Scheda PDF - Suoni e strumenti
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Fig. 1 – Doppia schermata<br />
Ardour<br />
Macintosh che può essere scaricato, previo libera donazione,<br />
dal sito www.ardour.org. Il banco di missaggio virtuale è invece<br />
stato progettato interamente dai progettisti della Harrison.<br />
Per inciso i banchi che sono serviti da modello sono quelli della<br />
serie 32 ed MR.<br />
Andiamo per ordine. Quando si acquista e si scarica Mixbus si<br />
acquisiscono in un solo colpo Ardour e il banco virtuale Harrison.<br />
Per inciso questo bundle è disponibile solo per Macintosh.<br />
Gli utenti Linux, per il momento, dovranno accontentarsi<br />
del solo Ardour. Quest’ultimo è una applicazione open source<br />
mentre il banco virtuale Harrison non lo è. Riassumendo si<br />
può, o per meglio dire, si deve vedere il banco virtuale Harrison<br />
come una estensione di Ardour concepita per effettuare dei<br />
mix dalla A alla Z. Ho scritto che il mixer virtuale Harrison può<br />
essere utilizzato indipendentemente: questo è vero fino ad un<br />
certo punto poiché ha comunque sempre bisogno di funzionare<br />
congiuntamente a un sequencer audio. E quest’ultimo può<br />
non essere costituito da Ardour.<br />
Avete letto bene. Il mixer virtuale Harrison può essere utilizzato<br />
con qualsiasi DAW. Viene da sé che il potenziale utente, magari<br />
avvezzo da sempre all’utilizzo di Logic su Mac, può tranquillamente,<br />
dopo averlo scaricato, buttare via Ardour al fine di utilizzare<br />
solamente la console virtuale Harrison congiuntamente a<br />
Logic. Molti di voi si staranno grattando la testa cercando di capire<br />
come questa cosa sia possibile. Ve lo spiego subito. Attraverso<br />
Jack, una utility disponibile all’interno del pacchetto Mixbus<br />
(ma comunque scaricabile gratuitamente dalla rete) e rappresentante<br />
una sorta di patchbay virtuale, è possibile indirizzare<br />
ogni singola uscita della propria DAW prediletta verso gli<br />
ingressi della console virtuale Harrison.<br />
[computer music & project studio ]<br />
Layout del mixer virtuale<br />
Molti di voi si staranno domandando perché mai dovrebbero<br />
smettere di mixare all’interno della propria DAW, per mezzo<br />
dei plug-in di equalizzazione e compressione, a favore di<br />
un banco di missaggio virtuale. La risposta è tanto semplice<br />
quanto scontata. Il mixer virtuale Harrison riproduce in tutto<br />
e per tutto un banco analogico dove ad ogni funzione corrisponde<br />
un controllo. Utilizzare il banco virtuale Harrison significa<br />
potersi dimenticare quasi del tutto di aprire e chiudere<br />
freneticamente plug-in, scorrere liste di comandi attraverso<br />
lunghi menu e via dicendo. Il banco virtuale Harrison è modulare<br />
e quindi configurabile secondo le proprie necessità.<br />
Se per esempio si deve mixare un brano costituito da quattro<br />
tracce stereo e sette mono, basterà richiamare quattro canali<br />
stereo e sette mono. Solo gli 11 canali necessari saranno<br />
quindi mostrati all’interno del banco virtuale.<br />
Andiamo per ordine. Per prima cosa vale la pena menzionare<br />
che il numero di canali è virtualmente infinito. Ce ne possono<br />
essere tanti quanti la CPU del proprio computer è in grado di<br />
supportare. Ogni canale comprende un cursore del volume,<br />
un led meter, un indicatore di picco, una manopola del Pan e<br />
pulsanti Solo e Mute.<br />
C’è poi la sezione di equalizzazione. A disposizione c’è un<br />
equalizzatore parametrico a tre bande completato da un filtro<br />
passa alto. Ci sono poi quattro mandate ognuna delle quali<br />
ovviamente dotata del proprio controllo rotativo. Come se<br />
non bastasse c’è poi una sezione di dinamica, costituita da<br />
un compressore che può funzionare anche come limiter e leveler.<br />
Per questa sezione i comandi a disposizione sono due:<br />
quello relativo alla velocità di azione del compressore e quello<br />
adibito al controllo del Threshold. La sezione viene completata<br />
da un led meter indicante il livello della riduzione di guadagno<br />
del compressore.<br />
Analizzato il singolo canale ci sono da analizzare quelli che<br />
non possono mancare in una console da studio: i bus. Di<br />
questi ne sono presenti quattro e possono essere utilizzati come<br />
aux o gruppi. Ogni bus comprende le stesse sezioni di caluglio/agosto<br />
2010<br />
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