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di BADIA POLESINE (RO) DOCUMENTO DEL CONSIGLIO ... - Einaudi

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA “L. EINAUDI”<br />

<strong>di</strong> <strong>BADIA</strong> <strong>POLESINE</strong> (<strong>RO</strong>)<br />

<strong>DOCUMENTO</strong> <strong>DEL</strong> <strong>CONSIGLIO</strong> DI CLASSE<br />

ANN0 SCOLASTICO 2005-2006<br />

CLASSE 5 B Liceo Tecnico opzione Salute


INDICE<br />

• Componenti del Consiglio <strong>di</strong> Classe, firme dei docenti e dei rappresentanti degli studenti<br />

• Premessa: la peculiarità dell’in<strong>di</strong>rizzo, caratteristiche dell’ambito culturale e professionale<br />

• Presentazione della classe<br />

• Vicende dell’ultimo triennio<br />

• Docenti nel triennio<br />

• Debiti formativi e loro superamento<br />

• Elementi comuni <strong>di</strong> riferimento<br />

• Meto<strong>di</strong><br />

• Modalità <strong>di</strong> verifica<br />

• Elementi che concorrono alla valutazione<br />

• Strumenti<br />

• Obiettivi trasversali e competenze raggiunte<br />

• Nuclei tematici inter<strong>di</strong>sciplinari<br />

• Stage e Alternanza scuola-lavoro<br />

• Area dell’integrazione<br />

• Tesine e lavori <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento per il colloquio orale<br />

Programmi e relazioni finali<br />

• Italiano<br />

• Storia<br />

• Inglese<br />

• Tecniche relazioni interpersonali<br />

• Organizzazione e gestione servizi<br />

• Legislazione sanitaria<br />

• Anatomia, fisiologia, patologia<br />

• Igiene ed educazione sanitaria<br />

• Educazione fisica


• Scienze nutrizione<br />

• Religione<br />

In allegato:<br />

• Griglie prima prova (tipologia A, B, C-D)<br />

• Griglie colloquio<br />

• Terze prove<br />

Le griglie <strong>di</strong> valutazione della II° e delle III° prove verranno allegate successivamente.<br />

Consigilio della Classe 5 B opzione Salute<br />

Italiano e Storia<br />

Inglese<br />

Legislazione Sanitaria<br />

Igiene ed Ed. Sanitaria<br />

Anatomia,Fisiologia e Patologia<br />

Organizzazione e gestione dei Servizi<br />

Tecniche delle relazioni interpersonali<br />

Matematica<br />

I.T.P.<br />

Scienza della Nutrizione<br />

I.T.P.<br />

Ed .Fisica<br />

Religione<br />

prof.ssa M.A. Pigozzo_____________________<br />

prof. G. Galvan___________________________<br />

prof.ssa E. Chieregato______________________<br />

prof. S. Vallin____________________________<br />

prof. I. Marcadella_________________________<br />

prof.ssa G. Ferrari__________________________<br />

prof.ssa C. Bello____________________________<br />

prof.ssa F. Cominato________________________<br />

prof.ssa G.Fontan___________________________<br />

prof.ssa G. Biscuolo_________________________<br />

prof.ssa D. Mambrin________________________<br />

prof. V.Ortolani____________________________<br />

prof. P. Veronese___________________________<br />

Rappresentanti degli studenti<br />

_________________________________________<br />

__________________________________________


LA COORDINATRICE<br />

prof.ssa Maria Angela Pigozzo<br />

Ba<strong>di</strong>a Polesine, 15 Maggio 2006<br />

Come da D.M. del 18-09-1998 il Consiglio <strong>di</strong> Classe in<strong>di</strong>vidua le seguenti <strong>di</strong>scipline oggetto<br />

d’esame:<br />

AREA UMANISTICO-LETTERARIA: Italiano e Storia, Inglese, Tecnica delle relazioni interpersonali<br />

AREA TECNICO-SCIENTIFICA: Legislazione Sanitaria, Igiene ed Ed. Sanitaria, Anatomia,<br />

Fisiologia e Patologia, Scienza della nutrizione, Matematica<br />

Peculiarità dell’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> LICEO TECNICO opzione Salute; caratteristiche dell’ambito<br />

culturale e della professione<br />

Gli Istituti Tecnici che hanno aderito al progetto Autonomia per sperimentare nel biennio della<br />

scuola secondaria superiore nuovi modelli organizzativi e <strong>di</strong>dattici, si sono proposti <strong>di</strong> proseguire la<br />

sperimentazione nel triennio anche in attuazione del regolamento (art.21 della legge 59/97).<br />

L’in<strong>di</strong>rizzo Salute del Liceo Tecnico è nato dall’esigenza <strong>di</strong> superare la settorialità delle<br />

competenze relative al sistema integrato Ambiente-Salute e per proporre nuove professionalità<br />

polifunzionali. L’ambito professionale pone al centro la tutela della persona e trova un naturale<br />

collegamento col mondo della sanità, sia in campo me<strong>di</strong>co che parame<strong>di</strong>co. Al termine del ciclo <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>,il <strong>di</strong>plomato <strong>di</strong> questo in<strong>di</strong>rizzo avrà una buona cultura generale, valide conoscenze e<br />

competenze scientifiche, tecniche, tecnologiche, operative <strong>di</strong>rette all’analisi e alla gestione della<br />

salute in<strong>di</strong>viduale e collettiva, in relazione alla prevenzione, alla tutela e alla salvaguar<strong>di</strong>a della<br />

persona. Il <strong>di</strong>plomato può operare negli ambiti dell’assistenza alla persona, all’interno <strong>di</strong> Enti,<br />

gruppi o Comunità, nel settore pubblico o privato.<br />

Il corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>, nel triennio sperimentale, è stato organizzato nel modo seguente:<br />

- un’area comune (che comprende le <strong>di</strong>scipline presenti all’interno <strong>di</strong> tutti gli in<strong>di</strong>rizzi)<br />

- un’area <strong>di</strong> riferimento specifico( che comprende <strong>di</strong>scipline caratterizzanti l’in<strong>di</strong>rizzo e<br />

<strong>di</strong>scipline scelte dall’Istituto,in coerenza con le esigenze del territorio e con il profilo<br />

professionale)<br />

- un’area dell’integrazione (progettata da ogni singolo Istituto, finalizzata sia all’arricchimento<br />

culturale sia all’integrazione dei contenuti professionalizzanti,per la quale si rimanda più<br />

oltre, alla specifica voce contenuta in questo documento).<br />

PRESENTAZIONE <strong>DEL</strong>LA CLASSE E VICENDE NEL TRIENNIO<br />

Classe terza<br />

La classe risulta composta da 18 alunni (3 maschi, 15 femmine) provenienti dalla 2A e dalla 2B<br />

Liceo Tecnico. Viene inserita un’alunna proveniente dall’Istituto “Duca d’Aosta” <strong>di</strong> Este. L’allieva<br />

presenta numerose problematiche legate ad un metodo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o poco efficace ed esigua<br />

autonomia nell’affrontare le <strong>di</strong>scipline più complesse. L’inserimento risulta complicato dalla<br />

presenza <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> alunne particolarmente fragili nell’impegno e nell’applicazione allo stu<strong>di</strong>o.<br />

La classe presenta una composizione molto eterogenea in merito ai prerequisiti, alla motivazione<br />

allo stu<strong>di</strong>o,alla partecipazione e all’applicazione. Emerge con chiarezza un gruppo <strong>di</strong> allievi in<br />

<strong>di</strong>fficoltà soprattutto nelle <strong>di</strong>scipline d’in<strong>di</strong>rizzo, in Inglese e Matematica. A conferma <strong>di</strong> queste<br />

<strong>di</strong>fficoltà va valutato il numero consistente <strong>di</strong> allievi promossi con debiti formativi, risolti solo in<br />

maniera parziale nella classe successiva. Gli alunni presentano un comportamento abbastanza<br />

corretto , sono <strong>di</strong>sponibili a partecipare alle attività proposte dall’Istituto e coerenti con il loro


in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>. La classe tuttavia manifesta un grado <strong>di</strong> socializzazione molto parziale,<br />

emergono <strong>di</strong>visioni interne <strong>di</strong>fficili da superare,nonostante l’impegno <strong>di</strong> alcuni alunni<br />

particolarmente attivi nel tentativo rimuovere i particolarismi. Nel secondo quadrimestre è stato<br />

avviato il progetto Alternanza scuola-lavoro finalizzato al recupero della motivazione scolastica e al<br />

contrasto alla <strong>di</strong>spersione. Nel mese <strong>di</strong> aprile è stato pre<strong>di</strong>sposto un modulo <strong>di</strong>sciplinare (20ore),<br />

finalizzato all’acquisizione <strong>di</strong> conoscenze e competenze professionali coerenti con il profilo <strong>di</strong><br />

Dirigenti <strong>di</strong> Comunità, per preparare la classe ad un graduale inserimento negli Enti socioassistenziali<br />

e socio-sanitari del territorio, selezionati sulla base <strong>di</strong> un’effettiva identità con<br />

l’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>( tutti gli Enti in<strong>di</strong>viduati ospitano alunni durante gli stages estivi). Nel mese <strong>di</strong><br />

maggio gli allievi hanno partecipato ad alcune conferenze con esperti( psicologo, consulente del<br />

lavoro, avvocato) per un totale <strong>di</strong> 15 ore; dal 25 al 29 maggio(25 ore) gli alunni hanno iniziato la<br />

prima settimana <strong>di</strong> alternanza. L’attività si è conclusa in classe quarta.<br />

Classe quarta<br />

La classe appare ancora molto eterogenea,in molti contesti le <strong>di</strong>fferenze nel metodo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, nello<br />

stile <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento e nell’acquisizione <strong>di</strong> conoscenze e competenze vanno accentuandosi,<br />

creando tre livelli ben <strong>di</strong>stinti tra loro. La maggioranza degli alunni va comunque migliorando il<br />

profilo scolastico, si impegna con maggior efficacia ed evidenzia progressi nell’appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />

alcune <strong>di</strong>scipline. Problematico appare ancora il ren<strong>di</strong>mento in Matematica ed Inglese Il<br />

comportamento si mantiene abbastanza corretto anche se emerge, in taluni contesti, una certa<br />

passività nella partecipazione al <strong>di</strong>alogo educativo ed una accentuazione della <strong>di</strong>visione presente<br />

all’interno della classe. E’ proseguita l’attività <strong>di</strong> Alternanza scuola-lavoro (75 ore) nelle strutture<br />

in<strong>di</strong>cate nella tabella allegata al presente documento. Nel complesso la partecipazione al progetto<br />

è stata utile alla classe per comprendere la complessità del mondo del lavoro e le competenze che<br />

si richiedono in ambito socio-sanitario e socio-assistenziale. Molti alunni hanno effettuato attività<br />

altamente qualificate al punto che RAI EDUCATIONAL ha in<strong>di</strong>viduato la possibilità <strong>di</strong> realizzare un<br />

video inerente l’Alternanza scuola-lavoro mirato soprattutto a valutare l’esperienza effettuata da<br />

due allievi presso la “Casa Sacra Famiglia “<strong>di</strong> Fratta Polesine. La videocassetta è <strong>di</strong>sponibile<br />

presso il nostro Istituto, nel Laboratorio tecnico.<br />

Classe quinta<br />

La 5 B L.T. è formata da 18 alunni,3 maschi e 15 femmine ,provenienti dalla classe quarta del<br />

medesimo in<strong>di</strong>rizzo. Sotto il profilo della socializzazione sono emerse problematiche rilevanti e due<br />

gruppi ben <strong>di</strong>stinti tra loro con interessi e stili <strong>di</strong> vita molto <strong>di</strong>versificati. Questo ha reso il <strong>di</strong>alogo<br />

educativo poco efficace, in alcuni contesti vissuto con passività Tutte le strategie adottate al fine <strong>di</strong><br />

facilitare i rapporti interpersonali e costituire un gruppo <strong>di</strong> lavoro più omogeneo sono state ,in<br />

ultima analisi, <strong>di</strong>sattese. A testimonianza <strong>di</strong> questa socializzazione così problematica è da<br />

ricordare la mancanza dei rappresentanti i quali hanno rassegnato le <strong>di</strong>missioni nel mese <strong>di</strong> marzo<br />

per l’impossibilità <strong>di</strong> porsi come interlocutori autorevoli all’interno del C. <strong>di</strong> C.<br />

Sotto il profilo <strong>di</strong>dattico conoscenze e competenze sono state raggiunte in maniera <strong>di</strong>fferenziata,<br />

secondo le capacità, l’impegno e l’assiduità nell’applicazione domestica. Alcuni alunni hanno<br />

<strong>di</strong>mostrato interesse e impegno settoriali con risultati <strong>di</strong>screti o buoni in alcune <strong>di</strong>scipline, in altre il<br />

profitto permane insufficiente o inferiore alle potenzialità. Non tutti sono riusciti a superare<br />

positivamente le lacune inerenti la rielaborazione, la sintesi espressiva e presentano, in taluni casi,<br />

anche debiti formativi non superati. La maggioranza degli alunni ha acquisito un metodo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

abbastanza efficace, si è applicata con regolarità evidenziando progressione nell’appren<strong>di</strong>mento ,<br />

raggiungimento degli obiettivi e delle competenze a livello sufficiente. Un numero esiguo <strong>di</strong><br />

alunni,tuttavia, presenta capacità <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re e rielaborare autonomamente le conoscenze.<br />

Interesse, impegno ,partecipazione sono comunque migliorati, in classe quinta, per quasi tutti gli<br />

allievi.


Docenti nel triennio<br />

Premesso che nella maggior parte delle <strong>di</strong>scipline( Italiano, Storia, Inglese, Legislazione Sanitaria,<br />

Anatomia, Igiene ed Ed. Sanitaria, Ed. Fisica) è stata garantita la continuità <strong>di</strong>dattica, nel triennio si<br />

sono verificati i seguenti cambiamenti:<br />

- in classe terza( primo quadrimestre) il prof. Cellini (O.G.S.) è stato sostituito dal prof.<br />

- Secchiero<br />

- in classe quarta il prof. Tesolato( Matematica) è stato sostituito dalla prof.ssa Cominato; il<br />

prof. Secchiero(O.G.S) è stato sostituito dalla prof.ssa Ferrari; la prof.ssa Tavian(Religione<br />

) è stata sostituita dal prof.Libanori; la prof.ssa Rizzato ( Igiene e Rischio coll., Igiene ed<br />

Ed.Sanitaria) è stata sostituita dal prof. Vallin<br />

- in classe quinta il prof. Vallin(Scienza della Nutrizione) è stato sostituito dalla prof.ssa<br />

Biscuolo; la Prof.ssa Riberto ( T.R.I.) è stata sostituita dalla prof.ssa Bello; il prof. Libanori (<br />

Religione) dal prof.Veronese<br />

Debiti formativi<br />

Tre alunne presentano 1 debito formativo (matematica); due allieve presentano 2 debiti formativi;<br />

un’alunna presenta 3 debiti formativi.<br />

Elementi comuni <strong>di</strong> riferimento<br />

Facendo riferimento al Progetto Didattico,il C.<strong>di</strong> C. ha concordato <strong>di</strong> assumere le seguenti intese<br />

metodologiche<br />

• rendere partecipe l’allievo del percorso formativo<br />

• privilegiare un approccio problematico<br />

• promuovere, ove è possibile, la convergenza delle <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>scipline su problemi e progetti<br />

comuni<br />

• promuovere una efficace autonomia nello stu<strong>di</strong>o, nell’organizzazione del lavoro e nella<br />

pianificazione <strong>di</strong> progetti<br />

Coerente con le metodologie selezionate e funzionali al raggiungimento degli obiettivi prefissati, il<br />

C.<strong>di</strong> C. ha stabilito le seguenti modalità <strong>di</strong> lavoro:<br />

• lezione frontale per la presentazione dei contenuti,in fase <strong>di</strong> sintesi e raccordo tra i <strong>di</strong>versoi<br />

moduli<br />

• lavoro in<strong>di</strong>viduale, soprattutto a casa<br />

• lavoro <strong>di</strong> gruppo,per le attività <strong>di</strong> laboratorio,per le ricerche, le relazioni,gli approfon<strong>di</strong>menti<br />

• <strong>di</strong>scussione collettiva<br />

Modalità <strong>di</strong> verifica e misurazione dell’appren<strong>di</strong>mento<br />

Nel triennio, i docenti hanno somministrato verifiche sommative e formative.<br />

Le verifiche formative sono state effettuate per controllare l’efficacia del lavoro svolto e apportare<br />

le necessarie mo<strong>di</strong>fiche all’intervento <strong>di</strong>dattico.<br />

Le verifiche sommative sono state pre<strong>di</strong>sposte al termine <strong>di</strong> ciascun modulo ed hanno mirato a<br />

misurare il grado <strong>di</strong> raggiungimento degli obiettivi cognitivi e il possesso dei prerequisiti per<br />

affrontare il lavoro successivo.<br />

Per le verifiche sommative i docenti hanno adottato una pluralità <strong>di</strong> tipologie in sintonia con le<br />

richieste del nuovo Esame <strong>di</strong> Stato:<br />

• verifiche orali, volte a valutare la capacità espositiva degli studenti,le capacità logiche,<strong>di</strong><br />

ragionamento e <strong>di</strong> raccordo tra i <strong>di</strong>versi ambiti <strong>di</strong>sciplinari<br />

• verifiche scritte selezionate tra le seguenti: quesiti a scelta multipla,a risposta aperta,con<br />

trattazione sintetica degli argomenti, esercizi, problemi, relazioni, saggi brevi, articoli,<br />

analisi testuali,schemi riassuntivi, mappe concettuali.


Osservazione degli elementi che concorrono alla valutazione<br />

Per la valutazione perio<strong>di</strong>ca e finale, oltre a far riferimento agli strumenti per la verifica formativa e<br />

sommativi, si è tenuto conto <strong>di</strong> tutti quegli in<strong>di</strong>catori che si ottengono dall’osservazione sistematica<br />

dell’allievo: interesse, motivazione,impegno,applicazione,frequenza,partecipazione alle<br />

attività coerenti con l’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong><br />

Strumenti<br />

Il C.<strong>di</strong> C. ha utilizzato i seguenti strumenti.<br />

• laboratori scientifici<br />

• lavagna,lavagna luminosa,libri <strong>di</strong> testo,luci<strong>di</strong>,schemi<br />

• aula informatica<br />

• internet, soprattutto per reperire materiale e documenti finalizzati a specifiche attività<br />

• videocassette<br />

• palestra<br />

• Aula Magna<br />

Obiettivi trasversali. Competenze e capacità raggiunte<br />

AMBITO COGNITIVO<br />

• gestire informazioni (acquisire,valutare,organizzare, analizzare, sintetizzare,interpretare,<br />

elaborare, comunicare) con strumenti e tecnologie appropriate<br />

• affrontare e risolvere problemi<br />

• acquisire buone capacità linguistico espressive<br />

• acquisire buone capacità logico-interpretative<br />

• realizzare progetti e documentare il lavoro<br />

• affrontare le situazioni con approccio inter<strong>di</strong>sciplinare<br />

• Gli obiettivi cognitivi sono stati raggiunti dalla classe in maniera sufficiente,in alcuni casi in<br />

maniera ottimale,in altri in maniera parziale<br />

AMBITO COMPORTAMENTALE<br />

• assumere un comportamento corretto e responsabile<br />

• intervenire in maniera appropriata esprimendo giu<strong>di</strong>zi motivati<br />

• essere <strong>di</strong>sponibili a partecipare in maniera produttiva alle attività <strong>di</strong>dattiche<br />

• lavorare in gruppo in maniera or<strong>di</strong>nata e organizzata, collaborando con i compagni<br />

• portare a termine regolarmente il proprio lavoro<br />

• acquisire una progressiva autonomia nello stu<strong>di</strong>o<br />

• Questi obiettivi sono stati raggiunti da un gruppo <strong>di</strong> allievi a livello buono;per alcuni il<br />

raggiungimento degli obiettivi in ambito comportamentale risulta sufficiente<br />

Il C.<strong>di</strong> C. ha lavorato per il raggiungimento delle seguenti competenze d’in<strong>di</strong>rizzo<br />

• i ragazzi sanno in<strong>di</strong>viduare i determinanti della salute<br />

• sono in grado <strong>di</strong> inserirsi nell’organizzazione e gestione delle attività sanitarie e socioassistenziali<br />

• sanno interpretare correttamente le problematiche relative alla promozione della salute<br />

in<strong>di</strong>viduale e collettiva, della prevenzione ,del <strong>di</strong>sagio<br />

• Si ritiene che, giunti alla fine del triennio,la maggior parte degli allievi abbia pienamente<br />

raggiunto questi obiettivi<br />

Nuclei tematici pluri<strong>di</strong>sciplinari e inter<strong>di</strong>sciplinari<br />

Il C.<strong>di</strong> C. ha in<strong>di</strong>viduato alcuni nuclei che, pur essendo trattati in modo autonomo dai singoli<br />

docenti,costituiscono tematiche idonee a valutare le conoscenze e le competenze acquisite nelle


<strong>di</strong>scipline d’in<strong>di</strong>rizzo e la capacità <strong>di</strong> metterle in collegamento, utilizzando un linguaggio specifico e<br />

appropriato.<br />

• nucleo tematico relativo all’Apparato car<strong>di</strong>ovascolare, prevenzione e malattie che ha<br />

coinvolto le seguenti <strong>di</strong>scipline: Anatomia, Fisiologia,Patologia, Igiene ed Ed. Sanitaria,<br />

Inglese , Matematica<br />

• nucleo tematico relativo all’Alimentazione e stili <strong>di</strong> vita nelle società avanzate che ha<br />

coinvolto le seguenti <strong>di</strong>scipline: Anatomia, Fisiologia,Patologia, Scienza della Nutrizione,<br />

Tecnica delle Relazioni Interpersonali, Inglese<br />

Questi nuclei tematici sono stati oggetto <strong>di</strong> simulazioni <strong>di</strong> terza prova, allegate al presente<br />

documento<br />

Attività extracurricolari,attività sportive,stages, alternanza scuola-lavoro<br />

Le attività <strong>di</strong> Stages e Alternanza , riprodotte attraverso tabelle,vengono allegate al presente<br />

documento<br />

Si allega inoltre il calendario delle attività e delle conferenze seguite dagli alunni in classe quinta<br />

Viaggi d’istruzione<br />

Monaco (dal 1 /al 3/O3/ 2004)<br />

Parigi( dal 1/O3/ al 5/O3/2005)<br />

Tornei sportivi<br />

Gare <strong>di</strong> atletica<br />

Pallavolo<br />

Calcetto<br />

Lavori <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento per gli esami<br />

Ben El Bachar<br />

Cavallaro Clara<br />

Codo Sayra<br />

Costantin Lara<br />

Fozzato Alberto<br />

Fusinello Marilyn<br />

Maduri Camilla<br />

Magon Francesca<br />

Miozzo Giada<br />

Muraro Alessia<br />

Pezzuolo Roberta<br />

Sollai Debora<br />

Splendore Nicola<br />

Temporin Silvia<br />

Todesco Eleonora<br />

Vallese Giulia<br />

Vallini Alessandro<br />

Zanchetta Valentina<br />

Il cuore e le malattie car<strong>di</strong>ovascolari<br />

I bambini e obesità<br />

Le allergie<br />

La gravidanza<br />

Il doping<br />

Sindrome <strong>di</strong> Down<br />

Fumo e apparato respiratorio<br />

Il <strong>di</strong>abete<br />

Mo<strong>di</strong>ficazioni genetiche<br />

Il tumore al colon<br />

Trapianto dei polmoni<br />

L’anoressia<br />

L’anziano<br />

BPCO<br />

Il cuore e le malattie car<strong>di</strong>ovascolari<br />

La gravidanza<br />

L’omeopatia<br />

L’anziano<br />

Ba<strong>di</strong>a Polesine, 15 Maggio 2006<br />

LA COORDINATRICE<br />

prof.ssa Maria Angela Pigozzo


ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA<br />

ANNO SCOLASTICO 2005-2006<br />

CLASSE 5 B L.T. opzione SALUTE<br />

DISCIPLINE: ITALIANO e STORIA<br />

RELAZIONE FINALE<br />

PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO<br />

MATERIA:ITALIANO<br />

La classe 5 B L.T. opzione Salute ha <strong>di</strong>mostrato, nel corso dell’ultimo anno del corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>, un<br />

atteggiamento abbastanza positivo in merito a motivazione ,impegno e applicazione allo stu<strong>di</strong>o . La<br />

maggioranza degli allievi si è applicata in modo complessivamente regolare ed ha migliorato il<br />

metodo <strong>di</strong> lavoro. Alcuni allievi hanno manifestato un atteggiamento poco maturo ed un impegno<br />

limitato alle verifiche; qualche alunno ha <strong>di</strong>mostrato un impegno poco adeguato rispetto alle<br />

potenzialità .Il <strong>di</strong>alogo educativo è stato reso, in alcuni contesti, <strong>di</strong>fficile dal momento che la classe<br />

non è riuscita a superare positivamente <strong>di</strong>visioni e particolarismi, sintomi <strong>di</strong> un atteggiamento non<br />

sempre maturo e <strong>di</strong> un comportamento poco incline alla collaborazione. La scarsa coesione<br />

interna alla classe, particolarmente accentuata nel corso dell’ultimo anno, ha reso la<br />

partecipazione più passiva; tuttavia alcuni allievi si sono impegnati a mantenere nella classe un<br />

clima più <strong>di</strong>steso e a rendere più efficace le relazioni con i docenti.<br />

Obiettivi formativi raggiunti in termini <strong>di</strong> conoscenze e competenze<br />

In<strong>di</strong>cazione del livello me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> conseguimento<br />

CONOSCENZE: livello me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> conseguimento DISCRETO ( con oscillazioni tra SUFFICIENTE e<br />

BUONO)<br />

L’allievo conosce:<br />

- i temi delle opere (brani, testi) considerate<br />

- i temi fondamentali della poetica degli autori presi in esame<br />

- le caratteristiche principali dei movimenti culturali e letterari<br />

- le più significative caratteristiche strutturali <strong>di</strong> un testo o <strong>di</strong> un genere<br />

- le fasi essenziali della formazione intellettuale <strong>di</strong> un autore<br />

- gli aspetti più significativi che caratterizzano un periodo storico-culturale<br />

COMPETENZE :livello me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> conseguimento DISCRETO ( con oscillazioni tra SUFFICIENTE e<br />

BUONO)<br />

L’allievo riconosce:<br />

- i modelli culturali caratterizzanti un’epoca<br />

- le tematiche comuni a testi letterari<br />

- le fasi evolutive nella formazione <strong>di</strong> un autore<br />

L’allievo comprende:<br />

- l’intreccio dei fattori in<strong>di</strong>viduali e sociali nella biografia<br />

L’allievo ricostruisce:<br />

- i temi della poetica degli autori attraverso i testi letterari<br />

L’allievo esprime<br />

- un <strong>di</strong>scorso pertinente, coerente e argomentato


- un giu<strong>di</strong>zio personale con chiarezza e coerenza<br />

EDUCAZIONE LINGUISTICA: livello me<strong>di</strong>o conseguito PIU’ CHE SUFFICIENTE<br />

L’allievo sa:<br />

- esporre argomentazioni pertinenti e coerenti<br />

- applicare le tecniche <strong>di</strong> scrittura<br />

- applicare le regole morfo-sintattiche<br />

- approfon<strong>di</strong>re gli argomenti<br />

- rielaborare i contenuti proponendo valutazioni<br />

ARTICOLAZIONE <strong>DEL</strong> PERCORSO DIDATTICO<br />

MODULO 1 ( Incontro con l’opera): La lotta per la vita, il modello <strong>di</strong> Verga<br />

Articolazione in Unità Didattiche<br />

U.D. Storico-culturale: Il Naturalismo e il Verismo a confronto<br />

U.D. Incontro con l’opera: I Malavoglia<br />

Contenuti<br />

Il Naturalismo in Francia, lettura dell’introduzione dell’”Ammazzatoio” <strong>di</strong> Zolà. La nascita del<br />

romanzo sperimentale moderno. Confronto tra Naturalismo e Verismo. Analisi della novella “Rosso<br />

Malpelo” la tecnica dello “straniamento” e l’artificio della “regressione”. Lettura della novella “La<br />

roba” e analisi dell’ideologia verghiana<br />

.<br />

Lettura <strong>di</strong> una delle seguenti opere a scelta: Romanzo:” I Malavoglia”, Novelle:” Cavalleria<br />

rusticana” o “Vita dei campi”<br />

MODULO 2 ( tematico): Il ruolo dell’intellettuale attraverso le opere <strong>di</strong> Pascoli e D’Annunzio<br />

Articolazione in Unità Didattiche<br />

U.D. Storico-culturale : L’età del Decadentismo<br />

U.D. Tematica: il “ Fanciullino” <strong>di</strong> Pascoli e il “poeta-vate” <strong>di</strong> D’Annunzio<br />

Contenuti<br />

L’età del Decadentismo: Simbolismo, Estetismo; Charles Baudelaire e la “per<strong>di</strong>ta dell’aureola”.<br />

Analisi e lettura delle liriche “ L’albatro” e “ Corrispondenze”<br />

Le avanguar<strong>di</strong>e artistiche del ‘ 900, con particolare riferimento al Futurismo, al Crepuscolarismo e<br />

all’ Ermetismo. Lettura del “ Primo manifesto del Futurismo”. Lettura e analisi della poesia <strong>di</strong> Sergio<br />

Corazzini” Desolazione <strong>di</strong> un povero poeta sentimentale”.<br />

Il linguaggio poetico pascoliano: analisi e lettura delle seguenti liriche” Arano”, “ Lavandare”,” X<br />

Agosto”, “Il gelsomino notturno”. I temi della natura e della morte. La poetica del “ Fanciullino”.<br />

L’eclettismo <strong>di</strong> D’Annunzio, interprete del Decadentismo europeo: il superuomo e le novità<br />

contenute nei romanzi.<br />

I temi <strong>di</strong> “ Alcyone”: lettura delle liriche: “La sera fiesolana” e “La pioggia nel pineto”<br />

MODULO 3 ( storia <strong>di</strong> un genere letterario: il Romanzo) Il modello <strong>di</strong> Svevo e Pirandello<br />

Articolazione in Unità Didattiche<br />

U.D. n 1 Le caratteristiche della produzione pirandelliana ( Il romanzo e le novelle).<br />

U.D. n.2 Il motivo dell’ “Inettitu<strong>di</strong>ne”, le novità della prosa <strong>di</strong> Svevo


Contenuti<br />

Il posto <strong>di</strong> Pirandello nell’immaginario novecentesco e nella letteratura europea. Lettura delle<br />

novelle “ Il fischio del treno” e “ “Il treno ha fischiato”. Differenza tra “ Umorismo” e “Comicità”: La<br />

vecchia imbellettata. I contenuti, i temi ,le novità stilistiche e strutturali de” Il Fu Mattia Pascal.”<br />

Lettura e analisi della pagina finale del romanzo “ Pascal porta i fiori alla sua tomba”<br />

Le novità della narrativa del primo novecento. La psicoanalisi <strong>di</strong> Freud, il pensiero critico-negativo<br />

<strong>di</strong> Nietzche, il relativismo <strong>di</strong> Einstein.<br />

L’inettitu<strong>di</strong>ne dei personaggi sveviani. Lettura e analisi <strong>di</strong> alcuni brani dalla “Coscienza <strong>di</strong> Zeno”,in<br />

particolare: La Prefazione, il Preambolo, La morte del padre,Il matrimonio <strong>di</strong> Zeno, Psicoanalisi.<br />

Temi e novità contenute nelle opere giovanili: “Una vita” e “Senilità”.<br />

MODULO 4 (Incontro con l’autore, incontro con l’opera) Il simbolo e l’allegoria: il modello <strong>di</strong><br />

Montale<br />

Articolazione in Unità Didattiche<br />

U.D Storico-culturale: le caratteristiche della poesia del Novecento<br />

U.D. Incontro con l’opera “L’allegria” <strong>di</strong> G.Ungaretti<br />

U.D. Incontro con l’opera “ Il Canzoniere” <strong>di</strong> U.Saba<br />

U.D. Incontro con l’autore: E.Montale, la coerenza e l’essenzialità<br />

Contenuti: Cenni alle principali poetiche del Novecento. La poetica <strong>di</strong> Ungaretti. Lettura e analisi<br />

delle poesie “I fiumi”, “San Martino del Carso”, “Veglia”, “Fratelli”, “Soldati”, “Non gridate più”, “La<br />

madre”.<br />

Le novità contenute nel Canzoniere <strong>di</strong> U. Saba. Lettura e analisi delle poesie “ Amai”, “ Città<br />

vecchia”. La lingua, lo stile, la poetica <strong>di</strong> Saba.<br />

L’allegoria nella poetica <strong>di</strong> Montale. Analisi delle seguenti liriche dell’autore: “ Non chiederci la<br />

parola”, “Spesso il male <strong>di</strong> vivere ho incontrato”, “ I limoni” ( in fotocopia) Discussione sul tema “E’<br />

ancora possibile la poesia?”<br />

MODULO 5 ( Storico-culturale) La letteratura impegnata: il Neorealismo<br />

Articolazione in Unità Didattiche<br />

U.D. Storico-culturale: L’età della seconda guerra mon<strong>di</strong>ale, gli anni della ricostruzione . Dal<br />

“miracolo economico” alla “globalizzazione”<br />

U.D. Incontro con l’opera “ Se questo è un uomo” <strong>di</strong> Primo Levi<br />

Contenuti Il Neorealismo da esperienza involontaria a scuola poetica organica. L’età del<br />

tardocapitalismo: dal “miracolo economico” al “postfor<strong>di</strong>smo.”<br />

Primo Levi. La cultura e l’impegno sociale. Analisi dei temi contenuti nell’opera” Se questo è un<br />

uomo”.<br />

Gli allievi, a scelta, hanno letto e approfon<strong>di</strong>to uno dei seguenti testi significativi per la<br />

realizzazione della tesina o del percorso d’esame:<br />

Italo Svevo:<br />

Primo Levi:<br />

Luigi Pirandello:<br />

LA COSCIENZA DI ZENO<br />

SE QUESTO E’ UN UOMO<br />

IL FU MATTIA PASCAL<br />

NOVELLE PER UN ANNO ( 5 novelle a scelta)


Sigmund Freud:<br />

Oriana Fallaci :<br />

Franz Kafka:<br />

Imrez Kertes :<br />

Vasco Pratolini:<br />

Giorgio Bassani:<br />

Antonia Arslan:<br />

L’INTERPRETAZIONE DEI SOGNI<br />

LETTERA A UN BAMBINO MAI NATO<br />

LA METAMORFOSI<br />

ESSERE SENZA DESTINO<br />

METELLO<br />

IL GIARDINO DEI FINZI –CONTINI<br />

LA MASSERIA <strong>DEL</strong>LE ALLODOLE<br />

MATERIA :STORIA<br />

Obiettivi cognitivi raggiunti in ambito <strong>di</strong>sciplinare. Livello me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> conoscenze e<br />

competenze raggiunto.<br />

CONOSCENZE Livello me<strong>di</strong>o raggiunto DISCRETO ,con oscillazioni tra SUFFICIENTE E<br />

OTTIMO<br />

L’alunno conosce:<br />

- fatti e problemi relativi agli eventi italiani ,europei e mon<strong>di</strong>ali<br />

- esperienze e culture, anche tra loro contrapposte, che sono alla base del nostro mondo<br />

- termini, espressioni e concetti specifici,che sono alla base del linguaggio storico<br />

COMPETENZE Livello me<strong>di</strong>o raggiunto PIU’ CHE SUFFICIENTE<br />

L’alunno<br />

- riconosce gli aspetti più significativi <strong>di</strong> un evento storico complesso<br />

- in<strong>di</strong>vidua le varie realtà costituenti una civiltà<br />

- or<strong>di</strong>na cronologicamente i fatti<br />

- in<strong>di</strong>vidua i rapporti <strong>di</strong> causa-effetto<br />

- riconosce le relazioni tra i <strong>di</strong>versi fenomeni<br />

- espone in modo appropriato e coerente<br />

- utilizza i sussi<strong>di</strong> fondamentali per lo stu<strong>di</strong>o della <strong>di</strong>sciplina<br />

ARTICOLAZIONE <strong>DEL</strong> PERCORSO<br />

ORGANIZZAZIONE IN UNITA’ DIDATTICHE<br />

U.D.1 Dall’unificazione all’età giolittiana ( aspetti politici,economici, sociali)<br />

U.D. 2 La grande guerra ( punto <strong>di</strong> vista economico-politico)<br />

U.D. 3 L’età dei Totalitarismi (punto <strong>di</strong> vista politico-culturale)<br />

U.D.4 Il secondo conflitto mon<strong>di</strong>ale (aspetti politico-sociali)<br />

U.D. 5 Il mondo bipolare (punto <strong>di</strong> vista politico-economico)<br />

U.D. 6 L’Italia dal dopoguerra a Tangentopoli (punto <strong>di</strong> vista politico-sociale)


Contenuti<br />

1 Le riforme <strong>di</strong> Giolitti; la nascita della grande industria in Italia, l’avvento dei partiti <strong>di</strong> massa,<br />

cenni alla questione cattolica<br />

2 Cause e conseguenze del conflitto; interventisti e neutralisti in Italia; i principali fronti, la<br />

guerra <strong>di</strong> trincea- i trattati <strong>di</strong> pace ( con particolare riferimento ai trattati <strong>di</strong> Versailles e <strong>di</strong><br />

Parigi), la nascita della Società delle Nazioni.<br />

3 La rivoluzione d’ottobre: da Lenin a Stalin. Brevi cenni sull’organizzazione dell’URSS.<br />

L’avvento e lo sviluppo del Fascismo. La Germania dalla Repubblica <strong>di</strong> Weimar alla nascita<br />

del 3 Reich. La crisi del ‘ 29. Confronto tra nazismo e fascismo.<br />

4 Cause e conseguenze del conflitto; l’antisemitismo ,la soluzione finale e la bomba atomica.<br />

5 Il mondo bipolare: Nato e Patto <strong>di</strong> Varsavia. La guerra fredda, il “ muro <strong>di</strong> Berlino. Gli Stati<br />

Uniti da Kennedy a Nixon ( cenni)<br />

6 La nascita della Repubblica in Italia, la ricostruzione dello stato democratico, i governi<br />

centristi, la svolta del centro-sinistra, il boom economico, la contestazione studentesca, il<br />

compromesso storico,la svolta degli anni settanta (assassinio <strong>di</strong> Aldo Moro e strategia della<br />

tensione)<br />

ATTIVITA’ COERENTI CON LA P<strong>RO</strong>GETTAZIONE<br />

La classe ha partecipato il 27 Gennaio ( giornata mon<strong>di</strong>ale della memoria) ad una Conferenza in<br />

aula Magna sul tema : “Antisemitismo, Olocausto e Shoa”. Sono intervenuti alcuni illustri relatori,<br />

storici e teologi. Il <strong>di</strong>battito si è concluso con l’esperienza <strong>di</strong> Lalla Rubeska, deportata ad Auscwitz<br />

e scampata allo sterminio.Per l’occasione in Aula Magna era stata allestita una mostra inerente i<br />

campi <strong>di</strong> concentramento e <strong>di</strong> sterminio nazisti.<br />

Il giorno 21 Marzo gli allievi delle classi Quinte hanno partecipato ad una Visita Guidata al Museo<br />

della prima guerra mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> Rovereto.<br />

Il giorno 21 Aprile tutte le classi Quinte dell’Istituto hanno partecipato alla visita guidata a Trieste,<br />

presso la Risiera <strong>di</strong> San Sabba. Durante la mattinata gli alunni sono stati coinvolti in una cerimonia<br />

commemorativa presso le Foibe.<br />

METODOLOGIE ATTIVATE<br />

Lezione frontale-<strong>di</strong>alogata<br />

Contestualizzazione storico-sociale-culturale del periodo esaminato<br />

Analisi dei testi<br />

Frequente coinvolgimento della classe, per motivare gli allievi al <strong>di</strong>alogo educativo<br />

Collegamenti, quando è stato possibile, con altre <strong>di</strong>scipline<br />

STRUMENTI UTILIZZATI<br />

Per lo stu<strong>di</strong>o della letteratura italiana è stato utilizzato il testo in adozione La scrittura e<br />

l’interpretazione <strong>di</strong> Luperini, Catal<strong>di</strong>, Marchesi; Palumbo E<strong>di</strong>tore. Sono stati utilizzati i tomi<br />

XI,XII,XIII,XIV,XV, del Volume 3.<br />

Per lo stu<strong>di</strong>o della storia è stato utilizzato il testo adottato: Storia: fatti e interpretazioni <strong>di</strong> Franco<br />

Bertini; Mursia E<strong>di</strong>tore , Volume 3.<br />

<strong>BADIA</strong> <strong>POLESINE</strong>, IO MAGGIO 2006<br />

L’INSEGNANTE<br />

GLI ALLIEVI


Classe 5^B Liceo Tecnico – In<strong>di</strong>rizzo SALUTE<br />

A.S. 2005/2006<br />

Docente: Galvan Gabriella<br />

RELAZIONE FINALE<br />

Disciplina: Lingua Inglese<br />

Percorso formativo realizzato in termini <strong>di</strong> conoscenze, competenze e capacità<br />

Nel corso dell’anno si sono acuite alcune problematiche (già emerse nell’anno scolastico<br />

precedente) connesse sia alla poca importanza attribuita alla scuola come luogo <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong><br />

crescita culturale sia alla <strong>di</strong>visione interna al gruppo classe che non è stata superata nonostante le<br />

sollecitazioni e l’attivazione <strong>di</strong> opportune strategie miranti ad una effettiva integrazione. Alcuni non<br />

hanno sfruttato le loro potenzialità in modo adeguato e hanno mantenuto un atteggiamento <strong>di</strong><br />

scarso interesse e coinvolgimento nel <strong>di</strong>alogo educativo (benchè costantemente sollecitati nel<br />

lavoro e nell’attenzione in classe); altri, pur lavorando regolarmente a casa, hanno dovuto spesso<br />

essere stimolati ad una partecipazione più costruttiva al lavoro svolto. Solo alcuni hanno<br />

<strong>di</strong>mostrato una reale volontà <strong>di</strong> crescere, maturare e migliorare/consolidare le proprie conoscenze<br />

e competenze: dotati <strong>di</strong> adeguate capacità e una <strong>di</strong>screta autonomia operativa, hanno evidenziato<br />

impegno costante sia in classe che a casa, senso <strong>di</strong> responsabilità e <strong>di</strong>screta autonomia nel<br />

lavoro. Ciò ha permesso loro <strong>di</strong> conseguire in modo <strong>di</strong>screto gli obiettivi <strong>di</strong>sciplinari fissati a inizio<br />

d’anno in termini <strong>di</strong> conoscenze, competenze e capacità. Sono in grado <strong>di</strong> esporre gran parte dei<br />

temi stu<strong>di</strong>ati con una certa correttezza, sia sul piano fonologico che sintattico, e sanno rielaborare<br />

in modo personale, se pur semplice, le conoscenze acquisite. Una parte degli studenti manifesta,<br />

invece, una certa inadeguatezza nell’esposizione orale e scritta, che risulta non priva <strong>di</strong><br />

imperfezioni e/o errori <strong>di</strong> tipo strutturale, grammaticale e con l’utilizzo <strong>di</strong> un lessico piuttosto<br />

semplice e non sempre adeguato al contesto. Migliori, per costoro, sono risultati gli esiti nella<br />

comprensione dei testi scritti <strong>di</strong> carattere scientifico e non.<br />

Per quanto concerne le capacità <strong>di</strong> sintesi espressiva e cognitiva gli alunni non padroneggiano la<br />

lingua nelle sue complete forme e funzioni o nei <strong>di</strong>versi contesti situazionali, ma in me<strong>di</strong>a sono in<br />

grado <strong>di</strong> organizzare una semplice rielaborazione <strong>di</strong>sponendo del lessico specifico e <strong>di</strong> contenuti<br />

collegati alle <strong>di</strong>scipline d’in<strong>di</strong>rizzo.<br />

Si può affermare che a conclusione del ciclo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> la classe ha me<strong>di</strong>amente e complessivamente<br />

raggiunto i seguenti obiettivi in modo sufficiente, in qualche caso molto buono:<br />

Conoscenze<br />

• Conosce in modo completo, anche se non sempre approfon<strong>di</strong>to, esponenti linguistici <strong>di</strong><br />

base.<br />

• Conosce un lessico vario e <strong>di</strong>fferenziato che consente un uso della lingua adeguato al<br />

contesto e alla situazione <strong>di</strong> comunicazione.<br />

• Conosce contenuti <strong>di</strong> carattere scientifico relativi all’area professionale.<br />

Competenze<br />

• Coglie il senso globale e ricava dati specifici <strong>di</strong> un testo <strong>di</strong> carattere scientifico e non.<br />

• Utilizza <strong>di</strong>verse tecniche <strong>di</strong> lettura.<br />

• Descrive semplici processi <strong>di</strong> tipo scientifico, utilizzando in modo essenzialmente corretto e<br />

adeguato elementi fonologici, morfosintattici e lessicali.<br />

• Traduce nella lingua madre brevi testi scientifici, mantenendo il messaggio comunicativo<br />

del testo <strong>di</strong> partenza.


Capacità<br />

• In<strong>di</strong>vidua l’organizzazione <strong>di</strong> un testo.<br />

• Distingue le <strong>di</strong>verse parti e la loro funzione.<br />

• Risponde in modo essenzialmente corretto a domande fattuali e <strong>di</strong> inferenza.<br />

• Riassume a livello orale e/o scritto dati <strong>di</strong> brevi testi scientifici in modo logico ed<br />

essenzialmente corretto.<br />

• Esprime semplici valutazioni in modo appropriato e corretto.<br />

CONTENUTI DISCIPLINARI<br />

Contenuti <strong>di</strong> lingua<br />

• Revisione e approfon<strong>di</strong>mento delle principali strutture morfosintattiche della lingua.<br />

• Potenziamento della competenza comunicativa attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> funzioni quali esprimere<br />

opinioni, fornire informazioni, descrivere processi.<br />

• Arricchimento lessicale nell’ambito scientifico.<br />

Contenuti relativi all’ambito scientifico<br />

Modulo 1:<br />

The Human Body<br />

• The Car<strong>di</strong>ovascular System<br />

• Car<strong>di</strong>ovascular <strong>di</strong>seases: know your heart and blood vessels<br />

• Car<strong>di</strong>ovascular <strong>di</strong>seases: prevention and control<br />

• Five strategies to prevent heart <strong>di</strong>sease<br />

• Bacteria and Viruses<br />

• The Lymphatic and Immunity Systems<br />

• AIDS (transmission, symptoms and prevention)<br />

• UNAIDS WHO Report 2005<br />

Modulo 2:<br />

Biochemistry and Nutrients<br />

• Carbohydrates<br />

• Lipids<br />

• Vitamins and minerals<br />

• Proteins<br />

• Staple <strong>di</strong>ets of the world<br />

• Meat, eggs and fish<br />

• Milk<br />

• Vegetable<br />

Modulo 3:


New lifestyles<br />

• Vegetarianism<br />

• Vegetarian teens<br />

• Dietary Guidelines for Americans 2005<br />

• Unhealthy Habits<br />

• The drug <strong>di</strong>lemma<br />

• Legalising Drugs: an Outstan<strong>di</strong>ng Problem<br />

• Use of Drugs: pro-legalization and anti-legalization<br />

Modulo 4:<br />

Obesity<br />

• Introduction to obesity<br />

• Treatment, therapy and prevention<br />

• The developing world’s new burden: obesity<br />

• Food industry blamed for surge in obesity<br />

• Obese children in danger of an early death<br />

‣ Curriculum Vitae (how to write a CV)<br />

‣ Letter of application<br />

Metodologie attivate<br />

Per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti si è fatto costante ricorso a molteplici metodologie<br />

<strong>di</strong>dattiche (lezioni frontali, lavori <strong>di</strong> gruppo, ecc.), ponendo sempre attenzione all’aspetto<br />

prevalentemente comunicativo, in modo tale da far apprendere ed acquisire la <strong>di</strong>sciplina,<br />

attraverso i suoi contenuti, in modo operativo, ossia con lo svolgimento <strong>di</strong> attività e compiti<br />

specifici. In tal senso si è privilegiato il lavoro centrato sullo studente per rendere quest’ultimo<br />

consapevole e responsabile del processo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento e fornirgli gli strumenti necessari per<br />

giungere ad una reale autonomia <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

Si è posto particolare rilievo sulla comprensione, proponendo testi orali e scritti rispondenti alla<br />

realtà socioculturale degli studenti nonché ai loro interessi curricolari. L’abilità <strong>di</strong> comprensione<br />

orale è stata esercitata con attività <strong>di</strong> tipo comunicativo centrate su problematiche incontrate nella<br />

lettura <strong>di</strong> testi sia <strong>di</strong> attualità che <strong>di</strong> carattere specifico, al fine <strong>di</strong> coglierne sia il significato<br />

complessivo che il dettaglio. Per ciò che riguarda la comprensione scritta, sono stati forniti<br />

documenti tratti da manuali e/o testi scolastici, riviste internazionali, pubblicazioni specializzate. In<br />

questo ambito si è fatto ricorso alle <strong>di</strong>verse strategie <strong>di</strong> lettura quali lo skimming (per cogliere l’idea<br />

centrale del testo e le informazioni principali) seguito dallo scanning (per riconoscere in dettaglio i<br />

punti chiave e le idee specifiche), attraverso un lavoro in<strong>di</strong>viduale, a coppie, a gruppi, con<br />

compilazione <strong>di</strong> tabelle, griglie, esercizi vero/falso, matching exercises, domande, frasi da<br />

completare, ecc..<br />

La fase successiva ha riguardato l’applicazione delle conoscenze, servendosi anche <strong>di</strong> attività <strong>di</strong><br />

breve traduzione e <strong>di</strong> deco<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> forme grafiche in forma linguistica.<br />

Si è proposto un breve modulo <strong>di</strong> lettorato tenuto da docenti <strong>di</strong> madrelingua in compresenza con il<br />

docente. Le lezioni, che si sono svolte nella prima parte dell’anno scolastico, hanno avuto come<br />

obiettivo il rinforzo della competenza comunicativa orale.


Strumenti <strong>di</strong>dattici<br />

- Testo in adozione: Roggi, Picking BIO-CHEM, Zanichelli E<strong>di</strong>tore, 2000.<br />

- Per i contenuti affrontati nei moduli 3 e 4 si è fatto ricorso ad articoli <strong>di</strong> quoti<strong>di</strong>ani e riviste<br />

inglesi, nonché a materiale tratto da altri testi scolastici.<br />

- Dizionario bilingue.<br />

Collegamenti realizzati e prove multi<strong>di</strong>sciplinari effettuate<br />

Nel corso dell’anno sono stati letti e stu<strong>di</strong>ati testi che presentavano argomenti già affrontati nelle<br />

<strong>di</strong>scipline <strong>di</strong> carattere professionale relativi ai seguenti ambiti: il Corpo Umano, le Dipendenze,<br />

le Car<strong>di</strong>opatie, l’Alimentazione, la Dieta Vegetariana e l’Obesità nell’ambito dei Nuovi Stili <strong>di</strong> Vita.<br />

Nelle simulazioni <strong>di</strong> terza prova sono stati somministrati testi relativi a: le ‘Car<strong>di</strong>opatie’ e<br />

‘Alimentazione e Stili <strong>di</strong> Vita’.<br />

Le prove hanno avuto come obiettivo primario la verifica della capacità <strong>di</strong> rielaborazione personale<br />

e quella <strong>di</strong> comprensione <strong>di</strong> testi a carattere scientifico.<br />

La Docente


RELAZIONE FINALE<br />

TECNICHE <strong>DEL</strong>LE RELAZIONI INTERPERSONALI<br />

P<strong>RO</strong>F.SSA BELLO CARMINE<br />

PRESENTAZIONE <strong>DEL</strong>LA CLASSE<br />

L’insegnante ha operato nella classe per due ore settimanali; in classe quarta gli alunni hanno<br />

affrontato la <strong>di</strong>sciplina per un’ora settimanale,con la Prof.ssa Dolorati. Gli studenti hanno<br />

<strong>di</strong>mostrato un buon livello <strong>di</strong> interesse verso gli argomenti trattati, sia pur con tempi <strong>di</strong> attenzione<br />

un po’ limitati. La partecipazione è stata sollecitata tramite conversazioni guidate ed esercitazioni;<br />

l’impegno è stato in generale sod<strong>di</strong>sfacente.<br />

OBIETTIVI CONSEGUITI<br />

CONOSCENZE<br />

- Conoscere gli assiomi della comunicazione.<br />

- Conoscere alcune tecniche <strong>di</strong> comunicazione, con particolare riferimento all’ascolto attivo.<br />

- Conoscere alcune tematiche attinenti la relazione e la comunicazione.<br />

COMPETENZE<br />

- Utilizzare in modo adeguato il linguaggio della <strong>di</strong>sciplina.<br />

- Analizzare una comunicazione <strong>di</strong>stinguendo i <strong>di</strong>versi elementi (verbale – non verbale;<br />

emittente, ricevente, canale, feedback).<br />

- Applicare le conoscenze acquisite a casi concreti <strong>di</strong> situazioni comunicative e relazionali.<br />

CAPACITA’<br />

- Comprendere, analizzare, sintetizzare i testi <strong>di</strong>sciplinari proposti.<br />

- Rielaborare in modo personale i contenuti appresi, con riferimento all’esperienza<br />

personale.<br />

- Sviluppare capacità critiche nei confronti <strong>di</strong> alcune problematiche del mondo<br />

contemporaneo.<br />

CONTENUTI E TEMPI DI SVOLGIMENTO<br />

MODULO 1 GLI ASSIOMI <strong>DEL</strong>LA COMUNICAZIONE (settembre – ottobre – novembre)<br />

1. La psicologia e i suoi oggetti <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

2. La psicologia della comunicazione: origini e autori (con particolare riferimento alla scuola <strong>di</strong><br />

Palo Alto).<br />

3. Il significato del termine “comunicazione”.<br />

4. Conoscere e comprendere gli assiomi della comunicazione.<br />

5. Il primo assioma: Non si può non comunicare.<br />

6. Il secondo assioma: i due livelli comunicativi (contenuto e relazione).<br />

7. Il quinto assioma: relazioni simmetriche e complementari.<br />

8. Il quarto assioma: comunicazione verbale e non verbale.<br />

9. Caratteristiche e funzioni della comunicazione verbale.<br />

10. Caratteristiche e funzioni della comunicazione non verbale.<br />

11. Tipologie <strong>di</strong> comunicazione non verbale: il paralinguaggio e il linguaggio del corpo.<br />

MODULO 2. LA TEORIA SISTEMICO RELAZIONALE (novembre)<br />

1. Il concetto <strong>di</strong> sistema: la concezione sistemica della realtà.<br />

2. Le proprietà del sistema.<br />

3. Gli elementi della comunicazione secondo il modello <strong>di</strong> Jackobson.<br />

4. Il feedback.<br />

5. La comunicazione a una e a due vie.<br />

6. Il linguaggio<br />

MODULO 3. L’ASCOLTO (<strong>di</strong>cembre)<br />

1. Il concetto <strong>di</strong> ascolto.<br />

2. Tipi <strong>di</strong> ascolto.<br />

3. L’ascolto attivo <strong>di</strong> Gordon:<br />

- che cos’è<br />

- i momenti dell’ascolto attivo<br />

- quando si applica


- scopi dell’ascolto attivo.<br />

MODULO 4. STEREOTIPO E PREGIUDIZIO (gennaio – febbraio)<br />

1. Definizione <strong>di</strong> stereotipo e relativi esempi.<br />

2. Definizione <strong>di</strong> pregiu<strong>di</strong>zio e relativi esempi.<br />

3. Definizione <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione e relativi esempi.<br />

4. Differenza fra questi tre concetti.<br />

5. Diverse teorie sul pregiu<strong>di</strong>zio: la personalità autoritaria; la teoria del conflitto oggettivo.<br />

6. La riduzione del pregiu<strong>di</strong>zio: la tecnica del contatto.<br />

MODULO 5 LE RELAZIONI UMANE (marzo – aprile)<br />

1. L’identità: che cos’è; identità fisica, psicologica, sociale.<br />

2. La formazione dell’identità nell’infanzia e nell’adolescenza.<br />

3. L’adolescenza: caratteristiche e problematiche.<br />

4. La personalità: definizione e teorie della personalità.<br />

5. Il concetto <strong>di</strong> emozione.<br />

6. Le <strong>di</strong>verse emozioni.<br />

7. La comunicazione delle emozioni.<br />

MODULO 6. I DISTURBI <strong>DEL</strong> COMPORTAMENTO ALIMENTARE (aprile – maggio)<br />

1. Definizione e tipi <strong>di</strong> DCA.<br />

2. Sintomi <strong>di</strong> anoressia e bulimia.<br />

3. Il comportamento anoressico- bulimico.<br />

4. I fattori psicologici dei DCA.<br />

5. I fattori familiari nei DCA.<br />

6. I fattori socioculturali.<br />

7. Le terapie dei DCA: la terapia familiare; il Gruppo <strong>di</strong> Auto Mutuo Aiuto.<br />

STRUMENTI<br />

- Libro <strong>di</strong> testo: Ponzi, Antonelli, “Tecniche <strong>di</strong> comunicazione e relazione”, Elemond Scuola &<br />

Azienda<br />

- Fotocopie pre<strong>di</strong>sposte dall’insegnante<br />

- Letture tratte da <strong>di</strong>versi testi<br />

METODOLOGIE<br />

- Spiegazione dell’insegnante<br />

- Schemi riassuntivi<br />

- Domande guida per lo stu<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>viduale<br />

- Conversazioni guidate<br />

- Attività in<strong>di</strong>viduali: esercizi, questionari a scelta multipla<br />

VERIFICHE<br />

- Verifica continua: tutte le attività proposte hanno rappresentato un’occasione <strong>di</strong> verifica sia<br />

dell’appren<strong>di</strong>mento, sia dell’impegno.<br />

- Esercitazioni in<strong>di</strong>viduali: questionari a scelta multipla; analisi <strong>di</strong> casi e situazioni<br />

comunicative; lettura e comprensione <strong>di</strong> testi.<br />

- Verifiche scritte: al termine <strong>di</strong> ciascun modulo è stato somministrato un questionario con<br />

domande aperte.<br />

VALUTAZIONE<br />

La valutazione degli alunni si è basata:<br />

1) sulle verifiche (conoscenze acquisite e uso del linguaggio <strong>di</strong>sciplinare);<br />

2) sulle esercitazioni (applicazione delle conoscenze e rielaborazione personale);<br />

3) sulla partecipazione in classe, sull’impegno nello stu<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>viduale e nello<br />

svolgimento delle consegne.


MATERIA: MATEMATICA CLASSE : QUINTA SEZ. B/LT A.S.: 2005/2006<br />

P<strong>RO</strong>F.: COMINATO FEDERICA<br />

PRESENTAZIONE :<br />

Ho seguito la classe, composta <strong>di</strong> 18 allievi, solo negli ultimi due anni del percorso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>; la<br />

gestione del programma è stata pesantemente vincolata alle conoscenze pregresse e alle <strong>di</strong>fficoltà<br />

<strong>di</strong> comprensione e applicazione che gli studenti hanno incontrato.<br />

La 5^ B ha presentato una preparazione <strong>di</strong> base, rilevata nel corso <strong>di</strong> questi due anni, me<strong>di</strong>amente<br />

molto fragile; piuttosto passiva durante le lezioni e scarsamente motivata allo stu<strong>di</strong>o della<br />

<strong>di</strong>sciplina. Si è pertanto attivata, dal secondo quadrimestre del quarto anno, un’azione <strong>di</strong> recupero<br />

motivazionale, delle abilità fondamentali concernenti il calcolo algebrico e in generale del metodo<br />

matematico. Durante l’ultimo anno la partecipazione alle lezioni è apparsa più attiva e la maggior<br />

parte della classe si è <strong>di</strong>mostrata più collaborativa; l’ora settimanale <strong>di</strong> laboratorio d’informatica è<br />

stata svolta con regolarità e per alcuni studenti lo strumento informatico ha consentito il<br />

superamento delle <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> calcolo algebrico e/o ha consolidato le lezioni in aula.<br />

Nonostante gli interventi attuati permangono lacune pregresse.<br />

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini <strong>di</strong>:<br />

CONOSCENZE :<br />

l’acquisizione dei contenuti specifici della <strong>di</strong>sciplina è da ritenersi me<strong>di</strong>amente sufficiente: per un<br />

gruppo eseguo il livello <strong>di</strong> conoscenze è da ritenersi quasi buono; possono altresì ritenersi adeguati il<br />

linguaggio matematico, il livello <strong>di</strong> astrazione e formalizzazione.<br />

COMPETENZE :<br />

l’applicazione delle conoscenze è da considerarsi me<strong>di</strong>amente accettabile; permangono allievi con<br />

competenze limitate.<br />

CAPACITA’ :<br />

l’utilizzazione responsabile <strong>di</strong> determinate competenze e la rielaborazione autonoma e critica delle<br />

conoscenze acquisite, sono riscontrabili in un numero molto esiguo <strong>di</strong> alunni. La maggioranza della<br />

classe non è in grado <strong>di</strong> rielaborare in modo sufficientemente critico e autonomo.<br />

1. CONTENUTI DISCIPLINARI :<br />

MODULO


v PREMESSE<br />

‣ UD: Equazioni e <strong>di</strong>sequazioni algebriche<br />

• Definizione e classificazione;<br />

• Equazioni e <strong>di</strong>sequazioni <strong>di</strong> I e II grado intere e fratte;<br />

• Equazioni irrazionali.<br />

‣ UD: Funzioni: generalità<br />

• Definizione e classificazione;<br />

• Grafici <strong>di</strong> funzioni elementari;<br />

• Determinazione del dominio <strong>di</strong> una funzione.<br />

‣ UD: Elementi <strong>di</strong> topologia su R<br />

• Intervalli;<br />

• Intorni e intorni circolari.<br />

v LIMITI<br />

‣ UD: Definizioni e Considerazioni generali<br />

• Concetto intuitivo <strong>di</strong> limite;<br />

• Definizioni <strong>di</strong> limite e definizione <strong>di</strong> limite destro e sinistro;<br />

• Enunciati dei teoremi sui limiti;<br />

• Algebra dei limiti;<br />

• Forme indeterminate.<br />

‣ UD: Funzioni continue e Calcolo <strong>di</strong> limiti<br />

• Concetto intuitivo e definizione <strong>di</strong> continuità;<br />

• Funzioni continue elementari e calcolo dei loro limiti;<br />

• Algebra dei limiti;<br />

• Risoluzione delle forme indeterminate;<br />

• Enunciati e considerazioni grafiche dei teoremi sulle funzioni continue.<br />

v DERIVATE E STUDIO DI FUNZIONE<br />

‣ UD: Derivate<br />

• Derivata <strong>di</strong> una funzione in un punto – derivata destra e sinistra;<br />

• Derivate delle funzioni elementari;<br />

• Derivate successive;<br />

• Continuità e derivabilità;<br />

‣ UD: Applicazione delle derivate: lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> funzione<br />

• Crescenza e decrescenza;<br />

• Ricerca dei punti <strong>di</strong> massimo e minimo relativo;<br />

• Stu<strong>di</strong>o del grafico <strong>di</strong> una funzione.


METODOLOGIE :<br />

Sono state adottate le seguenti strategie <strong>di</strong> insegnamento: lezioni frontali e partecipate, lezioni <strong>di</strong><br />

laboratorio <strong>di</strong> informatica (Excel-Derive) a supporto delle lezioni <strong>di</strong> teoria, esercitazioni guidate.<br />

L’attività <strong>di</strong> recupero è stata svolta prevalentemente in orario curricolare.<br />

2. MATERIALI DIDATTICI:<br />

• Libro <strong>di</strong> testo<br />

Autore: W. Maraschini, M. Palma<br />

Titolo: Lineamenti <strong>di</strong> calcolo infinitesimale<br />

Vol. Modulo 23 BIS E<strong>di</strong>tore PARAVIA<br />

• Appunti elaborati dall’insegnante<br />

• Fotocopie <strong>di</strong> appunti <strong>di</strong> teoria e <strong>di</strong> esercizi dai seguenti libri:<br />

Autore: M. Re Fraschini, G. Grazzi<br />

Titolo: Matematica Tecnica<br />

Tomo D E<strong>di</strong>tore ATLAS<br />

3. TIPOLOGIE <strong>DEL</strong>LE P<strong>RO</strong>VE DI VERIFICA UTILIZZATE:<br />

Gli allievi hanno sostenuto prove scritte, quesiti a risposta aperta e/o quesiti a risposta multipla, e<br />

verifiche orali. Si è inoltre somministrato un test come previsto dalla terza prova, tipologia B-C<br />

(allegata).<br />

Nella valutazione finale si è tenuto conto della preparazione globale in relazione al livello <strong>di</strong> partenza e<br />

ai progressi riscontrati, della partecipazione, dell’impegno e dello sviluppo delle capacità intellettuali. A<br />

<strong>di</strong>sposizione della commissione sono depositate in segreteria le prove scritte effettuate.


ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI COLLETTIVI:<br />

RELAZIONE FINALE ECONTENUTI TRATTATI<br />

Classe 5^ B LT- A.S. 2005/2006<br />

Docente: Gloria Ferrari<br />

PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO<br />

OBIETTIVI COGNITIVI RAGGIUNTI<br />

Conoscenze:<br />

-conoscenza dei bisogni dei destinatari dei servizi socio assistenziali e sanitari<br />

-conoscenza dell’articolazione dei servizi socio assistenziali in rapporto ai bisogni dell’utenza<br />

-conoscenza degli organi istituzionali e delle figure professionali operanti negli Enti eroganti servizi<br />

socio<br />

assistenziali e sanitari<br />

-conoscenza delle attività condotte a contatto con l’utenza<br />

La conoscenza dei contenuti è stata acquisita in maniera non del tutto omogenea ed ha raggiunto<br />

me<strong>di</strong>amente livelli <strong>di</strong>screti.<br />

Competenze:<br />

-in<strong>di</strong>viduare la tipologia specifica del servizio e della struttura erogante in relazione alla situazione<br />

patologica o <strong>di</strong> bisogno socio assistenziale<br />

-in<strong>di</strong>viduare le funzioni svolte all’interno <strong>di</strong> unità della struttura organizzativa delle aziende sanitarie<br />

-esplicitare i criteri e le finalità della <strong>di</strong>partimentalizzazione delle aziende sanitarie<br />

-analizzare il ruolo delle figure professionali<br />

-interpretare manuali <strong>di</strong> procedura<br />

Le competenze sono state applicate in maniera appropriata alle problematiche proposte. Il livello<br />

me<strong>di</strong>o è <strong>di</strong>screto.<br />

Capacità:<br />

-in<strong>di</strong>viduare il quadro normativo <strong>di</strong> riferimento e sapersi riferire a normative specifiche emanate<br />

dallo Stato e<br />

dagli Enti locali locali per <strong>di</strong>sciplinare le modalità <strong>di</strong> funzionamento/erogazione del servizio<br />

-orientarsi nell’applicazione <strong>di</strong> standard strutturali ed organizzativi negli Enti socio assistenziali<br />

-in<strong>di</strong>viduare i criteri generali per la determinazione delle rette a carico dell’utenza<br />

-collegare le tipologie <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimentalizzazione delle aziende ospedaliere al perseguimento degli<br />

obiettivi <strong>di</strong><br />

efficienza ed efficacia, rilevando risorse guida ed in<strong>di</strong>catori<br />

Gli allievi, in generale sanno cogliere le implicazioni delle informazioni raccolte ad un livello me<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong>screto<br />

CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI SOCIO AFFETTIVI E RELAZIONALI<br />

Classe caratterizzata da una partecipazione recettiva, ove la maggior parte degli allievi è parsa<br />

determinata a raggiungere livelli <strong>di</strong> profitto adeguati, è in grado <strong>di</strong> organizzare autonomamente il<br />

lavoro e gli appren<strong>di</strong>menti. L’impegno è stato prestato a livelli più intensi in prossimità delle<br />

verifiche. I livelli relazionali e la con<strong>di</strong>visione delle attività comuni sono apparsi <strong>di</strong>somogenei.


CONTENUTI TRATTATI<br />

IL MANUALE DI CORRETTA PRASSI IGIENICA<br />

Un esempio <strong>di</strong> recepimento e <strong>di</strong> applicazione della normativa HACCP all’interno degli Enti che<br />

effettuano la produzione dei pasti a favore dell’utenza<br />

INTERVENTI E SERVIZI A FAVORE DEI MINORI<br />

- Servizi a sostegno della famiglia : Centri per le famiglie, Servizio per l'Integrazione e il<br />

Sostegno a Minori in Famiglia (S.I.S.M.I.F.), Asilo nido, Centro <strong>di</strong> aggregazione giovanile, Centri<br />

ricreativi <strong>di</strong>urni per minori, Soggiorni climatici, Case <strong>di</strong> vacanza e campeggi<br />

-Interventi parzialmente o totalmente sostitutivi della famiglia: Affido, Affido <strong>di</strong>urno, Adozione<br />

-Servizi parzialmente o totalmente sostitutivi della famiglia: Comunità familiari o Gruppi<br />

famiglia,Gruppi appartamento, Comunità educativo/ assistenziale (Comunita’ educativa per minori<br />

anche con pronta accoglienza e Comunita’ educativa-riabilitativa per minori/adolescenti)<br />

-Centri educativi occupazionali <strong>di</strong>urni<br />

-Interventi educativi <strong>di</strong> strada<br />

Per gli interventi/servizi sopra in<strong>di</strong>cati:<br />

-Utenza: caratteristiche e bisogni<br />

-Criteri per l’accre<strong>di</strong>tamento e l’autorizzazione al funzionamento secondo la normativa del Veneto<br />

con riferimento a: standard organizzativi per tipologia <strong>di</strong> figure professionali operanti, standard<br />

strutturali degli ambienti, attività, documentazione, ammissioni, verifiche, rapporti con l’ASL e il<br />

territorio<br />

INTERVENTI E SERVIZI A FAVORE DEI DISABILI<br />

Interventi:<br />

inserimento nelle strutture educative e scolastiche, interventi <strong>di</strong> formazione professionale,<br />

interventi <strong>di</strong> inserimento nel mondo del lavoro<br />

Servizi:<br />

centri <strong>di</strong>urni per persone con <strong>di</strong>sabilità (analisi delle attività giornaliere svolte e delle relative<br />

finalità), comunita’ alloggio per persone con <strong>di</strong>sabilità, comunita’ familiari per persone con<br />

<strong>di</strong>sabilità, gruppo appartamento per persone con <strong>di</strong>sabilità, centri residenziali per portatori <strong>di</strong><br />

han<strong>di</strong>cap<br />

Per gli interventi/servizi sopra in<strong>di</strong>cati:<br />

Utenza: caratteristiche e bisogni. Criteri per l’accre<strong>di</strong>tamento e l’autorizzazione al funzionamento<br />

secondo la normativa del Veneto con riferimento a: standard organizzativi per tipologia <strong>di</strong> figure<br />

professionali operanti, standard strutturali degli ambienti, attività, documentazione, ammissioni,<br />

verifiche, rapporti con l’ASL e il territorio, Enti gestori


L’ORGANIZZAZIONE <strong>DEL</strong>LE AZIENDE OSPEDALIERE<br />

Le Aziende ospedaliere<br />

Organigramma e organizzazione delle Aziende ospedaliere<br />

Gli Organi della struttura organizzativa: l’organigramma <strong>di</strong> un’azienda ospedaliera<br />

Principali competenze <strong>di</strong>:<br />

- Direttore generale, sanitario ed amministrativo, Collegio sindacale, Collegio dei sanitari,<br />

Consiglio dei sanitari, Direzione me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> Presi<strong>di</strong>o, Servizio infermieristico e tecnico, Area<br />

tecnologico scientifica, Servizio <strong>di</strong> prevenzione e protezione, Servizio farmaceutico, Settore<br />

amministrativo, gestione logistico alberghiera, area tecnica<br />

I Dipartimenti ospedalieri:<br />

-Le Aree <strong>di</strong>partimentali: caratteristiche del modello e scopi ; criteri per l’in<strong>di</strong>viduazione delle risorse<br />

guida;<br />

-I <strong>di</strong>partimenti funzionali: caratteristiche del modello e scopi;<br />

-Confronto fra Aree <strong>di</strong>partimentali e Dipartimenti funzionali<br />

-Alcuni in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> efficienza ed efficacia<br />

-Il Personale delle Aziende ospedaliere: caratteristiche delle configurazioni organizzative,<br />

classificazione del<br />

Personale; struttura della retribuzione.<br />

I SERVIZI RIVOLTI AI MALATI PSICHIATRICI<br />

Tipologia <strong>di</strong> interventi e servizi ( DSM, CSM, SPDC, DH, CD, SR) e loro specifiche caratteristiche<br />

inerentemente a :<br />

-definizione e finalità del servizio, Ente gestore, destinatari, personale<br />

-orientamenti dei più recenti piani sanitari in merito ai malati psichiatrici in età evolutiva<br />

I SERVIZI RIVOLTI AGLI IMMIGRATI (da completare nel mese <strong>di</strong> maggio)<br />

Le <strong>di</strong>verse categorie <strong>di</strong> immigrati, la loro provenienza, i motivi dell’immigrazione<br />

L’accoglienza, il lavoro, l’integrazione sociale<br />

I servizi/interventi demandati agli Enti locali<br />

AREA <strong>DEL</strong>L’INTEGRAZIONE<br />

I SERVIZI DI PREVENZIONE E RECUPE<strong>RO</strong> NEL SETTORE <strong>DEL</strong>LE TOSSICODIPENDENZE<br />

Nel corso della classe terza (a.s. 2003-2004), nell’ambito dell’area dell’integrazione, sono<br />

stati trattati i seguenti contenuti:<br />

-Trend e obiettivi degli ultimi anni, in particolare dal Piano sanitario nazionale 2002-2004 sulle<br />

tossico<strong>di</strong>pendenze<br />

-I servizi pubblici e i servizi privati; centri <strong>di</strong> ascolto e unità <strong>di</strong> strada<br />

-Le attività del Ser. T<br />

-Analisi <strong>di</strong> una Comunità terapeutica e delle sue tipologie nella Regione Veneto:<br />

- il modello o programma d’intervento: accoglienza e suoi momenti, programma terapeutico,<br />

educativo-riabilitativo e <strong>di</strong> reinserimento, durata delle fasi del programma, regole.<br />

- l’équipe terapeutica e il suo coor<strong>di</strong>namento interno ed esterno<br />

- la qualificazione professionale nei settori <strong>di</strong> lavoro della comunità<br />

Nel corso della classe quinta sono stati trattati gli aspetti organizzativo-gestionali, delle attività<br />

quoti<strong>di</strong>ane svolte all’interno <strong>di</strong> una Comunità per tossico<strong>di</strong>pendenti, con riferimento anche agli<br />

ambiti economico e finanziario; a tal proposito si è fatto ricorso anche all’intervento <strong>di</strong> tre ore da<br />

parte <strong>di</strong> un operatore <strong>di</strong> Comunità per tossico<strong>di</strong>pendenti, il Dott. Alberto Roncon.<br />

Finalità dell’attività condotta: conoscenza e approfon<strong>di</strong>menti sugli aspetti organizzativogestionali<br />

nella prospettiva <strong>di</strong> progettare interventi nel settore<br />

Aspetti trattati:<br />

- collocazione territoriale della Comunità per tossico<strong>di</strong>pendenti, anche in relazione alla<br />

provenienza dell’utenza


- scelta della tipologia <strong>di</strong> Comunità in base al tipo <strong>di</strong> utenza e al grado <strong>di</strong> complessità dei casi da<br />

gestire<br />

- tipi <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenze:<br />

- la forma giuri<strong>di</strong>ca dell’ente gestore<br />

- reperire un e<strong>di</strong>ficio idoneo: a chi rivolgersi?<br />

- fasi del programma riabilitativo<br />

- giornata tipo e attività rientranti in programmi ergoterapici<br />

- ricavi ed entrate per la comunita’ : rette giornaliere pro-capite a carico degli utenti e contributi<br />

regionali. Quantificazione monetaria<br />

- costi del personale analizzati per figura professionale ; costi per i materiali, per servizi, per le<br />

prestazioni alberghiere erogate. Quantificazione monetaria.<br />

METODOLOGIE ATTIVATE<br />

Lezione frontale, anche con ausili informatici, con presentazione delle unità <strong>di</strong>dattiche in funzione<br />

degli obiettivi da conseguire, ricerche tramite Internet; formulazione <strong>di</strong> questionari in preparazione<br />

alle verifiche.<br />

STRUMENTI UTILIZZATI<br />

Materiali forniti dall’insegnante costituiti da rielaborazioni <strong>di</strong> contenuti tratti da testi specialistici, da<br />

normative regionali,, da documentazione acquisita tramite Internet:<br />

RECUPE<strong>RO</strong> EFFETTUATO<br />

Le attività <strong>di</strong> recupero hanno avuto natura curricolare e sono state attuate attraverso il ripasso<br />

guidato e la riproposizione <strong>di</strong> questionari mirati.


RELAZIONE FINALE <strong>DEL</strong> DOCENTE<br />

LEGISLAZIONE SANITARIA<br />

Docente. Prof.ssa Elisa Chieregato<br />

Materia: LEGISLAZIONE SANITARIA<br />

Classe 5^ B Liceo Tecnico Opzione salute a.s. 2005-2006<br />

ARTICOLAZIONE <strong>DEL</strong> PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO<br />

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini <strong>di</strong><br />

Conoscenze, Competenze e Capacità:<br />

Al termine del corso lo studente deve:<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

q<br />

Comprende la natura giuri<strong>di</strong>ca della legislazione sociale attraverso la storia<br />

Comprendere il rapporto <strong>di</strong> lavoro e i soggetti dello stesso<br />

In<strong>di</strong>viduare i principali <strong>di</strong>ritti e obblighi del datore <strong>di</strong> lavoro in relazione alla tutela sanitaria<br />

del lavoratore<br />

Comprendere la normativa <strong>di</strong> protezione giuri<strong>di</strong>ca del lavoratore da agenti nocivi,<br />

cancerogeni e biologici<br />

Comprendere l’importanza <strong>di</strong> visite me<strong>di</strong>che obbligatorie e della istituzione del pronto<br />

soccorso in fabbrica<br />

Comprendere la necessità dell’istituzione del servizio <strong>di</strong> prevenzione e protezione dai rischi<br />

Comprende l’istituzione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza<br />

Comprende i caratteri dell’assicurazione sociale e i soggetti a cui è rivolta<br />

Conoscere il sistema degli assegni familiari<br />

In<strong>di</strong>viduare l’importanza dell’assicurazione contro la <strong>di</strong>soccupazione e le forme <strong>di</strong><br />

assistenza ai non lavoratori<br />

Comprendere la costituzione, i soggetti e l’oggetto del rapporto previdenziale<br />

Comprendere il sistema <strong>di</strong> assicurazione per i rischi generici<br />

In<strong>di</strong>viduare il sistema <strong>di</strong> assicurazione per i rischi professionali<br />

Comprendere il fenomeno della fecondazione artificiale dal punto <strong>di</strong> vista me<strong>di</strong>co ed etico.<br />

Riconoscere le <strong>di</strong>fferenti tecniche riproduttive sperimentate negli ultimi anni.<br />

Comprendere il concetto <strong>di</strong> sperimentazione genetica a fini terapeutici<br />

In<strong>di</strong>vidua le <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> ingegneria genetica e ne riconosce l’ambito <strong>di</strong><br />

regolamentazione giuri<strong>di</strong>ca<br />

Comprendere il concetto <strong>di</strong> eutanasia e il <strong>di</strong>battito culturale sulla liceità o meno della<br />

stessa, <strong>di</strong>stingue le tipologie <strong>di</strong> eutanasia ed esamina la normativa<br />

In<strong>di</strong>vidua le ragioni etiche che spingono alcuni stati a legalizzare l’eutanasia e quelle che al<br />

contrario la vietano<br />

In<strong>di</strong>viduare il concetto <strong>di</strong> trapianto e le <strong>di</strong>verse tipologie e ne riconosce la regolamentazione<br />

Comprendere il significato del consenso informato e la <strong>di</strong>sciplina che ne deriva<br />

In<strong>di</strong>vidua l’ambito oggettivo <strong>di</strong> operatività della bioetica<br />

Comprende il concetto <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà-<strong>di</strong>sabilità e la normativa giuri<strong>di</strong>ca a tutela<br />

Comprende le <strong>di</strong>namiche dei soggetti affetti da <strong>di</strong>pendenze: Tabagisti, alcolisti, <strong>di</strong>pendenza<br />

da sostanze psicotrope, AIDS


q<br />

q<br />

q<br />

Comprendere gli interventi normativi afferenti all’anziano<br />

Comprendere il <strong>di</strong>battito culturale sotteso all’entrata in vigore della L. 194/78 a tutela della<br />

maternità responsabile e della interruzione volontaria della gravidanza<br />

Analizzare le fonti a tutela della lavoratrice madre e a tutela della maternità<br />

Progressione della classe<br />

La classe si presenta <strong>di</strong>somogenea e non completamente integrata. La motivazione e l’interesse<br />

evidenziati sono complessivamente passivi e carenti. La classe partecipa in modo scarso al<br />

<strong>di</strong>alogo educativo ed interviene solo se coinvolta. Tendono ad impegnarsi a casa solo in occasione<br />

delle verifiche e cercano <strong>di</strong> limitare il carico <strong>di</strong> lavoro o posporre i tempi delle verifiche.<br />

Ogni alunno ha cercato <strong>di</strong> condurre un percorso in<strong>di</strong>vidualizzato e scarsamente integrato con il<br />

contesto della classe.<br />

Non tutti gli alunni sono in grado <strong>di</strong> organizzare il lavoro scolastico e domestico in modo autonomo<br />

e tendono a privilegiare l’appren<strong>di</strong>mento mnemonico e meccanico.<br />

Gli alunni più capaci non hanno saputo e voluto essere da traino per la classe e preferiscono stare<br />

nell’ombra. Richiedono costantemente il ruolo guida dell’insegnante nell’organizzazione del lavoro<br />

scolastico e domestico. Manifestano <strong>di</strong>fficoltà a ricercare collegamenti e cogliere implicazioni.<br />

Anche l’esposizione orale appare povera e carente sotto il profilo lessicale. L’atteggiamento<br />

appare solo nell’ultimo periodo maggiormente collaborativo e comunicativo con un livello più<br />

<strong>di</strong>screto e costante <strong>di</strong> partecipazione. Il grado <strong>di</strong> raggiungimento degli obiettivi è più che sufficiente<br />

solo per un gruppo <strong>di</strong> alunni che si sono impegnati con costanza e merito. Pochi alunni hanno<br />

conseguito gli obiettivi in modo ottimo.<br />

Devono ancora maturare scolasticamente. Solo pochi studenti sono in grado <strong>di</strong> eseguire<br />

autonomamente processi <strong>di</strong> analisi, sintesi e rielaborazione coerente delle conoscenze<br />

acquisite, e in qualche caso a realizzare collegamenti afferenti a <strong>di</strong>scipline <strong>di</strong>verse, i<br />

rimanenti allievi eseguono tali operazioni solo se opportunamente guidati.<br />

Gli alunni temono le verifiche che tendono a posporre o ad affrontare con scarso<br />

autocontrollo. Consapevoli <strong>di</strong> ciò, tuttavia non riescono ad emarginare tale con<strong>di</strong>zione<br />

psicologica.<br />

Contenuti <strong>di</strong>sciplinari<br />

Legislazione Sanitaria –<br />

2 ORE SETTIMANALI ed 1 dell’Area dell’integrazione limitatamente al secondo quadrimentre<br />

MODULO 1 Igiene del lavoro ‣ Definizione<br />

‣ L’art. 2087 c.c.<br />

‣ Le fonti<br />

‣ La tutela della salute e della<br />

sicurezza dei lavoratori nel D.lgs


MODULO 2<br />

La legislazione sociale: il <strong>di</strong>ritto<br />

del lavoro e la previdenza<br />

sociale<br />

626/94<br />

‣ L’oggetto della prevenzione e le<br />

misure generali <strong>di</strong> tutela<br />

‣ Il soggetto responsabile<br />

‣ I beneficiari della tutela<br />

prevenzionale<br />

‣ L’informazione e la formazione dei<br />

lavoratori. Diritti dei lavoratori in<br />

caso <strong>di</strong> pericolo grave e imme<strong>di</strong>ato<br />

‣ Il rappresentante dei lavoratori per<br />

la sicurezza<br />

‣ La sorveglianza sanitaria<br />

obbligatoria<br />

‣ La vigilanza sull’osservanza delle<br />

misure <strong>di</strong> sicurezza del lavoro<br />

‣ 1° Unità: Il rapporto <strong>di</strong> lavoro<br />

‣ Il lavoro nella Costituzione<br />

‣ Le fonti contrattuali<br />

‣ Il contratto <strong>di</strong> lavoro<br />

‣ 2° Unità: Il rapporto <strong>di</strong> lavoro<br />

‣ La <strong>di</strong>sciplina del<br />

collocamento:Divieti <strong>di</strong> assunzioni e<br />

assunzioni obbligatorie. La<br />

procedura per l’assunzione e il<br />

patto <strong>di</strong> prova.<br />

‣ Lavoro subor<strong>di</strong>nato e lavoro<br />

autonomo<br />

‣ I soggetti del rapporto <strong>di</strong> lavoro<br />

subor<strong>di</strong>nato<br />

‣ Il contratto <strong>di</strong> lavoro-<br />

‣ I <strong>di</strong>ritti e gli obblighi del lavoratore<br />

‣ Gli obblighi e i poteri del datore <strong>di</strong><br />

lavoro<br />

‣ La sospensione del rapporto <strong>di</strong><br />

lavoro subor<strong>di</strong>nato<br />

‣ Gli interventi <strong>di</strong> integrazione<br />

salariale (CIG e GIGS)<br />

‣ L’estinzione del rapporto <strong>di</strong> lavoro<br />

‣ Il licenziamento in<strong>di</strong>viduale<br />

‣ Licenziamento collettivo (la<br />

mobilità)<br />

‣ Il trattamento <strong>di</strong> fine rapporto e la<br />

pensione.<br />

‣ L’appren<strong>di</strong>stato o contratto <strong>di</strong><br />

tirocinio<br />

‣ Cenni sulla Riforma Biagi e le<br />

nuove tipologie <strong>di</strong> lavoro<br />

‣ 3° Unità:Il sistema previdenziale e<br />

assistenziale<br />

‣ Evoluzione storica della<br />

legislazione sociale e previdenziale<br />

‣ La previdenza sociale<br />

‣ L’assicurazione per l’invali<strong>di</strong>tà, la<br />

vecchiaia e i superstiti<br />

‣ L’assicurazione contro gli infortuni<br />

sul lavoro e le malattie professionali


‣ L’assistenza sociale<br />

‣ I nuovi interventi <strong>di</strong> integrazione e<br />

sostegno sociale<br />

‣ L’assistenza a favore dei minori e<br />

portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap<br />

‣ La tutela della maternità<br />

‣ La tulela della lavoratrice madre<br />

‣ L’interruzione volontaria della<br />

gravidanza<br />

MODULO 3 Le prestazioni del SSN ‣ Gli interventi per la<br />

tossico<strong>di</strong>pendenza<br />

e<br />

l’alcol<strong>di</strong>pendenza<br />

‣ Il problema dei portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap<br />

‣ La legge quadro104/1992<br />

MODULO 4 La Bioetica ‣ Definizione e ambito oggettivo <strong>di</strong><br />

operatività<br />

‣ La fecondazione artificiale<br />

‣ L’ingegneria genetica<br />

‣ L’eutanasia<br />

‣ I trapianti<br />

‣ Il consenso informato<br />

Metodologie e strategie<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista metodologico è stata fatta la scelta <strong>di</strong> un approccio problematico alla <strong>di</strong>sciplina,<br />

allo scopo <strong>di</strong> motIvare gli allievi all’appren<strong>di</strong>mento, sollecitarne l’attenzione e la curiosità e<br />

cercando <strong>di</strong> sviluppare un atteggiamento critico.<br />

Per quanto riguarda le tecniche <strong>di</strong>dattiche:<br />

• costante interazione con gli studenti attraverso domande, richieste <strong>di</strong> interventi e<br />

rielaborazione <strong>di</strong> guide per l’elaborazione personale <strong>di</strong> materiale assegnato<br />

• coinvolgimento sui gran<strong>di</strong> temi d’attualità correlati con le problematiche <strong>di</strong>sciplinari e<br />

stimolo alla lettura e raccolta <strong>di</strong> fonti aggiornate e <strong>di</strong>versificate<br />

• lezione frontale per lo sviluppo <strong>di</strong> argomenti che necessitavano <strong>di</strong> una trattazione logica e<br />

sequenziale<br />

• lezione-<strong>di</strong>scussione con approcci problematici<br />

• lavori <strong>di</strong> gruppo per la <strong>di</strong>scussione, elaborazione e produzione <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong> sintesi<br />

(purtroppo tale modalità è stata poco utilizzata per l’esiguo n° <strong>di</strong> ore settimanali previste<br />

per la <strong>di</strong>sciplina)<br />

• si è cercata <strong>di</strong> guidare sistematicamente gli allievi ad un collegamento <strong>di</strong> quanto stu<strong>di</strong>ato<br />

con la realtà <strong>di</strong> tutti i giorni<br />

• ricerca multime<strong>di</strong>ale della normativa più recente ed aggiornata<br />

• ricerche ed approfon<strong>di</strong>menti in laboratorio informatico<br />

Modalità <strong>di</strong> verifica<br />

Sono state fatte verifiche formative: colloqui, domande flash e semplici esercizi per verificare se gli<br />

alunni seguivano con costanza il percorso loro proposto.<br />

Le verifiche sommative effettuate, da due a tre per quadrimestre, sono state realizzate secondo le<br />

tipologie :


- trattazione sintetica (saggio breve)<br />

- problemi a soluzione rapida<br />

- colloqui in<strong>di</strong>viduali<br />

- stesura delle tesine per il colloquio orale<br />

E’ stata effettuata una simulazione <strong>di</strong> terza prova a tipologia mista B e C ( tests a scelta multipla e<br />

quesiti a risposta singola).<br />

Materiali <strong>di</strong>dattici utilizzati<br />

• Manuale in adozione: “Diritto sanitario”a cura <strong>di</strong> Rosaria Sangiuliano E<strong>di</strong>zione Simone<br />

• Dispense e schemi elaborate dal docente<br />

• Articoli tratti da altri testi aggiornati con le recenti mo<strong>di</strong>fiche normative<br />

• Consultazione <strong>di</strong> manuali in affiancamento e testi normativi<br />

• Laboratorio <strong>di</strong> informatica<br />

Recupero<br />

In considerazione del livello me<strong>di</strong>amente <strong>di</strong>screto dei risultati conseguiti, non si sono rese<br />

necessarie particolari attività <strong>di</strong> recupero extracurricolari; i recuperi sono stati realizzati<br />

prevalentemente attraverso la sistematica revisione, con <strong>di</strong>scussione in classe degli aspetti<br />

cognitivi risultati inadeguati, dopo la valutazione degli esiti delle prove strutturate <strong>di</strong> verifica,<br />

somministrate in classe dopo ogni modulo <strong>di</strong> lavoro.<br />

Ba<strong>di</strong>a Polesine, 15 Maggio 2006<br />

Prof.ssa Elisa Chieregato<br />

Il Docente


RELAZIONE FINALE<br />

Materia: ANATOMIA, FISIOLOGIA E PATOLOGIA<br />

Classe 5^ B Liceo Tecnico a.s. 2005-2006<br />

Progressione della classe<br />

La classe, durante l’intero anno scolastico, ha evidenziato me<strong>di</strong>amente una sufficiente<br />

progressione nel coinvolgimento nelle tematiche proposte e affrontate dalla <strong>di</strong>sciplina;<br />

tuttavia, un significativo gruppo <strong>di</strong> studenti, per mancanza <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, per <strong>di</strong>sinteresse, per<br />

modeste capacità e a volte anche per superficialità, non ha sempre palesato una adeguata<br />

e costruttiva motivazione allo stu<strong>di</strong>o, fattore quest’ultimo che ha con<strong>di</strong>zionato in modo<br />

evidente i livelli <strong>di</strong> preparazione soprattutto per quanto attiene la capacità <strong>di</strong> collegamento<br />

e <strong>di</strong> approccio pluri<strong>di</strong>sciplinare.<br />

Inoltre, la partecipazione degli studenti al <strong>di</strong>alogo educativo e al confronto costruttivo con il<br />

docente ha pagato, in modo evidente, della con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> “spaccatura relazionale” che,<br />

soprattutto in questo anno, ha segnato il clima della classe.<br />

Le conoscenze <strong>di</strong>sciplinari, pertanto, pur possedute me<strong>di</strong>amente da tutti gli allievi sono a<br />

livelli completamente <strong>di</strong>versi; per qualcuno si tratta <strong>di</strong> sole conoscenze per altri <strong>di</strong><br />

conoscenze ancorate e legate anche all’articolazione dei contenuti <strong>di</strong> altre <strong>di</strong>scipline. Solo<br />

un numero ridottissimo, due o tre studenti, ha lavorato costantemente <strong>di</strong>mostrando<br />

impegno continuo, interesse e determinazione raggiungendo un grado <strong>di</strong> preparazione<br />

coerente con la richiesta dell’esame <strong>di</strong> stato.<br />

Pertanto gli obiettivi <strong>di</strong> livello cognitivo più elevato, riferibili in particolare alle capacità <strong>di</strong><br />

analisi, <strong>di</strong> sintesi cognitiva sono posseduti da un numero veramente ridotto <strong>di</strong> studenti e,<br />

anche questi ultimi, devono essere sollecitati a costruire percorsi articolati e complessi<br />

perché, in<strong>di</strong>vidualmente, lo sanno fare solo in modo parziale.<br />

La gran parte degli studenti deve essere seguita e guidata anche per ottenere le<br />

informazioni e le conoscenze <strong>di</strong>sciplinari minime a <strong>di</strong>mostrazione che il loro metodo <strong>di</strong><br />

lavoro e <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o è ancora carente e poco efficace. Il lavoro in classe, comunque, si è<br />

svolto generalmente in modo sereno anche se spesso vissuto in modo passivo in quanto,<br />

come già evidenziato, minima è stata l’interazione da parte degli studenti.<br />

E’ emersa in talune situazioni una evidente ansietà in<strong>di</strong>viduale legata prevalentemente al<br />

confronto all’interno della classe. Tale con<strong>di</strong>zione si è acuita particolarmente nell’ultimo<br />

periodo in occasione della simulazione delle terze prove e nelle verifiche formative e<br />

sommative svolte in preparazione dell’esame <strong>di</strong> stato.<br />

Metodologie e strategie<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista metodologico è stata fatta la scelta <strong>di</strong> un approccio problematico alla<br />

<strong>di</strong>sciplina, allo scopo <strong>di</strong> motivare gli allievi all’appren<strong>di</strong>mento, sollecitarne l’attenzione e la<br />

curiosità, cercando <strong>di</strong> sviluppare un atteggiamento critico, anche se non sempre si è<br />

riusciti nell’intento<br />

Le tecniche <strong>di</strong>dattiche maggiormente impiegate sono state:<br />

• lezione frontale per lo sviluppo <strong>di</strong> argomenti che necessitavano <strong>di</strong> una trattazione<br />

logica e sequenziale<br />

• lezione-<strong>di</strong>scussione sugli argomenti affrontati che consentivano anche un<br />

approccio inter<strong>di</strong>sciplinare con Igiene ed Educazione Sanitaria, Scienze della<br />

Nutrizione.<br />

• lavori <strong>di</strong> gruppo per la <strong>di</strong>scussione, elaborazione e produzione <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong> sintesi


Modalità <strong>di</strong> verifica<br />

Sono state fatte verifiche formative: colloqui, domande flash per verificare se gli alunni<br />

seguivano con costanza il percorso loro proposto.<br />

Le verifiche sommative effettuate, da due a tre per quadrimestre, sono state realizzate<br />

secondo le tipologie :<br />

- test strutturato<br />

- test a quesiti singoli<br />

- trattazione sintetica (saggio breve)<br />

- colloqui in<strong>di</strong>viduali<br />

Sono state effettuate due simulazioni <strong>di</strong> terza prova a tipologia mista B e per la valutazione<br />

<strong>di</strong> tali prove è stata adottata la seguente tabella <strong>di</strong> conversione decimi/quin<strong>di</strong>cesimi. Il testo<br />

delle terze prove è sottostante la tabella <strong>di</strong> conversione per la valutazione.<br />

TABELLA DI CONVERSIONE PER LA VALUTAZIONE<br />

In TRENTACINQUESIMI<br />

(Orale)<br />

In DECIMI (registro)<br />

In QUINDICESIMI<br />

(scritto)<br />

da 1 a 4 1 1<br />

da 5 a 8 2 da 2 a 3<br />

da 9 a 12 3 da 4 a 5<br />

da 13 a 16 4 da 6 a 7<br />

da 17 a 21 5 da 8 a 9<br />

22 6 10<br />

da 23 a 26 7 da 11 a 12<br />

da 27 a 30 8 13<br />

da 31 a 34 9 14<br />

35 10 15


TERZE P<strong>RO</strong>VE a.s. 2005/2006<br />

1^ Terza Prova: Anatomia, fisiologia e patologia<br />

I quesiti proposti possono presentare più risposte<br />

1. Quale dei seguenti fenomeni è associato all’invecchiamento:<br />

Aumento della pressione sanguigna<br />

Indebolimento delle valvole venose<br />

Arteriosclerosi<br />

Stenosi del dotto arterioso<br />

2. Paragonando un’arteria e una vena che decorrono parallele, si rileva che:<br />

la parete dell’arteria è più spessa<br />

il <strong>di</strong>ametro dell’arteria è maggiore<br />

il lume dell’arteria è più piccolo<br />

l’endotelio dell’arteria è più spesso<br />

3.Quale strato della parete delle arterie si ispessisce maggiormente nell’aterosclerosi?<br />

Tonaca me<strong>di</strong>a<br />

Tonaca intima<br />

Tonaca avventizia<br />

Tonaca esterna<br />

4. Quali delle seguenti cellule sono fagociti?<br />

Eritrociti<br />

Neutrofili<br />

Monociti<br />

Linfociti<br />

Rispondere utilizzando al massimo le righe messe a <strong>di</strong>sposizione.<br />

5. Dare la definizione <strong>di</strong> ipertensione e arteriosclerosi. In che modo esse sono spesso correlate?<br />

Elencare tre cambiamenti dello stile <strong>di</strong> vita che possono concorrere a prevenire l’insorgenza delle<br />

malattie car<strong>di</strong>ovascolari nella vecchiaia.<br />

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6. Due elementi determinano la pressione del sangue: la gittata car<strong>di</strong>aca e le resistenze periferiche o<br />

attriti a livello dei vasi sanguigni. Elencare due fattori che aumentano la gittata car<strong>di</strong>aca. Elencare<br />

due fattori che fanno aumentare le resistenze periferiche.<br />

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2^ Terza Prova: Anatomia, fisiologia e patologia<br />

I quesiti proposti possono presentare più risposte<br />

1.Quali eventi si manifestano subito dopo l’assunzione <strong>di</strong> un pasto?<br />

a) Utilizzazione degli aminoaci<strong>di</strong> come fonte principale <strong>di</strong> energia per l’organismo<br />

b) Lipogenesi (accumulo <strong>di</strong> grassi) nell’organismo<br />

c) Rimozione delle riserve <strong>di</strong> grasso presenti nell’organismo<br />

d) Aumento dell’assunzione <strong>di</strong> glucosio da parte dei muscoli scheletrici e <strong>di</strong> altri tessuti<br />

dell’organismo<br />

2. Il pH del chimo che entra nel duodeno viene mo<strong>di</strong>ficato da:<br />

a) bile<br />

b) succo intestinale<br />

c) secrezioni enzimatiche del pancreas<br />

d) secrezioni pancreatiche ricche <strong>di</strong> bicarbonato<br />

3. Le Malattie Polmonari Ostruttive Croniche favorite anche dal fumo <strong>di</strong> sigaretta e<br />

all’esposizione <strong>di</strong> agenti inquinanti aerei comprendono:<br />

a) polmonite<br />

b) enfisema<br />

c) bronchite<br />

d) apnea notturna(mancanza <strong>di</strong> inspirazione)<br />

4. Il controllo della respirazione è dovuto principalmente a:<br />

a) controllo nervoso, fattori chimici e fattori in<strong>di</strong>viduali (sesso, età, con<strong>di</strong>zione<br />

lavorativa..)<br />

b) controllo nervoso, fattori fisici nonché fattori emotivi e volontà<br />

c) controllo nervoso, fattori fisici e chimici nonché fattori emotivi<br />

d) controllo nervoso, fattori fisici e chimici, volontà e fattori emotivi


Rispondere utilizzando al massimo le righe in<strong>di</strong>cate.<br />

Ricordarsi <strong>di</strong> limitare l’esposizione solo al contenuto/i richiesto/i.<br />

Per quale motivo attualmente si ritiene l’obesità come una vera e propria malattia?<br />

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Quali sono le principali modalità <strong>di</strong> trasporto dell’ossigeno e del biossido <strong>di</strong> carbonio nel<br />

sangue e per quale motivo il monossido <strong>di</strong> carbonio limita l’ossigenazione dei tessuti?<br />

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Materiali <strong>di</strong>dattici utilizzati<br />

• Manuale in adozione: Anatomia Funzionale e Fisiopatologia del Corpo Umano<br />

Thibodeau/Patton E<strong>di</strong>SES Napoli<br />

• Dispense e schemi elaborate dal docente proposti sotto forma <strong>di</strong> luci<strong>di</strong><br />

Recupero<br />

La classe durante l’anno scolastico non è stata impegnata in nessuna particolare attività <strong>di</strong><br />

recupero anche se molti studenti ne potevano trarre un utile vantaggio. Normalmente<br />

all’inizio <strong>di</strong> ogni lezione veniva chiesto agli studenti <strong>di</strong> formulare dubbi e richieste<br />

specifiche per apportare chiarimenti a quelle parti <strong>di</strong> programma non adeguatamente<br />

comprese e fatte proprie. Nell’ultima parte dell’anno scolastico si è provveduto ad una<br />

rivisitazione <strong>di</strong> tutto il programma utilizzando delle schede riassuntive utili anche per lo<br />

stu<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>viduale completando il ripasso <strong>di</strong> tutte le parti <strong>di</strong> programma svolto nell’anno<br />

scolastico.<br />

Ba<strong>di</strong>a Polesine, 15 maggio 2006<br />

Il Docente<br />

prof. Innocenzo Marcadella


Contenuti Disciplinari <strong>di</strong>: Anatomia, Fisiologia e Patologia effettivamente svolti nel<br />

corso dell’a.s. 2005/2006<br />

MOD.1 Apparato <strong>di</strong>gerente<br />

U.D.1<br />

Anatomia strutturale e<br />

funzionale del sistema<br />

<strong>di</strong>gerente<br />

Parete del tratto <strong>di</strong>gerente<br />

Bocca e denti.<br />

Ghiandole salivari<br />

Faringe, esofago stomaco<br />

Le principali malattie dello<br />

stomaco<br />

Intestino tenue e le malattie<br />

dell’intestino tenue.<br />

Fegato e cistifellea<br />

Intestino crasso e le sue<br />

malattie<br />

U.D.2<br />

La <strong>di</strong>gestione meccanica e<br />

chimica<br />

Digestione: <strong>di</strong>gestione dei<br />

carboidrati, delle proteine e<br />

dei lipi<strong>di</strong><br />

L’assorbimento dei<br />

carboidrati, delle proteine e<br />

dei lipi<strong>di</strong>


MOD.2 Il sistema<br />

car<strong>di</strong>ovascolare<br />

MOD.3 Il sangue e le sue<br />

alterazioni<br />

U.D. 1<br />

Il Cuore<br />

U.D. 2<br />

Il sistema circolatorio<br />

U.D. 1<br />

Composizione e funzione<br />

del sangue<br />

Anatomia del cuore<br />

Azione car<strong>di</strong>aca (<strong>di</strong>astole e<br />

sistole)<br />

Valvole car<strong>di</strong>ache e<br />

<strong>di</strong>sfunzioni valvolari<br />

Il flusso ematico nel cuore<br />

Circolazione coronarica e<br />

coronaropatie<br />

Il ciclo car<strong>di</strong>aco<br />

Il sistema <strong>di</strong> conduzione del<br />

cuore<br />

I vasi sanguigni: tipi<br />

struttura e funzioni e<br />

patologie<br />

La circolazione del sangue:<br />

la circolazione sistemica e<br />

la circolazione polmonare<br />

La pressione sanguigna e<br />

fattori (aumento resistenza<br />

periferica, aumento della<br />

volemia) che possono<br />

influenzarla <strong>di</strong>rettamente<br />

Misurazione della<br />

pressione sanguigna<br />

Composizione del sangue:<br />

Globuli rossi;<br />

• Globuli bianchi;<br />

• Piastrine;<br />

• Plasma e siero;<br />

La coagulazione del<br />

sangue;<br />

I gruppi sanguigni ABO e<br />

Rh e le compatibilità;<br />

Le anemie;


MOD.4 Apparato Respiratorio U.D. 1<br />

Struttura e funzione<br />

dell’apparato respiratorio<br />

U.D.2<br />

Le principali patologie<br />

dell’apparato respiratorio<br />

Gli organi dell’apparato<br />

respiratorio: vie<br />

respiratorie, mucosa<br />

respiratoria, naso, faringe,<br />

laringe, la trachea.<br />

Bronchi, bronchioli e<br />

alveoli: struttura e funzione<br />

Polmoni e pleura<br />

MOD.5 Anatomia, fisiologia,<br />

patologia degli organi<br />

<strong>di</strong> senso<br />

U.D. 1<br />

Le <strong>di</strong>verse forme <strong>di</strong><br />

sensibilità del corpo<br />

umano:<br />

la sensibilità visiva<br />

Respirazione: meccanica<br />

della respirazione, scambio<br />

dei gas nei polmoni, nei<br />

tessuti.<br />

Volumi <strong>di</strong> aria scambiati<br />

nella ventilazione<br />

polmonare.<br />

Regolazione della<br />

respirazione: corteccia<br />

cerebrale e recettori<br />

influenzanti la respirazione<br />

Malattie delle vie aeree<br />

inferiori: infezioni delle vie<br />

aeree inferiori,<br />

Pneumopatie restrittive e<br />

pneumopatie ostruttive.<br />

Il cancro polmonare<br />

Fattori <strong>di</strong> rischio per<br />

l’apparato respiratorio<br />

volontari e ambientali<br />

I componenti dell’apparato<br />

visivo.<br />

MOD.6 Crescita e sviluppo U.D. 1<br />

Il periodo post natale e gli<br />

effetti dell’invecchiamento<br />

Principali effetti<br />

dell’invecchiamento sugli<br />

organi e sugli apparati<br />

dell’organismo umano.<br />

Teorie dell’invecchiamneto


MOD.7 Genetica e malattie<br />

genetiche<br />

Ba<strong>di</strong>a Polesine, 15 maggio 2005<br />

U.D. 1<br />

Genetica e malattie<br />

genetiche<br />

Cromosomi e geni:<br />

funzione dei cromosomi e<br />

dei geni<br />

Espressione dei geni:<br />

caratteri ere<strong>di</strong>tari,<br />

ere<strong>di</strong>tarietà legata al sesso<br />

e mutazioni genetiche<br />

Malattie genetiche:<br />

fisiopatologia, malattie<br />

legate ad un singolo gene e<br />

malattie cromosomiche<br />

Il trattamento delle malattie<br />

genetiche<br />

Il Docente<br />

prof. Innocenzo Marcadella<br />

Per i Rappresentanti <strong>di</strong> Classe<br />

___________________________<br />

___________________________


IGIENE ED EDUCAZIONE SANITARIA<br />

Profilo della classe<br />

La classe nel corso dell’anno si è caratterizzata per uno scarso livello <strong>di</strong> partecipazione<br />

accompagnato da <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> rapporti tra gli studenti;<br />

l’impegno è apparso <strong>di</strong>versificato, pertanto il livello <strong>di</strong> preparazione non è omogeneo con picchi<br />

molto positivi e situazioni non adeguate.<br />

Programma svolto:<br />

Epidemiologia e prevenzione dei tumori<br />

Epidemiologia e prevenzione delle malattie Car<strong>di</strong>ovascolari<br />

Epidemiologia e prevenzione del <strong>di</strong>abete<br />

Epidemiologia e prevenzione delle Broncopneumopatie ostruttive<br />

Prevezione malattie legate alla vita moderna<br />

Prevenzione Preconcezionale, prenatale e perinatale<br />

Metodologie e strumenti<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista della inter<strong>di</strong>sciplinarietà la materia è stata trattata in modo tale da stimolare<br />

l'intreccio delle conoscenze, in particolare con l'anatomia, la fisiologia e le scienze della nutrizione<br />

Le verifiche sono state <strong>di</strong> tipo orale, scritto. La materia è inoltre presente nelle simulazioni <strong>di</strong> terza<br />

prova effettuate durante l'anno scolastico.<br />

Il testo in uso dagli studenti non appare particolarmente utile per lo svolgimento della <strong>di</strong>sciplina, il<br />

materiale utilizzato è stato fornito dal docente durante l’anno scolastico sottoforma <strong>di</strong> file <strong>di</strong> testo,<br />

presentazioni, e in un caso <strong>di</strong> un film.<br />

I ragazzi hanno contribuito, in alcuni casi alla creazione del materiale stesso, attraverso una<br />

ricerca nella rete, una <strong>di</strong>scussione del materiale trovato e una selezione finale assieme<br />

all’insegnante<br />

Epidemiologia e prevenzione dei tumori:<br />

ü Epidemiologia TUMORI – Presentazione Power Point<br />

ü Fattori <strong>di</strong> rischio tumorali – documento <strong>di</strong> testo<br />

ü Tumori al polmone – documento <strong>di</strong> testo<br />

ü Linee guida tumore al polmone – documento <strong>di</strong> testo<br />

ü Tumore al seno – documento <strong>di</strong> testo<br />

ü Tumori all’utero – documento <strong>di</strong> testo<br />

ü Tumori dei testicoli – documento <strong>di</strong> testo<br />

Epidemiologia e prevenzione delle malattie Car<strong>di</strong>ovascolari:<br />

ü Epidemiologia e prevenzione delle malattie car<strong>di</strong>ovascolari – Presentazione Power Point<br />

ü Il progetto Cuore – documento <strong>di</strong> testo<br />

ü Cuore – documento <strong>di</strong> testo<br />

ü La nutrizione_car<strong>di</strong>ovascolari – documento <strong>di</strong> testo<br />

Epidemiologia e prevenzione del <strong>di</strong>abete:<br />

ü Diabete e attività fisica – Presentazione Power Point<br />

ü Diabete Generale studenti – Presentazione Power point<br />

ü Diabete e sindrome metabolica – Presentazione<br />

ü Diabete tipo 1 – Presentazione Power Point<br />

Epidemiologia e prevenzione delle Broncopneumopatie ostruttive:<br />

ü Spirometria per la <strong>di</strong>agnosi delle BPCO – documento <strong>di</strong> testo<br />

ü BPCO per studenti – documento <strong>di</strong> testo


ü Asma – documento <strong>di</strong> testo<br />

Prevezione malattie legate alla vita moderna:<br />

ü SUPERSIZE ME – film in DVD<br />

ü Parametri me<strong>di</strong>ci film – documento <strong>di</strong> testo<br />

Prevenzione Preconcezionale, prenatale e perinatale:<br />

ü Cap 13 e 14 del testo:<br />

Barbuti et. Al. - “Igiene e Me<strong>di</strong>cina Preventiva”<br />

Monduzzi e<strong>di</strong>tore<br />

Il docente<br />

Stefano Vallin


Materia : Educazione Fisica Classe 5^ B LT A.S.2005/06<br />

DOCENTE: Prof. VALTER ORTOLANI<br />

La classe ha seguito con interesse il lavoro programmato, partecipando con impegno e volontà<br />

alle attività proposte. Sia la componente maschile che femminile ha saputo esprimere le proprie<br />

potenzialità raggiungendo un profitto me<strong>di</strong>amente buono.<br />

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini <strong>di</strong>:<br />

CONOSCENZE:<br />

Comprendere e conoscere il linguaggio specifico dell'Educazione Fisica.<br />

Avere conoscenze teoriche <strong>di</strong> almeno due <strong>di</strong>scipline in<strong>di</strong>viduali <strong>di</strong> atletica leggera.<br />

Avere conoscenze teoriche <strong>di</strong> almeno due sport <strong>di</strong> squadra.<br />

Conoscere le finalità ed i criteri <strong>di</strong> esecuzione degli esercizi proposti.<br />

Conoscere le fasi <strong>di</strong> un allenamento tipo.<br />

Conoscere le fonti energetiche del lavoro muscolare.<br />

COMPETENZE:<br />

Essere in grado <strong>di</strong> :<br />

Svolgere attività ed esercizi a carico naturale<br />

Eseguire attività ed esercizi <strong>di</strong> resistenza ed opposizione.<br />

Eseguire attività ed esercizi <strong>di</strong> rilassamento, per il controllo segmentario ed<br />

intersegmentario e della respirazione.<br />

Svolgere attività ed esercizi eseguiti in varietà <strong>di</strong> ampiezza, <strong>di</strong> ritmo o in situazioni spaziotemporali<br />

<strong>di</strong>versificate.<br />

Eseguire attività ed esercizi <strong>di</strong> equilibrio in situazioni <strong>di</strong>namiche complesse ed in volo.<br />

Praticare attività sportive in<strong>di</strong>viduali: due specialità dell'atletica leggera.<br />

Praticare attività sportiva <strong>di</strong> squadra: Pallavolo, Pallacanestro, Pallamano, Calcetto.<br />

Attività <strong>di</strong> arbitraggio.<br />

CAPACITA':<br />

Saper utilizzare le abilità psicomotorie per interagire in modo cooperativo e/o oppositivo.<br />

Saper intuire il progetto tecnico altrui e progettare il proprio contestualmente allo svolgersi<br />

dell'azione lu<strong>di</strong>ca.<br />

Saper eseguire le tattiche sportive co<strong>di</strong>ficate.<br />

Saper intuire e progettare tattiche nel contesto <strong>di</strong> un gioco co<strong>di</strong>ficato o non co<strong>di</strong>ficato<br />

(giochi <strong>di</strong> movimento).<br />

Saper variare le regole dei giochi ed inventarne <strong>di</strong> nuove.<br />

Saper esprimersi con il corpo ed il movimento in funzione <strong>di</strong> una comunicazione.<br />

Saper eseguire movimenti complessi in forma economica in situazioni variabili.<br />

Saper svolgere compiti motori in situazioni inusuali tali che richiedano la conquista, il<br />

mantenimento ed il recupero dell'equilibrio.<br />

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER U.D.<br />

UNITA' D. ARGOMENTO TRATTATO ORE<br />

PRIMO QUADRIMESTRE<br />

1^ U. D. Potenziamento fisiologico e metodologia <strong>di</strong> allenamento. 6<br />

2^ U. D. Pallavolo: teoria e tecnica dei fondamentali in<strong>di</strong>viduali,<br />

regole <strong>di</strong> gioco e schemi tattici elementari. 10<br />

3^ U. D. Calcetto: teoria e tecnica dei fondamentali in<strong>di</strong>viduali,<br />

regole <strong>di</strong> gioco e schemi tattici elementari. 4


4^ U. D. Esercizi <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione oculo-manuale e oculo-podalica. 4<br />

5^ U. D. Esercizi <strong>di</strong> mobilità articolare, tonicità muscolare ed equilibrio. 4<br />

6^ U.D. Educazione al ritmo 6<br />

SECONDO QUADRIMESTRE<br />

6^ U.D. Educazione al ritmo 8<br />

7^ U. D. Pallacanestro: teoria e tecnica dei fondamentali in<strong>di</strong>viduali<br />

regole <strong>di</strong> gioco e schemi tattici elementari. 6<br />

8^ U. D. Atletica Leggera: tecnica del salto in alto. 6<br />

9^ U. D. Atletica Leggera: tecnica del salto in lungo. 2<br />

10^ U. D. Atletica Leggera: tecnica del getto del peso. 2<br />

11^ U. D. Atletica Leggera: tecnica del lancio del <strong>di</strong>sco 2<br />

12^ U. D. Pallamano: teoria e tecnica dei fondamentali in<strong>di</strong>viduali,<br />

regole <strong>di</strong> gioco e schemi tattici elementari. 6<br />

METODOLOGIE:<br />

Per lo sviluppo delle capacità operative nei vari ambiti delle attività motorie sono state<br />

privilegiate le situazioni implicanti l’autonoma ricerca <strong>di</strong> soluzioni e favorire il passaggio da<br />

un approccio globale ad una sempre maggiore precisione anche tecnica del movimento.<br />

Un’adeguata utilizzazione delle <strong>di</strong>verse attività ha permesso <strong>di</strong> valorizzare la personalità<br />

dello studente, generando interessi e motivazioni specifiche utili a scoprire ed orientare le<br />

attitu<strong>di</strong>ni personali che ciascuno ha potuto sviluppare nell’ambito a lui più congeniale.<br />

A tal fine il docente ha potuto anche cogliere e valorizzare stimoli culturali legati alla tra<strong>di</strong>zione<br />

ed alle realtà locali.<br />

La pratica degli sport in<strong>di</strong>viduali e <strong>di</strong> squadra, anche quando assumeva carattere <strong>di</strong><br />

competitività, doveva realizzarsi in armonia con l’istanza educativa, in modo da promuovere<br />

in tutti gli studenti, anche nei meno dotati, l’abitu<strong>di</strong>ne alla pratica motoria e sportiva<br />

TIPOLOGIE <strong>DEL</strong>LE P<strong>RO</strong>VE DI VERIFICA UTILIZZATE:<br />

Gli strumenti utilizzati per la verifica formativa sono:<br />

Controllo dei lavori eseguiti dagli alunni in<strong>di</strong>vidualmente e/o in gruppo.<br />

Verifica delle conoscenze specifiche riguardanti l'Educazione Fisica attraverso prove<br />

pratiche.<br />

Gli strumenti utilizzati per la verifica sommativa sono:<br />

Prove pratiche inerenti l'unità <strong>di</strong>dattica.<br />

Il Docente<br />

Prof. Valter Ortolani<br />

I Rappresentanti <strong>di</strong> Classe<br />

_____________________<br />

_____________________


SCIENZE <strong>DEL</strong>LA NUTRIZIONE<br />

Profilo della classe<br />

La classe durante l'anno scolastico si è caratterizzata per una partecipazione <strong>di</strong>screta alle attività<br />

proposte.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>viduale nel complesso è apparso adeguato e in molti casi <strong>di</strong> elevata qualità.<br />

Il grado <strong>di</strong> profitto me<strong>di</strong>o è pertanto <strong>di</strong>screto con alcuni elementi che presentano un grado <strong>di</strong><br />

appropriazione dei contenuti della materia notevole.<br />

Programma svolto:<br />

Il ruolo del Calcio nell’alimentazione<br />

Fonti, fabbisogno e ruolo degli alimenti ricchi <strong>di</strong> calcio nell’alimentazione<br />

Calcio molecolare<br />

Alimentazione in <strong>di</strong>verse con<strong>di</strong>zioni fisiologiche<br />

L'alimentazione del lattante;<br />

l'alimentazione nell'infanzia<br />

L'alimentazione dell'adolescente<br />

L'alimentazione nell'anziano<br />

L'alimentazione nella donna gravida e durante l'allattamento<br />

L'alimentazione dello sportivo<br />

alimenti e metabolismo muscolare<br />

fabbisogni calorici<br />

nutrienti energetici e protettivi<br />

ripartizione pasti e <strong>di</strong>ete quilibrate<br />

<strong>di</strong>ete, attività fisica e prevenzione<br />

Dieta come strumento <strong>di</strong> prevenzione<br />

Diabete<br />

Malattie car<strong>di</strong>ovascolari<br />

Osteoporosi<br />

Cancro<br />

Malnutrizioni<br />

Anoressia e bulimia<br />

Ipernutrizione e obesità<br />

Malnutrizione proteico-energetica<br />

Malnutrizioni vitaminiche e saline<br />

Allergie e intolleranze alimentari<br />

Principali allergie del mondo moderno<br />

Lattofili e lattofobi<br />

Celiachia<br />

Strumenti per la compilazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ete e menu<br />

Metodologie e strumenti<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista della inter<strong>di</strong>sciplinarietà la materia è stata trattata in modo tale da<br />

stimolare l'intreccio delle conoscenze, in particolare con l'igiene, l'anatomia e la fisiologia.<br />

Le verifiche sono state <strong>di</strong> tipo orale, scritto. La materia è inoltre presente nelle simulazioni<br />

<strong>di</strong> terza prova effettuate durante l'anno scolastico


Testi:<br />

• Cappelli, Vannucchi<br />

“Principi <strong>di</strong> scienza dell'alimentazione"<br />

Zanichelli<br />

• E. del Toma<br />

“Mangiare per correre" Laterza<br />

• M. Harris<br />

"Buono da mangiare" Einau<strong>di</strong> (cap. 7 - lattofili e lattofobi)<br />

I docenti<br />

Biscuolo Giorgia<br />

Mambrin Daniela


Materia: Religione Classe 5^ B/LT A.S.<br />

2005/2006<br />

Finalità e obiettivi<br />

Durante l’anno scolastico, nell’IRC si sono tenuti presenti i seguenti obiettivi:<br />

a) Ricerca, riflessione e confronto sulla risposta cattolica agli interrogativi dell’essere umano<br />

sul senso della vita e sulla realtà nella sua complessità;<br />

b) Riconoscimento delle forme del linguaggio religioso per sondare, interpretare ed esprimere<br />

il mistero <strong>di</strong> Dio e dell’essere umano;<br />

c) Scoperta graduale dell’incidenza dei principi e dei valori del Cattolicesimo sul tessuto<br />

culturale e sociale del nostro Paese;<br />

d) Conoscenza oggettiva e sistematica dei principali contenuti del Cristianesimo, delle sue<br />

fonti (Bibbia, testi dei Padri, Magistero…) e cenni sul suo sviluppo storico;<br />

e) Maturazione <strong>di</strong> un atteggiamento <strong>di</strong> confronto, <strong>di</strong>alogo e tolleranza nei confronti dell’altro e<br />

delle sue esperienze culturali e religiose per realizzare un cammino <strong>di</strong> crescita in<br />

prospettiva mon<strong>di</strong>ale;<br />

f) Acquisizione <strong>di</strong> atteggiamenti <strong>di</strong> rispetto, apertura, accoglienza e amicizia nei rapporti<br />

interpersonali.<br />

g) Aiutare l’alunno a valutare l’agire umano e a saper vivere da protagonista e con<br />

responsabilità nella società.<br />

Tali obiettivi sono da considerare sostanzialmente raggiunti dagli alunni, che hanno partecipato<br />

alle attività in modo abbastanza costante, evidenziando un adeguato livello d’impegno e<br />

conseguendo un profitto globalmente <strong>di</strong>screto.<br />

Contenuti<br />

1) La vita cristiana vista soprattutto come esperienza <strong>di</strong> vita.<br />

2) La cultura, il progresso e la scienza.<br />

3) La morale religiosa e la morale laica: alcuni temi <strong>di</strong> Bioetica.<br />

4) L’uomo e il lavoro (esperienze e brevi cenni sulla Dottrina Sociale della Chiesa);<br />

5) L’impegno socio-politico;<br />

6) Il <strong>di</strong>alogo tra le Religioni: alcune tematiche legate all’attualità<br />

Metodologia<br />

La preoccupazione prima nell’IRC è stata quella <strong>di</strong> favorire alcuni atteggiamenti, come presentati<br />

negli obiettivi, piuttosto che puntare sulla quantità d’informazioni da dare. Punto <strong>di</strong> partenza per<br />

l’attività <strong>di</strong>dattica è stata l’esperienza degli alunni, il loro vissuto personale e sociale, confrontati, in<br />

un secondo momento, con i dati oggettivi del Cristianesimo.<br />

Le lezioni sono state svolte privilegiando sempre il rapporto con i ragazzi e le loro esigenze: per<br />

questo motivo alcune problematiche giovanili sono state suggerite dagli alunni in itinere.<br />

Per lo sviluppo dei contenuti si è fatto uso <strong>di</strong>: lezioni frontali, lavori <strong>di</strong> gruppo, uso <strong>di</strong> materiale<br />

au<strong>di</strong>ovisivo. Si è favorito molto il <strong>di</strong>alogo far gli alunni sui temi trattati.<br />

Valutazione<br />

Per la valutazione quadrimestrale e conclusiva, considerato che non sono previste verifiche scritte,<br />

si è tenuto conto dei seguenti elementi: livello <strong>di</strong> attenzione, partecipazione alle lezioni,<br />

<strong>di</strong>sponibilità al confronto e al <strong>di</strong>alogo fra gli alunni sui temi trattati, capacità <strong>di</strong> rielaborazione e<br />

riespressione orale dei contenuti.<br />

Ba<strong>di</strong>a,li 15 maggio 2006<br />

L’insegnante<br />

Paolo Veronese

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