cardiopatie

Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa
“Il Dott. Vetta mi ha preso per mano e mi ha cambiato la vita.
Sono grato all’amico che mi ha messo in contatto con lui!”
Poi, all’improvviso, una fitta che
si acuiva sempre più. Il dolore,
quello che ti fa mordere le labbra,
insopportabile. La corsa si arresta,
senza preavviso. Senza sintomi a
presagire.
Fortunatamente Pietro viene soccorso
immediatamente e portato
nell’ospedale più vicino. Gli salvano
la vita.
Ma ecco che qualcosa cambia:
Pietro non ha più tra le mani la vita
di prima. Non può più correre, non
può più provare l’ebbrezza del volo,
del restare sospesi tra cielo e terra e,
come dice sempre lui: “Roma da lassù
è un’opera d’arte!”. La depressione
incalza, si fa ingombrante: visite, analisi,
controlli di routine.
Così per un anno intero. Pietro è
immobile nella sua apatia. Però non
è solo. Ci sono gli amici di sempre,
quelli con cui giocava in Corso Vittorio,
al piazzale di Chiesa Nuova; gli
amici con cui è cresciuto, con cui è
diventato uomo.
Uno di questi è Fabio, un coetaneo,
proprietario di un negozio di
pelletteria a San Giovanni in Laterano,
un ragazzo pudico con il sorriso
aperto e luminoso come una finestra,
un ragazzo che ha avuto un padre cardiopatico,
ma che sta bene.
Proprio lui un giorno, vedendolo
sempre più scontento dei risultati ottenuti
dalle terapie gli ha consigliato
di rivolgersi all’Ospedale Israelitico:
“Vai dal Professor Vetta” gli disse
“Con mio padre è stato bravo!”.
Difficile fidarsi ogni tanto, ma
quella volta Pietro è stato a sentire.
Così è iniziato il suo percorso nuovo,
fatto di cure e soluzioni.
Così oggi lui stesso scrive:
- Desidero esprimere il mio apprezzamento
per il Dott. Vetta che
mi segue per i miei problemi cardiologici,
riuscendo a garantirmi una
ottima qualità di vita nonostante la
patologia di cui soffro.
Qualità di vita che prima di “essere
preso per mano”, è proprio
il caso di dirlo, dal Dott. Vetta, vi
assicuro era veramente scadente.
Oltre alla competenza professionale,
sottolineo l’estrema attenzione
del Dottore per quello che riguarda
l’aspetto psicologico e umano che,
per le persone nelle mie condizioni,
vi assicuro essere importante quasi
quanto la competenza strettamente
medica.
Sono grato all’amico che ormai due
anni fa mi ha indicato il nome del Dottore
invitandomi a prendere appuntamento
presso gli ambulatori dell’Ospedale
Israelitico all’Isola Tiberina.
Un elogio va esteso anche a tutto il
personale degli ambulatori dell’Isola,
che non difettano mai di cortesia e
disponibilità. -
Un caro saluto, Pietro
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