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Dall'Osservatorio epidemiologico un portale per la sicurezza ... - Ispesl

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IGIENE E SICUREZZA<br />

SICUREZZA DEL LAVORO<br />

Osservatorio ISPESL ­ Articolo<br />

Dall’Osservatorio <strong>epidemiologico</strong><br />

<strong>un</strong> <strong>portale</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> domestica<br />

di Alba Rosa Bianchi, Stefania Massari, Segreteria Scientifica Osservatorio Epidemiologico Nazionale<br />

ambienti di vita, Patrizio Erba, Coordinatore Osservatorio Epidemiologico Nazionale ambienti<br />

di vita, e Consiglia Montaruli, col<strong>la</strong>boratore di progetto<br />

ISPESL<br />

’Osservatorio <strong>epidemiologico</strong> nazionale sulle condizioni di salute e <strong>sicurezza</strong> negli ambienti di vita del Dipartimento di<br />

edicina del Lavoro dell’ISPESL, nell’intento di agevo<strong>la</strong>re il rapporto con le <strong>per</strong>sone, le associazioni di categoria e anche di<br />

avorire lo scambio di informazioni attraverso <strong>un</strong> utile impiego delle tecnologie informatiche e di internet presenta il suo<br />

uovo <strong>portale</strong>. Scopo di questa realizzazione è quello di agevo<strong>la</strong>re il rapporto con i possibili utenti e <strong>la</strong> prevenzione <strong>per</strong> quanto<br />

oncerne i rischi negli ambienti di vita. In questi ambienti, infatti, gli infort<strong>un</strong>i sono spesso determinati da disinformazione e/o<br />

al comportamento imprudente di chi sottovaluta le situazioni di <strong>per</strong>icolo evitabili con maggiore consapevolezza del rischio.<br />

Osservatorio a cura dell’Ufficio Re<strong>la</strong>zioni con il Pubblico<br />

Il <strong>portale</strong> dell’Osservatorio <strong>epidemiologico</strong><br />

nazionale sulle condizioni di salute e <strong>sicurezza</strong><br />

negli ambienti di vita del Dipartimento<br />

di Medicina del Lavoro dell’ISPESL [1] , nato<br />

come implementazione del sito già esistente<br />

ma modificato nell’impostazione grafica,<br />

è fruibile anche da utenti poco es<strong>per</strong>ti nell’uso<br />

delle tecnologie informatiche con partico<strong>la</strong>re<br />

attenzione verso <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione diversabile,<br />

utilizzando format (immagini e<br />

colori) sviluppati secondo gli standard internazionali<br />

e nazionali previsti al riguardo.<br />

L’obiettivo principale è quello di migliorare <strong>la</strong><br />

conoscenza e aumentare <strong>la</strong> sensibilizzazione<br />

circa il fenomeno [2] , così ampiamente diffuso,<br />

degli infort<strong>un</strong>i negli ambienti di vita,<br />

mettendo a disposizione dati ricavati da specifiche<br />

e originali ricerche condotte dall’Osservatorio,<br />

fornendo sp<strong>un</strong>ti di riflessione<br />

provenienti dalle diverse aree tematiche<br />

trattate <strong>per</strong> consentire <strong>un</strong> approfondimento<br />

dei <strong>per</strong>icoli presenti, specie nelle abitazioni.<br />

Questo “strumento” si propone come mezzo<br />

che oltre a contribuire al<strong>la</strong> diffusione del<strong>la</strong><br />

cultura del<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>per</strong> mezzo del<strong>la</strong> rete<br />

internet, dovrà <strong>per</strong>mettere lo scambio di informazioni<br />

fra i principali enti e/o istituzioni<br />

che si occupano di ambienti di vita, <strong>per</strong> analizzare<br />

e proporre soluzioni di prevenzione<br />

<strong>per</strong> quanto concerne le condizioni di salute e<br />

<strong>sicurezza</strong>, peculiare compito dell’ISPESL.<br />

I destinatari<br />

Riuscire a com<strong>un</strong>icare in tempo reale i risultati<br />

ottenuti costituisce <strong>un</strong> enorme vantaggio in<br />

termini di efficienza ed efficacia, con <strong>la</strong> prerogativa<br />

di ottimizzare le finalità sia dell’Istituto<br />

sia, di conseguenza, dell’Osservatorio.<br />

Oggi l’informazione, infatti, aiutata dai<br />

nuovi media, e in ciò si è soliti sottendere<br />

prevalentemente internet ma anche i telefoni<br />

cellu<strong>la</strong>ri sempre più potenti, è fruibile<br />

nel momento stesso in cui <strong>un</strong> evento diviene<br />

notizia.<br />

Tuttavia, qualche volta questo non avviene<br />

<strong>per</strong> tutti. Infatti, alc<strong>un</strong>e categorie di cittadini,<br />

come anziani e diversabili, non trovano<br />

immediato accesso alle notizie a causa, <strong>per</strong><br />

esempio, del<strong>la</strong> complessità insita nel mezzo<br />

informatico oppure <strong>per</strong> le difficoltà proprie<br />

di coloro che presentano alterazioni a carattere<br />

sensoriale o motorio.<br />

Pertanto, <strong>per</strong> andare incontro anche alle<br />

necessità di quanti si ritrovano quotidianamente<br />

a misurarsi con le difficoltà sopra<br />

esposte, l’ISPESL ha inteso predisporre il<br />

<strong>portale</strong> in modo tale che questo sia senz’altro<br />

fruibile da tutta <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione indistintamente<br />

abile, con partico<strong>la</strong>re riferimento<br />

proprio ai diversabili e agli anziani.<br />

Il processo di fruibilità ha costituito il tema<br />

che le istituzioni si sono poste a livello internazionale<br />

assumendo degli impegni al riguardo.<br />

Da questi impegni, a titolo di esempio, sono<br />

scaturite specifiche norme quali il Workforce<br />

Rehabilitation Act [3] e <strong>la</strong> legge 9 gennaio<br />

2004, n 4 [4] , «Disposizioni <strong>per</strong> favorire l’accesso<br />

dei soggetti disabili agli strumenti informatici»,<br />

nota anche come legge Stanca.<br />

Il primo è <strong>un</strong> provvedimento legis<strong>la</strong>tivo promulgato<br />

nel 1973 dal Governo degli Stati<br />

[1] Il <strong>portale</strong> dell’Osservatorio <strong>epidemiologico</strong> nazionale sarà consultabile all’indirizzo www.ispesl.it/osservatorio/index.asp.<br />

[2] L’ISPESL stima in 4.500.000 gli infort<strong>un</strong>i a esito <strong>per</strong>manente o temporaneo e in 8.000 i casi mortali (anno di riferimento 2003).<br />

[3] Nel 1973 il governo americano emanò il Workforce Rehabilitation Act, volto a ridurre gli ostacoli che si frapponevano fra il<br />

disabile e i servizi offerti dalle agenzie federali. In partico<strong>la</strong>re, era l’articolo 508 di questo provvedimento a raccogliere le direttive<br />

specifiche <strong>per</strong> il campo delle tecnologie dell’informazione e del<strong>la</strong> com<strong>un</strong>icazione. Non soltanto internet (che allora non esisteva in<br />

maniera diffusa), ma tutte le tecnologie informatiche. Nel 1998 il presidente Clinton ha promulgato <strong>un</strong> emendamento al Workforce<br />

Rehabilitation Act, il Workforce Investment Act. Esso istituisce <strong>un</strong>a sorta di agenzia federale, che, tramite <strong>un</strong> comitato tecnico, ha il<br />

compito di redigere <strong>la</strong> normativa nel campo dell’accessibilità ai servizi e alle informazioni da parte dei disabili.<br />

[4] «Disposizioni <strong>per</strong> favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici», in Gazzetta Ufficiale del 17 gennaio 2004, n. 13.<br />

18 aprile 2006 ­ N. 8<br />

www.ambiente<strong>sicurezza</strong>.ilsole24ore.com<br />

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SICUREZZA DEL LAVORO<br />

Osservatorio ISPESL ­ Articolo<br />

IGIENE E SICUREZZA<br />

Home page<br />

Figura 1<br />

Uniti d’America in cui assume partico<strong>la</strong>re<br />

rilievo <strong>la</strong> Section 508 che raggruppa <strong>un</strong>a<br />

serie di direttive <strong>per</strong> l’eliminazione di barriere<br />

all’accesso a informazioni e a servizi nel<br />

campo dell’Information Technology.<br />

La legge Stanca, invece, pone l’accento sul<br />

diritto di ogni <strong>per</strong>sona, riconosciuto dal<strong>la</strong><br />

Costituzione nell’art. 3, ad accedere a tutte<br />

le fonti di informazione e ai re<strong>la</strong>tivi servizi e,<br />

in partico<strong>la</strong>re, definisce i termini “accessibilità”<br />

e “tecnologie assistive” e fornisce le<br />

linee guida necessarie al<strong>la</strong> realizzazione di<br />

prodotti informatici accessibili.<br />

In questa ottica, l’Osservatorio, nel<strong>la</strong> realizzazione<br />

del <strong>portale</strong>, ha tenuto conto di tutto<br />

quanto espresso sia dalle linee guida internazionali<br />

inerenti all’accessibilità sia dal<strong>la</strong><br />

legge Stanca, ottenendo, in tal modo, <strong>un</strong><br />

prodotto che tiene conto delle esigenze di<br />

tutte le c<strong>la</strong>ssi di utenza.<br />

Come si usa<br />

Per favorire <strong>la</strong> navigazione agli utenti diversabili<br />

si sono scelti, <strong>per</strong> i testi, colori in forte<br />

contrasto con lo sfondo in modo da alleviare<br />

<strong>la</strong> fatica visiva.<br />

Nello stesso tempo, <strong>per</strong> ogni oggetto multimediale,<br />

quali immagini, animazioni o suoni,<br />

è stata fornita <strong>un</strong>a descrizione alternativa<br />

che <strong>per</strong>metta all’utente privo di vista,<br />

grazie ad <strong>un</strong>o strumento come il lettore di<br />

schermo, di leggere il contenuto del<strong>la</strong> descrizione<br />

stessa in modo da apprendere le<br />

notizie comprese nel<strong>la</strong> pagina selezionata.<br />

Per evitare che gli utenti si <strong>per</strong>dano nel cosiddetto<br />

“i<strong>per</strong>spazio”, ciasc<strong>un</strong>a pagina prevede<br />

in alto a sinistra il nome di quel<strong>la</strong> visualizzata,<br />

mentre, <strong>per</strong> <strong>un</strong>a visione d’insieme<br />

delle sezioni, è possibile consultare <strong>la</strong><br />

mappa del <strong>portale</strong>.<br />

Inoltre, pur in considerazione dei vincoli che<br />

le linee guida impongono, il <strong>portale</strong> è stato<br />

strutturato secondo sezioni interattive che<br />

garantiscono l’accessibilità alle stesse e, nel<br />

contempo, stimo<strong>la</strong>no l’attenzione dell’utente.<br />

A titolo di esempio, <strong>la</strong> sezione “Esplorando<br />

esplorando”, è realizzata utilizzando l’ambiente<br />

di sviluppo Adobe F<strong>la</strong>sh®, che <strong>per</strong>mette<br />

all’utente di navigare in <strong>un</strong>a abitazione<br />

tipo precostituita, spostandosi di volta in<br />

volta nei diversi vani e scoprendo tramite il<br />

p<strong>un</strong>tatore posizionato su alc<strong>un</strong>i possibili elementi<br />

di rischio le insidie che si ce<strong>la</strong>no in<br />

questi ultimi.<br />

I contenuti<br />

Il <strong>portale</strong> è organizzato in diverse sezioni,<br />

re<strong>la</strong>tive all’Osservatorio, <strong>per</strong> conoscere e approfondire<br />

<strong>la</strong> storia, gli obiettivi e i risultati<br />

conseguiti e <strong>per</strong> <strong>la</strong> visualizzazione delle leggi<br />

e dei documenti afferenti al<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong>. Inoltre,<br />

è possibile accedere al<strong>la</strong> banca dati dell’Osservatorio,<br />

prevedendo collegamenti con<br />

contatti istituzionali, con associazioni di categoria<br />

ecc., interessati al<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong>; <strong>per</strong> alc<strong>un</strong>i<br />

siti si è scelto di creare <strong>un</strong> collegamento<br />

diretto alle pagine re<strong>la</strong>tive al<strong>la</strong> prevenzione e<br />

al<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> (si veda <strong>la</strong> figura 1).<br />

50 www.ambiente<strong>sicurezza</strong>.ilsole24ore.com<br />

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IGIENE E SICUREZZA<br />

SICUREZZA DEL LAVORO<br />

Osservatorio ISPESL ­ Articolo<br />

In partico<strong>la</strong>re, <strong>per</strong> favorire l’informazione<br />

anche <strong>per</strong> quel che riguarda <strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione<br />

esistente in materia di <strong>sicurezza</strong> in ambienti<br />

di vita, è possibile visualizzare <strong>un</strong>a sezione<br />

che raccoglie leggi, decreti e direttive europee<br />

e nazionali (<strong>sicurezza</strong> degli impianti<br />

elettrici e termici, inquinamento acustico ed<br />

elettromagnetico, ascensori e omologazione<br />

dei materiali e legge n. 493/1999).<br />

Per <strong>un</strong>a maggiore divulgazione è possibile<br />

scaricare o visualizzare tutte le pubblicazioni<br />

dell'Osservatorio (Quaderni <strong>per</strong> <strong>la</strong> Salute e<br />

<strong>la</strong> Sicurezza ecc.), realizzate nel corso degli<br />

anni, come anche notizie in merito a convegni,<br />

seminari e conferenze stampa.<br />

È data facoltà di accedere e interrogare,<br />

sul<strong>la</strong> base di criteri prestabiliti, <strong>la</strong> banca dati<br />

sugli infort<strong>un</strong>i domestici derivante dalle ricerche<br />

messe in campo dall’Istituto.<br />

Oltre alle sezioni informative, sono state<br />

predisposte apposite aree in grado di fornire<br />

strumenti atti a fronteggiare le insidie che si<br />

nascondono nell'ambiente domestico:<br />

l lista dei Centri Antiveleno;<br />

l numeri di emergenza e di utilità;<br />

l da tenere sempre a portata di mano in<br />

casa.<br />

Per comprendere meglio il significato dei<br />

termini utilizzati nel <strong>portale</strong> e nelle pubblicazioni,<br />

è stato realizzato <strong>un</strong> glossario, consultabile<br />

con semplicità e facilità.<br />

Al fine di <strong>per</strong>mettere <strong>un</strong>a corretta lettura delle<br />

etichette di prodotti diffusi (detergenti, biocidi<br />

ecc.) ma <strong>per</strong>icolosi, è stata realizzata <strong>un</strong>a sezione<br />

che favorisce <strong>la</strong> conoscenza del significato<br />

dei simboli di <strong>per</strong>icolo (si veda <strong>la</strong> figura 2).<br />

In <strong>un</strong>'area dedicata è possibile descrivere<br />

l’infort<strong>un</strong>io domestico subito e ricevere utili<br />

consigli <strong>per</strong> fronteggiare e, soprattutto, prevenire<br />

<strong>la</strong> tipologia di incidente raccontata.<br />

Nel<strong>la</strong> sezione “Contatti”, <strong>per</strong> dar modo agli<br />

utenti di ottenere ulteriori informazioni su<br />

specifici argomenti, è indicata <strong>un</strong>a lista dei<br />

col<strong>la</strong>boratori dell’Osservatorio con le aree di<br />

interesse e l’indirizzo e­mail <strong>per</strong> poterli raggi<strong>un</strong>gere.<br />

Simboli di <strong>per</strong>icolo<br />

Infine, nel<strong>la</strong> sezione “Lavori in corso”, sono<br />

riportate progettazioni e indicazioni che, di<br />

volta in volta, saranno aggiornati.<br />

Conclusioni<br />

L’Osservatorio <strong>epidemiologico</strong> nazionale si<br />

è rive<strong>la</strong>to <strong>un</strong> valido strumento <strong>per</strong> lo studio<br />

e <strong>la</strong> ricerca di soluzioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />

salute e <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> negli ambienti di vita.<br />

Ciò nonostante non si ritiene che possa<br />

aver raggi<strong>un</strong>to in maniera capil<strong>la</strong>re tutti gli<br />

interessati o coinvolti negli accadimenti infort<strong>un</strong>istici,<br />

siano essi anziani, diversabili,<br />

casalinghe ecc.<br />

Con l’impiego dell’informatica, si è inteso<br />

colmare questa possibile <strong>la</strong>c<strong>un</strong>a garantendo<br />

<strong>un</strong>a maggiore penetrazione in tutte le<br />

fasce del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione e, in partico<strong>la</strong>re, favorendo<br />

<strong>la</strong> com<strong>un</strong>icazione verso le c<strong>la</strong>ssi<br />

giovanili quali maggiori utilizzatrici di questa<br />

disciplina <strong>per</strong> avviare quel processo di<br />

formazione indispensabile <strong>per</strong> <strong>un</strong>a corretta<br />

<strong>per</strong>cezione e valutazione del rischio. l<br />

Figura 2<br />

18 aprile 2006 ­ N. 8<br />

www.ambiente<strong>sicurezza</strong>.ilsole24ore.com<br />

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