Occasional BIAGI 26 maggio - Bologna Center

Marco Biagi: l’uomo e l’opera. A Round Table held in Bologna 18 February 2003
Permettetemi di soffermarmi sull'Aula 301. Ogni lunedì pomeriggio, per più di
20 anni, Marco ha riunito in quest'aula la sua classe di studenti. Marco veniva
al Bologna Center non soltanto ad insegnare, ma, citando le sue parole, "perché
ci si sentiva bene"; e questo fin dal 1981, quando si è unito alla Facoltà, coronando
- mi è stato riferito - una delle sue più grandi ambizioni. Ma la fortuna è
stata nostra, poiché ha scelto di venire proprio da noi.
Quasi ogni settimana, durante l'intervallo o dopo la classe, si finiva sempre per
chiacchierare – il mio ufficio è contiguo all’aula 301. Si parlava di cio' che aveva
appena insegnato, o che stava facendo in quel periodo, o di pure e semplici questioni
familiari, mentre man mano i nostri figli crescevano e la nostra amicizia si
consolidava ogni giorno di più. Ma quando parlava della sua professione, il suo
entusiasmo diveniva contagioso e la sua generosa visione di un futuro migliore e
più giusto era evidente. Poteva consigliare la sinistra, il centro o la destra, ambiva
sempre trovare risposte corrette ed adeguate, senza mai tirarsi indietro.
Esprimeva sempre le proprie idee e la sua coscienza era limpida. Sapeva cosa
fosse fattibile.
I giudizi che gli studenti hanno dato di Marco Biagi, sono più che significativi:
"He gives. He gives it good and well" – (Lui da; da bene e ancora di più), "Ti fa
desiderare di apprendere ", "Non apprendi solamente problematiche del lavoro e
dei sindacati, comprendi i pilastri filosofici del mondo moderno", "Pensavo che il
corso di Risorse Umane sarebbe stato una noia. Marco Biagi invece mi ha fatto
capire quanto sia importante e possa persino essere intellettualmente stimolante",
"E' un professore, un ottimo professore, ma anche un amico".
Per 21 anni, al Bologna Center, i suoi allievi lo rispettarono, l'apprezzarono, da
lui appresero e impararono ad amarlo.
Noi siamo come loro. Marco Biagi ha lasciato la sua impronta nella nostra scuola.
Celebriamo oggi un uomo che era imparziale e giusto, uno studioso erudito e
colto, e che ci manca.
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