Occasional BIAGI 26 maggio - Bologna Center
Occasional BIAGI 26 maggio - Bologna Center
Occasional BIAGI 26 maggio - Bologna Center
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Special Lectures Series<br />
III. Marco Biagi “Maestro”<br />
Se l’estrema informalità dei rapporti accomunava Marco a Federico Mancini, lo<br />
stesso non si può certo dire con riferimento al ruolo di “Maestro”. Marco Biagi<br />
non ha mai avuto una sua Scuola, e forse solo ora si stavano verificando a<br />
Modena alcune particolari condizioni che avrebbero potuto consentire di dare<br />
corpo, di qui a qualche anno, a un progetto tanto ambizioso quanto gravido di<br />
responsabilità. E’ infatti solo tra il 2000 e il 2001 che inizia a stabilizzarsi un<br />
gruppo di giovani studiosi, tra cui spiccano i nomi di Riccardo Salomone, Alberto<br />
Russo, Olga Rymkevitch e Carlotta Serra.<br />
Sino ad allora la dimensione di Marco era sempre stata quella della “bottega artigiana”.<br />
Questa espressione gli piaceva moltissimo, e la ripeteva in continuazione,<br />
orgoglioso del fatto che, affiancato da un inesperto e grezzo apprendista bergamasco,<br />
avesse ugualmente potuto realizzare una serie impressionante di lavori, di<br />
rilevanza nazionale e internazionale, tanto da dare effettivamente l’impressione<br />
di potersi avvalere già da lungo tempo di una fiorente scuola modenese. Non era<br />
così. Ad affiancarci erano unicamente i nostri studenti del quarto anno di economia<br />
politica e di economia aziendale attratti dalle qualità umane e dal fascino di<br />
Marco.<br />
Presto il nostro ufficio divenne famoso in tutta la Facoltà. Diversi fattori – tra cui<br />
l’informalità dei rapporti, l’estrema accessibilità del docente, la cura nel seguire<br />
le tesi di laurea, la disponibilità di qualche computer e di un validissimo tecnico<br />
informatico, Vincenzo Salerno, sempre pronto a dare una mano, l’abilità di Marco<br />
nel tessere i rapporti con le aziende, sperimentando in forme pionieristiche l’istituto<br />
del tirocinio aziendale, un primo ponte verso l’inserimento nel mercato del<br />
lavoro di tanti ragazzi – ci consentirono di aggregare un gruppo straordinario di<br />
persone, pronte a dedicare gratuitamente tempo e preziose energie a sostegno del<br />
nostro progetto. Ricordo, in particolare, Serena Vaccari, Giulia Moretti e Ylenia<br />
Franciosi, e poi anche Giorgia Verri, Silvia Spattini, Elisa Pau, Federica Gambini,<br />
Alessandra Lopez, Federico Bacchiega, Cinzia De Luca, Barbara Maiani,<br />
Gianluca Nieddu, Anna Simonini, Francesca Crotali, Paolo Fontana, Federica<br />
Rossi, Lucia Mangiarelli, Luana Ferraro, Sabrina Guerzoni, Giuseppe Bertoni e<br />
Massimo Morselli.<br />
Sei mesi, un anno, a volte anche di più, per quegli studenti che, al termine del<br />
55