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maestra per far conoscere al mondo intero<br />
la propria eccellenza di settore.<br />
La strada è quella percorsa dai grandi<br />
brand di statura internazionale come<br />
Tod’s o Moncler. I due marchi rappresentano<br />
un esempio di come le due anime,<br />
sportswear e formalwear, abbiano ormai<br />
inaugurato una terza via che li ingloba.<br />
Una strada che parte dal presupposto di<br />
puntare su un’unica categoria merceologica.<br />
E di questa fare <strong>il</strong> cuore della propria<br />
brand awareness, in quanto area di business<br />
con le maggiori potenzialità di garantire<br />
posizioni preminenti. Tod’s con i suoi<br />
accessori e Moncler con i piumini.<br />
“Con l’esplosione del lifestyle - ha spiegato<br />
Umberto Angeloni, presidente di<br />
Caruso, uno dei nomi italiani di punta nel<br />
segmento dei capospalla formali presente<br />
a quest’edizione della kermesse fiorentina<br />
- si era sv<strong>il</strong>uppata la tendenza ad abbracciare<br />
in modo massiccio <strong>il</strong> mondo delle<br />
brand extension in ogni categoria, ma<br />
in molti casi si è dimostrata una tecnica<br />
miope. Il consumatore associa al brand<br />
una e una sola eccellenza, ed è quella<br />
che occorre coltivare. Non tutti possiamo<br />
essere Chanel che è riuscita a tenere sullo<br />
stesso binario percettivo diverse categorie<br />
di prodotto. Bisogna sottolineare <strong>il</strong> core<br />
product che però non significa necessariamente<br />
diventare monoprodotto”. Questo<br />
tipo di strategia diventa funzionale soprattutto<br />
se si guarda alla promozione nei<br />
mercati emergenti e in particolare in<br />
Cina, solo di recente avvezza alla moda<br />
“occidentale” e dove, al di là del numero<br />
crescente dei paperoni, anche la classe<br />
media, cioè quella dal reddito annuo tra i<br />
15m<strong>il</strong>a e i 30dollari, è destinata a giocare<br />
un peso r<strong>il</strong>evante.<br />
C’è chi nel casualwear ha già calcato, e<br />
da tempi non sospetti, la via del monoprodotto,<br />
come Stone Island, <strong>il</strong> marchio<br />
di Carlo Rivetti che è riuscito a creare<br />
attorno a sé, più che un nucleo di clienti,<br />
un circolo di fedeli consumatori. In altri<br />
casi, <strong>il</strong> marchio offre sì un total look ma<br />
l’identità del brand è fortemente agganciata<br />
a un prodotto. Ne è un esempio<br />
lampante La Martina, <strong>il</strong> brand argentino<br />
nato dalla passione di Lando Simonetti<br />
per <strong>il</strong> gioco del polo. In meno di trent’anni<br />
è diventato un marchio globale dal punto<br />
di vista geografico, e di lifestyle da quello<br />
dell’offerta di prodotto. Ma <strong>il</strong> timone è<br />
sempre puntato sulle origini e sull’esclusività,<br />
così oltre alle proposte della collezio-<br />
ne La Martina ha lanciato una collaborazione<br />
con Guards Polo Club, la prestigiosa<br />
squadra di polo di stanza a Windsor che<br />
prosegue di stagione in stagione e di cui<br />
l’ultima novità è la capsule Royal Box,<br />
presentata a Pitti immagine uomo.<br />
Ma non tutti sono nati o hanno strutturato<br />
<strong>il</strong> gruppo fin da subito puntando<br />
su una sola categoria. Spesso, invece,<br />
la tendenza è quella di presentarsi con<br />
un portafoglio marchi che giochi su più<br />
Moncler, con l’inverno<br />
i piumini vanno in borsa<br />
Alla fine l’Ipo si farà.<br />
Moncler, <strong>il</strong> marchio di<br />
piumini che sotto la guida<br />
di Remo Ruffini ha conquistato<br />
l’allure di un vero e proprio brand<br />
di lusso, dovrebbe approdare<br />
a Piazza Affari già <strong>il</strong> prossimo<br />
novembre dopo aver accantonato<br />
nel 2011 <strong>il</strong> progetto di quotazione.<br />
E si prepara a correre in solitaria,<br />
poiché è previsto lo spin off per<br />
tutti gli altri marchi del gruppo<br />
Industries: Henry cotton’s, Marina<br />
yachting, Coast+Weber+Ahaus<br />
e la licenza Cerruti 1881,<br />
confluiranno nella newco Isc-<br />
Industries sportswear. Su questa<br />
nuova società proseguono i<br />
negoziati con <strong>il</strong> fondo Argos<br />
Soditic e <strong>il</strong> gruppo Li&Fung di<br />
Hong Kong che già controlla<br />
<strong>il</strong> marchio Cerruti. L’obiettivo<br />
al quale stanno lavorando i<br />
vertici del gruppo è quello di<br />
concludere le trattative entro<br />
novembre, prima finestra ut<strong>il</strong>e<br />
per la quotazione di Moncler. Ma<br />
se così non fosse sembra sia già<br />
48 pambianco magazine 18 giugno 2013