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RdTlaRIVISTAdelTURISMO - Touring Club Italiano

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Passando, infine, alla stima del fatturato<br />

del turismo scolastico relativo agli istituti<br />

superiori, in virtù dell’incremento del costo<br />

medio per gita, emerge un valore pari<br />

a circa 375 milioni di euro, 25 milioni di<br />

euro in più rispetto all’anno precedente.<br />

CONCLUSIONI E PROPOSTE<br />

Per quanto riguarda gli aspetti puramente<br />

quantitativi, dall’insieme delle tre indagini<br />

realizzate emerge una stabilità del<br />

numero di studenti in gita nonostante le<br />

difficoltà economiche che il nostro Paese<br />

sta attraversando. Ciò mette in evidenza<br />

probabilmente come la gita sia ancora<br />

un momento importante della vita scolastica<br />

cui non si rinuncia e per affrontare il<br />

quale ci si organizza: ad esempio sono<br />

aumentati i cofinanziamenti pubblici per<br />

la gita, molti ragazzi contribuiscono economicamente<br />

al viaggio facendo lavori<br />

saltuari e così via.<br />

Esaminando alcuni aspetti qualitativi,<br />

mente per due motivi fondamentali: una<br />

frequente richiesta, proveniente dalla domanda,<br />

di prezzi bassi (che determinano<br />

margini altrettanto bassi per gli operatori<br />

e, conseguentemente, una scarsa attenzione<br />

alla qualità dell’offerta) e la difficoltà<br />

nel gestire – soprattutto in presenza<br />

di altri clienti – le scolaresche all’interno<br />

delle strutture.<br />

Considerando le modalità di preparazione<br />

al viaggio di istruzione, meno del<br />

20% degli studenti, sostiene di seguire in<br />

classe lezioni specifiche o non si prepara<br />

affatto: questi aspetti sono da tenere in<br />

considerazione da parte degli insegnati<br />

accompagnatori per migliorare il livello di<br />

preparazione degli alunni e stimolarli<br />

maggiormente.<br />

Tra le altre cose da segnalare, poi, c’è il<br />

fatto che diversi studenti abbiano deliberatamente<br />

espresso commenti sulla gita<br />

ideale facendo riferimento ad aspetti non<br />

ludici, ma formativi e proponendo suggeinoltre,<br />

dall’incrocio delle varie indagini<br />

emergono degli spunti interessanti.<br />

Innanzitutto, considerando i livelli medi<br />

di soddisfazione, gli studenti risultano<br />

più severi nei giudizi rispetto agli insegnanti:<br />

infatti, in media le valutazioni<br />

degli studenti, seppur complessivamente<br />

positive, sono più basse di quelle degli<br />

insegnanti. Questa differenza, probabilmente,<br />

è dovuta al fatto che gli studenti<br />

hanno molte aspettative nei confronti<br />

della gita (nonostante non costituisca<br />

più la principale occasione di viaggio come<br />

succedeva in tempo) che non sempre<br />

trovano un pieno riscontro nella realtà.<br />

Inoltre, sia per gli insegnanti sia per gli<br />

studenti, gli aspetti meno soddisfacenti riguardano<br />

il rapporto qualità/prezzo, la<br />

qualità dell’alloggio, le possibilità di svago<br />

e, soprattutto, la qualità dei pasti. Ciò<br />

evidenzia, ancora una volta, la scarsa attenzione<br />

al segmento del turismo scolastico<br />

da parte di alcuni operatori probabil-<br />

l’esperienza del viaggio: per quasi il 40% è il rock – dunque con<br />

una chiara connotazione “dinamica” e movimentata – mentre il<br />

19% la associa alla musica melodica/romantica.<br />

I più elevati livelli di soddisfazione relativi all’ultima gita effettuata,<br />

in una scala da 1 (molto negativo) a 5 (molto positivo), riguardano<br />

l’esperienza di viaggio complessiva (3,97) e la possibilità<br />

di visitare luoghi mai visti prima (3,79). Segue il contenuto<br />

culturale del viaggio (3,55) mentre gli aspetti che figurano agli<br />

ultimi posti sono la qualità dell’alloggio (3,53), le occasioni di<br />

divertimento e svago (3,53) e la qualità dei pasti (3,23).<br />

Infine, ai ragazzi che hanno risposto al questionario è stato<br />

chiesto di raccontare in una frase a piacere l’ultima gita effettuata<br />

e quella che vorrebbero. Per quanto riguarda l’ultima gita,<br />

emerge una grande soddisfazione: infatti, l’80% dei quasi<br />

1.000 commenti è stato positivo. Buona parte delle opinioni, poi,<br />

sono state inserite in categorie specifiche: nel 35,3% dei casi si<br />

tratta di giudizi e riferimenti sui luoghi di viaggio (ad es.: “Genova,<br />

piccola e rumorosa”, “A Roma. Bellissima ma come in<br />

tutte le città d'arte si pagava tutto”) e nel 27,8 % sono relativi,<br />

ancora una volta, ai rapporti interpersonali (ad es.: “Non è<br />

stato esattamente il sogno dell'adolescente medio italiano, ma<br />

la compagnia era bella”; “Mi sono divertita tantissimo con gli<br />

amici e sono anche stata bene coi professori”; “La gita è un'occasione<br />

per mostrarti migliore con gli altri, e divertirsi senza<br />

problemi”). Inferiori al 10% sono i suggerimenti (ad es.: “È stato<br />

troppo lungo il viaggio in pullman, ma nella gita c'è stato<br />

pochissimo argomento culturale”; “Troppo scolastica”), le lamentele<br />

(ad es.: “Bella ma con professori accompagnatori poco<br />

informati”; “Organizzata non molto bene dai professori, per<br />

girare la città abbiamo dovuto arrangiarci da soli”; “Organizzata<br />

all'ultimo momento e troppo costosa, ma è stato bello stare<br />

tutti insieme”) e i riferimenti sul valore formativo del viaggio (ad<br />

es. “Ho riscoperto quanto è bella l'arte”; “Viaggiare è utile per<br />

conoscere le altre culture e diventare persone migliori”).<br />

Per la gita ideale, infatti il 20% delle quasi 1.000 frasi indicate<br />

dai rispondenti riguarda la possibilità di divertirsi (“Divertirsi<br />

in modo sano senza televisione, droghe o altro”; “Vorrei più<br />

attività sportive e occasioni di divertimento con gli amici”, “Fare<br />

ogni giorno qualcosa di nuovo e non avere mai il tempo di annoiarmi”)<br />

mentre meno frequenti i suggerimenti (13,6%; “Organizzata<br />

insieme da studenti e insegnanti per soddisfare tutti”; “La<br />

possibilità di conoscere un mondo diverso”), le indicazioni relative<br />

alla destinazione (13,6%;“In un circolo velico”, “Un campo<br />

di scavo archeologico in Giordania”; “Nell'Europa del nord<br />

alla scoperta di paesaggi completamente diversi dai nostri”), ai<br />

rapporti interpersonali (10,9%; “Fare amicizia con una scuola<br />

straniera”; “Una gita con persone con cui mi trovo bene. È importante<br />

che gli interessi coincidano”), alle esigenze formative<br />

(9,6%; “Vedere dal vivo le opere d'arte che studio”; “Più pratica,<br />

magari in un campo di scavo archeologico” ) e alla voglia<br />

di novità (9,7%; “Vorrei visitare posti nuovi e conoscere gente del<br />

posto che mi fa capire veramente come si vive lì”; “Divertente e<br />

diversa dai normali itinerari e mete”).<br />

In generale, anche da queste libere considerazioni degli studenti<br />

emerge l’interesse per i viaggi legati alla natura, allo sport<br />

e alla conoscenza di culture diverse. Qualcuno segnala l’interesse<br />

anche per gli scavi archeologici e per la tecnologia. Molti evidenziano<br />

le problematiche relative all’elevato costo delle gite e,<br />

inoltre, si lamentano per l’eccessiva lunghezza dei viaggi in<br />

pullman. Infine, anche in questo caso viene rimarcato il ruolo del<br />

viaggio di istruzione nel facilitare i rapporti interpersonali, soprattutto<br />

tra gli studenti e i professori.<br />

laRIVISTAdelTURISMO<br />

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