Scheda PDF - Suoni e strumenti
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test<br />
di Alessandro Cardinale<br />
Harrison Mixbus<br />
Harrison Mixbus<br />
BANCO DI MISSAGGIO VIRTUALE<br />
Chiunque faccia<br />
uso del computer<br />
per creare musica<br />
utilizza un sequencer<br />
audio. I prodotti<br />
affermati sono<br />
molteplici: Pro Tools,<br />
Logic, Cubase,<br />
Nuendo, Samplitude,<br />
Live. Digital<br />
Performer e Sonar.<br />
In tempi recenti<br />
ha fatto la sua<br />
comparsa un<br />
nuovo contendente:<br />
Harrison Mixbus.<br />
La domanda nasce<br />
dunque spontanea:<br />
il mondo aveva<br />
veramente bisogno<br />
di un’ulteriore DAW?<br />
Il marchio Harrison potrebbe non dire molto agli utilizzatori,<br />
soprattutto giovani, di software musicale. I professionisti con<br />
più esperienza, invece, non possono non sapere che quello<br />
in questione è tra i costruttori più blasonati di mixer d’alto<br />
rango. Le console di questa marca sono da sempre molto<br />
apprezzate in ambito cinematografico ma non solo. Il famoso<br />
brano pop ‘Thriller’ del compianto Michael Jackson è stato<br />
mixato su una console Harrison. Sono necessarie altre presentazioni?<br />
Concetti base<br />
Prima di lanciarmi a descrivere in dettaglio le caratteristiche del<br />
pacchetto credo sia bene fare alcune precisazioni. Innanzitutto<br />
deve essere menzionato il fatto che Mixbus è costituito da due<br />
software che possono funzionare indipendentemente oppure<br />
uno all’interno dell’altro. Il primo è costituito da una vera e propria<br />
DAW mentre il secondo da un banco di missaggio virtuale.<br />
La DAW non è propriamente opera della Harrison poiché si<br />
tratta del famoso Ardour, il pacchetto open source per Linux e<br />
22<br />
luglio/agosto 2010<br />
[computer music & project studio ]
Fig. 1 – Doppia schermata<br />
Ardour<br />
Macintosh che può essere scaricato, previo libera donazione,<br />
dal sito www.ardour.org. Il banco di missaggio virtuale è invece<br />
stato progettato interamente dai progettisti della Harrison.<br />
Per inciso i banchi che sono serviti da modello sono quelli della<br />
serie 32 ed MR.<br />
Andiamo per ordine. Quando si acquista e si scarica Mixbus si<br />
acquisiscono in un solo colpo Ardour e il banco virtuale Harrison.<br />
Per inciso questo bundle è disponibile solo per Macintosh.<br />
Gli utenti Linux, per il momento, dovranno accontentarsi<br />
del solo Ardour. Quest’ultimo è una applicazione open source<br />
mentre il banco virtuale Harrison non lo è. Riassumendo si<br />
può, o per meglio dire, si deve vedere il banco virtuale Harrison<br />
come una estensione di Ardour concepita per effettuare dei<br />
mix dalla A alla Z. Ho scritto che il mixer virtuale Harrison può<br />
essere utilizzato indipendentemente: questo è vero fino ad un<br />
certo punto poiché ha comunque sempre bisogno di funzionare<br />
congiuntamente a un sequencer audio. E quest’ultimo può<br />
non essere costituito da Ardour.<br />
Avete letto bene. Il mixer virtuale Harrison può essere utilizzato<br />
con qualsiasi DAW. Viene da sé che il potenziale utente, magari<br />
avvezzo da sempre all’utilizzo di Logic su Mac, può tranquillamente,<br />
dopo averlo scaricato, buttare via Ardour al fine di utilizzare<br />
solamente la console virtuale Harrison congiuntamente a<br />
Logic. Molti di voi si staranno grattando la testa cercando di capire<br />
come questa cosa sia possibile. Ve lo spiego subito. Attraverso<br />
Jack, una utility disponibile all’interno del pacchetto Mixbus<br />
(ma comunque scaricabile gratuitamente dalla rete) e rappresentante<br />
una sorta di patchbay virtuale, è possibile indirizzare<br />
ogni singola uscita della propria DAW prediletta verso gli<br />
ingressi della console virtuale Harrison.<br />
[computer music & project studio ]<br />
Layout del mixer virtuale<br />
Molti di voi si staranno domandando perché mai dovrebbero<br />
smettere di mixare all’interno della propria DAW, per mezzo<br />
dei plug-in di equalizzazione e compressione, a favore di<br />
un banco di missaggio virtuale. La risposta è tanto semplice<br />
quanto scontata. Il mixer virtuale Harrison riproduce in tutto<br />
e per tutto un banco analogico dove ad ogni funzione corrisponde<br />
un controllo. Utilizzare il banco virtuale Harrison significa<br />
potersi dimenticare quasi del tutto di aprire e chiudere<br />
freneticamente plug-in, scorrere liste di comandi attraverso<br />
lunghi menu e via dicendo. Il banco virtuale Harrison è modulare<br />
e quindi configurabile secondo le proprie necessità.<br />
Se per esempio si deve mixare un brano costituito da quattro<br />
tracce stereo e sette mono, basterà richiamare quattro canali<br />
stereo e sette mono. Solo gli 11 canali necessari saranno<br />
quindi mostrati all’interno del banco virtuale.<br />
Andiamo per ordine. Per prima cosa vale la pena menzionare<br />
che il numero di canali è virtualmente infinito. Ce ne possono<br />
essere tanti quanti la CPU del proprio computer è in grado di<br />
supportare. Ogni canale comprende un cursore del volume,<br />
un led meter, un indicatore di picco, una manopola del Pan e<br />
pulsanti Solo e Mute.<br />
C’è poi la sezione di equalizzazione. A disposizione c’è un<br />
equalizzatore parametrico a tre bande completato da un filtro<br />
passa alto. Ci sono poi quattro mandate ognuna delle quali<br />
ovviamente dotata del proprio controllo rotativo. Come se<br />
non bastasse c’è poi una sezione di dinamica, costituita da<br />
un compressore che può funzionare anche come limiter e leveler.<br />
Per questa sezione i comandi a disposizione sono due:<br />
quello relativo alla velocità di azione del compressore e quello<br />
adibito al controllo del Threshold. La sezione viene completata<br />
da un led meter indicante il livello della riduzione di guadagno<br />
del compressore.<br />
Analizzato il singolo canale ci sono da analizzare quelli che<br />
non possono mancare in una console da studio: i bus. Di<br />
questi ne sono presenti quattro e possono essere utilizzati come<br />
aux o gruppi. Ogni bus comprende le stesse sezioni di caluglio/agosto<br />
2010<br />
23
TEST<br />
HARRISON MIXBUS<br />
PRO<br />
Immediatezza d’uso<br />
Flessibilità<br />
Suono<br />
Prezzo<br />
CONTRO<br />
MIDI non supportato<br />
Solo per Mac<br />
Fig. 2 – Una console<br />
hardware Harrison<br />
nale eccezion fatta per la sezione di equalizzazione e di mandate<br />
effetti. In compenso però vi è una sezione di Tape Saturation<br />
costituita da un controllo a rotazione, che ne determina<br />
l’intensità, e da un VU Meter dall’aspetto molto vintage. L’algoritmo<br />
di saturazione che sta dietro la sezione di Tape Saturation<br />
è stato sviluppato per donare al suono il colore tipico della<br />
saturazione derivante dalla registrazione su nastro magnetico.<br />
Oltre questa sezione ve ne è un’altra denominata Tone<br />
Control rappresentante una sorta di essenziale equalizzatore<br />
a tre bande fisse.<br />
Conclude il tutto la presenza del canale Master. Quest’ultimo<br />
è quasi identico ai canali di bus se non per la presenza di un<br />
VU Meter aggiuntivo per il K-Metering indicante il livello medio<br />
di uscita del segnale. La ciliegina sulla torta è costituita dal<br />
pieno supporto dei plug-in nel formato Audio Unit. Sia i singoli<br />
canali che i quattro bus che lo stereo master possono gestire<br />
fino a quattro plug-in AU contemporaneamente.<br />
IN PROVA<br />
Devo dire che quando sono stato sul punto di installare il pacchetto<br />
avevo qualche perplessità ma mi sono dovuto ricredere<br />
rapidamente. L’installazione di Ardour così come di Jack hanno<br />
avuto luogo in tempi brevissimi e nel giro di pochi minuti mi<br />
sono ritrovato a mixare una manciata di tracce prima all’interno<br />
di Ardour e successivamente con Logic. Ho usato il pacchetto<br />
per diverse ore e il mio sistema non ha mai dato segni di ce-<br />
dimento o incertezze. Ho testato il pacchetto<br />
su un Mac Quad G5<br />
a 2.5 GHz e ho verificato<br />
che un mix di sedici tracce<br />
(miste tra mono e stereo) arrivava<br />
a consumare circa il 20% delle risorse<br />
di sistema. Non posso quindi che supporre<br />
che potrebbe essere verosimile, su un computer<br />
come quello che ho utilizzato, arrivare a mixare un brano<br />
contenente dalle settanta alle ottanta tracce<br />
miste. Niente male!<br />
CONCLUSIONI<br />
Nonostante qualche perplessità iniziale non posso che considerare<br />
più che positiva l’impressione che ho avuto a seguito<br />
del test. L’idea di realizzare una console virtuale con annessi e<br />
connessi, di primo acchito, può sembrare banale ma nella sostanza<br />
non lo è. Poter effettuare un mix utilizzando quasi esclusivamente<br />
il mouse, senza la necessità di aprire menu e submenu,<br />
è quantomeno intrigante. Mixbus suona in modo eccellente.<br />
Gli equalizzatori, nonostante il numero ridotto di bande,<br />
suonano egregiamente. Gli algoritmi di compressione così come<br />
quelli di saturazione sono altresì molto validi. Viene da sé<br />
che per applicazioni particolari può rivelarsi utile, se non necessario,<br />
l’utilizzo di plug-in di compressione ed equalizzazione<br />
esterni, ma ho avuto modo di verificare che è possibile effettuare<br />
mix completi e anche piuttosto raffinati utilizzando esclusivamente<br />
Mixbus in aggiunta a un solo plug-in AU di riverberazione.<br />
Il lettore che fosse nuovo al mondo del sequencing e<br />
del mixing su computer tenga comunque presente che Mixbus<br />
è un pacchetto preposto alle operazioni di registrazione, editing<br />
e mixing audio, e solo audio. Al momento di redigere questo<br />
articolo Ardour non contempla nessuna funzionalità MIDI,<br />
per cui per l’utilizzo di <strong>strumenti</strong> virtuali e affini è necessario far<br />
riferimento ai ben noti Logic, Cubase, ecc.<br />
Harrison Mixbus è disponibile esclusivamente in forma elettronica<br />
ed è acquistabile presso il sito www.harrisonconsoles.<br />
com. Quanto costa questo gioiellino? 79 USD (67,23 Euro) e vi<br />
assicuro che li vale fino all’ultimo centesimo.<br />
Distributore<br />
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Via Tessello, 75 - Cesena (FC)<br />
Tel. 0547 663851<br />
Email info@a-d.it<br />
www.a-d.it<br />
Per il prodotto Harrison Mixbus è possibile solo l’acquisto e<br />
download online.<br />
Prezzo (store online): € 67,23<br />
24<br />
LUGLIO/AGOSTO 2010<br />
[COMPUTER MUSIC & PROJECT STUDIO ]