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Mappatura degli asili nido aziendali - Consigliera di Parità Regione ...

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Lo stu<strong>di</strong>o è stato promosso dall’Ufficio delle Consigliere <strong>di</strong> parità della <strong>Regione</strong> Lombar<strong>di</strong>a:<br />

Maria Teresa Coppo e Sabina Guancia<br />

Lo stu<strong>di</strong>o è stato realizzato da:<br />

Associazione IRENE - Iniziative Ricerche Esperienze per una Nuova Europa<br />

Gabriella Merlo<br />

Raccolta ed elaborazione dati:<br />

Valentina Maria Marchioni<br />

Progetto grafico:<br />

emmepi<br />

Ufficio della <strong>Consigliera</strong> Regionale <strong>di</strong> Parità<br />

Via Cardano 10, Milano<br />

<strong>Consigliera</strong><strong>di</strong>parita@regione.lombar<strong>di</strong>a.it<br />

Associazione IRENE<br />

Via Fabio Filzi 27, Milano<br />

www.irene.mi.it<br />

irene@irene.mi.it<br />

3


In<strong>di</strong>ce<br />

Premessa..........................................................................................................................................................5<br />

Criteri <strong>di</strong> rilevazione...................................................................................................................................6<br />

Fonti utilizzate..............................................................................................................................................7<br />

Distribuzione territoriale..........................................................................................................................8<br />

Classificazione per soggetti..................................................................................................................10<br />

Distribuzione per <strong>di</strong>mensione aziendale.........................................................................................12<br />

Progettare, realizzare il <strong>nido</strong> aziendale.............................................................................................14<br />

Gestire il <strong>nido</strong> aziendale.........................................................................................................................15<br />

Le buone pratiche.................................................................................................................................17<br />

1. Asilo <strong>nido</strong> aziendale – ATM.............................................................................................18<br />

2. Asilo <strong>nido</strong> aziendale “Piccolo Principe” San Paolo D'Argon.................................19<br />

3. Il Villaggio dei bambini – Artsana.................................................................................21<br />

4. Asilo <strong>nido</strong> aziendale – Carcere <strong>di</strong> Opera.....................................................................22<br />

5. Asilo <strong>nido</strong> interaziendale Bambini Bicocca...............................................................23<br />

Sitografia delle fonti <strong>di</strong> Informazione: Allegato 1<br />

<strong>Mappatura</strong> dei ni<strong>di</strong> <strong>aziendali</strong> in <strong>Regione</strong> Lombar<strong>di</strong>a: Allegato 2<br />

4


Premessa<br />

Sebbene la copertura della domanda dei servizi <strong>di</strong> cura per l’infanzia in Italia sia,<br />

ancora oggi, piuttosto carente 1 , il numero dei genitori che <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> un ausilio nei<br />

carichi <strong>di</strong> cura familiari è negli ultimi anni cresciuto. Infatti, anche in conseguenza <strong>degli</strong><br />

obiettivi posti dalla programmazione comunitaria 2 , sempre maggiore attenzione viene<br />

data alle esigenze <strong>di</strong> cura <strong>di</strong> bambini fino ai tre anni <strong>di</strong> età.<br />

A questo ampliamento dell’oferta hanno contribuito, oltre all’aumento del numero<br />

dei ni<strong>di</strong> pubblici, anche, e soprattutto, la creazione <strong>di</strong> ni<strong>di</strong> gestiti da entità profit o dal<br />

privato sociale. In questo contesto si sono mosse le imprese, in particolare le gran<strong>di</strong><br />

imprese, che hanno iniziato ad ofrire <strong>di</strong>rettamente servizi <strong>di</strong> cura per la prima infanzia<br />

per le bambine e i bambini dei propri <strong>di</strong>pendenti.<br />

Gli incentivi statali e regionali hanno contribuito e contribuiscono ad innescare un<br />

processo che stimola le aziende a porre attenzione, ad investire e a mettere in campo<br />

strumenti <strong>di</strong> conciliazione, e, in questo senso, il <strong>nido</strong> aziendale è da considerarsi una<br />

risorsa per aumentare l’oferta <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cura territoriali.<br />

La mappatura dei servizi <strong>di</strong> <strong>asili</strong> <strong>nido</strong> e micro-<strong>nido</strong> <strong>aziendali</strong> in <strong>Regione</strong> Lombar<strong>di</strong>a qui<br />

presentata, esplora l’efettivo grado <strong>di</strong> coinvolgimento delle aziende lombarde rispetto<br />

al loro ruolo <strong>di</strong> promotori <strong>di</strong> politiche <strong>di</strong> conciliazione ed evidenzia le esperienze <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>retto impegno delle aziende per conciliare i criteri <strong>di</strong> produttività e red<strong>di</strong>tività con le<br />

esigenze familiari dei propri <strong>di</strong>pendenti.<br />

1 Secondo i dati del monitoraggio sui processi <strong>di</strong> sviluppo dei servizi educativi per la prima infanzia, il<br />

dato <strong>di</strong> “copertura” nazionale al 31 <strong>di</strong>cembre 2009 si avvicina a un valore stimato del 24.8%. (Dati<br />

presentati alla Conferenza Nazionale della Famiglia, Milano 8 -10 Novembre 2010)<br />

2 Facente seguito alla strategia <strong>di</strong> Lisbona dove viene in<strong>di</strong>cato l’obiettivo <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare il 33% della<br />

domanda <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cura per l’infanzia.<br />

6


Criteri <strong>di</strong> rilevazione<br />

Afrontare il lavoro <strong>di</strong> mappatura dei ni<strong>di</strong> <strong>aziendali</strong> può essere un’operazione<br />

particolarmente complessa poiché la situazione è in continua evoluzione ed è quin<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fficile poter documentare tutte le esperienze nate o che stanno avviandosi.<br />

In ragione poi dell’attività <strong>di</strong> ricognizione, avvenuta attraverso l’utilizzo esclusivo <strong>di</strong><br />

strumenti <strong>di</strong> tipo elettronico, non è stato possibile attribuire uno specifico valore<br />

temporale <strong>di</strong> riferimento alla rilevazione, giacché le tempistiche <strong>di</strong> aggiornamento<br />

<strong>degli</strong> URL presi in esame rappresentano l’unica variabile temporale.<br />

Per tale ragione, l’eventuale mancata rilevazione <strong>di</strong> <strong>asili</strong> <strong>nido</strong> e micro-<strong>nido</strong> <strong>aziendali</strong> o<br />

inter<strong>aziendali</strong> non esclude in alcun modo la presenza <strong>di</strong> tali strutture nel territorio, così<br />

come, è possibile che alcune strutture in<strong>di</strong>viduate e incluse all’interno della<br />

mappatura, siano in fase <strong>di</strong> risoluzione o siano già concluse al momento della<br />

pubblicazione <strong>di</strong> questo documento.<br />

La mappatura riguarda i soggetti giuri<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico o privato (Comuni,<br />

ospedali, imprese <strong>di</strong> produzione e <strong>di</strong> servizi, Cooperative, Consorzi, ONLUS, Fondazioni,<br />

etc.) che operano in regione Lombar<strong>di</strong>a e che abbiano volontariamente messo a<br />

<strong>di</strong>sposizione dei propri <strong>di</strong>pendenti (uomini e donne) e collaboratori servizi <strong>di</strong> cura<br />

all’infanzia per garantire loro un sostegno concreto nei carichi <strong>di</strong> cura familiare.<br />

Sono state prese in esame strutture <strong>di</strong> <strong>asili</strong> <strong>nido</strong> <strong>aziendali</strong>, inter<strong>aziendali</strong> e <strong>asili</strong> <strong>nido</strong><br />

<strong>aziendali</strong> convenzionati, ossia strutture in convenzione tra soggetti pubblici e privati.<br />

Sebbene non propriamente considerati “ni<strong>di</strong> <strong>aziendali</strong>”, l’elevata presenza sul territorio<br />

<strong>di</strong> quest’ultima categoria <strong>di</strong> <strong>nido</strong>, ha reso opportuna la loro inclusione all’interno della<br />

mappatura. L’aumento <strong>di</strong> ni<strong>di</strong> convenzionati risponde alla <strong>di</strong>fusa esigenza <strong>di</strong> riduzione<br />

delle liste d’attesa comunali ed è parte integrante della programmazione dei servizi<br />

alla persona messa in atto da <strong>Regione</strong> Lombar<strong>di</strong>a attraverso il Piano straor<strong>di</strong>nario per<br />

lo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia. Relativamente a questa<br />

tipologia <strong>di</strong> asilo <strong>nido</strong>, se ne in<strong>di</strong>viduano due principali modelli. Nel primo, è il Comune<br />

a gestire la struttura, riservando ai figli dei <strong>di</strong>pendenti e collaboratori delle aziende<br />

convenzionate un numero <strong>di</strong> posti concordato e mettendo a <strong>di</strong>sposizione dell’utenza<br />

territoriale (e/o dei propri <strong>di</strong>pendenti) la restante ricettività. Nel secondo caso, invece, il<br />

<strong>nido</strong> (più <strong>di</strong>fusamente <strong>di</strong> proprietà pubblica) viene dato in gestione a soggetti privati,<br />

sia profit che del privato sociale (contracting out).<br />

7


Fonti utilizzate<br />

L’attività <strong>di</strong> ricognizione è stata condotta attraverso una ricerca che ha fatto uso<br />

esclusivo <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> tipo elettronico e <strong>di</strong> contatti telefonici: ha dunque previsto<br />

la consultazione <strong>di</strong> siti web istituzionali, pubblicazioni delle associazioni <strong>di</strong> categoria,<br />

documentazione <strong>di</strong>sponibile on-line (tra cui: articoli, newsletter, progetti avviati), dati<br />

raccolti dall’Agenzia Regionale Istruzione, Formazione, Lavoro, testimonianze <strong>di</strong><br />

Consorzi e Associazioni, risultati <strong>di</strong> premi (tra cui Premio famiglia-lavoro Lombar<strong>di</strong>a,<br />

<strong>di</strong>verse e<strong>di</strong>zioni) ricerche, forum, social network, materiale video, banche dati ASL ed<br />

altro 3 . .<br />

Sulla base dei dati raccolti, si è cercato, laddove possibile, <strong>di</strong> accertare l’esistenza delle<br />

strutture segnalate. A tale proposito, è importante riba<strong>di</strong>re nuovamente che non per<br />

tutte le esperienze è stato possibile verificare il reale funzionamento, l’eventuale<br />

sospensione o ampliamento a seguito <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> sostegno o eventuali altre<br />

variazioni.<br />

Sono state inserite all’interno dell’elenco, anche alcuni ni<strong>di</strong> in fase <strong>di</strong> realizzazione ma<br />

non ancora attivi e funzionanti. E’ stato scelto <strong>di</strong> includere anche queste strutture<br />

3 Per un più dettagliato elenco <strong>di</strong> fonti utilizzate, si rimanda alla Sitografia in appen<strong>di</strong>ce, Allegato 1.<br />

8


poiché l’obiettivo finale <strong>di</strong> questa ricognizione risponde all’esigenza <strong>di</strong> evidenziare il<br />

maggior numero <strong>di</strong> esperienze significative e rilevatrici dell’attenzione che soggetti<br />

privati (<strong>di</strong> varia natura) e pubblici hanno <strong>di</strong>mostrato verso le esigenze dei propri<br />

lavoratori.<br />

Distribuzione territoriale<br />

In Lombar<strong>di</strong>a sono state in<strong>di</strong>viduate 141 strutture tra <strong>asili</strong> <strong>nido</strong> <strong>aziendali</strong>, inter<strong>aziendali</strong>,<br />

micro-ni<strong>di</strong> e ni<strong>di</strong> convenzionati 4 .<br />

La ricognizione ha evidenziato una maggior<br />

presenza sul territorio <strong>di</strong> <strong>asili</strong> <strong>nido</strong> <strong>aziendali</strong> (86),<br />

ovvero strutture riconducibili a un solo soggetto<br />

giuri<strong>di</strong>co (più spesso aziende <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni e ospedali) e destinate ai figli dei<br />

<strong>di</strong>pendenti delle stesse, eventualmente aperti al<br />

territorio e/o collegati attraverso convenzioni con<br />

altri soggetti, spesso pubblici come il Comune.<br />

Figura 1 – Ni<strong>di</strong> Aziendali in Lombar<strong>di</strong>a Risultano invece 55 le strutture <strong>di</strong> <strong>asili</strong> <strong>nido</strong> e<br />

micro-<strong>nido</strong> inter<strong>aziendali</strong>.<br />

Quasi la metà dei servizi <strong>aziendali</strong> <strong>di</strong> cura per l’infanzia è stato rilevato nel territorio<br />

della provincia <strong>di</strong> Milano (47.5%), (Fig. 2).<br />

La <strong>di</strong>stribuzione sul territorio <strong>degli</strong> <strong>asili</strong> <strong>nido</strong> nei luoghi <strong>di</strong> lavoro rifette, in questo<br />

senso, una certa omogeneità rispetto allo sviluppo economico del territorio.<br />

Successive a Milano, infatti, sono le province più industrializzate <strong>di</strong> Brescia (12.1% ),<br />

Varese (9.9%), Bergamo (6.3 %) e Lecco (5.7%, ).<br />

Si segnala una modesta presenza <strong>di</strong> ni<strong>di</strong> <strong>aziendali</strong> nelle province <strong>di</strong> Monza Brianza e<br />

Como (4.3%), nelle quali sono stati rilevate 12 strutture <strong>di</strong> <strong>asili</strong> nei luoghi <strong>di</strong> lavoro;<br />

scarsamente rappresentate sono le province <strong>di</strong> Pavia (3.5%), Cremona (2.8%),<br />

Mantova 2.1% e Lo<strong>di</strong> 1.4%. Sorprendentemente, nessuna esperienza <strong>di</strong> <strong>nido</strong> o micro<strong>nido</strong><br />

aziendale o interaziendale è stata rilevata nel territorio <strong>di</strong> Sondrio 5 .<br />

4<br />

Per l’elenco <strong>di</strong> strutture rilevate in Lombar<strong>di</strong>a, si rimanda alla <strong>Mappatura</strong> in appen<strong>di</strong>ce, Allegato 2.<br />

5 Tuttavia l'assenza della rilevazione nella provincia <strong>di</strong> Sondrio non esclude ovviamente l'esistenza <strong>di</strong><br />

strutture nel territorio.<br />

9


Figura 2 – Distribuzione territoriale Asili <strong>nido</strong> Aziendali Lombar<strong>di</strong>a (valore %)<br />

Un dato interessante riguarda la rilevazione delle strutture <strong>di</strong> cura per l’infanzia in base<br />

alla <strong>di</strong>stribuzione città – provincia (Fig. 3). La figura <strong>di</strong>mostra una maggiore<br />

concentrazione <strong>di</strong> ni<strong>di</strong> <strong>aziendali</strong> in contesti extra urbani, aree dove solitamente si<br />

registra una più alta presenza <strong>di</strong> aziende.<br />

Rappresentano un’eccezione a questa tendenza le città <strong>di</strong> Milano, Bergamo, Lo<strong>di</strong> e<br />

Mantova; dove gli <strong>asili</strong> <strong>nido</strong> <strong>aziendali</strong> rilevati in territorio urbano sono più numerosi<br />

rispetto a quelli fuori città.<br />

Figura 3 – Distribuzione territoriale città/provincia Asili <strong>nido</strong> in Lombar<strong>di</strong>a (valori numerici)<br />

10


Classificazione per soggetti<br />

L’indagine si è poi concentrata sull’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> alcune caratteristiche dei soggetti<br />

giuri<strong>di</strong>ci (pubblici e privati) che hanno oferto ai propri collaboratori e <strong>di</strong>pendenti la<br />

possibilità <strong>di</strong> usufruire <strong>di</strong> <strong>asili</strong> <strong>nido</strong> <strong>aziendali</strong>. La ricerca si è quin<strong>di</strong> concentrata sulla<br />

definizione <strong>di</strong> elementi che fossero utili a capire chi siano questi soggetti, <strong>di</strong> cosa si<br />

occupano e quali siano le loro <strong>di</strong>mensioni.<br />

In relazione alle strutture rilevate, sono stati in<strong>di</strong>viduati oltre 212 soggetti giuri<strong>di</strong>ci tra<br />

aziende profit (attive nel settore dei servizi e dell’industria), aziende ospedaliere,<br />

università, organizzazioni del privato sociale, consorzi, fondazioni, Comuni e altro<br />

(Fig. 4).<br />

Figura 4 – Soggetti collegati ai ni<strong>di</strong> <strong>aziendali</strong> (valori numerici)<br />

Sebbene per oltre il 60% dei casi, i soggetti giuri<strong>di</strong>ci collegati agli <strong>asili</strong> <strong>nido</strong> <strong>aziendali</strong><br />

siano aziende profit (127), è piuttosto rilevante il coinvolgimento <strong>degli</strong> enti pubblici<br />

(67). Per quanto riguarda questi ultimi, l’indagine ha evidenziato una significativa<br />

presenza <strong>di</strong> <strong>asili</strong> <strong>nido</strong> presso le aziende ospedaliere e le università; la ragione <strong>di</strong> questa<br />

elevata presenza può essere giustificata in ragione <strong>degli</strong> orari <strong>di</strong> lavoro atipici e<br />

continuati <strong>di</strong> tali strutture.<br />

Inoltre, l’indagine ha rilevato numerosi ni<strong>di</strong> <strong>di</strong> proprietà comunale utilizzati in<br />

convenzione con enti, aziende e aperti al territorio. Seppure in misura minore, sono<br />

state anche rilevate strutture private <strong>aziendali</strong> che destinano parte della propria<br />

ricettività alle liste del Comune e ai bambini del territorio.<br />

Meno del 9% dei soggetti giuri<strong>di</strong>ci presenti nei ni<strong>di</strong> <strong>aziendali</strong> è riconducibile al settore<br />

del privato sociale e altro.<br />

11


Guardando più specificatamente alle aziende profit, e in particolare alla loro<br />

<strong>di</strong>stribuzione per settore economico, si registra una situazione <strong>di</strong> netta prevalenza <strong>di</strong><br />

aziende appartenenti al Settore dei Servizi (oltre il 42.5%) (Fig. 5).<br />

Figura 5 – Distribuzione per Settore economico (valore %)<br />

Questo risultato è coerente con i dati evidenziati nel rapporto sull’occupazione<br />

femminile in Lombar<strong>di</strong>a per gli anni 2008/2009, 6 nel quale si rileva che in <strong>Regione</strong><br />

Lombar<strong>di</strong>a, l’82,8 % delle donne occupate in azienda si concentra nel settore dei<br />

servizi, dove si registra un incremento della presenza femminile del 10,7% 7 .<br />

Non è dunque scorretto immaginare che la maggiore presenza <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> cura per<br />

l’infanzia nel settore dei servizi sia conseguenza <strong>di</strong> una maggiore presenza femminile<br />

nel settore.<br />

I dati mostrano poi che, sul totale del campione rilevato, solo poco più del 28 % <strong>degli</strong><br />

<strong>asili</strong> <strong>nido</strong> <strong>aziendali</strong> è collegato al comparto industriale, mentre per il 29% del campione<br />

non è stato possibile determinare la finalità dell’azienda.<br />

6<br />

La parità inizia dal lavoro, Rapporto biennale 2008/2009 sull’occupazione femminile e maschile in<br />

Lombar<strong>di</strong>a.<br />

7 <br />

ibidem.<br />

12


Distribuzione per <strong>di</strong>mensione aziendale<br />

Si è poi proceduto all’identificazione delle aziende private (sia profit che non profit)<br />

secondo criteri <strong>di</strong> classificazione che tenessero conto della <strong>di</strong>mensione aziendale, per<br />

la cui definizione si è scelto <strong>di</strong> usare i parametri stabiliti dal Regolamento della<br />

Commissione Europea del 25 febbraio 2004, 364/2004, secondo cui le aziende<br />

vengono così ripartite:<br />

Sono considerate Gran<strong>di</strong> imprese quelle aventi almeno<br />

250 collaboratori;<br />

Me<strong>di</strong>e imprese sono quelle che occupano da 50 a 250<br />

collaboratori;<br />

e sono Piccole imprese quelle aventi un numero <strong>di</strong><br />

collaboratori compreso tra 10 a 49.<br />

Tra le aziende private (profit e non profit) in<strong>di</strong>viduate (144), è stata rilevata una<br />

maggiore presenza <strong>di</strong> aziende <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni (43.8%). Questo dato non<br />

necessariamente rifette una maggiore attenzione alla cura dei propri <strong>di</strong>pendenti da<br />

parte <strong>di</strong> tali soggetti economici, quanto piuttosto <strong>di</strong>mostra che le gran<strong>di</strong> aziende,<br />

<strong>di</strong>sponendo <strong>di</strong> maggiori risorse economiche e <strong>di</strong> una più numerosa domanda interna<br />

rispetto ad aziende <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni minori, hanno maggiore possibilità <strong>di</strong> omologare<br />

l’oferta (creando dunque <strong>asili</strong> <strong>nido</strong> <strong>aziendali</strong>) e <strong>di</strong> investire maggiori risorse<br />

economiche.<br />

Figura 5a - Distribuzione per <strong>di</strong>mensione aziendale (valore %)<br />

Le aziende <strong>di</strong> Piccole (4.2%) e Me<strong>di</strong>e (16.8%) <strong>di</strong>mensioni sono, infatti, più spesso<br />

presenti in strutture <strong>aziendali</strong> “convenzionate” (misto pubblico e privato) o in strutture<br />

inter<strong>aziendali</strong> 8 .<br />

8<br />

Le imprese <strong>di</strong> minori <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong>fficilmente raggiungono un numero <strong>di</strong> bambini sufficiente a<br />

giustificare l’apertura <strong>di</strong> un asilo <strong>nido</strong>, i cui costi <strong>di</strong> apertura e gestione sono notevoli; per questo motivo,<br />

tali soggetti preferiscono organizzarsi <strong>di</strong>versamente.<br />

13


Infine per oltre il 35% dei casi non è stato possibile classificare le aziende coinvolte<br />

secondo parametri relativi alle <strong>di</strong>mensioni.<br />

Spostando l’attenzione sugli enti pubblici, si nota subito una più forte presenza <strong>di</strong><br />

Comuni e Ospedali. Sono stati rilevati 67 soggetti pubblici collegati a strutture <strong>di</strong> ni<strong>di</strong><br />

<strong>aziendali</strong>: la nuova sede <strong>di</strong> <strong>Regione</strong> Lombar<strong>di</strong>a a Milano, 30 Comuni, 23 Ospedali, 6<br />

strutture <strong>di</strong> assistenza alla persona, 4 università, 1 carcere e così via. Per quanto<br />

riguarda i Comuni, il loro coinvolgimento è vario: alcuni concedono parte della<br />

ricettività delle proprie strutture a enti e/o aziende private, lasciando il resto della<br />

<strong>di</strong>sponibilità al territorio, altri ancora destinano una parte dei posti per i figli dei propri<br />

<strong>di</strong>pendenti e il resto al territorio e infine, alcuni acquistano posti in strutture private.<br />

Figura 6 – Classificazione Enti pubblici<br />

La convenzione rimane uno strumento che molti Comuni adottano per far fronte, da<br />

una parte all’obiettivo <strong>di</strong> riduzione delle liste <strong>di</strong> attesa, e dall’altra per dare la possibilità<br />

ai genitori <strong>di</strong> fruire dell’agevolazione fiscale, e ai Comuni stessi <strong>di</strong> accedere ai<br />

finanziamenti stanziati a livello nazionale e regionale.<br />

14


Progettare e realizzare il <strong>nido</strong> aziendale<br />

Per quanto varie possano essere le motivazioni che spingono un’azienda a progettare<br />

un asilo <strong>nido</strong> aziendale (o interaziendale), la realizzazione dello stesso è sempre<br />

percepita come chiara espressione <strong>di</strong> apertura dell’azienda alle esigenze del contesto<br />

sociale <strong>di</strong> riferimento e, più <strong>di</strong>rettamente, alle necessità <strong>di</strong> conciliazione vita/lavoro dei<br />

collaboratori e delle loro famiglie.<br />

Realizzare un asilo <strong>nido</strong> aziendale è quin<strong>di</strong> un utile strumento per consolidare<br />

l’immagine esterna e migliorare il clima interno <strong>di</strong> un’azienda.<br />

Alcuni dei principali obiettivi che un’azienda realizza, a seguito dell’apertura <strong>di</strong> un <strong>nido</strong><br />

aziendale 9 sono:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Il miglioramento della qualità della vita dei lavoratori in virtù <strong>di</strong> una<br />

riduzione del tempo da de<strong>di</strong>care alla ricerca, alla selezione e al<br />

successivo accompagnamento dei figli presso l’asilo <strong>nido</strong>;<br />

una riduzione dei tempi <strong>di</strong> reinserimento della lavoratrice e del<br />

lavoratore dal congedo parentale anche in virtù <strong>di</strong> una maggiore<br />

serenità;<br />

la fidelizzazione delle risorse umane in virtù della messa a <strong>di</strong>sposizione<br />

<strong>di</strong> un servizio per la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> carichi <strong>di</strong> cura familiari;<br />

la possibilità per le madri fruitrice del servizio <strong>di</strong> asilo <strong>nido</strong> aziendale <strong>di</strong><br />

investire, grazie al sostegno alla gestione familiare, nella propria carriera<br />

professionale e <strong>di</strong> contribuire alla crescita dell’impresa.<br />

È altresì utile ricordare che spesso, l’implementazione <strong>di</strong> un servizio aziendale <strong>di</strong> cura<br />

per l’infanzia avviene attraverso la collaborazione tra il soggetto privato (ossia<br />

l’azienda) e l’amministrazione locale, laddove il coinvolgimento <strong>di</strong> quest’ultima se da<br />

un lato può consentire l’accesso del privato a determinate agevolazioni economiche,<br />

dall’altro garantisce che una certa quota <strong>di</strong> posti della struttura venga riservata ai<br />

bambini provenienti dalle graduatorie comunali.<br />

9 I presenti suggerimenti sono stati tratti dalla pubblicazione I servizi alla prima infanzia: aspetti<br />

normativi e gestionali realizzata nell’ambito del progetto “Demetra – Per una nuova cultura <strong>di</strong> pari<br />

opportunità e conciliazione” promosso e finanziato all’interno dell’iniziativa comunitaria Equal ad opera<br />

dell’Unione Europea, Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali e <strong>Regione</strong> Lombar<strong>di</strong>a.<br />

15


Gestire il <strong>nido</strong> aziendale<br />

Molto pertinente ai fini dell’indagine sulle più <strong>di</strong>fuse modalità <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> un asilo<br />

<strong>nido</strong> aziendale, si è rivelata la consultazione dei siti internet dei maggiori soggetti<br />

attivi nel settore dei servizi per l’ infanzia presenti sul territorio nazionale.<br />

A titolo esemplificativo, sono state prese in esame le esperienze <strong>di</strong> Baby World, Elefanti<br />

volanti, Consorzio P.A.N, Baby City, Progetto Infanzia, DoReMi Baby, Orsa ed Happy<br />

Child.<br />

La tipologia <strong>di</strong> collaborazione che coinvolge tali attori è alquanto <strong>di</strong>versificata e, oltre<br />

alla gestione della struttura e del personale , può riguardare varie attività tra cui la<br />

ricerca fon<strong>di</strong> pubblici per implementazione o gestione della struttura, stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

fattibilità, consulenza per la realizzazione della struttura secondo i parametri fissati per<br />

legge (e quin<strong>di</strong> necessari per il rilascio <strong>di</strong> un’autorizzazione), consulenza in relazione<br />

all’utilizzo <strong>di</strong> determinati materiali per arredamenti e, come precedentemente<br />

ricordato, la gestione della struttura e del personale.<br />

I servizi <strong>di</strong> ni<strong>di</strong> aziendale possono essere erogati in <strong>di</strong>verse forme:<br />

Di queste tre tipologie, la pratica <strong>di</strong> gestione più <strong>di</strong>fusa 10 , risulta essere l’affidamento<br />

del servizio a un gestore esterno 11 . Tra i vantaggi maggiori <strong>di</strong> tale soluzione vi è, senza<br />

dubbio, la fessibilità organizzativa e l’esonero per l’azienda dei costi <strong>di</strong> gestione<br />

<strong>di</strong>retta. Tuttavia, è bene ricordare che in casi <strong>di</strong> gestione esterna, è altamente<br />

raccomandata la stesura <strong>di</strong> un service level agreement ovvero un accordo stipulato tra<br />

organizzatore (l’azienda) e gestore (profit o non profit) , utile alla definizione esatta<br />

delle attività e dei vincoli a cui ognuna delle parti è soggetta.<br />

10 Fonte: I servizi alla prima infanzia: aspetti normativi e gestionali realizzata nell’ambito del progetto<br />

“Demetra – Per una nuova cultura <strong>di</strong> pari opportunità e conciliazione” promosso e finanziato all’interno<br />

dell’iniziativa comunitaria Equal ad opera dell’Unione Europea, Ministero del lavoro e delle Politiche<br />

Sociali e <strong>Regione</strong> Lombar<strong>di</strong>a.<br />

11 Rientrano in questa tipologia <strong>di</strong> gestione anche le società <strong>di</strong> capitali costruite dalle imprese stesse per<br />

la sola gestione dell’asilo <strong>nido</strong>.<br />

16


Il contratto, per quanto non esista una formula standard, oltre a definire il grado <strong>di</strong><br />

esternalizzazione del servizio 12 , dovrebbe altresì in<strong>di</strong>care strumenti <strong>di</strong> monitoraggio<br />

della qualità del servizio stesso, oltre che possibili criteri <strong>di</strong> adeguamento per<br />

variazione <strong>di</strong> volumi/costi, e ovviamente prevedere la stipulazione <strong>di</strong> eventuali<br />

assicurazioni e garanzie penali in caso <strong>di</strong> inadempimento.<br />

Vale la pena <strong>di</strong> sottolineare, infine, alcune forme giuri<strong>di</strong>che attraverso cui può essere<br />

formalizzato il rapporto giuri<strong>di</strong>co tra aziende promotrici <strong>di</strong> <strong>asili</strong> <strong>nido</strong> inter<strong>aziendali</strong>.<br />

Si tratta <strong>di</strong>:<br />

12 Il grado <strong>di</strong> esternalizzazione può essere <strong>di</strong> livello massimo, in cui il servizio venga totalmente affidato<br />

ad un gestore esterno, oppure fino un livello minimo che prevede che la gestione del servizio rimanga<br />

all’azienda, che rimane quin<strong>di</strong> soggetto responsabile dei rapporti con l’utenza.<br />

17


Le buone prassi lombarde<br />

Tra le esperienze rilevate all’interno della mappatura, sono state in<strong>di</strong>viduate, a titolo<br />

esclusivamente esemplificativo, alcune strutture selezionate perché risultate <strong>di</strong><br />

particolare interesse secondo criteri <strong>di</strong> valutazione che hanno tenuto conto <strong>di</strong><br />

parametri quali:<br />

<br />

<br />

<br />

ETEROGENEITÀ dei contesti <strong>aziendali</strong> (sono state selezionate infatti esperienze<br />

<strong>di</strong> aziende sia pubbliche sia private, appartenerti a <strong>di</strong>versi settori e <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong>verse).<br />

ADEGUATEZZA ed EFFICACIA delle soluzioni ai contesti in cui vengono sviluppate<br />

(sono state selezionate strutture <strong>di</strong>slocate in <strong>di</strong>versi contesti urbani ed<br />

extraurbani e <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa <strong>di</strong>mensione);<br />

SOSTENIBILITÀ delle misure sul lungo periodo (in virtù <strong>di</strong> una particolare tutela<br />

ambientale e utilizzo <strong>di</strong> materiali);<br />

Per ciascuna <strong>di</strong> queste esperienze, sono state fornite informazioni aggiuntive, sia,<br />

riguardo all’azienda (in caso <strong>di</strong> asilo <strong>nido</strong> aziendale) o alle aziende (in caso <strong>di</strong> asilo <strong>nido</strong><br />

interaziendale) a esse collegate, sia in relazione ai ni<strong>di</strong> stessi (anno <strong>di</strong> apertura della<br />

struttura, orari <strong>di</strong> servizio, recettività, finanziamenti e cofinanziamenti, gestione, etc).<br />

18


L'azienda<br />

ATM è l’Azienda Trasporti Milanesi, una Società per Azioni <strong>di</strong> proprietà del Comune <strong>di</strong><br />

Milano, responsabile della gestione del trasporto pubblico nel capoluogo lombardo e<br />

in 72 Comuni della Provincia con un bacino d’utenza <strong>di</strong> 2,6 milioni <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni.<br />

I Ni<strong>di</strong><br />

Per la creazione dei propri ni<strong>di</strong> <strong>aziendali</strong>, ATM ha provveduto alla riqualificazione <strong>di</strong><br />

aree a<strong>di</strong>bite a depositi <strong>aziendali</strong>, aprendo tre strutture <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni, <strong>di</strong>slocati<br />

in <strong>di</strong>versi punti della città. Nel settembre 2005 è stato inaugurato il primo asilo <strong>nido</strong> nel<br />

deposito <strong>di</strong> Baggio (15 posti), a seguito del quale, nel 2006, è stato inaugurato quello<br />

nel deposito <strong>di</strong> Leoncavallo (17 posti) e nel 2008 l’ultimo, nel deposito <strong>di</strong> Precotto (36<br />

posti), per un totale complessivo <strong>di</strong> 68 posti.<br />

ATM gestisce <strong>di</strong>rettamente gli <strong>asili</strong> <strong>aziendali</strong> e gli orari sono alquanto fessibili. Il<br />

progetto è stato realizzato anche grazie al supporto finanziario della <strong>Regione</strong><br />

Lombar<strong>di</strong>a.<br />

Altro<br />

Il Progetto Asili Nido ATM ha richiesto all’azienda un<br />

notevole impegno <strong>di</strong> risorse umane ed economiche.<br />

Hanno preso parte al processo <strong>di</strong> progettazione della<br />

struttura molteplici figure professionali (tra cui<br />

architetti, ingegneri, tecnici dei Servizi Sociali<br />

d’Impresa, psicologi, esperti <strong>di</strong> comunicazione,<br />

pedagogisti, rappresentanti sindacali, responsabili<br />

della sicurezza, esperti <strong>di</strong> approvvigionamento,<br />

avvocati) al fine <strong>di</strong> assicurare un servizio che fosse il<br />

più completo possibile.<br />

La ricerca <strong>di</strong> un servizio che fosse d’eccellenza ha portato all’ottenimento della<br />

certificazione <strong>di</strong> qualità ISO 9001-2000.<br />

INFO: www.atm-mi.it<br />

19


Le aziende<br />

Erregierre spa è un’azienda italiana attiva nella produzione <strong>di</strong> principi attivi per uso<br />

farmaceutico. Attualmente impiega oltre 230 collaboratori.<br />

Italtrans spa è una società operante nel settore della logistica e del trasporto <strong>di</strong><br />

prodotti non alimentari e alimentari (secco, fresco e surgelato).<br />

Icra spa è una società specializzata nella produzione e nel commercio <strong>di</strong> materiali<br />

refrattari, malte, cementi refrattari e materiali da costruzione ignifughi.<br />

LVF spa è un’ azienda leader mon<strong>di</strong>ale nella produzione <strong>di</strong> valvole in acciaio forgiato<br />

per oleodotti, gasdotti, settore chimico e petrolchimico, power generation e industria<br />

marittima.<br />

Le<strong>di</strong>berg spa è Legatoria E<strong>di</strong>toriale Bergamasca. Investimenti continui in macchinari<br />

tecnologicamente avanzati hanno fatto <strong>di</strong> quest’azienda a conduzione familiare<br />

fondata nel 1965.<br />

Bonduelle Italia srl è la società che dal 2007 gestisce le attività commerciali del<br />

Gruppo Bonduelle, aziena leader nella coltivazione, lavorazione e commercializzazione<br />

<strong>di</strong> ogni tipo <strong>di</strong> verdure.<br />

20


Il Nido<br />

Nato su iniziativa del Comune <strong>di</strong> San Paolo D’Argon, della Parrocchia della Conversione<br />

<strong>di</strong> San Paolo Apostolo, in associazione con le sei aziende del territorio sopra descritte,<br />

l’asilo <strong>nido</strong> interaziendale “Il Piccolo Principe” è stato inaugurato nel 2004. Il Nido è<br />

ubicato al piano superiore della Scuola dell’Infanzia Parrocchiale <strong>di</strong> proprietà della<br />

Parrocchia stessa, in una zona tranquilla, immersa nel verde.<br />

La ricettività massima del <strong>nido</strong> è fissata in ventinove posti, così assegnati:<br />

− Comune <strong>di</strong> San Paolo d’Argon n. 2 posti;<br />

− Parrocchia della Conversione <strong>di</strong> San Paolo n. 1 posto;<br />

− Italtrans s.p.a. n. 1 posto;<br />

− Icra s.p.a. n. 2 posti;<br />

− Bonduelle Fresco Italia s.r.l. n. 2 posti;<br />

− LVF s.p.a. n. 3 posti;<br />

− Erregierre s.p.a. n. 5 posti;<br />

− Le<strong>di</strong>berg s.p.a. n. 5 posti;<br />

− Territorio, n. 8 posti (prioritariamente ai residenti nel territorio del Comune <strong>di</strong> San<br />

Paolo d’Argon).<br />

Il <strong>nido</strong> è aperto dalle 7:30 alle 18:00 e gli orari <strong>di</strong> apertura sono fessibili. La gestione<br />

educativa del servizio è affidata alla Parrocchia della Conversione <strong>di</strong> San Paolo<br />

Apostolo.<br />

Altro<br />

Tutte le attività svolte all’interno (psicomotricità, manualità, gioco simbolico, euristico,<br />

lettura animata) sono proposte tenendo conto dell’età del bambino, delle loro capacità<br />

e del loro grado <strong>di</strong> interesse per imparare giocando. Un’attenzione particolare è rivolta<br />

al rispetto dei tempi in<strong>di</strong>viduali <strong>di</strong> crescita, alla tipologia delle proposte <strong>di</strong> gioco e alla<br />

qualità del rapporto educatrice-bambino. Proprio per questo che, grazie all’esperienza<br />

dei collaboratori, il <strong>nido</strong> propone un laboratorio <strong>di</strong> attività musicale, vengono infatti<br />

proposte attività per fare musica con i bambini.<br />

INFO: www.comune.sanpaolodargon.bg.it<br />

21


L'azienda<br />

Artsana Group nasce nel 1946 come agenzia commerciale, specializzata nella<br />

produzione <strong>di</strong> siringhe e nella me<strong>di</strong>cazione. Nel corso <strong>degli</strong> anni, l’azienda <strong>di</strong>venta<br />

leader nel campo della <strong>di</strong>stribuzione. Do<strong>di</strong>ci anni dopo la fondazione, nel 1958, apre il<br />

marchio Chicco, <strong>di</strong>ventato nel giro <strong>di</strong> pochi anni sinonimo <strong>di</strong> puericultura nelle famiglie<br />

italiane. Da allora, il gruppo si compone <strong>di</strong> tanti marchi d’eccellenza, dando lavoro a<br />

oltre 7.500 impiegati nel mondo.<br />

Il Nido<br />

Inaugurato nel 2006, l’Asilo Nido “Il villaggio dei bambini” è aperto do<strong>di</strong>ci mesi l’anno<br />

dalle 7.30 e le 19.00. Il <strong>nido</strong> è aperto sia ai figli dei <strong>di</strong>pendenti della società Artsana<br />

Group, che ai bambini delle famiglie residenti nel territorio.<br />

La società ha affidato la gestione del <strong>nido</strong> alla Società Doremi®, società specializzata<br />

nella formazione, assistenza gestionale e operativa e nella consulenza per i servizi<br />

all’infanzia, attiva dal 1993 in tutto il territorio nazionale.<br />

La struttura è stata pensata per ofrire una sede unica e privilegiata per <strong>di</strong>mensioni,<br />

spazi, aree ver<strong>di</strong> in sinergia con gli spazi interni, i materiali utilizzati, le luci ed i colori.<br />

Le famiglie, non solo i genitori, ma anche i nonni, sono parte attiva ed integrante del<br />

percorso educativo.<br />

Altro<br />

Il <strong>nido</strong> <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> una cucina interna.<br />

INFO: www.artsana.it<br />

22


L'azienda<br />

Il carcere <strong>di</strong> Opera è una delle più importanti case <strong>di</strong> reclusione presenti sul territorio<br />

nazionale (in totale 225).<br />

Ubicata alle porte <strong>di</strong> Milano, ospita 1.400 detenuti, <strong>di</strong> cui 1.300 con condanne<br />

definitive.<br />

Il Nido<br />

L’asilo <strong>nido</strong> del carcere <strong>di</strong> Opera, inaugurato nel settembre 2010 ospita i figli <strong>degli</strong><br />

agenti <strong>di</strong> Polizia Penitenziaria e dei <strong>di</strong>pendenti della Casa <strong>di</strong> Reclusione.<br />

La struttura, la cui recettività è <strong>di</strong> circa trenta bambini, è stata realizzata con il<br />

contributo <strong>di</strong> <strong>Regione</strong> Lombar<strong>di</strong>a, della Provincia <strong>di</strong> Milano, dal Comune <strong>di</strong> Opera e da<br />

un istituto bancario.<br />

La gestione del <strong>nido</strong> è affidata ad Happy Child®, azienda che dal 2002 mette la propria<br />

competenza a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tori, amministrazioni pubbliche, aziende e<br />

scuole per la gestione in proprio <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse strutture per l’infanzia, in particolare i ni<strong>di</strong><br />

<strong>aziendali</strong> ed inter<strong>aziendali</strong>.<br />

Il <strong>nido</strong> è ospitato all’interno <strong>di</strong> un immobile già esistente ubicato nelle a<strong>di</strong>acenze del<br />

carcere.<br />

Altro<br />

Nel carcere è già operativo il “Centro estivo”, riservato non solo ai figli dei <strong>di</strong>pendenti e<br />

dei detenuti, ma è anche aperto al pubblico per tutto il periodo della chiusura delle<br />

scuole.<br />

23


Le aziende<br />

Università Bicocca L’Università <strong>degli</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano-Bicocca è stata costruita nel 1998<br />

con lo specifico obiettivo <strong>di</strong> creare un polo <strong>di</strong> ricerca d’eccellenza. Ricerca intesa sia<br />

come strumento <strong>di</strong> ampliamento delle frontiere della conoscenza, sia come mezzo <strong>di</strong><br />

apertura al territorio e allo sviluppo <strong>di</strong> stabili e intensi rapporti con il mondo<br />

impren<strong>di</strong>toriale.<br />

Pirelli & C spa è il quinto operatore mon<strong>di</strong>ale del settore pneumatici, leader sul<br />

“premium”, il segmento dell’alto <strong>di</strong> gamma e ad elevato contenuto tecnologico.<br />

Pirelli Real Estate spa è una società immobiliare italiana, che gestisce fon<strong>di</strong><br />

immobiliari.<br />

Deutsche Bank AG nasce a Berlino nel 1870 per promuovere e facilitare le relazioni<br />

commerciali tra la Germania e i mercati internazionali. Presente in Italia dal 1977, apre<br />

la prima filiale nel 1979.<br />

Il Nido<br />

“Bambini Bicocca” è attivo dal 2005.<br />

Ospitato in un’ala dell’e<strong>di</strong>ficio U16 in Via Giolli, può accogliere 64 bambini dai 3 mesi ai<br />

3 anni. Gli orari <strong>di</strong> entrata variano dalle 08.30 alle 09.15, mentre la chiusura è prevista<br />

alle 18:30.<br />

È un <strong>nido</strong> interaziendale promosso dall’Università <strong>di</strong> Milano-Bicocca in collaborazione<br />

con Pirelli, Pirelli Real Estate e Deutsche Bank e nasce da una convenzione con il<br />

Comune <strong>di</strong> Milano che ha messo a <strong>di</strong>sposizione l’immobile in cambio <strong>di</strong> una quota <strong>di</strong><br />

posti riservata ai bambini del quartiere. I <strong>di</strong>pendenti dell’università, infatti, possono<br />

iscrivere i loro bambini allo stesso costo dei ni<strong>di</strong> comunali.<br />

Il <strong>nido</strong> è coor<strong>di</strong>nato dal Consorzio Bambini Bicocca, del quale fanno parte l’Università e<br />

le Cooperative Sociali Onlus Xenìa e Ce.Se.D.<br />

24


Altro<br />

È un <strong>nido</strong> sperimentale, seguito dalla Facoltà <strong>di</strong> Scienze della Formazione, che<br />

promuove la partecipazione attiva dei genitori e ofre ai bambini uno spazio nel quale<br />

possono raggiungere le prime autonomie, sentirsi sicuri in un ambiente sociale<br />

allargato e stimolante, incontrare esperienze sensoriali, cognitive ed espressive quali la<br />

musica e le prime esplorazioni scientifiche.<br />

È sede <strong>di</strong> tirocinio per i futuri educatori. Il <strong>nido</strong> Bambini Bicocca ha promosso la<br />

costituzione <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> ni<strong>di</strong> universitari italiani e partecipa a progetti internazionali<br />

<strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> formazione.<br />

La struttura è inoltre dotata <strong>di</strong> una cucina propria e <strong>di</strong> un ampio giar<strong>di</strong>no e si avvale<br />

della consulenza <strong>di</strong> un pe<strong>di</strong>atra.<br />

INFO: www.unimib.it/go/page/italiano/Ateneo/Vivere-lUniversita/Asilo-<strong>nido</strong><br />

25


Sitografia delle fonti utilizzate: Allegato 1<br />

Amministrazioni pubbliche<br />

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali<br />

Lombar<strong>di</strong>a<br />

Milano<br />

Bergamo<br />

Brescia<br />

Lo<strong>di</strong><br />

Varese<br />

Como<br />

Sondrio<br />

Monza<br />

Cremona<br />

Lecco<br />

Pavia<br />

www.lavoro.gov.it<br />

www.regione.lombar<strong>di</strong>a.it<br />

www.famiglia.regione.lombar<strong>di</strong>a.it<br />

www.politichefemminili.regione.lombar<strong>di</strong>a.it<br />

www.provincia.milano.it<br />

www.comune.milano.it<br />

www.provincia.bergamo.it<br />

www.comune.bergamo.it<br />

www.provincia.brescia.it<br />

www.comune.brescia.it<br />

www.provincia.lo<strong>di</strong>.it<br />

www.comune.lo<strong>di</strong>.it<br />

www.provincia.va.it<br />

www.comune.va.it<br />

www.provincia.como.it<br />

www.comune.como.it<br />

www.provincia.sondrio.it<br />

www.comune.sondrio.it<br />

www.provincia.mb.it<br />

www.comune.monza.it<br />

www.provincia.cremona.it<br />

www.comune.cremona.it<br />

www.provincia.lecco.it<br />

www.comune.lecco.it<br />

www.provincia.pavia.it<br />

www.comune.pavia.it<br />

Aziende Sanitarie Locali<br />

ASL<br />

www.asl.milano.it<br />

www.asl.lo<strong>di</strong>.it<br />

www.asl.varese.it<br />

www.aslmn.it<br />

www.asl.pavia.it<br />

www. aslmonzabrianza .it<br />

www.aslcremona.it<br />

www.aslbrescia.it<br />

www.aslvallecamonicasebino.it<br />

www.asl.bergamo.it<br />

www.asl.sondrio.it<br />

www.asl.como.it


Consorzi e Associazioni<br />

Sodalitas<br />

Assolombarda<br />

Consorzio Pan<br />

Compagnia Opere Educative<br />

Coopselios<br />

Lega delle Cooperative<br />

Female Job<br />

Xenia Onlus<br />

Elefanti volanti<br />

www.sodalitas.it<br />

www.assolombarda.it<br />

www.consorziopan.it<br />

www.foe.it<br />

www.coopselios.com<br />

www.lombar<strong>di</strong>a.legacoop.it<br />

www.femalejob.net<br />

www.xeniaonlus.org<br />

www.gruppoeva.it<br />

Franchising<br />

Happy Child<br />

Baby World<br />

Doremi<br />

Progetto Infanzia<br />

La compagnia dei Birichini<br />

Il pianeta dei bimbi<br />

Play Planet<br />

www.happy-child.it<br />

www.babyworld.it<br />

www.doremiatwork.it<br />

www.progettoinfanzia.com<br />

www.lacompagniadeibirichini.it<br />

www.ilpianetadeibimbi.it<br />

www.playplanet.it<br />

Altre fonti<br />

Moms@work<br />

Biz<br />

Pagine Bianche<br />

Pagine Gialle<br />

Giro Bimbi<br />

Bambinopoli<br />

MiniClub<br />

CISL<br />

Premio “Famiglialavoro” e<strong>di</strong>zioni 2009, 2010, 2011<br />

Politiche famiglia<br />

Borsa Lavoro Lombar<strong>di</strong>a<br />

Great Place to work - Italy<br />

www.momsatwork.it<br />

www.<strong>asili</strong><strong>nido</strong>.biz<br />

www.paginebianche.it<br />

www.paginegialle.it<br />

www.girobimbi.it<br />

www.bambinopoli.it<br />

www.miniclub.it<br />

www.cisl.it<br />

www.premiofamiglialavoro.regione.lombar<strong>di</strong>a.it<br />

www.politichefamiglia.it<br />

www.borsalavorolombar<strong>di</strong>a.net<br />

www.greatplacetowork.it


<strong>Mappatura</strong> <strong>degli</strong> <strong>asili</strong> <strong>nido</strong> <strong>aziendali</strong> in Lombar<strong>di</strong>a: Allegato 2

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