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L’Ospedale Israelitico Informa<br />

Numero 1 - Giugno / Agosto 2012<br />

IN QUESTO NUMERO:<br />

Focus dell’esperto<br />

L’alluce valgo e la chirurgia<br />

mini-invasiva<br />

La chirurgia della mano<br />

Intervista al<br />

Prof. Raffaele Sadun<br />

La storia racconta<br />

L’aquilone Pietro, un cuore<br />

che ha ricominciato a battere<br />

CHI SALVA UNA SOLA PERSONA<br />

È COME SE SALVASSE<br />

UN MONDO INTERO<br />

Incontriamo la Prof.ssa Elvira Di Cave<br />

Primario della Divisione Ortopedica


Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

Sommario<br />

4 EDITORIALE<br />

Ospedale Israelitico: Insieme a te, da sempre.<br />

Saluto del Direttore Generale e del Direttore Sanitario.<br />

5 CHI SALVA UNA SOLA PERSONA È COME SE SALVASSE UN MONDO INTERO<br />

Intervista alla Prof.ssa Elvira Di Cave,<br />

Primario della Divisione Ortopedica.<br />

7 FOCUS DELL’ESPERTO<br />

L’alluce valgo e la chirurgia mini-invasiva.<br />

8 LA CHIRURGIA DELLA MANO<br />

Intervista al Prof. Raffaele Sadun,<br />

Responsabile del Servizio di Chirurgia della Mano.<br />

10 TRADIZIONI E SIMBOLI EBRAICI<br />

Kashrùt - Maghen David<br />

11 FOCUS DELL’ESPERTO<br />

Dalla Chirurgia Estetica alla Medicina Estetica:<br />

Il Benessere Psicofisico.<br />

A cura del Prof. Gianluigi Bertuzzi<br />

12 AVERE UN BEL SORRISO NON VUOL DIRE SOLO ESSERE PIU’ BELLI,<br />

SERVE ANCHE A STARE BENE NEL MONDO<br />

Intervista con la Dott.ssa Zuraica Lamboglia,<br />

Coordinatrice della Divisione Odontoiatrica.<br />

13 Rubrica: LA SALUTE IN PILLOLE<br />

16 FILO DIRETTO<br />

Tutte le informazioni per mettersi in contatto con i reparti<br />

e con i tuoi medici.<br />

17 FOCUS DELL’ESPERTO<br />

Day Hospital: la modalità di cura e di indagine che ci consente<br />

di tornare a casa.<br />

19 LA STORIA RACCONTA<br />

L’aquilone Pietro: storia di un cuore che ha ricominciato<br />

a battere e a planare nel vento.<br />

21 FOCUS DELL’ESPERTO<br />

La Chirurgia Refrattiva: l’occhio ha un nuovo alleato.<br />

A cura della Dott.ssa Emilia Cantera<br />

22/23 INFORMAZIONI DI SERVIZIO<br />

su www.ospedaleisraelitico.it<br />

puoi trovare gli approfondimenti,<br />

i consigli dei medici e prenotare<br />

online la tua visita.<br />

consulta<br />

l’esperto<br />

Chiedi un consulto ai medici intervistati in questo numero attraverso il loro<br />

indirizzo di posta elettronica, otterrai una risposta privata via mail.<br />

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le interviste degli specialisti<br />

dell’ospedale israelitico<br />

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Distribuzione gratuita<br />

Numero unico in corso di registrazione<br />

presso il Tribunale di Roma.<br />

3


Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

L’Editoriale<br />

Ospedale Israelitico:<br />

insieme a te, da sempre<br />

Il saluto del Direttore Generale, Dott. Antonio Mastrapasqua<br />

e del Direttore Sanitario, Dott. Giovanni Luigi Spinelli.<br />

C<br />

ari lettori,<br />

l’Ospedale Israelitico sceglie di essere vicino<br />

ai propri pazienti attraverso un nuovo strumento<br />

informativo che, ci auguriamo, possa<br />

essere un ulteriore punto di contatto tra noi e voi.<br />

È importante, per quelli che sono i valori fondamentali<br />

di questa struttura, continuare un percorso<br />

che vada a farvi conoscere più da vicino, non solo le<br />

eccellenze terapeutiche, ma la passione, le storie, la<br />

professionalità delle persone che, tutti i giorni, contribuiscono<br />

con competenza ed umanità ad aver<br />

cura della vostra salute. Approfondimenti sulle patologie,<br />

interviste ai medici, informazioni di servizio: il<br />

mondo dell’Israelitico raccontato nelle pagine di questa<br />

rivista che, periodicamente, sarà una finestra su<br />

tutto quello che abbiamo da farvi conoscere.<br />

L’obiettivo del nostro lavoro è quello di offrire una<br />

qualificata assistenza attraverso la preparazione, la<br />

serietà e la disponibilità di coloro che operano all’interno<br />

dell’Ospedale.<br />

È per questo che ci siamo da sempre adoperati per<br />

offrire dei servizi altamente specializzati ed efficienti<br />

nel territorio, sia facilitando l’accesso alle prestazioni,<br />

sia ampliandole cercando di adeguarci alle vostre<br />

esigenze.<br />

Conosciamo il valore della fiducia che riponete nel<br />

nostro lavoro, per questo la nostra missione è quella<br />

di continuare ad essere sempre al vostro fianco<br />

4


Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

INTERVISTA ALLA PROF.SSA ELVIRA DI CAVE, PRIMARIO DELLA DIVISIONE ORTOPEDICA DELL’OSPEDALE ISRAELITICO<br />

SCRIVI ALLA<br />

PROF.SSA DI CAVE<br />

PER UN CONSULTO<br />

e.dicave@ospedaleisraelitico.it<br />

Chi salva una sola<br />

persona è come se salvasse<br />

un mondo intero<br />

NOTE BIOGRAFICHE<br />

Prof.ssa ELVIRA DI CAVE<br />

Nata a Roma il 27 luglio 1947, Maturità<br />

Classica al Liceo Mamiani di Roma.<br />

Laurea in Medicina e Chirurgia presso<br />

l’Università La Sapienza di Roma.<br />

Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia<br />

presso la medesima Università.<br />

Borsa di studio del Ministero degli<br />

Esteri con destinazione Sud Africa, divisione<br />

di Chirurgia dei Trapianti d’organo<br />

dell’Ospedale Groote Schure di<br />

Città del Capo, diretta dal Prof. Christian<br />

Barnard.<br />

Assistente chirurgo presso la Clinica<br />

Chirurgica del Policlinico Umberto 1°,<br />

diretta dal Prof. Raffaello Cortesini.<br />

“Ho avuto un famiglia che mi ha dato tanto e dei maestri<br />

straordinari, che mi hanno trasmesso l’amore per il mio<br />

lavoro”.<br />

“L<br />

o stato di salute del nostro<br />

corpo dipende anche da<br />

come abbiamo cura delle<br />

nostre ossa. Non solo in età<br />

avanzata. L’Ortopedia è una specializzazione<br />

che, negli ultimi anni ha fatto<br />

passi da gigante. La Professoressa Di<br />

Cave ci racconta il suo percorso e la<br />

sua storia.<br />

Professoressa, quando ha deciso<br />

di fare il medico? Quanti anni<br />

aveva?<br />

Avevo due anni e non pensavo ad altro<br />

che a fare il medico.<br />

Ero abbastanza irrequieta ed avevo<br />

già allora problemi alle ginocchia e alle<br />

caviglie. I miei genitori mi dicevano<br />

che questi problemi li curava l’ortopedico<br />

e quindi me ne sono innamorata.<br />

Tutto qui.<br />

Lei è un’eccellenza dell’Ortopedia,<br />

reparto che storicamente<br />

vede prevalere primari uomini.<br />

L’Israelitico ha un reparto di Ortopedia<br />

con più di trenta posti letto<br />

- rarità in Italia -.<br />

Com’è stato il percorso che<br />

ha fatto per raggiungere questo<br />

obiettivo?<br />

Mi sono laureata e specializzata<br />

all’Università La Sapienza di Roma<br />

dove ho avuto la fortuna di avere grandi<br />

maestri, dal Professor Monticelli<br />

al Professor Santori. Essendo anche<br />

un chirurgo generale, con il Professor<br />

Cortesini, ho avuto la possibilità di re-<br />

Assistente presso l’Ospedale San Giacomo<br />

reparto di Ortopedia diretto dal<br />

Prof. Maiotti.<br />

Assistente presso la Clinica Ortopedica<br />

Università La Sapienza diretta dal Prof.<br />

Giorgio Monticelli.<br />

Assistente presso la Divisione di Ortopedia<br />

e Traumatologia dell’Ospedale<br />

San Pietro, diretta dal Prof. Saverio<br />

Santori.<br />

Fellowship presso The Hospital for<br />

special surgery di New York ospite del<br />

Prof. David Altcheck.<br />

Ospite del Prof. Sakary Orava presso<br />

l’Ospedale di Turku (Finlandia) per lo<br />

studio dei tessuti molli e dei tendini.<br />

Ospite del Prof. Nijck Van Dijck Amsterdam,<br />

per lo studio delle patologie<br />

cartilaginee della caviglia.<br />

Membro della Società Italiana di Chirurgia<br />

della caviglia e del piede per il<br />

biennio 2012-2014.<br />

Esperta in chirurgia del piede, caviglia<br />

e ginocchio protesico e cartilagineo.<br />

Docente in chirurgia del piede presso<br />

la scuola di specializzazione in Ortopedia<br />

e Traumatologia dell’Università La<br />

Sapienza di Roma.<br />

5


Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

La chirurgia moderna si caratterizza rispetto alle tecniche demolitive<br />

del passato per il suo aspetto assolutamente conservativo.<br />

I tempi di ripresa si riducono. La Prof.ssa Di Cave, massima<br />

esperta della chirurgia del piede, lavora con il suo team in un<br />

reparto di eccellenza con trenta posti letto.<br />

carmi in Sud Africa, facendo così anche<br />

quelle esperienze di chirurgia generale<br />

che credo siano fondamentali per ogni<br />

chirurgo.<br />

Quindi la sua specializzazione<br />

esattamente in cosa consiste?<br />

In Ortopedia e Traumatologia con<br />

particolare riguardo alla caviglia, al piede<br />

ed al ginocchio.<br />

Com’è nata la sua collaborazione<br />

con l’Ospedale Israelitico?<br />

È nata per caso. Sono innamorata<br />

da sempre dell’Ospedale Israelitico.<br />

Pur essendo io di religione ebraica<br />

ho frequentato e lavorato in ospedali<br />

cattolici; la grande libertà di pensiero<br />

della mia famiglia mi ha sempre spinto<br />

a non vedere mai le differenze, a non<br />

discriminare mai in un senso o nell’altro.<br />

Quindi io sono privilegiata tante<br />

volte: primo, perché sono una donna,<br />

secondo, perché sono un medico e faccio<br />

quello che mi piace, terzo, perché<br />

faccio il chirurgo ortopedico in un posto<br />

dove è iniziata una scommessa che<br />

ad oggi è decisamente vinta. Questo è<br />

un Ospedale di eccellenza in tutti i reparti.<br />

Le sarà certamente capitato<br />

durante la sua carriera e la sua<br />

esperienza in questo ospedale di<br />

dover affrontare delle situazioni<br />

critiche o delle patologie poco comuni.<br />

Ci vuole raccontare un caso<br />

di cui è particolarmente orgogliosa?<br />

Essendo il mio hobby il calcio ed<br />

essendone stato mio padre un grande<br />

dirigente, ero ad una trasmissione<br />

televisiva come opinionista a parlare<br />

della Roma e dei traumi di origine ortopedica.<br />

Ricordo in quella circostanza<br />

di aver ricevuto la telefonata di un<br />

paziente il quale mi diceva che, dopo<br />

cinque anni di carrozzina, si era alzato.<br />

Io credo nei miracoli del lavoro e nella<br />

professionalità di un ottimo staff.<br />

Questo è dunque il caso di un uomo<br />

con un problema molto serio che è stato<br />

curato dal lavoro di un team che ha<br />

operato insieme.<br />

Tra le eccellenze tecniche che<br />

utilizza l’Ospedale Israelitico ce<br />

n’è una particolare che il suo reparto<br />

può vantare?<br />

Adesso stiamo trattando, ovviamente,<br />

tutte quelle che sono le chirurgie<br />

mini-invasive, ovvero quelle chirurgie<br />

che, a fronte di una piccola incisione<br />

cutanea, hanno il massimo rispetto di<br />

quelle che sono le strutture scheletriche,<br />

capsulo legamentose e muscoli.<br />

Questa eccellenza dipende dal continuo<br />

aggiornamento e dai continui studi<br />

che, tutti noi ortopedici, facciamo in<br />

giro per il mondo.<br />

È importante<br />

Guarda la video-intervista<br />

della Prof.ssa Di Cave.<br />

6


Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

Focus dell’esperto O r t o p e d i a<br />

l’Alluce Valgo e la Chirurgia<br />

mini-invasiva<br />

L’obiettivo dell’operazione è il riallineamento<br />

del primo raggio mediante la traslazione della<br />

testa del primo metatarso, vero cardine di<br />

tale deformità, verso il secondo, nel completo<br />

rispetto dell’articolazione.<br />

Un inestetismo? Non solo. Provoca una vera a propria disfunzione motoria. Si opera<br />

perchè dà dolore. L’alluce valgo viene trattato come una patologia del piede che<br />

coinvolge molte donne le quali ereditano il problema congenitamente. Il percorso<br />

post operatorio è semplice e non doloroso.<br />

A CURA DELLA PROF.SSA ELVIRA DI CAVE<br />

PRIMARIO REPARTO ORTOPEDIA<br />

L<br />

a chirurgia del piede è una delle<br />

specialità ortopediche più difficili<br />

per la complessità dei distretti<br />

da operare e la necessità<br />

di una corretta indicazione chirurgica,<br />

non sempre immediata.<br />

L’approccio è obbligatoriamente<br />

biomeccanico e lo scopo è di migliorare<br />

la funzionalità del piede e della caviglia<br />

e quindi della deambulazione. La mini<br />

invasività ha permesso di ridurre il dolore<br />

post-chirurgico e i tempi di recupero<br />

post-operatorio, migliorando la funzionalità<br />

finale e quindi i risultati clinici.<br />

Una delle patologie ortopediche più<br />

comuni e più frequenti, che colpisce sia<br />

gli uomini che le donne, è quella dell’alluce<br />

valgo, ovvero una deformità a carico<br />

del primo dito, e più precisamente<br />

della prima articolazione metatarsofalangea<br />

del piede, causata soprattutto<br />

dall’uso di calzature troppo strette e da<br />

una matrice familiare. L’età più colpita<br />

è quella tra i 40 ed i 60 anni, ma negli<br />

ultimi tempi si è notato un aumento<br />

della patologia anche in pazienti molto<br />

giovani, accompagnata, talvolta, ad altre<br />

tra cui più frequentemente il dito a<br />

griffe (più comunemente definito dito<br />

a martello) ed al neuroma di Morton.<br />

Un buon chirurgo ortopedico non dovrebbe<br />

mai prendere in considerazione<br />

l’intervento chirurgico di correzione<br />

della deformità ai soli fini estetici. Ciò<br />

condurrebbe inevitabilmente ad un<br />

vero e proprio insuccesso, dal momento<br />

che andrebbe ad alterare un’articolazione<br />

non dolente. Nel caso in cui<br />

un paziente presenti dolenzia sotto la<br />

pianta del piede, accompagnata a piede<br />

piatto o cavo, è bene prescrivere<br />

un buon plantare, eseguito da tecnici<br />

di provata esperienza con le varie<br />

modifiche a seconda delle necessità,<br />

che sarà in grado di contenere per un<br />

periodo più o meno lungo il dolore.<br />

Quando i dolori diventano costanti<br />

soprattutto durante la deambulazione,<br />

con la comparsa di arrossamento sulla<br />

prima articolazione metatarso falangea<br />

(cosiddetta “cipolla”), dolore sotto la<br />

pianta del piede ed eventuali fastidiose<br />

callosità con difficoltà ad indossare<br />

le calzature, è il momento di procedere<br />

all’intervento chirurgico.<br />

Questa chirurgia ha il pregio di poter<br />

essere eseguita in Day-Surgery, senza<br />

alcun giorno di degenza, con il paziente<br />

che scende dal letto operatorio<br />

indossando una scarpa speciale chiamata<br />

scarpa di Baruk, che consente<br />

di camminare con l’appoggio del solo<br />

tallone, senza alcun dolore<br />

7


Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

INTERVISTA AL PROFESSOR RAFFAELE SADUN, RESPONSABILE DELLA DIVISIONE DI<br />

CHIRURGIA DELLA MANO - REPARTO DI ORTOPEDIA.<br />

La chirurgia della mano<br />

SCRIVI AL<br />

PROF. SADUN<br />

PER UN CONSULTO<br />

r.sadun@ospedaleisraelitico.it<br />

NOTE BIOGRAFICHE<br />

RAFFAELE SADUN<br />

Specialista in Ortopedia e Traumatologia<br />

dell’Apparato Locomotore.<br />

Specialista in Chirurgia della Mano.<br />

Specialista in Fisioterapia e Riabilitazione.<br />

Responsabile del Servizio di Chirurgia della<br />

Mano e dell’Arto Superiore e di Artroscopia<br />

dell’Arto Superiore dell’Ospedale Israelitico di<br />

Roma.<br />

Docente di Chirurgia della Mano presso la Scuola<br />

di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia<br />

dell’Università “La Sapienza” di Roma.<br />

“Ho girato il mondo per imparare le tecniche evolute nel<br />

campo della chirurgia della mano e portarle qui in Italia”.<br />

Professore quali obiettivi sono<br />

stati raggiunti di recente nella<br />

chirurgia della mano?<br />

In generale negli ultimi decenni ha<br />

fatto degli enormi progressi, soprattutto<br />

nella microchirurgia. Noi siamo<br />

in grado di attuare una chirurgia estremamente<br />

ricostruttiva, sia nel campo<br />

delle patologie traumatiche sia in quello<br />

dei tumori e delle malformazioni<br />

congenite. Negli ultimi 20 anni nel nostro<br />

Ospedale siamo riusciti progressivamente<br />

a conquistarci uno spazio in<br />

questa chirurgia d’avanguardia.<br />

Quindi possiamo definire la<br />

specializzazione della chirurgia<br />

della mano come recente?<br />

La chirurgia della mano in generale<br />

in Europa e nel mondo, è stata<br />

concepita all’inizio del secolo passato.<br />

Ha avuto un enorme incremento con<br />

le guerre, per motivi traumatologici<br />

legati ai conflitti, ed è andata sviluppandosi<br />

molto dopo la seconda guerra<br />

mondiale.<br />

Lei come mai ha scelto di fare il<br />

chirurgo?<br />

Perché negli anni settanta, quando<br />

io ho incominciato all’Università di<br />

Roma, non esisteva in questa città un<br />

centro di chirurgia della mano. Io ho<br />

cominciato girando un pochino il mondo,<br />

andando prima in Israele e poi, numerosi<br />

anni, negli Stati Uniti per imparare<br />

e portare qui le nuove tecniche. Ad<br />

oggi sono davvero soddisfatto di quello<br />

che insieme ai miei collaboratori siamo<br />

riusciti a realizzare.<br />

Penso che l’Ospedale Israelitico oggi<br />

sia davvero un punto di riferimento di<br />

eccellenza nella chirurgia della mano su<br />

tutto il territorio nazionale.<br />

Proprio in virtù di questi progressi,<br />

lei come se l’immagina la<br />

chirurgia della mano tra vent’anni?<br />

Una domanda molto interessante:<br />

abbiamo già raggiunto dei risultati direi<br />

decisamente positivi. Tra 20 anni<br />

avremo una chirurgia ancora meno<br />

invasiva e ancora più risolutiva. Con le<br />

tecniche microchirurgiche saremo in<br />

grado di essere molto meno demolitivi.<br />

Questo significa ridare a tutti i nostri<br />

pazienti, sia nell’età pediatrica, nell’età<br />

media, nell’età geriatrica, una qualità di<br />

vita enormemente superiore di quella<br />

avuta in passato.<br />

Qual è una patologia particolarmente<br />

trattata dal suo reparto?<br />

Ci spiega di cosa si tratta<br />

e come si arriva ad un grado di<br />

criticità tale da dover affrontare<br />

il problema con l’intervento?<br />

Essendo il nostro un Ospedale a vocazione<br />

geriatrica, ovviamente la maggior<br />

parte è stata in passato la patologia<br />

artrosica in tutte le sue manifestazioni.<br />

Negli ultimi 10 anni abbiamo raggiunto<br />

anche un’importante componente<br />

microchirurgica; quindi ci occupiamo<br />

anche di chirurgia oncologica<br />

e ovviamente, di traumatologia della<br />

mano e dell’arto superiore<br />

Guarda la video-intervista<br />

del Prof. Sadun.<br />

8


Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

Tradizioni e Simboli Ebraici<br />

KASHRÙT<br />

MAGHEN DAVID<br />

o<br />

gni focolare è un Mikdash Meat (tempio in miniatura)<br />

dove il tavolo è Mizbeah (l’altare).<br />

Kashèr significa “buono”, “adatto” e può riferirsi<br />

tanto a persone che ad oggetti o cibi. Per questi<br />

ultimi vigono le regole alimentari ebraiche, comunemente<br />

riassunte nel termine ebraico kashrùt. Vi<br />

sono molte possibilità di interpretare i significati delle<br />

varie regole alimentari. In ogni caso, tali regole appartengono<br />

alla categoria dei chukkìm, cioè di quei precetti<br />

il cui significato ultimo esula dalla capacità di comprensione<br />

umana. La loro osservanza è comunque necessaria<br />

non meno che per altri precetti più “logici” e pone<br />

l’uomo di fronte alla necessità di scegliere se osservare o<br />

trasgredire le mitzwòt: l’uomo ha la costante responsabilità<br />

di cercare il comportamento corretto, che rispecchi<br />

la volontà del Signore, anche in attività semplici e di<br />

routine come il mangiare. Il cibo, per essere consumato<br />

secondo le regole alimentari ebraiche, deve soddisfare<br />

vari aspetti:<br />

La natura del cibo;<br />

La preparazione del cibo;<br />

Per i cibi di origine animale, le caratteristiche<br />

dell’animale stesso.<br />

Le limitazioni nell’uso di vegetali sono esplicitamente<br />

catalogate nella Torah ed accuratamente descritte nella<br />

letteratura Halachica. Alcune di esse sono limitate al<br />

raccolto della Terra d’Israele: per essere atto al consumo,<br />

deve essere sottoposto ad una serie di prelievi, denominati<br />

genericamente Terumot Vemaaserot; inoltre,<br />

il raccolto del settimo anno del ciclo sabbatico è soggetto<br />

ad ulteriori restrizioni<br />

L<br />

a stella di David (o meglio lo scudo di David), o<br />

anche sigillo di Salomone (nome comune presso<br />

i falascià), è la stella a sei punte che, insieme alla<br />

Menorah, rappresenta la civiltà e la religiosità<br />

ebraica.<br />

Diventata simbolo del sionismo fin dal primo congresso<br />

di Basilea (1898), è presente nella bandiera dello<br />

Stato di Israele (insieme alle fasce blu del Talled) a partire<br />

dal 1948, quando la bandiera sionista diviene quella<br />

ufficiale dello Stato di Israele.<br />

L’origine di questo simbolo non è ben definibile, una<br />

tra le varie teorie sull’origine della sua forma è da reperirsi<br />

semplicemente in 2 delle 3 lettere ebraiche del<br />

nome David.<br />

Nella scrittura ebraica Davide è scritto solo con 3 caratteri,<br />

due dei quali sono la “D” (o “Dàleth” in ebraico).<br />

Nei tempi antichi questa lettera veniva scritta in modo<br />

molto simile a un triangolo, più o meno come la lettera<br />

greca “Delta” con la quale condivide il suono e la stessa<br />

posizione (quarta) nei rispettivi alfabeti come anche la<br />

D in italiano e negli altri alfabeti occidentali.<br />

Lo Scudo di Davide non viene menzionato nella letteratura<br />

rabbinica antica.<br />

È degno di nota, però, che non ci sono prove archeologiche<br />

dell’utilizzo di questo simbolo nella Terra Santa<br />

nei tempi antichi, anche dopo i tempi del re David.<br />

Leggende ebraiche fanno collegare il simbolo al Sigillo<br />

di Salomone, il magico anello con sigillo usato dal re<br />

Salomone per controllare i demoni e gli spiriti.<br />

Le leggende ebraiche collegano il simbolo anche ad<br />

uno scudo magico teoricamente posseduto dal re David<br />

che lo avrebbe protetto dai nemici<br />

10


Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

Focus dell’esperto<br />

medicina estetica<br />

Dalla chirurgia estetica alla medicina<br />

estetica: il benessere psicofisico<br />

Diagnosi, cura ed informazione.<br />

A CURA DEL PROFESSOR GIANLUIGI BERTUZZI<br />

D<br />

alla fine degli anni ’90 in Italia<br />

è avvenuta la traslazione<br />

dal concetto di Chirurgia<br />

Estetica a quello di Medicina<br />

Preventiva, fino ad arrivare ai giorni<br />

nostri in cui è più corretto parlare di<br />

Medicina Fisio-Estetica. Poiché l’analisi<br />

ed il miglioramento degli stili<br />

di vita rappresentano una parte integrante<br />

e indispensabile per raggiungere<br />

il miglioramento della qualità,<br />

lo studio e le valutazioni della fisiopatologia,<br />

della postura, dello stress,<br />

del grado di soddisfazione personale,<br />

dell’invecchiamento generale,<br />

dell’invecchiamento cutaneo, della<br />

flebolinfologia, della morfologia<br />

umana, delle abitudini alimentari,<br />

ed il conseguente indirizzo terapeutico<br />

costituiscono un cardine di ogni<br />

intervento di medicina estetica.<br />

Quindi, il compito del medico estetico<br />

si articola in tre momenti: la<br />

diagnosi, la cura, l’informazione.<br />

Uno dei casi più comuni per cui<br />

si richiede l’intervento del medico<br />

estetico è quello dell’invecchiamento<br />

cutaneo: fermare il tempo non è<br />

possibile, rallentarlo sì. L’invecchiamento<br />

della pelle riguarda uno degli<br />

aspetti dell’invecchiamento generale,<br />

nel quale più organi e apparati subiscono<br />

una progressiva involuzione<br />

sotto un’unica regia: il nostro cervello.<br />

La pelle, come il sistema nervoso<br />

centrale, quello immunitario, endocrino,<br />

cardiovascolare e l’apparato<br />

muscolo-scheletrico, subisce danni<br />

che, molto spesso, sono più “visibili”<br />

di altri: rughe, macchie, riduzione<br />

della consistenza, dell’elasticità,<br />

del tono, come pure aumento della<br />

sensibilità e così via. Dopo un’attenta<br />

valutazione preliminare, che consente<br />

di inquadrare esattamente il<br />

tipo di pelle, i processi biologici degenerativi<br />

in atto (età biologica) e gli<br />

eventuali danni presenti, si può procedere<br />

con la stesura del programma<br />

di cura che prevede tre fasi:<br />

la prescrizione cosmetica<br />

personalizzata, che prevede l’uso<br />

di cosmetici e cosmeceutici, cioè<br />

creme, sieri, latte e oli dotati di una<br />

vera e propria valenza terapeutica;<br />

la terapia cellulare, mirata a<br />

stimolare le cellule della pelle a produrre<br />

maggiori quantità di collagene,<br />

di fibre elastiche e ad arricchirsi<br />

di acqua;<br />

la correzione dei danni, mediante<br />

le iniezioni di collagene, acido<br />

jaluronico e tossina botulinica,<br />

con anche l’utilizzo di laser e apparecchiature<br />

a flusso continuo di<br />

elettroni nonché attraverso l’esecuzione<br />

di esclusivi peeling combinati<br />

e composti (diversi tipi di acidi in<br />

combinazione e in successione), per<br />

il riempimento di pieghe e rughe<br />

profonde, per la distensione delle<br />

rughe superficiali e per l’eliminazione<br />

delle antiestetiche macchie scure.<br />

La Medicina Estetica tende quindi<br />

ad un individuo sano, armonico,<br />

che viva compiutamente la propria<br />

età e che sappia riconoscersi ed accettarsi;<br />

che lavori in maniera attiva<br />

per migliorarsi, sia dal punto di vista<br />

psicofisico sia estetico, qualora<br />

questo comporti un disagio. C’è una<br />

vera filosofia alla quale dovrebbe essere<br />

educato chi si rivolge al chirurgo<br />

estetico: la salute significa benessere<br />

del corpo e della mente.<br />

Questo è quello che conta<br />

11


Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

SCRIVI ALLA<br />

DOTT.SSA LAMBOGLIA<br />

PER UN CONSULTO<br />

z.lamboglia@ospedaleisraelitico.it<br />

NOTE BIOGRAFICHE<br />

Dott.ssa ZURAICA LAMBOGLIA<br />

Coordinatrice del Reparto di Odontoiatria<br />

dell’Ospedale Israelitico.<br />

INTERVISTA CON LA DOTT.SSA ZURAICA LAMBOGLIA, COORDINATRICE<br />

DELLA DIVISIONE DI ODONTOIATRIA DELL’OSPEDALE ISRAELITICO.<br />

“Avere un bel sorriso<br />

non vuol dire solo essere<br />

più belli, serve anche<br />

a stare bene nel mondo”<br />

Laureata con lode in Odontoiatria e Protesi<br />

Dentaria presso l’Università Cattolica del Sacro<br />

Cuore di Roma.<br />

Si è perfezionata in Implantoprotesi presso l’Università<br />

degli Studi la Sapienza di Roma nel<br />

2000-2001.<br />

Ha ricoperto il ruolo di tutor presso la Clinica<br />

Odontoiatrica del Policlinico Universitario Gemelli<br />

di Roma.<br />

Perfezionata in protesi fissa e mobile su cui ha<br />

eseguito e pubblicato lavori di ricerca scientifica.<br />

Ha lavorato come libero professionista nel privato,<br />

attualmente si occupa prevalentemente di<br />

protesi ed implantoprotesi presso gli Ambulatori<br />

Odontoiatrici dell’Ospedale Israelitico.<br />

La ricerca come motore per soluzioni alternative dedicate ai pazienti allergici.<br />

Così la Dottoressa Lamboglia si racconta.<br />

Dottoressa Lamboglia, la Divisione<br />

di Odontoiatria è un reparto<br />

di eccellenza dell’Ospedale<br />

Israelitico. Ce ne vuole parlare?<br />

È un reparto giovane, nato da 5 anni,<br />

che mira soprattutto a restituire la salute<br />

orale come primo obiettivo, ma<br />

c’è anche un sforzo da parte dei nostri<br />

clinici per soddisfare le esigenze funzionali<br />

ed estetiche dei nostri pazienti.<br />

Lei si occupa soprattutto di<br />

protesi mobile e fissa, materia<br />

sulla quale sappiamo lei ha sviluppato<br />

molte ricerche.<br />

Ci può dire a quali risultati è<br />

pervenuta?<br />

Per quanto riguarda la protesi, questa<br />

è una branca dell’odontoiatria sulla<br />

quale si è parlato moltissimo.<br />

Io ho effettuato i miei studi sulla<br />

ricerca di materiali biocompatibili per<br />

quei pazienti che sviluppavano delle<br />

allergie ai materiali convenzionali.<br />

Parliamo delle leghe auree, dell’argento,<br />

del cromo cobalto. Tra gli studi che<br />

ho pubblicato vi è quello della riabilitazione<br />

dei pazienti semi edentuli, con<br />

delle protesi mobili in titanio e si è visto,<br />

in effetti, che questo tipo di protesi<br />

funziona molto, che è possibile dare<br />

un’alternativa al paziente allergico.<br />

Per la protesi mobile ci siamo avvalsi<br />

del titanio e di resine flessibili; per la<br />

protesi fissa, invece, ci siamo orientati<br />

verso la ceramica integrale, ci siamo<br />

avvalsi del titanio e di tutta una serie<br />

di materiali bio compatibili.<br />

Lei una volta laureata in medicina<br />

come mai ha scelto questa<br />

specializzazione?<br />

È nato tutto da un problema personale:<br />

a 14 anni ho subito la frattura di<br />

un incisivo centrale e da lì è iniziata la<br />

mia odissea nel campo dell’odontoiatria.<br />

Ho dovuto affrontare interventi,<br />

ma proprio in quel momento è cominciato<br />

il mio interesse. Poi è soddisfacente<br />

quando si riesce a dare ai pazienti<br />

una stabilità occlusale, funzionale<br />

ed estetica. Dopo una corretta riabilitazione<br />

vederli anche diversamente<br />

motivati nella società è una grande<br />

vittoria.<br />

Com’ è iniziata la sua collaborazione<br />

con l’Ospedale Israelitico?<br />

Semplicemente conoscevo già la<br />

struttura per la sua serietà, quindi appena<br />

ho potuto ho inviato dei Curriculum.<br />

Stava nascendo questo reparto: ho<br />

iniziato così a collaborare. E ne sono<br />

felice<br />

Guarda la video-intervista<br />

della Dott.ssa Lamboglia.<br />

12


Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

La Salute in pillole<br />

COME RICONOSCERE<br />

LE SINDROMI GERIATRICHE.<br />

LE CINQUE “I”<br />

LE CAUSE DELLE<br />

PATOLOGIE<br />

VENOSE<br />

“Il miglior modo per vivere a lungo<br />

è invecchiare”.<br />

L’attività fisica fa bene alla salute<br />

e al nostro sangue.<br />

L<br />

a vecchiaia è un “fuori programma” non scritto<br />

nei nostri geni programmati per riprodurre la<br />

specie. L’aumento di anziani, tipico di questo secolo,<br />

determina un aumento di persone fragili sia<br />

psichicamente che fisiologicamente e di malati cronici.<br />

La figura dell’anziano fragile richiede una solida<br />

cultura gerontologica.<br />

L’arrivo delle sindromi geriatriche, scientificamente,<br />

è stata classificata attraverso cinque sintomatologie:<br />

l’immobilità - l’insorgere di una riduzione o di una incapacità<br />

di compiere movimenti - l’instabilità, - disturbo<br />

dell’equilibrio che si ripercuote sulla stazione eretta<br />

e sulla deambulazione - l’incontinenza, la iatrogenicità<br />

- conseguenze causate dall’uso continuo di farmaci<br />

per politerapie croniche - e deficit intellettivo - comparsa<br />

di sintomi psichici come perdita della memoria,<br />

disorientamento spazio temporale, depressione.<br />

Tutti questi sintomi interagiscono favorendo l’isolamento<br />

sociale ed il decadimento psicofisico dei pazienti<br />

anziani. È importante non sottovalutarli ed affidarsi immediatamente<br />

ad uno specialista<br />

N<br />

on dobbiamo mai sottovalutare il percorso che,<br />

all’interno del nostro corpo, il sangue compie<br />

per arrivare al cuore; percorso che contro ogni<br />

regola immaginabile dalla nostra razionalità<br />

sfida persino le leggi della gravità, infatti le vene trasportano<br />

il sangue privato dell’ossigeno dalla “periferia<br />

del nostro corpo” al cuore. Come? Attraverso i muscoli<br />

delle nostre gambe che si trasformano in vere e proprie<br />

pompe che, contraendosi, insieme alle valvole venose,<br />

impediscono che il sangue risalito non torni indietro.<br />

Se a causa di vari fattori (obesità, sedentarietà, traumi)<br />

questo meccanismo inizia a funzionare in maniera<br />

scorretta, ecco che il sangue incomincia a ristagnare nelle<br />

vene e le dilata determinando la comparsa di un acerrimo<br />

nemico delle donne: le vene varicose. Attenzione<br />

però, non pensiamo solo all’inestetismo che procurano:<br />

pensiamo anche – e facciamo attenzione – che se non<br />

controllate e curate adeguatamente, queste potrebbero<br />

infiammarsi e formare un coagulo che potrebbe condurre<br />

verso una problematica ben più grave e difficile.<br />

Quindi, la parola d’ordine è: movimento!<br />

13


Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

La Salute in pillole<br />

“Un giorno senza sorriso<br />

è un giorno perso”<br />

- Charlie Chaplin -<br />

Il nostro sorriso è un biglietto da visita<br />

importante. I denti devono essere forti e sani.<br />

Oltre che le normali cure ordinarie è importante<br />

seguire delle semplici regole quotidiane che ci<br />

aiutano a non dover correre ai ripari.<br />

Amiamo i denti da latte dei nostri bambini: chi<br />

ben comincia è a metà dell’opera.<br />

Non trascurare i denti malati. In questo modo si<br />

riesce a prevenire la perdita del dente stesso e la formazione<br />

di focolai batterici.<br />

S<br />

e è verissimo che ridere fa bene alla salute è bene<br />

anche occuparsi della salute del nostro sorriso.<br />

Ecco dunque, sei piccoli consigli per averne cura:<br />

No alle caramelle con lo zucchero; Sì alle caramelle con<br />

lo xilitolo!<br />

Spazzolare! Almeno tre volte al giorno, con movimenti<br />

verticali ed accurati, utilizzando spazzolini morbidi e<br />

sempre integri.<br />

Il filo! Ogni giorno deve essere passato in ogni spazio<br />

interdentale con movimenti a “C”, che vadano ad “abbracciare”<br />

la parte del dente che si sta pulendo.<br />

Dentista ed igienista ogni 6-12 mesi.<br />

Non ci vuole molto per mantenere un sorriso sano,<br />

oltre che bello. È chiaro che, in primo luogo, la prevenzione<br />

è fondamentale al fine dello scopo.<br />

Un altro escamotage per avere un sorriso smagliante<br />

e denti forti, è quello di bere molto latte, mangiare yogurt<br />

e formaggi.<br />

Sebbene sia chiaro ed intuitivo che questi alimenti<br />

contengano calcio in abbondanza, alleandosi così con<br />

la salute dell’ossatura - e quindi anche dei denti - un<br />

ulteriore studio fatto recentemente ha dimostrato che<br />

il calcio contenuto in questi elementi sia di gran lunga<br />

maggiore e più forte, rispetto a quello contenuto in altri,<br />

come frutta e verdura, nel prevenire e contrastare<br />

carie e caduta dei denti<br />

LO SAPEVI CHE<br />

esistono 6 fattori per proteggere la mente<br />

P<br />

er proteggere la mente basterebbero<br />

trenta minuti al<br />

giorno di attività fisica o<br />

una passeggiata cinque volte<br />

a settimana.<br />

Si è scoperto che i benefici<br />

dello sport sulla mente sono diretti<br />

e non conseguenti a quelli<br />

sul sistema circolatorio.<br />

Chi segue una dieta mediterranea<br />

avrebbe una protezione<br />

maggiore per via degli antiossidanti<br />

contenuti in frutta e verdura,<br />

che, questo stile alimentare<br />

prevede in porzioni più<br />

abbondanti.<br />

Si otterrebbero più benefici<br />

con restrizioni dei prodotti animali,<br />

cibi industriali e zuccheri<br />

raffinati (ipocalorici).<br />

Aiuterebbero a rimanere lucidi<br />

anche altri fattori come l’attività<br />

mentale.<br />

Sudoku, cruciverba e giochi<br />

di questo tipo sono consigliati<br />

per mantenere viva la mente.<br />

Inoltre, dalle ricerche è<br />

emerso che le attività lavorative<br />

intellettuali e l’alta scolarità<br />

sono utili per prevenire e quindi<br />

ritardare la demenza.<br />

Per proteggere la mente un<br />

altro fattore importante è il sonno.<br />

Più che la quantità, quel che<br />

conta per preservare le capacità<br />

mentali è la qualità.<br />

Un sonno disturbato da problemi<br />

medici, fattori esterni<br />

(rumore) o da preoccupazioni,<br />

inciderebbe sulla capacità mnemonica,<br />

sull’attenzione e la concentrazione.<br />

Si registrano meno casi di<br />

demenza in anziani che hanno<br />

una vita sociale più attiva o che<br />

svolgono attività che li portano<br />

a interagire con gli altri.<br />

Lo stress di breve durata<br />

(legato a problemi che trovano<br />

una soluzione) porterebbe dei<br />

benefici alla mente mentre lo<br />

stress cronico legato a questioni<br />

irrisolte o irrisolvibili come handicap,<br />

malattie, povertà, sarebbe<br />

il peggior tossico per il cervello.<br />

14


Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

Filo diretto<br />

TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE PER METTERSI IN CONTATTO CON I REPARTI DELL’OSPEDALE<br />

E CON I TUOI MEDICI.<br />

ANGIOLOGIA<br />

Ubicazione: 2 piano<br />

Responsabile: Dott. Gaetano Alberto Murgiano<br />

Medicheria di reparto: 06 65589374<br />

BRONCOPNEUMOLOGIA<br />

Ubicazione: 3 piano<br />

Responsabile: Prof. Stefano Maria Zuccaro<br />

Medicheria di reparto: 06 65589382<br />

CARDIOLOGIA<br />

Ubicazione: 2 piano<br />

Responsabile: Dott. Antonio Blasio<br />

Medicheria di reparto: 06 65589374<br />

GASTROENTEROLOGIA<br />

Ubicazione: 3 piano<br />

Responsabile: Dott. Claudio Cannaviello<br />

Medicheria di reparto: 06 65589382<br />

GERIATRIA<br />

Ubicazione: 4 piano<br />

Responsabile: Prof. Stefano Maria Zuccaro<br />

Medicheria di reparto: 0665589337<br />

MEDICINA GENERALE<br />

Ubicazione: 3 piano<br />

Responsabile: Dott. Claudio Pitigliani<br />

Medicheria di reparto: 06 65589367<br />

ONCOLOGIA<br />

Ubicazione: 4 piano<br />

Responsabile: Prof. Stefano Maria Zuccaro – Prof. Antonio Gianciotta<br />

Medicheria di reparto: 06 65589337<br />

ORTOPEDIA -<br />

CHIRURGIA DELLA MANO<br />

Ubicazione: 3 piano<br />

Responsabile: Prof. Raffaele Sadun<br />

Medicheria di reparto: 06 65589382<br />

U.O.C. ORTOPEDIA E<br />

TRAUMATOLOGIA<br />

Ubicazione: 5 piano<br />

Responsabile: Prof.ssa Elvira Di Cave<br />

Medicheria di reparto: 06 65589381<br />

* Tutti questi reparti si trovano presso la sede di Via Fulda, 14<br />

* Ci scusiamo per gli eventuali tempi di risposta prolungati. Il personale medico ed ausiliare potrebbe essere impegnato in corsia.<br />

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Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

Focus dell’esperto d a y h o s p i t a l<br />

Day Hospital: la modalità<br />

di cura e di indagine che<br />

ci consente di tornare a casa<br />

In meno di dodici ore diagnostica ed interventi.<br />

Un servizio che ha cura della salute fisica e psicologica.<br />

Il Day Hospital è una modalità di ricovero veloce<br />

che ha cura anche della salute psicologica del<br />

paziente. La non ospedalizzazione è un passaggio<br />

fondamentale.<br />

u<br />

no dei vantaggi del tempo<br />

che passa e delle tecnologie<br />

che progrediscono è proprio<br />

quello che tutti noi possiamo<br />

godere dei benefici della ricerca<br />

e dello sviluppo. Anche nel campo<br />

medico.<br />

L’Ospedale Israelitico offre un<br />

servizio di Day Hospital, ovvero un<br />

metodo di ricovero che consente<br />

di effettuare interventi chirurgici,<br />

prestazioni diagnostiche invasive o<br />

semi-invasive senza il pernottamento<br />

in ospedale, molto efficiente grazie<br />

all’altissimo livello di macchinari di<br />

ultima generazione, oltre che grazie<br />

alla competenza dei medici.<br />

È importante per qualsiasi paziente<br />

sapere di poter tornare a casa e di<br />

non dover affrontare una degenza<br />

ospedaliera.<br />

Spesso, per le patologie che lo consentono,<br />

è indispensabile affrontare<br />

la problematica rimanendo nei propri<br />

spazi vitali, accanto alle persone<br />

care, senza lo stress che l’ospedalizzazione<br />

può trasmettere.<br />

Il modello di assistenza sanitaria<br />

del Day Hospital può essere distinto<br />

in quattro aree, a seconda del tipo di<br />

intervento:<br />

Diagnostico: interessa i pazienti<br />

che necessitano di indagini diagnostiche<br />

polispecialistiche o che richiedono<br />

particolare assistenza<br />

Rende possibile l’accentramento<br />

della prestazione sanitaria, perché<br />

nel giro di un giorno il paziente può<br />

sottoporsi a diversi tipi di esami, che<br />

possono andare dalla radiografia, alla<br />

visita dell’otorino, alle prove allergiche<br />

etc.;<br />

Terapeutico: riguarda i pazienti<br />

affetti da malattie croniche, curati<br />

con farmaci o strumenti che richiedono<br />

il monitoraggio dello stato del<br />

malato per diverse ore;<br />

Chirurgico: è destinato a quei<br />

pazienti che necessitano di interventi<br />

chirurgici o di esami particolarmente<br />

approfonditi che richiedono<br />

l’utilizzo della sala operatoria;<br />

Riabilitativo: è indicato per tutti<br />

i pazienti che sono sottoposti a terapie<br />

di recupero e rieducazione delle<br />

funzioni corporee.<br />

Sono cinque i reparti coinvolti nella<br />

modalità di intervento chirurgico<br />

in Day Hospital: chirurgia vascolare,<br />

chirurgia generale, oculistica,<br />

otorinolaringoiatria ed<br />

urologia.<br />

Quindi, tra le patologie possibili<br />

da trattare ci sono le varici degli arti<br />

inferiori, l’ernia, la poliposi nasale, le<br />

neoformazioni mammarie, le biopsie<br />

prostatiche.<br />

La modalità di accesso a questo<br />

servizio è altrettanto pratica: è il medico<br />

specialista che, dopo aver effettuato<br />

la visita, inserisce il paziente<br />

in una lista operatoria che viene comunicata<br />

conseguentemente al Day<br />

Hospital.<br />

In un primo incontro si effettuano<br />

le indagini diagnostiche, nel secondo il<br />

vero e proprio intervento chirurgico<br />

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Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

E<br />

ra una mattina di giugno, una<br />

di quelle in cui la luce è perfetta<br />

e Roma appare come<br />

una cattedrale silenziosa, ancora<br />

semi addormentata ai primi bagliori<br />

del mattino.<br />

È un rituale per la famiglia di Pietro,<br />

un giovane ragazzo alto e robusto<br />

che vive in centro, quello di<br />

uscire presto dopo aver fatto colazione,<br />

ognuno per dirigersi a lavoro.<br />

Quel giorno però, Pietro aveva altri<br />

programmi, aveva deciso di andare a<br />

correre lungo il Tevere per allenarsi:<br />

aveva da poco ripreso a lanciarsi con<br />

il paracadute e doveva perdere peso.<br />

Fino a quel momento era certo di<br />

essere un ragazzo sano: si divideva<br />

tra le passioni per lo sport e per la<br />

sua Roma ed il lavoro di consulente<br />

immobiliare che aveva ereditato<br />

da suo padre. Pietro, occhi verdi e<br />

33 anni di belle soddisfazioni e di<br />

successi, l’amore per le belle donne<br />

e per le belle auto, infilava, un passo<br />

dopo l’altro, all’incedere del marciapiede<br />

di cemento la sua corsa a passo<br />

sostenuto, mentre il fiume appena si<br />

svegliava e continuava anche lui, ad<br />

andare verso il mare.<br />

LA STORIA RACCONTA<br />

L’aquilone Pietro: storia di<br />

un cuore che ha ricominciato<br />

a battere e a planare nel vento<br />

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Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

“Il Dott. Vetta mi ha preso per mano e mi ha cambiato la vita.<br />

Sono grato all’amico che mi ha messo in contatto con lui!”<br />

Poi, all’improvviso, una fitta che<br />

si acuiva sempre più. Il dolore,<br />

quello che ti fa mordere le labbra,<br />

insopportabile. La corsa si arresta,<br />

senza preavviso. Senza sintomi a<br />

presagire.<br />

Fortunatamente Pietro viene soccorso<br />

immediatamente e portato<br />

nell’ospedale più vicino. Gli salvano<br />

la vita.<br />

Ma ecco che qualcosa cambia:<br />

Pietro non ha più tra le mani la vita<br />

di prima. Non può più correre, non<br />

può più provare l’ebbrezza del volo,<br />

del restare sospesi tra cielo e terra e,<br />

come dice sempre lui: “Roma da lassù<br />

è un’opera d’arte!”. La depressione<br />

incalza, si fa ingombrante: visite, analisi,<br />

controlli di routine.<br />

Così per un anno intero. Pietro è<br />

immobile nella sua apatia. Però non<br />

è solo. Ci sono gli amici di sempre,<br />

quelli con cui giocava in Corso Vittorio,<br />

al piazzale di Chiesa Nuova; gli<br />

amici con cui è cresciuto, con cui è<br />

diventato uomo.<br />

Uno di questi è Fabio, un coetaneo,<br />

proprietario di un negozio di<br />

pelletteria a San Giovanni in Laterano,<br />

un ragazzo pudico con il sorriso<br />

aperto e luminoso come una finestra,<br />

un ragazzo che ha avuto un padre cardiopatico,<br />

ma che sta bene.<br />

Proprio lui un giorno, vedendolo<br />

sempre più scontento dei risultati ottenuti<br />

dalle terapie gli ha consigliato<br />

di rivolgersi all’Ospedale Israelitico:<br />

“Vai dal Professor Vetta” gli disse<br />

“Con mio padre è stato bravo!”.<br />

Difficile fidarsi ogni tanto, ma<br />

quella volta Pietro è stato a sentire.<br />

Così è iniziato il suo percorso nuovo,<br />

fatto di cure e soluzioni.<br />

Così oggi lui stesso scrive:<br />

- Desidero esprimere il mio apprezzamento<br />

per il Dott. Vetta che<br />

mi segue per i miei problemi cardiologici,<br />

riuscendo a garantirmi una<br />

ottima qualità di vita nonostante la<br />

patologia di cui soffro.<br />

Qualità di vita che prima di “essere<br />

preso per mano”, è proprio<br />

il caso di dirlo, dal Dott. Vetta, vi<br />

assicuro era veramente scadente.<br />

Oltre alla competenza professionale,<br />

sottolineo l’estrema attenzione<br />

del Dottore per quello che riguarda<br />

l’aspetto psicologico e umano che,<br />

per le persone nelle mie condizioni,<br />

vi assicuro essere importante quasi<br />

quanto la competenza strettamente<br />

medica.<br />

Sono grato all’amico che ormai due<br />

anni fa mi ha indicato il nome del Dottore<br />

invitandomi a prendere appuntamento<br />

presso gli ambulatori dell’Ospedale<br />

Israelitico all’Isola Tiberina.<br />

Un elogio va esteso anche a tutto il<br />

personale degli ambulatori dell’Isola,<br />

che non difettano mai di cortesia e<br />

disponibilità. -<br />

Un caro saluto, Pietro<br />

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Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

Focus dell’esperto<br />

CHIRURGIA LASER OCCHI<br />

La Chirurgia Refrattiva:<br />

una rivoluzione nella cura<br />

dei difetti visivi<br />

Da una ventina d’anni la chirurgia refrattiva offre un’alternativa a chi è miope e vuole<br />

liberarsi per sempre di occhiali e lenti a contatto. Tutto ruota intorno ai laser, strumenti<br />

precisi che permettono di modellare la cornea, in modo da fare arrivare sulla retina<br />

immagini perfettamente a fuoco.<br />

A CURA DELLA RESP. DOTT.SSA EMILIA CANTERA<br />

REPARTO OCULISTICA<br />

L<br />

a chirurgia refrattiva offre la<br />

possibilità di migliorare di<br />

molto la qualità della vita e<br />

della vista a miopi, ipermetropi<br />

e astigmatici modificando,<br />

con il laser o chirurgicamente, alcune<br />

strutture dell’occhio.<br />

Già da molti anni, i trattamenti<br />

laser hanno raggiunto elevati livelli di<br />

precisione e di sicurezza.<br />

Oggi le tecniche altamente sofisticate,<br />

come i laser a eccimeri di quarta<br />

e quinta generazione, associati<br />

quando è necessario ai laser a femtosecondi,<br />

garantiscono risultati<br />

molto precisi alle miopie lievi e alquanto<br />

affidabili nelle miopie medie<br />

e forti, offrendo l’indipendenza dagli<br />

occhiali, purché il chirurgo effettui<br />

un’attenta selezione dei pazienti che<br />

realmente sono adatti a questo tipo<br />

di operazioni, per quanto riguarda la<br />

conformazione dell’occhio e altre caratteristiche.<br />

Questa operazione è completamente<br />

indolore, viene effettuata in<br />

anestesia topica (cioè anestesia a base<br />

di soli colliri) e viene eseguita ambulatorialmente;<br />

a volte si opera prima<br />

un occhio ed il secondo dopo una<br />

settimana; ma è anche possibile l’intervento<br />

simultaneo dei due occhi.<br />

Dopo l’operazione, il paziente ha<br />

solo una modesta sensazione di corpo<br />

estraneo, ma non avverte dolore<br />

Il recupero visivo è piuttosto rapido<br />

ed avviene in poche ore; la stabilizzazione<br />

completa della visione richiede<br />

invece un periodo di qualche<br />

settimana.<br />

Questi trattamenti danno, di norma,<br />

risultati stabili nel tempo, ma devono<br />

essere eseguiti a difetto stabilizzato:<br />

quando l’intervento elimina del<br />

tutto il difetto visivo, la visione sarà<br />

uguale a quella che il paziente aveva<br />

prima indossando occhiali o portando<br />

lenti a contatto; cioè se l’occhio<br />

prima dell’intervento aveva un’acuità<br />

visiva con lenti a contatto o con occhiali<br />

di 6 decimi, dopo l’intervento<br />

il dato non sarà variato tranne che<br />

per la scomparsa degli strumenti<br />

visivi. Il trattamento laser può correggere<br />

il difetto refrattivo, ma non<br />

elimina e non guarisce eventuali altre<br />

alterazioni dell’occhio.<br />

Non sono da sottovalutare i grandi<br />

benefici che questo intervento<br />

può dare alla vita quotidiana, infatti<br />

consente di svolgere serenamente<br />

attività sportive, soprattutto sport<br />

invernali, acquatici e di contatto;<br />

rivaluta l’aspetto fisico e la sicurezza<br />

in se stessi e permette di togliere<br />

l’obbligo delle lenti dalla patente di<br />

guida.<br />

Ecco uno dei buoni motivi per misurare<br />

il progresso, che tanto a volte<br />

spaventa, quanto a volte ci aiuta<br />

21


Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

Informazioni di servizio<br />

Numeri utili<br />

CENTRALINO<br />

06/655891<br />

OSPEDALE ISRAELITICO VIA FULDA:<br />

Direzione Sanitaria 06/65589328<br />

Accettazione Amministrativa 06/65589342<br />

Capo Sala Ambulatori 06/65589514<br />

Capo Sala Day Hospital 06/65589370<br />

Servizio Psico-Sociale 06/65589394<br />

Laboratorio Analisi 06/65589345<br />

Radiologia 06/65589354<br />

Assistenza Domiciliare e Oncologica 06/65589300<br />

Centrale di Ascolto 06/65589402<br />

Hospice 06/65589407<br />

OSPEDALE ISRAELITICO ISOLA TIBERINA:<br />

Centralino 06/655891<br />

Direzione Generale 06/68281442<br />

Accettazione Amministrativa 06/68281402<br />

Capo Sala Ambulatori 06/68281423<br />

Ufficio Ragioneria 06/68281476<br />

OSPEDALE ISRAELITICO VIA G. VERONESE:<br />

Ambulatori 06/5534101<br />

SERVIZIO DI NAVETTA GRATUITO<br />

È disponibile un servizio di bus navetta completamente gratuito per l’utente, che consente<br />

di raggiungere la sede dell’Ospedale di via Fulda con partenza da Piazza Madonna di Pompei<br />

(stazione FS Magliana) e viceversa ogni 10 min.<br />

Gli orari del servizio navetta gratuito sono i seguenti:<br />

Dalle ore 07,00 alle ore 12,50;<br />

dalle ore 13,00 alle ore 14,00 il servizio è sospeso;<br />

dalle ore 14,00 alle ore 18,00;<br />

alle ore 18,00 il servizio termina.<br />

In ogni caso si consiglia sempre di telefonare al numero 06 655891 per avere conferma sugli<br />

orari del bus navetta.<br />

APERTI DI DOMENICA<br />

La domenica, in tutte le sedi, gli ambulatori sono attivi previa prenotazione.<br />

Si possono ricevere informazioni sulle prestazioni e le prenotazioni anche via e-mail all’indirizzo:<br />

info@ospedaleisraelitico.it<br />

Centro Unico Prenotazioni<br />

tel. 06 602911<br />

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Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

Informazioni di servizio<br />

Avviso importante<br />

Per poter fornire un servizio migliore agli utenti, e tenendo conto delle molteplici richieste<br />

pervenuteci, al fine di limitare i disagi e le lunghe file di attesa sia telefoniche che presso i<br />

nostri sportelli si comunica che a partire dal 1° luglio 2012 l’apertura delle prenotazioni<br />

per le diverse prestazioni ambulatoriali in convenzione con il SSN avverrà con le seguenti<br />

cadenze temporali:<br />

Dal giorno 1<br />

di ogni mese<br />

Dal giorno 7<br />

di ogni mese<br />

Dal giorno 14<br />

di ogni mese<br />

Dal giorno 21<br />

di ogni mese<br />

ORTOPEDIA<br />

Visite<br />

Iniezioni Endoarticolari<br />

Medicazioni Ortopediche<br />

RADIOLOGIA<br />

Rx<br />

DERMATOLOGIA<br />

Visite<br />

Epiluminescenza<br />

Asportazione radicale<br />

della cute<br />

Crioterapia<br />

Laser<br />

OTORINOLARINGOIATRIA<br />

Visite<br />

Rinoscopia<br />

Laringoscopia<br />

Rinoscopia Fibre Ottiche<br />

Asportazione Cerume<br />

Lavaggio Auricolare<br />

Rinomanometria<br />

Esame Audiometrico<br />

ALLERGOLOGIA<br />

Visite<br />

Prick test<br />

Patch test<br />

NEUROCHIRURGIA<br />

Visite<br />

FISIATRIA<br />

Visite<br />

TA C<br />

OCULISTICA<br />

Visite<br />

Tonometria Fondo Oculare<br />

Chirurgia Refrattiva<br />

Test di Shimmer<br />

REUMATOLOGIA<br />

Visite<br />

Infiltrazioni<br />

EMATOLOGIA<br />

Visite<br />

ONCOLOGIA<br />

Visite<br />

TERAPIA DEL DOLORE<br />

CHIRURGIA GENERALE<br />

Visite<br />

CHIRURGIA PLASTICA<br />

Visite<br />

NEFROLOGIA<br />

Visite<br />

NEUROLOGIA<br />

Visite<br />

Elettromiografia<br />

Elettroencefalogramma<br />

GASTROENTEROLOGIA<br />

Visite<br />

Colonscopia<br />

Gastroscopia<br />

ECOCOLORDOPPLER<br />

ECOGRAFIE<br />

BIOPSIA E AGO ASPIRATO<br />

MAMMOGRAFIA<br />

MOC<br />

ENDOCRINOLOGIA<br />

Visite<br />

DIABETOLOGIA<br />

Visite<br />

Visite per Piede Diabetico<br />

GINECOLOGIA<br />

Visite<br />

Pap Test<br />

Colposcopia<br />

Isteroscopia<br />

ANGIOLOGIA<br />

Visite<br />

Pletismografie<br />

Sclerosanti<br />

ANDROLOGIA<br />

Visite<br />

CHIRURGIA VASCOLARE<br />

Visite<br />

CARDIOLOGIA<br />

Visite<br />

Elettrocardiogramma<br />

Ecg da Sforzo<br />

Controllo Pace Maker<br />

Ecocardio<br />

Holter Cardiaco<br />

Holter Pressorio<br />

Aritmologia<br />

GERIATRIA<br />

Visite<br />

Valutazione<br />

Multidimensionale<br />

Osteoporosi<br />

UROLOGIA<br />

Visite<br />

Urodinamica<br />

Uroflussimetrie<br />

Cistoscopie<br />

BRONCOPNEUMOLOGIA<br />

Visite<br />

Spirometria<br />

PSICHIATRIA<br />

Visite<br />

MEDICINA INTERNA<br />

Visite<br />

NB: si specifica che se il giorno di apertura delle agende è festivo l’apertura viene posticipata al primo giorno lavorativo successivo<br />

SI RICORDA INOLTRE:<br />

Ogni 20 del mese (dalle ore 15:00) si aprono le prenotazioni delle giornate domenicali.<br />

Le prestazioni in regime privato possono essere prenotate senza vincoli temporali.<br />

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