Guida Clinica alla Cementazione - Kerr

Guida Clinica alla Cementazione
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Guida Clinica alla Cementazione

All you need is Kerr
Guida Clinica alla Cementazione
INDICE
Introduzione pag. 2
Cementazione in Odontoiatria pag. 3
Procedura Protesica pag. 4 - 7
Proprietà Fisiche e Meccaniche pag. 8 - 9
Cementazione Provvisoria pag. 10
TempBond pag. 11
Cementazione Adesiva: Recensione Clinica pag. 12 - 13
NX3 pag. 14 - 19
Procedure cliniche di cementazione pag. 20 - 23
NX3: casi clinici pag. 24 - 25
Maxcem Elite pag. 26 - 28
Maxcem Elite Review pag. 29 - 30
Maxcem Elite: casi clinici pag. 31 - 33
Indicazioni cliniche cementi Kerr pag. 34 - 35
Biografia degli Autori pag. 36
1

La cementazione:
l’atto o il processo del fissaggio attraverso il cemento
In odontoiatria abbiamo utilizzato diverse tipologie
di cementi ogni qualvolta c’è stata la necessità di
fissare in modo permanente i restauri alla struttura
del dente. Le diverse tipologie di materiale si sono
specializzate anche per l’impiego nei vari campi
dell’odontoiatria quali la conservativa, l’ortodonzia,
l’endodonzia, la chirurgia, gli impianti, ecc.
Il fenomeno, in questo modo, ha arrecato molta
confusione nello scegliere il tipo di cemento da
utilizzare, come utilizzarlo e per quali indicazioni
cliniche. Negli ultimi anni è cresciuta molto la
quantità di materiali protesici da restauro a disposizione
dei professionisti.
È possibile scegliere tra la tradizionale ceramica
PFM, la ceramica integrale, lo Zirconio, il composito
per restauri indiretti e i manufatti CAD-CAM.
La composizione degli studi dentistici di oggi può
variare da un unico operatore che lavora su una
poltrona a Nanaimo ad uno studio multi-associato
di Zurigo. Tutti hanno l’aspettativa di ricevere la
massima qualità dai prodotti utilizzati per i loro
pazienti. Con le numerose e diverse tipologie di
procedure e di indicazioni, è chiaro che un solo
tipo di cemento e/o di prodotto per la cementazione
non è in grado di soddisfare tutte le esigenze
cliniche.
È quindi essenziale che i dentisti abbiano a disposizione
diverse tipologie di cemento nel loro
studio.
Noi di Kerr ci auguriamo che possa apprezzare la
lettura della nostra guida.
Ci impegniamo profondamente per offrirLe la
massima qualità in tutti i nostri prodotti che utilizza
quotidianamente.
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2
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Cementi
Guida Clinica alla Cementazione
La Cementazione
in Odontoiatria
“Idealmente, i cementi dovrebbero aderire alla struttura del dente così come
ai materiali da restauro. Essi dovrebbero presentare le seguenti caratteristiche:
• resistere alle forze funzionali
• essere insolubili nei fluidi orali
• essere efficaci mantenendo un basso spessore del film cementizio
• essere compatibili con il tessuto della polpa
• offrire proprietà anticariogene
• essere facili da maneggiare e da ripulire
Fino ad ora nessun cemento possiede tutte queste proprietà insieme, ma
l’offerta attuale di cementi compositi garantisce elevata resistenza, relativa
bassa solubilità, polimerizzazione auto o duale, ridotta o nulla sensibilità
postoperatoria e relativa semplicità d’applicazione. I cementi dentali Kerr
sono presenti nella mia pratica quotidiana da oltre 25 anni”.
Dr. I. Novak, Mississauga Ontario, Canada
3

PASSAGGIO
PRODOTTO
PRODOTTI KERR
Impronta per
modelli da studio
Materiale
da Impronta
Take 1 Alginate
AlgiNot FS
Colata
dei modelli
Gessi
Snow White Plaster tipo 2
Orthodontic Model Mix Stone
Hydrocal Denture Model Stone
Impronta per
Provvisori
Materiale
da Impronta
AlgiNot FS
Take 1 Alginate
4
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La Procedura Protesica
Guida Clinica alla Cementazione
PASSAGGIO
PRODOTTO
PRODOTTI KERR
Preparazione
del Dente
Fresa
Frese in Carburo Beavers Jet
Frese Diamantate BlueWhite
Frese in Carburo Beavers Jet
Frese Diamantate BlueWhite
Impronta
Definitiva
Materiale
da Impronta
Take 1 Advanced
Opzioni: Confezionamento, viscosità e tempi di presa
LB* Wash
RB* Wash
Med/Mono*
HB* Tray
Putty
Fluido,altamente
flessibile e
idrofilico
Altamente tissotropico
con un’incredibile
resistenza allo strappo
Il perfetto equilibrio
tra fluidità e
consistenza
Eccezionale
stabilità dimensionale
ed elasticità
Viscosità Ultra-elevata per
una resistenza extra alla
compressione meccanica
Unidose ®
L’esclusivo sistema Unidose Kerr offre
due vantaggi: applicazione mirata ed
eliminazione del rischio di
contaminazione da infezioni crociate
Super Fast
Fast Set
Regular Set
Super Fast
Fast Set
Regular Set
Cartuccia
Le pratiche cartucce da 50 ml
rendono precisa e semplice
l’applicazione del Take1 Advanced
Super Fast
Fast Set
Regular Set
Super Fast
Fast Set
Regular Set
Super Fast
Fast Set
Regular Set
Super Fast
Fast Set
Regular Set
Volume
Il confezionamento Take 1 Advanced Volume,
ideale per gli studi più impegnati, aumenta
la velocità della presa dell’impronta, riduce
l’affaticamento delle mani e riduce il
costo della singola applicazione
Fast Set
Regular Set
Regular Set
Miscelazione manuale
Indicato nei casi in cui è richiesto un
materiale da cucchiao con una viscosità
maggiore e non sono disponibili
altri metodi di miscelazione
Regular Set
*LB = Light Body, RB = Regular Body, Med/Mon = Medium/Monophase, HB = Heavy Body
5

PASSAGGIO
PRODOTTO
PRODOTTI KERR
Controllo dello
Spessore
Misurazione
dello Spessore
Flex Tab
Registrazione
del Morso
Materiale da
Impronta
Take 1 Advanced Bite Registration
Realizzazione
di Corone & Ponti
provvisori
Materiale per
Provvisorizzazione
FILL-IN
Temphase
Cementazione di
Corone & Ponti
provvisori
Cementi
Provvisori
TempBond
6
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La Procedura Protesica
Guida Clinica alla Cementazione
Rimozione del
Cemento
Provvisorio
Strumenti
Rotanti
OptiClean
Faccette:
Isolamento
Preparazioni
Strisce
Interprossimali
in Plastica
Hawe Striproll
Hawe Transparent Strips
Cementazione
definitiva
di Ponti
e Corone
Cementi Definitivi
Maxcem Elite
NX3
Rifinitura
& Lucidatura
Strisce per Rifinitura
Interprossimale
OptiStrip
Gommini per
Lucidatura
Identoflex Porcelain / Ceramic Polishers
Identoflex Diamond Ceramic Polishers
7

Proprietà Fisiche &
Meccaniche…
…cosa sono e perchè sono così importanti
nella cementazione?
“tutte le proprietà meccaniche esprimono la misura della resistenza di un
materiale alla deformazione/frattura sottoposto all’applicazione di una
forza”
Il protesista deve considerare numerosi parametri durante lo svolgimento del
proprio lavoro. È in grado di sostituire i denti naturali persi in seguito a numerose
cause. È necessario che il suo lavoro soddisfi il paziente dal punto di
vista dell’estetica, che fornisca un’adeguata protezione ai denti antagonisti,
che integri il restauro all’interno della dinamica del cavo orale e della corretta
occlusione e, che sia resistente da sopportare le forze masticatorie. Considerando
che durante la normale masticazione la forza media applicata è di
63,5 Kg, è un piccolo miracolo il fatto che, a partire dall’impronta fornita dal
dentista, l’odontotecnico sia in grado di realizzare un manufatto funzionale
così preciso.
8
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Proprietà Meccaniche
Resistenza alla Compressione
Massimo stress che un materiale può sopportare quando sottoposto
a compressione.
* Un valore elevato conferisce al cemento una migliore resistenza alla compressione
e alle forze masticatorie.
Resistenza Tensile
Massimo stress che un materiale può sopportare quando sottoposto a trazione.
* Un valore elevato conferisce al cemento una migliore resistenza alla trazione (si verifica, ad
esempio, mangiando cibi appiccicosi).
Forza di Adesione
Forza necessaria per separare due materiali uniti con un
adesivo.
* Un valore elevato conferisce al restauro una lunga durata.
Resistenza al Taglio
Forza necessaria per separare due materiali, uniti con un adesivo,
mediante scorrimento di entrambi su due piani diversi.
* Un valore elevato conferisce al restauro una lunga durata.
Modulo di Elasticità
Misura della rigidità di un materiale espresso dal rapporto forza/deformazione.
* La sua importanza non è fondamentale per un cemento. È comunque preferibile
che quest’ultimo non sia troppo fluido dal momento che non supporterebbe
adeguatamente il restauro sottoposto a stress.
Resistenza alla Flessione
Massimo stress che un materiale può sopportare quando sottoposto a
flessione.
* Un valore elevato conferisce al cemento una migliore resistenza quando il dente viene
sottoposto a flessione.
Proprietà Fisiche
Proprietà Fisiche & Meccaniche
Guida Clinica alla Cementazione
Spessore del Film
Spessore del cemento sottoposto ad una data pressione.
* Se lo spessore del film è elevato comprometterà il fissaggio del restauro.
Solubilità
Quantità di materiale solubile in acqua misurata dopo
che il cemento polimerizzato è stato immerso in acqua
a 37 °C per 7 giorni.
* Se la solubilità è elevata il cemento polimerizzato si indebolirà e
si verificheranno decolorazioni dei margini.
Tempo di Presa
Il Tempo di presa è il tempo totale (dall’inizio della miscelazione)
necessario all’indurimento completo del materiale miscelato.
* Dopo l’indurimento, il cemento è abbastanza forte da sopportare le forze
applicate durante la rifinitura/lucidatura.
pH
Misurazione dell’acidità o basicità di una soluzione o materiale.
* Se il pH del materiale polimerizzato è troppo basso, l’adesione potrebbe
non essere durevole poiché il cemento potrebbe essere sottoposto a degradazione.
Radiopacità
Misura la capacità di un materiale di assorbire i raggi-X.
*Un’elevata radiopacità consente una migliore identificazione del cemento
e riduce il rischio di errori diagnostici.
9

Cementazione
Provvisoria
Testimonianza di ...
TempBond è stato uno dei prodotti principali utilizzati nel mio studio dall’inizio della mia carriera.
È facile da usare, ha la forza sufficiente, per un periodo di tempo relativamente breve, per resistere
alla masticazione e mantenere le corone e i ponti provvisori in posizione, mentre la base
di eugenolo lenisce il tessuto pulpare. Per i pazienti allergici all’eugenolo la versione TempBond
NE è ugualmente efficace. Se dovesse sorgere il dubbio che la forza di adesione del restauro
possa essere influenzata dall’eugenolo, TempBond Clear rappresenta la soluzione ideale. Con
la disponibilità del confezionamento in siringa automiscelante, aumenta la praticità di questo
prodotto che non è secondo a nessuno.
Dr. Isaac Novak, Mississauga Canada
10
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Cementi
Guida Clinica alla Cementazione
TempBond
Cemento Provvisorio
TempBond Original
TempBond NE
> 1:30
Tempo di lavorazione*
> 1:30
Tempo di lavorazione*
Tempi di presa del Materiale
Tempo di Presa Totale
< 7:00 min
< 7:00 min
TempBond Clear
con Triclosan**
> 1:30
Tempo di lavorazione*
< 5:30 min
*Alle condizioni ideli di miscelazione di 21-25 °C . ** TempBond Clear con Triclosan può essere fotopolimerizzato per una presa immediata.
Il cemento provvisorio TempBond per corone e
ponti provvisori resiste alle forze masticatorie,
sigilla il restauro prevenendo le infiltrazioni ed è
semplice da rimuovere.
TempBond NE, senza eugenolo, non inibisce la
polimerizzazione dei cementi compositi definitivi
e delle resine acriliche per provvisori. TempBond
Clear con Triclosan assicura un’estetica superiore
ed è il cemento provvisorio più traslucente disponibile
sul mercato.
Caratteristiche
• Confezionamenti. L’Unidose, i tubetti e le siringhe
automiscelanti offrono confezionamenti per
ogni esigenza clinica.
• Fluidità e miscelazione ottimale. Il materiale offre
una consistenza ottimale che assicura un fissaggio
solido e completo dei restauri.
• Elevati valori di adesione. Migliorano il comfort
per il paziente. Prevengono le infiltrazioni e la
sensibilità al caldo e al freddo.
• Semplice rimozione. Migliora il comfort per il paziente.
Riduce il rischio di danneggiare la preparazione
o il restauro provvisorio.
Ricerca
TempBond è stato sviluppato nel 1961, è a base
di ossido di zinco-eugenolo, una classica reazione
chimica che vanta oltre 100 anni di storia clinica.
Nel 1989 Kerr introdusse il TempBond NE che è
privo di eugenolo e sostituì quest’ultimo con gli
acidi carbossilici. Il TempBond Clear con Triclosan
presenta un esclusivo sistema di attivazione
della polimerizzazione redox (ossido-riduzione) e
dei riempitivi con un basso indice di rifrazione, che
assicurano un’eccezionale stabilità del colore ed
un’elevata traslucenza.
Caso per gentile concessione
del Dr. Tony Soileau
Comprovato clinicamente
Prestazioni affidabili
11

Cementazione Adesiva:
Recensione Clinica
Prof. Francesco Mangani,
Università Tor Vergata, Roma
La necessità di alternative all’amalgama e la crescente
richiesta, da parte dei pazienti, di restauri ad alto valore
estetico hanno portato ad una crescente popolarità
dell’impiego di materiali compositi a base resinosa nella
ricostruzione degli elementi dentari, che si è rivelata una
scelta di comprovata efficacia sia dal punto di vista della
resa estetica sia sotto l’aspetto biomeccanico. Il più grande
svantaggio legato a questa tecnica è la contrazione da
polimerizzazione della resina 1 , direttamente correlata al
grado di riempimento del composito. Nelle cavità ampie,
specialmente nel caso in cui i margini cervicali siano situati
nella dentina, la massa da polimerizzare è tale che l’entità
delle forze di contrazione aumenta la probabilità che
si formino gap marginali e difetti 2 in grado di promuovere
la micro-infiltrazione batterica, che può portare a carie
secondarie, irritazioni pulpari, sensibilità postoperatoria e
decolorazione marginale 3 .
Un metodo promettente per ridurre il problema della contrazione
da polimerizzazione è l’utilizzo di restauri indiretti
(faccette, inlay/onlay/overlay) 4 , che prevedono l’impiego di
un sottile strato di materiale composito utilizzato in qualità
di agente cementante: la contrazione sarà quindi unicamente
a carico di questa esigua quantità di materiale.
La cementazione adesiva è ad oggi una tecnica assolutamente
predicibile e può essere applicata a restauri indiretti
in resina composita, a restauri in ceramica e a perni endocanalari;
questo step, fondamentale per garantire una
prognosi favorevole a lungo termine, è oggetto di dibattito
relativamente ai materiali ed alle tecniche più idonei. I criteri
che debbono essere considerati nella cementazione di
un intarsio possono essere suddivisi in:
- Meccanico: per un’adesione micro – meccanica e chimica
- Strutturale: per un aumento della resistenza del restauro
- Biologico: per sigillare ermeticamente lo spazio fra dente
e restauro
- Estetico: per garantire una perfetta integrazione cromatica
fra elemento dentale e restauro
La cementazione di restauri indiretti può essere eseguita
sia con materiali esclusivamente autopolimerizzanti o a
polimerizzazione duale 5 .
I cementi ad attivazione fotochimica sono normalmente
forniti in una singola pasta rinchiusa in una siringa opaca
e impenetrabile alla luce. Sono di facile manipolazione
e permettono di avere maggior controllo dei tempi d’indurimento,
oltre a favorire la formazione di margini di alta
qualità (dato l’alto contenuto di filler), ma la loro attivazione
unicamente mediante energia luminosa costituisce
uno svantaggio, poiché nelle zone profonde della cavità,
è possibile che la luce ultravioletta non riesca ad attivare il
perossido di benzoile lasciando parte del cemento con un
basso grado di conversione (con le relative ripercussioni
sulle proprietà meccaniche). Un altro svantaggio legato a
questi materiali è I’elevata contrazione da polimerizzazione.
I materiali basati su una polimerizzazione chimica o duale
hanno, fra i loro vantaggi, il fatto di avere una componente
autopolimerizzante che favorisce la conversione anche in
presenza di una scarsa quantità di energia radiante, ma
hanno lo svantaggio di essere estremamente fluidi e di richiedere
la miscelazione di due elementi (polvere – liquido
o pasta – pasta), responsabile della formazione di porosità
o vuoti e dell’incorporazione di bolle d’aria che possono
compromettere l’adesione del materiale al substrato dentale.
I cementi basati esclusivamente sul sistema di polimerizzazione
chimica consentono un minor controllo sul tempo
di polimerizzazione, ma indubbi benefici per quanto
riguarda lo stress da contrazione che è parzialmente rilasciato
mediante lo scorrimento viscoso.
I materiali a polimerizzazione foto e chemioattivata hanno
il vantaggio di portare a un indurimento del materiale
anche nelle zone dove la luce ultravioletta non riesce a
penetrare; tuttavia, in questo caso il tempo di lavorazione
è definito dal momento in cui le due componenti vengono
miscelate.
Le proprietà fisiche e meccaniche dei compositi sono
strettamente correlate al grado di conversione del monomero
in polimero 6,7,8 . Nei sistemi fotoattivati il grado
di conversione diminuisce all’aumentare della distanza
fra la lampada ed il materiale a causa dell’attenuazione
dell’energia radiante nel passaggio attraverso il restauro
9,10 .
Questo dato, sostenuto da studi sul grado di conversione
di resine composite fluide fotopolimerizzabili utilizzate
nella cementazione d’intarsi di spessore crescente, ha
12
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Cementi
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chiaramente dimostrato l’inadeguatezza di questa classe
di materiali, che non garantiscono una polimerizzazione
accettabile quando impiegati per cementare restauri di
spessore superiore ai 3 mm 11 . L’unica indicazione è quindi
la cementazione di faccette, il cui esiguo spessore permette
alle radiazioni di raggiungere il materiale composito
ed innescarne la polimerizzazione.
È stato ampiamente dimostrato come il pre-riscaldamento
di compositi fotopolimerizzabili aumenti il grado di conversione
del monomero, che migliora le proprietà dell’agente
cementante, e assicuri una miglior maneggevolezza ed
omogeneità del materiale 12-19 .
Studi condotti in vitro hanno dimostrato come, con l’interposizione
di restauri di spessore crescente (2, 3 e 4 mm)
tra la lampada polimerizzatrice e l’agente cementante, il
grado di conversione di un composito microibrido fotopolimerizzabile,
sottoposto a pre-riscaldamento a 54°C in
un forno dedicato, sia sovrapponibile a quello ottenuto da
materiali duali, a parità di energia fornita ed indipendentemente
dalla natura della sorgente luminosa (LED/Alogena)
adottata 20 . Questa soluzione risulta quindi di particolare
interesse nel caso in cui si vogliano coniugare i vantaggi
dei materiali fotoattivati ad un elevato grado di conversione
monomerica, e trova impiego nella cementazione dei
restauri nei settori anteriori e posteriori.
Bibliografia:
1 Ciucchi B, Bouillaguet S, Delaloye M, Holtz J. Volume of the internal
gap formed under composite restorations in vitro. J Dent
1997;25:305–312.
2 Dietschi D, Scampa U, Campanile G, Holtz J. Marginal adaptation and
seal of direct and indirect class II composite resin restorations: An in
vitro evaluation. Quint Int 1995;26:127–138.
3 Browne RM, Tobias RS. Microbial microleakage and pulpal inflammation:
A review. Endod Dent Traumatol 1986;2:177–183.
4 Blankeneau RJ, Kelsey WP, Cavel WT. A direct posterior restorative
resin inlay technique. Quint Int 1984;5:515–516.
5 Ferrari M, Dagostin A, Fabianelli A. Marginal integrity of ceramic inlays
luted with a self-curing resin system. Dent Mater 2003;19:270–276.
6 Oréfice RL, Discacciati JAC, Neves AD, Mansur HS, Jansen WC. In
situ evaluation of the polymerisation kinetics and corresponding evolution
of the mechanical properties of dental composites. Polym Test
2003;22:77–81.
7 Ogunyinka A, Palin WM, Shortall AC, Marquis PM. Photoinitiation
chemistry affects light transmission and degree of conversion of curing
experimental dental resin composites. Dent Mater 2007;23:807–
819. 12.
8 Caughman WF, Caughman GB, Shiflett RA, Rueggeberg F, Schuster
GS. Correlation of cytotoxicity, filler loading and curing time of dental
composites. Biomaterials 1991;12:737–740.
9 Musanje L, Darvell BW. Curing-light attenuation in filled resin restorative
materials. Dent Mater 2006;22:804–817.
10 Obici AC, Coelho Sinhoreti MA, Frollini E, Correr-Sobrinho L, de Goes
MF, Pessanha Henriques GE. Monomer conversion at different dental
composites using six light-curing methods. Polym Test 2006;25:282–
288.
11 Vieno S, Acquaviva PA, Gagliani MM, Re D, Augusti D, Cerutti A. MicroRaman
investigation of luting cements in indirect composite restorations.
Atti del 85th IADR General Session and Exhibition, New
Orleans, march 2007
12 Daronch M, Rueggeberg FA, Hall G, De Goes MF. Effect of composite
temperature on in vitro intrapulpal temperature rise. Dent Mater
2007;23:1283–1288.
13 Dickens SH, Stansbury JW, Choi KM, Floyd CJE, Photopolymerization
kinetics of methacrylate dental resins. Macromolecules
Le immagini dei casi clinici sopraindicati sono state realizzate utilizzando il cemento NX3.
Casi per gentile concessione del Prof. F. Mangani.
2003;36:6043–6053.
14 Draughn RA. Effects of temperature on mechanical properties
of composite dental restorative materials. J Biomed Mater Res
1981;15:489–495.
15 Lecamp L, Youssef B, Bunel C, Lebaudy P. Photoinitiated polymerization
of a dimethacrylate oligomer: 1. Influence of photoinitiator concentration,
temperature and light intensity. Polymer 1997;38:6089–
6096
16 Lovell LG, Newman SM, Bowman CN. The effects of light intensity,
temperature, and comonomer composition on the polymerization
behavior of dimethacrylate dental resins. J Dent Res 1999;78:1469–
1476.
17 Mak Y, Lai SCN, Cheung GSP, Chan AWK, Tay FR, Pashley DH. Micro-tensile
bond testing of resin cements to dentin and an indirect
resin composite. Dent Mater 2002;18:609–621.
18 Stansbury JW. Curing dental resins and composites by photopolymerization.
J Esth Dent 2000;12:300–318.
19 Trujillo M, Newman SM, Stansbury JW. Use of near-IR to monitor the
influence of external heating on dental composite photopolymerization.
Dent Mater 2004;20:766–777.
20 Acquaviva PA, Cerutti F, Adami G, Gagliani M, Ferrari M, Gherlone
E, Cerutti A. Degree of Conversion of Three Composite Materials
Employed in the Adhesive Cementation of Indirect Restorations: A
Micro-Raman Analysis. J Dent 2009;37(8):610-5Micro-Raman Analysis.
J Dent 2009;37(8):610-5.
13

NX3
Cemento Definitivo
NX3 Nexus ® Terza Generazione è un cemento definitivo
altamente estetico che rappresenta un’innovazione
nella tecnologia dei cementi compositi.
NX3, grazie all’esclusivo sistema di attivazione
redox e alla matrice resinosa ben bilanciata, offre
tutte le caratteristiche desiderabili da un cemento
composito: stabilità del colore, elevati
valori di adesione, ottime proprietà meccaniche,
bassa solubilità in acqua e ottima traslucenza. Le
due versioni del cemento NX3, una duale e l’altra
fotopolimerizzabile, assicurano un’estetica insuperabile,
eccezionali proprietà di manipolazione,
elevata adesione su tutti i substrati e grande
versatilità. NX3 aderisce in modo eccezionale ai
blocchi CAD/CAM, alla dentina, allo smalto, alla
ceramica, alla porcellana, alla resina e al metallo.
Stabilità del Colore
Insuperabile
I restauri CAD/CAM come Vitablocs*,
ProCAD* e Zirconia* sono più opachi
dei tradizionali restauri in porcellana. Di
conseguenza, non è possibile utilizzare
un cemento solo fotopolimerizzabile
poiché la luce non penetrerebbe adeguatamente.
NX3, oltre ad assicurare
un sistema affidabile di polimerizzazione
duale, garantisce una stabilità del
Stabilità del colore dei Cementi Compositi Dual-Cure – Tonalità Chiara
Iniziale
Dopo
28 settimane
in acqua a
37°C
colore senza eguali grazie all’esclusivo sistema di
attivazione della polimerizzazione redox.
Questa tecnologia innovativa è alla base delle eccezionali
prestazioni dell’NX3. Attualmente la maggior
parte dei cementi resinosi presenti sul mercato impiega
il perossido di benzoile (BPO) e una coppia di
ammine terziarie per innescare la polimerizzazione.
Questo sistema, però, presenta dei problemi che
compromettono l’estetica dei restauri in ceramica.
Il sistema esclusivo di attivazione della polimerizzazione
redox presente nell’NX3 elimina questi
problemi. I sistemi di attivazione che impiegano il
BPO/ammine presentano due significativi problemi
relativi alla stabilità del colore. Il primo di essi
è costituito dal fatto che la pasta del catalizzatore
si decolora progressivamente all’interno della confezione
(ingiallimento) durante la conservazione. Il
secondo è dovuto al fatto che il cemento polimerizzato
nel cavo orale si decolora progressivamente
nel tempo, compromettendo le prestazioni esteti-
NX3 Variolink II* Calibra* Relyx ARC*
* I marchi registrati appartengono ai rispettivi proprietari. Dati interni disponibili su richiesta.
che a lungo termine. Il sistema esclusivo redox
presente nell’NX3, risolvendo il problema della non
desiderabile decolorazione, offre vantaggi estetici
significativi rispetto ai sistemi BPO/ammine.
Caratteristiche
• Lavorabilità ottimale. Facile rimozione nello
stato di gel.
• Semplice confezionamento. La siringa automiscelante
duale elimina la miscelazione manuale.
• Applicazioni fotopolimerizzabili. Cemento
per faccette ed indicazioni dove è richiesto un
tempo di lavorazione illimitato.
• Self-etch o total-etch. Compatibilità con il
protocollo di adesione. Non è richiesto l’attivatore
duale.
• Stabilità del colore superiore. Il sistema di iniziatore
BPO e privo di ammine offre un’estetica
duratura.
14
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Cementi
Guida Clinica alla Cementazione
Adesione su Composito
e Substrati Ceramici
Sia le versioni autopolimerizzanti che quelle foto
polimerizzabili dell’NX3, che richiede l’impiego
dell’adesivo, offrono eccezionali valori di adesione
e sono indicate per tutte le applicazioni indirette:
restauri a base di ogni tipo di ceramica, inclusi
blocchi CAD/CAM, restauri in ceramica rinforzata
con allumina/zirconio e restauri in composito indiretto
come Premise Indirect. Grazie alla combinazione
di un nuovo sistema di attivazione della
polimerizzazione redox resistente agli acidi e ad
una matrice resinosa ben bilanciata, NX3 elimina i
problemi di incompatibilità con gli adesivi che affliggono
la maggior parte dei cementi compositi. Il
risultato finale di questa combinazione si traduce
in un cemento che è compatibile con la nuova generazione
di sistemi adesivi acidi ed è fortemente
indicato per la cementazione di tutti i materiali da
restauro, compresi tutti quelli a base metallica che
non consentono il passaggio della luce fotopolimerizzante.
35
35
30
25
20
15
10
5
0
Resistenza al Taglio (MPa) dell’NX3 su
Porcellana/Ceramica/Composito
NX3 Polimerizzazione Duale
NX3 Polimerizzazione Auto
25.1
27.2
28.6
29.3
31.3
26.8
29.0
25.4
Porcellana Vitablocs ProCAD® Premise
Indirect
Test interno a 24 ore. Dati disponibili su richiesta. I marchi registrati appartengono ai rispettivi
proprietari.
Resistenza al Taglio (MPa) di Vari Cementi
(autopolimerizzati) sulla Dentina
17.8
33.8
32.6
20.4
Solo Plus NX3 +
OptiBond ®
NX3 +
OptiBond®
RelyX
ARC+Single
17.8
11.2
Calibra®+
Panavia ®
Prime &
F2.0
Solo Plus Bond Plus
Bond® NT
6.9
5.0
C&B
FujiCEM
MetaBond
30
25
20
15
10
5
0
15

NX3
Guida applicativa
FACCETTE
SELF-ETCH
OptiBond ®
All•In•One
A. Impregnare il
pennellino. Applicare
OptiBond All•In•One
strofinando le superfici
per 20 secondi.
B. Ripetere
l’operazione
precedente
C. Asciugare con un
leggero soffio d’aria.In
seguito asciugare con
maggiore intensità per
5 secondi.
D. Fotopolimerizzare
per 10 secondi.
1. Applicare il gel di
prova sulla faccetta
e posizionarla.
Verificarne il colore
e l’adattamento.
Rimuovere la faccetta.
2. Risciacquare
abbondantemente
il gel di prova.
Asciugare. Applicare
il silano e proteggere
dalla luce ambientale.
I gel di prova dell’NX3 corrispondono alle tonalità
di entrambe le versioni dell’NX3 (polimerizzazione
duale e fotopolimerizzabile).
3. Selezionare il tipo
di sistema adesivo
da applicare sulla
preparazione.
TOTAL-ETCH
OptiBond ®
SoloPlus
A. Mordenzare lo smalto
e la dentina per 15
secondi.
B. Risciacquare ed
asciugare.
C. Applicare OptiBond
Solo Plus per 15
secondi.
D. Asciugare per 3
secondi.
E. Fotopolimerizzare
per 10 secondi*.
Indicazioni per le faccette-
Utilizzare NX3 a polimerizzazione duale
in caso di cementazione di 1-2 unità
Utilizzare NX3 fotopolimerizzabile in caso di
cementazione di più unità che richiede
un tempo di lavorazione maggiore.
TEMPI DI POLIMERIZZAZIONE RACCOMANDATI
*Demi
5 secondi
*L.E.Demetron II 5 secondi
*L.E.Demetron I 10 secondi
*Optilux 501 10 secondi
**Demi
10 secondi
**L.E.Demetron II 10 secondi
**L.E.Demetron I 20 secondi
**Optilux 501 20 secondi
Per tutte le altre lampade fare riferimento alle istruzioni fornite dal relativo produttore.
4. Applicare il cemento
NX3 (fotopolimerizzabile
o autopolimerizzante)
direttamente sulla faccetta.
5. Posizionare la faccetta.
Polimerizzare a macchia per
diversi secondi. Rimuovere la
matrice trasparente. Eliminare gli
eccessi di cemento dai margini.
6. Fotopolimerizzare
tutte le superfici.
7. Rifinire e lucidare.
16
Your practice is our inspiration.TM

All you need is Kerr
Guida all’Applicazione
Guida Clinica alla Cementazione
NX3
Guida applicativa
INLAY/ONLAY
SELF-ETCH
OptiBond ®
All•In•One
A. Impregnare il
pennellino. Applicare
OptiBond All•In•One
strofinando le superfici
per 20 secondi.
B. Ripetere
l’operazione
precedente
C. Asciugare con un
leggero soffio d’aria.In
seguito asciugare con
maggiore intensità per
5 secondi.
D. Fotopolimerizzare
per 10 secondi.
1. Applicare il gel di
prova sul manufatto
e posizionarlo.
Verificarne il colore
e l’adattamento.
Rimuovere il manufatto.
2. Risciacquare
abbondantemente
il gel di prova.
Asciugare. Applicare
il silano e proteggere
dalla luce ambientale.
3. Selezionare il tipo
di sistema adesivo
e applicarlo sulla
preparazione.
TOTAL-ETCH
OptiBond ®
SoloPlus
A. Mordenzare lo smalto
e la dentina per 15
secondi.
B. Risciacquare ed
asciugare.
C. Applicare OptiBond
Solo Plus per 15
secondi.
D. Asciugare per 3
secondi.
E. Fotopolimerizzare
per 10 secondi*.
Il cemento dual-cure NX3 assicura una
stabilità del colore ineguagliabile grazie al
suo esclusivo sistema di polimerizzazione
privo di ammine.
TEMPI DI POLIMERIZZAZIONE RACCOMANDATI
*Demi
5 secondi
*L.E.Demetron II 5 secondi
*L.E.Demetron I 10 secondi
*Optilux 501 10 secondi
**Demi
10 secondi
**L.E.Demetron II 10 secondi
**L.E.Demetron I 20 secondi
**Optilux 501 20 secondi
Per tutte le altre lampade fare riferimento alle istruzioni
fornite dal relativo produttore.
4. Applicare il cemento
NX3 (fotopolimerizzabile
o autopolimerizzante)
direttamente sul manufatto
o sulla preparazione.
5. Posizionare il restauro sulla
preparazione consentendo al
cemento di fuoriuscire da tutti i lati.
Fotopolimerizzare brevemente (1-2
secondi) per facilitare la rimozione
degli eccessi. Rimuovere gli eccessi.
6. Fotopolimerizzare tutte
le superfici per 20 secondi.
7. Rifinire e lucidare.
17

NX3
Guida applicativa
CORONE IN CERAMICA
SELF-ETCH
OptiBond ®
All•In•One
A. Impregnare il
pennellino. Applicare
OptiBond All•In•One
strofinando le superfici
per 20 secondi.
B. Ripetere
l’operazione
precedente
C. Asciugare con un
leggero soffio d’aria.In
seguito asciugare con
maggiore intensità per
5 secondi.
D. Fotopolimerizzare
per 10 secondi.
1. Applicare il gel di
prova sul manufatto
e posizionarlo.
Verificarne il colore
e l’adattamento.
Rimuovere il manufatto.
2. Risciacquare
abbondantemente
il gel di prova.
Asciugare. Applicare
il silano e proteggere
dalla luce ambientale.
3. Selezionare il tipo
di sistema adesivo
e applicarlo sulla
preparazione.
TOTAL-ETCH
OptiBond ®
SoloPlus
A. Mordenzare lo smalto
e la dentina per 15
secondi.
B. Risciacquare ed
asciugare.
C. Applicare OptiBond
Solo Plus per 15
secondi.
D. Asciugare per 3
secondi.
E. Fotopolimerizzare
per 10 secondi*.
La lavorabilità ottimale dell’NX3
consente la facile rimozione degli
eccessi durante la fase gel.
TEMPI DI POLIMERIZZAZIONE RACCOMANDATI
*Demi
5 secondi
*L.E.Demetron II 5 secondi
*L.E.Demetron I 10 secondi
*Optilux 501 10 secondi
**Demi
10 secondi
**L.E.Demetron II 10 secondi
**L.E.Demetron I 20 secondi
**Optilux 501 20 secondi
Per tutte le altre lampade fare riferimento alle istruzioni fornite dal relativo produttore.
4. Applicare il cemento NX3
a polimerizzazione duale
direttamente sul manufatto o
sulla preparazione.
5. Posizionare il restauro sulla
preparazione consentendo al
cemento di fuoriuscire da tutti i
lati. Rimuovere gli eccessi.
6. Fotopolimerizzare
tutte le superfici per 20
secondi.
7. Rifinire e lucidare.
18
Your practice is our inspiration.TM

All you need is Kerr
Guida all’Applicazione
Guida Clinica alla Cementazione
NX3
Guida applicativa
PONTI E CORONE CON
BASE METALLICA
SELF-ETCH
OptiBond ®
All•In•One
A. Impregnare il
pennellino. Applicare
OptiBond All•In•One
strofinando le superfici
per 20 secondi.
B. Ripetere
l’operazione
precedente
C. Asciugare con un
leggero soffio d’aria.
In seguito asciugare
con maggiore intensità
per 5 secondi.
D. Fotopolimerizzare
per 10 secondi.
2. Applicare il cemento
NX3 a polimerizzazione
duale direttamente
sul manufatto o sulla
preparazione.
3. Posizionare il restauro
sulla preparazione
consentendo al cemento
di fuoriuscire da tutti i lati.
Rimuovere gli eccessi.
1. Selezionare il tipo di sistema
adesivo e applicarlo sulla
preparazione.
NX3 semplifica la procedura,
evitando l’utilizzo di primer/bonding
sulla superficie del metallo.
TOTAL-ETCH
OptiBond ®
SoloPlus
A. Mordenzare lo
smalto e la dentina
per 15 secondi.
B. Risciacquare
ed asciugare.
C. Applicare
OptiBond
Solo Plus
per 15 secondi.
D. Asciugare per 3
secondi.
E. Fotopolimerizzare
per 10 secondi*.
4. Fotopolimerizzare
tutte le superfici per
20 secondi.
5. Rifinire e lucidare.
NX3
Guida applicativa
PERNI E MONCONI
TEMPI DI POLIMERIZZAZIONE RACCOMANDATI
*Demi
5 secondi
*L.E.Demetron II 5 secondi
*L.E.Demetron I 10 secondi
*Optilux 501 10 secondi
**Demi
10 secondi
**L.E.Demetron II 10 secondi
**L.E.Demetron I 20 secondi
**Optilux 501 20 secondi
Per tutte le altre lampade fare riferimento alle
istruzioni fornite dal relativo produttore.
Grazie alla sua
eccezionale
compatibilità con gli
adesivi acidi, NX3
può essere utilizzato
anche per ricostruire
il moncone.
1. Preparare la cavità per
il perno. Selezionarne la
dimensione e verificarne
il corretto adattamento.
Applicare l’adesivo sul
perno e assottigliarlo
con un getto d’aria. Non
fotopolimerizzare.
2. Applicare il
cemento NX3 a
polimerizzazione
duale direttamente
sul perno o nella
preparazione.
3. Posizionare il perno e
farlo vibrare per evitare
l’intrappolamento d’aria.
Esercitare una pressione
sul perno fino a quando
diventa stabile.
4. Rimuovere gli
eccessi di cemento
e fotopolimerizzare
tutte le superfici per
20 secondi**.
5. Procedere con
la ricostruzione del
moncone.
19

NX3: Recensione
e Caso Clinico
Procedure cliniche di cementazione per ottenere risultati
estetici predicibili: trucchi e consigli.
Dr. Montri Chantaramungkorn, Università Chiang Mai, Bangkok, Tailandia.
Prestazioni cliniche accettabili dei cementi dentali richiedono
un’adeguata resistenza alla dissoluzione nell’ambiente
orale, un forte legame meccanico ottenuto mediante
incastro e adesione, alta resistenza sotto tensione,
buona proprietà di manipolazione, tempi di lavoro e di
presa accettabili e buona biocompatibilità con il substrato.
I cementi a base di resina sono generalmente utilizzati per
i restauri estetici (in ceramica o a base di resina) e sono
diventati popolari perché hanno superato gli svantaggi
della solubilità e della mancanza di adesione registrati nei
materiali precedenti.
L’odontoiatria restaurativa è costantemente in fase di
cambiamento, dovuto in parte a nuove applicazioni cliniche
degli attuali materiali dentali e in parte all’introduzione
di nuovi materiali. Kerr ha recentemente introdotto
NX3, una nuova terza generazione di cemento composito
dual-cure avente le seguenti caratteristiche:
• Esclusivo sistema di polimerizzazione privo di ammine
e matrice resinosa ottimizzata.
• Confezionamento semplificato: la siringa duale automiscelante
elimina la miscelazione manuale.
• Applicazioni fotopolimerizzabili: versione solo fotopolimerizzabile
del cemento per le faccette e per le indicazioni
che richiedono un tempo di lavorazione illimitato.
• Adesione su tutti i substrati: eccezionale adesione alla
dentina, smalto, blocchi CAD/CAM, ceramica, porcellana,
resina e metallo.
• Self-etch o total-etch: compatibilità con tutti i protocolli
di adesione. Nessun attivatore duale necessario per
l’adesivo.
• Superiore stabilità del colore: prestazioni estetiche a
lungo termine garantite sia dalla versione duale che da
quella solo fotopolimerizzabile.
• Lavorabilità ottimale: semplice rimozione degli eccessi
durante la fase gel.
Il seguente articolo illustra le procedure tecniche adottate
per l’adesione altamente estetica e dai risultati predicibili
di un restauro realizzato in vetroceramica rinforzata
da leucite, effettuata con il nuovo cemento NX3.
Un appuntamento per una cementazione estetica deve
essere suddiviso in sei fasi:
Fase 1_ Prova di adattamento e del colore del manufatto
realizzato dal laboratorio
Fase 2_ Trattamento adesivo della superficie interna del
restauro
Fase 3_ Trattamento adesivo della superficie del dente
Fase 4_ Cementazione adesiva
Fase 5_ Controllo e correzione dell’occlusione
Fase 6_ Rifinitura e lucidatura
Presentazione del caso:
Un paziente di 27 anni di sesso maschile si è presentato
con una gengiva dall’aspetto scuro e poco gradevole,
dovuto all’opacità di due corone PFM presenti in entrambi
gli incisivi centrali (Fig. 1, 2). Dopo il trattamento i nuovi
restauri, realizzati in vetroceramica rinforzata da leucite
(Fig. 3) e cementati con l’NX3, si sono integrati in modo
armonioso con i denti adiacenti e con l’architettura gengivale
(Fig. 4, 5).
1 2 3 4 5
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All you need is Kerr
Cementi
Guida Clinica alla Cementazione
Fase 1: Prova di adattamento e del colore del manufatto
realizzato dal laboratorio
L’adattamento dei margini e i contatti prossimali del restauro
realizzato dal laboratorio sono stati controllati in
un primo momento sul modello da studio.
La facilità di rimozione degli eccessi del cemento è direttamente
proporzionale alla qualità dell’adattamento
dei margini, dal momento che ci sono meno rischi di
rimuovere il cemento composito dalla corretta area di
cementazione durante le fasi di pulizia degli eccessi.
I gel di prova corrispondono fedelmente sia alle tonalità
del cemento duale che a quelle del cemento solo fotopolimerizzabile.
Questo è un grosso vantaggio in caso
di cementazioni estetiche.
L’intro kit contiene tre colori (giallo, chiaro e bianco) ma
sono disponibili anche altre tonalità. Nel mio studio i
colori più utilizzati sono il chiaro,
il bianco e il bianco opaco. È stato
utilizzato il gel di prova chiaro
poiché si avvicinava di più al colore
del dente adiacente (Fig. 7).
La prova di adattamento e del
colore è stata effettuata utilizzando
il gel di prova. Questo
passaggio aiuta nella previsione
dell’aspetto finale del restauro
6
7 8
cementato con il cemento del colore corrispondente.
In questo caso è stato utilizzato il gel di prova chiaro
(Fig. 8).
In questa fase sono possibili solo piccoli ritocchi del
manufatto. In caso contrario, lo stesso deve essere rispedito
al laboratorio e la sessione di cementazione
deve essere rimandata.
Fase 2: Trattamento adesivo della superficie interna
del manufatto
Il gel di prova è stato abbondantemente risciacquato
e il manufatto è stato asciugato leggermente con aria
priva di olio. La superficie interna della vetroceramica
è stata condizionata con acido fluoridrico al 5% per 60
secondi. Questo trattamento promuove il cambiamento
ottimale della morfologia
della superficie per consentire
la penetrazione del primer silano
(Fig. 9).
Per questo tipo di ceramica il
silano serve principalmente a
promuovere la bagnabilità sulla
superficie irruvidita e migliorare
l’applicazione del cemento
di fissaggio (Fig. 10).
L’aspetto brillante della superficie interna si presenta
dopo l’asciugatura del primer silano con aria calda per
2 minuti (Fig. 11). Dopo il trattamento della superficie
di adesione, il restauro è stato protetto dalla luce prima
del posizionamento.
Fase 3: Trattamento adesivo della superficie del
dente
È stata utilizzata la fresa OptiClean per la completa rimozione
del cemento provvisorio e dei detriti. La fresa
rimuove ogni traccia di cemento provvisorio e assicura
una superficie di cementazione pulita su tutta la preparazione
del dente. OptiClean è monouso, si utilizza con
un manipolo a bassa velocità e possiede un diametro
11 12
13
21

14
15
16
17
18
di 1.6 mm ideale per un semplice accesso all’area interprossimale.
Dopo la rimozione totale del cemento provvisorio, il
campo operatorio è stato appropriatamente preparato
con l’applicazione di nastro in teflon sui denti adiacenti.
In base a quanto dichiarato dal produttore, NX3 è compatibile
con gli adesivi self-etch (OptiBond All-In-One)
e total-etch (OptiBond Solo Plus, OptiBond FL) e assicura
elevati valori di adesione sia in caso di fotopolimerizzazione
che di autopolimerizzazione. In quest’ultimo
caso, preferisco utilizzare l’adesivo total-etch (Opti-
Bond FL). La mordenzatura totale di smalto e dentina
e della superficie del moncone in composito è stata
effettuata per 15 secondi con gel mordenzante Kerr al
37,5% a base di acido ortofosforico. In seguito il gel
è stato risciacquato abbondantemente con acqua fino
alla sua completa rimozione (Fig. 15).
Dopo il risciacquo e una lieve asciugatura, la superficie
mordenzata ha raggiunto un corretto grado di umidità.
È stato applicato il primer OptiBond FL Prime sulla superficie
mordenzata ed è stato pennellato leggermente
per 15 secondi. Quindi è stato asciugato con un lieve
getto d’aria per 5 secondi per consentire l’evaporazione
del solvente. A questo punto la superficie di smalto
e dentina dovrebbe avere un aspetto leggermente brillante
(Fig. 16-19). Non è consigliata la fotopolimerizzazione!
La superficie è pronta per la cementazione del
restauro con il cemento duale NX3.
Fase 4: Cementazione Adesiva
Il cemento composito duale NX3 è stato dispensato
sulla superficie interna dei manufatti precedentemente
preparata (Fig. 20). Il posizionamento dei restauri
sulle superfici del dente preparate con l’adesivo è
stato effettuato manualmente premendo leggermente
sul margine incisale (Fig. 21, 22). Questo passaggio è
stato effettuato immediatamente dopo aver applicato
il cemento. L’eccesso di cemento in fase gel è stato
rimosso facilmente con uno strumento appuntito (Fig.
23). È importante evitare che la luce del riunito venga
indirizzata direttamente sui manufatti durante il loro
posizionamento. A questo punto è stata esercitata più
pressione per assicurarsi che il restauro fosse completamente
in posizione e che lo spessore del film cementizio
fosse il più possibile sottile.
Dopo aver rimosso gli eccessi di cemento e il filo retrattore,
tutte le superfici sono state fotopolimerizzate
per 20 secondi utilizzando una lampada LED ad alta
intensità (Figs. 24–27).
Anche se si utilizza un cemento composito dual-cure,
19
20 21
22
23
22
Your practice is our inspiration.TM

All you need is Kerr
Cementi
Guida Clinica alla Cementazione
24 25
26 27
la fotopolimerizzazione consente di ottenere una migliore
polimerizzazione e una migliore adesione alla
superficie del dente. In caso di impiego di cementi
dual-cure, è sempre preferibile ritardare il più possibile
l’operazione di fotopolimerizzazione. In questo modo
si può ottenere il massimo grado di conversione del
cemento composito dopo la fotopolimerizzazione, riducendo
il rischio di eccessivo assorbimento d’acqua.
Fase 5: Controllo e correzione dell’occlusione
La correzione dell’occlusione è stata effettuata con sicurezza
dopo che i restauri sono stati cementati ai denti.
Questo può essere fatto ricercando la presenza di
precontatti mediante movimento centrico e protusivo
della mandibola. Un precontatto può essere corretto
con una fresa diamantata a grana fine montata su un
28
manipolo ad alta velocità (Fig. 28–30).
Fase 6: Rifinitura e lucidatura
La ceramica corretta precedentemente, è stata in seguito
lucidata fino ad ottenere una superficie molto brillante.
I margini interprossimali in ceramica al di sotto del margine
gengivale sono stati rifiniti e lucidati con strisce
interprossimali.
29
30
Conclusioni
Il cemento ideale dovrebbe:
• garantire un’adesione durevole tra le strutture interessate
e fornire un buon adattamento del margine
• avere proprietà biomeccaniche ottimali
• avere bassa solubilità nel cavo orale
• mostrare radiopacità
• possedere maggior tempo di lavorazione e di presa
per un’applicazione più semplice
• garantire proprietà estetiche ottimali
Attualmente non è disponibile in commercio un cemento
adesivo ideale per ogni situazione.
NX3 è stato creato per soddisfare questa esigenza. I
dentisti possono impiegare in modo universale questo
prodotto utilizzandolo per cementare restauri altamente
estetici come corone, faccette, intarsi, onlays, CAD/CAM.
NX3 garantisce risultati altamente efficaci e più predicibili.
La letteratura è disponibile richiedendola all’autore.
L’articolo è stato pubblicato su Cosmetic Dentistry vol. 2 edizione 1/2008.
23

NX3 Casi Clinici
Sostituzione di un Maryland Bridge con un
ponte in zirconio, denti 13-11.
Faccette in Porcellana, denti 21-23
Caso per gentile concessione
del Dr. Ara Nazarian
1) Aspetto iniziale del sorriso. 1) Aspetto iniziale del sorriso. 2) Aspetto iniziale palatale.
3) Preparazione. 4) Restauro. 5) Posizionamento delle faccette con NX3.
6) Aspetto finale palatale. 7) Aspetto finale frontale. 8) Aspetto finale del sorriso.
24
Your practice is our inspiration.TM

All you need is Kerr
Casi Clinici
Guida Clinica alla Cementazione
NX3 Casi Clinici
Intarsio in Composito Premise Indirect, Dente 46
Caso in gentile concessione del Dr. Joseph Sabbagh
1) Aspetto iniziale.
2) Preparazione.
3) Gel Mordenzante sulle superfici
interne.
4) Dente asciugato prima
dell’adesione.
5) Applicazione di OptiBond Solo
Plus sulle superfici interne.
6) Applicazione dell’NX3 sulla
superficie interna dell’intarsio.
7) Applicazione di NX3 sulla
superficie interna della
preparazione.
8) Fotopolimerizzazione. 9) Restauro rifinito. 10) Aspetto finale.
25

Maxcem Elite
Cemento Composito Automordenzante,
Autoadesivo per restauri indiretti
Maxcem Elite rappresenta la più recente innovazione
della Kerr nella categoria dei cementi autoadesivi.
Il mercato, mentre continua ad abbracciare la
tecnologia di questa categoria relativamente nuova,
conserva ancora dei dubbi sulle capacità di adesione
dei cementi che non richiedono l’applicazione
dell’adesivo. Maxcem Elite risolve questi dubbi basando
la sua formulazione sulla scienza dei cementi
autoadesivi ed evolvendo la tecnologia chimica per
fornire valori di adesione e proprietà estetiche che
superano quelle dei prodotti concorrenti.
Maxcem Elite, grazie al confezionamento in siringa
duale, è stato il primo prodotto nella categoria dei
cementi autoadesivi ad offrire quella che è davvero
Valori di Adesione Superiori e Compatibilità con Tutti i più Comuni Substrati Dentali
Maxcem Elite è indicato per la cementazione dei restauri in composito, ceramica, PFM, metallo,
CAD/CAM, zirconio, perni e per la cementazione di corone su impianti.
Gli elevati valori di adesione del Maxcem Elite sono ottenuti in questi modi:
• Quantità ottimizzata di monomeri GPDM* ed altri monomeri che migliorano la bagnabilità
• Matrice resinosa modificata per ridurre la tensione superficiale, mordenzare più efficacemente ed
eliminare la necessità di refrigerazione
• Sistema di riempitivi ottimizzato per ottenere un miglior contatto con la superficie del dente
* GPDM: Glicerol-Fosfato 1.3 Dimetacrilato
la procedura di cementazione più facile e più semplice
da effettuare presente sul mercato.
Maxcem Elite raccoglie questa eredità introducendo
i puntali automiscelanti con estremità ricurva
per intarsi e onlays, inoltre quelli ultra-sottili per la
cementazione dei perni canalari. In nessun caso è
richiesta la miscelazione manuale, l’attivazione separata
o l’impiego di strumenti supplementari per
l’estrusione.
La rimozione degli eccessi del Maxcem Elite durante
la fase di gel è davvero semplice.
All’interno della sua confezione è presente una guida
tecnica all’uso che riassume tutte le istruzioni
necessarie per l’impiego e rende la procedura di
cementazione un’esperienza semplice e facile da
effettuare.
Il Vantaggio del Brevetto Redox
La maggior parte dei cementi compositi autopolimerizzanti
o duali impiega il perossido di benzoile
(BPO) e le ammine terziarie per innescare la polimerizzazione.
Questo sistema, in seguito all’ossidazione
delle ammine, con il passare del tempo
comporta la decolorazione del cemento. Oggi,
grazie ad un sistema di attivazione della polimerizzazione
senza ammine e alla matrice resinosa
ottimizzata, Maxcem Elite (unitamente all’altro cemento
tradizionale NX3 di Kerr) è il primo cemento
resinoso con colorazione stabile presente sul mercato.
La stabilità del colore di Maxcem Elite e la sua
elevata traslucenza, assicurano l’integrità estetica e
consentono di impiegarlo per la cementazione dei
restauri sia nei settori anteriori che in quelli posteriori.
Queste caratteristiche lo rendono un cemento
universale che aiuta a semplificare e ridurre le scorte
dei materiali presenti nello studio odontoiatrico.
La semplicità
perfezionata
26
Your practice is our inspiration.TM

All you need is Kerr
Guida all’applicazione
Guida Clinica alla Cementazione
Maxcem Elite
Indicazioni
Guida all’Applicazione
2
3a
3b
1a
1b
4 5
Maxcem Elite è indicato per la
cementazione definitiva di:
• Corone, ponti, intarsi e onlay in ceramica
integrale (incluso zirconio, ossido di alluminio
e Cerec**) e composito.
• Corone, ponti, intarsi e onlay in metallo e in
porcellana fusa a metallo.
• Perni canalari in metallo o in fibra di vetro.
1) Preparazione
• Rimuovere il restauro provvisorio.
• Rimuovere il cemento provvisorio
utilizzando la fresa OptiClean o un
altro strumento preferito. Risciacquare
e asciugare con aria.
• Effettuare una prova di adattamento
posizionando il restauro sulla preparazione.
Risciacquare abbondantemente
e asciugare leggermente con aria.
Non essiccare.
• Pretrattare il manufatto seguendo
le istruzioni fornite dal produttore.
2) Applicazione
• Selezionare la tonalità del Maxcem
Elite da impiegare.
• Rimuovere il cappuccio e spurgare
la siringa prima dell’impiego.
• Posizionare il puntale automiscelante
desiderato sulla siringa. I puntali
con apertura finale grande sono
destinati all’impiego solo con i puntali
curvi.
• Erogare il cemento direttamente nel
restauro o sulla preparazione del
dente utilizzando i puntali intraorali.
In caso di cementazione dei perni,
applicare il cemento sul perno o
all’interno del canale utilizzando i
puntali intracanalari.
3) Posizionamento
• Posizionare il restauro sulla preparazione.
Mantenerlo in posizione
esercitando una lieve pressione.
• Consentire al cemento di fuoriuscire
lungo tutti i margini.
• Rimuovere l’eccesso di cemento.
Gli eccessi possono essere rimossi
durante la fase gel (stato di gel
raggiunto dopo circa 2-3 minuti). È
possibile fotopolimerizzare leggermente
gli eccessi per accelerare il
raggiungimento della fase gel.
4) Polimerizzazione finale
• Fotopolimerizzare tutte le superfici,
inclusi i margini, utilizzando la lampada
LED Demi Plus per 10 secondi.
In caso di impiego di altre lampade,
fare riferimento alle rispettive
istruzioni d’uso relative ai tempi di
polimerizzazione.*
• In caso di restauri non traslucenti,
consentire al cemento di autopolimerizzarsi
attendendo 4-5 minuti.
5) Rifinitura e lucidatura
• Lucidare il margini con dischi, coppette,
punte. Utilizzare i gommini
Hi Luster Plus per la lucidatura finale
a specchio.
• Controllare l’occlusione.
* Attenzione: le resine metacrilate non polimerizzate possono
causare dermatiti da contatto e danneggiare la polpa. Evitare
il contatto con la pelle, gli occhi e i tessuti molli. Lavare abbondantemente
la parte con acqua in caso di contatto.
* Attenzione: L’acido mordenzante Kerr Gel Etchant contiene
acido fosforico. Evitare il contatto con la pelle, gli occhi e
i tessuti molli. In caso di contatto con la pelle o gli occhi,
lavare immediatamente con acqua. In caso di contatto con
gli occhi, consultare un medico. Non ingerire.
* Tempi di polimerizzazione raccomandati: Demi e
L.E.Demetron II: 10 secondi. L.E.Demetron I e Optilux 501:
20 secondi.Per tutte le altre lampade, fare riferimento alle relative
istruzioni d’uso fornite dal produttore. Maxcem Elite è
indicato per la cementazione definitiva.
Corone
Impianti
Onlays
Ponti
Intarsi
Perni
**Non è un marchio di proprietà Kerr.
Il marchio registrato appartiene al rispettivo proprietario.
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Cementazione
Definitiva
Testimonianza di ...
Le corone in porcellana con struttura in zirconio rappresentano un materiale da restauro alternativo
che migliora la capacità del dentista e dell’odontotecnico di realizzare restauri durevoli,
estetici e funzionali nei settori anteriori e posteriori del cavo orale, specialmente quando i restauri
privi di metallo costituiscono il desiderio principale del paziente. Recentemente ho utilizzato
il Maxcem Elite per cementare delle corone Lava*. Il cemento in eccesso è stato rimosso facilmente
dai margini e l’operazione si è compiuta in poco tempo prima della fotopolimerizzazione
finale, effettuata per 10 secondi con lampada LED DEMI Plus.
Nessuna rifinitura del cemento è stata necessaria lungo i margini.
Dr. Ara Nazarian
*Non è un marchio di proprietà Kerr. I marchi registrati appartengono ai rispettivi proprietari.
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All you need is Kerr
Maxcem Elite Review
Cementi
Guida Clinica alla Cementazione
Cemento Composito Monocomponente; Autoadesivo
Dr. Ara Nazarian, Troy, Michigan (USA)
Oggi è un grande momento per l’estetica e l’odontoiatria
restaurativa cosmetica. A differenza del
passato, i dentisti e i tecnici hanno a disposizione
una varietà di materiali indiretti da restauro per ripristinare
in modo rapido, semplice e prevedibile
il sorriso del paziente.
Tradizionalmente, i restauri realizzati in porcellana
fusa con metallo sono stati posizionati nei settori
posteriori quando era richiesta resistenza e durata
nel tempo e/o nei settori anteriori quando l’isolamento
completo dall’umidità non poteva essere
ottenuto e non era possibile utilizzare restauri in
ceramica integrale.
Dal punto di vista estetico, i restauri in ceramica
integrale sono stati sempre la mia scelta ideale
ma, a volte, si sono presentati problemi di sensibilità
a causa di errori che possono verificarsi
durante le molteplici fasi richieste per la cementazione,
in particolare durante il posizionamento di
diversi restauri in una sola seduta.
Fortunatamente, Maxcem Elite di Kerr è un cemento
composito monocomponente, autoadesivo,
che elimina i passaggi multipli durante la cementazione
dei restauri indiretti.
I dentisti hanno tutto il necessario per la mordenzatura
il priming e l’adesione in una siringa singola.
Maxcem Elite aderisce tenacemente a tutti i substrati
dentali offrendo ottime caratteristiche meccaniche
e proprietà estetiche. Il cemento viene
erogato in modo pratico direttamente nel restauro
o nella preparazione della cavità con una siringa
duale automiscelante.
Dei puntali curvi opzionali sono disponibili anche
per intarsi e onlay e per la cementazione dei perni.
Non è più necessario attendere 90 secondi
prima di effettuare la fotopolimerizzazione e non
è richiesta alcuna miscelazione manuale e refrigerazione
del prodotto. Impiegando l’esclusiva
tecnologia chimica priva di ammine, simile al suo
“cugino” NX3, Maxcem Elite possiede una superiore
stabilità del colore che ne consente l’impiego
al di sotto dei restauri estetici in qualsiasi settore
della cavità orale. Quindi, se si decide di utilizzare
questo cemento per i restauri in zirconio, in ceramica
integrale, in composito indiretto o anche in
la porcellana fusa a metallo, il processo di cementazione
risulta davvero semplice!
Di eseguito vengono elencate alcune caratteristiche
e vantaggi dichiarati dal produttore:
Caratteristiche
• Elevati valori di adesione e compatibilità con i
substrati dentali più comuni
• Fotopolimerizzazione effettuabile immediatamente
• Semplicità d’uso
• Utilizzabile per i restauri indiretti più comuni
• Sistema di polimerizzazione Redox brevettato
Vantaggi
• Elevati valori di adesione, senza l’impiego
dell’adesivo
• Risparmio di tempo alla poltrona
• Nessuna refrigerazione richiesta
• Semplice rimozione degli eccessi
• Nessuna miscelazione manuale richiesta
• Compatibilità con ceramica, PFM e materiali
CAD/CAM
• Stabilità del colore, estetica, possibilità di impiego
con substrati opachi e traslucenti
29

In base ai substrati, i valori di adesione oscillano tra 22 e 36 MPa. Utilizzando
il materiale insieme all’OptiBond All·In·One, il team di ricerca Kerr ha
registrato dei valori di adesione su dentina e smalto rispettivamente pari a
35MPa e 30MPa. Unitamente all’OptiBond Solo Plus, invece, i valori del
Maxcem Elite diventano pari a 35 MPa sulla dentina e 33 MPa sullo smalto.
La tabella seguente mostra i differenti valori.
35
30
25
20
15
10
5
0
Resistenza al Taglio (MPa) del Macem Elite su
Diversi Substrati - Autopolimerizzato
33 28 27 36 25 30 22 24
Titanio Lava Oro Rexillium Belleglass Vitablocs Smalto Dentina
(Zirconio)
(Porcellana)
Test a 24 ore. Dati interni, disponibili su richiesta.
In qualità di dentisti, siamo sempre alla ricerca di qualcosa che sia veloce e semplice da
utilizzare ma, allo stesso tempo, molto efficace. Maxcem Elite rappresenta davvero l’evoluzione
rispetto al precedente cemento Maxcem, uno dei primi materiali ad introdurre nella
professione dentale la categoria dei cementi compositi autoadesivi. Oggi, grazie a valori di
adesione maggiori e alla possibilità di essere fotopolimerizzato immediatamente, Maxcem
Elite si rivelerà un nuovo e più potente leader nel settore.
2009 2010
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Casi Clinici
Guida Clinica alla Cementazione
Maxcem Elite Casi Clinici
Corone in Zirconio, Denti 17-27
Per gentile concessione del Dr. Ara Nazarian
Sorriso iniziale del paziente.
Restauri iniziali del paziente con linee di fratture e
margini discontinui.
Denti del paziente preparati con Expasyl per la
retrazione gengivale prima della presa dell’impronta.
Cementazione dei manufatti Lava* utilizzando
Maxcem Elite.
Restauri finali in zirconio cementati con Maxcem Elite.
Paziente soddisfatto del sorriso finale.
*Non è un marchio di proprietà Kerr. I marchi registrati appartengono ai rispettivi proprietari.
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Maxcem Elite Casi Clinici
Intarsio realizzato con Composito Premise Indirect, Dente 16
Caso in gentile concessione del Dr. Stephen Poss
1) Selezione della tonalità per un’estetica
ottimale.
2) Restauro originale in amalgama. 3) I margini del restauro non devono
coincidere con i contatti statici
occlusali.
4) Impronta finale (materiale da
impronta Take 1 Advanced).
5) Realizzazione del provvisorio
con materiale per provvisori e
cementazione in situ, utilizzando
Fill-In & TempBond Clear.
6) Intarsio sul modello. 7) Isolamento del dente preparato con
diga di gomma.
8) Pulizia del restauro. Mordenzare
l’intarsio con acido fosforico se è in
ceramica. Se l’intarsio è realizzato
con un composito da laboratorio,
sabbiare la superficie interna con
Ossido di Alluminio.
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Casi Clinici
Guida Clinica alla Cementazione
9) Ricoprire la superficie interna con
un silano per ceramica (Kerr Silane
Primer).
10) Posizionamento di un sottile strato di
Maxcem Elite sull’intarsio ricoprendo
tutta la superficie interna.
11) Posizionamento del restauro. 12) Rimozione degli eccessi utilizzando il
filo e fotopolimerizzazione del restauro
per 2 secondi per far raggiungere al
cemento la fase gel.
13) Rimozione degli eccessi e pulizia con
il filo.
14) Controllo dell’occlusione. Pulizia
degli eccessi e, se necessario,
rifinitura del restauro con fresa in
carburo.
15) Rifinitura/lucidatura con coppette e
spazzolini (Occlubrush).
16) Aspetto finale del restauro.
33

PRODOTTO
VALORI DI ADESIONE
PROTOCOLLO DI ADESIONE
METODO DI POLIMERIZZAZIONE
MaxCem Elite
22-36 MPa
Self Etch nessuna mordenzatura richiesta
Self Adhesive nessun adesivo richiesto
Auto/Foto
NX3
25-35 M Pa
OptiBond All•In•One nessuna mordenzatura
OptiBond XTR nessuna mordenzatura
OptiBond Solo Plus mordenzatura richiesta
Auto/Foto
CORONE
PONTI
Metallo /
Metallo Ceramica
Zirconio /
Ossido di Alluminio
INTARSI
ONLAYS
Ceramica Integrale
Compositi Indiretti
Faccette
•
INDICAZIONI
SPECIALI
Ponti Adesivi
Maryland Bridges
•
•
•
Perni
Raccomandato
• Non Raccomandato
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All you need is Kerr
NX3…deve essere utilizzato quando…
Il dentista preferisce una procedura di adesione
tradizionale che prevede la mordenzatura e l’impiego
dell’adesivo e/o nei casi in cui preferisca un sistema
di cementazione altamente estetico per le faccette.
Il dentista preferisce i puntali automiscelanti che
assicurano la corretta miscelazione di base e catalizzatore,
facilitano il posizionamento del cemento nei restauri, sulla
struttura del dente e nei canali per i perni.
Le preparazioni esistenti sono minimamente
retentive e richiedono valori di adesione
superiori.
Nella cementazione di Faccette in casi in cui il
tempo, il posizionamento e la fotopolimerizzazione
sono critici. Il dentista ha a disposizione il tempo
per una procedura di cementazione più lunga.
Indicazioni d’uso per i nostri cementi
Guida Clinica alla Cementazione
Maxcem Elite…deve essere utilizzato quando…
Il dentista preferisce una procedura
di cementazione rapida e semplice in
un solo passaggio. Non si desidera
effettuare la procedura di mordenzatura
e adesione.
Il dentista preferisce i puntali automiscelanti
che assicurano la corretta miscelazione di base
e catalizzatore, facilitano il posizionamento del
cemento nei restauri, sulla struttura del dente e
nei canali per i perni.
Le preparazioni esistenti sono
adeguatamente ritentive.
Il metodo di polimerizzazione può essere
sia chimico (autopolimerizzante) che foto.
Il posizionamento dei restauri sarà
davvero semplice.
Gli adesivi suggeriti sono OptiBond
Solo Plus, OptiBond All·in·One o
OptiBond XTR.
Il metodo di polimerizzazione richiesto è
chimico (autopolimerizzazione)
La polimerizzazione chimica (auto) inizierà
dopo la miscelazione.
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Dr. Montri Chantaramungkorn (DDS)
È un professionista di successo a tempo pieno specializzato in Odontoiatria Restaurativa
e Odontoiatria Estetica in Chiang Mai, Thailandia. Ha insegnato Odontoiatria
Estetica presso la Chiang Mai University sin dal 1985 ed è stato docente del
Dipartimento di Odontoiatria Restaurativa presso l’Università Chiangmai dal 1993
al 2002. È anche Diplomate of the Thai Board of Operative Dentistry e tiene lezioni
sulle tecniche attuali e sui materiali di nuova concezione in Odontoiatria Restaurativa.
Prof. Francesco Mangani (MD, DDS)
Laureato in Medicina e Chirurgia Generale, ha conseguito la specializzazione postlaurea
in Odontoiatria presso l’Università di Tor Vergata di Roma, dove attualmente
sta lavorando come Professore Associato nella Facoltà di Medicina e Chirurgia e
nella Facoltà di Odontoiatria. È anche docente della Scuola di Odontoiatria Restaurativa,
docente di Estetica Dentale, docente del corso di laurea di Igienista Dentale
e capo dell’Area Funzionale Aggregata di Odontoiatria Restaurativa Estetica. È un
membro attivo della Accademia Italiana di Odontoiatria Conservativa, della Società
Italiana di Endodonzia e della Società Italiana di Odontoiatria Conservativa. È autore
di oltre 180 pubblicazioni scientifiche e di più di 50 abstract ottenuti da sessioni
di ricerca relative all’odontoiatria conservativa e all’endodonzia.
Dr. Ara Nazarian (DDS)
Laureato in Odontoiatria presso l’Università di Detroit Mercy (USA). Dopo la laurea,
ha completato una residenza AEGD a San Diego, California, con la Marina degli
Stati Uniti. Attualmente possiede uno studio privato a Troy, Michigan, dove opera
per la conservativa. Nel 2002 ha ricevuto l’Excellence in Dentistry Award and Scholarship.
I suoi articoli sono stati pubblicati in varie riviste professionali del settore
tra cui: Contemporary Esthetics, Dental Equipment and Materials, Dental Products
Report, Dentistry Today e Dentaltown Magazine.
Il Dr. Nazarian è anche consulente clinico per la rivista Dental Advisor per conto
della quale effettua i test sui nuovi prodotti immessi sul mercato. È membro dell’
Academy of General Dentistry e dell’American Academy of Cosmetic Dentistry ed
è socio dell’International Congress of Oral Implantologists.
Dr. Isaac Novak, (Bsc, DDS)
Laureato nel 1974 presso la Western Ontario University di London Ontario. Per la
maggior parte dei suoi 36 anni di attività ha avuto un interesse particolare per la
ricostruzione estetica intera della bocca. Il Dr. Novak gode di una carriera ricca di
soddisfazioni come professionista di alto livello nel suo studio di famiglia a Mississauga,
Ontario, Canada. È consulente attivo per diversi produttori di materiali
dentali, è autore di articoli e continua a tenere conferenze sulla riabilitazione estetica,
nonché sullo sviluppo di nuovi prodotti. È membro della American Academy of
Cosmetic Dentistry, Ontario Dental Association, Halton Peel Dental Association e
consulente dentale degli Alternative Dental Laboratories.
Dr. Stephen Poss
Laureato presso l’University of Tennessee ed esercita la sua professione a Brentwood,
Tennessee, con particolare passione per l’estetica. Il Dr. Poss ha condotto
numerosi test in vivo presso diversi istituti enfatizzando l’odontoiatria estetica nei
settori anteriori e posteriori, sin dal 1995. Attualmente è il direttore clinico presso
il Center for Exceptional Practices a Cleveland, Ohio, e fa parte del team editoriale
delle pubblicazioni di Reality. Effettua conferenze internazionali sull’odontoiatria
estetica. È un consulente attivo per diversi produttori di materiali dentali in merito
allo sviluppo e perfezionamento di nuovi prodotti. Numerosi suoi articoli sono stati
pubblicati sulle riviste leader del settore dentale. Esercita la professione a Brentwood,
Tennessee, in uno studio specializzato in cosmetica dentale.
Dr. Joseph Sabbagh
Laureato presso la Saint-Joseph University (Beirut) nel 1996 e nel 2000 ha conseguito
il Master in Operative Dentistry (Odontoiatria conservativa ed Endodonzia)
presso la Catholic University of Leuven (Belgio).Ha conseguito anche due certificazioni
di studi avanzati in Biomateriali e Operative Dentistry presso l’Università di
Paris-VII (Francia) nel 1997 e 1998. Nel 2004 ha conseguito il dottorato di ricerca in
Biomateriali presso l’Università Cattolica di Leuven. Ha pubblicato molti documenti
nella letteratura dentale e ha tenuto conferenze a livello locale e internazionale. È
membro della International College of Dentists, della Lebanese Dental Association
e membro dell’Academy of Operative Dentistry.
- Assistant Professor nel dipartimento di Conservative and Aesthetic Dentistry
presso la Lebanese University, Lebanon.
- Senior Lecturer in Operative and Cosmetic Dentistry presso il Dental College” (un
college Libanese privato per la formazione continua nel settore dentale) Beirut,
Libano.
- Socio ricercatore presso la Catholic University of Leuven (divisione Cribio), in
Belgio.
- Esercita la professione nei suoi studi privati, specializzati in Odontoiatria Cosmetica
ed Endodonzia, situati a Beirut e a Bruxelles.
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Kerr Italia s.r.l. I Via Passanti 332 I 84018 Scafati (SA) I Tel. 081 850 83 11 I Fax 081 850 83 70 I www.kerrdental.it