Piccola guida alla stesura di una relazione scientifica - Mario Valle
Piccola guida alla stesura di una relazione scientifica - Mario Valle
Piccola guida alla stesura di una relazione scientifica - Mario Valle
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
2. Consigli per la composizione<br />
Il miglior consiglio che io ti possa dare è <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care un’oretta della tua vita <strong>alla</strong> lettura <strong>di</strong><br />
«The elements of style» <strong>di</strong> W.Strunk e E.B.White, ed. MacMillan (New York 1979). Io l’ho fatto e<br />
lo consiglio vivamente. Un altro testo raccomandabile è il più corposo «La scrittura tecnico<strong>scientifica</strong>»<br />
<strong>di</strong> E.Matricciani, ed. Città Stu<strong>di</strong> (Milano, 1994), utile soprattutto per re<strong>di</strong>gere tesi <strong>di</strong><br />
laurea. Qui <strong>di</strong> seguito elenco alcuni consigli, tutti tratti da esperienze personali.<br />
1) Usa la prima persona ed evita le forme impersonali.<br />
Assumi <strong>di</strong> fronte al lettore la responsabilità <strong>di</strong> ciò che hai fatto e <strong>di</strong> ciò che scrivi, usando la<br />
prima persona. Il lettore si sentirà più coinvolto nella lettura, come lo sarebbe in un <strong>di</strong>alogo.<br />
Scrivendo la tua <strong>relazione</strong> stai comunicando qualcosa a qualcuno, non stai scrivendo per gli scaffali<br />
<strong>di</strong> <strong>una</strong> biblioteca.<br />
«Il presente articolo descrive…» oppure «Si propone…» Î «In questo articolo<br />
descrivo…», «Propongo…».<br />
«Gli esperimenti compiuti dagli autori…» Î «I nostri esperimenti…»<br />
«Viene illustrata un’applicazione…» Î «Illustro un’applicazione…»<br />
«Si è quin<strong>di</strong> provveduto a porre un questionario…» Î «Abbiamo quin<strong>di</strong> posto un<br />
questionario…»<br />
Anche quando non sei tu il soggetto della frase, esplicitare il soggetto rende sempre la frase<br />
più leggibile, più imme<strong>di</strong>ata, più chiara.<br />
«La convergenza dell’algoritmo si raggiunge quando si è trovato un valore ammissibile»Î<br />
«L’algoritmo converge quando il valore trovato è ammissibile».<br />
2) Usa il tempo presente<br />
Esiste la tendenza errata ad usare fuori luogo i tempi passati (soprattutto l’imperfetto) e<br />
futuri.<br />
«Da tali prove è risultato che i migliori risultati si ottenevano ponendo…» Î «Da tali prove<br />
risulta che i migliori risultati si ottengono ponendo…»<br />
«Se l’intensità del segnale ricevuto supera il valore <strong>di</strong> soglia, il neurone recettore si attiverà<br />
a sua volta…» Î «Se l’intensità del segnale ricevuto supera il valore <strong>di</strong> soglia, il neurone recettore<br />
si attiva a sua volta…»<br />
La <strong>relazione</strong> su un lavoro non è la cronistoria del lavoro («In <strong>una</strong> prima fase del nostro<br />
stu<strong>di</strong>o abbiamo considerato…»). Al lettore non interessa sapere cosa è stato fatto prima e cosa<br />
dopo. Interessano i meto<strong>di</strong> e i risultati, interessano le idee.<br />
3) Riconosci ed evita le tautologie e le contrad<strong>di</strong>zioni<br />
Le tautologie sono perio<strong>di</strong> che <strong>di</strong>cono due volte la stessa cosa in modo <strong>di</strong>verso. Le<br />
contrad<strong>di</strong>zioni sono perio<strong>di</strong> che <strong>di</strong>cono <strong>una</strong> cosa e il suo contrario.<br />
«Per simulare l’evoluzione <strong>di</strong> un sistema dato» Î «Per simulare l’evoluzione <strong>di</strong> un<br />
sistema…». E’ ovvio che il sistema è «dato», dal momento che lo vuoi simulare.<br />
«mobilità <strong>di</strong>namica» Î «mobilità». La mobilità non può essere statica, lo <strong>di</strong>ce la parola<br />
stessa.<br />
«il primo vero e concreto modello» Î «il primo modello». L’aggettivo «vero» provoca <strong>una</strong><br />
tautologia, poiché un modello non può essere falso; l’aggettivo «concreto» provoca <strong>una</strong><br />
contrad<strong>di</strong>zione, poiché un modello è per sua natura astratto.<br />
«Ogni elemento è definito da un insieme <strong>di</strong> attibuti che formano il pattern descrittivo<br />
dell’elemento». Se l’elemento coincide col suo pattern descrittivo, la frase è tautologica; se