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Dicembre 2011 - Comune di Castello di Godego

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Urbanistica e nuovo<br />

Piano Casa. L’approvazione delle<br />

nuove norme in Consiglio <strong>Comune</strong><br />

FRANCESCO<br />

LUISON<br />

Assessore<br />

all’urbanistica,<br />

personale<br />

8<br />

SI È CONCLUSA LA<br />

STESURA DEFINITIVA<br />

DEL PROGETTO DEL<br />

PATI SULLA BASE DELLE<br />

INTEGRAZIONI DI<br />

COMUNE, PROVINCIA E<br />

REGIONE.<br />

Attualmente lo strumento urbanistico<br />

è in carico ai professionisti incaricati<br />

per l’elaborazione finale dei dati e il<br />

confronto con la Provincia <strong>di</strong> Treviso.<br />

Le mo<strong>di</strong>fiche alla bozza <strong>di</strong> progetto<br />

sono concluse come pure l’esame<br />

delle numerose richieste pervenute<br />

dai citta<strong>di</strong>ni e delle attività produttive.<br />

Relativamente all’attività e<strong>di</strong>lizia si è<br />

constatata, come già avvenuto negli<br />

ultimi anni, una <strong>di</strong>minuzione delle<br />

richieste <strong>di</strong> permessi a costruire,<br />

rispetto al periodo precedente a<br />

causa della saturazione del mercato<br />

immobiliare e dalla crisi economica<br />

in corso.<br />

Si rileva, comunque, una notevole <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici ed in particolare<br />

<strong>di</strong> alloggi sul mercato, come <strong>di</strong>retta<br />

conseguenza della rilevante attività<br />

costruttiva precedente.<br />

Con l’applicazione della legge regionale<br />

n.14/2009 (Piano casa) è ripresa<br />

l’attività e<strong>di</strong>lizia soprattutto per<br />

quanto riguarda la residenza, in particolari<br />

piccoli e me<strong>di</strong> interventi.<br />

Con la legge regionale n.13/<strong>2011</strong><br />

(Nuovo Piano Casa), la Regione Veneto<br />

ha prorogato <strong>di</strong> altri due anni il<br />

piano casa introducendo alcune ulteriori<br />

possibilità e<strong>di</strong>ficatorie anche per<br />

il centro storico.<br />

Il comune, vista la circolare esplicativa<br />

della Regione Veneto approvata<br />

l’8 novembre, ha provveduto subito<br />

a preparare ed approvare in Consiglio<br />

Comunale, entro il termine del<br />

30 novembre <strong>2011</strong>, una delibera che<br />

regola l’applicazione della suddetta<br />

normativa.<br />

In estrema sintesi, gli interventi<br />

possibili sono i seguenti:<br />

• ampliamento degli e<strong>di</strong>fici residenziali<br />

nei limiti del 20% del volume<br />

esistente e degli e<strong>di</strong>fici non<br />

residenziali nei limiti del 20% della<br />

superficie coperta esistente, con<br />

facoltà <strong>di</strong> incrementare tali percentuali<br />

<strong>di</strong> un ulteriore 10% qualora si<br />

utilizzino fonti <strong>di</strong> energia rinnovabile<br />

con un potenza non inferiore a 3<br />

kw, anche se già installati;<br />

• ampliamento <strong>di</strong> un ulteriore 15%<br />

in termini volumetrici per e<strong>di</strong>fici<br />

residenziali, a con<strong>di</strong>zione vi sia un<br />

contestuale intervento <strong>di</strong> riqualificazione<br />

che ridetermini la prestazione<br />

energetica alla corrispondente<br />

classe B;<br />

• demolizione e ricostruzione anche<br />

parziale con un aumento <strong>di</strong><br />

cubatura degli e<strong>di</strong>fici realizzati<br />

anteriormente al 1989, che necessitino<br />

<strong>di</strong> essere adeguati agli attuali<br />

standard qualitativi, architettonici,<br />

energetici, tecnologici e <strong>di</strong> sicurezza,<br />

precisando che l’aumento è<br />

consentito fino al 40% del volume<br />

demolito per gli e<strong>di</strong>fici residenziali<br />

e fino al 40% della superficie coperta<br />

demolita esistente per quelli<br />

ad uso non residenziale, (percentuali<br />

aumentabili fino al 50% qualora<br />

l’intervento riguar<strong>di</strong> la ricomposizione<br />

planivolumetrica <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />

da sottoporre a Piano Urbanistico<br />

Attuativo) purché gli e<strong>di</strong>fici stessi<br />

siano ubicati in zona territoriale<br />

propria e solo qualora vengano utilizzate<br />

tecniche costruttive <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia<br />

sostenibile;<br />

• possibilità <strong>di</strong> realizzare nell’ambito<br />

<strong>di</strong> abitazioni esistenti alla data<br />

del 9 luglio <strong>2011</strong>:<br />

1. sistemi <strong>di</strong> captazione delle ra<strong>di</strong>azioni<br />

solari addossati o integrati<br />

negli e<strong>di</strong>fici, quali serre bioclimatiche,<br />

pareti ad accumulo e muri<br />

collettori, atti allo sfruttamento<br />

passivo dell’energia solare, sempreché<br />

correlati con il calcolo <strong>di</strong><br />

progetto degli impianti termomeccanici;<br />

2. pensiline e tettoie finalizzate<br />

all’installazione <strong>di</strong> impianti solari e<br />

fotovoltaici, come definiti dalla normativa<br />

statale, <strong>di</strong> tipo integrato o<br />

parzialmente integrato, con potenza<br />

non superiore a 6 kWp.<br />

Le novità principali introdotte nella<br />

delibera in Consiglio Comunale<br />

sono le seguenti:<br />

• L’applicazione dell’ampliamento è<br />

subor<strong>di</strong>nata al rispetto delle norme<br />

<strong>di</strong> decoro architettonico <strong>di</strong> cui agli<br />

artt. 6/7/8 delle norme tecniche <strong>di</strong><br />

attuazione del P.R.G.<br />

• La deroga alle <strong>di</strong>sposizioni delle vigenti<br />

norme e regolamenti <strong>di</strong> piano<br />

relative alle altezze dei fabbricati è<br />

limitata fino ad un massimo <strong>di</strong> un<br />

piano per gli e<strong>di</strong>fici residenziali e<br />

4 metri per le restanti destinazioni<br />

d’uso.<br />

• Nel caso <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici composti da più<br />

unità immobiliari organizzate con<br />

parti comuni (es: condomini), l’ampliamento<br />

è ammissibile solo qualora<br />

venga pre<strong>di</strong>sposto un unico<br />

progetto unitario sottoscritto da<br />

tutti gli aventi titolo.<br />

• È consentito l’ampliamento puntuale<br />

dei corpi e<strong>di</strong>lizi separati, <strong>di</strong> carattere<br />

accessorio e pertinenziale, <strong>di</strong><br />

case a schiera.<br />

• Nel caso <strong>di</strong> ampliamento eseguito<br />

su corpo e<strong>di</strong>lizio separato, la prestazione<br />

energetica almeno corrispondente<br />

alla classe B deve essere<br />

garantita sia sul fabbricato principale,<br />

sia sul corpo separato.<br />

• L’utilizzo delle tecniche costruttive<br />

<strong>di</strong> riqualificazione energetica e il<br />

rispetto degli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> prestazione<br />

energetica deve essere certificato<br />

da un professionista abilitato con<br />

la comunicazione <strong>di</strong> ultimazione dei<br />

lavori.<br />

• Fatta salva la prima casa <strong>di</strong> abitazione,<br />

gli interventi della presente<br />

legge sono applicabili anche agli<br />

e<strong>di</strong>fici ricadenti all’interno dei centri<br />

storici, purché privi <strong>di</strong> grado <strong>di</strong><br />

protezione 1,2 e 3.<br />

Inoltre, gli interventi della presente<br />

legge non sono applicabili:<br />

• a tutti i fabbricati produttivi situati<br />

in zona impropria;<br />

• a tutti i fabbricati soggetti a vincolo<br />

preor<strong>di</strong>nato all’esproprio.

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