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L'uso dei questionari sulla qualità della vita - Giornale Italiano di ...

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L’uso <strong>dei</strong> <strong>questionari</strong> <strong>sulla</strong> <strong>qualità</strong> <strong>della</strong> <strong>vita</strong><br />

155<br />

Tali problematiche sono <strong>di</strong> particolare rilievo nel <strong>di</strong>abete <strong>di</strong><br />

tipo 2, soprattutto alla luce <strong>dei</strong> dati che <strong>di</strong>mostrano l’importanza<br />

<strong>di</strong> un controllo intensivo <strong>dei</strong> principali fattori <strong>di</strong> rischio<br />

(glicemia, pressione arteriosa, colesterolemia ecc.). Non è infatti<br />

da sottovalutare il possibile impatto <strong>di</strong> strategie assistenziali<br />

aggressive <strong>sulla</strong> QdV. La responsabilizzazione <strong>di</strong>retta del<br />

soggetto nella gestione <strong>della</strong> malattia (automonitoraggio, autogestione<br />

<strong>della</strong> terapia insulinica), la necessità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare<br />

il proprio stile <strong>di</strong> <strong>vita</strong> (abitu<strong>di</strong>ni alimentari, attività fisica), il timore<br />

delle ipoglicemie, potrebbero con<strong>di</strong>zionare negativamente<br />

<strong>di</strong>versi aspetti (capacità <strong>di</strong> svolgere le attività quoti<strong>di</strong>ane,<br />

rapporti sociali, benessere psicofisico) ed essere pertanto responsabili<br />

<strong>di</strong> una scarsa accettazione delle raccomandazioni<br />

me<strong>di</strong>che 3 . Inoltre il soggetto, nella prospettiva <strong>di</strong> ridurre un<br />

rischio futuro, e spesso poco percepito, <strong>di</strong> complicanze, è<br />

costretto a mo<strong>di</strong>ficare comportamenti e abitu<strong>di</strong>ni fortemente<br />

consolidati nel corso <strong>della</strong> <strong>vita</strong>.<br />

La valutazione <strong>della</strong> <strong>qualità</strong> <strong>della</strong> <strong>vita</strong> è pertanto ritenuta un<br />

in<strong>di</strong>catore fondamentale, non solo per valutare i risultati dell’assistenza,<br />

ma anche per stabilire l’efficacia <strong>di</strong> nuovi trattamenti<br />

nell’ambito <strong>di</strong> sperimentazioni cliniche controllate.<br />

A parità <strong>di</strong> efficacia clinica, si tende infatti a privilegiare quei<br />

trattamenti che più riescono a incidere in senso positivo (o a<br />

non incidere negativamente) <strong>sulla</strong> percezione soggettiva <strong>di</strong><br />

stato <strong>di</strong> benessere.<br />

Nel misurare la <strong>qualità</strong> <strong>della</strong> <strong>vita</strong> legata allo stato <strong>di</strong> salute, esiste<br />

ampio consenso riguardo alla sua natura multi<strong>di</strong>mensionale<br />

e agli aspetti che hanno maggiore probabilità <strong>di</strong> essere<br />

influenzati dalle malattie (health related quality of life) e che<br />

quin<strong>di</strong> devono essere sempre considerati. Tali aspetti possono<br />

essere riassunti in tre <strong>di</strong>mensioni principali: fisica, psicologica<br />

e sociale. L’area fisica si riferisce ai sintomi <strong>della</strong> malattia<br />

e al loro impatto sullo svolgimento delle normali attività quoti<strong>di</strong>ane,<br />

quella psicologica comprende <strong>di</strong>mensioni quali l’ansia,<br />

la depressione e le funzioni cognitive, mentre quella sociale<br />

riguarda le relazioni interpersonali, familiari e sociali. Ulteriori<br />

aspetti, quali per esempio la sod<strong>di</strong>sfazione per i trattamenti o<br />

per la propria <strong>vita</strong> sessuale, o le preoccupazioni per il futuro a<br />

causa <strong>della</strong> malattia possono <strong>di</strong> volta in volta essere aggiunti,<br />

in base allo scopo dell’indagine 4 .<br />

La <strong>qualità</strong> <strong>della</strong> <strong>vita</strong> riflette una percezione soggettiva dell’in<strong>di</strong>viduo<br />

e, in quanto tale, è in genere valutata attraverso<br />

<strong>questionari</strong> compilati <strong>di</strong>rettamente dal paziente, sebbene in<br />

alcune circostanze si possa ricorrere a interviste (soggetti<br />

molto anziani o <strong>di</strong>sabili o con problemi neurologici).<br />

I <strong>questionari</strong> utilizzati sono classificati in generici e specifici.<br />

I primi possono essere applicati in un ampio spettro <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni<br />

e patologie <strong>di</strong>verse e nei soggetti sani, permettendo<br />

<strong>di</strong> confrontarne l’impatto <strong>sulla</strong> <strong>vita</strong> quoti<strong>di</strong>ana. D’altra parte,<br />

l’impatto <strong>sulla</strong> QdV <strong>di</strong> aspetti peculiari delle singole patologie<br />

e <strong>della</strong> loro gestione possono solo essere valutati con strumenti<br />

specifici, più sensibili e quin<strong>di</strong> maggiormente appropriati<br />

come in<strong>di</strong>catori <strong>della</strong> <strong>qualità</strong> <strong>della</strong> cura e <strong>dei</strong> risultati dell’assistenza<br />

nell’ambito <strong>di</strong> una singola con<strong>di</strong>zione patologica 5,6 .<br />

Gli strumenti per la valutazione <strong>della</strong> QdV, prima <strong>di</strong> poter essere<br />

utilizzati, devono passare al vaglio <strong>di</strong> rigorosissimi meto<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> validazione che ne garantiscono la vali<strong>di</strong>tà, la consistenza<br />

interna e la riproducibilità 4 (Tab. 1). In un’epoca contrad<strong>di</strong>stinta<br />

dalla vocazione internazionale <strong>della</strong> ricerca, è inoltre<br />

importante utilizzare strumenti comuni, che permettano la<br />

confrontabilità <strong>dei</strong> risultati ottenuti. A tale scopo è necessario<br />

che i <strong>questionari</strong>, spesso sviluppati nel mondo anglosassone,<br />

vadano incontro a un processo <strong>di</strong> traduzione e <strong>di</strong> adattamento<br />

transculturale, seguendo rigi<strong>di</strong> schemi metodologici che<br />

ne assicurino l’equivalenza quando somministrati in lingue e<br />

in contesti culturali <strong>di</strong>versi 7 .<br />

I <strong>questionari</strong> per la valutazione <strong>della</strong> QdV<br />

in ambito <strong>di</strong>abetologico<br />

Numerosi strumenti sia generici sia specifici, fra quelli più utilizzati<br />

a livello internazionale, sono oggi <strong>di</strong>sponibili tradotti in<br />

lingua italiana e adeguatamente validati. Alcuni <strong>di</strong> questi sono<br />

già stati o sono attualmente applicati in stu<strong>di</strong> in campo <strong>di</strong>abetologico<br />

e sono quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibili per valutazioni all’interno <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> outcomes research, <strong>di</strong> sperimentazioni cliniche controllate<br />

o semplicemente per la propria pratica clinica. Vengono<br />

qui descritti alcuni <strong>dei</strong> <strong>questionari</strong> <strong>di</strong> più comune impiego,<br />

senza la pretesa <strong>di</strong> fornirne una lista esaustiva.<br />

Strumenti generici<br />

SF-36 Health Survey<br />

L’SF-36 Health Survey è il <strong>questionari</strong>o più utilizzato nel mondo,<br />

essendo stato applicato in moltissime patologie, fra cui il<br />

<strong>di</strong>abete 8-11 . Il <strong>questionari</strong>o comprende 36 domande che concorrono<br />

a formare 8 scale: funzionalità fisica, limitazioni <strong>di</strong><br />

ruolo dovute a problemi fisici, dolore fisico, salute in generale,<br />

<strong>vita</strong>lità, limitazioni <strong>di</strong> ruolo dovute a problemi emotivi, attività<br />

sociali, salute mentale. Per ogni scala il punteggio va da 0 a<br />

100 e a punteggi più alti corrisponde una migliore <strong>qualità</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>vita</strong>. È inoltre possibile calcolare due punteggi riassuntivi, uno<br />

riguardante la funzionalità fisica, l’altro la funzionalità mentale,<br />

standar<strong>di</strong>zzati rispetto a un valore normale <strong>di</strong> 50 ± 10. Per<br />

questo strumento sono <strong>di</strong>sponibili i dati normativi relativi alla<br />

popolazione italiana, <strong>di</strong>visi per fascia <strong>di</strong> età e sesso 9 .<br />

EuroQol (EQ-5D)<br />

L’EuroQol è un <strong>questionari</strong>o generico sullo stato <strong>di</strong> salute<br />

che include 5 <strong>di</strong>mensioni: mobilità, self-care, attività abituali,<br />

dolore, ansia/depressione. Per ciascuna <strong>di</strong>mensione il <strong>questionari</strong>o<br />

indaga se il soggetto abbia problemi gravi, problemi<br />

moderati o nessun problema 12 . Il <strong>questionari</strong>o include inoltre<br />

una scala visuoanalogica da 0 a 100 <strong>sulla</strong> quale il rispondente<br />

in<strong>di</strong>ca il livello percepito del proprio stato <strong>di</strong> salute. L’EQ-5D è

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