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Elisa

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ook&shop<br />

SIGRID CALON, ARTISTA DELLO<br />

STENCIL<br />

Ispirata da materiali, oggetti,<br />

situazioni e spazi che trova attorno sé,<br />

Sigrid Calon, artista olandese di<br />

recente in visita a Torino per la fiera<br />

The Others 2013, propone illustrazioni<br />

stencil di diverse forme e dimensioni.<br />

Possono essere bigliettini, intere<br />

pareti, copertine di libri, grafiche<br />

tessili: tutte giocano con il senso di<br />

meraviglia che linee e colori possono<br />

creare, sia tra sé stessi che con lo<br />

spazio circostante. Impegnata in<br />

diverse fiere in giro per il mondo, il suo<br />

lavoro si può seguire e comprare sul<br />

suo sito: www.sigridcalon.nl<br />

CLUB 21 GLOBAL, IL LUSSO DELLA<br />

MODA ASIATICA<br />

Se è vero che come lo stile italiano non<br />

c’è niente, è anche vero che sparsi per<br />

il mondo esistono marchi e<br />

distributori di abbigliamento di lusso<br />

che non hanno nulla da invidiare al<br />

made in Italy più raffinato. Uno di<br />

questi centri nevralgici della moda è il<br />

Club 21 Global, vero e proprio<br />

ricettacolo di marchi di lusso nato nel<br />

1972 e diffuso oggi in Cina, Australia,<br />

Hong Kong, Indonesia, Malesia,<br />

Singapore, Thailandia e Taiwan.<br />

Colori netti, tagli originali, design<br />

d’avanguardia: per donna, uomo e<br />

bambino, tutto il meglio della moda<br />

asiatica è anche un e-shop su<br />

www.club21global.com<br />

Intorno a Berlino<br />

Kurt Cobain a fumetti<br />

Hippie che cambiano la storia<br />

di Marta Ciccolari Micaldi<br />

Bim Bum Berlin<br />

di Marco Magnone<br />

Una delle chicche a forma di ebook dell’editore digitale e torinese Zandegù. Ci sono<br />

tanti miti che circolano intorno a Berlino, quella che una volta veniva definita la città<br />

povera ma sexy d’Europa e che oggi è diventata la meta favorita di artisti, startup e<br />

studenti attratti dal suo stile di vita un po’ hipster, molto creativo e discretamente<br />

economico. Marco Magnone va alla ricerca di questi miti, delle loro fondamenta reali<br />

e di quelle, invece, più traballanti intervistando italiani e tedeschi, amanti e diffidenti,<br />

ragazzi che ce l’hanno fatta e altri che, invece, ancora cercano di capire cosa si<br />

nasconda dietro l’anima avanguardista della città del muro. Una ricerca, la sua, che<br />

ha il pregio di raggiungere la profondità attraverso parole e prospettive tutte diverse.<br />

www.zandegu.it<br />

Kurt Cobain – Quando Ero Un Alieno<br />

di Danilo Deninotti e Toni Bruno<br />

Edizioni BD, specializzata in fumetti e graphic novel, ha pubblicato l’anno scorso una<br />

storia speciale: il racconto della vita di Kurt Cobain prima che il ragazzo diventasse<br />

un cantante famoso e poi una leggendaria icona rock. Adesso che ci si prepara a<br />

celebrare i primi vent’anni dalla sua scomparsa, questa storia a fumetti, dominata da<br />

una malinconica tonalità azzurro cielo, ci porta a scoprire i suoi tormenti e gli<br />

entusiasmi dell’adolescenza, le sue relazioni famigliari e le amicizie, i sogni e la<br />

scoperta della musica, la sua cittadina piovosa e dalla quale voleva a tutti i costi<br />

allontanarsi. Senza abbandonarsi al facile e più che giustificato affetto da fan, lo<br />

sceneggiatore Danilo Deninotti e l’illustratore Toni Bruno svelano il perché Kurt<br />

Cobain, a casa sua e già così presto, si sentiva un alieno. www.edizionibd.it<br />

Bit Pop Revolution<br />

di Tomaso Walliser e Cecilia Botta<br />

Il sottotitolo di questo libro parla chiaro: “Gli hippie che inventarono il futuro”. Negli<br />

anni Sessanta e Settanta la Silicon Valley non era ancora la capitale della tecnologia<br />

ma quella della controcultura e da qui attivisti, figli dei fiori, giovani spesso fuori dai<br />

ranghi ma soprattutto tanti nerd lavoravano a un unico obiettivo: portare il<br />

progresso a una dimensione umana, accessibile a tutti, innovativa ma facile. In<br />

questo periodo nacquero le grandi idee di Steve Jobs, Lee Felsenstein e Bill Gates.<br />

Tomaso Walliser, autore televisivo e fondatore della casa di produzione Junk Food,<br />

e Cecilia Botta, responsabile di BasicNet nonché curatrice della mostra Steve Jobs<br />

1955-2011 del Museo di Scienze Naturali e del nascente Museo dell’Informatica di<br />

Torino, raccontano come questi personaggi hanno cambiato la storia. www.hoepli.it<br />

34 | 03 . 2014 | Shop in the City

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