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Giugno/Agosto 2012 L’Ospedale Israelitico Informa<br />

Tradizioni e Simboli Ebraici<br />

KASHRÙT<br />

MAGHEN DAVID<br />

o<br />

gni focolare è un Mikdash Meat (tempio in miniatura)<br />

dove il tavolo è Mizbeah (l’altare).<br />

Kashèr significa “buono”, “adatto” e può riferirsi<br />

tanto a persone che ad oggetti o cibi. Per questi<br />

ultimi vigono le regole alimentari ebraiche, comunemente<br />

riassunte nel termine ebraico kashrùt. Vi<br />

sono molte possibilità di interpretare i significati delle<br />

varie regole alimentari. In ogni caso, tali regole appartengono<br />

alla categoria dei chukkìm, cioè di quei precetti<br />

il cui significato ultimo esula dalla capacità di comprensione<br />

umana. La loro osservanza è comunque necessaria<br />

non meno che per altri precetti più “logici” e pone<br />

l’uomo di fronte alla necessità di scegliere se osservare o<br />

trasgredire le mitzwòt: l’uomo ha la costante responsabilità<br />

di cercare il comportamento corretto, che rispecchi<br />

la volontà del Signore, anche in attività semplici e di<br />

routine come il mangiare. Il cibo, per essere consumato<br />

secondo le regole alimentari ebraiche, deve soddisfare<br />

vari aspetti:<br />

La natura del cibo;<br />

La preparazione del cibo;<br />

Per i cibi di origine animale, le caratteristiche<br />

dell’animale stesso.<br />

Le limitazioni nell’uso di vegetali sono esplicitamente<br />

catalogate nella Torah ed accuratamente descritte nella<br />

letteratura Halachica. Alcune di esse sono limitate al<br />

raccolto della Terra d’Israele: per essere atto al consumo,<br />

deve essere sottoposto ad una serie di prelievi, denominati<br />

genericamente Terumot Vemaaserot; inoltre,<br />

il raccolto del settimo anno del ciclo sabbatico è soggetto<br />

ad ulteriori restrizioni<br />

L<br />

a stella di David (o meglio lo scudo di David), o<br />

anche sigillo di Salomone (nome comune presso<br />

i falascià), è la stella a sei punte che, insieme alla<br />

Menorah, rappresenta la civiltà e la religiosità<br />

ebraica.<br />

Diventata simbolo del sionismo fin dal primo congresso<br />

di Basilea (1898), è presente nella bandiera dello<br />

Stato di Israele (insieme alle fasce blu del Talled) a partire<br />

dal 1948, quando la bandiera sionista diviene quella<br />

ufficiale dello Stato di Israele.<br />

L’origine di questo simbolo non è ben definibile, una<br />

tra le varie teorie sull’origine della sua forma è da reperirsi<br />

semplicemente in 2 delle 3 lettere ebraiche del<br />

nome David.<br />

Nella scrittura ebraica Davide è scritto solo con 3 caratteri,<br />

due dei quali sono la “D” (o “Dàleth” in ebraico).<br />

Nei tempi antichi questa lettera veniva scritta in modo<br />

molto simile a un triangolo, più o meno come la lettera<br />

greca “Delta” con la quale condivide il suono e la stessa<br />

posizione (quarta) nei rispettivi alfabeti come anche la<br />

D in italiano e negli altri alfabeti occidentali.<br />

Lo Scudo di Davide non viene menzionato nella letteratura<br />

rabbinica antica.<br />

È degno di nota, però, che non ci sono prove archeologiche<br />

dell’utilizzo di questo simbolo nella Terra Santa<br />

nei tempi antichi, anche dopo i tempi del re David.<br />

Leggende ebraiche fanno collegare il simbolo al Sigillo<br />

di Salomone, il magico anello con sigillo usato dal re<br />

Salomone per controllare i demoni e gli spiriti.<br />

Le leggende ebraiche collegano il simbolo anche ad<br />

uno scudo magico teoricamente posseduto dal re David<br />

che lo avrebbe protetto dai nemici<br />

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