

milioni, mentre per il 2012 stimiamo<br />

di chiudere a 40 milioni e<br />

per l’anno prossimo ci siamo dati<br />

l’obiettivo di arrivare a quota 45<br />

milioni. Quindi direi che non possiamo<br />

par<strong>la</strong>re di quota di mercato<br />

modesta. Premesso questo, noi<br />

siamo al<strong>la</strong> continua ricerca di<br />

nuovi clienti, non solo per le cassette<br />

ma anche per i pallet, per<br />

cui <strong>la</strong> società ha posto come obiettivo<br />

a cinque anni di raddoppiare<br />

il <strong>numero</strong> di movimenti, con<br />

l’obiettivo di arrivare a quota 100<br />

milioni su sca<strong>la</strong> europea.<br />

L’acquisizione di LPR, che è oggi<br />

<strong>la</strong> nostra divisione pallet, è stato<br />

strategico perché ci ha permesso<br />

di arricchire l’offerta commerciale<br />

e di avvicinare nuovi clienti.<br />

Come il gruppo Selex, che all’inizio<br />

<strong>del</strong>l’estate ha sig<strong>la</strong>to un accordo<br />

che prevede l’utilizzo dei pallet<br />

rossi su tutto il territorio nazionale<br />

da parte dei loro fornitori di<br />

prodotti di <strong>la</strong>rgo consumo.<br />

FM - Come vede il mercato<br />

dei riutilizzabili in Italia?<br />

ET - È fermo, perché nel nostro<br />

Paese governa più <strong>la</strong> leva commerciale<br />

che non quel<strong>la</strong> logistica.<br />

Mi spiego: chi acquista prodotti<br />

l N.1 l OTTOBRE 2012<br />

Numero rotazioni<br />

656milioni<br />

Fatturato<br />

224milioni<br />

di <strong>Euro</strong><br />

45<br />

278<br />

<strong>Euro</strong> <strong>Pool</strong> <strong>System</strong> nel 2011<br />

Numero filiali<br />

Numero<br />

dipendenti<br />

ortofrutticoli non è focalizzato su<br />

quello che è il mondo <strong>del</strong>l’asset,<br />

tra cui l’imballo, inteso sia come<br />

cassetta che come pallet. Il <strong>la</strong>voro<br />

<strong>del</strong> buyer è acquistare<br />

l’ortofrutta, non l’imballo. Il problema<br />

di fondo è che in questo<br />

modo si viene a creare una elevata<br />

inefficienza all’interno <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

filiera, perché un sistema misto<br />

non è né carne né pesce, non è né<br />

monouso, che segue una certa<br />

filosofia, né totalmente riutilizzabile,<br />

che ne segue un’altra. Basta<br />

entrare in una piattaforma logistica<br />

e vedere i bancali per capire<br />

che tipo di inefficienze ci sono.<br />

Avere un sistema misto complica<br />

<strong>la</strong> vita al<strong>la</strong> catena distributiva sia<br />

dal punto di vista logistico, perché<br />

nel<strong>la</strong> piattaforma chi prepara<br />

i pallet ha una produttività inferiore,<br />

che da quello qualitativo,<br />

dato che nei pallet misti gli<br />

imballi non sono perfettamente<br />

impi<strong>la</strong>bili e si verificano schiacciamenti,<br />

rotture, vuoti con conseguenti<br />

danni al<strong>la</strong> merce. Problemi<br />

all’ordine <strong>del</strong> giorno per le piattaforme.<br />

Ne risente poi anche il<br />

punto vendita, dove l’allestimento<br />

<strong>del</strong> banco avviene in modo disomogeneo,<br />

per non par<strong>la</strong>re di coloro<br />

che svuotano addirittura <strong>la</strong><br />

merce dal cartone al<strong>la</strong> cassetta di<br />

p<strong>la</strong>stica per mantenere <strong>la</strong> linearità<br />

<strong>del</strong> banco, tutte cose che<br />

avvengono giornalmente nei<br />

punti di vendita ma che determinano<br />

totale inefficienza. Succede<br />

questo perché non vi è una precisa<br />

strategia che lega le logiche di<br />

acquisto a quelle logistiche.<br />

Presenza in<br />

13paesi<br />

Presente in<br />

20paesi<br />

Buona parte<br />

<strong>del</strong>l’attività che<br />

<strong>Euro</strong> <strong>Pool</strong><br />

<strong>System</strong> svolge<br />

in Italia, così<br />

come in Spagna,<br />

riguarda<br />

l’esportazione,<br />

perché molte<br />

<strong>del</strong>le catene<br />

oltre confine, a<br />

partire da<br />

Edeka, spingono<br />

i propri fornitori<br />

all’utilizzo<br />

di cassette riutilizzabili<br />

a sponde<br />

abbattibili.<br />

FRUITBOOKMAGAZINE<br />

41


42<br />

La Palette Rouge (LPR), dal 2011 parte <strong>del</strong><br />

Gruppo <strong>Euro</strong> <strong>Pool</strong> <strong>System</strong>, è una società specializzata<br />

nel noleggio pallet per il settore dei beni di<br />

<strong>la</strong>rgo consumo. Il Gruppo opera in tutta <strong>Euro</strong>pa,<br />

garantendo ai partner e ai destinatari europei dei<br />

propri clienti un servizio completo. Con oltre 45<br />

milioni di movimenti pallet l’anno in tutta<br />

<strong>Euro</strong>pa, il Gruppo LPR ha un fatturato di oltre<br />

117 milioni di euro. La divisione italiana, diretta<br />

da Fabio Benazzo, ha sig<strong>la</strong>to nei mesi scorsi un<br />

accordo con Selex Gruppo Commerciale Srl per<br />

l’utilizzo <strong>del</strong> pallet rosso all’interno <strong>del</strong><strong>la</strong> rete degli<br />

associati Selex su tutto il territorio nazionale.<br />

FM - Quali sono i benefici di<br />

una standardizzazione spinta?<br />

ET - Quando <strong>la</strong> catena distributiva<br />

fa una scelta di campo, come<br />

succede in altri Paesi europei<br />

come l’O<strong>la</strong>nda, aumenta <strong>la</strong> produttività<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> piattaforma, si<br />

riducono le avarie e le rotture,<br />

aumenta il grado di saturazione<br />

dei camion sia in andata che in<br />

ritorno, si riducono drasticamente<br />

i costi di smaltimento degli imballi,<br />

aumenta <strong>la</strong> tracciabilità, dato<br />

che ogni nostra cassetta è dotata<br />

di un bar-code e quando richiesto<br />

di chip RFID, c’è un refund commerciale<br />

per <strong>la</strong> catena, si riduce<br />

l’immissione di anidride carbonica<br />

nell’ambiente, si riducono in<br />

generale i costi di movimentazione.<br />

Uno studio commissionato da<br />

un’importante distributore ha<br />

confermato gli enormi benefici<br />

che l’utilizzo spinto degli imballi<br />

riutilizzabili fornisce sia in ambito<br />

organizzativo che economico.<br />

Questo ha dimostrato che i benefici<br />

iniziano ad essere apprezzabili<br />

quando <strong>la</strong> standardizzazione<br />

degli imbal<strong>la</strong>ggi inizia a supera il<br />

55-60%. I benefici, anche in termini<br />

economici, crescono in modo<br />

esponenziale superata tale soglia<br />

e diventando enormi se si arriva<br />

a superare il livello <strong>del</strong>l’85-90%.<br />

Anche perché <strong>la</strong> standardizzazione<br />

degli imbal<strong>la</strong>ggi permette di<br />

automatizzare <strong>la</strong> movimentazione<br />

e <strong>la</strong> preparazione dei pallet, come<br />

hanno fatto Eroski nel<strong>la</strong> piattaforma<br />

di Madrid e Colruyt in<br />

Belgio.<br />

Mercato <strong>del</strong>le RPC in Italia - GDO 2011<br />

Catena Quote % Rotazioni <strong>Pool</strong>ing<br />

RPC F&V in F&V<br />

Coop<br />

Conad<br />

Selex Group<br />

Auchan + Sma<br />

GS Carrefour<br />

Esselunga<br />

Interdis<br />

Despar<br />

Sisa<br />

Crai<br />

C3<br />

Sigma<br />

Pam<br />

Finiper<br />

Altri<br />

Rewe-Bil<strong>la</strong><br />

Metro<br />

Agorà<br />

Coralis Consorzio<br />

<strong>Euro</strong>spin<br />

Bennet<br />

Gr. Lombardini<br />

Lidl<br />

Gigante<br />

Sun<br />

TOTALE<br />

13,2%<br />

9,0%<br />

8,6%<br />

7,4%<br />

6,3%<br />

6,2%<br />

5,6%<br />

5,1%<br />

4,4%<br />

3,7%<br />

3,6%<br />

3,1%<br />

2,7%<br />

2,6%<br />

2,1%<br />

2,1%<br />

2,0%<br />

1,9%<br />

1,9%<br />

1,9%<br />

1,7%<br />

1,6%<br />

1,2%<br />

1,1%<br />

1,1%<br />

100,0%<br />

FM - A che punto è arrivata <strong>la</strong><br />

standardizzazione degli<br />

imballi in Italia?<br />

ET - Mediamente si viaggia attorno<br />

al 40-45%, quindi i benefici<br />

sono molto modesti. E attenzione,<br />

<strong>la</strong> maggior parte dei distributori<br />

50 mil<br />

25 mil<br />

15 mil<br />

5 mil<br />

25 mil<br />

40 mil<br />

8 mil<br />

14 mil<br />

3/4 mil<br />

8 mil<br />

3 mil<br />

5 mil<br />

10 mil<br />

10 mil<br />

12 mil<br />

5/6 mil<br />

3/4 mil<br />

5 mil<br />

5 mil<br />

8 mil<br />

6 mil<br />

6 mil<br />

2 mil<br />

5 mil<br />

max 1 mil<br />

300 Mil<br />

CPR<br />

CPR<br />

Steco<br />

EPS<br />

Polimer<br />

di proprietà<br />

Steco<br />

CPR<br />

Cartone<br />

Ifco / Steco<br />

CPR<br />

CPR<br />

Polimer<br />

one way<br />

Ifco<br />

Cardbord<br />

Ifco<br />

Ifco<br />

CPR<br />

Cartone<br />

Cartone<br />

CPR<br />

Ifco / Steco<br />

si dichiara già soddisfatto di riuscire<br />

a raggiungere questi livelli.<br />

Se guardiamo agli altri mercati<br />

europei, <strong>la</strong> catena più performante<br />

nel<strong>la</strong> standardizzazione degli<br />

imballi è proprio <strong>la</strong> spagno<strong>la</strong><br />

Eroski, che raggiunge il 95%, gra-<br />

FRUITBOOKMAGAZINE l N.1 l OTTOBRE 2012


«Il mercato italiano è fermo, perché nel nostro<br />

Paese governa più <strong>la</strong> leva commerciale di quel<strong>la</strong><br />

logistica. Chi acquista prodotti ortofrutticoli non è<br />

focalizzato su quello che è il mondo <strong>del</strong>l’asset, tra<br />

cui l’imballo. Il suo <strong>la</strong>voro è acquistare l’ortofrutta.<br />

Il problema è che ciò crea un’elevata inefficienza».<br />

zie anche al nostro centro di<br />

<strong>la</strong>vaggio che si trova all’interno<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> loro piattaforma automatizzata<br />

di Madrid. Questi livelli sono<br />

raggiungibili anche perché oggi<br />

siamo in grado di portare le<br />

nostre cassette ai produttori<br />

<strong>del</strong>l’America Latina, <strong>del</strong> Sud<br />

Africa e <strong>del</strong><strong>la</strong> Nuova Ze<strong>la</strong>nda.<br />

Abbiamo aperto infatti lo scorso<br />

anno un ufficio ad hoc ad Alicante<br />

che si occupa proprio dei mercati<br />

d’oltremare e solo con <strong>la</strong> Nuova<br />

Ze<strong>la</strong>nda abbiamo già fatto il<br />

primo mezzo milione di movimenti.<br />

Diamo quindi <strong>la</strong> possibilità<br />

al<strong>la</strong> piattaforma di ricevere il prodotto<br />

già imbal<strong>la</strong>to nel modo corretto,<br />

senza bisogno di andare a<br />

l N.1 l OTTOBRE 2012<br />

riconfezionare per il punto vendita.<br />

Un bel vantaggio in termini di<br />

costi.<br />

FM - Nel nostro Paese il leader<br />

di mercato nel riutilizzabile<br />

è CPR <strong>System</strong>, consorzio<br />

che vede tra i suoi soci aziende<br />

distributive come Coop e<br />

Conad e aziende di produzione<br />

come Apofruit. Quali sono<br />

le maggiori differenze tra voi<br />

e loro?<br />

ET - Si tratta di due servizi diversi.<br />

Potrei dire che noi operiamo a<br />

livello continentale se non addirittura<br />

mondiale, essendo un<br />

gruppo europeo leader in O<strong>la</strong>nda,<br />

Belgio e Germina, presente anche<br />

Le cassette vengono <strong>la</strong>vate a una temperatura<br />

di circa 60 gradi centigradi. CPR<br />

<strong>System</strong>, per fare un confronto, <strong>la</strong>va tra i<br />

48 e i 50 gradi centigradi. Lo stabilimento<br />

di Reggiolo, l’unico di proprietà<br />

di <strong>Euro</strong> <strong>Pool</strong> <strong>System</strong>, dedica al<strong>la</strong> zona<br />

<strong>la</strong>vaggio 1.500 metri quadrati, su una<br />

superficie coperta complessiva di 6 mi<strong>la</strong><br />

metri. La capacità di <strong>la</strong>vaggio è di 4<br />

mi<strong>la</strong> casse all’ora per un totale di 18<br />

milioni di colli all’anno. La rete italiana<br />

comprende altri sei depositi.<br />

FRUITBOOKMAGAZINE<br />

43


44<br />

Emanuele Timpanaro, 43 anni, è entrato in <strong>Euro</strong><br />

<strong>Pool</strong> <strong>System</strong> nel 2008 con <strong>la</strong> carica di direttore<br />

commerciale. Oggi riveste anche il ruolo di country<br />

manager. Laureato in Statistica all’Università<br />

degli Studi di Padova nel 1994, ha <strong>la</strong>vorato per<br />

nove anni come capo settore grocery e freschi presso<br />

Auchan Ipermercati. Dal 2003 al 2007 ha coperto<br />

il ruolo di direttore vendite presso Fiorital<br />

Italia, azienda leader in <strong>Euro</strong>pa nel<strong>la</strong> distribuzione<br />

di pesce fresco.<br />

in Spagna e Francia e che oggi<br />

esporta anche oltreoceano. Potrei<br />

dire che noi operiamo su più settori<br />

merceologici freschi, quindi<br />

non solo l’ortofrutta ma anche <strong>la</strong><br />

carne, i salumi, i formaggi, il<br />

pesce. Proprio a Settembre di<br />

quest’anno parte un importante<br />

progetto sull’impiego <strong>del</strong>le casse<br />

riutilizzabili con Auchan nell’ambito<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> carne rossa che prevede<br />

l’inserimento di una nuova cassa<br />

dedicata ai tranci in sottovuoto.<br />

Potrei dire che noi non costringiamo<br />

il distributore a suddividere le<br />

casse per mo<strong>del</strong>lo ma li <strong>la</strong>sciamo<br />

liberi di restituirci le casse come<br />

meglio credono per non gravare<br />

nel<strong>la</strong> loro organizzazione e sui<br />

loro costi di gestione. Potrei dire<br />

che abbiamo una tariffa che comprende<br />

anche il trasporto <strong>del</strong>le<br />

cassette al produttore e<br />

un’assicurazione sul credito che<br />

viene fatto allo stesso produttore.<br />

Potrei dire che le cassette sono<br />

tutte di nostra proprietà, mentre<br />

quelle di CPR appartengono ai<br />

soci, i quali ne anticipano<br />

l’acquisto per <strong>la</strong> quota che prevedono<br />

di utilizzare. Potrei dire che<br />

per garantire un’eccellente sanificazione<br />

noi <strong>la</strong>viamo le cassette<br />

intorno ai 60 gradi, . Ma <strong>la</strong> differenza<br />

sostanziale, è che noi <strong>la</strong>viamo<br />

il 100 per cento <strong>del</strong>le cassette<br />

quando le riprendiamo dal<strong>la</strong> piattaforma<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> catena distributiva,<br />

mentre CPR dichiara una percentuale<br />

di <strong>la</strong>vaggio attorno al 50 per<br />

cento. Ciò significa che mediamente<br />

<strong>la</strong> metà <strong>del</strong>le cassette che<br />

un produttore riceve ha già ospi-<br />

BENEFICI / COSTI SMALTIMENTO %<br />

<strong>Pool</strong>er a confronto<br />

Lavaggio<br />

Trasporto compreso<br />

Internazionale<br />

Stock casse<br />

Casse proprie<br />

Altri settori<br />

100%<br />

si<br />

poco<br />

limitato<br />

si<br />

no<br />

tato altra frutta o verdura.<br />

Questo incide in maniera determinante<br />

anche sui costi, non solo<br />

quelli di <strong>la</strong>vaggio, ma anche quelli<br />

di trasporto al centro di <strong>la</strong>vaggio,<br />

e spiega come mai <strong>la</strong> tariffa<br />

POLYMER IFCO EPS CPR<br />

100%<br />

si<br />

si<br />

si<br />

si<br />

no<br />

Standardizzazione <strong>del</strong><strong>la</strong> filiera<br />

Curva dei Benefici al variare <strong>del</strong><strong>la</strong> standardizzazione<br />

Confronto con costi di smaltimento<br />

100%<br />

si<br />

si<br />

si<br />

si<br />

si<br />

50%<br />

no<br />

no<br />

si<br />

misto<br />

no<br />

0% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% 50% 55% 60% 65% 70% 75% 80% 85% 90%<br />

Benefici Costo Smaltimento<br />

CPR sia <strong>la</strong> più bassa oggi sul mercato.<br />

Come dicevo, parliamo quindi<br />

di due servizi diversi. In<br />

sostanza è inutile par<strong>la</strong>re di convenienza<br />

se confrontiamo il prezzo<br />

<strong>del</strong>le mele con quello <strong>del</strong>le fra-<br />

FRUITBOOKMAGAZINE l N.1 l OTTOBRE 2012


CPR <strong>System</strong> è leader di mercato in Italia e conta tra<br />

i suoi soci fondatori catene come Coop e Conad e<br />

suppliers come Apofruit. La cooperativa dichiara<br />

una percentuale di <strong>la</strong>vaggio nel 2011 pari al 51<br />

per cento. Ciò significa che <strong>la</strong> metà <strong>del</strong>le cassette<br />

viene riutilizzata senza essere <strong>la</strong>vata.<br />

gole, per fare un paragone serio<br />

dovremmo confrontare tutto a<br />

parità di condizioni e in questo<br />

caso sono anche convinto che<br />

<strong>Euro</strong> <strong>Pool</strong> <strong>System</strong> ne risulterebbe<br />

vincente.<br />

FM - Il settore <strong>del</strong>le cassette<br />

in cartone ondu<strong>la</strong>to non vede<br />

certo di buon occhio<br />

l’affermazione degli imballi in<br />

p<strong>la</strong>stica riutilizzabili. Da anni<br />

punta il dito sul presunto<br />

maggiore impatto ambientale<br />

<strong>del</strong> vostro sistema rispetto a<br />

quello <strong>del</strong><strong>la</strong> carta. Qual è <strong>la</strong><br />

vostra posizione?<br />

ET - Assolutamente i due sistemi<br />

non si equivalgono dal punto di<br />

vista <strong>del</strong><strong>la</strong> sostenibilità ambientale.<br />

Diversi studi indipendenti, tra<br />

cui <strong>uno</strong> <strong>del</strong> 2007 effettuato<br />

dall’Università di Stoccarda, pubblicato<br />

anche nel nostro sito<br />

internet, hanno dimostrato che,<br />

mettendo a confronto tutto il ciclo<br />

di vita <strong>del</strong><strong>la</strong> cassetta in p<strong>la</strong>stica<br />

riutilizzabile con quello <strong>del</strong><strong>la</strong> cassetta<br />

in cartone ondu<strong>la</strong>to e prendendo<br />

in esame i due sistemi nel<br />

loro complesso, l’impatto ambientale<br />

in termini di anidride carbonica<br />

emessa, di fabbisogno energetico<br />

e di rifiuti generati è molto<br />

inferiore nel caso <strong>del</strong><strong>la</strong> p<strong>la</strong>stica<br />

riutilizzabile. Parliamo <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

metà. Basti pensare infatti che<br />

una cassetta in p<strong>la</strong>stica dura in<br />

media 10 anni e fa 8 rotazioni<br />

all’anno. Ciò equivale a 80 utilizzi<br />

per una cassetta in p<strong>la</strong>stica,<br />

quando per fare lo stesso <strong>la</strong>voro<br />

servono 80 cassette in cartone. Il<br />

l N.1 l OTTOBRE 2012<br />

nostro è un circuito virtuoso, non<br />

ci sono dubbi su questo. Nessuna<br />

<strong>del</strong>le nostre cassette finisce in<br />

discarica. A fine ciclo poi le stesse<br />

vengono triturate e vendute, così<br />

da recuperare parte dei costi. Di<br />

fatto oggi le società di pooling<br />

come <strong>Euro</strong> <strong>Pool</strong> <strong>System</strong> sono dei<br />

veri e propri sistemi “green” perché<br />

abbattono in maniera impor-<br />

FRUITBOOKMAGAZINE<br />

45


46<br />

La foto a sinistra, scattata nel mese di agosto nel<br />

reparto ortofrutta <strong>del</strong>l’ipermercato Auchan di<br />

Bussolengo, in provincia di Verona, testimonia<br />

cosa intende Emanuele Timpanaro quando sostiene<br />

che in Italia vige per gli imbal<strong>la</strong>ggi un sistema<br />

misto. In questa corsia viene fatto un uso improprio<br />

<strong>del</strong>le cassette riutilizzabili, che fungono più<br />

che altro da elemento di arredo e su cui sono<br />

appoggiate cassette monouso di ogni materiale:<br />

p<strong>la</strong>stica, polistirolo, cartone e legno. Precisiamo<br />

che in buona parte <strong>del</strong> restante reparto, invece, le<br />

cassette <strong>Euro</strong> <strong>Pool</strong> <strong>System</strong> erano usate in modo<br />

appropriato.<br />

tante <strong>la</strong> quota di imbal<strong>la</strong>ggi che<br />

finirebbero nelle discariche. Basti<br />

pensare che solo in Italia il mercato<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> grande distribuzione<br />

impiega circa 300 milioni di cassette<br />

riutilizzabili che equivarrebbero<br />

a 300 mi<strong>la</strong> tonnel<strong>la</strong>te di<br />

rifiuti da imbal<strong>la</strong>ggio. Sarebbe<br />

una cosa giusta che anche le<br />

autorità competenti ci aiutassero<br />

a promuovere l’uso <strong>del</strong> riutilizzabile<br />

riconoscendoci quale<br />

«Le autorità<br />

competenti dovrebbero<br />

dare<br />

incentivi a un<br />

sistema virtuoso<br />

come il<br />

nostro, invece<br />

vorrebbero tassarci».<br />

parte strategica nel meccanismo<br />

di prevenzione dei rifiuti da<br />

imbal<strong>la</strong>ggio. Insomma, invece di<br />

tassarci come vorrebbe fare il<br />

Conai, dovrebbero fornire incentivi<br />

a supporto <strong>del</strong> nostro sistema<br />

perché questo aumenterebbe <strong>la</strong><br />

possibilità di sottrarre tonnel<strong>la</strong>te<br />

di imbal<strong>la</strong>ggi che finirebbero inesorabilmente<br />

nelle discariche.<br />

Concetto molto chiaro nel resto<br />

d’<strong>Euro</strong>pa, ma evidentemente non<br />

ancora in Italia.<br />

F O C U S<br />

EURO POOL SYSTEM, NASCE<br />

NEL ‘92 DA UN SENTIMENTO<br />

DI FRUSTRAZIONE<br />

Come si diventa leader <strong>del</strong> mercato<br />

europeo degli imbal<strong>la</strong>ggi riutilizzabili?<br />

<strong>Euro</strong> <strong>Pool</strong> <strong>System</strong> è nata in<br />

modo alquanto singo<strong>la</strong>re: da un<br />

sentimento di frustrazione, causata<br />

dal<strong>la</strong> molteplicità dei diversi imbal<strong>la</strong>ggi<br />

per frutta e verdura riutilizzabili<br />

e a perdere. Imbal<strong>la</strong>ggi diversi<br />

per tipo, misura e colore. Da questi<br />

derivava <strong>la</strong> necessità di riconfezionare<br />

i prodotti all’infinito, con un<br />

conseguente aumento dei rifiuti e<br />

una notevole inefficienza logistica<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> catena <strong>del</strong> fresco.<br />

Nel 1992 tre pool di imbal<strong>la</strong>ggi,<br />

che facevano parte di società cooperative<br />

di gestione di aste nei<br />

Paesi Bassi, in Belgio e in Germania,<br />

decidono di porre fine a<br />

questa situazione. Le tre aziende<br />

uniscono le forze e realizzano un<br />

imbal<strong>la</strong>ggio standard destinato a<br />

frutta e verdura. Resistente ed efficiente.<br />

Quell‘imbal<strong>la</strong>ggio rappresentava<br />

un enorme passo avanti e<br />

sarebbe evoluto fino a diventare <strong>la</strong><br />

robustissima cassetta riutilizzabile<br />

blu e verde, disponibile in diverse<br />

misure. <strong>Euro</strong> <strong>Pool</strong> <strong>System</strong> ne diventa<br />

il gestore: un pool operator<br />

europeo, diretto dai tre pool di<br />

imbal<strong>la</strong>ggi grazie a un sistema<br />

semplice, ma perfettamente organizzato.<br />

Questo sistema ha conosciuto<br />

un grande successo fin dal-<br />

l’inizio. La cassetta è infatti robusta,<br />

impi<strong>la</strong>bile, pulita, resistente, e<br />

sempre disponibile in tempo utile<br />

presso i <strong>numero</strong>si centri servizi europei.<br />

Ma, elemento forse ancora<br />

più importante: <strong>la</strong> cassetta diventata<br />

lo standard <strong>del</strong> mercato. Gli<br />

imbal<strong>la</strong>ggi di questo tipo in circo<strong>la</strong>zione<br />

sono ben presto milioni e il<br />

<strong>numero</strong> di rotazioni arriva a centinaia<br />

di milioni. In ragione <strong>del</strong><strong>la</strong> sua<br />

forte crescita, <strong>Euro</strong> <strong>Pool</strong> <strong>System</strong><br />

diventa indipendente nel 1996. Le<br />

aste rimangono però azioniste.<br />

Oggi gli imbal<strong>la</strong>ggi non sono usati<br />

soltanto per frutta e verdura, ma<br />

sempre più spesso anche per pesce,<br />

carne, prodotti da forno e cibi confezionati.<br />

La grande distribuzione<br />

sta scoprendo i vantaggi di una<br />

standardizzazione estesa. Gli imbal<strong>la</strong>ggi<br />

hanno successo ben presto<br />

in tutta <strong>Euro</strong>pa. Dato che le cassette<br />

vuote viaggiano sempre più lontano,<br />

nel 1997 l’azienda crea un<br />

altro prodotto destinato a diventare<br />

un c<strong>la</strong>ssico: <strong>la</strong> cassetta pieghevole,<br />

versione salva-spazio <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

cassetta rigida. Le nuove cassette<br />

sono impi<strong>la</strong>bili, anche in combinazione<br />

con le cassette rigide, ma<br />

molto più efficienti nel<strong>la</strong> logistica<br />

di ritorno. Una volta piegate, infatti,<br />

hanno un ingombro ridotto<br />

<strong>del</strong>l’86 per cento. La cassetta pieghevole<br />

viene accolta con grande<br />

entusiasmo. Il rompicapo logistico<br />

diventa sempre più complesso e<br />

ricco di sfide.<br />

FRUITBOOKMAGAZINE l N.1 l OTTOBRE 2012

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