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seconda parte - Formazione e Sicurezza

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RISCHIO ELETTROMAGNETICO<br />

NEGLI APPARATI SPERIMENTALI<br />

E TECNOLOGICI<br />

NORMATIVA DI RIFERIMENTO<br />

(Fonte principale del materiale: Paolo Rossi<br />

Istituto Superiore per la Prevenzione e la <strong>Sicurezza</strong> del Lavoro<br />

(ISPESL) Monte Porzio Catone – Roma)<br />

p.rossi@dil.ispesl.it


Lunghezza<br />

d’onda onda<br />

Frequenza<br />

10 -6<br />

10 -3<br />

10 0<br />

10 4<br />

10 7<br />

m Hz<br />

10 -7 3 x 10 15<br />

λ<br />

3 x 10 14<br />

3 x 10 11<br />

3 x 10 8<br />

3 x 10 4<br />

3 x 10 1<br />

0<br />

RADIAZIONI<br />

IONIZZANTI<br />

UV<br />

RADIAZIONI NON IONIZZANTI<br />

FREQUENZE<br />

OTTICHE<br />

FREQUENZE NON OTTICHE<br />

Vis<br />

Radiazione<br />

infrarossa<br />

Radiofrequenze<br />

Basse frequenze<br />

CAMPI<br />

STATICI<br />

Microonde<br />

Diagnostica a raggi X<br />

Radioisotopi<br />

Sterilizzazione<br />

Laser<br />

Lampade<br />

Sorgenti termiche<br />

Telecomandi<br />

Impianti radar<br />

Radarterapia<br />

Telefonia cellulare<br />

Forni a microonde<br />

Ponti radio<br />

Emissioni radiotelevisive<br />

Marconiterapia<br />

Radioamatori<br />

Saldatura e incollaggio<br />

Riscaldamento a induzione<br />

Metal detector<br />

Videoterminali<br />

Magnetoterapia<br />

Elettrodomestici<br />

Linee elettriche<br />

Linee telefoniche<br />

RMN<br />

Elettrolisi


Effetti biologici e effetti sanitari<br />

i campi elettromagnetici possono indurre effetti biologici<br />

che in alcuni casi possono portare ad effetti di danno alla<br />

salute<br />

è importante comprendere la differenza tra i due effetti<br />

un effetto biologico si verifica quando l'esposizione<br />

provoca qualche variazione fisiologica notevole o<br />

apprezzabile in un sistema o organo<br />

un effetto di danno alla salute si verifica quando<br />

l’effetto biologico è al di fuori dell’intervallo in cui<br />

l'organismo può normalmente compensarlo, e ciò porta<br />

a qualche condizione di detrimento della salute<br />

Organizzazione Mondiale della Sanità Sanit - Progetto Internazionale CEM<br />

Promemoria n. 182 - Proprietà Propriet fisiche e effetti sui sistemi biologici<br />

www.who.int/peh<br />

www.who.int/ peh-emf emf


Linee guida<br />

ICNIRP (International Commission on Non Ionizing<br />

Radiation Protection)<br />

riconoscimento ufficiale dell’Organizzazione Mondiale<br />

della Sanità (OMS), dell’Agenzia Internazionale per la<br />

Ricerca sul Cancro (International Agency for Research<br />

on Cancer, IARC), e dell’Unione Europea<br />

vengono presi in considerazione tutti gli effetti per i<br />

quali la letteratura scientifica fornisca basi razionali<br />

per la definizione un sistema di protezione


CAMPI STATICI<br />

(0-1 Hz)


CAMPI MAGNETICI STATICI<br />

reattori nucleari<br />

NELLA RICERCA<br />

acceleratori di particelle<br />

NMR<br />

camere a bolle<br />

• i livelli tipici di esposizione al campo magnetico<br />

statico non sono correlati a effetti diretti nei<br />

confronti dell’organismo, ma possono comportare<br />

interferenze con gli stimolatori cardiaci, e<br />

problemi per i portatori di protesi metalliche


CAMPO MAGNETICO STATICO<br />

EFFETTI SANITARI<br />

assenza di effetti significativi su parametri fisiologici,<br />

connessi allo sviluppo e al comportamento per valori<br />

d’induzione magnetica fino a 2 T<br />

esposizioni a lungo termine a campi d’induzione<br />

magnetica minori di 200 mT non sembrano avere<br />

conseguenze sullo stato di salute<br />

se il campo d’induzione magnetica supera qualche<br />

millitesla, possono sussistere potenziali rischi sanitari<br />

in portatori di pacemaker, impianti ferromagnetici e<br />

altri dispositivi elettronici


Lavoratori<br />

TIPO D’ESPOSIZIONE INDUZIONE MAGNETICA<br />

- Media pesata sull’intera<br />

giornata lavorativa (TWA)<br />

-Valore massimo<br />

- Esposizione solo degli arti<br />

Popolazione<br />

LIMITI D’ESPOSIZIONE ICNIRP<br />

PER I CAMPI MAGNETICI STATICI<br />

200 mT<br />

2 T<br />

5 T<br />

- Esposizione continua 40 mT


CAMPI MAGNETICI E DISPOSITIVI<br />

ELETTRONICI IMPIANTATI<br />

potenziali rischi dovuti all'interferenza di campi<br />

magnetici con dispositivi elettronici:<br />

si dovrebbe evitare che persone con pacemaker<br />

impiantati possano risultare esposti a induzioni<br />

magnetiche superiori a 0.5 mT<br />

segnali di avvertimento nei luoghi con induzione<br />

magnetica superiore a 0.5 mT


CAMPI MAGNETICI<br />

E MATERIALI FERROMAGNETICI<br />

rischi dovuti al movimento o allo spostamento di<br />

dispositivi o materiali ferromagnetici impiantati<br />

rischi per schegge metalliche<br />

le aree caratterizzate da livelli d’induzione magnetica<br />

al di sopra di 3 mT devono essere indicate da specifici<br />

segnali di avvertimento<br />

persone con stimolatori cardiaci, impianti ferromagnetici<br />

e dispositivi medicali impiantati potrebbero non essere<br />

protette dai limiti raccomandati.<br />

persone con pinze per aneurismi non amagnetiche non<br />

dovrebbero essere esposte a campi superiori a pochi<br />

millitesla


Tomografi a risonanza magnetica nucleare<br />

(RMN)<br />

campo magnetico statico molto intenso, fino a 2<br />

Tesla per gli apparati di uso diagnostico<br />

campo elettromagnetico in radiofrequenza oscillante<br />

nell’intervallo circa tra 1 e 100 MHz<br />

gradiente di campo magnetico variabile nel tempo<br />

(picchi fino a 20 Tesla/s)


CAMPI VARIABILI NEL<br />

TEMPO<br />

(fino a 300 GHz)<br />

GHz


Meccanismi di interazione<br />

fino alla frequenza di circa 1 MHz prevale<br />

l’induzione di correnti elettriche nei tessuti<br />

elettricamente stimolabili (nervi e muscoli)


Principali effetti biologici in relazione all’induzione<br />

all induzione<br />

di corrente nell'intervallo di frequenza 1- 1 300 Hz<br />

Densità di corrente<br />

(mA/m 2 )<br />

EFFETTI<br />

> 1000 Extrasistole e fibrillazione ventricolare: rischi<br />

per la salute ben determinati<br />

100 – 1000 Stimolazione dei tessuti eccitabili: possibili rischi<br />

per la salute<br />

10 – 100 Possibili effetti sul sistema nervoso<br />

1 – 10 Effetti biologici minori


Stimolazione dei tessuti muscolari<br />

e nervosi elettricamente eccitabili<br />

•si tratta di effetti a soglia: perché si verifichi la<br />

stimolazione la densità di corrente elettrica deve<br />

essere maggiore di un determinato valore.<br />

questa circostanza permette di fissare limiti di<br />

esposizione finalizzati alla totale prevenzione di<br />

questi effetti


Campi a 50 Hz e pacemaker<br />

L’American Conference of Governmental Industrial<br />

Hygienists (ACGIH) raccomanda i seguenti livelli di<br />

sicurezza allo scopo di prevenire interferenze dei campi<br />

elettrici e magnetici a 50 Hz con dispositivi cardiaci<br />

impiantati (valori efficaci rms):<br />

E = 1 kV/m<br />

B = 100 μT


Meccanismi di interazione<br />

con l’aumentare della<br />

frequenza diventa prevalente<br />

l’assorbimento di energia nei<br />

tessuti attraverso il rapido<br />

movimento oscillatorio di ioni<br />

e molecole:<br />

SAR (W/kg)<br />

a frequenze superiori a circa 10 MHz questo effetto è<br />

l’unico a permanere<br />

al di sopra di 10 GHz l’assorbimento è esclusivamente<br />

superficiale


SAR mediato sul corpo intero (medio) o circoscritto a specifici<br />

distretti corporei (locale) in relazione all’induzione all all’induzione induzione di effetti<br />

biologici nocivi nell’animale<br />

nell nell’animale animale<br />

100 W/kg (medio) Ipertermia generalizzata, insufficienza dei<br />

meccanismi termoregolatori<br />

100 W/kg (locale)<br />

Rapida induzione di cataratta nell’animale<br />

10 - 100 W/kg (medio) Ipertermia generalizzata o localizzata, risposta<br />

termoregolatoria di grado variabile;<br />

Inibizione temporanea o permanente della<br />

spermatogenesi;<br />

Induzione di aborto e malformazioni fetali;<br />

Risposte neuroendocrine ed immunologiche<br />

collegate allo stress termico<br />

1 - 4 W/kg (medio) Soglia di induzione di effetti comportamentali e di<br />

risposte fisiologiche collegate a stress nell’animale


ORGANI CRITICI<br />

per concessione Istituto Superiore di Sanità


ANDAMENTO DEL SAR IN FUNZIONE<br />

DELLA FREQUENZA


SPESSORE DI PENETRAZIONE<br />

f1 < f2 <<br />

f3<br />

per concessione Istituto Superiore di Sanità


ANDAMENTO DEL SAR<br />

E MORFOLOGIA DEL SOGGETTO ESPOSTO


Restrizioni fondamentali sulle<br />

grandezze di base<br />

densità di corrente (A/m 2 ) nella testa e nel tronco<br />

dipendente dalla frequenza<br />

dipendente dalla frequenza<br />

base temporale istantanea<br />

assorbimento di energia (SAR, W/kg) mediato sul<br />

corpo intero e locale (testa e tronco, arti)<br />

indipendente dalla frequenza<br />

mediato su intervalli di 6 minuti<br />

ampi fattori di riduzione tra le soglie di rischio e le<br />

restrizioni adottate<br />

fattori di riduzione più elevati per la protezione della<br />

popolazione


RESTRIZIONI SULLE CORRENTI INDOTTE<br />

(4 Hz - 1 kHz) kHz)<br />

Lavoratori J < 10 mA/m 2<br />

Popolazione J < 2 mA/m 2<br />

il limite di base per i lavoratori incorpora un fattore<br />

di protezione pari a 10 rispetto agli effetti da<br />

prevenire (stimolazione dei nervi periferici).<br />

il limite di base per la popolazione incorpora un<br />

fattore di sicurezza aggiuntivo pari a 5


Restrizioni sul SAR<br />

la sperimentazione su animale indica come soglia di<br />

danno alla salute un innalzamento costante della<br />

temperatura di 1°C<br />

ciò corrisponde ad un valore di SAR medio di 4 W/kg<br />

limite accettato per i lavoratori:<br />

0,4 W/kg<br />

limite accettato per la popolazione:<br />

0,08 W/kg<br />

per il SAR locale nella testa e nel tronco si accetta:<br />

10 W/kg (lavoratori)<br />

per il SAR locale negli arti si accetta:<br />

20 W/kg (lavoratori)


Livelli derivati di riferimento<br />

insieme di restrizioni sulle grandezze monitorabili<br />

nell’ambiente<br />

campo elettrico (V/m)<br />

campo magnetico (A/m)<br />

induzione magnetica (μT)<br />

densità di potenza (W/m 2 )<br />

dipendono dalla frequenza<br />

garantiscono il rispetto delle restrizioni di base ma:<br />

non proteggono dall’assorbimento locale di<br />

energia (sono intesi come media spaziale sul volume<br />

occupato dal soggetto esposto)<br />

non proteggono da scosse e ustioni per contatto


Intervallo di<br />

frequenza<br />

fino a 1 Hz<br />

1-8 Hz<br />

8-25 Hz<br />

0.025-0.82 kHz<br />

0.82-65 kHz<br />

0.065-1 MHz<br />

1-10 MHz<br />

10-400 MHz<br />

400-2000 MHz<br />

2-300 GHz<br />

LIVELLI DI RIFERIMENTO ICNIRP PER<br />

L'ESPOSIZIONE LAVORATIVA<br />

Intensità<br />

del<br />

campo<br />

elettrico<br />

(V/m)<br />

-<br />

20000<br />

20000<br />

500/f<br />

610<br />

610<br />

610/f<br />

61<br />

3f1/2<br />

137<br />

Intensità<br />

del campo<br />

magnetico<br />

(A/m)<br />

1.63 x 105<br />

1.63 x 105/f2<br />

2 x 104/f<br />

20/f<br />

24.4<br />

1.6/f<br />

1.6/f<br />

0.16<br />

0.008f1/2<br />

0.36<br />

Induzione<br />

magnetica<br />

(μT)<br />

2 x 105<br />

2 x 105/f2<br />

2.5 x 104/f<br />

25/f<br />

30.7<br />

2.0/f<br />

2.0/f<br />

0.2<br />

0.01f1/2<br />

0.45<br />

Densità di<br />

potenza<br />

dell'onda<br />

piana<br />

equivalente<br />

Peq<br />

(W/m2)<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

10<br />

f/40<br />

50<br />

f come indicato nella colonna<br />

dell’intervallo delle frequenze<br />

I valori d’intensità di campo<br />

possono essere superati nel<br />

caso siano rispettati i limiti di<br />

base e possa essere esclusa<br />

la presenza di effetti indirett<br />

Per tutte le frequenze<br />

comprese tra 100 kHz e 10<br />

GHz, P eq, E 2 ,H 2 , e B 2 devono<br />

essere mediati su ogni<br />

intervallo di sei minuti


Ulteriori livelli di riferimento<br />

restrizioni sulle correnti indotte (mA) negli arti<br />

(10 - 110 MHz)<br />

garantiscono il rispetto delle restrizioni sul<br />

SAR locale negli arti<br />

restrizioni sulle correnti di contatto (mA) con oggetti<br />

conduttori (0 Hz - 110 MHz)


RADIOMETRIA E DOSIMETRIA<br />

per concessione Istituto Superiore di Sanità


E gli effetti a lungo termine ?<br />

“i campi magnetici ELF sono possibili cancerogeni (2B)<br />

per l’uomo, sulla base di una coerente associazione<br />

statistica tra elevati livelli residenziali e un raddoppio del<br />

rischio di leucemia infantile. Non si è trovata nessuna<br />

evidenza coerente che l’esposizione residenziale o<br />

professionale degli adulti a campi ELF aumenti il rischio di<br />

alcun tipo di cancro”<br />

(IARC 2001)<br />

“sulla base della letteratura attuale, non c’è nessuna<br />

evidenza convincente che l’esposizione a campi<br />

elettromagnetici a radiofrequenza abbrevi la durata della<br />

vita, né che induca o favorisca il cancro”<br />

(Organizzazione Mondiale della Sanità, 1998)


NORMATIVA<br />

NORMATIVA


D.lgs. D.lgs. 626/94<br />

626/94<br />

Valutazione del rischio !!<br />

Obbligo “erga omnes” del tutto generale e<br />

inderogabile


Legge n.36 22 febbraio 2001<br />

a) assicurare la tutela della salute dei lavoratori, delle<br />

lavoratrici, e della popolazione dagli effetti dell’esposizione a<br />

determinati livelli di campi elettrici, magnetici ed<br />

elettromagnetici, ai sensi e nel rispetto dell’articolo 32 della<br />

Costituzione<br />

b) promuovere la ricerca scientifica per la valutazione<br />

degli effetti a lungo termine e attivare misure di cautela da<br />

adottare in applicazione del principio di precauzione di cui<br />

all’articolo 174, paragrafo 2, del Trattato istitutivo dell’Unione<br />

Europea<br />

c) assicurare la tutela dell’ambiente e del paesaggio e<br />

promuovere l’innovazione tecnologica e le azioni di risanamento<br />

volte a minimizzare l’intensità e gli effetti dei campi elettrici,<br />

magnetici, ed elettromagnetici secondo le migliori tecnologie<br />

disponibili


Legge n.36 22 febbraio 2001<br />

il limite di esposizione è il valore di campo elettrico, magnetico<br />

ed elettromagnetico definito ai fini di tutela della salute da<br />

effetti acuti, che non deve essere superato in alcuna condizione<br />

di esposizione della popolazione e dei lavoratori<br />

il valore di attenzione èil valore di campo che non deve essere<br />

superato negli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi adibiti a<br />

permanenze prolungate; costituisce misura di cautela ai fini<br />

della protezione da possibili effetti a lungo temine e deve<br />

essere raggiunto nei tempi e nei modi previsti dalla legge<br />

gli obiettivi di qualità sono<br />

1) criteri localizzativi, standard urbanistici, prescrizioni e<br />

incentivazioni per l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili,<br />

indicati dalle leggi regionali<br />

2) valori dei campi definiti dallo Stato ai fini della progressiva<br />

minimizzazione dell’esposizione ai campi medesimi


Legge n.36 22 febbraio 2001<br />

definizione di esposizione dei lavoratori<br />

specifica attività lavorativa<br />

determinazione dei limiti, valori, e obiettivi, nonchè<br />

del regime di sorveglianza medica<br />

decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su<br />

proposta del Ministero della Sanità, sentiti i<br />

Ministeri dell’Ambiente e del Lavoro<br />

norma di raccordo con il D.lgs. 626/94<br />

promozione di intese ed accordi di programma<br />

funzioni di controllo e vigilanza nei luoghi di lavoro


Legge n.36 22 febbraio 2001<br />

sanzioni pecuniarie e amministrative nei confronti dei<br />

contravventori al rispetto dei limiti di esposizione e<br />

valori di attenzione<br />

sanzioni per le inadempienze nei confronti delle<br />

attività di risanamento, che nella legge sono definite<br />

e articolate solo per l’esposizione della popolazione<br />

per il pubblico sono in vigore le disposizioni dei<br />

D.P.C.M. 8 luglio 2003, che sono espressamente non<br />

applicabili alle esposizioni professionali


Attuazione della legge 36/2001<br />

a differenza delle comuni esposizioni ambientali, negli<br />

ambienti di lavoro può sussistere la realistica<br />

esigenza di protezione dagli effetti acuti<br />

unico strumento: livelli dei campi ambientali<br />

protezione dal SAR locale ?<br />

protezione dalle correnti di contatto ?<br />

l’assenza di restrizioni nei confronti delle grandezze<br />

di base può tradursi in un quadro meno protettivo<br />

rispetto all'adozione completa delle prescrizioni<br />

ICNIRP, specie per esposizioni disomogenee o<br />

localizzate


Attuazione della legge 36/2001<br />

restrizioni sulle correnti di contatto, in relazione alla<br />

possibilità di scosse e ustioni dovute al contatto con<br />

oggetti conduttori<br />

restrizioni sulle correnti indotte negli arti, che<br />

rappresentano l’unico strumento di protezione da<br />

assorbimenti di energia localizzati nelle caviglie


Attuazione della legge 36/2001<br />

definizione di valori di attenzione<br />

arbitrarietà<br />

valori tecnologicamente fattibili<br />

la previsione dei tempi e dei modi di raggiungimento<br />

dei valori di attenzione è intrinseca alla definizione<br />

stabilita nella legge 36/2001<br />

la previsione è definita per quel che riguarda i<br />

valori di attenzione per la popolazione (art.9)<br />

mentre nulla è stabilito in merito ai tempi e<br />

modi di raggiungimento dei valori di attenzione<br />

per i lavoratori, il cui superamento è<br />

sanzionato al pari del superamento dei limiti di<br />

esposizione


La direttiva 2004/40/CE<br />

nel 1993 la Commissione Europea presentò una<br />

proposta di direttiva, ai sensi della 89/391/CEE<br />

sulla sicurezza dei lavoratori nei confronti<br />

dell’esposizione ad agenti fisici, che prendeva in<br />

considerazione rumore, vibrazioni, e radiazioni non<br />

ionizzanti non ottiche (campi elettromagnetici 0<br />

Hz – 300 GHz) e ottiche (infrarosso, visibile, e<br />

UV).<br />

la proposta fu modificata nell’anno successivo a<br />

seguito di parere del Parlamento Europeo, ma l’iter<br />

rimase fermo


La direttiva 2004/40/CE<br />

la Commissione ha ripresentato al Consiglio l’esame<br />

della direttiva scorporando i singoli agenti fisici<br />

direttiva sulle vibrazioni (2002/44/CE)<br />

direttiva sul rumore (2003/10/CE)<br />

alla fine del 2002 è stato posto all’ordine del<br />

giorno del gruppo “Affari sociali” l’esame di un<br />

draft di direttiva sui campi elettromagnetici non<br />

ionizzanti (0 - 300 GHz)<br />

la discussione del documento è stata finalizzata<br />

sotto la presidenze italiana alla fine del 2003 ed<br />

approvata anche dal Parlamento nei primi mesi del<br />

2004


La direttiva 2004/40/CE<br />

punti fondamentali:<br />

scopo della direttiva<br />

protezione dagli effetti considerati<br />

accertati<br />

linee guida ICNIRP 1998 quale riferimento<br />

tecnico-scientifico per la definizione dei<br />

limiti di esposizione (Raccomandazione sulla<br />

protezione della popolazione del luglio 1999)<br />

a differenza della Raccomandazione la direttiva<br />

affronta il merito degli obblighi datori di lavoro,<br />

dei provvedimenti per ridurre l’esposizione, e della<br />

sorveglianza sanitaria<br />

indicazione della titolarità delle azioni


General concept<br />

• the exposure limit values are those limits that can never<br />

be exceeded in any condition of exposure<br />

•the action values are intended as practical threshold levels:<br />

• when they are exceeded, the employer must<br />

undertake some action


La direttiva 2004/40/CE<br />

definizione di “limiti di esposizione” e di “valori di<br />

azione”<br />

valori limite di esposizione: limitazioni all’esposizione<br />

a campi elettromagnetici che sono direttamente<br />

basate su effetti sanitari accertati e su<br />

considerazioni biologiche. Il rispetto di questi<br />

limiti assicura che i lavoratori esposti siano<br />

protetti da tutti gli effetti nocivi noti;<br />

(restrizioni di base ICNIRP)<br />

valori di azione: il valore di parametri direttamente<br />

misurabili a cui si devono intraprendere una o più<br />

delle misure specificate in questa direttiva. Il<br />

rispetto di questi valori assicura il rispetto dei<br />

pertinenti limiti di esposizione.<br />

(livelli di riferimento (ICNIRP)


La direttiva 2004/40/CE<br />

il datore di lavoro deve in primo luogo valutare e,<br />

se necessario, misurare e calcolare i livelli di<br />

campo elettromagnetico a cui i lavoratori sono<br />

esposti, e se su tale base i valori di azione<br />

risultano superati, si deve stabilire e, se<br />

necessario, calcolare se vengono superati i limiti di<br />

esposizione<br />

al di sotto dei valori di azione non è necessario<br />

intraprendere alcuna iniziativa<br />

ove questi siano superati, l’azione è quella di<br />

verificare se sono superati o rispettati i<br />

limiti di esposizione


La direttiva 2004/40/CE<br />

a differenza dalla normativa quadro nazionale<br />

(legge 36/2001) la direttiva prevede che in alcuni<br />

casi si proceda alla valutazione dell'esposizione in<br />

termini delle grandezze di base, e non solo in<br />

termini delle intensità dei campi ambientali<br />

problema di armonizzazione<br />

le valutazioni dosimetriche sono notevolmente<br />

complesse e richiedono metodi di calcolo molto<br />

sofisticati, disponibili solo presso centri di ricerca<br />

altamente specialistici


La direttiva 2004/40/CE<br />

il datore di lavoro, nell’ambito della valutazione del<br />

rischio, deve prendere in considerazione anche la<br />

possibilità di rischi indiretti per la salute quali:<br />

• interferenza con attrezzature e dispositivi<br />

medici elettronici (compresi stimolatori cardiaci e<br />

altri dispositivi impiantati)<br />

• rischio propulsivo di oggetti ferromagnetici per<br />

campi magnetici statici con induzione magnetica<br />

superiore a 3 mT<br />

• innesco di dispositivi elettro-esplosivi<br />

(detonatori)<br />

• incendi ed esplosioni dovuti all'accensione di<br />

materiali infiammabili provocata da scintille<br />

prodotte da campi indotti, correnti di contatto o<br />

scariche elettriche


Implications<br />

• no clear arrangement for health surveillance is given<br />

(noise and vibration: exceeding of action values)<br />

•medical examination when exposure above limit values is<br />

detected<br />

•what is the meaning of the action level for exposure to<br />

static magnetic fields (200 mT), when no limit of exposure<br />

is given ?


Il ruolo del CENELEC<br />

•il CENELEC, più volte richiamato nel testo della<br />

direttiva 2004/40/CE, si è riservato un periodo di<br />

quattro anni per mettere a punto le norme tecniche<br />

di attuazione della direttiva, come richiestogli in<br />

apposito mandato della Commissione Europea<br />

•la standardizzazione sui prodotti riguarderà anche<br />

le attrezzature di lavoro che producono esposizione<br />

•già è in corso di messa a punto un documento<br />

sulle saldatrici ad arco (bassa frequenza)

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