14.04.2014 Views

TOLA Vivono tuttora in Sardegna i discendenti della famiglia Tola le ...

TOLA Vivono tuttora in Sardegna i discendenti della famiglia Tola le ...

TOLA Vivono tuttora in Sardegna i discendenti della famiglia Tola le ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>TOLA</strong><br />

<strong>Vivono</strong> <strong>tuttora</strong> <strong>in</strong> <strong>Sardegna</strong> i <strong>discendenti</strong> <strong>della</strong> <strong>famiglia</strong> <strong>Tola</strong> <strong>le</strong> cui orig<strong>in</strong>i, risa<strong>le</strong>nti al XIV secolo ( o<br />

forse prima) non trovano ancora l’accordo tra gli storici. I <strong>Tola</strong> hanno <strong>le</strong> loro radici ad Ozieri da<br />

dove sciamarono, a Sassari e ad Alghero, prolifici personaggi che molto lustro diedero alla <strong>famiglia</strong><br />

e all’<strong>in</strong>tera isola nel campo <strong>della</strong> <strong>le</strong>tteratura, <strong>della</strong> storia e <strong>della</strong> politica. Appartengono a questa<br />

<strong>famiglia</strong> Pasqua<strong>le</strong> <strong>Tola</strong>, autore di una monumenta<strong>le</strong> “Dizionario Biografico degli uom<strong>in</strong>i illustri di<br />

<strong>Sardegna</strong>”, pubblicata nel 1838, e Enrico <strong>Tola</strong>, vivente, più volte citato, autore dei “Quaderni<br />

dell’Associazione Araldica Genealogica Nobiliare <strong>della</strong> <strong>Sardegna</strong>”.<br />

I <strong>Tola</strong> da noi <strong>in</strong>contrati nei Libri di Castello e di Villanova s<strong>in</strong> dalla metà del XVI secolo, non<br />

sembrano tuttavia appartenere a quella più illustre <strong>famiglia</strong>. I dati non sono facilmente <strong>in</strong>terpretabili<br />

<strong>in</strong> senso genealogico anche per la mescolanza con i <strong>Tola</strong> di Ozieri che dai primi del 1600<br />

com<strong>in</strong>ciarono a frequentare Cagliari. La descrizione che ne tentiamo è perciò necessariamente<br />

provvisoria ed ipotetica.<br />

PRIMA GENERAZIONE<br />

Ad una prima generazione sembra appartenere<br />

Francesco <strong>Tola</strong>, che fu Consigliere Civico <strong>in</strong> 5ª nel 1559, residente forse <strong>in</strong> Villanova.<br />

SECONDA GENERAZIONE<br />

Alla seconda generazione appartennero<br />

Cosimo <strong>Tola</strong>, forse figlio di Francesco, abitante <strong>in</strong> Villanova, sposato con una Giovanna di cui non<br />

conosciamo il cognome. Fu Consigliere Civico a Cagliari <strong>in</strong> 4ª nel 1566 e 67, e <strong>in</strong> 3ª nel 1583 e<br />

1587. Cosimo <strong>Tola</strong> morì a Cagliari il 18 novembre 1590.<br />

Salvatore <strong>Tola</strong>, anch’esso probabilmente di Villanova, sposato con Antonia Dessì, figlia di Antioco<br />

Dessì e Giovanna Piccioni, residenti <strong>in</strong> Villanova. Antonia Dessì, cresimata <strong>in</strong> San Giacomo il 30<br />

maggio 1569, morì probabilmente il 22 agosto 1598 e fu sepolta <strong>in</strong> San Giacomo. I loro figli<br />

appartennero alla terza generazione.<br />

Giovanna <strong>Tola</strong>, sposata con Antonio Giovanni Dessì, di Villanova, probabilmente anch’esso figlio<br />

di Antioco Dessì e Giovanna Piccioni.<br />

TERZA GENERAZIONE<br />

Alla terza geneazione appartennero<br />

A) i figli di Salvatore <strong>Tola</strong> e Antonia Dessì<br />

Salvatore <strong>Tola</strong> y Dessì, cresimato <strong>in</strong> Castello il 21 dicembre 1582 da monsignor Gaspare Novella.<br />

Il 28 febbraio 1622 sposò <strong>in</strong> duomo Paola Porcella, figlia di Giovanni Battista Porcella, 4° barone di<br />

Serdiana, e di Cater<strong>in</strong>a Serra. Morì probabilmente il 1° luglio 1630. Il domer gli dà titolo di don 1 .<br />

Donna Paola <strong>Tola</strong> y Porcella morì il 5 apri<strong>le</strong> 1654 e fu sepolta <strong>in</strong> San Domenico.<br />

Antonio <strong>Tola</strong> y Dessì, cresimato <strong>in</strong> duomo assieme al fratello Salvatore il 21 dicembre 1582. Fu<br />

religioso, canonico del duomo, spesso presente ai battesimi e alla nozze <strong>della</strong> Cagliari bene. Morì<br />

il 15 agosto 1633.<br />

Maria <strong>Tola</strong> y Dessì, battezzata<strong>in</strong> duomo il 16 agosto 1576 dai padr<strong>in</strong>i Bartolomeo Paderi e la<br />

suora Cater<strong>in</strong>a Sanna.<br />

B) Francesco <strong>Tola</strong> sulla cui orig<strong>in</strong>e non abbiamo notizie. Potrebbe essere natura<strong>le</strong> di<br />

Sassari 2 . Fu avvocato e <strong>in</strong> quanto ta<strong>le</strong> nom<strong>in</strong>ato s<strong>in</strong>daco del Braccio Rea<strong>le</strong> al Parlamento de<br />

Moncada (1592-1594) ove, assieme ai s<strong>in</strong>daci degli altri Stamenti presentò i Capitoli di Corte. Nel<br />

1612 sostituì Giovanni Bonfant nell’ufficio di Procuratore del Patrimonio. La delibera del Consiglio<br />

Patrimonia<strong>le</strong> e di Giustizia che lo conferma porta la data del 26 agosto 1613 e fa riferimento al<br />

privi<strong>le</strong>gio rea<strong>le</strong> del 9 novembre 1613, ma, rendendo retroattivo il provvedimento, specifica che<br />

Francesco <strong>Tola</strong> prese possesso dell’ufficio il 28 novembre 1611, a causa dell’impedimento di<br />

Giovanni Bonfant “proprietario di detto ufficio”. Francesco <strong>Tola</strong> partecipò al Parlamento del duca di<br />

Gandia facendo parte del Braccio Rea<strong>le</strong> e fu tra coloro che il 14 dicembre 1613 chiesero lo<br />

spostamento <strong>della</strong> “dias de soglio”. Il 16 gennaio 1614 fu presente a fianco del Viceré all’apertura<br />

1 Secondo F.Floris i <strong>Tola</strong> di Cagliari ottennero il riconoscimento <strong>della</strong> nobiltà nel 1628-<br />

2 Vedi Q.L. Castello n. 6, fg.201 v.


del lavori. Francesco <strong>Tola</strong> sposò una Antonia il cui cognome non ci è ignoto. Morì probabilmente il<br />

4 febbraio 1629. I suoi figli appartennero alla quarta generazione.<br />

C) Pietro <strong>Tola</strong>, sposò Petronilla Boj y Bruguita, figlia di Antioco Boj e di Giovanna Bruguita,<br />

residenti <strong>in</strong> Villanova. I loro figli appartennero alla quarta generazione.<br />

D) QUARTA GENERAZIONE<br />

Alla quarta generazione appartennero<br />

A) i figli di Salvatore <strong>Tola</strong> e Paola Porcella<br />

Cosimo Giovanni Battista <strong>Tola</strong> y Porcella, battezzato il 7 gennaio 1625 dal canonico Antonio<br />

<strong>Tola</strong>, zio paterno, e padr<strong>in</strong>i don Luis Gualbes, conte di Palmas, e Paola Escarchoni y Atzori. Il 19<br />

gennaio 1648 sposò Angela Gerolama de la Bronda, fanciulla di 16 anni, figlia di don Antonio de la<br />

Bronda e di Marianna Truxillo. Le nozze furono ce<strong>le</strong>brate <strong>in</strong> duomo dal canonico Giorgio<br />

Carcassona e testimoni don Gerolamo Torrella e don Domenico Pitzolo. Don Cosimo <strong>Tola</strong> morì il<br />

10 maggio 1678 e fu sepolto <strong>in</strong> San Francesco. Donna Geronima <strong>Tola</strong> de la Bronda morì l’11<br />

gennaio 1693 e fu sepolta <strong>in</strong> San Francesco. I loro figli appartennero alla qu<strong>in</strong>ta generazione.<br />

B) I figli di Francesco e Antonia <strong>Tola</strong><br />

Francesca Cater<strong>in</strong>a Madda<strong>le</strong>na <strong>Tola</strong>, battezzata il 21 febbraio 1585 dai padr<strong>in</strong>i Francesco<br />

Deliperi e Madda<strong>le</strong>na Va<strong>le</strong>nti Il 15 gennaio 1606 sposò Francesco Beraldi, genovese. Le nozze,<br />

ce<strong>le</strong>brate dal canonico Giovanni S<strong>in</strong>i, ebbero per testimoni Antioco Cabro, diacono e scolano del<br />

duomo, e Miche<strong>le</strong> Atzeni.<br />

Francesca Gav<strong>in</strong>a <strong>Tola</strong>, battezzata il 24 ottobre 1591 dai padr<strong>in</strong>i reverendo Antioco <strong>Tola</strong> e<br />

Franc<strong>in</strong>a A<strong>le</strong>u. Fu cresimata il 18 giugno 1595 da monsignor Francisco Des Val e padr<strong>in</strong>o il<br />

reverendo Salvatore Corellas. Morì forse il 2 settembre 1628.<br />

Clara <strong>Tola</strong>, cresimata il 18 giugno 1595 da monsignor Des Val.<br />

Gianfranco <strong>Tola</strong>, battezzato l’8 ottobre 1596 dai padr<strong>in</strong>i canonico Cristoforo Gessa, Commissario<br />

del Santo Ufficio, e Marchesa Baccallar, moglie di Giacomo Santa Cruz, Signore di Tuili. Morì forse<br />

il 19 luglio 1597.<br />

Paolo Francesco <strong>Tola</strong>, gemello di Gianfranco, battezzato lo stesso giorno dagli stessi padr<strong>in</strong>i.<br />

Sposò Maria Caredda 3 . Il loro figlio alla qu<strong>in</strong>ta generazione.<br />

Maria Antioca Paola Francesca <strong>Tola</strong>, battezzata il 1° agosto 1598 dai padr<strong>in</strong>i reverendo Paolo<br />

Sanna, beneficiato del duomo, e Francesca Santa Cruz.<br />

Cecilia <strong>Tola</strong>, battezzata il 30 novembre 1600 dai padr<strong>in</strong>i Gerolamo Loi e Francesca Roure y<br />

Baccallar. Morì il 25 ottobre 1642.<br />

Antonio Francesco <strong>Tola</strong>, battezzato il 16 gennaio 1603 dal canonico Simone Montanacho e<br />

padr<strong>in</strong>i il canonico Giovanni S<strong>in</strong>i e Francesca Cani. Morì il 23 ottobre 1624 e fu sepolta <strong>in</strong> duomo.<br />

Figlio (manca il nome) <strong>Tola</strong>, battezzato il 18 ottobre 1605 dal reverendo Sis<strong>in</strong>ni Orrù e padr<strong>in</strong>i il,<br />

canonico Antioco Manca e Margherita Cani. Morì forse il 9 ottobre 1608.<br />

C) Figli di Pietro <strong>Tola</strong> e di Petronilla Boj<br />

Figlio, morto albat il 17 agosto 1601.<br />

Giovanni Pietro <strong>Tola</strong> y Boj nel 1628 fu Consigliere Civico <strong>in</strong> 4ª a Cagliari. Sposò Cater<strong>in</strong>a Boj,<br />

figlia di Gerolamo Boj e di Anna Boj. I loro figli appartennero alla qu<strong>in</strong>ta generazione.<br />

Giuliano <strong>Tola</strong> y Boy sposato forse con Monserrata Cao, di Villanova. Morì il 20 dicembre 1607<br />

per una pugnalata. I loro figli appartennero alla qu<strong>in</strong>ta generazione.<br />

Giovanna <strong>Tola</strong> y Boj sposò Agost<strong>in</strong>o Bonfant, figlio di Miche<strong>le</strong> Angelo Bonfant e di Baldassara<br />

Masons. Le nozze avvennero circa il 1625 4 . Donna Giovanna Bonfant y <strong>Tola</strong> morì il 16 giugno<br />

1662 ebbe ufficio pontifica<strong>le</strong> e fu sepolta nella chiesa di San Giacomo. Agost<strong>in</strong>o Bonfant morì il 4<br />

settembre 1666, ebbe ufficio pontifica<strong>le</strong> <strong>in</strong> duomo e fu sepolto nella chiesa di Jesus.<br />

D) Appartenne alla quarta generazione anche<br />

Leonardo <strong>Tola</strong>, di probabi<strong>le</strong> orig<strong>in</strong>e sassarese, sposò Margherita Escarchoni, di Castello, forse<br />

figlia di Pietro Escarchoni. I loro figli appartennero alla qu<strong>in</strong>ta generazione.<br />

QUINTA GENERAZIONE<br />

Alla qu<strong>in</strong>ta generazione appartennero<br />

A) i figli di Cosimo <strong>Tola</strong> e Giovanna de la Bronda<br />

3 Il domer nel certificare la morte di uno dei due gemelli non specifica qua<strong>le</strong>. Pensiamo che Paolo sia il sopravvissuto e<br />

che abbia sposato Maria Caredda circa il 1630,.<br />

4 Il loro primo figlio fu battezzato il 10 maggio 1626.


Salvatore Francesco <strong>Tola</strong> y de la Bronda, nato il 5 agosto 1649 e battezzato lo stesso giorno dal<br />

canonico Lorenzo Sampero e padr<strong>in</strong>i il barone don Francesco Fortesa e donna Marianna Truxillo,<br />

moglie del barone Francesco Portugues, de La Mar<strong>in</strong>a.<br />

B) Figli di Paolo Francesco <strong>Tola</strong> e Maria Caredda<br />

Antioco Matteo <strong>Tola</strong> y Caredda, battezzato il 23 febbraio 1638 dai padr<strong>in</strong>i Giuseppe Carniçer e<br />

sua madre Violante Carniçer y Escorça.<br />

C) Figli di Leonardo <strong>Tola</strong> e Margherita Escarchoni<br />

Melchiorre Francesco <strong>Tola</strong> y Escarchoni, battezzato il 24 gennaio 1622 dai padr<strong>in</strong>i il dottor<br />

Melchiorre Pirella e sua moglie Petronilla Pirella y Tolo.<br />

D) Figli di Giuliano <strong>Tola</strong> e Monserrata Cao<br />

Miche<strong>le</strong> Gav<strong>in</strong>o <strong>Tola</strong> y Cao, il 10 luglio 1619 ricevette la tonsura da monsignor Francisco<br />

Dequivel.<br />

Agost<strong>in</strong>o <strong>Tola</strong> y Cao, religioso, laureato <strong>in</strong> diritto civi<strong>le</strong>, canonico, fu arciprete del capitolo di Bosa<br />

e Giudice dei gravami e del<strong>le</strong> appellazioni. Quest’ufficio gli fu conteso dallo zio canonico Giovanni<br />

Cao, fratello <strong>della</strong> madre e per un certo periodo non si poté esercitare. Il 10 settembre 1640 una<br />

sentenza <strong>della</strong> Rea<strong>le</strong> Udienza mise f<strong>in</strong>e alla contesa riconoscendo il buon diritto del canonico <strong>Tola</strong>.<br />

Agost<strong>in</strong>o <strong>Tola</strong> fu <strong>in</strong> Spagna e a Roma ove fu nom<strong>in</strong>ato Protonotario apostolico. Lasciò diversi<br />

scritti di contenuto agiografico, un “Nobiliario del reyno de Cerdena” molto apprezzato e una<br />

“Historia de la familia de los <strong>Tola</strong>s de Sarda”. Il canonico Agost<strong>in</strong>o <strong>Tola</strong> morì a Cagliari il 7<br />

settembre 1661 e fu sepolto nella chiesa di Santa Maria de Jesus.<br />

Le note r<strong>in</strong>tracciate negli anni successivi, non riportabili alla genealogia <strong>in</strong> oggetto, sembrano<br />

appartenere a <strong>Tola</strong> di diversa provenienza<br />

Il dottor Andrea <strong>Tola</strong> morì a Cagliari il 2 febbraio 1658 e fu sepolto nella chiesa del Carm<strong>in</strong>e.<br />

Tomaso <strong>Tola</strong>, sposato con Cater<strong>in</strong>a Pirella (forse figlia di Melchiorre Pirella) ebbe una figlia detta<br />

Giovanna che il 1° gennaio 1663 sposò a Cagliari, nella casa del marchese di Cea don Jacopo<br />

Artaldo de Castelvì, Sebastiano Serra, natura<strong>le</strong> di Cuglieri, figlio di Giuseppe Serra e di Cicita <strong>Tola</strong><br />

Falqui.<br />

Anna <strong>Tola</strong>, vedova di Ig<strong>le</strong>sias, figlia di don Gav<strong>in</strong>o <strong>Tola</strong> e di donna Angela Emanuel <strong>Tola</strong>, l’8<br />

febbraio 1665 sposò <strong>in</strong> casa di don Agost<strong>in</strong>o Bonfant a Cagliari, Francesco Martì, scapolo,<br />

natura<strong>le</strong> di Alassio, figlio di Giuliano Martì e di Lucrezia Nater. Le nozze ebbero per testimoni don<br />

Gav<strong>in</strong>o Martì e don Nicola Nater, di Alassio.<br />

E<strong>le</strong>na <strong>Tola</strong>, figlia di Giovan Angelo <strong>Tola</strong> e di Barbara Aro, il 23 settembre 1663 sposò nel duomo<br />

di Cagliari Marc Antonio P<strong>in</strong>tus, figlio di Simone P<strong>in</strong>tus e di E<strong>le</strong>na Stara.<br />

Maria <strong>Tola</strong> e suo marito Andrea Porqueddu, il 24 febbraio 1671 fecero battezzare nel duomo di<br />

Cagliari una figlia di nome Felice Geltrude. Fecero da padr<strong>in</strong>i il reverendo Gerolamo Sanna,<br />

beneficiato del duomo, e Felicia Murteo, di Cagliari.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!