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Relazione fi nanziaria semestrale<br />

consolidata al 30 giugno 2011<br />

In ogni momento<br />

della vita


La vita è piena di sorprese. Alcune positive, altre meno. Per questo è necessario<br />

poter contare su una banca che sia un partner affidab<strong>il</strong>e e ci aiuti ad affrontare<br />

ogni momento della vita.<br />

Nel b<strong>il</strong>ancio di quest’anno sono presenti fotografie ispirate alla vita reale, che ritraggono<br />

alcuni fra gli aspetti più piacevoli che la vita può riservare, accanto a situazioni meno<br />

gradite. Le immagini presentano quindi un susseguirsi di contrasti, mentre la copertina<br />

dipinge un caleidoscopio di momenti di vita quotidiana.<br />

Così è la vita: dagli aspetti più entusiasmanti a quelli ordinari, dagli eventi<br />

programmati a quelli imprevisti, la vita ci mette continuamente alla prova con i suoi<br />

tanti cambiamenti.<br />

E <strong>UniCredit</strong> è presente in ogni momento della vita.<br />

Il nostro compito, che va oltre la semplice offerta di prodotti e la gestione di operazioni<br />

finanziarie, è quello di capire a fondo le esigenze di tutti i nostri clienti, dai singoli<br />

individui alle famiglie, fino alle imprese. Il nostro obiettivo è quello di fornire soluzioni<br />

per le situazioni quotidiane che si trovano ad affrontare, offrendo risposte concrete<br />

adatte ad ogni cliente, giorno dopo giorno.<br />

Relazione fi nanziaria semestrale<br />

consolidata al 30 giugno 2011


In ogni momento della vita


Indice<br />

Introduzione 5<br />

Cariche sociali e Società di revisione 7<br />

Nota alla Relazione finanziaria semestrale consolidata 8<br />

Relazione intermedia sulla gestione 11<br />

Principali dati del Gruppo 12<br />

Schemi di b<strong>il</strong>ancio riclassificati 14<br />

Evoluzione trimestrale 16<br />

Confronto secondo trimestre 2011/2010 18<br />

Risultati per settori di attività 19<br />

Dati storici del Gruppo 20<br />

L’azione <strong>UniCredit</strong> 21<br />

Risultati del Gruppo 22<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo 34<br />

Altre informazioni 69<br />

Fatti di r<strong>il</strong>ievo successivi alla chiusura del periodo<br />

ed evoluzione prevedib<strong>il</strong>e della gestione 76<br />

B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato 78<br />

Schemi di B<strong>il</strong>ancio consolidato 80<br />

Note <strong>il</strong>lustrative 91<br />

Attestazione del B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato<br />

ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971<br />

del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 245<br />

Relazione della Società di revisione 249<br />

Avvertenze<br />

Nelle tavole sono ut<strong>il</strong>izzati i seguenti segni convenzionali:<br />

• linea (-) quando <strong>il</strong> fenomeno non esiste;<br />

• due punti (..) o “n.s.” quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa dell’ordine minimo<br />

considerato o risultano comunque non signifi cativi;<br />

• “n.d.” quando <strong>il</strong> dato non è disponib<strong>il</strong>e.<br />

L’eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione intermedia sulla gestione, nonché fra<br />

quest’ultima e <strong>il</strong> B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato, dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

3


In ogni momento della vita


Introduzione<br />

Cariche sociali e Società di revisione 7<br />

Nota alla Relazione finanziaria semestrale consolidata 8<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

5


Cariche sociali e Società di revisione<br />

Consiglio di Amministrazione<br />

Dieter Rampl<br />

Luigi Castelletti<br />

Farhat Omar Bengdara<br />

Vincenzo Calandra Buonaura<br />

Fabrizio Palenzona<br />

Presidente<br />

Vice Presidente Vicario<br />

Vice Presidenti<br />

Federico Ghizzoni<br />

Amministratore Delegato<br />

Giovanni Belluzzi<br />

Manfred Bischoff<br />

Enrico Tommaso Cucchiani<br />

Donato Fontanesi<br />

Francesco Giacomin<br />

Piero Gnudi<br />

Friedrich Kadrnoska<br />

Marianna Li Calzi<br />

Luigi Maramotti<br />

Antonio Maria Marocco<br />

Carlo Pesenti<br />

Lucrezia Reichlin<br />

Hans-Jürgen Schinzler<br />

Theodor Waigel<br />

Anthony Wyand<br />

Franz Zwickl<br />

Lorenzo Lampiano<br />

Consiglieri<br />

Segretario<br />

Collegio Sindacale<br />

Maurizio Lauri<br />

Cesare Bisoni<br />

Vincenzo Nicastro<br />

Michele Rutigliano<br />

Marco Ventoruzzo<br />

Massimo Livatino<br />

Paolo Domenico Sfameni<br />

Presidente<br />

Sindaci Effettivi<br />

Sindaci Supplenti<br />

Roberto Nicastro<br />

Direttore Generale<br />

Marina Natale<br />

Dirigente preposto alla redazione<br />

dei documenti contab<strong>il</strong>i societari<br />

KPMG S.p.A.<br />

Società di revisione<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A.<br />

Sede Sociale: Via Alessandro Specchi 16 - 00186 Roma<br />

Direzione Generale: Piazza Cordusio - 20123 M<strong>il</strong>ano<br />

Capitale sociale euro 9.649.245.346,50 interamente versato<br />

Banca iscritta all’Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario <strong>UniCredit</strong><br />

Albo dei Gruppi Bancari: cod. 02008.1<br />

Cod. ABI 02008.1<br />

Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma, Codice Fiscale e P. IVA n° 00348170101<br />

Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

7


Introduzione<br />

Nota alla Relazione finanziaria semestrale consolidata<br />

Aspetti generali<br />

La presente Relazione finanziaria semestrale consolidata,<br />

predisposta in attuazione dell’articolo 154-ter comma 2 del D.Lgs.<br />

24 febbraio 1998 n. 58, è redatta secondo i principi contab<strong>il</strong>i<br />

internazionali IAS/IFRS, in conformità a quanto indicato dallo IAS 34<br />

relativo all’informativa infrannuale, nella versione sintetica prevista<br />

dal paragrafo 10, in luogo dell’informativa completa prevista per <strong>il</strong><br />

B<strong>il</strong>ancio annuale.<br />

Si segnala che la presente Relazione finanziaria semestrale consolidata<br />

risulta redatta facendo riferimento al primo aggiornamento della<br />

circolare Banca d’Italia n. 262/2005 del 18 novembre 2009.<br />

Sul sito web di <strong>UniCredit</strong> sono inoltre disponib<strong>il</strong>i i comunicati stampa<br />

relativi ai fatti di r<strong>il</strong>ievo del periodo, la presentazione effettuata al<br />

mercato sui risultati del secondo trimestre e l’informativa al pubblico<br />

relativa al III P<strong>il</strong>astro di Bas<strong>il</strong>ea 2.<br />

Come ricordato anche nelle Avvertenze alla Relazione finanziaria<br />

semestrale consolidata, l’eventuale mancata quadratura tra i<br />

dati esposti nella Relazione intermedia sulla gestione, nonché<br />

fra quest’ultima e <strong>il</strong> B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato,<br />

dipendono esclusivamente dagli arrotondamenti.<br />

Principi generali di redazione<br />

La Relazione finanziaria semestrale consolidata comprende:<br />

• la Relazione intermedia sulla gestione nella quale vengono<br />

ut<strong>il</strong>izzati schemi di b<strong>il</strong>ancio riclassificati, che comprende, oltre<br />

ai commenti sui risultati del periodo ed a quelli sugli altri fatti di<br />

r<strong>il</strong>ievo, le ulteriori informazioni richieste dalla CONSOB;<br />

• gli schemi di B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato,<br />

esposti a confronto con quelli del 2010, in particolare, come<br />

previsto dallo IAS 34, lo stato patrimoniale è stato confrontato con<br />

i dati al 31 dicembre 2010, mentre <strong>il</strong> conto economico, <strong>il</strong> prospetto<br />

della redditività complessiva, le variazioni del patrimonio netto ed<br />

<strong>il</strong> rendiconto finanziario sono confrontati con i corrispondenti dati<br />

relativi al primo semestre dell’anno precedente;<br />

• le Note <strong>il</strong>lustrative, che comprendono, oltre alle informazioni<br />

di dettaglio richieste dallo IAS 34, esposte secondo gli schemi<br />

adottati in b<strong>il</strong>ancio, le ulteriori informazioni richieste dalla CONSOB<br />

e quelle ritenute ut<strong>il</strong>i per dare una rappresentazione corretta della<br />

situazione aziendale consolidata;<br />

• l’Attestazione del B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato<br />

ai sensi dell’articolo 81-ter del Regolamento CONSOB n. 11971<br />

del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni;<br />

• la relazione della Società di revisione KPMG S.p.A., nella forma<br />

della revisione contab<strong>il</strong>e limitata.<br />

Area di consolidamento<br />

Nel corso del primo semestre 2011 sono intervenute le seguenti<br />

variazioni all’interno dell’area di consolidamento:<br />

• le società consolidate integralmente sono passate da 735, di fine<br />

2010, a 762 a giugno 2011 con un incremento di 27;<br />

• le società consolidate proporzionalmente sono passate da 19, di<br />

fine 2010, a 30 a giugno 2011 con un incremento di 11;<br />

• le società consolidate con <strong>il</strong> metodo del patrimonio netto sono<br />

passate da 45, di fine 2010, a 49 a giugno 2011 con un<br />

incremento di 4.<br />

Per ulteriori informazioni si rinvia alle Note <strong>il</strong>lustrative Parte A -<br />

Politiche contab<strong>il</strong>i - Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento.<br />

8<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Attività non correnti e gruppi di attività<br />

in via di dismissione<br />

Nella situazione patrimoniale al 30 giugno 2011, le principali<br />

attività riclassificate - in base al principio contab<strong>il</strong>e IFRS 5 - tra le<br />

attività non correnti e i gruppi di attività in via di dismissione sono<br />

principalmente quelle relative alla partecipazione in Banca Agricola<br />

Commerciale della Repubblica di San Marino S.p.A. e a IRFIS -<br />

Finanziaria per lo Sv<strong>il</strong>uppo della Sic<strong>il</strong>ia S.p.A..<br />

Per ulteriori informazioni si rinvia:<br />

• alla sezione “Altre Informazioni - Operazioni di razionalizzazione<br />

delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie” della<br />

Relazione intermedia sulla gestione;<br />

• alla “Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato<br />

- Attivo - Sezione 15” del B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale<br />

abbreviato - Note <strong>il</strong>lustrative.<br />

Risultati per settori di attività<br />

Come anticipato in “Relazioni e B<strong>il</strong>ancio Consolidato 2010”,<br />

a partire dal 1° gennaio 2011 i risultati per settori di attività<br />

vengono presentati e commentati sulla base della seguente<br />

nuova articolazione, correntemente ut<strong>il</strong>izzata nella reportistica<br />

direzionale per <strong>il</strong> controllo dei risultati del Gruppo:<br />

• F&SME Network Italy;<br />

• F&SME Network Germany;<br />

• F&SME Network Austria;<br />

• F&SME Network Poland;<br />

• F&SME Factories;<br />

• Corporate & Investment Banking (CIB);<br />

• Private Banking;<br />

• Asset Management;<br />

• Central Eastern Europe (CEE);<br />

• <strong>Group</strong> Corporate Center (quest’ultimo include Global<br />

Banking Services, Corporate Centre, elisioni e rettifiche di<br />

consolidamento non attribuite ai singoli settori di attività).<br />

I risultati di conto economico vengono forniti per le macrovoci<br />

dello schema riclassificato fino all’ut<strong>il</strong>e dell’operatività corrente,<br />

tranne per CEE, per cui si fornisce anche <strong>il</strong> risultato dopo le<br />

imposte.<br />

I conti economici dei periodi precedenti sono stati ricostruiti per<br />

tener conto delle variazioni di perimetro.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

9


In ogni momento della vita


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Principali dati del Gruppo 12<br />

Schemi di b<strong>il</strong>ancio riclassificati 14<br />

Stato patrimoniale consolidato 14<br />

Conto economico consolidato 15<br />

Evoluzione trimestrale 16<br />

Stato patrimoniale consolidato 16<br />

Conto economico consolidato 17<br />

Confronto secondo trimestre 2011/2010 18<br />

Conto economico riclassificato 18<br />

Risultati per settori di attività 19<br />

Dati storici del Gruppo 20<br />

L’azione <strong>UniCredit</strong> 21<br />

Risultati del Gruppo 22<br />

Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari 22<br />

Scenario internazionale 22<br />

Contesto bancario e mercati finanziari 23<br />

Principali risultati e performance del periodo 25<br />

La formazione del risultato netto di gestione 26<br />

La formazione dell’ut<strong>il</strong>e netto di pertinenza del Gruppo 30<br />

Capital and Value Management 32<br />

Principi di creazione di valore e allocazione del capitale 32<br />

Ratio patrimoniali 33<br />

Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo 33<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo 34<br />

Fam<strong>il</strong>y & Small Medium Enterprise (F&SME) 35<br />

Corporate & Investment Banking (CIB) 51<br />

Private Banking 56<br />

Asset Management 59<br />

Central Eastern Europe (CEE) 62<br />

Altre informazioni 69<br />

Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo<br />

ed altre operazioni societarie 69<br />

Attestazioni e altre comunicazioni 72<br />

Rafforzamento patrimoniale 72<br />

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti<br />

di b<strong>il</strong>ancio riclassificato 72<br />

Fatti di r<strong>il</strong>ievo successivi alla chiusura del periodo ed evoluzione<br />

prevedib<strong>il</strong>e della gestione 76<br />

Fatti di r<strong>il</strong>ievo successivi alla chiusura del periodo 76<br />

Evoluzione prevedib<strong>il</strong>e della gestione 77<br />

Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

11


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Principali dati del Gruppo<br />

Dati economici (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

1° SEMESTRE<br />

2011 2010<br />

VARIAZIONE<br />

Margine d’intermediazione 13.383 13.179 + 1,6%<br />

di cui: - interessi netti 7.787 7.846 - 0,7%<br />

- dividendi e altri proventi su partecipazioni 243 195 + 24,6%<br />

- commissioni nette 4.264 4.307 - 1,0%<br />

Costi operativi (7.783) (7.745) + 0,5%<br />

Risultato di gestione 5.600 5.433 + 3,1%<br />

Ut<strong>il</strong>e lordo dell’operatività corrente 2.573 1.769 + 45,5%<br />

Ut<strong>il</strong>e netto di pertinenza del Gruppo 1.321 669 + 97,5%<br />

A partire dal primo trimestre 2011 la PPA relativa all’acquisizione di HVB, in precedenza distribuita su più voci di conto economico, è interamente allocata alla voce “Effetti economici della Purchase Price Allocation”<br />

(come fatto per la PPA relativa all’operazione di fusione Capitalia). I precedenti periodi sono stati coerentemente riesposti.<br />

Nell’ambito dell’operazione di aggregazione, avvenuta nel novembre 2010, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati<br />

nel primo semestre 2010 - relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da <strong>UniCredit</strong> S.p.A., da “commissioni nette” a “interessi netti”.<br />

Dati patrimoniali (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

VARIAZIONE<br />

Totale attivo 918.772 929.488 - 1,2%<br />

Attività finanziarie di negoziazione 107.203 122.551 - 12,5%<br />

Crediti verso Clientela 561.792 555.653 + 1,1%<br />

di cui: - crediti deteriorati 38.206 37.429 + 2,1%<br />

Passività finanziarie di negoziazione 98.035 114.099 - 14,1%<br />

Raccolta da clientela e titoli 585.936 583.239 + 0,5%<br />

di cui: - clientela 406.713 402.248 + 1,1%<br />

- titoli 179.223 180.990 - 1,0%<br />

Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo 64.726 64.224 + 0,8%<br />

I dati sono riferiti agli schemi di stato patrimonale e conto economico riclassificati.<br />

Dati di struttura<br />

DATI AL<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

VARIAZIONE<br />

Numero dipendenti 1 160.562 162.009 - 1.447<br />

Numero dipendenti (pro-quota le società consolidate proporzionalmente) 150.676 152.183 - 1.507<br />

Numero sportelli 2 9.518 9.617 - 99<br />

di cui: - Italia 4.432 4.510 - 78<br />

- Estero 5.086 5.107 - 21<br />

1. “Full Time Equivalent” (FTE): personale conteggiato per le ore effettivamente lavorate e/o pagate dall’azienda presso cui presta servizio. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui<br />

<strong>il</strong> Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%.<br />

2. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui <strong>il</strong> Gruppo Koç Financial Services, sono considerate al 100%.<br />

12<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Indici di redditività<br />

1° SEMESTRE<br />

2011 2010<br />

VARIAZIONE<br />

EPS 1 (€) 0,14 0,07 0,07<br />

ROE 2 5,2% 2,7% + 2,5<br />

Cost/income ratio 3 58,2% 58,8% - 0,6<br />

EVA 4 (m<strong>il</strong>ioni di €) (756) (872) + 116<br />

1. Dato annualizzato. Per <strong>il</strong> primo semestre 2011, ai fini del calcolo dell’EPS, l’ut<strong>il</strong>e netto pari a 1.321 m<strong>il</strong>ioni si riduce a 1.238 m<strong>il</strong>ioni a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di<br />

usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes.<br />

2. Il patrimonio ut<strong>il</strong>izzato per <strong>il</strong> rapporto è quello medio del periodo (esclusi dividendi da distribuire e riserve di valutazione su attività disponib<strong>il</strong>i per la vendita e su cash-flow hedge), al netto dell’avviamento iscritto<br />

nell’attivo in seguito alle acquisizioni di HVB e Capitalia, effettuate con scambio di azioni e contab<strong>il</strong>izzate secondo le regole dell’IFRS 3.<br />

3. Il dato relativo al primo semestre 2010 è stato ricalcolato in conseguenza della rivisitazione dello schema riclassificato di conto economico. Il Cost/income ratio si è comunque mantenuto allo stesso livello.<br />

4. EVA: Economic Value Added, calcolato come differenza tra NOPAT (risultato netto operativo dopo le tasse) e <strong>il</strong> costo del capitale.<br />

Indici di rischiosità<br />

DATI AL<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

31.12.2010<br />

COMPARABILE 1<br />

Crediti in sofferenza netti / crediti verso clientela 2,98% 2,94% 2,95%<br />

Crediti deteriorati netti / crediti verso clientela 6,80% 6,74% 6,89%<br />

1. Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo “Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni” della presente Relazione intermedia sulla gestione.<br />

Patrimonio e coefficienti di vig<strong>il</strong>anza<br />

DATI AL 30.06.2011<br />

INCLUSI<br />

CASHES<br />

ESCLUSI<br />

CASHES<br />

DATI AL<br />

31.12.2010<br />

Patrimonio di vig<strong>il</strong>anza (m<strong>il</strong>ioni di €) 60.047 60.047 57.655<br />

Totale attività ponderate per <strong>il</strong> rischio (m<strong>il</strong>ioni di €) 445.160 445.160 454.850<br />

Core Tier 1 Ratio 9,12% 8,49% 8,58%<br />

Patrimonio totale Vig<strong>il</strong>anza / Totale attività ponderate 13,49% 13,49% 12,68%<br />

Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo Capital and Value Management - Ratio patrimoniali.<br />

Ratings<br />

DEBITO<br />

A BREVE<br />

DEBITO<br />

A MEDIO LUNGO<br />

OUTLOOK<br />

Fitch Ratings F-1 A STABLE<br />

Moody’s Investors Service P-1 Aa3 REVIEW 1<br />

Standard & Poor’s A-1 A STABLE<br />

1. Attualmente in fase di revisione per possib<strong>il</strong>e downgrade.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

13


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Schemi di b<strong>il</strong>ancio riclassificati<br />

Stato patrimoniale consolidato (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

VARIAZIONE<br />

ATTIVO<br />

30.06.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Cassa e disponib<strong>il</strong>ità liquide 6.596 6.414 + 182 + 2,8%<br />

Attività finanziarie di negoziazione 107.203 122.551 - 15.348 - 12,5%<br />

Crediti verso banche 71.544 70.215 + 1.328 + 1,9%<br />

Crediti verso clientela 561.792 555.653 + 6.139 + 1,1%<br />

Investimenti finanziari 97.352 96.148 + 1.204 + 1,3%<br />

Coperture 10.718 13.616 - 2.899 - 21,3%<br />

Attività materiali 12.345 12.611 - 267 - 2,1%<br />

Avviamenti 20.244 20.428 - 184 - 0,9%<br />

Altre attività immateriali 5.007 5.164 - 158 - 3,1%<br />

Attività fiscali 12.329 12.961 - 632 - 4,9%<br />

Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 798 776 + 22 + 2,9%<br />

Altre attività 12.845 12.949 - 104 - 0,8%<br />

Totale dell’attivo 918.772 929.488 - 10.716 - 1,2%<br />

(m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

VARIAZIONE<br />

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO<br />

30.06.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Debiti verso banche 115.688 111.735 + 3.953 + 3,5%<br />

Debiti verso clientela 406.713 402.248 + 4.464 + 1,1%<br />

Titoli in circolazione 179.223 180.990 - 1.767 - 1,0%<br />

Passività finanziarie di negoziazione 98.035 114.099 - 16.064 - 14,1%<br />

Passività finanziarie valutate al fair value 1.065 1.268 - 203 - 16,0%<br />

Coperture 10.040 12.479 - 2.439 - 19,5%<br />

Fondi per rischi ed oneri 8.252 8.088 + 164 + 2,0%<br />

Passività fiscali 5.356 5.837 - 481 - 8,2%<br />

Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione 976 1.395 - 419 - 30,0%<br />

Altre passività 25.302 23.645 + 1.657 + 7,0%<br />

Patrimonio di pertinenza di terzi 3.397 3.479 - 82 - 2,4%<br />

Patrimonio di pertinenza del Gruppo: 64.726 64.224 + 502 + 0,8%<br />

- capitale e riserve 63.384 63.237 + 147 + 0,2%<br />

- riserve di valutazione attività disponib<strong>il</strong>i<br />

per la vendita e di Cash-flow hedge 20 (336) + 357 n.s.<br />

- ut<strong>il</strong>e netto 1.321 1.323 - 3 - 0,2%<br />

Totale del passivo e del patrimonio netto 918.772 929.488 - 10.716 - 1,2%<br />

Rispetto ai dati pubblicati in precedenza, a partire dal primo trimestre 2011 “Debiti verso clientela” e “Titoli in circolazione” sono esposti separatamente.<br />

14<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Conto economico consolidato (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

1° SEMESTRE VARIAZIONE<br />

2011 2010 ASSOLUTA % NORMALIZZATA 1<br />

Interessi netti 7.787 7.846 - 59 - 0,7% - 0,8%<br />

Dividendi e altri proventi su partecipazioni 243 195 + 48 + 24,6% + 24,1%<br />

Commissioni nette 4.264 4.307 - 43 - 1,0% - 0,7%<br />

Risultato negoziazione, copertura e fair value 990 618 + 372 + 60,2% + 59,7%<br />

Saldo altri proventi/oneri 99 213 - 114 - 53,7% - 58,8%<br />

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 13.383 13.179 + 204 + 1,6% + 1,5%<br />

Spese per <strong>il</strong> personale (4.675) (4.653) - 21 + 0,5% - 0,0%<br />

Altre spese amministrative (2.762) (2.742) - 20 + 0,7% + 0,4%<br />

Recuperi di spesa 217 209 + 8 + 3,9% + 4,0%<br />

Rettifiche di valore su immob<strong>il</strong>izzazioni materiali e immateriali (563) (559) - 4 + 0,7% - 0,4%<br />

Costi operativi (7.783) (7.745) - 38 + 0,5% - 0,0%<br />

RISULTATO DI GESTIONE 5.600 5.433 + 167 + 3,1% + 3,6%<br />

Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti<br />

per garanzie e impegni (2.685) (3.507) + 822 - 23,4% - 23,2%<br />

RISULTATO NETTO DI GESTIONE 2.915 1.927 + 989 + 51,3% + 51,9%<br />

Accantonamenti per rischi ed oneri (405) (262) - 143 + 54,7% + 55,4%<br />

Oneri di integrazione (6) (11) + 5 - 42,8% - 42,5%<br />

Profitti netti da investimenti 69 115 - 46 - 40,0% - 42,0%<br />

UTILE LORDO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE 2.573 1.769 + 804 + 45,5% + 45,9%<br />

Imposte sul reddito del periodo (1.018) (724) - 295 + 40,7% + 38,7%<br />

UTILE NETTO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE 1.555 1.045 + 510 + 48,8% + 50,7%<br />

Ut<strong>il</strong>e (Perdita) delle attività in via di dismissione<br />

al netto delle imposte - - - - -<br />

UTILE (PERDITA) DI PERIODO 1.555 1.045 + 510 + 48,8% + 50,7%<br />

Ut<strong>il</strong>e di pertinenza di terzi (205) (119) - 87 + 73,2% + 69,1%<br />

UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA 1.350 927 + 423 + 45,6% + 48,4%<br />

Effetti economici della “Purchase Price Allocation” (29) (96) + 67 - 69,8% - 70,8%<br />

Rettifiche di valore su avviamenti - (162) + 162 - 100,0% - 100,0%<br />

UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 1.321 669 + 652 + 97,5% + 100,0%<br />

Note:<br />

1. Variazioni a cambi e perimetri costanti.<br />

A partire dal primo trimestre 2011 la PPA relativa all’acquisizione di HVB, in precedenza distribuita su più voci di conto economico, è interamente allocata alla voce “Effetti economici della Purchase Price Allocation”<br />

(come fatto per la PPA relativa all’operazione di fusione Capitalia). I precedenti periodi sono stati coerentemente riesposti.<br />

Nell’ambito dell’operazione di aggregazione, avvenuta nel novembre 2010, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati<br />

nel primo semestre 2010 - relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da <strong>UniCredit</strong> S.p.A., da “commissioni nette” a “interessi netti”.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

15


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Evoluzione trimestrale<br />

Stato patrimoniale consolidato (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

CONSISTENZE AL<br />

ATTIVO<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 30.09.2010 30.06.2010 31.03.2010<br />

Cassa e disponib<strong>il</strong>ità liquide 6.596 5.982 6.414 4.935 7.225 5.796<br />

Attività finanziarie di negoziazione 107.203 106.400 122.551 156.983 152.100 138.495<br />

Crediti verso banche 71.544 67.319 70.215 77.977 80.295 91.862<br />

Crediti verso clientela 561.792 558.825 555.653 558.836 558.770 563.894<br />

Investimenti finanziari 97.352 96.373 96.148 89.286 76.679 70.906<br />

Coperture 10.718 9.828 13.616 18.679 17.520 15.557<br />

Attività materiali 12.345 12.629 12.611 12.155 12.148 12.161<br />

Avviamenti 20.244 20.293 20.428 20.570 20.808 20.815<br />

Altre attività immateriali 5.007 5.061 5.164 5.082 5.213 5.288<br />

Attività fiscali 12.329 12.797 12.961 12.615 12.375 12.949<br />

Attività non correnti e gruppi<br />

di attività in via di dismissione 798 726 776 823 853 640<br />

Altre attività 12.845 14.744 12.949 10.863 10.658 10.505<br />

Totale dell’attivo 918.772 910.977 929.488 968.804 954.644 948.867<br />

(m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

CONSISTENZE AL<br />

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 30.09.2010 30.06.2010 31.03.2010<br />

Debiti verso banche 115.688 112.908 111.735 106.059 115.363 112.828<br />

Debiti verso clientela 406.713 401.923 402.248 393.806 390.891 384.359<br />

Titoli in circolazione 179.223 180.446 180.990 194.765 186.454 208.180<br />

Passività finanziarie di negoziazione 98.035 97.016 114.099 149.382 139.487 122.753<br />

Passività finanziarie valutate al fair value 1.065 1.156 1.268 1.351 1.423 1.601<br />

Coperture 10.040 8.447 12.479 17.105 16.505 14.248<br />

Fondi per rischi ed oneri 8.252 8.156 8.088 7.858 7.957 8.010<br />

Passività fiscali 5.356 5.821 5.837 6.533 6.229 7.174<br />

Passività associate a gruppi<br />

di attività in via di dismissione 976 761 1.395 1.017 403 262<br />

Altre passività 25.302 26.153 23.645 23.004 22.178 20.712<br />

Patrimonio di pertinenza di terzi 3.397 3.502 3.479 3.438 3.326 3.452<br />

Patrimonio di pertinenza del Gruppo: 64.726 64.686 64.224 64.487 64.428 65.288<br />

- capitale e riserve 63.384 64.259 63.237 63.274 63.664 64.135<br />

- riserve di valutazione attività disponib<strong>il</strong>i<br />

per la vendita e di Cash-flow hedge 20 (384) (336) 210 95 633<br />

- ut<strong>il</strong>e netto 1.321 810 1.323 1.003 669 520<br />

Totale del passivo e del patrimonio netto 918.772 910.977 929.488 968.804 954.644 948.867<br />

Rispetto ai dati pubblicati in precedenza, a partire dal primo trimestre 2011 “Debiti verso clientela” e “Titoli in circolazione” sono esposti separatamente.<br />

16<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Conto economico consolidato (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

2011 2010<br />

2° TRIM. 1° TRIM. 4° TRIM. 3° TRIM. 2° TRIM. 1° TRIM.<br />

Interessi netti 3.903 3.884 3.982 3.893 3.956 3.890<br />

Dividendi e altri proventi su partecipazioni 126 117 144 69 135 60<br />

Commissioni nette 2.096 2.168 2.155 1.993 2.171 2.136<br />

Risultato negoziazione, copertura e fair value 290 700 53 381 58 560<br />

Saldo altri proventi/oneri 39 59 139 86 114 99<br />

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 6.455 6.928 6.474 6.422 6.433 6.746<br />

Spese per <strong>il</strong> personale (2.342) (2.333) (2.196) (2.356) (2.331) (2.322)<br />

Altre spese amministrative (1.418) (1.345) (1.407) (1.330) (1.401) (1.341)<br />

Recuperi di spesa 113 104 164 111 108 101<br />

Rettifiche di valore su immob<strong>il</strong>izzazioni materiali<br />

e immateriali (279) (284) (282) (284) (278) (281)<br />

Costi operativi (3.925) (3.858) (3.720) (3.859) (3.903) (3.842)<br />

RISULTATO DI GESTIONE 2.530 3.070 2.754 2.563 2.530 2.903<br />

Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti<br />

per garanzie e impegni (1.181) (1.504) (1.751) (1.634) (1.716) (1.791)<br />

RISULTATO NETTO DI GESTIONE 1.349 1.566 1.003 929 814 1.113<br />

Accantonamenti per rischi ed oneri (244) (161) (472) (32) (106) (156)<br />

Oneri di integrazione (3) (3) (254) (16) (6) (6)<br />

Profitti netti da investimenti (15) 84 (155) 4 47 68<br />

UTILE LORDO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE 1.087 1.486 121 886 749 1.020<br />

Imposte sul reddito del periodo (463) (555) 509 (380) (331) (393)<br />

UTILE NETTO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE 624 932 630 505 418 627<br />

Ut<strong>il</strong>e delle attività in via di dismissione al netto<br />

delle imposte - - - - - -<br />

UTILE (PERDITA) DI PERIODO 624 932 630 505 418 627<br />

Ut<strong>il</strong>e di pertinenza di terzi (99) (107) (80) (122) (56) (63)<br />

UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO<br />

ANTE PPA 525 825 550 383 362 564<br />

Effetti economici della “Purchase Price<br />

Allocation” (14) (15) (30) (49) (52) (44)<br />

Rettifiche di valore su avviamenti - - (199) - (162) -<br />

UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 511 810 321 334 148 520<br />

Note:<br />

A partire dal primo trimestre 2011 la PPA relativa all’acquisizione di HVB, in precedenza distribuita su più voci di conto economico, è interamente allocata alla voce “Effetti economici della Purchase Price Allocation”<br />

(come fatto per la PPA relativa all’operazione di fusione Capitalia). I precedenti periodi sono stati coerentemente riesposti.<br />

Nell’ambito dell’operazione di aggregazione, avvenuta a novembre 2010, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - dei primi tre<br />

trimestri 2010 - relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da <strong>UniCredit</strong> S.p.A., da “Commissioni nette” a “Interessi netti”.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

17


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Confronto secondo trimestre 2011/2010<br />

Conto economico riclassificato (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

2° TRIMESTRE VARIAZIONE<br />

2011 2010 ASSOLUTA % NORMALIZZATA 1<br />

Interessi netti 3.903 3.956 - 52 - 1,3% - 0,9%<br />

Dividendi e altri proventi su partecipazioni 126 135 - 9 - 6,4% - 6,9%<br />

Commissioni nette 2.096 2.171 - 75 - 3,4% - 2,8%<br />

Risultato negoziazione, copertura e fair value 290 58 + 233 + 404,6% + 399,1%<br />

Saldo altri proventi/oneri 39 114 - 75 - 65,5% - 69,6%<br />

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 6.455 6.433 + 22 + 0,3% + 0,7%<br />

Spese per <strong>il</strong> personale (2.342) (2.331) - 11 + 0,5% + 0,1%<br />

Altre spese amministrative (1.418) (1.401) - 16 + 1,2% + 0,7%<br />

Recuperi di spesa 113 108 + 6 + 5,2% + 5,4%<br />

Rettifiche di valore su immob<strong>il</strong>izzazioni materiali e immateriali (279) (278) - 1 + 0,2% - 1,6%<br />

Costi operativi (3.925) (3.903) - 22 + 0,6% + 0,0%<br />

RISULTATO DI GESTIONE 2.530 2.530 - + 0,0% + 1,8%<br />

Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti<br />

per garanzie e impegni (1.181) (1.716) + 535 - 31,2% - 30,6%<br />

RISULTATO NETTO DI GESTIONE 1.349 814 + 535 + 65,8% + 68,9%<br />

Accantonamenti per rischi ed oneri (244) (106) - 138 + 130,6% + 132,5%<br />

Oneri di integrazione (3) (6) + 2 - 43,2% - 43,0%<br />

Profitti netti da investimenti (15) 47 - 62 n.s. n.s.<br />

UTILE LORDO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE 1.087 749 + 338 + 45,1% + 48,1%<br />

Imposte sul reddito del periodo (463) (331) - 132 + 40,0% + 35,9%<br />

UTILE NETTO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE 624 418 + 205 + 49,1% + 57,4%<br />

Ut<strong>il</strong>e (Perdita) delle attività in via di dismissione<br />

al netto delle imposte - - - - -<br />

UTILE (PERDITA) DI PERIODO 624 418 + 205 + 49,1% + 57,4%<br />

Ut<strong>il</strong>e di pertinenza di terzi (99) (56) - 43 + 77,3% + 70,7%<br />

UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA 525 362 + 162 + 44,8% + 55,4%<br />

Effetti economici della “Purchase Price Allocation” (14) (52) + 38 - 73,0% - 73,7%<br />

Rettifiche di valore su avviamenti - (162) + 162 - 100,0% - 100,0%<br />

UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 511 148 + 362 + 244,3% + 257,1%<br />

Note:<br />

1. Variazioni a cambi e perimetri costanti.<br />

A partire dal primo trimestre 2011 la PPA relativa all’acquisizione di HVB, in precedenza distribuita su più voci di conto economico, è interamente allocata alla voce “Effetti economici della Purchase Price Allocation”<br />

(come fatto per la PPA relativa all’operazione di fusione Capitalia). I precedenti periodi sono stati coerentemente riesposti.<br />

Nell’ambito dell’operazione di aggregazione, avvenuta nel novembre 2010, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati del secondo<br />

trimestre - pubblicati nel 2010 - relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da <strong>UniCredit</strong> S.p.A., da “Commissioni nette” a “Interessi netti”.<br />

18<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Risultati per settori di attività<br />

Dati di sintesi per settore di attività (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

ITALIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

GERMANIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

AUSTRIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

POLONIA<br />

F&SME<br />

FACTORIES<br />

CORPORATE &<br />

INVESTMENT<br />

BANKING<br />

PRIVATE<br />

BANKING<br />

ASSET<br />

MANAGEMENT<br />

CENTRAL<br />

EASTERN<br />

EUROPE<br />

GROUP<br />

CORPORATE<br />

CENTER 1<br />

TOTALE<br />

CONSOLIDATO<br />

DI GRUPPO<br />

Dati economici<br />

MARGINE<br />

DI INTERMEDIAZIONE<br />

1° semestre 2011 3.440 803 584 576 980 4.475 474 421 2.331 (699) 13.383<br />

1° semestre 2010 3.357 771 589 532 991 4.014 466 411 2.243 (197) 13.179<br />

Costi operativi<br />

1° semestre 2011 (2.215) (720) (439) (356) (438) (1.370) (284) (235) (1.091) (634) (7.783)<br />

1° semestre 2010 (2.296) (694) (416) (347) (425) (1.381) (285) (242) (1.040) (620) (7.745)<br />

RISULTATO DI GESTIONE<br />

1° semestre 2011 1.225 82 145 220 541 3.105 190 185 1.240 (1.333) 5.600<br />

1° semestre 2010 1.061 78 173 185 566 2.633 182 170 1.204 (816) 5.433<br />

UTILE LORDO<br />

OPERATIVITÀ CORRENTE<br />

1° semestre 2011 209 57 54 169 246 2.306 182 185 753 (1.589) 2.573<br />

1° semestre 2010 18 (26) 39 125 188 1.483 177 168 564 (967) 1.769<br />

Dati patrimoniali<br />

CREDITI<br />

VERSO CLIENTELA<br />

al 30 giugno 2011 128.735 44.971 22.053 9.395 54.081 216.593 6.867 - 67.444 11.653 561.792<br />

al 31 dicembre 2010 125.708 46.885 22.122 8.764 54.460 212.826 6.970 - 66.308 11.611 555.653<br />

RACCOLTA DIRETTA<br />

CLIENTELA E TITOLI<br />

al 30 giugno 2011 94.550 40.357 23.384 12.898 17.988 131.538 24.405 - 55.084 185.732 585.936<br />

al 31 dicembre 2010 97.349 39.252 23.516 13.166 15.589 131.244 24.974 - 56.902 181.245 583.239<br />

RWA TOTALI<br />

al 30 giugno 2011 56.800 14.208 12.537 8.473 46.737 187.526 4.273 1.838 82.950 29.817 445.160<br />

al 31 dicembre 2010 52.945 15.447 16.325 7.943 46.380 198.557 4.368 1.898 79.176 31.811 454.850<br />

EVA<br />

1° semestre 2011 (173) (8) (14) 60 (33) 751 99 112 150 (1.701) (756)<br />

1° semestre 2010 (280) (56) (22) 40 (30) 220 103 107 26 (979) (871)<br />

Cost/income ratio<br />

1° semestre 2011 64,4% 89,8% 75,2% 61,8% 44,7% 30,6% 59,9% 56,0% 46,8% -90,7% 58,2%<br />

1° semestre 2010 68,4% 89,9% 70,6% 65,3% 42,9% 34,4% 61,1% 58,7% 46,4% n.s. 58,8%<br />

Numero Dipendenti 2<br />

al 30 giugno 2011 30.917 7.479 3.741 14.197 6.065 9.637 3.020 1.964 51.495 32.046 160.562<br />

al 31 dicembre 2010 31.895 7.511 3.748 14.260 5.850 9.599 3.013 1.888 51.598 32.648 162.009<br />

Note:<br />

I dati 2010 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute dopo <strong>il</strong> 31 marzo 2011 nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo EVA.<br />

1. Global Banking Services, Corporate Centre, elisioni e rettifiche di consolidamento non attribuite ai singoli settori di attività.<br />

2. “Full Time Equivalent”. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui <strong>il</strong> Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

19


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Dati storici del Gruppo<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A. (già Unicredito Italiano S.p.A.) e l’omonimo gruppo<br />

di società alla stessa facente capo nascono dalla integrazione,<br />

realizzata nell’ottobre 1998, tra l’allora Credito Italiano S.p.A.,<br />

fondato nel 1870 con <strong>il</strong> nome di Banca di Genova, e Unicredito<br />

S.p.A., holding che deteneva le partecipazioni di controllo in Banca<br />

CRT, CRV e Cassamarca. In virtù di tale integrazione, <strong>il</strong> gruppo<br />

Credito Italiano ed <strong>il</strong> gruppo Unicredito hanno messo in comune la<br />

forza dei rispettivi prodotti e la complementarietà della copertura<br />

geografica allo scopo di competere più efficacemente sui mercati<br />

dei servizi bancari e finanziari sia in Italia che in Europa, dando<br />

così vita al gruppo <strong>UniCredit</strong>. Fin dalla sua creazione, <strong>il</strong> Gruppo ha<br />

continuato ad espandersi in Italia e nei Paesi dell’Europa dell’Est, sia<br />

tramite acquisizioni, sia attraverso la crescita organica, consolidando<br />

<strong>il</strong> proprio ruolo anche in settori di r<strong>il</strong>evante significatività al di fuori<br />

dell’Europa, quali <strong>il</strong> settore dell’Asset Management negli Stati Uniti<br />

d’America.<br />

Tale espansione é stata caratterizzata, in modo particolare:<br />

• dall’integrazione con <strong>il</strong> gruppo HVB, realizzata attraverso un’offerta<br />

pubblica di scambio promossa da <strong>UniCredit</strong> in data 26 agosto<br />

2005 per assumere <strong>il</strong> controllo di HVB e delle società facenti capo<br />

alla stessa. A seguito di tale offerta, perfezionata nel corso del<br />

2005, <strong>UniCredit</strong> ha infatti acquisito una quota pari al 93,93% del<br />

capitale sociale di HVB (la partecipazione è ora al 100%, in seguito<br />

all’acquisto, concluso <strong>il</strong> 15 settembre 2008, delle quote di<br />

minoranza - c.d. “squeeze-out”- come previsto dalla normativa tedesca);<br />

• dall’integrazione con <strong>il</strong> gruppo Capitalia, realizzata mediante<br />

fusione per incorporazione di Capitalia in <strong>UniCredit</strong>, divenuta<br />

efficace a far data dal 1° ottobre 2007.<br />

Dati storici del Gruppo 2001 - 2011<br />

IAS/IFRS DL 87/92<br />

1° SEM.<br />

2011 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2004 2003 2002 2001<br />

Conto economico (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

Margine di intermediazione 13.383 26.347 27.572 26.866 25.893 23.464 11.024 10.203 10.375 10.465 10.099 9.989<br />

Costi operativi (7.783) (15.483) (15.324) (16.692) (14.081) (13.258) (6.045) (5.701) (5.941) (5.703) (5.483) (5.263)<br />

Risultato di gestione 5.600 10.864 12.248 10.174 11.812 10.206 4.979 4.502 4.434 4.762 4.616 4.726<br />

Ut<strong>il</strong>e lordo dell’operatività corrente 2.573 2.517 3.300 5.458 9.355 8.210 4.068 3.238 2.988 3.257 2.924 3.212<br />

Ut<strong>il</strong>e (perdita) del periodo 1.555 1.876 2.291 4.831 6.678 6.128 2.731 2.239 2.300 2.090 1.962 1.954<br />

Ut<strong>il</strong>e netto di pertinenza del Gruppo 1.321 1.323 1.702 4.012 5.961 5.448 2.470 2.069 2.131 1.961 1.801 1.454<br />

Stato patrimoniale (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

Totale attivo 918.772 929.488 928.760 1.045.612 1.021.758 823.284 787.284 260.909 265.855 238.256 213.349 208.388<br />

Crediti verso clientela 561.792 555.653 564.986 612.480 574.206 441.320 425.277 139.723 144.438 126.709 113.824 117.622<br />

di cui: sofferenze 16.729 16.344 12.692 10.464 9.932 6.812 6.861 2.621 2.621 2.373 2.104 1.822<br />

Raccolta da clientela e titoli 585.936 583.239 596.396 591.290 630.533 495.255 462.226 155.079 156.923 135.274 126.745 127.320<br />

Patrimonio netto<br />

di pertinenza del Gruppo 64.726 64.224 59.689 54.999 57.724 38.468 35.199 14.373 14.036 13.013 12.261 9.535<br />

Indici di redditività (%)<br />

ROE 1 5,2 2,7 3,8 9,5 15,6 16,7 15,6 15,7 17,9 17,7 17,2 18<br />

Risultato di gestione/totale attivo 1 0,61 1,17 1,32 0,97 1,16 1,24 0,63 1,73 1,67 2,00 2,16 2,27<br />

Cost/income ratio 58,2 58,8 55,6 62,1 54,4 56,5 54,8 55,9 57,3 54,5 54,3 52,7<br />

1. Dati annualizzati.<br />

I dati esposti in tabella sono i dati storici pubblicati nei diversi periodi. Essi non consentono un confronto omogeneo in quanto non vengono riesposti a seguito di riclassifiche.<br />

Totale attivo<br />

(m<strong>il</strong>iardi €)<br />

1.200<br />

1.000<br />

800<br />

787 823<br />

1.022 1.046<br />

929 929 919<br />

600<br />

400<br />

200<br />

0<br />

208 213 238 266 261<br />

2001 2002 2003 2004 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 1° SEM.<br />

DL 87/92<br />

IAS/IFRS<br />

2011<br />

20<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


L’azione <strong>UniCredit</strong><br />

Informazioni sul titolo azionario<br />

1° SEM.<br />

2011 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001<br />

Prezzo ufficiale azione ordinaria (€)<br />

- massimo 1,990 2,336 2,769 5,697 7,646 6,727 5,864 4,421 4,425 5,255 5,865<br />

- minimo 1,365 1,512 0,634 1,539 5,131 5,564 4,082 3,805 3,144 3,173 3,202<br />

- medio 1,700 1,931 1,902 3,768 6,541 6,161 4,596 4,083 3,959 4,273 4,830<br />

- fine periodo 1,435 1,570 2,358 1,728 5,659 6,654 5,819 4,225 4,303 3,808 4,494<br />

Numero azioni (m<strong>il</strong>ioni)<br />

- in circolazione a fine periodo 1 19.298,0 19.297,6 16.779,3 13.368,1 13.278,4 10.351,3 10.303,6 6.249,7 6.316,3 6.296,1 5.046,4<br />

- con diritto godimento del dividendo 18.306,2 18.330,5 18.329,5 13.372,7 13.195,3 10.357,9 10.342,3 6.338,0 6.316,3 6.296,1 5.131,1<br />

di cui: azioni di risparmio 24,2 24,2 24,2 21,7 21,7 21,7 21,7 21,7 21,7 21,7 21,7<br />

- medio 1 19.297,2 19.101,8 16.637,8 13.204,6 11.071,6 10.345,2 6.730,3 6.303,6 - - -<br />

Dividendo<br />

- complessivo (m<strong>il</strong>ioni di €) 550 550 (*) 3.431 2.486 2.276 1.282 1.080 995 724<br />

- unitario per azione ordinaria 0,030 0,030 (*) 0,260 0,240 0,220 0,205 0,171 0,158 0,141<br />

- unitario per azione di risparmio 0,045 0,045 (*) 0,275 0,255 0,235 0,220 0,186 0,173 0,156<br />

1. Il numero di azioni è al netto delle azioni proprie e comprende n. 967,6 m<strong>il</strong>ioni di azioni detenute a titolo di usufrutto.<br />

(*) Il dividendo relativo all’esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione di risparmio (per complessivi 0,5 m<strong>il</strong>ioni) e mediante attribuzione di nuove azioni con un aumento di capitale gratuito.<br />

Indici di borsa<br />

IAS/IFRS DL. 87/92<br />

1° SEM.<br />

2011 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2004 2003 2002 2001<br />

Patrimonio netto (m<strong>il</strong>ioni di €) 64.726 64.224 59.689 54.999 57.690 38.468 35.199 14.373 14.036 13.013 12.261 9.535<br />

Ut<strong>il</strong>e netto (m<strong>il</strong>ioni di €) 1.321 1.323 1.702 4.012 5.901 5.448 2.470 2.069 2.131 1.961 1.801 1.454<br />

Patrimonio netto per azione (€) 3,35 3,33 3,56 4,11 4,34 3,72 3,42 2,30 2,21 2,06 1,95 1,89<br />

Price/ Book value 0,43 0,47 0,66 0,42 1,30 1,79 1,70 1,84 1,91 2,09 1,96 2,38<br />

Earnings per share 1 (€) 0,14 0,06 0,10 0,30 0,53 0,53 0,37 0,33 0,34 0,31 0,29 0,28<br />

Payout ratio (%) 41,6 32,3 (*) 58,1 45,6 92,1 60,2 55,1 55,2 49,8<br />

Dividendo azione ordinaria/<br />

prezzo medio (%) 1,55 1,58 (*) 3,97 3,90 4,79 5,02 4,32 3,70 2,92<br />

(*) Il dividendo relativo all’esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione di risparmio (per complessivi 0,5 m<strong>il</strong>ioni) e mediante attribuzione di nuove azioni con un aumento di capitale gratuito.<br />

Il dato relativo all’EPS del 2008, pubblicato in occasione della relazione consolidata al 31 dicembre 2008, pari a 0,30 euro, si è modificato in 0,26 euro per l’incremento del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito<br />

(IAS 33 § 28). A seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes, ai fini del calcolo dell’EPS l’ut<strong>il</strong>e netto di esercizio del 2009 pari a<br />

1.702 m<strong>il</strong>ioni si è modificato in 1.571 m<strong>il</strong>ioni, l’ut<strong>il</strong>e netto del 2010, pari a 1.323 m<strong>il</strong>ioni, si è modificato in 1.167 m<strong>il</strong>ioni. L’ut<strong>il</strong>e di periodo del primo semestre 2011 pari a 1.321 m<strong>il</strong>ioni si è modificato in 1.238 m<strong>il</strong>ioni.<br />

1. Dati annualizzati.<br />

Ut<strong>il</strong>e per azione<br />

(€)<br />

0,60<br />

0,50<br />

0,53 0,53<br />

0,40<br />

0,30<br />

0,28 0,29<br />

0,31<br />

0,34 0,33<br />

0,37<br />

0,30<br />

0,20<br />

0,10<br />

0,10<br />

0,06<br />

0,14<br />

0,00<br />

2001 2002 2003 2004 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 1° SEM.<br />

DL 87/92<br />

IAS/IFRS<br />

2011 1<br />

1. Dato annualizzato.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

21


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Risultati del Gruppo<br />

Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari<br />

Scenario internazionale<br />

USA/Eurozona<br />

La ripresa dell’economia mondiale continua a procedere e sembra<br />

aver raggiunto una certa sostenib<strong>il</strong>ità. Gli indicatori più recenti,<br />

comunque, mostrano un rallentamento dell’attività globale nel<br />

secondo trimestre del 2011. Questo rallentamento riflette in parte<br />

gli effetti del terremoto in Giappone sull’economia del paese e,<br />

attraverso la catena di distribuzione mondiale, sull’economia globale,<br />

ed una moderazione delle dinamiche di crescita negli Stati Uniti,<br />

dovuta all’aumento dei prezzi del petrolio e delle materie prime,<br />

al maltempo e ai problemi di distribuzione legati al terremoto in<br />

Giappone. Il rallentamento, dunque, sembra essere legato soprattutto<br />

a fattori temporanei.<br />

Le prospettive di breve termine, comunque, presentano alcuni<br />

rischi. Innanzitutto, in alcune economie emergenti, la forte crescita<br />

ha alimentato un aumento delle pressioni inflazionistiche, che ha<br />

indotto le autorità monetarie (ad esempio, in Cina) ad implementare<br />

una politica monetaria restrittiva. Quest’ultima probab<strong>il</strong>mente<br />

contribuirà a rallentare leggermente la crescita nei prossimi<br />

mesi con possib<strong>il</strong>i ripercussioni sull’economia globale. Inoltre, <strong>il</strong><br />

necessario consolidamento fiscale nei paesi avanzati potrebbe<br />

contribuire a rallentare la crescita già modesta di questi paesi, in<br />

particolare negli Stati Uniti, Giappone e nella periferia dell’area<br />

euro. Molto dipenderà anche dal mix di misure adottate al fine di<br />

ridurre <strong>il</strong> deficit di b<strong>il</strong>ancio. Per quanto riguarda la crisi del debito<br />

sovrano, <strong>il</strong> recente accordo tra i membri dell’area euro circa un<br />

secondo piano di aiuti alla Grecia sembra aver calmato i mercati,<br />

anche se le misure approvate probab<strong>il</strong>mente non saranno risolutive<br />

della crisi del debito.<br />

Negli Stati Uniti, <strong>il</strong> prodotto interno lordo è cresciuto del 1,9%<br />

nel primo trimestre del 2011 (tasso trimestrale annualizzato),<br />

rallentando rispetto al 3,1% registrato nel quarto trimestre del<br />

2010. Questo rallentamento riflette principalmente una crescita<br />

più moderata dei consumi. Gli indicatori più recenti anticipano una<br />

crescita ancora più modesta nel secondo trimestre. Il rallentamento<br />

sembra essere principalmente legato a fattori temporanei quali<br />

l’aumento del prezzo del petrolio e delle materie prime, che<br />

ha ridotto <strong>il</strong> reddito disponib<strong>il</strong>e delle famiglie, e ai problemi<br />

di distribuzione legati al terremoto in Giappone. La situazione<br />

del mercato del lavoro, dopo un miglioramento nei primi mesi<br />

dell’anno, ha registrato un deterioramento a maggio. L’aumento<br />

degli occupati è stato di soltanto 54.000 unità, <strong>il</strong> valore più basso<br />

da settembre 2010. Il tasso di disoccupazione è aumentato di un<br />

punto percentuale, attestandosi al 9,1%. Anche <strong>il</strong> deterioramento<br />

nel mercato del lavoro, comunque, sembra essere imputab<strong>il</strong>e<br />

prevalentemente a fattori temporanei.<br />

Il deficit federale rimane una delle questioni spinose. L’agenzia<br />

Standard and Poor’s ha abbassato le prospettive di rating di lungo<br />

termine per gli Stati Uniti da “stab<strong>il</strong>i” a “negative” a causa del<br />

permanere di un deficit elevato (10,6% del PIL) e della mancanza di<br />

misure concrete per la sua riduzione nel medio termine. Inoltre, le<br />

continue discussioni sull’aumento del tetto del debito contribuiscono<br />

ad alimentare un clima di incertezza.<br />

L’area euro ha registrato una crescita solida nel primo trimestre<br />

del 2011 (0,8% rispetto al trimestre precedente), guidata dai<br />

paesi core ed in particolare dalla Germania (1,5%) e dalla Francia<br />

(1,0%). Il principale motore della crescita nel primo trimestre è<br />

stata la domanda interna ed in particolare gli investimenti (2,1%)<br />

che hanno evidenziato una crescita superiore alle attese. Un’altra<br />

sorpresa è stata la spesa governativa (0,8%), mentre la crescita<br />

dei consumi si è mostrata relativamente modesta (0,3%). Il fatto<br />

che la crescita nel primo trimestre dell’anno sia stata guidata<br />

principalmente dalla domanda domestica evidenzia che la ripresa<br />

economica ha ormai raggiunto piena sostenib<strong>il</strong>ità.<br />

I primi dati relativi all’attività economica disponib<strong>il</strong>i per <strong>il</strong> secondo<br />

trimestre suggeriscono un potenziale rallentamento della crescita<br />

nell’area euro, che comunque rimane su livelli solidi. Questa<br />

decelerazione sembra essere dovuta prevalentemente ad un<br />

rallentamento della attività nel settore manifatturiero, dovuto agli<br />

sp<strong>il</strong>l-over negativi del terremoto in Giappone ed all’aumento dei<br />

prezzi dell’energia.<br />

Nonostante i primi segnali di indebolimento dell’economia ed <strong>il</strong><br />

persistere di tensioni nella periferia dell’area euro, la Banca Centrale<br />

Europea ha segnalato l’intenzione di alzare <strong>il</strong> tasso di riferimento<br />

a luglio, dopo l’aumento di 25 punti base che ha portato <strong>il</strong> tasso<br />

all’1,25% ad apr<strong>il</strong>e. È anche molto probab<strong>il</strong>e che al meeting di luglio<br />

<strong>il</strong> presidente Trichet segnali l’intenzione di lasciare la porta aperta<br />

ad ulteriori aumenti prima della fine dell’anno. Di conseguenza,<br />

ci attendiamo <strong>il</strong> tasso refi a 1,75% alla fine del 2011. All’inizio<br />

di giugno, la Banca Centrale ha anche rivisto leggermente in<br />

rialzo le proiezioni di crescita ed inflazione per l’anno in corso<br />

(rispettivamente, da 1,7% a 1,9%, e da 2,3% a 2,6%), confermando<br />

l’idea che la ripresa nella area euro è comunque ben radicata.<br />

Negli USA, la Federal Reserve continua a mantenere <strong>il</strong> tasso sui<br />

Fed funds invariato al minimo storico - in un intervallo compreso<br />

tra 0% e 0,25% - e ad escludere azioni imminenti sul tasso di<br />

interesse. Le minute di apr<strong>il</strong>e del FOMC confermano che, secondo<br />

la Fed, le condizioni economiche correnti richiedono tassi ad un<br />

livello eccezionalmente basso per un periodo di tempo protratto al<br />

fine di supportare l’economia e ad assicurare la stab<strong>il</strong>ità dei prezzi.<br />

Alla fine di giugno la Fed ha inoltre completato <strong>il</strong> programma di<br />

acquisto di titoli pubblici a lungo termine pari a USD 600 m<strong>il</strong>iardi,<br />

come previsto.<br />

22<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Contesto bancario e mercati finanziari<br />

Nel primo semestre del 2011, la dinamica dei prestiti bancari al<br />

settore privato nei principali paesi dell’area euro si è mostrata in<br />

miglioramento, seppure <strong>il</strong> trend di recupero prosegua ancora a<br />

ritmi moderati, dato <strong>il</strong> permanere di dinamiche divergenti tra paesi.<br />

In particolare, per l’area euro nel complesso, i prestiti al settore<br />

privato hanno evidenziato a maggio una crescita del 2,7% a/a,<br />

trainata da un progressivo recupero dei prestiti alle società non<br />

finanziarie e da una stab<strong>il</strong>izzazione, nell’intorno del 3% a/a, dei<br />

prestiti alle famiglie. Per questi ultimi, una maggiore incertezza ha<br />

caratterizzato l’evoluzione del credito al consumo, dove una limitata<br />

necessità di finanziamento di beni durevoli, una dinamica ancora<br />

debole del reddito disponib<strong>il</strong>e ed alti livelli di indebitamento delle<br />

famiglie tendono a limitare le potenzialità di recupero di questo<br />

segmento.<br />

La ripresa del credito al settore privato è proseguita, nel corso<br />

del primo semestre, nei paesi di riferimento del Gruppo, ad<br />

eccezione della Germania, dove sembra ancora prevalere un<br />

quadro di generale debolezza. In Italia si è osservato <strong>il</strong> ritmo di<br />

espansione più sostenuto, con i prestiti al settore privato che<br />

hanno evidenziato una crescita, su base annua, del 6,2% in<br />

apr<strong>il</strong>e (ultimo dato disponib<strong>il</strong>e), confermandosi in buon recupero<br />

sia rispetto allo scorso dicembre (3,8% a/a) sia rispetto ad apr<strong>il</strong>e<br />

dello scorso anno (0,8% a/a). La positiva evoluzione del credito<br />

bancario è stata alimentata soprattutto da una decisa ripresa dei<br />

prestiti alle imprese, in crescita del 4,8% a/a (1,6% a/a a dicembre<br />

2010) - miglioramento che si è mostrato in linea con la ripresa<br />

ciclica, sorprendendo lievemente al rialzo. L’attesa era, infatti, per<br />

un minore ricorso al finanziamento esterno da parte delle imprese<br />

italiane e l’avvio di un processo di develeraging, data una maggiore<br />

vulnerab<strong>il</strong>ità delle imprese in quest’ultima fase espansiva ed un<br />

più elevato livello di indebitamento rispetto al passato (84,1% del<br />

PIL a fine 2010, a fronte di una leva al 67% a fine 2005). I prestiti<br />

alle famiglie hanno confermato una espansione a tassi sostenuti<br />

nella prima parte del 2011 (8,4% a/a), ben superiori alla media di<br />

eurozona, con una tenuta dei prestiti per acquisto abitazione che<br />

ha b<strong>il</strong>anciato un nuovo rallentamento nella dinamica del credito al<br />

consumo (in crescita ancora all’1,8% a/a in apr<strong>il</strong>e).<br />

Un quadro di maggiore debolezza continua invece a caratterizzare<br />

<strong>il</strong> credito bancario in Germania, dove i prestiti al settore privato<br />

sembrano non evidenziare un chiaro trend di miglioramento,<br />

attestandosi nell’intorno di una crescita nulla (secondo le statistiche<br />

mens<strong>il</strong>i della BCE). I prestiti alle società non finanziarie in Germania<br />

permangono ancora in territorio negativo, mentre, per <strong>il</strong> credito<br />

alle famiglie, i prestiti per acquisto abitazione hanno continuato ad<br />

espandersi a tassi prossimi a solo l’1,0% a/a e <strong>il</strong> credito al consumo<br />

ha evidenziato una decelerazione al 2,5% a/a ad apr<strong>il</strong>e, da un più<br />

3,7% a dicembre dello scorso anno. In Austria, i prestiti al settore<br />

privato non hanno mostrato ulteriori spunti nel corso del primo<br />

semestre, confermando una moderata espansione, nell’intorno del<br />

2,0% a/a ad apr<strong>il</strong>e (2,9% a/a a dicembre 2010). In particolare, <strong>il</strong><br />

credito alle famiglie si è mostrato in lieve decelerazione, a seguito di<br />

una crescita più contenuta dei prestiti per acquisto abitazione e di<br />

un’ulteriore contrazione del credito al consumo, mentre i prestiti alle<br />

società non finanziarie hanno esibito una sostanziale stab<strong>il</strong>izzazione<br />

nel corso del primo semestre, con una espansione attestatasi<br />

nell’intorno del 2,0% a/a.<br />

A fronte di una dinamica comunque di ripresa per i prestiti<br />

bancari, <strong>il</strong> primo semestre del 2011 si è contraddistinto per un<br />

andamento piuttosto debole per l’attività di raccolta del sistema<br />

delle banche. Per quanto riguarda i principali paesi di riferimento<br />

per <strong>il</strong> Gruppo, in Italia si è registrato <strong>il</strong> rallentamento più netto, con<br />

i depositi alla clientela che in apr<strong>il</strong>e, per la prima volta negli ultimi<br />

dieci anni, hanno evidenziato una crescita nulla, indotta da una<br />

contrazione dei depositi in conto corrente (-2,0% a/a ad apr<strong>il</strong>e)<br />

e da una decelerazione dei depositi rimborsab<strong>il</strong>i con preavviso<br />

(3,8% a/a, da 5,4% a/a a dicembre 2010). In questo quadro<br />

di generale debolezza, è, comunque, incoraggiante <strong>il</strong> recupero<br />

osservato nella detenzione di obbligazioni bancarie, che sono<br />

tornate ad esibire una crescita positiva, seppure ancora modesta<br />

in un’ottica storica. La crescita dei depositi alla clientela si è<br />

indebolita anche in Germania, attestandosi al 3,5% a/a ad apr<strong>il</strong>e<br />

2011, dopo aver toccato un picco al 4,7% a/a a novembre dello<br />

scorso anno. Il rallentamento è imputab<strong>il</strong>e anche qui soprattutto ad<br />

un ridimensionamento nella crescita dei depositi in conto corrente,<br />

a fronte di un lieve recupero dei time deposits, in coerenza con<br />

uno scenario di rialzi dei tassi di interesse. In Austria, infine, i<br />

depositi verso la clientela, dopo un rallentamento marcato nei<br />

primissimi mesi dell’anno, si sono riportati ad apr<strong>il</strong>e sui livelli di<br />

fine 2010, con i depositi alle famiglie, in particolare i depositi in<br />

conto corrente, che hanno evidenziato una crescita prossima al 5%<br />

a/a, mentre i depositi diversi dai conti correnti hanno continuato a<br />

contrarsi di circa l’1,0% a/a.<br />

Per quanto riguarda i tassi bancari, sia i tassi attivi sia i tassi<br />

passivi si sono mostrati in rialzo, sostanzialmente, in tutti e tre<br />

i paesi di riferimento, recependo in parte l’evoluzione dei tassi<br />

del mercato monetario. In Italia, i tassi di interesse bancari sui<br />

prestiti si sono attestati al 3,76% in apr<strong>il</strong>e, dal minimo a 3,55%<br />

toccato a luglio dello scorso anno. La dinamica di rialzo dei tassi<br />

di interesse sui depositi è stata più contenuta, inducendo un<br />

lieve aumento della forbice bancaria (differenza fra <strong>il</strong> tasso medio<br />

sui prestiti e quello medio sui depositi) a 2,98% in apr<strong>il</strong>e, da<br />

2,93% a dicembre 2010. Una dinamica sim<strong>il</strong>e si è osservata in<br />

Austria, dove lo spread bancario è risultato in aumento, seppure<br />

a ritmi più modesti, raggiungendo <strong>il</strong> 2,07% in apr<strong>il</strong>e, da 1,98% a<br />

dicembre 2010. In lieve controtendenza la Germania, dove ad una<br />

stab<strong>il</strong>izzazione dei tassi di interesse sui prestiti, notoriamente più<br />

vischiosi, ha fatto seguito un aumento dei tassi di interesse sui<br />

depositi, determinando una ulteriore limatura della forbice bancaria<br />

al 3,49%, dal 3,56% a fine dello scorso anno.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

23


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Risultati del Gruppo (SEGUE)<br />

Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari (SEGUE)<br />

Il riacutizzarsi delle tensioni legate alle difficoltà della Grecia, ed al<br />

potenziale effetto contagio tra i paesi dell’area euro, ha pesato sui<br />

mercati finanziari, con la performance dei mercati azionari che si è<br />

deteriorata sensib<strong>il</strong>mente nel secondo trimestre dell’anno, con un<br />

lieve recupero solo nelle ultime settimane di giugno (dato l’esito<br />

positivo del voto di fiducia in Grecia). Ne è disceso che la borsa<br />

austriaca ha chiuso <strong>il</strong> primo semestre del 2011 con una riduzione<br />

prossima al 5%, rispetto a dicembre del 2010, mentre la borsa<br />

italiana, dopo aver segnato perdite fino a -5,1% (rispetto a dicembre<br />

2010), ha chiuso <strong>il</strong> semestre con una crescita marginalmente<br />

positiva (0,1%). In questo contesto, la borsa tedesca ha evidenziato la<br />

maggiore tenuta e, pur manifestando una dinamica di rallentamento,<br />

ha messo a segno un guadagno prossimo al 7% rispetto a dicembre<br />

del 2010.<br />

Paesi CEE<br />

Con l’avvio del terzo trimestre la questione più urgente è la<br />

capacità dei paesi dell’Europa Centrale e Orientale di far fronte<br />

al rallentamento mondiale, anche se esso è solo di natura<br />

passeggera. Non c’è dubbio che i Paesi CEE siano allineati al<br />

trend mondiale; finora <strong>il</strong> segnale più evidente del rallentamento<br />

dell’attività economica in atto nella regione viene dagli indici PMI<br />

manifatturieri che nel corso dei mesi di marzo, apr<strong>il</strong>e e maggio<br />

sono scesi attestandosi a cifre che vanno dagli 1,2 punti in Polonia<br />

agli eccezionali 7,9 punti in Turchia. Non si registrano aumenti della<br />

fiducia dei consumatori in alcuni dei nuovi paesi UE, così come in<br />

Russia. Ciò detto, la variazione degli indici PMI è stata sufficiente<br />

a riportare gli stessi in linea con <strong>il</strong> loro trend di lungo periodo,<br />

ovvero a livelli ancora corrispondenti a guadagni ma più in linea<br />

con le medie di lungo periodo piuttosto che con i più elevati tassi<br />

di crescita che si sono registrati nei recenti trimestri. Gli attuali<br />

livelli degli indici PMI manifatturieri non fanno pensare ad una<br />

contrazione della produzione industriale.<br />

In questo scenario, a patto che <strong>il</strong> rallentamento globale non<br />

peggiori ulteriormente, la domanda interna potrebbe agire da<br />

“stab<strong>il</strong>izzatore automatico” per i prossimi due trimestri. Fino ad<br />

ora, in molti paesi della regione, la ripresa della domanda interna<br />

è stata debole; fanno eccezione la Turchia (in modo lampante) la<br />

Polonia, <strong>il</strong> Kazakistan e l’Ucraina. La domanda interna è influenzata,<br />

strutturalmente e ciclicamente, dall’andamento del settore<br />

bancario. Lo scorso anno la Turchia è stato <strong>il</strong> solo paese della<br />

regione a registrare un vivace incremento della crescita del credito,<br />

che, in termini reali, ha continuato invece ad essere negativa per<br />

l’Ungheria, la Russia, la Romania, i paesi Baltici, l’Ucraina e <strong>il</strong><br />

Kazakistan. Nella misura in cui lo sv<strong>il</strong>uppo del credito tende ad<br />

essere di natura ciclica, e molte economie della regione hanno<br />

attraversato una fase di contrazione più prolungata di altri mercati<br />

emergenti, c’è da aspettarsi una ripresa del credito più lenta.<br />

In un clima di indebolimento della domanda esterna, di ripresa<br />

graduale della domanda interna e di effetti di base favorevoli che<br />

dovrebbero ridurre l’inflazione nei prossimi trimestri, qualunque<br />

politica monetaria restrittiva, d’ora in avanti, dovrebbe essere di<br />

natura graduale.<br />

Per quanto riguarda <strong>il</strong> rischio di contagio della crisi del debito<br />

sovrano ad alcuni paesi dell’area, riteniamo che l’accordo trovato tra<br />

i membri della UE sul secondo pacchetto di aiuti alla Grecia, nonché<br />

sull’ampliamento dell’ambito di azione dell’EFSF (<strong>il</strong> fondo salva<br />

stati), per quanto non sia risolutivo della crisi, sicuramente aiuta a<br />

ridimensionare <strong>il</strong> problema della Grecia, <strong>il</strong> rischio di contagio ad altri<br />

paesi della periferia e le implicazioni negative per <strong>il</strong> sistema bancario<br />

e per le prospettive di crescita dell’Europa nel suo complesso. Di<br />

conseguenza, anche la probab<strong>il</strong>ità di uno scenario di rischio per i<br />

paesi della CEE derivante da uno sconfinamento della crisi del debito<br />

ne risulta ridimensionata.<br />

24<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Principali risultati e performance del periodo<br />

Il secondo trimestre si è aperto all’insegna di un outlook economico<br />

in miglioramento. Come preannunciato nel corso del primo trimestre,<br />

la BCE ha alzato <strong>il</strong> tasso refi dall’1% all’1.25%, segnalando<br />

l’intenzione di voler operare un ulteriore rialzo nel terzo trimestre.<br />

La banca centrale ha anche annunciato un’estensione delle<br />

operazioni di liquidità straordinaria per tutto <strong>il</strong> secondo trimestre.<br />

Tali misure hanno mantenuto la liquidità nel sistema relativamente<br />

abbondante, favorendo un livello dei tassi di mercato monetario<br />

piuttosto basso rispetto al tasso refi.<br />

I rendimenti dei titoli tedeschi, stab<strong>il</strong>i in Apr<strong>il</strong>e, sono scesi in Maggio<br />

e Giugno riflettendo un peggioramento delle prospettive di crescita, in<br />

particolar modo negli Stati Uniti, ed un riacutizzarsi delle tensioni sul<br />

debito pubblico nell’Eurozona.<br />

Da marzo a giugno, <strong>il</strong> rendimento dei titoli governativi tedeschi a<br />

2 anni è sceso da 1,80% a 1,60%, mentre quello decennale è sceso<br />

dal 3,35% al 3%.<br />

Se <strong>il</strong> ritorno delle preoccupazioni sul debito ha supportato la domanda<br />

per titoli del debito tedesco, l’interesse per i titoli emessi dai Paesi<br />

periferici è stato decisamente più contenuto, favorendo un forte<br />

aumento dei rendimenti dei titoli a 10 anni di Portogallo (da 8,4% a<br />

11%), Irlanda (da 10% a oltre 11,5%) e Grecia (da 12% a 16,3%).<br />

Nel mese di luglio, la crisi del debito sovrano dell’area euro ha<br />

subito una brusca accelerazione. In particolare, la crisi del debito<br />

greco ha aumentato l’incertezza sui mercati finanziari causando<br />

un forte volat<strong>il</strong>ità. Un passo importante (ma non decisivo) verso la<br />

soluzione della crisi è stato l’accordo del 21 luglio 2011 dei capi<br />

di stato e di governo dell’area euro. L’accordo, molto articolato,<br />

prevede la possib<strong>il</strong>ità che ci possa essere una ristrutturazione del<br />

debito greco con annessa partecipazione degli investitori privati.<br />

Purtroppo, dopo un prima fase di euforia, i mercati hanno ripreso a<br />

vendere titoli di stato dei paese periferici ed è altamente probab<strong>il</strong>e<br />

che ulteriori misure a tutela della stab<strong>il</strong>ità della moneta unica<br />

verranno decise nei prossimi mesi.<br />

scaturisce sia dalla crescita del Risultato di gestione, in aumento di<br />

167 m<strong>il</strong>ioni, sia da minori Rettifiche nette su crediti, in calo di 822<br />

m<strong>il</strong>ioni, entrambi presi rispetto al primo semestre del 2010.<br />

Il Risultato di gestione, pari a 5,6 m<strong>il</strong>iardi, è aumentato del 3,1%<br />

(+3,6% a cambi e perimetri costanti) rispetto allo stesso periodo del<br />

2010. Il Risultato netto di gestione, che include le Rettifiche nette<br />

su crediti, mostra una decisa crescita (+989 m<strong>il</strong>ioni, +51,3%) e si<br />

attesta a 2,9 m<strong>il</strong>iardi.<br />

L’Ut<strong>il</strong>e lordo dall’operatività corrente si attesta a 2.573 m<strong>il</strong>ioni<br />

con un aumento del 45,5% rispetto allo stesso periodo del 2010<br />

(+45,9% a cambi e perimetri costanti). Considerando le poste non<br />

operative si osserva che: gli Oneri d’integrazione sono in calo di<br />

5 m<strong>il</strong>ioni; i Profitti netti da investimenti, pari a 69 m<strong>il</strong>ioni, sono<br />

minori di 46 m<strong>il</strong>ioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; gli<br />

Accantonamenti per rischi ed oneri sono pari a 405 m<strong>il</strong>ioni,<br />

143 m<strong>il</strong>ioni in più dello stesso semestre del 2010.<br />

Il maggiore ut<strong>il</strong>e lordo genera conseguentemente una crescita di 295<br />

m<strong>il</strong>ioni delle Imposte sul reddito, peraltro con un tax rate leggermente<br />

in calo al 39,6% dal 40,9% di un anno fa. Escludendo l’Ut<strong>il</strong>e di<br />

pertinenza di terzi (in crescita di 87 m<strong>il</strong>ioni rispetto al primo semestre<br />

2010) ed <strong>il</strong> minore impatto negativo della PPA (67 m<strong>il</strong>ioni) si arriva ad<br />

un Ut<strong>il</strong>e netto di pertinenza del Gruppo di 1.321 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Tale risultato è in crescita rispetto allo stesso semestre del 2010<br />

di 652 m<strong>il</strong>ioni (+97,5%), dei quali 162 m<strong>il</strong>ioni sono riconducib<strong>il</strong>i<br />

all’impairment dell’avviamento sulla partecipata ATF effettuato nel<br />

primo semestre 2010.<br />

L’Ut<strong>il</strong>e per azione annualizzato è pari a 14 centesimi (contro 7<br />

centesimi di giugno 2010), mentre <strong>il</strong> ROE 1 si attesta al 5,2% contro <strong>il</strong><br />

2,7% del primo semestre del 2010.<br />

Nel caso di Italia e Spagna, la domanda per titoli pubblici è stata<br />

sufficiente a mantenere i rendimenti invariati: <strong>il</strong> decennale Italiano<br />

è rimasto stab<strong>il</strong>e in area 4,85% per tutto <strong>il</strong> trimestre, quello<br />

spagnolo ha scambiato tra 5,20% e 5,50%. Tuttavia, dato <strong>il</strong> calo<br />

del rendimento dei titoli tedeschi, <strong>il</strong> differenziale di rendimento<br />

sulla scadenza decennale si è progressivamente allargato fino a<br />

raggiungere i 200pb e i 250pb rispettivamente per Italia e Spagna<br />

alla fine del secondo trimestre. I rendimenti alle scadenze più brevi<br />

hanno registrato un andamento analogo. Tali differenziali si sono<br />

ulteriormente allargati nel mese di luglio.<br />

In questo scenario macroeconomico e finanziario, prosegue <strong>il</strong> trend<br />

di ripresa del Gruppo <strong>UniCredit</strong> che nel primo semestre del 2011<br />

consegue un Ut<strong>il</strong>e netto di pertinenza pari a 1.321 m<strong>il</strong>ioni, in crescita<br />

di 652 m<strong>il</strong>ioni rispetto allo stesso periodo del 2010. Tale risultato<br />

Risultati di sintesi del Gruppo<br />

(m<strong>il</strong>iardi di €)<br />

5,43<br />

5,60<br />

Risultato di gestione<br />

1,77<br />

2,57<br />

Ut<strong>il</strong>e lordo<br />

dell'operatività corrente<br />

1° SEMESTRE 2010<br />

1° SEMESTRE 2011<br />

0,67<br />

1,32<br />

Ut<strong>il</strong>e netto di pertinenza<br />

del Gruppo<br />

1. Dati annualizzati. Il patrimonio ut<strong>il</strong>izzato per <strong>il</strong> rapporto è quello medio del periodo (esclusi dividendi da distribuire e riserve di valutazione su attività disponib<strong>il</strong>i per la vendita e su cash-flow hedge),<br />

al netto dell’avviamento iscritto nell’attivo in seguito alle acquisizioni di HVB e Capitalia, effettuate con scambio di azioni e contab<strong>il</strong>izzate secondo le regole dell’IFRS3.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

25


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Risultati del Gruppo (SEGUE)<br />

Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)<br />

La formazione del risultato netto di gestione<br />

Il Risultato netto di gestione è pari a 2,9 m<strong>il</strong>iardi, in crescita<br />

del 51,3% rispetto allo stesso periodo del 2010, grazie sia ad un<br />

miglioramento della performance operativa sia ad una riduzione<br />

nell’ammontare delle rettifiche nette su crediti.<br />

La crescita del Risultato di gestione, +3,1% rispetto al primo semestre<br />

del 2010, è stata trainata dal Margine di Intermediazione, in aumento<br />

di 204 m<strong>il</strong>ioni principalmente grazie al maggior contributo del Risultato<br />

di negoziazione, copertura e fair value. Per contro, i costi operativi<br />

registrano una leggera crescita anche per effetto dell’introduzione, in<br />

alcuni paesi europei, di prelievi fiscali aggiuntivi sull’attività bancaria.<br />

Formazione del risultato netto di gestione (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

EVOLUZIONE TRIMESTRALE<br />

1° SEMESTRE VARIAZIONE<br />

2011 2010<br />

2011 2010 ASSOLUTA % 2° TRIM 1° TRIM 4° TRIM 3° TRIM 2° TRIM 1° TRIM<br />

Interessi netti 7.787 7.846 - 59 - 0,7% 3.903 3.884 3.982 3.893 3.956 3.890<br />

Dividendi e altri proventi su partecipazioni 243 195 48 24,6% 126 117 144 69 135 60<br />

Commissioni nette 4.264 4.307 - 43 - 1,0% 2.096 2.168 2.155 1.993 2.171 2.136<br />

Risultato negoziazione,<br />

copertura e fair value 990 618 372 60,2% 290 700 53 381 58 560<br />

Saldo altri proventi/oneri 99 213 - 114 - 53,7% 39 59 139 86 114 99<br />

Margine di intermediazione 13.383 13.179 204 1,6% 6.455 6.928 6.474 6.422 6.433 6.746<br />

Costi operativi (7.783) (7.745) - 38 0,5% (3.925) (3.858) (3.720) (3.859) (3.903) (3.842)<br />

Risultato di gestione 5.600 5.433 167 3,1% 2.530 3.070 2.754 2.563 2.530 2.903<br />

Rettifiche nette su crediti e su<br />

accantonamenti per garanzie e impegni (2.685) (3.507) 822 - 23,4% (1.181) (1.504) (1.751) (1.634) (1.716) (1.791)<br />

Risultato netto di gestione 2.915 1.927 989 51,3% 1.349 1.566 1.003 929 814 1.113<br />

Cost/income (%) 58,2% 58,8% 60,8% 55,7% 57,5% 60,1% 60,7% 57,0%<br />

La formazione del risultato netto di gestione<br />

(m<strong>il</strong>iardi €) 1° SEMESTRE 2010<br />

13,18 13,38<br />

1° SEMESTRE 2011<br />

7,85<br />

7,79<br />

4,31<br />

4,26<br />

Costi operativi<br />

5,43<br />

5,60<br />

1,93<br />

2,92<br />

Interessi netti<br />

Commissioni<br />

nette<br />

Margine di<br />

intermediazione<br />

Risultato di<br />

gestione<br />

Risultato netto<br />

di gestione<br />

- 7,75<br />

- 7,78<br />

Il margine di intermediazione<br />

Gli Interessi netti ammontano a 7.787 m<strong>il</strong>ioni, in leggero calo<br />

rispetto ai 7.846 m<strong>il</strong>ioni del primo semestre 2010 (-0,7%).<br />

A tale risultato si giunge per effetto di una crescita sulle Divisioni<br />

commerciali, che hanno beneficiato del rialzo dei tassi di interesse<br />

(la media dell’Euribor a 3 mesi è passata dallo 0,67% nel primo<br />

semestre 2010 all’1,25% di quest’anno) a cui si contrappone un<br />

maggiore costo del funding dovuto ad un aumento degli spread<br />

sulla raccolta a medio lungo termine e ad una ricomposizione della<br />

struttura del passivo verso strumenti a più lunga scadenza.<br />

Tale ricomposizione è stata funzionale anche a migliorare<br />

ulteriormente <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o di liquidità della Banca in un contesto di<br />

forte tensione sui mercati internazionali dei capitali.<br />

I Dividendi e altri proventi su partecipazioni raggiungono nel<br />

primo semestre i 243 m<strong>il</strong>ioni, in progresso di 48 m<strong>il</strong>ioni rispetto<br />

allo stesso periodo dell’esercizio precedente, principalmente<br />

grazie ai maggiori dividendi percepiti sugli investimenti diretti ed al<br />

maggior contributo delle partecipazioni valutate al patrimonio netto.<br />

26<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Margine di intermediazione (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

1° SEMESTRE VARIAZIONE<br />

2011 2010 ASSOLUTA %<br />

Interessi netti 7.787 7.846 - 59 - 0,7%<br />

Interessi attivi e proventi assim<strong>il</strong>ati 14.534 14.544 - 10 - 0,1%<br />

Interessi passivi e oneri assim<strong>il</strong>ati (6.747) (6.698) - 49 0,7%<br />

Dividendi e altri proventi su partecipazioni 243 195 48 24,6%<br />

Commissioni nette 4.264 4.307 - 43 - 1,0%<br />

Commissioni attive 5.139 5.202 - 63 - 1,2%<br />

Commissioni passive (875) (896) 20 - 2,3%<br />

Risultato negoziazione, copertura e fair value 990 618 372 60,2%<br />

Saldo altri proventi/oneri 99 213 - 114 - 53,7%<br />

Altri proventi di gestione 531 650 - 119 - 18,4%<br />

Altri oneri di gestione (432) (437) 5 - 1,1%<br />

Margine di intermediazione 13.383 13.179 204 1,6%<br />

I Crediti netti verso la clientela, al 30 giugno 2011 pari a 561,8<br />

m<strong>il</strong>iardi, sono in crescita sia rispetto al giugno 2010 (+0,5%) sia<br />

rispetto ad inizio anno (+1,1%). La domanda creditizia registra<br />

segnali di ripresa in tutte le area geografiche ad eccezione della<br />

Germania, dove continua a rimanere debole sia nel segmento Privati<br />

che in quello Imprese. Anche la Raccolta da clientela e titoli, al 30<br />

giugno 2011 pari a 585,9 m<strong>il</strong>iardi, risulta in crescita rispetto ai valori<br />

sia di giugno 2010 (+1,5%) sia di fine dicembre 2010 (+0,5%).<br />

Le Commissioni nette evidenziano un calo di 43 m<strong>il</strong>ioni (-1%) rispetto al 30 giugno 2010, principalmente per minori ricavi sui Servizi<br />

di gestione e amministrazione del risparmio (-45 m<strong>il</strong>ioni, -2,6%) dei quali sono penalizzati, in particolare, <strong>il</strong> Collocamento di prodotti<br />

assicurativi (-17 m<strong>il</strong>ioni, -5,1%) e le Gestioni patrimoniali (-11 m<strong>il</strong>ioni ,-6,4%); per contro, sono in crescita rispetto al primo semestre 2010<br />

i Conti correnti, finanziamenti e crediti di firma (+40 m<strong>il</strong>ioni, +2,7%) e i Servizi di incasso e pagamento (+22 m<strong>il</strong>ioni, +3,3%).<br />

Commissioni nette (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

1° SEMESTRE VARIAZIONE<br />

2011 2010 ASSOLUTA %<br />

Servizi di gestione e<br />

amministrazione del risparmio 1.685 1.730 - 45 - 2,6%<br />

gestioni patrimoniali 160 171 - 11 - 6,4%<br />

organismi collettivi<br />

investimento risparmio 821 814 + 7 + 0,9%<br />

collocamento di prodotti<br />

assicurativi 318 335 - 17 - 5,1%<br />

altre attività area titoli 386 410 - 24 - 5,9%<br />

Conti correnti, finanziamenti e<br />

crediti di firma 1.520 1.480 + 40 + 2,7%<br />

Servizi di incasso e pagamento 686 664 + 22 + 3,3%<br />

Negoziazione di valute ed<br />

operazioni di servizio con l’estero 229 248 - 19 - 7,7%<br />

Altri servizi 144 185 - 41 - 22,2%<br />

Totale 4.264 4.307 - 43 - 1,0%<br />

Il Risultato di negoziazione, copertura e fair value, pari a 990<br />

m<strong>il</strong>ioni al 30 giugno 2011, registra una crescita di 372 m<strong>il</strong>ioni<br />

rispetto al primo semestre del 2010. A tale risultato contribuisce<br />

principalmente la Business Line Markets, che ha registrato buoni<br />

risultati in tutti i segmenti di attività grazie soprattutto ad un primo<br />

trimestre dell’anno particolarmente positivo.<br />

Il Saldo altri proventi e oneri registra un decremento di 114<br />

m<strong>il</strong>ioni, la metà dei quali riconducib<strong>il</strong>i all’introduzione nel 2011 in<br />

Composizione commissioni nette (%)<br />

5,4 3,4 3,8<br />

19,3<br />

16,1<br />

7,5<br />

9,1<br />

35,6<br />

Gestioni patrimoniali<br />

Conti correnti, finanziamenti<br />

Organismi collettivi<br />

e crediti di firma<br />

investimento risparmio<br />

Servizi di incasso e pagamento<br />

Collocamento di<br />

Negoziazione di valute ed<br />

prodotti assicurativi<br />

operazioni di servizio con l'estero<br />

Altre attività area titoli<br />

Altri servizi<br />

Germania di un prelievo addizionale sull’attività bancaria che ha<br />

pesato per circa 51 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Il Margine d’Intermediazione del Gruppo è risultato quindi pari<br />

a 13,4 m<strong>il</strong>iardi, in crescita di 204 m<strong>il</strong>ioni (+1,6%) rispetto al<br />

primo semestre del 2010, con tutte le Divisioni di business che<br />

aumentano i loro ricavi mentre <strong>il</strong> Corporate Center è penalizzato dal<br />

maggiore costo del funding, come detto in precedenza.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

27


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Risultati del Gruppo (SEGUE)<br />

Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)<br />

I costi operativi<br />

I Costi operativi al 30 giugno 2011 si attestano a 7,8 m<strong>il</strong>iardi, con una lieve crescita rispetto allo stesso semestre del 2010 (+38<br />

m<strong>il</strong>ioni, invariati a cambi e perimetri costanti). Da r<strong>il</strong>evare che nel primo semestre <strong>il</strong> Gruppo ha sostenuto oneri per circa 77 m<strong>il</strong>ioni relativi<br />

all’introduzione di prelievi fiscali addizionali sull’attività bancaria in alcuni Paesi nei quali <strong>il</strong> Gruppo opera. Al netto di questa componente la<br />

dinamica dei costi evidenzia una riduzione dello 0,5%.<br />

Costi operativi (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

1° SEMESTRE VARIAZIONE<br />

2011 2010 ASSOLUTA %<br />

Spese per <strong>il</strong> personale (4.675) (4.653) - 21 0,5%<br />

Altre spese<br />

amministrative (2.762) (2.742) - 20 0,7%<br />

Recuperi di spesa 217 209 8 3,9%<br />

Rettifiche di valore su<br />

immob<strong>il</strong>izzazioni immateriali<br />

e materiali (563) (559) - 4 0,7%<br />

Costi operativi (7.783) (7.745) - 38 0,5%<br />

Costi operativi (m<strong>il</strong>iardi di €)<br />

Evoluzione trimestrale<br />

3,84<br />

I Trim<br />

2010<br />

3,90<br />

II Trim<br />

2010<br />

3,86<br />

III Trim<br />

2010<br />

3,72<br />

IV Trim<br />

2010<br />

3,86<br />

I Trim<br />

2011<br />

3,92<br />

II Trim<br />

2011<br />

Le Spese per <strong>il</strong> personale sono pari a 4,7 m<strong>il</strong>iardi, con una crescita<br />

pari allo 0,5% rispetto al 2010 (invariate a cambi e perimetri costanti).<br />

L’organico (in termini di Full Time Equivalent 2 ) al 30 giugno 2011<br />

si attesta a 160.562, con una riduzione di 117 FTEs rispetto al<br />

31 marzo 2011 e di 1.447 FTEs da inizio anno. Da r<strong>il</strong>evare che<br />

nel corso del secondo trimestre sono entrate nel perimetro di<br />

consolidamento alcune nuove società per complessivi 431 FTEs,<br />

al netto dei quali <strong>il</strong> calo degli organici nel primo semestre risulterebbe<br />

pari a 1.878 unità (-548 nel secondo trimestre). Tale riduzione è<br />

Altre spese amministrative (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

1° SEMESTRE VARIAZIONE<br />

2011 2010 ASSOLUTA %<br />

Imposte indirette e tasse (288) (231) - 57 24,6%<br />

Costi e spese diversi (2.475) (2.511) 37 -1,5%<br />

spese pubblicità marketing<br />

e comunicazione (222) (198) - 24 12,0%<br />

spese relative al rischio<br />

creditizio (112) (131) 19 -14,5%<br />

spese indirette relative al<br />

personale (177) (178) 1 -0,3%<br />

spese relative<br />

all'information<br />

comunication tecnology (590) (606) 16 -2,6%<br />

consulenze e servizi<br />

professionali (202) (161) - 41 25,4%<br />

spese relative agli immob<strong>il</strong>i (669) (688) 18 -2,7%<br />

altre spese di<br />

funzionamento (503) (550) 47 -8,6%<br />

Altre spese amministrative (2.762) (2.742) - 20 0,7%<br />

avvenuta sia nei Paesi della CEE, in particolare Polonia e Ucraina,<br />

sia in Europa occidentale, in particolare in Italia dove proseguono le<br />

uscite concordate relative al Progetto “Insieme per i clienti”.<br />

Le Altre spese amministrative ammontano a 2,8 m<strong>il</strong>iardi, in crescita<br />

dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2010. Tale crescita è dovuta<br />

in particolare alle imposte sull’attività bancaria introdotte in alcuni<br />

Paesi dove <strong>il</strong> Gruppo opera, che hanno determinato un aumento delle<br />

imposte indirette di 57 m<strong>il</strong>ioni, al netto della quale <strong>il</strong> totale delle spese<br />

amministrative sarebbe in calo dell’1,3%.<br />

Composizione costi e spese diversi (%)<br />

27<br />

20,3<br />

8,1<br />

Spese pubblicità marketing e<br />

comunicazione<br />

Spese relative al rischio<br />

creditizio<br />

Spese indirette relative al personale<br />

9<br />

4,5<br />

7,2<br />

23,8<br />

Spese relative all'information<br />

comunication tecnology<br />

Consulenze e servizi<br />

Spese relative agli immob<strong>il</strong>i<br />

Altre spese di funzionamento<br />

A fine semestre i Recuperi di spesa ammontano a 217 m<strong>il</strong>ioni, in lieve crescita (+3,9%) rispetto al 2010, mentre le Rettifiche di valore<br />

su immob<strong>il</strong>izzazioni materiali e immateriali ammontano a 563 m<strong>il</strong>ioni, praticamente invariate rispetto allo stesso periodo del 2010.<br />

Per effetto di ricavi che crescono più dei costi, <strong>il</strong> Cost/Income ratio si attesta al 58,2% con un miglioramento di 60 punti base rispetto al<br />

58,8% dei primi sei mesi del 2010.<br />

2. FTE: Personale a libro paga diminuito dei distaccati verso altre società, dei lungo assenti e aumentato dei distaccati provenienti da altre società; tutte le categorie sono conteggiate per la quota di presenza (quota<br />

per cui la società sostiene un costo).<br />

28<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Le rettifiche nette su crediti e su<br />

accantonamenti per garanzie e impegni<br />

Nel primo semestre del 2011 prosegue la riduzione delle Rettifiche<br />

nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni,<br />

in calo rispetto sia al precedente trimestre (-21,5%) sia al primo<br />

semestre del 2010 (-23,4%). Il costo del rischio, misurato in rapporto<br />

al volume medio degli impieghi, risulta pari a 96 punti base, in calo<br />

di 29 punti base rispetto al primo semestre 2010.<br />

Nel presentare i dati sulla qualità del credito occorre premettere<br />

che nel primo trimestre è stato rivisto <strong>il</strong> criterio di classificazione<br />

dei crediti deteriorati dei Paesi dell’Europa Centro-Orientale, con<br />

particolare riguardo alle categorie “Ristrutturati” e “Scaduti”. Per tale<br />

motivo ed ai fini di un confronto omogeneo con <strong>il</strong> periodo precedente,<br />

i dati di dicembre 2010 sono presentati sia nella versione storica che<br />

in quella comparab<strong>il</strong>e con la nuova classificazione.<br />

I dati sulla Qualità dell’attivo mostrano un valore di b<strong>il</strong>ancio di<br />

crediti deteriorati pari a 38,2 m<strong>il</strong>iardi, in calo di 58 m<strong>il</strong>ioni rispetto<br />

al dato comparab<strong>il</strong>e del 31 dicembre 2010, con un’incidenza del<br />

6,80% sul totale dei crediti verso la clientela (rispetto al 6,89% del<br />

dato comparab<strong>il</strong>e di dicembre 2010). Il tasso di copertura dei crediti<br />

deteriorati al 30 giugno 2011 è pari al 45,3% in miglioramento<br />

rispetto al 43,9% del 31 dicembre 2010 comparab<strong>il</strong>e, grazie al<br />

calo dello stock di sofferenze in Germania ed Austria e ad una<br />

stab<strong>il</strong>izzazione della relativa dinamica in Italia e nei paesi della CEE.<br />

Crediti verso clientela - qualità del credito (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

SOFFERENZE INCAGLI RISTRUTTURATI<br />

CREDITI<br />

SCADUTI<br />

TOTALE<br />

DETERIORATI<br />

CREDITI<br />

PERFORMING<br />

TOTALE<br />

CREDITI<br />

Situazione al 30.06.2011<br />

Valore nominale 40.414 18.633 6.690 4.171 69.908 526.417 596.325<br />

incidenza sul totale crediti 6,78% 3,12% 1,12% 0,70% 11,72% 88,28%<br />

Rettifiche di valore 23.685 6.009 1.470 538 31.702 2.831 34.533<br />

in rapporto al nominale 58,6% 32,2% 22,0% 12,9% 45,3% 0,5%<br />

Valore di b<strong>il</strong>ancio 16.729 12.624 5.220 3.633 38.206 523.586 561.792<br />

incidenza sul totale crediti 2,98% 2,25% 0,93% 0,65% 6,80% 93,20%<br />

Situazione al 31.12.2010 comparab<strong>il</strong>e<br />

Valore nominale 38.538 19.035 6.207 4.435 68.215 520.457 588.672<br />

incidenza sul totale crediti 6,55% 3,23% 1,05% 0,75% 11,59% 88,41%<br />

Rettifiche di valore 22.158 5.937 1.264 592 29.951 3.068 33.019<br />

in rapporto al nominale 57,5% 31,2% 20,4% 13,3% 43,9% 0,6%<br />

Valore di b<strong>il</strong>ancio 16.380 13.098 4.943 3.843 38.264 517.389 555.653<br />

incidenza sul totale crediti 2,95% 2,36% 0,89% 0,69% 6,89% 93,11%<br />

Situazione al 31.12.2010<br />

Valore nominale 38.743 19.671 5.176 3.766 67.356 521.316 588.672<br />

incidenza sul totale crediti 6,58% 3,34% 0,88% 0,64% 11,44% 88,56%<br />

Rettifiche di valore 22.399 5.945 1.147 437 29.928 3.091 33.019<br />

in rapporto al nominale 57,8% 30,2% 22,2% 11,6% 44,4% 0,6%<br />

Valore di b<strong>il</strong>ancio 16.344 13.726 4.029 3.329 37.428 518.225 555.653<br />

incidenza sul totale crediti 2,94% 2,47% 0,73% 0,60% 6,74% 93,26%<br />

La riduzione dei crediti deteriorati, pari a 58 m<strong>il</strong>ioni, è dovuta agli incagli per 474 m<strong>il</strong>ioni e ai crediti scaduti per 210 m<strong>il</strong>ioni. In crescita<br />

risultano, invece, i crediti in sofferenza per 349 m<strong>il</strong>ioni e i crediti ristrutturati per 277.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

29


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Risultati del Gruppo (SEGUE)<br />

Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)<br />

La formazione del risultato netto di gestione per settore di attività<br />

Il contributo dei singoli settori di attività alla formazione del risultato netto di gestione del Gruppo è riportato nella seguente tabella.<br />

Formazione del risultato netto di gestione per settore di attività (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

MARGINE<br />

INTERMEDIAZIONE<br />

COSTI<br />

OPERATIVI<br />

RETTIFICHE NETTE<br />

SU CREDITI E<br />

ACCANTONAMENTI<br />

RISULTATO NETTO DI GESTIONE<br />

1° SEM. 2011 1° SEM. 2010 VARIAZIONE %<br />

F&SME Network Italia 3.440 (2.215) (977) 248 61 306,0%<br />

F&SME Network Germania 803 (720) (13) 69 (35) n.s.<br />

F&SME Network Austria 584 (439) (102) 42 31 34,9%<br />

F&SME Network Polonia 576 (356) (51) 169 125 35,6%<br />

F&SME Factories 980 (438) (312) 229 193 18,7%<br />

Corporate & Investment Banking 4.475 (1.370) (712) 2.393 1.450 65,1%<br />

Private Banking 474 (284) (6) 184 181 2,1%<br />

Asset Management 421 (235) - 185 170 9,1%<br />

Central Eastern Europe 2.331 (1.091) (520) 719 563 27,8%<br />

<strong>Group</strong> Corporate Center (699) (634) 7 (1.325) (812) 63,1%<br />

Totale Gruppo 13.383 (7.783) (2.685) 2.915 1.927 51,3%<br />

La formazione dell’ut<strong>il</strong>e netto di pertinenza del Gruppo<br />

A fini espositivi, nella tavola successiva vengono <strong>il</strong>lustrati i passaggi che conducono dal Risultato netto di gestione all’Ut<strong>il</strong>e netto con <strong>il</strong><br />

confronto rispetto all’anno precedente.<br />

Formazione dell’ut<strong>il</strong>e netto di pertinenza del Gruppo (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

EVOLUZIONE TRIMESTRALE<br />

1° SEMESTRE VARIAZIONE<br />

2011 2010<br />

2011 2010 ASSOLUTA % 2° TRIM 1° TRIM 4° TRIM 3° TRIM 2° TRIM 1° TRIM<br />

Risultato netto di gestione 2.915 1.927 989 51,3% 1.349 1.566 1.003 929 814 1.113<br />

Accantonamenti per rischi ed oneri (405) (262) - 143 54,7% (244) (161) (472) (32) (106) (156)<br />

Oneri di integrazione (6) (11) 5 - 42,8% (3) (3) (254) (16) (6) (6)<br />

Profitti netti da investimenti 69 115 - 46 - 40,0% (15) 84 (155) 4 47 68<br />

Ut<strong>il</strong>e lordo dell’operatività corrente 2.573 1.769 804 45,5% 1.087 1.486 121 886 749 1.020<br />

Imposte sul reddito del periodo (1.018) (724) - 295 40,7% (463) (555) 509 (380) (331) (393)<br />

Ut<strong>il</strong>e (perdita) di periodo 1.555 1.045 510 48,8% 624 932 630 505 418 627<br />

Ut<strong>il</strong>e di pertinenza di terzi (205) (119) - 87 73,2% (99) (107) (80) (122) (56) (63)<br />

Ut<strong>il</strong>e netto di pertinenza del Gruppo ante PPA 1.350 927 423 45,6% 525 825 550 383 362 564<br />

Effetti economici della “Purchase Price Allocation” (29) (96) 67 - 69,8% (14) (15) (30) (49) (52) (44)<br />

Rettifiche di valore su avviamenti - (162) 162 - 100,0% - - (199) - (162) -<br />

Ut<strong>il</strong>e netto di pertinenza del Gruppo 1.321 669 652 97,5% 511 810 321 334 148 520<br />

La formazione dell'ut<strong>il</strong>e netto di pertinenza del Gruppo<br />

(m<strong>il</strong>iardi di €)<br />

2,92<br />

2,57<br />

1° SEMESTRE 2010<br />

1° SEMESTRE 2011<br />

1,93<br />

1,77<br />

1,56<br />

1,35<br />

1,32<br />

1,05<br />

0,93<br />

0,67<br />

Risultato netto<br />

di gestione<br />

Ut<strong>il</strong>e lordo<br />

dell'operatività corrente<br />

Ut<strong>il</strong>e (perdita)<br />

del periodo<br />

Ut<strong>il</strong>e netto di pertinenza<br />

del Gruppo ante PPA<br />

Ut<strong>il</strong>e netto<br />

di pertinenza del Gruppo<br />

30<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Gli accantonamenti per rischi ed oneri<br />

La voce relativa agli Accantonamenti per rischi ed oneri<br />

ammonta nel primo semestre del 2011 a 405 m<strong>il</strong>ioni, in<br />

aumento di 143 m<strong>il</strong>ioni rispetto al 2010. Tale incremento è<br />

dovuto principalmente ad un accantonamento prudenziale su<br />

un’operazione di project finance in Germania e a contenziosi legali<br />

e fiscali.<br />

Gli oneri di integrazione<br />

Gli Oneri di integrazione del periodo ammontano a 6 m<strong>il</strong>ioni,<br />

rispetto agli 11 m<strong>il</strong>ioni registrati nel primo semestre 2010.<br />

I profitti netti da investimenti<br />

I Profitti netti da Investimenti nei primi sei mesi del 2011 sono<br />

pari a 69 m<strong>il</strong>ioni, con una riduzione di 46 m<strong>il</strong>ioni rispetto allo<br />

stesso periodo del 2010. In particolare, nel primo semestre 2011<br />

si segnala <strong>il</strong> positivo contributo derivante da un’operazione di<br />

concambio azionario che ha interessato partecipazioni in società<br />

appartenenti a primario gruppo di gestione del mercato mob<strong>il</strong>iare<br />

russo (80 m<strong>il</strong>ioni) e da plusvalenze per cessioni di asset immob<strong>il</strong>iari<br />

(43 m<strong>il</strong>ioni al netto delle svalutazioni). Si segnala che, accogliendo<br />

una proposta pubblicata da The Institute of International Finance<br />

(IIF), <strong>UniCredit</strong> ha adottato uno specifico modello di valutazione<br />

(peraltro conforme ai principi IAS/IFRS) dei titoli di Stato greci<br />

presenti al 30 giugno 2011 - sia tra le Attività Disponib<strong>il</strong>i per la<br />

vendita (per un valore nominale di 282.000 migliaia) che tra quelle<br />

detenute sino alla scadenza (per un valore nominale di 212.064<br />

migliaia) - determinando una svalutazione per complessivi 135<br />

m<strong>il</strong>ioni (al lordo dell’effetto fiscale). Per maggiori informazioni si<br />

rimanda al B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato (Parte A -<br />

A.3.2 e Parte B - sezioni 4 e 5).<br />

L’ut<strong>il</strong>e lordo dell’operatività corrente<br />

Dal Risultato netto di gestione del primo semestre, pari a 2,9<br />

m<strong>il</strong>iardi, considerando gli Accantonamenti per rischi ed oneri<br />

(-405 m<strong>il</strong>ioni), i Profitti netti da investimenti (+69 m<strong>il</strong>ioni) e<br />

i Costi di integrazione (-6 m<strong>il</strong>ioni), si determina un Ut<strong>il</strong>e lordo<br />

dell’operatività corrente pari a 2.573 m<strong>il</strong>ioni, in crescita del 45,5%<br />

rispetto ai 1.769 m<strong>il</strong>ioni nel primo semestre del 2010.<br />

La formazione dell’ut<strong>il</strong>e lordo dell’operatività<br />

corrente per settori di attività<br />

Nella tabella è esposta la formazione dell’ut<strong>il</strong>e lordo dell’operatività<br />

corrente per settore di attività a partire dal Risultato netto di gestione,<br />

con rimando ai rispettivi capitoli per un’analisi delle singole voci.<br />

Le imposte sul reddito del periodo<br />

Le Imposte sul reddito del semestre ammontano a poco più di<br />

un m<strong>il</strong>iardo (1.018 m<strong>il</strong>ioni), in crescita di 295 m<strong>il</strong>ioni rispetto allo<br />

stesso periodo del 2010, con un tax rate del 39,6% (40,9% del<br />

primo semestre 2010).<br />

Le rettifiche di valore dell’avviamento<br />

Nel primo semestre 2011 non sono presenti Rettifiche di valore<br />

sugli avviamenti, a differenza del primo semestre 2010 dove sono<br />

stati contab<strong>il</strong>izzati 162 m<strong>il</strong>ioni di svalutazione sulla partecipazione<br />

in ATF Bank Kazakhstan.<br />

L’ut<strong>il</strong>e netto di pertinenza del Gruppo<br />

L’Ut<strong>il</strong>e di periodo è pari a 1.555 m<strong>il</strong>ioni: al netto dell’Ut<strong>il</strong>e di<br />

pertinenza di terzi (205 m<strong>il</strong>ioni) e degli Effetti economici della<br />

Purchase Price Allocation (29 m<strong>il</strong>ioni), si ottiene un Ut<strong>il</strong>e netto di<br />

pertinenza del Gruppo pari a 1.321 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Ut<strong>il</strong>e lordo dell’operatività corrente per settori di attività (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

RISULTATO DI<br />

GESTIONE<br />

ACCANTONAMENTI<br />

PER RISCHI<br />

E ONERI<br />

ONERI DI<br />

INTEGRAZIONE<br />

PROFITTI NETTI<br />

DA INVESTIMENTI<br />

UTILE LORDO<br />

DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE<br />

1° SEM. 2011 1° SEM. 2010<br />

F&SME Network Italia 248 (34) (5) - 209 18<br />

F&SME Network Germania 69 (12) - - 57 (26)<br />

F&SME Network Austria 42 10 - 2 54 39<br />

F&SME Network Polonia 169 - - - 169 125<br />

F&SME Factories 229 (8) - 25 246 188<br />

Corporate & Investment Banking 2.393 (150) - 63 2.306 1.483<br />

Private Banking 184 (1) - (1) 182 177<br />

Asset Management 185 (1) - 1 185 168<br />

Central Eastern Europe 719 (10) (2) 45 753 564<br />

<strong>Group</strong> Corporate Center (1.325) (199) 1 (65) (1.589) (967)<br />

Totale Gruppo 2.915 (405) (6) 69 2.573 1.769<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

31


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Risultati del Gruppo (SEGUE)<br />

Capital and Value Management<br />

Principi di creazione di valore e<br />

allocazione del capitale<br />

Al fine di creare valore per gli azionisti, le linee guida strategiche<br />

del Gruppo sono volte ad ottimizzare la composizione del proprio<br />

portafoglio di attività. Tale obiettivo è perseguito attraverso <strong>il</strong> processo<br />

di allocazione del capitale alle differenti linee di business in rapporto<br />

agli specifici prof<strong>il</strong>i di rischio e alla capacità di generare extra reddito,<br />

misurato come EVA, <strong>il</strong> principale indicatore di performance correlato<br />

al TSR (Total Shareholder Return). Lo sv<strong>il</strong>uppo dell’operatività del<br />

Gruppo in ottica di creazione di valore richiede un processo di<br />

allocazione e gestione del capitale disciplinato nell’ambito delle<br />

diverse attività di pianificazione e controllo, in cui si articolano:<br />

• la formulazione della proposta di propensione al rischio e degli<br />

obiettivi di patrimonializzazione;<br />

• l’analisi dei rischi associati ai driver del valore e conseguente<br />

allocazione del capitale alle linee di attività ed alle Business Unit;<br />

• l’assegnazione degli obiettivi di performance aggiustati per <strong>il</strong><br />

rischio;<br />

• l’analisi dell’impatto sul valore del Gruppo e della creazione di<br />

valore per gli azionisti;<br />

• l’elaborazione e la proposta del piano finanziario e della dividend<br />

policy.<br />

Il processo di allocazione del capitale è basato su una logica di<br />

“doppio binario”, considerando sia <strong>il</strong> capitale economico, misurato<br />

attraverso la completa valutazione dei rischi tramite modelli di Risk<br />

Management, e sia <strong>il</strong> capitale regolamentare quantificato applicando<br />

gli obbiettivi interni di capitalizzazione ai requisiti di capitale<br />

regolamentari.<br />

Il Gruppo <strong>UniCredit</strong>, pur in presenza di un trend di creazione di valore<br />

in miglioramento e settori di attività capaci di generare positivi ritorni<br />

sul capitale, a causa del persistere di un contesto macroeconomico<br />

e finanziario avverso, mostra nei primi sei mesi del 2011 un EVA<br />

negativo.<br />

EVA per settori di attività (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

1° SEMESTRE<br />

2011 2010<br />

F&SME Network Italia (173) (280)<br />

F&SME Network Germania (8) (56)<br />

F&SME Network Austria (14) (22)<br />

F&SME Network Polonia 60 40<br />

F&SME Factories (33) (30)<br />

Corporate & Investment Banking 751 220<br />

Private Banking 99 103<br />

Asset Management 112 107<br />

Central Eastern Europe 150 26<br />

<strong>Group</strong> Corporate Center 1 (1.701) (979)<br />

Totale Gruppo (756) (871)<br />

Note:<br />

I dati 2010 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni<br />

intervenute dopo <strong>il</strong> 31 marzo 2011 nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo.<br />

1. Global Banking Services, Corporate Centre, elisioni e rettifiche di consolidamento non attribuite ai<br />

singoli settori di attività.<br />

32<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Ratio patrimoniali<br />

Il Gruppo gestisce dinamicamente <strong>il</strong> capitale monitorando i ratio<br />

patrimoniali di Vig<strong>il</strong>anza, anticipando gli opportuni interventi necessari<br />

all’ottenimento degli obiettivi e ottimizzando la composizione dell’attivo<br />

e del patrimonio. La pianificazione ed <strong>il</strong> monitoraggio si riferiscono<br />

da un lato al Patrimonio Netto ed alla composizione del Patrimonio di<br />

Vig<strong>il</strong>anza (Core Tier 1, Tier 1, Lower e Upper Tier 2 e Tier 3 Capital) e<br />

dall’altro ai Risk Weighted Asset (RWA).<br />

I Risk Weighted Assets per i portafogli gestiti tramite <strong>il</strong> modello<br />

Advanced, non dipendono solo dal valore nominale degli asset ma<br />

anche dai corrispondenti parametri creditizi. Oltre alle dinamiche dei<br />

volumi, è quindi cruciale <strong>il</strong> monitoraggio e la previsione dell’evoluzione<br />

della qualità creditizia del portafoglio in funzione dello scenario<br />

macroeconomico (<strong>il</strong> cosiddetto effetto pro-ciclicità).<br />

Il Core Tier 1 Ratio a giugno 2011 è pari a 9,12 %, ovvero 8,49% non<br />

considerando le azioni soggette ad usufrutto con Mediobanca e che<br />

rappresentano <strong>il</strong> sottostante ai CASHES. Il Tier 1 Ratio e <strong>il</strong> Total Capital<br />

Ratio sono rispettivamente pari a 9,92% e 13,49%.<br />

Ratio patrimoniali (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

DATI AL<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

Patrimonio di vig<strong>il</strong>anza 1 60.047 57.655<br />

Patrimonio di base 44.168 43.037<br />

Core Tier 1 Capital inclusi CASHES 40.618 39.006<br />

Core Tier 1 Capital esclusi CASHES 37.805<br />

Totale attività ponderate per <strong>il</strong> rischio 445.160 454.850<br />

Total Capital Ratio 13,49% 12,68%<br />

Tier 1 Ratio 9,92% 9,46%<br />

Core Tier 1 Ratio inclusi CASHES 9,12% 8,58%<br />

Core Tier 1 Ratio esclusi CASHES 8,49%<br />

Note:<br />

1. Si ricorda che la Banca d’Italia con provvedimento del 18 maggio 2010 ha emanato nuove disposizioni<br />

di vig<strong>il</strong>anza sul trattamento delle riserve da rivalutazione relative ai titoli di debito detenuti nel portafoglio<br />

“attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita” ai fini del calcolo del patrimonio di vig<strong>il</strong>anza (f<strong>il</strong>tri<br />

prudenziali). In particolare, in alternativa all’integrale deduzione della minusvalenza netta dal Tier 1 e<br />

all’inclusione al 50% della plusvalenza netta nel Tier 2 secondo l’approccio asimmetrico previgente, è<br />

stata riconosciuta la possib<strong>il</strong>ità di neutralizzare completamente le plusvalenze e le minusvalenze r<strong>il</strong>evate<br />

nelle citate riserve successivamente al 31 dicembre 2009, limitatamente ai soli titoli di debito emessi<br />

da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all’Unione Europea. Il Gruppo, comunicando la propria<br />

scelta alla Banca d’Italia in data 28 giugno 2010, si è avvalso della citata facoltà, che è stata quindi<br />

applicata a partire dal calcolo del patrimonio di vig<strong>il</strong>anza riferito al 30 giugno 2010.<br />

La recente crisi finanziaria ed economica, iniziata nel 2007, ha innescato<br />

intensi dibattiti circa la necessità di rivedere, in senso più restrittivo, le<br />

regole di misurazione del capitale e dei coefficienti patrimoniali imposti<br />

da Bas<strong>il</strong>ea 2. Allo scopo di incrementare la solidità del settore bancario,<br />

<strong>il</strong> Comitato di Bas<strong>il</strong>ea per la Vig<strong>il</strong>anza Bancaria ha pubblicato in data<br />

16 dicembre 2010 <strong>il</strong> pacchetto della riforma (Bas<strong>il</strong>ea 3). La riforma<br />

modifica le regole in materia di adeguatezza patrimoniale e introduce<br />

limiti in tema di liquidità, raccolta a medio-lungo termine e leverage.<br />

Il Comitato di Bas<strong>il</strong>ea ha definito una graduale introduzione delle<br />

nuove regole, con la completa implementazione entro gennaio 2019<br />

e l’entrata in vigore delle regole a partire da gennaio 2013.<br />

La progressiva implementazione ridurrà l’impatto sull’economia reale<br />

di requisiti più stringenti.<br />

Il patrimonio netto di pertinenza<br />

del Gruppo<br />

Il Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo, incluso l’ut<strong>il</strong>e di periodo<br />

(1.321m<strong>il</strong>ioni), si attesta al 30 giugno 2011 a 64.726 m<strong>il</strong>ioni a fronte dei<br />

64.224 m<strong>il</strong>ioni r<strong>il</strong>evati al 31 dicembre 2010.<br />

Nella seguente tabella sono evidenziati le principali variazioni intervenute<br />

nei primi sei mesi del 2011.<br />

Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

Patrimonio netto al 31 dicembre 2010 64.224<br />

Canoni di usufrutto di periodo relativi all'operazione c.d. Cashes (82)<br />

Dividendi distribuiti (550)<br />

Differenze di cambio (419)<br />

Variazioni delle riserve di valutazioni "Attività disponib<strong>il</strong>i per la<br />

vendita" e "Copertura dei flussi Finanziari" 357<br />

Altre variazioni (125)<br />

Ut<strong>il</strong>e del periodo 1.321<br />

Patrimonio netto al 30 giugno 2011 64.726<br />

La voce “Altre variazioni” comprende principalmente gli effetti r<strong>il</strong>evati<br />

nel corso del periodo e conseguenti alla revisione dei criteri ut<strong>il</strong>izzati dal<br />

Gruppo per la r<strong>il</strong>evazione di alcune poste incassate da società partecipate<br />

al fine di meglio rifletterne gli effetti economici.<br />

I CASHES sono strumenti di tipo equity linked, emessi per un controvalore di euro 2.983.000.000<br />

nel mese di febbraio 2009 da The Bank of New York (Luxembourg) S.A. convertib<strong>il</strong>i, a determinate<br />

condizioni, in 967.564.061 azioni ordinarie Unicredit, sottoscritte da Mediobanca nell’ambito<br />

dell’operazione di aumento di capitale deliberato dall’Assemblea Straordinaria dei Soci di <strong>UniCredit</strong><br />

<strong>il</strong> 14 novembre 2008. Le indicate azioni ordinarie Unicredit, sin dalla loro emissione, sono state<br />

computate nel Core Tier 1 del Gruppo.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

33


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo<br />

Si riportano di seguito i risultati dei primi sei mesi del 2011 per settori di attività, che verranno commentati nei capitoli successivi.<br />

Dati di sintesi per settore di attività (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

ITALIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

GERMANIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

AUSTRIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

POLONIA<br />

F&SME<br />

FACTORIES<br />

CORPORATE &<br />

INVESTMENT<br />

BANKING<br />

PRIVATE<br />

BANKING<br />

ASSET<br />

MANAGEMENT<br />

CENTRAL<br />

EASTERN<br />

EUROPE<br />

GROUP<br />

CORPORATE<br />

CENTER 1<br />

TOTALE<br />

CONSOLIDATO<br />

DI GRUPPO<br />

Dati economici<br />

MARGINE<br />

DI INTERMEDIAZIONE<br />

1° semestre 2011 3.440 803 584 576 980 4.475 474 421 2.331 (699) 13.383<br />

1° semestre 2010 3.357 771 589 532 991 4.014 466 411 2.243 (197) 13.179<br />

Costi operativi<br />

1° semestre 2011 (2.215) (720) (439) (356) (438) (1.370) (284) (235) (1.091) (634) (7.783)<br />

1° semestre 2010 (2.296) (694) (416) (347) (425) (1.381) (285) (242) (1.040) (620) (7.745)<br />

RISULTATO DI GESTIONE<br />

1° semestre 2011 1.225 82 145 220 541 3.105 190 185 1.240 (1.333) 5.600<br />

1° semestre 2010 1.061 78 173 185 566 2.633 182 170 1.204 (816) 5.433<br />

UTILE LORDO<br />

OPERATIVITÀ CORRENTE<br />

1° semestre 2011 209 57 54 169 246 2.306 182 185 753 (1.589) 2.573<br />

1° semestre 2010 18 (26) 39 125 188 1.483 177 168 564 (967) 1.769<br />

EVA<br />

1° semestre 2011 (173) (8) (14) 60 (33) 751 99 112 150 (1.701) (756)<br />

1° semestre 2010 (280) (56) (22) 40 (30) 220 103 107 26 (979) (871)<br />

Cost/income ratio<br />

1° semestre 2011 64,4% 89,8% 75,2% 61,8% 44,7% 30,6% 59,9% 56,0% 46,8% - 90,7% 58,2%<br />

1° semestre 2010 68,4% 89,9% 70,6% 65,3% 42,9% 34,4% 61,1% 58,7% 46,4% n.s. 58,8%<br />

Numero Dipendenti 2<br />

al 30 giugno 2011 30.917 7.479 3.741 14.197 6.065 9.637 3.020 1.964 51.495 32.046 160.562<br />

al 31 dicembre 2010 31.895 7.511 3.748 14.260 5.850 9.599 3.013 1.888 51.598 32.648 162.009<br />

Nota:<br />

I dati 2010 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute dopo <strong>il</strong> 31 marzo 2011 nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo EVA.<br />

1. Global Banking Services, Corporate Centre, elisioni e rettifiche di consolidamento non attribuite ai singoli settori di attività.<br />

2. “Full Time Equivalent”. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui <strong>il</strong> Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%.<br />

34<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Fam<strong>il</strong>y & Small Medium Enterprise (F&SME)<br />

F&SME Network Italy<br />

La Divisione Fam<strong>il</strong>y & SME 1 ha l’obiettivo primario di consentire<br />

ai singoli individui, alle famiglie e alle piccole imprese di<br />

soddisfare le proprie esigenze finanziarie offrendo loro una<br />

gamma completa di prodotti e servizi affidab<strong>il</strong>i e d’elevata<br />

qualità ad un prezzo concorrenziale. I principali punti di forza<br />

del Gruppo nel Reta<strong>il</strong> banking sono l’esperienza del proprio<br />

personale e la centralità della soddisfazione del cliente.<br />

<strong>UniCredit</strong> occupa una posizione strategica nel settore d’attività<br />

del Reta<strong>il</strong> in Italia grazie alla presenza di circa 4.000 agenzie sul<br />

territorio.<br />

Performance finanziaria<br />

Il F&SME Network Italia ha chiuso <strong>il</strong> primo semestre 2011 con<br />

un margine d’intermediazione di 3.440 m<strong>il</strong>ioni, in aumento<br />

rispetto al primo semestre 2010 (+2,5%). Tale dinamica è l’effetto<br />

combinato di una crescita dei ricavi e di una contrazione dei<br />

costi. I ricavi sono aumentati grazie al miglioramento del margine<br />

d’interesse che ha benefi ciato dell’aumento dei tassi (euribor a un<br />

mese +62 pb nel primo semestre 2011 rispetto allo stesso periodo<br />

dell’anno precedente) e dei volumi sui depositi a vista.<br />

Le commissioni nette sono aumentate grazie al crescente successo<br />

del collocamento di obbligazioni sia del Gruppo che di terzi.<br />

I costi operativi hanno registrato un valore di 2.215 m<strong>il</strong>ioni, in<br />

calo rispetto al primo semestre 2010 (-3,6%), grazie ai risparmi<br />

sulle altre spese amministrative e all’effi cienza sui costi strutturali<br />

del personale, che hanno più che compensato la crescita legata<br />

all’adeguamento al contratto collettivo nazionale.<br />

L’incremento dei ricavi ha avuto un effetto positivo sul cost-income,<br />

che a fi ne giugno ha registrato un valore di 64,4% in calo rispetto a<br />

giugno 2010 (-402 pb).<br />

Le rettifiche creditizie ammontano a 977 m<strong>il</strong>ioni, in calo rispetto<br />

al primo semestre 2010 (-2,3%) grazie ai minori fl ussi a default<br />

sul portafoglio mutui e medie imprese. Il costo del rischio a giugno<br />

ha registrato un valore di 1,54%, in calo di 4 punti base rispetto<br />

al valore registrato a fi ne giugno 2010, per effetto combinato della<br />

positiva dinamica delle rettifi che e della crescita degli impieghi.<br />

Il F&SME Network Italia chiude <strong>il</strong> primo semestre 2011 con un ut<strong>il</strong>e<br />

lordo di 209 m<strong>il</strong>ioni, in forte crescita rispetto allo stesso periodo<br />

dell’anno precedente.<br />

Al 30 giugno 2011 <strong>il</strong> volume di crediti verso clientela è pari<br />

a 128.735 m<strong>il</strong>ioni, con un aumento di 3.028 m<strong>il</strong>ioni rispetto a<br />

dicembre, grazie soprattutto alla crescita degli impieghi a breve<br />

termine ad imprese ed enti e in parte all’aumento dei mutui<br />

alle famiglie. I depositi da clientela (incluso titoli) sono pari a<br />

94.550 m<strong>il</strong>ioni, con un forte calo di 2.798 m<strong>il</strong>ioni (-2,9%) rispetto<br />

a dicembre. Il mese di luglio ha manifestato i primi segnali<br />

d’inversione di tendenza. I Risk weighted assets si sono attesati a<br />

56.800 m<strong>il</strong>ioni in crescita (+7,3%) rispetto a dicembre.<br />

La dinamica degli FTE 2 ha registrato un forte calo di 977 unità<br />

(-3%) proseguendo l’attività d’effi cientamento cominciata nel 2009.<br />

Il secondo trimestre 2011 ha registrato un margine<br />

d’intermediazione di 1.692 m<strong>il</strong>ioni, in calo rispetto al trimestre<br />

precedente (-3%). Tale dinamica è l’effetto combinato di una<br />

crescita del margine d’interesse grazie al trend dei tassi (+35 pb<br />

euribor a un mese) e di un calo nel margine da servizi per una<br />

riduzione sulle commissioni da collocamenti di obbligazioni.<br />

I costi operativi risultano in leggero calo (-0,2%), grazie a risparmi<br />

sulle spese del personale legati in parte al calo degli FTE, che<br />

compensano i maggiori costi operativi legati alla campagna di<br />

advertising. Le rettifiche nette su crediti ammontano a 479<br />

m<strong>il</strong>ioni, in calo del 3,8% rispetto al primo trimestre 2011, a causa<br />

principalmente dei minor fl ussi a default sul portafoglio mutui e<br />

medie imprese. Il secondo trimestre chiude con un ut<strong>il</strong>e lordo<br />

di 89 m<strong>il</strong>ioni in calo del 25% rispetto al trimestre precedente ma<br />

in crescita signifi cativa rispetto al risultato negativo del secondo<br />

trimestre 2010.<br />

Conto economico (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

F&SME NETWORK ITALIA<br />

1° SEMESTRE<br />

VARIAZIONE<br />

2011<br />

2011 2010 % 2° TRIM 1° TRIM<br />

VARIAZIONE<br />

% SU<br />

1° TRIM ‘11<br />

2010<br />

2° TRIM<br />

Margine di intermediazione 3.440 3.357 + 2,5% 1.692 1.747 - 3,1% 1.645<br />

Costi operativi (2.215) (2.296) - 3,6% (1.106) (1.109) - 0,2% (1.155)<br />

Risultato di gestione 1.225 1.061 + 15,5% 586 639 - 8,2% 490<br />

Rettifiche nette su crediti (977) (999) - 2,3% (479) (498) - 3,8% (500)<br />

Ut<strong>il</strong>e lordo operatività corrente 209 18 n.s. 89 120 - 25,5% (22)<br />

1. L’introduzione di ciascun paragrafo è dedicata ad una breve descrizione dei settori di attività che compongono <strong>il</strong> perimetro della Divisione Fam<strong>il</strong>y & Small Medium Enterprise, chiamata anche<br />

Divisione F&SME, oltre ad una breve descrizione della loro missione e dei principali punti di forza. La Divisione F&SME, è composta dai Network Reta<strong>il</strong> in Italia, Germania, Austria e Polonia. Inoltre<br />

include le fabbriche specializzate nel consumer credit, nel leasing e nel factoring. Infine, include anche le banche specializzate nell’asset gathering.<br />

2. FTE - Full Time Equivalents.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

35


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)<br />

Fam<strong>il</strong>y & Small Medium Enterprise (F&SME) (SEGUE)<br />

Stato patrimoniale (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

CONSISTENZE AL VARIAZIONE SU DIC ‘10<br />

F&SME NETWORK ITALIA<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Crediti verso clientela 128.735 126.077 125.708 3.028 + 2,4%<br />

Raccolta da clientela (incluso titoli) 94.550 94.498 97.349 - 2.798 - 2,9%<br />

Totale RWA 56.800 51.971 52.945 3.855 + 7,3%<br />

RWA per rischio di credito 45.187 41.145 41.960 3.227 + 7,7%<br />

Principali indicatori<br />

1° SEMESTRE VARIAZIONE<br />

F&SME NETWORK ITALIA<br />

2011 2010 ASSOLUTA %<br />

EVA (m<strong>il</strong>ioni di €) (173) (280) 107 - 38,3%<br />

Capitale assorbito (m<strong>il</strong>ioni di €) 4.301 4.484 -184 - 4,1%<br />

RARORAC - 8,02% -12,47% 445pb<br />

Margine Intermediazione/RWA (media) 12,88% 11,81% 106pb<br />

Cost/income 64,4% 68,4% - 402pb<br />

Costo del rischio 1,54% 1,58% - 4pb<br />

Personale<br />

DATI AL VARIAZIONE SU DIC ‘10<br />

F&SME NETWORK ITALIA<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Dipendenti (numero “Full Time Equivalent”) 30.917 31.020 31.895 - 977 - 3,1%<br />

Linee di business<br />

Nel segmento Mass Market, <strong>il</strong> primo semestre è stato dedicato<br />

al lancio di nuovi prodotti di credito al consumo, d’assicurazione,<br />

d’investimento e di nuovi conti correnti per gli immigrati. Per<br />

migliorare la capacità di <strong>UniCredit</strong> di soddisfare le esigenze di<br />

protezione contro <strong>il</strong> rischio, sono stati lanciati due nuovi prodotti<br />

assicurativi: “Vita Protetta”, che fornisce protezione in caso di<br />

morte e “Casa Protetta” per proteggere proprietari e inqu<strong>il</strong>ini<br />

dalla perdita o dal danneggiamento della loro casa. In caso di<br />

alcune tipologie di sinistro (incendio, furto, grandine), <strong>il</strong> prodotto<br />

assicurativo fornisce una protezione fi nanziaria per coprire <strong>il</strong><br />

costo della riparazione o ricostruzione della casa. Inoltre, è stato<br />

offerto <strong>il</strong> nuovo prodotto d’investimento “Risparmia Fac<strong>il</strong>e”<br />

dedicato ai clienti che vogliono iniziare a investire in un prodotto<br />

particolarmente semplice. I clienti possono sottoscrivere tale piano<br />

d’investimento pagando soltanto una piccola rata iniziale (da 5 a<br />

20 euro). Gli importi investiti restano sempre a disposizione dei<br />

clienti, che possono decidere di ritirare i risparmi accumulati in<br />

qualsiasi momento senza penalità. Tale prodotto è stato supportato<br />

da una comunicazione dedicata volta ad evidenziare la fac<strong>il</strong>ità e la<br />

semplicità con cui i risparmi possono essere accumulati. Agenzia<br />

Tu, la rete dedicata ai bisogni fi nanziari degli immigrati, ha lanciato<br />

un nuovo conto package, “Conto Tu Famiglia”, dedicato agli<br />

assistenti e baby sitter.<br />

Nel segmento Personal Banking, è stato lanciato un nuovo<br />

modello di consulenza che verifi ca l’adeguatezza dei prodotti<br />

posseduti dal cliente, rispetto al suo profi lo, non più a livello di<br />

singolo prodotto ma sul portafoglio complessivo, confrontato con<br />

una serie di portafogli modello elaborati dal Gruppo. La conformità<br />

alle regole MiFID e la coerenza con le esigenze dei clienti hanno<br />

guidato lo sv<strong>il</strong>uppo di tale modello di consulenza, basato su<br />

tre fasi. La prima “Client Check Up” consiste in un’analisi del<br />

profi lo del cliente attraverso una nuova intervista. Seguono<br />

l’Analisi del portafoglio e la proposta commerciale, attraverso<br />

l’identifi cazione del portafoglio modello corrispondente al profi lo del<br />

cliente emerso dall’intervista e la selezione di proposte commerciali<br />

in linea con le caratteristiche del cliente, in termini di adeguatezza<br />

ed effi cienza fi nanziaria. Infi ne la terza fase, “Assistenza nel<br />

tempo” permette <strong>il</strong> monitoraggio del rispetto del portafoglio dei<br />

clienti al portafoglio modello di riferimento.<br />

Continua “Pioneer Idee di Investimento”, l’iniziativa progettata<br />

in collaborazione con Pioneer Investments, che rappresenta un<br />

metodo innovativo per sfruttare le opportunità tattiche di passare<br />

a prodotti interamente investiti in mercati con outlook positivo.<br />

La gamma prodotti è stata completata con i depositi a termine e<br />

pronti contro termine sottoscrivib<strong>il</strong>i on-line e con l’introduzione di<br />

obbligazioni a breve termine a tasso fi sso. I pronti contro termine<br />

online, “Self Service Salvadanaio”, hanno registrato 1.000 m<strong>il</strong>ioni<br />

di sottoscrizioni in meno di due mesi, mentre in soli tre mesi sono<br />

state sottoscritte 1.000 m<strong>il</strong>ioni di obbligazioni a breve termine.<br />

Il deposito a termine, “MoneyPlus”, ha raccolto 100 m<strong>il</strong>ioni. Infi ne<br />

i depositi a termine, “Gold” e “S<strong>il</strong>ver”, hanno raccolto 150 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Pur continuando a puntare sulle caratteristiche di semplicità e<br />

trasparenza, sono stati fatti grandi sforzi in termini d’innovazione<br />

dei prodotti, al fi ne di promuovere la diversifi cazione dei portafogli<br />

in coerenza con le esigenze dei clienti. <strong>UniCredit</strong> ha promosso un<br />

36<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


nuovo investimento a premio ricorrente, progettato per i clienti con<br />

esigenze assicurative e basso reddito mens<strong>il</strong>e. Infi ne, <strong>UniCredit</strong> ha<br />

continuato ad offrire:<br />

• “<strong>UniCredit</strong> Fondi Soluzione”, una famiglia di fondi white label<br />

composta da quattro proposte differenziate per profi lo di rischio<br />

dedicato ai clienti che cercano controllo della volat<strong>il</strong>ità (“payoff<br />

asimmetrico”) invece di prestazioni “pure”;<br />

• “Uniattiva”, un’assicurazione con la garanzia del capitale alla<br />

scadenza e la possib<strong>il</strong>ità di consolidare <strong>il</strong> 50% della performance<br />

annuale ad una certa data;<br />

• “Uniopportunità”, la polizza a premio ricorrente multiramo con<br />

un basso investimento mens<strong>il</strong>e richiesto (€ 50) e la possib<strong>il</strong>ità<br />

di abbinare una linea garantita con un’altra esposta ai mercati<br />

azionari;<br />

• “Unidifesa Inflazione”, una index linked con scadenza a 6<br />

anni, cedola fi ssa annuale, fi no a cinque anni e alla scadenza<br />

un pagamento legato all’infl azione calcolata a partire dalla data<br />

di lancio. Il rimborso del capitale è garantito da una compagnia<br />

d’assicurazione.<br />

Grazie a tali sforzi <strong>il</strong> segmento Personal Banking, nel primo semestre<br />

2011, ha generato 13 m<strong>il</strong>iardi di vendite di prodotti d’investimento,<br />

pari all’83% della divisione F&SME.<br />

Nel segmento Small Business, dopo “Impresa Italia 3 ” e “SOS<br />

Impresa Italia 4 ” - ancora in corso - a febbraio 2011 è stata lanciata<br />

una nuova importante iniziativa “Ripresa Italia”. Grazie a tale accordo,<br />

stipulato con “Rete Imprese Italia” (la principale associazione di<br />

piccole e medie imprese italiane), <strong>UniCredit</strong> continua <strong>il</strong> suo impegno a<br />

sostegno dell’economia reale in questa particolare fase, caratterizzata<br />

da deboli segnali di ripresa. I contenuti principali di “Ripresa Italia”<br />

sono rappresentati da un nuovo tetto di 1 m<strong>il</strong>iardo di fi nanziamenti<br />

destinati alle piccole e medie imprese e una nuova linea di prodotti<br />

creati sulla base delle esigenze di tali imprese, concentrate in cinque<br />

ambiti d’intervento: “Ripresa del ciclo produttivo”, “Competitività e<br />

innovazione”, “Sostenib<strong>il</strong>ità e formazione”, “Internazionalizzazione”<br />

e “Supporto alle reti d’imprese”. Un altro importante accordo<br />

chiamato “Ripresa Cantieri Italia” è stato sottoscritto con la<br />

relativa associazione di categoria nazionale (ANCE) a fi ne giugno.<br />

Tale iniziativa si propone di sostenere i migliori progetti residenziali<br />

attraverso un plafond dedicato di 2 m<strong>il</strong>iardi, aperto ad aziende che<br />

rispettano specifi che condizioni di accesso al credito. L’accordo<br />

comprende anche tavoli di dialogo tra banca e imprese focalizzato<br />

sulla condivisione delle politiche creditizie, una formazione creditizia<br />

e l’emissione di un’osservatorio semestrale congiunto. Al fi ne di<br />

sv<strong>il</strong>uppare la quota di mercato sulla clientela esistente, è stata lanciata<br />

l’iniziativa “Fido Pre-autorizzato”, rivolta a migliori clienti piccole<br />

imprese, con potenziale capacità di credito ancora da soddisfare e<br />

che riconoscono <strong>UniCredit</strong> come loro principale partner aziendale. Ad<br />

oggi, sono stati individuati 4.900 clienti per un valore di 510 m<strong>il</strong>ioni<br />

di nuovi fi di potenziali pre-autorizzati, con un ritorno positivo di 1.550<br />

clienti, per 103 m<strong>il</strong>ioni di nuovi fi nanziamenti. Tale iniziativa è stata<br />

estesa anche alle microimprese. Il target è stato selezionato sulla<br />

base di criteri creditizi e comportamentali. Sono stati contattati 5.800<br />

clienti e circa 1.600 hanno ricevuto un nuovo credito, per un importo<br />

totale di 24 m<strong>il</strong>ioni, con un taglio medio di 15.000 euro. In termini<br />

di acquisizione di nuovi clienti, è stato lanciato <strong>il</strong> nuovo programma<br />

“Obiettivo: + imprese” che mira ad incrementare l’acquisizione di<br />

imprese per una crescita sostenib<strong>il</strong>e, coinvolgendo tutte le persone<br />

della banca nella segnalazione di nuovi potenziali clienti imprese.<br />

Il programma include nuove campagne d’incentivazione alla rete e<br />

nuove offerte dedicate alle imprese. <strong>UniCredit</strong> ha aderito ad un bando<br />

pubblico, emanato dal Ministero dello sv<strong>il</strong>uppo economico italiano,<br />

relativo alla prestazione di fi nanziamenti alle piccole e medie imprese<br />

per lo sv<strong>il</strong>uppo di progetti innovativi, basati sull’ut<strong>il</strong>izzo economico di<br />

brevetti. Tali fi nanziamenti possono includere sia gli investimenti in<br />

immob<strong>il</strong>izzazioni materiali e immateriali sia i costi per i servizi forniti<br />

da consulenti esterni. L’operazione fi nanziaria è strutturata come<br />

“Tranched Cover”, con una garanzia fornita dal Governo italiano<br />

sulla parte più rischiosa del prestito (tranche junior). Nell’ambito del<br />

bando <strong>UniCredit</strong> ha formalizzato un accordo con alcune università per<br />

ricevere sostegno nella valutazione tecnica ed economica dei progetti<br />

più complessi. Tre accordi con partner stranieri sono stati sottoscritti<br />

per la valutazione tecnologica e scientifi ca di progetti innovativi di PMI.<br />

Questa consulenza esterna fa parte di un nuovo processo destinato a<br />

fi nanziare gli investimenti delle PMI per l’innovazione e R&S attraverso<br />

nuovi prestiti dedicati.<br />

Il segmento Medium Enterprises è stato creato - a partire dal<br />

primo novembre 2010 - all’interno della Divisione F&SME, per<br />

offrire alle imprese con un fatturato fi no a 50 m<strong>il</strong>ioni di euro, un<br />

approccio dedicato e un’interfaccia molto diffusa sul territorio (160<br />

Centri Imprese con 700 consulenti). Sono state già lanciate diverse<br />

iniziative nel percorso che ha portato alla creazione di una banca<br />

leader in termini di qualità per le medie imprese. È stata lanciata<br />

l’iniziativa “Risposta a breve termine” per rafforzare <strong>il</strong> rapporto<br />

con i migliori clienti supportandoli nel fi nanziamento delle loro<br />

esigenze di capitale circolante (14.000 clienti mirati e 900 m<strong>il</strong>ioni di<br />

nuovi fi nanziamenti a breve termine). Un network di 150 specialisti<br />

dedicati (trade fi nance, cash management, fi nanziamenti a medio<br />

lungo termine, prodotti di tesoreria, leasing e factoring) è stato<br />

attivato per supportare i consulenti nella relazione con i propri clienti<br />

e nella fornitura di prodotti specifi ci. Sono state lanciate iniziative<br />

commerciali per favorire <strong>il</strong> cross selling di prodotti speciali come<br />

i fi nanziamenti dedicati ad Import/Export, servizi di trade fi nance,<br />

tetti al tasso d’interesse, fi nanziamenti a medio lungo termine e<br />

3. Progetto lanciato ad inizio 2008, che ha previsto lo stanziamento di un plafond aggiuntivo a sostegno delle imprese, veicolato sul territorio attraverso associazioni di categoria e Confidi, per<br />

garantire afflusso di risorse in un momento di crisi di liquidità dei mercati.<br />

4. Iniziativa partita da un accordo firmato nel settembre 2009 con le associazioni d’artigiani e commercianti, con l’obiettivo di salvare dalla crisi le imprese strutturalmente sane che stavano vivendo<br />

un periodo di difficoltà, attraverso strumenti finanziari innovativi (ad esempio, l’estensione dei piani di rimborso o la sospensione temporanea delle rate, ecc.).<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

37


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)<br />

Fam<strong>il</strong>y & Small Medium Enterprise (F&SME) (SEGUE)<br />

soluzioni di cash management (~9.000 clienti mirati, di cui <strong>il</strong> 60%<br />

già contattati e una percentuale di adesione intorno al 40%). È stato<br />

lanciato un programma di referral con clienti affl uent e private per<br />

sfruttare le sinergie tra i diversi segmenti e incrementare le attività<br />

fi nanziarie gestite (più di 35.000 clienti identifi cati; più di 35 m<strong>il</strong>ioni<br />

di nuove attività fi nanziarie). Sono stati lanciati due nuovi progetti<br />

fi nalizzati a migliorare la capacità di comprensione delle esigenze<br />

della clientela e incrementare <strong>il</strong> supporto al business internazionale<br />

dei clienti. Il catalogo prodotti è stato arricchito con l’introduzione<br />

dell’assicurazione “Credit Protection”, di un nuovo tetto ai tassi<br />

d’interesse per proteggere i clienti dall’incremento dei tassi, di un<br />

set di prestiti dedicati all’agricoltura e dai prodotti “Impresa Italia” per<br />

supportare le esigenze di fi nanziamento dei propri clienti aziendali.<br />

Infi ne, è stato lanciato <strong>il</strong> progetto “Camelot”, che prevede un<br />

approccio dedicato alla gestione delle posizioni dei clienti più rischiosi<br />

e quelle che mostrano chiari segnali di potenziale deterioramento, con<br />

conseguenze positive sulle rettifi che creditizie.<br />

Sui canali diretti sono state offerte diverse nuove soluzioni per<br />

aumentare la distintività del servizio multicanale e per semplifi care<br />

l’operatività della clientela. Continuano gli sv<strong>il</strong>uppi di nuove funzioni<br />

sui canali Self Service, in linea con le esigenze della clientela in<br />

termini di velocità, tempestività e fac<strong>il</strong>ità di ut<strong>il</strong>izzo. Tra le nuove<br />

soluzioni spiccano quelle dedicate ai telefoni cellulari. Le applicazioni<br />

dedicate ad iPhone hanno superato i 100.000 download e<br />

continueranno ad evolversi attraverso <strong>il</strong> lancio di nuove applicazioni<br />

per <strong>il</strong> trading e per i clienti piccole imprese. È stata lanciata una<br />

funzione che permette <strong>il</strong> pagamento via internet della maggior<br />

parte dei bollettini postali premarcati (bollette gas, acqua, luce etc.),<br />

con pochi semplici passaggi e grande risparmio di tempo. Tale<br />

funzione è stata resa disponib<strong>il</strong>e anche su tutti gli ATM e chioschi<br />

multifunzione della rete commerciale. Nell’internet banking è stata<br />

arricchita la sezione “Vetrina online” che consente di acquistare<br />

prodotti bancari con fi rma digitale, direttamente dal pc senza<br />

passare in agenzia. La nuova linea di prodotti “E-PRODUCT” è<br />

stata arricchita con la carta prepagata Genius Card, con lo scoperto<br />

di conto “Senza pensieri” e con i prestiti a breve termine per le<br />

imprese. Tali prodotti possono essere acquistati fi rmando <strong>il</strong> contratto<br />

online, con la “Firma Digitale”, r<strong>il</strong>asciata grazie ad un processo<br />

semplice e immediato all’interno della Banca Via Internet. La fi rma<br />

digitale è r<strong>il</strong>asciata al cliente direttamente in banca via internet,<br />

da una Certifi cation Authority accreditata presso <strong>il</strong> Ministero della<br />

pubblica amministrazione e innovazione. Il canale ATM, a sua volta,<br />

ha continuato ad attirare i clienti con soluzioni per <strong>il</strong> versamento di<br />

contanti e assegni da parte della clientela in modalità self. Nei primi<br />

sei mesi del 2011, sono stati superati i 140 m<strong>il</strong>ioni di versamenti<br />

dal lancio del servizio. Il contact center è stato rafforzato al fi ne di<br />

aumentare i livelli di servizio al cliente oltre ad offrire nuovi servizi<br />

come le chat.<br />

In ambito organizzativo sono proseguite le analisi e<br />

l’implementazione delle iniziative di effi cientamento e riduzione<br />

dei costi tramite la revisione dei dimensionamenti delle strutture di<br />

supporto. È stata completata l’attività relativa allo spin off dei mutui<br />

a privati con <strong>il</strong> passaggio delle attività dalla business line consumer<br />

fi nance al perimetro F&SME Network Italy. Sono stati sv<strong>il</strong>uppati<br />

alcuni progetti in materia di revisione dei processi di gestione<br />

delle condizioni e di revisione processi per antiriciclaggio, usura e<br />

trasparenza. <strong>UniCredit</strong> ha ottenuto la certifi cazione Iso 9001 per i<br />

processi relativi alla Tesoreria Enti, diventando <strong>il</strong> principale riferimento<br />

della Pubblica amministrazione. In ambito IT sono stati realizzati<br />

nuovi strumenti informatici per supportare con maggiore effi cacia<br />

le esigenze dei modelli di servizio e l’azione di “acquisition” di nuovi<br />

clienti. In ambito creditizio sono stati r<strong>il</strong>asciati nuovi strumenti relativi<br />

al monitoraggio delle attività di credit operation (portafoglio irregolare,<br />

pre-deliberato piccole imprese, cancellazioni ipotecarie).<br />

Sul versante della customer satisfaction, nel primo semestre 2011,<br />

<strong>il</strong> Tri*M 5 Index si consolida al valore di 61, in miglioramento rispetto al<br />

2010 (+1 punto) registrando una buona crescita sul mondo imprese.<br />

L’attività della customer satisfaction è stata caratterizzata dall’analisi<br />

di tutte le iniziative che si articolano durante l’anno come l’attività<br />

di r<strong>il</strong>evazione, gestione e divulgazione dei dati mens<strong>il</strong>i del TRI*M<br />

Index (anche a livello di sotto-segmenti), l’analisi delle visite Mystery<br />

Shopping 6 svolte sia in agenzie del Gruppo che presso i competitors, <strong>il</strong><br />

monitoraggio dei tempi di risposta al credito, la divulgazione dei piani<br />

d’azione territoriali 2011 per tutte le aree commerciali e le direzioni<br />

network, <strong>il</strong> monitoraggio e l’analisi della gestione dei reclami per<br />

migliorare l’effi cienza nella gestione del processo.<br />

F&SME Network Germany<br />

La Divisione Fam<strong>il</strong>y & SME ha l’obiettivo primario di consentire ai<br />

singoli individui, alle famiglie e alle piccole imprese di soddisfare<br />

le proprie esigenze finanziarie offrendo loro una gamma completa<br />

di prodotti e servizi affidab<strong>il</strong>i e di elevata qualità a un prezzo<br />

concorrenziale. I principali punti di forza del Gruppo nel Reta<strong>il</strong><br />

banking sono l’esperienza del proprio personale e la centralità<br />

della soddisfazione del cliente. <strong>UniCredit</strong> occupa una posizione<br />

strategica nel settore di attività del Reta<strong>il</strong> in Germania grazie alla<br />

presenza di circa 600 agenzie sul territorio.<br />

5. L’Indice TRI*M misura <strong>il</strong> livello di fidelizzazione della clientela attraverso una sommatoria ponderata di valutazioni che gli intervistati danno della Società in base a 4 principali indici di<br />

fidelizzazione, due dei quali sono legati al grado di soddisfazione (soddisfazione complessiva e raccomandab<strong>il</strong>ità) mentre gli altri due misurano la fedeltà (probab<strong>il</strong>ità di acquisti ripetuti e<br />

vantaggio sulla concorrenza).<br />

6. Il Mystery Shopping è un’attività volta esaminare la qualità del modello di servizio delle agenzie fin dal primo contatto del potenziale cliente per verificare la capacità di conquistare i non clienti.<br />

L’attività è svolta da un consulente esterno che indossa i panni di un potenziale cliente interessato a conoscere i servizi e prodotti del Gruppo per valutare l’opportunità di aprire un nuovo<br />

rapporto. Il Mystery Shopper concentra la sua attenzione sulle aree di accoglienza, consulenza e orientamento al cliente.<br />

38<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Performance finanziaria<br />

Il F&SME Network Germany, nel primo semestre, ha registrato un<br />

margine d’intermediazione di 803 m<strong>il</strong>ioni, in aumento rispetto<br />

al primo semestre 2010 (+4,0%), grazie soprattutto alla dinamica<br />

positiva degli spread sui depositi e alla nuova metodologia di<br />

calcolo del replicating portfolio lato margine d’interesse. Il margine<br />

da impieghi continua a calare in seguito alla riduzione dei volumi.<br />

Le commissioni hanno subito una leggera riduzione dovuta alla<br />

contrazione delle commissioni up-front sui prodotti di risparmio<br />

gestito parzialmente compensata dalle commissioni legate al<br />

collocamento di bond. Anche rispetto al primo trimestre del 2011 le<br />

commissioni hanno registrato un calo provocato dal comportamento<br />

prudente dei clienti dovuto alla perdurante incertezza dei mercati<br />

fi nanziari.<br />

I costi operativi si sono attestati a 720 m<strong>il</strong>ioni, con un incremento<br />

del 3,9% rispetto al primo semestre 2010, circa la metà di tale<br />

incremento è riconducib<strong>il</strong>e al consolidamento del call center <strong>UniCredit</strong><br />

Direct Services GmbH 7 per la prima volta nel perimetro F&SME<br />

nel 2011. L’altra parte dell’incremento è riconducib<strong>il</strong>e alle spese<br />

di marketing per le nuove campagne di comunicazione media e<br />

alle nuove metodologie adottate per <strong>il</strong> calcolo dei costi allocati. Tali<br />

incrementi hanno assorbito la riduzione delle spese del personale,<br />

dovuta alla contrazione degli FTE, e la riduzione delle spese<br />

amministrative ordinarie, grazie ad un severo piano d’effi cientamento<br />

ancora in atto. Rispetto al trimestre precedente i costi operativi<br />

risultano stab<strong>il</strong>i.<br />

La crescita dei ricavi nel primo semestre 2011 è stata completamente<br />

assorbita dall’incremento dei costi operativi portando ad una stab<strong>il</strong>ità<br />

del cost-income (90%) rispetto all’anno precedente.<br />

Le nuove rettifiche creditizie contab<strong>il</strong>izzate (13 m<strong>il</strong>ioni), sono più<br />

basse rispetto al primo semestre dell’anno precedente, specialmente<br />

grazie allo sv<strong>il</strong>uppo positivo del contesto economico in Germania.<br />

La diminuzione delle rettifi che ha avuto un effetto positivo sul costo<br />

del rischio grazie alla crescente presenza di garanzie a supporto<br />

dei fi nanziamenti. Inoltre grazie alle diverse attività svolte sul<br />

portafoglio crediti nel 2011 (ricalibrazione dei rating dei clienti privati<br />

e delle rispettive LGD) la diminuzione delle rettifi che generiche è<br />

stata particolarmente elevata. Il costo del rischio a fi ne giugno si è<br />

confermato su valori molto bassi (0,06%) e in ulteriore calo rispetto<br />

all’anno precedente (-41 pb).<br />

Il F&SME Network Germany chiude <strong>il</strong> primo semestre con un ut<strong>il</strong>e<br />

lordo di 57 m<strong>il</strong>ioni, con una decisa inversione di tendenza rispetto al<br />

primo semestre 2010 e con una crescita del 21% rispetto al trimestre<br />

precedente soprattutto grazie alla dinamica delle rettifi che creditizie.<br />

F&SME Network Germany ha chiuso <strong>il</strong> primo semestre 2011 con un<br />

volume di crediti verso clientela pari a 44.971 m<strong>il</strong>ioni con un calo<br />

di 1.914 m<strong>il</strong>ioni (-4,1%) rispetto a dicembre. I depositi da clientela<br />

(incluso titoli) sono pari a 40.357 in lieve aumento rispetto a dicembre<br />

(+2,8%). I Risk weighted assets si sono attestati a 14.208 con una<br />

riduzione di 1.238 (-8,0%).<br />

Conto economico (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

F&SME NETWORK GERMANIA<br />

1° SEMESTRE<br />

VARIAZIONE<br />

2011<br />

2011 2010 % 2° TRIM 1° TRIM<br />

VARIAZIONE<br />

% SU<br />

1° TRIM ‘11<br />

2010<br />

2° TRIM<br />

Margine di intermediazione 803 771 + 4,0% 397 405 - 2,1% 385<br />

Costi operativi (720) (694) + 3,9% (362) (359) + 0,9% (345)<br />

Risultato di gestione 82 78 + 5,4% 35 47 - 24,5% 39<br />

Rettifiche nette su crediti (13) (112) - 88,6% 7 (20) - 135,4% (44)<br />

Ut<strong>il</strong>e lordo operatività corrente 57 (26) n.s. 32 26 + 21,3% 3<br />

Stato patrimoniale (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

CONSISTENZE AL VARIAZIONE SU DIC ‘10<br />

F&SME NETWORK GERMANIA<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Crediti verso clientela 44.971 45.832 46.885 - 1.914 - 4,1%<br />

Raccolta da clientela (incluso titoli) 40.357 39.483 39.252 1.105 + 2,8%<br />

Totale RWA 14.208 13.889 15.447 - 1.238 - 8,0%<br />

RWA per rischio di credito 12.129 11.832 13.077 -949 - 7,3%<br />

7. Call center del Gruppo <strong>UniCredit</strong> a supporto del settore di attività reta<strong>il</strong> in Germania.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

39


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)<br />

Fam<strong>il</strong>y & Small Medium Enterprise (F&SME) (SEGUE)<br />

Principali indicatori<br />

1° SEMESTRE VARIAZIONE<br />

F&SME NETWORK GERMANIA<br />

2011 2010 ASSOLUTA %<br />

EVA (m<strong>il</strong>ioni di €) (8) (56) 48 - 84,9%<br />

Capitale assorbito (m<strong>il</strong>ioni di €) 1.014 881 133 + 15,1%<br />

RARORAC - 1,67% - 12,71% n.s.<br />

Margine Intermediazione/RWA (media) 11,18% 11,34% - 16pb<br />

Cost/income 89,8% 89,9% - 13pb<br />

Costo del rischio 0,06% 0,46% - 41pb<br />

Personale<br />

DATI AL VARIAZIONE SU DIC ‘10<br />

F&SME NETWORK GERMANIA<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Dipendenti (numero “Full Time Equivalent”) 7.479 7.498 7.511 - 32 - 0,4%<br />

Linee di business<br />

Nel segmento Mass Market, nel primo semestre 2011, un obiettivo<br />

chiave è stato quello di crescere ulteriormente nei volumi di credito.<br />

Nei mesi di febbraio e maggio, sono state lanciate due attività<br />

di promozione di prodotti di credito al consumo, con condizioni<br />

vantaggiose per i clienti, che hanno registrato un tasso di accettazione<br />

intorno al 50% sui nuovi cllienti e del 75% sui clienti esistenti. Sono<br />

stati formati 350 consulenti e 600 addetti alle vendite per aumentare<br />

ulteriormente <strong>il</strong> livello di qualifi cazione della rete. C’è stato un focus<br />

per aumentare la penetrazione dei prodotti nel portafoglio clienti mass<br />

market. In particolare la consulenza è stata basata sulle esigenze del<br />

cliente in una fase specifi ca del suo ciclo di vita al fi ne di aumentare i<br />

risultati in termini di cross selling. Al fi ne di riattivare i clienti dormienti<br />

è stata lanciata una campagna di riattivazione basata su una lista di<br />

clienti target. <strong>UniCredit</strong> Bank AG ha continuato a fornire a tutti i clienti<br />

prestiti destinati ad investimenti immob<strong>il</strong>iari incrementando la nuova<br />

produzione del 14% rispetto all’anno precedente.<br />

Il segmento Personal Banking ha concentrato le attività di<br />

consulenza sulla verifi ca annuale degli investimenti, generando una<br />

forte crescita dei ricavi da investimenti e delle vendite del prodotto di<br />

risparmio gestito “HVB Vermoegensdepot Privat”. A fi ne giugno lo<br />

stock di tale prodotto ha raggiunto i 3,4 m<strong>il</strong>iardi, con un incremento<br />

dell’8% rispetto a fi ne 2010. Il contesto di mercato turbolento ha<br />

causato uno spostamento della domanda dei clienti verso “beni<br />

reali”, che ha portato a forti vendite dei fondi chiusi. È stato lanciato<br />

un innovativo prodotto a premio unico che combina un rendimento<br />

minimo garantito alla scadenza di 12 anni, con un potenziale ulteriore<br />

rendimento legato alla performance di un portafoglio di exchange<br />

traded funds che investe in azioni e materie prime.<br />

Un focus strategico particolare è stato dedicato alla crescita della<br />

share of wallet, misurata dalla crescita dei volumi. Tale obiettivo è<br />

stato supportato attraverso una campagna per l’acquisizione di<br />

denaro fresco, grazie ad un’offerta di un rendimento fi no al 3%<br />

annuo per un deposito a termine (6 mesi), a condizione che la metà<br />

del denaro fresco venga destinata ad investimenti. Per rispondere<br />

all’esigenza dei propri clienti di una consulenza specializzata<br />

nella gestione delle eredità, <strong>UniCredit</strong> Bank AG ha aumentato (da<br />

8 a 32) <strong>il</strong> numero di specialisti in eredità, con l’obiettivo di tenere<br />

maggiormente in considerazione le esigenze dei clienti in materia<br />

di pianifi cazione dell’eredità. Tale servizio consiste in una gestione<br />

strutturata delle proprietà e delle attività fi nanziarie al fi ne di creare<br />

la liquidità necessaria per <strong>il</strong> pagamento delle imposte di successione.<br />

Inoltre, per aumentare la possib<strong>il</strong>ità di accesso dei clienti a servizi<br />

di elevata qualità e per ridurre <strong>il</strong> tempo speso nei viaggi dai propri<br />

consulenti, <strong>UniCredit</strong> Bank AG ha lanciato un sistema di consulenza<br />

a distanza. Tale sistema consente ai consulenti generalisti di<br />

coinvolgere “a distanza” consulenti specializzati in investimenti e<br />

mutui nei meeting con i clienti.<br />

Nel segmento Small Business, l’obiettivo chiave di <strong>UniCredit</strong><br />

Bank AG è stato di aiutare i clienti a sfruttare <strong>il</strong> contesto economico<br />

favorevole, fornendo loro nuovi fi nanziamenti. <strong>UniCredit</strong> Bank<br />

AG ha lanciato due campagne basate su un’offerta pro-attiva di<br />

nuovi fi nanziamenti in base alla capacità di credito potenziale del<br />

cliente. Sono stati contattati oltre 25.000 clienti, con un ma<strong>il</strong>ing<br />

diretto a clienti potenzialmente interessati ai mutui. Un’altra attività<br />

fondamentale per <strong>il</strong> segmento è stata l’acquisizione di nuovi clienti.<br />

Il conto corrente package “Konto4Business” ha permesso di<br />

aumentare l’acquisizione di nuovi clienti del 25% rispetto al 2010.<br />

È stato ridefi nito <strong>il</strong> processo di accoglienza dei clienti, al fi ne di fornire<br />

un servizio migliore e più veloce e aumentare la soddisfazione del<br />

cliente. È stato lanciato <strong>il</strong> nuovo modello di servizio dedicato agli<br />

agricoltori in due delle cinque regioni di vendita e sarà esteso anche<br />

ad altre regioni. Per <strong>il</strong> modello di servizio dedicato alle professioni<br />

mediche, dopo aver creato due nuove unità di consulenza e vendita,<br />

sono stati realizzati diversi eventi volti a fornire una prospettiva<br />

dell’impatto del web 2.0 sul futuro del settore medico.<br />

Il segmento Medium Enterprises all’interno della divisione Fam<strong>il</strong>y<br />

& SME è stato completato entro <strong>il</strong> 2010. Circa 45.000 clienti sono<br />

adesso supportati da 280 consulenti specializzati distribuiti in più<br />

di 100 località in Germania. Il primo semestre è stato caratterizzato<br />

dalla ripresa economica in Germania. Le iniziative commerciali si sono<br />

40<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


concentrate sulla richiesta credito fi nalizzata al fi nanziamento del<br />

capitale circolante e degli investimenti. <strong>UniCredit</strong> Bank AG ottimizza <strong>il</strong><br />

capitale circolante sulla base di un check up individuale. Tale check<br />

up fa un benchmark del cliente rispetto al suo settore e alla sua<br />

evoluzione negli ultimi 3 anni. Dopo questa analisi della domanda<br />

viene creata una soluzione studiata in base alla situazione della<br />

società e all’ut<strong>il</strong>izzo futuro delle linee di credito affi date. <strong>UniCredit</strong><br />

Bank AG presta un’attenzione costante ai fi nanziamenti agevolati.<br />

Dopo un’analisi di tutti i programmi agevolati regionali, nazionali e<br />

internazionali disponib<strong>il</strong>i per le medie imprese, è stata sv<strong>il</strong>uppata una<br />

breve lista con i programmi più interessanti divisi per regione.<br />

I clienti ottengono la migliore soluzione rispetto alla propria situazione<br />

e ai propri obiettivi. Le richieste approvate di fi nanziamenti agevolati<br />

sono aumentate del 10% rispetto all’anno precedente. Il catalogo<br />

prodotti per i fi nanziamenti fi nalizzati ad investimenti è completato dal<br />

leasing. Tale attività in stretta collaborazione con <strong>UniCredit</strong> Leasing<br />

è aumentata del 20% da inizio anno dopo <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio della rete di<br />

specialisti decentralizzata.<br />

In ambito Multi-Channel, <strong>UniCredit</strong> Bank AG ha continuato a<br />

lavorare sullo sv<strong>il</strong>uppo di un approccio multicanale per la rete<br />

commerciale in Germania considerata l’importanza in termini di<br />

distintività, di migliore relazione con i clienti e di economicità.<br />

In tale scenario si colloca <strong>il</strong> crescente ut<strong>il</strong>izzo di Online Banking<br />

grazie al fatto che un terzo dei correntisti ut<strong>il</strong>izza i servizi bancari<br />

online in maniera regolare, e ciò richiede una chiara focalizzazione<br />

sulle necessità del cliente da parte della banca, con particolare<br />

attenzione al miglioramento delle prestazioni e alla soddisfazione<br />

dei clienti. <strong>UniCredit</strong> Bank AG nel primo semestre ha puntato a<br />

ristrutturare la sua presenza sul web per aumentare la sua capacità<br />

di acquisizione e la fac<strong>il</strong>ità di accesso da parte dei clienti ai nuovi<br />

prodotti e alle informazioni (ad esempio con <strong>il</strong> lancio di un sito web<br />

per le PMI). Inoltre sono state rese disponib<strong>il</strong>i nuove funzionalità<br />

online per migliorare la convenienza per i clienti come <strong>il</strong> nuovo<br />

“HVB mob<strong>il</strong>e B@nking App” che fac<strong>il</strong>ita le operazioni dei clienti<br />

sui loro conti correnti e fornisce uno strumento per la ricerca delle<br />

agenzie. Inoltre, è stato lanciato un nuovo “servizio SMS alert” per<br />

consentire ai clienti di scegliere diversi tipi di avvisi relativi ai diversi<br />

rapporti con la banca ricevib<strong>il</strong>i tramite dispositivi mob<strong>il</strong>i. Sono state<br />

lanciate nuove campagne on-line per le carte prepagate ed è stata<br />

migliorata la newsletter online. Infi ne <strong>il</strong> Contact Center ha continuato<br />

a fornire un numero alto di contatti di qualità alla rete con l’obiettivo<br />

di contribuire ai risultati commerciali della rete.<br />

Sul versante customer satisfaction la prima sessione di<br />

misurazione della customer satisfaction interna è stata effettuata<br />

nel secondo trimestre 2011. L’“Internal Customer Satisfaction”<br />

è considerata un forte strumento per misurare <strong>il</strong> livello di supporto<br />

e la qualità del servizio della direzione centrale nei confronti della<br />

rete commerciale. Dieci unità di direzione, 16 fabbriche prodotto e<br />

tutte le unità di back offi ce hanno preso parte alla r<strong>il</strong>evazione con<br />

un miglioramento dei risultati di 3 punti rispetto al 2010. Gli obiettivi<br />

dell’indagine sulla soddisfazione interna sono parte integrante<br />

del sistema incentivante del personale di direzione generale della<br />

divisione F&SME. Tale iniziativa è stata molto apprezzata dalla<br />

rete commerciale con un tasso di partecipazione salito al 40%<br />

rispetto al 29% della prima edizione del 2010. <strong>UniCredit</strong> Bank<br />

AG è stata la prima istituzione fi nanziaria, a lanciare <strong>il</strong> feedback<br />

tramite e-ma<strong>il</strong> da parte dei clienti dopo la riunione con <strong>il</strong> proprio<br />

consulente. L’“Instant feedback” 8 dopo l’incontro con <strong>il</strong> consulente<br />

rappresenta un punto cruciale della strategia di <strong>UniCredit</strong> Bank<br />

AG basata sulla centralità del cliente. Tali sforzi hanno portato ad<br />

un trend positivo nel 2011 del TRI*M Index, cha ha registrato un<br />

valore di 67, in aumento di 3 punti rispetto al 2010. Tale risultato è<br />

stato trainato dal segmento mass market e da un forte recupero del<br />

segmento affl uent.<br />

F&SME Network Austria<br />

La Divisione Fam<strong>il</strong>y & SME ha l’obiettivo primario di consentire<br />

ai singoli individui, alle famiglie e alle piccole imprese di<br />

soddisfare le proprie esigenze finanziarie offrendo loro una<br />

gamma completa di prodotti e servizi affidab<strong>il</strong>i e di elevata<br />

qualità a un prezzo concorrenziale. I principali punti di forza<br />

del Gruppo nel Reta<strong>il</strong> banking sono l’esperienza del proprio<br />

personale e la centralità della soddisfazione del cliente.<br />

<strong>UniCredit</strong> occupa una posizione strategica nel settore di attività<br />

del Reta<strong>il</strong> in Austria grazie alla presenza di circa 280 agenzie sul<br />

territorio.<br />

Performance finanziaria<br />

Il F&SME Network Austria, nel primo semestre, ha registrato un<br />

margine d’intermediazione di 584 m<strong>il</strong>ioni, in lieve calo rispetto allo<br />

stesso periodo del 2010 (-1,0%). Tale calo è stato generato dalla<br />

contrazione delle commissioni legate all’attività commerciale solo<br />

parzialmente compensate dall’aumento del margine d’interesse.<br />

I costi operativi si sono attestati a 439 m<strong>il</strong>ioni, con un incremento<br />

rispetto al primo semestre 2010 (+5,4%) legato soprattutto ai costi<br />

indiretti.<br />

8. L’Instant Feedback è un’attività che ha l’obiettivo di registrare l’opinione del cliente nel momento in cui ut<strong>il</strong>izza un servizio in agenzia, attraverso l’ut<strong>il</strong>izzo dei touch screen presenti in alcune<br />

agenzie e dei chioschi multimediali. Attraverso questi strumenti, <strong>il</strong> cliente può esprimere un giudizio sui principali servizi e prodotti e chiedere di essere ricontattato telefonicamente o via e-ma<strong>il</strong>.<br />

L’Instant Feedback rappresenta uno stimolo per migliorare continuamente la nostra capacità relazionale e dimostra ai clienti la nostra autentica volontà di metterci in discussione. Le iniziative<br />

di Instant Feedback comprendono anche l’analisi dei cosiddetti “momenti della verità” che riescono a fare la differenza nella relazione con <strong>il</strong> cliente. Lo smarrimento della carta di credito, la<br />

rinegoziazione di un mutuo, l’apertura di un conto corrente, l’assistenza presso <strong>il</strong> call center in caso di problemi rappresentano senz’altro esempi di un “momento della verità”. Riuscire a gestire<br />

queste criticità, prendendo in carico <strong>il</strong> problema e risolvendolo in tempi brevi, rafforza <strong>il</strong> legame del cliente con la Banca; diversamente le probab<strong>il</strong>ità di abbandono del cliente sono molto alte.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

41


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)<br />

Fam<strong>il</strong>y & Small Medium Enterprise (F&SME) (SEGUE)<br />

La crescita dei costi nel primo semestre ha avuto un effetto<br />

negativo sul cost-income, che a fi ne giugno ha registrato un valore<br />

di 75,2% in aumento di 456 punti base rispetto allo stesso periodo<br />

dell’anno precedente.<br />

Le rettifiche creditizie ammontano a 102 m<strong>il</strong>ioni, con una forte<br />

contrazione rispetto al primo semestre 2010 (-28%), grazie ai<br />

minori fl ussi al portafoglio non performing del credito al consumo e<br />

delle piccole imprese. Il costo del rischio a fi ne giugno ha registrato<br />

un valore di 0,95% in calo di 39 punti base rispetto al primo<br />

semestre 2010 per effetto della riduzione delle rettifi che.<br />

Il F&SME Network Austria chiude <strong>il</strong> primo semestre 2011 con un<br />

ut<strong>il</strong>e lordo di 54 m<strong>il</strong>ioni in forte aumento rispetto al primo semestre<br />

2010 (+39,5%), soprattutto grazie alla contrazione delle rettifi che<br />

creditizie.<br />

Al 30 giugno 2011 <strong>il</strong> volume di crediti verso clientela è pari a<br />

22.053 m<strong>il</strong>ioni, stab<strong>il</strong>e rispetto a dicembre (-0,3%). I depositi<br />

da clientela (incluso titoli) sono pari a 23.384, stab<strong>il</strong>i rispetto<br />

a dicembre (-0,6%). I Risk weighted assets si sono attestati a<br />

12.537 con una r<strong>il</strong>evante riduzione di 3.788 (-23,2%) rispetto a<br />

dicembre, soprattutto dovuta alla rivalutazione del franco svizzero.<br />

Conto economico (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

F&SME NETWORK AUSTRIA<br />

1° SEMESTRE<br />

VARIAZIONE<br />

2011<br />

2011 2010 % 2° TRIM 1° TRIM<br />

VARIAZIONE<br />

% SU<br />

1° TRIM ‘11<br />

2010<br />

2° TRIM<br />

Margine di intermediazione 584 589 - 1,0% 288 295 - 2,2% 299<br />

Costi operativi (439) (416) + 5,4% (226) (213) + 6,3% (210)<br />

Risultato di gestione 145 173 - 16,4% 62 82 - 24,3% 89<br />

Rettifiche nette su crediti (102) (142) - 27,7% (47) (55) - 14,3% (70)<br />

Ut<strong>il</strong>e lordo operatività corrente 54 39 + 39,5% 25 28 - 10,8% 17<br />

Stato patrimoniale (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

CONSISTENZE AL VARIAZIONE SU DIC ‘10<br />

F&SME NETWORK AUSTRIA<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Crediti verso clientela 22.053 21.089 22.122 - 68 - 0,3%<br />

Raccolta da clientela (incluso titoli) 23.384 23.098 23.516 - 132 - 0,6%<br />

Totale RWA 12.537 12.218 16.325 - 3.788 - 23,2%<br />

RWA per rischio di credito 10.344 10.139 14.144 - 3.801 - 26,9%<br />

Principali indicatori<br />

1° SEMESTRE VARIAZIONE<br />

F&SME NETWORK AUSTRIA<br />

2011 2010 ASSOLUTA %<br />

EVA (m<strong>il</strong>ioni di €) (14) (22) 8 - 37,2%<br />

Capitale assorbito (m<strong>il</strong>ioni di €) 1.090 895 195 + 21,8%<br />

RARORAC - 2,53% - 4,90% 237pb<br />

Margine Intermediazione/RWA (media) 8,76% 9,95% - 119pb<br />

Cost/income 75,2% 70,6% 456pb<br />

Costo del rischio 0,95% 1,34% - 39pb<br />

Personale<br />

DATI AL VARIAZIONE SU DIC ‘10<br />

F&SME NETWORK AUSTRIA<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Dipendenti (numero “Full Time Equivalent”) 3.741 3.737 3.748 - 7 - 0,2%<br />

Linee di business<br />

Uno degli obiettivi principali del segmento Mass Market è stato<br />

quello di far crescere <strong>il</strong> business dei mutui e dei crediti al consumo.<br />

Gli sforzi della campagna mutui sono stati ripagati da un incremento<br />

dei volumi del 7% rispetto all’anno precedente. Sul fronte credito al<br />

consumo, ad apr<strong>il</strong>e, è stata sperimentata con successo in quattro<br />

agenzie di Vienna una nuova campagna che a giugno è stata estesa<br />

in tutta l’Austria. Continua l’impegno sociale di Bank Austria grazie<br />

al lancio della prima carta in r<strong>il</strong>ievo Bra<strong>il</strong>le dedicata ai clienti non<br />

vedenti. È stato lanciato un nuovo servizio di consulenza professionale<br />

per i clienti gestiti a distanza chiamato “Smart Banking”. L’intera<br />

relazione con <strong>il</strong> cliente è gestita principalmente in digitale, per<br />

telefono o mediante mezzi elettronici (es. Online Banking, SMS<br />

etc). Il cuore del servizio di consulenza è un consulente a distanza<br />

42<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


personalizzato, disponib<strong>il</strong>e 24 ore al giorno e supportato da processi<br />

standardizzati di elevata qualità. L’importanza per la rete commerciale<br />

delle attività di cross-selling sia sulla clientela esistente che sui<br />

clienti in fase di acquisizione è stata messa in evidenza in un road<br />

show e attraverso workshops dedicati a tutti i responsab<strong>il</strong>i di agenzia.<br />

Il processo di alimentazione di nominativi è stato stab<strong>il</strong>ito e sta<br />

producendo risultati positivi con già 2.000 clienti consegnati nel<br />

primo semestre, grazie anche agli incentivi riservati ai consulenti che<br />

riescono a sv<strong>il</strong>uppare gradualmente i propri clienti per farli diventare<br />

clienti di fascia alta.<br />

Nel segmento Personal Banking, Bank Austria ha continuato a<br />

perseguire l’obiettivo di diventare la banca di riferimento per i clienti<br />

affl uent in Austria. Il primo semestre è stato caratterizzato dalla<br />

continuazione del vasto programma di formazione per i consulenti<br />

affl uent: “Solutions 4 Affluents”. L’obiettivo principale è - accanto<br />

alla necessità di una consulenza basata sui bisogni dei clienti e sulla<br />

diversifi cazione del portafoglio titoli - aumentare la soddisfazione dei<br />

clienti e promuovere la raccomandazione di nuovi clienti.<br />

Le campagne e i report CRM dedicati ai clienti personal banking<br />

supportano le vendite indirizzando <strong>il</strong> contatto con ogni cliente<br />

almeno una volta l’anno. Il “Check-up meeting” e <strong>il</strong> “Feedback via<br />

e-ma<strong>il</strong>” da parte del cliente sono <strong>il</strong> cuore della value proposition del<br />

segmento. Nel primo semestre, <strong>il</strong> check-up meeting ha raggiunto una<br />

percentuale del 80%. Bank Austria ha continuato ad offrire, ai propri<br />

consulenti personal banking, in collaborazione con “Frankfurt School<br />

of Finance and Management”, la possib<strong>il</strong>ità di qualifi carsi come<br />

“consulente certifi cato titoli” per garantire ai consulenti un elevato<br />

‘know-how in materia di prodotti e mercati. A fi ne giugno, oltre <strong>il</strong><br />

60% dei consulenti personal banking ha ottenuto una certifi cazione<br />

di specialista titoli. In materia di prodotti d’investimento, sono stati<br />

lanciati otto “ErfolgsAnleihen” (obbligazioni proprie) semplici e<br />

trasparenti e con scadenze da due a cinque anni e un volume totale<br />

di 410 m<strong>il</strong>ioni. Bank Austria ha emesso tre covered bond, due<br />

“USD Libor-Anleihe”, un bond legato all’infl azione e uno con la<br />

garanzia del capitale a scadenza che hanno registrato 23 m<strong>il</strong>ioni di<br />

vendita. Per quanto riguarda <strong>il</strong> risparmio gestito, nel primo semestre,<br />

sono stati lanciati tre fondi Pioneer Investment a scadenza fi ssa. I due<br />

“PIA Garantie-Basket”, che offrono <strong>il</strong> 100% di garanzia del capitale<br />

e l’80% del massimo valore raggiunto dall’investimento, garantito alla<br />

scadenza da Bank Austria, con un volume di vendita di 137 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Il terzo prodotto guida è stato <strong>il</strong> “PIA Flex React”, un nuovo fondo<br />

senza garanzia del capitale che ha registrato 35 m<strong>il</strong>ioni di vendite.<br />

Continua l’offerta del tradizionale “VorsorgePlus-Pensions”, <strong>il</strong><br />

prodotto pensione base con l’indennità di stato e capitale garantito.<br />

Nel segmento Small Business, Bank Austria ha realizzato uno<br />

studio approfondito sulla struttura, <strong>il</strong> mercato e le esigenze dei<br />

clienti. Sulla base di questi risultati <strong>il</strong> meeting annuale di verifi ca<br />

della situazione dei clienti “FinanceCheck” è stato rivisto in<br />

modo che soluzioni innovative e orientate dalla domanda sono<br />

ora disponib<strong>il</strong>i per i propri clienti. Sulla base delle esperienze dello<br />

studio di mercato, <strong>il</strong> programma di formazione per i consulenti<br />

“Solutions4Small Business” è stato esteso con <strong>il</strong> prossimo step<br />

formativo “Solutions4All”. Continua ad essere incoraggiato <strong>il</strong> referral<br />

di clienti. A fi ne maggio è stata introdotta una nuova carta di credito<br />

“Diners Club MED” con caratteristiche speciali per i medici. Tale<br />

prodotto è rivolto ai medici e si distingue per l’offerta di un pacchetto<br />

assicurativo su misura che include un’assicurazione per la copertura<br />

delle spese legali e un’assicurazione per la responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>e.<br />

Alcune iniziative sono state lanciate per stimolare la crescita degli<br />

impieghi, come un’offerta speciale dedicata ai liberi professionisti.<br />

Grazie a tali iniziative, i nuovi impieghi alle piccole imprese sono<br />

aumentati del 10% con un volume di crediti più alto del 26%<br />

rispetto al secondo trimestre 2010. Sono continuate le giornate<br />

d’informazione dedicate alle piccole imprese “Small Business-Info-<br />

Days” con l’aiuto del governo (durante <strong>il</strong> 2011, undici giornate sono<br />

state pianifi cate in ogni provincia austriaca). Molti partner supportano<br />

e partecipano a tali eventi. Lo sv<strong>il</strong>uppo di prestiti agevolati ha<br />

mostrato una accelerazione dei volumi del 38% nel primo semestre<br />

rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.<br />

Il nuovo segmento Medium Enterprises, è stato creato nella Divisione<br />

F&SME, per servire meglio i clienti PMI, con una rete commerciale e<br />

un modello di servizio dedicati (9.000 clienti, 27 fi liali e 71 consulenti<br />

dedicati). Con l’obiettivo di fornire un immediato miglioramento degli<br />

standard di servizio per i clienti medie imprese, a inizio anno è stato<br />

progettato e lanciato un set d’iniziative specifi che: l’attuazione di un<br />

meeting annuale strategico con i clienti, un approccio di consulenza<br />

standardizzato, consentito da una formazione dedicata “standard<br />

Solutions4SME” e da strumenti di supporto specifi camente progettati<br />

(e.g. report sul portafoglio dei clienti), l’introduzione del feedback da<br />

parte dei clienti sull’andamento dei meeting con i consulenti. È stata<br />

lanciata un’iniziativa commerciale dedicata all’acquisizione di clientela<br />

con più di 300 nuovi clienti acquisiti in sei mesi e una campagna sui<br />

tassi d’interesse dei clienti, gestita in collaborazione con la tesoreria.<br />

Inoltre sono partite delle visite congiunte con <strong>UniCredit</strong> Factoring per<br />

raggiungere circa 400 clienti e un’iniziativa di cross selling rivolta ai<br />

clienti marginali. È partita anche un’iniziativa di leasing con 9.000 clienti<br />

target contattati tramite ma<strong>il</strong>ing e <strong>il</strong> call center (<strong>UniCredit</strong> Direct Service).<br />

L’approccio di consulenza di Bank Austria è stato rafforzato con<br />

l’introduzione di strumenti di consultazione che <strong>il</strong>lustrano le potenzialità<br />

economiche e i margini di miglioramento per i propri clienti<br />

(es. RatingAdvisory, IndustryCheck, LiquidityCheck,<br />

WorkingCapitalCheck). Il catalogo dei prodotti d’investimento è stato<br />

arricchito con l’introduzione di deposito a termine EUR-rollover, un<br />

prodotto d’investimento con una durata di 12-24 mesi e un tasso<br />

d’interesse che varia ogni 3 mesi. All’interno di un’ampia iniziativa<br />

d’internazionalizzazione del Gruppo, in Austria è partita un’iniziativa<br />

dedicata al commercio con l’estero, accompagnate da una<br />

comunicazione esterna dedicata come “The Austrian Export Day”.<br />

Infi ne, per migliorare la posizione di Bank Austria nel segmento medie<br />

imprese <strong>il</strong> “Rapporto Bank Austria sulle medie imprese” è stato<br />

eseguito dall’istituto austriaco per le ricerche sulle piccole e medie<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

43


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)<br />

Fam<strong>il</strong>y & Small Medium Enterprise (F&SME) (SEGUE)<br />

imprese. Tale rapporto ha rivelato che le medie imprese austriache sono<br />

più ottimiste rispetto all’economia nel suo insieme, con maggiori tassi<br />

di crescita del fatturato e più dipendenti. L’argomento è stato trattato da<br />

diversi quotidiani e ha ricevuto una grande attenzione dai media.<br />

In ambito customer satisfaction continuano le attività dedicate alla<br />

customer experience come gli Instant feedback e i “momenti di verità”<br />

nella relazione con <strong>il</strong> cliente. Bank Austria ha esteso a tutti i segmenti<br />

di clientela la possib<strong>il</strong>ità da parte del cliente di comunicare attraverso<br />

e-ma<strong>il</strong> un feedback dopo ogni incontro con <strong>il</strong> proprio consulente. A fi ne<br />

giugno 35.000 e-ma<strong>il</strong> sono state registrate con un tasso di risposta da<br />

parte dei clienti del 51%. Continua <strong>il</strong> trend positivo del TRI*M Index con<br />

un punteggio di 69 in aumento di 4 punti rispetto al 2010 trainato dai<br />

segmenti mass e affl uent.<br />

In ambito organizzativo Bank Austria ha lanciato l’iPhone App<br />

Mob<strong>il</strong>eBanking come parte della strategia di mob<strong>il</strong>e banking. Bank<br />

Austria è la prima banca nel mercato austriaco, grazie all’offerta di tante<br />

funzionalità per gli smartphone. L’applicazione iPhone è stata scaricata<br />

oltre 30.000 volte, e nel frattempo è diventata anche la prima banca<br />

per <strong>il</strong> download gratis di applicazioni iTunes Store.<br />

F&SME Network Poland<br />

Il Network della Divisione Fam<strong>il</strong>y & SME in Polonia ha l’obiettivo<br />

primario di consentire ai singoli individui, alle famiglie e alle<br />

piccole imprese di soddisfare le proprie esigenze finanziarie<br />

offrendo loro una gamma completa di prodotti e servizi affidab<strong>il</strong>i<br />

e di elevata qualità a un prezzo concorrenziale. I principali punti di<br />

forza del Gruppo nel Reta<strong>il</strong> banking sono l’esperienza del proprio<br />

personale e la centralità della soddisfazione del cliente. <strong>UniCredit</strong><br />

occupa una posizione strategica nel settore di attività del Reta<strong>il</strong> in<br />

Polonia grazie alla presenza di circa 1.000 agenzie sul territorio.<br />

Performance finanziaria<br />

Il F&SME Network Polonia, nel primo semestre, ha registrato un<br />

margine d’intermediazione di 576 m<strong>il</strong>ioni, in aumento rispetto al<br />

primo semestre 2010 (+8%) e un aumento nel secondo trimestre<br />

del 5% rispetto al trimestre precedente. Tale dinamica è ascrivib<strong>il</strong>e<br />

alla progressiva crescita del business. In particolare la crescita<br />

è stata trainata dall’incremento del margine d’interesse dovuto<br />

all’incremento della redditività dei depositi per effetto del rialzo<br />

dei tassi e all’aumento dei volumi degli impieghi. Un contesto<br />

fortemente competitivo ha portato ad una contrazione delle<br />

commissioni legate ai conti correnti controb<strong>il</strong>anciata grazie alla<br />

crescita dei ricavi legati all’attività di fi nanziamento.<br />

I costi operativi si sono attestati a 356 m<strong>il</strong>ioni, con un lieve aumento<br />

rispetto al primo semestre 2010 (+2,5%), soprattutto nelle spese del<br />

personale ascrivib<strong>il</strong>e in maggior misura all’adeguamento obbligatorio<br />

al contratto collettivo nazionale (a partire dal primo marzo 2010).<br />

Il calo dei costi e la stab<strong>il</strong>ità dei ricavi hanno avuto un effetto<br />

positivo sul cost-income, che a fi ne giugno ha registrato un valore<br />

di 61,8% in calo di 344 pb rispetto al primo semestre dell’anno<br />

precedente.<br />

Le rettifiche nette su crediti ammontano a 51 m<strong>il</strong>ioni ed<br />

evidenziano un trend leggermente positivo rispetto al primo<br />

semestre 2010 (-15%) grazie al continuo miglioramento del<br />

portafoglio crediti. Il costo del rischio a fi ne marzo si attesta a<br />

1,12% che, al netto della suddetta straordinarietà avvenuta ad inizio<br />

2011, mostra un calo di 36 punti base rispetto al valore registrato<br />

a giugno dell’anno precedente per effetto del miglioramento del<br />

profi lo di rischio soprattutto nell’area del consumer lending e per la<br />

ripresa nella crescita dei volumi.<br />

Il F&SME Network Polonia chiude <strong>il</strong> primo semestre con un ut<strong>il</strong>e<br />

lordo di 169 m<strong>il</strong>ioni con un incremento del 35% rispetto al primo<br />

semestre del 2010 soprattutto grazie alla positiva dinamica del<br />

margine d’interesse.<br />

F&SME Network Polonia ha chiuso <strong>il</strong> primo semestre con un volume<br />

di crediti verso clientela pari a 9.395 m<strong>il</strong>ioni con un aumento del<br />

7,2% rispetto a dicembre. I depositi da clientela (incluso titoli)<br />

sono pari a 12.898, in lieve calo rispetto a dicembre 2010 (-2,0%).<br />

I Risk weighted assets si sono attestati a 8.473 in aumento<br />

rispetto a dicembre 2010 (+6,7%).<br />

Conto economico (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

F&SME NETWORK POLONIA<br />

1° SEMESTRE<br />

VARIAZIONE<br />

2011<br />

2011 2010 % 2° TRIM 1° TRIM<br />

VARIAZIONE<br />

% SU<br />

1° TRIM ‘11<br />

2010<br />

2° TRIM<br />

Margine di intermediazione 576 532 + 8,2% 295 281 + 5,1% 271<br />

Costi operativi (356) (347) + 2,5% (181) (175) + 3,3% (173)<br />

Risultato di gestione 220 185 + 18,9% 114 106 + 8,0% 98<br />

Rettifiche nette su crediti (51) (60) - 15,9% (26) (24) + 8,8% (32)<br />

Ut<strong>il</strong>e lordo operatività corrente 169 125 + 35,4% 88 81 + 7,8% 66<br />

44<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Stato patrimoniale (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

CONSISTENZE AL VARIAZIONE SU DIC ‘10<br />

F&SME NETWORK POLONIA<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Crediti verso clientela 9.395 8.893 8.764 631 + 7,2%<br />

Raccolta da clientela (incluso titoli) 12.898 13.028 13.166 - 268 - 2,0%<br />

Totale RWA 8.473 8.047 7.943 531 + 6,7%<br />

RWA per rischio di credito 6.980 6.600 6.460 520 + 8,0%<br />

Principali indicatori<br />

1° SEMESTRE VARIAZIONE<br />

F&SME NETWORK POLONIA<br />

2011 2010 ASSOLUTA %<br />

EVA (m<strong>il</strong>ioni di €) 60 40 20 + 50,9%<br />

Capitale assorbito (m<strong>il</strong>ioni di €) 386 362 23 + 6,4%<br />

RARORAC 31,22% 22,02% n.s.<br />

Margine Intermediazione/RWA (media) 14,17% 14,29% - 12pb<br />

Cost/income 61,8% 65,3% - 344pb<br />

Costo del rischio 1,12% 1,48% - 36pb<br />

Personale<br />

DATI AL VARIAZIONE SU DIC ‘10<br />

F&SME NETWORK POLONIA<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Dipendenti (numero “Full Time Equivalent”) 14.197 14.268 14.260 - 63 - 0,4%<br />

Linee di business<br />

Nel segmento Mass Market, nel primo semestre 2011, Bank Pekao<br />

ha continuato <strong>il</strong> focus sulla crescita di nuovi clienti, con un’ampia<br />

offerta di conti correnti individuali. È stato registrato un incremento<br />

delle aperture dei conti correnti con un’elevata percentuale nel<br />

segmento giovani (sotto i 30 anni). Sfruttando la relazione consolidata<br />

con i clienti imprese è stata sv<strong>il</strong>uppata un’offerta dedicata ai<br />

loro dipendenti con prodotti a condizioni speciali. Bank Pekao ha<br />

continuato la veloce migrazione dalle carte di debito tradizionali<br />

a quelle con tecnologia EMV-compliant e PayPass. Tutte le carte<br />

di credito Mastercard emesse nel 2011 sono dotate di tecnologia<br />

PayPass. Ogni mese <strong>il</strong> numero e <strong>il</strong> volume transato dalle carte di Bank<br />

Peako attraverso la tecnologia PayPass sta crescendo. Le vendite di<br />

mutui, con un volume di 780 m<strong>il</strong>ioni, sono state del 69% più elevate<br />

rispetto al primo semestre 2010. In termini di stock, <strong>il</strong> volume dei<br />

mutui è aumentato del 28% a/a. Sul fronte dei fi nanziamenti per<br />

cassa Bank Pekao ha realizzato offerte dedicate a specifi ci gruppi di<br />

clienti come insegnanti, dipendenti della pubblica amministrazione,<br />

avvocati e medici, promuovendole attivamente attraverso televisione,<br />

stampa e internet. La vendita di tali fi nanziamenti, nel primo semestre<br />

2011, è stata del 29% più alta del primo semestre 2010 e lo stock è<br />

cresciuto del 15% nello stesso periodo.<br />

Nel segmento Personal Banking, l’attuazione del nuovo modello di<br />

servizio ha raggiunto la sua fase fi nale, con tutti i consulenti formati<br />

e certifi cati per ut<strong>il</strong>izzare in modo effi cace <strong>il</strong> nuovo approccio alle<br />

riunioni per la consulenza sugli investimenti e <strong>il</strong> nuovo strumento<br />

di supporto “Investment Navigator”. Fino ad oggi più di 20.000<br />

clienti hanno partecipato a meeting con l’ut<strong>il</strong>izzo di “Investment<br />

Navigator” e sono stati molto soddisfatti della nuova modalità di<br />

gestione della riunione (con un livello di soddisfazione particolarmente<br />

elevato misurato con indagini telefoniche). Due programmi di<br />

formazione sono stati lanciati con oltre 300 partecipanti: “Effective<br />

Advisor” e “Effective Manager”. Entrambi i programmi mirano<br />

a migliorare ulteriormente le competenze richieste ai consulenti e<br />

ai team manager per un lavoro effi cace e per fornire un servizio al<br />

cliente di elevata qualità. Sul fronte redditività, è stato lanciato un<br />

programma p<strong>il</strong>ota di riattivazione dei clienti affl uent ad alto potenziale<br />

(che in precedenza avevano relazioni forti nel segmento affl uent).<br />

Tale iniziativa sarà estesa a tutto <strong>il</strong> 2011 con l’obiettivo di ristab<strong>il</strong>ire<br />

relazioni forti con questo gruppo di clienti e migliorare la redditività<br />

del segmento. È stata preparata un’offerta speciale dedicata a questi<br />

clienti che consiste in un pacchetto dei principali prodotti bancari<br />

a prezzi vantaggiosi. L’analisi del primo gruppo di clienti oggetto di<br />

tale programma mostra buoni risultati - circa <strong>il</strong> 5% dei 9.000 clienti<br />

contattati ha comprato almeno un nuovo prodotto. È stato lanciato<br />

un nuovo progetto, basato sulla collaborazione con la “Brokerage<br />

House”, che si focalizza sull’acquisizione di nuovi clienti affl uent.<br />

Il target è costituito da clienti che non hanno prodotti con la banca,<br />

ma nella Brokerage House hanno grandi giri di affari sui conti o<br />

possiedono elevate attività fi nanziarie. Per tali clienti è stata ideata<br />

un’offerta speciale basata su un conto corrente connesso all’attività<br />

di intermediazione. Il segmento personal banking ha registrato una<br />

crescita dei depositi del 11,3% rispetto all’anno precedente. Bank<br />

Pekao ha lanciato a fi ne 2010 <strong>il</strong> “Regular Saving Program”,<br />

supportato da una pubblicità internet e da una campagna stampa.<br />

Sono stati lanciati due nuovi prodotti “CPPI strategy funds” (prodotti<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

45


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)<br />

Fam<strong>il</strong>y & Small Medium Enterprise (F&SME) (SEGUE)<br />

a capitale protetto): uno focalizzato sui mercati emergenti e <strong>il</strong> secondo<br />

sull’Europa orientale. Sono stati emessi due titoli di Bank Pekao<br />

sotto forma di certifi cati di deposito, con la garanzia del 100% del<br />

capitale investito e rendimenti potenziali risultanti dall’esposizione<br />

al mercato dei capitali. Bank Pekao ha emesso 2 certifi cati: uno<br />

basato sul mercato dell’oro e <strong>il</strong> secondo basato sul mercato dei<br />

metalli e agricoli. Entrambi i prodotti hanno riscontrato un grande<br />

interesse nella clientela con volumi di vendita che hanno superato i<br />

50 m<strong>il</strong>iardi. È stato lanciato un nuovo prodotto assicurativo, progettato<br />

in collaborazione con la società assicurativa Ergo Hestia, che copre<br />

i titolari di carte di credito in caso di decesso, disab<strong>il</strong>ità totale o<br />

permanente, perdita del lavoro, temporanea impossib<strong>il</strong>ità a lavorare o<br />

malattia critica.<br />

Nel segmento Small Business e Medium Enterprises, Bank Pekao,<br />

ha continuato <strong>il</strong> suo percorso di crescita nel settore del credito.<br />

Nel primo semestre 2011 <strong>il</strong> portafoglio crediti è cresciuto del 11%.<br />

Lo stock è cresciuto del 12% anno su anno. Le iniziative fi nalizzate<br />

a migliorare i processi creditizi, le campagne commerciali e gli<br />

strumenti di supporto della concessione dei crediti hanno agevolato<br />

tale crescita. Bank Pekao ha iniziato a concedere crediti garantiti dalla<br />

Banca Europea per gli investimenti (EIB) e crediti garantiti dal fondo<br />

europeo per gli investimenti (EIF). Grazie al supporto di entrambe le<br />

istituzioni fi nanziaria europee, l’istituto ha garantito linee di credito<br />

agevolato per le piccole e medie imprese a condizioni vantaggiose.<br />

Nel primo semestre 2011, Bank Pekao ha garantito 500 prestiti<br />

destinati ad investimenti per un controvalore di 30 m<strong>il</strong>ioni. In aggiunta,<br />

nell’ambito delle garanzie del Fondo europeo per gli investimenti,<br />

circa 200 attività d’imprese start-up hanno ricevuto crediti operativi.<br />

Bank Pekao ha anche fi rmato un accordo di garanzia con la banca<br />

di proprietà dello stato Gospodarstwa Krajowego, che consente alle<br />

aziende prive di garanzie suffi cienti, di ottenere un più fac<strong>il</strong>e accesso<br />

al capitale. Le imprese possono richiedere <strong>il</strong> prestito tecnologico,<br />

che dopo modifi che legislative parlamentari è diventato molto più<br />

conveniente (per esempio la garanzia UE è pagata direttamente dopo<br />

<strong>il</strong> completamento dell’investimento - in precedenza, <strong>il</strong> pagamento<br />

della sovvenzione era legato al volume di vendite generate dagli<br />

investimenti fi nanziati). Bank Pekao sostiene <strong>il</strong> progetto della<br />

Fondazione per l’Innovazione e lo Sv<strong>il</strong>uppo, che promuove iniziative<br />

innovative e favorevoli allo sv<strong>il</strong>uppo delle aziende polacche.<br />

Il sistema di banca via internet dedicato ai clienti privati “Pekao24”<br />

è stato caratterizzato dall’implementazione di un nuovo metodo<br />

di autorizzazione - hardware “Token”, che genera continuamente<br />

password ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i una sola volta per autorizzare operazioni<br />

su “PekaoInternet” e sul canale Call Center. È stato, inoltre,<br />

migliorato <strong>il</strong> processo d’attivazione di Pekao24 per i nuovi clienti<br />

grazie all’ottimizzazione delle procedure interne della banca. Sono<br />

stati resi visib<strong>il</strong>i <strong>il</strong> nome e i dati personali dei consulenti in un<br />

box all’accesso della banca via internet “Pekaointernet” al fi ne di<br />

fac<strong>il</strong>itare le possib<strong>il</strong>ità di contatto. Il servizio d’internet banking è stato<br />

implementato con l’introduzione “Summary of my finances”, che<br />

mostra <strong>il</strong> riep<strong>il</strong>ogo delle attività e passività. Tutte queste attività hanno<br />

contribuito ad aumentare <strong>il</strong> numero di ut<strong>il</strong>izzatori internet di 127.000<br />

unità raggiungendo 1.838.000 clienti. In risposta alle osservazioni<br />

e ai desideri dei clienti, sono stati introdotti una serie di piccoli<br />

miglioramenti al sistema di banca via internet dedicato alle imprese<br />

chiamato “PekaoFIRMA24”. Il numero di transazioni ha superato<br />

i 12 m<strong>il</strong>iardi, che si traduce in una crescita del 39% a/a. Inoltre, è<br />

stato signifi cativamente ridotto <strong>il</strong> tempo necessario per le operazioni<br />

individuali e i clienti hanno ottenuto la possib<strong>il</strong>ità di trasferire denaro<br />

nel rispetto degli standard SEPA. Tali miglioramenti hanno contribuito<br />

alla acquisizione di 26.000 nuovi clienti, negli ultimi dodici mesi, che<br />

hanno portato <strong>il</strong> numero totale a 168.000.<br />

F&SME Factories<br />

Oltre ai Network F&SME in Italia, Germania, Austria e Polonia, la<br />

Divisione F&SME comprende le seguenti società specializzate:<br />

• Asset Gathering: include le Banche del Gruppo (FinecoBank in<br />

Italia, DAB Bank in Germania e DAT Bank in Austria) che offrono<br />

i servizi bancari e d’investimento delle banche tradizionali,<br />

differenziandosi per la specializzazione nel business del trading<br />

online e per una spiccata vocazione all’innovazione tecnologica.<br />

• Consumer Finance: product line specializzata nel business<br />

del credito al consumo, che supporta i Network con soluzioni in<br />

grado di rispondere alle molteplici esigenze di fi nanziamento al<br />

consumo delle famiglie.<br />

• Leasing: product line specializzata nel business del leasing,<br />

che supporta i Network con soluzioni in grado di rispondere alle<br />

molteplici esigenze di fi nanziamento delle imprese.<br />

• Factoring: product line specializzata nel business<br />

dell’erogazione di crediti a fronte delle fatture commerciali<br />

cedute dai clienti. Attraverso <strong>il</strong> factoring, le imprese possono<br />

accedere al credito mediante la cessione delle loro fatture e<br />

usufruire di una serie di servizi aggiuntivi (gestione, incasso,<br />

assicurazione dei crediti).<br />

Tali società si propongono di perseguire l’eccellenza in fatto di<br />

prodotti e servizi e di effi cace supporto alla vendita e al post-vendita.<br />

Si propongono, inoltre, di supportare i Network per migliorare <strong>il</strong><br />

livello di soddisfazione dei clienti e dei colleghi della rete.<br />

Performance finanziaria<br />

Le F&SME Factories, nel primo semestre, hanno registrato un<br />

margine d’intermediazione di 980 m<strong>il</strong>ioni, con una sostanziale<br />

tenuta rispetto al primo semestre 2010 (-1,1%). Tale dinamica è<br />

riconducib<strong>il</strong>e al miglioramento sul margine d’interesse sui depositi<br />

dell’Asset Gathering che hanno compensato <strong>il</strong> calo delle commissioni<br />

legate alla vendita di prodotti d’investimento e al trading profi t dovuti<br />

alle turbolenze dei mercati fi nanziari. Inoltre al netto degli interessi<br />

46<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


straordinari contab<strong>il</strong>izzati da <strong>UniCredit</strong> Factoring nel primo semestre<br />

2010 (9,4 m<strong>il</strong>ioni rispetto ai 1,2 m<strong>il</strong>ioni del 2011) la variazione del<br />

margine di intermediazione sarebbe stata positiva.<br />

I costi operativi ammontano a 438 m<strong>il</strong>ioni, in leggero aumento rispetto<br />

al primo semestre 2010 (3,2%), per maggiori spese del personale che<br />

hanno risentito dell’impatto delle assunzioni fatte in <strong>UniCredit</strong> Factoring<br />

e <strong>UniCredit</strong> Leasing connesse ai piani di sv<strong>il</strong>uppo delle società. Inoltre<br />

l’incremento risente anche del consolidamento di alcune società nel<br />

perimetro di <strong>UniCredit</strong> Leasing nel primo semestre 2011.<br />

Il Cost/income del primo trimestre 2011 si posiziona al 44,7%,<br />

più alto rispetto al primo semestre 2010 (+187 pb) per effetto dei<br />

maggiori costi operativi connessi al maggior numero di risorse. Il dato<br />

resta comunque particolarmente basso se confrontato con i dati medi<br />

del sistema bancario.<br />

Le rettifiche creditizie ammontano a 312 m<strong>il</strong>ioni in forte calo<br />

rispetto al primo semestre dell’anno precedente (-16,3%). Il calo è<br />

l’effetto di una generalizzata riduzione delle rettifi che nelle società<br />

del Gruppo specializzate nel credito al consumo, nel leasing e nel<br />

factoring. Il costo del rischio a fi ne giugno si è attestato su un valore<br />

di 1,15% in calo di 25 punti base rispetto all’anno precedente grazie<br />

alle minori rettifi che creditizie.<br />

Le F&SME Factories hanno chiuso <strong>il</strong> primo semestre con un volume<br />

di crediti verso la clientela pari a 54.081 m<strong>il</strong>ioni, stab<strong>il</strong>i rispetto a<br />

fi ne dicembre 2010 (-0,7%). Tale stab<strong>il</strong>ità è l’effetto di due dinamiche<br />

contrapposte. Da una parte <strong>il</strong> calo nei volumi di factoring, caratterizzati<br />

da una forte stagionalità del prodotto (<strong>il</strong> volume di crediti registra punte<br />

massime a fi ne anno, per le r<strong>il</strong>evanti cessioni di crediti eseguite dalla<br />

clientela in tale periodo, per poi diminuire nei mesi successivi), dall’altra<br />

l’aumento dei volumi di consumer fi nance.<br />

La raccolta da clientela, rappresentata dai depositi e dai titoli in<br />

circolazione, ammonta a fi ne giugno 2011 a 17.988 m<strong>il</strong>ioni, con<br />

un aumento di 2,4 m<strong>il</strong>iardi rispetto a fi ne dicembre 2010 (+15,4%)<br />

grazie alla performance positiva dell’Asset Gathering.<br />

La dinamica delle risorse espressa in FTE (Full Time Equivalent) ha<br />

registrato un signifi cativo incremento di 215 unità (+3,7%) connesso<br />

ai piani di sv<strong>il</strong>uppo delle società prodotto.<br />

Conto economico (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

F&SME NETWORK FACTORIES<br />

1° SEMESTRE<br />

VARIAZIONE<br />

2011<br />

2011 2010 % 2° TRIM 1° TRIM<br />

VARIAZIONE<br />

% SU<br />

1° TRIM ‘11<br />

2010<br />

2° TRIM<br />

Margine di intermediazione 980 991 - 1,1% 492 488 + 0,8% 499<br />

Costi operativi (438) (425) + 3,2% (219) (219) + 0,2% (210)<br />

Risultato di gestione 541 566 - 4,4% 272 269 + 1,4% 289<br />

Rettifiche nette su crediti (312) (373) - 16,3% (157) (155) + 0,7% (176)<br />

Ut<strong>il</strong>e lordo operatività corrente 246 188 + 30,7% 136 110 + 23,0% 109<br />

Stato patrimoniale (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

CONSISTENZE AL VARIAZIONE SU DIC ‘10<br />

F&SME NETWORK FACTORIES<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Crediti verso clientela 54.081 53.881 54.460 - 379 - 0,7%<br />

Raccolta da clientela (incluso titoli) 17.988 16.574 15.589 2.399 + 15,4%<br />

Totale RWA 46.737 46.646 46.380 357 + 0,8%<br />

RWA per rischio di credito 43.943 43.906 43.606 337 + 0,8%<br />

Principali indicatori<br />

1° SEMESTRE VARIAZIONE<br />

F&SME NETWORK FACTORIES<br />

2011 2010 ASSOLUTA %<br />

EVA (m<strong>il</strong>ioni di €) (33) (30) - 3 + 10,4%<br />

Capitale assorbito (m<strong>il</strong>ioni di €) 3.218 2.865 353 + 12,3%<br />

RARORAC - 2,03% - 2,06% 3pb<br />

Margine Intermediazione/RWA (media) 4,20% 4,62% - 42pb<br />

Cost/income 44,7% 42,9% 187pb<br />

Costo del rischio 1,15% 1,40% - 25pb<br />

Personale<br />

DATI AL VARIAZIONE SU DIC ‘10<br />

F&SME NETWORK FACTORIES<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Dipendenti (numero “Full Time Equivalent”) 6.065 6.010 5.850 215 + 3,7%<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

47


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)<br />

Fam<strong>il</strong>y & Small Medium Enterprise (F&SME) (SEGUE)<br />

Linee di business<br />

Asset Gathering<br />

In termini di risultati commerciali, nel primo semestre 2011, l’Asset<br />

Gathering ha realizzato una raccolta netta pari a 2.768 m<strong>il</strong>ioni (+69%<br />

rispetto al primo semestre 2010, +69% rispetto al secondo semestre<br />

2010) e le masse si sono assestate a 62.901 m<strong>il</strong>ioni (+9% rispetto<br />

allo stesso periodo del 2010, +2% rispetto a fi ne 2010). Gli stock di<br />

Fineco ammontano a 35.833 m<strong>il</strong>ioni (+7% rispetto allo stesso periodo<br />

dell’anno precedente, +2% rispetto a fi ne 2010) e la raccolta netta a<br />

1.456 m<strong>il</strong>ioni (+256% rispetto al primo semestre 2010, +52% rispetto<br />

al secondo semestre 2010). Grazie alla rete dei promotori fi nanziari<br />

Fineco si posiziona al primo posto 9 in termini di raccolta netta e al terzo<br />

posto in termini di stock (dato a marzo 2011). Fineco si conferma leader<br />

di mercato come broker in Italia, con un numero totale di 13,5 m<strong>il</strong>ioni di<br />

transazioni 10 (azioni, derivati, obbligazioni, forex, fondi e pct) risultando<br />

anche <strong>il</strong> primo broker europeo per numero di eseguiti e ampiezza di<br />

gamma dei prodotti offerti in un unico conto. La soddisfazione dei clienti<br />

è inoltre salita al 98% 11 . Dab <strong>Group</strong> conferma una crescita degli stock<br />

dell’1% rispetto alla fi ne dell’esercizio precedente portando le masse a<br />

27.068 m<strong>il</strong>ioni (+11% rispetto al primo semestre 2010).<br />

La raccolta netta complessiva ammonta a 1.312 m<strong>il</strong>ioni (+7% rispetto<br />

allo stesso periodo del 2010). In termini di numero di transazioni, nel<br />

primo semestre 2011, Dab Bank, ha raggiunto 2 m<strong>il</strong>ioni di transazioni e<br />

Dat Bank 0,5 m<strong>il</strong>ioni di transazioni.<br />

In termini di attività l’Asset Gathering, nel 2011, ha l’obiettivo di<br />

migliorare la propria performance in termini di effi cienza e qualità<br />

per migliorare ulteriormente <strong>il</strong> livello di customer satisfaction. Per<br />

realizzare tale strategia, FinecoBank intende focalizzarsi sulla<br />

qualità e sull’innovazione tecnologica dei servizi offerti, sui maggiori<br />

investimenti in pubblicità e marketing, sull’effi cientamento della<br />

struttura commerciale e sull’allargamento della base distributiva<br />

grazie al bacino di utenza offerto dal Gruppo. Nel primo semestre<br />

2011, Fineco ha puntato sulle attività di marketing e comunicazione<br />

attraverso la realizzazione delle campagne “Member get Member” e<br />

“Trasferimento Titoli”. Sono state realizzate campagne pubblicitarie<br />

off line (TV, radio e b<strong>il</strong>lboards) e on line (site dominations e formati<br />

ad alto impatto su portali generalisti, siti fi nanziari e testate editoriali<br />

nazionali).<br />

In ambito trading, FinecoBank ha consolidato la propria leadership<br />

nel mercato online italiano, nonostante le condizioni di mercato<br />

peggiorative rispetto al 2010 in termini di minori volumi e diminuzione<br />

di volat<strong>il</strong>ità. La riduzione delle commissioni sull’equity è stata<br />

compensata dall’adozione di prodotti più complessi come futures,<br />

forex e obbligazioni. Gli sv<strong>il</strong>uppi nella prima metà del 2011 hanno<br />

riguardato tutte le piattaforme operative (PowerDesk2, sito online<br />

Fineco e sito mob<strong>il</strong>e) e hanno impattato tutti i target di clientela<br />

(investitori, traders e active traders). L’offerta è stata ulteriormente<br />

migliorata con le nuove releases della Fineco APP per iPhone,<br />

<strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio del Chart Trading, con <strong>il</strong> servizio marginazione sulle<br />

obbligazioni e l’introduzione dei nuovi margini sui principali futures.<br />

Per quanto riguarda la rete dei promotori fi nanziari l’offerta Investing<br />

e la consulenza fi nanziaria sono <strong>il</strong> focus della comunicazione nel<br />

2011. La disponib<strong>il</strong>ità della migliore piattaforma multibrand per<br />

gli investimenti, <strong>il</strong> pricing competitivo e la disponib<strong>il</strong>ità di una<br />

pianifi cazione fi nanziaria professionale e su misura, sono i selling<br />

points delle principali campagne e dell’attività commerciale della<br />

rete dei Personal Financial Advisor. Inoltre è stato introdotto “Apex”,<br />

un nuovo servizio premiante per i clienti con patrimoni consistenti<br />

(chi raggiunge <strong>il</strong> segmento “Apex” ha commissioni ridotte sul trading<br />

e condizioni ancora migliori sui servizi di conto corrente e credito).<br />

Fineco punta a diventare un modello su scala pan-europea e a<br />

sv<strong>il</strong>uppare un approccio evoluto sulle principali attività di trading per<br />

tutto <strong>il</strong> bacino CEE del Gruppo. In particolare oltre alla diffusione del<br />

forex e della piattaforma trading a Dab Bank e Dat Bank, lo stesso<br />

prodotto e la stessa piattaforma sono state estese anche a YapiKredi<br />

per la gestione della proprietà interna della banca.<br />

Dab <strong>Group</strong>, che opera attraverso Dab Bank in Germania e Dat Bank<br />

in Austria, ha esteso la propria attività di trading e di consulenza<br />

consolidando la propria leadership come broker. Dab Bank ha proseguito<br />

<strong>il</strong> progetto “Dab One”, ha consolidato <strong>il</strong> successo della strategia<br />

di focalizzazione sui segmenti di clientela degli active traders, degli<br />

investors e degli asset managers, garantendo ai clienti una maggiore<br />

e più personalizzata gamma di prodotti e servizi. La soddisfazione dei<br />

clienti, dovuta alla gamma di prodotti d’investimento disponib<strong>il</strong>i e al<br />

vantaggio commissionale rispetto ai competitors, ha portato Dab Bank<br />

alla conquista di importanti riconoscimenti come primo broker e migliore<br />

offerta di investimenti legati ad azioni, Etf, certifi cati e fondi.<br />

Ad un solo anno dall’avvio del servizio di trading sulle valute denominato<br />

forex, grazie all’ut<strong>il</strong>izzo della piattaforma Fineco, i clienti hanno<br />

riconosciuto a Dab Bank <strong>il</strong> premio come primo broker in Germania.<br />

Nel corso del primo semestre 2011, i clienti di Dab Bank hanno benefi ciato<br />

di diverse campagne promozionali che hanno permesso loro di negoziare<br />

prodotti più complessi (derivati, ETC, ETF ed obbligazioni convertib<strong>il</strong>i). La<br />

mission di Dat Bank consiste nell’offrire una piattaforma trading di qualità<br />

alle migliori condizioni possib<strong>il</strong>i. A tal fi ne <strong>il</strong> broker austriaco sta sempre più<br />

affi nando la propria offerta con l’obiettivo di ottimizzare <strong>il</strong> servizio ai propri<br />

clienti. Dat Bank ha dovuto fronteggiare l’effetto conseguente alla modifi ca<br />

della tassazione austriaca sui capital gains offrendo ai propri clienti<br />

condizioni economiche vantaggiose sui conti correnti e nella negoziazione<br />

di strumenti fi nanziari. È stata, infi ne, ampliata la gamma dei prodotti e<br />

9. Fonte: Assoreti - “Rapporto periodico Assoreti - maggio 2011”.<br />

10. Fonte: Assosim - “Rapporto periodico sui dati di negoziazione degli associati ASSOSIM sui volumi negoziati sui mercati gestiti da Borsa Italiana SPA e da Eurotlx Sim SPA - Anno 2010”.<br />

11. R<strong>il</strong>evazione TNS Infratest, apr<strong>il</strong>e 2011.<br />

48<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


dei servizi in ambito trading con <strong>il</strong> lancio a fi ne 2010 del servizio Forex e <strong>il</strong><br />

lancio del servizio “stock margin trading”.<br />

Consumer Finance<br />

Sono stati lanciati due nuovi prestiti prodotti che hanno arricchito la<br />

gamma prodotti: “Credit Express Special” e “Credit Express Mini”.<br />

Il prodotto “Credit Express Special” è volto a soddisfare piccole<br />

esigenze di spesa e piccoli imprevisti della vita di tutti i giorni.<br />

Le condizioni del prestito sono predefi nite e non variab<strong>il</strong>i e rendono<br />

questo prodotto molto semplice e chiaro (Importo di 3.500 euro, una<br />

durata di 18 mesi e un TAN molto vantaggioso del 5,95%). Il “Credit<br />

Express Mini” è un piccolo prestito (da 1.000 a 3.000 euro, fl essib<strong>il</strong>e<br />

nella durata e nei rimborsi in piccole rate mens<strong>il</strong>i) volto a esaudire ogni<br />

desiderio. Inoltre è stata realizzata un’iniziativa nel mondo dei prestiti<br />

personali fi nalizzata a costruire una nuova value proposition basata sulla<br />

combinazione di contenuti fi nanziari e di un benefi t collegato in grado di<br />

aggiungere valore all’offerta e ad aumentare <strong>il</strong> valore percepito da parte<br />

del cliente. Inoltre è stato lanciato <strong>il</strong> nuovo “CreditExpress Dynamic<br />

Fly”, <strong>il</strong> prestito personale fl essib<strong>il</strong>e che aiuta a realizzare i propri sogni.<br />

Il prodotto contiene tutte le caratteristiche distintive del CreditExpress<br />

Dynamic ovvero la possib<strong>il</strong>ità di intervenire durante <strong>il</strong> piano di rimborso<br />

attivando le tre opzioni a disposizione (Salto rata, Cambio rata e Ricarica<br />

prestito) con in aggiunta <strong>il</strong> vantaggio di un volo gratuito andata e ritorno<br />

per una persona in tutta Europa.<br />

Nel mese di maggio è partita anche un’importante collaborazione<br />

con Mercedes Benz Italia che offre ai clienti l’opportunità di<br />

acquistare una Smart Genius con un’offerta vantaggiosa. I clienti<br />

che sottoscrivono un prestito auto <strong>UniCredit</strong> presso le concessionarie<br />

Mercedes Benz si vedranno restituire per intero l’anticipo di 1.900<br />

euro. L’iniziativa è stata sostenuta da un’importante campagna<br />

pubblicitaria da parte di Mercedes Benz Italia sulle principali reti<br />

televisive, nelle sale cinematografi che e con affi ssioni in tutta Italia.<br />

Inoltre, la Smart Genius è stata esposta all’interno di alcune agenzie<br />

<strong>UniCredit</strong> delle principali città italiane. Nell’ambito del Progetto<br />

“Noi & <strong>UniCredit</strong>” sono proseguiti i tavoli di lavoro permanenti con<br />

le Associazioni dei Consumatori, in particolare è stato sv<strong>il</strong>uppato un<br />

“decalogo” per <strong>il</strong> consumatore, pubblicato sui siti delle Associazioni e<br />

nei chioschi <strong>UniCredit</strong>, fi nalizzato a fornire informazioni ut<strong>il</strong>i su prestiti<br />

personali, cessioni del quinto e carte di credito.<br />

Per quanto riguarda le iniziative commerciali nel canale banking<br />

è stata presentata la piattaforma informativa “Spazio Mutui e<br />

Prestiti” ed è stato realizzato un nuovo modello di pre-affi damento<br />

per aumentare <strong>il</strong> ticket medio delle erogazioni e <strong>il</strong> numero di clienti<br />

contattab<strong>il</strong>i. È stato avviato un intervento commerciale a sostegno<br />

della vendita di prestiti personali nelle regioni Piemonte, Liguria e<br />

Val d’Aosta, con l’allestimento di spazi dedicati presso le agenzie.<br />

Il “Contest Cross Selling”, ha visto la premiazione da parte del<br />

Top Management dei colleghi che si sono distinti nel corso del<br />

primo trimestre per l’impegno dimostrato. In giugno è stato lanciato<br />

<strong>il</strong> “Contest One4Car”, un’iniziativa rivolta alle reti commerciali<br />

italiane F&SME, Corporate & Investment Banking, Private Banking e<br />

Consumer Finance, che mira a sv<strong>il</strong>uppare le sinergie create dal lavoro<br />

congiunto dei diversi gestori che seguono i concessionari automotive.<br />

Sul canale non-banking e partnership è partito <strong>il</strong> “Selected<br />

Dealers Program”, un nuovo programma di servizi esclusivi<br />

pensato per dare valore alla relazione con i migliori dealer auto.<br />

Tale programma prevede un’offerta ai dealer auto di prodotti e<br />

servizi <strong>UniCredit</strong>, tra cui un conto corrente per la liquidazione dei<br />

fi nanziamenti. Partecipano al Selected Dealers Program di quest’anno<br />

12 dealers scelti in base alle performance commerciali dello scorso<br />

anno, con l’obiettivo di fi delizzare ciascun partner che troverà oltre ai<br />

fi nanziamenti una serie di prodotti e servizi che saranno sv<strong>il</strong>uppati in<br />

massima sinergia all’interno del Gruppo. Il b<strong>il</strong>ancio di tale programma<br />

nel primo semestre è molto positivo. Sono stati attivati i primi servizi<br />

personalizzati richiesti dai partner, che hanno mostrato un elevato<br />

livello di soddisfazione per i contenuti e la qualità dei servizi.<br />

È stata inoltre attivata una piattaforma di e-learning dedicata<br />

alla rete promotori e agenti, propedeutica allo svolgimento dei corsi<br />

obbligatori previsti dalla normativa. <strong>UniCredit</strong> ha partecipato per <strong>il</strong><br />

terzo anno consecutivo alla manifestazione del settore automob<strong>il</strong>istico<br />

“Automotive Dealer Day”; presso lo stand <strong>UniCredit</strong> i colleghi della<br />

rete automotive hanno potuto confrontarsi con i principali protagonisti<br />

della distribuzione automob<strong>il</strong>istica italiana.<br />

In ambito carte di credito, sulla customer base dei partner per le carte<br />

co-branded Lufthansa M<strong>il</strong>es&More e Trenitalia, sono state fatte campagne<br />

di comunicazione e sono stati sv<strong>il</strong>uppati materiali di comunicazione<br />

cartacei da distribuire tramite i mezzi dei partner. È stata lanciata<br />

un’operazione a premi a supporto delle carte “La Stampa” e “Kataweb”<br />

che prevede, all’attivazione di queste carte, l’omaggio di una Smart Box<br />

su temi benessere o avventura. Inoltre sono state avviate le campagne<br />

promozionali primaver<strong>il</strong>e ed estiva di Lufthansa attraverso l’invio di<br />

direct ma<strong>il</strong>ing al database clienti di Lufthansa e la presenza di materiale<br />

promozionale sui voli Lufthansa Italia. Infi ne sono stati realizzati materiali<br />

di comunicazione da distribuire tramite i canali dei partner e una pagina<br />

pubblicitaria relativa a TrenitaliaCard per “La Freccia”, <strong>il</strong> mens<strong>il</strong>e di<br />

Trenitalia disponib<strong>il</strong>e su tutti i treni Frecciarossa.<br />

In termini di risultati commerciali, nel primo semestre, <strong>il</strong> mercato del<br />

credito al consumo in Italia ha evidenziato una ulteriore contrazione<br />

delle nuove erogazioni, seppure in leggera ripresa rispetto al forte calo<br />

registrato nel 2010. In questo diffi c<strong>il</strong>e contesto Consumer Finance è<br />

comunque riuscita a incrementare ulteriormente la propria quota di<br />

mercato al 10,2% (9,9% a fi ne 2010). Le attività commerciali svolte nel<br />

primo semestre hanno consentito di conseguire erogazioni complessive<br />

per 2,6 m<strong>il</strong>iardi (+6,5% a/a) di cui 2,2 m<strong>il</strong>iardi in Italia e 0,4 m<strong>il</strong>iardi<br />

sul perimetro internazionale (Germania, Bulgaria e Romania). In Italia è<br />

stata registrata una forte crescita delle erogazioni di prestiti personali<br />

distribuiti attraverso <strong>il</strong> network reta<strong>il</strong>, mentre per <strong>il</strong> credito fi nalizzato<br />

e le cessioni del quinto i risultati sono stati penalizzati dalla diffi c<strong>il</strong>e<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

49


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)<br />

Fam<strong>il</strong>y & Small Medium Enterprise (F&SME) (SEGUE)<br />

situazione di mercato. In particolare <strong>il</strong> mercato automotive ha mostrato<br />

nei primi mesi del 2011 un ulteriore signifi cativo peggioramento delle<br />

vendite (-15% a/a) dopo <strong>il</strong> forte ribasso già registrato nel 2010 (-9,2%),<br />

mentre <strong>il</strong> mercato delle cessioni del quinto ha risentito di fenomeni di<br />

razionalizzazione e consolidamento degli operatori anche in conseguenza<br />

delle pressioni normative volte a regolamentare maggiormente <strong>il</strong> settore.<br />

Inoltre, <strong>il</strong> forte aumento dei tassi di mercato, iniziato nell’ultimo trimestre<br />

2010 e proseguito nei primi mesi del 2011, ha determinato una crescita<br />

del costo del funding (+130 pb a/a) che ha compresso i margini delle<br />

nuove erogazioni. Per contrastare tale dinamica sono state avviate azioni<br />

di repricing sui prodotti i cui effetti positivi dovrebbero manifestarsi nella<br />

seconda parte dell’anno. Le erogazioni complessive del semestre in<br />

Italia sono suddivise in 1,6 m<strong>il</strong>iardi di prestiti personali (+25,2% a/a),<br />

0,3 m<strong>il</strong>iardi di carte di credito (-4,9% a/a), 0,2 m<strong>il</strong>iardi di fi nanziamento<br />

autoveicoli (-30,2% a/a) e 0,1 m<strong>il</strong>iardi di cessioni del quinto (-46,6% a/a).<br />

Leasing<br />

I dati del 2010, pubblicati da Leaseurope 12 , hanno confermato <strong>il</strong> forte<br />

posizionamento di <strong>UniCredit</strong> Leasing, che rimane saldamente tra le<br />

prime tre società di leasing europee per volumi e per ut<strong>il</strong>e netto.<br />

Sul mercato italiano, come confermato da Ass<strong>il</strong>ea 13 , <strong>UniCredit</strong> Leasing<br />

mantiene salda la sua leadership, con una quota di mercato del<br />

19,6%. Nella prima parte del 2011, <strong>UniCredit</strong> Leasing ha proseguito<br />

nella sua strategia di razionalizzazione dei propri canali di vendita<br />

e di semplifi cazione della struttura di governance. È stato lanciato<br />

<strong>il</strong> progetto “New Business Model”, con lo scopo di stab<strong>il</strong>ire le<br />

linee guida del modello di business dell’azienda, delineando con<br />

chiarezza <strong>il</strong> modello di servizio di ogni canale di vendita. Il secondo<br />

semestre sarà concentrato principalmente su una sensib<strong>il</strong>e riduzione<br />

dei tempi di risposta ai clienti, sull’aumento dei ricavi per migliorare<br />

<strong>il</strong> rapporto revenues/RWA e sul risk management, attraverso <strong>il</strong><br />

rafforzamento dei processi di monitoraggio e l’ottimizzazione del<br />

portafoglio. Inoltre, resta al centro della strategia di <strong>UniCredit</strong> Leasing<br />

l’ottimizzazione delle sinergie con <strong>il</strong> canale bancario attraverso una<br />

maggior integrazione con le banche del Gruppo, da cui ci si aspettano<br />

sinergie sulle piattaforme di servizio, coordinamento dei processi e<br />

condivisione delle responsab<strong>il</strong>ità manageriali.<br />

Sul fronte delle iniziative commerciali continua la forte attenzione<br />

al miglioramento della qualità del servizio attraverso l’ottimizzazione<br />

dei tempi di risposta ai clienti. È stato inoltre sv<strong>il</strong>uppato <strong>il</strong> business<br />

vendor attraverso l’implementazione di nuove policy in ambito<br />

wholesale fi nancing e agricolture. Sono stati stipulati nuovi accordi<br />

con partner di respiro internazionale (principalmente sui mercati della<br />

CEE) e aumentata la diversifi cazione del portafoglio. È stata rafforzata<br />

l’offerta di international leasing con un sensib<strong>il</strong>e incremento delle<br />

operazioni cross-border. Sono stati ulteriormente rafforzati i centri di<br />

competenza dedicati per mantenere la leadership sul settore delle<br />

energie rinnovab<strong>il</strong>i e nel settore del leasing aeronautico. Infi ne è stato<br />

sv<strong>il</strong>uppato un piano di r<strong>il</strong>ancio del business assicurativo in Russia,<br />

Austria e in Italia, dove la vendita del prodotto assicurativo credit<br />

protection verrà estesa a tutti i canali di distribuzione.<br />

Prosegue la strategia di diversifi cazione del funding, attraverso <strong>il</strong> ricorso<br />

ad enti sovranazionali. Sono stati sottoscritti contratti di fi nanziamento<br />

con European Investment Bank da allocarsi su PMI da parte di <strong>UniCredit</strong><br />

Leasing e Fineco Leasing (400 m<strong>il</strong>ioni), Germania (50 m<strong>il</strong>ioni) e Latvia<br />

(45 m<strong>il</strong>ioni). Nuove iniziative EIB sono previste anche per le altre<br />

controllate estere, in particolare in Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca<br />

e Polonia. Inoltre, sono previste ulteriori iniziative con Counc<strong>il</strong> of Europe<br />

Development Bank da fi nalizzarsi entro la fi ne dell´anno in Slovacchia,<br />

Repubblica Ceca, Latvia, Serbia e Romania. <strong>UniCredit</strong> Leasing Russia,<br />

a giugno, ha fi rmato un importante contratto con European Bank for<br />

Reconstruction and Development.<br />

Factoring<br />

In termini di risultati commerciali, nel primo semestre, <strong>UniCredit</strong><br />

Factoring ha incrementato <strong>il</strong> turnover sull’anno precedente del 20,7%<br />

avvicinandosi alla seconda posizione per ammontare di turnover. È riuscita<br />

inoltre a migliorare i giorni di rotazione del suo portafoglio, diminuendoli di<br />

oltre 16 giorni a fronte di una variazione del mercato di 7 giorni (segnale<br />

di un miglioramento nei tempi di pagamento da parte dei debitori).<br />

In termini d’innovazioni di prodotto è stato avviato lo studio di<br />

un prodotto innovativo denominato “Fido Grande Debitore”. Tale<br />

prodotto consentirà a potenziali cedenti un accesso al credito veloce e<br />

altamente automatizzato garantendo una forte semplifi cazione rispetto<br />

agli standard in essere. La completa implementazione del progetto<br />

porterà alla creazione di una sorta di market place informatico dove<br />

sarà possib<strong>il</strong>e cedere crediti ben determinati a prezzi prefi ssati<br />

grazie ad una pre-valutazione del merito creditizio basata su canoni<br />

predefi niti. Sono stati inoltre implementati informaticamente due nuovi<br />

prodotti che saranno lanciati nella seconda parte dell’anno dopo una<br />

fase di test. Il primo si chiama “acquisto a titolo definitivo con<br />

d<strong>il</strong>azione al debitore” ed <strong>il</strong> secondo sarà legato all’ingegnerizzazione<br />

di un prodotto connesso alla convenzione con l’Associazione Fornitori<br />

Ospedalieri del Lazio.<br />

Per quanto riguarda i progetti, in aggiunta al proseguimento del<br />

progetto legato ad un modello evoluto di “pricing strategico” ora<br />

in fase di test, <strong>UniCredit</strong> Factoring si è focalizzata su un nuovo tool<br />

di defi nizione delle deleghe di prezzo, basato su una defi nizione<br />

dinamica del prezzo di riferimento (legato al canale, al tipo di prodotto,<br />

alla modalità di trasmissione documentale, etc) sul quale è possib<strong>il</strong>e<br />

effettuare riduzioni parametriche in funzione del livello autorizzativo.<br />

Tale tool sarà r<strong>il</strong>asciato nella seconda parte del 2011.<br />

12. Principale associazione delle maggiori compagnie di leasing in Europa.<br />

13. Fonte: Ass<strong>il</strong>la - “Quadro generale dei contratti stipulati progressivi” - disponib<strong>il</strong>e sul sito ”www.ass<strong>il</strong>ea.it”.<br />

50<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Corporate & Investment Banking (CIB)<br />

Introduzione<br />

La divisione Corporate & Investment Banking (CIB) è dedicata<br />

alla clientela corporate con fatturato superiore a 50 m<strong>il</strong>ioni e alla<br />

clientela istituzionale del Gruppo <strong>UniCredit</strong>, offrendo servizi nei 22<br />

paesi in cui esso è presente.<br />

Il modello di business adottato è incentrato su una chiara<br />

distinzione tra le funzioni di coverage e distribuzione territoriale<br />

(Network) e quelle dedicate alla specializzazione accentrata di<br />

prodotti e servizi, vale a dire Financing & Advisory (F&A), Markets<br />

e Global Transaction Banking (GTB).<br />

Performance finanziaria<br />

Malgrado un contesto economico caratterizzato da segnali di<br />

volat<strong>il</strong>ità, l’area Corporate & Investment Banking chiude <strong>il</strong> primo<br />

semestre del 2011 con un ut<strong>il</strong>e netto pari a 1.580 m<strong>il</strong>ioni,<br />

risultato in netto miglioramento rispetto allo stesso periodo<br />

dell’anno precedente (+51,5% a/a). In flessione, invece, <strong>il</strong><br />

confronto con <strong>il</strong> primo trimestre del 2011 (-167 m<strong>il</strong>ioni t/t)<br />

che ha beneficiato di fenomeni di stagionalità particolarmente<br />

favorevoli.<br />

Il margine di intermediazione si attesta a 4.475 m<strong>il</strong>ioni in<br />

crescita dell’11,5% a/a riflettendo una migliorata performance<br />

di tutte le determinanti dei ricavi. Il margine di interesse a<br />

giugno 2011 ammonta a 2.650 m<strong>il</strong>ioni in aumento di 47 m<strong>il</strong>ioni<br />

a/a favorito dalla contribuzione di effetti straordinari e dallo<br />

sv<strong>il</strong>uppo favorevole dei tassi di riferimento. In crescita anche la<br />

contribuzione dei dividendi e altri proventi su partecipazioni<br />

(+30 m<strong>il</strong>ioni a/a) grazie ai risultati registrati, soprattutto nel primo<br />

trimestre del 2011, dai fondi di private equity in Germania e dalle<br />

controllate in Austria. L’andamento delle commissioni nette<br />

(+9,3% a/a) beneficia di un maggiore apporto commissionale da<br />

servizi finanziari, seppur la componente transazionale e dei servizi<br />

bancari risulti in lieve flessione. Il risultato di negoziazione per<br />

<strong>il</strong> primo semestre del 2011 è pari a 870 m<strong>il</strong>ioni segnando una<br />

crescita del 66,9% rispetto ai risultati del primo semestre del<br />

2010, guidato dalla stagionalità particolarmente favorevole del<br />

primo trimestre dell’anno.<br />

L’andamento trimestrale, invece, evidenzia una contrazione dei<br />

ricavi pari al 13,3% t/t principalmente dovuta al risultato di<br />

negoziazione (-264 m<strong>il</strong>ioni t/t) che risulta penalizzato nel confronto<br />

con un trimestre precedente particolarmente positivo.<br />

I costi operativi si attestano a 1.370 m<strong>il</strong>ioni nel primo semestre<br />

del 2011, in riduzione del 0,8% rispetto al 2010 per effetto del<br />

contenimento delle spese per <strong>il</strong> personale (-1,2% a/a), mentre le<br />

altre spese amministrative risultano pressoché invariate rispetto<br />

al primo semestre del 2010 (+0,4% a/a).<br />

Il confronto con <strong>il</strong> primo trimestre del 2011, per contro, evidenzia<br />

un trend in crescita per i costi operativi (+2,1% t/t) guidati<br />

principalmente dalle altre spese amministrative dirette (+24% t/t).<br />

Le rettifiche nette su crediti e accantonamenti ammontano al<br />

30 giugno 2011 a 712 m<strong>il</strong>ioni, in netto miglioramento rispetto ai livelli<br />

del 2010 (-39,8% a/a) grazie a un più favorevole contesto creditizio<br />

in Germania, Italia e Austria. Positivo l’andamento anche rispetto al<br />

trimestre precedente (-42,8% t/t), soprattutto grazie ai recuperi di<br />

valore registrati in Germania.<br />

Il risultato netto di gestione si attesta a giugno 2011 a 2.393 m<strong>il</strong>ioni<br />

in netto miglioramento rispetto al 2010 (+65,1% a/a) beneficiando<br />

di una migliorata performance sia dei ricavi che dei costi operativi,<br />

nonché del contenimento delle rettifiche su crediti. In diminuzione <strong>il</strong><br />

risultato rispetto al trimestre precedente (-10,9% t/t).<br />

L’ut<strong>il</strong>e lordo dell’operatività corrente risulta pari a 2.306 m<strong>il</strong>ioni, in<br />

crescita di 823 m<strong>il</strong>ioni rispetto al primo semestre del 2010, seppur<br />

gravato dall’aumento degli accantonamenti per rischi e oneri<br />

(-130 m<strong>il</strong>ioni a/a), in crescita nel secondo trimestre del 2011<br />

(-48 m<strong>il</strong>ioni t/t). I profitti da investimenti ammontano nel primo<br />

semestre a 63 m<strong>il</strong>ioni (+15,6% a/a), seppur registrando un<br />

rallentamento nel trend trimestrale (-56 m<strong>il</strong>ioni t/t).<br />

Nel primo semestre del 2011 i crediti verso la clientela registrano<br />

volumi in aumento del 1,8% rispetto a fine anno 2010 e di 0,8%<br />

rispetto al primo trimestre del 2011.<br />

La raccolta da clientela (incluso titoli) è sostanzialmente stab<strong>il</strong>e<br />

rispetto a dicembre 2010 (+0,2%) ma in aumento del 4,7% rispetto al<br />

primo trimestre del 2011.<br />

I risk weighted assets sono in diminuzione rispetto ai livelli di fine<br />

2010 (-5,6%), guidati principalmente dalla riduzione del rischio di<br />

credito. In diminuzione anche nel confronto t/t (-1,4%).<br />

EVA per <strong>il</strong> primo semestre del 2011 si attesta a 751 m<strong>il</strong>ioni e risulta in<br />

netto miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2010 (+532 m<strong>il</strong>ioni<br />

a/a) ma in calo nel confronto trimestrale (-166 m<strong>il</strong>ioni t/t).<br />

Per <strong>il</strong> primo semestre del 2011, <strong>il</strong> cost/income si attesta al 30,6%<br />

segnando un deciso miglioramento nei confronti del 2010 (-379pb a/a)<br />

ma un aumento nello sv<strong>il</strong>uppo trimestrale (+500pb t/t).<br />

Il costo del rischio a giugno 2011 risulta pari a 0,66%, in riduzione<br />

di 41pb rispetto al 2010 e in miglioramento di 37pb rispetto al primo<br />

trimestre del 2011.<br />

L’andamento degli FTE (Full Time Equivalent) registra un aumento del<br />

0,8% a/a e una sostanziale stab<strong>il</strong>ità nel confronto t/t (-0,1%).<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

51


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)<br />

Corporate & Investment Banking (CIB) (SEGUE)<br />

Conto economico (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

CORPORATE & INVESTMENT BANKING<br />

1° SEMESTRE<br />

VARIAZIONE<br />

2011<br />

2011 2010 % 2° TRIM 1° TRIM<br />

VARIAZIONE<br />

% SU<br />

1° TRIM ‘11<br />

2010<br />

2° TRIM<br />

Margine di intermediazione 4.475 4.014 + 11,5% 2.078 2.396 - 13,3% 1.887<br />

di cui ricavi:<br />

da attività di negoziazione 870 522 + 66,9% 303 567 - 46,6% 101<br />

da attività non di negoziazione 3.605 3.492 + 3,2% 1.775 1.829 - 2,9% 1.786<br />

Costi operativi (1.370) (1.381) - 0,8% (692) (678) + 2,1% (702)<br />

Risultato di gestione 3.105 2.633 + 17,9% 1.386 1.718 - 19,3% 1.185<br />

Rettifiche nette su crediti (712) (1.183) - 39,8% (259) (453) - 42,8% (515)<br />

Ut<strong>il</strong>e lordo operatività corrente 2.306 1.483 + 55,5% 1.032 1.274 - 19,1% 673<br />

Stato patrimoniale (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

CONSISTENZE AL VARIAZIONE SU DIC ‘10<br />

CORPORATE & INVESTMENT BANKING<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Crediti verso clientela 216.593 214.890 212.826 3.768 + 1,8%<br />

Raccolta da clientela (incluso titoli) 131.538 125.670 131.244 293 + 0,2%<br />

Totale RWA 187.526 190.164 198.557 - 11.030 - 5,6%<br />

RWA per rischio di credito 165.627 170.733 178.592 - 12.965 - 7,3%<br />

Principali indicatori<br />

1° SEMESTRE VARIAZIONE<br />

CORPORATE & INVESTMENT BANKING<br />

2011 2010 ASSOLUTA %<br />

EVA (m<strong>il</strong>ioni di €) 751 220 532 + 242,1%<br />

Capitale assorbito (m<strong>il</strong>ioni di €) 13.860 15.069 - 1.210 - 8,0%<br />

RARORAC 10,84% 2,91% n.s.<br />

Margine Intermediazione/RWA (media) 4,67% 3,78% 89pb<br />

Cost/income 30,6% 34,4% - 379pb<br />

Costo del rischio 0,66% 1,07% - 41pb<br />

Personale<br />

DATI AL VARIAZIONE SU DIC ‘10<br />

CORPORATE & INVESTMENT BANKING<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Dipendenti (numero "Full Time Equivalent") 100% 9.637 9.646 9.599 38 + 0,4%<br />

Dipendenti (numero "Full Time Equivalent") proporzionale 9.617 9.624 9.578 38 + 0,4%<br />

Linee di business per attività, area<br />

geografica, società<br />

Il modello di business adottato dalla banca per le attività di Corporate<br />

& Investment Banking si fonda su una struttura matriciale che<br />

prevede da un lato una rete distributiva fortemente radicata nei<br />

mercati di riferimento per <strong>il</strong> Gruppo (Italia, Germania, Austria e<br />

Polonia) e dall’altro l’accentramento delle competenze di prodotto<br />

nelle tre Product Line (Financing & Advisory, Markets e Global<br />

Transaction Banking). Tale modello assicura al tempo stesso<br />

flessib<strong>il</strong>ità e solidità.<br />

Il modello di business si articola sui seguenti caratteri distintivi:<br />

• centralità del cliente, attraverso la focalizzazione di CIB nella<br />

gestione della relazione con clienti con fatturato superiore ai 50<br />

m<strong>il</strong>ioni;<br />

• approccio mult<strong>il</strong>ocale, grazie ad una dimensione geografica in<br />

grado di valorizzare al meglio la presenza del Gruppo in 22 Paesi;<br />

• la presenza di Product Line globali, vale a dire le funzioni<br />

responsab<strong>il</strong>i, nell’ambito del Gruppo, dello sv<strong>il</strong>uppo centralizzato di<br />

prodotti e servizi.<br />

Le Product Line di CIB, responsab<strong>il</strong>i dell’intera gamma di prodotti e<br />

servizi offerti sono:<br />

Financing & Advisory (F&A): è la Product Line responsab<strong>il</strong>e delle<br />

attività relative al credito e ai servizi di consulenza alle imprese<br />

e alla clientela istituzionale. La gamma di offerta si estende dai<br />

prodotti plain van<strong>il</strong>la ai prodotti piú sofisticati quali Corporate Finance<br />

& Advisory, Syndications, Leveraged Buy-Out Finance, Project<br />

& Commodity Finance, Real Estate Finance, Shipping Finance e<br />

Principal Investments.<br />

52<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Markets: è <strong>il</strong> centro di competenza per i prodotti e le attività<br />

connesse ai mercati Rates, FX, Equity, Capital Markets e Credit,<br />

nonché <strong>il</strong> canale di accesso preferenziale ai mercati stessi per<br />

<strong>UniCredit</strong>.<br />

Global Transaction Banking (GTB): è la Product Line relativa ai<br />

prodotti di Cash Management, Trade Finance, Structured Trade and<br />

Export Finance e Global Securities Services.<br />

Risultati ed iniziative per area geografica<br />

Network Italia<br />

Per <strong>il</strong> Network Italia, <strong>il</strong> primo semestre 2011 si è chiuso con ricavi in<br />

leggera flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente<br />

(-1% a/a), nonostante la ripresa registrata durante <strong>il</strong> secondo<br />

trimestre rispetto al primo trimestre dell’anno (+1% t/t).<br />

Molto positivi i risultati semestrali di GTB (+18% a/a), favoriti<br />

dalla crescita sia dei margini finanziari sia delle commissioni, a<br />

testimonianza della bontà delle politiche commerciali in corso.<br />

L’attività legata ai prodotti di riferimento di Markets è stata limitata<br />

nel corso del semestre, così come in leggera flessione rispetto al<br />

semestre precedente è risultata anche F&A (-2% a/a), per la quale<br />

l’incremento dei margini commissionali non è stato sufficiente a<br />

compensare la flessione dei margini finanziari.<br />

È proseguita la forte attenzione al contenimento dei costi, che<br />

rispetto all’anno precedente si sono ridotti di circa <strong>il</strong> 3%. Tale<br />

risultato, unitamente alla sostanziale riduzione delle rettifiche di<br />

valore per deterioramento dei crediti erogati, ha permesso un<br />

ulteriore miglioramento della redditività del Network Italia.<br />

Network Germania<br />

Nel primo semestre 2011 <strong>il</strong> Network Germania ha evidenziato un<br />

forte incremento dei ricavi rispetto allo stesso periodo dell’anno<br />

precedente (+17% a/a), registrando una buona performance sia<br />

nella componente commissionale sia nei margini di interesse, a<br />

testimonianza della rafforzata capacità di fornire soluzioni e prodotti<br />

sempre più adeguati alle necessità dei propri clienti.<br />

Di r<strong>il</strong>ievo le performance di F&A e GTB, che nel confronto con<br />

l’anno precedente hanno registrato una forte crescita dei ricavi<br />

(+20% e +13% a/a rispettivamente). Più contenuta, ma sempre<br />

comunque positiva, la performance semestrale di Markets (+4% a/a),<br />

penalizzata dai risultati nel secondo trimestre che sebbene in rialzo<br />

rispetto al primo trimestre di quest’anno sono stati inferiori a quelli<br />

ottenuti nel medesimo periodo del 2010.<br />

Questi risultati, congiuntamente alla riduzione degli accantonamenti<br />

a fronte di crediti deteriorati, hanno consentito al Network Germania<br />

di continuare sulla strada del miglioramento della redditività delle<br />

proprie operazioni, nonostante <strong>il</strong> leggero incremento dei costi (+2%<br />

a/a) registrato nel primo semestre dell’anno.<br />

Network Austria<br />

Nel corso dei primi sei mesi dell’anno, i ricavi generati dal<br />

Network Austria sono diminuiti del 4% rispetto al medesimo<br />

periodo del 2010, con una riduzione della componente<br />

commissionale solo parzialmente compensata dall’incremento del<br />

margine di interesse.<br />

Sia per F&A sia per l’operatività in Markets, <strong>il</strong> semestre si è chiuso in<br />

flessione, con ricavi in diminuzione rispettivamente del 7% e del 14%<br />

rispetto all’anno precedente. Positivo, invece, è stato <strong>il</strong> contributo di<br />

GTB, con ricavi in aumento di circa <strong>il</strong> 3% rispetto al 2010.<br />

È proseguito anche nel secondo trimestre dell’anno <strong>il</strong> miglioramento<br />

della qualità creditizia del portafoglio, portando così a una riduzione<br />

del 33% delle rettifiche di valore per deterioramento dei crediti<br />

concessi rispetto al primo semestre del 2010. Conseguentemente,<br />

la redditività complessiva del Network Austria ne ha beneficiato,<br />

migliorando rispetto al 2010 nonostante <strong>il</strong> leggero aumento dei costi<br />

(+1% a/a).<br />

Network Polonia<br />

Il Network Polonia ha registrato nel corso del primo semestre<br />

2011 un deciso incremento dei ricavi rispetto allo stesso periodo<br />

dell’anno precedente (+11% a/a), con performance positive in<br />

tutti e tre i business (F&A, GTB e Markets).<br />

A trainare maggiormente tale performance sono stati i margini<br />

commissionali, ma positivi sono risultati anche quelli finanziari<br />

a testimonianza del successo delle politiche di pricing e delle<br />

politiche commerciali focalizzate all’introduzione di nuovi servizi<br />

finanziari ta<strong>il</strong>ored made per una migliore soddisfazione del<br />

cliente.<br />

Grazie all’incremento dei ricavi, la redditività complessiva del Network<br />

Polonia è risultata in miglioramento rispetto al primo semestre del<br />

2010, nonostante l’incremento dei costi e degli accantonamenti per<br />

crediti deteriorati.<br />

Da segnalare, infine, che nel corso del semestre 2011 Bank Pekao è<br />

stata nominata da Euromoney “Best Equity House in Poland”, uno dei<br />

premi più prestigiosi del settore bancario internazionale.<br />

Risultati ed iniziative per attività<br />

Financing & Advisory (F&A)<br />

Il primo semestre del 2011 ha fatto registrare una forte crescita<br />

dei ricavi della Product Line F&A rispetto allo stesso periodo<br />

dell’anno precedente (+10% a/a), con miglioramenti evidenti sia<br />

a livello di margine di interesse che di commissioni. La crescita è<br />

stata sostenuta soprattutto dal buon andamento della Germania<br />

che ha anche beneficiato degli effetti positivi di un’importante<br />

transazione. Per l’Italia, invece, si è registrato solo un incremento<br />

dei margini commissionali, mentre l’Austria si è mantenuta stab<strong>il</strong>e.<br />

Si evidenzia come sia stata particolarmente sostenuta la crescita<br />

dei margini commissionali, a conferma del maggiore sfruttamento<br />

della piattaforma di cross-selling e della maggiore focalizzazione<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

53


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)<br />

Corporate & Investment Banking (CIB) (SEGUE)<br />

su prodotti più strutturati e dall’ottima performance raggiunta dal<br />

business Principal Investment. Anche <strong>il</strong> margine di interesse è<br />

risultato in miglioramento nel corso del semestre, sebbene in misura<br />

inferiore rispetto alle commissioni.<br />

Oltre alla crescita dei ricavi anche la componente di rischio del<br />

portafoglio ha contribuito al miglioramento della redditività di F&A,<br />

nonostante <strong>il</strong> leggero incremento dei costi operativi. Il costo del<br />

rischio, infatti, ha subito un evidente miglioramento, grazie a una<br />

dinamica molto significativa delle riprese di valore rispetto al primo<br />

semestre del 2010, mentre gli accantonamenti si sono mantenuti<br />

leggermente al di sotto dei livelli dell’anno precedente.<br />

A fronte di un livello di crediti alla clientela pressochè stab<strong>il</strong>e<br />

rispetto al primo semestre 2010, si è ridotto l’ammontare degli<br />

attivi ponderati per <strong>il</strong> rischio (risk weighted assets), permettendo un<br />

miglioramento del rapporto tra rischio e rendimento.<br />

Nel corso del secondo trimestre 2011 alcuni tra i principali deal<br />

chiusi sono stati: Hochtief Strabag (Germania - Project Finance) in<br />

cui <strong>UniCredit</strong> ha svolto <strong>il</strong> ruolo di MLA, Agent, Account & Hedging<br />

Bank per un importo di 299 m<strong>il</strong>ioni; CMC-Cooperativa Muratori<br />

& Cementisti di Ravenna (Italia - Umbrella Bonding Fac<strong>il</strong>ity) in cui<br />

<strong>UniCredit</strong> svolto <strong>il</strong> ruolo di MLA, Sole Bookrunner, Fac<strong>il</strong>ity Agent per<br />

un importo di 100 m<strong>il</strong>ioni; OTP Bank Plc (Turchia - Syndicated Term<br />

Loan Fac<strong>il</strong>ity) in cui <strong>UniCredit</strong> ha svolto <strong>il</strong> ruolo di initial MLA per un<br />

importo totale di 300 m<strong>il</strong>ioni; Atwood Oceanics Inc (USA - Term Loan<br />

Fac<strong>il</strong>ity) in cui <strong>UniCredit</strong> ha svolto <strong>il</strong> ruolo di lead arranger per un<br />

importo di 1.100 m<strong>il</strong>ioni di dollari; Orlen S.A. (Polonia - Term Loan<br />

Fac<strong>il</strong>ity), in cui <strong>UniCredit</strong> ha svolto <strong>il</strong> ruolo di lead arranger per un<br />

importo di 1.100 m<strong>il</strong>ioni di dollari.<br />

Global Transaction Banking (GTB)<br />

GTB ha chiuso <strong>il</strong> primo semestre del 2011 registrando una sostenuta<br />

crescita annua dei ricavi (+12% a/a), con miglioramenti, rispetto al<br />

2010, in entrambi i trimestri dell’anno in corso.<br />

La performance è risultata positiva in tutti e quattro i paesi di<br />

riferimento del Gruppo (Italia, Germania, Austria e Polonia) è stata<br />

trainata principalmente dall’incremento dei margini finanziari e, in<br />

seconda battuta, dalla componente commissionale.<br />

Da sottolineare la netta riduzione delle perdite su credito che, in<br />

combinazione con <strong>il</strong> contenimento dei costi (in riduzione rispetto al<br />

primo semestre del 2010), ha contribuito a migliorare la redditività<br />

complessiva di questa Product Line.<br />

Il volume dei depositi da clientela, infine, ha evidenziato una crescita<br />

nel confronto col primo semestre 2010 (+5% a/a).<br />

Importanti riconoscimenti internazionali sono stati ottenuti da<br />

<strong>UniCredit</strong> nel corso del primo semestre 2011 per la sua attività di<br />

Global Transaction Banking. Per i servizi di Cash Management: “Best<br />

Overall Bank for Cash Management in CEE 2010” (Global Finance);<br />

“Best Bank for Liquidity Management CEE 2011” (Global Finance);<br />

“Best Bank for Payments & Collections in CEE 2011” (Global<br />

Finance). Per Export, Trade & Supply Chain Finance: “Best Trade<br />

Finance Bank 2011” (Global Finance); “Best Trade Finance Provider<br />

in Italy” (Best in Relationship Management); “5° Global Trade Finance<br />

Provider worldwide”. Per Securities Services: “Best Sub-Custodian<br />

Bank” (Global Finance).<br />

Relativamente alle principali transazioni eseguite nel secondo<br />

trimestre dell’anno si segnalano: IMM-Metropoltan Municipality of<br />

Istanbul (Turchia - Long Term Fac<strong>il</strong>ity) in cui <strong>UniCredit</strong> ha svolto <strong>il</strong><br />

ruolo di MLA per un importo di 1.100 m<strong>il</strong>ioni di dollari; UTair Aviation<br />

JSC (Bermuda/Russia - ECA backed Aircraft Financing) in cui<br />

<strong>UniCredit</strong> ha svolto <strong>il</strong> ruolo di MLA e underwritter; <strong>UniCredit</strong> ha svolto<br />

inoltre <strong>il</strong> ruolo di sole lender per una soft loan per un importo pari a<br />

6,3 m<strong>il</strong>ioni a favore della Repubblica di Capo Verde.<br />

Markets<br />

Nel corso del primo semestre del 2011 i mercati finanziari<br />

internazionali hanno fatto registrare un andamento altalenante.<br />

Inizialmente, la stab<strong>il</strong>izzazione della domanda dei consumi, la ripresa<br />

del ciclo delle scorte e degli investimenti in Asia hanno contribuito -<br />

assieme a politiche monetarie espansive - a una forte accelerazione<br />

della produzione industriale e delle esportazioni a livello mondiale.<br />

Già prima della fine del primo trimestre, però, una serie di eventi<br />

geo-politici come <strong>il</strong> terremoto nipponico in marzo, le insurrezioni<br />

popolari nel mondo arabo, <strong>il</strong> conflitto in Libia e l’aggravarsi della<br />

situazione fiscale in Europa e negli Stati Uniti hanno portato a un<br />

progressivo affievolirsi del momento favorevole sui mercati.<br />

Dopo i forti rialzi di inizio anno, per esempio, i mercati azionari<br />

europei hanno assistito, a partire dal mese di marzo, a un’inversione<br />

di rotta e <strong>il</strong> crescente pessimismo sulle prospettive di crescita di<br />

medio termine, <strong>il</strong> significativo incremento dei prezzi delle materie<br />

prime, le difficoltà del settore bancario in seguito all’intensificarsi<br />

della crisi greca e <strong>il</strong> rialzo dei tassi da parte della BCE hanno finito<br />

per pesare sui listini negli ultimi mesi del semestre.<br />

Anche sui mercati obbligazionari la crescente avversione al rischio<br />

ha alterato <strong>il</strong> quadro complessivo a metà semestre. Sul fronte dei<br />

titoli governativi <strong>il</strong> premio al rischio dei paesi periferici, quali Grecia,<br />

Irlanda e Portogallo ha fatto registrare forti rialzi dopo <strong>il</strong> progressivo<br />

declassamento del debito da parte delle agenzie di rating.<br />

I ricavi generati da Markets nel primo semestre del 2011 hanno<br />

risentito dell’andamento dei mercati finanziari internazionali, e<br />

dopo aver registrato un primo trimestre particolarmente favorevole<br />

sono diminuiti sensib<strong>il</strong>mente nella seconda metà del semestre.<br />

Complessivamente, però, <strong>il</strong> primo semestre dell’anno in corso si<br />

è chiuso con ricavi in crescita di circa <strong>il</strong> 14% rispetto al primo<br />

semestre del 2010.<br />

54<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Le turbolenze nei mercati finanziari si sono riflesse anche nel<br />

prof<strong>il</strong>o di rischio, con conseguente incremento del VaR e degli RWA<br />

nella seconda parte del semestre, mantenendosi comunque su<br />

un livello inferiore rispetto a giugno del 2010 (-52% e -11% a/a<br />

rispettivamente).<br />

In termini di linee di business, Fixed Income & Currencies ha<br />

registrato nel primo semestre un incremento dei ricavi del 18%<br />

rispetto allo stesso periodo del 2010. Dopo un primo trimestre<br />

particolarmente positivo in tutti i comparti, <strong>il</strong> secondo trimestre<br />

dell’anno si è chiuso in generale flessione (-38% rispetto al primo<br />

trimestre), soprattutto nei business dei tassi e dei cambi. Tali<br />

mercati, infatti, sono stati significativamente impattati dalle crescenti<br />

incertezze sulla solvib<strong>il</strong>ità dei paesi periferici dell’area euro, con<br />

conseguente riduzione dell’attività verso la clientela e peggiori<br />

condizioni di trading. Migliore è risultata la performance nel business<br />

sui mercati del credito, nonostante la crescente volat<strong>il</strong>ità dei corsi<br />

obbligazionari.<br />

Per la business line Capital Markets, <strong>il</strong> semestre si è chiuso con<br />

una flessione dei ricavi di circa <strong>il</strong> 12% rispetto al primo semestre del<br />

2010. Mentre è stato favorevole in tutti i trimestri dell’anno in corso<br />

l’andamento nel comparto dei mercati primari del debito, <strong>il</strong> business<br />

legato ai mercati di capitale azionario si è ripreso solo nel secondo<br />

trimestre dopo un avvio d’anno inferiore rispetto allo stesso periodo<br />

del 2010.<br />

Tra le principali transazioni eseguite nel secondo trimestre si<br />

segnalano: IPO di Prada per 16,7 m<strong>il</strong>iardi di dollari di Hong Kong<br />

(Joint Bookrunner), aumento di capitale di Intesa Sanpaolo per 5<br />

m<strong>il</strong>iardi (Co-Bookrunner), covered bond di UBS per 1 m<strong>il</strong>iardo (Joint<br />

Bookrunner), emissione obbligazionaria della Repubblica di Ungheria<br />

per 1 m<strong>il</strong>iardo (Joint Bookrunner).<br />

Il maggior incremento rispetto al primo semestre del 2010 è stato<br />

registrato dalla business line Equities (+19% a/a). A fronte di un<br />

risultato nel primo trimestre leggermente inferiore al precedente anno<br />

(-8% a/a), <strong>il</strong> secondo trimestre è risultato particolarmente favorevole<br />

su base annuale, benché abbia risentito di una minore attività legata<br />

al cliente e un contesto economico poco favorevole all’attività di<br />

negoziazione.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

55


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)<br />

Private Banking<br />

Introduzione<br />

L’attività della Divisione Private Banking si rivolge principalmente<br />

alla clientela privata con disponib<strong>il</strong>ità finanziarie medio-alte,<br />

fornendo servizi di consulenza e soluzioni per la gestione del<br />

patrimonio con un approccio a 360 gradi. La Divisione opera in<br />

cinque paesi (Italia, Germania, Austria, Lussemburgo e Polonia)<br />

tramite una rete di oltre 1.200 private bankers dislocati in circa<br />

250 f<strong>il</strong>iali sul territorio.<br />

Performance finanziaria<br />

Il primo semestre del 2011 è stato caratterizzato da un’elevata volat<strong>il</strong>ità<br />

dei mercati finanziari che nel complesso del semestre hanno prodotto<br />

andamenti differenziati nei paesi di riferimento della Divisione: gli indici<br />

di borsa hanno evidenziato, rispetto a dicembre 2010, una sostanziale<br />

stab<strong>il</strong>ità in Italia (FTSE MIB +0,1%), una crescita in Germania (DAX<br />

+6,7%) e una contrazione in Austria (ATX -4,7%).<br />

In tale contesto al 30 giugno 2011 <strong>il</strong> totale delle attività finanziarie<br />

gestite e amministrate dalla Divisione è pari a 154,3 m<strong>il</strong>iardi, in<br />

lieve diminuzione (-1,2%) rispetto al 31 dicembre 2010.<br />

Al netto delle componenti straordinarie 1 le attività finanziarie al<br />

30 giugno 2011 sono di poco inferiori a 122 m<strong>il</strong>iardi, sostanzialmente<br />

stab<strong>il</strong>i (-0,3%) rispetto al dato di inizio anno. Tale andamento ha<br />

beneficiato di una raccolta netta positiva nel semestre per 0,7 m<strong>il</strong>iardi,<br />

grazie ai buoni risultati commerciali ottenuti sul fronte della raccolta<br />

indiretta, con flussi netti positivi per 1,3 m<strong>il</strong>iardi, di cui 0,7 m<strong>il</strong>iardi in<br />

prodotti di risparmio gestito; l’effetto performance di mercato è stato,<br />

invece, complessivamente negativo per 1,1 m<strong>il</strong>iardi, quasi interamente<br />

attribuib<strong>il</strong>e al secondo trimestre dell’anno.<br />

La composizione delle attività finanziarie 2 al 30 giugno 2011<br />

mostra una crescita, seppur moderata, della raccolta gestita, che si<br />

attesta al 35,5% del totale delle masse (dal 35,3% al 31 dicembre<br />

2010) e di quella amministrata (46% rispetto al 45,9% del 31<br />

dicembre 2010), a fronte di una riduzione dei depositi, che scendono<br />

al 18,5% dal 18,9% di inizio anno.<br />

Dal punto di vista della performance reddituale, <strong>il</strong> risultato di<br />

gestione della Divisione Private Banking al 30 giugno 2011 è pari<br />

a 190 m<strong>il</strong>ioni, in aumento del 4,6% rispetto allo stesso semestre<br />

dell’anno precedente, beneficiando sia di una crescita del margine<br />

di intermediazione che di una lieve riduzione dei costi.<br />

I ricavi si attestano a 474 m<strong>il</strong>ioni in crescita dell’1,6% sul primo<br />

semestre del 2010 caratterizzati da:<br />

• un deciso incremento del margine di interesse (+21,9% a/a),<br />

trainato dall’ampliamento dello spread sui depositi (soprattutto<br />

in Italia) positivamente influenzato dalla dinamica ascendente<br />

dei tassi di mercato. Tale effetto è stato solo in parte eroso dalla<br />

contrazione dei volumi di depositi da clientela, dai 25,8 m<strong>il</strong>iardi<br />

del 30 giugno 2010 ai 24,4 m<strong>il</strong>iardi al 30 giugno 2011 (dati<br />

comprensivi dei titoli emessi);<br />

• una flessione delle commissioni nette (-5,1% a/a), determinata<br />

principalmente dalle minori commissioni per <strong>il</strong> collocamento di<br />

prodotti del risparmio gestito e per l’attività di negoziazione; da<br />

segnalare, inoltre, che <strong>il</strong> primo semestre del 2010 beneficiava<br />

di commissioni non ricorrenti per circa 6 m<strong>il</strong>ioni relative al<br />

provvedimento sul rimpatrio dei capitali in Italia.<br />

Il ritorno sulle attività finanziarie ordinarie (ROA) risulta quindi pari<br />

a 78 pb nel semestre, in crescita rispetto ai 75 pb dello stesso<br />

periodo del 2010.<br />

Attività finanziarie totali (m<strong>il</strong>iardi di €)<br />

CONSISTENZE AL VARIAZIONE SU DIC ‘10<br />

PRIVATE BANKING<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Attività Totali 154,3 156,5 156,1 - 1,8 - 1,2%<br />

Attività Ordinarie 121,7 121,9 122,2 - 0,4 - 0,3%<br />

Attività in gestione 43,2 43,4 43,1 0,1 0,2%<br />

Attività in amministrazione 56,0 56,4 56,0 0,0 0,0%<br />

Depositi (incl. PCT) 22,5 22,1 23,0 - 0,5 - 2,3%<br />

Conto economico (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

PRIVATE BANKING<br />

1° SEMESTRE<br />

VARIAZIONE<br />

2011<br />

2011 2010 % 2° TRIM 1° TRIM<br />

VARIAZIONE<br />

% SU<br />

1° TRIM ‘11<br />

2010<br />

2° TRIM<br />

Margine di intermediazione 474 466 + 1,6% 233 240 - 2,9% 228<br />

Costi operativi (284) (285) - 0,4% (142) (142) + 0,2% (143)<br />

Risultato di gestione 190 182 + 4,6% 91 99 - 7,4% 85<br />

Ut<strong>il</strong>e lordo operatività corrente 182 177 + 2,5% 85 97 - 13,1% 83<br />

1. Si intendono straordinarie quelle operazioni che, a causa della loro natura, grande dimensione e bassa o nulla redditività, non sono riconducib<strong>il</strong>i all’attività tipica (principalmente masse di clientela<br />

istituzionale e partecipazioni azionarie di clienti imprenditori).<br />

2. Escluse le operazioni straordinarie.<br />

56<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


I costi operativi ammontano a 284 m<strong>il</strong>ioni, in lieve contrazione<br />

(-0,4% a/a) rispetto allo stesso semestre del 2010; divergente la<br />

dinamica delle due componenti principali: i costi del personale si<br />

presentano in lieve aumento (+1,1% a/a) per effetto della crescita<br />

del numero di risorse all’interno della Divisione (+ 21 FTE) e di<br />

adeguamenti salariali e contrattuali, mentre le azioni di contenimento<br />

si sono concretizzate in una riduzione delle altre spese amministrative<br />

(-1,4% a/a).<br />

Deciso <strong>il</strong> miglioramento del cost/income ratio, che al 30 giugno 2011<br />

si attesta al 59,9% rispetto al 61,1% dello stesso semestre del 2010.<br />

L’ut<strong>il</strong>e lordo dell’operatività corrente, pari a 182 m<strong>il</strong>ioni, risulta<br />

in crescita del 2,5% sul primo semestre del 2010, nonostante le<br />

maggiori rettifiche su crediti in Germania e Austria per specifici<br />

eventi, solo in parte compensati da un calo degli accantonamenti<br />

per rischi e oneri.<br />

Principali indicatori<br />

1° SEMESTRE VARIAZIONE<br />

PRIVATE BANKING<br />

2011 2010 ASSOLUTA %<br />

EVA (m<strong>il</strong>ioni di €) 99 103 - 4 - 3,6%<br />

Capitale assorbito (m<strong>il</strong>ioni di €) 391 299 91 + 30,5%<br />

RARORAC 50,7% 68,7% n.s.<br />

ROA, pb (*) 78pb 75pb 3pb<br />

Cost/income 59,9% 61,1% - 118pb<br />

Costi operativi/Totale attività finanziarie (**) 47pb 46pb 1pb<br />

(*) Margine di intermediazione/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie.<br />

(**) Costi operativi/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie.<br />

Personale<br />

DATI AL VARIAZIONE SU DIC ‘10<br />

PRIVATE BANKING<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Dipendenti (numero “Full Time Equivalent”) 3.020 3.014 3.013 7 + 0,2%<br />

Linee di business per attività, area<br />

geografica, società<br />

La Divisione Private Banking si articola in 5 linee di attività,<br />

corrispondenti ai paesi in cui opera: PB Italia, PB Germania, PB<br />

Austria, PB Lussemburgo e PB Polonia.<br />

Si evidenziano di seguito i principali dati per ciascuna di esse.<br />

Contributo per Paese al 30 giugno 2011 3 (%)<br />

2,0% 2,3%<br />

2,3% 1,7%<br />

14,9% 18,5%<br />

26,6%<br />

27,0%<br />

54,2% 50,5%<br />

Margine<br />

di intermediazione<br />

Costi<br />

operativi<br />

3. Esclusi i costi delle strutture di governance.<br />

1,7%<br />

3,3%<br />

9,8%<br />

26,1%<br />

59,1%<br />

Risultato<br />

di gestione<br />

Polonia<br />

Lussemburgo<br />

Austria<br />

Germania<br />

Italia<br />

Le attività finanziarie totali del Private Banking Italia si attestano<br />

a 93,7 m<strong>il</strong>iardi. Quelle ordinarie, pari a 77,1 m<strong>il</strong>iardi al 30 giugno<br />

2011, risultano in leggera flessione rispetto al dato di inizio anno<br />

(-1%). I soddisfacenti risultati commerciali in termini di raccolta<br />

amministrata (+0,9 m<strong>il</strong>iardi) e di raccolta gestita (+0,3 m<strong>il</strong>iardi)<br />

hanno più che compensato i deflussi sui depositi (-0,7 m<strong>il</strong>iardi)<br />

portando a una raccolta netta ordinaria complessivamente positiva<br />

di 0,5 m<strong>il</strong>iardi.<br />

Il risultato di gestione del primo semestre del 2011 è pari a 118<br />

m<strong>il</strong>ioni, in aumento del 4,2% rispetto allo stesso semestre dell’anno<br />

precedente. La crescita dei ricavi (+1,6% a/a) è trainata dalla<br />

dinamica fortemente positiva del margine di interesse (+32,1% a/a),<br />

che beneficia di un incremento consistente dello spread sui depositi<br />

nonostante la contrazione dei relativi volumi; calo, invece, delle<br />

commissioni nette (-4,2% a/a) su cui incide un rallentamento nel<br />

collocamento di prodotti del risparmio gestito e nella negoziazione di<br />

titoli, ma anche la presenza di commissioni non ricorrenti nel primo<br />

semestre del 2010 per circa 6 m<strong>il</strong>ioni (a seguito del provvedimento<br />

sul rimpatrio dei capitali), al netto delle quali la variazione è pari a<br />

-1,4% a/a.<br />

Il cost/income si attesta al 54% in calo rispetto al 55,2% dello<br />

stesso semestre dell’anno precedente.<br />

Il Private Banking Germania chiude al 30 giugno 2011 con<br />

30,9 m<strong>il</strong>iardi di attività finanziarie totali, di cui 26,2 m<strong>il</strong>iardi di<br />

componente ordinaria; quest’ultima è in flessione dello 0,9%<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

57


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)<br />

Private Banking (SEGUE)<br />

rispetto al 31 dicembre 2010. La raccolta netta ordinaria,<br />

complessivamente pari a -0,1 m<strong>il</strong>iardi nel periodo, è stata<br />

caratterizzata da risultati positivi nel comparto del risparmio gestito<br />

per 0,3 m<strong>il</strong>iardi e da deflussi sull’amministrato (-0,3 m<strong>il</strong>iardi) e sui<br />

depositi (-43 m<strong>il</strong>ioni).<br />

Dal lato reddituale, <strong>il</strong> risultato di gestione si attesta a 52 m<strong>il</strong>ioni,<br />

la cui crescita del 3,6% a/a è trainata dal rialzo del margine<br />

di interesse (+15,5% a/a), positivamente influenzato dal buon<br />

andamento dello spread sui depositi, che compensa <strong>il</strong> calo delle<br />

commissioni nette (-5,9% a/a) soprattutto in termini di minori<br />

profitti derivanti dal comparto del risparmio amministrato.<br />

Sul fronte dei costi operativi, l’incremento dell’1,6% a/a è<br />

ascrivib<strong>il</strong>e principalmente all’aumento delle spese per <strong>il</strong> personale<br />

(+6,1% a/a) anche in conseguenza del maggior numero di risorse<br />

rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente; le altre spese<br />

amministrative si presentano in calo del 2,1% a/a.<br />

Il cost income si attesta al 58,7% rispetto al 59,2% del 30 giugno<br />

2010.<br />

Nel Private Banking Austria <strong>il</strong> totale delle attività finanziarie al<br />

30 giugno 2011 si attesta a 17 m<strong>il</strong>iardi; la componente ordinaria,<br />

pari a 15 m<strong>il</strong>iardi, cresce del 2,4% sul dato di inizio anno, grazie a<br />

una raccolta netta del periodo positiva per 0,2 m<strong>il</strong>iardi, trainata dai<br />

depositi.<br />

Il risultato di gestione si attesta a 20 m<strong>il</strong>ioni, in diminuzione<br />

dell’11,9% rispetto al 30 giugno 2010 per minori ricavi<br />

(-1,5% a/a). Il deciso incremento del margine di interesse<br />

(+22,5% a/a), effetto di maggiori spread e volumi crescenti sui<br />

depositi, non riesce a compensare la contrazione delle commissioni<br />

nette (-10% a/a), principalmente per minori upfront su prodotti del<br />

risparmio gestito. In crescita i costi operativi (+3,2% a/a), sia sul<br />

fronte delle spese per <strong>il</strong> personale (+2,4% a/a), anche in questo<br />

caso per maggiori risorse rispetto al periodo di confronto, sia su<br />

quello delle altre spese amministrative (+5,1% a/a).<br />

Il cost income si attesta al 72,1%, in aumento rispetto al 68,8%<br />

del primo semestre dell’anno precedente.<br />

Il Private Banking Lussemburgo al 30 giugno 2011 detiene attività<br />

finanziarie complessive pari a 10,9 m<strong>il</strong>iardi, di cui 1,7 m<strong>il</strong>iardi<br />

ordinarie. Queste ultime registrano un trend crescente dell’11,4%<br />

sul dato di inizio anno generato da una raccolta netta ordinaria<br />

positiva per 0,2 m<strong>il</strong>iardi, essenzialmente riconducib<strong>il</strong>e al risparmio<br />

amministrato (+0,1 m<strong>il</strong>iardi) e al risparmio gestito (+0,1 m<strong>il</strong>iardi).<br />

Il risultato di gestione al 30 giugno 2011 è pari a 6 m<strong>il</strong>ioni, in<br />

crescita rispetto al 30 giugno 2010 grazie alla contrazione sui costi<br />

operativi (-51,8% a/a) come conseguenza delle sinergie derivanti<br />

dalla riorganizzazione delle attività della società (in particolare sul<br />

fronte delle altre spese amministrative) e all’aumento dei ricavi<br />

(+1,9% a/a). A fronte di una sostanziale stab<strong>il</strong>ità del margine<br />

di interesse (-0,4% a/a) sono le commissioni nette a trainare <strong>il</strong><br />

risultato (+3,3% a/a).<br />

Il cost income è pari al 41,7%, più che dimezzato rispetto al dato<br />

del 30 giugno 2010 (88,2%).<br />

In Polonia, infine, le attività finanziarie a fine giugno 2011<br />

ammontano a 1,9 m<strong>il</strong>iardi, in flessione (-3,9% 4 ) rispetto al<br />

31 dicembre 2010. La raccolta netta ordinaria del primo<br />

semestre 2011 è negativa per 0,1 m<strong>il</strong>iardi, per effetto di deflussi<br />

sui depositi, solo parzialmente compensati da una raccolta positiva<br />

sulla componente gestita. In temini reddituali <strong>il</strong> risultato di gestione<br />

del periodo, pari a 3 m<strong>il</strong>ioni, è in aumento del 24,8% a/a 4 , trainato<br />

dal buon andamento dei ricavi (+13,5% a/a 4 ), sia margine di<br />

interesse (+11,2% a/a 4 ) che commissioni nette (+16,6% a/a 4 ).<br />

Il cost/income si attesta al 66%, in miglioramento rispetto al 69,1%<br />

dello stesso semestre dell’anno precedente.<br />

4. Variazione % espressa a cambi costanti.<br />

58<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Asset Management<br />

Introduzione<br />

L’Asset Management è nota per <strong>il</strong> suo marchio Pioneer<br />

Investments, la società del gruppo <strong>UniCredit</strong> operante in tutto <strong>il</strong><br />

mondo nel settore dell’asset management e specializzata nella<br />

gestione degli investimenti della clientela.<br />

La Business Line, partner di numerosi istituti finanziari<br />

internazionali di primo piano, propone agli investitori una gamma<br />

completa di soluzioni finanziarie innovative, comprendente<br />

fondi comuni d’investimento, hedge funds, gestioni patrimoniali,<br />

portafogli per investitori istituzionali e prodotti strutturati.<br />

La Capogruppo aveva avviato lo scorso anno un processo di<br />

revisione strategica del gruppo Pioneer con l’obiettivo di identificare<br />

l’opzione strategica più adatta per migliorare l’efficienza della<br />

propria società di asset management e per ottimizzarne <strong>il</strong> valore, a<br />

vantaggio sia dei clienti che degli azionisti.<br />

Dopo un’approfondita analisi dei benefici legati alle diverse<br />

opzioni strategiche, la soluzione ottimale per Pioneer Investments<br />

è stata identificata nella crescita organica, anche alla luce<br />

dell’evoluzione del mercato negli ultimi mesi.<br />

Pioneer Investments ha avviato pertanto un processo di crescita<br />

organica, come anche dimostrato dal miglioramento dei principali<br />

indicatori finanziari, attraverso lo sv<strong>il</strong>uppo di un piano strategico<br />

volto a condurre ad un ulteriore miglioramento della qualità della<br />

gamma dei prodotti nonché al mantenimento dell’eccellente<br />

livello di servizio offerto ai clienti.<br />

Performance finanziaria<br />

Nei primi sei mesi del 2011 l’Asset Management ha registrato un<br />

risultato di gestione pari a 185 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Rispetto al corrispondente periodo del 2010 si r<strong>il</strong>eva una crescita<br />

di 15 m<strong>il</strong>ioni (+9,1%) principalmente imputab<strong>il</strong>e all’incremento<br />

delle commissioni nette (2 m<strong>il</strong>ioni), alla diminuzione delle spese<br />

amministrative (5 m<strong>il</strong>ioni) e ad un rimborso assicurativo delle spese<br />

legali legate a “Madoff” (8 m<strong>il</strong>ioni).<br />

Il margine di intermediazione è risultato pari a 421 m<strong>il</strong>ioni, in<br />

aumento del 2,3% rispetto al corrispondente periodo del 2010 grazie<br />

ad un incremento delle commissioni nette principalmente imputab<strong>il</strong>e<br />

alle maggiori commissioni di performance (3 m<strong>il</strong>ioni) ed al rimborso<br />

assicurativo di 8 m<strong>il</strong>ioni sopra menzionato attinente alla vicenda<br />

Madoff.<br />

I costi operativi hanno fatto registrare nel primo semestre del 2011<br />

una diminuzione di 7 m<strong>il</strong>ioni (pari al 2,5%) rispetto al corrispondente<br />

periodo dell’anno precedente principalmente per effetto del<br />

contenimento delle altre spese amministrative.<br />

Passando al confronto dei dati col trimestre immediatamente<br />

precedente, <strong>il</strong> risultato di gestione relativo al secondo trimestre 2011<br />

si mostra in diminuzione di 11 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Tale decremento è dovuto essenzialmente ad un elemento di natura<br />

non ricorrente incluso nel primo trimestre (<strong>il</strong> già menzionato rimborso<br />

assicurativo di 8 m<strong>il</strong>ioni relativo a spese legali attinenti alla vicenda<br />

Madoff) ed a minori commissioni di performance realizzate nel<br />

secondo trimestre.<br />

I costi operativi si sono mostrati nei due trimestri dell’anno in corso<br />

sostanzialmente in linea.<br />

L’ut<strong>il</strong>e lordo dell’operatività corrente è risultato nel secondo trimestre<br />

pari a 87 m<strong>il</strong>ioni, in diminuzione, rispetto al primo trimestre del 2011,<br />

di 11 m<strong>il</strong>ioni (-10,4%).<br />

I risultati della Business Line si sono riflessi negli indicatori di valore:<br />

l’EVA è salito a 112 m<strong>il</strong>ioni nel primo semestre 2011, da 107<br />

m<strong>il</strong>ioni nel primo semestre 2010 (+4,7%); <strong>il</strong> Cost/income ratio si è<br />

attestato nel primo semestre 2011 al 56,0% mostrando un buon<br />

miglioramento rispetto al valore relativo al primo semestre dello<br />

scorso anno (58,7%), grazie sia all’incremento dei ricavi che al<br />

contenimento dei costi.<br />

A fine giugno 2011 l’Asset Management conta 1.964 dipendenti<br />

“Full Time Equivalent”, con un incremento di 76 FTE se comparato<br />

a fine dicembre 2010 quasi interamente dovuto a progetti di<br />

riorganizzazione messi in atto nel corrente esercizio volti a trasformare<br />

personale non dipendente o a tempo determinato in dipendenti con<br />

contratto a tempo indeterminato.<br />

Conto economico (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

ASSET MANAGEMENT<br />

1° SEMESTRE<br />

VARIAZIONE<br />

2011<br />

2011 2010 % 2° TRIM 1° TRIM<br />

VARIAZIONE<br />

% SU<br />

1° TRIM ‘11<br />

2010<br />

2° TRIM<br />

Margine di intermediazione 421 411 + 2,3% 205 216 - 4,9% 209<br />

Costi operativi (235) (242) - 2,5% (118) (118) - 0,3% (120)<br />

Risultato di gestione 185 170 + 9,1% 87 98 - 10,4% 89<br />

Ut<strong>il</strong>e lordo operatività corrente 185 168 + 10,4% 87 98 - 10,4% 86<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

59


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)<br />

Asset Management (SEGUE)<br />

Principali indicatori<br />

1° SEMESTRE VARIAZIONE<br />

ASSET MANAGEMENT<br />

2011 2010 ASSOLUTA %<br />

EVA (m<strong>il</strong>ioni di €) 112 107 5 + 4,8%<br />

Capitale assorbito (m<strong>il</strong>ioni di €) 304 294 10 + 3,5%<br />

RARORAC 73,66% 72,75% 91pb<br />

ROA, pb (*) 45pb 44pb 1pb<br />

Cost/income 56,0% 58,7% - 275pb<br />

Costi operativi/Totale attività finanziarie, pb (**) 25pb 26pb - 1pb<br />

(*) Margine di intermediazione/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie.<br />

(**) Costi operativi/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie.<br />

Personale<br />

DATI AL VARIAZIONE SU DIC ‘10<br />

ASSET MANAGEMENT<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Dipendenti (numero “Full Time Equivalent”) 1.964 1.978 1.888 76 + 4,0%<br />

Linee di business per attività, area geografica, società<br />

Il patrimonio gestito al 30 giugno 2011 si attesta a 178 m<strong>il</strong>iardi, in diminuzione del 4,59% dall’inizio dell’anno principalmente a causa della<br />

raccolta netta negativa pari a -4,8 m<strong>il</strong>iardi (-2,55%) ed all’effetto cambio (-1,50%), legato al deprezzamento del dollaro.<br />

Attività finanziarie totali (m<strong>il</strong>iardi di €)<br />

CONSISTENZE AL VARIAZIONE SU GIU ‘10<br />

CONSISTENZE AL<br />

VARIAZIONE SU MAR ‘11<br />

ASSET MANAGEMENT<br />

30.06.2011 30.06.2010 ASSOLUTA % 31.03.2011 ASSOLUTA %<br />

Totale attività finanziarie 184,5 191,8 - 7,3 - 3,8% 188,2 - 3,7 - 1,9%<br />

Totale attività in gestione 178,1 185,5 - 7,4 - 4,0% 181,9 - 3,8 - 2,1%<br />

- Italia 92,7 98,7 - 6,1 - 6,2% 94,3 - 1,7 - 1,8%<br />

- USA 34,7 35,6 - 0,8 - 2,4% 35,8 - 1,0 - 2,9%<br />

- International 11,1 9,2 1,9 + 21,2% 11,1 0,0 + 0,4%<br />

- India e Russia 0,6 0,4 0,2 + 55,5% 0,5 0,1 + 17,6%<br />

- Germania 22,3 23,9 - 1,6 - 6,6% 22,6 - 0,3 - 1,5%<br />

- CEE 6,3 6,1 0,3 + 4,6% 6,7 - 0,3 - 5,2%<br />

- Austria 10,3 11,7 - 1,3 - 11,5% 10,9 - 0,5 - 4,9%<br />

Totale attività in amministrazione 6,4 6,3 0,1 + 2,1% 6,3 0,1 + 1,9%<br />

AuM per area Distributiva (%)<br />

0,4<br />

3,6 5,8<br />

12,5<br />

6,2<br />

52,0<br />

19,5<br />

Austria<br />

Italia<br />

USA<br />

International<br />

Germania<br />

India e Russia<br />

CEE<br />

USA<br />

La business unit ha chiuso <strong>il</strong> primo semestre 2011 con flussi netti<br />

negativi per 187 m<strong>il</strong>ioni ed un patrimonio gestito pari a 34,7 m<strong>il</strong>iardi<br />

(50 m<strong>il</strong>iardi di dollari), in diminuzione del 5,23% dall’inizio dell’anno<br />

principalmente a causa dell’effetto cambio (-7,6%).<br />

Al netto di Vanderb<strong>il</strong>t la raccolta netta risulta positiva per 70 m<strong>il</strong>ioni<br />

mentre <strong>il</strong> patrimonio finale ammonta a 31,2 m<strong>il</strong>iardi (45,1 m<strong>il</strong>iardi<br />

di dollari), in diminuzione del 3,6% rispetto alla fine dell’esercizio<br />

precedente.<br />

60<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Italia<br />

Il patrimonio della business unit a fine giugno si attesta a 92,7<br />

m<strong>il</strong>iardi, in diminuzione del 4,6% dall’inizio dell’anno, a causa di una<br />

componente mercato negativa pari a 1,2 m<strong>il</strong>iardi (-1,2%) e di flussi<br />

netti negativi pari a -3,3 m<strong>il</strong>iardi (-3,4%).<br />

La raccolta netta è risultata negativa principalmente nel canale reta<strong>il</strong><br />

(-2,3 m<strong>il</strong>iardi).<br />

La quota di mercato di Pioneer Investments è lievemente diminuita,<br />

passando dal 14,2% del primo trimestre 2011 al 14,16% del<br />

secondo trimestre 2011.<br />

Germania<br />

Il patrimonio a fine giugno, pari a 22,3 m<strong>il</strong>iardi, è in diminuzione del<br />

5,0% dall’inizio dell’anno, principalmente per l’effetto negativo del<br />

mercato (-1,9%) in aggiunta all’andamento negativo della raccolta<br />

netta (-3,1%) prevalentemente nel canale institutional.<br />

In aggiunta ai sopra citati assets under management la business<br />

unit comprende assets under administration per 0,4 m<strong>il</strong>iardi,<br />

sostanzialmente invariati dall’inizio dell’anno.<br />

International<br />

Nel primo semestre 2011 la business unit ha registrato una<br />

raccolta netta positiva per complessivi 0,5 m<strong>il</strong>iardi da attribuirsi<br />

prevalentemente alla crescita delle aree Asia & Middle East<br />

(+865 m<strong>il</strong>ioni).<br />

Il patrimonio, pari a 11 m<strong>il</strong>iardi, risulta così superiore del 1,5%<br />

rispetto al valore di inizio anno nonostante l’effetto negativo del<br />

mercato (-3,2%).<br />

Austria<br />

Il patrimonio gestito a fine giugno 2011, pari a 10,3 m<strong>il</strong>iardi, è in<br />

diminuzione rispetto all’inizio dell’anno per l’impatto negativo del<br />

mercato (-1,4%) ed anche per la raccolta netta negativa (-749<br />

m<strong>il</strong>ioni).<br />

In aggiunta ai sopra citati assets under management la business unit<br />

comprende assets under administration per 6,0 m<strong>il</strong>iardi.<br />

India<br />

Il patrimonio finale al 30 giugno pari a 564 m<strong>il</strong>ioni, risulta in aumento<br />

del 34,2% rispetto al valore di inizio anno grazie alla raccolta netta<br />

positiva (+11 m<strong>il</strong>ioni).<br />

Russia<br />

Il patrimonio finale del primo semestre, che ammonta a 63 m<strong>il</strong>ioni,<br />

risulta in aumento rispetto all’inizio dell’anno grazie principalmente<br />

alla raccolta netta positiva (+6 m<strong>il</strong>ioni).<br />

Alternative Investments<br />

Il patrimonio complessivo in hedge funds, pari a 1,7 m<strong>il</strong>iardi, risulta<br />

in diminuzione del 23,3% rispetto all’inizio dell’anno.<br />

La business unit Alternative Investments, infatti, evidenzia nel primo<br />

semestre dell’anno una raccolta netta negativa pari a 249 m<strong>il</strong>ioni.<br />

I dati di raccolta e di AuM sono già compresi in quelli delle altre<br />

business unit.<br />

CEE<br />

La business unit ha chiuso <strong>il</strong> periodo con una raccolta netta negativa<br />

pari a -384 m<strong>il</strong>ioni, per la maggior parte concentrata in Ungheria<br />

(-293 m<strong>il</strong>ioni) ed in Polonia (-91 m<strong>il</strong>ioni), dove Pioneer Pekao ha<br />

comunque confermato la sua leadership tra le società di asset<br />

management con una quota di mercato del 14,62%.<br />

Il patrimonio gestito, pari a 6,3 m<strong>il</strong>iardi, risulta in diminuzione del<br />

6,4% dall’inizio dell’anno.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

61


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)<br />

Central Eastern Europe (CEE)<br />

Introduzione<br />

Nel primo semestre 2011, le economie della CEE hanno confermato<br />

<strong>il</strong> proprio percorso di crescita sostenuto principalmente dalle<br />

esportazioni e da un aumento graduale della domanda interna<br />

generale. Turchia, Polonia, Kazakistan e Ucraina hanno registrato<br />

risultati superiori a tutto <strong>il</strong> resto della regione, aiutati da una solida<br />

domanda interna; subito dietro si sono collocati i paesi baltici, dove<br />

è aumentata l’attività economica, trainata da ottimi risultati delle<br />

esportazioni; i paesi balcanici hanno invece confermato la loro<br />

posizione di debolezza tra i paesi CEE.<br />

Un certo rallentamento della crescita dell’economia globale nel<br />

primo semestre 2011 si è manifestato in misura relativamente<br />

piú contenuta nell’area CEE, dove la crescita della produzione<br />

industriale è tornata ai livelli della media di lungo termine dopo<br />

gli ottimi risultati realizzati nel 2010. In molti paesi i prezzi elevati<br />

delle materie prime hanno alimentato l’inflazione, tuttavia verso<br />

la fine del primo semestre le pressioni inflazionistiche hanno<br />

cominciato ad attenuarsi, facendo sperare per <strong>il</strong> futuro in un<br />

contesto più favorevole alla crescita trainata da fattori interni.<br />

Per <strong>il</strong> momento la tendenza internazionale non ha avuto effetti<br />

visib<strong>il</strong>i sulle economie della CEE e sui settori bancari della<br />

regione, ed è continuata la ripresa graduale dell’erogazione<br />

del credito. Allo stesso tempo sono rimaste forti differenze tra i<br />

paesi; la crescita degli impieghi è stata molto vivace in Turchia<br />

e nei paesi della CSI, mentre continua a ristagnare in Europa<br />

sud-orientale (ad eccezione della Croazia), in Ungheria e nei<br />

paesi baltici. La normalizzazione in atto della qualità del credito<br />

è stata in questi ultimi mesi un fattore importante per la ripresa<br />

della redditività del settore bancario e con l’andare del tempo<br />

dovrebbe favorire anche una più forte crescita delle erogazioni.<br />

In questo scenario le banche CEE di <strong>UniCredit</strong> hanno realizzato<br />

ancora una volta risultati molto soddisfacenti, a ulteriore<br />

conferma dell’importanza di questa regione per <strong>il</strong> Gruppo.<br />

Performance finanziaria<br />

Nel secondo trimestre 2011, l’area CEE di <strong>UniCredit</strong> <strong>Group</strong> ha<br />

realizzato un ut<strong>il</strong>e netto pari a 371 m<strong>il</strong>ioni di euro, con un aumento del<br />

30% rispetto al primo trimestre 2011 (+31% a tassi costanti). Il forte<br />

aumento rispetto al trimestre precedente, basato sul positivo risultato<br />

di gestione e su una riduzione sostanziosa delle rettifiche su crediti, è<br />

stato trainato anche da impatti straordinari tra i quali la rivalutazione di<br />

una partecipazione in Russia e benefici fiscali in Ucraina.<br />

I ricavi hanno evidenziato un andamento positivo molto stab<strong>il</strong>e,<br />

salendo a 1.170 m<strong>il</strong>ioni di euro, con un aumento del 1,8% a tassi<br />

costanti rispetto al trimestre precedente. Il margine d’interesse<br />

pari a 815 m<strong>il</strong>ioni di euro è rimasto praticamente allo stesso livello<br />

del trimestre precedente, con una crescita dello +0,5% a tassi<br />

costanti. Le commissioni nette sono aumentate del 4% (a tassi<br />

costanti) nel secondo trimestre 2011, salendo a 297 m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />

La gestione fondi e le attività in custodia non sono ancora tornate<br />

ai livelli precedenti, mentre i servizi commerciali, come le carte di<br />

credito, le operazioni sui mercati dei cambi e le commissioni su prestiti<br />

e pagamenti, hanno avuto un andamento favorevole in quasi tutti i<br />

paesi. Il risultato di negoziazione, pari a 35 m<strong>il</strong>ioni di euro, è solo<br />

leggermente inferiore al trimestre precedente. In generale è definito<br />

dalle variazioni dei tassi di cambio sulla valutazione mark to market di<br />

derivati e dalle posizioni di FX-trading.<br />

I costi operativi sono aumentati del 5% (a tassi costanti) nel secondo<br />

trimestre, essendo questo <strong>il</strong> periodo di revisione degli stipendi nella<br />

maggior parte dei paesi. L’efficienza dei costi si mantiene comunque<br />

elevata, con un cost/income ratio (rapporto tra costi di gestione e<br />

margine d’intermediazione) pari al 47,5% nel secondo trimestre 2011.<br />

Le rettifiche nette su crediti sono notevolmente diminuite anche<br />

nel secondo trimestre di quest’anno, rispecchiando un miglioramento<br />

continuo della situazione del mercato, dopo la notevole riduzione anche<br />

nel trimestre precedente su base trimestrale. Con un ammontare di<br />

246 m<strong>il</strong>ioni di euro, si sono ridotte del 10% (a tassi costanti) rispetto<br />

al trimestre precedente. Il costo del rischio (in percentuale sul volume<br />

medio dei prestiti) evidenzia quindi un ulteriore miglioramento,<br />

attestandosi all’1,48% nel secondo trimestre 2011 rispetto al 2,08%<br />

del 2010.<br />

I profitti netti da investimenti, pari a 43 m<strong>il</strong>ioni di euro nel secondo<br />

trimestre 2011, comprendono gli effetti della svalutazione subita dai<br />

titoli di debito della Repubblica Greca in portafoglio e la plusvalenza<br />

derivante da una operazione di concambio azioni che ha interessato<br />

partecipazioni in società appartenenti ad un primario gruppo di<br />

gestione del mercato mob<strong>il</strong>iare russo. Le imposte nel secondo<br />

trimestre 2011 sono state notevolmente inferiori al periodo precedente<br />

a seguito dell’impatto straordinario di una modifica introdotta nella<br />

legislazione fiscale in Ucraina.<br />

62<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Conto economico (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

1° SEMESTRE VARIAZIONE % SU 1° SEM ‘10 2011 VARIAZIONE % SU 1° TRIM ‘11<br />

2010<br />

CENTRAL EASTERN EUROPE<br />

2011 2010 EFFETTIVA NORMALIZZATA 1 2° TRIM 1° TRIM EFFETTIVA NORMALIZZATA 1 2° TRIM<br />

Margine di intermediazione 2.331 2.243 + 3,9% + 6,4% 1.170 1.161 + 0,7% + 1,8% 1.161<br />

Costi operativi (1.091) (1.040) + 5,0% + 7,4% (556) (536) + 3,7% + 4,8% (534)<br />

Risultato di gestione 1.240 1.204 + 3,0% + 5,5% 614 625 - 1,8% - 0,7% 627<br />

Rettifiche nette su crediti (520) (641) - 18,8% - 16,9% (246) (274) - 10,2% - 9,7% (324)<br />

Ut<strong>il</strong>e lordo operatività corrente 753 564 + 33,6% + 36,4% 402 351 + 14,6% + 15,6% 300<br />

Ut<strong>il</strong>e (perdita) del periodo 657 452 + 45,4% + 48,1% 371 285 + 30,3% + 31,0% 229<br />

1. A cambi costanti.<br />

Stato patrimoniale (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

CONSISTENZE AL VARIAZIONE SU DIC ‘10<br />

CENTRAL EASTERN EUROPE<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Totale crediti 78.100 76.285 77.964 136 + 0,2%<br />

di cui clientela 67.444 65.462 66.308 1.135 + 1,7%<br />

Raccolta da clientela (incluso titoli) 55.084 55.103 56.902 - 1.818 - 3,2%<br />

Totale RWA 82.950 78.824 79.176 3.774 + 4,8%<br />

RWA per rischio di credito 73.448 69.737 68.956 4.491 + 6,5%<br />

Principali indicatori<br />

1° SEMESTRE VARIAZIONE<br />

CENTRAL EASTERN EUROPE<br />

2011 2010 ASSOLUTA %<br />

EVA (m<strong>il</strong>ioni di €) 150 26 124 n.s.<br />

Capitale assorbito (m<strong>il</strong>ioni di €) 6.616 6.832 - 217 - 3,2%<br />

RARORAC 4,53% 0,75% 378pb<br />

Margine Intermediazione/RWA (media) 5,83% 6,17% - 34pb<br />

Cost/income 46,8% 46,4% 47pb<br />

Costo del rischio 1,57% 2,08% - 51pb<br />

Tax rate 12,8% 19,9% n.s.<br />

Personale<br />

DATI AL VARIAZIONE SU DIC ‘10<br />

CENTRAL EASTERN EUROPE<br />

30.06.2011 31.03.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

Dipendenti (numero "Full Time Equivalent") gruppo KFS 100% 51.495 51.579 51.598 - 103 - 0,2%<br />

Dipendenti (numero "Full Time Equivalent") gruppo KFS proporzionale 41.630 41.788 41.792 - 162 - 0,4%<br />

Linee di business per attività,<br />

area geografica, società<br />

Turchia<br />

Nel primo semestre 2011, malgrado le fluttuazioni dei mercati<br />

internazionali e l’incertezza legata alle elezioni politiche, <strong>il</strong> contesto<br />

economico in Turchia si è confermato in crescita, grazie all’aumento<br />

del PIL nel primo trimestre 2011 dell’11% su base annua. Hanno<br />

sostenuto questo scenario la bassa inflazione (circa 6,2% su<br />

base annua), la stab<strong>il</strong>izzazione dei tassi d’interesse (6,25%) e la<br />

diminuzione della disoccupazione (intorno al 10%). Le elezioni hanno<br />

confermato la permanenza in carica del precedente partito di governo<br />

per i prossimi quattro anni assicurando la stab<strong>il</strong>ità politica del paese.<br />

Il primo semestre 2011 è stato anche contraddistinto dall’incremento<br />

di iniziative di tipo regolamentare. Per mantenere sotto controllo<br />

l’aumento del deficit delle partite correnti, le autoritá di vig<strong>il</strong>anza<br />

locali hanno introdotto azioni normative allo scopo di limitare<br />

eccessivi afflussi di capitale a breve termine nel paese, in modo<br />

da contenere l’apprezzamento della lira turca e limitare la crescita<br />

degli impieghi al 25%. Di conseguenza, nel primo semestre 2011<br />

le banche turche hanno operato in un contesto caratterizzato da<br />

dinamiche macroeconomiche positive e fondamentali solidi, ma<br />

anche da una maggiore pressione normativa e da una concorrenza<br />

più agguerrita.<br />

Koç Financial Services (KFS), la holding finanziaria che controlla<br />

l’81,8% di Yapı Kredi Bank, malgrado la continua contrazione del<br />

margine d’interesse, ha realizzato nel primo semestre 2011 una<br />

crescita solida e una redditività sostenuta, trainate dalla positiva<br />

evoluzione delle commissioni e dal miglioramento della qualitá del<br />

credito, combinati con <strong>il</strong> contenimento dei costi.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

63


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)<br />

Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE)<br />

Nel primo semestre 2011, KFS ha registrato ricavi per circa 2.740<br />

m<strong>il</strong>ioni di lire turche (1% a/a) e ció è dovuto al calo del margine<br />

d’interesse (-10% a/a) causato dalla forte pressione normativa e<br />

concorrenziale, tuttavia compensato da una buona crescita delle<br />

commissioni (intorno all’8% su base annua) e dal risultato di<br />

negoziazione. La rigorosa gestione dei costi e le iniziative volte al<br />

miglioramento dell’efficienza hanno reso possib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> contenimento<br />

della crescita dei costi, che si è attestata intorno all’8% su base<br />

annua di poco superiore all’inflazione, nonostante l’apertura di nuove<br />

f<strong>il</strong>iali. Il cost/income ratio è stato del 46%. La Banca ha continuato a<br />

investire in alternative delivery channels (ADC - canali alternativi) con<br />

l’obiettivo di aumentare la soddisfazione dei clienti e ridurre <strong>il</strong> costo dei<br />

servizi prestati e nel primo semestre 2011 <strong>il</strong> 76% di tutte le operazioni<br />

bancarie era gestito tramite canali non riferib<strong>il</strong>i agli sportelli.<br />

Essendo la quarta banca privata per totale attivo, Yapı Kredi insieme<br />

alle sue controllate è leader di mercato nelle carte di credito, nel<br />

leasing e nel factoring oltre che ai primi posti nell’intermediazione,<br />

nei fondi comuni, nelle assicurazioni e nelle pensioni private.<br />

Relativamente agli impieghi, <strong>il</strong> Gruppo ha registrato una crescita<br />

superiore al 16% rispetto alla fine del 2010 grazie soprattutto al<br />

focus di Yapı Kredi in settori a piú alta profittab<strong>il</strong>ità, quali <strong>il</strong> credito<br />

al consumo (34% da inizio anno), le PMI (22% da inizio anno),<br />

nonché i finanziamenti commerciali a medio termine in valuta<br />

locale e <strong>il</strong> project financing in valuta estera. Come banca leader nel<br />

finanziamento di progetti per l’energia, nel primo semestre 2011<br />

Yapı Kredi ha erogato finanziamenti in tale settore per un totale<br />

di 3 m<strong>il</strong>iardi di USD. Per quanto riguarda la raccolta, <strong>il</strong> Gruppo ha<br />

realizzato una crescita di circa <strong>il</strong> 7% rispetto a fine 2010, grazie<br />

soprattutto ai depositi in valuta estera a seguito dell’impatto dei<br />

cambi normativi che ha colpito i depositi in valuta locale.<br />

Per diversificare ulteriormente la raccolta, ad apr<strong>il</strong>e 2011 Yapı<br />

Kredi ha ottenuto <strong>il</strong> rinnovo di un finanziamento in pool multivaluta<br />

per un totale di 1.450 m<strong>il</strong>ioni di USD a condizioni più favorevoli<br />

rispetto alle precedenti, con una riduzione del costo complessivo di<br />

40 pb. La Banca ha inoltre completato con successo un’emissione<br />

obbligazionaria sul mercato locale per 1 m<strong>il</strong>iardo di lire turche, con<br />

scadenza a 175 giorni.<br />

Yapı Kredi ha continuato a registrare un miglioramento della qualitá<br />

del credito, favorito dalla decelerazione/stab<strong>il</strong>izzazione dei flussi<br />

di crediti deteriorati, da incassi sostenuti e dal miglioramento dei<br />

processi creditizi. Di conseguenza <strong>il</strong> Non Performing Loans ratio di<br />

Yapı Kredi è sceso al 2,9%, in linea con <strong>il</strong> settore (3,4% alla fine del<br />

2010 e 3,2% nel primo trimestre 2011).<br />

Con l’apertura di 20 nuove f<strong>il</strong>iali, Yapı Kredi Bank ha continuato nel<br />

primo semestre 2011 ad ampliare la sua rete, che a fine giugno<br />

2011 conta un totale di 891 f<strong>il</strong>iali e si classifica quindi al quarto<br />

posto in Turchia per numero di sportelli con una quota di mercato del<br />

9,2%. La Banca ha in programma l’apertura di un totale di 60 nuove<br />

f<strong>il</strong>iali nel 2011. Yapı Kredi dispone anche di una robusta rete di canali<br />

alternativi, tra cui la quinta rete per numero di bancomat, con più<br />

di 2.595 unità; inoltre la banca online dedicata alla clientela reta<strong>il</strong> e<br />

corporate e i suoi 2 call center hanno ricevuto riconoscimenti ufficiali.<br />

Russia<br />

All’inizio del 2011 l’economia russa ha mostrato segni di<br />

rallentamento. La ripresa tuttavia dovrebbe rafforzarsi a partire<br />

dal secondo trimestre 2011. La disoccupazione ha continuato a<br />

diminuire e si sta già avvicinando ai livelli antecedenti alla crisi (6,4%<br />

a maggio). Ciò dovrebbe continuare a sostenere i consumi.<br />

La domanda di investimenti dovrebbe già mostrare una ripresa notevole<br />

nel secondo trimestre 2011, con un aumento degli ut<strong>il</strong>i societari e bassi<br />

tassi d’interesse reali. Si prevede quindi un’accelerazione dell’economia<br />

fino a una crescita del 4,5% del PIL nel 2011.<br />

Dopo gennaio-febbraio 2011, <strong>il</strong> settore bancario russo ha iniziato<br />

a dare segnali di ripresa, dimostrando tendenze piuttosto positive<br />

nel secondo trimestre 2011, in linea con <strong>il</strong> miglioramento generale<br />

dell’economia, spronato da un graduale aumento dei volumi, dalla ripresa<br />

dell’erogazione del credito e dalla raccolta nei segmenti corporate e reta<strong>il</strong>.<br />

<strong>UniCredit</strong> mantiene la sua posizione di più grande banca estera in<br />

Russia, ed è una delle 10 banche più importanti del paese.<br />

La Banca mantiene una posizione solida nel mercato, con una forte<br />

capitalizzazione e buoni indici di performance: cost/Income ratio del<br />

34% e Return on Equity del 20% per <strong>il</strong> primo semestre 2011.<br />

Il risultato di gestione realizzato dalla Banca nel secondo<br />

trimestre 2011 è stato di 4,9 m<strong>il</strong>iardi di rubli, con un aumento<br />

del 3,9% rispetto al primo trimestre 2011; <strong>il</strong> risultato di gestione<br />

del primo semestre 2011 è quindi migliorato del 24% rispetto<br />

al primo semestre 2010. I ricavi del secondo trimestre 2011<br />

hanno continuato a migliorare, salendo a 7,4 m<strong>il</strong>iardi di rubli,<br />

con un incremento del 4,1% su base trimestrale, grazie a un<br />

migliore risultato di negoziazione e a un aumento dei proventi da<br />

intermediazione. Le commissioni sono aumentate del 17% rispetto<br />

al trimestre precedente, grazie allo sv<strong>il</strong>uppo delle operazioni<br />

finanziarie di negoziazione. Nel secondo trimestre 2011 i rigorosi<br />

meccanismi di controllo dei costi hanno consentito di contenere la<br />

crescita dei costi al 4,3% rispetto al trimestre precedente.<br />

Una riduzione permanente delle sofferenze ha influito positivamente<br />

sulle rettifiche su crediti e questo andamento ha portato a una<br />

riduzione del 29% su base annua del costo del rischio per <strong>il</strong> primo<br />

semestre 2011. Nel mese di maggio la Banca ha beneficiato di una<br />

plusvalenza derivante da una operazione di concambio azioni che<br />

ha interessato partecipazioni in società appartenenti ad un primario<br />

gruppo di gestione del mercato mob<strong>il</strong>iare russo e che ha generato<br />

un aumento dell’ut<strong>il</strong>e netto per <strong>il</strong> secondo trimestre 2011 pari a<br />

5,4 m<strong>il</strong>iardi di rubli (che rispecchia un aumento di circa l’80% su<br />

base trimestrale).<br />

64<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Il totale attivo della Banca è salito a 561 m<strong>il</strong>iardi di rubli, con un<br />

aumento del 7,7% rispetto al trimestre precedente, alimentato da un<br />

incremento dell’8% su base trimestrale degli impieghi, a 419 m<strong>il</strong>iardi<br />

di rubli. La raccolta è salita a 300 m<strong>il</strong>iardi di rubli, con un aumento<br />

del 4,9% su base trimestrale.<br />

L’area del Corporate banking, particolarmente proficua per <strong>il</strong><br />

b<strong>il</strong>ancio della Banca, ha evidenziato un’attività sostenuta in termini<br />

di impieghi e raccolta nei segmenti large e mid cap nel corso del<br />

secondo trimestre 2011. L’impegno continuo nel cross-selling ha<br />

portato a una buona performance riveniente dal credito documentale,<br />

dalla finanza commerciale e dai prodotti derivati.<br />

Il Private banking ha realizzato una buona crescita dei proventi<br />

complessivi nel secondo trimestre 2011. Concentrando la sua<br />

attenzione soprattutto sullo sv<strong>il</strong>uppo dell’approccio strategico<br />

all’investimento globale, <strong>il</strong> Private banking ha avviato varie azioni<br />

relative all’implementazione di strumenti per ottimizzare <strong>il</strong> portafoglio<br />

di investimenti dei clienti. Gli sv<strong>il</strong>uppi principali dell’attività nel<br />

secondo trimestre 2011 sono stati <strong>il</strong> lancio della nuova gestione e<br />

deposito di patrimoni e di nuovi prodotti assicurativi sulla vita, delle<br />

carte di credito Visa Platinum e Visa Infinite e dell’intermediazione<br />

di azioni. Per fidelizzare ulteriormente i clienti è stato lanciato un<br />

programma di sconti con marchi di lusso e servizi di life style<br />

management. È stata aperta anche una nuova f<strong>il</strong>iale regionale a<br />

Chelyabinsk.<br />

Il Reta<strong>il</strong> banking ha continuato ad allargare la sua base di clienti.<br />

Nel secondo trimestre 2011 si è continuato a prestare la massima<br />

attenzione alle attività di marketing relative ai mutui e alla clientela<br />

PMI. Sono stati registrati aumenti significativi anche nei finanziamenti<br />

per l’acquisto di auto nuove. In linea con l’obiettivo della banca<br />

di rafforzare le collaborazioni con partner commerciali, sono state<br />

lanciate la carta di credito co-branded “S7 Airlines” ed è stata avviata<br />

una collaborazione commerciale con Mitsubishi.<br />

Croazia<br />

Nel primo semestre 2011, ZABA <strong>Group</strong> ha realizzato buoni risultati,<br />

con un ut<strong>il</strong>e netto di 696 m<strong>il</strong>ioni di kuna croate (HRK), migliorando <strong>il</strong><br />

risultato del primo semestre 2010 di HRK 261 m<strong>il</strong>ioni (+60%), grazie<br />

principalmente a un aumento dei ricavi del 12% su base annua.<br />

I ricavi complessivi hanno raggiunto HRK 2.208 m<strong>il</strong>ioni, incrementando<br />

di 244 m<strong>il</strong>ioni rispetto al primo semestre 2010 grazie alla crescita dei<br />

volumi, al minor costo della raccolta, alla rivalutazione di replacement<br />

bonds e al recupero degli interessi sospesi su crediti non-performing.<br />

L’efficienza dei costi e dei processi è aumentata costantemente, dando<br />

luogo a un cost/income ratio del 45%, con un miglioramento notevole<br />

rispetto al 50% del primo semestre 2010.<br />

Malgrado lo scenario economico diffic<strong>il</strong>e, ZABA ha riconfermato la<br />

sua posizione di leader nell’attività Reta<strong>il</strong>, Private, Small Business<br />

e nel CIB, con la quota di mercato più elevata in tutti i segmenti.<br />

La Banca ha perseguito soluzioni innovative mirate ad aumentare i<br />

prestiti e a fornire servizi di alta qualità ai suoi clienti:<br />

• le attività commerciali relative al settore immob<strong>il</strong>iare sono state<br />

accolte favorevolmente dai clienti (finanziamenti speciali offerti:<br />

“Green Loans” (mutui verdi), con una crescita del 126% del<br />

portafoglio nel primo semestre 2011; mutui con supporto statale,<br />

ai quali ZABA ha partecipato al 56%).<br />

• La Banca ha lanciato una nuova applicazione di mob<strong>il</strong>e banking<br />

m-zaba per <strong>il</strong> software Android, una novità assoluta per <strong>il</strong> mercato<br />

che è stata accolta con grande entusiasmo per la sua rapidità,<br />

fac<strong>il</strong>ità d’uso e flessib<strong>il</strong>ità.<br />

• A maggio, in collaborazione con la Camera di commercio<br />

e artigianato croata è stato lanciato <strong>il</strong> programma<br />

“Craftsmen&Partner”, che offre carte di credito VISA rivolgendosi<br />

ad un mercato di 90.000 artigiani, sia in qualitá di clientela<br />

business che privati.<br />

• Anche <strong>il</strong> programma di fidelizzazione Multiplus, lanciato<br />

in collaborazione con la più importante azienda reta<strong>il</strong> e di<br />

telecomunicazioni locale, ha registrato una crescita notevole con<br />

più di 160.000 sottoscrizioni da parte di clienti privati, pari a quasi<br />

<strong>il</strong> 20% del totale clientela privata.<br />

Il totale degli impieghi a privati e piccole imprese ha raggiunto HRK<br />

37,5 m<strong>il</strong>iardi, mentre i depositi si attestano a HRK 43,2 m<strong>il</strong>iardi.<br />

Il totale degli impieghi alla clientela corporate è aumentato da HRK 35<br />

m<strong>il</strong>iardi alla fine del 2010 a 38,5 m<strong>il</strong>iardi nel giugno 2011. I depositi<br />

alla clientela corporate, che a giugno erano quasi HRK 15,5 m<strong>il</strong>iardi,<br />

evidenziano un aumento costante rispetto alla fine del 2010. La quota<br />

di mercato degli impieghi corporate è salita dal 26% alla fine del 2010<br />

al 27% nel maggio 2011; un chiaro segno dell’ottima posizione della<br />

Banca sul mercato. Anche la quota di mercato della raccolta corporate<br />

è salita al 27% rispetto al 25% a fine 2010.<br />

Il segmento Financing & Advisory ha mantenuto la sua posizione<br />

di banca di investimenti leader nella regione Europa sud-orientale.<br />

Questo successo è stato recentemente premiato da EMEA<br />

Finance, con l’assegnazione del riconoscimento di “Migliore banca<br />

d’investimento in Croazia” per <strong>il</strong> 2010. Nel segmento Capital Market<br />

la Banca è stata joint bookrunner per l’emissione dell’Eurobond TAP<br />

di Agrokor, per un importo pari a 150 m<strong>il</strong>ioni di euro. A giugno 2011,<br />

la Banca ha agito quale Joint Lead Manager per l’Eurobond a 7 anni<br />

emesso dal Governo della Croazia, per un importo di 750 m<strong>il</strong>ioni<br />

di euro. La Banca è coinvolta in varie operazioni CFA (supporto<br />

alle imprese) in corso in Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro,<br />

Albania, Kosovo e Macedonia.<br />

Il segmento Structured Finance ha svolto <strong>il</strong> ruolo di arranger per<br />

un pacchetto senior debt per Atlantic Grupa nel suo acquisto<br />

di Droga Kolinska (EV 382 m<strong>il</strong>ioni di euro). Insieme a CBRD, la<br />

Banca ha recentemente stipulato un accordo di finanziamento<br />

con Končar, la più importante azienda nel settore elettrico,<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

65


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)<br />

Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE)<br />

trasporti ed energia della Croazia (<strong>il</strong> valore totale dell’investimento<br />

è di HRK 252 m<strong>il</strong>ioni). Il segmento Brokerage, premiato da EMEA<br />

Finance con <strong>il</strong> riconoscimento di “Miglior broker in Croazia” per<br />

<strong>il</strong> 2011, ha mantenuto la sua posizione di mercato in ZSE (Borsa<br />

di Zagabria) supportata da una quota di mercato del 12% del<br />

fatturato totale.<br />

Altri paesi<br />

<strong>UniCredit</strong> Bank nella Repubblica Ceca ha ottenuto una buona<br />

performance nel primo semestre 2011 caratterizzata da una crescita<br />

dei ricavi del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.<br />

I risultati della banca sono stati notevolmente influenzati dalla<br />

svalutazione subita dai titoli di debito della Repubblica Greca in<br />

portafoglio. Al netto di tale effetto l’ut<strong>il</strong>e netto consolidato è cresciuto<br />

del 3% su base annua. La banca ha portato avanti <strong>il</strong> piano di<br />

espansione del segmento reta<strong>il</strong>, aprendo altre f<strong>il</strong>iali e ha ottenuto<br />

<strong>il</strong> riconoscimento di “Miglior banca per <strong>il</strong> 2011” da Hospodářské<br />

Noviny, <strong>il</strong> prestigioso giornale economico della Repubblica Ceca.<br />

Il premio, a cui avevano partecipato 18 banche del paese, è stato<br />

assegnato sulla base della combinazione di prodotti e servizi offerti<br />

ai clienti e dei risultati economici realizzati da ogni istituto. <strong>UniCredit</strong><br />

Bank Czech Republic ha confermato la sua leadership, vincendo<br />

nuovamente <strong>il</strong> concorso come già accaduto nel 2009.<br />

<strong>UniCredit</strong> Bank in Slovacchia è riuscita a realizzare una crescita<br />

notevole in termini di ricavi totali nel corso di tutto <strong>il</strong> primo semestre<br />

2011, pari al 19% su base annua trainata da tutti i segmenti di<br />

clientela. La br<strong>il</strong>lante performance è da attribuirsi soprattutto al<br />

margine d’interesse (+20% su base annua) a cui vanno aggiunti<br />

gli ottimi risultati derivanti dall’attività di negoziazione e dalle<br />

commissioni. La banca è riuscita a mantenere i costi operativi<br />

al livello dell’anno precedente. Il miglioramento dello scenario<br />

economico e <strong>il</strong> buon portafoglio crediti hanno permesso una<br />

significativa riduzione delle rettifiche nette su crediti pari al 29% su<br />

base annua, contribuendo alla eccezionale crescita dell’ut<strong>il</strong>e netto<br />

nel confronto con l’anno precedente. I prestiti alla clientela sono<br />

aumentati del 9% su base annua, grazie ad un andamento positivo<br />

in tutti i segmenti di business, in particolar modo nel segmento<br />

reta<strong>il</strong>, raggiungendo un valore di 2,7 m<strong>il</strong>iardi di euro. La crescita<br />

del 12% su base annua dei depositi totali è invece da attribuirsi<br />

principalmente all’attività corporate.<br />

<strong>UniCredit</strong> Bank in Ungheria ha confermato una buona performance nel<br />

primo semestre 2011, con un ut<strong>il</strong>e sostenuto da una costante crescita<br />

dei ricavi, malgrado l’impatto della tassa speciale sulle banche e la<br />

domanda interna ancora debole. Il margine d’interesse è aumentato<br />

dell’8% su base annua mentre le commissioni sono cresciute del 6%<br />

su base annua. I costi operativi, sui quali ha pesato negativamente<br />

la tassa sulle banche, hanno evidenziato una tendenza al rialzo<br />

che è stata contenuta dalla rigorosa politica dei costi. Escludendo<br />

la tassa sulle banche, l’aumento dei costi è stato quindi moderato,<br />

non superando l’1% su base annua. Il cost/income ratio è stato<br />

quindi vicino al 50%. Rispetto al primo semestre dello scorso anno<br />

le rettifiche nette su crediti sono diminuite, un risultato ampiamente<br />

dovuto al miglioramento dello scenario economico.<br />

Per quanto riguarda i volumi, i crediti verso clientela sono aumentati<br />

dell’1% rispetto al trimestre precedente, grazie soprattutto al contributo<br />

dei crediti reta<strong>il</strong> e in particolare all’apprezzamento del franco svizzero<br />

sul fiorino ungherese. I depositi sono invece leggermente diminuiti,<br />

soprattutto nel settore Corporate. Il rapporto impieghi/raccolta ha<br />

quindi toccato <strong>il</strong> 112% nel secondo trimestre 2011. Il numero totale<br />

di clienti a giugno 2011 si è avvicinato a 389.000 con un incremento<br />

soprattutto nel segmento reta<strong>il</strong>.<br />

Anche in Slovenia la crisi economica e finanziaria mondiale ha<br />

colpito duramente <strong>il</strong> settore bancario, portando l’intero sistema in<br />

perdita nel 2010. Malgrado questa situazione macroeconomica<br />

sfavorevole, <strong>UniCredit</strong> Bank Slovenia ha sempre mantenuto la propria<br />

redditività e ha conseguito ricavi per 42 m<strong>il</strong>ioni di euro nel primo<br />

semestre 2011 (+25% rispetto allo stesso periodo del 2010).<br />

Il fattore trainante di questa crescita è stato <strong>il</strong> margine d’interesse<br />

che, grazie ai maggiori margini commerciali, alla migliore struttura<br />

della raccolta e ai dividendi incassati si è attestato a 30 m<strong>il</strong>ioni di<br />

euro. Le rettifiche nette su crediti nel primo semestre ammontano a<br />

13 m<strong>il</strong>ioni di euro (+5 m<strong>il</strong>ioni su base annua). L’ut<strong>il</strong>e ante imposte<br />

per <strong>il</strong> primo semestre 2011 è stato pari a 9 m<strong>il</strong>ioni di euro, +14%<br />

rispetto al primo semestre 2010. La banca è riuscita a migliorare<br />

<strong>il</strong> rapporto impieghi/raccolta aumentando <strong>il</strong> volume di depositi alla<br />

clientela del 20% rispetto al primo semestre 2010. Si continua a<br />

puntare l’attenzione sull’attivitá corporate e istituzionale, nonché<br />

sul segmento reta<strong>il</strong>. Con l’apertura di tre nuove f<strong>il</strong>iali nel secondo<br />

trimestre, <strong>il</strong> reta<strong>il</strong> continua con successo l’ampliamento della rete<br />

e altre f<strong>il</strong>iali saranno aperte entro la fine dell’anno. Nel corporate la<br />

banca è ben posizionata e trae vantaggio dai forti legami con altre<br />

banche della rete <strong>UniCredit</strong> offrendo transazioni import-export alla<br />

clientela. Come già dimostrato nel passato, <strong>il</strong> know-how del Gruppo<br />

permetterá alla banca di continuare a sostenere con successo <strong>il</strong><br />

collocamento di obbligazioni presso la clientela (un esempio è dato<br />

dal successo conseguito nella gestione congiunta dell’emissione<br />

obbligazionaria da 1,5 m<strong>il</strong>iardi di euro effettuato dalla Repubblica<br />

Slovena nel primo semestre 2011) e a partecipare a progetti di<br />

finanza pubblica e di infrastrutture su larga scala.<br />

In Bosnia ed Erzegovina <strong>UniCredit</strong> è rappresentata da due banche:<br />

<strong>UniCredit</strong> d.d. Mostar e <strong>UniCredit</strong> a.d. Banja Luka. La tendenza<br />

economica in Bosnia-Erzegovina continua a indicare una ripresa<br />

economica graduale e moderata, con un solido incremento della<br />

produzione industriale. Il Gruppo <strong>UniCredit</strong> è leader del mercato<br />

sia per totale attivo che per totale dei depositi. Grazie ad uno<br />

sv<strong>il</strong>uppo equ<strong>il</strong>ibrato di crediti e depositi, <strong>il</strong> Gruppo può vantare un<br />

rapporto impieghi/raccolta di poco inferiore al 93% alla fine del<br />

primo semestre 2011. I risultati raggiunti confermano senza dubbio<br />

la posizione di gruppo bancario più redditizio del paese, con più<br />

66<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


di 1,2 m<strong>il</strong>ioni di clienti serviti tramite una rete di 134 f<strong>il</strong>iali (90 di<br />

<strong>UniCredit</strong> Bank d.d. Mostar e 44 di <strong>UniCredit</strong> a.d. Banja Luka). Nel<br />

primo semestre 2011, l’ut<strong>il</strong>e ante imposte è aumentato in maniera<br />

considerevole del 142% su base annua, grazie al crescente aumento<br />

dei ricavi e a minori rettifiche nette su crediti, diminuite del 34%<br />

rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per effetto della<br />

crescita simultanea del margine d’interesse e dei proventi da<br />

intermediazione, i ricavi totali sono aumentati del 14% su base<br />

annua, mentre i costi operativi sono aumentati solo dell’1% su<br />

base annua. Il cost/income ratio è quindi migliorato sensib<strong>il</strong>mente,<br />

raggiungendo un livello del 62% (rispetto al 70% del primo semestre<br />

2010). Il risultato di gestione ha quindi evidenziato una crescita<br />

notevole pari al 43% su base annua. Tali miglioramenti riflettono<br />

anche l’approccio del Gruppo, che pone <strong>il</strong> cliente al centro della sua<br />

attività, sia nel segmento corporate che in quello reta<strong>il</strong>, assumendo<br />

così una posizione dominante in termini di innovazione dei prodotti<br />

e di qualità del servizio. Un eccellente indice di soddisfazione della<br />

clientela, insieme alla robusta performance operativa della banca,<br />

ha consentito nuovamente l’assegnazione di vari riconoscimenti al<br />

Gruppo e al suo Management.<br />

Le prospettive di crescita in Serbia, con un incremento atteso del<br />

PIL di circa <strong>il</strong> 3% nel 2011, restano invariate. L’inflazione del 12,7%<br />

registrata in giugno è superiore all’obiettivo della Banca Nazionale di<br />

Serbia (NBS), ma per la prima volta negli ultimi quattro mesi mostra<br />

una tendenza in calo. La NBS ha tagliato <strong>il</strong> tasso di riferimento<br />

all’11,75% sulla base della previsione di un calo dei prezzi dei<br />

prodotti alimentari e di una debole domanda dei consumatori.<br />

<strong>UniCredit</strong> Bank Serbia conferma la sua tendenza positiva e ha<br />

registrato una crescita dell’ut<strong>il</strong>e netto su base annua intorno al<br />

60%, decisamente superiore al resto del settore bancario. Il motivo<br />

principale di questo buon risultato è una crescita molto robusta<br />

dei ricavi (soprattutto <strong>il</strong> margine d’interesse, seguito da migliori<br />

risultati nel trading e nelle commissioni), unitamente ad un rigido<br />

controllo dei costi. Questo ha consentito un ulteriore miglioramento<br />

del cost/income ratio che si attesta al 34%. Alla fine del secondo<br />

trimestre 2011 <strong>il</strong> totale attivo ammontava a RSD 166 m<strong>il</strong>iardi, con un<br />

incremento dell’8% su base annua. L’ut<strong>il</strong>e netto per <strong>il</strong> primo semestre<br />

2011 ammonta a circa 25 m<strong>il</strong>ioni di euro (RSD 2,6 m<strong>il</strong>iardi). I ricavi<br />

per dipendente sono aumentati del 35%, riconfermando l’ottima<br />

performance di <strong>UniCredit</strong> Bank Serbia. Nel secondo trimestre 2011,<br />

la banca è operativa con 71 f<strong>il</strong>iali, e un’ulteriore espansione della<br />

rete è prevista per <strong>il</strong> secondo semestre.<br />

In Romania, <strong>UniCredit</strong> Tiriac Bank (UCT) ha registrato una crescita<br />

dei ricavi del 13% nel secondo trimestre 2011 rispetto al trimestre<br />

precedente, ma con una flessione dell’8,7% su base annua<br />

(toccando circa 600 m<strong>il</strong>ioni di leu romeni nel primo semestre<br />

2011) attribuib<strong>il</strong>e in gran parte ad impatti contab<strong>il</strong>i relativi alla<br />

sospensione degli interessi su crediti non performing, a impatti<br />

regolamentari e alla compressione dei margini. I costi operativi<br />

hanno registrato un aumento del 5,2% rispetto all’anno precedente<br />

a seguito dell’aumento dell’IVA, dell’aumento superiore al 50%<br />

dell’assicurazione sui depositi e dell’inflazione all’8% su base annua.<br />

Il costo del rischio sia relativo alle esposizioni per cassa che fuori<br />

b<strong>il</strong>ancio è migliorato rispetto all’anno precedente. Il Non Performing<br />

Loans ratio si è attestato all’8,6%, con un miglioramento di 130 pb<br />

rispetto alla fine del 2010. UCT ha registrato una crescita di oltre <strong>il</strong><br />

7% su base annua degli impieghi lordi, con un incremento stab<strong>il</strong>e<br />

della quota di mercato in tutti i segmenti. Nel segmento corporate,<br />

gli impieghi lordi sono aumentati del 12% su base annua, contro<br />

una crescita del 3,3% nel segmento reta<strong>il</strong>. I depositi alla clientela<br />

hanno subito una flessione del 4,6% su base annua collegab<strong>il</strong>e alla<br />

scadenza di alcune grandi posizioni a bassa profittab<strong>il</strong>itá, mentre<br />

gli altri segmenti hanno conosciuto una crescita stab<strong>il</strong>e. Grande<br />

attenzione è stata rivolta ai prestiti garantiti da ipoteca, ai crediti<br />

corporate, alle piccole imprese e alle transazioni senza rischio.<br />

Nel primo semestre 2011 <strong>UniCredit</strong> Bulbank, leader di mercato in<br />

Bulgaria, ha migliorato la situazione finanziaria, capitalizzando l’ottima<br />

reputazione e l’alto indice di soddisfazione dei clienti.<br />

Il totale attivo su base consolidata è salito a 5,9 m<strong>il</strong>iardi di euro, con<br />

un incremento del 4% su base annua. Gli impieghi lordi verso i clienti<br />

costituivano <strong>il</strong> 72% del totale attivo. I crediti reta<strong>il</strong> sono aumentati del<br />

5% su base annua, contro <strong>il</strong> 4% dei crediti corporate. Grazie ad una<br />

politica commerciale concentrata sulla raccolta, nel secondo trimestre<br />

<strong>il</strong> totale dei depositi ammontava a 3,5 m<strong>il</strong>iardi di euro, con un aumento<br />

del 3% su base annua. Per effetto della leadership di mercato, i<br />

depositi corporate sono aumentati del 6% su base annua. Il patrimonio<br />

netto è salito a circa 850 m<strong>il</strong>ioni di euro, con un incremento del 13%<br />

su base annua, un importo che potrebbe fungere da sostegno in caso<br />

di peggioramento della qualità del credito.<br />

Nel paese <strong>il</strong> livello di fiducia negli investimenti è rimasto basso, mentre<br />

<strong>il</strong> budget di spesa dei consumatori si è mantenuto limitato. Malgrado<br />

lo scenario sfavorevole, nel primo semestre 2011 la banca è riuscita<br />

ad incrementare <strong>il</strong> margine d’intermediazione dell’8% su base annua,<br />

raggiungendo 157 m<strong>il</strong>ioni di euro, grazie al contributo sia del margine<br />

d’interesse che delle commissioni. Il margine d’interesse ha registrato<br />

un notevole incremento (9% su base annua), salendo a 114 m<strong>il</strong>ioni di<br />

euro, sostenuto da un aumento dei volumi del portafoglio crediti e da<br />

una equ<strong>il</strong>ibrata politica dei prezzi sui depositi dei clienti. A seguito del<br />

focus strategico sulla vendita di prodotti con ricavi da commissioni -<br />

principalmente prestiti, operazioni di pagamento e credito documentale<br />

- le commissioni nette sono aumentate del 7% su base annua.<br />

Il controllo più rigoroso dei costi e <strong>il</strong> miglioramento dell’efficienza<br />

operativa hanno limitato la crescita dei costi operativi totali, saliti solo<br />

dell’1% su base annua nel primo semestre 2011, con un conseguente<br />

miglioramento di 2,7 pb del cost/income ratio, passato al 39,4%.<br />

Il risultato di gestione è quindi salito a 95 m<strong>il</strong>ioni di euro, con un<br />

aumento del 13% su base annua. In uno scenario economico ancora<br />

diffic<strong>il</strong>e, le rettifiche nette su crediti hanno continuato ad aumentare,<br />

arrivando a 45 m<strong>il</strong>ioni di euro. L’ut<strong>il</strong>e netto consolidato è stato pari a<br />

43 m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

67


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)<br />

Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE)<br />

In Ucraina, l’andamento economico registrato nel periodo è stato<br />

robusto. A giugno, <strong>il</strong> governo ha deciso di rivedere al rialzo le<br />

previsioni di crescita del PIL reale per <strong>il</strong> 2011 portandole al 4,7%,<br />

sulla base della forte crescita realizzata nel primo trimestre 2011,<br />

che ha già toccato <strong>il</strong> 5,3%. I dati in dettaglio della crescita del PIL nei<br />

primi cinque mesi del 2011 evidenziano un incremento del 13,2% su<br />

base annua nel settore delle costruzioni, una crescita del 15,2% del<br />

commercio al dettaglio che indica un ulteriore aumento dei consumi<br />

delle famiglie, e un aumento dell’8,9% relativo al trasporto merci.<br />

Dopo una flessione al 4,9% ad apr<strong>il</strong>e, anche la produzione industriale<br />

è risalita in maggio all’8,6% su base annua. La produzione del<br />

settore agricolo è cresciuta a maggio del 3,5% su base annua.<br />

In seguito al sostegno ricevuto dal FMI e al pagamento della<br />

successiva tranche di 1,5 m<strong>il</strong>iardi di USD, <strong>il</strong> governo ucraino ha fatto<br />

un ulteriore passo decisivo approvando la riforma delle pensioni<br />

che innalza <strong>il</strong> limite di età per <strong>il</strong> pensionamento e introduce un tetto<br />

massimo alle pensioni, attualmente di 7.400 gryvnia ucraine (UAH).<br />

Nel secondo trimestre 2011, Ukrsotsbank ha concentrato la sua<br />

politica commerciale sull’incremento del portafoglio crediti alla<br />

clientela, realizzando una crescita di 380 m<strong>il</strong>ioni di UAH rispetto alla<br />

fine del primo trimestre 2011. La suddetta politica commerciale<br />

si è in particolare concentrata sui crediti a tutti i sottosegmenti di<br />

clientela corporate con buon prof<strong>il</strong>o di rischio (grandi imprese e<br />

imprese di medie dimensioni). Allo stesso tempo, con una strategia<br />

pubblicitaria cap<strong>il</strong>lare e l’introduzione di campagne commerciali,<br />

soprattutto mirate alla promozione dei finanziamenti auto per <strong>il</strong><br />

mercato reta<strong>il</strong>, la Banca è riuscita ad aumentare <strong>il</strong> numero di nuovi<br />

crediti reta<strong>il</strong>. Le richieste ricevute nel primo semestre 2011 sono in<br />

forte crescita rispetto allo stesso semestre del 2010. Nel secondo<br />

trimestre 2011, la positiva dinamica dei depositi alla clientela di<br />

Ukrsotsbank ha continuato a crescere a un tasso superiore al 7%<br />

rispetto al trimestre precedente. Il rapporto impieghi/raccolta della<br />

Banca è quindi nuovamente migliorato, raggiungendo <strong>il</strong> 188% al<br />

30 giugno 2011 (-13 pp rispetto al trimestre precedente).<br />

In questo contesto, i ricavi complessivi di Ukrsotsbank sono arrivati<br />

a quasi 1,4 m<strong>il</strong>iardi di UAH e, grazie al controllo dei costi, <strong>il</strong> risultato<br />

di gestione ha raggiunto i 756 m<strong>il</strong>ioni di UAH. L’ut<strong>il</strong>e ante imposte<br />

di Ukrsotsbank nel primo semestre 2011 è stato pari a 194 m<strong>il</strong>ioni<br />

di UAH, in crescita rispetto al primo semestre 2010, grazie alla<br />

riduzione significativa delle rettifiche nette su crediti. All’ut<strong>il</strong>e netto di<br />

569 m<strong>il</strong>ioni di UAH ha contribuito anche l’effetto positivo una tantum<br />

costituito dal recupero fiscale legato ad una piú alta deducib<strong>il</strong>itá degli<br />

ammortamenti immob<strong>il</strong>iari a seguito dell’introduzione della nuova<br />

legislazione fiscale avvenuta nel secondo trimestre 2011.<br />

In Kazakistan la crescita del PIL reale per <strong>il</strong> primo semestre<br />

2011 ha avuto un’accelerazione del 7% su base annua, grazie<br />

soprattutto al commercio e alle telecomunicazioni, in aumento di<br />

più del 14% su base annua, conseguenza diretta di un aumento<br />

dei consumi. Il portafoglio crediti totale del Gruppo ATF è rimasto<br />

invariato nel secondo trimestre 2011; un aumento moderato del<br />

segmento reta<strong>il</strong> è stato controb<strong>il</strong>anciato dalla riduzione graduale<br />

del portafoglio crediti piú problematico. L’evoluzione positiva del<br />

portafoglio crediti corporate della Banca riscontrata negli ultimi<br />

mesi del 2010 è stata confermata anche nel secondo trimestre<br />

2011, realizzando una crescita del 50% pari a circa 88 m<strong>il</strong>iardi di<br />

tenge kazaki rispetto a settembre 2010. La crescita degli impieghi<br />

si riscontra principalmente nei settori chiave - risorse naturali,<br />

energia, trasporti - dell’economia kazaka. Inoltre la composizione<br />

della clientela di ATF continua a migliorare attraverso l’acquisizione<br />

di grandi aziende statali ed internazionali che rafforzano <strong>il</strong> mix<br />

qualitativo dell’attivo.<br />

Per continuare a sostenere la crescita del portafoglio crediti<br />

e aumentare la capitalizzazione, a maggio 2011 la Banca ha<br />

effettuato un aumento di capitale di 40 m<strong>il</strong>iardi di tenge kazaki;<br />

tutte le azioni sono state acquistate da <strong>UniCredit</strong>. La liquidità della<br />

Banca è sostenuta dal continuo afflusso di depositi soprattutto<br />

proveniente dal segmento large corporate, con una flessione del<br />

rapporto impieghi/raccolta al 110% rispetto al 124% del primo<br />

trimestre 2011. Nel primo semestre 2011 i ricavi si sono attestati a<br />

circa 16,8 m<strong>il</strong>iardi di KZT con una crescita dell’83% su base annua<br />

generata dal contributo positivo del margine d’interesse (+15<br />

a/a) e delle commissioni nette; tuttavia, i ricavi sono leggermente<br />

diminuiti nel secondo trimestre 2011 rispetto al trimestre<br />

precedente (-1%).<br />

Nel primo semestre 2011 i costi sono rimasti stab<strong>il</strong>i rispetto allo<br />

stesso periodo del 2010 contribuendo al miglioramento significativo<br />

del risultato di gestione.<br />

Nel secondo trimestre 2011, i 3 paesi baltici (Estonia, Lituania e<br />

Lettonia), hanno registrato segni di ripresa costante dell’economia,<br />

soprattutto in Estonia dove la crescita del PIL è attualmente una<br />

delle più alte in Europa, trainata soprattutto dalle forti esportazioni.<br />

Questo trend positivo si osserva anche in Lituania, dove <strong>il</strong> ministro<br />

delle Finanze ha confermato le previsioni di crescita del PIL al 5,8%<br />

per <strong>il</strong> 2011. L’agenzia di rating Fitch ha recentemente rivisto al<br />

rialzo <strong>il</strong> rating previsto per la Lituania, portandolo a “positivo”. Anche<br />

in Lettonia si prevede una crescita del PIL nel 2011.<br />

Per AS <strong>UniCredit</strong> Bank, attiva nei tre paesi baltici, l’andamento del<br />

margine d’interesse registrato negli ultimi quattro trimestri si è<br />

mantenuto positivo anche nel secondo trimestre 2011; le commissioni<br />

contribuiscono a loro volta ad un incremento dei ricavi totali rispetto<br />

al primo trimestre 2011. Nello stesso tempo, la banca continua<br />

ad applicare una rigorosa politica di controllo dei costi, che aiuta a<br />

migliorare ulteriormente <strong>il</strong> cost/income ratio. Il risultato di gestione della<br />

banca è quindi aumentato rispetto al primo trimestre 2011.<br />

Il coefficiente di adeguatezza patrimoniale di <strong>UniCredit</strong> Bank è stato<br />

innalzato sostanzialmente al 13,1% con un’iniezione di capitale di<br />

13,8 m<strong>il</strong>ioni di lat lettoni a maggio 2011. Il finanziamento esterno è<br />

stato ottenuto da istituti quali l’European Investment Bank e la Nordic<br />

Investment Bank.<br />

68<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Altre informazioni<br />

Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie<br />

Nel primo semestre <strong>il</strong> Gruppo ha avviato alcuni progetti di<br />

razionalizzazione e riorganizzazione di attività svolte da strutture<br />

interne alle società e da talune controllate in coerenza con <strong>il</strong> modello<br />

di business e con l’obiettivo di perseguire maggiori sinergie e<br />

riduzioni di costi.<br />

Razionalizzazione delle strutture e delle<br />

società strumentali di Global Banking<br />

Services di Gruppo<br />

A fine 2010 è stato approvato l’avvio del progetto di riorganizzazione<br />

delle strutture e delle società strumentali dell’area Global Banking<br />

Services di Gruppo (di seguito “GBS”).<br />

Tale progetto nasce dall’esigenza di rispondere con maggiore<br />

tempestività, uniformità e coerenza alle richieste dei clienti interni ed<br />

esterni e si prefigge di:<br />

• semplificare la governance e l’economicità di gestione attraverso<br />

la razionalizzazione delle attività e delle strutture responsab<strong>il</strong>i del<br />

complesso dei servizi erogati, riducendo <strong>il</strong> numero delle legal<br />

entities, massimizzando le economie di scala e semplificando la<br />

modalità di richiesta e di fruizione dei servizi da parte dei clienti<br />

interni;<br />

• aumentare la trasparenza in termini di servizi offerti, prestazioni<br />

erogate e costi sostenuti;<br />

• migliorare <strong>il</strong> servizio in termini di innovazione, qualità e risk<br />

management attraverso la costituzione di unità operative integrate<br />

che operano con approccio end-to-end e massimizzano le<br />

economie di scopo.<br />

Da un punto di vista societario è prevista l’attribuzione a <strong>UniCredit</strong><br />

Global Information Services (UGIS) del ruolo di sub-holding operativa<br />

per l’erogazione dei servizi strumentali all’attività bancaria o del<br />

Gruppo sia in Italia sia all’estero. In tale ruolo la società assicurerà<br />

una visione globale delle priorità e opportunità delle richieste dei<br />

clienti esterni ed interni e la massimizzazione dell’efficacia degli<br />

investimenti grazie alla messa a fattor comune delle tecnologie e<br />

degli strumenti ut<strong>il</strong>izzati.<br />

La realizzazione organizzativa e operativa sarà sv<strong>il</strong>uppata attraverso<br />

una graduale e progressiva riorganizzazione delle strutture e delle<br />

società strumentali; in tale ambito sono previste due fasi del<br />

progetto:<br />

• la prima (che si dovrebbe concludere entro <strong>il</strong> corrente anno)<br />

dedicata al consolidamento delle strutture e delle società operative<br />

in Italia, nonché alla razionalizzazione ed all’allineamento delle<br />

attività ICT, Back Office e Middle Office, Real Estate, Security e<br />

Global Sourcing in Germania e Austria;<br />

• la seconda (da realizzarsi presumib<strong>il</strong>mente entro <strong>il</strong> primo semestre<br />

2012) dedicata al completamento del piano complessivo delle<br />

ulteriori attività svolte all’estero.<br />

Relativamente al piano operativo del progetto, per <strong>il</strong> quale è<br />

intervenuta l’autorizzazione della Banca d’Italia, la prima fase<br />

prevede, per quanto riguarda l’integrazione delle strutture e delle<br />

società strumentali in Italia:<br />

• <strong>il</strong> riacquisto da parte di <strong>UniCredit</strong> S.p.A. (avvenuto nel maggio<br />

scorso) delle quote detenute da <strong>UniCredit</strong> Bank Austria AG e<br />

da <strong>UniCredit</strong> Bank AG in <strong>UniCredit</strong> Business Partner (UCBP)<br />

(rispettivamente 28,8% e 18,1%) e in UGIS (rispettivamente 10%<br />

e 24,7%);<br />

• l’incorporazione in UGIS di Quercia Software (avvenuta con<br />

decorrenza 1 giugno 2011) e di UCBP con effetto dall’1 novembre<br />

p.v.;<br />

• l’incorporazione in <strong>UniCredit</strong> S.p.A. di <strong>UniCredit</strong> Real Estate (URE),<br />

con effetto dall’1 novembre p.v.;<br />

• la cessione a UGIS - dopo <strong>il</strong> perfezionamento delle predette<br />

incorporazioni - dei rami d’azienda di <strong>UniCredit</strong> S.p.A. denominati<br />

“ICT, Security, Global Sourcing e Operations” e “Servizi generali<br />

immob<strong>il</strong>iari” con effetto dall’1 novembre p.v..<br />

Per quanto riguarda l’allineamento delle attività in Germania<br />

ed in Austria <strong>il</strong> progetto prevede che UGIS si avvarrà di due<br />

società operative, una per paese, denominate rispettivamente<br />

UGIS GmbH Germania e UGIS GmbH Austria, nelle quali saranno<br />

progressivamente integrate le attività dell’area GBS (ICT, Back Office<br />

e Middle Office, Real Estate, Security e Global Sourcing) svolte<br />

dalle banche e dalle società controllate ivi operanti. L’integrazione<br />

delle suddette attività permetterà di allineare i perimetri di attività e<br />

consentirà ad UGIS di svolgere <strong>il</strong> ruolo di sub-holding con un unico<br />

ed omogeneo modello operativo.<br />

Con decorrenza 1 novembre p.v., in coerenza con la nuova mission<br />

assegnata a UGIS, è programmata altresì la modifica della ragione<br />

sociale. La nuova denominazione individuata è <strong>UniCredit</strong> Business<br />

Integrated Solutions (UBIS in forma abbreviata), che meglio<br />

rappresenta la nuova mission aziendale. Tale denominazione verrà<br />

analogamente estesa alle controllate austriaca e tedesca.<br />

Accentramento delle attività relative alle<br />

Gestioni Patrimoniali Private Banking<br />

L’evoluzione del mercato del private banking, in particolare alla luce<br />

della recente crisi di mercato, ha evidenziato <strong>il</strong> sempre maggiore<br />

interesse dei clienti verso soluzioni di investimento indipendenti<br />

che garantiscano l’accesso ad una piattaforma aperta di fornitori<br />

di prodotti. In quest’ottica si è ritenuto che l’internalizzazione del<br />

processo di gestione di portafogli da parte di <strong>UniCredit</strong>, basandolo<br />

sulla propria ricerca, permetta di accrescere l’efficacia commerciale<br />

di <strong>UniCredit</strong> sul segmento Private Banking.<br />

Al fine di garantire risposte più efficaci e tempestive ed incrementare<br />

pertanto l’efficacia commerciale della relazione intrattenuta con<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

69


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Altre informazioni (SEGUE)<br />

Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie (SEGUE)<br />

la clientela cosiddetta “Private”, nell’ambito della quale le gestioni<br />

patrimoniali rappresentano uno dei servizi di maggiore interesse, si è<br />

ritenuto opportuno che <strong>UniCredit</strong>, post efficacia del progetto One4C,<br />

segua tutte le attività relative al servizio di gestione di portafogli,<br />

svolgendo anche le attività attualmente prestate da Pioneer<br />

Investment Management SGR (PIM), che vanno dalla selezione degli<br />

strumenti finanziari nei quali investire i portafogli in gestione sino alla<br />

trasmissione ai clienti dei rendiconti periodici relativi al servizio di<br />

gestione svolto.<br />

Sotto l’aspetto dell’esecuzione del progetto, in seguito alle analisi<br />

effettuate, si è ritenuto che la modalità societaria più adeguata per<br />

realizzare l’operazione sia una scissione parziale del ramo d’azienda<br />

Gestioni Patrimoniali Private di PIM a favore di <strong>UniCredit</strong>. In data<br />

22 marzo 2011, i Consigli di Amministrazione delle società coinvolte<br />

nell’operazione hanno approvato <strong>il</strong> progetto di scissione parziale del<br />

suddetto ramo d’azienda di PIM in favore di <strong>UniCredit</strong>.<br />

Intervenuta nel frattempo l’autorizzazione da parte di Banca d’Italia,<br />

si prevede che la scissione divenga esecutiva entro la fine del<br />

2011.<br />

Altre operazioni che hanno interessato<br />

società controllate/partecipate<br />

Metis<br />

A marzo 2011 è stata ceduta la partecipazione, pari al 22,7%<br />

detenuta in Metis.<br />

Accordo <strong>UniCredit</strong> - Premafin Finanziaria S.p.A.<br />

In data 22 marzo 2011, <strong>UniCredit</strong> S.p.A. e Premafin Finanziaria<br />

S.p.A. - Holding di Partecipazioni hanno raggiunto un accordo<br />

funzionale all’esecuzione, da parte di Fondiaria-SAI, della già<br />

annunciata operazione di ricapitalizzazione del gruppo ad essa<br />

facente capo.<br />

Obiettivo dell’accordo, anche alla luce del rapporto che storicamente<br />

lega la Banca al primario gruppo assicurativo, è quello di<br />

consentire a Premafin di procedere all’operazione di rafforzamento<br />

patrimoniale della propria controllata e alla Banca di acquisire una<br />

stab<strong>il</strong>e partecipazione di minoranza qualificata con la possib<strong>il</strong>ità di<br />

beneficiare di una valorizzazione del proprio investimento nel medio<br />

lungo periodo.<br />

L’accordo era condizionato alla conferma, entro <strong>il</strong> 30 giugno 2011,<br />

da parte della Consob di assenza di obblighi di OPA su Fondiaria-SAI<br />

a fronte dell’esecuzione del medesimo ed all’ottenimento, sempre<br />

entro la medesima data, dei necessari waiver ai sensi del contratto<br />

di finanziamento sottoscritto tra Premafin, <strong>UniCredit</strong> e le altre banche<br />

finanziatrici in data 22 dicembre 2004, come successivamente<br />

integrato e modificato da ultimo in data 22 dicembre 2010. Si segnala<br />

che le modifiche al predetto contratto di finanziamento sono state<br />

perfezionate <strong>il</strong> 10 maggio scorso, mentre <strong>il</strong> 13 maggio la Consob ha<br />

emesso <strong>il</strong> provvedimento di esenzione dagli obblighi di OPA. Si segnala<br />

infine che l’ISVAP <strong>il</strong> 22 giugno scorso ha autorizzato <strong>UniCredit</strong> ad<br />

assumere una partecipazione del 6,6% in Fondiaria-SAI.<br />

Nel corso del mese di luglio - nell’ambito della prevista operazione<br />

di rafforzamento patrimoniale e dopo aver ricevuto le autorizzazioni<br />

necessarie (ISVAP e AGCM) - <strong>UniCredit</strong>, esercitando i diritti d’opzione<br />

acquistati da Premafin Finanziaria, ha sottoscritto azioni di nuova<br />

emissione di Fondiaria-SAI arrivandone a detenere <strong>il</strong> 6,6% del<br />

capitale sociale ordinario post aumento di capitale, a fronte di un<br />

investimento complessivo di euro 170 m<strong>il</strong>ioni, sottoscrivendo con<br />

Premafin Finanziaria dei patti parasociali comunicati al mercato nei<br />

termini di cui all’art. 122 del TUF.<br />

Contratto per l’acquisto della partecipazione di controllo<br />

di AS Roma S.p.A. da parte di Di Benedetto AS Roma LLC<br />

In data 15 apr<strong>il</strong>e 2011, Di Benedetto AS Roma LLC ha sottoscritto<br />

un contratto per l’acquisto da Roma 2000 S.r.l. (società del Gruppo<br />

Compagnia Italpetroli) del 67% circa del capitale sociale di AS Roma<br />

S.p.A. nonché dell’intero capitale sociale di ASR Real Estate S.r.l.<br />

e Brand Management S.r.l., società rispettivamente dedicate alla<br />

gestione del centro sportivo di Trigoria e delle attività di marketing.<br />

Il prezzo pattuito per l’acquisto delle tre partecipazioni è<br />

complessivamente pari ad euro 70,3 m<strong>il</strong>ioni, di cui euro 60,3 m<strong>il</strong>ioni<br />

relativi alle azioni di AS Roma S.p.A., corrispondenti ad un prezzo per<br />

azione di euro 0,6781.<br />

L’acquisto sarà effettuato attraverso una società, partecipata per <strong>il</strong><br />

60% da Di Benedetto AS Roma LLC e per <strong>il</strong> 40% da <strong>UniCredit</strong> S.p.A.,<br />

costituita in data 27 apr<strong>il</strong>e 2011 e denominata Neep Roma Holding<br />

S.p.A..<br />

L’acquisto è subordinato (i) al r<strong>il</strong>ascio del nulla-osta antitrust<br />

(pervenuto lo scorso 24 maggio) e (ii) alla concessione ad AS Roma<br />

S.p.A., da parte di <strong>UniCredit</strong> e Roma 2000 S.r.l., di finanziamenti per<br />

complessivi euro 40 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Ad esito dell’acquisto la società acquirente promuoverà un’offerta<br />

pubblica di acquisto sulle azioni AS Roma ad un prezzo per<br />

azione pari ad euro 0,6781, corrispondente al prezzo riconosciuto<br />

dall’acquirente a Roma 2000 S.r.l., per un esborso massimo di euro<br />

29,6 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Gli accordi di coinvestimento raggiunti tra Di Benedetto AS Roma<br />

LLC e <strong>UniCredit</strong> S.p.A. contemplano un patto parasociale che<br />

prevede, tra l’altro:<br />

• la disciplina della nomina del consiglio di amministrazione e del<br />

collegio sindacale della Holding, di AS Roma e delle altre società<br />

oggetto del contratto di compravendita e, più in generale, le<br />

regole di corporate governance di dette società, tali da attribuire<br />

la gestione a Di Benedetto e da garantire alla Banca, tramite i suoi<br />

rappresentanti negli organi, significativi diritti di minoranza;<br />

70<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


• clausole di prelazione e diritti ed obblighi di vendita congiunta delle<br />

partecipazioni detenute dai soci nella Holding in un arco temporale<br />

di medio-lungo periodo, salva la facoltà della Banca di cedere parte<br />

della propria partecipazione, entro <strong>il</strong> primo trimestre del 2012, ad<br />

uno o più investitori qualificati italiani;<br />

• l’impegno dei soci a fornire pro quota alla Holding le risorse<br />

necessarie a far fronte agli esborsi derivanti dall’OPA e dal previsto<br />

aumento di capitale pari ad almeno euro 35 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Di tali patti è stata data comunicazione al mercato nei termini di<br />

cui all’articolo 122 del TUF.<br />

Il closing dell’operazione è previsto nella seconda metà dell’anno.<br />

Compagnia Italpetroli<br />

Attualmente <strong>UniCredit</strong> S.p.A. detiene <strong>il</strong> 49% di Compagnia Italpetroli<br />

S.p.A.. In virtù dell’accordo sottoscritto nel luglio 2010 con la<br />

famiglia Sensi, <strong>UniCredit</strong> S.p.A. si è impegnata ad acquistare <strong>il</strong> 51%<br />

di Compagnia Italpetroli S.p.A. per un corrispettivo di euro 30 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Tale ammontare sarà ut<strong>il</strong>izzato dalla famiglia Sensi per acquistare da<br />

Compagnia Italpetroli S.p.A. un compendio immob<strong>il</strong>iare avente un Net<br />

Asset Value non superiore ad euro 30 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Il closing dell’operazione è previsto entro la fine del mese di agosto<br />

2011.<br />

Cessione della partecipazione di maggioranza in Banca<br />

Agricola Commerciale della Repubblica di San Marino<br />

In data 31 marzo 2011, <strong>UniCredit</strong> ha firmato l’accordo per la<br />

cessione della propria partecipazione, pari a circa l’85% del<br />

capitale, in Banca Agricola Commerciale della Repubblica di San<br />

Marino S.p.A. a Demas S.A. società di diritto lussemburghese<br />

che già detiene circa <strong>il</strong> 77% del capitale di Istituto Bancario<br />

Sammarinese.<br />

Il corrispettivo è stato determinato in circa 62,2 m<strong>il</strong>ioni. Inoltre, prima<br />

del perfezionamento della cessione, Banca Agricola Commerciale<br />

della Repubblica di San Marino S.p.A. ha distribuito dividendi e<br />

riserve per un importo totale pari a circa 40,6 m<strong>il</strong>ioni (di cui circa<br />

34,6 m<strong>il</strong>ioni a favore di <strong>UniCredit</strong>), per una valorizzazione della<br />

quota detenuta da <strong>UniCredit</strong> in Banca Agricola Commerciale della<br />

Repubblica di San Marino S.p.A. pari a circa 96,8 m<strong>il</strong>ioni.<br />

A seguito dell’approvazione da parte dell’autorità di vig<strong>il</strong>anza di<br />

San Marino (Banca Centrale della Repubblica di San Marino),<br />

l’operazione è stata perfezionata in data 21 luglio 2011.<br />

Riorganizzazione di IRFIS – Finanziaria per lo Sv<strong>il</strong>uppo<br />

della Sic<strong>il</strong>ia S.p.A. (in precedenza, IRFIS – Mediocredito<br />

della Sic<strong>il</strong>ia S.p.A.)<br />

Nel corso del primo semestre 2011, sono state completate alcune<br />

attività del progetto di riorganizzazione di IRFIS – società controllata<br />

da <strong>UniCredit</strong> (76,26% circa) e partecipata dalla Regione Sic<strong>il</strong>iana<br />

(21% circa) e da altri azionisti minori (2,74% circa) – finalizzato alla<br />

trasformazione della stessa in società finanziaria ed all’acquisto da<br />

parte della Regione Sic<strong>il</strong>iana dell’intera quota di controllo detenuta da<br />

<strong>UniCredit</strong> in IRFIS.<br />

In particolare, successivamente all’ottenimento delle autorizzazioni<br />

da parte di Banca d’Italia e della Regione Sic<strong>il</strong>iana, rispettivamente<br />

avvenute nei mesi di apr<strong>il</strong>e e maggio 2011 e ciascuna per la propria<br />

competenza:<br />

• con efficacia 1 giugno 2011 <strong>UniCredit</strong> ha acquisito <strong>il</strong> ramo<br />

d’azienda costituito dalle attività bancarie di IRFIS (circa 536 m<strong>il</strong>ioni<br />

di totale attività, di cui circa 531 m<strong>il</strong>ioni di crediti);<br />

• nella stessa data, ha avuto altresì efficacia la trasformazione di<br />

IRFIS in società finanziaria ex art. 107 T.U.B., specializzata in<br />

attività di credito agevolato ed erogazione di finanziamenti su Fondi<br />

regionali, con conseguente cambio di denominazione sociale in<br />

IRFIS - Finanziaria per lo Sv<strong>il</strong>uppo della Sic<strong>il</strong>ia S.p.A. (in breve,<br />

IRFIS - FinSic<strong>il</strong>ia S.p.A.) e, conseguentemente, dell’oggetto sociale.<br />

Si evidenzia che, a fronte di quanto sopra, gli azionisti minori con una<br />

quota complessiva pari al 2,7% circa del capitale hanno esercitato <strong>il</strong><br />

diritto di recesso loro spettante ai sensi dell’art. 2437 c.c..<br />

È attualmente pendente <strong>il</strong> termine di esercizio del diritto di prelazione<br />

sulle quote oggetto di recesso da parte degli altri azionisti di IRFIS<br />

(<strong>UniCredit</strong> e Regione Sic<strong>il</strong>iana) ai sensi dell’art. 2437-quater c.c.<br />

Il completamento delle operazioni successive (re-distribuzione a<br />

favore dei soci di parte del patrimonio di IRFIS e cessione della quota<br />

di controllo detenuta da <strong>UniCredit</strong> in IRFIS alla Regione Sic<strong>il</strong>iana) è<br />

previsto possa avvenire entro la fine del corrente esercizio.<br />

Cessione di una quota pari all’11,84%<br />

in Net Insurance S.p.A.<br />

In data 13 giugno 2011, <strong>UniCredit</strong> ha firmato l’accordo per la<br />

cessione di parte della propria quota di partecipazione (pari<br />

al 12,84%) del capitale di Net Insurance S.p.A., società attiva<br />

nell’offerta di prodotti assicurativi riguardanti in particolar modo<br />

prodotti quali prestiti personali, mutui ipotecari, locazioni e<br />

compravendite immob<strong>il</strong>iari. La quota oggetto di cessione è pari<br />

all’11,84% ed <strong>il</strong> prezzo è stato determinato in circa 13,5 m<strong>il</strong>ioni.<br />

<strong>UniCredit</strong> rimarrà pertanto azionista di Net Insurance con una<br />

quota dell’1% mantenendo altresì <strong>il</strong> diritto a designare un<br />

amministratore nel Consiglio di Amministrazione della compagnia.<br />

Il perfezionamento dell’operazione è avvenuto nel mese di luglio<br />

2011.<br />

Cessione della controllata <strong>UniCredit</strong> Mediocredito<br />

Centrale S.p.A. (“MCC”)<br />

In data 1 agosto 2011, ai sensi dell’accordo stipulato nel mese<br />

di dicembre 2010 tra <strong>UniCredit</strong> e Poste Italiane S.p.A. (“Poste”),<br />

diventa efficace l’operazione di cessione del 100% di MCC a<br />

Poste per un corrispettivo pari a euro 136 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Tale operazione si inserisce nell’ambito del progetto promosso dal<br />

Ministero dell’Economia e delle Finanze, ai sensi del quale MCC<br />

diventerà, post cessione, <strong>il</strong> veicolo per la creazione della Banca<br />

del Mezzogiorno.<br />

Resterà di pertinenza di <strong>UniCredit</strong> <strong>il</strong> risultato di periodo relativo<br />

all’esercizio 2011 fino alla data del 1 agosto.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

71


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Altre informazioni (SEGUE)<br />

Attestazioni e altre comunicazioni<br />

Con riferimento al comma 8 dell’art. 5 - “Informazioni al pubblico<br />

sulle operazioni con parti correlate” del Regolamento Consob<br />

recante le disposizioni in materia di operazioni con parti correlate<br />

(adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo<br />

2010 e successivamente modificato con delibera n. 17389 del<br />

23 giugno 2010) si comunica che, nel periodo di riferimento, in<br />

base alle “Procedure per la gestione delle operazioni con parti<br />

correlate”, adottate dal Consiglio di Amministrazione di <strong>UniCredit</strong><br />

S.p.A. in data 9 novembre 2010 e pubblicate sul sito internet<br />

(www.unicreditgroup.eu), al Presidio Unico della Banca non sono<br />

pervenute segnalazioni di operazioni di maggiore r<strong>il</strong>evanza.<br />

Per ulteriori informazioni relative alle operazioni con parti correlate,<br />

si rimanda al B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato - Parte H -<br />

Operazioni con parti correlate.<br />

Rafforzamento patrimoniale<br />

Durante <strong>il</strong> primo semestre 2011 non sono state poste in essere<br />

operazioni di rafforzamento patrimoniale.<br />

Si ricorda che in data 22 marzo 2011, <strong>il</strong> Consiglio di Amministrazione<br />

ha deliberato l’emissione delle performance share promesse nell’ambito<br />

del Piano 2007 di Incentivazione a Lungo Termine del gruppo <strong>UniCredit</strong>,<br />

in seguito alla verifica del raggiungimento degli obiettivi di performance<br />

definiti nel Piano. A tal fine, <strong>il</strong> Consiglio ha deliberato un aumento di<br />

capitale gratuito di nominali 454.385 euro, corrispondenti a n. 908.770<br />

azioni ordinarie.<br />

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di b<strong>il</strong>ancio riclassificato<br />

Stato patrimoniale consolidato (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

NOTE AL BILANCIO<br />

ATTIVO<br />

30.06.2011 31.12.2010 PARTE B - ATTIVO<br />

Cassa e disponib<strong>il</strong>ità liquide = Voce 10 6.596 6.414 Sezione 1<br />

Attività Finanziarie detenute per la negoziazione = Voce 20 107.203 122.551 Sezione 2<br />

Crediti verso banche = Voce 60 71.544 70.215 Sezione 6<br />

Crediti verso clientela = Voce 70 561.792 555.653 Sezione 7<br />

Investimenti Finanziari 97.352 96.148<br />

Voce 30. Attività Finanziarie valutate al fair value 28.862 27.078 Sezione 3<br />

Voce 40. Attività Finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita 55.590 55.103 Sezione 4<br />

Voce 50. Attività Finanziarie detenute sino alla scadenza 8.918 10.004 Sezione 5<br />

Voce 100. Partecipazioni 3.981 3.963 Sezione 10<br />

Coperture 10.718 13.616<br />

Voce 80. Derivati di copertura 8.845 11.368 Sezione 8<br />

Voce 90. Adeguamento di valore delle attività Finanziarie oggetto di copertura generica 1.873 2.248 Sezione 9<br />

Attività materiali = Voce 120 12.345 12.611 Sezione 12<br />

Avviamenti = Voce 130. Attività immateriali di cui: avviamento 20.244 20.428 Sezione 13<br />

Altre attività immateriali = Voce 130 al netto dell’avviamento 5.007 5.164 Sezione 13<br />

Attività Fiscali = Voce 140 12.329 12.961 Sezione 14<br />

Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione = Voce 150 798 776 Sezione 15<br />

Altre attività 12.845 12.949 Sezione 15<br />

Voce 110. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 1 - Sezione 11<br />

Voce 160. Altre attività 12.844 12.948 Sezione 16<br />

Totale dell’attivo 918.772 929.488<br />

72<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Segue: Stato patrimoniale consolidato (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

NOTE AL BILANCIO<br />

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO<br />

30.06.2011 31.12.2010 PARTE B - PASSIVO<br />

Debiti verso banche = Voce 10 115.688 111.735 Sezione 1<br />

Raccolta da clientela e titoli 585.936 583.239<br />

Voce 20. Debiti verso clientela 406.713 402.248 Sezione 2<br />

Voce 30. Titoli in circolazione 179.223 180.990 Sezione 3<br />

Passività finanziarie di negoziazione = Voce 40 98.035 114.099 Sezione 4<br />

Passività finanziarie valutate al fair value = Voce 50 1.065 1.268 Sezione 5<br />

Coperture 10.040 12.479<br />

Voce 60. Derivati di copertura 8.335 9.681 Sezione 6<br />

Voce 70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica 1.705 2.798 Sezione 7<br />

Fondi per rischi ed oneri = Voce 120 8.252 8.088 Sezione 12<br />

Passività fiscali = Voce 80 5.356 5.837 Sezione 8<br />

Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione = Voce 90 976 1.395 Sezione 9<br />

Altre passività 25.302 23.645<br />

Voce 100. Altre passività 24.005 22.224 Sezione 10<br />

Voce 110. Trattamento di fine rapporto del personale 1.098 1.202 Sezione 11<br />

Voce 130. Riserve tecniche 199 219 Sezione 13<br />

Patrimonio di pertinenza di terzi = Voce 210 3.397 3.479 Sezione 16<br />

Patrimonio di pertinenza del Gruppo di cui: 64.726 64.224<br />

- Capitale e riserve 63.384 63.237<br />

Voce 140. Riserve da valutazione di cui: leggi speciali di rivalutazione 277 277 Sezione 15<br />

Voce 140. Riserva da valutazione di cui: differenze cambio (1.648) (1.229) Sezione 15<br />

Voce 140. Riserva da valutazione di cui: quota delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (7) 41 Sezione 15<br />

Voce 140. Riserva da valutazione di cui: attività non correnti in via di dismissione (6) (5) Sezione 15<br />

Voce 170. Riserve 15.803 15.186 Sezione 15<br />

Voce 180. Sovrapprezzi di emissione 39.322 39.322 Sezione 15<br />

Voce 190. Capitale 9.649 9.649 Sezione 15<br />

Voce 200. Azioni proprie (5) (4) Sezione 15<br />

- Riserve di valutazione attività disponib<strong>il</strong>i per la vendita e di Cash-flow hedge 20 (336)<br />

Voce 140. Riserve da valutazione di cui: Attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita (111) (730) Sezione 15<br />

Voce 140. Riserve da valutazione di cui: Copertura dei flussi finanziari 131 394 Sezione 15<br />

- Ut<strong>il</strong>e netto = Voce 220 1.321 1.323 Sezione 15<br />

Totale del passivo e del patrimonio netto 918.772 929.488<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

73


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Altre informazioni (SEGUE)<br />

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di b<strong>il</strong>ancio riclassificato (SEGUE)<br />

Conto economico consolidato (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

1° SEMESTRE NOTE AL BILANCIO<br />

2011 2010 PARTE C<br />

Interessi netti 7.787 7.846 Sezione 1<br />

Voce 30. Margine di interesse 7.866 7.847<br />

a dedurre: effetti economici della "Purchase Price Allocation" (79) (1)<br />

Dividendi e altri proventi su partecipazioni 243 195<br />

Voce 70. Dividendi e proventi sim<strong>il</strong>i 631 603 Sezione 3<br />

a dedurre: dividendi su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione<br />

inclusi in Voce 70 (489) (493)<br />

Voce 240. Ut<strong>il</strong>i (Perdite) delle partecipazioni - di cui: Ut<strong>il</strong>e (Perdita) delle partecipazioni valutate<br />

al patrimonio netto 101 85 Sezione 16<br />

Commissioni nette = Voce 60 4.264 4.307 Sezione 2<br />

Risultato negoziazione, coperture e fair value 990 618<br />

Voce 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 377 (27) Sezione 4<br />

+ dividendi su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da Voce 70) 489 493<br />

Voce 90. Risultato netto dell'attività di copertura 60 11 Sezione 5<br />

Voce 100. Ut<strong>il</strong>i (Perdite) da cessioni o riacquisto di: d) passività finanziarie 9 157 Sezione 6<br />

Voce 110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 55 (16) Sezione 7<br />

Saldo altri proventi/oneri 99 213<br />

Ut<strong>il</strong>i (Perdite) da cessioni o riacquisto di debiti e crediti non deteriorati (da Voce 100 a) 1 43<br />

Voce 150. Premi netti 63 53 Sezione 9<br />

Voce 160. Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa (51) (43) Sezione 10<br />

Voce 220. Altri oneri/proventi di gestione 352 424 Sezione 15<br />

a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese (217) (209)<br />

Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali in leasing operativo (da Voce 200) (53) (59)<br />

Ut<strong>il</strong>i (Perdite) da cessione di investimenti in leasing operativo (da Voce 270) 3 4<br />

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 13.383 13.179<br />

Spese per <strong>il</strong> personale (4.675) (4.653)<br />

Voce 180. Spese amministrative - a) spese per <strong>il</strong> personale (4.681) (4.664) Sezione 11<br />

a dedurre: oneri di integrazione 6 11<br />

Altre spese amministrative (2.762) (2.742)<br />

Voce 180. Spese amministrative - b) altre spese amministrative (2.762) (2.742) Sezione 11<br />

a dedurre: oneri di integrazione - -<br />

Recuperi di spesa = Voce 220. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: proventi di gestione -<br />

recupero di spese 217 209 Sezione 15<br />

Rettifiche di valore su immob<strong>il</strong>izzazioni materiali e immateriali (563) (559)<br />

Voce 200. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (408) (445) Sezione 13<br />

a dedurre: Rettifiche per deterioramento/Riprese di valore nette su attività materiali<br />

di proprietà per investimento 11 26<br />

a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali in leasing operativo<br />

(da Voce 200) 53 59<br />

a dedurre: oneri di integrazione - -<br />

Voce 210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (336) (320) Sezione 14<br />

a dedurre: oneri di integrazione - -<br />

a dedurre: effetti economici della "Purchase Price Allocation" 117 121<br />

Costi operativi (7.783) (7.745)<br />

RISULTATO DI GESTIONE 5.600 5.433<br />

74<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Segue: Conto economico consolidato (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

1° SEMESTRE NOTE AL BILANCIO<br />

2011 2010 PARTE C<br />

RISULTATO DI GESTIONE 5.600 5.433<br />

Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (2.685) (3.507)<br />

Voce 100. Ut<strong>il</strong>i (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) crediti (6) 37 Sezione 6<br />

a dedurre: Ut<strong>il</strong>i (Perdite) da cessioni o riacquisto di debiti e crediti non deteriorati<br />

(da Voce 100 a) (1) (43)<br />

Voce 130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti (2.603) (3.389) Sezione 8<br />

Voce 130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: d) altre operazioni<br />

finanziarie (74) (112) Sezione 8<br />

RISULTATO NETTO DI GESTIONE 2.915 1.927<br />

Accantonamenti per rischi ed oneri (405) (262)<br />

Voce 190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (405) (262) Sezione 12<br />

a dedurre: accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - risultato di trading - -<br />

Variazione netta accantonamenti a fronte progetto di integrazione - -<br />

a dedurre: effetti economici della "Purchase Price Allocation" - -<br />

Oneri di integrazione (6) (11)<br />

Profitti netti da investimenti 69 115<br />

Voce 100. Ut<strong>il</strong>i (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la<br />

vendita 178 54 Sezione 6<br />

Voce 100. Ut<strong>il</strong>i (Perdite) da cessioni o riacquisto di: c) attività finanziarie detenute sino alla<br />

scadenza (4) - Sezione 6<br />

Voce 130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: b) attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i<br />

per la vendita (98) (27) Sezione 8<br />

Voce 130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: c) attività finanziarie<br />

detenute sino alla scadenza (50) - Sezione 8<br />

Rettifiche per deterioramento/Riprese di valore nette su attività materiali di<br />

proprietà per investimento (da Voce 200) (11) (26)<br />

Voce 240. Ut<strong>il</strong>i (Perdite) delle partecipazioni -di cui: rettifiche/riprese e ut<strong>il</strong>e/perdita da<br />

cessioni di partecipazioni valutate al patrimonio netto 6 23 Sezione 16<br />

Voce 250. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - (1) Sezione 17<br />

Voce 270. Ut<strong>il</strong>i (Perdite) da cessione di investimenti 51 88 Sezione 19<br />

a dedurre: Ut<strong>il</strong>i (Perdite) da cessione di investimenti in leasing operativo (da Voce 270) (3) (4)<br />

a dedurre: effetti economici della "Purchase Price Allocation" - 8<br />

UTILE LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 2.573 1.769<br />

Imposte sul reddito del periodo (1.018) (724)<br />

Voce 290. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (1.009) (691) Sezione 20<br />

a dedurre: effetti economici della "Purchase Price Allocation" (10) (33)<br />

UTILE NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 1.555 1.045<br />

Ut<strong>il</strong>e (Perdita) delle attività in via di dismissione al netto delle imposte = Voce 310 - -<br />

UTILE (PERDITA) DEL PERIODO 1.555 1.045<br />

Ut<strong>il</strong>e di pertinenza di terzi (205) (119)<br />

Voce 330. Ut<strong>il</strong>e di pertinenza di terzi (205) (119) Sezione 22<br />

UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA 1.350 927<br />

Effetti economici della "Purchase Price Allocation" (29) (96)<br />

Rettifiche di valore su avviamenti - (162)<br />

Voce 260. Rettifiche di valore su avviamenti - (162) Sezione 18<br />

UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 1.321 669<br />

Nota:<br />

Nell’ambito dell’operazione di aggregazione, avvenuta nel novembre 2010, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati<br />

nel primo semestre 2010 - relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da <strong>UniCredit</strong> S.p.A., da “Commissioni nette” a “Interessi netti”.<br />

A partire dal primo trimestre 2011 la PPA relativa all’acquisizione di HVB, in precedenza distribuita su più voci di conto economico, è interamente allocata alla voce “Effetti economici della Purchase Price Allocation”<br />

(come fatto per la PPA relativa all’operazione di fusione Capitalia). I precedenti periodi sono stati coerentemente riesposti.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

75


Relazione intermedia sulla gestione<br />

Fatti di r<strong>il</strong>ievo successivi alla chiusura del periodo<br />

ed evoluzione prevedib<strong>il</strong>e della gestione<br />

Fatti di r<strong>il</strong>ievo successivi alla chiusura del periodo<br />

Interventi a favore della Grecia<br />

In data 21 luglio 2011, <strong>il</strong> Consiglio Europeo ha deciso di<br />

deliberare un secondo piano di salvataggio a favore della<br />

Grecia.<br />

Tale secondo programma di aiuti prevede, oltre all’ulteriore<br />

contributo di fondi da parte dell’Unione Europea e del Fondo<br />

Monetario Internazionale, la partecipazione volontaria allo stesso<br />

da parte del settore finanziario, i cui dettagli non sono ancora<br />

stati ufficializzati e sono oggetto di discussione da parte di<br />

differenti associazioni finanziarie.<br />

Tra queste, la proposta del The Institute of International Finance<br />

(“IIF”), pubblicata <strong>il</strong> 21 luglio 2011, è considerata quella più<br />

affidab<strong>il</strong>e, benché non ufficialmente approvata. Il Personale<br />

Direttivo di <strong>UniCredit</strong> esprime una legittima aspettativa circa la<br />

sua esecuzione nei termini pubblicati.<br />

76<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Evoluzione prevedib<strong>il</strong>e della gestione<br />

Il primo semestre dell’anno evidenzia uno scenario<br />

macroeconomico caratterizzato da segnali di crescita economica<br />

nelle aree ove <strong>il</strong> Gruppo è presente, ma fortemente condizionato<br />

dalle tensioni sui mercati finanziari provocate in gran parte, ma non<br />

solo, dalle crisi del debito di alcuni stati europei. Resta comunque<br />

valido <strong>il</strong> messaggio chiave della BCE che ha rialzato i tassi di<br />

riferimento e si è impegnata a considerare ogni alternativa per<br />

sostenere le economie in difficoltà.<br />

Nel primo semestre <strong>il</strong> Gruppo ha mostrato livelli di profittab<strong>il</strong>ità<br />

in deciso miglioramento anche se non ancora sufficienti ad<br />

una adeguata remunerazione del capitale. Tal risultato è stato<br />

ottenuto attraverso una sostanziale tenuta dei ricavi, un attento<br />

controllo dei costi che ha consentito di mitigare l’impatto derivante<br />

dall’introduzione di forme di prelievo addizionali sull’attività<br />

bancaria in alcuni Paesi nei quali <strong>il</strong> Gruppo opera, un deciso calo<br />

delle rettifiche su crediti.<br />

Gli indicatori patrimoniali sono solidi, con <strong>il</strong> Core Tier 1 sopra <strong>il</strong> 9%<br />

ed <strong>il</strong> livello di copertura dei crediti deteriorati in crescita.<br />

La seconda parte dell’anno sarà condizionata dall’evoluzione della<br />

crisi del debito sovrano e conseguente normalizzazione dei mercati<br />

finanziari. In questo contesto <strong>il</strong> Gruppo rimane focalizzato sul<br />

miglioramento dei livelli di redditività sfruttando appieno <strong>il</strong> potenziale<br />

di diversificazione geografica e di business che lo contraddistingue.<br />

L’Italia continuerà ad essere una delle aree di maggiore<br />

attenzione in termini di politiche commerciali, miglioramento<br />

della qualità dell’attivo, cost management. La Divisione<br />

Corporate&Investment Banking proseguirà nella sua strategia di<br />

riposizionamento di prodotto/clientela con un particolare focus<br />

sulle gestione dei rischi e del capitale. Le Strutture di Direzione<br />

Centrale saranno oggetto di semplificazioni e razionalizzazioni con<br />

benefici nel medio-lungo periodo.<br />

M<strong>il</strong>ano, 3 agosto 2011<br />

Il Presidente<br />

DIETER RAMPL<br />

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE<br />

L’Amministratore Delegato<br />

FEDERICO GHIZZONI<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

77


In ogni momento della vita


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato<br />

Schemi di B<strong>il</strong>ancio consolidato 81<br />

Stato patrimoniale consolidato 82<br />

Conto economico consolidato 84<br />

Prospetto della redditività consolidata complessiva 85<br />

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 86<br />

Rendiconto finanziario consolidato (metodo indiretto) 88<br />

Note <strong>il</strong>lustrative 91<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i 93<br />

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato 133<br />

Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato 153<br />

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche<br />

di copertura 163<br />

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato 221<br />

Parte H - Operazioni con parti correlate 229<br />

Parte I - Accordi di pagamento basati su propri<br />

strumenti patrimoniali 233<br />

Parte L - Informativa di settore 237<br />

Avvertenze<br />

Nelle tavole sono ut<strong>il</strong>izzati i seguenti segni convenzionali:<br />

• linea (-) quando <strong>il</strong> fenomeno non esiste;<br />

• due punti (..) o “n.s.” quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa dell’ordine<br />

minimo considerato o risultano comunque non signifi cativi;<br />

• “n.d.” quando <strong>il</strong> dato non è disponib<strong>il</strong>e;<br />

• Segno “X” quando la voce non è da valorizzare (conformemente alle istruzioni della<br />

Banca d’Italia).<br />

Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di euro.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

79


Schemi di B<strong>il</strong>ancio consolidato<br />

Stato patrimoniale consolidato 82<br />

Conto economico consolidato 84<br />

Prospetto della redditività consolidata complessiva 85<br />

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 86<br />

Rendiconto finanziario consolidato (metodo indiretto) 88<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

81


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Schemi di B<strong>il</strong>ancio consolidato<br />

Stato patrimoniale consolidato<br />

Stato patrimoniale consolidato (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

VOCI DELL’ATTIVO<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

10. Cassa e disponib<strong>il</strong>ità liquide 6.596.208 6.414.097<br />

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 107.202.949 122.551.402<br />

30. Attività finanziarie valutate al fair value 28.862.394 27.077.856<br />

40. Attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita 55.589.937 55.103.190<br />

50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 8.917.884 10.003.718<br />

60. Crediti verso banche 71.543.823 70.215.452<br />

70. Crediti verso clientela 561.792.072 555.653.360<br />

80. Derivati di copertura 8.844.676 11.368.199<br />

90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 1.872.959 2.248.056<br />

100. Partecipazioni 3.981.393 3.963.087<br />

110. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 1.094 352<br />

120. Attività materiali 12.344.758 12.611.297<br />

130. Attività Immateriali 25.250.948 25.592.159<br />

di cui:<br />

- avviamento 20.244.407 20.428.073<br />

140. Attività fiscali 12.328.950 12.961.052<br />

a) correnti 1.566.305 1.674.735<br />

b) anticipate 10.762.645 11.286.317<br />

150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 798.202 776.014<br />

160. Altre attività 12.843.681 12.948.264<br />

Totale dell’attivo 918.771.928 929.487.555<br />

82 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Segue: Stato patrimoniale consolidato (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

10. Debiti verso banche 115.687.742 111.735.094<br />

20. Debiti verso clientela 406.712.638 402.248.191<br />

30. Titoli in circolazione 179.223.129 180.990.328<br />

40. Passività finanziarie di negoziazione 98.034.873 114.099.136<br />

50. Passività finanziarie valutate al fair value 1.065.190 1.267.889<br />

60. Derivati di copertura 8.335.393 9.680.850<br />

70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 1.705.001 2.798.376<br />

80. Passività fiscali 5.355.580 5.836.890<br />

a) correnti 1.218.603 1.464.819<br />

b) differite 4.136.977 4.372.071<br />

90. Passività associate ad attività in via di dismissione 975.974 1.394.769<br />

100. Altre passività 24.004.893 22.224.352<br />

110. Trattamento di fine rapporto del personale 1.097.875 1.201.833<br />

120. Fondi per rischi e oneri 8.252.298 8.087.978<br />

a) quiescenza e obblighi sim<strong>il</strong>i 4.517.534 4.515.173<br />

b) altri fondi 3.734.764 3.572.805<br />

130. Riserve tecniche 198.903 218.644<br />

140. Riserve da valutazione (1.364.450) (1.252.787)<br />

170. Riserve 15.802.594 15.186.462<br />

180. Sovrapprezzi di emissione 39.322.433 39.322.433<br />

190. Capitale 9.649.245 9.648.791<br />

200. Azioni proprie (-) (4.939) (4.197)<br />

210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 3.396.860 3.479.180<br />

220. Ut<strong>il</strong>e (Perdita) di periodo (+/-) 1.320.696 1.323.343<br />

Totale del passivo e del patrimonio netto 918.771.928 929.487.555<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

83


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Schemi di B<strong>il</strong>ancio consolidato<br />

Conto economico consolidato<br />

Conto economico consolidato (migliaia di €)<br />

1° SEMESTRE<br />

VOCI<br />

2011 2010<br />

10. Interessi attivi e proventi assim<strong>il</strong>ati 14.348.135 14.296.140<br />

20. Interessi passivi e oneri assim<strong>il</strong>ati (6.482.406) (6.449.611)<br />

30. Margine di interesse 7.865.729 7.846.529<br />

40. Commissioni attive 5.139.452 5.202.365<br />

50. Commissioni passive (875.384) (895.631)<br />

60. Commissioni nette 4.264.068 4.306.734<br />

70. Dividendi e proventi sim<strong>il</strong>i 631.402 602.742<br />

80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 376.503 (27.210)<br />

90. Risultato netto dell'attività di copertura 60.179 11.204<br />

100. Ut<strong>il</strong>i (perdite) da cessione o riacquisto di: 177.696 247.740<br />

a) crediti (6.319) 37.291<br />

b) attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita 178.326 53.532<br />

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza (3.558) (86)<br />

d) passività finanziarie 9.247 157.003<br />

110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 55.089 (15.810)<br />

120. Margine di intermediazione 13.430.666 12.971.929<br />

130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: (2.825.909) (3.528.510)<br />

a) crediti (2.603.477) (3.389.237)<br />

b) attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita (98.169) (27.325)<br />

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza (50.480) (103)<br />

d) altre operazioni finanziarie (73.783) (111.845)<br />

140. Risultato netto della gestione finanziaria 10.604.757 9.443.419<br />

150. Premi netti 63.243 52.772<br />

160. Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa (51.215) (43.125)<br />

170. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 10.616.785 9.453.066<br />

180. Spese amministrative: (7.443.406) (7.406.234)<br />

a) spese per <strong>il</strong> personale (4.681.154) (4.664.192)<br />

b) altre spese amministrative (2.762.252) (2.742.042)<br />

190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (404.742) (261.592)<br />

200. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (408.125) (445.303)<br />

210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (335.554) (319.557)<br />

220. Altri oneri/proventi di gestione 352.190 424.337<br />

230. Costi operativi (8.239.637) (8.008.349)<br />

240. Ut<strong>il</strong>i (Perdite) delle partecipazioni 106.240 108.142<br />

250. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali (184) (815)<br />

260. Rettifiche di valore dell'avviamento - (162.000)<br />

270. Ut<strong>il</strong>i (Perdite) da cessione di investimenti 51.443 88.218<br />

280. Ut<strong>il</strong>e (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 2.534.647 1.478.262<br />

290. Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (1.008.519) (690.950)<br />

300. Ut<strong>il</strong>e (Perdita) dell'operatività corrente al netto delle imposte 1.526.128 787.312<br />

310. Ut<strong>il</strong>e (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - -<br />

320. Ut<strong>il</strong>e (Perdita) di periodo 1.526.128 787.312<br />

330. Ut<strong>il</strong>e (Perdita) di periodo di pertinenza dei terzi (205.432) (118.608)<br />

340. Ut<strong>il</strong>e (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo 1.320.696 668.704<br />

Ut<strong>il</strong>e per azione (euro) 0,067 0,033<br />

Ut<strong>il</strong>e per azione d<strong>il</strong>uito (euro) 0,067 0,033<br />

Nell’ambito dell’operazione di aggregazione, avvenuta nel novembre 2010, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati<br />

nel primo semestre 2010 - relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da <strong>UniCredit</strong> S.p.A., da “commissioni attive” a “interessi passivi”.<br />

84 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Prospetto della redditività consolidata complessiva<br />

Prospetto della redditività consolidata complessiva (migliaia di €)<br />

1° SEMESTRE<br />

VOCI<br />

2011 2010<br />

10. Ut<strong>il</strong>e (Perdita) di periodo 1.526.128 787.312<br />

Altre componenti reddituali al netto delle imposte -<br />

20. Attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita 629.112 (481.712)<br />

30. Attività materiali - -<br />

40. Attività immateriali - -<br />

50. Copertura di investimenti esteri - -<br />

60. Copertura dei flussi finanziari (265.163) 270.762<br />

70. Differenze di cambio (485.154) 1.097.953<br />

80. Attività non correnti in via di dismissione (1.196) -<br />

90. Ut<strong>il</strong>i (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti - -<br />

100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (48.310) 20.456<br />

110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (170.711) 907.459<br />

120. Redditività complessiva (10+110) 1.355.417 1.694.771<br />

130. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi (146.010) (244.138)<br />

140. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 1.209.407 1.450.633<br />

La “redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi” (voce 130) risulta diversa “dall’ut<strong>il</strong>e di periodo di pertinenza di terzi” (voce 330 del conto economico consolidato) per effetto delle “Altre componenti<br />

reddituali al netto delle imposte” di pertinenza degli stessi.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

85


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Schemi di B<strong>il</strong>ancio consolidato<br />

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato<br />

I prospetti delle variazioni del patrimonio netto consolidato includono la quota di pertinenza sia del Gruppo sia di terzi.<br />

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2011 (migliaia di €)<br />

ESISTENZE AL 31.12.2010<br />

MODIFICA SALDI APERTURA<br />

ESISTENZE AL 1.1.2011<br />

ALLOCAZIONE<br />

RISULTATO ESERCIZIO<br />

PRECEDENTE<br />

RISERVE<br />

DIVIDENDI E ALTRE DESTINAZIONI<br />

VARIAZIONI DI RISERVE<br />

VARIAZIONI DEL PERIODO<br />

OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO<br />

EMISSIONE NUOVE AZIONI<br />

ACQUISTO AZIONI PROPRIE<br />

DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA DIVIDENDI<br />

VARIAZIONE STRUMENTI DI CAPITALE<br />

DERIVATI SU PROPRIE AZIONI<br />

Capitale:<br />

a) azioni ordinarie 10.012.413 10.012.413 3.624 454 10.016.491 9.637.125 379.366<br />

b) altre azioni 12.120 12.120 12.120 12.120<br />

Sovrapprezzi<br />

di emissione 41.091.961 41.091.961 (2.982) 41.088.979 39.322.433 1.766.546<br />

Riserve:<br />

a) di ut<strong>il</strong>i 12.570.882 12.570.882 861.975 (113.595) (454) 13.318.808 12.348.115 970.693<br />

b) altre 3.612.656 3.612.656 (84.138) 44.702 3.573.220 3.454.479 118.741<br />

Riserve da valutazione (1.237.158) (1.237.158) (339) (170.711) (1.408.208) (1.364.450) (43.758)<br />

Azioni proprie (4.218) (4.218) (881) (5.099) (4.939) (160)<br />

Ut<strong>il</strong>e (Perdita)<br />

di periodo 1.644.569 1.644.569 (861.975) (782.594) 1.526.128 1.526.128 1.320.696 205.432<br />

Patrimonio<br />

netto totale 67.703.225 - 67.703.225 - (782.594) (198.311) - - - - - 44.702 1.355.417 68.122.439 64.725.579 3.396.860<br />

Patrimonio<br />

netto del Gruppo 64.224.045 64.224.045 - (558.110) (194.465) 44.702 1.209.407 64.725.579<br />

Patrimonio<br />

netto di terzi 3.479.180 3.479.180 - (224.484) (3.846) 146.010 3.396.860<br />

1. Rappresenta gli effetti sulle Stock Option, sulle Performance Share e sulle Discount and Matching Share connesse ai piani ESOP.<br />

STOCK OPTIONS 1<br />

REDDITIVITÀ COMPLESSIVA 1° SEMESTRE 2011<br />

PATRIMONIO NETTO TOTALE<br />

AL 30.06.2011<br />

PATRIMONIO NETTO DEL GRUPPO<br />

AL 30.06.2011<br />

PATRIMONIO NETTO DI TERZI<br />

AL 30.06.2011<br />

La voce “Riserve di ut<strong>il</strong>i - Variazioni di riserve” comprende gli effetti conseguenti alla revisione dei criteri ut<strong>il</strong>izzati dal Gruppo per la r<strong>il</strong>evazione di alcune<br />

poste incassate da società partecipate al fine di meglio rifletterne gli effetti economici.<br />

86 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2010 (migliaia di €)<br />

ESISTENZE AL 31.12.2009<br />

MODIFICA SALDI APERTURA<br />

ESISTENZE AL 1.1.2010<br />

ALLOCAZIONE<br />

RISULTATO ESERCIZIO<br />

PRECEDENTE<br />

RISERVE<br />

DIVIDENDI E ALTRE DESTINAZIONI<br />

VARIAZIONI DI RISERVE<br />

VARIAZIONI DEL PERIODO<br />

OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO<br />

EMISSIONE NUOVE AZIONI<br />

ACQUISTO AZIONI PROPRIE<br />

DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA DIVIDENDI<br />

VARIAZIONE STRUMENTI DI CAPITALE<br />

DERIVATI SU PROPRIE AZIONI<br />

Capitale:<br />

a) azioni ordinarie 8.753.723 8.753.723 (9.241) 1.258.921 10.003.403 9.636.671 366.732<br />

b) altre azioni 12.120 12.120 12.120 12.120<br />

Sovrapprezzi<br />

di emissione 38.344.175 38.344.175 563 2.740.893 41.085.631 39.322.433 1.763.198<br />

Riserve:<br />

a) di ut<strong>il</strong>i 11.268.580 11.268.580 1.356.097 2.546 (477) 12.626.746 11.685.191 941.555<br />

b) altre 3.842.792 3.842.792 (66.237) (83.254) (108) 3.693.193 3.574.452 118.741<br />

Riserve da valutazione (1.358.079) (1.358.079) 180 907.459 (450.440) (467.403) 16.963<br />

Azioni proprie (6.019) (6.019) 1.847 (4.172) (4.159) (13)<br />

Ut<strong>il</strong>e (Perdita)<br />

di periodo 2.034.620 2.034.620 (1.356.097) (678.523) 787.312 787.312 668.704 118.608<br />

Patrimonio<br />

netto totale 62.891.912 - 62.891.912 - (678.523) (70.342) 3.916.083 - - - - (108) 1.694.771 67.753.793 64.428.009 3.325.784<br />

Patrimonio<br />

netto del Gruppo 59.689.672 59.689.672 (561.768) (66.503) 3.916.083 (108) 1.450.633 64.428.009<br />

Patrimonio<br />

netto di terzi 3.202.240 3.202.240 (116.755) (3.839) 244.138 3.325.784<br />

1. Rappresenta gli effetti sulle Stock Option, sulle Performance Share e sulle Restricted Share.<br />

STOCK OPTIONS 1<br />

REDDITIVITÀ COMPLESSIVA 1° SEMESTRE 2010<br />

PATRIMONIO NETTO TOTALE<br />

AL 30.06.2010<br />

PATRIMONIO NETTO DEL GRUPPO<br />

AL 30.06.2010<br />

PATRIMONIO NETTO DI TERZI<br />

AL 30.06.2010<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

87


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Schemi di B<strong>il</strong>ancio consolidato<br />

Rendiconto finanziario consolidato (metodo indiretto)<br />

Rendiconto finanziario consolidato (metodo indiretto) (migliaia di €)<br />

1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE 2010<br />

A. ATTIVITÀ OPERATIVA<br />

1. Gestione 5.117.005 (599.278)<br />

- risultato del periodo (+/-) 1.320.696 668.704<br />

- plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività<br />

valutate al fair value (+/-) (532.056) (5.345.989)<br />

- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) (60.179) (11.204)<br />

- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 1.844.347 2.591.296<br />

- rettifiche/riprese di valore nette su immob<strong>il</strong>izzazioni materiali e immateriali (+/-) 743.863 765.675<br />

- accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 729.561 474.668<br />

- premi netti non incassati (-) - -<br />

- altri proventi e oneri assicurativi non incassati (+/-) - -<br />

- imposte e tasse non liquidate (+) 868.877 262.462<br />

- altri aggiustamenti (+/-) 201.896 (4.890)<br />

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 4.927.629 (19.791.591)<br />

- attività finanziarie detenute per la negoziazione 15.798.516 (12.485.779)<br />

- attività finanziarie valutate al fair value (1.722.162) (6.728.622)<br />

- attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita 26.929 (5.725.410)<br />

- crediti verso banche (1.431.426) (1.907.739)<br />

- crediti verso clientela (9.946.021) 7.327.267<br />

- altre attività 2.201.793 (271.308)<br />

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (9.408.030) 12.644.744<br />

- debiti verso banche 4.193.967 7.955.543<br />

- debiti verso clientela 5.996.133 7.001.810<br />

- titoli in circolazione (1.942.616) (28.975.813)<br />

- passività finanziarie di negoziazione (16.061.416) 25.410.140<br />

- passività finanziarie valutate al fair value (202.699) (188.980)<br />

- altre passività (1.391.399) 1.442.044<br />

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 636.604 (7.746.125)<br />

B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO<br />

1. Liquidità generata/assorbita da<br />

- partecipazioni (7.623) (36.492)<br />

- dividendi incassati su partecipazioni 41.590 91.517<br />

- attività finanziarie detenute sino alla scadenza 599.662 (208.198)<br />

- attività materiali 35.940 (232.128)<br />

- attività immateriali (199.103) (141.331)<br />

- acquisti/vendite di società controllate e di rami d'azienda 1.628 82.949<br />

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento 472.094 (443.683)<br />

C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA<br />

- emissioni/acquisti di azioni proprie - 3.916.083<br />

- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -<br />

- distribuzione dividendi e altre finalità (866.732) (628.632)<br />

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (866.732) 3.287.451<br />

LIQUIDITÀ NETTA GENERATA /ASSORBITA NEL PERIODO 241.966 (4.902.357)<br />

LEGENDA:<br />

(+) generata;<br />

(-) assorbita.<br />

88 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Segue: Rendiconto finanziario consolidato (metodo indiretto)<br />

Riconc<strong>il</strong>iazione (migliaia di €)<br />

1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE 2010<br />

Cassa e disponib<strong>il</strong>ità liquide all'inizio del periodo 6.414.097 11.986.797<br />

Liquidità totale generata/assorbita nel periodo 241.966 (4.902.357)<br />

Cassa e disponib<strong>il</strong>ità liquide: effetto della variazione dei cambi (59.855) 140.303<br />

Cassa e disponib<strong>il</strong>ità liquide alla chiusura del periodo 6.596.208 7.224.743<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

89


Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i 93<br />

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato 133<br />

Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato 153<br />

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche<br />

di copertura 163<br />

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato 221<br />

Parte H - Operazioni con parti correlate 229<br />

Parte I - Accordi di pagamento basati su propri<br />

strumenti patrimoniali 233<br />

Parte L - Informativa di settore 237<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

91


Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i<br />

A.1 - Parte generale 94<br />

Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi<br />

contab<strong>il</strong>i internazionali 94<br />

Sezione 2 - Principi generali di redazione 94<br />

Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento 95<br />

Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento 126<br />

Sezione 5 - Altri aspetti 126<br />

A.2 - Parte relativa alle principali voci di b<strong>il</strong>ancio 127<br />

A.3 - Informativa sul fair value 127<br />

A.3.1 Trasferimenti tra portafogli 127<br />

A.3.2 Gerarchia del fair value 129<br />

A.3.3 Informativa sul c.d. “day one profit/loss” 130<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

93


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i<br />

A.1 - Parte generale<br />

Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contab<strong>il</strong>i internazionali<br />

La presente Relazione finanziaria semestrale consolidata è redatta in conformità ai principi contab<strong>il</strong>i emanati dall’International Accounting Standards<br />

Board (IASB), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea fino al 30 giugno 2011, come previsto dal Regolamento<br />

dell’Unione Europea n. 1606/2002 recepito in Italia dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38 ed ai sensi dell’art. 154-ter comma 3 del Testo<br />

Unico della Finanza (TUF, D. Lgs. 24/2/1998 n. 58).<br />

La Relazione finanziaria semestrale consolidata, come prescritto dal comma 2 del richiamato articolo del TUF, comprende <strong>il</strong> B<strong>il</strong>ancio consolidato<br />

semestrale abbreviato, la Relazione intermedia sulla gestione e l’Attestazione prevista dall’art. 154-bis comma 5 dello stesso TUF.<br />

In particolare, <strong>il</strong> contenuto del B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato è conforme al principio contab<strong>il</strong>e internazionale applicab<strong>il</strong>e per l’informativa<br />

finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 del citato IAS 34, <strong>il</strong> Gruppo si è avvalso della facoltà di redigere <strong>il</strong> B<strong>il</strong>ancio consolidato<br />

semestrale in versione abbreviata.<br />

Il B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato è sottoposto a revisione contab<strong>il</strong>e limitata da parte della Società di revisione KPMG S.p.A..<br />

Sezione 2 - Principi generali di redazione<br />

La redazione della presente Relazione finanziaria semestrale consolidata è avvenuta, come detto sopra, in base ai principi contab<strong>il</strong>i internazionali<br />

omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell’applicazione, sono stati ut<strong>il</strong>izzati i seguenti documenti, seppure non<br />

omologati dalla Commissione Europea:<br />

• Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements, emanato dallo IASB nel 2001;<br />

• Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall’IFRIC (International Financial<br />

Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi contab<strong>il</strong>i emanati;<br />

• i documenti interpretativi sull’applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall’Organismo Italiano di Contab<strong>il</strong>ità (OIC) e dall’Associazione Bancaria<br />

Italiana (ABI).<br />

Il B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal<br />

Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto finanziario (elaborato applicando <strong>il</strong> metodo “indiretto”) dalle Note <strong>il</strong>lustrative e dagli Allegati.<br />

A questo riguardo si è fatto riferimento agli schemi emanati dalla Banca d’Italia con la circolare 262 del 22 dicembre 2005 (1° aggiornamento del<br />

18 novembre 2009), esponendo <strong>il</strong> confronto delle risultanze semestrali, per lo stato patrimoniale, con i dati al 31 dicembre 2010, mentre per <strong>il</strong> conto<br />

economico, la redditività complessiva, le variazioni del patrimonio netto ed <strong>il</strong> rendiconto finanziario con i dati del corrispondente periodo dell’esercizio<br />

precedente (30 giugno 2010).<br />

Gli schemi di b<strong>il</strong>ancio e le Note <strong>il</strong>lustrative, salvo quando diversamente indicato, sono redatti in migliaia di euro.<br />

Nella redazione della presente Relazione finanziaria semestrale consolidata si è ritenuto appropriato l’ut<strong>il</strong>izzo del presupposto della continuità aziendale.<br />

Si ritiene infatti che, allo stato attuale, non sussistano incertezze circa la capacità dell’impresa di proseguire la propria attività in conformità a quanto<br />

previsto dal principio contab<strong>il</strong>e internazionale IAS 1. I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi<br />

di competenza, di r<strong>il</strong>evanza e significatività dell’informazione contab<strong>il</strong>e e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali criteri non<br />

hanno subito modifiche rispetto all’esercizio precedente.<br />

Rischi ed incertezze legati all’ut<strong>il</strong>izzo di stime<br />

In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l’applicazione dei principi contab<strong>il</strong>i e gli<br />

importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi r<strong>il</strong>evati in b<strong>il</strong>ancio. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri<br />

fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare <strong>il</strong> valore contab<strong>il</strong>e delle attività e delle passività che non è fac<strong>il</strong>mente<br />

desumib<strong>il</strong>e da altre fonti.<br />

In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle più r<strong>il</strong>evanti poste valutative iscritte nel B<strong>il</strong>ancio<br />

consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2011, così come previsto dai principi contab<strong>il</strong>i e dalle normative di riferimento sopra descritti. Detti<br />

processi sono basati in larga misura su stime di recuperab<strong>il</strong>ità futura dei valori iscritti in b<strong>il</strong>ancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti e sono<br />

stati effettuati in un’ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.<br />

I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 30 giugno 2011. Il processo valutativo è risultato particolarmente complesso in considerazione<br />

della persistente incertezza riscontrab<strong>il</strong>e nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti livelli di volat<strong>il</strong>ità riscontrab<strong>il</strong>i nei<br />

parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione, sia da indicatori di deterioramento della qualità del credito ancora elevati.<br />

I parametri e le informazioni ut<strong>il</strong>izzati per la verifica dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da detti fattori che potrebbero<br />

registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedib<strong>il</strong>i, talchè non si possono escludere conseguenti effetti sui futuri valori di b<strong>il</strong>ancio.<br />

94<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono r<strong>il</strong>evate nel periodo in cui la revisione viene<br />

effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è r<strong>il</strong>evata nel<br />

periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.<br />

Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito:<br />

• nella determinazione del fair value relativo alle posizioni <strong>il</strong>liquide;<br />

• nei crediti e, in generale, nelle attività finanziarie;<br />

• nel trattamento di fine rapporto e in altri benefici dovuti ai dipendenti;<br />

• nei fondi per rischi e oneri;<br />

• nella valutazione dell’avviamento e delle altre attività immateriali;<br />

la cui quantificazione è prevalentemente legata sia all’evoluzione del contesto socio-economico nazionale e internazionale, sia all’andamento dei<br />

mercati finanziari, che provocano conseguenti riflessi sull’andamento dei tassi, sulla fluttuazione dei prezzi, sulle basi attuariali e, più in generale, sul<br />

merito creditizio delle controparti.<br />

Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento<br />

Di seguito si espongono i criteri e i principi di consolidamento adottati nella predisposizione della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30<br />

giugno 2011.<br />

Situazioni oggetto di consolidamento<br />

Per <strong>il</strong> consolidamento al 30 giugno 2011 sono stati ut<strong>il</strong>izzati:<br />

• la situazione semestrale di <strong>UniCredit</strong> S.p.A.;<br />

• le situazioni semestrali delle altre Società consolidate integralmente, con le eccezioni evidenziate al punto successivo, opportunamente riclassificate<br />

ed adeguate per tener conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarle ai principi contab<strong>il</strong>i internazionali IAS/IFRS;<br />

• per <strong>il</strong> subgruppo Leasing, facente capo a <strong>UniCredit</strong> Leasing S.p.A.:<br />

- la situazione individuale semestrale di <strong>UniCredit</strong> Leasing S.p.A.;<br />

- le situazioni individuali semestrali delle società oggetto di consolidamento proporzionale entrate a far parte dell’area di consolidamento nel corso<br />

del primo semestre del 2011;<br />

- <strong>il</strong> subconsolidato semestrale della componente austriaca, comprendente <strong>UniCredit</strong> Leasing (Austria) GMBH e le sue controllate;<br />

- <strong>il</strong> subconsolidato semestrale della componente CEE, comprendente tutte le controllate dirette e indirette della capogruppo <strong>UniCredit</strong> Leasing S.p.A.<br />

operanti nella regione.<br />

La conversione degli importi espressi in valuta estera avviene per lo stato patrimoniale al cambio di fine periodo; per <strong>il</strong> conto economico è invece<br />

ut<strong>il</strong>izzato <strong>il</strong> cambio medio, ritenuto una valida approssimazione del cambio in essere alla data dell’operazione.<br />

Le relazioni delle principali Società consolidate integralmente, predisposte secondo gli IAS/IFRS ai fini della relazione finanziaria semestrale consolidata,<br />

sono assoggettate a revisione contab<strong>il</strong>e limitata da parte di primarie Società di revisione.<br />

Società controllate<br />

Sono controllate quelle società nelle quali:<br />

• si possiede, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, più della metà dei diritti di voto di un’impresa a meno che, in casi<br />

eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che tale possesso non costituisce controllo;<br />

• si possiede la metà, o una quota minore, dei voti esercitab<strong>il</strong>i in assemblea e si ha:<br />

- <strong>il</strong> controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con altri investitori;<br />

- <strong>il</strong> potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell’entità in virtù di una clausola statutaria o di un contratto;<br />

- <strong>il</strong> potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario, e<br />

la gestione dell’impresa compete a quel consiglio o organo;<br />

- <strong>il</strong> potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute del consiglio di amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario,<br />

e la gestione dell’impresa compete a quel consiglio o organo.<br />

L’esistenza e l’effetto di diritti di voto potenziali che siano effettivamente esercitab<strong>il</strong>i o convertib<strong>il</strong>i sono presi in considerazione all’atto di valutare se<br />

una società ha <strong>il</strong> potere o meno di governare le politiche finanziarie e gestionali di un’altra impresa.<br />

Tra le controllate sono comprese anche eventuali società a destinazione specifica (“special purpose entities”) che debbano essere incluse in virtù di<br />

quanto previsto dal SIC 12.<br />

Quest’ultimo, infatti, richiede di consolidare le special purpose entities per le quali, in concreto, la società mantiene la maggioranza dei rischi e benefici<br />

derivanti dalle attività poste in essere oppure quelle su cui la società esercita <strong>il</strong> controllo. L’esistenza di una partecipazione nel capitale di queste<br />

società a destinazione specifica non è r<strong>il</strong>evante a tale riguardo.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

95


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

Pertanto <strong>il</strong> consolidamento delle società a destinazione specifica, in applicazione del SIC 12, produce gli stessi effetti del consolidamento integrale.<br />

La quota di pertinenza di terzi nelle società a destinazione specifica, consolidate in applicazione del SIC 12, è riconosciuta come risultato di pertinenza<br />

di terzi.<br />

Il valore contab<strong>il</strong>e delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente o proporzionalmente, detenute dalla Capogruppo o dalle altre<br />

società del Gruppo, è eliminato - a fronte dell’assunzione delle attività e passività delle partecipate - in contropartita della corrispondente frazione di<br />

patrimonio netto di pertinenza del Gruppo.<br />

I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori b<strong>il</strong>ancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell’area<br />

di consolidamento sono elisi integralmente o proporzionalmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.<br />

I costi e i ricavi di una controllata sono inclusi nel consolidato a partire dalla data di acquisizione del controllo. I costi e i ricavi di una controllata<br />

ceduta sono inclusi nel conto economico consolidato fino alla data della cessione, vale a dire fino al momento in cui si cessa di avere <strong>il</strong> controllo della<br />

partecipata. La differenza tra <strong>il</strong> corrispettivo di cessione della controllata e <strong>il</strong> valore contab<strong>il</strong>e delle sue attività nette alla stessa data, è r<strong>il</strong>evata nel Conto<br />

economico alla voce 270. “Ut<strong>il</strong>i (Perdite) da cessione di investimenti” per le società oggetto di consolidamento integrale e proporzionale.<br />

La quota di pertinenza di terzi è presentata nello Stato patrimoniale alla voce 210. “Patrimonio di pertinenza di terzi”, separatamente dalle passività e<br />

dal patrimonio netto di pertinenza del Gruppo. Anche nel Conto economico la quota di pertinenza di terzi è presentata separatamente alla voce 330.<br />

“Ut<strong>il</strong>e (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi”.<br />

Per le società che sono incluse per la prima volta nell’area di consolidamento, <strong>il</strong> fair value del costo sostenuto per ottenere <strong>il</strong> controllo di tale<br />

partecipazione, inclusivo degli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione.<br />

Società collegate<br />

Una società collegata è un’impresa nella quale la partecipante esercita un’influenza notevole e che non è né una controllata né una joint-venture.<br />

L’influenza notevole si presume quando la partecipante detiene, direttamente o indirettamente, almeno <strong>il</strong> 20% del capitale di un’altra società.<br />

Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo <strong>il</strong> metodo del patrimonio netto. La partecipazione nelle società collegate include<br />

l’avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l’acquisizione. La partecipazione agli ut<strong>il</strong>i e alle perdite post-acquisizione delle collegate<br />

è r<strong>il</strong>evata in Conto economico alla voce 240. “Ut<strong>il</strong>i (Perdite) delle partecipazioni”. L’eventuale distribuzione di dividendi viene portata a riduzione del<br />

valore di iscrizione della partecipazione.<br />

Se la quota di interessenza nelle perdite di una collegata eguaglia o supera <strong>il</strong> valore di iscrizione della partecipata, non sono r<strong>il</strong>evate ulteriori perdite, a<br />

meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della collegata o siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.<br />

I profitti non realizzati sulle transazioni fra <strong>il</strong> Gruppo e le sue collegate sono eliminati nella stessa percentuale della partecipazione del Gruppo agli ut<strong>il</strong>i<br />

delle collegate stesse. Anche le perdite non realizzate sono eliminate, a meno che le transazioni effettuate diano evidenza di una perdita di valore delle<br />

attività negoziate.<br />

Le riserve da valutazione delle società collegate, registrate in contropartita delle variazioni di valore dei fenomeni a tal fine r<strong>il</strong>evanti, sono evidenziate<br />

separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.<br />

Joint ventures<br />

Sono considerate società controllate congiuntamente (cd. joint ventures) quelle partecipate nelle quali è contrattualmente stab<strong>il</strong>ita la condivisione del<br />

controllo con altri partecipanti; <strong>il</strong> controllo congiunto esiste solamente quando per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative alla società<br />

è richiesto <strong>il</strong> consenso unanime di tutte le parti che condividono <strong>il</strong> controllo. Le partecipazioni in società controllate congiuntamente sono r<strong>il</strong>evate<br />

secondo <strong>il</strong> metodo del consolidamento proporzionale.<br />

Nella tabella seguente sono elencate le società incluse nell’area di consolidamento, oltre alle società valutate secondo <strong>il</strong> metodo del patrimonio netto.<br />

96<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

A.IMPRESE<br />

A.1 SOCIETÀ CONSOLIDATE INTEGRALMENTE<br />

1 UNICREDIT SPA ROMA CAPOGRUPPO<br />

2 A&T-PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. POTSDAMER MONACO DI<br />

1 GRUNDSTUCKSAKTIENGESELLSCHAFT AM<br />

66,67<br />

PLATZ BERLIN KG<br />

BAVIERA<br />

POTSDAMER PLATZ (HAUS VATERLAND)<br />

3 ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH<br />

& CO. OBERBAUM CITY KG<br />

4 ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH<br />

& CO. PARKKOLONNADEN KG<br />

5 ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH<br />

& CO. STUTTGART KRONPRINZSTRASSE KG<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 SIRIUS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS<br />

GMBH<br />

100,00 98,11<br />

GRUNWALD 1 A&T-PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO.<br />

100,00 98,11<br />

POTSDAMER PLATZ BERLIN KG<br />

GRUNWALD 1 HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG 100,00 98,11<br />

6 ACTIVE ASSET MANAGEMENT GMBH GRUNWALD 1 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 100,00<br />

7 AGROB IMMOBILIEN AG ISMANING 1 HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG 52,72 75,02<br />

8 AI BETEILIGUNG GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

9 ALINT 458 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT BAD HOMBURG 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

M.B.H.<br />

10 ALLEGRO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

11 ALLIB LEASING S.R.O. PRAGA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

12 ALLIB NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE<br />

ZAGABRIA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

NEKRETNINAMA<br />

13 ALLIB ROM S.R.L. BUCAREST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

14 ALMS LEASING GMBH. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00<br />

15 ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD. GEORGE TOWN 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

16 ALTUS ALPHA PLC DUBLINO 4 UNICREDIT BANK AG ….<br />

(3)<br />

17 ALV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

18 ANI LEASING IFN S.A. BUCAREST 1 UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH 10,01<br />

UNICREDIT LEASING S.P.A. 89,99<br />

19 ANTARES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

99,80 100,00<br />

20 ANTUS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS<br />

GMBH<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 HVB PROJEKT GMBH 90,00<br />

21 ARABELLA FINANCE LTD. DUBLINO 4 UNICREDIT BANK AG ….<br />

(3)<br />

22 ARANY PENZUGYI LIZING ZRT. BUDAPEST 1 UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. 100,00<br />

23 ARGENTAURUS IMMOBILIEN-VERMIETUNGS- UND<br />

VERWALTUNGS GMBH<br />

24 ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 HVB PROJEKT GMBH 100,00<br />

VIENNA 1 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT 99,80 100,00<br />

M.B.H.<br />

25 ARRONDA IMMOBILIENVERWALTUNGS GMBH MONACO DI<br />

1 HVB PROJEKT GMBH 100,00<br />

BAVIERA<br />

26 ARTIST MARKETING ENTERTAINMENT GMBH VIENNA 1 MY BETEILIGUNGS GMBH 100,00<br />

27 AS UNICREDIT BANK RIGA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

28 ATF CAPITAL B.V. ROTTERDAM 1 JSC ATF BANK 100,00<br />

29 ATF FINANCE JSC ALMATY CITY 1 JSC ATF BANK 100,00<br />

30 ATF INKASSATSIYA LTD ALMATY CITY 1 JSC ATF BANK 100,00<br />

31 ATLANTERRA IMMOBILIENVERWALTUNGS GMBH MONACO DI<br />

1 HVB PROJEKT GMBH 90,00<br />

BAVIERA<br />

32 AUFBAU DRESDEN GMBH MONACO DI<br />

1 HVB PROJEKT GMBH 100,00<br />

BAVIERA<br />

33 AUSTRIA LEASING GMBH VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER<br />

0,40<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT 99,40 99,60<br />

M.B.H.<br />

34 AUTOGYOR INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

35 AWT HANDELS GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 AWT INTERNATIONAL TRADE GMBH 100,00<br />

36 AWT INTERNATIONAL TRADE GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

37 B.I. INTERNATIONAL LIMITED GEORGE TOWN 1 TRINITRADE VERMOGENSVERWALTUNGS-<br />

GESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG<br />

100,00<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

97


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

38 BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

39 BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH & CO BETA VERMIETUNGS VIENNA 1 BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH 99,90<br />

OG<br />

40 BA BETRIEBSOBJEKTE PRAHA SPOL.S.R.O. PRAGA 1 BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH 100,00<br />

41 BA CA LEASING (DEUTSCHLAND) GMBH BAD HOMBURG 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 94,90<br />

42 BA CA SECUND LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

43 BA CREDITANSTALT BULUS EOOD SOFIA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

44 BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00<br />

45 BA GVG-HOLDING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

46 BA IMMO GEWINNSCHEIN FONDS VIENNA 4 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG ….<br />

(3)<br />

47 BA PRIVATE EQUITY GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

48 BA- ALPINE HOLDINGS, INC. WILMINGTON 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

49 BA-CA ANDANTE LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00<br />

50 BA-CA FINANCE (CAYMAN) II LIMITED GEORGE TOWN 1 ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD. 100,00<br />

51 BA-CA FINANCE (CAYMAN) LIMITED GEORGE TOWN 1 ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD. 100,00<br />

52 BA-CA INFRASTRUCTURE FINANCE ADVISORY GMBH VIENNA 1 ZETA FUNF HANDELS GMBH 100,00<br />

53 BA-CA LEASING DREI GARAGEN GMBH VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 99,80 100,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

54 BA-CA LEASING MAR IMMOBILIEN LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

55 BA-CA LEASING MODERATO D.O.O. LJUBLJANA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

56 BA-CA LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00<br />

57 BA-CA MARKETS & INVESTMENT BETEILIGUNG GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

58 BA-CA PRESTO LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

59 BA-CA WIEN MITTE HOLDING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

60 BA-CREDITANSTALT LEASING ANGLA SP. Z O.O. VARSAVIA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

61 BA/CA-LEASING BETEILIGUNGEN GMBH VIENNA 1 CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 99,80 100,00<br />

62 BA/CA-LEASING FINANZIERUNG GMBH VIENNA 1 BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT<br />

100,00<br />

M.B.H.<br />

63 BAC FIDUCIARIA SPA DOGANA 1 BANCA AGRICOLA COMMERCIALE DELLA R.S.M. 100,00<br />

S.P.A.<br />

64 BACA CENA IMMOBILIEN LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

65 BACA CHEOPS LEASING GMBH VIENNA 1 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT 99,80 100,00<br />

M.B.H.<br />

66 BACA HYDRA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

67 BACA KOMMUNALLEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00<br />

68 BACA LEASING ALFA S.R.O. PRAGA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

69 BACA LEASING CARMEN GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

70 BACA LEASING GAMA S.R.O. PRAGA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

71 BACA LEASING UND BETEILGUNGSMANAGEMENT GMBH VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 98,80 99,00<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 1,00<br />

72 BACA NEKRETNINE DOO BANJA LUKA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

73 BACA ROMUS IFN S.A. BUCAREST 1 UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH 10,01<br />

UNICREDIT LEASING S.P.A. 89,99<br />

74 BACA-LEASING AQUILA INGATLANHASNOSITO KORLATOLT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

75 BACA-LEASING GEMINI INGATLANHASZNOSITO BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG<br />

76 BACA-LEASING NERO INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

77 BACA-LEASING OMIKRON INGATLANHASZNOSTO BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG<br />

78 BACA-LEASING URSUS INGATLANHASZNOSITO BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG<br />

79 BACAL ALPHA DOO ZA POSLOVANJE NEKRETNINAMA ZAGABRIA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

80 BACAL BETA NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE ZAGABRIA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

NEKRETNINAMA<br />

81 BAL CARINA IMMOBILIEN LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

98<br />

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

82 BAL DEMETER IMMOBILIEN LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

99,80 100,00<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

83 BAL HESTIA IMMOBILIEN LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

84 BAL HORUS IMMOBILIEN LEASING GMBH VIENNA 1 CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 99,80 100,00<br />

85 BAL HYPNOS IMMOBILIEN LEASING GMBH VIENNA 1 CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 99,80 100,00<br />

86 BAL LETO IMMOBILIEN LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

99,80 100,00<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

87 BAL OSIRIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

88 BAL PAN IMMOBILIEN LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

89 BAL SOBEK IMMOBILIEN LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

99,80 100,00<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

90 BALEA SOFT GMBH & CO. KG AMBURGO 1 UNICREDIT LEASING GMBH 100,00<br />

91 BALEA SOFT VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH AMBURGO 1 UNICREDIT LEASING GMBH 100,00<br />

92 BANCA AGRICOLA COMMERCIALE DELLA R.S.M. S.P.A. BORGO MAGGIORE 1 UNICREDIT SPA 85,35<br />

93 BANDON LEASING LTD. DUBLINO 4 UNICREDIT BANK AG ….<br />

(3)<br />

94 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING<br />

IMMOBILIENANLAGEN GMBH<br />

VIENNA 1 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

99,80 100,00<br />

95 BANK AUSTRIA FINANZSERVICE GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

96 BANK AUSTRIA GLOBAL INFORMATION SERVICES GMBH VIENNA 1 UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES<br />

100,00<br />

SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI<br />

97 BANK AUSTRIA HUNGARIA BETA LEASING KORLATOLT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

FELELOSSEGU TSRSASAG<br />

98 BANK AUSTRIA IMMOBILIENSERVICE GMBH VIENNA 1 PLANETHOME AG 100,00<br />

99 BANK AUSTRIA LEASING ARGO IMMOBILIEN LEASING<br />

GMBH<br />

VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

99,80 100,00<br />

100 BANK AUSTRIA LEASING HERA IMMOBILIEN LEASING<br />

GMBH<br />

101 BANK AUSTRIA LEASING IKARUS IMMOBILIEN LEASING<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

102 BANK AUSTRIA LEASING MEDEA IMMOBILIEN LEASING<br />

GMBH<br />

VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

99,80 100,00<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

103 BANK AUSTRIA REAL INVEST CLIENT INVESTMENT GMBH VIENNA 1 BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH 100,00<br />

104 BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 94,95<br />

105 BANK AUSTRIA REAL INVEST IMMOBILIEN-<br />

VIENNA 1 BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH 100,00<br />

KAPITALANLAGE GMBH<br />

106 BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

107 BANK PEKAO SA VARSAVIA 1 UNICREDIT SPA 59,24<br />

108 BANKHAUS NEELMEYER AG BREMA 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

109 BARODA PIONEER ASSET MANAGEMENT COMPANY LTD MUMBAI 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 51,00<br />

110 BAULANDENTWICKLUNG GDST 1682/8 GMBH & CO OEG VIENNA 1 CALG ANLAGEN LEASING GMBH 1,00<br />

CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,00<br />

111 BAVARIA UNIVERSAL FUNDING CORPORATION DELAWARE 4 UNICREDIT BANK AG ….<br />

(3)<br />

112 BDK CONSULTING LUCK 1 PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UNICREDIT BANK 100,00<br />

113 BDR ROMA PRIMA IRELAND LTD DUBLINO 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

114 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK<br />

AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00<br />

115 BIL IMMOBILIEN FONDS GMBH & CO OBJEKT PERLACH KG MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

116 BIL LEASING-FONDS GMBH & CO VELUM KG MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

117 BIL LEASING-FONDS VERWALTUNGS-GMBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

118 BIL V & V VERMIETUNGS GMBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 BIL V & V VERMIETUNGS GMBH 5,22 5,14<br />

ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH 94,78 93,87<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00 33,33<br />

1 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 100,00<br />

1 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 100,00<br />

119 BLACK FOREST FUNDING LLC DELAWARE 4 UNICREDIT BANK AG ….<br />

(3)<br />

120 BLUE CAPITAL EQUITY GMBH AMBURGO 1 WEALTHCAP INITIATOREN GMBH 100,00<br />

121 BLUE CAPITAL EQUITY MANAGEMENT GMBH AMBURGO 1 BLUE CAPITAL EQUITY GMBH 100,00<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

99


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

122 BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO. ACHTE AMBURGO 1 BLUE CAPITAL FONDS GMBH 90,91<br />

OBJEKTE GROBRITANNIEN KG<br />

WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG GMBH 9,09<br />

123 BLUE CAPITAL FONDS GMBH AMBURGO 1 WEALTHCAP INITIATOREN GMBH 100,00<br />

124 BLUE CAPITAL USA IMMOBILIEN VERWALTUNGS GMBH AMBURGO 1 BLUE CAPITAL FONDS GMBH 100,00<br />

125 BORDER LEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS- VIENNA 1 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT 99,80 100,00<br />

GESELLSCHAFTM.B.H.<br />

M.B.H.<br />

126 BREAKEVEN SRL VERONA 1 UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA 100,00<br />

127 BREWO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

VIENNA 1 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

128 BULBANK AUTO LEASING EOOD SOFIA 1 BULBANK LEASING EAD 100,00<br />

129 BULBANK LEASING EAD SOFIA 1 UNICREDIT LEASING AD 100,00<br />

130 BV GRUNDSTUCKSENTWICKLUNGS-GMBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 HVB IMMOBILIEN AG 100,00<br />

131 BV GRUNDSTUCKSENTWICKLUNGS-GMBH & CO.<br />

VERWALTUNGS-KG<br />

132 CA-LEASING ALPHA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

133 CA-LEASING BETA 2 INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

134 CA-LEASING DELTA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

MONACO DI<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

99,80 100,00<br />

135 CA-LEASING EPSILON INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

136 CA-LEASING EURO, S.R.O. PRAGA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

137 CA-LEASING KAPPA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

138 CA-LEASING LAMBDA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

139 CA-LEASING OMEGA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

140 CA-LEASING OVUS S.R.O. PRAGA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

141 CA-LEASING PRAHA S.R.O. PRAGA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

142 CA-LEASING SENIOREN PARK GMBH VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 99,80 100,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

143 CA-LEASING TERRA POSLOVANJE Z NEPREMICNINAMI LJUBLJANA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

D.O.O.<br />

144 CA-LEASING YPSILON INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

145 CA-LEASING ZETA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

146 CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

147 CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT 100,00<br />

148 CAC REAL ESTATE, S.R.O. PRAGA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

149 CAC-IMMO SRO CESKE<br />

1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

BUDEJOVICE<br />

150 CAFU VERMOGENSVERWALTUNG GMBH & CO. OG VIENNA 1 SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT 100,00<br />

151 CAL-PAPIER INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

152 CALG 307 MOBILIEN LEASING GMBH VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 98,80 99,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 1,00<br />

153 CALG 443 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 98,80 99,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 1,00<br />

154 CALG 445 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00<br />

155 CALG 451 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH VIENNA 1 CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 99,80 100,00<br />

156 CALG ALPHA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH VIENNA 1 CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 99,80 100,00<br />

157 CALG ANLAGEN LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

100 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

DENOMINAZIONE<br />

158 CALG ANLAGEN LEASING GMBH & CO<br />

GRUNDSTUCKVERMIETUNG UND -VERWALTUNG KG<br />

SEDE<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

1 CALG ANLAGEN LEASING GMBH 99,90 100,00<br />

159 CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH VIENNA 1 CALG ANLAGEN LEASING GMBH 99,80 100,00<br />

160 CALG GAMMA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00<br />

161 CALG GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 74,80 75,00<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 25,00<br />

162 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH VIENNA 1 CALG ANLAGEN LEASING GMBH 99,80 100,00<br />

163 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1050 WIEN, VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00<br />

SIEBENBRUNNENGASSE 10-21 OG<br />

164 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1120 WIEN, VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00<br />

SCHONBRUNNER SCHLOSS-STRASSE 38-42 OG<br />

165 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT ACHT VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00<br />

OG<br />

166 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT FUNF VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00<br />

OG<br />

167 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT VIER VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00<br />

OG<br />

168 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT ZEHN VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00<br />

OG<br />

169 CALG MINAL GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH VIENNA 1 CALG ANLAGEN LEASING GMBH 99,80 100,00<br />

170 CAMERON GRANVILLE 2 ASSET MANAGEMENT INC TAGUIG 1 CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT (SPV- 100,00<br />

AMC) , INC<br />

171 CAMERON GRANVILLE 3 ASSET MANAGEMENT INC. TAGUIG 1 CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT (SPV- 100,00<br />

AMC) , INC<br />

172 CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT (SPV-AMC), TAGUIG 1 HVB ASIA LIMITED 100,00<br />

INC<br />

173 CARD COMPLETE SERVICE BANK AG VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 50,10<br />

174 CARDS & SYSTEMS EDV-DIENSTLEISTUNGS GMBH VIENNA 1 CARD COMPLETE SERVICE BANK AG 5,00<br />

DINERS CLUB CEE HOLDING AG 1,00<br />

UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 52,00<br />

175 CBD INTERNATIONAL SP.ZO.O. VARSAVIA 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL<br />

100,00<br />

PROJEKTMANAGEMENT GMBH<br />

176 CDM CENTRALNY DOM MAKLERSKI PEKAO SA VARSAVIA 1 BANK PEKAO SA 100,00<br />

177 CEAKSCH VERWALTUNGS GMBH VIENNA 1 BA-CA MARKETS & INVESTMENT BETEILIGUNG<br />

100,00<br />

GMBH<br />

178 CENTAR KAPTOL DOO ZAGABRIA 1 ZAGREBACKA BANKA DD 100,00<br />

179 CENTER HEINRICH-COLLIN-STRASSE1 VERMIETUNGS VIENNA 4 BA IMMO GEWINNSCHEIN FONDS ….<br />

(3)<br />

GMBH U.CO KEG<br />

180 CENTRAL EUROPEAN CONFECTIONERY HOLDINGS B.V. AMSTERDAM 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

181 CENTRUM BANKOWOSCI BEZPOSREDNIEJ SPOLKA Z CRACOVIA 1 BANK PEKAO SA 100,00<br />

OGRANICZONA ODPOWIEDZIALNOSC<br />

182 CENTRUM KART SA VARSAVIA 1 BANK PEKAO SA 100,00<br />

183 CHARADE LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 74,80 75,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 25,00<br />

184 CHEFREN LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00<br />

185 CHRISTOPH REISEGGER GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 LASSALLESTRASSE BAU-, PLANUNGS-,<br />

100,00<br />

ERRICHTUNGS- UND VERWERTUNGSGESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

186 CIVITAS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

187 CJSC BANK SIBIR OMSK CITY 1 JSC ATF BANK 100,00<br />

188 CLOSED JOINT-STOCK COMPANY UNICREDIT SECURITIES MOSCA 1 AI BETEILIGUNG GMBH 99,50<br />

UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL LIMITED 0,50<br />

189 CO.RI.T. S.P.A. IN LIQUIDAZIONE ROMA 1 UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA 60,00<br />

190 COFIRI S.P.A. IN LIQUIDAZIONE ROMA 1 UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA 100,00<br />

191 COMMUNA - LEASING<br />

GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.<br />

VIENNA 1 REAL-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

99,80 100,00<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 101


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

192 CONTRA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 74,80 75,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

JAUSERN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 25,00<br />

193 CORDUSIO SOCIETÀ FIDUCIARIA PER AZIONI MILANO 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

194 CRIVELLI SRL MILANO 1 UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE<br />

100,00<br />

PER AZIONI<br />

195 CUMTERRA GESELLSCHAFT FUR<br />

IMMOBILIENVERWALTUNG MBH<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

196 DAB BANK AG MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 HVB IMMOBILIEN AG 93,85<br />

UNICREDIT BANK AG 6,15<br />

1 UNICREDIT BANK AG 77,48<br />

197 DBC SP. ZOO VARSAVIA 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT<br />

100,00<br />

M.B.H.<br />

198 DC ELEKTRONISCHE ZAHLUNGSSYSTEME GMBH VIENNA 1 KSG KARTEN-VERRECHNUNGS- UND<br />

100,00<br />

SERVICEGESELLSCHAFT M.B.H.<br />

199 DEBO LEASING IFN S.A. BUCAREST 1 UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH 10,01<br />

UNICREDIT LEASING S.P.A. 89,99<br />

200 DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS<br />

GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT ALPHA<br />

MANAGEMENT KG<br />

201 DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS<br />

GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT BETA<br />

MANAGEMENT KG<br />

202 DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS<br />

GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT GAMMA<br />

MANAGEMENT KG<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 HVB PROJEKT GMBH 100,00<br />

1 HVB PROJEKT GMBH 100,00<br />

1 HVB PROJEKT GMBH 100,00<br />

203 DINERS CLUB CEE HOLDING AG VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 99,80<br />

204 DINERS CLUB POLSKA SP.Z.O.O. VARSAVIA 1 DINERS CLUB CEE HOLDING AG 100,00<br />

205 DINERS CLUB SLOVAKIA S.R.O. BRATISLAVA 1 DINERS CLUB CEE HOLDING AG 100,00<br />

206 DIRANA LIEGENSCHAFTSVERWERTUNGSGESELLSCHAFT<br />

MBH<br />

VIENNA 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

207 DIREKTANLAGE.AT AG SALISBURGO 1 DAB BANK AG 100,00<br />

208 DLV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

209 DOMUS CLEAN REINIGUNGS GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

210 DOMUS FACILITY MANAGEMENT GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

211 DRITTE UNIPRO IMMOBILIEN-<br />

PROJEKTIERUNGSGES.M.B.H.<br />

BERLINO 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL<br />

PROJEKTMANAGEMENT GMBH<br />

212 DUODEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

213 EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 98,00<br />

214 ELEKTRA PURCHASE No. 1 LTD ST. HELIER 4 UNICREDIT BANK AG ….<br />

(3)<br />

215 ELEKTRA PURCHASE No. 18 LTD DUBLINO 4 UNICREDIT BANK AG ….<br />

(3)<br />

216 ENDERLEIN & CO. GMBH BIELEFELD 1 PLANETHOME AG 100,00<br />

217 ENTASI SRL ROMA 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

218 ERSTE ONSHORE WINDKRAFT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT<br />

MBH & CO. WINDPARK GREFRATH KG<br />

219 ERSTE ONSHORE WINDKRAFT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT<br />

MBH & CO. WINDPARK MOSE KG<br />

220 ERSTE UNIPRO IMMOBILIEN-PROJEKTIERUNGSGESELLS<br />

CHAFTM.B.H.<br />

100,00<br />

100,00<br />

OLDENBURG 1 WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG GMBH 0,07<br />

WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 68,45 68,20<br />

OLDENBURG 1 WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG GMBH 0,05 0,06<br />

WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 68,48 68,23<br />

BERLINO 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL<br />

PROJEKTMANAGEMENT GMBH<br />

221 EUROFINANCE 2000 SRL ROMA 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

222 EUROLEASE AMUN IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

M.B.H.<br />

223 EUROLEASE ANUBIS IMMOBILIEN LEASING<br />

VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

224 EUROLEASE ISIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

M.B.H.<br />

225 EUROLEASE MARDUK IMMOBILIEN LEASING<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

100,00<br />

102 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

DENOMINAZIONE<br />

226 EUROLEASE RA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

227 EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

RAPPORTO (1) SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

99,80 100,00<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

228 EUROPA FACILITY MANAGEMENT LTD. BUDAPEST 1 PIONEER INVESTMENT FUND MANAGEMENT<br />

LIMITED<br />

229 EUROPA FUND MANAGEMENT (EUROPA BEFEKTETESI<br />

ALAPKEZELO RT)<br />

BUDAPEST 1 PIONEER INVESTMENT FUND MANAGEMENT<br />

LIMITED<br />

230 EUROPE REAL-ESTATE INVESTMENT FUND HUNGARY 4 UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. ….<br />

(3)<br />

231 EUROPEAN-OFFICE-FONDS MONACO DI<br />

4 UNICREDIT BANK AG ….<br />

(3)<br />

BAVIERA<br />

232 EUROVENTURES-AUSTRIA-CA-MANAGEMENT GESMBH VIENNA 1 CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT 100,00<br />

233 EXPANDA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

234 FACTORBANK AKTIENGESELLSCHAFT VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

235 FAMILY CREDIT NETWORK SPA MILANO 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

236 FINECO LEASING S.P.A. BRESCIA 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

237 FINECO VERWALTUNG AG MONACO DI<br />

1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

BAVIERA<br />

238 FINECOBANK SPA MILANO 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

239 FMC LEASING INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

240 FMZ SAVARIA SZOLGALTATO KFT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING KFT 75,00<br />

241 FMZ SIGMA PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

99,80 100,00<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

242 FOLIA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 99,80 100,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

243 FONDO SIGMA ROMA 4 UNICREDIT SPA ….<br />

(3)<br />

244 FOOD & MORE GMBH MONACO DI<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

245 FUGATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 100,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

246 G.N.E. GLOBAL GRUNDSTUCKSVERWERTUNG<br />

VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

247 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00<br />

248 GBS GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT VIENNA 1 CALG ANLAGEN LEASING GMBH 99,00 100,00<br />

M.B.H.<br />

249 GEBAUDELEASING<br />

VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 98,80 99,00<br />

GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 1,00<br />

250 GELDILUX-TS-2007 S.A. LUSSEMBURGO 4 UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. ….<br />

(3)<br />

251 GELDILUX-TS-2008 S.A. LUSSEMBURGO 4 UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. ….<br />

(3)<br />

252 GELDILUX-TS-2010 S.A. LUSSEMBURGO 4 UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. ….<br />

(3)<br />

253 GEMEINDELEASING GRUNDSTUCKVERWALTUNG<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

254 GEMMA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.<br />

VERMIETUNGS KG<br />

255 GIMMO IMMOBILIEN-VERMIETUNGS- UND VERWALTUNGS<br />

GMBH<br />

256 GOLF- UND COUNTRY CLUB SEDDINER SEE IMMOBILIEN<br />

GMBH<br />

100,00<br />

100,00<br />

VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 37,30 37,50<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 37,50<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 25,00<br />

MONACO DI<br />

4 ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH 6,05<br />

(3)<br />

BAVIERA<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG<br />

GMBH & CO. ENTWICKLUNGS- UND<br />

FINANZIERUNGSVERMITTLUNGS-KG<br />

100,00<br />

1 ANTUS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS 6,00<br />

GMBH<br />

HVB PROJEKT GMBH 94,00<br />

257 GRAND CENTRAL FUNDING CORPOTATION NEW YORK 4 UNICREDIT BANK AG ….<br />

(3)<br />

258 GRAND CENTRAL RE LIMITED HAMILTON 1 UNICREDIT BANK AG 92,50<br />

259 GRUNDSTUCKSAKTIENGESELLSCHAFT AM POTSDAMER<br />

PLATZ (HAUS VATERLAND)<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG<br />

GMBH & CO. ENTWICKLUNGS- UND<br />

FINANZIERUNGSVERMITTLUNGS-KG<br />

98,24<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 103


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

DENOMINAZIONE<br />

260 GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT SIMON BESCHRANKT<br />

HAFTENDE KOMMANDITGESELLSCHAF<br />

SEDE<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

1 HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG 100,00<br />

261 GRUNDSTUCKSVERWALTUNG LINZ-MITTE GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

262 GRUWA GRUNDBAU UND WASSERBAU GMBH BERLINO 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH 100,00<br />

263 GUS CONSULTING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

264 GYOR BEVASARLOKOZPONT INGATLANBERUHAZO ES<br />

UZEMELTETO KORLATOLT FELELOSSEGU TAESASAG<br />

265 H & B IMMOBILIEN GMBH & CO. OBJEKTE KG MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

266 H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR SACHWERTE<br />

GMBH<br />

BUDAPEST 1 UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH 5,00<br />

UNICREDIT-LEASING MIDAS INGATLANHASZNOSITO<br />

KARLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG<br />

95,00<br />

1 HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG 100,00<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

267 H.F.S. IMMOBILIENFONDS GMBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

268 H.F.S. LEASINGFONDS DEUTSCHLAND 1 GMBH & CO. KG<br />

(IMMOBILIENLEASING)<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

269 H.F.S. LEASINGFONDS DEUTSCHLAND 7 GMBH & CO. KG MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

270 HAWA GRUNDSTUCKS GMBH & CO. OHG<br />

HOTELVERWALTUNG<br />

271 HAWA GRUNDSTUCKS GMBH & CO. OHG<br />

IMMOBILIENVERWALTUNG<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 UNICREDIT BANK AG 10,00<br />

WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH 90,00<br />

1 H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR<br />

100,00<br />

SACHWERTE GMBH<br />

4 WEALTHCAP REAL ESTATE MANAGEMENT GMBH 0,08<br />

(3)<br />

4 HVB PROJEKT GMBH 0,02<br />

(3)<br />

WEALTHCAP REAL ESTATE MANAGEMENT GMBH 0,08<br />

1 HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG 99,50<br />

TIVOLI GRUNDSTUCKS-AKTIENGESELLSCHAFT 0,50<br />

1 HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG 99,50<br />

TIVOLI GRUNDSTUCKS-AKTIENGESELLSCHAFT 0,50<br />

74,80 75,00<br />

272 HERKU LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 25,00<br />

273 HOKA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 25,00<br />

WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-<br />

74,80 75,00<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

274 HOLDING SP. Z.O.O. (IN LIQUIDATION) VARSAVIA 1 BANK PEKAO SA 100,00<br />

275 HONEU LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 74,80 75,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 25,00<br />

276 HUMAN RESOURCES SERVICE AND DEVELOPMENT GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

277 HVB - LEASING PLUTO KFT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

278 HVB ALTERNATIVE ADVISORS LLC WILMINGTON 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

279 HVB ASIA LIMITED SINGAPORE 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

280 HVB ASSET LEASING LIMITED LONDRA 1 HVB LONDON INVESTMENTS (CAM) LIMITED 100,00<br />

281 HVB ASSET MANAGEMENT HOLDING GMBH MONACO DI<br />

1 HVB VERWA 4 GMBH 100,00<br />

BAVIERA<br />

282 HVB AUTO LEASING EOOD SOFIA 1 HVB LEASING OOD 100,00<br />

283 HVB CAPITAL ASIA LIMITED HONG KONG 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

284 HVB CAPITAL LLC WILMINGTON 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

285 HVB CAPITAL LLC II WILMINGTON 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

286 HVB CAPITAL LLC III WILMINGTON 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

287 HVB CAPITAL LLC VI WILMINGTON 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

288 HVB CAPITAL LLC VIII WILMINGTON 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

289 HVB CAPITAL PARTNERS AG MONACO DI<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

290 HVB EXPERTISE GMBH MONACO DI<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

291 HVB EXPORT LEASING GMBH MONACO DI<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

292 HVB FIERO LEASING EOOD SOFIA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

293 HVB FINANCE LONDON LIMITED LONDRA 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

294 HVB FUNDING TRUST WILMINGTON 4 UNICREDIT BANK AG ….<br />

(3)<br />

295 HVB FUNDING TRUST II WILMINGTON 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

104 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

296 HVB FUNDING TRUST III WILMINGTON 4 UNICREDIT BANK AG ….<br />

(3)<br />

297 HVB FUNDING TRUST VIII WILMINGTON 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

298 HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE BETEILIGUNGS MONACO DI<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

GMBH<br />

BAVIERA<br />

299 HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG MONACO DI<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

300 HVB GLOBAL ASSETS COMPANY (GP), LLC NEW YORK 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

301 HVB GLOBAL ASSETS COMPANY L.P. NEW YORK 1 HVB GLOBAL ASSETS COMPANY (GP), LLC 0,01<br />

UNICREDIT BANK AG 4,99<br />

302 HVB HONG KONG LIMITED HONG KONG 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

303 HVB IMMOBILIEN AG MONACO DI<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

304 HVB INTERNATIONAL ASSET LEASING GMBH MONACO DI<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

305 HVB INVESTMENTS (UK) LIMITED GEORGE TOWN 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

306 HVB LEASING CZECH REPUBLIC S.R.O. PRAGA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

307 HVB LEASING MAX INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

308 HVB LEASING OOD SOFIA 1 UNICREDIT BULBANK AD 10,00<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 90,00<br />

309 HVB LIFE SCIENCE GMBH & CO. BETEILIGUNGS-KG MONACO DI<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

310 HVB LONDON INVESTMENTS (AVON) LIMITED LONDRA 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

311 HVB LONDON INVESTMENTS (CAM) LIMITED LONDRA 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

312 HVB PRINCIPAL EQUITY GMBH MONACO DI<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

313 HVB PROFIL GESELLSCHAFT FUR<br />

PERSONALMANAGEMENT MBH<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

314 HVB PROJEKT GMBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

1 HVB IMMOBILIEN AG 94,00<br />

UNICREDIT BANK AG 6,00<br />

315 HVB REALTY CAPITAL INC. NEW YORK 1 UNICREDIT U.S. FINANCE LLC 100,00<br />

316 HVB SECUR GMBH MONACO DI<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

317 HVB SUPER LEASING EOOD SOFIA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

318 HVB TECTA GMBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

319 HVB VERWA 1 GMBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

320 HVB VERWA 4 GMBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

321 HVB VERWA 4.4 GMBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

322 HVB-LEASING AIDA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

323 HVB-LEASING ATLANTIS INGATLANHASZNOSITO<br />

KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG<br />

324 HVB-LEASING DANTE INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

325 HVB-LEASING FIDELIO INGATLANHASNOSITO KORLATOLT<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

326 HVB-LEASING FORTE INGATLANHASNOSITO KORLATOLT<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

1 HVB IMMOBILIEN AG 94,00<br />

UNICREDIT BANK AG 6,00<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

1 HVB VERWA 4 GMBH 100,00<br />

BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

327 HVB-LEASING GARO KFT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

328 HVB-LEASING HAMLET INGATLANHASZNOSITO BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG<br />

329 HVB-LEASING JUPITER KFT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

330 HVB-LEASING LAMOND INGATLANHASZNOSITO KFT. BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 105


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

331 HVB-LEASING MAESTOSO INGATLANHASZNOSITO KFT. BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

332 HVB-LEASING NANO KFT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

333 HVB-LEASING OTHELLO INGATLANHASNOSITO BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG<br />

334 HVB-LEASING ROCCA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

335 HVB-LEASING RUBIN KFT. BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

336 HVB-LEASING SMARAGD KFT. BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

337 HVB-LEASING SPORT INGATLANHASZNOSITO KOLATPOT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00<br />

FEOEOASSEGU TARSASAG<br />

338 HVB-LEASING ZAFIR KFT. BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

339 HVBFF INTERNATIONAL GREECE GMBH MONACO DI<br />

1 HVBFF INTERNATIONALE LEASING GMBH 100,00<br />

BAVIERA<br />

340 HVBFF INTERNATIONALE LEASING GMBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

341 HVBFF OBJEKT BETEILIGUNGS GMBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

342 HVBFF PRODUKTIONSHALLE GMBH I.L. MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

343 HVZ GMBH & CO. OBJEKT KG MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

344 HYPO-BANK VERWALTUNGSZENTRUM GMBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

345 HYPO-BANK VERWALTUNGSZENTRUM GMBH & CO. KG<br />

OBJEKT ARABELLASTRASSE<br />

346 HYPO-REAL HAUS- UND GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT<br />

MBH & CO. IMMOBILIEN-VERMIETUNGS KG<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 HVBFF OBJEKT BETEILIGUNGS GMBH 10,00<br />

WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 90,00<br />

1 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 100,00<br />

1 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 100,00<br />

1 PORTIA GRUNDSTUCKS-<br />

VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT<br />

KG<br />

100,00<br />

1 PORTIA GRUNDSTUCKS-<br />

100,00<br />

VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT<br />

KG<br />

1 HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG 100,00<br />

1 HVB PROJEKT GMBH 80,00<br />

347 HYPOVEREINS IMMOBILIEN EOOD SOFIA 1 UNICREDIT BULBANK AD 100,00<br />

348 HYPOVEREINSFINANCE N.V. AMSTERDAM 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

349 I-FABER SPA MILANO 1 UNICREDIT SPA 65,32<br />

350 IMMOBILIEN RATING GMBH VIENNA 1 BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH 61,00<br />

UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 19,00<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 19,00<br />

351 IMMOBILIENFONDS UNIVERSALE 4 GBR BERLINO 1 ERSTE UNIPRO IMMOBILIEN-PROJEKTIERUNGSGESE 99,25<br />

LLSCHAFTM.B.H.<br />

ZWEITE UNIPRO IMMOBILIEN-<br />

0,25<br />

PROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.<br />

352 IMMOBILIENFONDS UNIVERSALE WITTENBERGE GBR BERLINO 1 DRITTE UNIPRO IMMOBILIEN-<br />

PROJEKTIERUNGSGES.M.B.H.<br />

95,00<br />

353 IMMOBILIENLEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

VIENNA 1 ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 25,00<br />

354 INPROX CHOMUTOV, S.R.O. PRAGA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

355 INPROX KARLOVY VARY, S.R.O. PRAGA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00<br />

356 INPROX KLADNO, S.R.O. PRAGA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

357 INPROX POPRAD, SPOL. S.R.O. BRATISLAVA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

358 INPROX SR I., SPOL. S R.O. BRATISLAVA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

359 INTERKONZUM DOO SARAJEVO SARAJEVO 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

360 INTERNATIONALES IMMOBILIEN-INSTITUT GMBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 UNICREDIT BANK AG 94,00<br />

361 INTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG<br />

MBH<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 HVB IMMOBILIEN AG 93,85<br />

UNICREDIT BANK AG 6,15<br />

362 INTRO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 PROJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS- 100,00<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

363 IPSE 2000 S.P.A. (IN LIQUIDAZIONE) ROMA 1 UNICREDIT SPA 50,00<br />

74,80 75,00<br />

106 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

364 IRFIS - FINANZIARIA PER LO SVILUPPO DELLA SICILIA PALERMO 1 UNICREDIT SPA 76,26<br />

S.P.A.<br />

365 ISB UNIVERSALE BAU GMBH BRANDENBURGO 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH 100,00<br />

366 ISTRA D.M.C. DOO UMAG 1 ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO TURIZAM I<br />

100,00<br />

TURISTICKA AGENCIJA DD<br />

367 ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO TURIZAM I UMAG 1 ZAGREBACKA BANKA DD 71,80<br />

TURISTICKA AGENCIJA DD<br />

368 IVONA BETEILIGUNGSVERWALTUNG GMBH VIENNA 1 BA IMMO GEWINNSCHEIN FONDS 100,00<br />

369 JAUSERN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00<br />

370 JOHA GEBAUDE-ERRICHTUNGS-UND<br />

LEONDING 1 TREUCONSULT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT<br />

99,03<br />

VERMIETUNGSGESELLSCHAFT MBH<br />

M.B.H.<br />

371 JSC ATF BANK ALMATY CITY 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 99,67 99,74<br />

372 KADMOS IMMOBILIEN LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

373 KAISERWASSER ERRICHTUNGS- UND<br />

VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 99,80 100,00<br />

BETRIEBSGESELLSCHAFT MBH<br />

374 KELLER CROSSING L.P. ATLANTA 1 US PROPERTY INVESTMENTS INC. 100,00<br />

375 KINABALU FINANCIAL PRODUCTS LLP LONDRA 1 UNICREDIT BANK AG 100,00 99,90<br />

376 KINABALU FINANCIAL SOLUTIONS LTD LONDRA 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

377 KLEA ZS-IMMOBILIENVERMIETUNG G.M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 99,80 100,00<br />

378 KLEA ZS-LIEGENSCHAFTSVERMIETUNG G.M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 99,80 100,00<br />

379 KSG KARTEN-VERRECHNUNGS- UND<br />

VIENNA 1 CARD COMPLETE SERVICE BANK AG 100,00<br />

SERVICEGESELLSCHAFT M.B.H.<br />

380 KUNSTHAUS LEASING GMBH VIENNA 1 KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-<br />

5,00<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 95,00<br />

381 KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT VIENNA 1 CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 99,80 100,00<br />

M.B.H.<br />

382 LAGERMAX LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

383 LAGEV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

384 LARGO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 1,00<br />

VAPE COMMUNA LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H. 98,80 99,00<br />

385 LASSALLESTRASSE BAU-, PLANUNGS-, ERRICHTUNGS- VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 99,00 100,00<br />

UND VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.<br />

386 LEASFINANZ BANK GMBH VIENNA 1 BACA LEASING UND BETEILGUNGSMANAGEMENT 100,00<br />

GMBH<br />

387 LEASFINANZ GMBH VIENNA 1 LF BETEILIGUNGEN GMBH 100,00<br />

388 LEGATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 74,80 75,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 25,00<br />

389 LELEV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT 99,80 100,00<br />

M.B.H.<br />

390 LF BETEILIGUNGEN GMBH VIENNA 1 BACA LEASING UND BETEILGUNGSMANAGEMENT 100,00<br />

GMBH<br />

391 LIFE MANAGEMENT ERSTE GMBH MONACO DI<br />

1 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 100,00<br />

BAVIERA<br />

392 LIFE MANAGEMENT ZWEITE GMBH GRUNWALD 1 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 100,00<br />

393 LIFE SCIENCE I BETEILIGUNGS GMBH MONACO DI<br />

1 HVB LIFE SCIENCE GMBH & CO. BETEILIGUNGS-KG 100,00<br />

BAVIERA<br />

394 LIMITED LIABILITY COMPANY B.A. REAL ESTATE MOSCA 1 ZAO UNICREDIT BANK 100,00<br />

395 LINO HOTEL-LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

396 LIPARK LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 74,80 75,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 25,00<br />

397 LIVA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

99,80 100,00<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

398 LLC AI LINE MOSCA 1 UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL LIMITED 99,90<br />

399 LLC UKROTSBUD KIEV 1 PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UKRSOTSBANK 99,00<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 107


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

400 LOCALMIND SPA MILANO 1 UNICREDIT SPA 95,76<br />

401 LOCAT CROATIA DOO ZAGABRIA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

402 LOWES LIMITED NICOSIA 1 AI BETEILIGUNG GMBH 100,00<br />

403 LTD SI&C AMC UKRSOTS REAL ESTATE KIEV 1 PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UKRSOTSBANK 99,99<br />

404 M. A. V. 7., BANK AUSTRIA LEASING BAUTRAGER GMBH VIENNA 1 UNICREDIT MOBILIEN LEASING GMBH 98,04 100,00<br />

& CO.OHG.<br />

405 M.A.I.L. BETEILIGUNGSMANAGEMENT GESELLSCHAFT VIENNA 1 M.A.I.L. FINANZBERATUNG GESELLSCHAFT M.B.H. 100,00<br />

M.B. H. & CO. MCL THETA K<br />

406 M.A.I.L. FINANZBERATUNG GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH 99,95<br />

TELEDATA CONSULTING UND SYSTEMMANAGEMENT 0,05<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

407 MARKETING ZAGREBACKE BANKE DOO ZAGABRIA 1 ZAGREBACKA BANKA DD 100,00<br />

408 MARTIANEZ COMERCIAL, SOCIEDAD ANONIMA PUERTO DE LA 1 UNICREDIT PEGASUS LEASING GMBH 99,96 100,00<br />

CRUZ<br />

409 MBC IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

410 MC MARKETING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

411 MC RETAIL GMBH VIENNA 1 MC MARKETING GMBH 100,00<br />

412 MENUETT GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

M.B.H.<br />

413 MERKURHOF GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MIT AMBURGO 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

BESCHRANKTER HAFTUNG<br />

414 MEZZANIN FINANZIERUNGS AG VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 56,67<br />

415 MIK BETA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

416 MIK INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

TARSASAG<br />

417 MILLETERRA GESELLSCHAFT FUR<br />

MONACO DI<br />

1 HVB IMMOBILIEN AG 100,00<br />

IMMOBILIENVERWALTUNG MBH<br />

BAVIERA<br />

418 MM OMEGA PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

99,80 100,00<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

419 MOBILITY CONCEPT GMBH OBERHACHING 1 UNICREDIT LEASING GMBH 60,00<br />

420 MOC VERWALTUNGS GMBH & CO. IMMOBILIEN KG MONACO DI<br />

4 HVB PROJEKT GMBH 23,00<br />

(3)<br />

BAVIERA<br />

421 MOGRA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 74,80 75,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 25,00<br />

422 MOVIE MARKET BETEILIGUNGS GMBH MONACO DI<br />

1 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 100,00<br />

BAVIERA<br />

423 MY BETEILIGUNGS GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

424 NAGE LOKALVERMIETUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

99,80 100,00<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

425 NATA IMMOBILIEN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 51,50<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 6,00<br />

426 NF OBJEKT FFM GMBH MONACO DI<br />

1 HVB IMMOBILIEN AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

427 NF OBJEKT MUNCHEN GMBH MONACO DI<br />

1 HVB IMMOBILIEN AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

428 NF OBJEKTE BERLIN GMBH MONACO DI<br />

1 HVB IMMOBILIEN AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

429 NO. HYPO LEASING ASTRICTA<br />

VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 95,00<br />

GRUNDSTUCKVERMIETUNGS GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

430 NXP CO-INVESTMENT PARTNERS VIII L.P. LONDRA 1 HVB CAPITAL PARTNERS AG 85,00<br />

431 OCEAN BREEZE ENERGY GMBH & CO. KG MONACO DI<br />

4 OCEAN BREEZE FINANCE S.A. - COMPARTMENT 1 ….<br />

(3)<br />

BAVIERA<br />

432 OCEAN BREEZE FINANCE S.A. - COMPARTMENT 1 LUSSEMBURGO 4 UNICREDIT BANK AG ….<br />

(3)<br />

433 OCT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

99,80 100,00<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

108 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

DENOMINAZIONE<br />

434 OLG HANDELS- UND<br />

BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.<br />

435 OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH & CO. OBJEKT<br />

EGGENFELDENER STRASSE KG<br />

436 OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH & CO. OBJEKT<br />

HAIDENAUPLATZ KG<br />

RAPPORTO (1) SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 100,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 HVB IMMOBILIEN AG 94,00<br />

UNICREDIT BANK AG 6,00<br />

1 HVB IMMOBILIEN AG 94,00<br />

UNICREDIT BANK AG 6,00<br />

437 OOO UNICREDIT LEASING MOSCA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 60,00<br />

ZAO UNICREDIT BANK 40,00<br />

438 ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 HVB PROJEKT GMBH 100,00<br />

439 OTHMARSCHEN PARK HAMBURG GMBH & CO.<br />

CENTERPARK KG<br />

440 OTHMARSCHEN PARK HAMBURG GMBH & CO.<br />

GEWERBEPARK KG<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 HVB PROJEKT GMBH 10,00<br />

T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V. 30,00<br />

T & P VASTGOED STUTTGART B.V. 60,00<br />

1 HVB PROJEKT GMBH 10,00<br />

T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V. 30,00<br />

T & P VASTGOED STUTTGART B.V. 60,00<br />

441 PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH & CO OG VIENNA 1 SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT 100,00<br />

442 PARZHOF-ERRICHTUNGS- UND<br />

VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 99,60 99,80<br />

VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 0,20<br />

443 PAZONYI’98 INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

FELELOSSEGU TARSASAG<br />

444 PEKAO BANK HIPOTECZNY S.A. VARSAVIA 1 BANK PEKAO SA 100,00<br />

445 PEKAO FAKTORING SP. ZOO LUBLIN 1 BANK PEKAO SA 100,00<br />

446 PEKAO FINANCIAL SERVICES SP. ZOO VARSAVIA 1 BANK PEKAO SA 100,00<br />

447 PEKAO FUNDUSZ KAPITALOWY SP. ZOO VARSAVIA 1 BANK PEKAO SA 100,00<br />

448 PEKAO LEASING HOLDING S.A. VARSAVIA 1 BANK PEKAO SA 80,10<br />

UNICREDIT LEASING S.P.A. 19,90<br />

449 PEKAO LEASING SP ZO.O. VARSAVIA 1 BANK PEKAO SA 36,49<br />

PEKAO LEASING HOLDING S.A. 63,51<br />

450 PEKAO PIONEER P.T.E. SA VARSAVIA 1 BANK PEKAO SA 65,00<br />

PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 35,00<br />

451 PEKAO TELECENTRUM SP. ZOO CRACOVIA 1 BANK PEKAO SA 100,00<br />

452 PELOPS LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING<br />

99,80 100,00<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

453 PENSIONSKASSE DER HYPO VEREINSBANK VVAG MONACO DI<br />

4 UNICREDIT BANK AG ….<br />

(3)<br />

BAVIERA<br />

454 PESTSZENTIMREI SZAKORVOSI RENDELO KFT. BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

455 PIANA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

456 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT HAMILTON 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

(BERMUDA) LIMITED<br />

457 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT LTD DUBLINO 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

458 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT MILANO 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

SGR PA<br />

459 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS (ISRAEL) LTD RAMAT GAN. 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

460 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS (NEW YORK) LTD DOVER 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

461 PIONEER ASSET MANAGEMENT AS PRAGA 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

462 PIONEER ASSET MANAGEMENT S.A.I. S.A. BUCAREST 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 97,43<br />

UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. 2,57<br />

463 PIONEER ASSET MANAGEMENT SA LUSSEMBURGO 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

464 PIONEER FUNDS DISTRIBUTOR INC BOSTON 1 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT INC 100,00<br />

465 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA MILANO 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

466 PIONEER GLOBAL FUNDS DISTRIBUTOR LTD HAMILTON 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

467 PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (AUSTRALIA) PTY SYDNEY 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

LIMITED<br />

468 PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (HK) LIMITED IN<br />

LIQUIDATION<br />

HONG KONG 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 109


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

469 PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (TAIWAN) LTD. TAIPEI 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

470 PIONEER GLOBAL INVESTMENTS LIMITED DUBLINO 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

471 PIONEER INSTITUTIONAL ASSET MANAGEMENT INC WILMINGTON 1 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC. 100,00<br />

472 PIONEER INVESTMENT COMPANY AS PRAGA 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

473 PIONEER INVESTMENT FUND MANAGEMENT LIMITED BUDAPEST 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

474 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT INC WILMINGTON 1 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC. 100,00<br />

475 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT LIMITED DUBLINO 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

476 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT LLC MOSCA 1 PIONEER ASSET MANAGEMENT AS 1,00<br />

PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 99,00<br />

477 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SHAREHOLDER BOSTON 1 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC. 100,00<br />

SERVICES INC.<br />

478 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI GESTIONE MILANO 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

DEL RISPARMIO PER AZ<br />

479 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC. WILMINGTON 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

480 PIONEER INVESTMENTS AG BERNA 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

481 PIONEER INVESTMENTS AUSTRIA GMBH VIENNA 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

482 PIONEER INVESTMENTS KAPITALANLAGEGESELLSCHAFT MONACO DI<br />

1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00<br />

MBH<br />

BAVIERA<br />

483 PIONEER PEKAO INVESTMENT FUND COMPANY SA VARSAVIA 1 PIONEER PEKAO INVESTMENT MANAGEMENT SA 100,00<br />

(POLISH NAME: PIONEER PEKAO TFI SA)<br />

484 PIONEER PEKAO INVESTMENT MANAGEMENT SA VARSAVIA 1 BANK PEKAO SA 49,00<br />

PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 51,00<br />

485 PLANETHOME AG UNTERFOHRING 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

486 PLANETHOME GMBH MANNHEIM 1 PLANETHOME AG 100,00<br />

487 PMG BAUPROJEKTMANAGEMENT GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

& CO FINANZIERUNGS OEG<br />

VIENNA 1 RANA-LIEGENSCHAFTSVERWERTUNG GMBH 99,90<br />

UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT<br />

0,10<br />

M.B.H.<br />

488 POLLUX IMMOBILIEN G.M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 99,8<br />

489 POMINVEST DD SPLIT 1 ZAGREBACKA BANKA DD 88,66 88,95<br />

490 PORTIA GRUNDSTUCKS-VERWALTUNGSGESELLSCHAFT<br />

MBH & CO. OBJEKT KG<br />

491 PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT<br />

MIT BESCHRANKTER HAFTUNG<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG 100,00<br />

1 HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG 100,00<br />

492 POSATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 74,80 75,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 25,00<br />

493 PRELUDE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

98,80 99,00<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 1,00<br />

494 PRIM Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

495 PRIVATE JOINT STOCK COMPANY FERROTRADE<br />

INTERNATIONAL<br />

KIEV 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

496 PROJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

VIENNA 1 ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

74,80 75,00<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 25,00<br />

497 PRVA STAMBENA STEDIONICA DD ZAGREB ZAGABRIA 1 ZAGREBACKA BANKA DD 100,00<br />

498 PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UKRSOTSBANK KIEV 1 PRIVATE JOINT STOCK COMPANY FERROTRADE<br />

69,15 69,16<br />

INTERNATIONAL<br />

UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 26,19 26,20<br />

499 PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UNICREDIT BANK KIEV 1 BANK PEKAO SA 100,00<br />

500 QUADEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

501 QUART Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 CALG ANLAGEN LEASING GMBH 99,80 100,00<br />

502 QUERCIA FUNDING SRL VERONA 1 UNICREDIT SPA 65,00<br />

503 QUINT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

504 RAMSES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 99,30<br />

& CO OG<br />

505 RANA-LIEGENSCHAFTSVERWERTUNG GMBH VIENNA 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH 99,90<br />

110 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

506 REAL ESTATE MANAGEMENT POLAND SP. Z O.O. VARSAVIA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

507 REAL INVEST IMMOBILIEN GMBH VIENNA 1 M.A.I.L. FINANZBERATUNG GESELLSCHAFT M.B.H. 100,00<br />

508 REAL-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-<br />

VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

99,80 100,00<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

509 REAL-RENT LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

510 REDSTONE MORTGAGES LIMITED LONDRA 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

511 REGEV REALITATENVERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

512 RHOTERRA GESELLSCHAFT FUR<br />

IMMOBILIENVERWALTUNG MBH<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 HVB IMMOBILIEN AG 93,85<br />

UNICREDIT BANK AG 6,15<br />

513 RIGEL IMMOBILIEN GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 99,80<br />

514 RONCASA IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH MONACO DI<br />

1 HVB PROJEKT GMBH 90,00<br />

BAVIERA<br />

515 RONDO LEASING GMBH VIENNA 1 WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-<br />

100,00<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

516 ROSENKAVALIER 2008 GMBH FRANCOFORTE 4 UNICREDIT BANK AG ….<br />

(3)<br />

517 RSB ANLAGENVERMIETUNG GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00<br />

518 SALOME FUNDING PLC DUBLINO 4 UNICREDIT BANK AG ….<br />

(3)<br />

519 SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

520 SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH &<br />

CO. OHG SAARLAND<br />

521 SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH &<br />

CO. OHG VERWALTUNGSZENTRUM<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 PORTIA GRUNDSTUCKS-<br />

VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT<br />

KG<br />

100,00<br />

1 HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG 100,00<br />

1 PORTIA GRUNDSTUCKS-<br />

VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT<br />

KG<br />

TIVOLI GRUNDSTUCKS-AKTIENGESELLSCHAFT 2,22<br />

522 SANITÀ - S.R.L. IN LIQUIDAZIONE ROMA 1 UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA 99,60<br />

523 SAS-REAL KFT. BUDAPEST 1 UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. 100,00<br />

524 SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

525 SCHOELLERBANK INVEST AG SALISBURGO 1 SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT 100,00<br />

526 SECA-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 74,80 75,00<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 25,00<br />

527 SEDEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

99,80 100,00<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

528 SEXT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H VIENNA 1 CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 99,80 100,00<br />

529 SHS LEASING GMBH VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 98,80 99,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 1,00<br />

530 SIA UNICREDIT INSURANCE BROKER RIGA 1 SIA UNICREDIT LEASING 100,00<br />

531 SIA UNICREDIT LEASING RIGA 1 AS UNICREDIT BANK 5,01<br />

UNICREDIT LEASING S.P.A. 94,99<br />

532 SIGMA LEASING GMBH VIENNA 1 CALG ANLAGEN LEASING GMBH 99,40 99,60<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 0,40<br />

533 SIMON VERWALTUNGS-AKTIENGESELLSCHAFT I.L. MONACO DI<br />

1 UNICREDIT BANK AG 99,98<br />

BAVIERA<br />

534 SIRIUS IMMOBILIEN GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 99,80<br />

535 SIRIUS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS<br />

GMBH<br />

536 SOCIETÀ DI GESTIONI ESATTORIALI IN SICILIA SO.G.E.SI.<br />

S.P.A. IN LIQ.<br />

97,78<br />

MONACO DI<br />

1 HVB PROJEKT GMBH 5,00<br />

BAVIERA<br />

SOLOS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS<br />

GMBH & CO. SIRIUS BETEILIGUNGS KG<br />

95,00<br />

PALERMO 1 UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA 80,00<br />

537 SOCIETÀ ITALIANA GESTIONE ED INCASSO CREDITI S.P.A. ROMA 1 UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA 100,00<br />

IN LIQUIDAZIONE<br />

538 SOFIGERE SOCIETE PAR ACTIONS SIMPLIFIEE PARIGI 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

539 SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO (SGR)<br />

S.P.A.<br />

ROMA 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 111


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

DENOMINAZIONE<br />

540 SOLARIS VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.<br />

VERMIETUNGS KG<br />

541 SOLOS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS<br />

GMBH & CO. SIRIUS BETEILIGUNGS KG<br />

SEDE<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

1 ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH 94,90<br />

1 HVB PROJEKT GMBH 100,00<br />

542 SONATA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS<br />

1,00<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 98,80 99,00<br />

543 SPECTRUM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

VIENNA 1 WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

544 SRQ FINANZPARTNER AG BERLINO 1 DAB BANK AG 82,25<br />

545 STATUS VERMOGENSVERWALTUNG GMBH SCHWERIN 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

546 STEWE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

VIENNA 1 PROJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

100,00<br />

24,00<br />

75,80 76,00<br />

547 STRUCTURED INVEST SOCIETE ANONYME LUSSEMBURGO 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

548 STRUCTURED LEASE GMBH AMBURGO 1 UNICREDIT LEASING GMBH 100,00<br />

549 SVIF UKRSOTSBUD KIEV 4 PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UKRSOTSBANK ….<br />

(3)<br />

550 T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V. AMSTERDAM 1 HVB PROJEKT GMBH 100,00<br />

551 T & P VASTGOED STUTTGART B.V. AMSTERDAM 1 HVB PROJEKT GMBH 87,50<br />

552 TELEDATA CONSULTING UND SYSTEMMANAGEMENT<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

VIENNA 1 TREUCONSULT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

553 TENDER OPTION BONDS NEW YORK 4 UNICREDIT BANK AG ….<br />

(3)<br />

554 TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG GMBH & CO.<br />

ENTWICKLUNGS- UND FINANZIERUNGSVERMITTLUNGS-<br />

KG<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

100,00<br />

1 HVB TECTA GMBH 75,00<br />

555 TERRONDA DEVELOPMENT B.V. AMSTERDAM 1 HVB PROJEKT GMBH 100,00<br />

556 TERZ Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

99,80 100,00<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

557 THE TRANS VALUE TRUST COMPANY LTD TOKYO 4 UNICREDIT BANK AG ….<br />

(3)<br />

558 TIVOLI GRUNDSTUCKS-AKTIENGESELLSCHAFT MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

559 TRANSTERRA GESELLSCHAFT FUR<br />

IMMOBILIENVERWALTUNG MBH<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 PORTIA GRUNDSTUCKS-<br />

VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT<br />

KG<br />

99,67<br />

1 HVB IMMOBILIEN AG 93,85<br />

UNICREDIT BANK AG 6,15<br />

560 TREDEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

99,80 100,00<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

561 TREUCONSULT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH 100,00<br />

562 TREVI FINANCE N. 2 S.P.A. CONEGLIANO 1 UNICREDIT SPA 60,00<br />

(TREVISO)<br />

563 TREVI FINANCE N. 3 S.R.L. CONEGLIANO 1 UNICREDIT SPA 60,00<br />

(TREVISO)<br />

564 TREVI FINANCE S.P.A. CONEGLIANO<br />

(TREVISO)<br />

1 UNICREDIT SPA 60,00<br />

565 TRICASA GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT MBH & CO. 1.<br />

VERMIETUNGS KG<br />

566 TRICASA GRUNDBESITZGESELLSCHAFT DES<br />

BURGERLICHEN RECHTS NR. 1<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH 100,00<br />

1 ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH 100,00<br />

567 TRIESTE ADRIATIC MARITIME INITIATIVES SRL TRIESTE 4 UNICREDIT SPA 31,00<br />

(3)<br />

568 TRINITRADE VERMOGENSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT<br />

MIT BESCHRANKTER HAFTUNG<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

569 UCL NEKRETNINE D.O.O. SARAJEVO 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 30,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 70,00<br />

570 UCTAM BALTICS SIA RIGA 1 UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT CEE<br />

100,00<br />

GMBH<br />

571 UCTAM RK LIMITED LIABILITY COMPANY ALMATY CITY 1 UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT CEE<br />

GMBH<br />

100,00<br />

112 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

572 UCTAM RO SRL BUCAREST 1 UCTAM BALTICS SIA 0,02<br />

UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT CEE<br />

99,98<br />

GMBH<br />

573 UCTAM RU LIMITED LIABILITY COMPANY MOSCA 1 UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT CEE<br />

100,00<br />

GMBH<br />

ZAO UNICREDIT BANK ..<br />

574 UCTAM UKRAINE LLC KIEV 1 UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT CEE<br />

99,90<br />

GMBH<br />

575 UCTAM UPRAVLJANJE DOO LJUBLJANA 1 UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT CEE<br />

100,00<br />

GMBH<br />

576 UFFICIUM IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-<br />

5,00<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 95,00<br />

577 UGIS AUSTRIA GMBH VIENNA 1 UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES<br />

100,00<br />

SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI<br />

578 UIB UNIVERSALE BAU HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H. BRANDENBURGO 1 ISB UNIVERSALE BAU GMBH 100,00<br />

579 UNI IT SRL TRENTO 1 UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ<br />

51,00<br />

CONSORTILE PER AZIONI<br />

580 UNICOM IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

581 UNICREDIT (CHINA) ADVISORY LIMITED PECHINO 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

582 UNICREDIT AUDIT SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI MILANO 1 FAMILY CREDIT NETWORK SPA 0,02<br />

FINECOBANK SPA 0,01<br />

IRFIS - FINANZIARIA PER LO SVILUPPO DELLA<br />

0,01<br />

SICILIA S.P.A.<br />

PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT 0,01<br />

SGR PA<br />

PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI<br />

0,01<br />

GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ<br />

SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO<br />

0,02<br />

(SGR) S.P.A.<br />

UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ<br />

0,01<br />

CONSORTILE PER AZIONI<br />

UNICREDIT FACTORING SPA 0,01<br />

UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES<br />

0,01<br />

SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI<br />

UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A. 0,01<br />

UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE<br />

0,01<br />

PER AZIONI<br />

UNICREDIT SPA 99,87<br />

583 UNICREDIT AURORA LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00<br />

584 UNICREDIT AUTO LEASING E.O.O.D. SOFIA 1 UNICREDIT LEASING AD 100,00<br />

585 UNICREDIT BANK AD BANJA LUKA BANJA LUKA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 90,93<br />

586 UNICREDIT BANK AG MONACO DI<br />

1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

BAVIERA<br />

587 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG VIENNA 1 UNICREDIT SPA 99,99<br />

588 UNICREDIT BANK CZECH REPUBLIC A.S. PRAGA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

589 UNICREDIT BANK DD MOSTAR 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 24,4 24,29<br />

UNICREDIT SPA 3,27 3,28<br />

ZAGREBACKA BANKA DD 65,59 65,69<br />

590 UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. BUDAPEST 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

591 UNICREDIT BANK IRELAND PLC DUBLINO 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

592 UNICREDIT BANK OJSC BISHKEK 1 JSC ATF BANK 97,14<br />

593 UNICREDIT BANK SERBIA JSC BELGRADO 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

594 UNICREDIT BANK SLOVAKIA AS BRATISLAVA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 99,03<br />

595 UNICREDIT BANKA SLOVENIJA D.D. LJUBLJANA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 99,99<br />

596 UNICREDIT BETEILIGUNGS GMBH MONACO DI<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

597 UNICREDIT BPC MORTGAGE S.R.L. VERONA 1 UNICREDIT SPA 60,00<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 113


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

DENOMINAZIONE<br />

598 UNICREDIT BROKER DOO SARAJEVO ZA BROKERSKE<br />

POSLOVE U OSIGURANJU<br />

RAPPORTO (1) SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

SARAJEVO 1 UNICREDIT GLOBAL LEASING<br />

100,00<br />

VERSICHERUNGSSERVICE GMBH<br />

19,68<br />

599 UNICREDIT BROKER S.R.O. BRATISLAVA 1 UNICREDIT GLOBAL LEASING<br />

VERSICHERUNGSSERVICE GMBH<br />

UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S. 80,32<br />

600 UNICREDIT BULBANK AD SOFIA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 92,86<br />

UNICREDIT SPA ..<br />

601 UNICREDIT BUSINESS PARTNER GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ<br />

100,00<br />

CONSORTILE PER AZIONI<br />

602 UNICREDIT BUSINESS PARTNER S.R.O. PRAGA 1 UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ<br />

CONSORTILE PER AZIONI<br />

100,00<br />

603 UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE<br />

PER AZIONI<br />

COLOGNO<br />

MONZESE<br />

1 FINECOBANK SPA ..<br />

PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT<br />

..<br />

SGR PA<br />

PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI<br />

..<br />

GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ<br />

SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO<br />

..<br />

(SGR) S.P.A.<br />

UNICREDIT BANK AG ..<br />

UNICREDIT FACTORING SPA ..<br />

UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A. ..<br />

UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE<br />

PER AZIONI<br />

..<br />

UNICREDIT SPA 100,00<br />

UNIMANAGEMENT SCARL ..<br />

604 UNICREDIT CA IB ROMANIA SRL BUCAREST 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 99,99<br />

UNICREDIT CAIB SLOVAKIA, A.S. 0,01<br />

605 UNICREDIT CA IB SECURITIES ROMANIA S.A. BUCAREST 1 BA-CA MARKETS & INVESTMENT BETEILIGUNG<br />

80,02<br />

GMBH<br />

UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. 19,98<br />

606 UNICREDIT CAIB CZECH REPUBLIC AS PRAGA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

607 UNICREDIT CAIB HUNGARY LTD BUDAPEST 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

608 UNICREDIT CAIB POLAND S.A. VARSAVIA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

609 UNICREDIT CAIB SECURITIES UK LTD. LONDRA 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

610 UNICREDIT CAIB SERBIA LTD BELGRADE BELGRADO 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

611 UNICREDIT CAIB SLOVAKIA, A.S. BRATISLAVA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

612 UNICREDIT CAIB SLOVENIJA DOO LJUBLJANA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

613 UNICREDIT CAPITAL MARKETS LLC NEW YORK 1 UNICREDIT U.S. FINANCE LLC 100,00<br />

614 UNICREDIT CONSUMER FINANCING AD SOFIA 1 UNICREDIT BULBANK AD 49,90<br />

UNICREDIT SPA 50,10<br />

615 UNICREDIT CONSUMER FINANCING IFN S.A. BUCAREST 1 UNICREDIT SPA 53,94<br />

UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. 46,06<br />

616 UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA VERONA 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

617 UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT IMMOBILIARE S.P.A. VERONA 1 UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA 100,00<br />

618 UNICREDIT DELAWARE INC DOVER 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

619 UNICREDIT DIRECT SERVICES GMBH MONACO DI<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

620 UNICREDIT FACTORING EAD SOFIA 1 UNICREDIT BULBANK AD 100,00<br />

621 UNICREDIT FACTORING SPA MILANO 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

622 UNICREDIT FLEET MANAGEMENT S.R.O. PRAGA 1 UNICREDIT LEASING CZ, A.S. 100,00<br />

623 UNICREDIT FLEET MANAGEMENT S.R.O. BRATISLAVA 1 UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S. 100,00<br />

624 UNICREDIT FUGGETLEN BIZTOSITASKOZVETITO KFT BUDAPEST 1 UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. 25,20<br />

UNICREDIT LEASING KFT 74,80<br />

625 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG<br />

GMBH<br />

626 UNICREDIT GLOBAL BUSINESS SERVICES GMBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

VIENNA 1 EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

99,80 100,00<br />

114 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

DENOMINAZIONE<br />

627 UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES SOCIETA<br />

CONSORTILE PER AZIONI<br />

RAPPORTO (1) SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

MILANO 1 FAMILY CREDIT NETWORK SPA ..<br />

FINECOBANK SPA ..<br />

PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT<br />

..<br />

SGR PA<br />

PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI<br />

..<br />

GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ<br />

SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO<br />

..<br />

(SGR) S.P.A.<br />

UNICREDIT AUDIT SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI ..<br />

UNICREDIT BANK AG ..<br />

UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ<br />

..<br />

CONSORTILE PER AZIONI<br />

UNICREDIT FACTORING SPA ..<br />

UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A. ..<br />

UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE<br />

..<br />

PER AZIONI<br />

UNICREDIT SPA 100,00<br />

UNIMANAGEMENT SCARL ..<br />

100,00<br />

628 UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH VIENNA 1 UNICREDIT GLOBAL LEASING PARTICIPATION<br />

MANAGEMENT GMBH<br />

629 UNICREDIT GLOBAL LEASING PARTICIPATION<br />

VIENNA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

MANAGEMENT GMBH<br />

630 UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE VIENNA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

GMBH<br />

631 UNICREDIT INGATLANLIZING ZRT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00<br />

632 UNICREDIT INSURANCE BROKER EOOD SOFIA 1 UNICREDIT LEASING AD 100,00<br />

633 UNICREDIT INSURANCE BROKER SRL BUCAREST 1 BA-CA LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH 99,80<br />

634 UNICREDIT INTERNATIONAL BANK (LUXEMBOURG) SA LUSSEMBURGO 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

635 UNICREDIT JELZALOGBANK ZRT. BUDAPEST 1 UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. 100,00<br />

636 UNICREDIT KFZ LEASING GMBH VIENNA 1 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT 100,00<br />

M.B.H.<br />

637 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 99,98 100,00<br />

638 UNICREDIT LEASING AD SOFIA 1 HVB LEASING OOD 40,22<br />

UNICREDIT BULBANK AD 24,37<br />

UNICREDIT GLOBAL LEASING<br />

10,05<br />

VERSICHERUNGSSERVICE GMBH<br />

UNICREDIT LEASING S.P.A. 25,36<br />

639 UNICREDIT LEASING AVIATION GMBH AMBURGO 1 UNICREDIT LEASING GMBH 100,00<br />

640 UNICREDIT LEASING BAUTRAGER GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

641 UNICREDIT LEASING CORPORATION IFN S.A. BUCAREST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 80,00<br />

UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. 20,00<br />

642 UNICREDIT LEASING CROATIA D.O.O. ZA LEASING ZAGABRIA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

643 UNICREDIT LEASING CZ, A.S. PRAGA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

644 UNICREDIT LEASING D.O.O. SARAJEVO 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

645 UNICREDIT LEASING FINANCE GMBH AMBURGO 1 UNICREDIT LEASING GMBH 100,00<br />

646 UNICREDIT LEASING FLEET MANAGEMENT S.R.L. BUCAREST 1 UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH 10,00<br />

UNICREDIT LEASING S.P.A. 90,00<br />

647 UNICREDIT LEASING FUHRPARKMANAGEMENT GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00<br />

648 UNICREDIT LEASING GMBH AMBURGO 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

649 UNICREDIT LEASING HUNGARY ZRT BUDAPEST 1 BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT<br />

3,57<br />

M.B.H.<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 96,43<br />

650 UNICREDIT LEASING IMMOTRUCK ZRT. BUDAPEST 1 BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT<br />

29,17<br />

M.B.H.<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 70,83<br />

651 UNICREDIT LEASING KFT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

652 UNICREDIT LEASING LUNA KFT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 80,00<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 115


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

653 UNICREDIT LEASING MARS KFT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 80,00<br />

654 UNICREDIT LEASING REAL ESTATE S.R.O. BRATISLAVA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

655 UNICREDIT LEASING ROMANIA S.A. BUCAREST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. ..<br />

656 UNICREDIT LEASING S.P.A. BOLOGNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 31,01<br />

UNICREDIT SPA 68,99<br />

657 UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S. BRATISLAVA 1 UNICREDIT BANK SLOVAKIA AS 19,90<br />

UNICREDIT LEASING CZ, A.S. 8,80<br />

UNICREDIT LEASING S.P.A. 71,30<br />

658 UNICREDIT LEASING SRBIJA D.O.O. BEOGRAD BELGRADO 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

659 UNICREDIT LEASING TECHNIKUM GMBH VIENNA 1 LF BETEILIGUNGEN GMBH 99,80 100,00<br />

660 UNICREDIT LEASING TOB KIEV 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

661 UNICREDIT LEASING URANUS KFT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 80,00<br />

662 UNICREDIT LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH & VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00<br />

CO KG<br />

663 UNICREDIT LEASING, LEASING, D.O.O. LJUBLJANA 1 UNICREDIT BANKA SLOVENIJA D.D. 1,79<br />

UNICREDIT LEASING S.P.A. 98,21<br />

664 UNICREDIT LOGISTICS SRL VERONA 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

665 UNICREDIT LONDON INVESTMENTS LIMITED LONDRA 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

666 UNICREDIT LUNA LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

667 UNICREDIT LUXEMBOURG FINANCE SA LUSSEMBURGO 1 UNICREDIT INTERNATIONAL BANK (LUXEMBOURG) 100,00<br />

SA<br />

668 UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. LUSSEMBURGO 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

669 UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A. ROMA 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

670 UNICREDIT MERCHANT S.P.A. ROMA 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

671 UNICREDIT MOBILIEN LEASING GMBH VIENNA 1 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT 99,80 100,00<br />

M.B.H.<br />

672 UNICREDIT PARTNER D.O.O ZAGABRIA 1 UNICREDIT GLOBAL LEASING<br />

20,00<br />

VERSICHERUNGSSERVICE GMBH<br />

UNICREDIT LEASING CROATIA D.O.O. ZA LEASING 80,00<br />

673 UNICREDIT PARTNER D.O.O BEOGRAD BELGRADO 1 BA-CA LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH 100,00<br />

674 UNICREDIT PARTNER LLC KIEV 1 UNICREDIT GLOBAL LEASING<br />

100,00<br />

VERSICHERUNGSSERVICE GMBH<br />

675 UNICREDIT PEGASUS LEASING GMBH VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 74,80 75,00<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 25,00<br />

676 UNICREDIT POIJIST’OVACI MAKLERSKA SPOL. S R.O. PRAGA 1 UNICREDIT LEASING CZ, A.S. 100,00<br />

677 UNICREDIT POLARIS LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

678 UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE PER<br />

AZIONI<br />

GENOVA 1 FAMILY CREDIT NETWORK SPA ..<br />

FINECOBANK SPA ..<br />

UNICREDIT BANK AG ..<br />

IRFIS - FINANZIARIA PER LO SVILUPPO DELLA<br />

..<br />

SICILIA S.P.A.<br />

PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI<br />

..<br />

GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ<br />

SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO<br />

..<br />

(SGR) S.P.A.<br />

UNICREDIT AUDIT SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI ..<br />

UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ<br />

..<br />

CONSORTILE PER AZIONI<br />

UNICREDIT FACTORING SPA ..<br />

UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES<br />

SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI<br />

..<br />

UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A. ..<br />

UNICREDIT SPA 100,00<br />

UNIMANAGEMENT SCARL ..<br />

679 UNICREDIT RENT D.O.O. BEOGRAD BELGRADO 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00<br />

116 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

680 UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL LIMITED NICOSIA 1 AI BETEILIGUNG GMBH 100,00<br />

681 UNICREDIT TECHRENT LEASING GMBH VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 99,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 1,00<br />

682 UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. BUCAREST 1 ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS<br />

0,01<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

BANK AUSTRIA-CEE BETEILIGUNGS GMBH 0,01<br />

BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER<br />

0,01<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 50,56<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 0,01<br />

UNICREDIT LEASING ROMANIA S.A. ..<br />

683 UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT CEE GMBH VIENNA 1 UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH 100,00<br />

684 UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

685 UNICREDIT U.S. FINANCE LLC WILMINGTON 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

686 UNICREDIT ZAVAROVALNO ZASTOPINSKA DRUZBA DOO LJUBLJANA 1 UNICREDIT GLOBAL LEASING<br />

100,00<br />

VERSICHERUNGSSERVICE GMBH<br />

687 UNICREDIT ZEGA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 99,80 100,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

688 UNICREDIT-LEASING HOMONNA INGATLNHASZNOSITO BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

KFT<br />

689 UNICREDIT-LEASING HOSPES KFT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

690 UNICREDIT-LEASING MIDAS INGATLANHASZNOSITO BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00<br />

KARLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG<br />

691 UNICREDIT-LEASING NEPTUNUS KFT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 96,35<br />

692 UNICREDIT-LEASING ORION INGATLANHASZNOSITO BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG<br />

693 UNICREDIT-LEASING SATURNUS KFT BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00<br />

694 UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST III NEWARK 1 UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC III 100,00<br />

695 UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST IV NEWARK 1 UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC IV 100,00<br />

696 UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC III DELAWARE 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

697 UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC IV DELAWARE 1 UNICREDIT SPA 100,00<br />

698 UNIMANAGEMENT SCARL TORINO 1 UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES<br />

0,01<br />

SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI<br />

UNICREDIT SPA 99,99<br />

699 UNIVERSALE BUCHHOLZ GBR BERLINO 1 DRITTE UNIPRO IMMOBILIEN-<br />

33,33<br />

PROJEKTIERUNGSGES.M.B.H.<br />

UNIVERSALE INTERNATIONAL<br />

66,17<br />

PROJEKTMANAGEMENT GMBH<br />

700 UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH 100,00<br />

701 UNIVERSALE INTERNATIONAL POLAND SP.ZO.O. VARSAVIA 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT<br />

99,57<br />

M.B.H.<br />

UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH 0,43<br />

702 UNIVERSALE INTERNATIONAL PROJEKTMANAGEMENT BERLINO 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT<br />

100,00<br />

GMBH<br />

M.B.H.<br />

703 UNIVERSALE INTERNATIONAL PROJEKTSZERVEZESI KFT. BUDAPEST 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT<br />

99,69<br />

M.B.H.<br />

UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH 0,31<br />

704 UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

705 UNIVERSALE INTERNATIONAL SPOL S.R.O., PRAG PRAGA 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT<br />

100,00<br />

M.B.H.<br />

706 UPI POSLOVNI SISTEM DOO SARAJEVO 1 UNICREDIT BANK DD 48,80<br />

ZANE BH DOO 20,63<br />

707 US PROPERTY INVESTMENTS INC. DALLAS 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

708 V.M.G. VERMIETUNGSGESELLSCHAFT MBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR<br />

SACHWERTE GMBH<br />

709 VANDERBILT CAPITAL ADVISORS LLC WILMINGTON 1 PIONEER INSTITUTIONAL ASSET MANAGEMENT INC 100,00<br />

100,00<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 117


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

710 VAPE COMMUNA LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER 74,80 75,00<br />

BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH<br />

UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 25,00<br />

711 VERBA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH MONACO DI<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

712 VERWALTUNGSGESELLSCHAFT KATHARINENHOF MBH AMBURGO 1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

713 VIENNA DC BAUTRAGER GMBH VIENNA 1 WED WIENER ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT FUR 100,00<br />

DEN DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT<br />

714 VIENNA DC TOWER 1 LIEGENSCHAFTSBESITS GMBH VIENNA 1 WED DONAU- CITY GMBH 100,00<br />

715 VIENNA DC TOWER 2 LIEGENSCHSFTBESITS GMBH VIENNA 1 WED DONAU- CITY GMBH 100,00<br />

716 VUWB INVESTMENTS INC. ATLANTA 1 BLUE CAPITAL FONDS GMBH 100,00<br />

717 WEALTH CAPITAL INVESTMENT INC. COUNTRY OF NEW 1 BLUE CAPITAL FONDS GMBH 100,00<br />

CASTLE<br />

718 WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH MONACO DI<br />

1 UNICREDIT BANK AG 100,00<br />

BAVIERA<br />

719 WEALTHCAP INITIATOREN GMBH AMBURGO 1 WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH 100,00<br />

720 WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG GMBH MONACO DI<br />

1 H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR<br />

100,00<br />

BAVIERA<br />

SACHWERTE GMBH<br />

721 WEALTHCAP PEIA KOMPLEMENTAR GMBH MONACO DI<br />

1 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 100,00<br />

BAVIERA<br />

722 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

723 WEALTHCAP REAL ESTATE MANAGEMENT GMBH MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

1 UNICREDIT BANK AG 6,00<br />

WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH 94,00<br />

1 H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR<br />

100,00<br />

SACHWERTE GMBH<br />

724 WEALTHCAP STIFTUNGSTREUHAND GMBH AMBURGO 1 BLUE CAPITAL FONDS GMBH 100,00<br />

725 WED DONAU- CITY GMBH VIENNA 1 WED WIENER ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT FUR 100,00<br />

DEN DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT<br />

726 WED HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 4 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 48,06<br />

(3)<br />

727 WED WIENER ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT FUR DEN<br />

DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT<br />

728 WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 38,00<br />

WED HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H. 62,00<br />

VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

729 XELION DORADCY FINANSOWI SP. ZOO VARSAVIA 1 BANK PEKAO SA 50,00<br />

UNICREDIT SPA 50,00<br />

730 Z LEASING ALFA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

M.B.H.<br />

731 Z LEASING ARKTUR IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

M.B.H.<br />

732 Z LEASING AURIGA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

733 Z LEASING CORVUS IMMOBILIEN LEASING<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

734 Z LEASING DORADO IMMOBILIEN LEASING<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

735 Z LEASING DRACO IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

736 Z LEASING GAMA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

737 Z LEASING GEMINI IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

738 Z LEASING HEBE IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

739 Z LEASING HERCULES IMMOBILIEN LEASING<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

740 Z LEASING IPSILON IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

VIENNA 1 BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

99,80 100,00<br />

99,80 100,00<br />

VIENNA 1 CALG GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 99,80 100,00<br />

VIENNA 1 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

99,80 100,00<br />

VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

VIENNA 1 GEBAUDELEASING<br />

GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

99,80 100,00<br />

99,80 100,00<br />

99,80 100,00<br />

99,80 100,00<br />

118 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

741 Z LEASING ITA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT VIENNA 1 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT 99,80 100,00<br />

M.B.H.<br />

M.B.H.<br />

742 Z LEASING JANUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT VIENNA 1 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT 99,80 100,00<br />

M.B.H.<br />

M.B.H.<br />

743 Z LEASING KALLISTO IMMOBILIEN LEASING<br />

VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

744 Z LEASING KAPA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT VIENNA 1 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT 99,80 100,00<br />

M.B.H.<br />

M.B.H.<br />

745 Z LEASING LYRA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT VIENNA 1 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT 99,80 100,00<br />

M.B.H.<br />

M.B.H.<br />

746 Z LEASING NEREIDE IMMOBILIEN LEASING<br />

VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

747 Z LEASING OMEGA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT VIENNA 1 CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 99,80 100,00<br />

M.B.H.<br />

748 Z LEASING PERSEUS IMMOBILIEN LEASING<br />

VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND<br />

99,80 100,00<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

VERWERTUNG GMBH<br />

749 Z LEASING SCORPIUS IMMOBILIEN LEASING<br />

VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

750 Z LEASING TAURUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

751 Z LEASING VENUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

752 Z LEASING VOLANS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

VIENNA 1 BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT<br />

M.B.H.<br />

99,80 100,00<br />

VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00<br />

753 ZAGREB NEKRETNINE DOO ZAGABRIA 1 ZAGREBACKA BANKA DD 100,00<br />

754 ZAGREBACKA BANKA DD ZAGABRIA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 84,48<br />

755 ZANE BH DOO SARAJEVO 1 ZAGREB NEKRETNINE DOO 100,00<br />

756 ZAO IMB-LEASING MOSCA 1 ZAO UNICREDIT BANK 100,00<br />

757 ZAO LOCAT LEASING RUSSIA MOSCA 1 OOO UNICREDIT LEASING 100,00<br />

758 ZAO UNICREDIT BANK MOSCA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

759 ZAPADNI TRGOVACKI CENTAR D.O.O. RIJEKA 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT<br />

100,00<br />

M.B.H.<br />

760 ZB INVEST DOO ZAGABRIA 1 ZAGREBACKA BANKA DD 100,00<br />

761 ZETA FUNF HANDELS GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00<br />

762 ZWEITE UNIPRO IMMOBILIEN-<br />

PROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.<br />

BERLINO 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL<br />

PROJEKTMANAGEMENT GMBH<br />

A.2 CONSOLIDATE PROPORZIONALMENTE<br />

1 BA HYPO FINANCIRANJE D.O.O. ZA POSLOVANJE ZAGABRIA 7 HYPO-BA LEASING SUD GMBH 50,00<br />

NEKRET- NINAMA<br />

2 EUROLEASE FINANCE, D.O.O. LJUBLJANA 7 HYPO-BA LEASING SUD GMBH 50,00<br />

3 FIDES LEASING GMBH VIENNA 7 CALG ANLAGEN LEASING GMBH 50,00<br />

4 HYBA NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE<br />

ZAGABRIA 7 HYPO-BA LEASING SUD GMBH 50,00<br />

NEKRTNINAMA<br />

5 HYPO-BA LEASING SUD GMBH KLAGENFURT 7 UNICREDIT LEASING S.P.A. 50,00<br />

6 HYPO-BA PROJEKT, FINANCIRANJE D.O.O. LJUBLJANA 7 HYPO-BA LEASING SUD GMBH 50,00<br />

7 HYPO-BA ZAGREB D.O.O. ZA POSLOVANJE<br />

ZAGABRIA 7 HYPO-BA LEASING SUD GMBH 50,00<br />

NEKRETNINAMA<br />

8 INFORMATIONS-TECHNOLOGIE AUSTRIA GMBH IN LIQ. VIENNA 7 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 50,00<br />

9 INPROX LEASING, NEPREMICNINE, D.O.O. LJUBLJANA 7 HYPO-BA LEASING SUD GMBH 50,00<br />

10 INPROX OSIJEK D.O.O. ZAGABRIA 7 HYPO-BA LEASING SUD GMBH 50,00<br />

11 KOC FINANSAL HIZMETLER AS ISTANBUL 7 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 50,00<br />

12 MONTREAL NEKRETNINE D.O.O. ZAGABRIA 7 HYPO-BA LEASING SUD GMBH 50,00<br />

13 ORBIT ASSET MANAGEMENT LIMITED HAMILTON 7 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT 50,00<br />

(BERMUDA) LIMITED<br />

14 RCI FINANCIAL SERVICES S.R.O. PRAGA 7 UNICREDIT LEASING CZ, A.S. 50,00<br />

15 STICHTING CUSTODY SERVICES KBN AMSTERDAM 7 YAPI KREDI BANK NEDERLAND N.V. 40,90<br />

16 SYNERGA NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE<br />

NEKRETNIN-AMA<br />

ZAGABRIA 7 HYPO-BA LEASING SUD GMBH 50,00<br />

100,00<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 119


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

17 UNICREDIT MENKUL DEGERLER AS ISTANBUL 7 KOC FINANSAL HIZMETLER AS 50,00<br />

YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO ..<br />

18 YAPI KREDI B TIPI YATIRIM ORTAKLIGI AS ISTANBUL 7 YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS 18,39<br />

YAPI VE KREDI BANKASI AS 4,54<br />

19 YAPI KREDI BANK AZERBAIJAN CLOSED JOINT STOCK<br />

COMPANY<br />

BAKU 7 YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO 0,04<br />

YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS 0,04<br />

YAPI VE KREDI BANKASI AS 40,82<br />

20 YAPI KREDI BANK NEDERLAND N.V. AMSTERDAM 7 YAPI KREDI HOLDING BV 13,40<br />

YAPI VE KREDI BANKASI AS 27,50<br />

21 YAPI KREDI DIVERSIFIED PAYMENT RIGHTS FINANCE ISTANBUL 7 YAPI VE KREDI BANKASI AS 40,90<br />

COMPANY<br />

22 YAPI KREDI EMEKLILIK AS ISTANBUL 7 YAPI KREDI FAKTORING AS 0,01<br />

YAPI KREDI SIGORTA AS 38,40<br />

YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS 0,01<br />

YAPI VE KREDI BANKASI AS ..<br />

23 YAPI KREDI FAKTORING AS ISTANBUL 7 YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO 0,01<br />

YAPI VE KREDI BANKASI AS 40,88<br />

24 YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO ISTANBUL 7 YAPI KREDI FAKTORING AS ..<br />

YAPI VE KREDI BANKASI AS 40,43<br />

25 YAPI KREDI HOLDING BV AMSTERDAM 7 YAPI VE KREDI BANKASI AS 40,90<br />

26 YAPI KREDI MOSCOW MOSCA 7 YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO 0,06<br />

YAPI VE KREDI BANKASI AS 40,83<br />

27 YAPI KREDI PORTFOY YONETIMI AS BARBAROS 7 YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS 35,71<br />

YAPI VE KREDI BANKASI AS 5,17<br />

28 YAPI KREDI SIGORTA AS ISTANBUL 7 YAPI KREDI FAKTORING AS 3,25<br />

YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS 4,90<br />

YAPI VE KREDI BANKASI AS 30,27<br />

29 YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS ISTANBUL 7 YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO ..<br />

YAPI VE KREDI BANKASI AS 40,89<br />

30 YAPI VE KREDI BANKASI AS ISTANBUL 7 KOC FINANSAL HIZMETLER AS 40,90<br />

A.3 IMPRESE VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO<br />

1 AIRPLUS AIR TRAVEL CARD VERTRIEBSGESELLSCHAFT VIENNA 8 DINERS CLUB CEE HOLDING AG 33,33<br />

M.B.H.<br />

2 ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJE ZAGABRIA 8 ZAGREBACKA BANKA DD 49,00<br />

DOBROVOLJNIM<br />

3 ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJIE ZAGABRIA 8 ZAGREBACKA BANKA DD 49,00<br />

OBVEZNIM<br />

4 ANGER MACHINING GMBH TRAUN 8 EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG 49,00<br />

5 AVIVA SPA MILANO 8 UNICREDIT SPA 49,00<br />

6 BA GEBAUDEVERMIETUNGSGESELLSCHAFT MBH VIENNA 8 BA GVG-HOLDING GMBH 50,00<br />

7 BANK FUR TIROL UND VORARLBERG<br />

AKTIENGESELLSCHAFT<br />

INNSBRUCK 8 CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 37,53 41,70<br />

UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 9,85 4,93<br />

8 BANQUE DE COMMERCE ET DE PLACEMENTS SA GINEVRA 8 YAPI VE KREDI BANKASI AS 30,67<br />

9 BKS BANK AG (EHEM.BANK FUR KARNTEN UND<br />

STEIERMARK AG)<br />

KLAGENFURT 8 CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 28,01 29,64<br />

UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 8,02 7,46<br />

10 CA IMMOBILIEN ANLAGEN AKTIENGESELLSCHAFT VIENNA 8 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 17,23<br />

11 CASH SERVICE COMPANY SOFIA 8 UNICREDIT BULBANK AD 20,00<br />

12 CENTRAL POLAND FUND LLC DELAWARE 1 BANK PEKAO SA 53,19<br />

13 CNP UNICREDIT VITA S.P.A. MILANO 8 UNICREDIT SPA 38,80<br />

14 COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A. ROMA 8 UNICREDIT SPA 49,00<br />

15 CONSORZIO SE.TEL. SERVIZI TELEMATICI IN<br />

LIQUIDAZIONE<br />

NAPOLI 8 UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES<br />

SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI<br />

16 CREDANTI HOLDINGS LIMITED NICOSIA 8 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 30,00<br />

33,33<br />

120 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Segue: Partecipazioni in società oggetto di consolidamento integrale, proporzionale e patrimonio netto<br />

RAPPORTO (1) DENOMINAZIONE<br />

SEDE<br />

IMPRESA PARTECIPANTE QUOTA % EFFETTIVI (2)<br />

TIPO DI<br />

RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE DISPONIBILITÀ<br />

VOTI %<br />

17 CREDITRAS ASSICURAZIONI SPA MILANO 8 UNICREDIT SPA 50,00<br />

(4)<br />

18 CREDITRAS VITA SPA MILANO 8 UNICREDIT SPA 50,00<br />

(4)<br />

19 DA VINCI S.R.L. ROMA 8 FONDO SIGMA 25,00<br />

(3)<br />

20 EUROPROGETTI & FINANZA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE ROMA 8 UNICREDIT SPA 39,79<br />

21 FIDIA SGR SPA MILANO 8 UNICREDIT SPA 50,00<br />

(4)<br />

22 FORSTINGER HANDEL UND SERVICE GMBH VIENNA 8 EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG 32,00<br />

23 G.B.S. - GENERAL BROKER SERVICE S.P.A. ROMA 8 UNICREDIT SPA 20,00<br />

24 INCONTRA ASSICURAZIONI S.P.A. MILANO 8 UNICREDIT SPA 49,00<br />

25 IPG-INDUSTRIEPARK GYOR<br />

GERASDORF 8 UNICREDIT LEASING S.P.A. 40,00<br />

PROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.<br />

26 KAPITAL-BETEILIGUNGS AKTIENGESELLSCHAFT VIENNA 8 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 20,00<br />

27 KRAJOWA IZBA ROZLICZENIOWA SA VARSAVIA 8 BANK PEKAO SA 34,44<br />

28 MARINA CITY ENTWICKLUNGS GMBH VIENNA 8 CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT 25,00<br />

29 MARINA TOWER HOLDING GMBH VIENNA 8 CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT 25,00<br />

30 MEDIOBANCA BANCA DI CREDITO FINANZIARIO SPA MILANO 8 UNICREDIT SPA 8,66<br />

31 MOLL HOLDING GESELLSCHAFT MBH MONACO DI<br />

8 EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG 49,00<br />

BAVIERA<br />

32 MULTIPLUS CARD DOO ZA PROMIDZBU I USLUGE ZAGABRIA 8 MARKETING ZAGREBACKE BANKE DOO 75,00 25,00<br />

33 NOTARTREUHANDBANK AG VIENNA 8 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 25,00<br />

34 OAK RIDGE INVESTMENT LLC WILMINGTON 8 PIONEER INSTITUTIONAL ASSET MANAGEMENT INC 49,00<br />

35 OBERBANK AG LINZ 8 CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 29,15 32,54<br />

UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 4,19 1,65<br />

36 OECLB HOLDING GMBH IN LIQ. VIENNA 8 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 18,51<br />

37 OESTERREICHISCHE KONTROLLBANK<br />

AKTIENGESELLSCHAFT<br />

38 OSTERREICHISCHE HOTEL- UND TOURISMUSBANK<br />

GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

VIENNA 8 CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT 24,75<br />

SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT 8,26<br />

UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 16,14<br />

VIENNA 8 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 50,00<br />

39 PAPCEL AS LITOVEL 8 EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG 33,74 34,00<br />

40 PAYLIFE BANK GMBH VIENNA 8 CAFU VERMOGENSVERWALTUNG GMBH & CO. OG 4,50<br />

EUROVENTURES-AUSTRIA-CA-MANAGEMENT<br />

5,78<br />

GESMBH<br />

UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 13,59<br />

41 PIRELLI PEKAO REAL ESTATE SP. Z O.O. VARSAVIA 8 BANK PEKAO SA 25,00<br />

42 SIA SPA MILANO 8 UNICREDIT SPA 24,07<br />

43 SOCIETÀ GESTIONE PER IL REALIZZO SPA IN<br />

LIQUIDAZIONE<br />

ROMA 8 IRFIS - FINANZIARIA PER LO SVILUPPO DELLA<br />

SICILIA S.P.A.<br />

UNICREDIT SPA 26,38<br />

44 SVILUPPO GLOBALE GEIE ROMA 8 UNICREDIT SPA 25,00<br />

45 SW HOLDING SPA ROMA 8 UNICREDIT MERCHANT S.P.A. 28,57 13,79<br />

46 TORRE SGR S.P.A. ROMA 8 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI<br />

37,50<br />

GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ<br />

47 WIEN MITTE IMMOBILIEN GMBH VIENNA 8 BA-CA WIEN MITTE HOLDING GMBH 50,00<br />

48 WIENER KREDITBURGSCHAFTSGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 8 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 24,49<br />

49 YAPI KREDI KORAY GAYRIMENKUL YATIRIM ORTAKLIGI AS ISTANBUL 8 YAPI VE KREDI BANKASI AS 30,45<br />

Note alla tabella delle partecipazioni integrali, proporzionali e al patrimonio netto dell’area di consolidamento:<br />

(1) Tipo di rapporto:<br />

1= maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria;<br />

2= influenza dominante nell’assemblea ordinaria;<br />

3= accordi con altri soci;<br />

4= altre forme di controllo;<br />

5= direzione unitaria ex art.26 comma 1, del “decreto legislativo 87/92”;<br />

6= direzione unitaria ex art.26 comma 2, del “decreto legislativo 87/92”;<br />

7= controllo congiunto;<br />

8= imprese collegate.<br />

(2) Disponib<strong>il</strong>ità voti nell’assemblea ordinaria. I diritti di voto sono riportati solo laddove diversi dalla % di partecipazione al capitale.<br />

(3) Società consolidate ai sensi del SIC 12.<br />

(4) Per CreditRas Assicurazioni e CreditRas Vita esistono patti parasociali che attribuiscono <strong>il</strong> “controllo” all’altro socio (Ras). Negli altri casi non c’è condivisione, stab<strong>il</strong>ita contrattualmente, del controllo sulla<br />

partecipata (per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative all’attività, non è richiesto <strong>il</strong> consenso unanime dei soci). Non si verificano pertanto le condizioni stab<strong>il</strong>ite dallo IAS 31 paragrafo 3 per<br />

la definizione di esistenza del controllo congiunto.<br />

0,05<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 121


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

Variazioni nell’area di consolidamento<br />

Le società consolidate integralmente, compresa la Capogruppo, sono passate da 735 a fine dicembre 2010 a 762 di fine giugno 2011, con un<br />

aumento di 27 società.<br />

Le società consolidate proporzionalmente, che a fine dicembre 2010 assommavano a 19, risultano 30 a fine giugno 2011, con un incremento di 11<br />

società.<br />

Le società consolidate con <strong>il</strong> metodo del patrimonio netto, che a fine dicembre 2010 assommavano a 45, risultano 49 a fine giugno 2011, con un<br />

incremento di 4 società.<br />

Società consolidate integralmente<br />

Nella tabella che segue sono indicate le variazioni intervenute nelle partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente).<br />

Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente): variazioni annue<br />

NUMERO DI SOCIETÀ<br />

A. Rimanenze iniziali 735<br />

B. Variazioni in aumento 36<br />

B.1 Costituzioni -<br />

B.2 Variazione del metodo di consolidamento 35<br />

B.3 Entità oggetto di primo consolidamento nel 2011 1<br />

C. Variazioni in diminuzione 9<br />

C.1 Cessioni 5<br />

C.2 Variazione del metodo di consolidamento -<br />

C.3 Fusioni in altre società del Gruppo 4<br />

D. Rimanenze finali 762<br />

122 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Il dettaglio delle variazioni intervenute in aumento e in diminuzione nei sei mesi a livello di singola società risulta come segue:<br />

Variazioni in aumento<br />

Variazione del metodo di consolidamento<br />

DENOMINAZIONE SEDE DENOMINAZIONE SEDE<br />

UNICREDIT LEASING TECHNIKUM GMBH VIENNA BIL IMMOBILIEN FONDS GMBH & CO OBJEKT PERLACH KG<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

UCTAM UKRAINE LLC KIEV H & B IMMOBILIEN GMBH & CO. OBJEKTE KG<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH<br />

VIENNA<br />

HAWA GRUNDSTUCKS GMBH & CO. OHG<br />

HOTELVERWALTUNG<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

UCTAM RK LIMITED LIABILITY COMPANY<br />

ALMATY CITY<br />

MILLETERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG<br />

MBH<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

VIENNA DC BAUTRAGER GMBH<br />

VIENNA<br />

OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH & CO. OBJEKT<br />

EGGENFELDENER STRASSE KG<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

VIENNA DC TOWER 1 LIEGENSCHAFTSBESITS GMBH VIENNA WEALTH CAPITAL INVESTMENT INC. WILMINGTON<br />

VIENNA DC TOWER 2 LIEGENSCHAFTSBESITS GMBH VIENNA HVB EXPERTISE GMBH<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

UGIS AUSTRIA GMBH VIENNA HVB LIFE SCIENCE GMBH & CO. BETEILIGUNGS-KG<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

UNICREDIT LOGISTICS SRL<br />

VERONA<br />

HYPO-REAL HAUS- UND GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT MBH<br />

& CO. IMMOBILIEN-VERMIETUNGS KG<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

TRIESTE ADRIATIC MARITIME INITIATIVES SRL TRIESTE KELLER CROSSING L.P. ATLANTA<br />

DC ELEKTRONISCHE ZAHLUNGSSYSTEME GMBH VIENNA LIFE SCIENCE I BETEILIGUNGS GMBH<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

CENTER HEINRICH-COLLIN-STRASSE1 VERMIETUNGS GMBH<br />

U.CO KEG<br />

VIENNA<br />

OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH & CO. OBJEKT<br />

HAIDENAUPLATZ KG<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

CALG 445 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH VIENNA SIMON VERWALTUNGS-AKTIENGESELLSCHAFT I.L.<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

TRANSTERRA GESELLSCHAFT FUR<br />

IMMOBILIENVERWALTUNG MBH<br />

VUWB INVESTMENTS INC.<br />

ANTUS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH<br />

BV GRUNDSTUCKSENTWICKLUNGS-GMBH & CO.<br />

VERWALTUNGS-KG<br />

CUMTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG<br />

MBH<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

ATLANTA<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

ERSTE ONSHORE WINDKRAFT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT<br />

MBH & CO. WINDPARK MOSE KG<br />

ERSTE ONSHORE WINDKRAFT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT<br />

MBH & CO. WINDPARK GREFRATH KG<br />

HAWA GRUNDSTUCKS GMBH & CO. OHG<br />

IMMOBILIENVERWALTUNG<br />

HVB PROFIL GESELLSCHAFT FUR PERSONALMANAGEMENT<br />

MBH<br />

OLDENBURG<br />

OLDENBURG<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

Le variazioni del metodo di consolidamento intervenute nel primo semestre 2011, riguardano prevalentemente trasferimenti dalla voce 100.<br />

Partecipazioni controllate al costo (otto società controllate dal sub-gruppo Bank Austria, ventidue dal sub-gruppo <strong>UniCredit</strong> Bank AG e cinque da altre<br />

società) a Partecipazioni controllate consolidate integralmente.<br />

Unica entità oggetto di primo consolidamento nel primo semestre 2011 è la società UCTAM RO S.r.l..<br />

Variazioni in diminuzione<br />

Cessioni<br />

DENOMINAZIONE<br />

EPSSILON LIEGENSCHAFTSDEVELOPMENT GMBH<br />

GELDILUX-TS-2005 S.A.<br />

SOFIMMOCENTRALE S.A.<br />

BA-CA CONSTRUCTION LEASING OOO<br />

BACA MINOS LEASING GMBH<br />

SEDE<br />

VIENNA<br />

LUSSEMBURGO<br />

BRUXELLES<br />

SAN PIETROBURGO<br />

VIENNA<br />

Trattasi di cessioni realizzate nel periodo.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 123


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

Fusioni in altre società del Gruppo<br />

DENOMINAZIONE SOCIETÀ FUSA SEDE SOCIETÀ INCORPORANTE SEDE<br />

ASPRA FINANCE SPA MILANO >>> UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA VERONA<br />

HVB LEASING SLOVAKIA S.R.O. BRATISLAVA >>> UNICREDIT LEASING REAL ESTATE S.R.O. BRATISLAVA<br />

UNICREDIT FACTORING PENZUGYI SZOLGALTATO ZRT BUDAPEST >>> UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. BUDAPEST<br />

QUERCIA SOFTWARE SCPA VERONA >>><br />

UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES SOCIETA<br />

CONSORTILE PER AZIONI<br />

MILANO<br />

Si indica infine l’elenco delle società controllate che nel corso del semestre hanno modificato la denominazione sociale.<br />

Società integrali che hanno modificato la denominazione sociale nel corso del primo semestre 2011<br />

DENOMINAZIONE SEDE DENOMINAZIONE SEDE<br />

PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UNICREDIT BANK (ex OPEN<br />

JOINT STOCK COMPANY UNICREDIT BANK)<br />

KIEV<br />

INFORMATIONS-TECHNOLOGIE AUSTRIA GMBH IN LIQ. (ex<br />

INFORMATIONS-TECHNOLOGIE AUSTRIA GMBH<br />

VIENNA<br />

QUERCIA SOFTWARE SCPA ( ex QUERCIA SOFTWARE SPA) VERONA UNIMANAGEMENT SCARL (ex UNIMANAGEMENT SRL) TORINO<br />

IRFIS - FINANZIARIA PER LO SVILUPPO DELLA SICILIA S.P.A.<br />

(ex IRFIS - MEDIOCREDITO DELLA SICILIA S.P.A.<br />

POLLUX IMMOBILIEN G.M.B.H. (ex Z LEASING POLLUX<br />

IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.<br />

UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT CEE GMBH (ex<br />

UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH<br />

PALERMO<br />

VIENNA<br />

VIENNA<br />

UNICREDIT GLOBAL BUSINESS SERVICES GMBH (ex AB<br />

IMMOBILIENVERWALTUNGS-GMBH<br />

UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH (ex<br />

INDUSTRIE-IMMOBILIEN-VERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H.)<br />

MONACO DI<br />

BAVIERA<br />

Società consolidate integralmente<br />

Nella tabella che segue sono indicate le variazioni intervenute nelle partecipazioni in società controllate in modo congiunto (consolidate proporzionalmente).<br />

Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (consolidate proporzionalmente): variazioni annue<br />

NUMERO DI SOCIETÀ<br />

A. Rimanenze iniziali 19<br />

B. Variazioni in aumento 11<br />

B.1 Costituzioni -<br />

B.2 Variazione del metodo di consolidamento 11<br />

B.3 Entità oggetto di primo consolidamento nel 2011 -<br />

C. Variazioni in diminuzione -<br />

C.1 Cessioni -<br />

C.2 Variazione del metodo di consolidamento -<br />

C.3 Fusioni in altre società del Gruppo -<br />

D. Rimanenze finali 30<br />

VIENNA<br />

Il dettaglio delle variazioni intervenute in aumento nei sei mesi a livello di singola società risulta <strong>il</strong> seguente:<br />

Variazioni in aumento<br />

Variazione del metodo di consolidamento<br />

DENOMINAZIONE<br />

BA HYPO FINANCIRANJE D.O.O. ZA POSLOVANJE NEKRET-<br />

NINAMA<br />

EUROLEASE FINANCE, D.O.O.<br />

FIDES LEASING GMBH<br />

HYBA NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE NEKRTNINAMA<br />

HYPO-BA LEASING SUD GMBH<br />

HYPO-BA PROJEKT, FINANCIRANJE D.O.O.<br />

HYPO-BA ZAGREB D.O.O. ZA POSLOVANJE NEKRETNINAMA<br />

INPROX LEASING, NEPREMICNINE, D.O.O.<br />

INPROX OSIJEK D.O.O.<br />

MONTREAL NEKRETNINE D.O.O.<br />

SYNERGA NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE<br />

NEKRETNIN-AMA<br />

SEDE<br />

ZAGABRIA<br />

LJUBLJANA<br />

VIENNA<br />

ZAGABRIA<br />

KLAGENFURT<br />

LJUBLJANA<br />

ZAGABRIA<br />

LJUBLJANA<br />

ZAGABRIA<br />

ZAGABRIA<br />

ZAGABRIA<br />

Trattasi di due società di leasing austriache e delle loro controllate che da partecipazioni controllate in modo congiunto al costo e al patrimonio netto<br />

divengono partecipazioni controllate in modo congiunto consolidate proporzionalmente.<br />

124 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Società consolidate con <strong>il</strong> metodo del patrimonio netto<br />

Nella tabella che segue sono indicate le variazioni intervenute nelle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole (consolidate con <strong>il</strong> metodo<br />

del patrimonio netto).<br />

Partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole (consolidate al patrimonio netto): variazioni annue<br />

NUMERO DI SOCIETÀ<br />

A. Rimanenze iniziali 45<br />

B. Variazioni in aumento 7<br />

B.1 Costituzioni -<br />

B.2 Variazione del metodo di consolidamento 7<br />

B.3 Entità oggetto di primo consolidamento nel 2011 -<br />

C. Variazioni in diminuzione 3<br />

C.1 Cessioni 1<br />

C.2 Variazione del metodo di consolidamento 2<br />

C.3 Fusioni in altre società del Gruppo -<br />

D. Rimanenze finali 49<br />

Il dettaglio delle variazioni intervenute in aumento e in diminuzione nei sei mesi a livello di singola società risulta come segue:<br />

Variazioni in aumento<br />

Variazione del metodo di consolidamento<br />

DENOMINAZIONE<br />

SW HOLDING SPA<br />

BA GEBAUDEVERMIETUNGSGESELLSCHAFT MBH<br />

CASH SERVICE COMPANY<br />

KAPITAL-BETEILIGUNGS AKTIENGESELLSCHAFT<br />

MARINA CITY ENTWICKLUNGS GMBH<br />

WIENER KREDITBURGSCHAFTSGESELLSCHAFT M.B.H.<br />

MARINA TOWER HOLDING GMBH<br />

SEDE<br />

ROMA<br />

VIENNA<br />

SOFIA<br />

VIENNA<br />

VIENNA<br />

VIENNA<br />

VIENNA<br />

Le variazioni del metodo di consolidamento intervenute nel primo semestre 2011, riguardano trasferimenti da partecipazioni sottoposte ad influenza<br />

notevole al costo (sei società collegate dal sub-gruppo Bank Austria e una da altre società) a partecipazioni sottoposte ad influenza notevole al<br />

patrimonio netto.<br />

Variazioni in diminuzione<br />

Le cessioni realizzate nel periodo si riferiscono alla società Nuova Teatro Eliseo S.p.A. di Roma.<br />

Le variazioni del metodo di consolidamento si riferiscono al trasferimento da partecipazioni sottoposte ad influenza notevole al patrimonio netto, delle società:<br />

• Hypo-Ba Leasing Sud GMBH, Austria a partecipazioni controllate in modo congiunto consolidate proporzionalmente;<br />

• RCG Holdings LLC, New York ad attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita, in quanto è venuta meno l’influenza notevole sulla partecipata.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 125


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento<br />

Dopo la data del 30 giugno 2011 non si sono verificati eventi che inducano a rettificare le risultanze esposte nella Relazione finanziaria semestrale<br />

consolidata alla stessa data.<br />

Sezione 5 - Altri aspetti<br />

Nel corso del 2011 sono entrati in vigore i seguenti principi e interpretazioni contab<strong>il</strong>i:<br />

• modifiche allo IAS 32: Strumenti finanziari - Esposizione in b<strong>il</strong>ancio - Classificazione delle emissioni di diritti (Reg. CE 1293/2009);<br />

• modifiche all’IFRS1: Esenzione limitata dall’informativa comparativa prevista dall’IFRS 7 per i neo-ut<strong>il</strong>izzatori e conseguenti modifiche all’IFRS 7<br />

“Strumenti finanziari: informazioni integrative” (Reg. CE 574/2010);<br />

• revisione dello IAS 24 - Informativa di b<strong>il</strong>ancio sulle operazioni con parti correlate (Reg. CE 632/2010);<br />

• modifiche all’IFRIC 14 - Pagamenti anticipati relativi ad una previsione di contribuzione minima (Reg. CE 633/2010);<br />

• IFRIC 19: Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale (Reg. CE 662/2010);<br />

• miglioramenti agli IFRSs (Reg. CE 149/2011).<br />

La revisione dello IAS 24 amplia, semplifica e rende maggiormente esplicativi la definizione di parte correlata ed i criteri volti ad individuare<br />

correttamente <strong>il</strong> rapporto di correlazione con l’entità che redige <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio. La nuova formulazione chiarisce, inoltre, che l’informativa deve avere per<br />

oggetto, tra le altre, le operazioni concluse con le controllate di società collegate e controllate di joint venture.<br />

Il nuovo IAS 24 introduce inoltre la richiesta di informativa relativa agli impegni esistenti tra l’entità che redige <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio e le sue parti correlate e<br />

dispensa dall’obbligo informativo le entità controllate o sottoposte ad influenza notevole da parte di un ente pubblico.<br />

Le ulteriori fattispecie di parti correlate introdotte dallo IAS 24 non sono oggetto di informativa ai sensi del Regolamento Consob recante “Disposizioni<br />

in materia di operazioni con parti correlate” (di cui alle delibere n. 17221 e 17389 del 2010 che si ispirano alla definizione di parte correlata così<br />

come definita dal vecchio IAS 24, valido alla data di entrata in vigore del citato Regolamento).<br />

Per maggiori chiarimenti si rimanda alla Parte H - Operazioni con parti correlate, delle note <strong>il</strong>lustrative.<br />

Tali modifiche, così come quelle richieste dagli altri principi ed interpretazioni citate, non hanno determinato alcun effetto sulle attuali consistenze<br />

patrimoniali ed economiche del b<strong>il</strong>ancio consolidato.<br />

Al 30 giugno 2011, infine, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contab<strong>il</strong>i o revisioni degli stessi:<br />

• Modifiche allo IAS 12 - Imposte differite: Recupero delle attività sottostanti (dicembre 2010);<br />

• Revisione dello IAS 27: B<strong>il</strong>anci separati (maggio 2011);<br />

• Revisione dello IAS 28: Partecipazioni in società collegate e Joint Ventures (maggio 2011);<br />

• Modifiche all’IFRS 1 - Iperinflazione grave e rimozione di date prestab<strong>il</strong>ite di applicazione per i neo-ut<strong>il</strong>izzatori (dicembre 2010);<br />

• Modifiche all’IFRS 7 - Strumenti finanziari - disclosure (ottobre 2010);<br />

• IFRS 9: Strumenti finanziari (novembre 2009);<br />

• IFRS 10: B<strong>il</strong>anci consolidati (maggio 2011);<br />

• IFRS 11: Accordi congiunti (maggio 2011);<br />

• IFRS 12: Informativa su partecipazioni in altre entità (maggio 2011);<br />

• IFRS 13: Valutazione al fair value (maggio 2011).<br />

L’applicazione di tali principi da parte del Gruppo è, tuttavia, subordinata alla loro omologazione da parte dell’Unione Europea.<br />

Si ricorda infine che, a partire dal calcolo del patrimonio di vig<strong>il</strong>anza al 30 giugno 2010, <strong>il</strong> Gruppo <strong>UniCredit</strong> ha esercitato l’opzione (concessa da Banca<br />

d’Italia con provvedimento del 18 maggio 2010) di neutralizzare sia le plusvalenze che le minusvalenze r<strong>il</strong>evate successivamente al 31 dicembre<br />

2009 nelle riserve da rivalutazione relative ai titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all’Unione Europea e detenuti nel<br />

portafoglio “attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita”.<br />

La Relazione finanziaria semestrale consolidata è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2011, che ha autorizzato la diffusione<br />

pubblica dei dati essenziali.<br />

I depositi dell’intero <strong>documento</strong> presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.<br />

126 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


A.2 - Parte relativa alle principali voci di b<strong>il</strong>ancio<br />

Per quanto riguarda i criteri di classificazione e valutazione delle principali voci di b<strong>il</strong>ancio, si rimanda a quanto <strong>il</strong>lustrato nella medesima Parte A.2<br />

della Nota integrativa del B<strong>il</strong>ancio consolidato 2010. In tali criteri non sono intervenute variazioni.<br />

A.3 - Informativa sul fair value<br />

La presente sezione comprende la disclosure sugli strumenti finanziari oggetto di riclassificazione da un portafoglio ad un altro, secondo le regole<br />

previste dallo IAS 39, e l’informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 7.<br />

Per quanto riguarda la definizione di fair value, le metodologie ed i processi adottati per la sua determinazione si rimanda a quanto <strong>il</strong>lustrato nella<br />

medesima Parte A.3 della Nota integrativa del B<strong>il</strong>ancio consolidato 2010. In tali criteri non sono intervenute variazioni.<br />

A.3.1 Trasferimenti tra portafogli<br />

Le modifiche allo IAS 39 ed all’IFRS 7 “Riclassificazione delle attività finanziarie” approvate dallo IASB nel 2008 permettono, successivamente<br />

all’iscrizione iniziale, la riclassificazione di determinate attività finanziarie fuori dai portafogli “detenute per la negoziazione” e “disponib<strong>il</strong>i per la<br />

vendita”.<br />

In particolare, possono essere riclassificate:<br />

• quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione o disponib<strong>il</strong>i per la vendita che avrebbero soddisfatto la definizione prevista dai principi<br />

contab<strong>il</strong>i internazionali per <strong>il</strong> portafoglio crediti (se tali attività non fossero state classificate rispettivamente come detenute per la negoziazione o<br />

disponib<strong>il</strong>i per la vendita alla r<strong>il</strong>evazione iniziale) se l’entità ha l’intenzione e la capacità di possederle nel prevedib<strong>il</strong>e futuro o fino a scadenza;<br />

• “solo in rare circostanze” quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione che al momento della loro iscrizione non soddisfacevano la<br />

definizione di crediti.<br />

Nella tabella seguente sono riportati, suddivisi in base alle tipologie di strumenti finanziari ed ai portafogli interessati, <strong>il</strong> valore di b<strong>il</strong>ancio ed <strong>il</strong> fair<br />

value al 30 giugno 2011 delle attività oggetto di riclassificazione nel secondo semestre 2008 e nel primo semestre 2009.<br />

Sono inoltre riportate le componenti reddituali relative a tali attività, distinguendo fra quelle che si sarebbero registrate se <strong>il</strong> trasferimento non fosse<br />

stato effettuato e quelle effettivamente registrate nel conto economico o nel patrimonio netto.<br />

Tali componenti reddituali, al lordo delle imposte, sono ulteriormente distinte tra quelle “valutative”, comprensive di eventuali rettifiche di valore, e<br />

le “altre”, queste ultime comprensive degli interessi e degli ut<strong>il</strong>i/perdite da cessione generati dalle attività trasferite.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 127


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

L’effetto netto che si sarebbe quindi r<strong>il</strong>evato a conto economico nel primo semestre 2011 se non si fosse proceduto alle riclassificazioni sarebbe<br />

stato positivo per 566.418 migliaia di euro, mentre quello effettivamente r<strong>il</strong>evato è stato positivo per 242.237 migliaia di euro.<br />

A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contab<strong>il</strong>e, fair value ed effetti sulla redditività complessiva (migliaia di €)<br />

TIPOLOGIA<br />

STRUMENTO<br />

FINANZIARIO<br />

(1)<br />

PORTAFOGLIO<br />

DI PROVENIENZA<br />

(2)<br />

PORTAFOGLIO<br />

DI DESTINAZIONE<br />

(3)<br />

VALORE<br />

CONTABILE AL<br />

30.06.2011<br />

(4)<br />

FAIR VALUE<br />

AL<br />

30.06.2011<br />

(5)<br />

COMPONENTI REDDITUALI<br />

IN ASSENZA DEL<br />

TRASFERIMENTO<br />

(ANTE IMPOSTE)<br />

VALUTATIVE<br />

(6)<br />

ALTRE<br />

(7)<br />

COMPONENTI<br />

REDDITUALI REGISTRATE<br />

NELL’ESERCIZIO<br />

(ANTE IMPOSTE)<br />

VALUTATIVE<br />

(8)<br />

A. Titoli di debito 10.780.651 10.261.950 283.449 274.235 (6.316) 235.033<br />

Attività finanziarie detenute<br />

per la negoziazione<br />

Attività finanziarie detenute<br />

per la negoziazione<br />

Attività finanziarie<br />

disponib<strong>il</strong>i per la vendita 6.854 6.854 457 461 457 495<br />

Attività finanziarie detenute<br />

sino alla scadenza 203.884 210.917 2.401 4.261 - 4.051<br />

Attività finanziarie detenute<br />

per la negoziazione Crediti verso banche 3.426.209 3.440.946 (1.336) 65.950 (4.300) 65.107<br />

Attività finanziarie detenute<br />

per la negoziazione Crediti verso clientela 6.803.287 6.267.260 289.397 163.304 (2.473) 135.744<br />

Attività finanziarie<br />

disponib<strong>il</strong>i per la vendita Crediti verso banche 72.881 72.877 (2) 1.493 - 1.473<br />

Attività finanziarie<br />

disponib<strong>il</strong>i per la vendita Crediti verso clientela 267.536 263.096 (7.468) 38.766 - 28.163<br />

B. Titoli di capitale - - - - - -<br />

Attività finanziarie detenute<br />

per la negoziazione<br />

Attività finanziarie<br />

disponib<strong>il</strong>i per la vendita - - - - - -<br />

C. Finanziamenti 491.715 495.398 (5.475) 14.209 - 13.520<br />

Attività finanziarie detenute<br />

per la negoziazione<br />

Attività finanziarie detenute<br />

per la negoziazione<br />

Attività finanziarie<br />

disponib<strong>il</strong>i per la vendita - - - - - -<br />

Attività finanziarie detenute<br />

sino alla scadenza - - - - - -<br />

Attività finanziarie detenute<br />

per la negoziazione Crediti verso banche 171.204 169.897 (2.102) 5.178 - 4.865<br />

Attività finanziarie detenute<br />

per la negoziazione Crediti verso clientela 320.511 325.501 (3.373) 9.031 - 8.655<br />

Attività finanziarie<br />

disponib<strong>il</strong>i per la vendita Crediti verso banche - - - - - -<br />

Attività finanziarie<br />

disponib<strong>il</strong>i per la vendita Crediti verso clientela - - - - - -<br />

D. Quote di O.I.C.R. - - - - - -<br />

Attività finanziarie detenute<br />

per la negoziazione<br />

Attività finanziarie<br />

disponib<strong>il</strong>i per la vendita - - - - - -<br />

Totale 11.272.366 10.757.348 277.974 288.444 (6.316) 248.553<br />

ALTRE<br />

(9)<br />

Si precisa che i titoli di debito riclassificati nel portafoglio crediti verso clientela comprendono prodotti strutturati di credito (diversi dai contratti derivati<br />

e dagli strumenti finanziari contenenti derivati incorporati) per un valore di b<strong>il</strong>ancio al 30 giugno 2011 di 5.304.294 migliaia di euro.<br />

Si rende noto che nel corso dell’esercizio 2010 e del primo semestre 2011 non si è proceduto ad alcuna ulteriore riclassificazione e pertanto la tavola<br />

A.3.1.2 “Attività finanziarie riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del trasferimento” nonché l’informativa di cui al punto A.3.1.4 “Tasso<br />

di interesse effettivo e flussi finanziari attesi dalle attività riclassificate” non sono fornite.<br />

A.3.1.3. Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazione<br />

Nel corso del secondo semestre 2008 e del primo semestre 2009 in applicazione della previsione dell’art. 2 del citato Reg. CE 1004/2008 secondo <strong>il</strong><br />

quale “l’attuale crisi finanziaria è considerata come una di tali circostanze rare che possono giustificare l’uso di questa possib<strong>il</strong>ità [di riclassificazione]<br />

da parte delle società”, <strong>il</strong> Gruppo ha proceduto a riclassificare attività finanziarie detenute per la negoziazione costituite da prodotti strutturati di credito<br />

(non derivati) ed altri titoli di debito emessi da Stati, enti pubblici, imprese ed istituzioni finanziarie ed Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bonds e<br />

Pfandbriefe), diverse dai contratti derivati e dagli strumenti finanziari contenenti derivati incorporati.<br />

128 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


A.3.2 Gerarchia del fair value<br />

Il principio IFRS 7 prevede la classificazione degli strumenti oggetto di valutazione al fair value in funzione del grado di osservab<strong>il</strong>ità degli input ut<strong>il</strong>izzati<br />

per <strong>il</strong> pricing.<br />

Sono previsti, in particolare, tre livelli:<br />

• Livello 1: <strong>il</strong> fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi;<br />

• Livello 2: <strong>il</strong> fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a modelli valutativi che ut<strong>il</strong>izzano input osservab<strong>il</strong>i sul mercato;<br />

• Livello 3: <strong>il</strong> fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli valutativi che ut<strong>il</strong>izzano prevalentemente input<br />

non osservab<strong>il</strong>i sul mercato.<br />

La tabella seguente riporta pertanto la ripartizione dei portafogli di attività e passività finanziarie valutati al fair value in base ai menzionati livelli.<br />

A.3.2.1 Portafogli contab<strong>il</strong>i: ripartizione per livelli del fair value (migliaia di €)<br />

ATTIVITÀ/PASSIVITÀ FINANZIARIE<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011 CONSISTENZE AL 31.12.2010<br />

MISURATE AL FAIR VALUE<br />

LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3<br />

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 29.273.890 74.155.818 3.773.241 32.622.072 86.116.427 3.812.903<br />

2. Attività finanziarie valutate al fair value 5.899.466 22.051.319 911.609 16.281.851 9.484.236 1.311.769<br />

3. Attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita 39.303.834 10.763.424 5.522.679 34.542.540 15.252.294 5.308.356<br />

4. Derivati di copertura 435 8.843.274 967 416 11.367.544 239<br />

Totale 74.477.625 115.813.835 10.208.496 83.446.879 122.220.501 10.433.267<br />

1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 11.777.480 82.584.805 3.672.588 12.980.446 97.446.943 3.671.747<br />

2. Passività finanziarie valutate al fair value - 1.065.190 - - 1.216.810 51.079<br />

3. Derivati di copertura 4.410 8.330.983 - 1.091 9.679.759 -<br />

Totale 11.781.890 91.980.978 3.672.588 12.981.537 108.343.512 3.722.826<br />

La voce 3. Attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita – Livello 3 al 30 giugno 2011 comprende 216.743 migliaia di titoli di Stato greci aventi un<br />

valore nominale di 282.000 migliaia.<br />

Per queste posizioni, a seguito della loro osservata <strong>il</strong>liquidità sui mercati nel corso del secondo trimestre 2011, ulteriormente aggravatasi nell’ultimo<br />

mese e causata dalla nota crisi finanziaria della Grecia, si è ritenuto appropriato determinare <strong>il</strong> relativo fair value al 30 giugno 2011 ut<strong>il</strong>izzando una<br />

“tecnica di valutazione” (“fundamental value”), peraltro in conformità ai principi contab<strong>il</strong>i internazionali IAS/IFRS.<br />

Al riguardo, si precisa che, in data 21 luglio 2011, <strong>il</strong> Consiglio dell’Unione Europea ha deliberato un nuovo piano di aiuti economici governativi alla<br />

Grecia, al quale si affiancherà un piano di salvataggio rivolto al settore privato ed a partecipazione volontaria (Private Sector Involvement o PSI).<br />

La proposta che ha ricevuto <strong>il</strong> maggior supporto dalle autorità politiche e dalle istituzioni finanziarie risulta ad oggi essere quella pubblicata in pari data<br />

da The Institute of International Finance (IIF).<br />

<strong>UniCredit</strong> ha positivamente valutato di aderire alla proposta pubblicata dall’IIF e ha ritenuto che l’applicazione di un modello di fundamental value<br />

basato sulle condizioni previste dalla suddetta proposta ai fini della valutazione dei titoli di Stato greci presenti al 30 giugno 2011 - sia tra le attività<br />

disponib<strong>il</strong>i per la vendita che tra quelle detenute sino alla scadenza – fosse la modalità più appropriata in un contesto di attuale carenza di liquidità<br />

degli strumenti greci.<br />

In particolare, questa proposta prevede lo scambio dei titoli in portafoglio con nuovi titoli aventi caratteristiche differenziate, <strong>il</strong> cui presunto valore<br />

iniziale produrrà una perdita pari al 21%, determinata come attualizzazione dei flussi di cassa attesi ad un tasso di sconto del 9%, definito nel<br />

<strong>documento</strong> IIF “normalizzato”, in relazione alle aspettative di accoglimento del piano stesso da parte della comunità internazionale.<br />

Il fundamental value è stato quindi determinato con riferimento alle posizioni presenti nelle attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita ed in quelle<br />

mantenute sino alla scadenza di <strong>UniCredit</strong>, scontando i flussi di cassa attesi al tasso di interesse delle stesse attività, ed è considerato fair value di<br />

Livello 3 come sopra indicato, in conformità ai principi IAS/IFRS.<br />

Ciò ha anzitutto determinato, per le attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita, la registrazione di una riserva di valutazione negativa pari a 79.468 migliaia.<br />

Poiché tuttavia nei principi IAS/IFRS l’ estensione, per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del beneficiario, di concessioni<br />

da parte del finanziatore che egli non avrebbe altrimenti preso in considerazione è ritenuta obiettiva evidenza che un’attività finanziaria abbia subito<br />

una riduzione di valore, detta riserva negativa è stata interamente riclassificata al 30 giugno 2011 alla voce 130.b) “Rettifiche di valore nette per<br />

deterioramento di attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita” del conto economico.<br />

Si segnala infine che la valutazione dei medesimi titoli in base ad un fair value di livello 1 (prezzo di mercato) al 30 giugno 2011, omogeneo a quanto<br />

applicato fino al 31 marzo 2011, avrebbe determinato una riserva negativa per 154.608 migliaia.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 129


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i (SEGUE)<br />

A.3.3 Informativa sul c.d. “day one profit/loss”<br />

Il valore di iscrizione in b<strong>il</strong>ancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data.<br />

Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli al fair value r<strong>il</strong>evato a conto economico, <strong>il</strong> fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto<br />

pari all’importo incassato o corrisposto.<br />

Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione e degli strumenti valutati al fair value, l’eventuale differenza rispetto all’importo incassato o<br />

corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di pertinenza.<br />

L’ut<strong>il</strong>izzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e le rettifiche di valore a fronte del rischio modello<br />

assicurano che l’ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall’ut<strong>il</strong>izzo di parametri valutativi non osservab<strong>il</strong>i.<br />

In particolare, la quantificazione delle rettifiche di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto<br />

che si riferisce all’ut<strong>il</strong>izzo di parametri di natura soggettiva non sia r<strong>il</strong>evata a conto economico bensì a rettifica del valore di stato patrimoniale di tali<br />

strumenti.<br />

L’iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente,<br />

del venir meno delle menzionate rettifiche.<br />

Si segnala che <strong>il</strong> saldo delle rettifiche di valore a fronte del rischio modello si è modificato da 148.146 migliaia di euro al 31 dicembre 2010 a<br />

123.689 migliaia di euro al 30 giugno 2011.<br />

130 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato<br />

Attivo 134<br />

Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione<br />

Voce 20 134<br />

Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30 135<br />

Sezione 4 - Attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita<br />

Voce 40 135<br />

Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza<br />

Voce 50 136<br />

Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60 136<br />

Sezione 7 - Crediti verso la clientela - Voce 70 137<br />

Sezione 13 - Attività immateriali - Voce 130 138<br />

Sezione 15 - Attività non correnti e gruppi di attività in via<br />

di dismissione e passività associate - Voce 150<br />

dell’Attivo e voce 90 del Passivo 147<br />

Passivo 148<br />

Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10 148<br />

Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20 148<br />

Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30 148<br />

Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 149<br />

Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50 149<br />

Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120 150<br />

Sezione 15 - Patrimonio del gruppo - Voci 140, 170, 180,<br />

190, 200 e 220 150<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 133


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato<br />

Attivo<br />

Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20<br />

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011 CONSISTENZE AL 31.12.2010<br />

VOCI/VALORI<br />

LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3<br />

A) Attività per cassa<br />

1. Titoli di debito 19.157.197 8.621.326 1.668.030 21.203.099 7.948.732 1.209.241<br />

1.1 titoli strutturati 106.986 1.163.755 789.466 142.234 1.313.130 652.408<br />

1.2 altri titoli di debito 19.050.211 7.457.571 878.564 21.060.865 6.635.602 556.833<br />

2. Titoli di capitale 5.654.411 140.096 83.085 6.387.998 18.118 26.892<br />

3. Quote di O.I.C.R. 1.794.651 100.619 2.314 2.464.343 516 2.150<br />

4. Finanziamenti 3 7.628.359 - 272 8.530.157 -<br />

4.1 pronti contro termine attivi - 7.404.598 - - 8.350.058 -<br />

4.2 altri 3 223.761 - 272 180.099 -<br />

Totale (A) 26.606.262 16.490.400 1.753.429 30.055.712 16.497.523 1.238.283<br />

B) Strumenti derivati<br />

1. Derivati finanziari 2.263.648 55.409.110 1.284.570 2.430.380 67.268.098 1.113.202<br />

1.1 di negoziazione 2.262.411 54.598.100 1.273.862 2.428.461 66.186.923 1.042.271<br />

1.2 connessi con la fair value option - 210.009 9.974 - 177.685 6.213<br />

1.3 altri 1.237 601.001 734 1.919 903.490 64.718<br />

2. Derivati creditizi 403.980 2.256.308 735.242 135.980 2.350.806 1.461.418<br />

2.1 di negoziazione 403.980 2.252.431 699.876 135.980 2.342.783 1.434.501<br />

2.2 connessi con la fair value option - - - - - -<br />

2.3 altri - 3.877 35.366 - 8.023 26.917<br />

Totale (B) 2.667.628 57.665.418 2.019.812 2.566.360 69.618.904 2.574.620<br />

Totale (A+B) 29.273.890 74.155.818 3.773.241 32.622.072 86.116.427 3.812.903<br />

Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 107.202.949 122.551.402<br />

Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input ut<strong>il</strong>izzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i -<br />

A.3 - Informativa sul fair value.<br />

Il decremento della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” di 15.348 m<strong>il</strong>ioni è imputab<strong>il</strong>e per grandi comparti a variazioni delle<br />

attività per cassa e degli strumenti derivati.<br />

Nell’ambito delle attività per cassa la flessione di 2.941 m<strong>il</strong>ioni è da ascrivere:<br />

• a titoli di debito per -915 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• a titoli di capitale per -555 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• ai fondi per -569 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• ai finanziamenti per -902 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Nell’ambito degli strumenti derivati la variazione negativa di 12.407 m<strong>il</strong>ioni è da ascrivere sostanzialmente alle osc<strong>il</strong>lazioni dei valori di mercato<br />

(es. tassi, cambi, prezzi, spread creditizi, ecc.).<br />

La variazione è riferita principalmente a banche (-11.936 m<strong>il</strong>ioni).<br />

134 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30<br />

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011 CONSISTENZE AL 31.12.2010<br />

VOCI/VALORI<br />

LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3<br />

1. Titoli di debito 5.833.950 20.158.081 364.646 16.206.713 7.422.752 706.935<br />

1.1 Titoli strutturati 3.216 41.791 53.017 2.515 16.399 86.306<br />

1.2 Altri titoli di debito 5.830.734 20.116.290 311.629 16.204.198 7.406.353 620.629<br />

2. Titoli di capitale 76 11 35.826 14.616 11 35.829<br />

3. Quote di O.I.C.R. 65.343 - 511.137 60.522 - 554.005<br />

4. Finanziamenti 97 1.893.227 - - 2.061.473 15.000<br />

4.1 Strutturati - - - - 2.029 -<br />

4.2 Altri 97 1.893.227 - - 2.059.444 15.000<br />

Totale 5.899.466 22.051.319 911.609 16.281.851 9.484.236 1.311.769<br />

Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 28.862.394 27.077.856<br />

Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input ut<strong>il</strong>izzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i -<br />

A3 - Informativa sul fair value.<br />

Si registra nel periodo una traslazione dei Titoli di Debito da livello 1 a livello 2, connessa alle mutate condizioni di mercato che si riflettono nella riduzione del numero di contributori e nell’allargamento degli<br />

spread Bid/Ask.<br />

La classificazione di investimenti al portafoglio in esame è operata al fine di ridurre i disallineamenti contab<strong>il</strong>i relativi all’ut<strong>il</strong>izzo di strumenti connessi<br />

misurati (con spostamenti di fair value) a conto economico, assunti al fine di gestirne <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o di rischio.<br />

Sezione 4 - Attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita - Voce 40<br />

4.1 Attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita: composizione merceologica (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011 CONSISTENZE AL 31.12.2010<br />

VOCI/VALORI<br />

LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3<br />

1. Titoli di debito 38.509.782 10.386.523 2.369.637 33.774.791 14.784.264 2.643.018<br />

1.1 Titoli strutturati 53.484 107.892 598.151 58.797 354.271 904.881<br />

1.2 Altri titoli di debito 38.456.298 10.278.631 1.771.486 33.715.994 14.429.993 1.738.137<br />

2. Titoli di capitale 611.802 120.119 1.999.035 570.631 121.516 1.648.356<br />

2.1 Valutati al fair value 611.802 120.119 1.091.860 570.631 121.516 747.030<br />

2.2 Valutati al costo - - 907.175 - - 901.326<br />

3. Quote di O.I.C.R. 182.250 169.414 1.154.007 197.118 258.479 1.016.982<br />

4. Finanziamenti - 87.368 - - 88.035 -<br />

Totale 39.303.834 10.763.424 5.522.679 34.542.540 15.252.294 5.308.356<br />

Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 55.589.937 55.103.190<br />

Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input ut<strong>il</strong>izzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i -<br />

A3 - Informativa sul fair value.<br />

La sottovoce 1.2 Altri titoli di debito comprende titoli di Stato greci per 282.000 migliaia di valore nominale. Il valore contab<strong>il</strong>e di tali titoli al 30 giugno 2011<br />

ammonta a 216.743 migliaia. Per maggiori informazioni sul modello di valutazione applicato si rimanda alla precedente Parte A.3.2 Gerarchia del fair value.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 135


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)<br />

Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50<br />

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica (migliaia di €)<br />

TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI<br />

30.06.2011<br />

VALORE DI BILANCIO<br />

CONSISTENZE AL<br />

31.12.2010<br />

VALORE DI BILANCIO<br />

1. Titoli di debito 8.917.884 10.003.718<br />

- strutturati 31.356 42.579<br />

- altri 8.886.528 9.961.139<br />

2. Finanziamenti - -<br />

La sottovoce 1.Titoli di debito - altri comprende titoli di Stato greci per 212.064 migliaia di valore nominale. Il valore contab<strong>il</strong>e di tali titoli al<br />

30 giugno 2011 ammonta a 163.370 migliaia, al netto di 50.495 migliaia di rettifiche di valore registrate a conto economico nel periodo. Per maggiori<br />

informazioni sulle modalità di valutazione applicate si rimanda alla precedente Parte A.3.2 Gerarchia del fair value.<br />

Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60<br />

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

A. Crediti verso Banche Centrali 16.306.488 13.559.497<br />

1. Depositi vincolati 1.483.215 980.444<br />

2. Riserva obbligatoria 10.438.453 10.638.611<br />

3. Pronti contro termine attivi 9.884 627.952<br />

4. Altri 4.374.936 1.312.490<br />

B. Crediti verso banche 55.237.335 56.655.955<br />

1. Conti correnti e depositi liberi 16.784.409 17.883.245<br />

2. Depositi vincolati 3.976.287 4.471.049<br />

3. Altri finanziamenti 29.183.312 27.841.283<br />

3.1 Pronti contro termine 20.685.765 19.585.436<br />

3.2 Leasing finanziario 6.405 7.336<br />

3.3 Altri 8.491.142 8.248.511<br />

4. Titoli di debito 5.293.327 6.460.378<br />

4.1 Titoli strutturati 69.252 72.835<br />

4.2 Altri titoli di debito 5.224.075 6.387.543<br />

Totale valore di b<strong>il</strong>ancio 71.543.823 70.215.452<br />

Totale attività deteriorate 114.835 490.585<br />

136 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Sezione 7 - Crediti verso la clientela - Voce 70<br />

Si rinvia alla Relazione intermedia sulla gestione per una più dettagliata esposizione numerica o all’apposito capitolo “La qualità del credito” contenuto<br />

nella Sezione E - Informazioni sui rischi.<br />

7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI<br />

BONIS DETERIORATE BONIS DETERIORATE<br />

1. Conti correnti 58.243.172 7.129.854 52.489.229 7.326.698<br />

2. Pronti contro termine attivi 12.447.748 35 9.564.031 -<br />

3. Mutui 181.108.434 14.024.290 180.418.816 13.734.424<br />

4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 20.010.987 592.938 19.679.720 549.739<br />

5. Leasing finanziario 29.913.745 3.484.696 29.922.535 3.280.457<br />

6. Factoring 8.659.585 320.251 9.454.702 314.024<br />

7. Altre operazioni 200.435.169 12.504.812 201.512.151 11.874.897<br />

8. Titoli di debito 12.766.980 149.376 15.183.037 348.900<br />

8.1 Titoli strutturati 4.134.281 110.356 4.416.755 146.830<br />

8.2 Altri titoli di debito 8.632.699 39.020 10.766.282 202.070<br />

Totale valore di b<strong>il</strong>ancio 523.585.820 38.206.252 518.224.221 37.429.139<br />

Totale valore di b<strong>il</strong>ancio Bonis e Deteriorate 561.792.072 555.653.360<br />

La sottovoce 7. “Altre operazioni” comprende tra le voci significative:<br />

• 13.298 m<strong>il</strong>ioni per finanziamenti a clientela ordinaria per anticipi;<br />

• 32.746 m<strong>il</strong>ioni per operazioni in pool;<br />

• 84.781 m<strong>il</strong>ioni per altre sovvenzioni non in conto corrente;<br />

• 15.767 m<strong>il</strong>ioni per finanziamenti a clientela per anticipi all’import/export;<br />

• 10.784 m<strong>il</strong>ioni per operazioni di denaro caldo.<br />

Le sottovoci “7. Altre operazioni” e “8.2 Altri titoli di debito” comprendono rispettivamente 523 m<strong>il</strong>ioni e 428 m<strong>il</strong>ioni di attività derivanti dalle operazioni di cartolarizzazione “Trevi Finance”, “Trevi Finance 2” e “Trevi<br />

Finance 3”, per le quali le attività sottostanti non sono state riprese in carico in quanto si tratta di operazioni precedenti al 1° gennaio 2002.<br />

I titoli di cui alla sottovoce “8.2 Altri titoli di debito” sono inoltre parzialmente assistiti da garanzia costituita da un titolo di Stato italiano per 186 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Le attività sottostanti a tali cartolarizzazioni sono costituite da crediti in sofferenza, <strong>il</strong> cui valore di b<strong>il</strong>ancio al 30 giugno 2011 è pari a 831 m<strong>il</strong>ioni a fronte di un ammontare nominale di 4.094 m<strong>il</strong>ioni.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 137


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)<br />

Sezione 13 - Attività immateriali - Voce 130<br />

Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificab<strong>il</strong>i e prive di consistenza fisica.<br />

Possedute per essere ut<strong>il</strong>izzate in un periodo pluriennale, esse comprendono l’avviamento e, tra le altre attività immateriali, marchi, core deposits,<br />

customer relationship e software.<br />

L’avviamento è rappresentato dall’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto, alla data di acquisto, di attività e passività<br />

costituenti aziende o rami di aziende.<br />

I valori al 30 giugno 2011 di questa voce risultano pari a 25.251 m<strong>il</strong>ioni, rispetto ai 25.592 m<strong>il</strong>ioni del 31 dicembre 2010.<br />

13.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011 CONSISTENZE AL 31.12.2010<br />

ATTIVITÀ/VALORI<br />

DURATA DEFINITA DURATA INDEFINITA DURATA DEFINITA DURATA INDEFINITA<br />

A.1 Avviamento X 20.244.407 X 20.428.073<br />

A.1.1 di pertinenza del Gruppo X 20.244.407 X 20.428.073<br />

A.1.2 di pertinenza dei terzi X - X -<br />

A.2 Altre attività immateriali 3.940.941 1.065.600 4.093.063 1.071.023<br />

A.2.1 Attività valutate al costo: 3.940.941 1.065.600 4.093.063 1.071.023<br />

a) Attività immateriali generate internamente 550.823 - 489.821 -<br />

b) Altre attività 3.390.118 1.065.600 3.603.242 1.071.023<br />

A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -<br />

a) Attività immateriali generate internamente - - - -<br />

b) Altre attività - - - -<br />

Totale 3.940.941 21.310.007 4.093.063 21.499.096<br />

Totale durata definita e indefinita 25.250.948 25.592.159<br />

138 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


13.2 Attività immateriali: variazioni annue (migliaia di €)<br />

AVVIAMENTO<br />

GENERATE INTERNAMENTE<br />

A DURATA<br />

DEFINITA<br />

MOVIMENTI DEL 1° SEMESTRE 2011<br />

ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI<br />

A DURATA<br />

INDEFINITA<br />

A DURATA<br />

DEFINITA<br />

ALTRE<br />

A DURATA<br />

INDEFINITA<br />

A. Esistenze iniziali lorde 22.927.113 907.877 - 7.153.150 1.071.023 32.059.163<br />

A.1 Riduzioni di valore totali nette (2.499.040) (418.056) - (3.549.908) - (6.467.004)<br />

A.2 Esistenze iniziali nette 20.428.073 489.821 - 3.603.242 1.071.023 25.592.159<br />

B. Aumenti 16.852 131.791 - 117.785 - 266.428<br />

B.1 Acquisti - 127.450 - 74.795 - 202.245<br />

B.2 Incrementi di attività immateriali interne X 3.482 - 289 - 3.771<br />

B.3 Riprese di valore X - - - - -<br />

B.4 Variazioni positive di fair value - - - - -<br />

- a patrimonio netto X - - - - -<br />

- a conto economico X - - - - -<br />

B.5 Differenze di cambio positive 16.852 171 - 7.359 - 24.382<br />

B.6 Altre variazioni - 688 - 35.342 - 36.030<br />

C. Diminuzioni 200.518 70.789 - 330.909 5.423 607.639<br />

C.1 Vendite - 1.166 - 5.747 - 6.913<br />

C.2 Rettifiche di valore - 57.957 - 277.597 - 335.554<br />

- ammortamenti X 57.957 - 277.597 - 335.554<br />

- svalutazioni - - - - - -<br />

+ patrimonio netto X - - - - -<br />

+ conto economico - - - - - -<br />

C.3 Variazioni negative di fair value - - - - -<br />

- a patrimonio netto X - - - - -<br />

- a conto economico X - - - - -<br />

C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via<br />

di dismissione - 43 - 1.487 - 1.530<br />

C.5 Differenze di cambio negative 200.495 1.229 - 23.743 5.423 230.890<br />

C.6 Altre variazioni 23 10.394 - 22.335 - 32.752<br />

D. Rimanenze finali nette 20.244.407 550.823 - 3.390.118 1.065.600 25.250.948<br />

D.1 Rettifiche di valore totali nette (2.400.624) (569.284) - (3.648.503) - (6.618.411)<br />

E. Rimanenze finali lorde 22.645.031 1.120.107 - 7.038.621 1.065.600 31.869.359<br />

F. Valutazione al costo - - - - - -<br />

TOTALE<br />

Il Gruppo non ut<strong>il</strong>izza <strong>il</strong> modello della ridenominazione del valore (fair value) per la valutazione delle attività immateriali.<br />

Le altre attività immateriali - altre - a durata indefinita rappresentano <strong>il</strong> valore dei marchi.<br />

Tra le altre attività immateriali - altre - a durata definita sono comprese:<br />

• Customer Relationship e Core Deposits per 2.614 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• Software per 560 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• Licenze, brevetti e diritti sim<strong>il</strong>i per 85 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Informazioni sulle attività immateriali r<strong>il</strong>evate in sede di operazioni di aggregazione aziendale<br />

L’applicazione del principio contab<strong>il</strong>e IFRS 3 nella contab<strong>il</strong>izzazione delle operazioni di aggregazione aziendale ha comportato la r<strong>il</strong>evazione di<br />

significativi importi per attività immateriali e avviamento. Nella seguente tabella è riportata la movimentazione dei valori iscritti alle varie attività<br />

immateriali identificate avvenuta nel corso del semestre, inclusi gli effetti valutativi descritti di seguito.<br />

(m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

ATTIVITÀ IMMATERIALI (ESCLUSO SOFTWARE)<br />

TOTALE<br />

31.12.2010 AMMORTAMENTO IMPAIRMENT<br />

ALTRE<br />

VARIAZIONI (*)<br />

TOTALE<br />

30.06.2011<br />

Marchi 1.071 - - (5) 1.066<br />

Core Deposits e Customer Relationship 2.740 (117) - (9) 2.614<br />

Avviamento 20.428 - - (184) 20.244<br />

TOTALE 24.239 (117) - (198) 23.924<br />

(*) dovute ad effetto cambio.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 139


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)<br />

I marchi e l’avviamento sono attività immateriali considerate a vita indefinita. Si ritiene, infatti, che contribuiranno per un periodo indefinito alla<br />

formazione dei flussi reddituali.<br />

Le altre attività immateriali r<strong>il</strong>evate sono a vita ut<strong>il</strong>e definita, valorizzate originariamente attraverso l’attualizzazione dei flussi finanziari lungo un<br />

periodo che esprime la durata residua dei rapporti in essere alla data dell’operazione di aggregazione aziendale dalla quale derivano. Le attività<br />

immateriali a vita definita sono oggetto di ammortamento in base alla relativa vita ut<strong>il</strong>e.<br />

Si indicano di seguito le tipologie di attività immateriali r<strong>il</strong>evate per effetto delle operazioni di aggregazione aziendale e le metodologie ut<strong>il</strong>izzate per la<br />

determinazione del relativo fair value alla data di acquisizione.<br />

Marchi<br />

La determinazione del fair value dei marchi è avvenuta ut<strong>il</strong>izzando <strong>il</strong> metodo del relief from royalty che stima <strong>il</strong> valore degli stessi sulla base del<br />

corrispettivo derivante dalla loro cessione in uso a terzi. Le royalties sono calcolate applicando <strong>il</strong> tasso di royalty ai flussi reddituali (margine di<br />

intermediazione rettificato delle voci non associate ai marchi stessi).<br />

In sintesi, <strong>il</strong> metodo si articola in tre fasi:<br />

• determinazione del tasso di royalty (dedotto per via comparativa da casi omogenei o determinato in modo analitico);<br />

• applicazione del tasso di royalty ai flussi di reddito;<br />

• determinazione del valore attuale delle royalties al netto delle imposte, calcolato mediante l’applicazione di un tasso di sconto che tenga conto della<br />

rischiosità del contesto in cui si trova <strong>il</strong> marchio oggetto di valutazione.<br />

Core Deposits<br />

Il valore di tale attività immateriale deriva dal fatto che parte delle consistenze di depositi a breve termine di una banca (conti correnti e depositi a<br />

risparmio) e di scoperti di conto corrente rimane depositata sui conti stessi per orizzonti temporali significativi.<br />

La vita economica della relazione risulta più lunga della durata contrattuale. Lo spread tra <strong>il</strong> costo effettivo della raccolta per mezzo dei Core Deposits<br />

e <strong>il</strong> costo della raccolta ai tassi di mercato interbancario (c.d. mark-down) rappresenta la componente più significativa di valore legata a questa attività<br />

immateriale. I piani reddituali ut<strong>il</strong>izzati per la determinazione del fair value dei Core Deposits considerano anche una componente commissionale che<br />

contribuisce al reddito totale riferib<strong>il</strong>e a tali relazioni.<br />

La determinazione del fair value di tale attività si è basata sull’attualizzazione dei flussi rappresentativi dei margini reddituali generati dai depositi per<br />

un periodo che esprime la durata residua dei rapporti in essere alla data di acquisizione. Trattandosi di attività a vita definita, <strong>il</strong> relativo valore viene<br />

ammortizzato in quote costanti in relazione al periodo riferib<strong>il</strong>e ai benefici economici attesi dalla stessa.<br />

La vita media residua ut<strong>il</strong>e dei Core Deposits è pari a 20 anni.<br />

Customer Relationships<br />

Asset under Management (AuM)<br />

Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un rendimento dal collocamento alla propria clientela<br />

di prodotti riconducib<strong>il</strong>i al risparmio gestito.<br />

I flussi di reddito ut<strong>il</strong>izzati in sede di prima iscrizione per la valutazione di tale attività sono:<br />

• per le banche collocatrici, le commissioni retrocesse dalle fabbriche prodotto;<br />

• per le fabbriche prodotto, le commissioni percepite dalla clientela al netto delle commissioni passive retrocesse prevalentemente alle banche<br />

collocatrici.<br />

Tali commissioni sono state ritenute ricorrenti perché legate al risparmio gestito detenuto dalla clientela.<br />

La vita media residua ut<strong>il</strong>e di queste attività immateriali è pari a 19 anni.<br />

Asset under Custody (AuC)<br />

Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un rendimento dalla raccolta amministrata alla<br />

clientela.<br />

I flussi di reddito ut<strong>il</strong>izzati in sede di prima iscrizione per la valutazione di tale attività sono rappresentati dalle commissioni percepite per l’attività<br />

connessa alla raccolta amministrata. Tali commissioni sono state classificate come ricorrenti in quanto generate dalla normale attività dei clienti sul<br />

proprio portafoglio.<br />

La vita media residua ut<strong>il</strong>e di queste attività immateriali è pari a 10 anni.<br />

Life Insurance<br />

Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un rendimento dal collocamento alla propria clientela<br />

di prodotti riconducib<strong>il</strong>i al business “bancassurance”.<br />

140 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


I flussi di reddito ut<strong>il</strong>izzati in sede di prima iscrizione per la valutazione dell’attività sono rappresentati dalle commissioni percepite per l’attività<br />

connessa al business bancassurance. Tali commissioni sono state considerate ricorrenti in quanto assim<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>i, dal punto di vista dell’investitore, ai<br />

prodotti di risparmio gestito/amministrato.<br />

La vita media residua ut<strong>il</strong>e di queste attività immateriali è pari a 25 anni.<br />

Products<br />

L’attività immateriale in oggetto è stata identificata in relazione alla redditività generata dall’attività di negoziazione effettuata per conto delle SGR<br />

del Gruppo. I flussi di reddito ut<strong>il</strong>izzati in sede di prima iscrizione per la valutazione sono rappresentati dalle commissioni percepite per l’attività<br />

d’intermediazione per conto delle SGR stesse. Sono state considerate come ricorrenti in quanto generate dalla normale operatività dei fondi in cui sono<br />

investiti i risparmi della clientela.<br />

Inoltre, in alcuni casi, <strong>il</strong> valore dell’attività è riconducib<strong>il</strong>e alle commissioni percepite per l’attività di erogazione degli incentivi regionali.<br />

La vita media residua ut<strong>il</strong>e di queste attività immateriali è pari a 4 anni.<br />

Altre<br />

Tale attività immateriale comprende tutte le altre tipologie delle c.d. customer relationships identificate, tra cui, a titolo esemplificativo, quelle derivanti<br />

dalla capacità della società di ottenere commissioni dal collocamento delle obbligazioni di terzi e dell’attività connessa alle aste sui titoli.<br />

La vita media residua ut<strong>il</strong>e di queste attività immateriali è pari a 14 anni.<br />

Il Gruppo non possiede attività immateriali acquisite tramite contributo pubblico e attività immateriali date in garanzia a fronte di passività.<br />

L’impairment test delle attività immateriali r<strong>il</strong>evate in sede di operazioni di aggregazione aziendale<br />

Ai sensi dello IAS 36, tutte le attività immateriali a vita ut<strong>il</strong>e indefinita, ivi incluso l’avviamento, devono essere sottoposte, almeno annualmente, ad<br />

impairment test per verificarne la recuperab<strong>il</strong>ità del valore. Per le attività immateriali a vita ut<strong>il</strong>e definita occorre determinare l’eventuale perdita di<br />

valore ogni volta che si r<strong>il</strong>evino indicatori di perdita.<br />

In base a quanto disposto dallo IAS 36, l’impairment test delle attività immateriali a vita indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale<br />

e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto <strong>il</strong> valore. Per <strong>UniCredit</strong> <strong>il</strong> trigger event è<br />

rappresentato dalla capitalizzazione di mercato inferiore al Patrimonio Netto<br />

Il valore recuperab<strong>il</strong>e è rappresentato dal maggiore tra <strong>il</strong> valore d’uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri generab<strong>il</strong>i dall’attività oggetto di<br />

valutazione) ed <strong>il</strong> relativo fair value al netto dei costi di vendita.<br />

Il valore recuperab<strong>il</strong>e delle attività immateriali oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che non sussistano<br />

entrambe le seguenti condizioni:<br />

• <strong>il</strong> valore d’uso dell’attività non è stimato essere prossimo al fair value al netto dei costi di vendita;<br />

• l’attività non genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività.<br />

Qualora si verifichino tali condizioni l’impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) come richiesto dal menzionato principio contab<strong>il</strong>e.<br />

Si precisa che l’impairment test condotto dal gruppo <strong>UniCredit</strong> attraverso la determinazione del valore in uso delle Cash Generating Units (CGU)<br />

secondo quanto descritto nel seguito, comprende sia le attività immateriali a vita ut<strong>il</strong>e indefinita (avviamenti e marchi) sia le attività immateriali a vita<br />

ut<strong>il</strong>e definita (core deposits e customer relationship) ove ricorrano gli indicatori di perdita previsti dal principio.<br />

Si ritiene infatti che core deposits e customer relationship non possano essere oggetto di impairment test autonomo poiché dette attività non generano<br />

flussi finanziari indipendenti da quelli delle altre attività.<br />

Ai fini della determinazione del valore d’uso delle attività immateriali soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai<br />

flussi di cassa relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test.<br />

Ai fini del test di impairment <strong>il</strong> valore d’uso delle c.d. Cash Generating Units (CGU) alle quali sono assegnati tali attività immateriali deve essere<br />

calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nelle CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato r<strong>il</strong>evato<br />

l’avviamento e/o l’attività immateriale in sede di applicazione dell’IFRS 3.<br />

La definizione delle Cash Generating Units (CGU)<br />

La stima del valore d’uso ai fini della verifica dell’eventuale impairment di attività immateriali, compresi gli avviamenti, che non generano flussi<br />

finanziari se non con <strong>il</strong> concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome<br />

nell’ambito gestionale (dal punto di vista di flussi finanziari indipendenti generati e da quello di pianificazione e rendicontazione interna): tali unità<br />

operative sono appunto definite Cash Generating Units (CGU).<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 141


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)<br />

Coerentemente con quanto disposto dall’IFRS 3 e dallo IAS 36, ai fini dell’impairment test, l’avviamento è stato allocato alle seguenti Divisioni operative<br />

del Gruppo, identificate come unità generatrici di flussi finanziari (CGU):<br />

• F&SME Networks (Italia, Germania, Austria e Polonia), che ricomprende <strong>il</strong> perimetro della clientela Mass Market, Affluent, Small Business e SME,<br />

raggruppati in base alla loro ubicazione geografica;<br />

• F&SME Factories che raggruppa, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica, le seguenti linee prodotto: Leasing, Factoring, Asset<br />

Gathering e Consumer Finance;<br />

• Corporate & Investment Banking (ex Corporate e Markets & Investment Banking): che ricomprende:<br />

- <strong>il</strong> perimetro delle imprese con un fatturato annuo minimo di 50 m<strong>il</strong>ioni<br />

- le attività del Gruppo sui mercati finanziari e nell’Investment Banking (eg.: trading, distribuzione, derivati strutturati, attività di finanziamento e<br />

sindacazione, merger and acquisition, gestione di portafogli di private equity, investimenti diretti nel capitale di aziende quotate e non, ecc.);<br />

• Private Banking che ricomprende <strong>il</strong> perimetro della clientela privata con disponib<strong>il</strong>ità finanziarie medio-alte a cui fornisce servizi di advisory e<br />

gestione del patrimonio. Si avvale sia di canali tradizionali tipici del segmento di clientela (private bankers), sia di modelli distributivi innovativi (reti di<br />

promotori finanziari e servizi di banking e trading online);<br />

• Asset Management, specializzata nella salvaguardia e nell’incremento del valore degli investimenti della clientela attraverso una serie di soluzioni<br />

finanziarie innovative (fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali, portafogli per investitori istituzionali ecc.);<br />

• Central Eastern Europe (CEE), comprende le attività del Gruppo nei paesi dell’Europa Centro Orientale (esclusa la Polonia), ivi incluse le attività in<br />

Kazakhstan e Ucraina che sono soggette a valutazione specifica;<br />

• Capogruppo e altre società.<br />

La CGU rappresenta <strong>il</strong> livello più basso al quale l’avviamento è monitorato a livello di Gruppo. Le CGU identificate corrispondono alle unità organizzative<br />

di business attraverso le quali <strong>il</strong> Gruppo sv<strong>il</strong>uppa la propria attività e per le quali fornisce l’informativa di settore.<br />

Nell’ambito della CGU Central Eastern Europe (CEE) ulteriori verifiche sono state effettuate con riferimento al singolo paese in cui <strong>il</strong> Gruppo opera.<br />

La metodologia di allocazione adottata ha tenuto in considerazione le sinergie ed i risultati attesi delle suddette unità organizzative.<br />

L’allocazione dell’avviamento alle diverse CGU ha previsto due fasi distinte:<br />

• la prima individua l’avviamento come differenza tra <strong>il</strong> fair value dell’acquisto contab<strong>il</strong>izzato nel b<strong>il</strong>ancio individuale dell’acquirente e <strong>il</strong> patrimonio netto<br />

al fair value, risultante dopo l’applicazione del purchase price method alle attività, passività e passività potenziali di b<strong>il</strong>ancio valutate al fair value<br />

dell’entità acquistata (al netto della quota di terzi). Tale fase considera anche tutti quei fair value derivanti da trasferimenti di società o rami all’interno<br />

del Gruppo che si verificano fino a quando <strong>il</strong> purchase price agreement è provvisorio;<br />

• la seconda alloca l’avviamento residuale alle varie CGU ponderandolo per i relativi fair value.<br />

L’intero avviamento identificato è stato allocato alle varie CGU.<br />

Il valore contab<strong>il</strong>e delle CGU<br />

Il valore contab<strong>il</strong>e delle CGU è determinato in maniera coerente con <strong>il</strong> criterio con cui è determinato <strong>il</strong> valore recuperab<strong>il</strong>e delle stesse. Il valore<br />

recuperab<strong>il</strong>e delle CGU comprende i flussi derivanti dalle relative attività e passività finanziarie, di conseguenza <strong>il</strong> valore contab<strong>il</strong>e deve parimenti<br />

includere le attività e le passività finanziarie generatrici di tali flussi.<br />

Il valore contab<strong>il</strong>e di ciascuna CGU è determinato in base al suo contributo al patrimonio netto consolidato, inclusa la parte di pertinenza dei terzi.<br />

Nello specifico, <strong>il</strong> valore di carico della CGU CEE è determinato mediante la sommatoria dei singoli valori contab<strong>il</strong>i di ogni società nel b<strong>il</strong>ancio<br />

consolidato (corrispondenti al loro patrimonio netto contab<strong>il</strong>e) tenendo conto di eventuali attività immateriali r<strong>il</strong>evate al momento dell’acquisizione<br />

(al netto di ammortamenti e impairment successivi) e delle scritture di consolidamento.<br />

Poiché risulterebbe eccessivamente complesso determinare <strong>il</strong> valore di carico delle altre CGU sulla base dei valori contab<strong>il</strong>i, si è reso necessario<br />

ut<strong>il</strong>izzare fattori gestionali - determinati dall’unità operativa Capital Management della Direzione Pianificazione Finanza e Amministrazione - per<br />

effettuarne la corretta suddivisione. In ogni caso, le attività immateriali sono attribuite alle CGU in coerenza con le informazioni contab<strong>il</strong>i disponib<strong>il</strong>i.<br />

Di seguito sono riportati i valori contab<strong>il</strong>i delle CGU al 30 giugno 2011, determinati come sopra indicato, nonché le quote di avviamento e delle altre<br />

attività immateriali allocate ad ognuna di esse. I valori si riferiscono alla situazione post test di impairment.<br />

142 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


CASH GENERATING UNIT (CGU)<br />

VALORE<br />

AL 30.06.2011<br />

DI CUI AVVIAMENTO<br />

(QUOTA GRUPPO)<br />

(m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

DI CUI ALTRE ATTIVITÀ<br />

IMMATERIALI (*)<br />

Reta<strong>il</strong> 19.874 8.261 225<br />

di cui:<br />

Network Italy 9.033 4.512 114<br />

Network Germany 1.446 296 12<br />

Network Austria 1.602 554 46<br />

Network Poland 1.776 689 -<br />

Factory 6.017 2.210 52<br />

Private Banking 975 567 54<br />

Asset Management 1.871 1.715 -<br />

Corporate & Investment Banking (CIB) 21.813 5.657 261<br />

Central Eastern Europe (CEE) 17.008 3.997 221<br />

di cui:<br />

Kazakistan 890 449 36<br />

Ucraina 1.005 458 19<br />

Capogruppo e altre società 7.833 47 1.728<br />

TOTALE 69.374 20.244 2.489<br />

Le discrepanze in questa tabella e la mancata quadratura tra i dati in essa riportati e <strong>il</strong> resto delle Note <strong>il</strong>lustrative dipendono esclusivamente dagli arrotondamenti.<br />

(*) Gli importi determinati si intendono al netto delle relative imposte differite.<br />

La stima dei flussi finanziari per la determinazione del valore d’uso delle CGU<br />

Come detto, in base a quanto disposto dallo IAS 36, l’impairment test delle attività immateriali a vita indefinita deve essere eseguito con cadenza<br />

almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto <strong>il</strong> valore. I principi contab<strong>il</strong>i<br />

di riferimento richiedono che l’impairment test sia svolto raffrontando <strong>il</strong> valore contab<strong>il</strong>e di ogni CGU con <strong>il</strong> valore recuperab<strong>il</strong>e della stessa. Laddove<br />

quest’ultimo risultasse minore del valore contab<strong>il</strong>e, una rettifica di valore dovrebbe essere r<strong>il</strong>evata in b<strong>il</strong>ancio. Il valore recuperab<strong>il</strong>e della CGU è <strong>il</strong><br />

maggiore tra <strong>il</strong> suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed <strong>il</strong> relativo valore d’uso.<br />

Il valore recuperab<strong>il</strong>e delle CGU del Gruppo è rappresentato dal valore d’uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri generati da ogni CGU al<br />

quale detto avviamento è stato allocato. Tali flussi finanziari sono stati stimati sulla base di:<br />

• scenari macroeconomici aggiornati;<br />

• <strong>il</strong> budget 2011 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 20 gennaio 2011, o, se disponib<strong>il</strong>e, l’ultimo forecast a dicembre 2011;<br />

• proiezioni finanziarie per <strong>il</strong> periodo 2012-2015 approvate da Consiglio di Amministrazione in data 22 marzo 2011.<br />

Le proiezioni degli ut<strong>il</strong>i futuri sono state estese fino al 2020, con lo scopo di ottenere una valutazione delle capacità reddituali del Gruppo e della<br />

capacità di creazione di valore nel tempo, che prescinde dall’attuale congiuntura macroeconomica. Tali proiezioni sono state sv<strong>il</strong>uppate tramite<br />

estrapolazione per tutte le CGU e per i singoli paesi della CEE.<br />

Il flusso di cassa atteso per <strong>il</strong> 2020 rappresenta la base per <strong>il</strong> calcolo del valore finale (Terminal Value) che rappresenta la capacità delle CGU di<br />

generare flussi finanziari futuri oltre tale anno. In base alla metodologia adottata, <strong>il</strong> Terminal Value è calcolato come valore di una rendita perpetua<br />

stimata sulla base di un flusso normalizzato economicamente sostenib<strong>il</strong>e e coerente con <strong>il</strong> tasso di crescita di lungo termine (c.d. “g”) costante o<br />

decrescente come richiesto dai principi contab<strong>il</strong>i IAS/IFRS.<br />

Il valore d’uso è determinato attualizzando i flussi finanziari ad un tasso che considera gli attuali tassi di mercato e i rischi specifici dell’attività.<br />

Per ciascuna CGU, in considerazione del differente livello di rischio dei rispettivi ambiti operativi, sono stati ut<strong>il</strong>izzati dei premi a rischio differenziati e<br />

specifici per la singola entità o settore operativo. I tassi di attualizzazione comprendono una componente relativa al rischio Paese.<br />

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la procedura di valutazione (impairment test) basata sulle stime dei flussi finanziari e sulle ulteriori ipotesi<br />

elaborate dal Management.<br />

Nelle tabelle seguenti si riportano le previsioni sui principali indicatori macroeconomici, relativi ai mercati nei quali opera <strong>il</strong> Gruppo, ut<strong>il</strong>izzati per la<br />

verifica della congruità della stima dei flussi finanziari futuri.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 143


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)<br />

Paesi dell’area Central Eastern Europe (CEE)<br />

TASSO INTERBANCARIO<br />

TASSO DI CAMBIO (VS EUR)<br />

CAGR 2010-2015 PIL REALE INFLAZIONE<br />

2012 2015 2012 2015<br />

Bosnia-Erzegovina 3,0% 2,5% 1,6 1,6 2,0 2,0<br />

Bulgaria 3,3% 3,5% 0,5 3,5 2,0 2,0<br />

Croazia 1,9% 2,8% 3,0 3,9 7,3 7,4<br />

Repubblica Ceca 3,1% 2,1% 3,2 3,6 24,0 24,0<br />

Estonia 3,7% 2,6% n.m. n.m. n.m. n.m<br />

Ungheria 3,4% 2,8% 5,1 4,6 270,0 255,0<br />

Kazakistan 6,2% 7,1% 7,0 7,5 176,9 151,2<br />

Lettonia 3,8% 2,3% 2,8 3,6 0,7 0,7<br />

Lituania 3,4% 2,3% 3,4 3,6 3,5 3,5<br />

Polonia 3,7% 3,1% 5,0 4,7 3,8 3,6<br />

Romania 3,9% 3,2% 4,7 4,2 4,1 3,8<br />

Russia 3,7% 6,2% 6,5 5,0 40,1 37,3<br />

Serbia 3,5% 5,8% 9,5 6,7 112,0 110,0<br />

Slovacchia 3,1% 1,9% n.m. n.m. n.m. n.m.<br />

Slovenia 2,6% 2,6% n.m. n.m. n.m. n.m.<br />

Turchia 5,3% 6,1% 9,1 8,6 2,0 1,9<br />

Ucraina 4,7% 9,7% 8,3 7,0 9,0 8,8<br />

Paesi Eurozona e USA<br />

PIL REALE (variazione % a/a) 2010 2011 2012 2013 2014 2015<br />

USA 2,6 1,9 2,3 2,5 2,5 2,5<br />

Eurozona 1,6 1,3 1,8 2,0 1,9 1,3<br />

Austria 1,9 1,6 1,8 1,9 1,8 1,7<br />

Germania 3,2 1,9 1,6 1,7 1,6 1,7<br />

Italia 1,0 1,1 1,4 1,6 1,3 0,9<br />

TASSO DI INFLAZIONE (variazione % a/a) 2010 2011 2012 2013 2014 2015<br />

USA (IPC) 1,7 1,8 2,5 2,6 2,3 2,3<br />

Eurozona (IPCA) 1,5 1,7 2,0 2,1 2,0 1,8<br />

Austria (IPC) 1,8 2,0 1,9 1,9 1,9 1,9<br />

Germania (IPC) 1,2 1,5 1,8 1,7 1,9 1,8<br />

Italia (IPC) 1,5 1,9 2,1 2,2 2,1 1,9<br />

INDICATORI FINANZIARI 2010 2011 2012 2013 2014 2015<br />

Tassi di interesse a breve termine (%)<br />

USA - depositi (fine periodo) 0,25 0,25 2,25 4,00 4,25 4,25<br />

BCE - tasso sulle operazioni di rifinanziamento<br />

(fine periodo) 1,0 1,25 2,25 3,50 4,00 3,50<br />

Euribor 3 mesi (fine periodo) 1,0 1,55 2,55 3,80 4,10 3,55<br />

Rendimento Titoli di Stato a 10 anni (%)<br />

Eurozona (fine periodo) 2,25 3,08 3,50 4,00 4,30 3,80<br />

EUR-USD (fine periodo) 1,43 1,46 1,37 1,32 1,30 1,26<br />

EUR-USD (media) 1,34 1,42 1,37 1,34 1,29 1,28<br />

Il calcolo del valore d’uso ai fini dell’impairment test è effettuato ut<strong>il</strong>izzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF).<br />

Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall’ut<strong>il</strong>e netto (al lordo dei terzi) <strong>il</strong> fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività<br />

ponderate per <strong>il</strong> rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando <strong>il</strong> livello di capitalizzazione che <strong>il</strong> Gruppo intende raggiungere nel lungo<br />

periodo.<br />

144 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Il modello Discounted Cash Flow ut<strong>il</strong>izzato è basato su tre stadi:<br />

• primo periodo dal 2011 al 2015 in cui sono stati considerati:<br />

- 2011: i dati di budget di Gruppo approvati dal Consiglio di Amministrazione o, se disponib<strong>il</strong>e, l’ultimo forecast a dicembre 2011;<br />

- 2012-2015: le proiezioni finanziarie interne approvate dal Consiglio di Amministrazione;<br />

• periodo intermedio dal 2016 al 2020, per <strong>il</strong> quale le proiezioni dei flussi finanziari vengono estrapolate applicando a partire dall’ultimo periodo di<br />

previsione esplicita (2015) tassi di crescita decrescenti fino a quelli di “terminal value”, applicando un limite massimo alla redditività pari al rapporto<br />

tra net profit ed RWA registrato nel 2015;<br />

• “terminal value” determinato con tassi di crescita nominali del 2%. Il tasso di crescita nominale del PIL di Eurozona dal 1996 al 2010 è stato pari<br />

al 3,3% (1,7% di crescita reale e circa <strong>il</strong> 1,6% di inflazione). La scelta del 2% nominale, corrispondente quindi a circa lo 0% reale, è dettata da<br />

ragioni prudenziali.<br />

Per JSC ATF Bank, tenuto conto del proseguimento della situazione di crisi specifica del Paese e da una conseguente riduzione strutturale dei margini<br />

di redditività attesi confermata anche dall’analisi di back test con evidenza degli scostamenti tra i piani passati e dati di consuntivo, le proiezioni<br />

relative ai dati di conto economico per tutto <strong>il</strong> periodo 2011-2020 sono state riviste prudenzialmente applicando un fattore di correzione sull’ut<strong>il</strong>e pari a<br />

circa <strong>il</strong> -22,5% rispetto allo scenario base (budget 2011 e proiezioni finanziarie al 2015).<br />

Inoltre è stato introdotto un ulteriore fattore prudenziale sull’Ucraina tenendo conto di una possib<strong>il</strong>e convergenza della redditività di lungo periodo<br />

(Terminal value) a valori in linea alla media della CEE.<br />

Infine, per tener conto del perdurare di un’alta volat<strong>il</strong>ità sui mercati finanziari e dell’incertezza normativa derivante dall’introduzione di Bas<strong>il</strong>ea 2.5/3,<br />

sono stati considerati opportuni fattori di correzione prudenziale della CGU CIB.<br />

I beni destinati ad attività aus<strong>il</strong>iarie e comuni (corporate asset) sono stati allocati alle CGU cui fanno riferimento, ove applicab<strong>il</strong>e. Per la porzione di tali<br />

beni non allocab<strong>il</strong>e, la recuperab<strong>il</strong>ità del valore è stata verificata a livello complessivo di Gruppo.<br />

I tassi di attualizzazione dei flussi<br />

Qui di seguito sono riep<strong>il</strong>ogati i principali assunti di base adottati dal management nel calcolo del valore recuperab<strong>il</strong>e delle CGU:<br />

CGU<br />

TASSO DI ATTUALIZZAZIONE<br />

INIZIALE AL NETTO DELLE<br />

IMPOSTE (KE)<br />

TASSO DI ATTUALIZZAZIONE<br />

FINALE AL NETTO DELLE<br />

IMPOSTE (KE)<br />

TASSO DI CRESCITA<br />

NOMINALE PER IL CALCOLO<br />

DEL TERMINAL VALUE<br />

CIB 11,43% 9,80% 2,00%<br />

F&SME Network Italy 10,42% 9,80% 2,00%<br />

F&SME Network Germany 10,42% 9,80% 2,00%<br />

F&SME Network Austria 10,42% 9,80% 2,00%<br />

F&SME Network Poland 13,48% 10,25% 2,00%<br />

F&SME Network Factories 10,42% 9,80% 2,00%<br />

Private Banking 10,08% 9,80% 2,00%<br />

Asset Management 10,51% 9,80% 2,00%<br />

Central Eastern Europe (CEE) 1 16,94% 11,28% 2,00%<br />

di cui:<br />

- JSC Ukrsotsbank (USB) 25,64% 11,75% 2,00%<br />

- JFC ATF Bank (ATF) 15,79% 11,75% 2,00%<br />

Poland Market 2 13,48% 10,25% 2,00%<br />

1. Il tasso di attualizzazione relativo alla CGU Central Eastern Europe è la media aritmetica ponderata dei tassi di attualizzazione ut<strong>il</strong>izzati per i singoli paesi appartenenti al singolo settore di attività.<br />

2. Anche se già a partire da giugno 2010, la Polonia è stata segmentata (in CIB, Reta<strong>il</strong> e Private Banking) e non rappresenta più una CGU separata, i singoli segmenti vengono ancora valutati in valuta locale e<br />

considerando i parametri relativi al paese di appartenenza.<br />

Come si evince dalla tabella sopra riportata, i flussi finanziari futuri sono stati attualizzati ut<strong>il</strong>izzando una stima prudenziale del tasso di attualizzazione,<br />

incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i vari fattori di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto ut<strong>il</strong>izzato è un tasso nominale al<br />

netto delle imposte.<br />

In particolare, <strong>il</strong> costo del capitale iniziale per <strong>il</strong> Gruppo e quello differenziato per i settori sono la somma di:<br />

• tasso privo di rischio (risk-free rate): tasso swap di Eurozona a 5 anni medio degli ultimi 6 anni. L’orizzonte temporale di 6 anni è stato scelto per<br />

tener conto della lunghezza media del ciclo economico in Eurozona;<br />

• premio a rischio sul debito: Credit Default Swap medio degli ultimi 6 anni pagato da <strong>UniCredit</strong>;<br />

• premio a rischio sul capitale proprio: determinato con l’option based model e basato sulla volat<strong>il</strong>ità delle azioni <strong>UniCredit</strong> negli ultimi 6 anni. Per i<br />

settori di attività è stata ut<strong>il</strong>izzata la volat<strong>il</strong>ità media degli ultimi 6 anni di banche operanti prevalentemente nello stesso settore, tenendo conto anche<br />

del beneficio di diversificazione.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 145


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)<br />

Il costo del capitale iniziale, differenziato per i Paesi della CEE, è dato dalla somma di:<br />

• tasso privo di rischio (risk-free rate): tasso swap in valuta locale a 5 anni medio degli ultimi 6 anni. Ove assente si è considerato <strong>il</strong> tasso<br />

interbancario più liquido e rappresentativo;<br />

• premio a rischio sul Paese: Credit Default Swap medio pagato dal Paese negli ultimi 6 anni (o su un periodo più breve in assenza di una serie storica<br />

sufficientemente lunga);<br />

• premio a rischio sul capitale proprio: determinato con l’option based model e basato sulla volat<strong>il</strong>ità delle azioni <strong>UniCredit</strong> negli ultimi 6 anni.<br />

Il costo del capitale ut<strong>il</strong>izzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa converge ad un determinato valore definito per ciascuna CGU. Questo valore è<br />

determinato in considerazione della percezione del rischio che <strong>il</strong> mercato ha sui rendimenti che <strong>il</strong> settore bancario sarà in grado di generare nel lungo<br />

termine e della capitalizzazione target di Gruppo di lungo periodo. Il costo del capitale di terminal value ut<strong>il</strong>izzato è differenziato a seconda che la CGU<br />

sia presente in un paese dell’Europa dell’ovest, in un paese dell’Europa dell’est che entrerà nell’Area euro entro <strong>il</strong> 2018 o in un altro paese.<br />

I risultati dell’impairment test<br />

L’impairment test ha confermato <strong>il</strong> valore di iscrizione dell’avviamento nel b<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2011 per <strong>il</strong> Gruppo e<br />

per tutte le CGU.<br />

Anche per quanto riguarda le attività immateriali diverse dall’avviamento, l’impairment test conferma che <strong>il</strong> loro valore recuperab<strong>il</strong>e è superiore<br />

all’importo iscritto in b<strong>il</strong>ancio consolidato, decurtato degli accantonamenti già registrati e delle imposte differite iscritte a fronte di tali attività.<br />

Si sottolinea infine che i parametri e le informazioni ut<strong>il</strong>izzati per la verifica della recuperab<strong>il</strong>ità dell’avviamento (in particolare i flussi di cassa previsti<br />

per le varie CGU, nonché i tassi di attualizzazione ut<strong>il</strong>izzati) sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato, che potrebbe<br />

registrare mutamenti ad oggi non prevedib<strong>il</strong>i. L’effetto di questi mutamenti sulla stima dei flussi di cassa delle diverse CGU e sulle principali assunzioni<br />

adottate, potrebbe pertanto condurre nei b<strong>il</strong>anci dei prossimi esercizi a risultati diversi da quelli riportati nella presente Relazione finanziaria semestrale<br />

consolidata.<br />

146 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Sezione 15 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività<br />

associate - Voce 150 dell’Attivo e voce 90 del Passivo<br />

Sono iscritte in queste voci le attività non correnti o gruppi di attività e passività direttamente collegate, che costituiscono un insieme di attività<br />

generatrici di flussi finanziari, la cui vendita è altamente probab<strong>il</strong>e. Esse sono valutate al minore fra <strong>il</strong> valore contab<strong>il</strong>e e fair value al netto dei costi<br />

di vendita.<br />

Nella situazione patrimoniale al 30 giugno 2011 i dati si riferiscono principalmente alle partecipazioni in IRFIS - Finanziaria per lo Sv<strong>il</strong>uppo della<br />

Sic<strong>il</strong>ia S.p.A. (in precedenza IRFIS - Mediocredito della Sic<strong>il</strong>ia S.p.A.) e nella Banca Agricola Commerciale della R.S.M. S.p.A..<br />

Rispetto al 31 dicembre 2010, si segnala l’uscita del ramo Private Banking di <strong>UniCredit</strong> Luxemburg SA, composto principalmente da raccolta clientela.<br />

15.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

A. Singole attività<br />

A.1 Attività finanziarie 137.278 175.207<br />

A.2 Partecipazioni 16.360 1.825<br />

A.3 Attività materiali 84.286 43.419<br />

A.4 Attività immateriali 1.530 1.376<br />

A.5 Altre attività non correnti 558.748 554.187<br />

Totale A 798.202 776.014<br />

B. Gruppi di attività (unità operative dismesse)<br />

B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - -<br />

B.2 Attività finanziarie valutate al fair value - -<br />

B.3 Attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita - -<br />

B.4 Attività finanziarie detenute fino alla scadenza - -<br />

B.5 Crediti verso banche - -<br />

B.6 Crediti verso clientela - -<br />

B.7 Partecipazioni - -<br />

B.8 Attività materiali - -<br />

B.9 Attività immateriali - -<br />

B.10 Altre attività - -<br />

Totale B - -<br />

Totale A+B 798.202 776.014<br />

C. Passività associate a singole attività in via di dismissione<br />

C.1 Debiti 611.790 1.081.069<br />

C.2 Titoli 304.452 289.060<br />

C.3 Altre passività 59.732 24.640<br />

Totale C 975.974 1.394.769<br />

D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione<br />

D.1 Debiti verso banche - -<br />

D.2 Debiti verso clientela - -<br />

D.3 Titoli in circolazione - -<br />

D.4 Passività finanziarie di negoziazione - -<br />

D.5 Passività finanziarie valutate al fair value - -<br />

D.6 Fondi - -<br />

D.7 Altre passività - -<br />

Totale D - -<br />

Totale C+D 975.974 1.394.769<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 147


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato<br />

Passivo<br />

Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10<br />

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

1. Debiti verso banche centrali 14.698.420 12.864.051<br />

2. Debiti verso banche 100.989.322 98.871.043<br />

2.1 Conti correnti e depositi liberi 19.896.639 16.509.612<br />

2.2 Depositi vincolati 27.642.412 31.827.948<br />

2.3 Finanziamenti 45.837.110 43.847.885<br />

2.3.1 pronti contro termine passivi 22.606.634 19.946.043<br />

2.3.2 altri 23.230.476 23.901.842<br />

2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -<br />

2.5 Altri debiti 7.613.161 6.685.598<br />

Totale 115.687.742 111.735.094<br />

La sottovoce 2.3 Finanziamenti comprende anche i debiti relativi alle operazioni di pronti contro termine di raccolta conclusi a fronte di titoli di proprietà emessi da società del gruppo, questi ultimi elisi dall’attivo a<br />

livello consolidato.<br />

Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20<br />

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica (migliaia di €)<br />

TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI<br />

CONSISTENZE AL<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

1. Conti correnti e depositi liberi 224.007.439 225.086.111<br />

2. Depositi vincolati 104.088.576 109.201.857<br />

3. Finanziamenti 61.839.918 48.260.429<br />

3.1 pronti contro termine passivi 50.903.194 40.487.023<br />

3.2 altri 10.936.724 7.773.406<br />

4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 585.174 565.458<br />

5. Altri debiti 16.191.531 19.134.336<br />

Totale 406.712.638 402.248.191<br />

Fra i “finanziamenti” sono compresi anche i debiti relativi alle operazioni di pronti contro termine di raccolta conclusi a fronte di titoli di proprietà emessi da società del gruppo, questi ultimi elisi dall’attivo a livello<br />

consolidato.<br />

Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30<br />

Titoli in circolazione: composizione merceologica (migliaia di €)<br />

TIPOLOGIA TITOLI/VALORI<br />

30.06.2011<br />

VALORE DI BILANCIO<br />

CONSISTENZE AL<br />

31.12.2010<br />

VALORE DI BILANCIO<br />

A. Titoli<br />

1. Obbligazioni 150.522.251 145.516.953<br />

1.1 strutturate 7.171.687 7.412.138<br />

1.2 altre 143.350.564 138.104.815<br />

2. Altri titoli 28.700.878 35.473.375<br />

2.1 strutturati 725.171 790.725<br />

2.2 altri 27.975.707 34.682.650<br />

Totale 179.223.129 180.990.328<br />

Le sottovoci 1.1 “Obbligazioni strutturate e 2.1. Altri titoli strutturati ammontano complessivamente a 7.897 m<strong>il</strong>ioni e rappresentano <strong>il</strong> 4,4% del totale. Esse si riferiscono essenzialmente a strumenti di tipo equity<br />

linked ed in parte meno significativa a strumenti di tipo interest rate linked.<br />

Di questi strumenti Unicredit SpA è <strong>il</strong> principale e quasi unico contributore.<br />

148 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40<br />

4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011 CONSISTENZE AL 31.12.2010<br />

FAIR VALUE<br />

FAIR VALUE<br />

TIPOLOGIA OPERAZIONI / COMPONENTI DEL GRUPPO<br />

LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3<br />

A. Passività per cassa<br />

1. Debiti verso banche 721.368 329.369 52.086 1.362.465 375.709 161<br />

2. Debiti verso clientela 6.418.163 13.702.382 138.601 7.236.975 14.978.982 862<br />

3. Titoli di debito 166.669 9.996.013 1.119.406 86.685 11.056.788 300.776<br />

3.1 Obbligazioni 166.669 7.153.803 733.818 86.685 7.500.979 281.684<br />

3.1.1 Strutturate - 6.132.458 477.915 - 6.437.326 17.449<br />

3.1.2 Altre obbligazioni 166.669 1.021.345 255.903 86.685 1.063.653 264.235<br />

3.2 Altri titoli - 2.842.210 385.588 - 3.555.809 19.092<br />

3.2.1 Strutturati - 2.842.210 385.588 - 3.555.809 19.092<br />

3.2.2 Altri - - - - - -<br />

Totale A 7.306.200 24.027.764 1.310.093 8.686.125 26.411.479 301.799<br />

B. Strumenti derivati<br />

1. Derivati finanziari 4.069.780 56.014.394 1.602.135 4.107.180 68.432.717 1.859.551<br />

1.1 Di negoziazione 4.066.447 54.864.935 1.421.733 4.105.795 66.891.861 1.706.886<br />

1.2 Connessi con la fair value option - 319.224 3.648 - 387.797 3.077<br />

1.3 Altri 3.333 830.235 176.754 1.385 1.153.059 149.588<br />

2. Derivati creditizi 401.500 2.542.647 760.360 187.141 2.602.747 1.510.397<br />

2.1 Di negoziazione 401.500 2.535.537 725.114 187.141 2.589.772 1.482.708<br />

2.2 Connessi con la fair value option - - - - - -<br />

2.3 Altri - 7.110 35.246 - 12.975 27.689<br />

Totale B 4.471.280 58.557.041 2.362.495 4.294.321 71.035.464 3.369.948<br />

Totale A+B 11.777.480 82.584.805 3.672.588 12.980.446 97.446.943 3.671.747<br />

Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 98.034.873 114.099.136<br />

Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input ut<strong>il</strong>izzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i -<br />

A.3 - Informativa sul fair value.<br />

Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50<br />

Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011 CONSISTENZE AL 31.12.2010<br />

FAIR VALUE<br />

FAIR VALUE<br />

TIPOLOGIA OPERAZIONI / COMPONENTI DEL GRUPPO<br />

LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3<br />

1. Debiti verso banche - - - - - -<br />

1.1 Strutturati - - - - - -<br />

1.2 Altri - - - - - -<br />

2. Debiti verso clientela - - - - - -<br />

2.1 Strutturati - - - - - -<br />

2.2 Altri - - - - - -<br />

3. Titoli di debito - 1.065.190 - - 1.216.810 51.079<br />

3.1 Strutturati - 1.065.190 - - 1.216.810 51.079<br />

3.2 Altri - - - - - -<br />

Totale - 1.065.190 - - 1.216.810 51.079<br />

Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 1.065.190 1.267.889<br />

Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input ut<strong>il</strong>izzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i -<br />

A.3 - Informativa sul fair value.<br />

La classificazione al portafoglio in esame si riferisce a strumenti finanziari strutturati operata al fine di ridurre i disallineamenti contab<strong>il</strong>i relativi<br />

all’ut<strong>il</strong>izzo di strumenti connessi misurati con spostamenti di fair value a conto economico, assunti al fine di gestirne <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o di rischio.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 149


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE)<br />

Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120<br />

La voce “Fondi per rischi e oneri” si è attestata al 30 giugno 2011 a 8.252 m<strong>il</strong>ioni, in aumento rispetto al dato di fine anno 2010 (8.088 m<strong>il</strong>ioni).<br />

La voce 2. Altri fondi per rischi ed oneri, <strong>il</strong> cui ammontare al 30 giugno 2011 risulta pari a 3.735 m<strong>il</strong>ioni, è composta da:<br />

• stanziamenti per controversie legali: la sottovoce somma stanziamenti per controversie legali, cause passive e revocatorie fallimentari (maggiori<br />

informazioni relative alle cause passive sono riportate nella Parte E - Sezione 4 - Rischi operativi - punto B - Rischi derivanti da pendenze legali);<br />

• stanziamenti per <strong>il</strong> personale: sostanzialmente oneri vari attinenti al personale;<br />

• stanziamenti altri: accolgono gli stanziamenti per rischi ed oneri non riconducib<strong>il</strong>i alle voci di cui sopra, <strong>il</strong> contenuto di questa sottovoce è <strong>il</strong>lustrato<br />

alla successiva tavola 12.4.<br />

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione (migliaia di €)<br />

VOCI/COMPONENTI<br />

CONSISTENZE AL<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

1. Fondi di quiescenza aziendali 4.517.534 4.515.173<br />

2. Altri fondi per rischi ed oneri 3.734.764 3.572.805<br />

2.1 Controversie legali 1.365.070 1.386.916<br />

2.2 Oneri per <strong>il</strong> personale 113.401 77.399<br />

2.3 Altri 2.256.293 2.108.490<br />

Totale 8.252.298 8.087.978<br />

12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

2.3 Altri fondi per rischi e oneri - altri<br />

- Rischi/oneri connessi al patrimonio immob<strong>il</strong>iare 371.745 368.158<br />

- Oneri per piani di ristrutturazione aziendale 94.999 109.349<br />

- Vertenze stragiudiziali e spese legali 73.042 43.946<br />

- Indennità di agenti della rete 124.272 122.484<br />

- Vertenze correlate a strumenti finanziari e contratti derivati 298.097 299.898<br />

- Vertenze fiscali 226.739 172.794<br />

- Oneri per passività assunte su cessioni di partecipazioni 80.968 83.913<br />

- Altri 986.431 907.948<br />

Totale 2.256.293 2.108.490<br />

Nell’ambito della sottovoce “Vertenze correlate a strumenti finanziari e contratti derivati” sono stati classificati alcuni importi precedentemente r<strong>il</strong>evati<br />

alla sottovoce residuale “Altri”. In tal senso sono state riesposte le risultanze dell’esercizio 2010.<br />

La sottovoce residuale “Altri” al 30 giugno 2011 comprende 528 m<strong>il</strong>ioni di oneri derivanti da impegni contrattuali (425 m<strong>il</strong>ioni al 31 dicembre 2010).<br />

Sezione 15 - Patrimonio del gruppo - Voci 140, 170, 180, 190, 200 e 220<br />

Si precisa che <strong>il</strong> Patrimonio del gruppo, incluso l’ut<strong>il</strong>e di periodo (1.321 m<strong>il</strong>ioni) si è attestato al 30 giugno 2011 a 64.726 m<strong>il</strong>ioni a fronte dei<br />

64.224 m<strong>il</strong>ioni r<strong>il</strong>evato alla fine dell’anno precedente.<br />

La tabella che segue riporta la composizione del patrimonio e le variazioni rispetto all’esercizio precedente:<br />

Patrimonio del gruppo: composizione (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

VARIAZIONI<br />

30.06.2011 31.12.2010 ASSOLUTA %<br />

1. Capitale 9.649.245 9.648.791 454 n.s.<br />

2. Sovrapprezzi di emissione 39.322.433 39.322.433 - -<br />

3. Riserve 15.802.594 15.186.462 616.132 4,1%<br />

4. Azioni proprie (4.939) (4.197) -742 17,7%<br />

a. Capogruppo (2.440) (2.440) - -<br />

b. Controllate (2.499) (1.757) -742 42,2%<br />

5. Riserve di valutazione (1.364.450) (1.252.787) -111.663 8,9%<br />

6. Strumenti di capitale - - - -<br />

7. Ut<strong>il</strong>e (Perdita) 1.320.696 1.323.343 -2.647 -0,2%<br />

Totale 64.725.579 64.224.045 501.534 0,8%<br />

150 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


La voce “Riserve” comprende gli effetti r<strong>il</strong>evati nel corso dell’esercizio e conseguenti alla revisione dei criteri ut<strong>il</strong>izzati dal Gruppo per la r<strong>il</strong>evazione di<br />

alcune poste incassate da società partecipate al fine di meglio rifletterne gli effetti economici.<br />

La variazione in aumento del patrimonio per 502 m<strong>il</strong>ioni è <strong>il</strong> risultato di:<br />

• Un incremento delle riserve per:<br />

- la destinazione a riserva dell’ut<strong>il</strong>e dell’esercizio 2010 (1.323 m<strong>il</strong>ioni) al netto dei dividendi distribuiti (550 m<strong>il</strong>ioni)<br />

e della destinazione al fondo erogazioni liberali (7,8 m<strong>il</strong>ioni) come deliberati dall’Assemblea ordinaria del 29 apr<strong>il</strong>e 2011; 765 m<strong>il</strong>ioni<br />

- l’ut<strong>il</strong>izzo di riserva per canone di usufrutto connesso ai c.d. “Cashes”; (82) m<strong>il</strong>ioni<br />

- l’incremento della riserva connessa a Share Based Payment (44,7 m<strong>il</strong>ioni); 44,7 m<strong>il</strong>ioni<br />

- altre variazioni in diminuzione comprensive della variazione sulle azioni proprie (111,9 m<strong>il</strong>ioni). (111,9) m<strong>il</strong>ioni<br />

• Una variazione delle riserve da valutazione per:<br />

- decremento delle differenze di cambio; (419) m<strong>il</strong>ioni<br />

- incremento di valore delle attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita; 620 m<strong>il</strong>ioni<br />

- riduzione di valore della copertura per rischi finanziari (263 m<strong>il</strong>ioni) e riduzione di valore delle attività<br />

in via di dismissione (1 m<strong>il</strong>ione);<br />

(264) m<strong>il</strong>ioni<br />

- riduzione di valore della riserva da valutazione delle società valutate al patrimonio netto. (48) m<strong>il</strong>ioni<br />

• Riduzione dell’ut<strong>il</strong>e del periodo rispetto a quello del 2010.<br />

(2,6) m<strong>il</strong>ioni<br />

15.4 Riserve di ut<strong>il</strong>i: altre informazioni (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

Riserva Legale 1.517.514 1.439.180<br />

Riserve Statutarie 1.291.845 1.144.946<br />

Riserve Altre 12.993.235 12.602.336<br />

Totale 15.802.594 15.186.462<br />

15.5 Altre informazioni<br />

Riserve da valutazione: composizione (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

ATTIVITÀ/VALORI<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

1. Attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita (110.572) (730.175)<br />

2. Attività materiali - -<br />

3. Attività immateriali - -<br />

4. Copertura di investimenti esteri - -<br />

5. Copertura dei flussi finanziari 130.988 393.795<br />

6. Differenze di cambio (1.648.369) (1.229.230)<br />

7. Attività non correnti in via di dismissione (6.203) (5.185)<br />

8. Leggi speciali di rivalutazione 277.020 277.020<br />

9. Riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (7.314) 40.988<br />

Totale (1.364.450) (1.252.787)<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 151


Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato<br />

Sezione 1 - Gli interessi - Voce 10 e 20 154<br />

Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50 155<br />

Sezione 3 - Dividendi e proventi sim<strong>il</strong>i - Voce 70 156<br />

Sezione 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80 156<br />

Sezione 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90 157<br />

Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie<br />

valutate al fair value - Voce 110 157<br />

Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per<br />

deterioramento - Voce 130 158<br />

Sezione 11 - Le spese amministrative - Voce 180 158<br />

Sezione 12 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi<br />

ed oneri - Voce 190 160<br />

Sezione 15 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 220 160<br />

Sezione 24 - Ut<strong>il</strong>e per azione 161<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 153


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato<br />

Sezione 1 - Gli interessi - Voce 10 e 20<br />

1.1 Interessi attivi e proventi assim<strong>il</strong>ati: composizione (migliaia di €)<br />

1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE<br />

VOCI/FORME TECNICHE<br />

TITOLI DI DEBITO FINANZIAMENTI<br />

ALTRE<br />

OPERAZIONI<br />

TOTALE<br />

2010<br />

TOTALE<br />

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 374.209 45.408 61.520 481.137 607.340<br />

2. Attività finanziarie valutate al fair value 160.810 42.425 - 203.235 127.818<br />

3. Attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita 1.056.439 1.229 - 1.057.668 629.830<br />

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 192.715 6 - 192.721 198.131<br />

5. Crediti verso banche 96.200 386.930 - 483.130 462.629<br />

6. Crediti verso clientela 312.173 10.700.755 - 11.012.928 10.875.577<br />

7. Derivati di copertura X X 811.633 811.633 1.243.865<br />

8. Altre attività X X 105.683 105.683 150.950<br />

Totale 2.192.546 11.176.753 978.836 14.348.135 14.296.140<br />

Le colonne “Titoli di debito” e “Finanziamenti” comprendono anche interessi su posizioni classificate deteriorate, diversi da quelli r<strong>il</strong>evati nella voce<br />

“Riprese di valore”, rispettivamente per 10.049 e 532.907 migliaia.<br />

1.4 Interessi passivi e oneri assim<strong>il</strong>ati: composizione (migliaia di €)<br />

1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE<br />

VOCI/FORME TECNICHE<br />

DEBITI<br />

TITOLI<br />

ALTRE<br />

OPERAZIONI<br />

TOTALE<br />

2010<br />

TOTALE<br />

1. Debiti verso banche centrali (47.663) X - (47.663) (53.835)<br />

2. Debiti verso banche (702.223) X - (702.223) (588.959)<br />

3. Debiti verso clientela (2.227.539) X - (2.227.539) (2.010.386)<br />

4. Titoli in circolazione X (2.965.942) - (2.965.942) (3.059.706)<br />

5. Passività finanziarie di negoziazione (61.206) (115.845) (162.366) (339.417) (482.420)<br />

6. Passività finanziarie valutate al fair value (179) (9.515) - (9.694) (12.129)<br />

7. Altre passività e fondi X X (189.928) (189.928) (242.176)<br />

8. Derivati di copertura X X - - -<br />

Totale (3.038.810) (3.091.302) (352.294) (6.482.406) (6.449.611)<br />

Nell’ambito dell’operazione di aggregazione, avvenuta nel novembre 2010, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel<br />

primo semestre 2010 - relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da <strong>UniCredit</strong> S.p.A. da “commissioni attive” a “interessi passivi” (interessi passivi e oneri assim<strong>il</strong>ati - 4. Titoli in circolazione).<br />

154 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50<br />

2.1 Commissioni attive: composizione (migliaia di €)<br />

TIPOLOGIA SERVIZI/VALORI 1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE 2010<br />

a) garanzie r<strong>il</strong>asciate 304.966 297.906<br />

b) derivati su crediti 3.213 3.957<br />

c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 2.283.489 2.330.773<br />

1. negoziazione di strumenti finanziari 214.042 225.695<br />

2. negoziazione di valute 207.301 216.944<br />

3. gestioni di portafogli 839.900 839.825<br />

3.1. individuali 135.314 149.976<br />

3.2. collettive 704.586 689.849<br />

4. custodia e amministrazione di titoli 106.525 132.032<br />

5. banca depositaria 29.730 26.944<br />

6. collocamento di titoli 293.293 275.396<br />

7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 68.259 74.272<br />

8. attività di consulenza 52.424 59.213<br />

8.1 in materia di investimenti 26.875 22.032<br />

8.2 in materia di struttura finanziaria 25.549 37.181<br />

9. distribuzione di servizi di terzi 472.015 480.452<br />

9.1. gestioni di portafogli 110.737 98.847<br />

9.1.1. individuali 3.981 4.927<br />

9.1.2. collettive 106.756 93.920<br />

9.2. prodotti assicurativi 331.625 355.173<br />

9.3. altri prodotti 29.653 26.432<br />

d) servizi di incasso e pagamento 896.062 863.151<br />

e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 35.285 26.268<br />

f) servizi per operazioni di factoring 41.095 50.571<br />

g) esercizio di esattorie e ricevitorie - -<br />

h) attività di gestione di sistemi mult<strong>il</strong>aterali di negoziazione - -<br />

i) tenuta e gestione dei conti correnti 805.622 819.702<br />

j) altri servizi 769.720 810.037<br />

Totale 5.139.452 5.202.365<br />

Nell’ambito dell’operazione di aggregazione, avvenuta nel novembre 2010, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel<br />

primo semestre 2010 - relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da <strong>UniCredit</strong> S.p.A. da “commissioni attive”(commissioni attive - 6. Collocamento di titoli) a “interessi passivi”.<br />

Nell’ambito della voce “c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza” sottovoce “3.2. gestioni di portafogli - collettive” è stata classificata una voce di commissione precedentemente r<strong>il</strong>evata alla sottovoce<br />

“9.1.1 distribuzione di servizi di terzi - gestioni di portafogli individuali”. In tal senso sono state riesposte le risultanze del primo semestre 2010.<br />

La voce j) “altri servizi” accoglie prevalentemente:<br />

• commissioni per finanziamenti concessi per 471 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• commissioni per operazioni e servizi con l’estero per 52 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• commissioni per servizi vari resi alla clientela (es. tesoreria, merchant banking, ecc.) per 81 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• commissioni per <strong>il</strong> servizio bancomat e carte di credito, non rientranti nella voce servizi di incasso e pagamento, per 41 m<strong>il</strong>ioni.<br />

2.2 Commissioni passive: composizione (migliaia di €)<br />

TIPOLOGIA SERVIZI/VALORI 1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE 2010<br />

a) garanzie ricevute (79.301) (91.219)<br />

b) derivati su crediti (37.440) (42.502)<br />

c) servizi di gestione e intermediazione: (393.906) (388.572)<br />

1. negoziazione di strumenti finanziari (43.947) (49.342)<br />

2. negoziazione di valute (8.408) (7.620)<br />

3. gestioni di portafogli: (89.659) (80.112)<br />

3.1 proprie (65.598) (58.912)<br />

3.2 delegate da terzi (24.061) (21.200)<br />

4. custodia e amministrazione di titoli (90.844) (100.415)<br />

5. collocamento di strumenti finanziari (35.641) (24.187)<br />

6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (125.407) (126.896)<br />

d) servizi di incasso e pagamento (244.575) (224.849)<br />

e) altri servizi (120.162) (148.489)<br />

Totale (875.384) (895.631)<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 155


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE)<br />

Sezione 3 - Dividendi e proventi sim<strong>il</strong>i - Voce 70<br />

3.1 Dividendi e proventi sim<strong>il</strong>i: composizione (migliaia di €)<br />

VOCI/PROVENTI<br />

1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE 2010<br />

DIVIDENDI<br />

PROVENTI DA QUOTE<br />

DI O.I.C.R.<br />

DIVIDENDI<br />

PROVENTI DA QUOTE<br />

DI O.I.C.R.<br />

A. Attività finanziarie detenuteper la negoziazione 478.233 11.119 479.729 13.114<br />

B. Attività finanziarie disponib<strong>il</strong>iper la vendita 45.706 91.729 46.116 56.586<br />

C. Attività finanziarie valutateal fair value 21 198 11 443<br />

D. Partecipazioni 4.396 X 6.743 X<br />

Totale 528.356 103.046 532.599 70.143<br />

Totale Dividendi e proventi da quote di O.I.C.R. 631.402 602.742<br />

Sezione 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80<br />

La tabella che segue riporta la composizione sintetica del risultato netto dell’attività di negoziazione.<br />

Risultato netto dell’attività di negoziazione (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI 1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE 2010 VARIAZIONE<br />

Attività finanziarie di negoziazione (720) 578 - 1.298<br />

Passivittà finanziarie di negoziazione (8) 193 - 201<br />

Attività e passività: differenze di cambio 580 (161) 741<br />

Strumenti derivati 525 (637) 1.162<br />

Totale 377 (27) 404<br />

4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione (migliaia di €)<br />

OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI<br />

PLUSVALENZE<br />

UTILI DA<br />

NEGOZIAZIONE<br />

1° SEMESTRE 2011<br />

MINUSVALENZE<br />

PERDITE DA<br />

NEGOZIAZIONE<br />

RISULTATO<br />

NETTO<br />

1. Attività finanziarie di negoziazione 489.110 1.483.613 (1.293.424) (1.399.390) (720.091)<br />

1.1 Titoli di debito 210.165 438.006 (386.954) (266.494) (5.277)<br />

1.2 Titoli di capitale 234.063 668.434 (506.411) (817.178) (421.092)<br />

1.3 Quote di O.I.C.R 15.932 80.423 (75.041) (30.663) (9.349)<br />

1.4 Finanziamenti 1.557 4.618 (2.490) (1.482) 2.203<br />

1.5 Altre 27.393 292.132 (322.528) (283.573) (286.576)<br />

2. Passività finanziarie di negoziazione 798.879 624.504 (860.455) (571.134) (8.206)<br />

2.1 Titoli di debito 587.473 282.529 (624.801) (214.565) 30.636<br />

2.2 Debiti - - - - -<br />

2.3 Altre 211.406 341.975 (235.654) (356.569) (38.842)<br />

3. Altre attività e passività finanziarie:<br />

differenze di cambio X X X X 579.801<br />

4. Strumenti derivati 47.432.963 28.333.761 (46.115.003) (28.752.428) 524.999<br />

4.1 Derivati finanziari: 47.132.163 26.892.306 (45.952.773) (27.285.224) 412.178<br />

- su titoli di debito e tassi di interesse 46.648.183 24.886.513 (45.724.795) (25.449.065) 360.836<br />

- su titoli di capitale e indici azionari 464.561 351.173 (203.193) (451.574) 160.967<br />

- su valute e oro X X X X (374.294)<br />

- altri 19.419 1.654.620 (24.785) (1.384.585) 264.669<br />

4.2 Derivati su crediti 300.800 1.441.455 (162.230) (1.467.204) 112.821<br />

Totale 48.720.952 30.441.878 (48.268.882) (30.722.952) 376.503<br />

156 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Sezione 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90<br />

5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizione (migliaia di €)<br />

COMPONENTI REDDITUALI/VALORI 1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE 2010<br />

A. Proventi relativi a:<br />

A.1 Derivati di copertura del fair value 3.512.679 2.867.571<br />

A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 168.134 1.008.589<br />

A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 1.189.038 303.574<br />

A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari 5.661 3.057<br />

A.5 Attività e passività in valuta 390 5.104<br />

Totale proventi dell’attività di copertura 4.875.902 4.187.895<br />

B. Oneri relativi a:<br />

B.1 Derivati di copertura del fair value (4.303.869) (1.562.475)<br />

B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (318.206) (96.017)<br />

B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) (188.243) (2.508.475)<br />

B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari (2.799) (8.522)<br />

B.5 Attività e passività in valuta (2.606) (1.202)<br />

Totale oneri dell’attività di copertura (4.815.723) (4.176.691)<br />

C. Risultato netto dell’attività di copertura 60.179 11.204<br />

Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voce 110<br />

Il Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value è composto dal contributo valutativo delle attività e passività finanziarie<br />

iscritte alla voce di b<strong>il</strong>ancio e da quello dei derivati creditizi e finanziari economicamente connessi alle stesse e già esposti fra le Attività/Passività<br />

Finanziarie di Negoziazione (sottovoce Derivati connessi alla FVO).<br />

La tabella seguente riporta la composizione sintetica del risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value dei due periodi a<br />

confronto e le variazioni intervenute:<br />

Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI 1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE 2010 VARIAZIONI<br />

Attività finanziarie (265) 361 - 626<br />

Passività finanziarie 2 13 - 11<br />

Differenze di cambio - - -<br />

Derivati creditizi e finanziari 318 (390) 708<br />

Totale 55 (16) 71<br />

7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione (migliaia di €)<br />

OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI<br />

PLUSVALENZE<br />

UTILI DA<br />

REALIZZO<br />

1° SEMESTRE 2011<br />

MINUSVALENZE<br />

PERDITE DA<br />

REALIZZO<br />

RISULTATO<br />

NETTO<br />

1. Attività finanziarie 108.527 21.884 (365.174) (30.277) (265.040)<br />

1.1 Titoli di debito 76.512 17.681 (323.304) (29.785) (258.896)<br />

1.2 Titoli di capitale - 69 (4) (3) 62<br />

1.3 Quote di O.I.C.R. 13.684 4.134 (9.285) (189) 8.344<br />

1.4 Finanziamenti 18.331 - (32.581) (300) (14.550)<br />

2. Passività finanziarie 13.325 1.484 (8.401) (4.636) 1.772<br />

2.1 Titoli di debito 13.204 1.484 (8.401) (4.636) 1.651<br />

2.2 Debiti verso banche 121 - - - 121<br />

2.3 Debiti verso clientela - - - - -<br />

3. Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio X X X X -<br />

4. Derivati creditizi e finanziari 367.798 3.562 (36.089) (16.914) 318.357<br />

Totale 489.650 26.930 (409.664) (51.827) 55.089<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 157


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE)<br />

Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130<br />

8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione (migliaia di €)<br />

OPERAZIONI/COMPONENTI<br />

REDDITUALI<br />

CANCELLAZIONI<br />

RETTIFICHE DI VALORE<br />

SPECIFICHE<br />

ALTRE<br />

DI<br />

PORTAFOGLIO<br />

1° SEMESTRE 2011<br />

RIPRESE DI VALORE<br />

1° SEMESTRE<br />

2010<br />

SPECIFICHE<br />

DI PORTAFOGLIO<br />

DA<br />

INTERESSI<br />

ALTRE<br />

RIPRESE<br />

DA<br />

INTERESSI<br />

ALTRE<br />

RIPRESE<br />

A. Crediti verso banche (7.503) (1.246) (3.882) 16 102.940 - 4.617 94.942 (89.532)<br />

- Finanziamenti (103) (1.246) (3.543) 16 102.940 - 4.447 102.511 (88.026)<br />

- Titoli di debito (7.400) - (339) - - - 170 (7.569) (1.506)<br />

B. Crediti verso clientela (350.229) (4.055.517) (629.258) 227.607 1.443.241 - 665.737 (2.698.419) (3.299.705)<br />

- Finanziamenti (348.534) (4.053.893) (622.817) 227.607 1.439.640 - 665.737 (2.692.260) (3.292.325)<br />

- Titoli di debito (1.695) (1.624) (6.441) - 3.601 - - (6.159) (7.380)<br />

C. Totale (357.732) (4.056.763) (633.140) 227.623 1.546.181 - 670.354 (2.603.477) (3.389.237)<br />

Le colonne “Riprese di valore: da interessi” riportano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero delle posizioni deteriorate derivanti dalla maturazione di interessi nel periodo sulla base del tasso di<br />

interesse effettivo originario ut<strong>il</strong>izzato per calcolare le rettifiche di valore.<br />

TOTALE<br />

TOTALE<br />

Sezione 11 - Le spese amministrative - Voce 180<br />

11.1 Spese amministrative per <strong>il</strong> personale: composizione (migliaia di €)<br />

TIPOLOGIA DI SPESA/SETTORI 1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE 2010<br />

1) Personale dipendente (4.613.708) (4.582.953)<br />

a) salari e stipendi (3.216.665) (3.265.057)<br />

b) oneri sociali (703.189) (714.789)<br />

c) indennità di fine rapporto (88.084) (88.091)<br />

d) spese previdenziali (36.999) (36.507)<br />

e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (29.637) (34.212)<br />

f) accantonamento al fondo di trattamento di quiescienza e obblighi sim<strong>il</strong>i: (170.824) (148.770)<br />

- a contribuzione definita (3.951) (3.022)<br />

- a benefici definiti (166.873) (145.748)<br />

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (104.278) (113.023)<br />

- a contribuzione definita (102.524) (99.461)<br />

- a benefici definiti (1.754) (13.562)<br />

h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (44.023) 670<br />

i) altri benefici a favore dei dipendenti (224.247) (196.406)<br />

l) recuperi compensi personale distaccato 4.238 13.232<br />

2) Altro personale in attività (58.712) (67.326)<br />

3) Amministratori e Sindaci (8.734) (13.913)<br />

4) Personale collocato a riposo - -<br />

Totale (4.681.154) (4.664.192)<br />

158 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


11.5 Spese amministrative altre: composizione (migliaia di €)<br />

TIPOLOGIA DI SPESA/SETTORI 1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE 2010<br />

1) Imposte indirette e tasse (287.703) (230.897)<br />

1a. liquidate (285.805) (227.193)<br />

1b. non liquidate (1.898) (3.704)<br />

2) Costi e spese diversi (2.474.549) (2.511.145)<br />

a) spese pubblicità marketing e comunicazione (221.563) (197.818)<br />

spese di pubblicità - comunicazioni su mass media (83.349) (69.933)<br />

spese di pubblicità - comunicazione del punto vendita & direct marketing (17.790) (16.459)<br />

spese di pubblicità - promozionali (24.381) (23.079)<br />

spese di pubblicità - ricerche di mercato (10.238) (8.498)<br />

spese di pubblicità - sponsorizzazioni (55.279) (53.472)<br />

spese di rappresentanza (22.737) (20.057)<br />

convention e comunicazione interna (7.789) (6.320)<br />

b) spese relative al rischio creditizio (112.282) (131.350)<br />

spese legali per recupero crediti (73.513) (84.394)<br />

informazioni commerciali e visure (20.855) (22.363)<br />

service per recupero crediti (17.914) (24.593)<br />

c) spese indirette relative al personale (176.996) (177.598)<br />

service area personale (2.896) (3.399)<br />

formazione e selezione del personale (25.490) (27.951)<br />

spese di viaggio e noleggio automezzi (117.323) (113.105)<br />

fitti passivi per locazioni immob<strong>il</strong>i ad uso del personale (21.475) (22.281)<br />

spese per promotori finanziari (9.812) (10.862)<br />

d) spese relative all’Information Communication Technology (589.874) (605.633)<br />

noleggio macchine e software (Information Communication Technology) (122.594) (122.278)<br />

forniture oggetti vari per Ufficio (Information Communication Technology) (3.266) (2.929)<br />

stampati e cancelleria (Information Communication Technology) (5.726) (8.204)<br />

spese telefoniche, swift e trasmissione dati (86.060) (105.582)<br />

service (Information Communication Technology) (220.258) (213.167)<br />

infoprovider finanziari (73.203) (71.081)<br />

manutenzione e riparazione apparecchiature (Information CommunicationTechnology) (78.767) (82.392)<br />

e) spese per consulenze e servizi professionali (201.599) (160.701)<br />

consulenze tecniche (62.848) (46.580)<br />

altri servizi professionali (36.757) (32.803)<br />

consulenze strategico direzionali (20.918) (24.147)<br />

spese legali e notar<strong>il</strong>i (81.076) (57.171)<br />

f) spese relative agli immob<strong>il</strong>i (669.109) (687.552)<br />

sorveglianza locali (37.315) (42.934)<br />

service area immob<strong>il</strong>iare (11.137) (11.650)<br />

pulizia locali (42.410) (43.759)<br />

manutenzione mob<strong>il</strong>i, macchine, impianti (26.295) (26.121)<br />

manutenzione locali (59.947) (54.589)<br />

fitti passivi per locazione immob<strong>il</strong>i (385.104) (397.649)<br />

utenze (106.901) (110.850)<br />

g) altre spese di funzionamento (503.126) (550.493)<br />

assicurazioni (46.491) (50.626)<br />

noleggi macchine da ufficio (2.361) (3.001)<br />

spese postali (76.313) (80.691)<br />

stampati e cancelleria (26.983) (27.335)<br />

service amministrativi (111.927) (147.564)<br />

service logistici (15.760) (19.096)<br />

trasporto valori e documenti (31.865) (32.194)<br />

forniture oggetti vari per ufficio (8.128) (8.537)<br />

beneficenza (12.748) (10.892)<br />

diritti, quote e contributi ad associazioni di categoria e Fondi di tutela (111.367) (62.830)<br />

altre spese amministrative (59.183) (107.727)<br />

Totale (1+2) (2.762.252) (2.742.042)<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 159


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE)<br />

Sezione 12 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Voce 190<br />

Gli Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri sono dovuti agli oneri attesi derivanti da revocatorie, cause risarcitorie, contenziosi legali e di<br />

altra natura e sono aggiornati in base all’evolversi delle vertenze in atto e alla valutazione circa i loro previsti esiti.<br />

12.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione (migliaia di €)<br />

1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE<br />

2010<br />

ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI<br />

ACCANTONAMENTI<br />

RIATTRIBUZIONI<br />

DI ECCEDENZE<br />

TOTALE<br />

TOTALE<br />

1. Altri fondi<br />

1.1 controversie legali (227.777) 98.076 (129.701) (116.636)<br />

1.2 oneri per <strong>il</strong> personale (1) - (1) (2.000)<br />

1.3 altri (330.310) 55.270 (275.040) (142.956)<br />

Totale (558.088) 153.346 (404.742) (261.592)<br />

Gli accantonamenti netti della sottovoce “1.3 altri” sono principalmente riferib<strong>il</strong>i a:<br />

• oneri derivanti da impegni contrattuali (181 m<strong>il</strong>ioni di cui 103 m<strong>il</strong>ioni relativi ad un unico progetto in Germania);<br />

• vertenze stragiudiziali e spese legali (86 m<strong>il</strong>ioni);<br />

• vertenze correlate a strumenti finanziari/derivati (8 m<strong>il</strong>ioni).<br />

Sezione 15 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 220<br />

Gli altri proventi/oneri di gestione rappresentano una voce residuale nella quale confluiscono proventi e oneri di varia natura non attribuib<strong>il</strong>i alle altre<br />

voci di conto economico.<br />

Altri oneri/proventi di gestione: composizione (migliaia di €)<br />

COMPONENTI REDDITUALI/VALORI 1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE 2010<br />

Totale altri oneri di gestione (312.415) (258.534)<br />

Totale altri proventi di gestione 664.605 682.871<br />

Altri oneri/proventi di gestione 352.190 424.337<br />

15.1 Altri oneri di gestione: composizione (migliaia di €)<br />

TIPOLOGIA DI SPESA/VALORI 1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE 2010<br />

Spese per leasing operativo (100) (144)<br />

Ritenute fiscali indeducib<strong>il</strong>i altri oneri tributari (2.035) (2.278)<br />

Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi (30.319) (31.926)<br />

Altri oneri su attività di leasing finanziario (62.749) (57.086)<br />

Altre (217.212) (167.100)<br />

Totale altri oneri di gestione (312.415) (258.534)<br />

Nella voce “Altre” sono compresi:<br />

• oneri per transazioni / indennizzi vari per -47 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• oneri accessori all’attività di leasing per -25 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• esborsi vari riferib<strong>il</strong>i ad esercizi precedenti per -14 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• oneri derivanti da attività non bancaria per -9 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• oneri vari relativi al patrimonio immob<strong>il</strong>iare per -5 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• oneri accessori connessi a rapporti con clientela per -8 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• prelievo addizionale attività bancaria per -51 m<strong>il</strong>ioni.<br />

160 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


15.2 Altri proventi di gestione: composizione (migliaia di €)<br />

TIPOLOGIA DI RICAVO/VALORI 1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE 2010<br />

A) Recupero di spese 217.082 208.891<br />

B) Altri Proventi 447.523 473.980<br />

Ricavi da servizi amministrativi 38.989 67.388<br />

Ricavi per canoni da investimenti immob<strong>il</strong>iari (al netto dei costi operativi) 70.688 100.437<br />

Ricavi leasing operativo 72.168 58.703<br />

Rimborsi vari su oneri sostenuti in esercizi precedenti 12.424 9.352<br />

Altri proventi su attività di leasing finanziario 81.519 78.593<br />

Altre 171.735 159.507<br />

Totale altri proventi di gestione (A+B) 664.605 682.871<br />

Nella voce “Altre” sono compresi:<br />

• proventi accessori attinenti all’attività di leasing per 34 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• proventi derivanti da attività non bancaria per 31 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• proventi vari relativi al patrimonio immob<strong>il</strong>iare per 9 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• rimborsi per indennizzi e risarcimenti vari per 25 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Sezione 24 - Ut<strong>il</strong>e per azione<br />

Ut<strong>il</strong>e per azione<br />

1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE 2010<br />

Ut<strong>il</strong>e netto di pertinenza del Gruppo (migliaia di euro) 1 1.238.442 591.954<br />

Numero medio azioni in circolazione 2 18.330.048.966 17.935.614.666<br />

Numero medio azioni potenzialmente d<strong>il</strong>uitive 290.182 2.155.005<br />

Numero medio azioni d<strong>il</strong>uite 18.330.339.148 17.937.769.671<br />

Ut<strong>il</strong>e per azione € 0,067 0,033<br />

Ut<strong>il</strong>e per azione d<strong>il</strong>uito € 0,067 0,033<br />

1. L’ut<strong>il</strong>e netto del primo semestre 2011 pari a 1.320.696 si riduce di 82.254 a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione<br />

Cashes. L’ut<strong>il</strong>e netto del primo semestre 2010 pari a 668.704 si riduce di 76.750 a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito<br />

dell’operazione Cashes.<br />

2. Al netto del numero medio delle azioni proprie e delle 967.564.061 azioni detenute a titolo di usufrutto.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 161


Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura<br />

Sezione 1 - Rischio di credito 164<br />

Sezione 2 - Rischi di mercato 186<br />

Sezione 3 - Rischio di liquidità 197<br />

Sezione 4 - Rischi operativi 201<br />

Sezione 5 - Altri rischi 218<br />

Nota:<br />

Si segnala che l’informativa al pubblico (III P<strong>il</strong>astro di Bas<strong>il</strong>ea 2) è<br />

pubblicata sul sito internet del gruppo <strong>UniCredit</strong> www.unicreditgroup.eu,<br />

come previsto dalla normativa (Circ. BI n. 263 del 27 dicembre 2006,<br />

Titolo IV e successivi aggiornamenti).<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 163


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura<br />

Nella presente parte le informazioni sono fornite facendo riferimento unicamente al gruppo bancario.<br />

In considerazione della non significativa attività svolta dalle imprese assicurative e dalle Altre imprese, rispetto al Gruppo Bancario, non sono presentate<br />

specifiche sezioni di commento ai relativi rischi e politiche di copertura.<br />

Gestione dei rischi nel gruppo <strong>UniCredit</strong><br />

Il gruppo <strong>UniCredit</strong> controlla e gestisce i propri rischi attraverso metodologie e processi rigorosi, in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi<br />

del ciclo economico. Il presidio ed <strong>il</strong> controllo dei rischi di Gruppo sono assicurati dalla funzione Risk Management della Capogruppo, cui sono attribuiti<br />

i compiti di:<br />

• ottimizzare la qualità dell’attivo, minimizzando <strong>il</strong> costo dei rischi, coerentemente con gli obiettivi di rischio / redditività assegnati alle aree di business;<br />

• determinare, di concerto con la funzione CFO, la propensione al rischio del Gruppo e l’estensione a livello di Divisioni/ Entità e valutare l’adeguatezza<br />

patrimoniale di Gruppo in conformità ai requisiti di “Bas<strong>il</strong>ea 2”, Secondo P<strong>il</strong>astro;<br />

• definire, in conformità agli standard di “Bas<strong>il</strong>ea 2” ed ai requisiti di Banca d’Italia, norme, metodologie, linee guida, politiche e strategie concernenti<br />

la gestione dei rischi di Gruppo, e, in cooperazione con l’Organization department, i relativi processi e la loro implementazione;<br />

• porre in essere un sistema di controllo del rischio creditizio e di concentrazione sia a livello di singole controparti / gruppi economici, sia per “cluster”<br />

r<strong>il</strong>evanti (quali settori economici / industriali), monitorando e fornendo reportistica sui limiti preventivamente definiti;<br />

• definire e fornire alle aree di business ed alle Entità i criteri per la valutazione, la gestione, <strong>il</strong> monitoraggio e la reportistica dei rischi e garantire la<br />

coerenza dei sistemi e delle procedure di controllo sia a livello di Gruppo che di singola Entità;<br />

• supportare le aree di business nel conseguimento dei loro obiettivi, contribuendo allo sv<strong>il</strong>uppo dei prodotti e dei business;<br />

• verificare, mediante <strong>il</strong> processo di convalida in fase iniziale e nel continuo, l’adeguatezza dei sistemi di misurazione del rischio adottati nell’ambito<br />

del Gruppo, orientando le scelte metodologiche verso standard qualitativi sempre più elevati e convergenti, appurando la coerenza delle rispettive<br />

modalità di ut<strong>il</strong>izzo nell’ambito dei processi;<br />

• porre in essere un adeguato sistema di analisi preventiva del rischio, in grado di quantificare l’impatto sulla struttura economico-finanziaria del<br />

Gruppo derivante dal rapido deterioramento del ciclo economico o da altri fattori di shock (c.d. Stress Test). Tale analisi è svolta con riferimento alle<br />

singole tipologie di rischio, così come alla loro integrazione e raffronto con <strong>il</strong> capitale disponib<strong>il</strong>e;<br />

• creare e diffondere una cultura del rischio estesa a tutto <strong>il</strong> Gruppo.<br />

Alla luce dell’ancora sfidante contesto macroeconomico, una solida ed efficace gestione dei rischi riveste la massima priorità nel Gruppo. Pertanto,<br />

la funzione Risk Management di Gruppo ha consolidato <strong>il</strong> proprio modello di governance dei rischi, rafforzando <strong>il</strong> ruolo dei “Portfolio Risk Managers”<br />

dedicati alle attività di indirizzo, coordinamento e controllo dei relativi rischi di competenza, in ottica di Gruppo ed interdivisionale.<br />

È stato inoltre creato uno specifico punto di riferimento per l’Italia, coerentemente con <strong>il</strong> nuovo modello organizzativo della Capogruppo, attraverso la<br />

costituzione della funzione “CRO Italy”, cui sono state assegnate le responsab<strong>il</strong>ità relative ai rischi di credito, di mercato e reputazionale del perimetro<br />

Italia, nonché <strong>il</strong> coordinamento manageriale delle funzioni di Risk Management presso le Entità italiane del Gruppo.<br />

In conformità all’architettura della funzione Risk Management ed al fine di presidiare la capacità di indirizzo autonomo, <strong>il</strong> coordinamento ed <strong>il</strong> controllo<br />

dei rischi di Gruppo, migliorando l’efficienza e la flessib<strong>il</strong>ità nel processo decisionale e agevolando l’interazione tra le differenti funzioni coinvolte, sono<br />

operativi specifici Comitati responsab<strong>il</strong>i in materia di rischi, articolati su tre distinti livelli:<br />

• <strong>il</strong> “<strong>Group</strong> Risk Committee”, responsab<strong>il</strong>e per le decisioni strategiche sui rischi a livello di Gruppo;<br />

• i “<strong>Group</strong> Portfolio Risk Committee”, cui è assegnato <strong>il</strong> compito di indirizzare, controllare e gestire i differenti rischi di portafoglio;<br />

• i “<strong>Group</strong> Transactional Committee”, dedicati alla valutazione delle singole controparti / transazioni aventi impatto sul prof<strong>il</strong>o di rischio complessivo.<br />

Sezione 1 - Rischio di credito<br />

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA<br />

La capacità commerciale e la solidità del Gruppo in termini patrimoniali, finanziari e di profittab<strong>il</strong>ità, dipendono, tra l’altro, dal merito creditizio dei propri<br />

prenditori. Il Gruppo si è dotato di procedure e norme al fine di indirizzare, amministrare e standardizzare la valutazione e la gestione del rischio di<br />

credito in linea con i principi e la best practice.<br />

Al fine di semplificare la struttura di vertice della Banca e la Governance, salvaguardando nel contempo la dimensione divisionale e rinforzando quella<br />

geografica, nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 14 dicembre 2010, sono state deliberate delle modifiche al modello organizzativo della<br />

Banca.<br />

164 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Conseguentemente è stata deliberata nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 22 febbraio 2011, la riorganizzazione delle funzioni di Risk<br />

Management al fine di recepire, in particolare, la maggiore “focalizzazione geografica”.<br />

I principi fondanti delle linee guida per questa riorganizzazione sono stati:<br />

• la coerenza con l’ambito operativo post One4C;<br />

• la semplificazione della struttura di Governance, passando da tre livelli (funzioni di Governance di Gruppo, funzioni di Risk Governance delle SBA e<br />

funzioni di Country Risk Management) a due livelli di Governance (funzioni di Risk Governance di Gruppo e funzioni di Country Risk Management);<br />

• la creazione di uno specifico punto di riferimento per l’Italia coerente con <strong>il</strong> nuovo modello organizzativo di Capogruppo, attraverso la costituzione<br />

della funzione “CRO Italy”, a cui sono state assegnate tutte le responsab<strong>il</strong>ità relative al perimetro Italia, nonché <strong>il</strong> coordinamento manageriale delle<br />

funzioni di risk management presso le Entità italiane del Gruppo;<br />

• <strong>il</strong> coordinamento a livello di Gruppo delle attività di risks portfolio management (per i rischi di credito, operativo, reputazionale e di mercato)<br />

attraverso <strong>il</strong> coordinamento manageriale da parte delle funzioni di Capogruppo nei confronti delle corrispondenti funzioni delle Entità del Gruppo, al<br />

fine di controllare ed indirizzare i portafogli rischi a livello di Paese.<br />

Il modello in essere garantisce la capacità di indirizzo, <strong>il</strong> coordinamento e le attività di controllo di alcuni rischi aggregati (cosiddetti Portfolio Risks),<br />

tramite centri di responsab<strong>il</strong>ità dedicati (Portfolio Risk Managers), interamente focalizzati e specializzati su tali rischi, in ottica di Gruppo ed interdivisionale.<br />

Inoltre al fine di individuare e reagire prontamente ad un possib<strong>il</strong>e dete rioramento della qualità del credito della controparte, le attività di monitoraggio sono<br />

state ulteriormente rafforzate, focalizzandosi sulla tempestiva individuazione e gestione delle esposizioni che presentano un intrinseco deterioramento<br />

del prof<strong>il</strong>o di rischio.<br />

La tempestiva individuazione ed una gestione adeguata delle esposizioni che presentano tale caratteristica, consente di intervenire nella fase<br />

antecedente al potenziale default, quando cioè vi sono ancora margini per <strong>il</strong> conseguimento del rimborso della posizione debitoria. Strutture dedicate,<br />

appartenenti alla funzione CRO di Capogruppo, sono responsab<strong>il</strong>i della reportistica attinente al rischio di credito a livello di portafoglio consolidato<br />

e di singola controparte, con l’obiettivo di analizzare le principali componenti di tale rischio e la loro evoluzione temporale, onde poter cogliere<br />

tempestivamente eventuali sintomi di deterioramento e, quindi, intraprendere opportune azioni correttive.<br />

L’obiettivo fondamentale delle attività di reportistica e monitoraggio del portafoglio creditizio, effettuate dalla funzione CRO di Capogruppo, è quello di<br />

analizzare le principali componenti del rischio di credito quali i valori di EAD (Esposizione al Default), EL (Expected Loss), migrazioni, costo del rischio,<br />

ecc., al fine di adottare tempestivamente tutte le possib<strong>il</strong>i contromisure a livello di portafoglio complessivo, parziale o di singole controparti.<br />

In linea con le disposizioni del Secondo P<strong>il</strong>astro, le strategie creditizie sull’intero portafoglio crediti di Gruppo hanno continuato a rappresentare, nel<br />

primo semestre 2011, uno degli strumenti di gestione avanzata del rischio di credito. In conformità sia con <strong>il</strong> processo di budget sia con <strong>il</strong> framework<br />

del risk appetite (Secondo P<strong>il</strong>astro), le stesse hanno l’obiettivo di fornire una declinazione concreta degli obiettivi di propensione al rischio per Divisione<br />

e per Entità, considerando la vulnerab<strong>il</strong>ità attesa del portafoglio creditizio di Gruppo in presenza di avverse congiunture economiche, così come <strong>il</strong><br />

rischio di concentrazione settoriale.<br />

Più in generale, nell’ambito delle strategie creditizie, le analisi di vulnerab<strong>il</strong>ità e quelle a supporto della Capital Adequacy sono svolte attraverso stress<br />

test riferiti al rischio di credito (Primo e Secondo P<strong>il</strong>astro). Per quanto attiene specificamente la gestione dei rischi di portafoglio, particolare r<strong>il</strong>evanza è<br />

posta al rischio di concentrazione creditizio, considerata l’importanza dello stesso sul totale delle attività creditizie.<br />

Tale rischio di concentrazione, coerentemente con la definizione fornita dalla normativa “Bas<strong>il</strong>ea 2”, si configura come una singola esposizione o un<br />

gruppo di esposizioni tra di loro correlate, potenzialmente in grado di produrre perdite tali da minacciare la solidità del Gruppo o la sua capacità di<br />

proseguire nello svolgimento della normale operatività.<br />

Con specifico riferimento alle tecniche di mitigazione del rischio, sono in vigore linee guida generali di Gruppo emesse dalla Capogruppo al fine di<br />

definire regole e principi comuni per l’indirizzo, <strong>il</strong> governo e la gestione standardizzata delle tecniche di mitigazione del rischio in linea con le best<br />

practice e in conformità con i requisiti regolamentari in materia.<br />

Ad integrazione delle linee guida generali sulle tecniche di mitigazione del rischio, le singole Entità hanno emanato normative interne, specificando<br />

processi, strategie e procedure per la gestione delle garanzie in conformità con i principi di Gruppo. In particolare tali normative dettagliano le regole<br />

per l’ammissib<strong>il</strong>ità, la valutazione e la gestione delle garanzie, assicurandone la validità, l’opponib<strong>il</strong>ità giuridica, la tempestività di realizzo in conformità<br />

con <strong>il</strong> sistema giuridico locale di ciascun Paese.<br />

Le Entità italiane hanno implementato le linee guida di Gruppo attraverso la “Local Special Credit Policy - La mitigazione del rischio di credito - Linee<br />

guida per le Entità Italiane” mirata a definire un approccio comune sulle tecniche di mitigazione del rischio fornendo anche indicazioni gestionali e<br />

operative, in conformità ai requisiti della normativa per la vig<strong>il</strong>anza prudenziale delle banche (Circolare 263) emanata dalla Banca d’Italia. Nell’ambito<br />

del progetto One4C, è stata inoltre rivista la normativa interna sul credito e sulle garanzie, al fine di dotare la nuova banca di un framework di regole<br />

aggiornato e coerente.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 165


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA<br />

A. Qualità del credito<br />

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale<br />

Dall’informativa fornita nella parte A.1 sono esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R..<br />

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di b<strong>il</strong>ancio) (migliaia di €)<br />

PORTAFOGLI/QUALITÀ<br />

SOFFERENZE<br />

INCAGLI<br />

GRUPPO BANCARIO<br />

ESPOSIZIONI<br />

RISTRUTTURATE<br />

ESPOSIZIONI<br />

SCADUTE<br />

ALTRE IMPRESE<br />

ALTRE<br />

ATTIVITÀ DETERIORATE ALTRE<br />

1. Attività finanziarie detenute<br />

per la negoziazione 9.225 62.727 5.754 42.363 99.303.808 - 3.896 99.427.773<br />

2. Attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i<br />

per la vendita 38.703 47.470 22 13.952 50.732.174 - 520.989 51.353.310<br />

3. Attività finanziarie detenute sino<br />

alla scadenza - - - - 8.917.884 - - 8.917.884<br />

4. Crediti verso banche 98.925 10.236 146 5.528 71.312.170 - 116.818 71.543.823<br />

5. Crediti verso clientela 16.511.849 12.624.295 5.220.505 3.625.288 520.461.926 224.315 3.123.894 561.792.072<br />

6. Attività finanziarie valutate<br />

al fair value - - - - 28.087.060 - 162.941 28.250.001<br />

7. Attività finanziarie in corso<br />

di dismissione - - - - 137.278 - - 137.278<br />

8. Derivati di copertura - - - - 8.844.676 - - 8.844.676<br />

Totale 30.06.2011 16.658.702 12.744.728 5.226.427 3.687.131 787.796.976 224.315 3.928.538 830.266.817<br />

Totale 31.12.2010 16.104.873 13.827.009 4.050.959 3.715.407 795.033.759 453.449 5.584.846 838.770.302<br />

Nella presente tavola i dettagli riferiti al gruppo bancario sono al netto di tutti i rapporti infragruppo, inclusi quelli intrattenuti con le altre società incluse nel consolidamento di b<strong>il</strong>ancio.<br />

I dati di cui al punto 5 sono raccordab<strong>il</strong>i con la tavola “Crediti verso clientela - Qualità del credito” della Relazione intermedia sulla gestione.<br />

I dati di cui al punto 7 sono raccordab<strong>il</strong>i con <strong>il</strong> totale delle attività finanziarie della tavola 15.1 “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” della Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale<br />

Consolidato - Attivo.<br />

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) (migliaia di €)<br />

ATTIVITÀ DETERIORATE IN BONIS TOTALE<br />

PORTAFOGLI/QUALITÀ<br />

ESPOSIZIONE<br />

LORDA<br />

RETTIFICHE<br />

SPECIFICHE<br />

ESPOSIZIONE<br />

NETTA<br />

ESPOSIZIONE<br />

LORDA<br />

RETTIFICHE DI<br />

PORTAFOGLIO<br />

ESPOSIZIONE<br />

NETTA<br />

(ESPOSIZIONE<br />

NETTA)<br />

A. Gruppo bancario<br />

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 166.404 46.335 120.069 X X 99.303.808 99.423.877<br />

2. Attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita 114.934 14.787 100.147 50.733.961 1.787 50.732.174 50.832.321<br />

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 33.987 33.987 - 8.917.921 37 8.917.884 8.917.884<br />

4. Crediti verso banche 325.969 211.134 114.835 71.334.328 22.158 71.312.170 71.427.005<br />

5. Crediti verso clientela 69.683.453 31.701.516 37.981.937 523.293.189 2.831.263 520.461.926 558.443.863<br />

6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - X X 28.087.060 28.087.060<br />

7. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - 137.866 588 137.278 137.278<br />

8. Derivati di copertura - - - X X 8.844.676 8.844.676<br />

Totale A 70.324.747 32.007.759 38.316.988 654.417.265 2.855.833 787.796.976 826.113.964<br />

B. Altre imprese incluse nel consolidamento<br />

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - X X 3.896 3.896<br />

2. Attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita - - - 520.989 - 520.989 520.989<br />

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - - -<br />

4. Crediti verso banche - - - 116.818 - 116.818 116.818<br />

5. Crediti verso clientela 224.315 - 224.315 3.123.894 - 3.123.894 3.348.209<br />

6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - X X 162.941 162.941<br />

7. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - -<br />

8. Derivati di copertura - - - X X - -<br />

Totale B 224.315 - 224.315 3.761.701 - 3.928.538 4.152.853<br />

Totale 30.06.2011 70.549.062 32.007.759 38.541.303 658.178.966 2.855.833 791.725.514 830.266.817<br />

Totale 31.12.2010 68.433.512 30.281.815 38.151.697 652.477.030 3.132.451 800.618.605 838.770.302<br />

Nella presente tavola i dettagli riferiti al gruppo bancario sono al netto di tutti i rapporti infragruppo, inclusi quelli intrattenuti con le altre società incluse nel consolidamento di b<strong>il</strong>ancio.<br />

TOTALE<br />

166 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Nella tabella sottostante è riportato <strong>il</strong> dettaglio delle esposizioni oggetto di rinegoziazione che prevedono la temporanea sospensione del pagamento<br />

delle rate (per quota capitale e/o per quota interessi), nell’ambito di Accordi collettivi stipulati da Associazioni/Federazioni Bancarie o in applicazione di<br />

previsioni legislative nei Paesi in cui <strong>il</strong> Gruppo è presente.<br />

Al 30 giugno 2011 non vi sono posizioni della specie nei portafogli di attività finanziarie diversi dai crediti verso clientela.<br />

Crediti verso clientela - Esposizioni oggetto di rinegoziazione nell’ambito di accordi (migliaia di €)<br />

PORTAFOGLIO/QUALITÀ<br />

GRUPPO BANCARIO ED<br />

ALTRE IMPRESE<br />

INCLUSE NEL<br />

CONSOLIDAMENTO<br />

ALTRE ESPOSIZIONI NON SCADUTE<br />

ESPOSIZIONE<br />

LORDA<br />

RETTIFICHE DI<br />

PORTAFOGLIO<br />

ESPOSIZIONE<br />

NETTA<br />

ALTRE ATTIVITÀ<br />

ESPOSIZIONI SCADUTE NON DETERIORATE<br />

(RANGE SCADUTO 1-90 GIORNI)<br />

ESPOSIZIONE<br />

LORDA<br />

RETTIFICHE DI<br />

PORTAFOGLIO<br />

ESPOSIZIONE<br />

NETTA<br />

ESPOSIZIONI SCADUTE NON DETERIORATE<br />

(RANGE SCADUTO 91-180 GIORNI)<br />

ESPOSIZIONE<br />

LORDA<br />

RETTIFICHE DI<br />

PORTAFOGLIO<br />

ESPOSIZIONE<br />

NETTA<br />

TOTALE<br />

(ESPOSIZIONE<br />

NETTA)<br />

30.06.2011<br />

5. Crediti verso clientela<br />

(voce 70 BS) 482.279.989 2.330.475 479.949.514 42.588.536 419.767 42.168.769 1.548.558 81.021 1.467.537 523.585.820<br />

- Esposizioni oggetto<br />

di rinegoziazione<br />

nell’ambito di accordi<br />

collettivi 3.144.870 17.800 3.127.070 218.626 3.191 215.435 26.422 1.169 25.253 3.367.758<br />

- Altre esposizioni 479.135.119 2.312.675 476.822.444 42.369.910 416.576 41.953.334 1.522.136 79.852 1.442.284 520.218.062<br />

Esposizioni creditizie per cassa verso banche: valori lordi e netti (migliaia di €)<br />

TIPOLOGIE ESPOSIZIONI/VALORI<br />

ESPOSIZIONE<br />

LORDA<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011<br />

RETTIFICHE DI VALORE<br />

SPECIFICHE<br />

RETTIFICHE DI VALORE<br />

DI PORTAFOGLIO<br />

ESPOSIZIONE<br />

NETTA<br />

a) Sofferenze 290.990 191.709 X 99.281<br />

b) Incagli 15.880 5.644 X 10.236<br />

c) Esposizioni ristrutturate 13.838 13.692 X 146<br />

d) Esposizioni scadute 5.617 89 X 5.528<br />

e) Altre attività 102.354.133 X 23.847 102.330.286<br />

Totale 102.680.458 211.134 23.847 102.445.477<br />

Dati riferiti al solo Gruppo Bancario.<br />

La tavola include anche le esposizioni per cassa verso banche classificate nei portafogli di attività finanziarie diverse dai crediti.<br />

Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: valori lordi e netti (migliaia di €)<br />

TIPOLOGIE ESPOSIZIONI/VALORI<br />

ESPOSIZIONE<br />

LORDA<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011<br />

RETTIFICHE DI VALORE<br />

SPECIFICHE<br />

RETTIFICHE DI VALORE<br />

DI PORTAFOGLIO<br />

ESPOSIZIONE<br />

NETTA<br />

a) Sofferenze 40.580.876 23.731.974 X 16.848.902<br />

b) Incagli 18.681.424 6.009.659 X 12.671.765<br />

c) Esposizioni ristrutturate 6.690.264 1.469.737 X 5.220.527<br />

d) Esposizioni scadute 4.178.160 538.920 X 3.639.240<br />

e) Altre attività 630.668.601 X 2.831.986 627.836.615<br />

Totale 700.799.325 31.750.290 2.831.986 666.217.049<br />

Dati riferiti al solo Gruppo Bancario indicati al lordo dei rapporti intrattenuti con le altre società incluse nel consolidamento di b<strong>il</strong>ancio.<br />

La tavola include anche le esposizioni per cassa verso clientela classificate nei portafogli di attività finanziarie diverse dai crediti.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 167


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

Informativa relativa alle esposizioni Sovrane<br />

In conformità alla Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011 (che a propria volta riprende <strong>il</strong> <strong>documento</strong> ESMA n. 2011/266 del<br />

28 luglio 2011) in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito<br />

Sovrano ed in relazione all’attuale evoluzione dei mercati internazionali, anche dopo la chiusura del secondo trimestre 2011, si fornisce <strong>il</strong> dettaglio delle<br />

esposizioni Sovrane 1 detenute dal Gruppo al 30 giugno 2011.<br />

Nel complesso, al 30 giugno 2011 <strong>il</strong> valore di b<strong>il</strong>ancio delle esposizioni Sovrane rappresentate da “titoli di debito” ammonta a 91.571 m<strong>il</strong>ioni, di cui <strong>il</strong> 90%<br />

concentrato su sette Paesi tra i quali l’Italia, con 38.664 m<strong>il</strong>ioni, rappresenta una quota del 42% sul totale complessivo 2 . Per ciascuno di tali sette Paesi, nella<br />

tabella di cui sotto sono riportati, per tipologia di portafoglio, <strong>il</strong> valore nominale, <strong>il</strong> valore contab<strong>il</strong>e ed <strong>il</strong> fair value delle relative esposizioni al 30 giugno 2011.<br />

Esposizioni verso titoli di debito Sovrano ripartite per Stato controparte e portafoglio di classificazione (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011<br />

PAESE / PORTAFOGLIO DI CLASSIFICAZIONE<br />

VALORE NOMINALE VALORE DI BILANCIO FAIR VALUE<br />

- Italia 38.413.997 38.663.667 38.562.567<br />

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta) 12.382.587 12.081.269 12.081.269<br />

attività finanziarie valutate al fair value 434.242 439.315 439.315<br />

attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita 22.062.251 22.636.405 22.636.405<br />

crediti 494 501 510<br />

attività finanziarie mantenute sino alla scadenza 3.534.424 3.506.177 3.405.067<br />

- Germania 27.073.648 26.893.427 26.893.562<br />

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta) 1.621.662 1.612.896 1.612.896<br />

attività finanziarie valutate al fair value 22.358.767 22.675.643 22.675.643<br />

attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita 262.850 248.802 248.802<br />

crediti 2.801.369 2.327.010 2.327.219<br />

attività finanziarie mantenute sino alla scadenza 29.001 29.075 29.001<br />

- Polonia 8.609.695 7.613.230 7.595.101<br />

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta) 103.574 101.438 101.438<br />

attività finanziarie valutate al fair value 3.582 3.874 3.874<br />

attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita 7.075.848 6.094.521 6.094.521<br />

crediti 292.885 297.404 297.404<br />

attività finanziarie mantenute sino alla scadenza 1.133.806 1.115.993 1.097.865<br />

- Turchia (*) 3.255.444 3.249.176 3.573.387<br />

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta) 149.421 146.187 146.187<br />

attività finanziarie valutate al fair value - - -<br />

attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita 963.256 992.067 992.067<br />

crediti - - -<br />

attività finanziarie mantenute sino alla scadenza 2.142.767 2.110.922 2.435.133<br />

- Austria 2.512.680 2.599.071 2.598.629<br />

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta) 255.546 276.624 276.624<br />

attività finanziarie valutate al fair value 411.442 444.377 444.377<br />

attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita 1.630.090 1.729.355 1.729.355<br />

crediti - - -<br />

attività finanziarie mantenute sino alla scadenza 215.602 148.715 148.274<br />

- Spagna 1.882.724 1.881.265 1.880.789<br />

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta) 908 1.465 1.465<br />

attività finanziarie valutate al fair value 366.853 376.948 376.948<br />

attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita 1.436.850 1.465.569 1.465.569<br />

crediti - - -<br />

attività finanziarie mantenute sino alla scadenza 78.114 37.283 36.807<br />

- Repubblica Ceca 1.781.538 1.523.961 1.523.960<br />

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta) 235.823 246.537 246.537<br />

attività finanziarie valutate al fair value 4.814 4.868 4.868<br />

attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita 1.540.491 1.272.142 1.272.142<br />

crediti - - -<br />

attività finanziarie mantenute sino alla scadenza 409 413 412<br />

Totale esposizioni per cassa 83.529.725 82.423.798 82.627.995<br />

(*) Ammontare proporzionalizzato in funzione della percentuale di controllo per le esposizioni detenute attraverso joint venture.<br />

1. Per esposizioni Sovrane si intendono i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e dagli enti governativi nonché i prestiti erogati agli stessi.<br />

Ai fini della presente esposizione di rischio sono escluse le eventuali posizioni detenute tramite ABS.<br />

2. Includendo ulteriori esposizioni verso istituzioni finanziarie (non Sovrane) e ABS, rispettivamente pari a nominali 3,0 m<strong>il</strong>iardi e 1,3 m<strong>il</strong>iardi (dati manageriali), l’esposizione complessiva ammonta a nominali 42,7 m<strong>il</strong>iardi.<br />

168 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


La vita media residua ponderata delle esposizioni Sovrane elencate nella tabella di dettaglio di cui sopra, suddivisa tra c.d. banking 3 e trading<br />

book, è la seguente:<br />

Vita media residua ponderata<br />

(anni)<br />

BANKING BOOK TRADING BOOK<br />

- Italia 4,43 0,71<br />

- Germania 2,30 3,86<br />

- Polonia 2,80 - 0,66<br />

- Turchia 8,47 1,92<br />

- Austria 7,69 1,05<br />

- Spagna 3,95 0,13<br />

- Repubblica Ceca 4,22 0,92<br />

Il restante 10% del totale delle esposizioni Sovrane in titoli di debito, pari a 9.147 m<strong>il</strong>ioni sempre con riferimento al relativo valore di b<strong>il</strong>ancio al<br />

30 giugno 2011 (di cui 593 m<strong>il</strong>ioni tra le attività finanziarie detenute sino alla scadenza), è suddiviso tra 32 Paesi, tra cui: Stati Uniti (168 m<strong>il</strong>ioni),<br />

Irlanda (50 m<strong>il</strong>ioni) e Portogallo (56 m<strong>il</strong>ioni).<br />

Le esposizioni in questione non sono state oggetto di impairment al 30 giugno 2011 ad eccezione di quelle nei confronti della Grecia che, dopo<br />

l’impairment, presentano un valore di b<strong>il</strong>ancio complessivo di 404 m<strong>il</strong>ioni (di cui 217 m<strong>il</strong>ioni tra le attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita, 163<br />

m<strong>il</strong>ioni tra le attività finanziarie detenute sino alla scadenza e 24 m<strong>il</strong>ioni tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione e quelle valutate al fair<br />

value). Per maggiori dettagli relativi all’esposizione verso la Grecia, alla metodologia di valutazione applicata ed ai conseguenti effetti economici nel<br />

primo semestre 2011 si rimanda alle precedenti Parte A - A.3.2 Gerarchia del fair value e Parte B - Sezione 4 - Attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la<br />

vendita e Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza, delle Note Illustrative.<br />

I fair value ut<strong>il</strong>izzati per la valutazione delle esposizioni in titoli di debito Sovrano al 30 giugno 2011 sono classificati, per la quasi totalità, di livello 1<br />

o di livello 2. Le esposizioni verso la Grecia detenute nei portafogli di attività finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita e di attività finanziarie detenute sino<br />

alla scadenza, sono misurate secondo un modello di valutazione fondamentale considerato di livello 3, come meglio specificato nella Parte A - A.3.2<br />

Gerarchia del fair value, sopra richiamata.<br />

La tabella sottostante riporta la classificazione dei titoli di debito appartenenti al banking book e la loro r<strong>il</strong>evanza percentuale sul totale del portafoglio<br />

di appartenenza.<br />

Esposizioni verso titoli di debito Sovrano ripartite per portafoglio di attività finanziarie (migliaia di €)<br />

ATTIVITÀ FINANZIARIE<br />

VALUTATE AL<br />

FAIR VALUE<br />

ATTIVITÀ FINANZIARIE<br />

DISPONIBILI PER LA<br />

VENDITA<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011<br />

CREDITI<br />

ATTIVITÀ FINANZIARIE<br />

DETENUTE SINO ALLA<br />

SCADENZA<br />

Valore di b<strong>il</strong>ancio 25.303.922 39.232.788 2.871.106 7.541.358 74.949.174<br />

% portafoglio di appartenenza 87,67% 70,58% 0,45% 84,56% 10,31%<br />

TOTALE<br />

Alle esposizioni Sovrane in titoli di debito vanno altresì aggiunti i “finanziamenti” 4 erogati a governi centrali e locali ed agli enti governativi.<br />

Tra questi, si segnalano in particolare 8.507,6 m<strong>il</strong>ioni nei confronti dello Stato Italiano e 5.353,8 m<strong>il</strong>ioni nei confronti dello Stato Austriaco.<br />

Quelli nei confronti dello Stato Italiano risultano ulteriormente ripartiti tra:<br />

• 1.333,3 m<strong>il</strong>ioni, Tesoro ed Amministrazione Statale;<br />

• 4.280,4 m<strong>il</strong>ioni, Amministrazioni locali;<br />

• 2.893,9 m<strong>il</strong>ioni, altri Enti e varie.<br />

Successivamente al 30 giugno 2011 non si sono verificati eventi che abbiano sostanzialmente modificato l’esposizione del Gruppo al rischio Sovrano.<br />

Le maggiori variazioni, pur non materiali in rapporto al rischio complessivo, dipendono dalla naturale scadenza di alcuni titoli di debito della specie.<br />

A partire da fine giugno i mercati finanziari hanno sperimentato un periodo di crescente volat<strong>il</strong>ità, con un generalizzato ampliamento degli spread,<br />

specialmente per quanto riguarda i c.d. “Paesi periferici” dell’Unione Europea. Tale volat<strong>il</strong>ità ha in particolare interessato i titoli di Stato italiani e<br />

spagnoli.<br />

3. Il c.d. banking book include le Attività finanziarie valutate al fair value, quelle disponib<strong>il</strong>i per la vendita, quelle mantenute sino alla scadenza ed i crediti.<br />

4. Escluse le partite fiscali.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 169


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

Alla data dell’8 agosto, i differenziali rispetto al 30 giugno 2011 dei rendimenti sui titoli benchmark a 5 anni dei sette Paesi verso cui <strong>il</strong> Gruppo è<br />

maggiormente esposto erano i seguenti:<br />

• Italia: +48 p.b. (dal 4,14% al 4,62%);<br />

• Germania: - 86 p.b. (dal 2,26% al 1,40%);<br />

• Polonia: - 8 p.b. (dal 5,32% al 5,24%);<br />

• Turchia: - 42 p.b. (dal 9,32% al 8,90%);<br />

• Austria: - 70 p.b. (dal 2,80% al 2,10%);<br />

• Spagna: - 19 p.b. (dal 4,71% al 4,52%);<br />

• Repubblica Ceca: - 29 p.b. (dal 2,82% al 2,53%).<br />

Conseguentemente, la valutazione complessiva dei titoli di debito Sovrano successivamente al 30 giugno 2011 mostra risultati differenziati, dipendenti<br />

dal Paese e dalla data di valutazione considerati.<br />

Si segnala che le posizioni assunte o pareggiate attraverso strumenti derivati sono negoziate all’interno di ISDA master agreement ed accompagnate<br />

da Credit Support Annexes, che prevedono l’ut<strong>il</strong>izzo di cash collateral o di titoli stanziab<strong>il</strong>i a basso rischio.<br />

Per maggiori dettagli sulle analisi di sensitivity ai credit spread e sui risultati di stress test si rimanda agli scenari “Greece default”, “Sovereign Debt<br />

Tension” e “Widespread Contagion” di cui ai capitoli 2.7 e 2.8. della successiva Sezione 2 - Rischi di mercato, mentre per le politiche di gestione della<br />

liquidità si veda la successiva Sezione 3 - Rischio di liquidità.<br />

Informativa relativa ai prodotti strutturati di credito e derivati di negoziazione con la clientela<br />

La crisi dei mercati finanziari originatasi nella seconda metà del 2007 ha avuto tra le sue cause principali <strong>il</strong> deterioramento dei mutui subprime statunitensi.<br />

Tale deterioramento ha comportato un generalizzato allargamento degli spread creditizi e la progressiva trasformazione del mercato del credito<br />

cartolarizzato in un mercato <strong>il</strong>liquido caratterizzato da vendite forzose.<br />

In questo scenario si è accresciuta l’esigenza da parte del mercato di disporre di informazioni in merito ai rischi assunti dalle istituzioni finanziarie con<br />

la negoziazione di prodotti strutturati di credito effettuata direttamente o attraverso società veicolo.<br />

Tale esigenza è stata sostenuta anche da diversi Organismi e Regulators internazionali e nazionali (Financial Stab<strong>il</strong>ity Board, CEBS - Comitato dei<br />

Supervisori Bancari Europei, Banca d’Italia, CONSOB), che hanno richiesto alle Banche di arricchire la disclosure fornita, secondo una proposta<br />

derivante dall’analisi delle migliori “pratiche di buona informativa” disponib<strong>il</strong>i.<br />

Il Gruppo, a partire dalla Relazione finanziaria semestrale consolidata del 2008, provvede quindi a fornire la presente informativa sugli investimenti<br />

in SPE (Special Purpose Entities) consolidate, sui prodotti strutturati di credito, su quelli derivati di negoziazione con la clientela e sul fair value degli<br />

strumenti finanziari, mentre per quella relativa ai rischi che la Banca sostiene, con particolare riferimento al rischio di liquidità oltre che alla sensitivity<br />

analysis ed agli stress test del portafoglio di negoziazione, si rimanda alle successive Sezioni 2 e 3.<br />

Negli allegati è altresì incluso un glossario della terminologia tecnica e degli acronimi ut<strong>il</strong>izzati.<br />

1. Prodotti strutturati di credito<br />

Nel seguito si descrive dettagliatamente l’operatività nel settore dei prodotti strutturati di credito, esaminando dapprima quella svolta dal Gruppo,<br />

mediante società veicolo, in qualità di “originator” (cedente) delle attività sottostanti ad operazioni di cartolarizzazione e, successivamente, quella svolta<br />

mediante altre società veicolo, suddivise tra quelle oggetto di consolidamento e quelle non consolidate, aventi attività sottostanti differenziate.<br />

Viene inoltre fornita informativa sulle esposizioni verso monoline insurers ed in leveraged finance, oltre a specifiche indicazioni sulle modalità di<br />

determinazione del fair value dei prodotti strutturati di credito.<br />

1.1 Il Gruppo come originator<br />

L’attività del Gruppo come originator prevede la cessione di portafogli di crediti iscritti nello stato patrimoniale a società veicolo costitute nella forma di<br />

“società per la cartolarizzazione di crediti” ex lege 130/99 oppure secondo analoghe strutture di diritto estero.<br />

La società cessionaria finanzia l’acquisto dei portafogli attraverso l’emissione di titoli differenziati in termini di subordinazione (seniority) retrocedendo al<br />

Gruppo l’ammontare incassato.<br />

Il rendimento, nonché <strong>il</strong> rimborso, dei titoli emessi dalla società cessionaria è quindi dipendente, in via principale, dai flussi di cassa del portafoglio<br />

oggetto di cessione.<br />

A ulteriore garanzia dei sottoscrittori, le transazioni possono prevedere particolari forme di supporto creditizio, quali finanziamenti ad esigib<strong>il</strong>ità limitata,<br />

garanzie finanziarie, lettere di credito, overcollateralisation, ecc.<br />

Gli obiettivi per i quali <strong>il</strong> Gruppo effettua tali transazioni sono in generale i seguenti:<br />

• liberazione del capitale economico/regolamentare attraverso la realizzazione di operazioni che, riducendo <strong>il</strong> livello di rischio di credito sostenuto,<br />

consentono di ridurre i requisiti patrimoniali calcolati in base alle regole vigenti;<br />

• riduzione del costo del funding connesso alla possib<strong>il</strong>ità di emettere titoli dotati di rating superiori e, quindi, ad un tasso inferiore rispetto alle<br />

ordinarie emissioni senior;<br />

• creazione di titoli consegnab<strong>il</strong>i a garanzia di operazioni in pronti contro termine presso la Banca d’Italia e la Banca Centrale Europea<br />

(counterbalancing capacity).<br />

170 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


In particolare, <strong>il</strong> Gruppo pone in essere sia operazioni di cartolarizzazione tradizionale, che prevedono l’effettiva cessione del portafoglio crediti<br />

alla società veicolo, sia operazioni di cartolarizzazione sintetica che prevedono, attraverso la stipula di contratti di credit default swap, l’acquisto di<br />

protezione su tutto o parte del rischio di credito sottostante al portafoglio crediti.<br />

Il ricorso a queste tipologie di operazioni è comunque limitato. In proposito si segnala che l’ammontare di finanziamenti oggetto di cartolarizzazione 5 , al<br />

netto delle operazioni per le quali <strong>il</strong> Gruppo ha acquistato la totalità delle passività emesse dai veicoli (c.d. auto-cartolarizzazioni), è pari al 3,81% del<br />

portafoglio crediti del Gruppo. Le operazioni di auto-cartolarizzazione, a loro volta, rappresentano <strong>il</strong> 5,53% del portafoglio crediti.<br />

Dal 2008, inoltre, è in essere un programma di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) ai sensi della citata legge italiana 130/99, in base<br />

al quale sono stati ceduti ad una SPE, appositamente costituita ed inclusa nel Gruppo bancario, mutui residenziali ipotecari a garanzia del programma<br />

citato. In tale ambito sono state emesse sette tranche di OBG per un ammontare complessivo di 8,98 m<strong>il</strong>iardi, di cui 800 m<strong>il</strong>ioni ritenuti all’interno del<br />

Gruppo.<br />

Al 30 giugno 2011 risultano altresì in essere analoghe Obbligazioni Bancarie Garantite ai sensi della legislazione tedesca ed austriaca (Pfandbrief) per<br />

un valore di b<strong>il</strong>ancio di 40.531.000, di cui 28.425.777 garantite da mutui ipotecari e 12.105.223 garantite da crediti verso <strong>il</strong> settore pubblico.<br />

Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione tradizionale, <strong>il</strong> Gruppo mantiene la “prima perdita” sotto forma di titolo junior o di esposizione analoga,<br />

fornendo in alcuni casi ulteriori forme di supporto creditizio, come sopra specificato. Tale operatività consente al Gruppo di beneficiare della parte del<br />

rendimento del portafoglio crediti ceduto che eccede quanto corrisposto ai sottoscrittori dei titoli “senior” e “mezzanine”.<br />

Il mantenimento in capo al Gruppo del rischio di prima perdita e dell’associato rendimento, determina la ritenzione della maggior parte dei rischi e<br />

dei rendimenti del portafoglio ceduto. Conseguentemente dette operazioni sono rappresentate in b<strong>il</strong>ancio come operazioni di finanziamento senza<br />

procedere né alla r<strong>il</strong>evazione di ut<strong>il</strong>i da cessione né alla cancellazione del portafoglio crediti ceduto.<br />

Anche nel caso di operazioni di cartolarizzazione sintetica, <strong>il</strong> portafoglio crediti a fronte del quale si è acquistata protezione non è oggetto di<br />

cancellazione dal b<strong>il</strong>ancio. Si procede, invece, alla r<strong>il</strong>evazione dei derivati di copertura e delle altre eventuali interessenze mantenute.<br />

La seguente tabella riporta l’ammontare dell’esposizione per cassa lorda e netta detenuta a fronte di operazioni di cartolarizzazione nelle quali <strong>il</strong><br />

Gruppo agisce nel ruolo di originator, differenziate a seconda del fatto che <strong>il</strong> portafoglio crediti ceduto sia stato oggetto di cancellazione o meno dal<br />

b<strong>il</strong>ancio.<br />

Gli importi indicati rappresentano principalmente le interessenze mantenute in capo all’originator al netto delle operazioni di autocartolarizzazione.<br />

Sono altresì riportati i titoli ABS rivenienti da proprie cartolarizzazioni in portafoglio del Corporate and Investment Banking (CIB) e di <strong>UniCredit</strong> Bank<br />

Ireland Plc.<br />

Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione di proprie attività (migliaia di €)<br />

ESPOSIZIONE<br />

LORDA (*)<br />

ESPOSIZIONE PER CASSA AL<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

ESPOSIZIONE<br />

NETTA (**)<br />

ESPOSIZIONE<br />

NETTA (**)<br />

- Oggetto di integrale cancellazione dal b<strong>il</strong>ancio 3.057.582 1.121.712 1.125.085<br />

- Non cancellate dal b<strong>il</strong>ancio 2.960.487 3.589.243 4.172.491<br />

- Operazioni sintetiche 8.381.013 6.415.527 9.949.648<br />

Totale 14.399.082 11.126.482 15.247.224<br />

(*) L’esposizione lorda corrisponde al “rischio trattenuto” misurato come sb<strong>il</strong>ancio fra le attività cedute e le corrispondenti passività alla data della cessione.<br />

(**) l’esposizione netta comprende anche la parte maturata ma non ancora incassata del rendimento, del portafoglio crediti ceduto, eccedente quanto corrisposto sui titoli collocati presso controparti terze.<br />

5. Ci si riferisce all’ammontare di crediti oggetto di cessione, anche sintetica, ma non cancellati dall’attivo di b<strong>il</strong>ancio.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 171


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

La suddivisione dell’esposizione netta in funzione del grado di subordinazione delle tranches detenute è la seguente.<br />

Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione di proprie attività distinte per grado di subordinazione (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

30.06.2011<br />

31.12.2010<br />

SENIOR MEZZANINE JUNIOR TOTALE<br />

TOTALE<br />

Esposizioni per cassa 7.872.828 1.838.829 1.414.825 11.126.482 15.247.224<br />

- Oggetto di integrale cancellazione dal b<strong>il</strong>ancio 116.497 735.059 270.156 1.121.712 1.125.085<br />

- Non cancellate dal b<strong>il</strong>ancio 2.374.352 246.500 968.391 3.589.243 4.172.491<br />

- Operazioni sintetiche 5.381.979 857.270 176.278 6.415.527 9.949.647<br />

Garanzie r<strong>il</strong>asciate - 31.318 - 31.318 42.623<br />

- Oggetto di integrale cancellazione dal b<strong>il</strong>ancio - 31.318 - 31.318 42.623<br />

- Non cancellate dal b<strong>il</strong>ancio - - - - -<br />

- Operazioni sintetiche - - - - -<br />

Linee di credito - 112.214 30.220 142.434 160.074<br />

- Oggetto di integrale cancellazione dal b<strong>il</strong>ancio - 112.214 - 112.214 129.854<br />

- Non cancellate dal b<strong>il</strong>ancio - - 30.220 30.220 30.220<br />

- Operazioni sintetiche - - - - -<br />

Le transazioni riportate nella voce “oggetto di integrale cancellazione dal b<strong>il</strong>ancio” sono quelle per le quali <strong>il</strong> Gruppo, pur mantenendo la maggior parte<br />

dei rischi e rendimenti del portafoglio sottostante, ha proceduto alla cancellazione dal b<strong>il</strong>ancio poiché antecedenti all’1 gennaio 2002. Infatti, in sede di<br />

prima applicazione dei principi contab<strong>il</strong>i internazionali (IAS/IFRS), si è, per le stesse, ut<strong>il</strong>izzata la facoltà del principio contab<strong>il</strong>e IFRS 1 che consente di<br />

non reiscrivere le attività cedute antecedentemente all’1 gennaio 2004, indipendentemente dalla misura di rischi e rendimenti mantenuti.<br />

Si precisa che la diminuzione delle esposizioni per cassa relative ad operazioni non cancellate dal b<strong>il</strong>ancio a 3.589 m<strong>il</strong>ioni di giugno 2011 rispetto ai<br />

4.172 m<strong>il</strong>ioni di dicembre 2010 è dovuta alla naturale evoluzione delle posizioni in portafoglio.<br />

Inoltre, la diminuzione delle esposizioni per cassa relative ad operazioni sintetiche a 6.416 m<strong>il</strong>ioni di giugno 2011 rispetto ai 9.950 m<strong>il</strong>ioni di dicembre<br />

2010 è per la maggior parte dovuta alla chiusura dell’ operazione Provide-A-2005-1 e per la rimanente parte è determinata dalla naturale evoluzione<br />

delle restanti operazioni.<br />

Si segnala che, oltre alle esposizioni riportate nella sovrastante tabella, <strong>il</strong> Gruppo ha realizzato anche ulteriori operazioni tradizionali su crediti<br />

performing nelle quali ha acquistato <strong>il</strong> complesso delle passività emesse dalle società veicolo (cosiddette “auto-cartolarizzazioni”) per un ammontare<br />

totale di attività sottostanti di 35.036.487.<br />

La più recente di tali operazioni, Locat SV - Serie 2011 di complessivi 5.151 m<strong>il</strong>ioni avente come sottostante contratti di leasing di beni immob<strong>il</strong>iari,<br />

strumentali ed autoveicoli, è stata realizzata nel corso del primo semestre 2011.<br />

La valutazione ed <strong>il</strong> monitoraggio dei rischi sottostanti a queste transazioni è comunque operata avendo a riferimento non l’esposizione verso la Società<br />

veicolo bensì <strong>il</strong> portafoglio ceduto, oggetto di monitoraggio continuo attraverso la predisposizione di report trimestrali evidenzianti lo status dei crediti e<br />

l’andamento dei rimborsi.<br />

Le seguenti tavole riportano la composizione del portafoglio crediti non oggetto di cancellazione da parte del Gruppo suddiviso per area geografica e<br />

qualità degli attivi, distinto tra cartolarizzazioni tradizionali e sintetiche.<br />

Attività cartolarizzate: composizione per aree geografiche (migliaia di €)<br />

ATTIVITÀ CEDUTE NON<br />

CANCELLATE<br />

ITALIA GERMANIA AUSTRIA<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011<br />

ALTRI<br />

PAESI UE<br />

ALTRI<br />

PAESI EUROPA<br />

(NON UE) AMERICA ASIA<br />

RESTO DEL<br />

MONDO<br />

- Mutui ipotecari<br />

residenziali 7.761.703 - - - - - - - 7.761.703<br />

- Operazioni di leasing 2.358.963 - - - - - - - 2.358.963<br />

- Crediti a piccole medie<br />

imprese - - - - - - - - -<br />

- Crediti a imprese<br />

corporate 1.001 4.138.207 - 7.567 390 - - - 4.147.165<br />

- Altro - - - - - - - - -<br />

Totale 10.121.667 4.138.207 - 7.567 390 - - - 14.267.831<br />

TOTALE<br />

172 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Attività cartolarizzate: composizione per aree geografiche (migliaia di €)<br />

OPERAZIONI SINTETICHE<br />

ITALIA GERMANIA AUSTRIA<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011<br />

ALTRI<br />

PAESI UE<br />

ALTRI PAESI<br />

EUROPA<br />

(NON UE) AMERICA ASIA<br />

RESTO DEL<br />

MONDO<br />

- Mutui ipotecari<br />

residenziali - 3.384.833 - - - - - - 3.384.833<br />

- Mutui ipotecari<br />

commerciali - 713.302 - 334 - - - - 713.636<br />

- Crediti a piccole medie<br />

imprese 1.080.381 2.637.498 1.077.101 3.992 - - 12.965 - 4.811.937<br />

- Crediti a imprese<br />

corporate 28.491 95.382 435.338 7.376 - - - - 566.587<br />

- Altro - 350.610 5.326 - - - 14.883 - 370.819<br />

Totale 1.108.872 7.181.625 1.517.765 11.702 - - 27.848 - 9.847.812<br />

Attività cartolarizzate: composizione per qualità dell’attivo (migliaia di €)<br />

ATTIVITÀ CEDUTE NON CANCELLATE<br />

ALTRE ATTIVITÀ<br />

(IN BONIS)<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011<br />

ATTIVITÀ<br />

DETERIORATE<br />

- Mutui ipotecari residenziali 7.473.168 288.535 7.761.703<br />

- Operazioni di leasing 2.047.247 311.716 2.358.963<br />

- Crediti a piccole medie imprese - - -<br />

- Crediti a imprese corporate 4.142.816 4.349 4.147.165<br />

- Altro - - -<br />

Totale 13.663.231 604.600 14.267.831<br />

TOTALE<br />

TOTALE<br />

Attività cartolarizzate: composizione per qualità dell’attivo (migliaia di €)<br />

OPERAZIONI SINTETICHE<br />

ALTRE ATTIVITÀ<br />

(IN BONIS)<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011<br />

ATTIVITÀ<br />

DETERIORATE<br />

- Mutui ipotecari residenziali 3.321.960 62.873 3.384.833<br />

- Mutui ipotecari commerciali 704.682 8.954 713.636<br />

- Crediti a piccole medie imprese 4.528.922 283.015 4.811.937<br />

- Crediti a imprese corporate 533.492 33.095 566.587<br />

- Altro 362.277 8.542 370.819<br />

Totale 9.451.333 396.479 9.847.812<br />

TOTALE<br />

Le operazioni di cartolarizzazione tradizionali poste in essere dal Gruppo hanno per oggetto mutui ipotecari residenziali originati in Italia, crediti ad<br />

imprese corporate originati in Germania e operazioni di leasing originate in Italia.<br />

Le operazioni di cartolarizzazione sintetica hanno per oggetto principalmente mutui ipotecari residenziali aventi controparti tedesche e finanziamenti a<br />

imprese corporate e Small Medium Entities originati in Germania, Austria, Italia ed altri Paesi UE.<br />

La qualità del portafoglio sottostante è costituita da attività in bonis per <strong>il</strong> 95,76% nel caso di operazioni di cartolarizzazione tradizionale e per <strong>il</strong><br />

95,97% nel caso di operazioni sintetiche.<br />

Si r<strong>il</strong>eva infine che <strong>il</strong> Gruppo non ha originato cartolarizzazioni aventi come sottostante mutui residenziali statunitensi, né prime, né subprime o Alt-A.<br />

Le attività cedute non cancellate evidenziano un fair value di oltre 1.270 m<strong>il</strong>ioni superiore al valore di b<strong>il</strong>ancio.<br />

1.2 Altre SPV consolidate<br />

Pur non rientrando nel Gruppo bancario, sono consolidate anche società veicolo che non hanno per oggetto la realizzazione di operazioni di<br />

cartolarizzazioni di attività del Gruppo stesso, ma verso le quali quest’ultimo sostiene comunque la maggior parte dei rischi e beneficia dei rendimenti<br />

associati all’attività da loro svolta.<br />

Conseguentemente, in applicazione del principio contab<strong>il</strong>e internazionale IAS 27 e dell’associata interpretazione SIC 12, si è proceduto al<br />

consolidamento dei veicoli in oggetto.<br />

Rientrano quindi nel perimetro di consolidamento, a partire dal 2007, società veicolo, di cui <strong>il</strong> Gruppo è sponsor, emittenti commercial paper (cosiddetti<br />

Asset Backed Commercial Paper Conduits) e costituite sia al fine di consentire alla clientela l’accesso al mercato delle cartolarizzazioni (Multi seller<br />

Customer conduits) sia per finalità di arbitraggio (Arbitrage conduits).<br />

Si tratta, in particolare, dei conduits Arabella Finance Ltd., Salome Funding Ltd., Black Forest Funding Corp. (Customer conduits) e Bavaria Universal<br />

Funding Corp. (Arbitrage conduits).<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 173


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

Si segnala che le attività in portafoglio di quest’ultimo sono state acquisite da <strong>UniCredit</strong> Bank AG in data 31 maggio 2011 e che alla data del<br />

30 giugno <strong>il</strong> veicolo è in corso di chiusura. Coerentemente, i prodotti strutturati di credito che <strong>UniCredit</strong> Bank AG ha acquisito da Bavaria Universal<br />

Funding Corp. sono ora ricompresi tra gli investimenti riportati nella successiva sezione 1.3 Altre SPV non consolidate.<br />

A queste società si sono successivamente aggiunti ulteriori veicoli che, a seguito del progressivo verificarsi delle condizioni previste dal richiamato<br />

SIC 12 (si veda anche Parte A - Politiche contab<strong>il</strong>i - sezione 3 - Area e metodi di consolidamento), soddisfano i requisiti per <strong>il</strong> consolidamento previsti<br />

dai principi contab<strong>il</strong>i internazionali. Tali veicoli sono: Altus Alpha Plc, Elektra Purchase n° 1 Ltd, Elektra Purchase n° 18 Ltd, Grand Central Funding<br />

Corp., Redstone Mortgages Plc, The Trans Value Trust Company Ltd (SFCG Scudetto) e 11 veicoli con operatività in Tender Option Bond (TOB - Titoli di<br />

debito con diritto di vendita).<br />

Si precisa che la società veicolo Redstone Mortgages Plc, già consolidata in base al SIC 12, è stata acquisita al 100% da <strong>UniCredit</strong> Bank AG <strong>il</strong><br />

28 marzo 2011, a seguito di autorizzazione di Banca d’Italia, ed inclusa nel gruppo bancario in pari data.<br />

L’operatività in Customer conduits prevede la costituzione e la gestione di società veicolo bankruptcy remote, ossia indipendenti da eventuali difficoltà<br />

finanziarie dell’originator, che acquistano in via diretta o indiretta portafogli crediti originati da società terze esterne al Gruppo.<br />

I portafogli crediti sottostanti le transazioni non sono acquistati direttamente dai conduits costituiti dal Gruppo bensì da Società veicolo di secondo livello<br />

(c.d. purchase companies) a loro volta integralmente finanziate dai conduits attraverso l’emissione di commercial papers e Medium Term Notes (MTN).<br />

In taluni casi le purchase companies di secondo livello finanziano a loro volta ulteriori società veicolo acquirenti di portafogli crediti.<br />

Le transazioni descritte sono poste in essere principalmente al fine di consentire alla clientela l’accesso al mercato delle cartolarizzazioni e, quindi, di<br />

beneficiare di un costo del funding inferiore a quello da essi conseguib<strong>il</strong>e mediante raccolta diretta.<br />

L’operatività in Arbitrage conduits prevede la costituzione e la gestione di società veicolo che acquistano corporate bonds ad elevato rating, Asset<br />

backed securities e portafogli creditizi.<br />

L’obiettivo è quello di acquisire un profitto derivante dalla differenza di rendimento fra le attività in portafoglio, di norma aventi durata a medio/lungo<br />

termine, e i titoli a breve/medio termine emessi.<br />

L’acquisto delle attività da parte dei conduits è finanziato attraverso l’emissione di commercial paper di breve periodo e di titoli a medio termine (MTN).<br />

Il pagamento delle cedole nonché <strong>il</strong> rimborso dei titoli emessi dal conduit è quindi dipendente sia dai flussi di cassa del portafoglio di attività acquisite<br />

(rischio credito), sia dalla capacità del conduit di rinnovare la provvista sul mercato alla scadenza dei titoli emessi (rischio liquidità).<br />

Al fine di garantire <strong>il</strong> tempestivo rimborso dei titoli emessi dal conduit, le transazioni in oggetto sono assistite da lettere di credito concesse per coprire<br />

<strong>il</strong> rischio di default sia di specifici attivi sia del programma nel suo complesso.<br />

I sottoscrittori dei titoli emessi sono ulteriormente garantiti da specifiche linee di liquidità che <strong>il</strong> conduit può ut<strong>il</strong>izzare qualora si trovi nelle condizioni di<br />

non riuscire a collocare nuovi commercial paper per rimborsare quelli in scadenza, ad esempio per effetto di periodi di crisi dei mercati.<br />

Le linee di liquidità concesse, tuttavia, non possono essere ut<strong>il</strong>izzate per garantire <strong>il</strong> rimborso dei titoli emessi dal conduit in caso di default delle attività<br />

sottostanti.<br />

Nell’ambito del suo ruolo di sponsor, <strong>il</strong> Gruppo svolge attività di selezione dei portafogli di attivi acquistati dai conduits o dalle purchase companies,<br />

così come attività di amministrazione e fornisce sia lettere di credito sia linee di liquidità.<br />

A fronte dell’attività descritta, <strong>il</strong> Gruppo incassa un flusso commissionale, oltre a beneficiare delle differenze di rendimento fra gli attivi acquistati dal<br />

veicolo ed i titoli emessi.<br />

A partire dalla seconda metà del 2007 si è determinata una significativa contrazione della domanda dei titoli emessi dai conduits in esame da parte<br />

degli investitori, in conseguenza della quale <strong>il</strong> Gruppo ha proceduto ad acquistare direttamente le commercial paper outstanding.<br />

Tale situazione, dopo aver raggiunto <strong>il</strong> livello massimo a dicembre 2008 con un’esposizione per cassa di 5.268 m<strong>il</strong>ioni di euro, ha iniziato un trend di<br />

riduzione a partire dal 2009, come evidenziato dall’evoluzione dell’ammontare delle citate esposizioni verso conduits per i quali <strong>il</strong> Gruppo svolge<br />

attività di sponsor, riportate nella seguente tabella.<br />

174 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Esposizioni in cui <strong>il</strong> Gruppo riveste <strong>il</strong> ruolo di Sponsor (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

Esposizioni per cassa 1.195.619 1.543.835<br />

- Arabella Finance Ltd (*) 449.019 155.647<br />

- Bavaria Universal Funding Corp - 581.088<br />

- Salome Funding Ltd 746.600 807.100<br />

Linee di credito 2.817.168 2.076.619<br />

- Arabella Finance Ltd (*) 2.718.410 1.954.829<br />

- Bavaria Universal Funding Corp - 51.675<br />

- Salome Funding Ltd 98.758 70.115<br />

(*) Incluse le posizioni verso Black Forest Funding Corp.<br />

Le linee di credito evidenziate rappresentano la differenza fra <strong>il</strong> totale delle linee di credito concesse e l’ammontare di commercial paper sottoscritti<br />

dal Gruppo. Tale importo è infatti rappresentativo dell’ulteriore rischio incorso dal Gruppo a fronte di commercial paper sottoscritti da terzi e di impegni<br />

all’acquisto di ulteriori attività da parte del programma.<br />

Le esposizioni per cassa, costituite da Commercial paper sottoscritti dal Gruppo, essendo oggetto di consolidamento integrale, non sono evidenziate<br />

nel B<strong>il</strong>ancio consolidato.<br />

Le attività degli altri veicoli menzionati in precedenza sono rispettivamente costituite da quote di fondi d’investimento per Altus Alpha Plc, da<br />

finanziamenti per acquisto di aeromob<strong>il</strong>e per Elektra Purchase n° 1 Ltd, da finanziamenti per acquisto di immob<strong>il</strong>i commerciali per Elektra n° 18<br />

Ltd, da operazioni di pronti contro termine infragruppo per Grand Central Funding Corp., dal portafoglio warehousing di mutui ipotecari britannici<br />

per Redstone Mortgages Plc, da mutui ipotecari giapponesi per The Trans Value Trust Company Ltd e da obbligazioni di enti locali ed aziende<br />

municipalizzate statunitensi per i veicoli con operatività in Tender Option Bond.<br />

Anche in questi casi <strong>il</strong> Gruppo sostiene la maggior parte dei rischi e beneficia dei rendimenti associati all’attività svolta, attraverso la concessione di<br />

finanziamenti o linee di credito e la sottoscrizione di passività emesse da tali veicoli.<br />

La seguente tabella riporta quindi l’ammontare delle citate esposizioni verso i veicoli in oggetto.<br />

Esposizioni verso altre SPV consolidate (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

Esposizioni per cassa 2.142.217 2.791.583<br />

- Altus Alpha Plc 448.199 677.772<br />

- Elektra Purchase n. 1 Ltd 8.714 12.832<br />

- Elektra Purchase n. 18 Ltd - 275.002<br />

- Grand Central Funding Corp 69 75<br />

- Redstone Mortgages Plc 1.446.823 1.582.427<br />

- The Trans Value Trust Company Ltd (SFCG Scudetto) 236.661 241.571<br />

- TOB Trusts 1.751 1.904<br />

Linee di credito 121.739 238.430<br />

- Altus Alpha Plc - -<br />

- Elektra Purchase n. 1 Ltd - -<br />

- Elektra Purchase n. 18 Ltd - -<br />

- Grand Central Funding Corp 10.517 11.376<br />

- Redstone Mortgages Plc - -<br />

- The Trans Value Trust Company Ltd (SFCG Scudetto) - -<br />

- TOB Trusts 111.222 227.054<br />

La rappresentazione “linea per linea” comporta l’iscrizione nel B<strong>il</strong>ancio consolidato:<br />

• direttamente delle attività detenute dai veicoli, per quelli oggetto di consolidamento, in sostituzione dei precedenti finanziamenti ad essi concessi o<br />

delle passività sottoscritte dalle società del Gruppo, ora oggetto di elisione;<br />

• dei finanziamenti nei confronti delle sottostanti Purchase companies, nel caso di veicoli di livello subordinato non consolidati.<br />

Si precisa altresì che, nel caso di Purchase companies non consolidate, <strong>il</strong> B<strong>il</strong>ancio consolidato comprende comunque nella sostanza anche le attività<br />

iscritte nei libri di queste ultime, poiché tali Purchase companies sono integralmente finanziate dai conduits oggetto di consolidamento.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 175


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

La seguente tabella riporta l’ammontare delle attività dei veicoli consolidati suddiviso per area geografica.<br />

Portafoglio attività SPV consolidate: composizione per aree geografiche (migliaia di €)<br />

ITALIA GERMANIA AUSTRIA<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011<br />

ALTRI<br />

PAESI UE<br />

SPV CONSOLIDATE<br />

ALTRI PAESI<br />

EUROPEI<br />

(NON UE) AMERICA ASIA<br />

RESTO DEL<br />

MONDO<br />

- Mutui ipotecari residenziali - - - - 1.379.216 - 217.175 - 1.596.391<br />

- Mutui ipotecari commerciali - - - - 583.728 - - - 583.728<br />

- Operazioni di leasing - 845.630 - - - 8.714 - - 854.344<br />

- Carte di credito - - - - - - - - -<br />

- Crediti al consumo 550.323 - - - 279.037 - - - 829.360<br />

- Crediti a piccole medie imprese - - - - - - - - -<br />

- Crediti verso Enti Pubblici - - - - - - - - -<br />

- Altro 100.217 276.929 - - 230.635 182.814 19.485 - 810.080<br />

- RMBS - - - - - - - - -<br />

- CMBS - - - - - - - - -<br />

- CDO - - - - - - - - -<br />

- CLO / CBO - - - - - - - - -<br />

- Titoli Corporate - - - - - - - - -<br />

- Titoli enti locali ed aziende<br />

municipalizzate - - - - - 162.841 - - 162.841<br />

- Fondi di investimento 2.487 - - 14.040 133.907 - - 242.021 392.455<br />

Totale 653.027 1.122.559 - 14.040 2.606.523 354.369 236.660 242.021 5.229.199<br />

TOTALE<br />

La voce “Altro” è composta da Corporate loans e da crediti commerciali a breve termine.<br />

La composizione geografica del sottostante è per la quasi totalità costituita da attività statunitensi.<br />

La qualità delle attività detenute dai veicoli consolidati, in prevalenza mutui ipotecari e crediti al consumo, è valutata da specifiche unità attraverso<br />

l’adozione di un approccio “look through” finalizzato all’analisi dell’andamento dei portafogli crediti sottostanti l’operazione. Al 30 giugno 2011 le<br />

posizioni deteriorate ammontano a 384.378 migliaia, appartenenti a Redstone Mortgage Plc ed a The Trans Value Trust Company.<br />

La vita residua delle attività sottostanti ai veicoli consolidati è indicata nella seguente tabella. Si r<strong>il</strong>eva che queste attività hanno prevalentemente<br />

durata media residua inferiore all’anno e superiore ai 5 anni.<br />

Portafoglio attività SPV consolidate: composizione per vita residua (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011<br />

DURATA MEDIA RESIDUA<br />

MINORE DI 1 ANNO TRA 1 E 5 ANNI SUPERIORE A 5 ANNI TOTALE<br />

- Mutui ipotecari residenziali 384.377 - 1.212.013 1.596.390<br />

- Mutui ipotecari commerciali - 583.728 - 583.728<br />

- Operazioni di leasing 854.344 - - 854.344<br />

- Carte di credito - - - -<br />

- Crediti al consumo 829.360 - - 829.360<br />

- Crediti a piccole medie imprese - - - -<br />

- Crediti verso Enti Pubblici - - - -<br />

- Altro 755.036 55.044 - 810.080<br />

- RMBS - - - -<br />

- CMBS - - - -<br />

- CDO - - - -<br />

- CLO / CBO - - - -<br />

- Titoli Corporate - - - -<br />

- Titoli enti locali ed aziende municipalizzate - - 162.841 162.841<br />

- Fondi di investimento 392.456 - - 392.456<br />

Totale 3.215.573 638.772 1.374.854 5.229.199<br />

Le attività iscritte in b<strong>il</strong>ancio per effetto del consolidamento dei veicoli in oggetto rappresentano una quota marginale delle attività del Gruppo.<br />

176 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Si riporta, in proposito, la classificazione degli attivi in oggetto e la loro r<strong>il</strong>evanza percentuale sul totale del portafoglio di appartenenza.<br />

SPV consolidate: composizione per portafoglio di attività finanziarie (migliaia di €)<br />

ATTIVITÀ<br />

FINANZIARIE<br />

DETENUTE PER LA<br />

NEGOZIAZIONE<br />

ATTIVITÀ<br />

FINANZIARIE<br />

VALUTATE AL<br />

FAIR VALUE<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011<br />

CREDITI<br />

ATTIVITÀ<br />

FINANZIARIE<br />

DETENUTE SINO<br />

ALLA SCADENZA<br />

ATTIVITÀ<br />

FINANZIARIE<br />

DISPONIBILI PER<br />

LA VENDITA<br />

Valore di b<strong>il</strong>ancio 392.456 162.841 4.673.903 - - 5.229.199<br />

% portafoglio di appartenenza 0,37% 0,56% 0,74% 0,00% 0,00% 0,63%<br />

1.3 Altre SPV non consolidate<br />

Il Gruppo investe anche in strumenti strutturati di credito emessi da società veicolo che non sono oggetto di consolidamento, in quanto tali strumenti<br />

non sostengono la maggior parte né dei rischi né dei rendimenti associati all’attività svolta da tali veicoli.<br />

Le esposizioni della specie sono detenute principalmente dal Corporate and Investment Banking (CIB) e da <strong>UniCredit</strong> Bank Ireland.<br />

L’operatività menzionata è quella che ha risentito maggiormente delle difficoltà dei mercati finanziari iniziate nel 2007 che hanno, fra l’altro,<br />

determinato la trasformazione del mercato dei prodotti strutturati di credito in mercato <strong>il</strong>liquido.<br />

A fronte di questo scenario, <strong>il</strong> Gruppo ha proceduto nell’esercizio 2008 a centralizzare tali prodotti in uno specifico portafoglio (Global ABS Portfolio)<br />

gestito in un ottica di mantenimento delle posizioni anche in considerazione dei buoni fondamentali dei sottostanti. Detto portafoglio è oggetto di<br />

monitoraggio e di reporting sia per quanto riguarda <strong>il</strong> rischio di credito sia per quanto riguarda <strong>il</strong> rischio di mercato.<br />

La nuova strategia descritta è stata rappresentata in b<strong>il</strong>ancio attraverso la riclassificazione della maggior parte di queste posizioni nella categoria<br />

“crediti verso la clientela”, avvenuta nel secondo semestre 2008 e, marginalmente, nel primo semestre 2009. Per gli effetti della riclassificazione si<br />

veda successiva sezione 1.4.<br />

Il portafoglio in oggetto presenta le seguenti caratteristiche:<br />

• elevata seniority con una quota non significativa di posizioni Junior;<br />

• prevalenza di prodotti strutturati garantiti da mutui residenziali e commerciali (RMBS e CMBS);<br />

• quota non signficativa di prodotti aventi come sottostante US subprime e Alt-A;<br />

• elevato livello di rating (oltre <strong>il</strong> 94% delle posizioni è caratterizzato da rating “Investment Grade”);<br />

• concentrazione geografica verso Paesi dell’Unione Europea.<br />

Principali caratteristiche del portafoglio (migliaia di €)<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

Criterio di valutazione<br />

Esposizione netta<br />

FV/CE<br />

677.176<br />

FV/PN<br />

183.672<br />

COSTO<br />

AMMORTIZZATO<br />

6.353.275<br />

FV/CE<br />

549.482<br />

FV/PN<br />

83.835<br />

COSTO<br />

AMMORTIZZATO<br />

6.695.916<br />

Grado di subordinazione SENIOR MEZZANINE JUNIOR SENIOR MEZZANINE JUNIOR<br />

Esposizione netta 5.574.819 1.587.209 52.095<br />

ALTRI ABS E<br />

Totale<br />

7.214.123<br />

5.879.301 1.424.792 25.140<br />

ALTRI ABS E<br />

Tipologia RMBS/CMBS CDO/CLO FINANZIAMENTI RMBS/CMBS CDO/CLO FINANZIAMENTI<br />

Esposizione netta 4.575.347 1.776.437 862.339 4.606.602 1.680.442 1.042.189<br />

Qualità sottostante US SUBPRIME US ALT-A ALTRO US SUBPRIME US ALT-A ALTRO<br />

Esposizione netta 9.107 9.347 7.195.669 27.195 14.339 7.287.699<br />

TOTALE<br />

Totale<br />

7.329.233<br />

Rating %<br />

% sul totale dell’esposizione<br />

AAA<br />

ALTRE<br />

INVESTMENT<br />

GRADE<br />

NON<br />

INVESTMENT<br />

GRADE<br />

AAA<br />

ALTRE<br />

INVESTMENT<br />

GRADE<br />

NON<br />

INVESTMENT<br />

GRADE<br />

netta 47,85% 46,99% 5,16% 100% 41,89% 52,47% 5,64%<br />

Country % US EUROPEAN ALTRO US EUROPEAN ALTRO<br />

% sul totale dell’esposizione<br />

netta 13,00% 81,56% 5,44% 10,60% 83,35% 6,05%<br />

100%<br />

La r<strong>il</strong>evanza di queste esposizioni relativamente al portafoglio di strumenti finanziari detenuto dal Gruppo risulta comunque limitata, pari cioè allo<br />

0,87% come indicato dalla seguente tabella.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 177


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

Esposizioni in prodotti strutturati di credito ripartite per portafoglio di attività finanziarie (migliaia di €)<br />

ATTIVITÀ<br />

FINANZIARIE<br />

DETENUTE PER<br />

LA NEGOZIAZIONE<br />

ATTIVITÀ<br />

FINANZIARIE<br />

VALUTATE AL<br />

FAIR VALUE<br />

ESPOSIZIONI PER CASSA AL<br />

30.06.2011<br />

CREDITI<br />

ATTIVITÀ<br />

FINANZIARIE<br />

DETENUTE SINO<br />

ALLA SCADENZA<br />

ATTIVITÀ<br />

FINANZIARIE<br />

DISPONIBILI PER<br />

LA VENDITA<br />

TOTALE<br />

31.12.2010<br />

TOTALE<br />

Valore di b<strong>il</strong>ancio 587.567 89.609 6.112.713 240.562 183.672 7.214.123 7.329.233<br />

% portafoglio di appartenenza 0,55% 0,31% 0,97% 2,70% 0,33% 0,87% 0,87%<br />

La tabella sottostante riporta l’esposizione lorda e netta del Gruppo nei confronti di questi strumenti.<br />

Esposizioni in prodotti strutturati di credito (migliaia di €)<br />

TIPOLOGIA DI ESPOSIZIONE<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011<br />

ESPOSIZIONE LORDA<br />

(VALORE NOMINALE)<br />

ESPOSIZIONE NETTA<br />

(VALORE DI BILANCIO)<br />

RMBS 3.483.982 3.362.203<br />

CMBS 1.289.239 1.213.144<br />

CDO 446.041 290.138<br />

CLO/CBO 1.723.592 1.486.299<br />

Altri ABS 1.211.562 661.366<br />

Finanziamenti 200.973 200.973<br />

Totale 8.355.389 7.214.123<br />

Per quanto riguarda le esposizioni per cassa l’ammontare riportato, come accennato, è costituito per la grandissima parte da titoli ABS (7.013.150)<br />

detenuti per lo più nel menzionato Global ABS portfolio facente capo a Corporate and Investment Banking (CIB) ed a <strong>UniCredit</strong> Bank Ireland.<br />

Le seguenti tabelle riportano, rispettivamente per ABS, finanziamenti e garanzie, la composizione ed <strong>il</strong> relativo grado di subordinazione.<br />

Si precisa che nella tavola non sono indicati i titoli derivanti da proprie cartolarizzazioni, sia sintetiche sia tradizionali, già compresi nella tabella del<br />

precedente paragrafo 1.1 relativo all’attività del gruppo come originator.<br />

Esposizioni in Asset Backed Securities distinte per grado di subordinazione (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011<br />

TIPOLOGIA DI ESPOSIZIONE<br />

SENIOR MEZZANINE JUNIOR TOTALE<br />

- RMBS 2.839.460 522.743 - 3.362.203<br />

- Prime 2.630.163 407.172 - 3.037.335<br />

- Subprime 3.081 1.254 - 4.335<br />

- Nonconforming 206.216 114.317 - 320.533<br />

- CMBS 882.222 330.922 - 1.213.144<br />

- CDO 166.026 123.984 128 290.138<br />

- CDO di ABS / CDO di CDO 1.497 30.022 1 31.520<br />

- CDO Balance Sheet 135.685 - - 135.685<br />

- CDO Market Value - - - -<br />

- CDO Preferred Stock - 53.567 - 53.567<br />

- CDO Synthetic Arbitrage - - - -<br />

- CRE CDO 17.910 7.949 - 25.859<br />

- CDO altri 10.934 32.446 127 43.507<br />

- CLO/CBO 972.602 485.575 28.122 1.486.299<br />

- CLO SME 101.830 75.348 862 178.040<br />

- CLO arbitrage/balance sheet 371.046 107.215 2.289 480.550<br />

- CLO / CBO altri 499.726 303.012 24.971 827.709<br />

- Crediti al consumo 188.694 10.170 - 198.864<br />

- Carte di credito 360 - - 360<br />

- Crediti per studio 74.664 50.392 4.002 129.058<br />

- Leasing 92.095 38.245 - 130.340<br />

- Altre tipologie 158.697 25.178 18.869 202.744<br />

Totale esposizioni per cassa 5.374.820 1.587.209 51.121 7.013.150<br />

178 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Finanziamenti e garanzie (migliaia di €)<br />

ESPOSIZIONI PER CASSA<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011<br />

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO<br />

TIPOLOGIA DI ESPOSIZIONE<br />

SENIOR MEZZANINE JUNIOR TOTALE SENIOR MEZZANINE JUNIOR TOTALE<br />

Finanziamenti 199.999 - 974 200.973 - 354.189 - 354.189<br />

- Mutui ipotecari residenziali 192.823 - - 192.823 - - - -<br />

- Mutui ipotecari commerciali - - - - - - - -<br />

- CDO 7.176 7.176 - - - -<br />

- CLO - - - - - - - -<br />

- Carte di credito - - - - - - - -<br />

- Crediti al consumo - - - - - - - -<br />

- Crediti per studio - - - - - - - -<br />

- Altre tipologie - - 974 974 - 354.189 - 354.189<br />

Garanzie r<strong>il</strong>asciate - - - - - - - -<br />

Linee di credito - - - - 75.207 - - 75.207<br />

La tavola “Esposizioni in Asset Backed Securities distinte per grado di subordinazione” comprende i prodotti strutturati di credito che <strong>UniCredit</strong> Bank AG<br />

ha acquisito da Bavaria Universal Funding Corp. in data 31 maggio 2011, in precedenza riportate tra le esposizioni sottostanti della Sezione “1.2 - Altre<br />

SPV consolidate”.<br />

La precedente tabella evidenzia le esposizioni del Gruppo verso SPE, comprese quelle sotto forma di garanzie r<strong>il</strong>asciate e linee di credito.<br />

Questi strumenti sono prevalentemente erogati nell’ambito dell’attività di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione di terzi quale manager o<br />

arranger dell’operazione di cartolarizzazione stessa.<br />

Al 30 giugno 2011 l’esposizione del Gruppo in prodotti strutturati di credito, pari a 7.214.123, è ulteriormente diminuita di oltre l’1% rispetto alla<br />

corrispondente r<strong>il</strong>evazione del 31 dicembre 2010 (7.329.233).<br />

È, in particolare, diminuita l’esposizione in titoli ABS da 7.094.116 dello scorso dicembre ai correnti 7.013.150. Risulta altresì diminuita l’esposizione<br />

sotto forma di finanziamenti a veicoli (da 235.117 a dicembre 2010 a 200.973 a giugno 2011). Il margine non ut<strong>il</strong>izzato delle linee di credito e delle<br />

garanzie r<strong>il</strong>asciate risulta pari a 429.396.<br />

In aggiunta a quelle riportate, <strong>il</strong> Gruppo presenta esposizioni in Credit Default Swap aventi come sottostanti strumenti di credito strutturati per un fair<br />

value negativo pari a 43.487 a fronte di un nozionale pari a 129.632.<br />

La buona qualità creditizia del portafoglio in esame è confermata dalla circostanza che oltre l’85% delle posizioni presenta un rating pari o superiore<br />

ad A (in particolare oltre <strong>il</strong> 47% del portafoglio presenta un rating pari a AAA).<br />

Si r<strong>il</strong>eva che al 31 dicembre 2010 oltre l’86% delle posizioni presentava rating pari ad A (oltre <strong>il</strong> 41% del portafoglio presentava rating pari a AAA).<br />

Relativamente alla composizione geografica si r<strong>il</strong>eva che oltre l’81% delle posizioni in esame fanno riferimento ad esposizioni verso Paesi dell’Unione<br />

Europea.<br />

In questo contesto le esposizioni verso Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna risultano pari al 20,46% del portafoglio con una preponderanza di<br />

esposizioni verso sottostanti spagnoli (12,06%).<br />

Le seguenti tabelle indicano la composizione percentuale dell’esposizione netta al 30 giugno 2011 per tipologia di prodotto, suddiviso per classi di<br />

rating e aree geografiche.<br />

Esposizioni in prodotti strutturati di credito: composizione percentuale per classi di rating<br />

TIPOLOGIA DI ESPOSIZIONE AAA AA A BBB BB B CCC CC C NR<br />

RMBS 53,13% 19,36% 15,42% 7,86% 2,42% 0,94% 0,87% 0,00% 0,00% 0,00%<br />

CMBS 20,28% 29,70% 34,63% 14,27% 1,12% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%<br />

CDO 9,41% 47,99% 0,48% 13,10% 2,53% 3,92% 18,31% 2,78% 1,48% 0,00%<br />

CLO/CBO 61,84% 16,47% 13,49% 3,12% 2,44% 0,35% 0,40% 0,00% 0,00% 1,89%<br />

Other ABS 56,92% 16,11% 4,85% 14,94% 0,78% 1,24% 0,00% 0,00% 0,13% 5,03%<br />

Totale 47,85% 21,42% 16,72% 8,85% 2,05% 0,81% 1,26% 0,12% 0,05% 0,87%<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 179


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

Esposizioni in prodotti strutturati di credito: composizione percentuale per aree geografiche<br />

TIPOLOGIA DI ESPOSIZIONE ITALIA ALTRI PAESI UE<br />

ALTRI PAESI<br />

EUROPA (NON UE) ASIA USA<br />

RESTO DEL<br />

MONDO<br />

RMBS 9,08% 82,48% 0,00% 0,84% 0,32% 7,28%<br />

CMBS 5,71% 77,97% 0,00% 1,17% 13,82% 1,33%<br />

CDO 0,00% 21,33% 0,00% 0,58% 74,20% 3,89%<br />

CLO/CBO 0,03% 66,77% 2,48% 0,00% 26,43% 4,29%<br />

Other ABS 44,59% 36,42% 0,00% 0,05% 18,94% 0,00%<br />

Totale 9,55% 71,49% 0,52% 0,63% 13,00% 4,81%<br />

Nell’ambito del portafoglio si riscontrano, in particolare, le tipologie di seguito descritte.<br />

RMBS: i Residential Mortgage Backed Securities sono notes emesse da Società Veicolo <strong>il</strong> cui rimborso dipende dalla performance dei sottostanti<br />

portafogli di mutui residenziali originati da controparti non appartenenti al Gruppo e cartolarizzati. Si r<strong>il</strong>eva che un ammontare non significativo di questi<br />

strumenti presenta come sottostante mutui US subprime e Alt-A.<br />

La seguente tabella <strong>il</strong>lustra le principali caratteristiche di questi strumenti al 30 giugno 2011 e al 31 dicembre 2010.<br />

RMBS<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

Esposizione lorda 3.483.982 3.489.018<br />

Esposizione netta 3.362.203 3.352.143<br />

% AAA 53,13% 57,80%<br />

% Investment grade 42,64% 39,48%<br />

% Sub Investment grade 4,23% 2,72%<br />

% USA 0,32% 0,81%<br />

% Europa 91,56% 89,82%<br />

% Resto del mondo 8,12% 9,37%<br />

di cui Subprime 4.335 16.085<br />

di cui Alt-A 6.224 10.740<br />

CMBS: i Commercial Mortgage Backed Securities sono notes emesse da Società Veicolo <strong>il</strong> cui rimborso dipende dalla performance dei sottostanti<br />

portafogli di mutui commerciali originati da controparti non appartenenti al Gruppo e cartolarizzati.<br />

La seguente tabella <strong>il</strong>lustra le principali caratteristiche di questi strumenti al 30 giugno 2011 e al 31 dicembre 2010.<br />

CMBS<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

Esposizione lorda 1.289.239 1.376.162<br />

Esposizione netta 1.213.144 1.254.459<br />

% AAA 20,28% 26,43%<br />

% Investment grade 78,60% 70,75%<br />

% Sub Investment grade 1,12% 2,82%<br />

% USA 13,82% 7,36%<br />

% Europa 83,68% 88,98%<br />

% Resto del mondo 2,50% 3,66%<br />

di cui Subprime - -<br />

di cui Alt-A - -<br />

CDO: i Collateralized Debt Obligation sono notes, aventi diversi gradi di seniority, emesse da Società Veicolo che hanno all’attivo strumenti di debito fra<br />

cui strumenti strutturati di credito (CDO of ABS).<br />

Come in tutte le strutture di Asset Backed Securities, <strong>il</strong> rimborso dei titoli emessi dipende dalla performance del portafoglio sottostante e dalla<br />

presenza di eventuali garanzie accessorie.<br />

L’obiettivo di queste strutture è quello di beneficiare del differenziale di rendimento fra notes emesse e attività in portafoglio.<br />

180 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Si r<strong>il</strong>eva che un ammontare non significativo di questi strumenti presenta come sottostante mutui US subprime e Alt-A.<br />

La seguente tabella <strong>il</strong>lustra le principali caratteristiche di questi strumenti al 30 giugno 2011 e al 31 dicembre 2010.<br />

CDO<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

Esposizione lorda 446.041 550.312<br />

Esposizione netta 290.138 352.534<br />

% AAA 9,41% 5,91%<br />

% Investment grade 61,57% 62,09%<br />

% Sub Investment grade 29,02% 32,00%<br />

% USA 74,20% 72,71%<br />

% Europa 21,33% 20,91%<br />

% Resto del mondo 4,47% 6,38%<br />

di cui Subprime 4.772 11.110<br />

di cui Alt-A 3.123 3.599<br />

CLO/CBO: gli strumenti in oggetto sono notes emesse da Società Veicolo che hanno all’attivo finanziamenti (CLOs) e Corporate Bonds (CBOs).<br />

La seguente tabella <strong>il</strong>lustra le principali caratteristiche di questi strumenti al 30 giugno 2011 e al 31 dicembre 2010.<br />

CLO/CBO<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

Esposizione lorda 1.723.592 1.650.326<br />

Esposizione netta 1.486.299 1.327.908<br />

% AAA 61,84% 11,90%<br />

% Investment grade 33,08% 80,35%<br />

% Sub Investment grade 5,08% 7,75%<br />

% USA 26,43% 20,01%<br />

% Europa 69,28% 76,80%<br />

% Resto del mondo 4,29% 3,19%<br />

di cui Subprime - -<br />

di cui Alt-A - -<br />

Altri ABS: gli strumenti in oggetto comprendono prodotti strutturati di credito emessi da Società Veicolo aventi all’attivo crediti al consumo, crediti per<br />

studio, crediti di leasing e altre tipologie.<br />

La seguente tabella <strong>il</strong>lustra le principali caratteristiche di questi strumenti al 30 giugno 2011 e al 31 dicembre 2010.<br />

Altri ABS<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

Esposizione lorda 1.211.562 904.296<br />

Esposizione netta 661.366 807.072<br />

% AAA 56,92% 64,88%<br />

% Investment grade 35,90% 27,96%<br />

% Sub Investment grade 7,18% 7,16%<br />

% USA 18,94% 13,68%<br />

% Europa 81,01% 85,80%<br />

% Resto del mondo 0,05% 0,52%<br />

di cui Subprime - -<br />

di cui Alt-A - -<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 181


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

Esposizione in Subprime e Alt-A<br />

L’esposizione del Gruppo in US subprime e Alt-A è limitata ai sopra menzionati RMBS e CDO aventi come sottostante questa tipologia di strumenti.<br />

Il Gruppo non ha, infatti, in portafoglio mutui classificab<strong>il</strong>i come subprime né garanzie connesse a tali esposizioni.<br />

La seguente tabella riep<strong>il</strong>oga l’esposizione nei confronti di questi strumenti che risulta pari a 18.454 al 30 giugno 2011. Le esposizioni della specie<br />

fanno, quindi, registrare un incremento rispetto al 31 dicembre 2009 data nella quale ammontavano a 41.534.<br />

Esposizioni in US Subprime e Alt-A (migliaia di €)<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011<br />

SOTTOSTANTE / TIPOLOGIA DI ESPOSIZIONE<br />

CDO DI ABS RMBS TOTALE<br />

US Alt-A 3.123 6.224 9.347<br />

US Subprime 4.772 4.335 9.107<br />

Totale 7.895 10.559 18.454<br />

Il coverage ratio degli strumenti aventi come sottostante subprime è pari a 74,6%; nel caso di strumenti aventi come sottostante Alt-A questo valore è<br />

pari a 39,4%.<br />

La composizione percentuale del vintage delle esposizioni in US subprime e Alt-A è riportata nella seguente tabella.<br />

Esposizioni in US Subprime e Alt-A: composizione percentuale per vintage<br />

SOTTOSTANTE / VINTAGE ANTECEDENTE AL 2005 2005 2006<br />

US Alt-A 4,98% 95,02% 0,00%<br />

US Subprime 70,23% 15,97% 13,80%<br />

Totale 37,18% 56,01% 6,81%<br />

1.4 La riclassificazione dei prodotti strutturati di credito<br />

Nel corso del 2008 e nel primo semestre del 2009 la maggior parte dei prodotti strutturati di credito è stata riclassificata dai portafogli “Attività<br />

finanziarie detenute per la negoziazione” e “disponib<strong>il</strong>i per la vendita” al portafoglio “crediti verso la clientela” sulla base di quanto consentito dalle<br />

modifiche al principio IAS 39 recepite dal Reg. CE 1004/2008 (si veda anche precedente Parte A.3.1 Trasferimenti tra portafogli).<br />

La seguente tabella espone l’ammontare degli strumenti della specie oggetto di riclassificazione, i valori economici che si sarebbero r<strong>il</strong>evati<br />

nell’esercizio in assenza della riclassificazione nonché i valori economici effettivamente r<strong>il</strong>evati nell’esercizio in corso.<br />

PORTAFOGLIO DI<br />

PROVENIENZA<br />

Attività finanziarie<br />

disponib<strong>il</strong>i<br />

per la vendita<br />

Attività finanziarie<br />

detenute per<br />

la negoziazione<br />

PORTAFOGLIO DI<br />

DESTINAZIONE<br />

VALORE DI<br />

BILANCIO AL<br />

30.06.2011<br />

FAIR<br />

VALUE AL<br />

30.06.2011<br />

COMPONENTI REDDITUALI IN ASSENZA<br />

DEL TRASFERIMENTO (ANTE IMPOSTE)<br />

COMPONENTI REDDITUALI REGISTRATE<br />

NELL’ESERCIZIO (ANTE IMPOSTE)<br />

VALUTATIVE ALTRE VALUTATIVE ALTRE<br />

Crediti verso<br />

la clientela 109.043 109.314 (7.614) 34.503 - 24.203<br />

Crediti verso<br />

la clientela 5.195.251 4.685.620 277.569 125.166 (778) 85.091<br />

Totale 5.304.294 4.794.934 269.955 159.669 (778) 109.294<br />

Si precisa che gli importi menzionati includono una quota non significativa di asset backed securities rivenienti da proprie cartolarizzazioni sintetiche o<br />

per le quali si è proceduto alla derecognition dallo stato patrimoniale delle attività sottostanti.<br />

1.5 Il fair value dei prodotti strutturati di credito<br />

I prodotti strutturati di credito classificati nei portafogli attività finanziarie detenute per la negoziazione, valutate al fair value e disponib<strong>il</strong>i per la vendita<br />

sono valutati al valore di mercato coerentemente con le regole generali <strong>il</strong>lustrate nella Parte A.3 - Informativa sul Fair value della Nota integrativa<br />

del b<strong>il</strong>ancio consolidato 2010.<br />

In proposito, si osserva che <strong>il</strong> deterioramento delle condizioni di mercato intervenuto a partire dalla seconda metà del 2007 ha reso particolarmente<br />

complessa la valutazione di questi prodotti per effetto del sostanziale venir meno di un mercato secondario liquido caratterizzato da prezzi eseguib<strong>il</strong>i da<br />

ut<strong>il</strong>izzare ai fini della valutazione.<br />

Come descritto nel capitolo citato, al fine di rispondere a questo mutato contesto di mercato, <strong>il</strong> Gruppo ha posto in essere processi di Indipendent Price<br />

Verification e di Fair value Adjustment.<br />

182 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Nel caso dei prodotti strutturati di credito tale processo prevede la verifica del prezzo acquisito dall’unità che ha in carico la posizione, da parte delle competenti<br />

unità di risk management e l’ulteriore rettifica del fair value risultante al fine di apprezzare la soggettività conseguente all’ut<strong>il</strong>izzo di parametri non liquidi.<br />

Per effetto del descritto processo valutativo i prodotti strutturati di credito sono valutati assumendo a riferimento prezzi contribuiti da principali price<br />

providers (MarkIt). Queste valutazioni devono, tuttavia, essere considerate come di “livello 2” in quanto non necessariamente eseguib<strong>il</strong>i (per i livelli di<br />

fair value si veda Parte A.3.2 Gerarchia del fair value).<br />

In assenza di quotazioni della specie per lo strumento oggetto di valutazione, <strong>il</strong> suo fair value è determinato attraverso l’ut<strong>il</strong>izzo di modelli di<br />

attualizzazione di flussi di cassa.<br />

Questi modelli prevedono l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi dallo strumento ad un tasso che incorpora un adeguato premio per <strong>il</strong> rischio,<br />

cosiddetto spread, la cui determinazione risulta quindi l’elemento fondamentale del processo valutativo.<br />

Nello specifico lo spread ut<strong>il</strong>izzato è lo spread medio osservato per strumenti analoghi a quello oggetto di valutazione in termini di asset class, rating e<br />

area geografica del sottostante.<br />

Laddove non sia possib<strong>il</strong>e individuare strumenti analoghi, per le caratteristiche menzionate, lo spread è comunque determinato facendo riferimento a<br />

strumenti sim<strong>il</strong>i a quello oggetto di valutazione e adeguato, attraverso processi di interpolazione o estrapolazione, per tenere conto delle differenze con<br />

lo strumento oggetto di valutazione.<br />

Il valore risultante dai descritti modelli valutativi è basato su input e prezzi non necessariamente eseguib<strong>il</strong>i sul mercato.<br />

Per tale ragione questo valore è fatto oggetto di ulteriori rettifiche (Fair value adjustments) dei rischi connessi all’ut<strong>il</strong>izzo di input e prezzi non eseguib<strong>il</strong>i.<br />

Tale rettifica, proporzionale al grado di osservab<strong>il</strong>ità dei prezzi/input ut<strong>il</strong>izzati nella valutazione, è determinata in funzione degli effetti economici<br />

conseguenti a un one notch downgrade dello strumento oggetto di valutazione, cioè all’ut<strong>il</strong>izzo di uno spread appropriato per <strong>il</strong> livello di rating<br />

immediatamente inferiore a quello effettivamente ut<strong>il</strong>izzato.<br />

Il fair value determinato attraverso l’ut<strong>il</strong>izzo di queste tecniche di valutazione è classificato come di livello 2 o di livello 3 in funzione del grado di<br />

omogeneità dello spread osservato rispetto allo strumento oggetto di valutazione e della conseguente significatività delle rettifiche di valore calcolate.<br />

In particolare, i prodotti strutturati di credito oggetto di valutazione al fair value sono prezzati per <strong>il</strong> 86,17% secondo metodologie classificab<strong>il</strong>i di livello 2 e<br />

per <strong>il</strong> restante 13,83% secondo metodologie qualificab<strong>il</strong>i di livello 3.<br />

Esposizioni in prodotti strutturati di credito: gerarchia dei fair value<br />

TIPOLOGIA DI ESPOSIZIONE LIVELLO 2 LIVELLO 3<br />

RMBS 99,60% 0,40%<br />

CMBS 93,31% 6,69%<br />

CDO 0,00% 100,00%<br />

CLO 84,22% 15,78%<br />

Altri ABS 58,30% 41,70%<br />

Totale 86,17% 13,83%<br />

1.6 Esposizione del Gruppo verso monoline insurers<br />

Il Gruppo presenta esposizioni limitate verso monoline insurers.<br />

Non risulta, infatti, pratica comune del Gruppo gestire <strong>il</strong> rischio di credito derivante da esposizioni ABS attraverso la stipula di derivati di credito o di<br />

altre forme di garanzia con monoliners.<br />

Il Gruppo presenta esposizioni dirette derivanti da investimenti in basket che includono monoliners.<br />

La seguente tabella riporta l’ammontare di queste esposizioni suddivisa per monoliners:<br />

Esposizioni verso monoliners (migliaia di €)<br />

VALORE NOMINALE AL<br />

CONTROPARTE<br />

30.06.2011 31.12.2010<br />

AMBAC Financial <strong>Group</strong> - 12.802<br />

Assured Guaranty Financial Products Corp. 636 2.136<br />

MBIA Insurance Corporation 17.785 27.898<br />

Radian <strong>Group</strong> Inc. 4.528 338<br />

The PMI <strong>Group</strong> Inc. 2.829 -<br />

Totale 25.778 43.174<br />

Il Gruppo ha inoltre in portafoglio Asset Backed Securities ed altri titoli di debito, per un importo pari a 600.172, che presentano l’ulteriore garanzia di<br />

monoliners.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 183


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

1.7 Esposizione del Gruppo in Leveraged Finance<br />

Nell’ambito della propria attività di gestione creditizia, <strong>il</strong> Gruppo eroga finanziamenti e/o linee di credito classificab<strong>il</strong>i come operatività di leveraged<br />

finance, al fine di finanziare per una quota significativa l’acquisto di terze imprese “target“, che generalmente sono oggetto di successiva fusione per<br />

incorporazione con <strong>il</strong> prenditore del finanziamento.<br />

Il rimborso del capitale e <strong>il</strong> pagamento degli interessi dipendono dai cash flow originati dal business dell’impresa risultante dall’operazione.<br />

Questa tipologia di operazioni presenta rendimenti favorevoli sia in termini di tasso di interesse sia in termini di commissioni a cui, tuttavia, è associata<br />

una maggiore rischiosità, per effetto dell’elevato rapporto fra indebitamento e mezzi propri del prenditore finale.<br />

L’operatività del Gruppo in questa tipologia di strumenti avviene, di norma, attraverso la partecipazione a prestiti sindacati che prevedono l’erogazione<br />

del finanziamento al prenditore finale da parte di un insieme (pool) di banche.<br />

L’ammontare complessivo delle operazioni, concentrate in Corporate and Investment Banking (CIB), a giugno 2011 è pari a 7.408.600 (al netto di<br />

60.500 di rettifiche di valore), di cui circa <strong>il</strong> 60% nei confronti di 20 maggiori controparti, tutte residenti UE.<br />

Queste esposizioni sono oggetto di continuo monitoraggio della qualità del credito attraverso l’analisi degli indicatori di performance aziendale e la<br />

verifica del rispetto dei budget aziendali previsti per <strong>il</strong> prenditore finale, al fine di valutare anche l’eventuale manifestarsi di perdite durevoli di valore.<br />

Nel caso in cui esista la possib<strong>il</strong>ità di procedere ad ulteriori sindacazioni successive, attraverso la cessione di una quota del finanziamento a terzi<br />

soggetti, con la contestuale retrocessione delle relative commissioni incassate, queste ultime non sono oggetto di r<strong>il</strong>evazione fra i proventi di conto<br />

economico.<br />

2. Strumenti finanziari derivati di negoziazione con la clientela<br />

l modello di Business connesso alla negoziazione di strumenti finanziari derivati con la clientela prevede la centralizzazione dei rischi di mercato<br />

presso la Divisione CIB, mentre <strong>il</strong> rischio creditizio viene assunto dalle Società del Gruppo che, in funzione del modello di segmentazione divisionale o<br />

geografica della clientela, gestiscono <strong>il</strong> rapporto con la stessa.<br />

In base al modello operativo di Gruppo, l’operatività in derivati di negoziazione con la clientela è quindi svolta, nell’ambito dell’autonomia operativa delle<br />

singole Società:<br />

• dalle Banche e divisioni commerciali (Reta<strong>il</strong>, F&SME, Asset Management) che concludono operazioni in derivati OTC al fine di fornire alla clientela<br />

non istituzionale prodotti per la gestione dei rischi di cambio, tasso e prezzo. Nell’ambito di tale operatività, le Banche trasferiscono <strong>il</strong> rischio di<br />

mercato alla Divisione CIB con operazioni uguali e contrarie, mantenendo <strong>il</strong> solo rischio controparte. Le Banche effettuano anche <strong>il</strong> servizio di<br />

collocamento e/o raccolta ordini in conto terzi di prodotti di investimento che hanno una componente derivativa implicita (ad esempio, obbligazioni<br />

strutturate);<br />

• dalla Divisione CIB che opera con clientela large corporate e istituzioni finanziarie; nell’ambito di questa operatività assume e gestisce sia <strong>il</strong> rischio di<br />

mercato che quello di controparte;<br />

• dalle Banche CEE che operano direttamente con la propria clientela.<br />

Il Gruppo <strong>UniCredit</strong> negozia prodotti derivati OTC su un’ampia varietà di sottostanti, quali: Tassi di interesse, Tassi di cambio, Prezzi/Indici azionari,<br />

Commodities (metalli preziosi, metalli base, petrolio e materie energetiche) e Diritti di credito.<br />

Gli strumenti derivati OTC offrono un’elevata possib<strong>il</strong>ità di personalizzazione: nuovi prof<strong>il</strong>i di payoff possono essere costruiti mediante la combinazione<br />

di più strumenti derivati OTC (ad esempio, un IRS plain van<strong>il</strong>la e una o più opzioni plain van<strong>il</strong>la/esotiche). Il rischio e la complessità delle strutture così<br />

ottenute dipendono dalle caratteristiche delle singole componenti (parametri di riferimento e meccanismi di indicizzazione) e dalle modalità con cui<br />

vengono combinate.<br />

I rischi di credito e di mercato associati all’operatività in derivati OTC sono presidiati dalla competence line Chief Risk Officer (CRO) della Capogruppo<br />

e/o delle Divisioni/Società. Tale presidio viene effettuato attraverso la definizione di linee guida e policies per la gestione, misurazione e controllo dei<br />

rischi, in termini di principi, regole e processi, oltre che di determinazione dei limiti di VaR.<br />

Nell’ambito di tale operatività, le operazioni con Clientela non istituzionale non prevedono l’ut<strong>il</strong>izzo di margini, mentre quelle effettuate con controparti<br />

istituzionali (nell’ambito della Divisione CIB) possono fare ricorso all’ut<strong>il</strong>izzo di tecniche di credit risk mitigation (CRM) quali l’ut<strong>il</strong>izzo di accordi di<br />

compensazione e/o di collateralizzazione.<br />

184 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Le rettifiche e riprese di valore per rischio di controparte su prodotti derivati sono determinate in modo coerente alle modalità di determinazione delle<br />

valutazioni sulle altre esposizioni creditizie. In particolare:<br />

• i metodi di quantificazione delle esposizioni “in bonis” nei confronti di Clientela non-istituzionale sono basati nella maggior parte dei casi su modelli<br />

che valutano le esposizioni stesse in termini di PD (Probab<strong>il</strong>ità of Default) annuale e LGD (Loss Given Default), al fine di ottenere una misurazione<br />

secondo le logiche di expected loss da ut<strong>il</strong>izzare per le poste misurate al fair value;<br />

• i metodi di quantificazione sulle posizioni “non performing” si basano sul valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi stimati in base agli specifici<br />

segnali di impairment (sulla cui base vengono qualificati <strong>il</strong> timing e l’ammontare dei flussi stessi).<br />

Di seguito, si analizza <strong>il</strong> dettaglio della composizione della voce 20 “attività finanziarie detenute per la negoziazione” dell’attivo di stato patrimoniale e<br />

della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione” del passivo di stato patrimoniale.<br />

Per la distinzione tra clientela e controparti bancarie si è preso come riferimento la definizione contenuta nella circolare Banca d’Italia n. 262 come da<br />

primo aggiornamento del 18 novembre 2009 ut<strong>il</strong>izzata per la predisposizione del b<strong>il</strong>ancio.<br />

Sono stati considerati prodotti strutturati i contratti derivati che inglobano nello stesso strumento forme contrattuali tali da generare esposizione a più<br />

tipologie di rischio (ad eccezione dei Cross Currency Swap) e/o effetti leva.<br />

Il saldo della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” del B<strong>il</strong>ancio Consolidato relativo ai contratti derivati ammonta a 62.352 m<strong>il</strong>ioni<br />

(per un nozionale di 1.999.056 m<strong>il</strong>ioni), di cui 25.939 m<strong>il</strong>ioni con clientela. Il valore nozionale dei derivati con clientela ammonta a 480.241 m<strong>il</strong>ioni,<br />

di cui 465.933 m<strong>il</strong>ioni plain van<strong>il</strong>la (per un fair value di 25.675 m<strong>il</strong>ioni) e 14.308 m<strong>il</strong>ioni derivati strutturati (per un fair value di 264 m<strong>il</strong>ioni). Il valore<br />

nozionale dei derivati con controparti bancarie ammonta a 1.518.815 m<strong>il</strong>ioni (fair value 36.413 m<strong>il</strong>ioni), di cui 172.710 m<strong>il</strong>ioni riferib<strong>il</strong>i a derivati<br />

strutturati (fair value 1.805 m<strong>il</strong>ioni).<br />

La clientela ha complessivamente stipulato col Gruppo 1.430 contratti derivati strutturati esposti alla voce 20 “Attività finanziarie detenute per la<br />

negoziazione” dell’attivo patrimoniale.<br />

Il saldo della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione” del B<strong>il</strong>ancio Consolidato relativo ai contratti derivati ammonta a 65.391 m<strong>il</strong>ioni (per un<br />

nozionale di 1.780.658 m<strong>il</strong>ioni), di cui 23.410 m<strong>il</strong>ioni con clientela. Il valore nozionale dei derivati con clientela ammonta a 234.531 m<strong>il</strong>ioni, di cui<br />

225.673 m<strong>il</strong>ioni plain van<strong>il</strong>la (per un fair value di 23.123 m<strong>il</strong>ioni) e 8.858 m<strong>il</strong>ioni derivati strutturati (per un fair value di 287 m<strong>il</strong>ioni). Il valore nozionale<br />

dei derivati con controparti bancarie ammonta a 1.546.127 m<strong>il</strong>ioni (fair value 41.981 m<strong>il</strong>ioni), di cui 119.676 m<strong>il</strong>ioni riferib<strong>il</strong>i a derivati strutturati (fair<br />

value 1.567 m<strong>il</strong>ioni).<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 185


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

Sezione 2 - Rischi di mercato<br />

Il rischio di mercato deriva dall’effetto che variazioni nelle variab<strong>il</strong>i di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono<br />

generare sul valore economico del portafoglio del Gruppo, dove quest’ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio<br />

di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l’operatività connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le<br />

scelte di investimento strategiche. La gestione del rischio di mercato nel gruppo <strong>UniCredit</strong> ricomprende, perciò, tutte le attività connesse con le<br />

operazioni di tesoreria e di gestione della struttura patrimoniale, sia nella Capogruppo, sia nelle singole società che compongono <strong>il</strong> Gruppo stesso.<br />

Al fine di semplificare la struttura di vertice della Banca e della governance, salvaguardando nel contempo la dimensione divisionale e rinforzando<br />

quella geografica, nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 14 Dicembre 2010, sono state deliberate delle modifiche al modello organizzativo<br />

della Banca.<br />

Conseguentemente, nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 22 febbraio 2011 è stata deliberata la riorganizzazione delle funzioni di Risk<br />

Management al fine di recepire, in particolare, la maggiore “focalizzazione geografica”.<br />

Il modello in essere garantisce la capacità di indirizzo, coordinamento e controllo di alcuni rischi aggregati (cosiddetti Portfolio Risks), tramite centri di<br />

responsab<strong>il</strong>ità dedicati (Portfolio Risk Managers), interamente focalizzati e specializzati su tali rischi, in ottica di Gruppo ed interdivisionale.<br />

In base a tale riorganizzazione le strutture di primo riporto al “<strong>Group</strong> Risk Management”, dedicate al governo dei rischi di mercato, sono:<br />

• “<strong>Group</strong> Trading Risks”, per quanto concerne <strong>il</strong> rischio di mercato relativo alle posizioni presenti nel Trading Book;<br />

• “<strong>Group</strong> Balance Sheet & Liquidity Risk”, per quanto concerne <strong>il</strong> rischio di mercato relativo al Banking Book.<br />

Rischio di Mercato - Portafoglio di Negoziazione<br />

Strategie e Processi di Gestione del Rischio<br />

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo stab<strong>il</strong>isce le linee guida strategiche per l’assunzione dei rischi di mercato definendo, in funzione della<br />

propensione al rischio e degli obiettivi di creazione di valore in rapporto ai rischi assunti, l’allocazione del capitale per la Capogruppo stessa e per le<br />

società controllate.<br />

Il <strong>Group</strong> Risk Committee ha funzione consultiva e propositiva circa le decisioni dell’Amministratore Delegato e nella definizione di proposte<br />

dell’Amministratore Delegato al Consiglio di Amministrazione sui seguenti temi:<br />

• “risk appetite” di Gruppo inclusi obiettivi di capitalizzazione, criteri di allocazione del capitale, capacità di assunzione del rischio, “cost of equity” e<br />

politica dei dividendi nonché limiti di capitale interno;<br />

• strategie generali per l’ottimizzazione dei rischi, linee guida generali e politiche generali per la gestione dei rischi di Gruppo;<br />

• modelli interni per la misurazione di tutte le tipologie di rischio ai fini del calcolo del capitale di vig<strong>il</strong>anza;<br />

• struttura dei limiti per tipologia di rischio;<br />

• politiche strategiche e piani di funding.<br />

Allo stesso modo delibera in merito a:<br />

• la definizione delle linee guida relative alle politiche finanziarie di Gruppo (strategie di gestione dell’attivo e del passivo, incluso <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o della duration<br />

a livello Gruppo);<br />

• l’allocazione del rischio alle Business Unit ed alle Entità, linee guida e strategie specifiche relative ai rischi e conseguente definizione dei limiti per <strong>il</strong><br />

raggiungimento degli obiettivi in termini di risk appetite e limiti per tipologia di rischio;<br />

• metodi per la misurazione e controllo dei rischi aggregati di Gruppo (derivanti dalla aggregazione delle singole tipologie di rischio);<br />

• linee guida, policies e strategie per <strong>il</strong> rischio immob<strong>il</strong>iare, <strong>il</strong> rischio su investimenti finanziari ed <strong>il</strong> rischio di business;<br />

• i piani di intervento in caso di aspetti critici evidenziati dai report di validazione iniziali e nel tempo;<br />

• tematiche inerenti l’implementazione della normativa nota come “Bas<strong>il</strong>ea 2” così come le relative attività di progetto ed i processi.<br />

Il <strong>Group</strong> Risk Committee è composto dai seguenti membri: Amministratore Delegato (Presidente del Comitato), Vice Direttori Generali, Chief Risk Officer<br />

(presiede <strong>il</strong> Comitato in assenza dell’Amministratore Delegato), Chief Financial Officer, <strong>il</strong> Responsab<strong>il</strong>e Legal & Compliance, <strong>il</strong> Responsab<strong>il</strong>e CEE Division<br />

Program ed <strong>il</strong> Responsab<strong>il</strong>e delle Risorse Umane. Il Responsab<strong>il</strong>e della Direzione Internal Audit partecipa inoltre al <strong>Group</strong> Risk Committee in qualità di<br />

uditore senza diritto di voto.<br />

Struttura ed Organizzazione della funzione di Risk Management<br />

Con riferimento al governo dei rischi di trading book ovvero <strong>il</strong> rischio di mercato originato dalle funzioni del Gruppo autorizzate a gestire posizioni di trading,<br />

è stato costituito <strong>il</strong> “<strong>Group</strong> Trading Risks” department, responsab<strong>il</strong>e di governare e controllare tali rischi a livello di Gruppo, attraverso la definizione delle<br />

strategie e dei limiti, la redazione della normativa di Gruppo in materia, <strong>il</strong> monitoraggio della relativa implementazione presso le Entità del Gruppo, lo<br />

sv<strong>il</strong>uppo di metodologie per la misurazione di tali rischi, lo svolgimento delle attività di stress-test e l’analisi del portafoglio.<br />

Il citato department è inoltre responsab<strong>il</strong>e di coordinare managerialmente, per <strong>il</strong> perimetro di competenza, le corrispondenti funzioni presso le Entità del<br />

Gruppo, secondo quanto previsto dalle Normative interne (“GMGR 6 ” e “GMGR Evolution”) e di indirizzare la scelta delle corrette metodologie/modelli di<br />

pricing degli strumenti finanziari, attraverso <strong>il</strong> coordinamento delle attività per lo sv<strong>il</strong>uppo delle “librerie di pricing” e per l’integrazione delle stesse nei<br />

sistemi di front office.<br />

6. <strong>Group</strong> Managerial Golden Rules.<br />

186 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Tale presidio è garantito attraverso una struttura organizzativa del department che si articola, in particolare, nelle seguenti unit:<br />

• “<strong>Group</strong> Market Risk Management”, responsab<strong>il</strong>e di:<br />

- coordinare <strong>il</strong> processo iterativo (in cooperazione con le funzioni di Market Risk delle Entità del Gruppo) per la definizione dell’insieme di limiti<br />

globali e granulari da sottoporre, per approvazione, ai Comitati ed Organi decisionali competenti, a livello locale e di Capogruppo;<br />

- monitorare giornalmente i limiti globali e granulari attivando i processi di escalation in caso di raggiungimento/superamento dei limiti, identificando<br />

inoltre le corrette contromisure e/o azioni di mitigazione, ove necessario;<br />

- analizzare <strong>il</strong> conto economico giornaliero, sulla base dei report forniti dalle Entità del Gruppo;<br />

- definire le metodologie per IPV 7 e FVA 8 da far adottare alle Entità del Gruppo.<br />

• “Products Evaluation Special Projects & Support”, responsab<strong>il</strong>e di:<br />

- definire <strong>il</strong> programma di stress test, attraverso la definizione di nuovi scenari, l’aggregazione dei risultati degli stress test forniti dalle Entità del<br />

Gruppo, l’analisi dei risultati degli stress test e l’identificazione delle adeguate azioni correttive (es. azioni di mitigazione del rischio, costituzione di<br />

nuovi scenari);<br />

- assicurare <strong>il</strong> reporting sui rischi di mercato, fornendo una rappresentazione aggiornata, a livello di Gruppo, dei rischi in oggetto, sia in scenari<br />

normali che in scenari di stress.<br />

• “Market Risk Policies Methodologies & Architecture ” responsab<strong>il</strong>e di:<br />

- sv<strong>il</strong>uppare metodologie per la gestione dei rischi di mercato (ad esempio VaR, Stressed VaR, Incremental Risk Charge, Comprehensive Risk<br />

Measure, Credit Counterparty Risk, Expected Positive Exposure, etc.) garantendo coerenza di modelli all’interno del Gruppo;<br />

- provvedere alla redazione della normativa di Gruppo in materia di rischi di trading;<br />

- verificare la coerenza delle policy operative in materia di rischi di mercato definite dalle Entità del Gruppo con le strategie e con la normativa di<br />

Gruppo definite dal “<strong>Group</strong> Trading Risks” department;<br />

- monitorare, secondo le modalità definite dalla regolamentazione interna, l’approvazione e l’implementazione presso le Entità del Gruppo della<br />

normativa di Gruppo in materia di rischio di mercato;<br />

- monitorare i risultati di back testing svolti dalle Entità e del back testing consolidato.<br />

Ruolo dei Comitati<br />

In relazione al governo dei rischi di mercato, i Comitati responsab<strong>il</strong>i in materia sono i seguenti:<br />

- <strong>Group</strong> Risk Committee;<br />

- <strong>Group</strong> Market Risk Committee;<br />

- <strong>Group</strong> Assets & Liab<strong>il</strong>ities Committee.<br />

Il “<strong>Group</strong> Risk Committee” è responsab<strong>il</strong>e per le decisioni strategiche sui rischi a livello di Gruppo. Propone al Consiglio di Amministrazione la struttura<br />

dei limiti per tipologia di rischio.<br />

Il “<strong>Group</strong> Market Risk Committee” è responsab<strong>il</strong>e per <strong>il</strong> monitoraggio dei rischi di mercato a livello di Gruppo, per la valutazione dell’impatto delle<br />

transazioni - approvate dai competenti Organi - che influiscono in maniera significativa sul prof<strong>il</strong>o complessivo del portafoglio del rischio di mercato,<br />

per la presentazione al “<strong>Group</strong> Risk Committee” per approvazione o informativa, di strategie relative al rischio di mercato, policy, metodologie e limiti<br />

nonché della reportistica periodica sul portafoglio del rischio di mercato.<br />

Il Comitato è responsab<strong>il</strong>e inoltre di garantire la coerenza delle policy, metodologie e prassi operative riguardo al rischio di mercato, nelle diverse<br />

Divisioni, Business Unit ed Entità. Controlla e monitora <strong>il</strong> <strong>Group</strong> market risk portfolio.<br />

Il “<strong>Group</strong> Assets and Liab<strong>il</strong>ities Committee” è responsab<strong>il</strong>e per <strong>il</strong> monitoraggio del rischio di liquidità, di cambio (FX) e di tasso d’interesse del banking<br />

book, per la presentazione al “<strong>Group</strong> Risk Committee”, a fini informativi e/o di approvazione, delle strategie per la gestione di asset e liab<strong>il</strong>ities - inclusi<br />

i prof<strong>il</strong>i di duration - e della visione complessiva del posizionamento di Gruppo in termini di ALM, nonché delle strategie, policy, metodologie e limiti per<br />

i rischi di liquidità, cambio e tasso d’interesse del banking book.<br />

Il Comitato è inoltre responsab<strong>il</strong>e di assicurare la coerenza di politiche, metodologie e prassi operative per i rischi di liquidità, di cambio e di tasso<br />

d’interesse di banking book nell’ambito dei diversi Regional Liquidity Center, Divisioni, Business Unit ed Entità, con l’obiettivo di ottimizzare l’ut<strong>il</strong>izzo<br />

delle risorse finanziarie quali liquidità e capitale e di riconc<strong>il</strong>iare la richiesta delle stesse con le strategie di business nell’ambito dell’intero Gruppo.<br />

Monitora inoltre l’evoluzione degli asset e liab<strong>il</strong>ities per l’intero Gruppo e l’esecuzione del piano di funding. Analizza l’impatto delle osc<strong>il</strong>lazioni dei tassi<br />

di interesse, dei vincoli di liquidità e le esposizioni ai cambi.<br />

Ambito di applicazione e caratteristiche dei sistemi di misurazione e di reporting del rischio<br />

Nel corso della prima metà del 2011 è proseguito lo sv<strong>il</strong>uppo e ampliamento dei modelli esistenti nella direzione di una sempre più accurata<br />

rappresentazione dei prof<strong>il</strong>i di rischio propri di portafogli di prodotti finanziari complessi.<br />

Il monitoraggio di detti prof<strong>il</strong>i di rischio è stato reso ancor più efficace e tempestivo attraverso l’introduzione di limiti di rischio granulari che si<br />

aggiungono a quelli di VaR in relazione alle principali attività dell’investment banking.<br />

7. Independent Price Verification.<br />

8. Fair Value Adjustment.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 187


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

Alla stessa stregua, sempre nell’ottica di un perseguimento di valutazioni di prodotto/portafoglio ispirate ai più rigorosi principi di prudenzialità, sono<br />

state raffinate e rese più incisive le metodologie per l’appostazione di riserve di valutazione sui prodotti di credito, con un focus particolare in merito a<br />

quelli strutturati.<br />

All’interno del contesto organizzativo descritto in precedenza, la politica seguita dal gruppo <strong>UniCredit</strong> nell’ambito del market risk management è<br />

finalizzata ad una progressiva adozione ed ut<strong>il</strong>izzo di principi, regole e processi comuni in termini di propensione al rischio, definizione dei limiti,<br />

sv<strong>il</strong>uppo dei modelli, pricing e disamina dei modelli di rischio.<br />

Il dipartimento Market Risk Management è specificamente chiamato a garantire che principi, regole e processi siano in linea con la miglior prassi di<br />

settore e coerenti con le norme e gli usi dei diversi paesi in cui vengono applicati.<br />

Il principale strumento ut<strong>il</strong>izzato dal gruppo <strong>UniCredit</strong> per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è <strong>il</strong> Value at Risk (VaR),<br />

calcolato secondo l’approccio della simulazione storica. In questa fase di convergenza, tuttavia, alcune società appartenenti al Gruppo usano ancora un<br />

approccio simulativo di tipo Monte Carlo.<br />

In aggiunta ai limiti di VaR, ulteriori specifiche limitazioni di rischio per la Divisione CIB sono definite in termini di:<br />

1. “Loss Warning Levels” che sono definiti come <strong>il</strong> P&L Economico Accumulato su un periodo di 60 giorni a livello di soggetto che assume rischio.<br />

Questi si applicano alla Divisione e alle società che ne fanno parte.<br />

2. “Stress Test Warning Levels” che rappresentano la massima perdita economica che <strong>il</strong> Gruppo è pronto ad accettare come scaturisce da uno<br />

Scenario di Stress Test “pivot”. Questo è lo scenario definito dal Market Risk Management come via via <strong>il</strong> più appropriato secondo le condizioni di<br />

mercato attese e le caratteristiche di rischio prevelenti di portafoglio. Questi si applicano alla Divisione e alle società che ne fanno parte.<br />

Il proposito è quello di individuare esposizioni che possono minacciare i risultati economici di Gruppo e mettere in forse la sostenib<strong>il</strong>ità del modello di<br />

business attraverso l’acquisizione di uno specifico focus sui rischi di secondo ordine (non linearità) che normalmente non sono catturati dal VaR ma<br />

possono a loro volta generare perdite reali in determinate condizioni.<br />

3. “Granular Market Limits” che sono definiti per le principali linee di business/desk. Essi esistono indipendentemente, ma operano di concerto con i<br />

limiti al Rischio di Mercato e operano in modo consolidato attraverso le diverse società della divisione, se applicab<strong>il</strong>i. Al fine di controllare in maniera<br />

più efficace e più specifica differenti tipi di rischio, “desk” e prodotti, questi limiti sono generalmente associati a sensitività granulari oppure a<br />

scenari di stress.<br />

Politiche di copertura e di attenuazione del rischio<br />

Incontri su base settimanale si svolgono a livello del top management della Divisione CIB per discutere i principali fattori di rischio che determinano <strong>il</strong><br />

risultato economico di portafoglio.<br />

Su base mens<strong>il</strong>e un insieme di indicatori di rischio è fornita al <strong>Group</strong> Risk Committee attraverso l’Enterprise Risk Management Report. Questi includono<br />

gli ut<strong>il</strong>izzi di VaR, Greche e risultati degli Stress tests.<br />

Allo stesso tempo i superamenti dei limiti sono riportati sia al <strong>Group</strong> Market Risk Committee che al <strong>Group</strong> Risk Committee, laddove <strong>il</strong> processo di<br />

“escalation” è normato dalla Policy Speciale sulla Gestione dei Limiti del Rischio di Mercato delle attività di Trading che definisce la natura delle varie<br />

soglie/limiti applicati come gli organismi competenti da coinvolgere per stab<strong>il</strong>ire <strong>il</strong> più appropriato piano di azione per ricondurre le esposizioni nei limiti<br />

approvati.<br />

Se richiesto un focus è fornito di volta in volta sull’attività di specifici ambiti di business al fine di assicurare <strong>il</strong> più elevato livello di comprensione e di<br />

discussione dei rischi in date aree che sono ritenute meritevoli di particolare attenzione.<br />

Modello interno per rischio di prezzo, tasso di interesse e cambio del portafoglio di negoziazione di vig<strong>il</strong>anza<br />

All’interno del contesto organizzativo descritto in precedenza, la politica seguita dal gruppo <strong>UniCredit</strong> nell’ambito del market risk management - e in<br />

particolare in materia di gestione del tasso di interesse - è finalizzata ad una progressiva adozione ed ut<strong>il</strong>izzo di principi, regole e processi comuni in<br />

termini di propensione al rischio, definizione dei limiti, sv<strong>il</strong>uppo dei modelli, pricing e disamina dei modelli di rischio.<br />

Il dipartimento <strong>Group</strong> Trading Risks è specificamente chiamato a garantire che principi, regole e processi siano in linea con la miglior prassi di settore<br />

e coerenti con le norme e gli usi dei diversi paesi in cui vengono applicati.<br />

Il principale strumento ut<strong>il</strong>izzato dal gruppo <strong>UniCredit</strong> per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è <strong>il</strong> Value at Risk (VaR),<br />

calcolato secondo l’approccio della simulazione storica.<br />

Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell’andamento dei prezzi di mercato su di un<br />

opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione empirica di ut<strong>il</strong>i/perdite che ne deriva viene analizzata per determinare l’effetto di<br />

movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percent<strong>il</strong>e corrispondente all’intervallo di confidenza fissato, rappresenta<br />

188 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


la misura di VaR. I parametri ut<strong>il</strong>izzati per <strong>il</strong> calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza del 99%; orizzonte temporale di 1 giorno;<br />

aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione di 500 giorni. L’ut<strong>il</strong>izzo di un orizzonte temporale di 1 giorno consente un<br />

confronto immediato con gli ut<strong>il</strong>i/perdite realizzati.<br />

Ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali, è stato autorizzato l’ut<strong>il</strong>izzo completo del metodo dei modelli interni basato sul VaR per UCB AG (<strong>UniCredit</strong><br />

Bank AG) e BA AG (<strong>UniCredit</strong> Bank Austria AG). Nelle funzioni di calcolo del capitale, <strong>UniCredit</strong> S.p.A. si avvale invece del metodo standardizzato per <strong>il</strong><br />

calcolo dei requisiti patrimoniali relativi alle posizioni di negoziazione relative alla Capogruppo, a UCI Ireland (<strong>UniCredit</strong> Bank Ireland Plc) e a Bank Pekao<br />

SA. Nell’ottica della progressiva estensione del metodo dei modelli interni a tutte le società del Gruppo, <strong>il</strong> VaR è tuttavia già ut<strong>il</strong>izzato per la gestione del<br />

rischio di mercato anche in queste ultime società. Il metodo di misurazione standardizzato viene inoltre applicato al calcolo dei coefficienti patrimoniali<br />

di copertura del rischio di detenzione dell’esposizione di banking book in valute estere per le controllate che non conducono attività di trading.<br />

A prescindere dall’ut<strong>il</strong>izzo nel calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato, i modelli interni vengono applicati a tutte le posizioni ricomprese<br />

nel portafoglio di negoziazione al fine di condurre una verifica a posteriori (c.d. “back testing”), tramite la comparazione costante delle misure VaR<br />

giornaliere della banca con i profitti o le perdite giornalieri successivi. Tale verifica consiste nel confrontare la perdita attesa stimata con i dati di “clean<br />

P&L”, ovvero le variazioni simulate nel valore di portafoglio che si riscontrerebbero nel caso in cui le posizioni in chiusura di giornata rimanessero<br />

invariate.<br />

I portafogli di negoziazione sono sottoposti a Stress test in base ad un’ampia serie di scenari ai fini di managerial reporting, descritti nel successivo<br />

paragrafo 2.9. A seconda delle normative nazionali, alcuni scenari pertinenti sono inoltre oggetto di rendicontazione regolamentare trimestrale. Vengono<br />

inoltre considerate misure di rischio sostitutive, vale a dire sensitivity, scenari di stress definiti o l’indicazione di importi nominali, che vengono incluse<br />

nella rendicontazione regolamentare al fine di consentire la stima di rischi non coperti dalla simulazione VaR del modello interno UCB AG.<br />

Per ciò che riguarda le politiche e le procedure interne di analisi di scenario (c.d. “stress testing”), si è deciso di affidare alle singole legal entity le<br />

modalità con cui effettuare tali prove di stress. A livello complessivo, tuttavia, è stato individuato un set di scenari, comuni a tutte le realtà appartenenti<br />

al Gruppo, da applicare congiuntamente alla totalità delle posizioni, per verificare mens<strong>il</strong>mente l’impatto potenziale che tali scenari potrebbero avere sul<br />

portafoglio di negoziazione globale.<br />

Vengono di seguito riportati i dati di VaR relativamente all’intero complesso dei rischi di mercato riferib<strong>il</strong>i al portafoglio di negoziazione definito sulla<br />

base delle responsab<strong>il</strong>ità manageriali. Si consideri che per BA <strong>Group</strong> e UCB AG tutti i valori riportati sono calcolati con <strong>il</strong> nuovo modello interno.<br />

Nell’aggregare i vari prof<strong>il</strong>i di rischio delle diverse unità di risk taking che compongono <strong>il</strong> Gruppo, nel calcolo della rischiosità complessiva è stata<br />

trascurata - per ragioni di tipo prudenziale - la diversificazione riveniente dalle posizioni di società appartenenti al Gruppo le quali adottano differenti<br />

modelli interni.<br />

La tabella seguente <strong>il</strong>lustra <strong>il</strong> VaR per <strong>il</strong> rischio complessivo del portafoglio di negoziazione. Come spiegato <strong>il</strong> gruppo <strong>UniCredit</strong> ut<strong>il</strong>izza un modello<br />

interno di tipo VaR a fini di controllo del rischio di mercato derivante dal portafoglio di negoziazione. Il VaR è una metrica unica e consente pertanto<br />

una quantificazione complessiva del rischio di mercato, rendendo superflua una scomposizione dello stesso nelle componenti di rischio di tasso di<br />

interesse, rischio di prezzo e rischio di cambio.<br />

Rischiosità del portafoglio di negoziazione - 30 giugno 2011<br />

VaR giornaliero portafoglio di negoziazione (m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

2011<br />

2010<br />

30.06.2011<br />

MEDIA MASSIMO MINIMO MEDIA<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A. 2,8 2,3 3,9 1,1 2,6<br />

UCI - Irlanda 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2<br />

Fineco Bank 0,3 0,2 0,3 0,1 0,2<br />

Bank Pekao SA 0,8 0,6 0,9 0,4 0,8<br />

BA <strong>Group</strong> 5,4 11,4 15,1 5,4 10,4<br />

UCB AG 25,7 23,5 34,8 16,8 26,8<br />

Totale gruppo <strong>UniCredit</strong> 1 34,3 38,2 49,2 31,3 41,0<br />

1. Il VaR totale è la somma dei valori di VaR individuali, senza prendere in considerazione alcun effetto di diversificazione tra i membri del gruppo.<br />

Evoluzione del rischio<br />

Nel primo semestre 2011 l’esposizione al rischio di mercato del gruppo <strong>UniCredit</strong> è rimasta relativamente stab<strong>il</strong>e, sebbene si sia riscontrata una<br />

certa ripresa della volat<strong>il</strong>ità dei credit spread che ancora costituiscono <strong>il</strong> principale fattore di rischio caratterizzante l’intera esposizione. La volat<strong>il</strong>ità<br />

ha riguardato peraltro anche gli altri fattori di rischio (tassi d’interesse, corsi azionari e tassi di cambio). Allo stesso tempo è proseguita la strategia di<br />

graduale riduzione dell’esposizione sui portafogli di attività c.d. “non core” in linea con gli obiettivi fissati.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 189


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

Si riportano, inoltre, i grafici con le analisi di back-testing relativi ai rischi di mercato del trading book, nei quali i dati di VaR degli ultimi dodici mesi<br />

sono confrontati con i risultati teorici di “profit and loss” per ciascuna principale unità “risk-taker”:<br />

UCB AG<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

-10<br />

-20<br />

-30<br />

-40<br />

-50<br />

-60<br />

-70<br />

-80<br />

2010-07-01<br />

2010-07-29<br />

2010-08-26<br />

2010-09-23<br />

2010-10-21<br />

2010-11-18<br />

2010-12-16<br />

2011-01-13<br />

2011-02-10<br />

2011-03-10<br />

2011-04-07<br />

2011-05-05<br />

2011-06-02<br />

2011-06-30<br />

P&L<br />

UCB AG VaR<br />

In UCB AG non si sono verificati sconfinamenti nel primo semestre 2011.<br />

BA AG<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

-10<br />

-20<br />

-30<br />

-40<br />

-50<br />

-60<br />

2010-07-01<br />

2010-07-22<br />

2010-08-12<br />

2010-09-02<br />

2010-09-23<br />

2010-10-14<br />

2010-11-04<br />

2010-11-25<br />

2010-12-16<br />

2011-01-06<br />

2011-01-27<br />

2011-02-17<br />

2011-03-10<br />

2011-03-31<br />

2011-04-21<br />

2011-05-12<br />

2011-06-02<br />

2011-06-23<br />

P&L<br />

BA <strong>Group</strong>'s VaR<br />

In BA AG non si sono verificati sconfinamenti nel primo semestre 2011.<br />

190 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


2.1 Rischio di tasso di interesse - Portafoglio di negoziazione di vig<strong>il</strong>anza<br />

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA<br />

A. Aspetti generali<br />

Il rischio di tasso di interesse relativo al portafoglio di negoziazione deriva da posizioni finanziarie assunte dai centri specialistici di detenzione del<br />

rischio di mercato del Gruppo entro i limiti e le autonomie assegnati. A prescindere dall’ut<strong>il</strong>izzo dei modelli interni nel calcolo dei requisiti patrimoniali,<br />

le posizioni di rischio nel Gruppo sono monitorate e soggette a limiti attribuiti ai portafogli sulla base delle responsab<strong>il</strong>ità manageriali e non puramente<br />

su criteri regolamentari.<br />

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio<br />

Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’<strong>il</strong>lustrazione delle metodologie ut<strong>il</strong>izzate per l’analisi<br />

della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai modelli interni.<br />

Il Gruppo procede con periodicità settimanale al calcolo di sensitivity analysis, intesa come effetto di conto economico conseguente alla variazione<br />

di valore di singoli fattori di rischio o di più fattori di rischio dello stesso tipo. Questa analisi è condotta sull’intero portafoglio della divisione CIB<br />

(portafoglio di negoziazione e portafoglio bancario), in quanto racchiude una porzione significativa del portafoglio di negoziazione ed è soggetto alle<br />

maggiori variazioni nel corso dell’anno. I risultati sono riportati al top management su base settimanale.<br />

In aggiunta alla sensitivity degli strumenti finanziari rispetto alle variazioni del fattore di rischio sottostante si procede altresì al calcolo della sensitivity<br />

rispetto alla volat<strong>il</strong>ità di tassi di interesse ipotizzando, in particolare, una variazione negativa del 30% e positiva del 50% delle curve o matrici di volat<strong>il</strong>ità.<br />

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA<br />

La sensitivity ai tassi di interesse è calcolata ipotizzando sia movimenti paralleli (“parallel shift”) delle curve di tasso, sia variazioni della relativa inclinazione.<br />

Per quanto riguarda i movimenti paralleli si analizzano gli effetti conseguenti a movimenti delle principali curve per ±1punto base, ±10pb, ±100pb.<br />

Ad uno spostamento della curva di 1pb, viene calcolata la sensitivity in corrispondenza di diversi time-bucket.<br />

Per quanto riguarda le variazioni nell’inclinazione delle curve dei tassi, si riporta la sensitivity a variazioni delle stesse sia in senso orario (“clockwise turning”<br />

- Turn CW ), rappresentativa di un incremento dei tassi a breve termine e di una contemporanea diminuzione di quelli a lungo termine, sia in senso antiorario<br />

(“counter-clockwise turning” - Turn CCW ), rappresentativa di una diminuzione dei tassi a breve e di un corrispondente incremento di quelli a lungo termine.<br />

In particolare, la rotazione oraria e anti-oraria attualmente implementata prevede rispettivamente le seguenti variazioni in termini assoluti:<br />

• +50pb/-50pb in corrispondenza del bucket a 1 giorno;<br />

• 0pb in corrispondenza del bucket a 1 anno;<br />

• -50pb/+50pb in corrispondenza del bucket a 30 anni e oltre;<br />

• per bucket compresi tra quelli indicati, lo spostamento da applicare è ricavato per interpolazione lineare.<br />

(m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

TASSI<br />

DI<br />

INTERESSE<br />

+ 1 BPS<br />

INFERIORE<br />

A 3 MESI<br />

+ 1 BPS<br />

DA 3 MESI<br />

A 1 ANNO<br />

+ 1 BPS<br />

DA 1 A 2<br />

ANNI<br />

+ 1 BPS<br />

DA 2 A 5<br />

ANNI<br />

+ 1 BPS<br />

DA 5 A 10<br />

ANNI<br />

+ 1 BPS<br />

OLTRE 10<br />

ANNI<br />

+ 1 BPS<br />

TOTALE - 100 BPS - 10 BPS + 10 BPS + 100 BPS CW CCW<br />

Totale 0,5 0,1 0,3 0,2 - 0,7 0,5 0,9 - 67,6 - 3,5 6,0 106,7 - 13,8 4,7<br />

di cui: EUR 0,7 0,1 0,2 0,1 - 0,6 0,3 0,8 - 63,6 - 9,1 10,7 102,4 - 3,3 0,5<br />

USD - 0,1 - 0,0 0,2 0,0 0,0 0,1 0,1 - 17,2 - 1,3 1,2 10,8 - 8,6 2,9<br />

GBP - 0,0 0,0 - 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 - 7,7 - 0,6 0,6 5,8 - 1,9 1,9<br />

CHF - 0,0 - 0,0 - 0,0 0,0 - 0,2 0,2 - 0,0 - 4,0 0,3 - 0,3 - 3,4 - 3,8 3,1<br />

JPY - 0,0 0,0 - 0,0 0,0 - 0,0 0,0 - 0,0 26,9 7,2 - 6,2 - 9,2 3,1 - 3,0<br />

Per quanto concerne l’effetto della volat<strong>il</strong>ità dei tassi di interesse, l’EUR rimane <strong>il</strong> principale fattore di rischio. Rispetto ai valori di fine anno 2010, lo<br />

scenario caratterizzato da una riduzione del 30% di volat<strong>il</strong>ità produrrebbe un profitto ipotetico di 15,1 m<strong>il</strong>ioni di EUR invece di 4,9 m<strong>il</strong>ioni di EUR.<br />

Lo scenario caratterizzato da un aumento del 50% di volat<strong>il</strong>ità produrrebbe un profitto ipotetico di 34,1 m<strong>il</strong>ioni di EUR invece di 16,7 m<strong>il</strong>ioni di EUR.<br />

(m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

- 30% + 50%<br />

Tassi di interesse 15,1 34,1<br />

di cui: EUR 14,7 33,6<br />

USD 0,0 1,2<br />

GBP 0,1 - 0,2<br />

CHF - 0,0 0,3<br />

JPY 0,1 - 0,1<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 191


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

2.2 Rischio di tasso di interesse - Portafoglio bancario<br />

INFORMAZIONE DI NATURA QUALITATIVA<br />

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse<br />

Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:<br />

• sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli ut<strong>il</strong>i della banca (cash flow risk);<br />

• sul valore attuale netto delle attività e delle passività, impattando sul valore attuale dei cash flow futuri (fair value risk).<br />

Il Gruppo misura e monitora ogni giorno <strong>il</strong> rischio di tasso di interesse. La stima delle posizioni per <strong>il</strong> rischio di tasso di interesse include delle ipotesi<br />

per le attività e le passività che non hanno una scadenza ben definita, come ad esempio i depositi a vista.<br />

Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dall’operatività commerciale e dalle scelte di investimento strategiche<br />

(banking book).<br />

La sensitivity del margine di interesse, calcolata nell’ipotesi di uno shock parallelo ed istantaneo della curva dei tassi di interesse di +100 punti base,<br />

ammonta a 94 m<strong>il</strong>ioni di euro (-311 m<strong>il</strong>ioni in caso di riduzione) alla fine del primo semestre 2011. Sebbene la sensitivity sia minore rispetto al valore<br />

di fine anno, questa può essere spiegata in larga misura da miglioramenti nalla misurazione delle posizioni. Si precisa che tale misura evidenzia<br />

l’effetto delle variazioni dei tassi sul portafoglio oggetto di misurazione, escludendo ipotesi circa i futuri cambiamenti nel mix delle attività e passività.<br />

Al 30 giugno 2011 la sensitivity del valore economico del patrimonio, ad una variazione istantanea e parallela dei tassi (parallel shift) di +1 pb, è pari a<br />

1 m<strong>il</strong>ione 9 .<br />

Le misurazioni includono una stima del fenomeno del rimborso anticipato (prepayment) e della rischiosità generata dalle poste a vista con clientela, le<br />

cui caratteristiche di stab<strong>il</strong>ità e di reattività parziale e ritardata alla variazione dei tassi di interesse sono state analizzate su un’ampia serie storica.<br />

Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:<br />

• repricing risk: rischio derivante dai mismatch temporali di riprezzamento delle attività e passività della banca. Tali mismatch comportano un rischio<br />

legato alla curva dei tassi. Tale rischio è relativo all’esposizione della banca rispetto a variazioni, nell’inclinazione e nella forma, della curva dei tassi<br />

d’interesse. Un rischio collegato è <strong>il</strong> basis risk. Tale rischio deriva dall’imperfetta correlazione nei cambiamenti dei tassi attivi e passivi su differenti<br />

strumenti che possono anche presentare caratteristiche di riprezzamento sim<strong>il</strong>i;<br />

• optional risk: rischio derivante da opzioni implicitamente o esplicitamente presenti nelle posizioni di banking book.<br />

La struttura dei limiti comprende la misura della sensitività sia del valore attuale netto che del margine d’interesse. Inoltre sono stab<strong>il</strong>ite soglie in<br />

termini di VaR al fine di misurare <strong>il</strong> rischio aggregato del trading e del banking book. Il VaR è calcolato ut<strong>il</strong>izzando la metodologia descritta a proposito<br />

del portafoglio di negoziazione, sulla base di sensitivities alle variazioni dei tassi di interesse calcolate tenendo conto delle informazioni rivenienti dai<br />

modelli comportamentali.<br />

2.3 - Rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vig<strong>il</strong>anza<br />

INFORMAZIONE DI NATURA QUALITATIVA<br />

A. Aspetti generali<br />

In analogia con quanto già descritto in precedenza, la rischiosità di prezzo riferita ad azioni, commodity, OICR e relativi prodotti derivati presenti<br />

nel portafoglio di negoziazione, origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo entro i limiti e le<br />

autonomie assegnati.<br />

Il rischio di prezzo derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali che di relative value<br />

attraverso la compravendita diretta di titoli, derivati regolamentati e OTC e <strong>il</strong> ricorso al security lending. Strategie di trading di volat<strong>il</strong>ità sono perseguite<br />

ut<strong>il</strong>izzando opzioni e derivati complessi.<br />

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio<br />

Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’<strong>il</strong>lustrazione delle metodologie ut<strong>il</strong>izzate per l’analisi<br />

della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai modelli interni. L’analisi di sensitivity è condotta sull’intero<br />

portafoglio della divisione CIB (portafoglio di negoziazione e portafoglio bancario), in quanto racchiude una porzione significativa del portafoglio di<br />

negoziazione ed è soggetto alle maggiori variazioni nel corso dell’anno.<br />

9. Escluse UC Leasing, UC Factoring e altre società minori.<br />

192 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


INFORMAZIONE DI NATURA QUANTITATIVA<br />

La sensitivity rispetto ai corsi azionari è espressa in due modalità:<br />

• come “Delta cash-equivalent”, ovvero come controvalore in euro della quantità di sottostante che esporrebbe allo stesso rischio derivante dal<br />

portafoglio reale;<br />

• come risultato economico derivante dall’aumento e diminuzione dei prezzi spot del 1%, 5%, 10% e 20%.<br />

Il Delta cash-equivalent ed <strong>il</strong> Delta 1% (ovvero l’ impatto economico risultante dall’aumento dei prezzi spot dell’1%) sono calcolati sia dettagliatamente per<br />

regione geografica (immaginando che tutti i mercati azionari appartenenti a ciascuna regione siano perfettamente correlati) sia per totale (assumendo pertanto<br />

una perfetta correlazione fra tutti i mercati azionari). Le sensitivity rispetto a variazioni del 5%, 10% e 20% sono calcolate esclusivamente per totale.<br />

In aggiunta si procede anche al calcolo della sensitivity ai prezzi delle materie prime secondo i criteri sopra indicati. Quest’ultima, considerata la<br />

secondarietà dell’esposizione rispetto a quella verso le altre tipologie di rischio, è articolata in un’unica categoria.<br />

(m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

DELTA CASH-<br />

EQUIVALENT - 20% - 10% - 5% - 1% + 1% + 5% + 10% + 20%<br />

Azioni<br />

Tutti i mercati 2,7 - 5,8 2,4 1,3 - 0,0 0,0 - 0,3 - 5,5 - 25,6<br />

Europa 2,2 0,0<br />

USA - 21,5 - 0,2<br />

Giappone - 13,4 - 0,1<br />

Regno unito 4,2 0,0<br />

Svizzera 9,9 0,1<br />

CEE 2,0 0,0<br />

Altro 19,5 0,2<br />

Materie prime<br />

Tutti i mercati 12,2 - 2,4 - 1,2 - 0,6 - 0,1 0,1 0,6 1,2 2,4<br />

La sensitivity rispetto ad una flessione dei mercati azionari si è ridotta nella prima metà del 2011. La sensitivity rispetto alla volat<strong>il</strong>ità dei corsi azionari<br />

si è appiattita rispetto alla fine del 2010.<br />

(m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

- 30% + 50%<br />

Azioni - 15,3 - 15,4<br />

2.4 Rischio di prezzo - Portafoglio bancario<br />

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA<br />

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di prezzo<br />

Il rischio di prezzo del portafoglio bancario origina principalmente dalle partecipazioni detenute dalla Capogruppo e dalle sue controllate con finalità<br />

di stab<strong>il</strong>e investimento, nonché dalle quote di OICR non comprese nel portafoglio di negoziazione in quanto detenute anch’esse con finalità di stab<strong>il</strong>e<br />

investimento. Nell’assessment del più complessivo portafoglio bancario, anche questo tipo di rischio è tenuto in considerazione.<br />

2.5 Rischio di cambio - Portafoglio di negoziazione di vig<strong>il</strong>anza<br />

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA - PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA<br />

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio<br />

In analogia con quanto già descritto in precedenza, <strong>il</strong> rischio relativo ai tassi di cambio e relativi prodotti derivati presenti nel portafoglio di<br />

negoziazione, origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo entro i limiti e le autonomie assegnati.<br />

Il rischio derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali che di relative value attraverso la<br />

compravendita diretta di titoli, derivati regolamentati e OTC. Strategie di trading di volat<strong>il</strong>ità sono perseguite ut<strong>il</strong>izzando opzioni.<br />

Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’<strong>il</strong>lustrazione delle metodologie ut<strong>il</strong>izzate per l’analisi<br />

della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai modelli interni. L’analisi di sensitivity è condotta sull’intero<br />

portafoglio della divisione CIB (portafoglio di negoziazione e portafoglio bancario), in quanto racchiude una porzione significativa del portafoglio di<br />

negoziazione ed è soggetto alle maggiori variazioni nel corso dell’anno.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 193


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

INFORMAZIONE DI NATURA QUANTITATIVA - PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA<br />

La sensitivity rispetto al tasso di cambio valuta l’impatto economico risultante dall’apprezzamento e deprezzamento del 1%, 5% e del 10% di ciascuna<br />

valuta rispetto a tutte le altre. L’esposizione verso le diverse valute viene anche espressa come “Delta cash equivalent” in euro: questa rappresenta <strong>il</strong><br />

controvalore in euro della somma in valuta che esporrebbe allo stesso rischio di cambio derivante dal portafoglio reale.<br />

(m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

TASSI DI CAMBIO<br />

DELTA CASH-<br />

EQUIVALENT - 10% - 5% - 1% +1% +5% +10%<br />

EUR - 10,7 - 2,4 - 0,1 1,2 13,8 35,8<br />

USD - 165,0 32,9 12,8 2,1 - 1,7 - 7,0 - 27,0<br />

GBP - 92,7 18,2 8,5 1,0 - 0,9 - 9,3 - 23,3<br />

CHF 78,9 - 15,8 - 5,3 - 0,7 0,8 1,2 2,1<br />

JPY - 20,5 5,3 1,7 0,2 - 0,2 - 1,2 - 0,7<br />

Rispetto alla fine del 2010, l’esposizione alla volat<strong>il</strong>ità del CHF_EUR è diminuita, mentre l’esposizione rispetto all’EUR_USD è rimasta stab<strong>il</strong>e.<br />

(m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

- 30% +50%<br />

Tassi di cambio - 5,1 1,0<br />

di cui: EUR_USD 4,8 - 2,3<br />

CHF_EUR 1,2 1,0<br />

EUR_JPY - 0,8 - 0,9<br />

USD_XAU 1,3 - 0,3<br />

JPY_USD - 1,0 0,5<br />

PLN_USD - 1,4 0,2<br />

EUR_GBP - 0,8 0,5<br />

GBP_USD 0,7 - 0,3<br />

2.6 Rischio di cambio - Portafoglio Bancario<br />

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA - PORTAFOGLIO BANCARIO<br />

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio<br />

Il rischio di cambio nel gruppo <strong>UniCredit</strong> origina sia dalla presenza nel Gruppo di banche che operano in aree valutarie diverse dall’ Area euro, sia da<br />

posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo, entro i limiti e le autonomie assegnati.<br />

In questo secondo caso, <strong>il</strong> rischio di cambio origina da attività in valuta svolta mediante la negoziazione di vari strumenti di mercato e viene<br />

costantemente monitorato e misurato ut<strong>il</strong>izzando i modelli interni sv<strong>il</strong>uppati dalle società che compongono <strong>il</strong> Gruppo. Tali modelli vengono inoltre<br />

ut<strong>il</strong>izzati nel calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato a fronte dell’esposizione a tale tipologia di rischio.<br />

B. Attività di copertura del rischio di cambio<br />

Il Gruppo attua una politica di copertura economica sia degli ut<strong>il</strong>i che dei dividendi provenienti dalle controllate non appartenenti all’Area euro.<br />

Nell’implementazione di tali strategie si considerano le condizioni di mercato.<br />

194 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


2.7 - Rischio di Credit Spread - Portafoglio di negoziazione di vig<strong>il</strong>anza<br />

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA<br />

A. Aspetti generali<br />

In analogia con quanto già descritto in precedenza, <strong>il</strong> rischio relativo ai credit spreads e relativi prodotti derivati presenti nel portafoglio di negoziazione,<br />

origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo entro i limiti e le autonomie assegnati.<br />

Il rischio derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali che di relative value attraverso la<br />

compravendita diretta di titoli, derivati regolamentati ed OTC.<br />

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio<br />

Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’<strong>il</strong>lustrazione delle metodologie ut<strong>il</strong>izzate per l’analisi<br />

della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai modelli interni. L’analisi di sensitivity è condotta sull’intero<br />

portafoglio della divisione CIB (portafoglio di negoziazione e portafoglio bancario), in quanto racchiude una porzione significativa del portafoglio di<br />

negoziazione ed è soggetto alle maggiori variazioni nel corso dell’anno.<br />

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA<br />

Le sensitivity ai credit spread sono calcolate ipotizzando un peggioramento del merito di credito risultante in un movimento parallelo delle curve di<br />

credit spread per +1pb, +10pb, +100pb.<br />

Tali sensitivity sono calcolate sia a livello complessivo, ipotizzando un movimento parallelo di tutte le curve di credit spread sia in corrispondenza di<br />

specifiche classi di rating e di settori economici.<br />

In aggiunta a quanto descritto, si procede altresì a calcolare la sensitivity risultante da un peggioramento del merito di credito (nel caso della variazione di<br />

+50% relativo) e da un miglioramento del merito di credito (nel caso della variazione di -50% relativo). In questo caso, anche la forma delle curve di credit<br />

spread risulta modificata, dal momento che la variazione assoluta degli spread più ampi risulterà maggiore della variazione assoluta degli spread più bassi.<br />

A questo riguardo, si sottolinea che <strong>il</strong> minor impatto dello scenario di peggioramento del merito creditizio (variazione relativa di +50%) osservato nel<br />

corso degli ultimi sei mesi, secondo cui la perdita ipotetica è diminuita da -903,3 m<strong>il</strong>ioni di euro (dicembre 2010) a -752,9 m<strong>il</strong>ioni di euro (giugno<br />

2011), è per lo più da imputare alla ridotta esposizione su ABS e MBS conseguenza del processo di deleveraging.<br />

+ 1BP<br />

INFERIORE<br />

A 6 MESI<br />

+ 1BP<br />

DA 6 MESI<br />

A 2 ANNI<br />

+ 1BP<br />

DA 2 A<br />

7 ANNI<br />

+ 1BP<br />

OLTRE<br />

7 ANNI<br />

(m<strong>il</strong>ioni di €)<br />

+ 1 BPS<br />

TOTALE + 10BPS + 100BPS - 50% + 50%<br />

Totale - 0,2 - 1,7 - 2,8 - 2,0 - 6,6 - 69,2 - 675,8 907,4 - 752,9<br />

Rating<br />

AAA - 0,0 - 0,5 - 1,6 - 1,5 - 3,6 - 36,3 - 351,8 465,3 - 397,9<br />

AA - 0,1 - 0,5 - 0,4 - 0,0 - 1,0 - 10,5 - 103,0 93,2 - 83,2<br />

A - 0,1 - 0,2 - 0,8 - 0,3 - 1,4 - 14,7 - 146,3 248,6 - 193,8<br />

BBB - 0,0 - 0,4 0,0 - 0,2 - 0,6 - 7,1 - 64,0 75,8 - 64,8<br />

BB 0,0 - 0,1 0,1 0,0 - 0,0 - 0,1 - 1,4 19,7 - 13,4<br />

B - 0,0 - 0,0 0,1 - 0,0 0,0 0,1 1,0 1,7 - 0,3<br />

CCC and NR 0,0 - 0,0 - 0,0 - 0,0 - 0,0 - 0,0 - 0,0 0,0 - 0,0<br />

Settore<br />

Non Dev. Sovereigns & Related - 0,0 - 0,1 - 0,1 - 0,3 - 0,5 24,0 - 24,5<br />

ABS and MBS - 0,0 - 0,2 - 0,8 - 0,8 - 1,8 463,4 - 369,5<br />

Jumbo and Pfandbriefe - 0,0 - 0,2 - 0,9 - 0,6 - 1,7 165,9 - 145,2<br />

Financial Services - 0,2 - 0,6 - 1,2 - 0,2 - 2,2 217,6 - 194,3<br />

All Corporates 0,0 - 0,6 0,3 - 0,1 - 0,4 30,8 - 19,8<br />

- Automotive 0,0 - 0,0 - 0,1 - 0,0 - 0,1 6,4 - 5,8<br />

- Consumer Goods 0,0 - 0,2 0,1 - 0,0 - 0,1 - 4,2 5,8<br />

- Pharmaceutical 0,0 - 0,0 0,0 - 0,0 0,0 3,5 - 2,3<br />

- Industries - 0,0 - 0,1 0,1 - 0,0 - 0,0 6,0 - 4,3<br />

- Telecommunications - 0,0 - 0,1 0,0 - 0,0 - 0,1 9,0 - 6,2<br />

- Ut<strong>il</strong>ities and Energy Sources - 0,0 - 0,1 0,1 - 0,0 - 0,0 9,3 - 6,8<br />

- All other Corporates 0,0 - 0,1 0,1 - 0,0 - 0,1 1,7 - 0,8<br />

Totale Developed Sovereigns - 7,4 - 74,2<br />

Developed Sovereigns - 0,3 - 2,9<br />

Developed Sovereigns related - 7,1 - 71,2<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 195


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

2.8 Stress test<br />

Gli Stress test integrano i risultati dell’analisi di sensitività e di VaR al fine di valutare i rischi potenziali in un modo diverso. Lo Stress test esegue la<br />

valutazione di un portafoglio in riferimento sia a scenari semplici (in cui si ipotizza una variazione in singoli fattori di rischio) sia a scenari complessi (nei<br />

quali si prefigurano variazioni simultanee in più fattori di rischio).<br />

Qui si riportano descrizione e risultati degli scenari complessi, che integrano la variazione dei fattori di rischio di tasso di interesse, rischio di prezzo,<br />

rischio di cambio e rischio di credit spread. Per una descrizione e per i risultati degli scenari semplici, fare riferimento ai paragrafi 2.1, 2.3, 2.5, 2.7.<br />

Per quanto attiene agli scenari complessi, all’intero portafoglio CIB sono stati finora mens<strong>il</strong>mente applicati diversi scenari i cui risultati vengono di volta<br />

in volta comunicati al Top Management. Inoltre una serie di nuovi scenari sono stati definiti come parte dello Stress test di Gruppo e sono applicati<br />

all’intero portafoglio di negoziazione.<br />

Scenario “Greece Default”<br />

Lo scenario Greece Default è stato introdotto all’inizio del 2010 come conseguenza delle crescenti preoccupazioni circa la prospettiva che la crisi<br />

greca possa portare ad un default del debito sovrano greco. Come conseguenza di tale default, si ipotizza che l’impatto negativo sia maggiore sul<br />

debito sovrano dei paesi periferici europei rispetto ad altri paesi UE. Si valuta che i paesi maggiormente sotto pressione sarebbero i paesi dell’area CEE<br />

e la Turchia. Si prevede, inoltre, un flight-to-quality verso <strong>il</strong> debito della Germania e degli Stati Uniti. Per tenere conto della bassa liquidità nel mercato<br />

l’orizzonte temporale di questo scenario è stato esteso fino a coprire un intero trimestre.<br />

In termini di variab<strong>il</strong>i macro-economiche questo scenario assume:<br />

• un deterioramento generale dei credit spread indipendentemente dal rating e dal settore, con particolare sofferenza nel caso dei ratings più bassi;<br />

• un crollo dei mercati azionari europei; tale evento si combinerebbe con un aumento delle volat<strong>il</strong>ità dei titoli azionari. Si prevede invece un leggero<br />

aumento di valore del mercato USA;<br />

• irripidimento della curva dei tassi di interesse USD e simultaneo appiattimento della curva EUR. Si assume in questo scenario un aumento delle<br />

volat<strong>il</strong>ità dei tassi di interesse;<br />

• un apprezzamento dell’USD soprattutto nei confronti dell’EUR.<br />

Scenario “Sovereign Debt Tension”<br />

In questo scenario, introdotto nel Giugno 2010, si ipotizza l’avvio di un processo di escalation di crisi del debito sovrano. In alcuni paesi europei<br />

(ad esempio Spagna), le preoccupazioni circa la vulnerab<strong>il</strong>ità delle banche e la solvib<strong>il</strong>ità del governo potrebbero alimentarsi a vicenda in una<br />

combinazione potenzialmente esplosiva. A livello dell’eurozona, lo stress sul mercato del debito sovrano dei paesi cosiddetti “periferici” costituisce una<br />

minaccia sui b<strong>il</strong>anci di molte banche in altri paesi europei. In tale scenario, la crisi del debito sovrano dell’UME avrebbe, allo stesso tempo, effetti a<br />

cascata sull’economia USA e la flight-to-quality porterebbe ad una corsa verso i bond su entrambe le sponde dell’Atlantico. In termini delle variab<strong>il</strong>i dei<br />

mercati finanziari, questo scenario assume:<br />

• credit spread: per i titoli governativi la maggiore avversione al rischio implicherebbe per gli emittenti core un restringimento degli spread rispetto ai<br />

tassi swap, mentre i paesi periferici dell’UE sarebbero sottoposti ad una notevole pressione, con conseguente allargamento degli spread. In generale,<br />

i credit spread s’impennerebbero fino ai livelli sperimentati durante la crisi Lehman, con particolare sofferenza da parte dei titoli finanziari;<br />

• un crollo dei mercati azionari mondiali; tale evento si combinerebbe con un aumento delle volat<strong>il</strong>ità dei titoli azionari;<br />

• un appiattimento delle curve dei tassi di interesse USD e EUR. Si assume in questo scenario un aumento delle volat<strong>il</strong>ità dei tassi di interesse;<br />

• un apprezzamento dell’USD soprattutto nei confronti dell’EUR; deprezzamento delle monete dell’area CEE rispetto all’EUR.<br />

Scenario “Widespread Contagion”<br />

Questo scenario, introdotto nel dicembre 2010, ipotizza una escalation della crisi del debito fino ad un livello sistemico, con diffusione del contagio<br />

a Spagna e Italia. L’acquisto su larga scala da parte dell’ECB di bond governativi non è in grado di fermare l’allargamento degli spread sovrani, con<br />

conseguente crollo dei mercati finanziari dell’Eurozona e massiccio peggioramento delle condizioni in tutta l’area europea.<br />

Lo shock finanziario è amplificato dal forte legame tra i paesi dell’area europea e determina a sua volta una recessione più profonda rispetto a quella<br />

prevista nello scenario “Sovereign Tension”. Al di fuori dell’ Eurozona, le condizioni finanziarie si inaspriscono, ma la dimensione dello stress di mercato<br />

non è sufficiente a scatenare una recessione su larga scala.<br />

Questo scenario assume, per le variab<strong>il</strong>i macro-economiche, le seguenti variazioni:<br />

• l’ECB reagisce abbassando <strong>il</strong> tasso di rifinanziamento di 50 pb mentre i tassi EUR/USD a medio/lungo termine crollano (flight-to-quality),<br />

determinando così un appiattimento delle curve, in risposta al deterioramento delle previsioni di crescita ed inflazione. Si attende un irripidimento<br />

della curva GBP, riflettendo così la percezione negativa da parte degli investitori sulla capacità di ottenere un consolidamento ulteriore dal punto di<br />

vista fiscale;<br />

• sul lato FX, la Fed riuscirebbe solo marginalmente a contenere l’abbassamento del cambio EUR-USD; anche <strong>il</strong> cambio EUR-GBP subirebbe una<br />

riduzione paragonab<strong>il</strong>e, essendo considerata la sterlina una copertura per l’UME. Sia JPY che CHF mostrerebbero un significativo apprezzamento;<br />

• per quanto concerne i credit spread, si prevede un deciso allargamento per i governativi (soprattutto per i PIIGS) con l’eccezione di Germania e USA<br />

(flight-to-quality); gli spread dei finanziari e dei corporate si allargherebbero di conseguenza;<br />

• la maggiore avversione al rischio costituirebbe un fattore penalizzante per gli asset più rischiosi, pesando maggiormente sulla performance dei<br />

principali indici azionari che sperimenterebbero anche un maggiore livello di volat<strong>il</strong>ità.<br />

196 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Scenario “Emerging Markets Slowdown”<br />

Questo scenario è stato introdotto a giugno 2011 e copre gli anni dal 2011 al 2013. L’assunzione base è quella di una crisi proveniente dall’economia reale,<br />

più precisamente un pesante rallentamento nella crescita delle economie emergenti che cominci nel 2011 e si intensifichi nel 2012. Questo avrebbe un effetto<br />

negativo sul PIL della zona euro, ed in misura minore su quello degli USA, dove <strong>il</strong> peso della produzione industriale e del commercio estero è minore. Come<br />

risultato di un’attività economica ridotta e di un calo nel prezzo del petrolio si otterrebbe un rallentamento dell’inflazione. La combinazione di rallentamento nella<br />

crescita del PIL ed inflazione ridotta porterebbe ad un notevole rallentamento nella normalizzazione dei tassi di riferimento delle banche centrali.<br />

Dal punto di vista delle variab<strong>il</strong>i macroeconomiche questo scenario ipotizza:<br />

• spread dei CDS: un deterioramento per gli spread dei paesi europei minore rispetto allo scenario Sovreign Tensions, a causa di un impatto solo indiretto sugli<br />

spread. La crisi si riflette di più sulle compagnie petrolifere fuori dall’indice iTraxx main. Anche l’allargamento degli spread per gli indici iTraxx Financial Senior<br />

e iTraxx Financial Sub è r<strong>il</strong>evante;<br />

• non ci sono impatti sulla curva dei tassi giapponesi. Quelli sulle curve per USA, EU e UK consistono in un calo che si manterrà all’aumentare degli orizzonti<br />

temporali nelle curve. Questo riflette la peggiore prospettiva di crescita e le migliori prospettive sull’inflazione. La curva dei tassi Euribor è tra le tre quella<br />

maggiormente impattata, a causa del ripiego verso i Bunds tedeschi da parte di investitori avversi al rischio;<br />

• <strong>il</strong> ribasso del mercato delle azioni accompagnato dalla crescita della volat<strong>il</strong>ità di tutti i suoi titoli;<br />

• un deprezzamento dell’euro rispetto a dollaro, yen e franco svizzero (viste come monete rifugio) ed <strong>il</strong> suo apprezzamento sia verso altre monete europee che<br />

verso la lira turca.<br />

Stress Test sul portafoglio di negoziazione - 30 giugno 2011<br />

Scenario (m<strong>il</strong>lioni di €)<br />

30.06.2011<br />

GREECE<br />

DEFAULT<br />

SOVEREIGN<br />

DEBT TENSION<br />

2011<br />

WIDESPREAD<br />

CONTAGION<br />

EMERGING MARKETS<br />

SLOWDOWN<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A. -27 -116 -217 -28<br />

UCI - Ireland - - -1 -<br />

Fineco Bank - -1 -1 -1<br />

Pekao 1 18 16 11<br />

BA <strong>Group</strong> -48 -109 -107 -77<br />

UCB AG -248 -1.032 -1.414 -963<br />

Totale <strong>UniCredit</strong> <strong>Group</strong> -322 -1.240 -1.722 -1.058<br />

Sezione 3 - Rischio di liquidità<br />

A. Aspetti generali, processi operativi e metodi di misurazione del rischio di liquidità<br />

Definizione del rischio di liquidità<br />

Il rischio di liquidità identifica l’eventualità che <strong>il</strong> Gruppo possa trovarsi nella condizione di non riuscire a far fronte agli impegni di pagamento (per<br />

cassa o per consegna) previsti o imprevisti senza pregiudicare l’operatività quotidiana o la propria condizione finanziaria e può derivare da diversi fattori<br />

interni o esterni.<br />

I principi fondamentali del modello di gestione del rischio di liquidità del gruppo <strong>UniCredit</strong><br />

L’obiettivo del Gruppo è di disporre di liquidità in qualunque momento, vale a dire mantenere la liquidità ad un livello che consenta di condurre le<br />

operazioni in sicurezza. L’obiettivo è quello di finanziare le proprie attività alle migliori condizioni di tasso in normali circostanze operative e di rimanere<br />

nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento in caso di crisi di liquidità.<br />

A tale scopo, <strong>il</strong> Gruppo si attiene scrupolosamente alle disposizioni normative e regolamentari imposte dalle Banche Centrali e dalle autorità nazionali<br />

dei vari paesi in cui opera.<br />

Si definisce crisi di liquidità un evento che impedirebbe al Gruppo di disporre dei mezzi necessari per far fronte agli impegni di pagamento assunti. Tale<br />

eventualità andrebbe a discapito della relazione con i nostri clienti basata sulla fiducia che la banca sia in grado di far fronte tempestivamente ai propri<br />

impegni di pagamento.<br />

Considerando la presenza internazionale del Gruppo, <strong>il</strong> management ritiene sia necessario attenersi alle disposizioni normative locali applicab<strong>il</strong>i a<br />

ciascuna società del Gruppo, ma che queste non siano sufficienti a gestire <strong>il</strong> rischio di liquidità complessivo. Per tale ragione, oltre a soddisfare<br />

i requisiti legali e regolamentari locali, tramite la Capogruppo e sotto la supervisione del <strong>Group</strong> Risk Management, sono state definite politiche e<br />

metriche da adottare a livello di Gruppo, al fine di garantire che la posizione di liquidità di ciascuna entità risponda ai requisiti dello stesso.<br />

Riguardo alla gestione della liquidità, l’organizzazione del Gruppo è basata su criteri di tipo manageriale, definiti coerentemente con <strong>il</strong> concetto di<br />

Liquidity Centre, di seguito definiti.<br />

I Liquidity Centre sono Entities che intervengono in base alla responsab<strong>il</strong>ità che ad esse compete quali sub-holding nella gestione della liquidità.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 197


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

Intervengono inoltre nel processo di netting dei flussi di liquidità delle varie Entity che ricadono all’interno del loro perimetro. I Liquidity Centre sono<br />

responsab<strong>il</strong>i dell’ottimizzazione del processo di funding effettuato nei principali mercati locali e del coordinamento dell’accesso ai mercati di breve e di<br />

lungo termine da parte delle Entity sottostanti al loro perimetro. Infine, i Liquidity Centre sono responsab<strong>il</strong>i, a livello locale, dell’implementazione delle<br />

regole sulla liquidità di Gruppo, in conformità con le Guideline di Governance di Gruppo e con le vigenti norme locali.<br />

Un ruolo particolarmente importante è svolto dalla Capogruppo, in qualità di soggetto responsab<strong>il</strong>e della supervisione e del controllo. In tema di liquidità<br />

tale ruolo consiste nel guidare, coordinare e controllare tutti gli aspetti riguardanti la liquidità dell’intero Gruppo. La Capogruppo agisce, inoltre, come<br />

Liquidity Centre per <strong>il</strong> perimetro italiano.<br />

Considerando che la liquidità disponib<strong>il</strong>e a livello di singolo Paese potrebbe essere soggetta a restrizioni di tipo legale, regolamentare e politico, un<br />

principio guida adottato al fine di migliorare la gestione sana e prudente della liquidità è quello di auto-sufficienza. Ogni Entity (in particolare quelle<br />

situate in un Paese differente da quello in cui risiede <strong>il</strong> Liquidity Centre di riferimento), è tenuta a mantenere un livello adeguato di autosufficienza in<br />

termini di liquidità, sia in condizioni di normalità che in condizioni di stress. In ogni caso, ogni Entity è tenuta altresì a fare leva sui propri punti di forza,<br />

in termini di prodotti e mercati, in modo da ottimizzare <strong>il</strong> costo del funding per <strong>il</strong> Gruppo.<br />

Questo tipo di organizzazione garantisce che le Legal Entity appartenenti al Gruppo siano auto-sufficienti, accedendo ai mercati della liquidità, globali<br />

e locali, in maniera controllata e coordinata. In tal modo si rende possib<strong>il</strong>e ottimizzare i) i surplus ed i deficit di liquidità tra le Entity appartenenti al<br />

Gruppo ii) <strong>il</strong> costo complessivo del funding a livello di Gruppo.<br />

Le funzioni di controllo e di reportistica indipendente sui rischi di liquidità sono assegnate alla funzione Risk Management, che è autonoma rispetto alle<br />

funzioni operative che gestiscono le posizioni e si espongono in termini di liquidità. Tale principio è in linea con quanto stab<strong>il</strong>ito da Banca d’Italia nella<br />

“Circolare 263”, emanata nel dicembre 2006 e successivi aggiornamenti.<br />

A questo proposito sono identificate, a livello di Gruppo, tre strutture principali per la gestione della liquidità: la funzione “Risk Management” (nella<br />

competence line del CRO), la funzione “Finanza” (nella competence line del CFO), e la funzione “Tesoreria” (inclusa nella Business Unit “Markets”),<br />

ognuna con ruoli e responsab<strong>il</strong>ità differenti. In particolare, le funzioni operative sono proprie di Finanza e Tesoreria, mentre le funzioni di controllo sono<br />

proprie della funzione Risk Management.<br />

Più specificamente, la Tesoreria agisce come organo di coordinamento nella gestione dei flussi finanziari infra-gruppo, derivanti dai deficit/surplus di<br />

liquidità delle varie Entity appartenenti al Gruppo, e applica gli appropriati tassi di trasferimento alle transazioni infra-gruppo. Espletando tali funzioni, la<br />

Tesoreria garantisce un accesso al mercato disciplinato ed efficiente.<br />

L’ottimizzazione del rischio di liquidità è perseguita stab<strong>il</strong>endo limiti specifici per l’attività bancaria standard di trasformazione delle scadenze a breve,<br />

medio e lungo termine. Tale processo è implementato nel rispetto delle disposizioni normative e regolamentari di ciascun paese e delle policy e regole<br />

interne delle società del Gruppo tramite modelli di gestione adottati nei Liquidity Centre individuali.<br />

I modelli sono sottoposti ad analisi condotte dal Risk Management locale o dalla struttura equivalente con le stesse responsab<strong>il</strong>ità, di concerto con la<br />

funzione di Risk Management del Gruppo al fine di garantire <strong>il</strong> rispetto delle metriche e degli obiettivi definiti dalla Liquidity Framework del Gruppo.<br />

Inoltre, le regole regionali devono essere conformi ai requisiti normativi e regolamentari nazionali.<br />

Tecniche di misurazione del rischio, determinazione del capitale interno e stress test<br />

È nozione generalmente accettata che <strong>il</strong> rischio di liquidità non possa essere mitigato dalla disponib<strong>il</strong>ità di capitali. Pertanto, <strong>il</strong> rischio di liquidità non<br />

incrementa l’ut<strong>il</strong>izzo di capitale economico ma è comunque considerato un’importante categoria di rischio anche ai fini della determinazione della<br />

propensione al rischio del Gruppo. Il rischio di liquidità, per la sua particolare natura, è affrontato tramite tecniche di analisi dei gap, stress test della<br />

liquidità e misure complementari (principalmente attraverso una serie di rapporti, quali ad esempio: prestiti/depositi, indebitamento). In particolare, le<br />

analisi dei dati di gap sono elaborate entro due orizzonti temporali distinti:<br />

• giornalmente, una metodologia basata sul mismatch delle liquidità controlla <strong>il</strong> rischio di liquidità di breve termine derivante da scadenze<br />

dall’overnight fino a 3 mesi;<br />

• mens<strong>il</strong>mente, i gap ratio controllano <strong>il</strong> rischio dal medio al lungo termine (liquidità strutturale) per le scadenze pari all’anno o superiori.<br />

Le metriche di liquidità<br />

La Liquidity Framework del Gruppo si basa sul Liquidity Risk Mismatch Model, caratterizzato dai seguenti principi fondamentali:<br />

1. Gestione del rischio di liquidità sul breve termine (liquidità operativa) che considera gli eventi che avrebbero un impatto sulla posizione di liquidità<br />

del Gruppo da un giorno fino ad un anno. L’obiettivo primario è quello di conservare la capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento<br />

ordinari e straordinari minimizzandone contestualmente i costi;<br />

2. Gestione del rischio di liquidità strutturale (rischio strutturale) che considera gli eventi i quali avrebbero un impatto sulla posizione di liquidità del<br />

Gruppo oltre l’anno. L’obiettivo primario è quello di mantenere un adeguato rapporto tra passività complessive e attività a medio/lungo termine,<br />

finalizzato ad evitare pressioni sulle fonti di finanziamento, attuali e prospettiche, a breve termine, ottimizzando contestualmente <strong>il</strong> costo del funding;<br />

3. Stress test: <strong>il</strong> rischio di liquidità è un evento di scarsa probab<strong>il</strong>ità e di forte impatto. Pertanto, le tecniche di stress testing rappresentano un<br />

eccellente strumento per valutare le potenziali vulnerab<strong>il</strong>ità del b<strong>il</strong>ancio. La Banca riproduce diversi scenari, spaziando dalla generale crisi di mercato<br />

alla crisi idiosincratica e loro combinazioni;<br />

4. Metriche addizionali: a partire dal 2010, anche <strong>il</strong> “loan to deposit ratio” costituisce una metrica addizionale nell’ambito del Risk Appetite framework,<br />

stab<strong>il</strong>ito dal CdA del gruppo <strong>UniCredit</strong>.<br />

In tale contesto, la Capogruppo considera tutte le attività, passività, posizioni fuori b<strong>il</strong>ancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi<br />

o potenziali per <strong>il</strong> Gruppo, proteggendo così le Banche/Entità appartenenti allo stesso dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.<br />

198 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Gestione della liquidità di breve termine<br />

L’obiettivo della gestione della liquidità consolidata di breve termine è di garantire che <strong>il</strong> Gruppo resti nella condizione di far fronte agli impegni di<br />

pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.<br />

Le misure standard adottate a tal fine sono:<br />

• gestione dell’accesso ai sistemi di pagamento (gestione della liquidità operativa);<br />

• gestione dei pagamenti da effettuare e monitoraggio delle riserve di liquidità e del livello di ut<strong>il</strong>izzo delle stesse (analisi e gestione attiva della<br />

maturity ladder).<br />

Questi principi sono applicab<strong>il</strong>i a livello di Gruppo e a livello di ciascun Liquidity Centre.<br />

Il Gruppo adotta anche <strong>il</strong> “Cash Horizon” come indicatore sintetico dei livelli di rischio relativi alla posizione di liquidità a breve termine; tale indicatore<br />

viene monitorato attraverso la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita che comportano un impatto sulla base<br />

monetaria. Il Cash Horizon identifica <strong>il</strong> numero di giorni, al termine dei quali la Entity in esame non è più in grado di onorare le proprie obbligazioni,<br />

così come rappresentate nella Maturity Ladder operativa, una volta esaurita la Counterbalancing Capacity disponib<strong>il</strong>e. L’obiettivo del Gruppo nel corso<br />

dell’anno 2010 è stato quello di garantire un Cash Horizon pari ad almeno tre mesi.<br />

Il Cash Horizon è una delle metriche di liquidità incluse nel Risk Appetite framework di Gruppo.<br />

Gestione della liquidità strutturale<br />

L’obiettivo della gestione della liquidità strutturale del Gruppo è di limitare le esposizioni al rifinanziamento riguardo alle scadenze superiori all’anno,<br />

riducendo così i bisogni di rifinanziamento sul più breve termine. Il ratio di Liquidità Strutturale oltre l’anno è una delle metriche di liquidità incluse<br />

nel Risk Appetite framework di Gruppo. Il mantenimento di un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine mira ad evitare<br />

pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine.<br />

Le misure standard adottate a tal fine sono:<br />

1. redistribuire le scadenze delle operazioni di finanziamento, per ridurre le fonti di funding meno stab<strong>il</strong>i, ottimizzando contestualmente <strong>il</strong> costo della<br />

raccolta (gestione integrata della liquidità strategica e della liquidità tattica);<br />

2. finanziare la crescita tramite attività strategiche di funding, stab<strong>il</strong>endo le scadenze più appropriate (Financial Planning ed elaborazione della<br />

Contingency Liquidity Policy - CLP);<br />

3. conc<strong>il</strong>iare i requisiti di funding wholesale con l’esigenza di minimizzare i costi diversificando le fonti, i mercati nazionali, le valute di emissione e gli<br />

strumenti impiegati (realizzazione del Contingency Funding Plan - CFP).<br />

Stress test della liquidità<br />

Lo Stress test è una tecnica di gestione del rischio impiegata per valutare i potenziali effetti che uno specifico evento e/o movimento in una serie<br />

di variab<strong>il</strong>i finanziarie esercitano sulla condizione finanziaria di un’istituzione. Trattandosi di uno strumento previsionale, lo Stress test della liquidità<br />

diagnostica <strong>il</strong> rischio di liquidità di un’istituzione. In particolare, i risultati degli Stress test vengono ut<strong>il</strong>izzati per:<br />

• valutare l’adeguatezza dei limiti di liquidità sia in termini quantitativi che qualitativi (es. l’esigenza di stab<strong>il</strong>ire e allocare limiti finanziari non garantiti);<br />

• pianificare e attuare operazioni sourcing alternative al fine di controb<strong>il</strong>anciare i deflussi di cassa;<br />

• strutturare/modificare <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o di liquidità degli asset del Gruppo;<br />

• fornire supporto allo sv<strong>il</strong>uppo del liquidity contingency plan.<br />

Al fine di eseguire Stress test uniformi in tutti i Centri di Liquidità, <strong>il</strong> Gruppo adotta una metodologia centralizzata di stress testing in base alla<br />

quale ogni Liquidity Centre è tenuto a riprodurre lo stesso scenario sotto <strong>il</strong> coordinamento del <strong>Group</strong> Risk Management tramite l’attivazione di<br />

procedure locali.<br />

Ai singoli Liquidity Centre è consentito avvalersi di modelli comportamentali statistici/quantitativi, purché essi siano convalidati dal Risk Management<br />

locale o struttura equivalente con le stesse responsab<strong>il</strong>ità.<br />

Periodicamente, <strong>il</strong> Gruppo riproduce scenari di liquidità e conduce analisi di sensitivity, queste ultime valutando l’impatto esercitato sulla condizione<br />

finanziaria di un’istituzione da un movimento in un particolare fattore di rischio, senza identificare la fonte dello shock, mentre i test di scenario<br />

tendono a considerare le ripercussioni di movimenti simultanei in diversi fattori di rischio, definendo chiaramente l’evento di stress.<br />

Scenari di liquidità<br />

A livello macro, <strong>il</strong> Gruppo identifica tre diverse classi fondamentali di potenziale crisi di liquidità:<br />

1. crisi correlata al mercato (sistemica, globale o settoriale): Market Downturn Scenario. Tale scenario consiste in un’improvvisa turbolenza in un<br />

mercato monetario e di capitali che potrebbe essere causata dalla chiusura (o dall’accesso limitato) del sistema di mercato/regolamento, da eventi<br />

politici critici, crisi regionale, credit crunch, ecc.;<br />

2. specifica del Gruppo o di parte di esso: crisi del titolo, scenari di declassamento del merito di credito; <strong>il</strong> presupposto potrebbe essere <strong>il</strong> rischio operativo,<br />

evento connesso al peggioramento della percezione del rischio reputazionale del gruppo e ad un declassamento del rating di <strong>UniCredit</strong> S.p.A.;<br />

3. una combinazione della crisi di mercato e di quella specifica: scenario combinato. Il periodo di sopravvivenza relativo al “combined” Liquidity Stress<br />

test scenario è una delle metriche di liquidità incluse nel Risk Appetite framework di Gruppo.<br />

I risultati dello Stress test possono evidenziare la necessità di stab<strong>il</strong>ire limiti specifici riguardo, ad esempio, tra gli altri, <strong>il</strong> finanziamento non garantito, <strong>il</strong><br />

rapporto fra flussi di cassa netti e la Counterbalancing Capacity, <strong>il</strong> rapporto tra titoli eligible e non-eligible.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 199


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

Misure aggiuntive del rischio di liquidità<br />

Inoltre, nell’ambito delle misure incluse nel Risk Appetite framework, a livello divisionale vengono monitorati i loans to deposits ratio.<br />

Monitoraggio e reportistica<br />

I limiti a valere sulla liquidità a breve termine ed <strong>il</strong> Cash Horizon sono oggetto di monitoraggio e di reporting su base giornaliera. I ratio di liquidità<br />

strutturale e l’eventuale mancato rispetto dei limiti sono oggetto di monitoraggio e di reporting su base mens<strong>il</strong>e. Il periodo di sopravvivenza e i risultati<br />

dei Liquidity Stress test sono oggetto di monitoraggio e di reporting su base settimanale.<br />

Fattori di mitigazione<br />

I principali fattori di mitigazione della liquidità per <strong>il</strong> Gruppo sono:<br />

• un’accurata pianificazione della liquidità sul breve e medio termine sottoposta ad un’attività di monitoraggio mens<strong>il</strong>e;<br />

• un’efficiente Contingency Liquidity Policy (CLP) caratterizzata da un Contingency Action Plan (CAP), fattib<strong>il</strong>e e aggiornato, da attuare in caso di crisi di<br />

mercato;<br />

• un liquidity buffer per far fronte a deflussi di cassa inaspettati;<br />

• solidi Stress test aggiornati periodicamente e condotti di frequente.<br />

Piano di funding<br />

Il Funding Plan ricopre un ruolo fondamentale nella gestione generale della liquidità influenzando sia la posizione di breve termine che la posizione<br />

strutturale. Il Funding Plan definisce i fabbisogni e le fonti per mantenere un buon b<strong>il</strong>anciamento tra attività e passività a livello di Gruppo, di Liquidity<br />

Centre e di singola Entity. Uno degli obiettivi dell’accesso ai canali di medio-lungo termine è inoltre quello di evitare pressioni sulla posizione di liquidità<br />

a breve termine. Il Funding Plan deve essere aggiornato almeno annualmente e deve essere approvato dal Consiglio di Amministrazione. Inoltre, deve<br />

essere allineato con <strong>il</strong> processo di definizione del Budget e con <strong>il</strong> Risk Appetite Framework.<br />

La Capogruppo è responsab<strong>il</strong>e per l’accesso al mercato per i <strong>Group</strong> Bank Capital Instruments.<br />

La Capogruppo, attraverso la funzione di Planning Finance and Administration (PFA), coordina l’accesso al mercato da parte dei Liquidity Centre e delle<br />

Entity, mentre i Liquidity Centre coordinano l’accesso delle Entity che appartengono al proprio perimetro.<br />

Ogni Entity o Liquidity Centre, sotto la responsab<strong>il</strong>ità della funzione di PFA, può accedere ai mercati per <strong>il</strong> finanziamento di medio e lungo temine, in<br />

modo da incrementare l’autosufficienza, sfruttare le opportunità di mercato e la specializzazione funzionale, tutelando l’ottimizzazione del costo dei<br />

finanziamenti del Gruppo;<br />

La funzione di PFA è responsab<strong>il</strong>e per la elaborazione del Funding Plan. La funzione di Risk Management ha la responsab<strong>il</strong>ità di r<strong>il</strong>asciare una<br />

valutazione indipendente del Funding Plan.<br />

Contingency Liquidity Policy del Gruppo<br />

Una crisi di liquidità è un evento di scarsa probab<strong>il</strong>ità e di forte impatto. Pertanto, è stato definito un modello di governo degli eventi da attivare<br />

efficacemente in caso di crisi seguendo una procedura approvata. Ai fini di un’azione tempestiva, è necessario predefinire una serie di azioni di<br />

mitigazione. A seconda della situazione, alcune di queste azioni possono essere in seguito approvate ed eseguite.<br />

La capacità di agire tempestivamente è essenziale per ridurre al minimo le conseguenze potenzialmente distruttive di una crisi di liquidità. Le analisi<br />

degli Stress test rappresenteranno un valido strumento per l’individuazione delle conseguenze attese e la definizione anticipata delle azioni più<br />

adeguate per affrontare uno specifico scenario di crisi. In combinazione con gli Early Warning Indicator (EWI), l’organizzazione può addirittura riuscire<br />

ad attenuare gli effetti di liquidità già nelle prime fasi della crisi.<br />

Le crisi di liquidità sono solitamente caratterizzate da un rapido sv<strong>il</strong>uppo e i segnali che le precedono possono essere di diffic<strong>il</strong>e interpretazione,<br />

quando non addirittura inesistenti; è quindi importante individuare con chiarezza i player, i poteri, le responsab<strong>il</strong>ità, i criteri di comunicazione e<br />

la reportistica, al fine di incrementare significativamente la probab<strong>il</strong>ità di superare con successo lo stato di emergenza. Una crisi di liquidità può<br />

essere classificata come sistemica (es. evento di crollo complessivo del mercato monetario e di capitali) o specifica (es. specifica della banca) o una<br />

combinazione di entrambe.<br />

L’obiettivo della Contingency Liquidity Policy di Gruppo è di assicurare l’attuazione tempestiva di interventi efficaci fin dal principio (dalle prime ore) di<br />

una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsab<strong>il</strong>ità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la<br />

reportistica, nel tentativo di incrementare le probab<strong>il</strong>ità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo viene raggiunto attraverso:<br />

• attivazione di un modello operativo e di governo straordinario della liquidità;<br />

• coerente comunicazione interna ed esterna;<br />

• una serie di azioni disponib<strong>il</strong>i in stand-by per mitigare gli effetti negativi sulla liquidità;<br />

• una serie di early warning indicator i quali indichino che si sta sv<strong>il</strong>uppando una crisi.<br />

Una parte fondamentale della Contingency Liquidity Policy è costituita dal Contingency Funding Plan. Questo piano consiste in un insieme di azioni<br />

di gestione potenziali ma concrete. Tali azioni devono essere descritte in una lista che le racchiuda insieme con gli strumenti, gli importi ed i tempi di<br />

esecuzione volti a migliorare la posizione di liquidità della banca durante i tempi di crisi. Il Contingency Funding Plan deve essere sv<strong>il</strong>uppato sulla base<br />

del Funding Plan annuale. Il <strong>Group</strong> Risk Committee è responsab<strong>il</strong>e per l’approvazione finale e decide se informare <strong>il</strong> Consiglio di Amministrazione a<br />

riguardo.<br />

200 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Early Warning Indicator<br />

Un sistema di Liquidity Early Warning Indicators è necessario per monitorare su base continuativa le situazioni di stress, le quali possono essere<br />

originate dal mercato, dal settore o da eventi idiosincratici. Nella fattispecie, questi indicatori possono essere basati su variab<strong>il</strong>i macroeconomiche o<br />

microeconomiche, interne o esterne, a seconda del contesto macroeconomico e della politica monetaria delle Banche Centrali. Il sistema di Liquidity<br />

Early Warning Indicators ha lo scopo di supportare le decisioni del management in caso di situazioni di deterioramento della posizione di liquidità o di<br />

stress. La reportistica associata deve comunicare in maniera efficiente i principali risultati degli indicatori.<br />

Sezione 4 - Rischi operativi<br />

INFORMAZIONE QUALITATIVA<br />

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo<br />

Definizione di rischio operativo<br />

Si definisce rischio operativo <strong>il</strong> rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati<br />

da eventi esterni. Tale definizione include <strong>il</strong> rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.<br />

Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami<br />

della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell’azienda, interruzioni<br />

dell’operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.<br />

Framework di Gruppo per la gestione dei rischi operativi<br />

Il Gruppo <strong>UniCredit</strong> ha definito sistema di gestione dei rischi operativi l’insieme di politiche e procedure per <strong>il</strong> controllo, la misurazione e la mitigazione<br />

dei rischi operativi nel Gruppo e nelle Entità controllate.<br />

Le politiche di rischio operativo, applicab<strong>il</strong>i a tutte le Entità del Gruppo, sono principi comuni che stab<strong>il</strong>iscono <strong>il</strong> ruolo degli organi aziendali, della<br />

funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo.<br />

La Capogruppo coordina le Entità del Gruppo secondo quanto stab<strong>il</strong>ito nella normativa interna e nel manuale di controllo dei rischi operativi. Specifici<br />

comitati rischi (Comitato Rischi, ALCO, Comitato Rischi Operativi) sono costituiti nelle Entità del Gruppo per monitorare l’esposizione, le azioni di<br />

mitigazione, le metodologie di misurazione e di controllo.<br />

Le metodologie di classificazione e controllo di completezza dei dati, analisi di scenario, indicatori di rischio, reporting e misurazione del capitale di<br />

rischio sono responsab<strong>il</strong>ità del <strong>Group</strong> Operational & Reputational Risks department di Capogruppo e sono applicate dalle Entità del Gruppo. Elemento<br />

cardine del sistema di controllo è l’applicativo informatico a supporto per la raccolta dei dati, <strong>il</strong> controllo dei rischi e la misurazione del capitale.<br />

Le risultanze dei vari componenti del sistema di gestione dei rischi operativi sono <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e tradotte in azioni che mitigano <strong>il</strong> rischio operativo.<br />

In questo modo, negli ultimi anni <strong>il</strong> sistema si è evoluto da un impianto di controllo ad un insieme di pratiche per gestire e ridurre <strong>il</strong> rischio.<br />

La conformità del sistema di controllo e misurazione dei rischi operativi alla normativa esterna e agli standard di Gruppo è valutata attraverso un<br />

processo di convalida interna. Responsab<strong>il</strong>e di questo processo è <strong>il</strong> <strong>Group</strong> Internal Validation department della Capogruppo, struttura indipendente dal<br />

<strong>Group</strong> Operational & Reputational Risks department.<br />

Il Gruppo <strong>UniCredit</strong> ha ottenuto nel mese di marzo 2008 l’autorizzazione all’ut<strong>il</strong>izzo del modello AMA (Advanced Measurement Approach) per <strong>il</strong> calcolo<br />

del capitale a fronte dei rischi operativi. L’ut<strong>il</strong>izzo di tale metodo verrà nel tempo esteso alle principali Entità del Gruppo in base ad un piano di roll out.<br />

Struttura organizzativa<br />

L’Alta Direzione è responsab<strong>il</strong>e per l’approvazione di tutti gli aspetti r<strong>il</strong>evanti del framework di Gruppo dei rischi operativi, per la verifica<br />

dell’adeguatezza del sistema di misurazione e controllo e viene informata regolarmente circa le variazioni del prof<strong>il</strong>o di rischio e l’esposizione ai rischi<br />

operativi, con l’eventuale supporto di appositi comitati rischi.<br />

Il Comitato Rischi Operativi e Reputazionali di Gruppo, presieduto dal responsab<strong>il</strong>e di <strong>Group</strong> Credit, Operational & Reputational Risks, è composto<br />

di membri permanenti e membri ospiti. La composizione del Comitato è stata rivista nel 2011, anche alla luce dei cambiamenti nella struttura<br />

organizzativa del <strong>Group</strong> CRO department.<br />

La missione del Comitato Rischi Operativi e Reputazionali di Gruppo per quanto riguarda i rischi operativi è di formulare proposte e pareri per <strong>il</strong><br />

Comitato Rischi di Gruppo per:<br />

• <strong>il</strong> risk appetite di Gruppo, compresi gli obiettivi e criteri di allocazione del capitale per i rischi operativi nel Gruppo;<br />

• la struttura e definizione dei limiti per i rischi operativi e l’allocazione alle Divisioni, alle Business Units, alle Entità del Gruppo e ai portfolios;<br />

• l’approvazione iniziale e le modifiche fondamentali ai sistemi di controllo e misurazione dei rischi e gli applicativi per i rischi operativi, compresi i<br />

possib<strong>il</strong>i piani di azione, processi, IT e requisiti per la qualità dei dati, con <strong>il</strong> supporto delle autorizzazioni interne relative;<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 201


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

• le strategie globali per l’ottimizzazione dei rischi operativi, “Governance Guidelines” e “Policies” per la gestione dei rischi operativi nel Gruppo;<br />

• i piani di azione per affrontare possib<strong>il</strong>i criticità r<strong>il</strong>evate nel sistema di controllo e misurazione dei rischi da “<strong>Group</strong> Internal Validation” e nelle attività<br />

dell’Internal Audit;<br />

• gli aggiornamenti su attività progettuali riguardanti Bas<strong>il</strong>ea 2 e i rischi operativi;<br />

• le attività relative all’ICAAP per i rischi operativi;<br />

• <strong>il</strong> report regolamentare annuale dell’Internal Validation.<br />

Il Comitato Rischi Operativi e Reputazionali di Gruppo limitato ai rischi operativi ha invece funzioni deliberanti per:<br />

• le “Policies” dedicate ai rischi operativi;<br />

• le azioni correttive per <strong>il</strong> b<strong>il</strong>anciamento delle posizioni di rischio operativo a livello di Gruppo, comprese le azioni di mitigazione pianificate, entro i<br />

limiti definiti dagli organi competenti;<br />

• le strategie assicurative a livello di Gruppo, compresi i rinnovi, massimali e franchigie;<br />

• l’approvazione iniziale e le modifiche fondamentali alle metodologie di controllo e misurazione dei rischi, con <strong>il</strong> supporto delle autorizzazioni interne<br />

relative.<br />

Il <strong>Group</strong> Operational & Reputational Risks department di Capogruppo è parte del <strong>Group</strong> Risk Management (<strong>Group</strong> CRO) e supervisiona e gestisce <strong>il</strong><br />

prof<strong>il</strong>o complessivo dei rischi operativi e reputazionali del Gruppo attraverso la definizione delle relative strategie, metodologie e limiti. L’unità coordina<br />

e indirizza le funzioni per i rischi operativi nelle Entità del Gruppo, anche attraverso l’emissione di linee guida che sono approvate e implementate dagli<br />

organi di governo competenti delle Entità.<br />

Per quanto riguarda la funzione di rischi operativi, <strong>il</strong> dipartimento si articola in due unità organizzative.<br />

L’unità di Operational Risk Methodologies and Control è responsab<strong>il</strong>e per la definizione delle metodologie, <strong>il</strong> modello di calcolo del capitale a rischio<br />

operativo di Gruppo, le linee guida per <strong>il</strong> controllo dei rischi operativi e le specifiche per l’applicativo di Gruppo per la gestione dei rischi operativi;<br />

esegue <strong>il</strong> calcolo del capitale a rischio ai fini regolamentari e per l’ICAAP nonché l’allocazione del capitale alle singole Entità del Gruppo. Ha inoltre un<br />

ruolo di supporto e controllo nei confronti delle funzioni di Operational Risk Management delle Entità per verificare <strong>il</strong> rispetto degli standard di Gruppo<br />

nella realizzazione dei processi e delle metodologie di controllo.<br />

L’unità di Operational Risk Strategies and Mitigation è responsab<strong>il</strong>e per la definizione e <strong>il</strong> monitoraggio dei limiti di rischio, l’identificazione<br />

delle strategie e delle misure correttive e <strong>il</strong> monitoraggio delle relative implementazioni, comprese le strategie assicurative. Questo comprende<br />

l’identificazione di prodotti e processi che comportano un livello di rischio operativo particolarmente alto, l’individuazione delle azioni di mitigazione<br />

necessarie e <strong>il</strong> monitoraggio dei risultati.<br />

Le funzioni di Operational Risk Management nelle Entità controllate forniscono formazione specifica sui rischi operativi al personale, che può anche<br />

avvalersi di programmi di formazione disponib<strong>il</strong>i via intranet e sono responsab<strong>il</strong>i per la corretta realizzazione degli elementi del framework di Gruppo.<br />

Convalida interna<br />

In ottemperanza ai requisiti regolamentari è stato istituito, sia presso la Capogruppo sia presso le pertinenti Entità del Gruppo, un processo di<br />

convalida interna del sistema di controllo e misurazione dei rischi operativi, al fine di verificarne la rispondenza alle prescrizioni normative ed agli<br />

standard di Gruppo. Questo processo è di responsab<strong>il</strong>ità della unit P<strong>il</strong>lar II Risks and Operational Risk Validation, all’interno del <strong>Group</strong> Internal Validation<br />

department.<br />

Le metodologie di Gruppo per la misurazione e l’allocazione del capitale a rischio sono convalidate a livello di Capogruppo dalla unità sopraccitata,<br />

mentre l’implementazione del sistema di controllo e gestione dei rischi operativi nelle Entità controllate è valutata dalle funzioni locali di Operational<br />

Risk Management seguendo le istruzioni e le linee guida emesse dal <strong>Group</strong> Internal Validation department.<br />

I risultati delle valutazioni locali sono rivisti annualmente dal <strong>Group</strong> Internal Validation department che esegue ulteriori analisi su dati e documentazione.<br />

Report dettagliati vengono poi sottoposti al CRO di Gruppo per l’emissione di specifiche Non Binding Opinion alle Entità. I report di convalida locale,<br />

insieme alla opinion della Capogruppo e al report dell’Internal Audit, sono presentati per approvazione ai competenti Organi delle Entità controllate.<br />

I risultati dell’attività di convalida, sia a livello di Capogruppo sia delle singole Entità, sono consolidati annualmente nel <strong>Group</strong> Validation report che,<br />

insieme alla relazione annuale dell’Internal Audit, è presentato al Consiglio di Amministrazione di <strong>UniCredit</strong>.<br />

Un reporting regolare sulle attività di convalida è inoltre indirizzato al Comitato Rischi Operativi e Reputazionali di Gruppo.<br />

Reporting<br />

Un sistema di reporting è stato sv<strong>il</strong>uppato dalla Capogruppo per informare l’Alta Direzione e gli organi di controllo interno in merito all’esposizione ai<br />

rischi operativi del Gruppo e alle azioni intraprese per mitigarli.<br />

In particolare, con periodicità almeno trimestrale, vengono forniti aggiornamenti sull’andamento delle perdite operative, la stima del capitale a rischio,<br />

le principali iniziative intraprese per la mitigazione dei rischi operativi nelle varie aree di business e le perdite operative sofferte nei processi creditizi<br />

(cd. perdite “cross-credit”). Una sintesi sull’andamento degli indicatori di rischio più critici è distribuita con cadenza mens<strong>il</strong>e.<br />

202 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Al Comitato Rischi Operativi e Reputazionali di Gruppo vengono inoltre presentati i risultati delle principali analisi di scenario svolte a livello di Gruppo e<br />

le relative azioni di mitigazione intraprese.<br />

Gestione e mitigazione del rischio<br />

La gestione del rischio si concretizza attraverso l’ut<strong>il</strong>izzo di una serie di strumenti, per esempio la revisione dei processi per la riduzione dei rischi<br />

r<strong>il</strong>evati e la gestione delle relative politiche assicurative, con l’identificazione di idonee franchigie e limiti. La verifica regolare dei piani di continuità<br />

operativa assicura la gestione del rischio operativo nei casi di interruzione dei principali servizi.<br />

Nelle Entità controllate, <strong>il</strong> Comitato Rischi (o altri organi, secondo quanto previsto dalla regolamentazione locale) rivede i rischi r<strong>il</strong>evati dalle funzioni di<br />

Operational Risk con <strong>il</strong> supporto delle funzioni interessate e verifica le iniziative di mitigazione.<br />

Sistema di misurazione e allocazione del capitale<br />

<strong>UniCredit</strong> ha sv<strong>il</strong>uppato un metodo interno per la misurazione del requisito di capitale. Questo è calcolato tenendo conto dei dati di perdita interni, dei<br />

dati di perdita esterni (consort<strong>il</strong>i e pubblici), dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.<br />

Il calcolo viene effettuato a livello di Gruppo, ut<strong>il</strong>izzando come classi di rischio le tipologie di evento operativo. Per ogni classe di rischio, la severità e la<br />

frequenza delle perdite sono stimate separatamente per arrivare alla distribuzione delle perdite annue tramite simulazione, tenendo conto della copertura<br />

assicurativa. La distribuzione di severità viene stimata su dati interni, dati esterni e dati generati tramite analisi di scenario, mentre la frequenza è stimata<br />

sui soli dati interni. Per ognuna delle classi, si applica una correzione in funzione degli indicatori di rischio operativo. Le distribuzioni di perdita annua,<br />

ottenute per ciascuna classe di rischio, sono aggregate tramite funzioni copula. Il capitale di rischio è quindi calcolato sulla distribuzione aggregata delle<br />

perdite ad un livello di confidenza del 99,9% a fini regolamentari e ad un livello del 99,97% a fini di capitale economico.<br />

Tramite meccanismi di allocazione si identificano i requisiti di capitale delle Entità controllate, riflettendo l’esposizione ai rischi operativi.<br />

L’approccio AMA ha ricevuto formale approvazione da parte dell’Autorità di Vig<strong>il</strong>anza ed <strong>il</strong> piano di roll out è attualmente in estensione in tutte le Entità<br />

r<strong>il</strong>evanti del Gruppo. Le Entità non ancora autorizzate all’ut<strong>il</strong>izzo dei metodi avanzati contribuiscono al requisito patrimoniale consolidato sulla base del<br />

metodo standard (TSA) o base (BIA).<br />

B. Rischi derivanti da pendenze legali<br />

Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti di <strong>UniCredit</strong> S.p.A. e di altre società appartenenti al gruppo <strong>UniCredit</strong>.<br />

In numerosi casi vi è una notevole incertezza circa <strong>il</strong> possib<strong>il</strong>e esito dei procedimenti e l’entità dell’eventuale perdita. Questi casi comprendono<br />

procedimenti penali, amministrativi da parte di autorità di vig<strong>il</strong>anza e cause in cui <strong>il</strong> ricorrente non ha quantificato in modo specifico le proprie richieste<br />

risarcitorie (come, ad esempio, nel caso delle putative class action negli Stati Uniti). In tali casi, finché sussiste l’impossib<strong>il</strong>ità di prevedere gli esiti e<br />

stimare le eventuali perdite in modo attendib<strong>il</strong>e, non vengono effettuati accantonamenti. Ove invece sia possib<strong>il</strong>e stimare in modo attendib<strong>il</strong>e l’entità<br />

dell’eventuale perdita e tale perdita sia ritenuta probab<strong>il</strong>e, vengono effettuati accantonamenti in b<strong>il</strong>ancio in misura ritenuta congrua secondo le<br />

circostanze e coerentemente con i principi contab<strong>il</strong>i internazionali IAS.<br />

A presidio delle potenziali passività che potrebbero scaturire dalle cause passive (non giuslavoristiche, fiscali o attinenti al recupero del credito)<br />

pendenti, <strong>il</strong> gruppo <strong>UniCredit</strong> ha in essere, al 30 giugno 2011, un fondo per rischi ed oneri pari a euro 1.365 m<strong>il</strong>ioni, tuttavia non si può escludere che<br />

detto fondo possa non essere sufficiente a far fronte interamente agli oneri ed alle richieste risarcitorie e restitutorie connesse alle cause pendenti.<br />

Conseguentemente non può escludersi che un eventuale esito sfavorevole di tali procedimenti possa avere effetti negativi sulla situazione economica,<br />

patrimoniale e/o finanziaria del gruppo <strong>UniCredit</strong>.<br />

Si riportano di seguito alcune sintetiche informazioni in ordine alle cause passive (escluse quelle giuslavoristiche, fiscali o attinenti al recupero del<br />

credito), che coinvolgono <strong>il</strong> gruppo <strong>UniCredit</strong>, aventi un valore uguale o superiore ad euro 100 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Madoff<br />

Nel dicembre 2008, Bernard L. Madoff, ex presidente del NASDAQ e proprietario di Bernard L. Madoff Investment Securities LLC (“BMIS”), società di<br />

investimento registrata presso la Securities Exchange Commission (la “SEC”) ed <strong>il</strong> Financial Industry Regulatory Authority (<strong>il</strong> “FINRA”), è stato arrestato<br />

con l’accusa di truffa (securities fraud) per avere posto in essere quello che è stato descritto dalle autorità statunitensi come uno Schema di Ponzi. Nel<br />

corso dello stesso mese, è stato nominato <strong>il</strong> curatore fallimentare (<strong>il</strong> “SIPA Trustee”) per la liquidazione di BMIS ai sensi dello U.S. Securities Investor<br />

Protection Act del 1970. Nel marzo 2009, Bernard L. Madoff è stato dichiarato colpevole di diversi reati, tra cui la truffa (securities fraud), la truffa nella<br />

consulenza sugli investimenti (investment advisor fraud) e le false comunicazioni alla SEC. Nel giugno 2009 Bernard L. Madoff è stato condannato a<br />

150 anni di reclusione.<br />

A seguito dell’accertamento della truffa perpetrata da Bernard L. Madoff, sono stati promossi diversi procedimenti di natura penale e civ<strong>il</strong>e in vari Paesi<br />

contro istituzioni finanziarie e investment adviser da, o nell’interesse di, investitori, intermediari nel loro ruolo di broker per investitori ed enti pubblici<br />

relativamente alle perdite subite.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 203


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A., alcune delle sue società controllate ed alcuni dei rispettivi dipendenti o ex dipendenti sono stati citati, o potrebbero essere citati in<br />

futuro, nei procedimenti e/o nelle indagini sul caso Madoff in vari Paesi del mondo, tra cui gli Stati Uniti d’America, l’Austria, <strong>il</strong> C<strong>il</strong>e ed <strong>il</strong> Regno Unito.<br />

Alla data in cui Bernard L. Madoff è stato arrestato, la divisione Alternative Investments di Pioneer, società controllata da <strong>UniCredit</strong> S.p.A. (“PAI”),<br />

agiva quale investment manager e/o investment adviser per alcuni fondi che, a loro volta, avevano investito in altri fondi che detenevano conti gestiti<br />

presso BMIS. In particolare, PAI agiva quale investment manager e/o investment adviser per i fondi Primeo (compreso Primeo Fund Ltd, adesso<br />

ufficialmente in liquidazione) e vari fondi di fondi (FoFs). PAI aveva assunto <strong>il</strong> ruolo di investment adviser per i fondi Primeo nell’apr<strong>il</strong>e 2007, dopo<br />

essere subentrato a BA Worldwide Fund Management Ltd (“BAWFM”), una controllata indiretta di <strong>UniCredit</strong> Bank Austria AG (“BA”). Primeo e i FoFs<br />

avevano investito in altri fondi che, a loro volta, detenevano conti gestiti presso BMIS. Gli altri fondi avevano fornito dichiarazioni ed altri documenti in<br />

cui si faceva presente che detenevano beni in nome e per conto dei fondi per cui PAI era <strong>il</strong> gestore e/o l’advisor per un importo di euro 805 m<strong>il</strong>ioni<br />

a novembre 2008. Tale ammontare, sulla base dei predetti documenti, comprendeva <strong>il</strong> capitale investito e i proventi derivanti dall’investimento. Alla<br />

luce dell’ammissione di colpevolezza di Bernard L. Madoff e dei fatti emersi successivamente alla truffa commessa da BMIS, risulta evidente che<br />

gli ammontari indicati nei predetti documenti non riflettessero in modo accurato gli investimenti effettuati e i proventi derivanti da tali investimenti.<br />

Conseguentemente, i valori di cui sopra non devono essere considerati indicativi dell’ammontare delle perdite subite dagli investitori finali nei fondi<br />

coinvolti.<br />

<strong>UniCredit</strong> Bank AG (già HVB) aveva emesso diverse tranche di titoli di debito <strong>il</strong> cui potenziale rendimento veniva calcolato in riferimento al rendimento<br />

di un ipotetico investimento strutturato (c.d. synthetic investment) nei fondi Primeo. Il valore nominale dei titoli di debito emessi riferib<strong>il</strong>i ai fondi Primeo<br />

era di circa euro 27 m<strong>il</strong>ioni. Sono stati avviati in Germania alcuni procedimenti giudiziari in relazione ai titoli di debito emessi da <strong>UniCredit</strong> Bank AG e<br />

connessi ai fondi Primeo, citando <strong>UniCredit</strong> Bank AG come convenuto.<br />

BAWFM aveva agito in qualità di investment adviser per i fondi Primeo sino ad apr<strong>il</strong>e 2007. Alcuni clienti di BA avevano acquisito partecipazioni nei<br />

fondi Primeo che erano detenute da BA.<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A. e le sue controllate BA e PAI sono state convenute in giudizio in tre azioni collettive (putative class action) promosse dinnanzi alla<br />

United States District Court for the Southern District of New York (“Southern District”) tra <strong>il</strong> gennaio ed <strong>il</strong> marzo 2009 con l’obiettivo di rappresentare<br />

coloro che avevano investito in tre gruppi di fondi (i fondi “Harald”, “Primeo” e i fondi “Thema”) che direttamente o indirettamente erano investiti in<br />

BMIS.<br />

Nell’ottobre 2009, la Southern District ha consolidato le tre azioni collettive nella fase pre-processuale. Successivamente sono state depositate le<br />

richieste emendate e consolidate relative a ciascuno dei tre gruppi riferiti ai fondi di investimento che si sostiene abbiano investito le proprie attività in<br />

BMIS. I convenuti sono circa 70.<br />

Nella domanda emendata “Herald”, depositata a febbraio 2010, si sostengono le rivendicazioni nell’ambito di un’azione collettiva promossa per<br />

conto degli investitori che detenevano partecipazioni in Herald Fund SPC-Herald USA Segregated Portfolio One e/o Herald (Lux) al 10 dicembre 2008<br />

o che hanno acquisito partecipazioni in detti fondi dal 12 gennaio 2004 al 10 dicembre 2008, ricevendone un danno. Nei documenti depositati si<br />

afferma che <strong>UniCredit</strong> S.p.A., Bank Austria e Bank Medici AG, tra gli altri convenuti, hanno violato i propri doveri ai sensi della common law e delle<br />

leggi statunitensi federali sui titoli, tra l’altro, omettendo, scientemente o temerariamente, di tutelare l’investimento dell’attore a fronte dei segnali di<br />

pericoli relativi a Madoff. L’attore richiede <strong>il</strong> risarcimento di danni non specificati, di danni punitivi, la restituzione di commissioni, benefici e attività<br />

ingiustamente ottenuti, dei costi e delle spese legali da determinarsi in giudizio, nonché un provvedimento cautelare che vieti ai convenuti di avvalersi<br />

dei beni dei fondi per difendersi o essere tenuti indenni.<br />

Nella domanda emendata “Primeo”, depositata a febbraio 2010, si sostengono le rivendicazioni nell’ambito di un’azione collettiva promossa per<br />

conto degli investitori che detenevano partecipazioni in Primeo Select Fund e/o Primeo Executive Fund al 10 dicembre 2008 o che hanno acquisito<br />

partecipazioni in detti fondi dal 12 gennaio 2004 al 12 dicembre 2008, ricevendone un danno. Nei documenti depositati si afferma che <strong>UniCredit</strong> S.p.A.,<br />

Bank Austria, Bank Medici, BA Worldwide, PAI e Pioneer Global Asset Management S.p.A. (“PGAM”), tra gli altri convenuti, hanno violato i propri<br />

doveri ai sensi della common law e delle leggi statunitensi federali sui titoli, tra l’altro, r<strong>il</strong>asciando false dichiarazioni sul monitoraggio di cui sarebbero<br />

stati oggetto Madoff e gli investimenti dell’attore e ignorando i segnali di pericolo relativi alla frode perpetrata da Madoff. Gli attori richiedono <strong>il</strong><br />

risarcimento di danni non specificati, di danni punitivi, la restituzione di commissioni, benefici e attività ingiustamente ottenuti, dei costi e delle spese<br />

legali da determinarsi in giudizio, nonché un provvedimento cautelare che vieti ai convenuti di avvalersi dei beni dei fondi per difendersi o essere tenuti<br />

indenni.<br />

Nella domanda emendata “Thema”, depositata a febbraio 2010, si sostengono le rivendicazioni nell’ambito di un’azione collettiva promossa per conto<br />

degli investitori che detenevano partecipazioni in Thema International Fund plc e/o Thema Fund al 10 dicembre 2008 o che hanno acquisito partecipazioni<br />

in detti fondi dal 12 gennaio 2004 al 14 dicembre 2008, ricevendone un danno. Nei documenti depositati si afferma che <strong>UniCredit</strong> S.p.A., BAWFM e<br />

Bank Medici, tra gli altri convenuti, hanno violato la common law le leggi statunitensi federali sui titoli, tra l’altro, r<strong>il</strong>asciando scientemente o<br />

temerariamente o non evitando che venissero r<strong>il</strong>asciate dichiarazioni false su fatti sostanziali e/o mancando di esercitare la debita cura in relazione<br />

agli investimenti dell’attore. Nella domanda emendata si sostiene, inoltre, che <strong>UniCredit</strong> S.p.A., BAWFM e Bank Medici abbiano conseguito un<br />

ingiusto arricchimento ricevendo soldi dai partecipanti all’azione collettiva. L’attore richiede <strong>il</strong> risarcimento di danni non specificati (inclusi i profitti<br />

che i partecipanti all’azione collettiva avrebbero conseguito laddove <strong>il</strong> loro denaro fosse stato prudentemente investito), di interessi, di danni<br />

204 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


punitivi, di costi e delle spese legali, nonché un provvedimento cautelare che vieti ai convenuti di avvalersi dei beni dei fondi per difendersi o<br />

essere tenuti indenni.<br />

Il 10 gennaio 2011 la Southern District ha fissato un termine per i convenuti per depositare le proprie istanze di rigetto e per i ricorrenti per emendare<br />

le proprie richieste. I termini fissati dalla Corte tengono in considerazione <strong>il</strong> fatto che queste istanze non saranno completate prima del quarto trimestre<br />

del 2011. Successivamente si avranno la discussione orale e la decisione.<br />

Il 1 apr<strong>il</strong>e 2011 i ricorrenti di tutte e tre le class actions hanno depositato istanze per emendare le proprie richieste. Le proposte di modifica<br />

non contengono nessuna contestazione della federal securities law. In una delle azioni (Herald) l’istanza volta ad emendare la richiesta contiene<br />

l’affermazione che i ricorrenti, incluso <strong>UniCredit</strong> S.p.A., violarono <strong>il</strong> Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act (RICO) partecipando ad<br />

un piano per arricchire se stessi immettendo i soldi degli investitori nello Schema di Ponzi di Madoff. Il 29 giugno 2011 <strong>UniCredit</strong> S.p.A. e le sue<br />

controllate BA e PAI, insieme con altri convenuti, hanno depositato un’istanza di rigetto delle class actions e un’opposizione alla mozione dei ricorrenti<br />

di modificare <strong>il</strong> ricorso.<br />

Il 7 apr<strong>il</strong>e 2011 <strong>il</strong> curatore fallimentare nel procedimento SIPA (“SIPA Trustee”) ha depositato un ricorso contro i ricorrenti delle class actions dinanzi al<br />

Tribunale Fallimentare del distretto sud di New York, per ottenere un ordine di sospensione delle class actions oppure una sospensione degli effetti di<br />

decisioni che possano essere prese in quelle azioni. Questa richiesta del SIPA Trustee nei confronti dei ricorrenti delle class actions potrebbe far slittare<br />

l’incontro sopra detto. In maggio 2011, uno dei ricorrenti nelle tre class actions ha chiesto alla Southern District di rimuovere <strong>il</strong> riferimento al Tribunale<br />

Fallimentare. Le istanze sulla questione saranno completate in luglio e l‘udienza è fissata per <strong>il</strong> 7 luglio. Una decisione dal Southern District è prevista<br />

dopo l’agosto 2011.<br />

Il 5 dicembre 2010 <strong>il</strong> SIPA Trustee ha citato circa 60 convenuti dinanzi al Tribunale Fallimentare degli Stati Uniti del distretto sud di New York. Tra questi<br />

vi sono <strong>UniCredit</strong> S.p.A., BA, BAWFM, PAI, e Bank Medici. La richiesta nei riguardi di detti convenuti, e nei confronti di altri, mira a recuperare somme<br />

da determinarsi in giudizio, asseritamente rappresentanti i cosiddetti trasferimenti annullab<strong>il</strong>i ai primi gestori di fondi da parte di BMIS, i successivi<br />

trasferimenti di fondi da BMIS (per un ammontare complessivo, in forma aggregata per tutti i convenuti, di oltre $ 400 m<strong>il</strong>ioni sotto forma, tra l’altro, di<br />

pretese commissioni di gestione, di rendimento, di segnalazione, amministrative, o di pubblicità), e danni punitivi e compensativi per oltre $ 2 m<strong>il</strong>iardi<br />

contro alcuni convenuti, compresi i cinque sopra detti.<br />

Benché <strong>il</strong> SIPA Trustee si sia riservato <strong>il</strong> diritto di modificare le proprie richieste continuando le indagini su BMIS, nella citazione si sostiene che<br />

molti tra i 60 convenuti, compresi i cinque sopra detti, sono responsab<strong>il</strong>i di trasferimenti annullab<strong>il</strong>i per la legge fallimentare americana, si sono<br />

ingiustamente arricchiti grazie al denaro ricevuto da BMIS, hanno aiutato fino a rendersene complici le violazioni dei doveri fiduciari di BMIS e la frode<br />

di BMIS non tenendo in nessun conto gli indizi di frode e continuando a innestarvi liquidità così da permettere a BMIS di continuare nel suo Schema di<br />

Ponzi.<br />

Su richiesta di PAI e di diversi altri chiamati in causa, la corte del distretto sud ha spostato questa azione dal Tribunale Fallimentare, in relazione a<br />

determinate richieste, e ha fissato un incontro per discutere la richiesta di rigetto delle richieste spostate. Il 23 giugno 2011 si è tenuta l’udienza<br />

di discussione sulla richiesta di rigetto. Il 28 luglio 2011 la Corte ha accolto l’istanza di rigetto relativa alle richieste che aveva sottolineato avrebbe<br />

esaminato. È possib<strong>il</strong>e che contro questa decisione sia proposto appello. La decisione del 28 luglio 2011 riguarda unicamente le richieste connesse<br />

alle accuse di aver aiutato e favorito la frode Madoff e di aver violato i doveri fiduciari, all’ingiusto arricchimento e complicità. Non si estende alle<br />

richieste finalizzate alla revoca delle rimesse annullab<strong>il</strong>i.<br />

Il 10 dicembre 2010 <strong>il</strong> SIPA Trustee ha depositato un’altra citazione dinanzi al Tribunale Fallimentare degli Stati Uniti del distretto sud di New York<br />

contro <strong>UniCredit</strong> S.p.A., BA, PGAM, BAWFM, Bank Medici, Bank Austria Cayman Islands e svariate persone connesse ad <strong>UniCredit</strong> S.p.A. e BA<br />

cercando, presso i suddetti e altri convenuti, di recuperare somme da determinarsi in giudizio. In citazione si sostiene che BA sia responsab<strong>il</strong>e in<br />

qualità di soggetto che ha inizialmente effettuato alcuni trasferimenti annullab<strong>il</strong>i dei fondi di BMIS e che BA e altri soggetti chiamati, riconducib<strong>il</strong>i ad<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A., sono responsab<strong>il</strong>i per i successivi trasferimenti dei fondi di BMIS.<br />

In citazione si sostiene poi che tutti i convenuti si sono ingiustamente arricchiti grazie alle somme ricevute da BMIS, che essi ottennero ed esercitarono<br />

intenzionalmente un controllo su somme sottratte alla proprietà dei clienti in ragione dei loro rapporti con BMIS, e che violarono <strong>il</strong> RICO in quanto si<br />

sostiene che parteciparono ad un piano finalizzato ad arricchire loro stessi iniettando <strong>il</strong> denaro degli investitori nello schema di Ponzi di Madoff. Il SIPA<br />

Trustee chiede la triplicazione dei danni in base al RICO (tre volte quindi l’ammontare netto riportato, $ 19,6 m<strong>il</strong>iardi, che corrisponderebbero alle<br />

perdite asseritamente subite da tutti gli investitori in BMIS), la retrocessione di presunte commissioni in generale, delle commissioni di gestione, delle<br />

commissioni di custodia, dei danni compensativi, esemplari e punitivi, e di tutti i costi del giudizio.<br />

Su richiesta di <strong>UniCredit</strong> S.p.A., <strong>il</strong> Southern District ha rimosso questa azione dal Tribunale Fallimentare in relazione a determinate richieste, e ha<br />

fissato un calendario per le istanze e le udienze volte al rigetto delle richieste spostate. Le istanze non saranno completate prima di metà settembre<br />

2011 e l’udienza è fissata per <strong>il</strong> 19 settembre 2011. Si attende una decisione.<br />

Questi procedimenti negli Stati Uniti sono nella fase iniziale. <strong>UniCredit</strong> S.p.A.ed i soggetti ad essa riconducib<strong>il</strong>i intendono difendersi energicamente.<br />

In data 22 luglio 2011 i Joint Official Liquidators of Primeo (I liquidatori di Primeo) hanno citato PAI dinanzi alla Grand Court delle Isole Cayman,<br />

Divisione Servizi Finanziari. Nella citazione i liquidatori di Primeo sostengono che PAI sia responsab<strong>il</strong>e, alla luce delle clausole del contratto di<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 205


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

consulenza per gli investimenti tra Primeo e PAI, di presunte violazioni dei propri doveri e sia anche responsab<strong>il</strong>e in via sussidiaria in relazione a<br />

presunte violazioni e omissioni di BMIS. I liquidatori di Primeo sostengono anche che le commissioni corrisposte a PAI furono pagate per un errore<br />

materiale e chiedono a PAI la restituzione di quelle commissioni. Nel complesso i Liquidatori di Primeo domandano circa USD 262 m<strong>il</strong>lioni oltre a danni<br />

non quantificati, interessi e spese.<br />

Anche in Austria sono stati promossi procedimenti connessi alla truffa di Bernard L. Madoff nei quali sono state citate in giudizio, fra gli altri, BA e Bank<br />

Private AG (una società precedentemente controllata da BA che si è fusa con BA <strong>il</strong> 29 ottobre 2009). Gli attori avrebbero investito in fondi che, a loro<br />

volta, avrebbero investito direttamente o indirettamente in BMIS. BA è anche oggetto di procedimenti in Austria a seguito di una denuncia presentata<br />

dall’autorità di vig<strong>il</strong>anza dei mercati finanziari austriaca alla procura austriaca e delle denunce rivolte alla stessa procura da parte di soggetti privati che<br />

avrebbero investito in fondi che, a loro volta, avrebbero direttamente o indirettamente investito in BMIS. I soggetti che hanno presentato tali denunce<br />

sostengono, tra l’altro, che BA avrebbe violato le norme del testo unico austriaco sugli investimenti che disciplinano <strong>il</strong> ruolo di BA quale “controllore del<br />

prospetto” dei fondi Primeo.<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A. e varie società controllate da <strong>UniCredit</strong> S.p.A. hanno ricevuto ordini e richieste di esibizione e produzione di informazioni e documenti<br />

da parte della SEC, dello U.S. Department of Justice e del SIPA Trustee negli Stati Uniti d’America, dell’autorità di vig<strong>il</strong>anza dei mercati finanziari<br />

austriaca, dell’autorità di vig<strong>il</strong>anza sui servizi finanziari irlandese e della BaFin in Germania in relazione alle rispettive indagini svolte sulla truffa posta in<br />

essere da Bernard L. Madoff.<br />

Un investitore c<strong>il</strong>eno in titoli legati a Primeo ha depositato una denuncia ad un pubblico ministero c<strong>il</strong>eno. Il caso è solamente nella fase delle<br />

investigazioni e nessuna accusa è stata avanzata. Domande scritte sono state indirizzate a sette Pioneer/<strong>UniCredit</strong> dipendenti o ex dipendenti.<br />

Oltre ai procedimenti relativi al caso Madoff contro <strong>UniCredit</strong> S.p.A., le sue società controllate ed alcuni dei rispettivi dipendenti o ex dipendenti,<br />

ulteriori azioni sono state minacciate e potrebbero essere promosse in futuro in questi stessi Paesi o in altri sia da parte di investitori privati che di<br />

autorità locali. Tali azioni pendenti o future potrebbero avere, singolarmente o nel loro complesso, effetti negativi significativi sul Gruppo.<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A. e le sue controllate intendono difendersi energicamente dalle richieste ed accuse ricollegab<strong>il</strong>i al caso Madoff.<br />

Allo stato, non è possib<strong>il</strong>e prevedere in maniera affidab<strong>il</strong>e i tempi e l’esito delle varie azioni, né valutare <strong>il</strong> grado di responsab<strong>il</strong>ità, ove ve ne fosse<br />

alcuno, che ne potrebbe scaturire. In conformità con i principi contab<strong>il</strong>i internazionali, non sono stati predisposti accantonamenti per <strong>il</strong> rischio specifico<br />

al contenzioso Madoff.<br />

Special Representative<br />

L’assemblea annuale degli azionisti di HVB del 27 giugno 2007 ha deliberato una risoluzione che autorizzava l’avvio di un’azione contro <strong>UniCredit</strong><br />

S.p.A., i suoi legali rappresentanti, <strong>il</strong> management board (di allora) ed <strong>il</strong> supervisory board (di allora) di HVB per danni causati ad HVB dalla vendita<br />

della partecipazione da quest’ultima detenuta in BA e dalla sottoscrizione del BCA intervenuta tra HVB ed <strong>UniCredit</strong> S.p.A. in occasione del processo di<br />

integrazione. L’avvocato Thomas Heidel è stato nominato Special Representative da una delibera assembleare votata dagli azionisti di minoranza con<br />

<strong>il</strong> compito di verificare se vi siano in concreto i presupposti per promuovere la suddetta azione. A tale fine lo Special Representative è stato investito<br />

dell’autorità di esaminare documenti ed ottenere informazioni da parte della società.<br />

<strong>UniCredit</strong>, ora unico azionista di HVB, ha impugnato la delibera, l’impugnativa è stata parzialmente accolta e questa decisione è stata a sua volta<br />

impugnata, sia dagli attori sia da <strong>UniCredit</strong>, dinanzi alla Corte Suprema Federale. La decisione definitiva non è stata ancora presa.<br />

Sulla base dell’attività di indagine svolta in particolare presso gli uffici di HVB, nel dicembre 2007 lo Special Representative ha chiesto ad <strong>UniCredit</strong><br />

S.p.A. di restituire ad HVB le azioni di BA compravendute.<br />

Nel gennaio 2008, <strong>UniCredit</strong> S.p.A. ha riscontrato negativamente la richiesta dello Special Representative sostenendo che tale richiesta è priva di<br />

fondamento.<br />

Il 20 febbraio 2008, l’avvocato Heidel in qualità di Special Representative ha promosso un’azione legale nei confronti di <strong>UniCredit</strong> S.p.A., dell’allora AD<br />

Alessandro Profumo, dell’allora AD di HVB Wolfgang Sprissler e dell’allora Chief Financial Officer di HVB Rolf Friedhofen, chiedendo la restituzione delle<br />

azioni di BA ad HVB unitamente al risarcimento di ogni danno patito in relazione alla vicenda ad essa connessa o, ove tale richiesta non fosse accolta<br />

da parte del Tribunale di Monaco, <strong>il</strong> pagamento di una somma, a titolo di danni, pari ad almeno euro 13,9 m<strong>il</strong>iardi.<br />

In data 10 luglio 2008, l’avvocato Heidel ha depositato e notificato un’integrazione della sua azione. Con la stessa chiede che <strong>UniCredit</strong> S.p.A., <strong>il</strong><br />

suo AD di allora, l’AD e <strong>il</strong> Chief Financial Officer del tempo di HVB vengano condannati a restituire l’ulteriore somma di euro 2,98 m<strong>il</strong>iardi (oltre<br />

interessi) oltre ai danni che dovessero derivare dall’aumento di capitale deliberato da HVB nell’apr<strong>il</strong>e del 2007 a seguito del trasferimento ad HVB<br />

dell’azienda bancaria dell’ex UBM. In particolare lo Special Representative afferma che <strong>il</strong> conferimento è stato sopravvalutato e che è stata violata la<br />

regolamentazione in materia di revisione contab<strong>il</strong>e.<br />

206 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Premesso che, a giudizio della Banca, è dubbio che l’integrazione dell’azione dello Special Representative sia in linea con la risoluzione adottata<br />

dalla delibera assembleare di HVB del giugno 2007, <strong>UniCredit</strong> S.p.A. ritiene le richieste attoree infondate anche in considerazione del fatto che, sia la<br />

vendita di BA sia <strong>il</strong> trasferimento dell’attività dell’ex UBM nel corso dell’aumento di capitale di HVB, sono avvenute sulla base di valutazioni (fairness<br />

opinion e valuation report) di note società di revisione e banche d’investimento e, pertanto, non ha provveduto ad effettuare accantonamenti.<br />

Si evidenzia che in data 10 novembre 2008 si è tenuta un’assemblea straordinaria degli azionisti di HVB che ha deliberato la revoca della delibera del<br />

27 giugno 2007 e, conseguentemente, la revoca dell’avvocato Heidel quale Special Representative di HVB. Ciò fa sì che - salvo che questa delibera<br />

venga dichiarata nulla o inefficace - lo Special Representative non sia più legittimato a proseguire le azioni intraprese nei confronti di <strong>UniCredit</strong><br />

S.p.A., del suo ex esponente e degli esponenti di HVB. In particolare, la revoca impedisce allo Special Representative di continuare la sua azione per<br />

danni che, peraltro, non verrà meno di per sé, ma solo in caso di una decisione in tal senso da parte del supervisory board (nei confronti di Wolfgang<br />

Sprissler e Rolf Friedhofen) e del management board (nei confronti di <strong>UniCredit</strong> S.p.A. e del suo AD di allora) di HVB. Gli organi statutari di HVB, con<br />

l’aus<strong>il</strong>io di consulenti esterni, hanno avviato l’esame della complessa materia per assumere le decisioni di competenza.<br />

La revoca dello Special Representative è stata impugnata da parte dello stesso e da parte di un azionista di minoranza. Il 27 agosto 2009 la Corte<br />

Regionale di Monaco ha dichiarato nulla la delibera di revoca dello Special Representative. La decisione è stata appellata dinanzi l’Alta Corte Regionale<br />

di Monaco, la quale, in data 3 marzo 2010, ha accolto l’appello contro l’annullamento della delibera di revoca dello Special Representative. Il 12 luglio<br />

2011 la Suprema Corte Federale Tedesca ha respinto la richiesta del Dr. Heidel. Di conseguenza la decisione presa dall’Alta Corte Regionale di Monaco<br />

è definitiva e non impugnab<strong>il</strong>e. Lo Special Representative è quindi efficacemente rimosso.<br />

Il 2 giugno 2009, la Corte Regionale di Monaco ha deciso di sospendere la trattazione della causa promossa dallo Special Representative, finalizzata<br />

alla restituzione delle azioni di BA e ad un risarcimento di presunti danni, sino ad una decisione definitiva in merito alla validità della nomina e della<br />

successiva revoca dello Special Representative.<br />

Lo Special Representative ha depositato una richiesta di riesame del provvedimento di sospensione della causa. HVB, dopo la revoca dello Special<br />

Representative, ha ritirato la propria richiesta. La Corte Regionale di Monaco <strong>il</strong> 22 luglio 2011 ha giudicato valido <strong>il</strong> ritiro della richiesta fatto da HVB,<br />

quindi questo contenzioso accessorio è deciso in via definitiva e una domanda di revisione della misura sospensiva non potrà più essere reintrodotta.<br />

Cirio<br />

Nel mese di apr<strong>il</strong>e 2004 l’Amministrazione Straordinaria di Cirio Finanziaria S.p.A. (in precedenza Cirio S.p.A.) ha notificato al Dr. Sergio Cragnotti<br />

ed a vari istituti di credito, tra cui Capitalia S.p.A. (incorporata in <strong>UniCredit</strong> S.p.A.) e Banca di Roma S.p.A., una citazione per ottenere la declaratoria<br />

giudiziale di invalidità di un accordo ritenuto <strong>il</strong>lecito con Cirio S.p.A. avente ad oggetto la cessione del polo lattiero caseario Eurolat alla Dalmata S.r.l.<br />

(Parmalat). L’Amministrazione Straordinaria ha chiesto conseguentemente la condanna di Capitalia S.p.A. e Banca di Roma S.p.A., in solido tra di loro,<br />

alla restituzione di un importo di circa euro 168 m<strong>il</strong>ioni e la condanna in solido di tutti i convenuti al risarcimento del danno quantificato in euro 474<br />

m<strong>il</strong>ioni.<br />

L’Amministrazione Straordinaria ha chiesto inoltre, in via subordinata, la revoca ex art. 2901 c.c. degli atti di disposizione posti in essere da Cirio S.p.A.<br />

e/o la restituzione, per indebito arricchimento, da parte delle banche, delle somme dalla Cirio corrisposte alle stesse in base all’accordo in questione.<br />

Nel mese di maggio 2007 la causa era stata trattenuta in decisione. Non è stata svolta alcuna fase istruttoria. Nel febbraio 2008, con una sentenza<br />

inattesa, <strong>il</strong> Tribunale ha condannato in solido Capitalia S.p.A. (ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A.) e <strong>il</strong> Dr. Sergio Cragnotti al pagamento della somma di euro 223,3<br />

m<strong>il</strong>ioni oltre rivalutazione monetaria ed interessi dal 1999. <strong>UniCredit</strong> S.p.A. ha presentato appello con richiesta di sospensione dell’esecuzione della<br />

sentenza di primo grado.<br />

La Corte d’Appello di Roma con provvedimento depositato in data 17 marzo 2009 ha sospeso l’efficacia esecutiva della decisione di primo grado.<br />

La prossima udienza, per la precisazione delle conclusioni, è fissata all’11 novembre 2014.<br />

A presidio dei rischi sono stati effettuati accantonamenti per un importo ritenuto congruo a quello che risulta essere allo stato <strong>il</strong> rischio di causa.<br />

*****<br />

Nel mese di apr<strong>il</strong>e 2007, alcune società del Gruppo Cirio in amministrazione straordinaria hanno notificato a Capitalia S.p.A. (ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A.),<br />

Banca di Roma S.p.A., <strong>UniCredit</strong> Banca Mob<strong>il</strong>iare S.p.A. (ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A.) ed ad altri intermediari una citazione per <strong>il</strong> risarcimento in solido<br />

dei danni derivanti dall’aver partecipato, in qualità di collocatori, alle emissioni di obbligazioni effettuate da società del gruppo Cirio, nonostante le<br />

medesime, secondo gli attori, fossero già in una situazione di insolvenza. La quantificazione del danno è stata così determinata:<br />

• <strong>il</strong> danno subito da ciascuna delle società attrici in conseguenza dell’aggravamento del loro rispettivo dissesto è stato determinato in un range tra<br />

euro 421,6 m<strong>il</strong>ioni ed euro 2,082 m<strong>il</strong>iardi (a seconda del criterio ut<strong>il</strong>izzato per la sua determinazione);<br />

• <strong>il</strong> danno subito in conseguenza del pagamento delle provvigioni riconosciute ai Lead Manager per <strong>il</strong> collocamento dei bond è stato determinato nella<br />

misura pari a complessivi euro 9,8 m<strong>il</strong>ioni;<br />

• <strong>il</strong> danno, da quantificarsi in corso di causa, subito da Cirio Finanziaria S.p.A. (già Cirio S.p.A.) in conseguenza della perdita della possib<strong>il</strong>ità di recuperare,<br />

tramite l’esperimento di azioni revocatorie fallimentari, quantomeno le somme da quest’ultima impiegate tra <strong>il</strong> 1999 e <strong>il</strong> 2000 per far rientrare presso le<br />

banche le esposizioni debitorie di alcune società del gruppo Cirio <strong>il</strong> tutto con interessi e rivalutazione monetaria dal dì del dovuto sino al saldo.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 207


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

Con sentenza del 3 novembre 2009, <strong>il</strong> giudice ha rigettato la domanda attorea condannando in solido le società del gruppo Cirio in amministrazione<br />

straordinaria alla rifusione delle spese di lite in favore delle banche convenute. L’Amministrazione Straordinaria ha proposto appello e l’udienza per la<br />

precisazione delle conclusioni è fissata per <strong>il</strong> 27 gennaio 2016.<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A., sulla base anche del parere del collegio di difesa, ha sempre ritenuto l’azione infondata e, confidando sull’esito positivo del giudizio,<br />

non ha effettuato accantonamenti.<br />

Qui tam Complaint contro Vanderb<strong>il</strong>t LLC e altre società del gruppo <strong>UniCredit</strong><br />

Il 14 luglio 2008 Frank Foy e sua moglie, in conformità alla normativa locale del New Mexico (Qui Tam Statute) hanno presentato per conto<br />

dello Stato del New Mexico un atto di citazione (complaint) in relazione ad alcuni investimenti in Vanderb<strong>il</strong>t LLC (“VF”) (società partecipata<br />

indirettamente da <strong>UniCredit</strong> S.p.A.) effettuati dal New Mexico Educational Retirement Board (ERB) e dallo State of New Mexico Investment Counc<strong>il</strong><br />

(SIC). Frank Foy afferma di aver ricoperto la posizione di Chief Investment Officer di ERB e di aver rassegnato le proprie dimissioni nel marzo 2008.<br />

I ricorrenti richiedono, per conto dello Stato del New Mexico, un risarcimento danni per un totale di USD 360 m<strong>il</strong>ioni in base al New Mexico<br />

Fraud against Taxpayers Act, asserendo che Vanderb<strong>il</strong>t VF e gli altri convenuti avrebbero surrettiziamente indotto ERB e SIC ad investire USD 90<br />

m<strong>il</strong>ioni in prodotti Vanderb<strong>il</strong>t (i) fornendo consapevolmente false informazioni in ordine alla natura ed al grado di rischio dell’investimento in VF<br />

e (ii) garantendo improprie elargizioni al Governatore dello Stato del New Mexico - B<strong>il</strong>l Richardson - e ad altri funzionari dello Stato, al fine di<br />

indurre l’effettuazione di tali investimenti. Frank Foy sostiene che lo Stato avrebbe subito un danno pari all’intero investimento iniziale di USD 90<br />

m<strong>il</strong>ioni (danno emergente) e richiede ulteriori USD 30 m<strong>il</strong>ioni per la perdita subita (lucro cessante).<br />

La lista dei convenuti include - inter alia -:<br />

• Vanderb<strong>il</strong>t Capital Advisors, LLC (VCA), una società controllata indirettamente da Pioneer Investment Management USA Inc. (PIM US);<br />

• Vanderb<strong>il</strong>t Financial, LLC (VF), una società-veicolo in cui PIM US detiene una partecipazione pari all’8% (VF è poi stata liquidata);<br />

• Pioneer Investment Management USA Inc. (PIM US), una società interamente controllata da PGAM;<br />

• PGAM, società interamente controllata da <strong>UniCredit</strong> S.p.A.;<br />

• <strong>UniCredit</strong> S.p.A.;<br />

• diversi amministratori di VCA, VF e PIM US;<br />

• studi legali, società di revisione, banche di investimento e funzionari dello Stato del New Mexico.<br />

Allo stato attuale risulta prematura una valutazione degli effetti economici che potrebbero scaturire dal procedimento in esame e, pertanto, non<br />

sono stati effettuati accantonamenti.<br />

L’atto di citazione è stato inizialmente notificato alle società americane, tra le altre, Vanderb<strong>il</strong>t Capital Advisors e Pioneer Investment Management<br />

USA Inc. (entrambe facenti parte del gruppo <strong>UniCredit</strong>) e VF, e alle persone fisiche convenute.<br />

Il 24 settembre 2009 <strong>UniCredit</strong> S.p.A. ed <strong>il</strong> 17 dicembre 2009 PGAM hanno ricevuto la notifica della citazione.<br />

I convenuti hanno richiesto <strong>il</strong> rigetto delle domande attoree.<br />

L’8 marzo 2010, l’attore principale ha presentato un atto di citazione emendato nel tentativo di aggiungere un ulteriore attore, diversi altri<br />

convenuti ed oltre 50 ulteriori istanze. Inoltre, Foy cerca di mettere in discussione altre transazioni in CDOs Vanderb<strong>il</strong>t in cui avrebbero investito i<br />

fondi pubblici del New Mexico ed ha pertanto aumentato le proprie richieste risarcitorie da 90 a 243,5 m<strong>il</strong>ioni USD. I convenuti hanno messo in<br />

dubbio che l’atto di citazione fosse stato correttamente presentato ed <strong>il</strong> 26 marzo 2010 <strong>il</strong> Tribunale ha decretato che non terrà conto del nuovo<br />

atto di citazione “emendato” e che i convenuti non saranno tenuti a rispondervi, fino a quando la corte non avrà deciso in merito alle precedenti<br />

richieste di rigettare l’azione originale.<br />

In data 28 apr<strong>il</strong>e 2010, <strong>il</strong> giudice Pfeffer ha emesso un “ordine” con cui ha rigettato tutte le pretese contenute nella citazione originaria.<br />

Il giudice ha chiaramente dichiarato di ritenere che l’applicazione retroattiva del “New Mexico Qui Tam Statute” (“FATA”) violi <strong>il</strong> divieto<br />

costituzionale di retroattività della norma penale: questo è stato <strong>il</strong> presupposto che ha condotto alla decisione di respingere tutti i reclami “FATA”.<br />

Il giudice ha inoltre respinto le pretese di Foy poiché, a norma dell’Unfair Practice Act (“UPA”) tali reclami erano basati su operazioni di borsa che<br />

non rientravano nella sfera delle tutele previste dall’UPA.<br />

Nel maggio 2010 Foy ha depositato sette mozioni rivolgendo al giudice Pfepper la richiesta, motivata in vario modo, di rivedere <strong>il</strong> suo ordine di<br />

rigetto e, in alternativa, di certificare la questione legale connessa all’applicab<strong>il</strong>ità retroattiva del FATA ai fini di un appello interlocutorio alla Corte<br />

d’Appello dello Stato del New Mexico. I convenuti facenti parte di Vaderb<strong>il</strong>t e altri si sono opposti a tutte le richieste domandando di rigettare<br />

l’atto emendato decidendo sull’intero caso. Il 2 settembre 2010 <strong>il</strong> giudice Pfeffer ha emesso la propria decisione. Nella stessa ha certificato la<br />

questione legale ai fini dell’appello interlocutorio, ma ha ordinato al ricorrente di ripulire l’atto emendato da tutte le questioni non compatib<strong>il</strong>i con<br />

la sua decisione circa la non applicab<strong>il</strong>ità retroattiva del FATA e sulla non ammissib<strong>il</strong>ità delle richieste basate sull’UPA.<br />

208 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Il 16 settembre 2010 Foy ha depositato la richiesta di revisione interlocutoria alla Corte di Appello del New Mexico e <strong>il</strong> 17 settembre 2010 la<br />

citazione emendata al tribunale di primo grado. Gli attori si sono opposti alla richiesta di un appello interlocutorio. Il 21 ottobre la Corte di Appello<br />

del New Mexico ha respinto la richiesta di Foy per un appello interlocutorio. In data 7 febbraio 2011 la Corte ha deciso di permettere a Foy<br />

di proseguire con le richieste presentate nell’atto emendato con l’obiettivo di permettergli di contestare fatti avvenuti dopo la data di efficacia<br />

del FATA. In data 31 marzo 2011, tutti i convenuti facenti parte del gruppo hanno depositato richiesta di rigetto delle istanze rimanenti, mentre<br />

PGAM ed UCI individualmente hanno rinnovato le proprie richieste di rigetto basate sulla mancanza di giurisdizione.<br />

Il 6 maggio 2011, <strong>il</strong> Procuratore Generale dello Stato del New Mexico, che può intervenire in un ”Qui tam Complaint” ai sensi del FATA, dove può<br />

essere esposta una valida motivazione, ha proceduto a respingere tutte le pretese del contenzioso Foy che riguardano investimenti effettuati dal<br />

SIC. Foy ha sfidato l’azione del Procuratore Generale sostenendo, tra l’altro, che l’ufficio del Procuratore Generale è gravato da vari conflitti di<br />

interesse. Gli attori non hanno preso posizione in merito alla mozione del Procuratore Generale che, in caso di esito positivo, lascerebbe invariate<br />

le restanti pretese che si riferiscono agli investimenti di ERB in VF.<br />

Inoltre, nel corso del mese di gennaio 2010, è stata presentata al tribunale statale di Santa Fe, nel New Mexico, una nuova class action<br />

denominata Donna J. H<strong>il</strong>l contro Vanderb<strong>il</strong>t Capital Advisors, LLC, nella quale H<strong>il</strong>l cerca di recuperare, per conto del fondo o dei partecipanti al<br />

fondo pensione “Educational Retirement Fund” del New Mexico, quanto <strong>il</strong> fondo ha perso investendo in prodotti di Vanderb<strong>il</strong>t Financial, LLC (VF).<br />

Nel febbraio 2010, un altro partecipante al piano ha presentato al medesimo tribunale un’altra causa analoga alla precendete, denominata<br />

Michael J. Hammes contro Vanderb<strong>il</strong>t Capital Advisors, LLC, con accuse praticamente identiche a quelle della causa H<strong>il</strong>l. Le cause H<strong>il</strong>l e Hammes<br />

muovono accuse basate su fatti analoghi a quelle presentate da Foy, ma sono state intentate per frode e violazione degli obblighi fiduciari nei<br />

confronti dei partecipanti al piano previdenziale dell’Educational Retirement Board.<br />

Le cause H<strong>il</strong>l e Hammes includono quali convenuti Vanderb<strong>il</strong>t, VF, PIM e vari funzionari e direttori presenti e passati di Vanderb<strong>il</strong>t, VF e/o PIM,<br />

diversi membri del consiglio ERB presenti o passati ed altre parti non correlate a Vanderb<strong>il</strong>t (ma non PGAM e neppure <strong>UniCredit</strong> S.p.A.). Nel<br />

febbraio del 2010, su richiesta di uno dei convenuti, membro dell’ERB, la causa H<strong>il</strong>l è stata trasferita alla Corte Distrettuale degli Stati Uniti, <strong>il</strong><br />

Distretto del New Mexico. In seguito, su accordo delle parti, la scadenza per i convenuti per rispondere era stata estesa senza termine nel caso<br />

Hammes. Hammes rimane dinanzi alla corte di stato. Inoltre i ricorrenti in H<strong>il</strong>l hanno convenuto di rinunciare alle richieste di causa, con ogni<br />

riserva (quindi una riassunzione è possib<strong>il</strong>e), contro PIM US e contro i dipendenti chiamati. Nessuna delle azioni indica l’importo dei danni per<br />

i quali viene richiesto <strong>il</strong> risarcimento, ma l’ERB ha investito 40 m<strong>il</strong>ioni USD in VF e l’importo sarà in ogni caso ricompreso nell’ammontare del<br />

risarcimento richiesto nella causa Foy. Il 31 agosto 2010 i convenuti facenti parte di Vanderb<strong>il</strong>t hanno depositato un’istanza di rigetto di tutte<br />

le richieste della causa H<strong>il</strong>l. I ricorrenti si sono opposti alla mozione, e <strong>il</strong> 29 ottobre 2010 si è tenuta un’udienza in un tribunale del distretto<br />

federale del New Mexico. Le parti sono al momento in attesa di una decisione da parte del giudice.<br />

Divania S.r.l.<br />

Nella prima metà del 2007 la società Divania S.r.l. ha intrapreso un’azione legale nei confronti di <strong>UniCredit</strong> Banca d’Impresa S.p.A. (poi <strong>UniCredit</strong><br />

Corporate Banking S.p.A. ed ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A.) contestando violazioni di legge e regolamentari (relative, tra l’altro, ai prodotti finanziari) con<br />

riferimento all’operatività in strumenti finanziari derivati in tassi e cambi posta in essere tra <strong>il</strong> gennaio 2000 ed <strong>il</strong> maggio 2005 dal Credito<br />

Italiano S.p.A. prima e da <strong>UniCredit</strong> Banca d’Impresa S.p.A. (ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A.) poi. Complessivamente sono stati sottoscritti 206 contratti.<br />

L’atto di citazione, in cui si chiede che venga dichiarata l’inesistenza o in subordine la nullità o l’annullamento o la risoluzione dei contratti stessi<br />

e la condanna al pagamento da parte di <strong>UniCredit</strong> Banca d’Impresa S.p.A. (poi <strong>UniCredit</strong> Corporate Banking S.p.A. ed ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A.)<br />

della complessiva somma di circa euro 276,6 m<strong>il</strong>ioni oltre a spese di lite e interessi successivi è stato notificato in data 26 marzo 2007 presso<br />

<strong>il</strong> Tribunale di Bari secondo <strong>il</strong> nuovo rito societario. Nell’autunno 2008 è stata disposta una consulenza tecnica d’ufficio (“CTU”) e la detta,<br />

depositata nell’apr<strong>il</strong>e 2010, conferma sostanzialmente l’impostazione della banca evidenziando una perdita per derivati di circa euro 6.400.000,<br />

che aumenterebbero ad euro 10.884.000 qualora l’accordo transattivo di cui in appresso, contestato da parte attrice, venisse ritenuto <strong>il</strong>legittimo<br />

e quindi invalido. A tale somma la CTU reputa debbano essere aggiunti gli interessi, quantificati secondo diversi parametri; <strong>il</strong> più verosim<strong>il</strong>e<br />

comporterebbe un esborso di euro 4.137.000 (al tasso convenzionale) oppure di euro 868.000 (al tasso legale).<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A. ritiene che l’importo richiesto sia sproporzionato al reale rischio di causa, in quanto determinato sommando algebricamente tutti<br />

gli addebiti operati (in misura tra l’altro superiore al reale), senza computare invece gli accrediti che riducono drasticamente le pretese di parte<br />

attrice. In merito alle operazioni contestate, era stato peraltro raggiunto un accordo transattivo (sottoscritto in data 8 giugno 2005) con <strong>il</strong> quale<br />

la società Divania S.r.l. affermava di nulla avere più a pretendere a qualsiasi titolo in relazione alle operazioni ora contestate. Nella citazione si<br />

contesta la validità della transazione: ne viene argomentata infatti la nullità sulla base della asserita <strong>il</strong>legittimità delle operazioni che ne hanno<br />

costituito l’oggetto. Nonostante quanto sopra esposto si ritiene che <strong>il</strong> rischio di causa possa essere al più quantificab<strong>il</strong>e in circa euro 4 m<strong>il</strong>ioni,<br />

pari alla somma addebitata sul conto della società in sede di transazione. A presidio dei rischi sono stati effettuati accantonamenti per un<br />

importo ritenuto congruo a quello che risulta essere allo stato <strong>il</strong> rischio di causa.<br />

In data 21 settembre 2009 Divania S.r.l. ha notificato un ulteriore e separato atto di citazione ad <strong>UniCredit</strong> Corporate Banking S.p.A. (ora<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A.), avanti al Tribunale di Bari, chiedendo <strong>il</strong> risarcimento dei danni asseritamente subiti e quantificati in complessivi euro 68,9<br />

m<strong>il</strong>ioni, contestando violazioni di legge e regolamentari (relative, tra l’altro, ai prodotti finanziari) conseguenti al comportamento tenuto dalla<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 209


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

banca in relazione all’operatività in derivati posta in essere e, più in generale, al comportamento tenuto nella gestione dei rapporti con la cliente.<br />

La causa è strettamente connessa a quella già pendente.<br />

Ritenendo la domanda infondata, allo stato, non sono stati disposti accantonamenti.<br />

Si precisa da ultimo che la Divania S.r.l. nel giugno 2011 è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Bari. Le due cause verranno quindi interrotte.<br />

Acquisizione di Cerruti Holding Company S.p.A. da parte di Fin.Part S.p.A.<br />

All’inizio di agosto 2008 la curatela fallimentare di Fin.Part S.p.A. (“Fin.Part”) ha promosso un’azione civ<strong>il</strong>e nei confronti di <strong>UniCredit</strong> S.p.A.,<br />

<strong>UniCredit</strong> Banca S.p.A. e <strong>UniCredit</strong> Corporate Banking S.p.A. (entrambe confluite in <strong>UniCredit</strong> S.p.A.) e di un’altra banca non appartenente al<br />

gruppo <strong>UniCredit</strong> per responsab<strong>il</strong>ità contrattuale ed extracontrattuale.<br />

Fin.Part chiede a ciascuna delle banche convenute, in solido o in subordine ciascuna per quanto di competenza, <strong>il</strong> risarcimento dei danni<br />

sofferti da Fin.Part e dai suoi creditori in seguito all’acquisizione di Cerruti Holding Company S.p.A. (“Cerruti”).<br />

L’azione è diretta a contestare la legittimità dei comportamenti tenuti, nel corso degli anni 2000 e 2001, di concerto tra loro da parte delle<br />

banche convenute e diretti all’acquisizione del settore moda del gruppo “Cerruti 1881”, attraverso una complessa operazione economico<br />

finanziaria incentrata in particolare sull’emissione di un prestito obbligazionario di euro 200 m<strong>il</strong>ioni emesso da un veicolo lussemburghese (C<br />

Finance S.A.).<br />

Si sostiene che Fin.Part non fosse in condizione di assorbire, con le proprie risorse, l’acquisizione di Cerruti e che gli obblighi finanziari<br />

connessi al pagamento dell’obbligazione abbiano portato al fallimento della società.<br />

La curatela fallimentare chiede, quindi, <strong>il</strong> risarcimento dei danni per un importo pari a euro 211 m<strong>il</strong>ioni, che rappresenta la differenza tra <strong>il</strong><br />

passivo (euro 341 m<strong>il</strong>ioni) e l’attivo (euro 130 m<strong>il</strong>ioni) del patrimonio fallimentare, ovvero per un importo diverso che sarà stab<strong>il</strong>ito dal giudice.<br />

Ai convenuti si chiede, inoltre, la restituzione di tutte le somme percepite a titolo di commissioni, provvigioni e interessi in relazione alle<br />

presunte attività fraudolente.<br />

Con atto depositato <strong>il</strong> 23 dicembre 2008 <strong>il</strong> fallimento di C Finance S.A. è intervenuto nel giudizio.<br />

La curatela afferma che lo stato di insolvenza di C Finance, sussistente già all’indomani della sua costituzione a causa dell’emissione del<br />

prestito obbligazionario e del trasferimento del ricavato a Fin.Part dietro l’acquisizione di assets privi di valore vada imputato alle banche quali<br />

concorrenti nel procurato dissesto, avendo i loro funzionari contribuito ad ideare ed eseguire l’operazione.<br />

Le banche vengono chiamate a risarcire <strong>il</strong> danno in misura: a) pari all’intero passivo fallimentare (euro 308,1 m<strong>il</strong>ioni); ovvero, in subordine, b)<br />

alle somme fuoriuscite da C Finance in favore di Fin.Part e Fin.Part International (euro 193 m<strong>il</strong>ioni); ovvero, in subordine, c) a quanto incassato<br />

da <strong>UniCredit</strong> S.p.A. (euro 123,4 m<strong>il</strong>ioni).<br />

Sotto altro prof<strong>il</strong>o le banche vengono chiamate a restituire le somme incassate (pari ad euro 123,4 m<strong>il</strong>ioni oltre ad euro 1,1 m<strong>il</strong>ioni di<br />

commissioni) per nullità, per <strong>il</strong>liceità della causa o per motivo <strong>il</strong>lecito comune alle parti del negozio complesso, in cui si sarebbe articolata<br />

l’operazione di cui trattasi volta, secondo la parte attrice, al pagamento dei debiti di Fin.Part verso <strong>UniCredit</strong> S.p.A., ut<strong>il</strong>izzando <strong>il</strong> ricavato<br />

dell’emissione del prestito obbligazionario di C Finance. Inoltre l’operazione avrebbe rappresentato <strong>il</strong> mezzo per eludere la normativa italiana<br />

sui limiti e le modalità di emissione di obbligazioni.<br />

Nel gennaio del 2009 <strong>il</strong> giudice ha respinto un’istanza di sequestro conservativo formulata nei confronti del convenuto non appartenente al<br />

gruppo <strong>UniCredit</strong>.<br />

L’udienza per la precisazione delle conclusioni è fissata per <strong>il</strong> 20 dicembre 2011.<br />

Inoltre in data 2 ottobre 2009, la curatela del fallimento Fin.Part ha citato innanzi al Tribunale di M<strong>il</strong>ano <strong>UniCredit</strong> Corporate Banking S.p.A.<br />

(ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A.) affinché (i) venga riconosciuta la nullità del “pagamento” di euro 46 m<strong>il</strong>ioni effettuato, nel settembre 2001, dalla Fin.<br />

Part in favore dell’allora Credito Italiano S.p.A. e, conseguentemente, (ii) venga la convenuta condannata alla restituzione di detto importo che<br />

si riferisce al rientro di una esposizione concessa dalla banca nel quadro della complessa operazione finanziaria già contestata nel precedente<br />

giudizio.<br />

L’udienza per la precisazione delle conclusioni è fissata al 20 dicembre 2011.<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A., anche sulla base del parere del legale esterno, ritiene le domande attoree infondate e/o carenti sul piano probatorio; sono<br />

stati effettuati accantonamenti per un importo considerato idoneo a coprire le spese.<br />

Doddato Federico & C. S.r.l. e Doddato Giuseppe<br />

Nel novembre del 1998 la società Doddato Federico & C a r.l. e Doddato Giuseppe hanno notificato alla Banca di Roma S.p.A. (ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A.)<br />

210 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


una citazione per danni quantificati (in sede di precisazione delle conclusioni) in circa euro 150 m<strong>il</strong>ioni, oltre interessi ed accessori, asseritamente<br />

derivanti da un comportamento <strong>il</strong>legittimo della Banca posto in essere a seguito della revoca dei fidi.<br />

Con sentenza del 17 gennaio 2009 <strong>il</strong> giudice ha rigettato la domanda attorea perché infondata.<br />

La sola società Doddato Federico & C a r.l. ha proposto appello (marzo 2010) elevando la richiesta di risarcimento danni fino a circa euro 250 m<strong>il</strong>ioni.<br />

L’udienza per la precisazione delle conclusioni è fissata per <strong>il</strong> 7 marzo 2013.<br />

Considerato l’esito favorevole del giudizio di primo grado e l’infondatezza della domanda non sono stati effettuati accantonamenti.<br />

Procedimento in precedenza connesso ad azioni a tutela di un credito di Capitalia S.p.A. (ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A.) poi ceduto.<br />

Seanox O<strong>il</strong> P.T.<br />

La società Seanox O<strong>il</strong> P.T., con sede a Jakarta, nel 2004 ha assunto la determinazione di monetizzare, per <strong>il</strong> tramite della f<strong>il</strong>iale 26 di M<strong>il</strong>ano dell’ex<br />

Banca di Roma S.p.A., n. 2 certificati di deposito apparentemente emessi da UBS per un controvalore complessivo pari a USD 500 m<strong>il</strong>ioni (USD 300<br />

m<strong>il</strong>ioni e USD 200 m<strong>il</strong>ioni).<br />

La suddetta società ha chiamato in causa l’ex Banca di Roma S.p.A. contestando di aver subito un danno ingiusto derivante dalla asserita indebita<br />

consegna alla Banca UBS di Zurigo di uno dei certificati, ovvero quello del valore nominale di USD 200 m<strong>il</strong>ioni, che, essendosi rivelato falso, è stato<br />

trattenuto dalla predetta UBS Zurigo.<br />

Conseguentemente, la società attrice ha chiesto la condanna al risarcimento dei danni quantificati nel valore nominale del certificato di deposito<br />

trattenuto da UBS, ovvero USD 200 m<strong>il</strong>ioni, pari a circa euro 158 m<strong>il</strong>ioni.<br />

La Banca si è costituita regolarmente contestando la ricostruzione dei fatti e chiedendo l’integrale rigetto delle domande attoree in quanto infondate in<br />

fatto ed in diritto. A seguito di alcune recenti operazioni di riorganizzazione del gruppo <strong>UniCredit</strong>, <strong>il</strong> diritto controverso per cui è causa è stato trasferito<br />

a <strong>UniCredit</strong> Banca S.p.A. (ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A.)<br />

In data 16 giugno 2011 la corte ha respinto tutte le richieste dei ricorrenti. I termini per impugnare sono tuttora pendenti.<br />

A presidio dei rischi sono stati effettuati accantonamenti per un importo ritenuto congruo a quello che risulta essere allo stato <strong>il</strong> rischio di causa.<br />

Mario Malavolta<br />

Nel luglio 2009 Mario Malavolta in proprio e nella sua qualità di legale rappresentante e amministratore della Malavolta Corporate S.p.A. e delle sue<br />

controllate e associate ha citato in giudizio <strong>UniCredit</strong> S.p.A. per sentirla condannare al risarcimento dei danni (circa euro 135 m<strong>il</strong>ioni) asseritamente<br />

dovuti ad un comportamento <strong>il</strong>lecito tenuto da <strong>UniCredit</strong> S.p.A. Il medesimo chiede altresì l’accertamento dell’indebita applicazione di interessi<br />

anatocistici sui conti correnti intrattenuti dalle società medesime.<br />

Il soggetto legittimato passivo nella presente azione è <strong>UniCredit</strong> Corporate Banking S.p.A. (ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A.) che è intervenuto nel giudizio.<br />

L’attore contesta la condotta tenuta dalla banca convenuta nel periodo 2006-2007; sostiene che l’indebita interferenza della Banca nei processi<br />

decisionali delle società del gruppo Malavolta avrebbe ostacolato i processi di riorganizzazione e causato pesanti perdite finanziarie (oggi le società del<br />

gruppo Malavolta sono fallite o soggette a procedure concorsuali).<br />

I fatti e le circostanze di cui sopra avrebbero causato altresì pesanti danni a Mario Malavolta nella sua qualità di azionista e amministratore di<br />

Malavolta Corporate S.p.A. e delle sue controllate.<br />

La Banca ha eccepito, in via pregiudiziale, <strong>il</strong> difetto di legittimazione e la carenza di interesse ad agire in capo all’attore. In via subordinata, nel merito,<br />

ha contestato l’infondatezza e la genericità delle domande attoree che non trovano riscontro nei documenti prodotti in giudizio.<br />

Il Sig. Mario Malavolta, quale amministratore della Malavolta Corporate SpA, ha depositato, in data 3 febbraio 2010, atto di intervento nella causa<br />

iniziata nel luglio 2009, chiedendo <strong>il</strong> risarcimento di danni quantificati in complessivi circa euro 445 m<strong>il</strong>ioni. La Banca ha depositato memoria con la<br />

quale ha eccepito l’inammissib<strong>il</strong>ità dell’atto di intervento ed ha contestato le richieste attoree.<br />

Anche <strong>il</strong> Fallimento Malavolta Corporate S.p.A. ha depositato atto di intervento facendo proprie le difese spiegate dall’attore, chiedendo l’estromissione della<br />

Società “rappresentata dall’Amministratore M. Malavolta” e circoscrivendo le contestazioni mosse alla Banca ed <strong>il</strong> petitum a complessivi euro 20 m<strong>il</strong>lioni.<br />

Il 2 settembre 2010, <strong>il</strong> giudice ha respinto tutte le richieste preliminari ed ha fissato l’udienza per la precisazione delle conclusioni al 22 dicembre 2011.<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A. ritiene le richieste infondate e/o non provate. Pertanto non sono stati effettuati accantonamenti.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 211


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

I.CO.PO.DE.SO S.r.l. e Pietro Montanari<br />

La I.CO.PO.DE.SO Srl ed in proprio <strong>il</strong> suo legale rappresentante, Sig. Pietro Montanari, in data 10 febbraio 2010 hanno notificato ad <strong>UniCredit</strong> S.p.A.<br />

atto di citazione per ottenere <strong>il</strong> risarcimento di danni quantificati in circa euro 133 m<strong>il</strong>ioni oltre interessi e rivalutazione monetaria. La prossima udienza<br />

è fissata per <strong>il</strong> 13 dicembre 2011.<br />

Gli attori lamentano che la Cassa di Risparmio di Roma (C.R.R., ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A.), con una serie di atti e comportamenti (tra la fine degli anni ’70 -<br />

inizio anni ’80), avrebbe determinato <strong>il</strong> fallimento della I.CO.PO.DE.SO S.r.l., provocando gravissimi danni materiali e morali ai medesimi attori.<br />

La causa appare infondata in fatto e in diritto, pertanto, tenuto anche conto della fase iniziale della stessa, allo stato non sono stati effettuati<br />

accantonamenti in b<strong>il</strong>ancio.<br />

Valauret S.A.<br />

Gli attori (Valauret S.A. e Hughes de Lasteyrie du Sa<strong>il</strong>lant), che nel 2001 avevano comprato azioni della francese Rhodia S.A., sostengono d’aver<br />

sopportato dei danni per effetto di un deprezzamento dei titoli avvenuto tra <strong>il</strong> 2002 ed <strong>il</strong> 2003 causato dall’asserita attività fraudolenta dei componenti<br />

del consiglio di amministrazione della società che ne avrebbe reso i b<strong>il</strong>anci non veritieri o fuorvianti.<br />

Nel 2004 gli attori hanno notificato al Consiglio di Amministrazione, ai revisori ed alla società Aventis S.A. (preteso azionista di maggioranza di Rhodia<br />

S.A.) un atto di citazione per danni. Successivamente l’azione è stata estesa ad altri soggetti sino ad arrivare ad un totale di 14 convenuti, l’ultimo<br />

dei quali è Bank Austria (BA) alla quale l’atto di citazione è stato notificato alla fine del 2007 nella sua veste di successore di Creditanstalt AG (CA).<br />

Gli attori sostengono esservi un coinvolgimento di quest’ultima nelle sopraccitate attività fraudolente, in quanto essa operava da istituto di credito di<br />

una delle società coinvolte in tali attività. Valauret S.A. ha quantificato i propri danni in euro 129,8 m<strong>il</strong>ioni oltre ai costi legali e Hughes de Lasteyrie du<br />

Sa<strong>il</strong>lant in complessivi euro 4,39 m<strong>il</strong>ioni.<br />

A parere di BA un coinvolgimento di CA in attività fraudolente è destituito di fondamento. Sin dal 2006, ossia ben prima che la causa fosse estesa<br />

a BA, c’è stata una sospensione del procedimento civ<strong>il</strong>e a seguito dell’avvio di un’azione in sede penale, che è stata promossa dai pubblici ministeri<br />

francesi sulla base di una denuncia penale contro ignoti avanzata dai medesimi attori. Nel dicembre 2008, nelle more del processo penale, <strong>il</strong> Tribunal<br />

de Commerce de Paris ha sospeso <strong>il</strong> procedimento civ<strong>il</strong>e anche nei confronti di BA.<br />

In relazione a tale procedimento non sono stati effettuati accantonamenti.<br />

Treuhandanstalt<br />

BA (già Bank Austria Creditanstalt AG) è intervenuta, in favore del convenuto AKB Privatbank Zürich AG (ex controllata di BA e già Bank Austria<br />

(Schweiz) AG) in una causa legata a presunte rivendicazioni del Bundesanstalt für vereinigungsbedingte Sonderaufgaben “BvS” (già Treuhandanstalt),<br />

l’ente pubblico tedesco di ristrutturazione dei nuovi Länder.<br />

Sostanzialmente si afferma che l’ex controllata avrebbe preso parte all’appropriazione indebita di fondi di società dell’ex Germania dell’Est. BvS chiede<br />

un risarcimento danni pari a circa euro 128 m<strong>il</strong>ioni, oltre interessi a far data dal 1992 e spese.<br />

Il 25 giugno 2008 la Corte distrettuale di Zurigo aveva rigettato la richiesta di BvS, ad eccezione dell’importo di circa euro 320 m<strong>il</strong>a, che, a giudizio<br />

della Corte, rappresentavano le commissioni applicate in buona fede, ai sensi di un contratto non più efficace, dall’ex controllata di BA. Entrambe le<br />

parti avevano fatto appello.<br />

La Corte d’Appello di Zurigo nel marzo del 2010 ha riformato l’esito del primo grado, condannando BA a rifondere ai ricorrenti la somma complessiva<br />

di circa euro 240 m<strong>il</strong>ioni (calcolata al 30 marzo 2010).<br />

Contro la decisione, presso la Corte di Cassazione del Cantone di Zurigo, è stato proposto appello, con richiesta di sospensione dell’efficacia esecutiva<br />

della sentenza. La sospensione è stata concessa in data 14 maggio 2010 e la causa proseguirà nel merito dinanzi alla Corte di Cassazione.<br />

In data 1 febbraio 2011 un appello finalizzato alla revisione (basato su fatti nuovi che permetterebbero di dedurre l’importo richiesto da BvS) è stato<br />

depositato da BA dinanzi alla corte “Obergericht des Kantons Zürich”. Questo procedimento è stato sospeso in data 2 maggio 2011 dal<br />

“Obergericht” così come richiesto da BA. Questa sospensione non dovrebbe durare fino alla decisione della Corte di Cassazione, ma<br />

piuttosto fino a quando la Corte Federale avrà deciso in merito alla possib<strong>il</strong>ità di un ulteriore appello.<br />

A presidio dei rischi sono stati effettuati accantonamenti per un importo ritenuto congruo a quello che risulta essere allo stato <strong>il</strong> rischio di causa.<br />

Associazione di piccoli azionisti di NAMA d.d. in fallimento; Slobodni sindiKat (sindacato libero)<br />

Zagrebačka Banka è stata citata innanzi alla Corte Municipale di Zagabria da due attori: (i) l’associazione dei piccoli azionisti di NAMA d.d. in<br />

fallimento; (ii) Slobodni Sindikat (Sindacato Libero).<br />

Gli attori sostengono che Zagrebačka avrebbe violato i diritti di NAMA d.d., quale azionista di minoranza di Zagrebačka fino al 1994. Gli attori<br />

asseriscono, inter alia, che Zagrebačka avrebbe omesso di distribuire a NAMA d.d. ut<strong>il</strong>i sotto forma di azioni in Zagrebačka.<br />

212 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Pertanto gli attori chiedono alla Corte di condannare Zagrebačka ad attribuire a NAMA d.d. la titolarità di 44.858 azioni in Zagrebačka o, in alternativa,<br />

a pagare l’equivalente in denaro che gli attori stimano pari a kune 897.160.000,00 (circa euro 123,7 m<strong>il</strong>ioni), assumendo che ciascuna azione abbia<br />

un valore di kune 20.000.<br />

Zagrebačka ritiene che gli attori non siano legittimati ad agire in giudizio in quanto essi non sono mai stati azionisti di Zagrebačka, né titolari dei diritti<br />

asseritamente violati.<br />

Nel merito, Zagrebačka ritiene che le presunte violazioni dei diritti spettanti all’ex azionista di minoranza, NAMA d.d., non siano mai avvenute.<br />

Zagrebačka giudica quindi infondate le pretese degli attori che, peraltro, non hanno in alcun modo provato in giudizio né l’esistenza dei diritti né la<br />

quantificazione dei danni. In data 16 novembre 2009, alla prima udienza di trattazione, <strong>il</strong> giudice ha rigettato le domande attoree, senza trattare del<br />

merito della causa, dichiarando che gli attori non avevano legittimazione ad agire. La decisione è stata appellata dall’associazione dei piccoli azionisti di<br />

NAMA d.d. in fallimento. Le cause sono in corso.<br />

In relazione a tale procedimento, non sono stati effettuati accantonamenti.<br />

GBS S.p.A.<br />

All’inizio di febbraio 2008 la General Broker Service S.p.A. (GBS S.p.A.) ha instaurato nei confronti di <strong>UniCredit</strong> S.p.A. un procedimento arbitrale<br />

volto a far dichiarare l’<strong>il</strong>legittimità del comportamento tenuto da Capitalia S.p.A. e successivamente da <strong>UniCredit</strong> S.p.A. con riferimento al rapporto<br />

di brokeraggio assicurativo in essere e asseritamente derivante da convenzione in esclusiva stipulata nel 1991, e ottenere conseguentemente <strong>il</strong><br />

risarcimento dei danni subiti e quantificati originariamente in euro 121,7 m<strong>il</strong>ioni poi aumentati ad euro 197,1 m<strong>il</strong>ioni.<br />

L’accordo del 1991, che conteneva un impegno di esclusiva, era stato siglato tra la GBS S.p.A. e la (allora) Banca Popolare di Pescopagano e Brindisi.<br />

Detta banca, a seguito della fusione - risalente al 1992 - con la Banca di Lucania, divenne la Banca Mediterranea, poi incorporata (2000) nella Banca<br />

di Roma S.p.A., a sua volta divenuta Capitalia S.p.A. (ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A.).<br />

I rapporti di brokeraggio con la GBS S.p.A., originati dall’accordo del 1991, sono stati poi disciplinati da (i) una convenzione per la prestazione di<br />

servizi di brokeraggio assicurativo stipulata nel 2003 tra GBS S.p.A., AON S.p.A. e Capitalia S.p.A., prorogata per fatti concludenti fino al maggio<br />

2007, e (ii) un’analoga successiva convenzione del maggio 2007 tra i predetti brokers e Capitalia Solutions S.p.A., in proprio e quale mandataria con<br />

rappresentanza delle banche operative ed anche nell’interesse delle Società dell’ex Gruppo Capitalia, inclusa la holding.<br />

Con riferimento a quest’ultima convenzione, Capitalia Solutions S.p.A. nel luglio 2007, ha esercitato, per conto dell’intero gruppo Capitalia, la facoltà<br />

di recesso, in coerenza con le clausole della convenzione (che prevede, per <strong>il</strong> caso di recesso, che le banche/società dell’ex gruppo Capitalia non<br />

possano essere tenute a corrispondere al broker alcuna somma a qualsivoglia titolo).<br />

Su richiesta di GBS S.p.A. è stata disposta una consulenza tecnica d’ufficio le cui risultanze sia di metodo che numeriche sono state contestate da<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A..<br />

Con lodo emesso in data 18 novembre 2009, <strong>UniCredit</strong> S.p.A. è stata condannata al pagamento in favore di GBS S.p.A. dell’importo complessivo di<br />

circa euro 144 m<strong>il</strong>ioni, oltre alle spese di lite e di CTU. <strong>UniCredit</strong> S.p.A., ritenendo la decisione arbitrale priva di fondamento, ha proposto appello, ed<br />

ha chiesto la sospensione dell’esecuzione della decisione.<br />

In data 8 luglio 2010, la Corte d’Appello ha accolto tale richiesta di sospensione per importi superiori ad euro 10 m<strong>il</strong>ioni. <strong>UniCredit</strong> S.p.A. è<br />

conseguentemente obbligata a pagare tale importo a favore di GBS in pendenza della decisione di secondo grado sul merito. La prossima udienza è<br />

stata fissata al 5 novembre 2013.<br />

In considerazione dell’evoluzione della vicenda, è stato effettuato un accantonamento in misura ritenuta congrua in relazione a quello che appare<br />

essere, allo stato, <strong>il</strong> rischio potenziale conseguente all’emissione del lodo.<br />

FinTeam spol s.r.o.<br />

Il 20 marzo 2009 FinTeam spol s.r.o., società slovacca ha citato dinanzi al Tribunale distrettuale di Bratislava, <strong>UniCredit</strong> Bank Slovakia a.s. in relazione<br />

a operazioni su cambi e derivati (operazioni a termine e in opzioni sul cambio Euro/Corona slovacca) effettuate nel contesto del Master Treasury<br />

Agreement stipulato fra FinTeam ed <strong>UniCredit</strong> Bank Slovakia nel giugno 2004.<br />

FinTeam asserisce che alcune operazioni concluse tra le parti non sarebbero valide, in quanto eseguite in difformità dalle disposizioni del Master<br />

Treasury Agreement.<br />

FinTeam sostiene, inoltre, di aver subito delle perdite, in conseguenza degli addebiti sul proprio conto relativi alle predette operazioni.<br />

Pertanto, FinTeam ha richiesto che la banca sia condannata a risarcire i danni, incluse le perdite di profitto e le spese legali, asseritamente subiti da<br />

FinTeam in conseguenza dei presunti inadempimenti della banca. L’importo di tali danni è stato stimato da FinTeam pari ad euro 100 m<strong>il</strong>ioni ma non è<br />

stata prodotta alcuna prova dei danni.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 213


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

La banca si è costituita in giudizio ed ha preliminarmente eccepito l’incompetenza del Tribunale. Il Master Treasury Agreement demanda, infatti, la<br />

soluzione di qualsiasi controversia connessa al contratto ad un collegio arbitrale permanente istituito dalla Slovakian Bank Association. Ciò nondimeno,<br />

stante la facoltà delle parti di modificare successivamente e di comune accordo le previsioni del contratto, <strong>UniCredit</strong> Bank Slovakia si è dichiarata<br />

disponib<strong>il</strong>e ad accettare la competenza del Tribunale distrettuale di Bratislava.<br />

Nel corso della prima udienza di trattazione, tenutasi <strong>il</strong> 31 Maggio 2010, <strong>il</strong> Tribunale ha disposto che la società FinTeam spol s.r.o., produca una perizia<br />

che attesti e quantifichi i danni e le perdite effettivamente subite entro <strong>il</strong> termine di sessanta (60) giorni, dalla data dell’udienza. Il termine è stato<br />

prorogato, su richiesta di FinTeam, di altri sessanta (60) giorni. La data della nuova udienza sarà fissata successivamente al deposito di tale perizia.<br />

Nel merito, <strong>UniCredit</strong> Bank Slovakia giudica infondate le pretese di FinTeam. La banca ritiene, infatti, di aver adempiuto correttamente a tutti gli obblighi<br />

derivanti dal contratto e di aver legittimamente esercitato le facoltà ad essa ivi riconosciute.<br />

La banca giudica pretestuosa la richiesta risarcitoria formulata da FinTeam e la quantificazione dei danni asseritamente subiti e, pertanto, non ha<br />

predisposto alcun accantonamento.<br />

ULTERIORI INFORMAZIONI RILEVANTI<br />

Di seguito vengono riportati alcuni ulteriori procedimenti pendenti nei confronti di <strong>UniCredit</strong> S.p.A. e di altre società del gruppo <strong>UniCredit</strong> considerati<br />

r<strong>il</strong>evanti in cui la domanda non è caratterizzata da un connotato economico ovvero la richiesta economica non risulta allo stato quantificab<strong>il</strong>e.<br />

Azione di annullamento della delibera assembleare che ha autorizzato la vendita delle azioni di Bank Austria Creditanstalt<br />

(BA) detenute da Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG (HVB) a <strong>UniCredit</strong> S.p.A. (Delibera assembleare del 25 ottobre 2006)<br />

Numerosi azionisti di minoranza di HVB hanno impugnato, chiedendone l’annullamento, la delibera dell’assemblea straordinaria degli azionisti di HVB<br />

assunta in data 25 ottobre 2006 con la quale è stata approvata la vendita (Sale and Purchase Agreement - “SPA”) ed <strong>il</strong> trasferimento ad <strong>UniCredit</strong><br />

S.p.A. delle azioni di BA e di HVB Bank Ukraine detenute da HVB, la vendita a BA delle azioni detenute da HVB in International Moscow Bank e AS<br />

<strong>UniCredit</strong> Bank Riga ed <strong>il</strong> trasferimento delle f<strong>il</strong>iali di V<strong>il</strong>nius e Tallin ad AS <strong>UniCredit</strong> Bank Riga. Nell’ambito di questo procedimento alcuni azionisti<br />

hanno chiesto alla Corte regionale di Monaco che <strong>il</strong> Business Combination Agreement (“BCA”), siglato tra HVB ed <strong>UniCredit</strong> S.p.A., sia dichiarato come<br />

un de facto domination agreement.<br />

Gli azionisti hanno contestato asseriti vizi formali relativi all’invito ed alla successiva conduzione dell’assemblea straordinaria tenutasi <strong>il</strong> giorno 25<br />

ottobre 2006 nonché <strong>il</strong> prezzo di vendita delle azioni, ritenuto inadeguato.<br />

Con la sentenza del 31 gennaio 2008 la Corte ha dichiarato la nullità, per motivi formali, delle deliberazioni approvate in occasione dell’assemblea<br />

straordinaria dei soci tenutasi <strong>il</strong> 25 ottobre 2006. La Corte non si è pronunciata sul problema della presunta inadeguatezza del prezzo di acquisto<br />

ma ha espresso l’opinione che <strong>il</strong> BCA stipulato tra <strong>UniCredit</strong> S.p.A. e HVB nel giugno del 2005 avrebbe dovuto essere sottoposto all’assemblea degli<br />

azionisti di HVB, in quanto lo stesso rappresenterebbe un contratto “occulto” di dominazione.<br />

Contro questa sentenza HVB ha proposto appello essendo del parere che le disposizioni del BCA non sarebbero r<strong>il</strong>evanti in relazione ai contratti di<br />

compravendita sottoposti all’assemblea straordinaria dei soci del 25 ottobre 2006 e la questione dei parametri valutativi non avrebbe condizionato<br />

gli accordi di vendita e acquisto sottoposti per l’approvazione all’assemblea degli azionisti. HVB ritiene inoltre che <strong>il</strong> BCA non costituisca un contratto<br />

“occulto” di dominazione, anche in considerazione del fatto che esso esclude espressamente la conclusione di un contratto di dominazione nei cinque<br />

anni successivi all’offerta di acquisizione.<br />

La delibera assembleare di HVB potrebbe diventare effettivamente nulla ed invalida solo allorché la decisione resa in sede giudiziale divenisse<br />

definitiva.<br />

Facendo ricorso ad uno strumento giuridico riconosciuto dall’ordinamento tedesco, pendente <strong>il</strong> procedimento sopra ricordato, HVB ha richiesto<br />

all’assemblea degli azionisti tenutasi <strong>il</strong> 29 e 30 luglio 2008 di riconfermare le deliberazioni adottate dall’assemblea straordinaria dei soci del 25 ottobre<br />

2006 e contestate (c.d. Confirmatory Resolution). Queste risoluzioni renderebbero, se diventassero definitive, irr<strong>il</strong>evanti gli asseriti vizi.<br />

L’Assemblea ha deliberato dette approvazioni che, peraltro, sono state a loro volta impugnate da alcuni soci nell’agosto 2008. Nel febbraio 2009, è<br />

stata adottata una delibera aggiuntiva che ha confermato le deliberazioni adottate.<br />

Nell’udienza del 10 dicembre 2009 la Corte ha rigettato l’azione di annullamento contro la (prima) delibera di conferma (confirmatory resolution)<br />

adottata <strong>il</strong> 29 e 30 Luglio 2008. Diversi ex azionisti di minoranza hanno appellato questa decisione, <strong>il</strong> 22 dicembre 2010 l’appello è stato respinto dalla<br />

Corte Regionale Superiore di Monaco. La causa è attualmente pendente dinanzi alla Corte Suprema Federale Tedesca. Una decisione definitiva non è<br />

ancora stata presa.<br />

Alla luce del susseguirsi dei predetti eventi, <strong>il</strong> giudizio d’appello promosso da HVB contro la sentenza del 31 gennaio 2008 è stato sospeso sino alla<br />

pronuncia della sentenza definitiva in relazione alle deliberazioni confermative adottate dall’Assemblea di HVB del 29 e 30 luglio 2008.<br />

214 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Squeeze-out dei soci di minoranza di HVB (Appraisal Proceedings)<br />

Circa 300 ex azionisti di minoranza di HVB hanno depositato una richiesta di revisione del prezzo ottenuto in sede di squeeze-out (c.d. “Appraisal<br />

Proceedings”). Oggetto di contestazione risultano, prioritariamente, i prof<strong>il</strong>i concernenti la valutazione di HVB.<br />

In data 15 apr<strong>il</strong>e 2010 si è tenuta la prima udienza di trattazione. Il procedimento è in corso.<br />

Squeeze out degli azionisti di minoranza di Bank Austria<br />

Essendo stata raggiunta una transazione avente ad oggetto tutte le azioni legali pendenti in Austria avverse all’operazione, la delibera assembleare di<br />

Bank Austria di approvazione dello squeeze out delle azioni ordinarie in possesso degli azionisti di minoranza (con esclusione dei cosiddetti “golden<br />

shareholders”) è stata iscritta <strong>il</strong> 21 maggio 2008 presso <strong>il</strong> Registro delle Imprese di Vienna.<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A. è così diventata proprietaria del 99,995% del capitale sociale della banca austriaca, con l’obbligo conseguente di versare ai soci di<br />

minoranza un importo totale di circa euro 1.045 m<strong>il</strong>ioni comprensivo degli interessi maturati sul prezzo di squeeze-out, in conformità alla legislazione<br />

locale.<br />

I soci di minoranza hanno ricevuto <strong>il</strong> pagamento relativo allo squeeze-out ed ai corrispondenti interessi.<br />

Diversi azionisti, ritenendo <strong>il</strong> prezzo pagato in sede di squeeze out non adeguato, hanno avviato, avanti la Corte Commerciale di Vienna, un<br />

procedimento con <strong>il</strong> quale chiedono alla Corte di verificare l’adeguatezza dell’importo loro riconosciuto (Appraisal Proceedings).<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A. ha contestato la competenza della Corte viennese, ma la Corte Suprema in data 12 marzo 2010 ha confermato la competenza della<br />

Corte Commerciale di Vienna.<br />

Il procedimento proseguirà, nel merito, dinanzi a questa autorità.<br />

Un azionista di minoranza, oltre al procedimento giudiziale davanti alla Corte Commerciale di Vienna, ha avviato una procedura parallela dinanzi ad un<br />

Tribunale Arbitrale. Laddove l’esito fosse sfavorevole, non si può escludere un impatto negativo sul Gruppo.<br />

Procedimenti penali Cirio e Parmalat<br />

Tra la fine del 2003 ed i primi mesi del 2004 sono state svolte indagini penali nei confronti di alcuni esponenti e dirigenti dell’ex gruppo Capitalia, ora<br />

gruppo <strong>UniCredit</strong> S.p.A., con riferimento allo stato di insolvenza del gruppo Cirio. Il procedimento che ne è scaturito, collegato alla dichiarazione dello<br />

stato d’insolvenza del gruppo Cirio, ha coinvolto anche la ex Capitalia S.p.A. (ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A.), una delle banche finanziatrici del predetto gruppo<br />

ed ha comportato <strong>il</strong> rinvio a giudizio di alcuni dirigenti ed esponenti della ex Capitalia S.p.A. (ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A.).<br />

L’amministrazione straordinaria di Cirio S.p.A. e numerosi obbligazionisti si sono costituiti parte civ<strong>il</strong>e con atti privi di una specifica indicazione dei danni<br />

patrimoniali e non patrimoniali che si pretendono subiti. <strong>UniCredit</strong> S.p.A., anche quale successore a titolo universale di <strong>UniCredit</strong> Banca di Roma S.p.A.,<br />

si è costituita responsab<strong>il</strong>e civ<strong>il</strong>e.<br />

In data 23 dicembre 2010, <strong>UniCredit</strong> S.p.A.- senza ammissione di responsab<strong>il</strong>ità alcuna - ha proposto un accordo transattivo a circa duem<strong>il</strong>a<br />

obbligazionisti costituiti parte civ<strong>il</strong>e per <strong>il</strong> soddisfacimento delle loro pretese risarcitorie non patrimoniali.<br />

Nel marzo 2011 l’Amministrazione Straordinaria di Cirio ha depositato le proprie conclusioni nei confronti di tutti gli imputati e di <strong>UniCredit</strong> S.p.A. quale<br />

responsab<strong>il</strong>e civ<strong>il</strong>e - tutti in solido - quantificando la propria pretesa risarcitoria in complessivi euro 1,9 m<strong>il</strong>iardi. La richiesta appare allo stato infondata<br />

in fatto e in diritto.<br />

In relazione al procedimento in esame, gli esponenti coinvolti ritengono di avere svolto <strong>il</strong> proprio operato con la massima correttezza e legittimità.<br />

Allo stato non hanno avuto esito i contatti finalizzati alla definizione transattiva della questione Cirio nel suo complesso.<br />

Il 4 luglio 2011 <strong>il</strong> Tribunale di Roma ha condannato <strong>UniCredit</strong> S.p.A. in solido con le persone coinvolte a pagare in favore dell’Amministrazione<br />

Straordinaria di Cirio, a titolo di provvisionale, euro 200 m<strong>il</strong>ioni.<br />

Da una primissima lettura del dispositivo, in attesa delle motivazioni, sembrerebbero sussistere validi argomenti difensivi per impugnare la sentenza.<br />

Una decisione in merito sarà presa non appena saranno note le motivazioni.<br />

Con riguardo allo stato d’insolvenza del gruppo Parmalat, tra la fine del 2003 e la fine del 2005 sono state svolte indagini anche nei confronti di alcuni<br />

esponenti e dirigenti della ex Capitalia S.p.A., ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A., dalle quali è scaturito <strong>il</strong> rinvio a giudizio dei medesimi nell’ambito di tre distinti<br />

procedimenti penali noti come “Ciappazzi”, “Parmatour” ed “Eurolat”.<br />

Le società del gruppo Parmalat in amministrazione straordinaria e numerosi obbligazionisti Parmalat si sono costituiti parte civ<strong>il</strong>e nei suddetti<br />

procedimenti, riservandosi di quantificare i danni - patrimoniali e non patrimoniali - in sede di conclusioni e, quindi, a ridosso del termine del giudizio di<br />

primo grado.<br />

Nel contesto dei procedimenti “Ciappazzi” e “Parmatour”, alcune società del gruppo <strong>UniCredit</strong> si sono costituite responsab<strong>il</strong>i civ<strong>il</strong>i.<br />

I procedimenti sono nella fase dibattimentale.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 215


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

In esito alla transazione del 1° agosto 2008 tra <strong>il</strong> gruppo <strong>UniCredit</strong> e Parmalat S.p.A., nonché le società del gruppo Parmalat in amministrazione<br />

straordinaria, queste ultime hanno rinunciato o revocato tutte le costituzioni di parte civ<strong>il</strong>e.<br />

In relazione ai procedimenti in esame, gli esponenti coinvolti ritengono di avere svolto <strong>il</strong> proprio operato con la massima correttezza e legittimità.<br />

In data 11 giugno 2010, <strong>UniCredit</strong> S.p.A. ha raggiunto un accordo con l’Associazione degli Obbligazionisti Parmalat del Gruppo Sanpaolo IMI<br />

(l’“Associazione”) con l’intento di transigere - senza nessuna ammissione di responsab<strong>il</strong>ità - le cause civ<strong>il</strong>i promosse contro alcune Banche del<br />

gruppo <strong>UniCredit</strong> da approssimativamente trentaduem<strong>il</strong>a obbligazionisti Parmalat che sono membri dell’Associazione.<br />

Nel mese di ottobre 2010 tale accordo è stato esteso anche agli altri circa cinquem<strong>il</strong>a obbligazionisti costituiti parte civ<strong>il</strong>e.<br />

Per i procedimenti Cirio e Parmalat sono stati effettuati accantonamenti in misura ritenuta congrua in relazione a quello che appare essere, allo<br />

stato, <strong>il</strong> rischio potenziale per <strong>UniCredit</strong> S.p.A. quale responsab<strong>il</strong>e civ<strong>il</strong>e.<br />

Lehman<br />

Come noto, <strong>il</strong> 2008 è stato caratterizzato da periodi di grande instab<strong>il</strong>ità dei mercati finanziari che hanno coinvolto tutti i principali mercati e in<br />

particolare quello statunitense.<br />

Diverse società appartenenti al gruppo Lehman Brothers sono state ammesse a procedure concorsuali nei paesi ove operavano; in particolare,<br />

negli Stati Uniti è stata ammessa a procedura concorsuale, tra l’altro, Lehman Brothers Holdings Inc., mentre in Olanda è stata ammessa a<br />

procedura Lehman Brothers Treasury Co. BV.<br />

In conseguenza al 30 giugno 2011 è pervenuto un certo numero di reclami inerenti operazioni aventi ad oggetto strumenti finanziari emessi da<br />

società del gruppo Lehman o comunque connessi a questi ultimi; su tali reclami viene svolto di volta in volta un accurato esame da parte delle<br />

società del Gruppo destinatarie. Il numero di cause pendenti al 30 giugno 2011 è sostanzialmente trascurab<strong>il</strong>e.<br />

Medienfonds<br />

Diversi investitori in VIP Medienfonds 4 Gmbh & Co. KG (“Medienfonds”) hanno promosso azioni contro la controllata HVB. HVB non ha venduto<br />

quote del fondo Medienfonds, ma ha concesso finanziamenti per l’investimento in tale fondo a tutti gli investitori per una parte dell’ammontare<br />

investito, inoltre, per garantire <strong>il</strong> fondo, HVB si è assunta specifici obblighi di pagamento di alcune case di distribuzione cinematografiche nei<br />

confronti del fondo stesso. Gli investitori nel fondo Medienfonds godevano inizialmente di alcuni benefici fiscali che sono stati in seguito vietati<br />

dalle autorità tributarie. Gli attori asseriscono che HVB non comunicò loro questo particolare rischio e considerano HVB, insieme con altri soggetti,<br />

responsab<strong>il</strong>e per presunti errori nel prospetto che fu ut<strong>il</strong>izzato per presentare <strong>il</strong> fondo al mercato. Alcuni investitori chiedono anche la tutela dei<br />

diritti loro riconosciuti in ragione della legge tedesca a protezione dei consumatori. I tribunali di primo e secondo grado hanno emesso diverse<br />

sentenze, molte delle quali sfavorevoli ad HVB.<br />

L’Alta Corte Regionale di Monaco sta affrontando la questione relativa alla responsab<strong>il</strong>ità da prospetto - questione che tocca anche HVB - mediante<br />

una specifica procedura ai sensi del Capital Markets Test Case Act (Kapitalanleger-Musterverfahrensgesetz).<br />

Un singolo caso è poi in corso dinanzi alla Corte Federale tedesca (Bundesgerichtshof).<br />

A parte i procedimenti civ<strong>il</strong>i, non c’è nessuna decisione definitiva del tribunale competente in materia fiscale in merito al fatto che <strong>il</strong> beneficio<br />

fiscale sia stato revocato correttamente.<br />

HVB e altre banche tedesche coinvolte in tali procedimenti hanno proposto una transazione. HVB ha provveduto ad effettuare accantonamenti<br />

ritenuti, allo stato, congrui.<br />

Class actions CODACONS<br />

Con atto di citazione notificato in data 5 gennaio 2010, <strong>il</strong> CODACONS (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei<br />

diritti dei consumatori), nell’interesse di un proprio esponente, ha presentato avanti al Tribunale di Roma una class action contro <strong>UniCredit</strong> Banca<br />

di Roma S.p.A. (ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A.) ai sensi dell’articolo 140-bis del Codice del Consumo (decreto legislativo n. 206 del 6 settembre 2005).<br />

Tale azione, che è stata promossa per un ammontare pari ad euro 1.250 (oltre al danno morale non quantificato), si basa sulle asserite r<strong>il</strong>evazioni<br />

dell’AGCM, secondo le quali le banche italiane avrebbero compensato l’eliminazione della commissione di massimo scoperto introducendo nuove<br />

e più costose commissioni a carico degli utenti. L’attore ha chiesto al Tribunale di Roma di ammettere l’azione specificando i criteri in base ai<br />

quali i soggetti che intendano aderire siano inclusi nella classe e fissando un termine perentorio non superiore a 120 giorni entro <strong>il</strong> quale gli<br />

atti di adesione debbano essere depositati in cancelleria. Nel caso in cui <strong>il</strong> Tribunale dovesse ritenere ammissib<strong>il</strong>e l’azione collettiva, la somma<br />

richiesta potrebbe aumentare in maniera esponenziale in relazione al numero delle adesioni dei correntisti di <strong>UniCredit</strong> Banca di Roma S.p.A. che<br />

si ritengano lesi dal comportamento della banca.<br />

Un’altra class action - insieme con la richiesta di riunione alla precedente - è stata notificata in data 9 Agosto 2010 dal CODACONS nell’interesse<br />

di un proprio esponente avanti al Tribunale di Roma sempre contro <strong>UniCredit</strong> Banca di Roma S.p.A. (ora <strong>UniCredit</strong> S.p.A.) e con le medesime<br />

richieste della prima e per un ammontare di euro 1.110 (compresi danni morali).<br />

La sola differenza tra le due azioni è rappresentata dal fatto che in questo caso <strong>il</strong> correntista aveva un conto corrente affidato.<br />

216 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Il Tribunale di Roma, con separate ordinanze del 25 marzo 2011, in pieno accoglimento delle difese di <strong>UniCredit</strong> S.p.A., ha rigettato la richiesta di<br />

riunione formulata dal Codacons ed ha dichiarato l’inammissib<strong>il</strong>ità delle due class actions. Nel luglio 2011 entrambe le decisioni sono state impugnate.<br />

<strong>UniCredit</strong> S.p.A. ritiene di aver operato nel rispetto della normativa.<br />

C. Rischi derivanti d a contenziosi di natura tributaria legati ad operazioni di finanza strutturata<br />

Nel B<strong>il</strong>ancio consolidato 2010 “Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura” è stata data informativa su alcuni avvisi di<br />

accertamento relativi ad operazioni di finanza strutturata realizzate nel corso del 2004 e del 2005.<br />

Gli avvisi erano stati notificati ad <strong>UniCredit</strong> S.p.A., sia in proprio che in qualità di incorporante di Capitalia S.p.A., <strong>UniCredit</strong> Banca S.p.A., Banco di<br />

Sic<strong>il</strong>ia S.p.A. e <strong>UniCredit</strong> Banca di Roma S.p.A..<br />

Nel corso del mese di maggio 2011 <strong>UniCredit</strong> S.p.A. ha:<br />

• effettuato un accertamento con adesione per quanto concerne l’esercizio 2005 pagando complessivamente 99,1 m<strong>il</strong>ioni (di cui 25,2 m<strong>il</strong>ioni per<br />

sanzioni ed interessi);<br />

• impugnato, invece, quanto contestato in relazione al 2004, a fronte del quale non sono stati pertanto effettuati accantonamenti.<br />

Sempre come riportato nel B<strong>il</strong>ancio consolidato 2010 “Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura” nel corso degli<br />

esercizi 2007, 2008 e 2009, per importi diversi e a diverse condizioni economiche, <strong>UniCredit</strong> Banca S.p.A., <strong>UniCredit</strong> Corporate Banking S.p.A. e<br />

<strong>UniCredit</strong> Banca di Roma S.p.A. hanno posto in essere una tipologia di operazione di finanza strutturata con la F<strong>il</strong>iale di M<strong>il</strong>ano della banca inglese<br />

Barclays Plc (denominata “Brontos” da quest’ultima banca).<br />

L’operazione consiste in un pronti contro termine effettuato tra la F<strong>il</strong>iale di M<strong>il</strong>ano di Barclays Plc e le citate banche del gruppo <strong>UniCredit</strong> avente come<br />

sottostante strumenti finanziari emessi da una società lussemburghese detenuta integralmente dal gruppo Barclays e denominati in lire turche.<br />

Nella prima metà del 2009 la Procura di M<strong>il</strong>ano ha avviato un’indagine, ad oggi pendente.<br />

Il reato per <strong>il</strong> quale la Procura di M<strong>il</strong>ano sta procedendo è quello di cui all’art. 3 del D.Lgs. 10 Marzo 2000, n. 74, e artt. 81 e 112, n. 1 e 2, del<br />

codice penale.<br />

In data 1 marzo 2011 la Guardia di Finanza ha intrapreso una verifica di natura tributaria in ordine ad operazioni di finanza strutturata, ivi<br />

compresa l’ operazione “Brontos”, realizzate da banche del Gruppo negli esercizi 2006, 2007, 2008 e 2009.<br />

Il 21 giugno la Guardia di Finanza ha notificato ad <strong>UniCredit</strong> S.p.A. i processi verbali di constatazione relativi alle suddette operazioni, suddivisi per<br />

anno e per Società interessata.<br />

Dai processi verbali emerge un debito d’imposta complessivo di 444,6 m<strong>il</strong>ioni, di cui 269 m<strong>il</strong>ioni relativi all’operazione “Brontos” e 175,6 m<strong>il</strong>ioni<br />

concernenti le altre operazioni di finanza strutturata effettuate dal 2006 al 2008.<br />

In relazione all’operazione denominata “Brontos” non si è ritenuto opportuno effettuare alcun accantonamento valutando, al momento, <strong>il</strong> rischio<br />

solo possib<strong>il</strong>e sulla base delle informazioni a disposizione.<br />

Con riferimento, invece, alle altre operazioni contestate, si è provveduto, ove ritenuto opportuno sulla base delle informazioni disponib<strong>il</strong>i, ad<br />

effettuare adeguato accantonamento tenendo peraltro conto della loro sim<strong>il</strong>arità a quelle che sono state oggetto di definizione per l’anno 2005 o di<br />

altre eventuali circostanze r<strong>il</strong>evanti.<br />

INFORMAZIONE DI NATURA QUANTITATIVA<br />

Si riporta di seguito la composizione percentuale delle fonti di rischio operativo per tipologia di evento, secondo quanto definito dal Nuovo Accordo di<br />

Bas<strong>il</strong>ea sul Capitale e recepito dalle Nuove disposizioni di vig<strong>il</strong>anza prudenziale per le banche emanata da Banca d’Italia nel dicembre 2006 (circolare<br />

263/2006) e successivi aggiornamenti.<br />

Le classi di riferimento sono le seguenti:<br />

• frode interna: perdite dovute ad attività non autorizzata, frode, appropriazione indebita o violazione di leggi, regolamenti o direttive aziendali che<br />

coinvolgano almeno una risorsa interna della banca;<br />

• frode esterna: perdite dovute a frode, appropriazione indebita o violazione di leggi da parte di soggetti esterni alla banca;<br />

• rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite derivanti da atti non conformi alle leggi o agli accordi in materia di impiego, salute e sicurezza sul<br />

lavoro, dal pagamento di risarcimenti a titolo di lesioni personali o da episodi di discriminazione o di mancata applicazione di condizioni paritarie;<br />

• clientela, prodotti e prassi professionali: perdite derivanti da inadempienze relative a obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle<br />

caratteristiche del prodotto o del servizio prestato;<br />

• danni da eventi esterni: perdite derivanti da eventi esterni, quali catastrofi naturali, terrorismo, atti vandalici;<br />

• interruzioni dell’operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute a interruzioni dell’operatività, a disfunzioni o a indisponib<strong>il</strong>ità dei sistemi;<br />

• esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi, nonché<br />

perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori e fornitori.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 217


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte E - Informazioni sui rischi<br />

e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)<br />

Classi di riferimento (%)<br />

1 0,1<br />

4 4<br />

4<br />

30 58<br />

Clientela<br />

Esecuzione<br />

Frode esterna<br />

Rapporto di lavoro<br />

Frode interna<br />

Danni materiali<br />

Sistemi IT<br />

Nella prima metà del 2011, la principale fonte di manifestazione<br />

di rischi operativi in termini di perdite contab<strong>il</strong>izzate è risultata<br />

essere la categoria “Clientela, prodotti e prassi professionali”<br />

che include le perdite derivanti da inadempienze relative a<br />

obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle<br />

caratteristiche del prodotto o del servizio prestato ed eventuali<br />

sanzioni per violazioni di normativa fiscale.<br />

La seconda categoria, per ammontare delle manifestazioni delle<br />

perdite, corrisponde ad errori nella “esecuzione, consegna e<br />

gestione dei processi”, a causa di carenze nel perfezionamento<br />

delle operazioni o nella gestione dei processi. Si sono altresì<br />

manifestate, in ordine decrescente di incidenza, perdite dovute<br />

a frodi esterne, rapporti di lavoro e frodi interne. Rappresentano<br />

categorie di rischio residuali quelle che riguardano danni da eventi<br />

esterni ai beni materiali e guasti dei sistemi IT.<br />

Sezione 5 - Altri rischi<br />

Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono <strong>il</strong> novero di tutte quelle considerate r<strong>il</strong>evanti<br />

per <strong>il</strong> Gruppo.<br />

Il Gruppo ha identificato i rischi impliciti nelle proprie posizioni - attive o passive - e nelle attività svolte, individuando le seguenti tipologie di rischio,<br />

oltre a credito, mercato, operativo e liquidità già descritti:<br />

• rischio di business, che deriva da una variazione degli ut<strong>il</strong>i non dovuta ai rischi di mercato, di credito ed operativo, ma a variazioni del contesto<br />

competitivo o del comportamento dei clienti. In dettaglio, si concentra sulle variazioni future degli ut<strong>il</strong>i e sul loro impatto sul valore e sui livelli di<br />

patrimonializzazione del Gruppo.<br />

• rischio immob<strong>il</strong>iare (“real estate risk”), che consiste nelle potenziali perdite derivanti dalle fluttuazioni negative del valore del portafoglio immob<strong>il</strong>iare<br />

di proprietà del Gruppo. Sono esclusi gli immob<strong>il</strong>i di pertinenza della clientela, gravati da garanzie ipotecarie, e quelli in leasing.<br />

• rischio di investimenti azionari (“financial investment risk”), che rappresenta le potenziali perdite di valore degli investimenti finanziari non speculativi<br />

in società esterne al Gruppo, ovvero non incluse nel perimetro di consolidamento contab<strong>il</strong>e. Non sono pertanto considerate le posizioni appartenenti al<br />

c.d. trading book.<br />

• rischio strategico, che dipende da inattesi cambiamenti nel contesto di mercato o dal mancato riconoscimento delle tendenze in atto nel settore<br />

bancario, ovvero da inappropriate valutazioni riguardo a tali tendenze.<br />

• rischio reputazionale, che rappresenta <strong>il</strong> rischio attuale o prospettico di flessione degli ut<strong>il</strong>i derivante da una percezione negativa dell’immagine<br />

della banca da parte di clienti, controparti, azionisti, investitori o Autorità di Vig<strong>il</strong>anza.<br />

Successivamente all’individuazione dei rischi r<strong>il</strong>evanti viene definito <strong>il</strong> miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione<br />

quantitativa è effettuata tramite:<br />

• stima del capitale economico;<br />

• Stress test.<br />

Il capitale economico rappresenta <strong>il</strong> capitale che <strong>il</strong> Gruppo deve detenere per sostenere i rischi relativi alle proprie posizioni ed attività ed è calcolato<br />

in relazione sia alle singole tipologie di rischio sia alla loro aggregazione, coerentemente con <strong>il</strong> rating target. I rischi di business, immob<strong>il</strong>iare e degli<br />

investimenti azionari sono misurati tramite capitale economico poiché l’ammontare di capitale determinato serve a fronteggiare le potenziali perdite.<br />

Inoltre i rischi quantificab<strong>il</strong>i tramite capitale economico (inclusi rischi di credito, mercato e operativo) concorrono alla misurazione del capitale interno<br />

come descritto nel paragrafo seguente. Il rischio strategico e quello reputazionale sono invece misurati con un approccio qualitativo.<br />

La natura multidimensionale del rischio richiede di affiancare alla misurazione del capitale economico un’analisi di Stress test, non solo al fine di<br />

stimare le perdite in alcuni scenari, ma anche di cogliere l’impatto delle determinanti delle stesse.<br />

Lo Stress test è effettuato sia in relazione alle singole tipologie di rischio sia alla loro aggregazione, tramite la simulazione di cambiamenti congiunti dei<br />

fattori di rischio.<br />

La stima dello Stress test aggregato considera contemporaneamente l’ammontare dei singoli rischi in scenari di stress oltre che <strong>il</strong> minore beneficio di<br />

diversificazione in condizioni di crisi.<br />

Processo di Valutazione dell’Adeguatezza Patrimoniale (ICAAP-Internal Capital Adequacy Assessment Process)<br />

Coerentemente con le disposizioni Bas<strong>il</strong>ea 2, la misurazione del prof<strong>il</strong>o di rischio è un elemento fondamentale del processo di valutazione<br />

dell’adeguatezza patrimoniale.<br />

218 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


L’approccio di Gruppo per la valutazione dell’adeguatezza patrimoniale prevede cinque fasi:<br />

• risk governance;<br />

• definizione del perimetro ed identificazione dei rischi;<br />

• valutazione del prof<strong>il</strong>o di rischio;<br />

• definizione del risk appetite e allocazione del capitale;<br />

• monitoraggio e reporting.<br />

Il processo di adeguatezza patrimoniale riveste un’importanza fondamentale all’interno del Gruppo e richiede pertanto un sistema adeguato di<br />

governance dei rischi che assicuri <strong>il</strong> coinvolgimento dell’Alta Direzione ed un’appropriata allocazione delle attività di ICAAP alle funzioni organizzative.<br />

La misurazione del prof<strong>il</strong>o di rischio è effettuata tramite <strong>il</strong> capitale interno, che è pari all’aggregazione del capitale economico relativo ai rischi descritti,<br />

al netto dei benefici di diversificazione, più un cushion che considera la variab<strong>il</strong>ità del ciclo economico e <strong>il</strong> rischio di modello, con riferimento alla<br />

qualità dei dati e l’accuratezza dei modelli.<br />

Il prof<strong>il</strong>o di rischio è definito tramite internal capital per le società grandi, medie e “small plus”, mentre per quelle piccole si ut<strong>il</strong>izza un approccio<br />

sintetico per consentire un efficiente processo di misurazione a livello consolidato.<br />

La propensione al rischio può essere definita come la variab<strong>il</strong>ità in termini di risultati, sia a breve sia a lungo termine, che l’Alta Direzione è disposta ad<br />

accettare a sostegno di una strategia definita.<br />

Il quadro di riferimento di propensione al rischio adottato da <strong>UniCredit</strong> è costituito da tre aree:<br />

• adeguatezza patrimoniale;<br />

• profittab<strong>il</strong>ità e rischi;<br />

• liquidità e provvista (funding).<br />

L’adeguatezza patrimoniale è da intendersi come equ<strong>il</strong>ibrio fra <strong>il</strong> patrimonio ed i rischi assunti, in ottica sia di Primo che di Secondo P<strong>il</strong>astro, per quest’ultimo la<br />

metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra <strong>il</strong> capitale disponib<strong>il</strong>e (AFR - Ava<strong>il</strong>able Financial Resources) ed <strong>il</strong> capitale interno.<br />

Il capitale interno è poi articolato a livello consolidato in base alla struttura divisionale, coerentemente con la strategia di business del Gruppo.<br />

Lo Stress test sui rischi considera l’impatto dello scenario sul capitale disponib<strong>il</strong>e, fornendo quindi una rappresentazione della capacità del Gruppo di far fronte<br />

ad ulteriori perdite in condizioni di stress.<br />

La propensione al rischio e gli obiettivi fissati sono oggetto di monitoraggio e reportistica ai comitati competenti.<br />

Inoltre la Capogruppo è tenuta a presentare un resoconto su base consolidata in conformità alle linee guida della Banca d’Italia (ICAAP Report), fornendo al<br />

contempo un quadro sulle principali Entità.<br />

Rischi reputazionali<br />

Il rischio reputazionale è definito come <strong>il</strong> rischio attuale o prospettico di flessione degli ut<strong>il</strong>i, derivante da una percezione negativa dell’immagine del<br />

Gruppo bancario da parte di clienti, controparti, azionisti, investitori o Autorità di Vig<strong>il</strong>anza.<br />

Nell’agosto 2010 <strong>il</strong> Consiglio di Amministrazione di <strong>UniCredit</strong> S.p.A. ha approvato le <strong>Group</strong> Reputational Risk Governance Guidelines che definiscono<br />

un insieme di principi e di regole per la misurazione e <strong>il</strong> controllo del rischio reputazionale. A livello di Capogruppo, la funzione Reputational Risk<br />

Methodologies and Control è collocata all’interno del dipartimento <strong>Group</strong> Operational and Reputational Risks.<br />

Le Governance Guidelines sono state distribuite alle entità legali del gruppo <strong>UniCredit</strong>, per la loro successiva implementazione, tramite lettera a firma<br />

dell’Amministratore Delegato e del Responsab<strong>il</strong>e del <strong>Group</strong> Risk Management.<br />

Gli obiettivi principali della funzione Reputational Risk Methodologies and Control sono:<br />

• sv<strong>il</strong>uppare le metodologie per la misurazione e controllo del rischio reputazionale, favorendone l’identificazione, la valutazione e la misurazione;<br />

• monitorare l’implementazione - nelle entità legali - delle metodologie relative ai rischi reputazionali (linee guida generali declinate per la gestione ed<br />

<strong>il</strong> controllo del rischio reputazionale), definendo compiti da eseguire su base regolare;<br />

• proporre azioni di mitigazione alle funzioni e agli organi competenti;<br />

• definire le regole operative per valutare <strong>il</strong> rischio reputazionale dei prodotti.<br />

Inoltre, <strong>il</strong> <strong>Group</strong> Operational & Reputational Risks Committee, con riporto al <strong>Group</strong> Risk Committee, ha <strong>il</strong> ruolo di garantire la coerenza delle policy, delle<br />

metodologie e delle prassi operative sul rischio reputazionale nelle varie Divisioni/Business Unit ed entità legali, controllando e monitorando, a livello<br />

di Gruppo, <strong>il</strong> Reputational Risk portfolio. Inoltre, i Transactional Credit Commitees hanno <strong>il</strong> compito di valutare eventuali rischi reputazionali inerenti alle<br />

operazioni sulla base delle linee guida e policy vigenti sul rischio reputazionale.<br />

Infine, nel dicembre 2010, <strong>il</strong> <strong>Group</strong> Risk Committee ha approvato la Non Co-operative Jurisdictions (NCJs) Reputational Risk Special Policy che mira a<br />

definire regole e principi per la gestione del nuovo business nelle NCJs, al fine di preservare <strong>il</strong> gruppo <strong>UniCredit</strong> dall’assunzione di rischio reputazionale<br />

e fiscale. Alla Special Policy indicata si aggiungono le già esistenti “Defense/Weapons Industry” e “Nuclear Energy” Reputational Risk Special Policies.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 219


Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato<br />

Sezione 1 - Il patrimonio consolidato 222<br />

Sezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vig<strong>il</strong>anza bancari 223<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 221


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato<br />

Sezione 1 - Il patrimonio consolidato<br />

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA<br />

Il Gruppo <strong>UniCredit</strong> assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione e all’allocazione del capitale (regolamentare ed economico) in funzione<br />

dei rischi assunti, ai fini dello sv<strong>il</strong>uppo dell’operatività del Gruppo in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo<br />

di pianificazione e controllo del Gruppo e, in particolare:<br />

• nei processi di piano e budget:<br />

- formulazione della proposta di propensione al rischio e degli obiettivi di patrimonializzazione;<br />

- analisi dei rischi associati ai driver del valore e allocazione del capitale alle linee di attività e business unit;<br />

- assegnazione degli obiettivi di performance aggiustate per <strong>il</strong> rischio;<br />

- analisi dell’impatto sul valore del Gruppo e della creazione di valore per gli azionisti;<br />

- elaborazione e proposta del piano finanziario e della dividend policy;<br />

• nei processi di monitoraggio:<br />

- analisi delle performance conseguite a livello di gruppo e di business unit e preparazione dei dati gestionali per uso interno ed esterno;<br />

- analisi e controllo dei limiti;<br />

- analisi e controllo andamentale dei ratio patrimoniali di gruppo e individuali.<br />

Il Gruppo, infatti, si pone l’obiettivo di generare un reddito superiore a quello necessario a remunerare i rischi (cost of equity) e quindi di creare valore<br />

in modo tale da massimizzare <strong>il</strong> ritorno per i propri azionisti in termini di dividendi e capital gain (total shareholder return) attraverso l’allocazione<br />

del capitale alle differenti linee di attività e business unit in funzione degli specifici prof<strong>il</strong>i di rischio e l’adozione di una metodologia basata sulla<br />

misurazione delle performance aggiustate per <strong>il</strong> rischio (Rapm) che predispone, a supporto dei processi di pianificazione e controllo, una serie di<br />

indicatori in grado di unire e sintetizzare tra loro le variab<strong>il</strong>i economiche, patrimoniali e di rischio da considerare.<br />

Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un’importanza r<strong>il</strong>evante nella definizione delle strategie perché esso rappresenta l’oggetto della<br />

remunerazione attesa dagli azionisti nel loro investimento nel Gruppo e perché è una risorsa su cui insistono anche limiti esogeni imposti dalla<br />

normativa di vig<strong>il</strong>anza.<br />

Nel processo di allocazione, le definizioni di capitale ut<strong>il</strong>izzate sono:<br />

• capitale di rischio o impiegato: è la consistenza patrimoniale conferita dagli azionisti (capitale impiegato), che deve essere remunerata almeno pari<br />

alle aspettative (costo dell’equity);<br />

• capitale a rischio: è la quota parte dei mezzi propri che fronteggia (a preventivo - capitale allocato) o ha fronteggiato (a consuntivo - capitale<br />

assorbito) i rischi assunti per perseguire gli obiettivi di creazione di valore.<br />

Il capitale a rischio dipende dalla propensione al rischio e discende dal livello di capitalizzazione, obiettivo definito anche in funzione del merito<br />

creditizio del Gruppo.<br />

Esso è misurato seguendo da una parte le tecniche di risk management, per cui <strong>il</strong> capitale a rischio è definito come capitale economico, dall’altra la<br />

normativa di vig<strong>il</strong>anza, per cui <strong>il</strong> capitale a rischio è definito come capitale regolamentare. In particolare:<br />

• <strong>il</strong> capitale economico è la quota parte di patrimonio effettivamente a rischio misurata con modelli probab<strong>il</strong>istici secondo un determinato intervallo di<br />

confidenza;<br />

• <strong>il</strong> capitale regolamentare è la componente del patrimonio di vig<strong>il</strong>anza (total capital) rappresentata dal patrimonio netto (core equity o core tier 1)<br />

posta a rischio misurata secondo la normativa di vig<strong>il</strong>anza.<br />

Il capitale economico ed <strong>il</strong> capitale regolamentare differiscono tra loro per definizione e per copertura delle categorie di rischio. Il primo discende<br />

dall’effettiva misurazione dell’esposizione assunta, <strong>il</strong> secondo da schemi definiti nella normativa di vig<strong>il</strong>anza.<br />

La coerenza tra le due differenti definizioni di capitale a rischio si ottiene rapportando le due grandezze in relazione al merito creditizio obiettivo del<br />

Gruppo (AA- S&P), che corrisponde ad una probab<strong>il</strong>ità di default pari allo 0,03%. Pertanto <strong>il</strong> capitale economico è fissato ad un livello tale da coprire<br />

con <strong>il</strong> 99,97% di probab<strong>il</strong>ità (intervallo di confidenza) gli eventi avversi, mentre <strong>il</strong> capitale regolamentare è quantificato in base ad un core tier 1 ratio<br />

target in linea con i principali gruppi bancari internazionali aventi almeno <strong>il</strong> rating obiettivo.<br />

Nel processo di allocazione viene quindi applicata la logica del “doppio binario”, ossia considerando come allocato <strong>il</strong> massimo tra <strong>il</strong> capitale economico<br />

ed <strong>il</strong> capitale regolamentare (core tier 1) sia a livello consolidato sia a livello di linea di attività/business unit.<br />

222 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Tale approccio consente nel caso di capitale economico superiore di allocare l’effettivo capitale a rischio che la vig<strong>il</strong>anza non è in grado ancora di<br />

cogliere e nel caso di capitale regolamentare superiore, di allocare un capitale in linea con la normativa.<br />

Punto di partenza del processo di allocazione è <strong>il</strong> capitale consolidato di pertinenza del Gruppo.<br />

La gestione del capitale, svolta dalla unità operativa Capital Management della Direzione Pianificazione Finanza e Amministrazione, ha la finalità di<br />

definire <strong>il</strong> livello di patrimonializzazione obiettivo per <strong>il</strong> Gruppo e le sue società nel rispetto dei vincoli normativi e della propensione al rischio.<br />

Nella gestione dinamica del capitale, l’unità operativa Capital Management elabora <strong>il</strong> piano finanziario ed effettua <strong>il</strong> monitoraggio dei ratios patrimoniali<br />

di vig<strong>il</strong>anza anticipando gli opportuni interventi necessari all’ottenimento degli obiettivi.<br />

Il monitoraggio si riferisce da un lato sia al patrimonio netto sia alla composizione del patrimonio di vig<strong>il</strong>anza (core tier 1, tier 1, lower e upper tier 2 e<br />

tier 3 capital) e dall’altro alla pianificazione e all’andamento dei “risk weighted asset” (RWA).<br />

La dinamicità della gestione è finalizzata ad individuare gli strumenti di investimento e di approvvigionamento del capitale di rischio e degli strumenti<br />

ibridi di patrimonializzazione più idonei al conseguimento degli obiettivi. In caso di deficit di capitale, sono indicati i gap da colmare e le azioni di<br />

“capital generation” misurandone <strong>il</strong> costo e l’efficacia attraverso la metodologia di Rapm. In tale contesto l’analisi del valore è arricchita dal ruolo<br />

di sintesi della unità operativa Capital Management per gli aspetti regolamentari, contab<strong>il</strong>i, finanziari, fiscali, di risk management ecc. e delle loro<br />

evoluzioni normative, in modo che siano fornite la valutazione e tutte le indicazioni necessarie alle altre funzioni della Capogruppo o società chiamate a<br />

realizzare le azioni.<br />

Sezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vig<strong>il</strong>anza bancari<br />

2.1 Ambito di applicazione della normativa<br />

L’area di consolidamento prudenziale del gruppo <strong>UniCredit</strong> è costruita secondo la normativa prudenziale (Circ. di Banca d’Italia n. 263 del 27 dicembre<br />

2006 e n. 155 del 18 dicembre 1991, e successivi aggiornamenti). In essa sono incluse le società che presentano le seguenti caratteristiche:<br />

• società bancarie, finanziarie e strumentali controllate direttamente o indirettamente da <strong>UniCredit</strong> S.p.A. a cui si applica <strong>il</strong> metodo di consolidamento<br />

integrale;<br />

• società bancarie, finanziarie e strumentali partecipate direttamente o indirettamente da <strong>UniCredit</strong> S.p.A. in misura pari o superiore al 20 per cento,<br />

quando siano controllate congiuntamente con altri soggetti e/o in base ad accordi con essi; a queste si applica <strong>il</strong> metodo di consolidamento<br />

proporzionale;<br />

• altre società bancarie e finanziarie partecipate direttamente o indirettamente da <strong>UniCredit</strong> S.p.A. in misura pari o superiore al 20 per cento o<br />

comunque sottoposte a influenza notevole, cui si applica <strong>il</strong> metodo del patrimonio netto;<br />

• imprese, diverse dalle società bancarie, finanziarie e strumentali, controllate direttamente o indirettamente da <strong>UniCredit</strong> S.p.A. in modo esclusivo o<br />

congiunto oppure sottoposte ad influenza notevole, cui si applica <strong>il</strong> metodo del patrimonio netto.<br />

Si precisa che, in conformità alla normativa citata, le partecipazioni in società bancarie e finanziarie con percentuale di partecipazione superiore al 10%<br />

sono dedotte dal patrimonio di vig<strong>il</strong>anza; le altre partecipazioni vengono considerate fra le attività di rischio ponderate.<br />

Si precisa che l’area di consolidamento prudenziale differisce dall’area di consolidamento costruita secondo lo standard IAS/IFRS.<br />

1. Per esempio Bas<strong>il</strong>ea 2, IAS/IFRS ecc.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 223


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato (SEGUE)<br />

2.2 Patrimonio di vig<strong>il</strong>anza bancario<br />

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA<br />

1. Patrimonio di base<br />

Nel patrimonio di base sono inclusi i seguenti strumenti di capitale:<br />

TASSO DI INTERESSE<br />

DATA<br />

SCADENZA<br />

DECORRENZA<br />

DELLA FACOLTÀ<br />

DI RIMBORSO<br />

ANTICIPATO<br />

IMPORTO IN<br />

VALUTA ORIGINARIA<br />

(MILIONI)<br />

IMPORTO COMPUTATO<br />

NEL PATRIMONIO<br />

DI VIGILANZA<br />

(EURO/MIGLIAIA)<br />

STEP-UP<br />

POSSIBILITÀ DI NON<br />

CORRISPONDERE<br />

GLI INTERESSI<br />

EMISSIONE TRAMITE<br />

SOCIETÀ VEICOLO<br />

CONTROLLATA<br />

9,375% 31-dic-50 lug-20 EUR 500 496.344 sì sì no<br />

7,055% perpetual mar-12 EUR 600 313.000 sì sì sì<br />

4,028% perpetual ott-15 EUR 750 744.000 sì sì sì<br />

5,396% perpetual ott-15 GBP 300 299.357 sì sì sì<br />

8,5925% 31-dic-50 giu-18 GBP 350 351.873 sì sì no<br />

8,125% 31-dic-50 dic-19 EUR 750 750.000 sì sì no<br />

8,741% 30-giu-31 giu-29 USD 300 83.688 no sì sì<br />

7,760% 13-ott-36 ott-34 GBP 100 38.132 no sì sì<br />

9,00% 22-ott-31 ott-29 USD 200 63.163 no sì sì<br />

3,500% 31-dic-31 dic-29 JPY 25.000 215.054 no sì sì<br />

10y CMS (°) +0,10%, cap 8,00% perpetual ott-11 EUR 250 248.209 no si no<br />

10y CMS (°) +0,15%, cap 8,00% perpetual mar-12 EUR 150 148.850 no si no<br />

TOTALE 3.751.670<br />

(°) Constant Maturity Swap.<br />

2. Patrimonio supplementare<br />

Nella seguente tabella sono esposte le emissioni di strumenti ibridi di capitalizzazione di importo superiore al 10% del totale degli stessi:<br />

TASSO DI INTERESSE<br />

DATA<br />

SCADENZA<br />

DECORRENZA<br />

DELLA FACOLTÀ<br />

DI RIMBORSO<br />

ANTICIPATO<br />

IMPORTO<br />

ORIGINARIO IN<br />

VALUTA (MILIONI)<br />

IMPORTO COMPUTATO<br />

NEL PATRIMONIO<br />

DI VIGILANZA<br />

(EURO/MIGLIAIA)<br />

STEP-UP<br />

POSSIBILITÀ DI NON<br />

CORRISPONDERE<br />

GLI INTERESSI<br />

3,95% 1-feb-16 non applicab<strong>il</strong>e EUR 900 888.700 non applicab<strong>il</strong>e si (°)<br />

5,00% 1-feb-16 non applicab<strong>il</strong>e GBP 450 497.564 non applicab<strong>il</strong>e si (°)<br />

6,70% 5-giu-18 non applicab<strong>il</strong>e EUR 1.000 979.976 non applicab<strong>il</strong>e si (°)<br />

6,10% 28-feb-12 non applicab<strong>il</strong>e EUR 500 498.287 non applicab<strong>il</strong>e si (°)<br />

(°) -- In caso di mancati dividendi <strong>il</strong> pagamento degli interessi è “sospeso” (deferral of interest).<br />

-- Qualora si registrino perdite tali da ridurre <strong>il</strong> capitale sociale e le riserve al di sotto della soglia minima prevista da Banca d’Italia per l’esercizio dell’attività bancaria, l’ammontare nominale e gli interessi delle<br />

obbligazioni vengono ridotti proporzionalmente.<br />

3. Patrimonio di terzo livello<br />

Non sussistono elementi da segnalare nel presente punto.<br />

224 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA<br />

Composizione del patrimonio di vig<strong>il</strong>anza (migliaia di €)<br />

PATRIMONIO DI VIGILANZA 30.06.2011 31.12.2010<br />

A. Patrimonio di base prima dell’applicazione dei f<strong>il</strong>tri prudenziali 46.995.587 46.646.150<br />

A.1 Elementi positivi del patrimonio di base: 72.639.481 72.391.578<br />

A.1.1 - Capitale 9.493.165 9.974.637<br />

A.1.2 - Sovrapprezzi di emissione 38.583.089 41.085.295<br />

A.1.3 - Riserve 16.677.763 16.126.727<br />

A.1.4 - Strumenti innovativi di capitale e strumenti non innovativi di capitale con scadenza 496.344 496.293<br />

A.1.5 - Strumenti non innovativi di capitale computab<strong>il</strong>i fino al 50% (°) 2.983.000 -<br />

A.1.6 - Strumenti oggetto di disposizioni transitorie (grandfathering) (°°) 3.267.459 3.855.889<br />

A.1.7 - Ut<strong>il</strong>e del periodo 1.138.661 852.737<br />

A.2 Elementi negativi: (25.643.894) (25.745.428)<br />

A.2.1 - Azioni o quote proprie (5.099) (4.218)<br />

A.2.2 - Avviamento (21.737.947) (21.687.385)<br />

A.2.3 - Altre immob<strong>il</strong>izzazioni immateriali (3.900.848) (4.053.825)<br />

A.2.4 - Perdita del periodo - -<br />

A.2.5 - Altri elementi negativi: - -<br />

* Rettifiche di valore di vig<strong>il</strong>anza relative al portafoglio di negoziazione ai fini di vig<strong>il</strong>anza - -<br />

* Altri - -<br />

B. F<strong>il</strong>tri prudenziali del patrimonio di base (348.544) (1.091.687)<br />

B.1 F<strong>il</strong>tri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) 46.618 55.632<br />

B.2 F<strong>il</strong>tri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) (395.162) (1.147.319)<br />

C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 46.647.043 45.554.463<br />

D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base 2.479.053 2.517.321<br />

E. Totale del patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 44.167.990 43.037.142<br />

F. Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei f<strong>il</strong>tri prudenziali 19.619.368 18.317.190<br />

F.1 Elementi positivi del patrimonio supplementare: 20.462.687 18.856.974<br />

F.1.1 - Riserve da valutazione di attività materiali - -<br />

F.1.2 - Riserve da valutazione di titoli disponib<strong>il</strong>i per la vendita 424.520 222.335<br />

F.1.3 - Strumenti non innovativi di capitale non computab<strong>il</strong>i nel patrimonio di base - -<br />

F.1.4 - Strumenti innovativi di capitale non computab<strong>il</strong>i nel patrimonio di base - -<br />

F.1.5 - Strumenti ibridi di patrimonializzazione 3.264.991 3.307.134<br />

F.1.6 - Passività subordinate di 2° livello 15.732.461 14.606.208<br />

F.1.7 - Eccedenza rettifiche di valore complessive rispetto alle perdite attese 762.852 443.434<br />

F.1.8 - Plusvalenze nette su partecipazioni - -<br />

F.1.9 - Altri elementi positivi 277.863 277.863<br />

F.2 Elementi negativi: (843.319) (539.784)<br />

F.2.1 - Minusvalenze nette su partecipazioni (440) -<br />

F.2.2 - Crediti - -<br />

F.2.3 - Altri elementi negativi (842.879) (539.784)<br />

G. F<strong>il</strong>tri prudenziali del patrimonio supplementare (212.260) (111.168)<br />

G.1 F<strong>il</strong>tri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) - -<br />

G.2 F<strong>il</strong>tri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) (212.260) (111.168)<br />

H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 19.407.108 18.206.022<br />

I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare 2.479.053 2.517.321<br />

L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I) 16.928.055 15.688.701<br />

M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare 1.049.236 1.071.064<br />

N. Patrimonio di vig<strong>il</strong>anza (E+L-M) 60.046.809 57.654.779<br />

O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) - -<br />

P. Patrimonio di vig<strong>il</strong>anza incluso TIER 3 (N+O) 60.046.809 57.654.779<br />

(°) Le azioni ordinarie che rappresentano <strong>il</strong> sottostante dei titoli “CASHES” ed <strong>il</strong> relativo sovrapprezzo di emissione sono state oggetto di riclassificazione nella voce di Patrimonio “Strumenti non innovativi di capitale<br />

computab<strong>il</strong>i fino al 50%”, per un totale di €/migliaia 2.983.000. I CASHES sono strumenti di tipo equity linked, emessi per un controvalore di euro 2.983.000.000 nel mese di febbraio 2009 da The Bank of New<br />

York (Luxembourg) S.A. con scadenza al 15 dicembre 2050 e convertib<strong>il</strong>i, a determinate condizioni, in 967.564.061 azioni ordinarie di <strong>UniCredit</strong> S.p.A. sottoscritte da Mediobanca nell’ambito dell’operazione<br />

di aumento di capitale deliberato dall’Assemblea Straordinaria dei Soci di <strong>UniCredit</strong> <strong>il</strong> 14 novembre 2008. Pertanto, dal momento che queste azioni sono già emesse, sono al pari di ogni altra azione ordinaria<br />

pienamente disponib<strong>il</strong>i per assorbire eventuali perdite.<br />

(°°) Include €/migliaia 12.133 relativi ad azioni di risparmio.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 225


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato (SEGUE)<br />

2.3 Adeguatezza patrimoniale<br />

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA<br />

Per quanto riguarda le informazioni di natura qualitativa circa le modalità ut<strong>il</strong>izzate dal Gruppo Bancario per la valutazione dell’adeguatezza patrimoniale<br />

del patrimonio di vig<strong>il</strong>anza a sostegno delle attività correnti e prospettiche, si rimanda a quanto già detto alla “Sezione 1 - Il Patrimonio Consolidato”<br />

della presente Parte F.<br />

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA<br />

Adeguatezza patrimoniale (migliaia di €)<br />

IMPORTI NON PONDERATI<br />

IMPORTI PONDERATI / REQUISITI<br />

CATEGORIE/VALORI<br />

30.06.2011 31.12.2010 30.06.2011 31.12.2010<br />

A. ATTIVITÀ DI RISCHIO<br />

A.1 Rischio di credito e di controparte 880.666.789 875.576.304 384.950.135 395.636.268<br />

1. Metodologia standardizzata 377.498.144 407.916.124 188.822.139 216.239.490<br />

2. Metodologia basata sui rating interni 484.495.326 444.552.841 191.151.033 173.791.755<br />

2.1 Base 16.432.355 - 10.843.017 -<br />

2.2 Avanzata 468.062.971 444.552.841 180.308.016 173.791.755<br />

3. Cartolarizzazioni 18.673.319 23.107.339 4.976.963 5.605.023<br />

B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA<br />

B.1 Rischio di credito e di controparte 30.796.011 31.650.901<br />

B.2 Rischi di mercato 791.853 716.179<br />

1. Metodologia standard 237.603 302.209<br />

2. Modelli interni 554.250 413.970<br />

3. Rischio di concentrazione - -<br />

B.3 Rischio operativo 4.017.235 4.020.892<br />

1. Metodo base 340.728 281.675<br />

2. Metodo standardizzato 280.530 475.782<br />

3. Metodo avanzato 3.395.977 3.263.435<br />

B.4 Altri requisiti prudenziali - -<br />

B.5 Altri elementi di calcolo 7.711 -<br />

B.6 Totale requisiti prudenziali 35.612.810 36.387.972<br />

C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA<br />

C.1 Attività di rischio ponderate 445.160.123 454.849.656<br />

C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 9,92% 9,46%<br />

C.3 Patrimonio di vig<strong>il</strong>anza incluso Tier 3/Attività di rischio ponderate<br />

(Total capital ratio) 13,49% 12,68%<br />

226 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Parte H - Operazioni con parti correlate<br />

Parte H - Operazioni con parti correlate 230<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 229


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte H - Operazioni con parti correlate<br />

È prassi consolidata del gruppo <strong>UniCredit</strong>, nello svolgimento della propria attività, <strong>il</strong> rispetto costante dei criteri di trasparenza, di correttezza sostanziale<br />

e procedurale nella gestione delle operazioni con parti correlate, in linea con le previsioni normative e regolamentari tempo per tempo vigenti.<br />

Le “Procedure per la gestione delle operazioni con parti correlate” adottate dal Consiglio di Amministrazione di <strong>UniCredit</strong> S.p.A. nel novembre 2010<br />

stab<strong>il</strong>iscono regole istruttorie e deliberative con riguardo alle operazioni poste in essere da <strong>UniCredit</strong> S.p.A., anche per <strong>il</strong> tramite di società controllate,<br />

nonché le modalità di informativa agli organi sociali e al mercato. Le predette procedure - <strong>il</strong> cui testo è pubblicato nel sito internet di <strong>UniCredit</strong><br />

(www.unicreditgroup.eu) - individuano in conformità al “Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate” emanato da<br />

CONSOB con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 (così come successivamente modificata / integrata):<br />

• i requisiti di indipendenza che devono possedere gli Amministratori di <strong>UniCredit</strong> chiamati ad esprimere pareri sulle operazioni con parti correlate;<br />

• <strong>il</strong> perimetro delle parti correlate di <strong>UniCredit</strong>;<br />

• le operazioni con parti correlate di maggiore r<strong>il</strong>evanza;<br />

• i casi di esenzione e di esclusione ai quali <strong>UniCredit</strong> fa ricorso;<br />

• le modalità con cui si istruiscono e si approvano le operazioni con parti correlate, anche ove poste in essere da società controllate, italiane o estere;<br />

• le modalità e i tempi con cui sono trasmesse agli Amministratori indipendenti, nonché agli Organi di Amministrazione e Controllo le informazioni<br />

relative alle operazioni con parti correlate;<br />

• gli obblighi di trasparenza nei confronti degli Organi Societari, delle Autorità di Vig<strong>il</strong>anza e del mercato.<br />

Fermo <strong>il</strong> rispetto del principio di cui all’art. 2391 del Codice Civ<strong>il</strong>e in tema di interessi degli amministratori, trova inoltre necessaria applicazione per le<br />

banche e le società appartenenti al gruppo <strong>UniCredit</strong> <strong>il</strong> disposto dell’art. 136 del D.Lgs. 385/93 (Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia)<br />

in forza del quale gli esponenti aziendali (o le società da questi controllate o presso le quali gli stessi svolgono funzioni di amministrazione, direzione<br />

o controllo nonché le relative società controllate o controllanti) possono assumere obbligazioni nei confronti della società che amministrano, dirigono<br />

o controllano ovvero di altre società facenti parte del Gruppo in caso di operazioni di finanziamento, soltanto previa unanime deliberazione dell’organo<br />

amministrativo della banca/società interessata assunta con <strong>il</strong> voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale e, ove del caso, con l’assenso<br />

della Capogruppo.<br />

Tutto ciò premesso, si segnala che nel corso del primo semestre dell’esercizio 2011 non è stata effettuata alcuna operazione con parte correlata<br />

qualificab<strong>il</strong>e di maggiore r<strong>il</strong>evanza ai sensi delle richiamate “Procedure per la gestione delle operazioni con parti correlate”. Nel primo semestre 2011<br />

sono state poste in essere operazioni infragruppo e/o con parti correlate in genere, italiane ed estere, rientranti nell’ordinario esercizio dell’attività<br />

operativa e della connessa attività finanziaria e sono state perfezionate, di norma, a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con<br />

terzi indipendenti. Le operazioni infragruppo sono state effettuate sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica e la definizione delle<br />

condizioni da applicare è avvenuta nel rispetto di correttezza sostanziale, presente l’obiettivo comune di creare valore per l’intero gruppo <strong>UniCredit</strong>.<br />

Medesimo principio è stato applicato anche nel caso di prestazioni di servizi infragruppo, unitamente a quello di regolare tali prestazioni su di una base<br />

minimale commisurata al recupero dei relativi costi di produzione.<br />

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività, le garanzie e gli impegni in essere al 30 giugno 2011, distintamente per le diverse<br />

tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.<br />

Transazioni con parti correlate (migliaia di €)<br />

SOCIETÀ<br />

CONTROLLATE<br />

NON CONSOLIDATE<br />

JOINT<br />

VENTURE NON<br />

CONSOLIDATE<br />

CONSISTENZE AL 30.06.2011<br />

SOCIETÀ<br />

COLLEGATE<br />

DIRIGENTI CON<br />

RESPONSABILITÀ<br />

STRATEGICHE<br />

ALTRE PARTI<br />

CORRELATE<br />

TOTALE<br />

% SUL<br />

CONSOLIDATO<br />

Attività finanziarie detenute per la negoziazione 7 - 323.938 - 1 323.946 0,30%<br />

Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - - 0,00%<br />

Attivita' finanziarie disponib<strong>il</strong>i per la vendita 39 45 113.093 - - 113.177 0,20%<br />

Attività finanziarie detenute sino a scadenza - - - - - - 0,00%<br />

Crediti verso banche - 2.519 631.429 - 2.716.961 3.350.909 4,68%<br />

Crediti verso clientela 16.304 10.427 1.686.536 2.620 32.005 1.747.892 0,31%<br />

Altre Attività 3.013 56 24.654 2 10.545 38.270 0,30%<br />

Totale dell'attivo 19.363 13.047 2.779.650 2.622 2.759.512 5.574.194 0,69%<br />

Debiti verso banche 7.082 3.037 11.328.731 - 12.018 11.350.868 9,81%<br />

Debiti verso clientela 36.149 7.170 519.506 5.284 127.257 695.366 0,17%<br />

Titoli e Passività finanziarie - - 90.660 - - 90.660 0,03%<br />

Altre passività 1.027 26 12.050 5 24.598 37.706 0,16%<br />

Totale del passivo 44.258 10.233 11.950.947 5.289 163.873 12.174.600 1,48%<br />

Garanzie r<strong>il</strong>asciate e Impegni 1.824 2.100 128.841 - 2.036.587 2.169.352 1,15%<br />

230 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Nel prospetto che segue è indicato, distintamente per tipologia di parte correlata, l’impatto sulle principali voci di conto economico delle operazioni con<br />

parti correlate.<br />

Transazioni con parti correlate: voci di conto economico (migliaia di €)<br />

SOCIETÀ<br />

CONTROLLATE<br />

NON CONSOLIDATE<br />

JOINT<br />

VENTURE NON<br />

CONSOLIDATE<br />

SOCIETÀ<br />

COLLEGATE<br />

1° SEMESTRE 2011<br />

DIRIGENTI CON<br />

RESPONSABILITÀ<br />

STRATEGICHE<br />

ALTRE PARTI<br />

CORRELATE<br />

TOTALE<br />

% SUL<br />

CONSOLIDATO<br />

Interessi attivi e proventi assim<strong>il</strong>ati 722 161 21.129 32 9.002 31.046 0,22%<br />

Interessi passivi e oneri assim<strong>il</strong>ati (875) (101) (123.999) (91) (2.561) (127.627) 1,97%<br />

Commissioni attive 119 5 327.068 44 24.088 351.324 6,84%<br />

Commissioni passive (390) - (24.604) (4) (7.597) (32.595) 3,72%<br />

Rettifiche/Riprese di valore nette per<br />

deterioramento di: 118 - (1.114) - - (996) 0,04%<br />

a) crediti 103 - (1.114) - - (1.011) 0,04%<br />

d) altre operazioni finanziarie 15 - - - - 15 -0,02%<br />

Costi operativi (599) (158) (6.967) - (3.085) (10.809) 0,15%<br />

Si precisa che la categoria “Alta Direzione” fa riferimento ai “dirigenti con responsab<strong>il</strong>ità strategiche” di <strong>UniCredit</strong> ovvero quei soggetti aventi <strong>il</strong> potere<br />

e la responsab<strong>il</strong>ità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività di <strong>UniCredit</strong> (intendendosi per tali i<br />

componenti del Consiglio di Amministrazione, incluso l’Amministratore Delegato, i Sindaci Effettivi, i componenti dell’Executive Management Committee<br />

e <strong>il</strong> Responsab<strong>il</strong>e dell’Internal Audit in carica nel corso del primo semestre 2011).<br />

Per quanto riguarda invece la categoria “Altre parti correlate” si precisa che la stessa raggruppa i dati relativi:<br />

• n agli stretti fam<strong>il</strong>iari dei dirigenti con responsab<strong>il</strong>ità strategiche (ovvero quei fam<strong>il</strong>iari che ci si attende possano influenzare, o essere influenzati da, <strong>il</strong><br />

soggetto interessato);<br />

• alle controllate dai /collegate ai “dirigenti con responsab<strong>il</strong>ità strategiche” o loro stretti fam<strong>il</strong>iari;<br />

• ai Fondi Pensione a beneficio dei dipendenti del Gruppo e di cui <strong>UniCredit</strong> è fonte istitutiva.<br />

La revisione dello IAS 24 amplia, semplifica e rende maggiormente esplicativi la definizione di parte correlata ed i criteri volti ad individuare<br />

correttamente <strong>il</strong> rapporto di correlazione con l’entità che redige <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio. La nuova formulazione chiarisce, inoltre, che l’informativa deve avere per<br />

oggetto, tra le altre, le operazioni concluse con le controllate di società collegate e controllate di joint venture.<br />

Il nuovo IAS 24 introduce inoltre la richiesta di informativa relativa agli impegni esistenti tra l’entità che redige <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio e le sue parti correlate e<br />

dispensa dall’obbligo informativo le entità controllate o sottoposte ad influenza notevole da parte di un ente pubblico.<br />

Le ulteriori fattispecie di parti correlate introdotte dallo IAS 24 non sono oggetto di informativa ai sensi del Regolamento Consob recante “Disposizioni<br />

in materia di operazioni con parti correlate” (di cui alle delibere n. 17221 e 17389 del 2010 che si ispirano alla definizione di parte correlata così<br />

come definita dal vecchio IAS 24, valido alla data di entrata in vigore del citato Regolamento).<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 231


Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali<br />

A. Informazioni di natura qualitativa 234<br />

B. Informazioni di natura quantitativa 235<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 233


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali<br />

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA<br />

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali<br />

1.1 Strumenti in circolazione<br />

Nell’ambito dei piani di incentivazione a medio-lungo termine destinati a dipendenti del Gruppo sono riconoscib<strong>il</strong>i le seguenti tipologie di strumenti:<br />

• Equity-Settled Share Based Payment che prevedono la corresponsione di azioni;<br />

• Cash Settled Share Based Payment che prevedono la corresponsione di denaro 1 .<br />

Alla prima categoria sono riconducib<strong>il</strong>i le assegnazioni di:<br />

• Stock Option assegnate a selezionati beneficiari appartenenti al Top e Senior Management ed alle risorse chiave del Gruppo;<br />

• Performance Stock Option e Performance Share attribuite a selezionati beneficiari appartenenti al Top e Senior Management ed alle Risorse<br />

Chiave e rappresentate rispettivamente da diritti di sottoscrizione e da azioni ordinarie gratuite <strong>UniCredit</strong> che la Capogruppo si impegna ad<br />

assegnare, condizionatamente al raggiungimento degli obiettivi di performance stab<strong>il</strong>iti a livello di Gruppo e di singola area strategica, nel piano<br />

strategico approvato ed eventualmente modificato dal Consiglio di Amministrazione della stessa Capogruppo;<br />

• Employee Share Ownership Plan (ESOP) che offre ai dipendenti del Gruppo, che possiedono i requisiti, l’opportunità di acquistare azioni ordinarie<br />

<strong>UniCredit</strong> con i seguenti vantaggi: assegnazione di un quantitativo di azioni gratuite (“Discount Share” e “Matching Share” o, per queste ultime,<br />

diritti a riceverle) misurato sul quantitativo di azioni acquistate da ciascun Partecipante (“Investment Share”) durante <strong>il</strong> “Periodo di Sottoscrizione”.<br />

L’assegnazione delle azioni gratuite è subordinata al rispetto delle condizioni di “vesting” (differenti da condizioni di mercato) stab<strong>il</strong>ite dal<br />

Regolamento del Piano.<br />

• <strong>Group</strong> Executive Incentive System che offre a selezionati Executive e Risk Takers del Gruppo un compenso variab<strong>il</strong>e <strong>il</strong> cui pagamento avverrà in<br />

quattro anni. I primi due anni del piano i beneficiari riceveranno un pagamento di denaro, mentre i successivi due anni <strong>il</strong> pagamento verrà effettuato<br />

in azioni, in relazione al rispetto delle condizioni di performance individuali e di Gruppo secondo quanto stab<strong>il</strong>ito del Regolamento del Piano.<br />

La seconda categoria include assegnazioni assim<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>i a Share Appreciation Right connessi al valore azionario ed ai risultati di performance di alcune<br />

società del Gruppo 2 .<br />

1.2 Modello di valutazione<br />

1.2.1 Stock e Performance Stock Options<br />

Per la stima del valore economico delle Stock e Performance Stock Option è stato adottato <strong>il</strong> modello di Hull e White.<br />

Il modello è basato su una distribuzione dei prezzi su albero trinomiale determinata con l’algoritmo di Boyle e stima la probab<strong>il</strong>ità di esercizio anticipato<br />

in base ad un modello deterministico connesso:<br />

• al raggiungimento di un Valore di Mercato pari ad un multiplo (M) del valore del prezzo di esercizio;<br />

• alla propensione all’uscita anticipata degli assegnatari (E) scaduto <strong>il</strong> periodo di Vesting.<br />

Nella tabella seguente sono riportate le valorizzazioni ed i parametri relativi alle Performance Stock Option assegnate nel corso del 2011.<br />

Valutazione Performance Stock Option 2011<br />

PERFORMANCE<br />

STOCK OPTION 2011<br />

Prezzo di esercizio [€] 1,8392<br />

Prezzo di mercato azione <strong>UniCredit</strong> [€] 1,8392<br />

Data di delibera assegnazione (Grant Date)<br />

22-mar-2011<br />

Inizio Periodo di Vesting<br />

1-gen-2011<br />

Scadenza periodo di Vesting<br />

31-dic-2013<br />

Scadenza Piano<br />

31-dic-2020<br />

Multiplo d’Esercizio (M) 1,5<br />

Exit Rate - Post Vesting (E) 3,73%<br />

Dividend Yield 2,583%<br />

Volat<strong>il</strong>ità Implicita 42,755%<br />

Risk Free Rate 3,314%<br />

Valore unitario opzione all’assegnazione [€] 0,6019<br />

1. Commisurato al valore economico di strumenti rappresentativi del Patrimonio netto di una società del Gruppo.<br />

2. Pioneer Global Asset Management a giugno 2011.<br />

234 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


I parametri sono stati quantificati come segue:<br />

• Exit Rate: percentuale su base annua dei diritti cancellati a seguito di dimissioni;<br />

• Dividend Yield: Media dei dividend yield previsti per i quattro anni a venire;<br />

• Volat<strong>il</strong>ità Implicita: Media dei valori giornalieri su una serie storica relativa ad un orizzonte temporale di 4 anni;<br />

• Prezzo di Esercizio: media aritmetica dei prezzi ufficiali dell’azione <strong>UniCredit</strong> nel mese precedente la delibera di assegnazione del Consiglio di<br />

Amministrazione;<br />

• Prezzo di Mercato dell’azione <strong>UniCredit</strong>; pari al Prezzo di Esercizio, così da riflettere l’attribuzione di opzioni “at the money” alla data di<br />

assegnazione.<br />

1.2.2 Altri strumenti azionari (Performance Share)<br />

Il valore economico di una Performance Share è pari al prezzo di mercato dell’azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo<br />

che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell’azione. I parametri sono stimati con modalità analoghe a quelle delle stock option.<br />

Nella tavola seguente sono riportati i parametri relativi alle Performance Share promesse nel 2011 ed i loro valori unitari.<br />

Valutazione Performance Share 2011<br />

PERFORMANCE<br />

SHARE 2011<br />

Data di delibera assegnazione (Grant Date)<br />

22-mar-2011<br />

Inizio Periodo di Vesting<br />

1-gen-2011<br />

Scadenza periodo di Vesting<br />

31-dic-2013<br />

Prezzo di mercato azione <strong>UniCredit</strong> [€] 1,8392<br />

Valore economico delle condizioni di vesting -0,1272<br />

Valore unitario Performance Share alla promessa [€] 1,7120<br />

1.2.3 Employee Share Ownership Plan<br />

Sia per le Discount Share che per le Matching Share (o per i diritti a riceverle) <strong>il</strong> valore unitario sarà misurato al termine del Periodo di Sottoscrizione in<br />

base al prezzo medio ponderato pagato dai Partecipanti per acquistare le Investment Share sul mercato.<br />

Ogni effetto patrimoniale ed economico relativo al piano ESOP 2010 sarà contab<strong>il</strong>izzato come segue:<br />

• nel 2011 per le Discount Share;<br />

• durante <strong>il</strong> triennio 2012-2014 per le Matching Share (o per i diritti a riceverle).<br />

1.2.4 <strong>Group</strong> Executive Incentive System<br />

L’ammontare dell’incentivo sarà determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi descritti dal piano. In particolare la<br />

determinazione del raggiungimento degli obiettivi sarà espressa in termini percentuali variab<strong>il</strong>i da 0% a 150% (non market vesting conditions). Tale<br />

percentuale, corretta attraverso l’applicazione di un fattore di rischio/sostenib<strong>il</strong>ità - <strong>Group</strong> Gate - al primo pagamento, moltiplicata per l’ammontare<br />

dell’incentivo determinerà l’effettivo importo che verrà corrisposto al beneficiario.<br />

Gli effetti patrimoniali ed economici saranno ripartiti in funzione della durata dei Piani.<br />

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA<br />

Effetti sul risultato economico<br />

Rientrano nell’ambito di applicazione della normativa (IFRS2) tutti gli Share-Based Payment assegnati successivamente al 7 novembre 2002 con<br />

termine del periodo di Vesting successivo al 1 gennaio 2005.<br />

Sono state riconosciute le passività finanziarie rivenienti da piani che prevedono <strong>il</strong> regolamento “cash” non ancora “estinte” al 1 gennaio 2005.<br />

Effetti patrimoniali ed economici connessi a pagamenti basati su azioni (migliaia di €)<br />

1° SEMESTRE 2011 1° SEMESTRE 2010<br />

COMPLESSIVO PIANI VESTED COMPLESSIVO PIANI VESTED<br />

Oneri 44.321 (670)<br />

- relativi a Piani Equity Settled 1 44.584 503<br />

- relativi a Piani Cash Settled 2 (263) (1.173)<br />

Debiti per Pagamenti Cash Settled 2.594 376 3.733 1.072<br />

- di cui Intrinsic Value 125 147<br />

1. La significativa variazione di costi del periodo è principalmente determinata dall’emissione dei nuovi piani LTI e <strong>Group</strong> Executive Incentive avvenuti nel corso del primo semestre del 2011.<br />

2. In parte esposti tra le “spese per <strong>il</strong> personale - altro personale” per coerenza all’iscrizione degli altri oneri monetari connessi alla remunerazione dei servizi resi dagli assegnatari. I proventi accertati nel 2010 e nel<br />

2011 derivano dalla riduzione di valore delle passività relative a Share Appreciation Right connessi al valore azionario ed ai risultati di performance di alcune società del Gruppo.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 235


Parte L - Informativa di settore<br />

La struttura organizzativa 238<br />

A - Schema primario 240<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 237


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte L - Informativa di settore<br />

La struttura organizzativa<br />

Lo schema dell’informativa di settore riflette la struttura organizzativa correntemente ut<strong>il</strong>izzata nella reportistica direzionale per <strong>il</strong> controllo dei risultati<br />

del Gruppo, che si articola nei seguenti settori di attività: F&SME Network Italy, F&SME Network Germany, F&SME Network Austria e F&SME Network<br />

Poland, F&SME Factories, Corporate & Investment Banking (CIB), Private Banking, Asset Management, CEE e <strong>Group</strong> Corporate Center (quest’ultimo<br />

include Global Banking Services, Corporate Centre, elisioni e rettifiche di consolidamento non attribuite ai singoli settori di attività).<br />

Divisione Fam<strong>il</strong>y & Small Medium Enterprise (F&SME)<br />

La divisione F&SME è composta di varie funzioni centrali con ruoli diversi.<br />

L’obiettivo dei rami Business F&SME Network in Italia, Germania, Austria e Polonia è essere destinati ad essere <strong>il</strong> partner bancario favorito per i<br />

consumatori nei segmenti del mercato di massa, della clientela facoltosa, delle piccole e medie imprese onde contribuire ad una crescita sostenib<strong>il</strong>e<br />

della quota di mercato e dei rendimenti come effetto degli alti livelli di soddisfazione dei clienti.<br />

La Product Line Consumer Finance vig<strong>il</strong>a direttamente sull’attività di riferimento in Italia e coordina le strutture divisionali delle succursali estere<br />

specializzate nel credito al consumo e nelle carte di credito rateali.<br />

La Product Line Leasing è responsab<strong>il</strong>e del coordinamento delle attività di leasing nell’ambito del Gruppo.<br />

La Product Line Factoring è responsab<strong>il</strong>e del coordinamento delle attività di factoring nell’ambito del Gruppo. L’attività di factoring consiste in<br />

un’estensione del credito contro fatture commerciali cedute dai clienti. Tramite <strong>il</strong> factoring le imprese possono avere accesso al credito cedendo le loro<br />

fatture e beneficiando di una serie di servizi aggiuntivi (gestione, incasso, assicurazione-credito).<br />

L’Asset Gathering include le banche specializzate (FinecoBank in Italia, DAB Bank in Germania e DAT Bank in Austria) che offrono i servizi bancari e<br />

d’investimento delle banche tradizionali ma si differenziano per la specializzazione in attività di trading online ed una marcata tendenza all’innovazione<br />

tecnologica. Inoltre l’Asset Gathering si avvale della propria rete di consulenti finanziari indipendenti per offrire servizi finanziari innovativi e qualificati,<br />

grazie ad una gamma di prodotti multimarchio caratterizzata da efficienza e specializzazione.<br />

Corporate & Investment Banking (CIB)<br />

La divisione Corporate & Investment Banking (CIB), a seguito della piena attuazione del progetto “One4C” nel mese di novembre 2010, è dedicata alla<br />

clientela corporate con fatturato superiore a 50 m<strong>il</strong>ioni di euro e alla clientela istituzionale del gruppo <strong>UniCredit</strong>, offrendo servizi nei 22 Paesi in cui <strong>il</strong><br />

Gruppo è presente. Il modello di business adottato è basato su una struttura a matrice che prevede da un lato una rete distributiva fortemente radicata<br />

nei mercati di riferimento (e quindi Italia, Germania, Austria, Polonia), e dall’altro l’accentramento delle competenze di prodotto nelle tre Product Line<br />

(Financing & Advisory, Markets e Global Transaction Banking).<br />

Attraverso la gestione diretta di reti distributive dedicate (CIB Networks), di f<strong>il</strong>iali estere e uffici di rappresentanza nei più importanti centri finanziari e<br />

strutture dedicate allo sv<strong>il</strong>uppo transfrontaliero del business in coordinamento con le Banche del Gruppo, CIB è in grado di fornire alla propria clientela<br />

accesso ai principali mercati dove <strong>il</strong> gruppo <strong>UniCredit</strong> è presente, differenziando la propria offerta in funzione dei diversi segmenti di clientela serviti.<br />

I centri di competenza a livello di Gruppo dedicati allo sv<strong>il</strong>uppo dei prodotti (Product Line) consentono a CIB di affiancare la propria clientela nelle<br />

varie fasi della vita d’impresa, fornendo supporto nelle attività aziendali ordinarie, nei progetti di crescita e internazionalizzazione e nelle eventuali<br />

fasi di ristrutturazione attraverso un’ampia gamma di prodotti e servizi finanziari dedicati - dalle attività di credito tradizionale e di servizio tipiche del<br />

commercial banking ai servizi più complessi e a elevato valore aggiunto.<br />

Le Product Line in cui si articola CIB sono:<br />

• Financing & Advisory (F&A): è la Product Line responsab<strong>il</strong>e delle attività relative al credito e ai servizi di consulenza alle imprese e alla clientela<br />

istituzionale. La gamma di offerta si estende dai prodotti plain van<strong>il</strong>la ai prodotti piú sofisticati quali Corporate Finance & Advisory, le Sindacazioni,<br />

Leveraged Buy-Out Finance, Project & Commodity Finance, Real Estate Finance, Shipping Finance e Principal Investments.<br />

• Markets: centro di competenza per i prodotti e le attività connesse ai mercati Rates, FX, Equity, Capital Markets e Credit, nonché <strong>il</strong> canale di<br />

accesso preferenziale ai mercati stessi per <strong>UniCredit</strong>.<br />

• Global Transaction Banking (GTB): è la Product Line relativa ai prodotti di Cash Management, Trade Finance, Structured Trade and Export<br />

Finance e Global Securities Services.<br />

Private Banking<br />

L’attività della Divisione Private Banking si rivolge principalmente alla clientela privata con disponib<strong>il</strong>ità finanziarie medio-alte, fornendo servizi di<br />

consulenza e soluzioni per la gestione del patrimonio con un approccio a 360 gradi. La Divisione opera in cinque paesi (Italia, Germania, Austria,<br />

Lussemburgo e Polonia) tramite una rete di oltre 1.200 private bankers dislocati in circa 250 f<strong>il</strong>iali sul territorio.<br />

238 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Asset Management<br />

L’Asset Management è nota per <strong>il</strong> suo marchio Pioneer Investments, la società del gruppo <strong>UniCredit</strong> operante in tutto <strong>il</strong> mondo nel settore dell’asset<br />

management e specializzata nella gestione degli investimenti della clientela.<br />

La Business Line, partner di numerosi istituti finanziari internazionali di primo piano, propone agli investitori una gamma completa di soluzioni<br />

finanziarie innovative, comprendente fondi comuni d’investimento, hedge funds, gestioni patrimoniali, portafogli per investitori istituzionali e prodotti<br />

strutturati.<br />

La Capogruppo aveva avviato un processo di revisione strategica del gruppo Pioneer con l’obiettivo di identificare l’opzione strategica più adatta per<br />

migliorare l’efficienza della propria società di asset management e per ottimizzarne <strong>il</strong> valore, a vantaggio sia dei clienti che degli azionisti.<br />

Dopo un’approfondita analisi dei benefici legati alle diverse opzioni strategiche, la soluzione ottimale per Pioneer Investments è stata identificata nella<br />

crescita organica, anche alla luce dell’evoluzione del mercato negli ultimi mesi.<br />

Pioneer Investments ha avviato pertanto un processo di crescita organica, come anche dimostrato dal miglioramento dei principali indicatori finanziari,<br />

attraverso lo sv<strong>il</strong>uppo di un piano strategico focalizzato volto a condurre ad un ulteriore miglioramento della qualità della gamma dei prodotti nonché al<br />

mantenimento dell’eccellente livello di servizio offerto ai clienti.<br />

Central Eastern Europe (CEE)<br />

L’area CEE comprende le attività del Gruppo nei seguenti 18 paesi: Azerbaigian, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Estonia,<br />

Ungheria, Kazakistan, Kirghizistan, Lettonia, Lituania, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Turchia e Ucraina. In molti di questi paesi <strong>il</strong><br />

gruppo <strong>UniCredit</strong> si colloca tra le prime 5 banche ed è un operatore leader della regione, con un’offerta completa di prodotti e servizi per la clientela<br />

reta<strong>il</strong> e corporate.<br />

I risultati per settori di attività sono esposti secondo lo schema di conto economico riclassificato, in coerenza con la Relazione intermedia sulla<br />

gestione.<br />

Il conto economico per settori di attività è stato costruito mediante aggregazione dei conti economici delle società, o delle attività nel caso di società<br />

multibusiness, rientranti nel perimetro delle singole aree o linee di business, dopo aver effettuato le rettifiche attribuib<strong>il</strong>i alle stesse e l’elisione dei<br />

rapporti infra-gruppo.<br />

I risultati riconducib<strong>il</strong>i ai singoli settori d’attività, nelle società la cui attività si articola in segmenti multibusiness (<strong>UniCredit</strong> S.p.A., <strong>UniCredit</strong> Bank<br />

Austria AG, <strong>UniCredit</strong> Bank AG, <strong>UniCredit</strong> Luxembourg SA, HVB Immob<strong>il</strong>ien AG, HVB Global Asset Company LP, Geld<strong>il</strong>ux SA) vengono determinati<br />

anche sulla base delle seguenti regole che consentono di integrare i costi e ricavi direttamente imputab<strong>il</strong>i:<br />

• <strong>il</strong> costo di rifinanziamento delle operazioni di impiego ed <strong>il</strong> ricavo dall’impiego dei fondi raccolti dalle Business Unit sono determinati sulla base dei<br />

tassi interni di trasferimento definiti dalle relative Policy di Gruppo;<br />

• <strong>il</strong> capitale allocato alle singole Business Unit è in funzione delle attività ponderate per <strong>il</strong> rischio e viene remunerato mediamente al 10,93% al netto<br />

delle tasse;<br />

• i costi sostenuti centralmente per conto delle Business Unit sono attribuiti in base all’effettivo consumo delle stesse, mentre i costi “overhead”<br />

vengono ripartiti in proporzione prevalentemente ai costi diretti ed indiretti delle singole Business Unit, ai loro ricavi ed FTE.<br />

I dati comparativi sono stati ricostruiti per tener conto, oltre che della diversa modalità di rappresentazione dei dati della Polonia, delle altre variazioni<br />

di perimetro intervenute: in particolare, dello spostamento dell’Asset Gathering dal Private Banking al Reta<strong>il</strong>, nonché dell’accorpamento in CIB delle<br />

ex divisioni Corporate Banking e Markets & Investment Banking.<br />

Per i commenti sull’attività e i risultati per settori di attività si rimanda alla Relazione intermedia sulla gestione.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 239


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte L - Informativa di settore (SEGUE)<br />

A - Schema primario<br />

Informativa di settore 2011<br />

A.1 - Distribuzione per settore di attività: dati economici (migliaia di €)<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

ITALIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

GERMANIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

AUSTRIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

POLONIA<br />

CORPORATE &<br />

F&SME INVESTMENT<br />

FACTORIES BANKING<br />

PRIVATE<br />

BANKING<br />

ASSET<br />

MANAGEMENT<br />

CENTRAL<br />

EASTERN<br />

EUROPE<br />

GROUP<br />

CORPORATE<br />

CENTER<br />

TOTALE<br />

CONSOLIDATO<br />

DI GRUPPO<br />

30.06.2011<br />

Interessi netti 1.884.606 545.345 357.676 315.846 694.363 2.649.975 136.939 5.739 1.626.683 (430.018) 7.787.155<br />

Dividendi e altri proventi<br />

su partecipazioni - 3.516 2.509 - 13.152 114.239 2.830 2.613 8.663 95.259 242.781<br />

Commissioni nette 1.565.279 247.832 219.476 234.762 208.797 833.245 332.457 407.017 585.501 (370.298) 4.264.068<br />

Risultato negoziazione,<br />

coperture e fair value 10.598 40 634 21.202 16.176 870.325 2.431 167 73.441 (4.819) 990.195<br />

Saldo altri proventi/oneri (20.655) 5.781 3.255 3.880 47.187 7.132 (946) 4.983 36.942 11.161 98.721<br />

MARGINE DI<br />

INTERMEDIAZIONE 3.439.828 802.514 583.550 575.690 979.675 4.474.916 473.711 420.519 2.331.230 (698.715) 13.382.920<br />

Spese per <strong>il</strong> personale (1.103.464) (269.164) (171.433) (147.238) (192.846) (576.849) (150.624) (141.280) (517.211) (1.404.628) (4.674.737)<br />

Altre spese amministrative (1.219.278) (449.573) (262.039) (190.023) (244.359) (785.598) (135.244) (86.217) (475.599) 1.085.678 (2.762.252)<br />

Recuperi di spesa 149.899 1.293 - 478 17.052 5.529 5.003 6.247 218 31.363 217.082<br />

Rettifiche di valore su<br />

immob<strong>il</strong>izzazioni materiali<br />

e immateriali (41.971) (2.975) (5.258) (19.253) (18.220) (13.168) (2.747) (14.210) (98.859) (346.203) (562.864)<br />

Costi operativi (2.214.814) (720.419) (438.730) (356.036) (438.373) (1.370.086) (283.612) (235.460) (1.091.451) (633.790) (7.782.771)<br />

RISULTATO DI GESTIONE 1.225.014 82.095 144.820 219.654 541.302 3.104.830 190.099 185.059 1.239.779 (1.332.505) 5.600.149<br />

Rettifiche nette su crediti<br />

e su accantonamenti per<br />

garanzie e impegni (976.592) (12.822) (102.458) (50.529) (312.018) (711.528) (5.722) - (520.358) 7.250 (2.684.777)<br />

RISULTATO NETTO DI<br />

GESTIONE 248.422 69.273 42.362 169.125 229.284 2.393.302 184.377 185.059 719.421 (1.325.255) 2.915.372<br />

Accantonamenti per rischi<br />

ed oneri (34.094) (11.763) 9.830 (3) (8.094) (150.069) (1.485) (767) (9.555) (198.742) (404.742)<br />

Oneri di ristrutturazione (5.018) - - - (35) (78) (96) 49 (1.791) 551 (6.418)<br />

Profitti netti da<br />

investimenti - (20) 1.532 15 25.048 62.974 (974) 796 44.917 (65.151) 69.137<br />

UTILE LORDO<br />

DELL'OPERATIVITÀ<br />

CORRENTE 209.310 57.490 53.724 169.137 246.203 2.306.129 181.822 185.137 752.992 (1.588.597) 2.573.349<br />

Il conto economico sintetico per settori di attività è riclassificato in modo analogo a quello adottato nella Relazione intermedia sulla gestione.<br />

A.2 - Distribuzione per settore di attività: dati patrimoniali e totale attivo ponderato (RWA) (migliaia di €)<br />

DATI PATRIMONIALI<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

ITALIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

GERMANIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

AUSTRIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

POLONIA<br />

CORPORATE &<br />

F&SME INVESTMENT<br />

FACTORIES BANKING<br />

PRIVATE<br />

BANKING<br />

ASSET<br />

MANAGEMENT<br />

CENTRAL<br />

EASTERN<br />

EUROPE<br />

GROUP<br />

CORPORATE<br />

CENTER<br />

TOTALE<br />

CONSOLIDATO<br />

30.06.2011<br />

CREDITI VERSO<br />

CLIENTELA 128.735.356 44.970.982 22.053.185 9.394.622 54.081.149 216.593.404 6.866.601 43 67.443.667 11.653.063 561.792.072<br />

DEBITI VERSO CLIENTELA 90.955.306 39.271.588 23.383.865 12.555.327 14.821.089 105.048.105 23.700.032 - 51.518.477 45.458.849 406.712.638<br />

TITOLI IN CIRCOLAZIONE 3.594.817 1.085.236 - 343.008 3.166.667 26.489.720 705.090 - 3.565.480 140.273.111 179.223.129<br />

TOTALE ATTIVO<br />

PONDERATO PER IL<br />

RISCHIO (BASILEA 2) 56.799.870 14.208.456 12.537.411 8.473.310 46.736.798 187.526.251 4.272.978 1.838.385 82.949.969 29.816.697 445.160.123<br />

240 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


A.3 - Dati di struttura<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

ITALIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

GERMANIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

AUSTRIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

POLONIA<br />

CORPORATE &<br />

F&SME INVESTMENT<br />

FACTORIES BANKING<br />

PRIVATE<br />

BANKING<br />

ASSET<br />

MANAGEMENT<br />

CENTRAL<br />

EASTERN<br />

EUROPE<br />

GROUP<br />

CORPORATE<br />

CENTER<br />

TOTALE<br />

CONSOLIDATO<br />

30.06.2011<br />

DATI DI STRUTTURA<br />

(proporzionale)<br />

Numero dipendenti<br />

"Full Time Equivalent" 30.917 7.479 3.741 14.197 6.065 9.617 3.020 1.964 41.630 32.046 150.676<br />

DATI DI STRUTTURA<br />

(al 100%)<br />

Numero dipendenti<br />

"Full Time Equivalent" 30.917 7.479 3.741 14.197 6.065 9.637 3.020 1.964 51.495 32.046 160.562<br />

Informativa di settore 2010<br />

A.1 - Distribuzione per settore di attività: dati economici (migliaia di €)<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

ITALIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

GERMANIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

AUSTRIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

POLONIA<br />

CORPORATE &<br />

F&SME INVESTMENT<br />

FACTORIES BANKING<br />

PRIVATE<br />

BANKING<br />

ASSET<br />

MANAGEMENT<br />

CENTRAL<br />

EASTERN<br />

EUROPE<br />

GROUP<br />

CORPORATE<br />

CENTER<br />

TOTALE<br />

CONSOLIDATO<br />

DI GRUPPO<br />

30.06.2010<br />

Interessi netti 1.870.278 512.658 358.790 278.390 689.931 2.603.118 112.300 2.960 1.613.420 (195.892) 7.845.953<br />

Dividendi e altri proventi<br />

su partecipazioni - 4.222 1.090 4 13.466 84.616 2.128 2.196 4.379 82.793 194.894<br />

Commissioni nette 1.485.193 259.937 227.040 228.389 235.260 762.320 350.368 405.094 575.472 (222.339) 4.306.734<br />

Risultato negoziazione,<br />

coperture e fair value 5.215 (26) 63 22.868 11.998 521.614 2.127 (533) 34.217 20.387 617.930<br />

Saldo altri proventi/oneri (3.666) (5.352) 2.305 2.649 40.118 42.018 (485) 1.443 15.884 118.091 213.005<br />

MARGINE DI<br />

INTERMEDIAZIONE 3.357.020 771.439 589.288 532.300 990.773 4.013.686 466.438 411.160 2.243.372 (196.960) 13.178.516<br />

Spese per <strong>il</strong> personale (1.138.871) (256.458) (165.787) (139.661) (178.996) (584.307) (149.012) (139.394) (486.902) (1.413.891) (4.653.279)<br />

Altre spese amministrative (1.263.126) (435.465) (244.605) (189.220) (245.769) (782.641) (137.158) (91.421) (452.402) 1.100.028 (2.741.779)<br />

Recuperi di spesa 150.982 272 - 607 17.565 4.005 4.263 6.348 180 24.669 208.891<br />

Rettifiche di valore su<br />

immob<strong>il</strong>izzazioni materiali<br />

e immateriali (45.365) (1.904) (5.756) (19.216) (17.646) (18.231) (2.855) (17.058) (100.691) (330.330) (559.052)<br />

Costi operativi (2.296.380) (693.555) (416.148) (347.490) (424.846) (1.381.174) (284.762) (241.525) (1.039.815) (619.524) (7.745.219)<br />

RISULTATO DI GESTIONE 1.060.640 77.884 173.140 184.810 565.927 2.632.512 181.676 169.635 1.203.557 (816.484) 5.433.297<br />

Rettifiche nette su crediti<br />

e su accantonamenti per<br />

garanzie e impegni (999.453) (112.386) (141.741) (60.053) (372.687) (1.182.873) (1.111) - (640.547) 4.141 (3.506.710)<br />

RISULTATO NETTO<br />

DI GESTIONE 61.187 (34.502) 31.399 124.757 193.240 1.449.639 180.565 169.635 563.010 (812.343) 1.926.587<br />

Accantonamenti per rischi<br />

ed oneri (36.016) 8.749 (923) 199 (4.715) (20.307) (2.914) (2.725) (16.557) (186.383) (261.592)<br />

Oneri di ristrutturazione (6.357) - - - (184) (1.158) (199) 916 (1.832) (2.406) (11.220)<br />

Profitti netti da<br />

investimenti (708) 23 8.045 (10) 5 54.496 (57) (175) 19.193 34.352 115.164<br />

UTILE LORDO<br />

DELL'OPERATIVITÀ<br />

CORRENTE 18.106 (25.730) 38.521 124.946 188.346 1.482.670 177.395 167.651 563.814 (966.780) 1.768.939<br />

Il conto economico sintetico per settori di attività è riclassificato in modo analogo a quello adottato nella Relazione intermedia sulla gestione.<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 241


B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato I Note <strong>il</strong>lustrative<br />

Parte L - Informativa di settore (SEGUE)<br />

A.2 - Distribuzione per settore di attività: dati patrimoniali e totale attivo ponderato (RWA) (migliaia di €)<br />

DATI PATRIMONIALI<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

ITALIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

GERMANIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

AUSTRIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

POLONIA<br />

CORPORATE &<br />

F&SME INVESTMENT<br />

FACTORIES BANKING<br />

PRIVATE<br />

BANKING<br />

ASSET<br />

MANAGEMENT<br />

CENTRAL<br />

EASTERN<br />

EUROPE<br />

GROUP<br />

CORPORATE<br />

CENTER<br />

TOTALE<br />

CONSOLIDATO<br />

31.12.2010<br />

CREDITI VERSO<br />

CLIENTELA 125.707.680 46.884.813 22.121.595 8.764.088 54.459.925 212.825.863 6.969.601 44 66.308.446 11.611.305 555.653.360<br />

DEBITI VERSO CLIENTELA 92.156.607 39.068.745 23.516.078 12.845.444 15.499.705 99.517.548 23.958.623 - 53.750.446 41.934.995 402.248.191<br />

TITOLI IN CIRCOLAZIONE 5.191.937 183.114 - 320.872 89.227 31.726.876 1.015.874 - 3.151.941 139.310.487 180.990.328<br />

TOTALE ATTIVO<br />

PONDERATO PER IL<br />

RISCHIO (BASILEA 2) 52.945.320 15.446.743 16.325.082 7.942.651 46.379.806 198.556.587 4.368.316 1.897.641 79.176.406 31.811.106 454.849.656<br />

A.3 - Dati di struttura<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

ITALIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

GERMANIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

AUSTRIA<br />

F&SME<br />

NETWORK<br />

POLONIA<br />

CORPORATE &<br />

F&SME INVESTMENT<br />

FACTORIES BANKING<br />

PRIVATE<br />

BANKING<br />

ASSET<br />

MANAGEMENT<br />

CENTRAL<br />

EASTERN<br />

EUROPE<br />

GROUP<br />

CORPORATE<br />

CENTER<br />

TOTALE<br />

CONSOLIDATO<br />

31.12.2010<br />

DATI DI STRUTTURA<br />

(proporzionale)<br />

Numero dipendenti<br />

"Full Time Equivalent" 31.895 7.511 3.748 14.260 5.850 9.578 3.013 1.888 41.792 32.648 152.183<br />

DATI DI STRUTTURA<br />

(al 100%)<br />

Numero dipendenti<br />

"Full Time Equivalent" 31.895 7.511 3.748 14.260 5.850 9.599 3.013 1.888 51.598 32.648 162.009<br />

242 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


In ogni momento della vita


Attestazione<br />

Attestazione del B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato<br />

ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971<br />

del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 247<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 245


Attestazione del B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato<br />

246 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 · <strong>UniCredit</strong>


Attestazione del B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell’art. 81-ter del<br />

Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni<br />

1. I sottoscritti, Federico Ghizzoni, nella sua qualità di Amministratore Delegato di <strong>UniCredit</strong> S.p.A., e Marina Natale, nella sua qualità di<br />

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contab<strong>il</strong>i societari di <strong>UniCredit</strong> S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto<br />

dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:<br />

• l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e<br />

• l’effettiva applicazione<br />

delle procedure amministrative e contab<strong>il</strong>i per la formazione del B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato, nel corso del primo semestre 2011.<br />

2. La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contab<strong>il</strong>i per la formazione del B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato<br />

è basata su di un modello definito da <strong>UniCredit</strong> S.p.A., in coerenza con l’“Internal Control - Integrated Framework” (CoSO) e con <strong>il</strong> “Control<br />

Objective for IT and Related Technologies” (Cobit), che rappresentano standard di riferimento per <strong>il</strong> sistema di controllo interno e per <strong>il</strong> financial<br />

reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.<br />

3. I sottoscritti attestano, inoltre, che:<br />

3.1 <strong>il</strong> B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato:4<br />

a) è redatto in conformità ai principi contab<strong>il</strong>i internazionali applicab<strong>il</strong>i riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento<br />

(CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;<br />

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contab<strong>il</strong>i;<br />

c) è redatto in conformità all’articolo 9 del Decreto Legislativo n. 38/2005 ed è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della<br />

situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento;<br />

3.2 la Relazione intermedia sulla gestione comprende un’analisi attendib<strong>il</strong>e dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi<br />

sei mesi dell’esercizio e alla loro incidenza sul B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi<br />

e incertezze per i sei mesi restanti dell’esercizio. Il B<strong>il</strong>ancio consolidato semestrale abbreviato comprende altresì, un’analisi attendib<strong>il</strong>e delle<br />

informazioni sulle operazioni r<strong>il</strong>evanti con parti correlate.<br />

M<strong>il</strong>ano, 3 agosto 2011<br />

Federico GHIZZONI<br />

Marina NATALE<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 247


In ogni momento della vita


Relazione della Società di revisione<br />

Relazione della Società di revisione 250<br />

<strong>UniCredit</strong> · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 249


Frontespizi: <strong>UniCredit</strong><br />

Creatività: BBH Partners LLP, London<br />

Illustrazione di copertina: James Taylor, Illustrator c/o Debut Arts, London.<br />

Sv<strong>il</strong>uppo grafi co e realizzazione: Mercurio - Studi di promozione pubblicitaria, M<strong>il</strong>ano<br />

www.mercurioitaly.it<br />

Stampa: Grafiche M<strong>il</strong>ani SpA (Segrate)<br />

Settembre 2011


<strong>UniCredit</strong> è consapevole che le sue attività infl uenzano l’ambiente e deve tener conto<br />

della sostenib<strong>il</strong>ità ambientale nelle sue scelte strategiche.<br />

Nel 2011 <strong>UniCredit</strong> ha neutralizzato le emissioni di CO 2<br />

relative al consumo di carta associato alla realizzazione<br />

della Relazione fi nanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011<br />

attraverso un progetto di teleriscaldamento a biomassa in Italia (Valtellina).<br />

La Relazione fi nanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 è AzzeroCO 2<br />

.<br />

2011<br />

Volume stampato su carta ecologico-riciclata certificata.


www.unicreditgroup.eu

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