cardiopatie
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Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />
INTERVISTA AL PROFESSOR RAFFAELE SADUN, RESPONSABILE DELLA DIVISIONE DI<br />
CHIRURGIA DELLA MANO - REPARTO DI ORTOPEDIA.<br />
La chirurgia della mano<br />
SCRIVI AL<br />
PROF. SADUN<br />
PER UN CONSULTO<br />
r.sadun@ospedaleisraelitico.it<br />
NOTE BIOGRAFICHE<br />
RAFFAELE SADUN<br />
Specialista in Ortopedia e Traumatologia<br />
dell’Apparato Locomotore.<br />
Specialista in Chirurgia della Mano.<br />
Specialista in Fisioterapia e Riabilitazione.<br />
Responsabile del Servizio di Chirurgia della<br />
Mano e dell’Arto Superiore e di Artroscopia<br />
dell’Arto Superiore dell’Ospedale Israelitico di<br />
Roma.<br />
Docente di Chirurgia della Mano presso la Scuola<br />
di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia<br />
dell’Università “La Sapienza” di Roma.<br />
“Ho girato il mondo per imparare le tecniche evolute nel<br />
campo della chirurgia della mano e portarle qui in Italia”.<br />
Professore quali obiettivi sono<br />
stati raggiunti di recente nella<br />
chirurgia della mano?<br />
In generale negli ultimi decenni ha<br />
fatto degli enormi progressi, soprattutto<br />
nella microchirurgia. Noi siamo<br />
in grado di attuare una chirurgia estremamente<br />
ricostruttiva, sia nel campo<br />
delle patologie traumatiche sia in quello<br />
dei tumori e delle malformazioni<br />
congenite. Negli ultimi 20 anni nel nostro<br />
Ospedale siamo riusciti progressivamente<br />
a conquistarci uno spazio in<br />
questa chirurgia d’avanguardia.<br />
Quindi possiamo definire la<br />
specializzazione della chirurgia<br />
della mano come recente?<br />
La chirurgia della mano in generale<br />
in Europa e nel mondo, è stata<br />
concepita all’inizio del secolo passato.<br />
Ha avuto un enorme incremento con<br />
le guerre, per motivi traumatologici<br />
legati ai conflitti, ed è andata sviluppandosi<br />
molto dopo la seconda guerra<br />
mondiale.<br />
Lei come mai ha scelto di fare il<br />
chirurgo?<br />
Perché negli anni settanta, quando<br />
io ho incominciato all’Università di<br />
Roma, non esisteva in questa città un<br />
centro di chirurgia della mano. Io ho<br />
cominciato girando un pochino il mondo,<br />
andando prima in Israele e poi, numerosi<br />
anni, negli Stati Uniti per imparare<br />
e portare qui le nuove tecniche. Ad<br />
oggi sono davvero soddisfatto di quello<br />
che insieme ai miei collaboratori siamo<br />
riusciti a realizzare.<br />
Penso che l’Ospedale Israelitico oggi<br />
sia davvero un punto di riferimento di<br />
eccellenza nella chirurgia della mano su<br />
tutto il territorio nazionale.<br />
Proprio in virtù di questi progressi,<br />
lei come se l’immagina la<br />
chirurgia della mano tra vent’anni?<br />
Una domanda molto interessante:<br />
abbiamo già raggiunto dei risultati direi<br />
decisamente positivi. Tra 20 anni<br />
avremo una chirurgia ancora meno<br />
invasiva e ancora più risolutiva. Con le<br />
tecniche microchirurgiche saremo in<br />
grado di essere molto meno demolitivi.<br />
Questo significa ridare a tutti i nostri<br />
pazienti, sia nell’età pediatrica, nell’età<br />
media, nell’età geriatrica, una qualità di<br />
vita enormemente superiore di quella<br />
avuta in passato.<br />
Qual è una patologia particolarmente<br />
trattata dal suo reparto?<br />
Ci spiega di cosa si tratta<br />
e come si arriva ad un grado di<br />
criticità tale da dover affrontare<br />
il problema con l’intervento?<br />
Essendo il nostro un Ospedale a vocazione<br />
geriatrica, ovviamente la maggior<br />
parte è stata in passato la patologia<br />
artrosica in tutte le sue manifestazioni.<br />
Negli ultimi 10 anni abbiamo raggiunto<br />
anche un’importante componente<br />
microchirurgica; quindi ci occupiamo<br />
anche di chirurgia oncologica<br />
e ovviamente, di traumatologia della<br />
mano e dell’arto superiore<br />
Guarda la video-intervista<br />
del Prof. Sadun.<br />
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