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Numero 11 - Rotarycosenza.org

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R TARY2100<br />

N. <strong>11</strong> - giugno 2010<br />

Allegato al numero 6 della rivista Rotary<br />

• Calabria - Campania - Territorio di Lauria •


Distretto 2100<br />

Calabria - Campania<br />

Territorio di Lauria<br />

N. <strong>11</strong> - giugno 2010<br />

allegato al numero 6<br />

della rivista Rotary<br />

Reg. Trib. di Milano<br />

n. 89 del 8/3/86<br />

Direttore Editoriale<br />

Francesco Socievole<br />

Direttore<br />

Giuseppe Blasi<br />

Segreteria di Redazione<br />

Giuseppe Mensitiere<br />

studio.mensitiere@libero.it<br />

Leopoldo Rossi<br />

leopoldorossi@gmail.com<br />

Redazione<br />

Roberto Barbarossa, Lucia Baroni<br />

Marino, Antonio Bevacqua,<br />

Giovanni Blasi, Ernesta Brisinda,<br />

Giovanni Bruni, Giuseppe<br />

Campilongo, Angelandrea Casale,<br />

Armando Chirumbolo, Antonella<br />

Citro, Antonio Pio Condò,<br />

Giuseppe D’Amico, Francesco<br />

De Ciuceis, Lucia De Cristofaro,<br />

Pietro Falbo, Francesco Fracasso,<br />

Alessandra Giordano, Nicola<br />

Ianniti, Giuseppe Lapadula, Antonio<br />

Latella, Carmela Maietta,<br />

Elisabetta Manganiello, Rosario<br />

Manzo, Pasquale Marro, Antonio<br />

Miniaci, Vincenza Nunziato,<br />

Cesare Pifano, Claudio Ripa,<br />

Vittorio Salemme, Fernando<br />

Santonastaso, Giuseppe Sarlo,<br />

Elena Scrivano, Antonio Talamo,<br />

Saverio Voltarelli, Gi<strong>org</strong>io Zinno,<br />

Valterino Ziviello<br />

Impaginazione e Stampa<br />

Grafica Pollino S.r.l.<br />

Via Cosmai (zona P.I.P.)<br />

Castrovillari (CS)<br />

Tel. 0981.483078<br />

La copertina<br />

è stata realizzata da<br />

Mario Brigante<br />

del Rotary di<br />

Trebisacce Alto Jonio Cosentino<br />

2<br />

3<br />

4/6<br />

7<br />

8<br />

21<br />

14<br />

16<br />

18<br />

22<br />

26<br />

27<br />

28<br />

Sommario<br />

Un anno di notizie con l’Atleta<br />

del Rotary di Giuseppe Blasi<br />

La lettera del Governatore<br />

Università e territorio a cura di<br />

Salvatore Berlingò, Giovanni<br />

Latorre, Raimondo Pasquino<br />

Socievole: “I nostri valori? Affidiamoci<br />

al filosofo del Rotary”<br />

di Francesco Santonastaso<br />

Eventi: Caserta, Reggio Calabria,<br />

Cosenza, Salerno, Catanzaro,<br />

Castellammare di Stabia,<br />

Soverato, Paola, Battipaglia, Sala<br />

Consilina, Corigliano, Rossano<br />

Gruppi di Studio GSE<br />

I manifesti dell’Assemblea Distrettuale<br />

di Sibari<br />

Interact e la Nunziatella<br />

Rotaract di Antonella Citro e<br />

Rotaract nelle Università a cura<br />

di Francesco Cangemi, Sirella<br />

Renda, Erika Trunfio<br />

Nunnari: “Con il Ris<strong>org</strong>imento<br />

nasce la colonia del Sud” di<br />

Roberto Barbarossa<br />

I Temerari, ormai maggiorenni,<br />

ritornano in scena


2<br />

Il Punto<br />

Un anno di notizie con l’Atleta del Rotary<br />

Ci siamo messi in cammino un<br />

anno fa per dare voce a quanti vivono<br />

il nostro mondo rotariano.<br />

Non è stato sempre facile impresa<br />

ricevere notizie dai vari Club, declinando<br />

scrupolosamente i tempi<br />

imposti dalla pubblicazione del<br />

giornale. Ogni mese, però, puntualmente,<br />

siamo arrivati al traguardo.<br />

Anzi: l’anno scorso, forse<br />

per la prima volta nella storia distrettuale,<br />

in piena estate, ad agosto,<br />

abbiamo dato inizio al dialogo<br />

con i nostri soci, né mai l’abbiamo<br />

interrotto, fino al presente mese.<br />

Abbiamo raccontato le opere e i<br />

giorni dei nostri Club, dei Rotaract<br />

e Interact, le iniziative dell’Inner<br />

Wheel. Abbiamo dato voce anche<br />

a chi non vive la nostra dimensione<br />

rotariana, con l’intento di meglio<br />

abbracciare i confini culturali,<br />

della testimonianza civile e sociale<br />

del nostro tempo. Abbiamo voluto<br />

sostanzialmente approntare non un<br />

semplice notiziario, ma una rivista.<br />

Il merito di questo risultato è<br />

essenzialmente del nostro governatore<br />

Francesco Socievole, impareggiabile<br />

Atleta del Rotary, che ti<br />

muove a realizzare validi progetti<br />

grazie alla sua straordinaria carica<br />

di entusiasmo, alla ricchezza delle<br />

idee, all’attivismo ed alle emozioni<br />

che vive -e ti fa vivere- con incomparabile<br />

naturalezza.<br />

Saper mettere insieme le persone<br />

e nel contempo tenerle unite non è<br />

semplice. Vale per tutte le comunità<br />

e <strong>org</strong>anizzazioni, vale (e come!)<br />

anche per i nostri Club rotariani. Il<br />

giornale può aiutare. La speranza è<br />

che anche la nostra rivista -grazie<br />

al prezioso lavoro svolto da quanti<br />

hanno collaborato alla realizzazione<br />

degli articoli, al sempre attento<br />

Giuseppe Mensitiere, al geniale<br />

Paolo Del Vaglio, nonché ad Alfredo<br />

Vaccaro, Saverio Voltarelli<br />

e, in particolare, a Mario Brigante<br />

per le copertine di raffinata elegan-<br />

za artistica- abbia onestamente<br />

svolto questo ruolo. Le comunità<br />

(anche i nostri Club) funzionano<br />

quando il senso del dovere, l’etica<br />

della responsabilità, la passione<br />

civile assurgono a patrimonio comune.<br />

“Sogna, progetta, realizza”<br />

è il bel motto, significativamente<br />

pregnante, del governatore Socievole.<br />

Per essere veramente uomini<br />

e donne bisogna necessariamente<br />

coltivare un sogno, un progetto,<br />

una fede, senza rassegnarsi alla<br />

banalità, alle brutture, al grigiore,<br />

al quotidiano sopravvivere. Il rotariano<br />

ideale, ben si sa (ma vale<br />

la pena ricordarlo), deve apparire<br />

ed essere coraggioso e credibile.<br />

Articola progetti e realizza programmi.<br />

Parla chiaro. Sa entusiasmare.<br />

Gioisce se si realizzano<br />

utili e significative iniziative. Sarchia<br />

il terreno, prima di seminare.<br />

Insomma: il rotariano vero sa<br />

desiderare e osare, guarda lontano<br />

e rispettosamente prefigura un<br />

possibile futuro, umano e solidale.<br />

Di tutto questo, se possibile, deve<br />

farsi carico un giornale. Noi ci<br />

abbiamo provato. L’augurio che<br />

intendo rivolgere alla collega Lucia<br />

De Cristofaro, che dirigerà la<br />

rivista distrettuale del prossimo<br />

anno, è quello di poter continuare<br />

ad approfondire ed allargare i<br />

confini della nostra informazione<br />

rotariana.<br />

Giuseppe Blasi


la lettera del Governatore<br />

“Abbiamo vissuto un sogno, insieme<br />

Per servire il Rotary il viaggio continua”<br />

Carissimi Amici,<br />

se qualcuno, all’Assemblea di<br />

Amantea, mi avesse chiesto se saremmo<br />

riusciti a realizzare i nostri sogni<br />

avrei risposto con le parole di Paul Harris:<br />

“Quando in primavera il contadino<br />

mette a dimora un alberello, come può<br />

avere la certezza che un giorno diventerà<br />

un albero possente? Non può saperlo<br />

perché deve fare i conti con la pioggia,<br />

con il sole e con l’aiuto della Provvidenza.<br />

Ma quando vedrà spuntare le prime<br />

gemme, allora sì che comincerà a sognare<br />

la frescura che potrà godere d’estate<br />

all’ombra delle sue foglie”.<br />

Oggi, giunti quasi alla fine di un anno di<br />

Servizio che ci ha visto sognare insieme<br />

per progettare tante iniziative finalizzate<br />

a costruire una società realmente migliore,<br />

possiamo dire che l’albero piantato ad<br />

Amantea, in un terreno arso dall’incuria<br />

degli uomini, grazie alle Vostre manifestazioni<br />

d’amore ed alla Vostra voglia di<br />

fare per gli altri, si presenta rigoglioso e<br />

pieno di frutti colorati e succosi.<br />

In questi mesi ho incontrato tanti<br />

giovani, uomini e donne animati da<br />

quell’amore che apre gli occhi sul<br />

mondo che ci circonda, potenzia le nostre<br />

capacità di ascolto e fa cadere le barriere<br />

che ci separano dagli altri. A questi rotariani<br />

va il mio ringraziamento per avermi<br />

trasfuso la forza morale che rende giovani<br />

e mi ha permesso di vivere, insieme a<br />

Voi, con dinamismo, entusiasmo, passione<br />

e gioia un anno di forte impegno verso<br />

le nostre comunità. Era ed è il tema che<br />

ci siamo dati all’inizio dell’anno e che<br />

avete svolto in modo fattivo e brillante<br />

attraverso i tanti progetti appena ultimati<br />

o che stanno per concludersi.<br />

Il Ryla di Rende, ad inizio del mese di<br />

maggio, mi ha regalato la possibilità di<br />

vivere quattro giorni a fianco di giovani<br />

meravigliosi che fanno ben sperare in una<br />

classe dirigente che vuole fare dell’etica<br />

della responsabilità, del principio meritocratico<br />

e del coraggio del dovere, i<br />

capisaldi di un’azione rinnovatrice di cui<br />

questa nostra società ha tanto ed urgente<br />

bisogno. Così come si avverte la necessità<br />

di operare per uno sviluppo autentico,<br />

armonico, responsabile ed orientato al<br />

raggiungimento del “bene comune”.<br />

A Reggio Calabria, al Forum del Mediterraneo,<br />

il Rotary, ancora una volta, ha<br />

dato un contributo di idee per uno sviluppo<br />

alimentato da una giusta scala di valori<br />

che favoriscano l’incontro fra le persone<br />

e la loro collaborazione per il progresso<br />

dell’umanità, operando per eliminare<br />

la povertà, gli sprechi, il consumismo ed<br />

i conseguenti squilibri attraverso la solidarietà<br />

che educa, rende autonomi e garantisca<br />

a tutti i popoli i beni vitali.<br />

Desidero ringraziare i Club che attraverso<br />

i gemellaggi hanno costruito ponti di<br />

amicizia e sono la testimonianza della<br />

politica rotariana che invita all’incontro<br />

fra culture diverse e getta importanti<br />

semi per far germogliare comprensione e<br />

pace fra i popoli.<br />

Voglio, altresì, ringraziare tutti<br />

quelli che attraverso la costituzione<br />

dei circoli professionali del<br />

Rotary (fellowship), a cui il calendario<br />

rotariano dedica il mese di giugno, favoriscono<br />

l’aggregazione e la nascita di<br />

nuove amicizie fra quei soci rotariani che<br />

coltivano gli stessi interessi, siano essi<br />

sportivi o culturali.<br />

Non posso sottacere il lusinghiero risultato<br />

di due iniziative distrettuali nel settore<br />

del Tema Prioritario Alfabetizzazione:<br />

– Il Videogioco “Rotario e l’isola del<br />

Terzo Millennio” di cui, dopo la<br />

versione in lingua inglese, ne sarà<br />

approntata una versione in lingua<br />

spagnola e che presto sarà messo a<br />

disposizione anche degli altri Distretti<br />

italiani;<br />

– L’Handbook “I nuovi Italiani”, guida<br />

agli stranieri che vivono in Italia<br />

e di cui ne sono state distribuite 2500<br />

copie, è stata molto apprezzata dalle<br />

Istituzioni pubbliche e da altre Associazioni<br />

che operano nel settore della<br />

tutela e solidarietà agli immigrati. La<br />

guida sarà presto ristampata anche in<br />

lingua inglese.<br />

Amici cari, Vi sto scrivendo questa<br />

mia ultima lettera, istituzionale,<br />

prima dello svolgimento del nostro<br />

XXXII Congresso, ove Vi desidero<br />

incontrare per ringraziarVi, uno ad uno,<br />

per tutto ciò che avete saputo fare per far<br />

sentire la presenza del Rotary tra le nostre<br />

genti.<br />

SentiteVi felici perché avete saputo “servire”<br />

gli altri ed avete saputo rispondere<br />

all’appello del Presidente Internazionale,<br />

John Kenny, dimostrando che le Vostre<br />

3<br />

mani erano<br />

quelle giuste<br />

per sostanziare<br />

il suo<br />

motto: “Il futuro<br />

del Rotary<br />

è nelle<br />

vostre mani”<br />

Avete saputo agire nel presente, onorando<br />

il passato dei nostri Club, rafforzando<br />

l’effettivo e dando qualità al Servizio, lavorando<br />

per la pace e lo sviluppo sostenibile<br />

dei nostri territori, partecipando coralmente<br />

e con entusiasmo ai programmi<br />

della Rotary Foundation.<br />

Questo Vostro impegno è garanzia per il<br />

futuro dei nostri Club, del Distretto e del<br />

Rotary.<br />

Un grazie a tutto lo Staff Distrettuale,<br />

Assistenti, Formatori, Delegati, Co-Delegati<br />

e componenti delle Commissioni,<br />

che mi hanno coadiuvato con grande entusiasmo<br />

ed efficienza. Ringrazio, infine,<br />

i PDG per il contributo d’idee che hanno<br />

garantito al Distretto una gran capacità<br />

propositiva.<br />

Fra poco scenderò i gradini del tempio<br />

e sarò felice e pago del tempo<br />

dedicato al Rotary insieme a Voi<br />

che mi avete dato l’entusiasmo, la generosità<br />

e la gioia di vivere un anno bellissimo.<br />

Ma non mi fermerò, continuerò<br />

a “servire” il Rotary perché come dice<br />

il poeta (Gibran): “Per noi, viandanti<br />

eternamente alla ricerca della vita più<br />

solitaria, non inizia il giorno dove l’altro<br />

finisce, e nessuna aurora ci trova dove ci<br />

ha lasciato al tramonto. Anche quando<br />

dorme la terra, noi procediamo nel viaggio.<br />

Siamo i semi della tenace pianta,<br />

ed è nella nostra maturità e pienezza di<br />

cuore che veniamo consegnati al vento e<br />

dispersi”.<br />

Grazie per tutto l’affetto che mi avete<br />

dato e per esserVi dati al Rotary con gioia.<br />

Vi saluto con l’augurio che, per il bene<br />

comune, possiate continuare a “sognare,<br />

progettare e realizzare”.<br />

Vostro per sempre


4<br />

Università e territorio<br />

Raimondo<br />

Pasquino<br />

Il nostro sistema universitario ha bisogno<br />

di risorse comparabili a quelle degli<br />

altri sistemi europei. Perché mentre<br />

parliamo di riforma (ed è giusto farla),<br />

la Francia e la Germania stanno investendo<br />

annualmente. Noi invece tagliamo<br />

e giustifichiamo questi tagli con il<br />

problema delle sedi decentrate, che è un<br />

problema di alcune università, non di<br />

tutte. Quindi se parliamo di risparmio,<br />

questo non è un risparmio in senso generale.<br />

Impedire agli atenei statali e privati<br />

di aprire corsi di laurea fuori dalla<br />

loro sede e chiudere le università telematiche<br />

-che creano una falsa formazione-<br />

non ha nulla a che vedere con il<br />

corretto funzionamento delle università:<br />

sono delle degenerazioni e il ministero<br />

ha l’obbligo di vigilare. Non è una strategia,<br />

è un obbligo.<br />

I tagli del 2010 sono pari ad almeno 750<br />

milioni di euro. Sono cifre già consolidate.<br />

Oggi Tremonti dice: «Io con lo<br />

scudo fiscale vi posso dare 500 milioni<br />

di euro». Ma non è che si azzerano<br />

i tagli, anzi. Significa solo ridurli a 250<br />

milioni di euro. Ma se tale riduzione rimane<br />

comunque un taglio, il problema<br />

resta ed è grave, perché non possiamo<br />

chiudere i nostri bilanci. Al contrario,<br />

noi chiediamo l’eliminazione totale dei<br />

tagli, altrimenti alla riforma mancherebbe<br />

uno spirito corretto di lavoro.<br />

Il punto focale sono i concorsi. Il rischio<br />

è che qualcuno, magari per gli interessi<br />

legittimi e talvolta illegittimi che l’università<br />

muove, a un certo punto decida<br />

di stralciare la nuova procedura concorsuale<br />

e di lasciare in ombra l’altra parte,<br />

quella della riforma del sistema. Sarebbe<br />

un grave danno, perché non metterebbe<br />

le università in grado di cambiare<br />

regime.<br />

Un altro problema riguarda i Rettori in<br />

carica per massimo otto anni. Il problema<br />

delle università, così come di un<br />

sistema politico, non è la durata delle<br />

cariche, perchè se uno è bravo non c’è<br />

motivo per mandarlo a casa. La verità è<br />

che si vuole impedire la continuità degli<br />

atenei, dove vige la democrazia e dove<br />

già oggi a nessuno è permesso di essere<br />

monarca. In pratica, è un non problema.<br />

A me quella dei due mandati sembra più<br />

una moda mutuata dalla cultura anglosassone<br />

e americana.<br />

Da qualche tempo si parla di finanziamenti<br />

statali condizionati alla valutazione<br />

esterna sul merito e sulla produzione<br />

dei singoli atenei. C’è da chiedere: ma<br />

se non ci sono soldi come si fa a produrre?<br />

Di solito il concetto di valutazione e<br />

di premialità dovrebbe accoppiarsi alla<br />

sicurezza dei parametri su cui si fa la<br />

valutazione, alla terzietà di chi valuta e<br />

alla certezza che la premialità sia fuori<br />

dai bisogni primari. Bene, oggi l’università<br />

utilizza più del novanta per cento<br />

dei fondi statali per pagare gli stipendi<br />

del personale. Se la premialità scatta su<br />

quello che dovrebbe essere il minimo<br />

assicurato, si mettono a rischio i bisogni<br />

primari degli atenei, che in tal modo<br />

rischierebbero la chiusura. Oltretutto è<br />

ingiusto il criterio di valutazione. Il ministero,<br />

in tal senso, avrebbe dovuto dar<br />

seguito a quanto fatto in passato con i<br />

piani triennali, in cui vi erano degli indicatori<br />

sensibili e condivisi con cui<br />

valutare tutte le università in un tempo<br />

stabilito. I parametri della nuova riforma,<br />

invece, sono troppo generici e non<br />

calibrati alle esigenze di una data università<br />

in un dato territorio in un dato<br />

arco cronologico.<br />

Vice presidente Crui<br />

(Conferenza Rettori<br />

Università Italiane)<br />

Rettore Università Salerno<br />

Rotary Club Salerno<br />

C’è chi pone il problema della privatizzazione<br />

dell’università a causa dell’obbligo<br />

di inserire nei cda di ogni ateneo il<br />

40% di rappresentanti esterni. Io penso<br />

che il punto sia un altro. Quando si sente<br />

parlare di cda, si pensa che sia un <strong>org</strong>ano<br />

distributore di potere. Non è così. Il<br />

consiglio d’amministrazione di un’università<br />

statale deve gestire risorse che<br />

per il 90% sono indirizzate agli stipendi<br />

del personale: è ovvio che i privati non<br />

abbiano interesse a farne parte, perché<br />

non hanno convenienza, non hanno<br />

ritorno economico. Se poi qualcuno<br />

pensa che inserendo gli industriali nel<br />

cda si possono avere le loro donazioni,<br />

allora commette un grave errore. Questo<br />

era già possibile prima, ma in Italia<br />

non ci sono mecenati. Con la riforma,<br />

gli studenti valuteranno i professori,<br />

che quindi saranno pagati in base alla<br />

qualità e alla serietà del loro lavoro. Il<br />

fatto è positivo, ma bisogna stare attenti:<br />

basta, infatti, che il professore dia tutti<br />

trenta agli esami per avere il favore dei<br />

suoi studenti. Va bene in parte, quindi,<br />

la valutazione da parte dei ragazzi, ma<br />

al contempo bisognerebbe concedere ai<br />

Rettori alcuni strumenti legislativi (che<br />

oggi non hanno) per intervenire direttamente<br />

e magari anche drasticamente sul<br />

comportamento dei docenti non validi.<br />

Gli atenei hanno bisogno di essere aiutati,<br />

sempre nella loro autonomia e nella<br />

loro libertà. Proprio per questo motivo,<br />

tutta la classe politica, a prescindere dal<br />

colore d’appartenenza, dovrebbe sostenere<br />

l’università. Sono i politici, infatti,<br />

che devono impegnarsi a valorizzare,<br />

spingere e proteggere il loro territorio<br />

-di cui gli atenei sono espressione- nei<br />

luoghi deputati. E se non lo fa la classe<br />

politica, allora l’università rimane sola,<br />

specie alla luce dei sistemi di distribuzione<br />

delle risorse che ci sono nel nostro<br />

paese.


5<br />

Università e territorio<br />

Giovanni<br />

Latorre<br />

Rettore Università<br />

della Calabria<br />

Rotary Club<br />

Cosenza Nord<br />

É un momento storico di grande difficoltà<br />

e di profonde trasformazioni,<br />

quello che le Università italiane stanno<br />

vivendo.<br />

Nell’ultimo decennio si sono succeduti<br />

una serie di interventi normativi<br />

che hanno completamente trasformato<br />

il modello <strong>org</strong>anizzativo degli Atenei.<br />

Basti pensare alla legge 9 maggio<br />

1989, n°168 che, istituendo il Ministero<br />

dell’Università e della Ricerca scientifica,<br />

ha fornito gli strumenti per attuare<br />

l’autonomia delle Università, riconosciuto<br />

come principio dall’art. 33 della<br />

Costituzione. Ma, non meno importanti<br />

sono risultati la legge 24 dicembre<br />

537/93, che alle stesse Università ha<br />

attribuito l’autonomia <strong>org</strong>anizzativa<br />

e finanziaria; il decreto ministeriale 3<br />

novembre 1999, n° 509, che invece ha<br />

riformato l’offerta didattica degli atenei;<br />

il decreto ministeriale 270/2009,<br />

con il quale si è ulteriormente intervenuti<br />

sull’offerta didattica e, dunque,<br />

sull’autonomia delle Università; e la<br />

nota ministeriale n°160, che ha riguardato<br />

ancora l’offerta didattica, senza<br />

tuttavia che la materia sia stata disciplinata<br />

da un provvedimento completo<br />

e definitivo.<br />

Nessuno ha mai negato che fosse necessaria<br />

una riforma dell’Università e<br />

che i tanti problemi sul tappeto dovessero<br />

essere portati ad unitarietà di intenti<br />

e di soluzioni. Ma, di fatto, questo<br />

fondamentale obiettivo non è stato mai<br />

raggiunto. D’altra parte, sarebbe stato<br />

difficile immaginare un risultato diverso,<br />

come risultato dei continui cambiamenti<br />

introdotti nel sistema universitario,<br />

mentre era fin troppo agevole<br />

temere, come in effetti è stato, effetti<br />

negativi sia sulle questioni di fondo,<br />

che condizionano da tempo il funzionamento<br />

degli Atenei, sia relativamente<br />

alla preparazione degli studenti.<br />

In effetti, senza voler puntare il dito<br />

contro chicchessia, ma guardando unicamente,<br />

con spirito di servizio e senso<br />

di responsabilità, alle vicende di questi<br />

ultimi anni, i risultati ottenuti sono<br />

stati molto al di sotto delle aspettative.<br />

Di contro, l’Università italiana, nonostante<br />

qualche passo in avanti, è ancora<br />

troppo distante dagli standard qualitativi<br />

che invece caratterizzano gli Atenei<br />

nel resto d’Europa e nel mondo; né<br />

sembra in grado di imboccare strade<br />

diverse da quelle, purtroppo, incerte e<br />

precarie su cui si è mossa finora.<br />

Oggi, come noto, il futuro dell’Università<br />

italiana è legato ad un disegno<br />

di legge del Governo, in discussione<br />

presso la Commissione Pubblica Istruzione<br />

del Senato, che propone soluzioni<br />

riguardo alla governance, alla<br />

gestione e al reclutamento dei docenti<br />

nelle Università non da tutti condivise<br />

e su cui rimangono forti perplessità.<br />

L’auspicio è che questa riforma sia<br />

ampiamente condivisa sia dalle forze<br />

politiche, sia dal sistema universitario,<br />

al quale non può essere assegnato un<br />

ruolo secondario in questo importante<br />

passaggio politico e legislativo. Ma<br />

non è tutto.<br />

Se i contenuti del disegno di legge non<br />

autorizzano alcuna rassicurante valutazione,<br />

ancor più preoccupanti risultano<br />

gli effetti connessi alla stretta finanziaria<br />

cui il Governo ha sottoposto da alcuni<br />

anni il sistema universitario che, il<br />

prossimo anno, si vedrà addirittura ridurre<br />

le risorse di ben il 25%: un abbattimento<br />

del livello dei finanziamenti<br />

incompatibile non solo con qualunque<br />

proposito di riforma delle Università,<br />

ma foriero di conseguenze devastanti a<br />

partire dall’impossibilità di assicurare<br />

il pagamento degli stipendi.<br />

Tutto questo mentre l’Università, insieme<br />

alle attività tradizionali della<br />

didattica e della ricerca, è sollecitata<br />

a svolgere un ruolo molto importante<br />

anche riguardo ad una terza missione:<br />

il trasferimento delle conoscenze e<br />

dell’alta formazione al sistema produttivo.<br />

É evidente il contrasto tra la situazione<br />

di difficoltà e di incertezza prima<br />

richiamata, che ha già gravemente<br />

coinvolto decine di Atenei, molti dei<br />

quali sono sull’orlo del baratro finanziario,<br />

e questo nuovo, fondamentale<br />

impegno di cui il sistema universitario<br />

dovrebbe farsi carico; ciò, con ancora<br />

più efficacia e determinazione, nelle<br />

aree economicamente deboli del Paese,<br />

come la Calabria e, più in generale,<br />

il Mezzogiorno, destinati diversamente<br />

ad una prospettiva infausta e a vedere<br />

mortificate le aspettative di migliaia di<br />

giovani.<br />

Allo stesso tempo, risalta la necessità<br />

di evitare che un parte fondamentale<br />

del Paese, appunto le Università, venga<br />

risucchiata in un vortice senza uscita,<br />

mettendo in crisi tutto ciò che esse<br />

sono riuscite, nonostante tutto, ad assicurare<br />

sul piano della crescita e dello<br />

sviluppo scientifico, culturale, economico<br />

e sociale.


6<br />

Università e territorio<br />

Salvatore<br />

Berlingò<br />

Rettore<br />

Università per Stranieri<br />

“Dante Alighieri”<br />

Reggio Calabria<br />

Anni or sono, non molto dopo la caduta<br />

del muro di Berlino, in un saggio molto<br />

acuto di K. Lehnert, dal titolo allusivo<br />

“La Calabria a Berlino”, la nostra Regione<br />

è stata individuata come metafora/<br />

simbolo dell’Italia e dell’Europa. Ben a<br />

ragione; perché, secondo quanto affermato<br />

da un indimenticabile pensatore di<br />

questa terra, Domenico Farias, “il patrimonio<br />

culturale calabrese non è solo<br />

calabrese e spesso non è nativamente calabrese<br />

e rinvia ‘altrove’ per essere capito<br />

e apprezzato”.<br />

Di qui l’ambivalenza di una molteplice<br />

eccentricità, che può, per altro, rovesciarsi<br />

e trasformarsi in una feconda e plurima<br />

centralità. La Calabria è ancora e sempre<br />

marca di frontiera, con il peso delle chiusure,<br />

delle fratture, delle separatezze e<br />

degli scontri o conflitti che ciò può comportare;<br />

ma anche con la ricchezza degli<br />

scambi, delle interazioni, dei reciproci arricchimenti,<br />

delle sinergie di cui può fruire<br />

ogni posizione collocata al crocevia di<br />

più culture e civiltà. E ciò ha più fondati<br />

motivi per realizzarsi nel Mediterraneo,<br />

al centro del Mediterraneo, in seno ad<br />

un mare predisposto a cogliere nel medesimo<br />

ambito, lungo le proprie sponde,<br />

quelle tante alterità o diversità che ne<br />

rendono plurale e complessa l’identità,<br />

per sua natura propensa ad interloquire<br />

con l’universo, anzi col pluriverso, ad<br />

assecondare quel “bisogno di mondo”, in<br />

cui Fernand Braudel ravvisava la cifra<br />

utilizzata dagli europei per accedere alla<br />

navigazione d’alto mare e impadronirsi,<br />

così, di tutti e sette i pelaghi del pianeta.<br />

Il calabrese è portato a entrare in sintonia<br />

con questa posizione, perché essa<br />

presenta molte analogie con quella che<br />

gli è propria dal punto di vista socioesistenziale:partecipe<br />

di un’identità plurale<br />

frutto della sedimentazione di esperienze<br />

cumulatesi a strati lungo il corso<br />

della storia, ha in sé le potenzialità per<br />

battere in breccia ogni barriera, per far sì<br />

che i muri periferici, come già avvenuto<br />

a Berlino, si trasformino in crocevia<br />

aperti e vitali, dotati di enormi prospettive<br />

di rilancio, crescita e sviluppo. Contestualmente,<br />

il crinale su cui la Calabria<br />

insiste è anche l’orlo di una voragine in<br />

fondo alla quale potrebbe essere sospinta<br />

dalla sua marginalità e dall’incapacità<br />

della sua gente di uscire dalle strettoie di<br />

una “fera” (piuttosto che fiera!) selvatichezza<br />

e di un chiuso particolarismo<br />

o autarchismo. E sarebbe una tragedia<br />

nella tragedia, questa volta non solo per<br />

la Calabria, se il Mediterraneo, anziché<br />

trasformarsi, come agognato da La Pira,<br />

in un nuovo grande lago di Tiberiade,<br />

in una via d’acqua confluente nel “Porto<br />

d’Isaia”, segnasse irrevocabilmente,<br />

come pure è stato di recente paventato,<br />

uno spartiacque tra due mondi irrimediabilmente<br />

divaricati, a somiglianza di<br />

quanto avvenuto per il Rio grande tra le<br />

due Americhe.<br />

Credo di potermi fare interprete della<br />

diffusa consapevolezza del mondo universitario<br />

calabrese della necessità di doversi<br />

spendere perché ciò non accada. È<br />

risaputo, per altro, che tutte le istituzioni<br />

universitarie stanno vivendo una difficile<br />

congiuntura nel passaggio da uno<br />

status, in cui si assottigliano sempre più<br />

le rendite di posizione, ad un contesto in<br />

cui si addensano le sfide per un avvenire<br />

che potrebbe essere fascinoso, ma non<br />

sempre risulta ben delineato. Prima di<br />

chiedere, come non può non essere fatto,<br />

l’impreteribile sostegno del nuovo Governo<br />

regionale per questo fulcro indeclinabile<br />

dello sviluppo calabrese, ritengo<br />

di dovermi fare carico della critica spesso<br />

e da più parti rivolta alle Università per<br />

un’asserita persistente lontananza, non<br />

tanto fisica quanto culturale, dalle concrete<br />

esigenze che emergono dal nostro<br />

territorio o, per inverso, di dover mettere<br />

in conto il rimprovero di una prevalente<br />

cura per saperi prettamente strumentali,<br />

con una scarsa attenzione per i saperi<br />

volti ad apprezzare i beni relazionali o<br />

immateriali non competitivi. Potrei replicare<br />

ricordando anch’io come le Università<br />

calabresi, pur non potendo vantare<br />

un’età provetta, si siano piazzate ai primi<br />

posti del proprio segmento di afferenza,<br />

nel quadro di più d’una indagine a carattere<br />

nazionale, lasciandosi dietro Atenei<br />

di ben più datata tradizione. Ma non<br />

intendo, con ciò, sottrarmi al necessario<br />

riconoscimento di come possa legittimamente<br />

pretendersi dalle Università calabresi<br />

vieppiù impegno nella prosecuzione<br />

degli sforzi per il loro consolidamento,<br />

in un processo d’integrazione sistemica<br />

che, per un verso, sempre meglio<br />

equilibri e differenzi l’offerta formativa<br />

e, per altro verso, senza indulgere a ulteriori<br />

proliferazioni e duplicazioni, si apra<br />

alla collaborazione con altre sedi e istituzioni<br />

formative, per costruire una rete di<br />

servizi e di centri dislocati sul territorio,<br />

così da rendere sempre più vicina l’utenza<br />

studentesca alle fonti della didattica<br />

e della ricerca. Sarebbe pure il caso di<br />

insistere con il ricorso a strumenti tecnologici<br />

per la comunicazione a distanza e<br />

di puntare all’istituzione di centri di eccellenza,<br />

in cui davvero venga coltivato<br />

l’umanesimo mediterraneo auspicato da<br />

La Pira, e in cui giovani anche stranieri<br />

vengano attratti nella nostra Regione, per<br />

formarsi e qualificarsi senza tema di discriminazioni<br />

o di ulteriori “deportazioni”.<br />

Se non altro per il perseguimento di<br />

quest’ultimo obiettivo, ma non solo per<br />

questo, ritengo utile e doveroso ribadire<br />

che l’Università per Stranieri “Dante Alighieri”,<br />

la prima e unica Università per<br />

stranieri operante in tutto il Meridione<br />

d’Italia e le Isole, intende riproporre la<br />

sua specifica missione al servizio dell’intero<br />

sistema universitario calabrese, perché<br />

da questa peculiarità e, anzi, unicità,<br />

ne risultino potenziati il ruolo e la funzione,<br />

nel quadro delle relazioni reticolari<br />

con gli altri Atenei del Mezzogiorno<br />

d’Italia e del bacino del Mediterraneo.


7<br />

Eventi<br />

A Caserta il Centro Studi Etici per ricordare il governatore Federico Weber<br />

Socievole:“I nostri valori? Affidiamoci al filosofo del Rotary”<br />

La visita del Governatore rappresenta<br />

senza dubbio un momento fondamentale<br />

nella vita di un Rotary club:<br />

certifica la solidità dell’associazione,<br />

indirizza le attività locali lungo<br />

i binari proposti dal Distretto, ma<br />

soprattutto costituisce un insostituibile<br />

momento di Azione Interna per<br />

un sodalizio in continua evoluzione<br />

come la società di cui è portavoce.<br />

Accade spesso infatti che un messaggio<br />

sia tanto meglio recepito quanto<br />

più autorevole è la fonte, e chi meglio<br />

del Governatore può trasmettere<br />

ai soci più giovani il vero senso del<br />

messaggio rotariano o, perché no,<br />

aiutare i soci di lunga data a riscoprirlo<br />

e valorizzarlo? In questa prospettiva<br />

si colloca l’idea del Rotary<br />

Club Caserta Terra di Lavoro di ristampare,<br />

nel ventesimo anniversario<br />

della scomparsa di Federico Weber,<br />

uno degli interpreti migliori dello<br />

spirito rotariano, il volume che raccoglie<br />

le conversazioni da lui tenute<br />

in occasione della visita da Governatore<br />

ai club del Distretto. La raccolta<br />

intitolata “Il pensiero di Federico<br />

Weber” fu pubblicata per la prima<br />

volta nel 1991 a cura dell’Istituto<br />

Culturale Rotariano e grazie al contributo<br />

di un altro illustre rotariano<br />

di Caserta, il compianto Governatore<br />

Egidio Amato, che con grande<br />

passione curò la raccolta dei discorsi<br />

di Weber, filosofo e padre gesuita.<br />

Nella sua prefazione il Governatore<br />

Francesco Socievole sottolinea<br />

come “gli scritti del PDG Federico<br />

Weber risultano, a distanza di oltre<br />

vent’anni dalla sua morte, di grandissima<br />

attualità ed offrono una importante<br />

guida a tutti i rotariani dediti<br />

al servizio verso l’uomo e la propria<br />

comunità”.<br />

Lo stesso Socievole, contestualmente<br />

alla pubblicazione del volume, ha<br />

suggerito l’idea -prontamente raccolta<br />

da Giuseppe Vecchione, presidente<br />

del Rotary Club di Caserta- di<br />

fondare un Centro Studi alla memoria<br />

di Federico Weber, destinato ad<br />

affiancarsi nel Distretto alla “Fondazione<br />

Pasquale Pastore” che ricorda<br />

un altro illustre Governatore. E così<br />

è stato costituito a Caserta ad opera<br />

del Governatore, affiancato da Vecchione,<br />

dal Presidente Rotaract Vincenzo<br />

Iorio e da Marcellino Amato<br />

(coordinatore dell’iniziativa), il<br />

“Centro Studi Etici Federico Weber<br />

onlus”. L’Istituto -si legge nell’atto<br />

costitutivo- nasce dall’idea di sviluppare<br />

e mettere in pratica la filosofia<br />

di Padre Federico Weber al servizio<br />

della comunità, allo scopo di perseguire<br />

finalità di solidarietà sociale e<br />

arrecare benefici a persone svantaggiate<br />

a causa delle loro condizioni fisiche,<br />

psichiche, economiche, sociali<br />

e familiari. Tra i soci fondatori anche<br />

Aniello Montano, assistente del Governatore<br />

e docente universitario a<br />

Il Centro Studi Etici<br />

deve porsi<br />

come naturale riferimento<br />

per chiunque avverta<br />

come imperativo morale<br />

l’etica del dovere<br />

e della responsabilità,<br />

ossia per chiunque<br />

abbia il coraggio<br />

di denunciare<br />

le prevaricazioni<br />

che a qualsiasi livello<br />

offendono la dignità dell’uomo<br />

Salerno di Storia della Filosofia, il<br />

quale ha evidenziato come Weber,<br />

nato in Grecia da genitori di origine<br />

tedesca e poi vissuto in Francia e in<br />

Italia, rappresenti un chiaro esempio<br />

di quella “ibridazione culturale”<br />

che caratterizza oggi più che mai la<br />

società contemporanea. ”Il pensiero<br />

di Weber -ha ribadito Montano- è il<br />

frutto della sintesi di culture diverse,<br />

così come l’espressione più felice dei<br />

Rotary club è proprio l’unione delle<br />

diverse professionalità e dei vari<br />

contributi dei singoli soci”. Lo stesso<br />

Montano poi, in occasione del primo<br />

direttivo dell’Istituto, ha tracciato<br />

insieme con gli altri soci fondatori<br />

le linee guida del progetto: promuovere<br />

dibattiti e conferenze sul tema<br />

dell’etica, sensibilizzare la comunità<br />

al recupero dei valori più genuini e<br />

istituire borse di studio per studenti<br />

meritevoli.<br />

L’inizio dell’attività del Centro Studi<br />

è programmato per la seconda metà<br />

di ottobre con una conferenza che<br />

sarà <strong>org</strong>anizzata con ogni probabilità<br />

presso la facoltà di Lettere della<br />

Seconda Università di Napoli e che<br />

avrà come relatore d’eccezione Aldo<br />

Masullo, docente di Filosofia Morale<br />

presso l’Università di Napoli, e<br />

autore di numerose pubblicazioni sul<br />

tema dell’etica.<br />

“Il Centro Studi Etici -ha ribadito il<br />

Governatore Socievole- deve porsi<br />

come naturale riferimento per chiunque,<br />

rotariano e non, avverta come<br />

imperativo morale l’etica del dovere<br />

e della responsabilità, ossia per<br />

chiunque abbia il coraggio di denunciare<br />

le prevaricazioni che a qualsiasi<br />

livello offendono la dignità dell’uomo”.<br />

Francesco Santonastaso


8<br />

Forum di Reggio Calabria<br />

Pace e sviluppo navigano nel Mediterraneo<br />

Non più frontiera, il Mediterraneo riscopre<br />

la vocazione originaria di cerniera<br />

tra Oriente e Occidente. È stato questo<br />

il tema del forum “Mediterraneo: il<br />

mare che unisce” promosso dal nostro<br />

Distretto nell’aula magna della Facoltà<br />

di Architettura dell’Università degli<br />

Studi “Mediterranea”.<br />

In un contesto internazionale ancora<br />

inabissato nella crisi economica internazionale,<br />

urge l’esigenza di rispondere<br />

alle inquietudini del presente per impostare<br />

un futuro fatto di cooperazione e<br />

sviluppo.<br />

La solidarietà è d’altronde uno dei valori<br />

unitivi del Mediterraneo. Anche nei<br />

periodi più difficili della loro storia, i popoli<br />

intorno al mare -che ci piace immaginare,<br />

sulla scia di Platone, come “rane<br />

e formiche attorno ad uno stagno”- non<br />

hanno mai rinunciato al dialogo.<br />

Il Forum è stato pensato, ha sottolineato<br />

il governatore Francesco Socievole,<br />

proprio allo scopo di “rafforzare la convivenza<br />

pacifica e la crescita socio-economica<br />

nel Mediterraneo attraverso una<br />

nuova strategia di cooperazione fondata<br />

su un approccio multilaterale e di natura<br />

non esclusivamente economica”.<br />

Solo un mare di pace, che sia aperto agli<br />

scambi, e non alle armate, può favorire<br />

anche lo sviluppo e la crescita.<br />

Il Past RI Director Raffaele Pallotta<br />

d’Acquapendente ha illustrato un<br />

ampio ventaglio di tematiche politiche,<br />

sociali e culturali ed ha messo in risalto<br />

che “se non ci sarà pace nel Mediterraneo<br />

non ci sarà pace nel mondo.<br />

E’ necessario accettare la cultura delle<br />

differenze sociali”. I rapporti economici<br />

e “l’equilibrato sviluppo -ha aggiuntopossono<br />

aiutare a superare le conflittualità<br />

tra i Paesi ma occorre il coraggio del<br />

perdono per aprire più solide e durature<br />

prospettive di crescita civile e sociale”.<br />

Örsçelik Balkan, Past RI Director, ha<br />

avanzato la proposta di una “Mediterranean<br />

Peace Initiative”, che usufruirebbe<br />

di una rete internazionale già collaudata,<br />

capace ed esperta com’è quella del<br />

Rotary, mobilitando i soci e coinvolgendo<br />

i giovani al fine di “costruire ponti”<br />

con i volontari delle altre <strong>org</strong>anizzazioni<br />

della società civile e con i funzionari<br />

statali e pubblici del Mediterraneo.<br />

Gianni Jandolo, Coordinatore Regionale<br />

Rotary Foundation, ha ricordato<br />

il ruolo della Fondazione nel fornire il<br />

supporto necessario ai Rotariani per<br />

promuovere la pace attraverso il sostegno<br />

all’istruzione e la lotta alla povertà.<br />

È sempre attuale il richiamo alla forza<br />

unitiva del Mediterraneo, ha spiegato<br />

Deo Gratias Nkinahamira, Ambasciatore<br />

del dialogo fra i popoli e presidente<br />

di Africa Renaissance: “non c’è<br />

un mare che separa tre continenti, ma<br />

tre continenti che si affacciano su quel<br />

mare”. E’ possibile uno sviluppo sicuro,<br />

basti pensare -ha aggiunto Nkinahamira-<br />

che “la Terra può nutrire quaranta<br />

miliardi di persone. Siamo sei miliardi<br />

ed è alto il numero di individui che<br />

muoiono di fame”.<br />

Le guerre e gli scontri non hanno cancellato<br />

il naturale impulso all’incontro<br />

che contraddistingue l’homo mediterraneus.<br />

Gugliemo de’ Giovanni-Centelles,<br />

docente dell’Università “Suor Orsola<br />

Benincasa” di Napoli, insegna: “ogni<br />

qual volta si è fatto del Mediterraneo un<br />

mare di pace, sono prosperati anche i<br />

commerci, gli scambi, l’economia”. È il<br />

caso dell’Italia, che è stata “la nazione<br />

più ricca del mondo -almeno dal <strong>11</strong>00 al<br />

1650- quando ha saputo creare le condizioni<br />

necessarie alla prosperità”. Eppure<br />

l’Italia ha per troppo tempo “voltato<br />

le spalle al suo mare”.<br />

Se la dialettica implica un dialogo con<br />

l’altro, ricorda Gianluigi Khaled Biagioni<br />

Gazzoli, Segretario Generale della<br />

Unione Islamica in Occidente, essa è<br />

sempre proficua, foriera di conoscenze<br />

e di ricchezza. Il professore Francesco<br />

Forte, della “Sapienza” di Roma, si è<br />

soffermato su alcuni meccanismi del<br />

sistema di finanza islamica: dall’evoluzione<br />

storica delle strutture economiche<br />

del mondo musulmano ai fondi sovrani<br />

(speciali veicoli di investimento pubblici<br />

controllati direttamente dai governi).<br />

Paolo Beltrani ha messo in evidenza<br />

le possibilità di crescita e di sviluppo<br />

dei mercati della sponda sud del Mediterraneo.<br />

Giancarlo Nicola ha tratteggiato<br />

le caratteristiche dell’ecosistema<br />

mediterraneo e le problematiche attuali<br />

da affrontare attraverso l’educazione al<br />

rispetto per l’ambiente.<br />

Diego Minuti, caporedattore Ansa-<br />

Med, si è soffermato sulla funzione<br />

dei media (“il giornalista non deve mai<br />

far capire al lettore come la pensa sugli<br />

avvenimenti che descrive”), sulla<br />

mancanza di una classe giornalistica<br />

mediterranea, sulla necessità di saper<br />

leggere i fatti (“fino a sei mesi fa, alla<br />

Spagna, si perdonava tutto”). Salvatore<br />

Berlingò, Rettore dell’Università degli<br />

Studi “Dante Alighieri” di Reggio Calabria,<br />

ha sottolineato come un rinnovato<br />

slancio dell’Italia e del Mezzogiorno<br />

verso il Mediterraneo -traiettoria certamente<br />

non antitetica rispetto a quella<br />

europeista- debba partire proprio dalla<br />

cultura e dalle Università. Invito raccolto<br />

dal Pro-rettore della stessa Università<br />

per Stranieri, Massimiliano Ferrara,<br />

che ha portato avanti -anche attraverso<br />

la partecipazione diretta ai progetti internazionali<br />

dell’Unesco, e ultimamente<br />

tramite l’istituzione di un Centro di<br />

Ricerca per le Relazioni mediterraneel’idea<br />

della imprescindibilità di un dialogo<br />

costante per un’economia di pace.<br />

Il Forum di Reggio, che si è svolto nella<br />

dimensione dei più alti valori etici, ideali<br />

e culturali del nostro mondo rotariano,<br />

si è concluso con l’emozionante manifestazione<br />

dei gemellaggi tra i Club Valle<br />

Caudina e Beirut, Santa Severina e<br />

Istanbul, Napoli Flegreo e Tunisi, Caserta<br />

Terra di Lavoro e Messina. “Il<br />

gemellaggio non è soltanto un ponte di<br />

solidarietà e di amicizia tra i Club, ma<br />

-ha sottolineato Socievole- rappresenta<br />

una insostituibile occasione per la promozione<br />

della cultura della solidarietà”.


“Oggi è già passato, adesso guardiamo al<br />

futuro”: afferma il PDG Vito Rosano al<br />

meeting del RYLA (Rotary Youth Leadership<br />

Awards) su “Etica, leadership e<br />

meritocrazia per una nuova classe dirigente”<br />

promosso dal governatore Francesco<br />

Socievole all’Università della<br />

Calabria. Vito Rosano introduce i lavori<br />

ed invita i giovani a riflettere su come<br />

è possibile trovare una coincidenza tra<br />

l’etica della responsabilità e l’etica della<br />

convinzione. Il messaggio di fondo è che<br />

ai nostri tempi la leadership rischia di essere<br />

una meta senza ideale. Perseguire<br />

una leadership etica sarà possibile se<br />

l’obiettivo dei giovani sarà di essere<br />

paghi di aver realizzato qualcosa<br />

che va a completo beneficio altrui,<br />

senza alcun ritorno personale.<br />

La ricerca del sapere è un<br />

momento etico che porta avanti<br />

sulla strada della verità, lasciando<br />

idealmente lo stato dell’oggi<br />

per quello del domani.<br />

“La meritocrazia è un problema<br />

contemporaneo -afferma<br />

la professoressa della Facoltà di<br />

Ingegneria dell’Università calabrese<br />

Antonella Reitano- una<br />

risorsa su cui una società che vuole investire<br />

sui giovani deve necessariamente<br />

puntare. “Virtus duce comite fortuna”<br />

(Cicero dixit). La mancanza di meritocrazia<br />

fa si che le nuove classi dirigenti<br />

siano spesso composte da persone<br />

poco meritevoli a discapito di giovani<br />

elementi capaci”. Esemplare l’incontro<br />

con il rotariano nonché vice presidente<br />

dei giovani imprenditori della Confindustria<br />

Florindo Rubbettino, che guida,<br />

con carisma e leadership etica, una fiorente<br />

industria editoriale, proseguendo il<br />

lavoro paterno secondo i principi rotariani<br />

e combattendo in prima linea contro<br />

le mafie. Da giovane ricorda ad altri<br />

giovani che la cultura, “più incendiaria<br />

delle molotov”, è la più potente arma<br />

contro il clientelismo ed il familismo<br />

amorale che attanaglia i nostri giorni.<br />

La riflessione approfondisce i problemi<br />

del territorio con l’esempio di un professionista<br />

che colma i vuoti istituzionali<br />

lavorando per la valorizzazione delle ricchezze<br />

storiche e ambientali.<br />

“Beni culturali è lavoro” è l’idea<br />

dell’archeologo Paolo Gallo, leader della<br />

fondazione Brettion Onlus. I beni culturali<br />

sono fonte di lavoro e crescita: un<br />

binomio su cui le amministrazioni locali<br />

e nazionali devono puntare con saggezza.<br />

Compito dei giovani è proporre un<br />

nuovo modello di leadership votata<br />

allo sviluppo dell’industria culturale,<br />

all’avanguardia nella comunicazione,<br />

attenta alle esigenze della formazione,<br />

promotrice di una progettualità valida,<br />

reale e consapevole degli strumenti legislativi<br />

che non sono sfruttati al meglio.<br />

Il Rotary 2100, scegliendo di fondare<br />

nuovi club rotaract su base universitaria<br />

sottolinea il ruolo giocato dall’Università<br />

a tutela della ricerca e della validità scientifica<br />

ed etica dei percorsi formativi.<br />

Dunque un‘economia che non è soltanto<br />

azione economica razionale, ma azione<br />

eticamente orientata. E’ possibile<br />

nell’epoca della globalizzazione Il matrimonio<br />

tra etica ed economia? Il premio<br />

Nobel Amartya Sen ci direbbe di progettare<br />

uno sviluppo che tiene conto di<br />

una dimensione morale. Il migliore dei<br />

mondi possibili supera la finanza classica<br />

e si avvia verso una finanza etica.<br />

Non un’utopia, ma principio concretizzato<br />

nella Banca Etica che utilizza il<br />

denaro come mezzo e non come scopo,<br />

conciliando il guadagno economico<br />

con quello morale. E’ questo che la rotariana<br />

e docente dell’Università Magna<br />

9<br />

Eventi<br />

Al Ryla di Cosenza con Socievole, Rosano, Reitano, Rubbettino, Trotta, Caligiuri, Gallo<br />

Paure dei giovani? No, sono leader<br />

Grecia di Catanzaro Annarita Trotta<br />

magistralmente definisce “il coraggio<br />

del dovere”. Dovere dei giovani e degli<br />

imprenditori, principali artefici del cambiamento,<br />

e dovere della politica rendersi<br />

sostegno attivo di queste classi sociali,<br />

conclude il professore dell’università<br />

calabrese Mario Caligiuri.<br />

A completamento di un percorso ryliano<br />

di indubbia efficacia e grande successo<br />

la visita alla redazione della Gazzetta del<br />

Sud e la preziosa testimonianza del caposervizio<br />

Arcangelo Badolati, espressione<br />

di un’etica come punto di forza,<br />

unica deontologia che permette di esercitare<br />

in piena libertà una professione ai<br />

massimi livelli. Essere leader<br />

vuol dire seguire i propri percorsi<br />

professionali con autonomia<br />

di pensiero senza mai<br />

scendere a compromessi.<br />

Poi c’è la leadership di chi<br />

osserva da lontano, ascolta la<br />

nostra voce e spalla a spalla<br />

combatte al nostro fianco.<br />

Compagni di viaggio, come<br />

il governatore Francesco<br />

Socievole, che ha placato le<br />

nostre paure con un saggio<br />

consiglio: credere nei nostri valori. Credere<br />

davvero che la meritocrazia possa<br />

aprirci una strada. Noi dobbiamo essere<br />

convinti della necessità di invertire le<br />

tendenze. La mentalità deve cambiare,<br />

perché i corruttori esistono laddove esistono<br />

i corrotti. Non c’è dubbio che sono i<br />

giovani il terreno fertile del cambiamento.<br />

La strada da seguire è andare avanti a<br />

testa alta, con lungimiranza e consapevolezza:<br />

lavorare duramente paga sempre.<br />

Lasciamo le aule del campus universitario<br />

dell’Unical Rende con la carica di chi<br />

trova o ritrova la motivazione che è facile<br />

smarrire in un percorso formativo lungo<br />

e facile preda delle distrazioni. Con una<br />

nuova energia, che motiva all’azione ed<br />

alla concretezza, con desiderio di trasformare<br />

il sapere in “saper fare”. Perché è<br />

questa la caratteristica essenziale di un<br />

leader.<br />

Antonella Russo


10<br />

Eventi<br />

I nuovi italiani sono gli emigranti. Il Rotary li aiuta<br />

Quando l’immigrazione non è solo<br />

un problema da affrontare come una<br />

piaga sociale o contrastare con mezzi<br />

repressivi, può essere anche un valore<br />

aggiunto per un Paese come l’Italia<br />

che si affaccia ormai da anni alla<br />

globalizzazione nel commercio, nelle<br />

tecnologie e nella vita di tutti i giorni.<br />

Questo il senso del convegno “Nuovi<br />

italiani. Possiamo aiutarli?” <strong>org</strong>anizzato<br />

a Rende, in provincia di Cosenza,<br />

dall’Inner Wheel Club, presieduto da<br />

Rosa Pugliese, al quale ha partecipato<br />

il governatore del Distretto 2100,<br />

Francesco Socievole. Ha moderato<br />

l’incontro la docente universitaria<br />

Delly Fabiano, delegata distrettuale<br />

per l’alfabetizzazione dei nuovi immigrati.<br />

Rosa Pugliese, nell’introdurre<br />

i lavori, ha affermato: “Dobbiamo<br />

partire dal presupposto che l’Italia è<br />

terra di culture stratificate che hanno<br />

prodotto valori. In tale contesto, chi<br />

arriva crea dinamicità e passione. Da<br />

questo punto di vista il Rotary ha prodotto<br />

un lavoro di utilità sociale nel<br />

mettere l’individuo in grado di far da<br />

sé nel mare magnum della burocrazia<br />

italiana”.<br />

La professoressa Fabiano ha presentato<br />

l’handbook “i nuovi italiani”, per<br />

ora solo in lingua italiana, ma per il<br />

quale, visto l’interesse che ha suscitato,<br />

è prevista la traduzione in altre lingue.<br />

“Come delegata del Rotary -ha<br />

aggiunto- ho cercato di capire cosa<br />

vuol dire, nel villaggio globale, alfabetizzare.<br />

La sfida che si gioca oggi,<br />

a livello europeo e non solo, è individuare<br />

possibili strategie che riescano<br />

a dare risposte concrete a quegli immigrati<br />

che sfuggono da conflitti, dittature<br />

o da fame e carestie. Gli stati<br />

democratici non possono limitarsi alla<br />

prima accoglienza ma devono riuscire<br />

ad individuare le possibili politiche<br />

d’integrazione che favoriscano lo sviluppo<br />

economico europeo, consapevoli<br />

come siamo che questo approccio<br />

aiuti non solo la coesione sociale<br />

ma soprattutto lo sviluppo economico.<br />

In questa Europa che invecchia<br />

la presenza degli immigrati è non<br />

solo probabile ma anche necessaria.<br />

Dobbiamo pensare al migrante come<br />

ad “agente di innovazione”, abbandonando<br />

le inutili differenze date dal<br />

colore della pelle o dalla provenienza<br />

geografica”.<br />

Nel corso dei lavori si è sviluppato un<br />

interessante dibattito al quale hanno<br />

partecipato, tra gli altri, l’on. Sandro<br />

Principe, l’on. Déo Gratias Nkinahamira,<br />

il questore Giovanni Bartolomeo<br />

Scifo e il prefetto di Cosenza<br />

Antonio Reppucci. I lavori sono stati<br />

conclusi dal governatore Francesco<br />

Socievole il quale ha evidenziato “la<br />

necessità di favorire l’integrazione<br />

degli emigranti, la pubblicazione che<br />

abbiamo affidato ai rappresentanti<br />

istituzionali delle nostre comunità<br />

meridionali -ha concluso- rappresenta<br />

un utile strumento per una più solida e<br />

civile convivenza”.<br />

Il Distretto si è arricchito di un’altra stella: Cosenza Telesio<br />

La ruota del Rotary si è arricchita di un<br />

nuovo ingranaggio. Accade nel centro<br />

storico di Cosenza, all’ombra della<br />

statua che ricorda il grande filosofo<br />

del 1500 Bernardino Telesio al quale<br />

è intitolato il nuovo Rotary. Francesco<br />

Romano, presidente del Rotary Club<br />

Cosenza Telesio, ha ricordato come<br />

“il club nasca in una città dalle grandi<br />

tradizioni rotariane che, sicuramente,<br />

saranno esempio e stimolo per l’attività<br />

del giovane Rotary”. Svoltasi nello<br />

splendido scenario del Salone degli<br />

Specchi della Provincia di Cosenza, la<br />

cerimonia per la consegna della Charta<br />

Costitutiva del Club ha visto la partecipazione<br />

del presidente dell’Amministrazione<br />

Provinciale, Mario Oliverio,<br />

del governatore Francesco Socievole,<br />

del PDG Coriolano Martirano, del<br />

governatore designato Pietro Niccoli,<br />

di diverse autorità rotariane e di moltissimi<br />

rotariani tra i quali, numerosissimi,<br />

i soci del Rotary Cosenza club padrino.<br />

Il governatore Socievole, nel suo intervento,<br />

ha evidenziato l’importanza della<br />

espansione del Rotary nel Distretto, che<br />

quest’anno ha visto la gemmazione di<br />

altri tre club -quello di Cosenza Telesio<br />

è il n. 79- con un aumento complessivo<br />

dell’effettivo dovuto non solo ai nuovi<br />

club. Ha quindi evidenziato l’attività<br />

svolta a favore del territorio, ricordando<br />

i progetti attuati a favore della popolazione<br />

disagiata e anche nei paesi in via<br />

di sviluppo. Il nuovo Club è formato da:<br />

Francesco Romano (presidente), Stanislao<br />

Amato (vice presidente), Mario<br />

Stella (segretario), Donatella Mazzei<br />

(tesoriere), Rossella Barberio (prefetto),<br />

Maria Cristina Parise (presidente eletto).<br />

Consiglieri: Michele Falco, Davide<br />

Garritano, Francesca Greco, Umberto<br />

Greco, Carlo Zanolini. Soci:<br />

Aragona Amedeo, Rocco Carricato,<br />

Leopoldo Conforti, Deogratias Nkinahamira,<br />

Giuliana Giannice, Franco<br />

Greco, Claudio Locco, Domenico<br />

Miraglia, Gianluca Perna, Roberto<br />

Perri, Alessandro Renzelli, Gabriele<br />

Renzulli, Danila Vitale, Luigi Ziccarelli.<br />

Roberto Barbarossa


Cellulari-guida per ciechi ideati dal rotariano Mario Petraglia<br />

Salerno Una voce per vedere<br />

Cellulari-guida per ciechi: il Rotary<br />

Club Salerno, d’intesa con l’Unione<br />

Italiana Ciechi, ha presentato, nella<br />

Sala del Gonfalone del Comune, il<br />

progetto “Una voce per vedere”. E<br />

intervenuto il governatore Francesco<br />

Socievole. Si tratta di un progetto<br />

di grande valore sociale che consiste<br />

nell’assegnare, in particolare<br />

agli ipovedenti, una specie di cellulare<br />

che attraverso un sistema satellitare<br />

centralizzato consente di localizzare<br />

il portatore in qualunque posto esso si<br />

trovi fornendogli aiuto e assistenza. In<br />

quella stessa occasione sono stati consegnati<br />

ai presidenti dell’Unione Ciechi<br />

regionale e provinciale i primi dieci<br />

apparecchi, il cui uso risulta di estrema<br />

semplicità. Tramite questo strumento,<br />

l’ipovedente, in caso di chiamata, viene<br />

individuato sulla mappa topografica<br />

della città e opportunamente seguito e<br />

consigliato sul percorso da effettuare<br />

e sugli ostacoli da evitare. Il progetto,<br />

candidato al premio Rotary International<br />

“Best Cooperative Projects<br />

<strong>11</strong><br />

Eventi<br />

Award”, è stato ideato dal rotariano<br />

nonché grande esperto dell’Area<br />

Manager Ricerca e Sviluppo della<br />

Rotospeed Multimedia Mario Petraglia<br />

ed è destinato ad avere ulteriori<br />

interessanti applicazioni in<br />

quanto lo strumento consente anche<br />

di intrattenere il portatore nel suo<br />

tempo libero, fornendogli informazioni<br />

di attualità e notizie. I rappresentanti<br />

dell’Unione Ciechi hanno<br />

espresso al presidente del Rotary Club<br />

Salerno Rosalia Galano il loro grato<br />

apprezzamento per l’iniziativa assicurando<br />

la più ampia collaborazione per<br />

la sua concreta e più estesa attuazione.<br />

Vittorio Salemme<br />

Rossano all’avanguardia nella comunità scientifica nazionale<br />

Le nuove frontiere della terapia oncologica<br />

sono state illustrate in un incontro<br />

promosso dal Rotary Rossano “Bisantium”<br />

di cui è presidente Ernesto De<br />

Russis. Relatore il direttore U.O. di oncolgia<br />

dell’ospedale di Rossano Franco<br />

Iuliano. E’ intervenuto anche il sindaco<br />

Franco Filareto. L’iniziativa si lega alla<br />

ricerca sulle abitudini alimentari degli<br />

studenti delle scuole superiori, condotta<br />

dai giovani soci del locale Interact club<br />

”Francesco Farina”. Il presidio oncologico<br />

di Rossano -ha affermato il prof.<br />

Iuliano- si pone all’avanguardia nella<br />

comunità scientifica nazionale ed internazionale<br />

nella sperimentazione di cure<br />

contro una malattia che rappresenta ben<br />

un terzo delle leucemie dell’età adulta e<br />

fino a dieci anni fa era considerata letale<br />

in assenza di trapianto del midollo osseo,<br />

con minime garanzie di sopravvivenza a<br />

cinque anni. L’èquipe di Iuliano ha portato<br />

a termine con successo la cura di un<br />

paziente affetto dal raro Morbo di Castleman,<br />

malattia di cui la letteratura medica<br />

internazionale ha segnalato ad oggi<br />

circa 400 casi dalla scoperta avvenuta nel<br />

1954. Il paziente curato a Rossano è stato<br />

il primo caso clinico a livello mondiale<br />

trattato con questa nuova terapia, che usa<br />

una combinazione di farmaci in maniera<br />

innovativa e personalizzata. Nel dibattito<br />

sono intervenuti Cesare Quadro, Antonello<br />

Graziano, Francesco Iuliano,<br />

Amerigo Minnicelli.<br />

Bioetica e indagine di quartiere a Catanzaro<br />

Due argomenti, apparentemente<br />

diversi ma strettamente collegati<br />

tra loro, iscussi dal Rotary Club<br />

Catanzaro 1951, di cui è presidente<br />

Domenico Pecoraro. La docente<br />

universitaria Elisabetta De Septis<br />

ha parlato del “Testamento biologico<br />

ed eutanasia in bioetica e diritto” ed<br />

ha affrontato i rapporti tra Bioetica e<br />

Biodiritto, due discipline di recente<br />

istituzione che interessano da vicino<br />

il vivere quotidiano e ne indicano<br />

applicabilità e confini etico-giuridici,<br />

poi si è soffermata sul delicato<br />

problema dell’eutanasia. Nel dibattito<br />

sono intervenuti Luigi Paternostro,<br />

Mauro Richichi e Mario Alberto<br />

Ruffo.<br />

Mario Cortese, ha invece illustrato<br />

i risultati dell’indagine socioeconomica<br />

condotta nel quartiere<br />

Siano dal Rotary Club Catanzaro<br />

1951 con la collaborazione della<br />

Banca d’Italia e del Comune. Scarse<br />

appaiono le prestazioni sanitarie ed<br />

assistenziali, assenti in oltre il 60%<br />

dei casi. Come rimediare? E’ quanto<br />

si propone di realizzare il progetto del<br />

Rotary nella sua seconda fase a partire<br />

dalla realizzazione di un centro diurno<br />

come luogo di socializzazione, di cui il<br />

70% degli intervistati ha dichiarato di<br />

avvertirne la necessità.


12<br />

Eventi<br />

Il fiume Sarno sarà salvato dai giovani<br />

Grazie al progetto “Fiume Sarno” messo<br />

in campo da: Rotary International –<br />

Distretto 2100, Rotary Foundation, RC<br />

Scafati–Angri Realvalle, RC Castellammare<br />

di Stabia, RC Nocera Inferiore–<br />

Sarno, RC Pompei–Oplonti–Vesuvio<br />

Est, RC Pompei Sud, gli studenti del territorio<br />

idrografico del fiume, hanno, già<br />

dallo scorso anno, seguito ed approfondito<br />

le problematiche di inquinamento<br />

del Sarno.<br />

L’iniziativa nasce dalla sfida che il Rotary<br />

ha voluto lanciare con l’obiettivo<br />

ambizioso di creare nelle coscienze delle<br />

Autorità locali e dei cittadini che vivono<br />

nel Territorio la consapevolezza che,<br />

terminato l’intervento di emergenza,<br />

occorre gestire la quotidianità in modo<br />

costruttivo ed efficace ed impedire che<br />

riprendano gli scarichi abusivi e la vandalizzazione<br />

degli impianti. A conclusione<br />

del percorso annuale presso il Liceo<br />

Scientifico Severi di Castellammare di<br />

Stabia (Na) è stata allestita una mostra<br />

dei lavori delle scuole coinvolte. I lavori<br />

degli studenti sono stati esaminati dai<br />

docenti universitari Carmine Gambardella,<br />

Nicola Pasquino e Giovanna Riitano.<br />

Grande soddisfazione per i risultati<br />

raggiunti da parte della coordinatrice<br />

del Progetto Brunella Battipaglia, presidente<br />

RC Scafati-Angri Realvalle, dai<br />

coordinatori della manifestazione: Carla<br />

Aramo, Egidio Di Lorenzo e Giulia Di<br />

Lorenzo, da Vincenzo Gaeta presidente<br />

RC Castellammare di Stabia, Marcella<br />

Sannoner preside Liceo Scientifico “Severi”,<br />

Leonzio Borea direttore dell’Ufficio<br />

Nazionale per il Servizio Civile,<br />

notevoli interventi.<br />

“Il Fiume Sarno e la sua Valle sono da<br />

anni al centro della nostra attenzione –ha<br />

affermato il Commissario Governativo<br />

Emergenza Fiume Sarno Roberto<br />

Jucci-. Tanti sono gli interventi portati a<br />

termine per far ritornare al suo splendore<br />

questo antico territorio, come le reti fognarie,<br />

i collettori, i depuratori, il dragaggio<br />

del fiume con la sistemazione idraulica,<br />

ma altri devono essere completati.<br />

Iniziative come questa del Rotary sono<br />

importanti perché fanno sì che i cittadini<br />

siano sempre vigili e vicini al loro fiume,<br />

dimostrando che il nostro lavoro volto<br />

non solo agli aspetti tecnici, ma anche a<br />

quelli di recupero culturale e storico del<br />

Sarno, sono andati a buon fine.”<br />

Nel suo intervento conclusivo il governatore<br />

Francesco Socievole ha evidenziato<br />

quanto i messaggi di legalità sociale<br />

e ambientale siano importanti per le giovani<br />

generazioni, che grazie ad iniziative<br />

rotariane costanti nel tempo, diventano<br />

partecipi del loro futuro tutelandolo attraverso<br />

la salvaguardia ambientale. “Educare<br />

i giovani ad amare la propria terra è<br />

un progetto notevole, che noi rotariani in<br />

questo territorio stiamo portando avanti<br />

con risultati davvero lodevoli sia per<br />

quanto riguarda l’adesione delle scuole e<br />

dei giovani, sia per l’attenzione dei media<br />

e dei cittadini verso lo stesso”. Per<br />

Socievole “la filosofia del Rotary è volta<br />

all’altruismo alla solidarietà, al rispetto<br />

delle regole, l’inquinamento invece non<br />

è altro che figlio dell’egoismo umano e<br />

in quanto tale va combattuto con costanza<br />

e fermezza, come da tempo facciamo<br />

noi rotariani. Di fatto con questa iniziativa<br />

il Rotary intende proporsi come punto<br />

di riferimento del post-disinquinamento,<br />

potendo mettere a disposizione della cittadinanza<br />

i suoi esperti universitari e le<br />

sue risorse umane e materiali”.<br />

Una tre giorni, quella proposta a fine<br />

aprile dal Rotary, quindi, all’insegna<br />

della tutela ambientale, conclusasi con<br />

la premiazione delle scuole e l’appuntamento<br />

al prossimo anno per continuare<br />

ad avere i riflettori puntati su un fiume<br />

che in futuro si spera non sia più considerato<br />

il più inquinato d’Europa.<br />

Lucia de Cristofaro<br />

Torre del Greco Acqua, un bene prezioso<br />

Rotariani e interactiani di Torre<br />

del Greco hanno svolto, con la<br />

collaborazione degli studenti,<br />

un importante programma sul<br />

tema “l’acqua un bene prezioso”.<br />

All’incontro, <strong>org</strong>anizzato a<br />

conclusione di un proficuo lavoro<br />

didattico, hanno partecipato duecento<br />

ragazzi, dieci professori e due<br />

presidi. I ragazzi dell’Interact hanno<br />

preparato i questionari per le scuole<br />

(360 risposte, relative ad altrettanti<br />

nuclei familiari) e ne hanno seguito la<br />

realizzazione. Alcune stime indicano<br />

che nei prossimi anni l’acqua avrà un<br />

giro d’affari del valore di centinaia di<br />

miliardi di euro. Questa tendenza è<br />

legata soprattutto alla privatizzazione<br />

della distribuzione dell’acqua che, in<br />

particolare in Europa, sta diventando<br />

normalità. E questo può portare a<br />

trasformare un bene che dovrebbe<br />

essere alla portata di tutti, in un<br />

prodotto che potrebbe diventare un<br />

importante elemento di trattative<br />

economiche del futuro molto vicino.


A Salerno l’anatroccolo non è stonato<br />

13<br />

Eventi<br />

Anche quest’anno il Rotary Salerno Est<br />

ha creduto nella musica. E nella musicoterapia.<br />

Il percorso è nato lo scorso anno<br />

sotto la presidenza di Antonio Brando,<br />

che ne è stato il promotore, ed alla<br />

luce dei risultati raggiunti e delle forti<br />

richieste, si è rinnovato in questi mesi<br />

con il presidente Carmine Pirofalo e<br />

la responsabile del progetto “Sette note<br />

di benessere”, Leda Badolati. In questa<br />

seconda edizione hanno fornito la<br />

loro collaborazione anche i club Inner<br />

Wheel Salerno ed Inner Wheel Salerno<br />

Est, rispettivamente presieduti da Luisa<br />

Pellegrino Marinato e Amelia Noschese.<br />

Pirofalo, Pellegrino Marinato e<br />

Noschese hanno messo in risalto il valore<br />

umano e sociale della manifestazione<br />

che fa parte del grande disegno di solidarietà<br />

che anima le iniziative rotariane.<br />

Nel dicembre scorso, grazie al prezioso<br />

lavoro svolto da Alfonso Pellegrino ed<br />

Ernesto Levi del Rotary Salerno Est,<br />

venne <strong>org</strong>anizzata, al Circolo Canottieri<br />

Irno, una spettacolare manifestazione<br />

con The Gospel Experience per contribuire<br />

a tenere concretamente in piedi<br />

il progetto della musicoterapia. Dunque<br />

una grande iniziativa che parte da lontano.<br />

All’Istituto S. Teresa del Bambino<br />

Gesù di Salerno si sono svolti per quasi<br />

sette mesi incontri settimanali durante<br />

i quali 14 bambini, affetti da patologie<br />

di diverso tipo hanno comunicato, lavorato,<br />

utilizzato la musica al fine di migliorare<br />

il loro sviluppo individuale e<br />

potenziare le loro capacità emozionali e<br />

comunicative.I laboratori sono stati diretti<br />

dalla dottoressa Carolina Carpentieri,<br />

direttrice di SCISAR Scuola di<br />

Formazione in Musicoterapia..All’evento<br />

di chiusura sono intervenuti, oltre ai<br />

presidenti del Rotary Salerno Est e dei<br />

due club Inner Wheel, il governatore designato<br />

Marcello Fasano e il questore<br />

di Salerno Vincenzo Roca che ha messo<br />

in risalto il ruolo di grande sensibilità e<br />

partecipazione della Polizia alle iniziatine<br />

sociali delle nostre comunità. I piccoli<br />

allievi, che hanno portato in scena<br />

una favola sonora in stile new age dal<br />

titolo “L’anatroccolo stonato”, accompagnati<br />

da alcuni allievi della Scisar,<br />

hanno dimostrato che con l’impegno e<br />

l’entusiasmo si possono ottenere risultati<br />

concreti e socialmente rilevanti.La responsabile<br />

del progetto, Leda Badolati,<br />

ha messo in risalto che “ancora una volta<br />

ha vinto quella linea di congiunzione tra<br />

i giovanissimi e la musica. Ed il Rotary<br />

Salerno Est ha continuato a crederci<br />

perché la richiesta è partita dai ragazzi<br />

e dalle famiglie che lo scorso anno avevano<br />

partecipato all’iniziativa. Il suono,<br />

inteso come energia, sviluppa nuove capacità<br />

espressive, aumenta la fiducia in<br />

se stessi e favorisce la relazione con gli<br />

altri ma, soprattutto, potenzia la capacità<br />

di emozionarsi”. Uno degli scopi del laboratorio<br />

di musicoterapia, condotto con<br />

scrupolo e professionalità da Carpentieri,<br />

è proprio quello di “migliorare la<br />

comunicazione dei soggetti con disagio<br />

psicofisico e/o psicosociale e attraverso<br />

la Relazione Sonora favorire il contatto<br />

con le emozioni e il prolungarsi-intensificarsi<br />

dei tempi di attenzione ed espressione”.<br />

Premio Magna Grecia<br />

Rinnovate le cariche del Premio Internazionale<br />

Colonie Magna Grecia “Arialdo<br />

Tarsitano” per il triennio 2010-2013 nel<br />

corso dell’assemblea straordinaria dei<br />

delegati tenutasi a Battipaglia lo scorso<br />

<strong>11</strong> aprile. Questi gli eletti: Gianfranco<br />

Camisa (presidente), Benedetto Giamporcaro<br />

(segretario), Mario Antonini<br />

(tesoriere), Mario Mello (coordinatore<br />

del comitato scientifico). Quella di<br />

quest’anno sarà la trentesima edizione<br />

che sarà <strong>org</strong>anizzata dal Rotary Club Taranto<br />

Magna Grecia e che si svolgerà a<br />

Taranto dal 22 al 24 ottobre.<br />

Soverato<br />

“Le procedure esecutive in danno delle<br />

pubbliche amministrazioni”: questo il<br />

tema della conferenza tenuta dall’avvocato<br />

Aleardo Zangari Del Prato,<br />

giudice onorario delle esecuzioni presso<br />

la Sezione di Chiaravalle Centrale del<br />

Tribunale di Catanzaro. L’argomento, di<br />

grande attualità, è stato ampiamente affrontato<br />

sotto gli aspetti giuridici, sociali<br />

e culturali. Ampia la discussione sulle<br />

disposizioni che interessano gli aspetti<br />

civili e amministrativi. L’iniziativa è<br />

stata del Rotary Club di cui è presidente<br />

Gianfranco Caminiti.<br />

Reggio Calabria Nord<br />

Il rischio sismico discusso dal Rotary di<br />

Reggio Calabria Nord. Antonio Carcò ha<br />

sottolineato “l’importanza di mantenere<br />

viva la cultura della prevenzione”. Di rilievo<br />

gli interventi dei docenti Vincenzo<br />

Pizzonia, Adolfo Santini, Giovanni Falsone,<br />

Riccardo Rasà, Giancarlo Neri,<br />

Gianluca Valensise, Giuseppe Arena. Il<br />

club reggino è impegnato al rafforzamento<br />

del processo d’integrazione fra le varie<br />

competenze scientifiche che a Reggio e<br />

Messina vede impegnati il mondo universitario<br />

e l’Istituto Nazionale di Geofisica e<br />

Vulcanologia.


14<br />

Gruppi di Studio<br />

“Grazie al Rotary abbiamo vissuto un mese di emozioni”<br />

Uno dei programmi più noti e gratificanti della Rotary Foundation è costituito dai gruppi di studio “Group Study Exchange” o,<br />

più brevemente, “GSE”, che dal 1965 ad oggi hanno interessato circa quarantamila giovani. Spesso questi incontri si trasformano<br />

in amicizie stabili e sono occasioni per pensare ad iniziative Rotariane anche di carattere umanitario. “In questo spirito<br />

di alti valori rotariani, ho ritenuto opportuno -ha affermato il governatore Francesco Socievole- di far vivere negli Stati Uniti<br />

d’America, ad alcuni giovani professionisti scelti da un’apposita commissione distrettuale che ha affidato il ruolo di team leader<br />

a Vittorio Ventura, una indimenticabile esperienza umana e culturale”. Queste le loro testimonianze.<br />

L’esperienza del GSE ha costituito un’opportunità di conoscenza degli Stati Uniti, in tutti gli aspetti. Vivere per un mese nelle case<br />

dei rotariani locali, partecipare alle riunioni dei club, conoscere differenti aspetti della vita economica, sociale, politica, culturale<br />

della Pennsylvania, nella vera provincia americana, ci ha permesso di entrare nel vero “american style of life”. Io sono stato molto,<br />

e positivamente, colpito dal modo di intendere e vivere il Rotary, poco formale e molto pragmatico, proteso a sviluppare e attuare<br />

progetti locali e internazionali, raccogliendo fondi in ogni occasione e con svariate modalità, anche sfruttando un sistema che<br />

spinge alla competitività. Rotary e Rotary Foundation vengono pubblicizzati di continuo, valorizzando le attività svolte, prima tra<br />

tutte la PolioPlus, rese possibili solo dall’appartenenza alla più grande <strong>org</strong>anizzazione mondiale di service.<br />

Vittorio Ventura<br />

Rotary Club Reventino<br />

Ho deciso di partecipare al programma GSE per avere un’opportunità di crescita personale e professionale. In realtà l’esperienza<br />

si è rivelata qualcosa di più al di là di ogni mia iniziale aspettativa. Il GSE Team è stato, infatti, accolto con grande ospitalità, entusiasmo<br />

ed affetto dalle nostre famiglie ospitanti, oltre che dalla maggior parte dei Rotary Club della Pennsylvania Ovest, in un<br />

coinvolgente tour denso di appuntamenti culturali e professionali. Al termine del viaggio, infatti, ho cambiato la mia opinione sul<br />

Paese ospitante nel senso che l’idea stereotipata dell’ ”American style” visto con gli occhi di un’europea è stato sostituito da una<br />

più profonda e diretta conoscenza degli usi e costumi locali. Ho potuto apprezzare e comprendere le differenze storico – culturali<br />

tra U.S.A. ed Italia, libera da qualsiasi tipo di preconcetto e sentirmi per un po’ come “una di loro”. Le mie giornate vocazionali<br />

si sono svolte presso i principali istituti economici e finanziari oltre che con incontri con aziende e professionisti locali. Uno degli<br />

aspetti più interessanti è stato per me il confronto professionale delle teorie e delle tecniche economico –finanziare applicate in<br />

U.S.A. ed in Italia. E’ stata un’irripetibile esperienza a tutto tondo, esaltata dalla possibilità di condividere tutti i momenti più<br />

importanti e tutte le emozioni con i gli altri membri del team cui mi lega orami un reciproco rapporto di stima ed affetto ed il cui<br />

supporto materiale e morale è stato per me di fondamentale importanza.<br />

Sabrina di Carluccio<br />

Rotary Club Napoli Nord Est<br />

Questa esperienza ha rappresentato senza dubbio una straordinaria opportunità di crescita professionale, culturale e soprattutto<br />

umana. Visitare alcuni tra i più moderni e avanzati centri di ricerca nel settore delle cellule staminali e dei trapianti sotto la guida<br />

esperta di scienziati provenienti da ogni parte del mondo ha arricchito le mie conoscenze e aperto la mia mente. La calorosa accoglienza<br />

ricevuta e l’atmosfera familiare che i Rotariani hanno creato attorno a noi, la sincera amicizia che nel corso delle settimane<br />

si è consolidata all’interno del Team, sono il più bel regalo che la Fondazione Rotary ed il Rotary International potesse farmi.<br />

Elisa Spiniello<br />

Rotary Club Reggio Calabria Nord<br />

Per un giovane avvocato come me lo scambio Rotary G.S.E. per giovani professionisti è stata una esperienza molto utile. L’aver<br />

frequentato diversi dipartimenti legali americani di banche, società internazionali e Tribunali rappresenta un surplus importante,<br />

che solo una associazione internazionale come il Rotary può offrire. Grazie Rotary<br />

Giuditta Mattace<br />

Rotary Club Catanzaro 1951<br />

Cari lettori, la redazione ha chiesto di sintetizzare in poche righe un mese di emozioni. Credete che sia possibile? Io personalmente<br />

no. Pensando ai giorni vissuti negli Stati Uniti si affollano nella mia mente volti, paesaggi, sapori e odori. L’affetto e la strepitosa<br />

sintonia stabilitasi immediatamente con i miei fantastici compagni di viaggio, Vittorio, Elisa, Giuditta e Sabrina, è stata la base per<br />

raccogliere il calore donato dagli amici americani, i quali hanno aperto non solo le loro case, ma anche i loro cuori. E noi siamo<br />

ancora lì, nei loro pensieri, nelle loro vite, come loro sono dentro di noi con i loro sorrisi. Abbiamo discusso sulle nostre culture,<br />

sulle nostre differenze e affinità, sono nate amicizie e siamo cresciuti insieme, ma soprattutto quando è arrivato il momento di<br />

partire, ci siamo abbracciati. Ora capite perché non posso sintetizzare un mese di emozioni? Grazie Francesco, grazie Ciro, grazie<br />

a tutti voi, amici del Rotary.<br />

David Federico<br />

Rotary Club Cava dei Tirreni


15<br />

Consiglio di Legislazione 2010<br />

Chicago 219 proposte al Parlamento rotariano<br />

Si è tenuto a Chicago, nei pressi ad<br />

Evanston sede centrale del Rotary International,<br />

il Consiglio di Legislazione<br />

(COL) 2010 del Rotary dal 25 al<br />

30 aprile 2010. Il COL è l’<strong>org</strong>ano legislativo<br />

del Rotary, una riunione parlamentare<br />

triennale che ha lo scopo<br />

di decidere sulle proposte pervenute in<br />

precedenza a Evanston dai club sparsi<br />

nel mondo. Una dimostrazione della<br />

meticolosa <strong>org</strong>anizzazione del Rotary<br />

significativa di quell’impalpabile fascino<br />

che la nostra Associazione riesce a<br />

creare, indicativa di un sistema profondamente<br />

e realmente democratico: un<br />

raro esempio di concreta democrazia<br />

partecipativa, di base in una <strong>org</strong>anizzazione<br />

verticistica.<br />

Ancora una volta il Rotary ci sorprende,<br />

i 528 delegati dei (532) distretti<br />

Rotary provenienti da ogni<br />

angolo del mondo ci siamo trovati<br />

nel mezzo di una <strong>org</strong>anizzazione<br />

(quasi) perfetta dove ogni cosa è<br />

prevista e funzionale; dove si vive<br />

un Rotary sensibilmente diverso<br />

da quello fino ad oggi conosciuto:<br />

ai tradizionali riti del cerimoniale<br />

compresi inni, bandiere, insegne,<br />

labari e quant’altro si contrappone una<br />

seriosa frugalità del cerimoniale basata<br />

sul rispetto dei tempi, degli orari e delle<br />

procedure: efficienza al massimo.<br />

Circa sette ore di lavoro al giorno, per<br />

la presentazione delle mozioni nessuno<br />

mai ha sforato i due minuti e mezzo<br />

concesso, non c’è stata mai una sovrapposizione<br />

di voci o una alterazione dei<br />

toni. La votazione elettronica immediata<br />

e anonima. La mozione bocciata<br />

o approvata, in maniera eclatante o per<br />

pochi voti, veniva accolta da proponenti<br />

e oppositori con serena “approvazione”:<br />

un esempio raro di assemblea<br />

estremamente rispettosa e disciplinata.<br />

Ai 528 delegati con diritto di voto, le<br />

cui credenziali sono state scrupolosamente<br />

verificate prima dell’ingresso<br />

nella immensa sala (circa 4.000 mq)<br />

dei lavori, si affiancano (senza diritto<br />

di voto) i membri della commissione<br />

per lo statuto, un esperto parlamentare,<br />

un segretario, il Presidente del R.I.<br />

insieme ai membri del Board in carica<br />

ed eletti, il Chairman della R.F. insieme<br />

ai trustees (amministratori) in carica<br />

ed eletti, un folto numero di past<br />

presidenti internazionali, direttori, amministratori,<br />

il Segretario Generale Ed<br />

Futa, una parte dello staff di Evanston<br />

e un notevole numero di “osservatori”.<br />

Sono state discusse 219 proposte, tra<br />

quelle approvate possiamo segnalare:<br />

incoraggiare i Club a creare un’apposita<br />

commissione per migliorare la leadership<br />

e la conoscenza del Rotary;<br />

definitiva approvazione degli e-club<br />

autorizzando i distretti a costituirne<br />

fino ad un massimo di 2 nel proprio<br />

territorio; i club dovranno inserire nel<br />

loro consiglio l’ultimo past-president<br />

del club; incoraggiare i club (da parte<br />

dei distretti) ad assumere un maggior<br />

ruolo nelle relazioni pubbliche all’interno<br />

della loro comunità; il Board sarà<br />

impegnato ad includere nei programmi<br />

del R.I. e della R.F. l’aiuto alle vittime<br />

delle mine antiuomo; è stata approvata<br />

la quinta via (oltre alle 4 vie già conosciute):<br />

“azioni per le nuove generazioni”;<br />

è stato deciso di considerare l’Inner<br />

Wheel partner strategico del R.I.,<br />

quindi considerarla come associata<br />

agli standard del R.I.; malgrado l’opposizione<br />

del Board è stato votato che in<br />

materia di aumenti di contribuzioni obbligatorie<br />

nei confronti del R.I. la competenza<br />

passi dal Board al COL e con<br />

questo è stato ridotto a meno della metà<br />

l’importo richiesto dallo stesso Board;<br />

allo scopo di migliorare la trasparenza<br />

dei bilanci di Evanston è stato votato<br />

che, in questi, devono essere dettagliatamente<br />

inserite le spese sostenute dai<br />

direttori del Board e dai trustees della<br />

R.F.; è stato stabilito che la commissione<br />

di nomina del Presidente internazionale<br />

venga ridotta da 34 membri a<br />

17; approvata la proposta che il Board<br />

limiti la possibilità di opposizione nelle<br />

elezioni all’interno di un distretto. Un<br />

distretto può essere cancellato e i suoi<br />

club assegnati ad un distretto limitrofo<br />

se si verificano 3 o più opposizioni ad<br />

elezioni nello spazio di 5 anni; un club<br />

può essere sospeso o cancellato dal Board<br />

se tradisce la politica della R.F. in<br />

materia di amministrazione dei fondi<br />

messi a sua disposizione; approvata la<br />

creazione di un comitato in seno al<br />

R.I. per Interact, che operi in stretto<br />

contatto con quello già istituito<br />

per il Rotaract; approvata la linea<br />

guida per quanto riguarda i viaggi<br />

aerei dei dirigenti del R.I. e della<br />

R.F.. Questi devono essere effettuati<br />

utilizzando le tariffe più convenienti<br />

tranne che nei confronti<br />

del Presidente e del Presidente<br />

eletto. La cronaca completa dei lavori<br />

del COL è già disponibile sul<br />

sito www.Rotary.<strong>org</strong>, ogni club riceverà<br />

un rapporto che conterrà la descrizione<br />

delle misure prese ed avrà la possibilità<br />

di esprimere la sua eventuale opposizione.<br />

Se tale opposizione, combinata<br />

con quella di altri club, raggiungerà il<br />

10% del totale dei voti, l’azione proposta<br />

dal COL verrà sospesa; le decisioni<br />

votate e non sospese entreranno in<br />

vigore dal 1° luglio immediatamente<br />

seguente all’aggiornamento del COL<br />

(RIB 8.140, 2, 8) I Delegati dei Distretti<br />

italiani, hanno convenuto di applicare<br />

quanto previsto dal regolamento del RI<br />

8.030 (g, h) e dare la massima diffusione<br />

possibile tra i Club dei risultati del<br />

COL 2010 mettendosi a disposizione<br />

dei Governatori e dei Club per l’informazione<br />

più accurata possibile e per<br />

la preparazione di proposte per i futuri<br />

consigli.<br />

PDG Alfredo Focà


16<br />

I manifesti del Congresso Distrettuale<br />

Il Rotary per la pace fra i popoli e nelle comunità<br />

Il Distretto Rotary 2100 ispira il suo<br />

ideale di pace ai seguenti principi e alle<br />

seguenti considerazioni. Il mondo oggi,<br />

dopo due disastrose guerre mondiali,<br />

dopo una lunga rincorsa agli armamenti<br />

nel clima conflittuale prima della guerra<br />

fredda poi di una sorta di “guerra civile<br />

globale”, avverte in maniera sempre più<br />

impellente un nuovo bisogno di stabilità.<br />

Sente irrefrenabile la necessità di una<br />

“vera” pace, contrassegnata, oltre che da<br />

una durata illimitata, anche dall’equità e<br />

dalla giustizia. Per realizzare questa pace<br />

“vera” non c’è alcuna formula precostituita.<br />

Oggi, più che mai, l’umanità è<br />

consapevole che non esistono garanzie<br />

assolute su come si svolgerà l’avventura<br />

dell’uomo sulla terra. Ha piena coscienza<br />

che la storia la fanno gli uomini e ciò che<br />

ci mettono quello ci trovano. Per realizzare<br />

una pace attiva ed operosa, allora,<br />

non bisogna avere una posizione attendista.<br />

Non bisogna aspettare che il mondo<br />

proceda da solo verso il meglio. C’è<br />

bisogno che gli uomini prendano nelle<br />

loro mani il loro destino e costruiscano il<br />

loro futuro seguendo i principi dell’“etica<br />

della responsabilità”, di quell’etica che ci<br />

rende responsabili nei confronti delle attuali<br />

e delle future generazioni. Per potere<br />

aspirare realmente ad assumere la pace<br />

come “ideale storico concreto”, e non<br />

come semplice slogan propagandistico, è<br />

necessario porre l’uomo al centro di ogni<br />

progetto, di avvertirlo come movente e<br />

destinatario ultimo di ogni azione. C’è bisogno<br />

di un impegno costante serio e fattivo<br />

per dare dignità personale e civile ad<br />

ogni soggetto umano, indipendentemente<br />

dal sesso, dal colore della pelle, dalla comunità<br />

etnica o statuale di appartenenza,<br />

dalla religione professata e da ogni altro<br />

elemento di connotazione identitaria.<br />

C’è bisogno di sentire l’altro non come<br />

una minaccia al nostro modo di sentire e<br />

di essere, alla nostra stabilità personale e<br />

comunitaria e men che mai di avvertirlo<br />

come “straniero” e “barbaro”. C’è bisogno<br />

di ricordare a noi stessi e agli altri la<br />

comune appartenenza alla natura e alla<br />

ragione umane, da considerare fondative<br />

di tutti i valori e di tutti i diritti e da difendere<br />

e da salvaguardare sempre, ovunque<br />

e ad ogni costo, nella certezza che l’uomo<br />

è portatore di speranza. L’altro non ci è<br />

estraneo, non è fuori di noi né contro di<br />

noi. È – come ci ricordano gli scienziati<br />

– in noi, in senso biologico e psicologico.<br />

Ogni individuo è il punto terminale di una<br />

lunga e fitta rete di eredità biologiche e di<br />

relazioni umane. Diventa uomo tra gli<br />

uomini, nel denso reticolo delle relazioni<br />

intersoggettive in cui vive e si forma. Si<br />

afferma e progredisce utilizzando al massimo<br />

il dono offerto dagli stimoli della diversità,<br />

da quella di genere, a quella delle<br />

culture, delle abilità, delle tradizioni e via<br />

enumerando. Il Rotary International fonda<br />

su tali principi la sua ragion d’essere e<br />

la sua azione nel mondo. Ha assunto fin<br />

dalla fondazione come progetto fondamentale<br />

la valorizzazione del rapporto tra<br />

gli uomini all’insegna dell’amicizia, del<br />

riconoscimento dell’altro come risorsa<br />

indispensabile per il comune progresso.<br />

Ha deciso di impegnarsi attivamente perché<br />

sempre e dovunque l’uomo sia considerato<br />

come fine da realizzare e mai e<br />

in nessun luogo come mezzo da utilizzare<br />

per scopi altrui.<br />

Il Distretto 2100, nel solco delle scelte<br />

del Rotary International, ha scelto di<br />

impegnarsi a livello mondiale per ridurre<br />

al massimo la sofferenza e il male da<br />

cui sono afflitti singoli uomini e società<br />

intere, con l’obiettivo di dare ad ogni soggetto<br />

e ad ogni comunità l’opportunità di<br />

essere protagonista del proprio destino,<br />

nella comune aspirazione alla piena attuazione<br />

di un clima internazionale all’insegna<br />

della pace.<br />

Aniello Montano<br />

Il Rotary per una nuova classe dirigente<br />

Le accademie – istituzioni, queste, che nel<br />

volgere dei secoli, da Platone alla contemporaneità,<br />

mirano, attraverso l’acquisizione<br />

del sapere, al processo di sintesi dei valori<br />

del pensiero nella cornice comportamentale<br />

correlata – Lo stile del vivere – Da<br />

tale formazione può derivarne la maturità<br />

per un approccio sociale con azione responsabile<br />

in tutte le diversità del vivere<br />

civile. Le accademie, quindi, quali fucine<br />

formative nel contesto sempre crescente<br />

delle sfere operative. Oggi, più che mai, in<br />

un mondo globalizzato. Meta e idealità.<br />

sono i presupposti per le varie formazioni<br />

specifiche, là dove, proprio l’idealità, pone<br />

l’umanesimo quale globale cemento etico.<br />

Il semplice raggiungimento di una meta sostanzia<br />

la dimensione dell’Avere, là dove<br />

l’Idealità conferisce invece l’essenzialità<br />

per il percorso finalizzato all’Essere. Essere<br />

quale patrimonio di potenzialità sociale.<br />

Un percorso questo che, congiuntamente<br />

(meta – ideale), nel succedersi delle generazioni<br />

scandisce i momenti della storia in<br />

un divenire responsabile e creativo. Il divenire<br />

é il futuro dell’oggi, il futuro che si<br />

sostanzia nel succedersi delle generazioni<br />

nuove. Generazioni nuove che portino in<br />

sé il congiunto tra età biologica e dimensione<br />

sociale. Queste le nuove generazioni<br />

connotate non cronologicamente dal<br />

tempo ma dalle caratterizzazioni da esse<br />

impresse al tempo stesso. E la caratterizzazione<br />

del tempo è stata e sarà sempre determinata<br />

dall’azione dei Leader – Leader,<br />

che inducano alle dimensioni carismatiche.<br />

I giovani del Rotary dovranno costituire<br />

potenzialità importanti per il costrutto sociale<br />

propositivo e costruttivo in tal senso<br />

ideato. I giovani rotariani con la sicurezza<br />

della loro appartenenza, che conferisce loro<br />

un capitale intrinseco, sappiano valicare<br />

gli steccati della appartenenza stessa per<br />

congiungersi a quanti, provenienti da altre<br />

accademie, siano accomunati dal principio<br />

del processo: mete – ideali. Mete ed ideali<br />

che spazino nella dimensione di un sapere<br />

finalizzato in senso etico. Un “Esserci per<br />

essere” che porti all’“essere per esserci”.<br />

Essere per costituire essenzialità di riferimento<br />

per la strutturazione della trama<br />

dell’ordinamento civile (politica, sindacati,<br />

dirigenze), là dove l’essere si sostanzi<br />

nel concetto della creatività armonica nel<br />

contesto globale degli uomini nel primario<br />

rispetto dell’entità umana. In tale processo<br />

i giovani Rotariani potranno caratterizzarsi<br />

dalla provenienza della propria<br />

accademia. Il Rotary<br />

PDG Vito Rosano


Congresso Distrettuale<br />

I<br />

Pallotta d’Acquapendente<br />

Giambattista De Tommasi<br />

Francesco Socievole<br />

Gianluca Gallo<br />

Michelangelo Ambrosio<br />

Assistenti e Formatori con il governatore Socievole<br />

Pietro Niccoli<br />

Vito Mancusi<br />

Il Gruppo Partenopeo con il governatore Socievole<br />

Guido Parlato<br />

Ernesto D’Ippolito<br />

Aniello Montano<br />

Alessandro Castagnaro<br />

Vito Rosano


II<br />

Congresso Distrettuale<br />

Lo straordinario anno del governatore Francesco Socievole<br />

I sogni ad Amantea, i fatti a Sibari<br />

Un congresso, il trentaduesimo quello<br />

svolto a Sibari, che i Rotariani della<br />

Campania, della Calabria e del Territorio<br />

di Lauria ricorderanno a lungo, sia per<br />

la qualità degli interventi che per la<br />

notevole partecipazione di soci di tutti i<br />

Club del Distretto. Dopo gli indirizzi di<br />

saluto del presidente del Club Rotary di<br />

Corigliano-Rossano-Sybaris, Salvatore<br />

Aloisio, del sindaco on. Gianluca Gallo<br />

e dell’assessore provinciale Antonello<br />

Graziano, hanno parlato il governatore<br />

incoming, Michelangelo Ambrosio<br />

(“spero di continuare ad operare<br />

sulla scia di consapevolezza che<br />

Socievole ha saputo creare tra tutti<br />

i Club”) e quello eletto, Pietro<br />

Niccoli (“è stato un anno utile sul<br />

piano dell’amicizia e del rispetto<br />

delle regole”). Significativi anche<br />

gli interventi dei delegati distrettuali<br />

Rotaract e Interact, rispettivamente<br />

Francesco De Francesco e Luca<br />

Brando. In apertura dell’assise<br />

il Past Director del Rotary<br />

International, Raffaele Pallotta<br />

d’Acquapendente, ha dato la notizia che<br />

“nessun caso di poliomelite si è verificato<br />

negli ultimi tre mesi in India e nell’ultimo<br />

mese in Kenia”. Il PDG Giambattista De<br />

Tommasi, rappresentante del Presidente<br />

del Rotary International, ha affermato<br />

di essere rimasto “colpito dall’impegno<br />

profuso da Socievole e da tutto il Distretto<br />

che non hanno disdegnato di discutere<br />

temi anche scottanti e vitali per l’uomo<br />

e per la nostra società”. De Tommasi ha<br />

parlato del progetto “Rotary Enfasi2009”<br />

con il quale “sono state finanziate<br />

iniziative di ricerca di giovani di tutta<br />

Italia”, ha sottolineato il ruolo del Rotary<br />

per “un nuovo ed equilibrato rapporto<br />

con l’ambiente ed il territorio, attraverso<br />

anche l’azione responsabile delle nuove<br />

generazioni, con il rispetto della dignità<br />

della persona umana” ed ha aggiunto:<br />

“Non accontentiamoci di navigare sicuri<br />

su rotte già solcate, apriamo il cuore e la<br />

mente all’operosa e feconda attività, cui<br />

ciascuno di noi è chiamato, per un Rotary<br />

moderno al servizio di un mondo più equo<br />

e più giusto”. Da parte sua il governatore<br />

Francesco Socievole, spesso interrotto da<br />

calorosissimi applausi, ha ricordato i vari<br />

Forum <strong>org</strong>anizzati, i nuovi club costituiti,<br />

il President Day, il Ryla, il progetto Ghana,<br />

il progetto Rotario per educare i bambini<br />

alla legalità, la guida per i nuovi italiani<br />

ed altri progetti che hanno interessato<br />

il territorio del Distretto. Particolare<br />

attenzione ha suscitato l’intervento di<br />

Raffaele Pallotta d’Aquapendente che<br />

ha evidenziato le potenzialità enormi<br />

del nostro Mezzogiorno e l’esigenza<br />

di svolgere una funzione di stimolo nei<br />

confronti delle Istituzioni per costruire un<br />

futuro che valga la pena di essere vissuto<br />

in quanto “non è tollerabile che nostri<br />

fratelli di diverso colore di pelle debbano<br />

poter essere sfruttati in lavori faticosi senza<br />

assistenza e senza giusta remunerazione”.<br />

Pallotta d’Acquapendente ha poi parlato<br />

del Rotary: “I nostri club devono essere<br />

le sentinelle della dignità cui ha diritto<br />

ogni essere umano. Tutti i malintesi e le<br />

differenze dialettiche interne possono e<br />

devono essere superate con l’educazione,<br />

la tolleranza, il rispetto reciproco e<br />

l’accettazione amichevole delle differenze<br />

di pensiero che non possono, nel Rotary,<br />

scalfire la stima e l’amicizia conquistata<br />

nel comune impegno di servizio”. Queste<br />

parole sono state accolte da una standing<br />

ovation che è durata diversi minuti<br />

Particolare attenzione è stata riservata<br />

anche agli interventi di alto valore ideale<br />

e culturale tenuti da Ernesto d’Ippolito,<br />

Aniello Montano, Alessandro<br />

Castagnaro, Vito Rosano i quali hanno<br />

parlato dei manifesti del congresso come<br />

riportiamo in altre pagine della rivista.<br />

Nel corso dei lavori congressuali è stata<br />

sottolineata l’esigenza di tenere insieme<br />

Rotary, Rotaract, Interact e Inner<br />

Wheel per tutte le iniziative sociali, umane<br />

e culturali <strong>org</strong>anizzate a livello locale e<br />

internazionale. Per Gianluigi Khaled<br />

Biagioni Gazzoli, segretario generale<br />

dell’Unione Islamica in Occidente, “il<br />

Rotary è un’accademia di eccellenza”.<br />

Di particolare interesse è stata<br />

la relazione del presidente<br />

della Commissione Rotary<br />

Foundation, Vito Mancusi che ha<br />

parlato della lotta alla poliomelite<br />

(“siamo partiti venti anni fa con<br />

cinquecentomila casi annui, oggi<br />

siamo a poco meno di mille”)<br />

ribadendo l’esigenza di un nuovo<br />

grande impegno rotariano: “Entro<br />

il 2017 dovremo sconfiggere la<br />

malattia che colpisce i bambini<br />

nelle aree più povere del mondo”.<br />

Progetti di crescita comunitaria sono stati<br />

ampiamente illustrati dal presidente della<br />

sottocommissione per le sovvenzioni,<br />

Luigi Ascione. I congressisti hanno<br />

approvato il bilancio dello scorso anno<br />

che ha visto protagonista il governatore<br />

Guido Parlato Dopo l’intervento<br />

di Serena Devivo, nuova delegata<br />

distrettuale dell’Interact, i rotariani hanno<br />

avuto modo di apprezzare il lavoro dei<br />

Gruppi di Studio (vedi a pagina 14) ed<br />

hanno accolto con grande entusiasmo<br />

Andrea Ferri e il team americano<br />

formato dal Team Leader Rotaryano<br />

Jeff Helsel e da Nicole Sheranek, Elisa<br />

Mayes, Alex Kirby. Tre intense giornate<br />

di incontri e dibattiti. I circa cinquecento<br />

soci che hanno preso parte all’assise di<br />

Sibari hanno avuto modo di vivere, al<br />

“Minerva Club Resort”, la straordinaria<br />

stagione di sogni e progetti dell’anno<br />

distrettuale del governatore Socievole.<br />

Giuseppe D’Amico


E alla fine<br />

furono lacrime<br />

E alla fine furono lacrime. Lacrime di<br />

commozione, di stanchezza, forse di<br />

malinconia per l’addio ad un anno di<br />

lavoro intenso. Lacrime di Governatore,<br />

di un leader indiscusso, di un uomo del<br />

Sud che ha sfidato gli ostacoli “naturali”<br />

e gli atavici problemi del Mezzogiorno<br />

realizzando non solo il sogno “suo”, ma<br />

quello dell’intero “popolo” rotariano:<br />

valorizzare le risorse del territorio con<br />

un’attività forte e ininterrotta, coraggiosa<br />

e competente, in nome di valori fondanti<br />

ed etici e della dignità e libertà all’uomo<br />

stesso. “Sogna progetta realizza” era,<br />

infatti, lo slogan che, nella sua sintesi<br />

di straordinaria efficacia, è stato varato<br />

un anno fa ad Amantea da Francesco<br />

Socievole, ingegnere, pragmatico e,<br />

nel contempo, appassionato uomo<br />

di cultura. E il Governatore del 2100<br />

Distretto Rotary ha sognato, progettato<br />

e, con palpabile soddisfazione,<br />

realizzato una molteplicità di eventi atti<br />

a “rotarianizzare” la società, affiancato<br />

da una grande squadra formata da circa<br />

4000 soci appartenenti agli 82 Club che<br />

fanno parte di questo Distretto.<br />

Lacrime che hanno finalmente trovato il<br />

loro sfogo, quando, al termine dei lavori<br />

del XXXII Congresso, il rappresentante<br />

Tre standing ovation<br />

Tre standing ovation registrate<br />

nelle giornate congressuali: quando<br />

il rappresentante del presidente<br />

internazionale Giambattista De<br />

Tommasi ha parlato del governatore<br />

Francesco Socievole quale “uomo di<br />

eccezionali valori morali e testimone<br />

di iniziative che hanno lasciato il<br />

segno”; quando il PDG Raffaele<br />

Pallotta d’Acquapendente ha fatto<br />

“un forte richiamo all’educazione e<br />

alla tolleranza tra i rotariani”; quando a<br />

Rodolfo Inderst è stato consegnato il<br />

premio per “la generosità e l’impegno<br />

<strong>org</strong>anizzativo dimostrati nelle attività<br />

distrettuali”.<br />

del Presidente internazionale John<br />

Kenny nonché PDG, l’ingegnere<br />

Giovambattista De Tommasi,<br />

docente presso il Politecnico di Bari,<br />

ha ringraziato Socievole donandogli<br />

una stella marina, protagonista di una<br />

favola. Lunghi sentiti applausi e una<br />

standing ovation hanno sottolineato<br />

l’impegno e la disponibilità, il gran<br />

lavoro fisico e mentale e -perché nol’empatia,<br />

il sorriso accattivante, la<br />

signorilità, l’eleganza del p<strong>org</strong>ere e il<br />

grande cuore che questo Governatore<br />

-viaggiando, senza risparmiarsi,<br />

ininterrottamente per un anno e per tutta<br />

la lunghezza del Distretto- ha saputo<br />

infondere ed ottenere. Applausi sinceri<br />

e meritati arrivati spontanei dagli oltre<br />

500 intervenuti a questo maxi meeting<br />

durante il quale sono stati elencati tutti<br />

gli obiettivi prefissati e perfettamente<br />

III<br />

Congresso Distrettuale<br />

Giambattista De Tommasi<br />

centrati. “La realtà ha superato ogni<br />

previsione -ha detto all’inizio della prima<br />

delle sue tre allocuzioni Giovambattista<br />

De Tommasi, davanti all’immensa<br />

platea- poiché vedo una partecipazione<br />

così folta e di totale adesione, che non<br />

mancherò di evidenziare nella relazione<br />

che dovrò fare al Presidente Kenny”. Il<br />

futuro del Rotary è nelle vostre mani, il<br />

motto diffuso a livello internazionale,<br />

è stato pienamente realizzato nel<br />

Distretto 2100, tanto che un brivido<br />

di emozione ha scosso l’uditorio<br />

quando il Senior Leader Lello Pallotta<br />

d’Acquapendente ha condiviso<br />

con i partecipanti un’altra bellissima<br />

notizia: nessun caso di poliomelite<br />

in India negli ultimi tre mesi, nessun<br />

caso di poliomelite in Kenya nel corso<br />

dell’ultimo mese!<br />

Alessandra Giordano<br />

Socievole: “Un uomo totalmente rotariano”<br />

Il rappresentante del presidente<br />

internazionale del Rotary, Giambattista<br />

De Tommasi, nel corso dell’intervento<br />

conclusivo delle giornate congressuali,<br />

si è soffermato sull’intensa attività svolta<br />

quest’anno dal governatore Francesco<br />

Socievole ed ha affermato: “Voglio<br />

rivolgere un ringraziamento particolare<br />

ad un uomo, uso questo termine<br />

volutamente, nella più alta accezione<br />

morale. Ad un uomo che non si è<br />

risparmiato. Ad un uomo che ha lavorato,<br />

ha operato con continuità. Un uomo che<br />

ha ringraziato tutti, che ha distribuito<br />

onorificenze e riconoscimenti. Un uomo<br />

che ha portato a termine straordinarie<br />

iniziative. Un uomo che vive di valori<br />

autentici. Anche i rotariani hanno<br />

bisogno di esempi e di motivazioni. A<br />

questo uomo solo al comando, tanto<br />

per ricordare una storica trasmissione<br />

televisiva degli anni cinquanta, voglio<br />

esprimere tutta la mia gratitudine per<br />

l’impegno profuso, per la sua completa<br />

e totale dedizione alla vita rotariana,<br />

per le capacità che ha mostrato senza<br />

mai guardare indietro ma puntando<br />

avanti verso quella stella dalla quale<br />

non distoglie gli occhi. Sono onorato di<br />

aver partecipato al congresso di Sibari<br />

che chiude la stagione del mio amico<br />

Ciccio Socievole al quale rivolgo il più<br />

affettuoso e caloroso applauso”.


IV<br />

Congresso Distrettuale<br />

Rotary e territorio<br />

Pubblichiamo il documento conclusivo<br />

approvato all’unanimità dai rotariani che<br />

hanno partecipato all’assise di Sibari.<br />

“Il XXXII Congresso del Distretto 2100<br />

del Rotary International, riunito a Marina<br />

di Sibari nei giorni 28, 29, 30 maggio<br />

2010, ascoltate le relazioni sul tema<br />

“L’impegno del Rotary sul territorio” e<br />

gli interventi svolti nella discussione che<br />

ne è seguita sottolinea l’importanza e la<br />

viva attualità del tema congressuale, l’approprietezza<br />

delle relazioni, tenute tutte da<br />

rotariani, e la convinta adesione dei soci<br />

partecipanti; fa appello a tutti i rotariani<br />

e a tutti gli uomini orientati alla difesa del<br />

bene comune e allo sviluppo civilmente<br />

ed economicamente equilibrato dal<br />

territorio, operanti dentro le Istituzioni e<br />

fuori di esse, ciascuno secondo le proprie<br />

disponibilità, competenze e possibilità,<br />

a tenere nella dovuta considerazione e a<br />

favorire: 1) la consapevolezza che la storia<br />

dell’uomo è da sempre anche la storia<br />

dell’altro, della convivenza tra persone di<br />

culture, abitudini e fedi diverse e che proprio<br />

dall’incontro tra le diversità nascono<br />

e si sviluppano forme nuove e più appaganti<br />

di civiltà, senza aggrapparsi acriticamente<br />

ad un malinteso ed esasperato senso<br />

di appartenenza; 2) l’impellente bisogno<br />

di stabilità civile e sociale, nazionale<br />

e internazionale e l’avvertita necessità di<br />

una “vera” pace, contrassegnata , oltre che<br />

da una comprensione reciproca, anche dal<br />

senso di giustizia e di equità seguendo i<br />

principi dell’etica della responsabilità<br />

che ci obbliga a tenere presenti i bisogni<br />

delle attuali e delle future generazioni; 3)<br />

la necessità di formare nuove classi dirigenti<br />

all’altezza delle sfide provenienti da<br />

un mondo sempre più complesso e difficile<br />

e nuovi leader capaci di guidare la<br />

costruzione di un tessuto sociale coeso e<br />

proiettato propositivamente verso il futuro;<br />

4) la sensibilizzazione e la cura attenta<br />

nei confronti del territorio; sollecitare i<br />

pubblici amministratori ad operare per<br />

un ambiente sostenibile a difesa del paesaggio,<br />

dell’aspetto geo-morfologico e<br />

del patrimonio storico-artistico; ad attuare<br />

una politica che miri alla prevenzione e<br />

allo sviluppo programmato ed eco-compatibile<br />

del territorio. Impegna tutti i soci<br />

e tutti i Club del Distretto ad adoperarsi<br />

perché questi principi e propositi operativi<br />

vengano difesi e perseguiti, all’interno<br />

e all’esterno del Rotary, mediante lo studio,<br />

l’informazione, il fervore dell’azione<br />

e la forza dell’esempio, per realizzare una<br />

società sempre più coesa, più giusta e più<br />

civile, all’insegna dei grandi valori propugnati<br />

dal Rotary Intenational”<br />

Istituto rotariano della leadership<br />

I congressisti hanno approvato all’unanimità<br />

il seguente documento.<br />

“Proposta di adesione all’Istituto Rotariano<br />

della Leadership (IRL) ed all’Istituto<br />

Culturale Rotariano (ICR). Premesso<br />

che l’Istituto Rotariano della Leadership è<br />

un’Associazione di Distretti e di Divisioni<br />

regionali che hanno in comune la promozione<br />

e lo sviluppo di un programma specifico<br />

di formazione destinato a quei Soci,<br />

identificati dai propri Presidenti dei Club,<br />

come potenziali Leader, che intendono<br />

accedere ad uno specifico programma<br />

di formazione tendente ad approfondire<br />

la conoscenza del Rotary; che l’IRL intende,<br />

inoltre, stimolare l’entusiasmo dei<br />

partecipanti attraverso un insegnamento<br />

capace di motivarli a diventare rotariani<br />

entusiasti, creativi e appassionati; che<br />

l’IRL è strutturato in Divisioni che raggruppano<br />

ciascuna più Distretti (attualmente<br />

sono circa 220 i Distretti aderenti, il<br />

responsabile per l’Europa occidentale è il<br />

PVPI Serge Gouteyron); che la Divisione<br />

italiana dell’Istituto Rotariano della Leadership<br />

si è costituita a gennaio 2010 integrandosi<br />

da subito con le altre Direzioni<br />

europee condividendone l’obiettivo comune;<br />

che il Nucleo costitutivo della Divisione<br />

Italiana dell’IRL è composto dai<br />

Distretti 2090 e 2120 (rappresentati dal<br />

PDG Vito Casarano e dal PDG Tullio Tonelli)<br />

che attualmente costituiscono l’ICR<br />

(Istituto Culturale Rotariano); che l’adesione<br />

alla divisione italiana dell’IRL, tramite<br />

ICR, prevede un costo di circa cento<br />

euro all’anno ed è prevista la possibilità di<br />

recesso; che l’impegno del Distretto 2100<br />

nell’ICR non comporta l’assunzione di<br />

oneri economici propongono ai Club<br />

del Distretto 2100 di aderire alla Divisione<br />

Italiana dell’IRL tramite l’ICR”.<br />

Antonello Graziano<br />

Salvatore Aloisio<br />

Luigi Ascione Sergio Civita<br />

K. Biagioni Gazzoli Francesco De Francesco<br />

Luca Brando Serena Derivo


I manifesti del Congresso Distrettuale<br />

Il Rotary per la dignità umana:il rispetto dell’altro<br />

17<br />

“Il mondo si è sbriciolato, appare<br />

distrutta ogni coerenza, scompare,<br />

o sta per scomparire, quel cemento,<br />

che tiene assieme la società. Si sbriciolano<br />

i rapporti tra gli esseri umani”.<br />

La preoccupata diagnosi è di un<br />

grande poeta, John Donne, i cui versi<br />

sono del 600.<br />

La storia dell’uomo è, da sempre, anche<br />

la storia dell’ “altro”, del vivere<br />

(convivere) con lo straniero, fondamento<br />

demografico e sociale della<br />

esposizione alle differenze, dunque,<br />

sempre e comunque, ad una qualche<br />

sorta di alterità. “Rispettate lo straniero,<br />

perché foste stranieri” recita<br />

un importante insegnamento della<br />

tradizione ebraica. Ma ovunque,<br />

di più in Italia, paese di emigranti,<br />

rapidamente diventato paese di immigrati,<br />

l’incertezza preoccupata e<br />

preoccupante per il futuro è scintilla<br />

di conflitti etnici; e la paura comprensibile<br />

per coesistenze difficili,<br />

coabitazioni da assimilare, si risolve<br />

in una ostilità, sorda e cieca, verso il<br />

diverso.<br />

Il clima di intolleranza, che serpeggia<br />

in Italia, è sintomo (e prodotto)<br />

di una società che ha paura; che, non<br />

sapendo come vincerla e superarla,<br />

ne ravvisa la causa, appunto, nell’<br />

“altro” (nell’altrui, nell’altrove), e<br />

adotta, quale brutale strumento di difesa,<br />

il rifiuto acritico dell’altro. Se,<br />

per secoli, il ruolo di capro espiatorio<br />

è stato assunto dai lebbrosi o dagli<br />

ebrei, se poi è stato il turno dei malati<br />

di mente, dei criminali, oggi la<br />

perfetta incarnazione della “devianza”<br />

è degli extracomunitari e degli<br />

omosessuali. Se l’ “altro”, in quanto<br />

altro -il contrario dell’ordinario e<br />

dell’abituale- disturba e sconcerta,<br />

obbligando ognuno di noi ad interrogarsi<br />

sul ruolo che l’alterità occupa<br />

nella nostra vita e sullo spazio, che<br />

siamo disposti a darle (“l’inquietante<br />

stranezza” di cui parlava Freud) la risposta<br />

del Rotary, fin dalla sua nascita<br />

ed origine, da Paul Harris, prende<br />

le mosse dalla tolleranza, per soffertamente<br />

conseguire il massimo della<br />

solidarietà, la fratellanza.<br />

Il rotariano non si abbandona acriticamente<br />

al senso di appartenenza,<br />

esasperato e sopravvalutato, e non<br />

accetta la rappresentazione dell’alterità<br />

come inferiore. “Il Rotary è nato<br />

nella nostra terra di libertà: avrebbe<br />

potuto nascere in qualsiasi terra di<br />

libertà, ma non in un regime dispotico”<br />

scrive il fondatore Paul Harris.<br />

Che indica l’ética del Rotary nella<br />

Il clima d’intolleranza<br />

che serpeggia in Italia<br />

è sintomo (e prodotto)<br />

di una società che ha paura;<br />

che, non sapendo<br />

come vincerla e superarla,<br />

ne ravvisa la causa<br />

nell’ “altro” e adotta,<br />

quale brutale strumento<br />

di difesa,<br />

il rifiuto acritico dell’altro.<br />

Le diversità possono essere<br />

elemento di ricchezza,<br />

non fonte<br />

di esclusione e conflitti.<br />

Ma, ancor prima,<br />

e ancor più,<br />

danno un senso<br />

e un significato<br />

alla vita.<br />

solidarietà, cui concorrono i concetti<br />

di tolleranza e di libertà, postulando<br />

un destinatario ed una forza che li<br />

coaguli “l’amore verso il prossimo”.<br />

“Aprirci agli altri e sentirci parte integrante<br />

dell’immensità del mondo è<br />

l’unico sistema per intraprendere una<br />

vita più razionale” ha scritto il filosofo<br />

Pierre Hadot, appena scomparso.<br />

Per superare, e vincere, l’esasperazione<br />

patologica della “appartenenza”,<br />

l’impegno (ad un tempo culturale<br />

ed etico) della società (nella società,<br />

del solidarismo più sensibile)<br />

deve mirare a sconfiggere l’equivoco<br />

di fondo, che identifica il nemico con<br />

il diverso. L’approdo, una sponda<br />

amica, oltre l’Io e l’Altro.<br />

Le diversità possono essere elemento<br />

di ricchezza, e non fonte di esclusione<br />

e conflitti. Ma, ancor prima, e<br />

ancor più, danno un senso e un significato<br />

alla vita. Di chi riesce ad essere<br />

“un idealista senza illusioni”, e si<br />

riconosce nella “sociabilità” di Francesco<br />

Saverio Salfi, nella “Città del<br />

Sole” di Tommaso Campanella. Pessimista<br />

“che scommette”, il rotariano<br />

sa che “se un uomo sogna da solo,<br />

il sogno rimane un sogno. Se molti<br />

uomini sognano la stessa cosa, il sogno<br />

diventa realtà”. Sa che “quando<br />

tendi alle stelle, puoi anche non raggiungerle,<br />

ma certamente non resti<br />

con un pugno di fango. Che “essere<br />

uomo vuol dire avere un’utopia”, che<br />

“anche se non è destinata a realizzarsi,<br />

è un faro che indica la strada”. Sa,<br />

infine, quanto ambizioso sia passare<br />

dall’ “ama il prossimo tuo come<br />

te stesso” all’ “ama il prossimo tuo<br />

come prossimo tuo”, rivoluzionando<br />

la stessa postazione mittente d’amore,<br />

in umiltà. Ma vogliono osare, tentare,<br />

impegnarsi.<br />

Ernesto d’Ippolito


18<br />

I manifesti del Congresso Distrettuale<br />

Il Rotary per l’ambiente sostenibile<br />

Redigere un documento a tutela del<br />

territorio dell’Italia Meridionale – già<br />

ampiamente sottoposta a violente<br />

alterazioni e manomissioni, con scriteriati<br />

abusi edilizi, con assenza di tutela del<br />

verde e del paesaggio e di un’adeguata<br />

pianificazione territoriale, talvolta anche<br />

per l’inosservanza delle leggi di tutela<br />

vigenti - è l’obiettivo che si è posto il<br />

distretto 2100 del Rotary.<br />

Architettura e Paesaggio<br />

Non possiamo pensare di lasciare<br />

inalterato il territorio, privo di nuovo<br />

edificato, o di trasformazione del<br />

preesistente costruito. L’architettura,<br />

anche la più antica, e la più pregevole non<br />

può essere museificata. Essa deve vivere,<br />

pertanto è soggetta a trasformazioni<br />

legate alle nuove destinazioni funzionali,<br />

che consentono ad un’architettura, ad<br />

un b<strong>org</strong>o, ad un paese, ad una città di<br />

essere inserite in un circuito produttivo.<br />

Le trasformazioni necessarie delle<br />

preesistenze, analogamente al nuovo<br />

edificato, devono essere caratterizzate da<br />

architetture ed interventi di qualità,<br />

rispettosi della storia del nostro paese,<br />

delle preesistenze, delle tradizioni, frutto<br />

di progetti non mimetici ma che siano<br />

espressione della contemporaneità dei<br />

nostri tempi, espressione di linguaggi,<br />

materiali, tecniche e tecnologie<br />

contemporanee. In alcune Regioni è<br />

stata approvata la Legge Regionale<br />

inerente La qualità dell’Architettura<br />

a sostegno anche della trasformazione<br />

del territorio in quanto riconosciuto di<br />

pubblico interesse, considerato strumenti<br />

fondamentali per la qualità dell’ambiente<br />

urbano e rurale ed elementi irrinunciabili<br />

dello sviluppo sostenibile. Il Rotary a<br />

tutela dell’ambiente e del territorio<br />

chiede che siano discusse ed approvate<br />

analoghe iniziative.<br />

Aspetti Geologici<br />

Sono noti a tutti gli effetti delle calamità<br />

naturali in Italia meridionale, territorio<br />

tra i più esposti al mondo ai rischi<br />

geologici: frane, alluvioni e, soprattutto,<br />

terremoti, oltre ad aver determinato<br />

centinaia di migliaia di vittime,che hanno<br />

leso gli interessi dell’intera comunità.<br />

Per progettare in piena sicurezza<br />

geologica è indispensabile effondere in<br />

noi meridionali la cultura di una attenta<br />

progettazione geologica, come strumento<br />

necessario alle nuove realizzazioni ma<br />

anche di prevenzione di disastri. Ciò una<br />

delle aree al mondo più esposte ai rischi<br />

naturali e che possono essere previsti ed<br />

evitati con una attenta progettazione che<br />

tenga estrema attenzione alle indagini<br />

geologiche per una espansione territoriale<br />

dell’uomo e dell’ambiente.<br />

Aspetti idrogeologici<br />

L’Italia è un Paese molto giovane dove i<br />

monti si innalzano ancora, per cui corsi<br />

di acqua non raggiungono mai il loro<br />

profilo di equilibrio, con conseguenza<br />

di una attiva e intensa erosione a monte<br />

ed un alluvionamento a valle. Anche<br />

da qui, nasce l’instabilità dei pendii<br />

e la loro franosità; con il termine di<br />

“dissesto idrogeologico”si definisce<br />

questa peculiarità del nostro Paese. Esso,<br />

diventa catastrofe quando concorrono<br />

fattori antropici, come l’abbandono<br />

della montagna, il disboscamento,<br />

l’intensa urbanizzazione, ecc.. Da<br />

qui nasce la esigenza della difesa del<br />

suolo che definisce ogni sua attività di<br />

conservazione dinamica, considerato<br />

in continua evoluzione per cause di<br />

natura fisica e antropica ed ogni attività<br />

di prevenzione e di salvaguardia di esso,<br />

dalla sua attitudine alla produzione e<br />

dalle installazioni che vi insistono, le<br />

cause straordinarie di aggressione, dovute<br />

alle acque meteoriche, fluviali, marine<br />

o da altri fattori meteorici. L’attuale<br />

quadro normativo nel settore non è<br />

ancora coerente con gli obiettivi di una<br />

moderna politica di salvaguardia e tutela<br />

dal dissesto idrogeologico e difesa del<br />

suolo. Si richiede alle singole Regioni,<br />

di discutere, elaborare e produrre una<br />

normativa in materia coerente alla<br />

politica di difesa del suolo.<br />

Trasporti e Ambiente<br />

Il sistema dei trasporti presenta rilevanti<br />

impatti sull’ambiente, in termini di<br />

consumi energetici, inquinamento<br />

atmosferico ed acustico, consumo di<br />

spazi, intrusione visiva. Particolarmente<br />

grave è la incidentalità nel trasporto<br />

stradale. Il Rotary pur condividendo<br />

gli obiettivi della nuova strategia di<br />

Mobilità Sostenibile dell’Unione Europea<br />

individua un insieme di strategie, atte a<br />

favorire la sostenibilità del sistema dei<br />

trasporti: 1)promuovere lo sviluppo di<br />

assetti territoriali atti a ridurre le esigenze<br />

di mobilità ed orientati alla utilizzazione<br />

del trasporto collettivo; 2)promuovere lo<br />

sviluppo e la utilizzazione, per la mobilità<br />

delle persone e delle merci, alle diverse<br />

scale territoriali, dei sistemi di trasporto<br />

maggiormente compatibili sotto il profilo<br />

tecnico, economico ed ambientale;3)<br />

promuovere la utilizzazione di veicoli,<br />

carburanti e fonti energetiche sostenibili;<br />

4) promuovere la diffusione delle<br />

tecnologie telematiche ed informatiche.<br />

Il Rotary sottolinea che la sostenibilità<br />

del sistema dei trasporti deve essere<br />

perseguita nel quadro più generale di<br />

uno sviluppo sostenibile.<br />

Aspetti normativi<br />

La tutela dell’ambiente – per quanto<br />

attiene al governo del territorio –richiede<br />

una revisione. Oggi, sono vigenti<br />

norme talvolta troppo restrittive e spesso<br />

impunemente inosservate. Per invertire<br />

questa tendenza occorrono nuovi<br />

provvedimenti a livello statale e regionale.<br />

Il Rotary richiede che siano approvati<br />

finalmente gli attesi testi unici della<br />

legislazione statale e regionale in materia<br />

di governo del territorio; con la riduzione<br />

dei livelli di pianificazione e norme severe<br />

ed inderogabili ai fini dell’adempimento<br />

dell’obbligo di approvazione dei vari<br />

piani territoriali ed urbanistici nei<br />

termini prescritti. In particolare, occorre<br />

introdurre nuove norme statali, che<br />

rendano inderogabile l’acquisizione al<br />

patrimonio disponibile del Comune delle<br />

unità immobiliari abusive. Deve essere<br />

riaffermato il principio che il fabbisogno<br />

di nuovi alloggi, deve essere regolato<br />

dagli strumenti territoriali ed urbanistici,<br />

in un processo continuo di pianificazione.<br />

Inoltre, la legge statale dovrebbe<br />

prevedere più specificamente sanzioni<br />

penali o decadenza della carica per gli<br />

amministratori responsabili della mancata<br />

applicazione delle norme sulla formazione<br />

degli strumenti di pianificazione e sulle<br />

sanzioni per gli abusi edilizi.<br />

La Commissione per i problemi urbani<br />

ambiente e tutela del territorio. Delegato:<br />

Alessandro Castagnaro. Co-delegati:<br />

Guido D’Angelo, Demetrio Festa, Rita<br />

Maria Serio, Carlo Tansi


19<br />

Eventi<br />

Salerno Duomo Musella: “Non oscuriamo la legalità”<br />

La mala pianta della malavita si<br />

può estirpare. Occorre una forte<br />

azione di rinnovamento culturale,<br />

azione repressiva, controllo<br />

del territorio, soddisfacimento<br />

dei bisogni primari, cioè riconoscimento<br />

dei diritti. Questi sono<br />

compiti delle istituzioni. Ma<br />

ognuno deve contribuire. Ogni<br />

cittadino deve saper vigilare. Di<br />

questo si è parlato all’incontro<br />

sulla legalità con la dottoressa<br />

Adriana Musella, presidente<br />

dell’Associazione “Riferimenti” e<br />

il questore di Salerno dottor Vincenzo<br />

Roca. La manifestazione -alla quale<br />

hanno partecipato il governatore eletto<br />

Marcello Fasano, gli assistenti del<br />

governatore Giovanni Guerriero e<br />

Salvatore Iovieno, la presidente del<br />

Rotary Salerno Rosalia Galano- è<br />

stata promossa dal Rotary Duomo,<br />

di cui è presidente Alfredo Marra,<br />

e dai Club Salerno Est, Salerno Nord<br />

Est Valle del Picentino, Salerno Nord<br />

dei Due Principati, rispettivamente<br />

presieduti da Carmine Pirofalo, Antonio<br />

Vicidomini, Francesco Fasolino.<br />

Marra ha sollecitato una capillare<br />

azione di educazione nel mondo della<br />

scuola per mettere in ginocchio la malavita<br />

ed ha messo in risalto le iniziative<br />

promosse dal governatore Francesco<br />

Socievole sul fronte della legalità<br />

nelle istituzioni e nella quotidianità<br />

dei rapporti tra gli individui. Una testimonianza<br />

molto ricca di contenuti<br />

quella del questore Roca che per anni<br />

ha diretto la Squadra Mobile di Catania.<br />

“Le stragi di Capaci e via D’Amelio<br />

fecero vacillare lo Stato, ma per<br />

fortuna si registrò un grande risveglio<br />

dei giovani”. Per contrastare la criminalità<br />

non bastano le Forze dell’Ordine.<br />

La gente deve saper reagire e<br />

deve sostenere le Forze dell’Ordine”,<br />

definite da Roca “eroi senza volto”.<br />

Adriana Musella (nella foto con Marra,<br />

alla sua destra, e Roca), da anni<br />

impegnata in iniziative di forte<br />

spessore umano e culturale, ha<br />

parlato del padre, l’ingegnere<br />

Gennaro che 25 anni fa venne<br />

disintegrato da un’autobomba<br />

mafiosa a Reggio Calabria “per<br />

aver denunciato illeciti nel porto<br />

di Bagnara”. Dura la denuncia<br />

di Adriana Musella: “Ho lottato<br />

per anni contro paure, incertezze,<br />

scetticismi. Legalità è rispetto<br />

dell’altro, è amare gli altri.<br />

La lotta alla malavita riguarda<br />

tutti. Dobbiamo saperci indignare<br />

quanto accadono tragedie come quella<br />

che ha colpito mio padre”. Ed ancora:<br />

“Quando, ad essere ucciso è un<br />

esponente delle Istituzioni”, sostiene<br />

Musella, “lo Stato lo ricorda, ma se a<br />

cadere sono i cittadini comuni, questi<br />

vengono troppo spesso dimenticati”.<br />

E’ necessario, allora, che i familiari<br />

si mettano in gioco in prima persona,<br />

dando nella società, testimonianza<br />

della sopraffazione e della violenza<br />

subita, ma anche di reazione. Certe<br />

morti non possono appartenere più<br />

soltanto al privato ma devono diventare<br />

patrimonio comune”. Musella<br />

guarda con fiducia al futuro e afferma:<br />

“Oltre le macerie, c’è la luce”<br />

Paul Harris si è fermato sul Lungomare di Paola<br />

In un pomeriggio di festa<br />

per il Rotary Club di Paola–<br />

MTC, il Lungomare “San<br />

Francesco di Paola” è stato<br />

intitolato a Paul Harris, fondatore<br />

del Rotary International<br />

nel 1905 e insignito<br />

dall’ONU del titolo di Benefattore<br />

della Umanità. La<br />

cerimonia è avvenuta alla<br />

presenza del sindaco di Paola,<br />

avv. Roberto Perrotta,<br />

del governatore del Distretto<br />

2100 ing. Francesco Socievole,<br />

del presidente del RC di Paola-MTC,<br />

avv. Massimo Florita, e dell’assessore,<br />

nonché rotariano, dott. Franco<br />

Perrotta, oltre a molti soci rotariani<br />

e cittadini. Significativi gli interventi<br />

delle autorità convenute, le quali hanno<br />

sottolineato la importanza del volontariato<br />

e dell’associazionismo per<br />

lo sviluppo del territorio. Il presidente<br />

Florita ha messo in risalto la collaborazione<br />

con l’Amministrazione cittadina<br />

per il conseguimento e la realizzazione<br />

di altri progetti, “perché “insieme possiamo”,<br />

come scritto sulla targa posta<br />

nel Largo Paul Harris,<br />

a ricordo dell’avvenimento”.<br />

Il governatore<br />

Francesco Socievole ha<br />

voluto manifestare la<br />

sua particolare soddisfazione<br />

per la iniziativa<br />

del RC di Paola di cui,<br />

da qualche settimana, è<br />

divenuto socio onorario:<br />

“un Club che si distingue<br />

per la sua presenza<br />

nel territorio, con molteplici<br />

meritorie iniziative”. Il sindaco<br />

Perrotta ha affermato di avere accolto<br />

con entusiasmo la richiesta rotariana<br />

di intitolare un sito cittadino alla figura<br />

di Paul Harris ed ha auspicato “una<br />

sempre maggiore collaborazione tra il<br />

Rotary e la Città”.


20<br />

Eventi<br />

Manifestazione del Rotary di Sala Consilina per il libro di Giuseppe D’Amico<br />

Alfredo De Marsico, il mago della parola<br />

E’ stata una serata rotariana di<br />

particolare spessore culturale<br />

quella vissuta il 22 maggio<br />

scorso a Sala Consilina grazie<br />

alla perfetta <strong>org</strong>anizzazione<br />

curata dal Club locale con la<br />

collaborazione e la partecipazione<br />

dei Club di Battipaglia,<br />

Campagna Valle del Sele,<br />

Lauria, Paestum Centenario,<br />

Salerno, Salerno Duomo,<br />

Salerno Est, Salerno Nord Est Picentini,<br />

Salerno Nord Due Principati, Sapri<br />

Golfo di Policastro, Vallo della Lucania<br />

Cilento. L’occasione è stata offerta dalla<br />

presentazione del nuovo libro del socio<br />

Giuseppe D’Amico dedicato ad Alfredo<br />

De Marsico “il mago della parola”,<br />

nel XXV anniversario della sua scomparsa.<br />

Ha introdotto i lavori il presidente<br />

del Rotary di Sala Consilina Fernando<br />

Cappelli. Le caratteristiche ed i meriti<br />

del grande avvocato, dell’insigne cattedratico<br />

“maestro” del diritto e della<br />

Corigliano-Rossano Borse di studio per gli studenti<br />

Due borse di studio consegnate alla<br />

trentottesima edizione del Premio<br />

“Fortunato Bruno”. L’iniziativa è stata<br />

del Club Rotary Corigliano-Rossano<br />

“Sybaris di cui è presidente Salvatore<br />

Aloisio. Impeccabile l’accoglienza<br />

all’istituto tecnico commerciale “L.<br />

Palma” di Corigliano, la cui dirigente<br />

è la dottoressa Lara Latronico. Il Premio<br />

venne istituito nel 1972 dal primo<br />

procedura penale, dell’uomo politico<br />

ministro di grazia e giustizia e protagonista<br />

del Gran Consiglio che rovesciò<br />

Mussolini il 25 luglio 1943, sono stati<br />

finemente delineati dal prof. Giuseppe<br />

Acocella e dall’avv. Raffaele Della Valle,<br />

opportunamente introdotti dal giornalista<br />

Giuseppe Blasi. La straordinaria<br />

figura umana di Alfredo De Marsico, al<br />

di là dei suoi eccezionali meriti professionali<br />

e scientifici, è emersa a pieno dai<br />

discorsi dei due relatori, spesso interrotti<br />

dall’applauso commosso dell’uditorio<br />

che ha seguito con attenzione anche gli<br />

interventi del sindaco di Sala<br />

Consilina Gaetano Ferrari,<br />

del presidente dell’Ordine degli<br />

Avvocati Michele Marcone<br />

e del dott. Francesco Ferace,<br />

colonnello dei CC e figlio<br />

di un allievo e collaboratore di<br />

De Marsico. Nelle sue conclusioni,<br />

il governatore Francesco<br />

Socievole ha evidenziato<br />

i valori etici che hanno contraddistinto<br />

la vita di De Marsico, ricordandone<br />

anche la sua appartenenza alla<br />

famiglia rotariana quale socio onorario<br />

del Club di Salerno. Al termine, l’amico<br />

“Geppino” D’Amico nel raccogliere<br />

il caloroso e meritato apprezzamento di<br />

tutti i partecipanti, ha precisato che il ricavato<br />

del volume, pubblicato grazie alla<br />

generosa disponibilità dell’editore Carmine<br />

Carlone, anch’egli rotariano, verrà<br />

utilizzato per contribuire alle iniziative<br />

del Rotary.<br />

Vittorio Salemme<br />

Presidente del Club Peppino Fino.<br />

Sono stati premiati Erminia Berardi e<br />

Antonio Spezzano. Dopo gli interventi<br />

dell’assessore D’Ippolito, del vice<br />

presidente Rotaract Fulvio Morrone,<br />

del Past Governor Natale Naso, è stata<br />

presentata la pubblicazione, curata dal<br />

preside Giovanni Sapia, su Forunato<br />

Bruno. La manifestazione è stata conclusa<br />

da una rappresentazione teatrale<br />

dell’Associazione “Teatro anch’ io”<br />

interamente recitata in vernacolo coriglianese.<br />

Rossano, la città dei palazzi gentilizi<br />

I palazzi gentilizi del centro storico<br />

di Rossano, in un documentario realizzato<br />

dal Rotary Club di Corigliano-Rossano<br />

Sybaris, presieduto<br />

da Salvatore Aloisio. Titolo del corto<br />

metraggio: “Rossano, la città dei<br />

palazzi”, realizzato con la regia di<br />

Aladina Tinari e le riprese di Tony<br />

Carnevale. Oltre all’aspetto puramente<br />

culturale, l’iniziativa sposa<br />

anche una finalità benefica, come è<br />

costume del Club Rotary Corigliano-<br />

Rossano Sybaris. Infatti i ricavati<br />

delle donazioni (una dose di vaccino<br />

costa 60 centesimi) saranno devoluti<br />

a sostegno del progetto internazionale<br />

Polio Plus. Il documentario è stato<br />

presentato al cinema-teatro San<br />

Marco di Rossano, alla presenza del<br />

governatore Francesco Socievole,<br />

dal presidente del Rotary Salvatore<br />

Aloisio, dal sindaco Franco Filareto,<br />

dall’assessore Maurizio Minnicelli,<br />

dal presidente dell’Associazione<br />

“Roscianum” Mario Massoni.


21<br />

Eventi<br />

Confronto a Battipaglia del governatore Socievole con i rotariani di dieci Club<br />

“Liberiamo i valori etici del Rotary”<br />

“Rotary e Territorio”: questo il tema<br />

della conferenza tenuta dal governatore<br />

distrettuale, Francesco Socievole, al<br />

Centro San Luca di Battipaglia con la<br />

partecipazione dei club di Battipaglia,<br />

Salerno, Salerno Duomo, Salerno Est,<br />

Salerno Nord-Est Valle dei Picentini,<br />

Salerno Nord Due Principati, Sala<br />

Consilina-Vallo di Diano, Vallo della<br />

Lucania-Cilento, Paestum Centenario<br />

e Campagna. Dopo il saluto del presidente<br />

del club di Battipaglia Roberto<br />

Mastrangelo, il quale ha sottolineato il<br />

modello <strong>org</strong>anizzativo del Rotary, “strettamente<br />

e intrinsecamente legato alla<br />

comunità nella quale opera”, ha preso la<br />

parola il governatore Socievole il quale<br />

ha svolto una relazione di alto spessore<br />

ideale e culturale, insistendo sulla necessità<br />

di prestare la massima attenzione alle<br />

problematiche sociali del nostro tempo.<br />

Ha affermato: “È necessario uscire dal<br />

chiuso e far sentire maggiormente la nostra<br />

voce all’esterno. Non basta donare,<br />

bisogna intervenire nel dibattito delle<br />

nostre comunità ed essere più incisivi<br />

nella società che ci circonda. A poco più<br />

di un secolo dalla fondazione il Rotary<br />

deve essere capace di rivisitare la propria<br />

azione interrogandosi anche sul ruolo<br />

da svolgere in nuovi scenari. Il Rotary<br />

è evoluzione e, se necessario, rivoluzione,<br />

una rivoluzione che Federico Weber<br />

esprimeva così: So per certo che non<br />

possiamo salvare il mondo, ma qualcosa<br />

pure possiamo fare.... introducendo<br />

nel mondo un po’ di verità e di bene”. È<br />

tempo, quindi, di far primeggiare la cultura<br />

del fare che, ha aggiunto Socievole,<br />

“rappresenta il fine ultimo dell’impegno<br />

etico-rotariano; non del fare inteso nella<br />

sua grezza materialità, ma del fare illuminato<br />

da valori, principi ed ideali”.<br />

Altro aspetto molto importante su cui il<br />

governatore ha richiamato l’attenzione<br />

del folto uditorio è quello relativo alla<br />

La storia cilentana molto ricca di cultura,<br />

arte, tradizioni, spettacoli, oltre che di<br />

genuina cucina è stata vissuta da un centinaio<br />

di iscritte all’Inner Wheel, molte<br />

delle quali provenienti dalla Sardegna,<br />

Lombardia, Toscana, Lazio, Campania,<br />

Puglia, Calabria, Sicilia. Gli incontri si<br />

sono tenuti a Vatolla, Castellabate, Palinuro,<br />

Marina di Camerota, Velia, Casal<br />

Velino, Pattano, Morigerati, Bosco,<br />

Roccagloriosa. Al Grand Hotel Salerno<br />

la prima tappa con la partecipazione<br />

dell’Inner Wheel, di cui è presidente<br />

Luisa Pellegrino Marinato, dei Rotary<br />

Salerno, Salerno Duomo, Salerno<br />

Est, Salerno Nord dei Due Principati,<br />

Salerno Nord Est Valle del Picentino<br />

di cui sono rispettivamente presidenti<br />

Rosalia Galano, Alfredo Marra, Carmine<br />

Pirofalo, Francesco Fasolino,<br />

Antonio Vicidomini. Significativi anche<br />

gli incontri con l’Inner Wheel e il Rotary<br />

di Vallo della Lucania di cui sono presidenti<br />

Maria Antonietta Lentini Feola<br />

e Giuseppe Guadagno. Il progetto,<br />

denominato “Cilento, terra di miti” è<br />

stato realizzato -ha affermato Pellegrino<br />

Marinato- per promuovere le realtà storiche,<br />

culturali e turistiche del Cilento,<br />

ma anche per realizzare progetti di solidarietà<br />

che da sempre sono al centro dei<br />

programmi della grande <strong>org</strong>anizzazione<br />

femminile legata al mondo rotariano”.<br />

Il presidente dell’Ente Nazionale del Cilento<br />

e del Vallo di Diano Amilcare Troiano,<br />

che ha patrocinato l’iniziativa e che<br />

da mesi è impegnato nel nuovo processo<br />

di sviluppo turistico del sud salernitano,<br />

ha messo in risalto “la straordinaria realtà<br />

cilentana molto ricca di vicende e<br />

culture diverse che si sono susseguite nel<br />

corso dei secoli”. Ricco il ventaglio degli<br />

incontri (a Vatolla, nel museo Vichiano,<br />

con un illustre studioso, il docente universitario<br />

Aniello Montano; negli scavi<br />

di Velia con una spettacolare rappresen-<br />

necessità che i Rotary si dotino di “un<br />

coordinamento così come avvenuto a<br />

Napoli e a Salerno dove i club cittadini<br />

hanno portato avanti importanti progetti<br />

in modo unitario”. A conclusione del suo<br />

intervento Socievole ha rimarcato la necessità<br />

che tutti i soci si impegnino maggiormente<br />

per far conoscere il credo rotariano:<br />

“Il sogno di ciascuno di noi deve<br />

essere quello di rotarianizzare la società.<br />

Crediamoci e ci riusciremo, se sapremo<br />

tradurre in azioni concrete i nostri buoni<br />

propositi. Con questa speranza continuiamo<br />

a servire la bandiera del Rotary per<br />

servire l’umanità. Il Rotary vuole individui<br />

che nella società degli egoisti appaiono<br />

come uomini straordinari sol perché<br />

hanno un cuore che palpita ed induce<br />

all’azione”. Nel dibattito che è seguito<br />

all’intervento del governatore sono intervenuti<br />

il past governor Mario Mello e il<br />

governatore eletto Marcello Fasano.<br />

Giuseppe D’Amico<br />

Con l’Ente Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni<br />

Inner Wheel e Rotary Viaggio nella storia cilentana<br />

tazione storica affidata bravissimi attori;<br />

a Bosco, nella casa-museo di Josè Ortega<br />

con l’eccezionale testimonianza di<br />

Nicola Cobucci; a Marina di Camerota<br />

nella bella casa dell’innerina Liliana Talamo).<br />

Il viaggio -promosso nello spirito<br />

delle iniziative della governatrice Anna<br />

Lo Muscio Antifora (hanno preso parte<br />

alle giornate cilentane anche le past<br />

governatrici Barbara Di Noia Scalise,<br />

Cettina Iglio Vassallo, Giulia Russo<br />

Rampino)- è stato messo a punto dalla<br />

commissione Cultura dell’Inner Wheel<br />

Salerno formata da Marianna Blasi<br />

Bortone, Cucca Andria Pietrofeso,<br />

Maria Bisogni Florio, Maria Luisa<br />

Consalvo Natella, Pupetta Franco Nitto,<br />

Brunella Maione Izzo, Simona Pellegrino<br />

Allescia, Laura Rainone Lombardi,<br />

Maria Rosa Sansone Zani, Rita<br />

Scimone Marano, Marina Sullutrone<br />

Guerritore, Prosperina Trani Gallotti.


22<br />

Le nuove generazioni<br />

La carica dei trecento giovani interactiani<br />

Maggio è un mese molto importante:<br />

è quello in cui si incominciano a fare<br />

i conti, a tirare le somme, di quello<br />

che hanno significato mesi e mesi di<br />

lavoro e impegno in tutti i campi da<br />

quello scolastico, a quello lavorativo e<br />

a quello rotariano nello spirito del programma<br />

del governatore Francesco<br />

Socievole.<br />

“L’anno appena trascorso -ha affermato<br />

il delegato distrettuale Luca Brando-<br />

è stato, senza dubbio, pieno di contenuti<br />

e tutti i soci interactiani hanno<br />

tentato di adempiere al meglio alla<br />

loro vocazione di servizio. Per la prima<br />

volta, anche i club Interact hanno avuto<br />

un motto, che rendesse esplicito a<br />

tutti quali fossero le tematiche principali<br />

e le linee-guida da seguire: “GiovanINformazione”<br />

è stata l’espressione<br />

che ha caratterizzato il nostro<br />

percorso, scandendone tutti i momenti<br />

fondamentali, e ci ha fatto conoscere in<br />

tutto il Distretto. Non si può dimenticare<br />

il progetto “Giovani In Forma”<br />

con cui abbiamo distribuito nelle scuole<br />

vari questionari ,tesi ad incentivare<br />

gli adolescenti ad un’alimentazione<br />

sana e ad un corretto stile di vita. In<br />

alcune scuole, come il liceo Tasso di<br />

Salerno, abbiamo anche <strong>org</strong>anizzato<br />

settimanalmente la vendita di frutta<br />

fresca, confezionata in comodi brik,<br />

che è stata accolta con molto piacere<br />

da parte degli studenti”. Teso all’azione<br />

interna -ha aggiunto Brando- è stato<br />

il progetto “Giovani In Formazione”<br />

che ha visto il suo momento culmine<br />

nel forum, <strong>org</strong>anizzato in collaborazione<br />

con il Rotaract, tenutosi a Nola il 6<br />

e 7 marzo 2010”.<br />

In quest’ottica, inoltre, vanno anche<br />

tanti piccoli gesti che i club Interact<br />

hanno deciso di prendere, per esempio<br />

quella di dotarsi di un collare che<br />

ricordi tutti i nomi de Rappresentanti<br />

Distrettuali e che fino a quest’anno non<br />

esisteva, quella di distribuire a tutti i<br />

soci una “socio card”, che aumentasse<br />

il senso di appartenenza di ogni socio<br />

al proprio club e permettesse di compiere<br />

un preciso censimento di tutti<br />

gli interactiani del nostro Distretto, o<br />

ancora, quella presa negli ultimi mesi<br />

di dotarci di un sito internet (www.<br />

interact2100.it) attualmente “under<br />

construction”, ma che dovrebbe essere<br />

pronto entro la fine di giugno.<br />

Dulcis in fundo, “Giovani In Azione”<br />

con tutti i club del nostro Distretto per<br />

il progetto nazionale dell’Interact destinato<br />

ad aiutare gli studenti di una<br />

scuola colpita dal terremoto de L’Aquila<br />

e che ha visto il suo momento culminante<br />

nel Congresso Nazionale svoltosi<br />

a Salerno dal 30 aprile al 2 maggio.<br />

All’assise, con il nostro governatore<br />

Francesco Socievole e il governatore<br />

eletto Michelangelo Ambrosio, hanno<br />

partecipato un centinaio di interactiani,<br />

provenienti da tutti i Distretti Rotary<br />

d’Italia. Di rilievo gli interventi sulle<br />

iniziative culturali ed umanitarie realizzate<br />

in questo anno interactiano.<br />

“In tutta Italia -ha sottolineato Brando-<br />

siamo riusciti a raccogliere più di<br />

diecimila euro, cifra che può sembrare<br />

non elevatissima ma per i giovani<br />

dell’Interact è abbastanza significativa<br />

ed è, inoltre, in linea con quanto ci eravamo<br />

prefissato.Ogni club ha portato<br />

avanti una propria iniziativa per contribuire<br />

al progetto. Non sono mancate le<br />

occasioni riservate al tempo libero, in<br />

proposito ha riscosso molti consensi il<br />

torneo di calcetto interdistrettuale, che<br />

ha visto come squadra vincitrice quella<br />

del Distretto 2120, la nostra rappresentativa<br />

si è, invece, classificata al secondo<br />

posto.Tutti i congressisti ospiti sono<br />

rimasti entusiasti dell’<strong>org</strong>anizzazione e<br />

un plauso va, quindi , a tutto il comitato<br />

<strong>org</strong>anizzativo”. C’è stata quest’anno<br />

anche una nascita all’interno della nostra<br />

famiglia: quella del club di Benevento,<br />

che ha fatto Salire a 17 il numero<br />

dei club del nostro distretto per un<br />

totale di quasi 300 soci.<br />

Il Club di Salerno, tra le molte iniziative<br />

portate a termine in questi mesi, ha<br />

messo in scena, il 9 maggio, lo spettacolo<br />

“Le milleuna notte…” con la<br />

regia di Antonello Ronga. L’esibizione<br />

dei giovani artisti è stata eccezionale,<br />

altrettanto significativa l’iniziativa di<br />

solidarietà legata alla rappresentazione<br />

teatrale.<br />

Gi<strong>org</strong>io Zinno<br />

A Rossano i ragazzi “regalano un sorriso”<br />

I soci dell’Interact (nella foto) di<br />

Rossano, di cui è presidente Giuseppe<br />

Scigliano, hanno completato<br />

il progetto “Regaliamo un sorriso”,<br />

che li ha visti coinvolti in questi mesi<br />

a raccogliere nelle scuole giocattoli<br />

usati, da destinare ai bambini ospiti<br />

della locale Casa-Famiglia. L’incontro<br />

con i bambini è stato una preziosa<br />

occasione per i soci di vivere concretamente<br />

lo spirito rotariano della<br />

condivisione e del servizio, offrendo<br />

a tutti i partecipanti attimi di riflessione<br />

e di crescita attraverso i valori<br />

della solidarietà, nell’applicazione di<br />

quella “filosofia dell’altruismo” che<br />

il Governatore Francesco Socievole<br />

esorta a riconoscere come essenza<br />

vera e fonte di ogni servizio rotariano.


23<br />

Le nuove generazioni<br />

La formazione è stata affidata a Giancarlo Calise e Sergio Vetrella<br />

L’Interact indossa la divisa della Nunziatella<br />

L’iniziativa di dare vita ad un Club nella storica scuola fondata duecentoventitre<br />

anni fa, è stata del past president del Rotary Club Napoli Sud Ovest Sergio Civita<br />

L’Interact è entrato nella Nunziatella<br />

di Napoli che è uno dei più antichi<br />

istituti di formazione militare d’Italia<br />

e del mondo. L’iniziativa di dare vita<br />

ad un club interactiano nella storica<br />

scuola fondata duecentoventitre anni<br />

fa, è stata del past president del Rotary<br />

Club Napoli Sud Ovest ed ex allievo<br />

della Nunziatella Sergio Civita,<br />

incoraggiato dal governatore Francesco<br />

Socievole.<br />

La Nunziatella trae le sue origini<br />

dall’Accademia fondata nel 1787 da<br />

Ferdinando IV di Borbone “perché<br />

la militar gioventù, ottimamente amministrata,<br />

crescesse a gloria ed onore<br />

dello Stato”. Dopo innumerevoli<br />

vicende dovute ai vari cambiamenti<br />

politici che sono seguiti agli eventi<br />

bellici della seconda guerra mondiale,<br />

l’istituto riottene la propria Bandiera<br />

e, nel 1953, la definitiva denominazione<br />

di Scuola Militare Nunziatella.<br />

Fedele al proprio motto “preparo alla<br />

vita ed alle armi”, nella Nunziatella<br />

si sono formati centinaia di militari e<br />

civili tra i quali Guglielmo<br />

e Florestano Pepe,<br />

Pietro Colletta, Carlo<br />

Pisacane, Guglielmo<br />

Acton, Enrico Cosenz,<br />

Mariano D’Ayala, Carlo<br />

Mezzacapo, Achille<br />

Afan de Rivera, Vittorio<br />

Emanuele III di Savoia,<br />

Amedeo di Savoia<br />

Duca d’Aosta, Vittorio<br />

Ambrosio, Ettore Gallo,<br />

Arturo Parisi, Franco<br />

Angioni, Alberto Zignani,<br />

Sandro Ferracuti,<br />

Rolando Mosca Moschini<br />

nonché i professori Basilio Puoti,<br />

Enrico Alvino, Francesco De Sanctis,<br />

Mariano D’Ayala, Raffaello<br />

Franchini, Paolo Barbi. La formazione<br />

del gruppo interactiano è stata<br />

arricchita da un ricco ventaglio di<br />

iniziative e testimonianze che si sono<br />

svolte grazie alla collaborazione del<br />

col. Filippo Troise. Il viaggio formativo<br />

ha visto protagonisti il PDG<br />

Giancarlo Calise e Sergio Vetrella<br />

i quali hanno illustrato valori e azioni<br />

del mondo rotariano. Lo scorso<br />

<strong>11</strong> maggio, con la partecipazione di<br />

Sergio Civita, i 23 giovani che hanno<br />

manifestato interesse a far parte<br />

del Club Interact sponsorizzato<br />

dal Rotary Club Napoli Sud Ovest,<br />

hanno eletto i componenti del Consiglio:<br />

Antonio Zarrillo (presidente),<br />

Ludovica Nazzaro (vice presidente),<br />

Alberto Del Basso (segretario),<br />

Claudio Candia (tesoriere). Consiglieri:<br />

Valerio Lombardi D’Errico,<br />

Greta Astrid Gentili. Soci: Vincenzo<br />

Balzano, Roberto Catalano,<br />

Sabrina Centola, Luigi Maria<br />

D’Angelo, Michele Ferro, Italo Iafanti,<br />

Pasquale Masucci, Giuliano<br />

Mazzulli, Gino Meoli, Giustino<br />

Nigro, Michela Parente, Matteo<br />

Rubino, Rosaria Sabia, Mario Sauchelli,<br />

Mattia Siena, Piervito Tria,<br />

Roberto Turco. Grazie alla fattiva<br />

collaborazione di Sergio Civita, gli<br />

interactiani hanno già concordato<br />

con i responsabili della<br />

Nunziatella di incontrarsi<br />

due volte al mese per<br />

definire e attuare le iniziative<br />

del Club. Intanto<br />

è stato deciso di affidare<br />

a quanti hanno interessi<br />

per l’arte fotografica di<br />

mettere a punto una “banca<br />

immagini” in modo da<br />

realizzare pubblicazioni<br />

che potranno contribuire<br />

a finanziare le attività culturali,<br />

sociali e di solidarietà.<br />

In questa direzione<br />

saranno anche finalizzate<br />

specifiche produzioni con i laboratori<br />

di ceramica.


24<br />

Le nuove generazioni<br />

Il “cordone della speranza” a Reggio e Salerno<br />

Si moltiplicano i gesti d’amore<br />

per salvare altre vite. Due incontri<br />

sono stati promossi dal<br />

Rotaract in Campania e Calabria.<br />

In campo “Il cordone della<br />

speranza”, l’importante campagna<br />

informativa promossa dal<br />

Rotaract del Distretto 2100 proiettata<br />

a sensibilizzare le giovani<br />

mamme alla conservazione/donazione<br />

del sangue del cordone<br />

ombelicale.<br />

All’Università di Salerno, nel corso del<br />

convegno sugli aspetti medici, legislativi<br />

ed etici della donazione del cordone<br />

ombelicale, dopo gli interventi del<br />

docente universitario Raffaele Riccio,<br />

del RRD nonché chirurgo plastico-ricostruttivo<br />

della seconda Università di<br />

Napoli Francesco De Francesco e del<br />

presidente dell’Assostampa Salvatore<br />

Campitiello, sono state svolte relazioni<br />

da Raffaele Tramontano, Giovanni<br />

Gerosolima, Mario Ascolese, Alessandra<br />

Salucci. Al centro del dibattito<br />

la speranza di salvare altre vite grazie<br />

a un piccolo gesto di puro e semplice<br />

altruismo. Gesto che non comporta<br />

alcun rischio per la vita del donatore.<br />

Un linguaggio universale che ha bisogno<br />

di spiegazioni e proporzioni squisitamente<br />

mediche ma che però vede<br />

come protagonista quell’esile cordone<br />

ombelicale e le sue straordinarie capacità<br />

di impiego.<br />

“E’ un atto d’amore che serve a donare<br />

la vita -spiega Serena Paladino, responsabile<br />

Azione Pubblico Interesse<br />

Campania-. Si sa che le cellule staminali<br />

sono presenti in ogni <strong>org</strong>anismo e<br />

si caratterizzano dalle altre perché sono<br />

cellule non differenziate, ciò vuol dire<br />

che non hanno ancora una funzione<br />

ben precisa all’interno dell’<strong>org</strong>anismo<br />

stesso. Le staminali possono riprodursi<br />

in maniera illimitata dando vita ad altre<br />

cellule staminali e a cellule precursori<br />

di una progenie cellulare destinata a<br />

differenziarsi e a dar vita a tessuti e <strong>org</strong>ani<br />

come muscoli cuore fegato ossa.<br />

Il cordone ombelicale è ricco di cellule<br />

staminali placentari che sono utilizzate<br />

in cure per oltre 70 patologie come la<br />

leucemia, disturbi del midollo osseo,<br />

sclerosi multipla e anemie gravi. Ecco<br />

perché la donazione è un momento<br />

fondamentale per salvare altre vite”.<br />

La raccolta del sangue dal cordone avviene<br />

al momento del parto quando il<br />

neonato è stato allontanato dal campo<br />

operativo senza procurare alcun rischio<br />

o sofferenza alla madre o al neonato<br />

stesso. “La procedura -afferma<br />

Al centro del dibattito<br />

la speranza<br />

di salvare altre vite<br />

grazie ad un piccolo gesto<br />

di puro e semplice altruismo<br />

che non comporta<br />

alcun rischio<br />

per la vita del donatore.<br />

Un linguaggio universale<br />

che ha bisogno di spiegazioni<br />

squisitamente mediche.<br />

Protagonista<br />

quell’esile cordone<br />

e le sue straordinarie<br />

capacità d’impiego.<br />

la responsabile del Progetto “Il<br />

Cordone della Speranza” Alessandra<br />

Salucci- è gratuita e il<br />

sangue viene trasportato entro<br />

36 ore dal prelievo dentro appositi<br />

contenitori che assicurino<br />

l’integrità e la purezza.<br />

Ultima destinazione sono le<br />

quaranta banche di sangue presenti<br />

in Campania e Calabria.<br />

La conservazione del sangue<br />

del cordone ombelicale rappresenta<br />

un interesse primario per la<br />

comunità tanto da essere riconosciuta<br />

tra le attività consentite all’interno del<br />

Servizio Sanitario Nazionale. Vanno<br />

chiariti però i confini tracciati dalla<br />

legislazione in tema di donazione del<br />

cordone ombelicale, ossia ciò che la<br />

legge italiana attualmente consente di<br />

fare ed entro quali limiti”. “E’ nostra<br />

intenzione allargare la rete dei Centri<br />

di Raccolta presenti sul territorio del<br />

nostro Distretto (Campania e Calabria)<br />

- prosegue la Paladino- comprando<br />

appositi kit di raccolta del sangue del<br />

cordone ombelicale per donarli alle<br />

strutture ospedaliere e favorendo il trasporto<br />

degli stessi”. Altrettanto interessante<br />

è stato l’incontro che si è tenuto<br />

a Reggio Calabria dove sono intervenuti<br />

l’RRD Francesco De Francesco,<br />

la responsabile medico della Calabria<br />

“Cord Blood Bank” Giulia Pucci, il<br />

direttore “Ba.Sco” della Campania<br />

Anna Canazio, la responsabile Azione<br />

Pubblico Interesse della Campania Serena<br />

Paladino, la responsabile Azione<br />

Pubblico Interesse della Calabria Letizia<br />

Giovine. “Insomma da una vita<br />

nasce una nuova vita. E il Rotaract ne<br />

è il prezioso veicolo”, ha tenuto a sottolineare<br />

il Governatore Francesco<br />

Socievole che da sempre si è mostrato<br />

vicino al progetto dei rotaractiani e che<br />

ha partecipato agli incontri di Salerno e<br />

Reggio Calabria.<br />

Antonella Citro


Unimeda<br />

Reggio Cal. Sud “Parallelo 38”<br />

La nostra avventura Rotaractiana inizia a<br />

luglio 2009 quando un gruppo di ragazzi,<br />

vuoi per caso vuoi perché queste cose<br />

devono accadere, si ritrova a condividere<br />

la voglia di intraprendere qualcosa di<br />

nuovo. Curiosità, incoscienza, imbarazzo:<br />

ecco cosa abbiamo provato quando ci<br />

convocarono per la nostra prima riunione<br />

di formazione. Ma bastarono pochi minuti<br />

a rompere il ghiaccio e a farci capire cosa<br />

significa davvero essere rotaractiani:<br />

senso di stupore, di compiacimento,<br />

voglia di fare, voglia di aiutare e tanto<br />

altro crescevano in noi. Grazie a Nadia<br />

Iannazzo, Leopoldo Rossi, Teresa<br />

Corso, Letizia Giovine, Gianfranco<br />

Nardi e tutti coloro che hanno contribuito<br />

Campus Salerno<br />

dei Due Principati<br />

In occasione del compimento del primo<br />

anno di vita del Club Salerno Nord dei Due<br />

Principati, si realizza l’ambizioso progetto<br />

di dare vita a un nuovo Club Rotaract. La<br />

favorevole ubicazione territoriale del Club<br />

padrino, sito nei pressi della Università<br />

degli Studi di Salerno, ha fatto sì che<br />

ci si orientasse per la costituzione di un<br />

Club su base universitaria, con l’intento<br />

di dare ai giovani studenti e neo-laureati<br />

un’opportunità ulteriore di incontro e di<br />

crescita comune nello spirito di servizio<br />

che ispira il Rotary International, con<br />

l’obiettivo finale di migliorare le loro<br />

qualità personali, conoscenze e competenze<br />

indispensabili per una vera crescita umana<br />

Unical Rende<br />

Si è parlato per mesi della creazione di<br />

questo club, che per un motivo o per un<br />

altro, sembrava non riuscisse a partire.<br />

Ma proprio queste difficoltà iniziali<br />

hanno reso il gruppo ancora più unito ed<br />

affiatato. Ventuno i soci fondatori: un mix<br />

di aspiranti economisti, ingegneri, avvocati<br />

e imprenditori tutti pronti a darsi da fare,<br />

collaborando tra loro in nome dello spirito<br />

Rotaractiano. Tutto questo non sarebbe<br />

stato possibile senza l’intervento del<br />

governatore, Francesco Socievole, che<br />

fortemente ha voluto la nascita di questo<br />

club, l’assistente del governatore Renato<br />

Olivito, il club padrino, il Rotary Rende,<br />

nella figura del presidente, Emanuele<br />

Fiorino, che ha sponsorizzto il club e, da<br />

alla nostra formazione abbiamo appreso<br />

i principi del servire rotariano. Ringrazio<br />

il governatore Francesco Socievole,<br />

il presidente del nostro Club Padrino<br />

Antonio Gangeri, il segretario Enrico<br />

Paratore ed il delegato Rotaract Paolo<br />

Amodeo che hanno subito creduto in noi.<br />

Personalmente, sono onorata si essere<br />

stata chiamata a presiedere il primo anno<br />

e professionale. Attraverso una serie<br />

di incontri formativi avvenuti durante<br />

l’anno con i rappresentanti del Distretto<br />

2100, il gruppo di giovani ha mostrato<br />

via via sempre maggiore interesse alla<br />

realizzazione del progetto di costituzione<br />

del nuovo club. Studenti provenienti sia<br />

dalla zona di Salerno e della Valle dell’Irno<br />

che studenti fuorisede hanno dunque<br />

formalizzato la loro adesione, nominando<br />

altresì le cariche istituzionali e i componenti<br />

del futuro consiglio direttivo: Mario<br />

Gregorio (presidente), Lucia Fiorillo<br />

(vice presidente), Domenico Grampone<br />

(segretario), Enrico Rocco (tesoriere)<br />

Consiglio: Raffaella Manzolillo, Valeria<br />

Vitolo, Alfonso Mona, Rosanna Sellitto,<br />

Maria Vincenza Polito, Lucrezia<br />

Lucchese, Andrea Melillo. Soci: Anna<br />

non dimenticare, la presenza costante della<br />

delegata rotariana per il Rotaract , Teresa<br />

Fotia, che ha affiancato i ragazzi in questi<br />

mesi. Meritano giusta menzione, Cristina<br />

Amato, RRD incoming, e Marco<br />

Provenzano, presidente del Rotaract di<br />

Cosenza che insieme a Mario Rossi,<br />

presidente incoming dello stesso club,<br />

appena saputo della creazione del Rotaract<br />

25<br />

Le nuove generazioni<br />

Il Rotaract nelle Università di Reggio, Rende e Salerno<br />

di vita del Rotaract Club sponsorizzato<br />

dal Rotary Reggio Calabria Sud Parallelo<br />

38. Questa la nostra squadra: Erika<br />

Trunfio (presidente), Antonio Loddo<br />

(vice presidente), Matteo Logoteta<br />

(segretario), Caterina Rizzo (tesoriere),<br />

Karin Sangi<strong>org</strong>io (prefetto).Consiglieri:<br />

Maria Catania, Antonio Rappoccio.<br />

Soci: Armando Falzea, Giandomenico<br />

Tavella, Nicola Sicilia, Silvio Sicilia,<br />

Giuseppe Grillea, Caterina Catania,<br />

Fortunato Dipietra, Filippo Oliva,<br />

Maria Giovinazzo, Nicoletta Nieddu del<br />

Rio, Dario Taglieri, Monica Fragomeni,<br />

Carmelo Greco, Orlando D’Amico,<br />

Antonio Maltese, Valentina Floccari,<br />

Mohamed Hamed, Bilel Abdallah.<br />

Erika Trunfio<br />

Parisi, Grampone Ottavia, Vitoantonio<br />

Polito, Mancuso Giuseppe, Scannapieco<br />

Matteo Bruno, Thealda Selvaggi,<br />

Veronica Donniacuo, Mariangela<br />

Donniacuo, Antonio Morese, Domenico<br />

Zappella, Antonio Siniscalchi, Valentina<br />

di Domenico. Il Rotaract Club, che<br />

prenderà il nome di Salerno Campus<br />

Due Principati, fortemente voluta dal<br />

governatore Francesco Socievole ed<br />

auspicata anche dal Rettore dell’Università<br />

degli studi di Salerno, Raimondo<br />

Pasquino, rappresenterà sicuramente<br />

un impegno ma anche una ricchezza per<br />

tutti i Club di Salerno e per il territorio di<br />

riferimento.<br />

Sirella Renda<br />

Unical-Rende, si sono messi subito a<br />

disposizione dei ragazzi mostrando quello<br />

che è lo spirito del Rotary, la fratellanza.<br />

Questa la squadra Unical Rende: Francesco<br />

Cangemi (presidente), Giuseppe Verrina<br />

(vicepresidente), Daniela Pisano<br />

(segretaria), Valeria Pugliese (tesoriere),<br />

Valentina Vardè (prefetto), Consiglieri:<br />

Stefano Marzullo, Francesca Verri,<br />

Soci: Rocco Accardi, Mario Bevilacqua,<br />

Michele Chiappetta, Davide Cristofaro,<br />

Emilio D’Agostino, Piermatteo Dodaro,<br />

Vincenzo Errico, Bruno Gallè, Rosario<br />

Gramuglia, Francesco Guido, Maria<br />

Franc. Longo, Annamaria Mancuso,<br />

Fernando Militerno, Carlo Salatino,<br />

Anna Spasari.<br />

Francesco Cangemi


26<br />

Le nuove generazioni<br />

Il Rotaract tra solidarietà e cultura universitaria<br />

E’ ormai al fotofinish l’anno<br />

sociale rotaractiano del Distretto.<br />

Tracciamo un bilancio delle<br />

attività che hanno impegnato il<br />

Rotaract Distretto 2100 il cui<br />

delegato è l’RRD Francesco<br />

De Francesco (nella foto con<br />

il delegato distrettuale dell’Interact<br />

Luca Brando). Tra le<br />

principali attività che vanno<br />

annoverate vi è senza dubbio<br />

l’Azione Interna con il forum<br />

di Zona in Campania e in Calabria<br />

e i Forum Regionali. Importante è<br />

stata la giornata dell’Aspirante e del<br />

neo-socio del 20 novembre quando<br />

a Pompei hanno sfilato un centinaio<br />

di aspiranti rotaractiani. Il Distretto<br />

2100 ha poi salutato la nascita<br />

del nuovo Club UniMeda di Reggio<br />

Calabria Sud Parallelo 38, il primo<br />

in Italia di matrice universitaria<br />

con relativa consegna della Charta.<br />

Successivamente si sono formati<br />

altri due Club Universitari rispettivamente<br />

a Fisciano e a Cosenza.<br />

Per l’Azione Pubblico Interesse,<br />

imponente è stata la campagna informativa<br />

e scientifico-divulgativa,<br />

supportata da convegni in Campania<br />

presso l’Università Federico II,<br />

da raccolte fondi alla festa degli<br />

Auguri, da innumerevoli forum in<br />

Calabria e in Campania, in particolare<br />

al Campus di Fisciano. Il 22<br />

maggio a Reggio Calabria, nel corso<br />

del convegno conclusivo, sono<br />

stati consegnati dieci contenitori<br />

per la banca cordonale calabrese,<br />

in Campania grande è il fermento<br />

per l’acquisto di nuovi contenitori.<br />

Per l’Azione Professionale va<br />

ricordato il convegno “Etica e Diritto”<br />

a Catanzaro del 12 dicembre,<br />

alla presenza di magistrati notai,<br />

avvocati e professori universitari.<br />

In quell’occasione è stata affrontata<br />

l’etica nel mondo dell’associazionismo.<br />

Costante vicinanza e<br />

indubbio collegamento sono state<br />

le parole d’ordine di Azione Interact,<br />

tangibili nel S.I.F.I. (seminario<br />

in-formativo Interact), svoltosi<br />

il 7 marzo a Nola, dove ai soci sono<br />

stati illustrati i pilastri dell’Azione<br />

e delle cariche ricoperte. Docenti<br />

universitari e studenti dell’Università<br />

di Salerno si sono dati appuntamento<br />

il 14 gennaio alla tavola<br />

Tra le principali attività<br />

che vanno annoverate<br />

vi è l’Azione Interna<br />

con il Forum di Zona<br />

in Campania e in Calabria<br />

e i Forum Regionali.<br />

Di rilievo la giornata<br />

dell’Aspirante, del neo-socio<br />

e il concorso nelle scuole<br />

per sensibilizzare i giovani<br />

sulla sicurezza stradale<br />

rotonda sullo stalking promossa<br />

dalla Commissione Giustizia<br />

e Premio Andrisani, a<br />

tal proposito va sottolineato<br />

l’impegno del RTC di Lametia<br />

Terme che nelle scuole ha diffuso<br />

il concorso sulla sicurezza<br />

stradale per sensibilizzare i<br />

giovani sull’argomento. Eventi<br />

di vastissima eco mediatica<br />

sono giunti dalla Commissione<br />

Sport e Cultura Sportiva,<br />

tra questi la maratona “Trofeo Rotaract”<br />

sul lungomare napoletano<br />

dello scorso 27 settembre, la regata<br />

“Challenge dei Comuni” del 7 marzo,<br />

giornata dedicata alla riscoperta<br />

dell’equitazione sul Monte Terminio<br />

in provincia di Avellino e la<br />

giornata “RotaKart” a Limatola.<br />

Nutritissime le partecipazioni agli<br />

eventi E.R.I.C. Per Arte e Cultura<br />

in Campania è stato siglato un<br />

protocollo di finanziamento con<br />

UniOr. Con mille euro donati per la<br />

teca presso il Museo di Cuma, sono<br />

stati stampati opuscoli sui monumenti<br />

da restaurare nei territori dei<br />

Club: tre i progetti di restauro di<br />

opere d’arte e, in Calabria, è stato<br />

allestito un totem. Per la Commissione<br />

RYLA, in Campania il 28<br />

gennaio si è svolta una conferenza<br />

di preparazione. Emozionante e<br />

sensazionale il Capodanno Nazionale<br />

festeggiato a Capri e il Quindicennale<br />

alla Reggia di Caserta. Il<br />

Progetto “Luce” volto a prevenire<br />

l’ambliopia infantile nelle scuole<br />

elementari e materne è stato<br />

uno dei tanti temi sviluppati dalla<br />

“Commissione Tema dell’Anno e<br />

Temi di Studio Distrettuali”.<br />

Antonella Citro


27<br />

Segni & Idee<br />

Nunnari: “Con il Ris<strong>org</strong>imento nasce la colonia del Sud”<br />

“I giovani non possono lasciarsi vivere<br />

aspettando Godot, ma devono vivere<br />

pienamente la ricchezza della loro età<br />

con coraggio. Per vivere ci vuole coraggio,<br />

per lasciarsi vivere basta non<br />

morire”. Dal suo studio privato, in uno<br />

dei palazzi più belli del centro storico di<br />

Cosenza dove ha sede la Curia, monsignor<br />

Salvatore Nunnari lancia con calma<br />

ma al tempo stesso con decisione,<br />

questo invito alle nuove generazioni, a<br />

quei giovani con i quali, e ci tiene a sottolineare<br />

il “con”, lui ama parlare. “Ho<br />

incontrato migliaia e migliaia di giovani<br />

nelle scuole della Diocesi e, ogni volta,<br />

viene sempre fuori il discorso sul futuro<br />

che vedo essere drammaticamente<br />

presente nelle loro coscienze”. Arcivescovo<br />

Metropolita di Cosenza dal 18<br />

dicembre 2004, prima di arrivare nella<br />

città dei Bruzi, è stato Arcivescovo di<br />

Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-<br />

Nusco-Bisaccia per cui conosce molto<br />

bene la Calabria e la Campania. “Due<br />

regioni accomunate da problemi ma,<br />

anche, da soluzioni inadeguate. Ci sono<br />

però, in entrambe, delle ricchezze valoriali<br />

che ci fanno ben sperare soltanto se<br />

si avrà il coraggio di attuare una politica<br />

di rinnovamento non solo delle strutture<br />

ma, principalmente, della società<br />

civile”. Abbiamo già parlato, su queste<br />

pagine, del forte richiamo alla centralità<br />

dell’uomo fatto da Papa Benedetto XVI<br />

nella Sua ultima Enciclica “Caritas in<br />

Veritate” che significa, essenzialmente,<br />

“liberare gli uomini e le Istituzioni dal<br />

guscio dell’egoismo e dell’interesse<br />

privato per lavorare, veramente, al bene<br />

comune”. Ci sembra di leggere, nelle<br />

parole dell’Arcivescovo di Cosenza,<br />

un forte richiamo alla società civile affinché<br />

si riappropri, con forza, del suo<br />

ruolo di protagonista con uomini che<br />

non siano più l’uno contro l’altro ma, al<br />

di là di idee ed appartenenze, lavorino<br />

insieme per il riscatto definitivo della<br />

Calabria, una terra “grande ed amara”<br />

come la definì Leonida Repaci ma che,<br />

anche secondo S.E. Nunnari, ha enormi<br />

potenzialità per poter valorizzare,<br />

una volta per tutte, le ricchezze naturali<br />

e paesaggistiche che, sempre per<br />

ricordare il grande scrittore di Palmi, la<br />

rendono uno dei capolavori di Dio. Partendo<br />

dall’osservazione della realtà, il<br />

ragionamento si proietta continuamente<br />

verso il futuro, concentrandosi su quello<br />

che si deve fare: il tutto, per una magica<br />

combinazione, proprio all’indomani<br />

di un’importante tornata elettorale che<br />

ha interessato i cittadini di Calabria e<br />

Campania. Senza volere entrare in discorsi<br />

politici, mons. Nunnari non si tira<br />

certamente indietro quando gli chiediamo<br />

una sua riflessione sull’argomento:<br />

”Personalmente ritengo che siamo difronte<br />

ad un segnale molto forte che è<br />

necessario sapere cogliere: la gente si è<br />

espressa per un profondo rinnovamento<br />

che va ben al di là delle idee e delle<br />

ideologie”. Oltre che una riflessione, ci<br />

sembra un invito alla classe politica regionale<br />

affinché si impegni, finalmente<br />

ed una volta per tutte, in un progetto corale,<br />

in grado di affrontare seriamente e<br />

concretamente i problemi del territorio<br />

per uscire da una situazione di crisi oramai<br />

congenita che non lascia molte speranze<br />

ai nostri giovani. Ma la crisi del<br />

nostro tempo non è soltanto economica,<br />

è anche e soprattutto di carattere morale.<br />

“E’ necessario che vi sia ethos anche<br />

nella distribuzione delle ricchezze. Tutti<br />

insieme dobbiamo riscoprire -afferma<br />

S.E Nunnari- il valore di quella equità<br />

che dà a ciascuno il suo offrendo le stesse<br />

opportunità. Lo dico soprattutto per i<br />

nostri giovani sperando che non stiano<br />

una vita sul muretto facendo branco,<br />

ma che si impegnino seriamente in un<br />

progetto culturale e sociale che significa<br />

meno pub e più centri culturali e gruppi<br />

di volontariato solidale”. Ad inizio del<br />

2010, un documento dell’Episcopato<br />

italiano, ha affrontato seriamente la situazione<br />

del Mezzogiorno che, ancora<br />

umiliato, impoverisce e rende più piccola<br />

l’Italia. Il documento si rifà a quanto,<br />

sin dal lontano 1948, i Vescovi meridionali<br />

avevano denunciato e proposto<br />

per la redenzione del Sud; concetti poi<br />

ripresi nel 1989 sempre dalla Conferenza<br />

Episcopale Italiana ed oggi nuovamente<br />

portati al centro della discussione.<br />

Purtroppo, “anche dal punto di vista<br />

ecclesiale, l’Italia cammina su due binari.<br />

C’è un Nord e c’è un Sud e finchè<br />

non si raggiungerà il giusto equilibrio,<br />

ci sarà sempre crisi. Anche qui l’egoismo<br />

la fa da padrone ed è certo che,<br />

dovremmo ricordarlo ai signori della<br />

Lega Nord, con il Ris<strong>org</strong>imento è nata<br />

la colonia del Sud”. Il tempo e lo spazio<br />

non ci consentono di andare oltre per<br />

come sarebbe stato facile fare. Ci piace<br />

concludere raccogliendo e diffondendo<br />

il messaggio che, mons. Salvatore Nunnari,<br />

lancia al Rotary:”Aiutare l’uomo<br />

ad essere più uomo e, nel rispetto delle<br />

ideologie e delle religioni, imprimere<br />

una marcia in più al programma di umanizzazione<br />

sapendo che, partendo dagli<br />

ultimi, anche i primi saranno serviti e<br />

non viceversa”.<br />

Roberto Barbarossa


28<br />

La Notizia<br />

Nei teatri italiani cresce l’attesa per il gruppo rotariano partenopeo<br />

I Temerari, ormai maggiorenni, ritornano in scena<br />

La notizia trapelata nei Club del Gruppo<br />

Partenopeo si è tramutata, di recente, in<br />

certezza: “Ormai maggiorenni ritornano<br />

alle scene”. Più determinati e più entusiasti<br />

di prima torneranno ad esibirsi, dopo<br />

un breve periodo di sosta, I Temerari,<br />

trascinati dalla inesauribile vena teatrale<br />

del PDG Marcello Lando. Chi sono I<br />

Temerari? Per chi non li conosce, basterà<br />

ricordare che è un gruppo di amici, appartenenti<br />

alla vasta famiglia dei Rotary<br />

Club della città di Napoli, che un giorno<br />

del 1991, su iniziativa dell’indimenticabile<br />

Giulia Montella (all’epoca presidente<br />

dell’Inner Wheel Club Napoli),<br />

decise di allestire e rappresentare una<br />

commedia per raccogliere fondi da<br />

destinare all’attività di volontariato<br />

che le innerine espletavano sul territorio.<br />

Si trattava di andare tutti in<br />

scena con un lavoro interamente<br />

“fatto in casa” (testo, sceneggiatura,<br />

regia, musiche, coreografia, costumi,<br />

ecc.)<br />

Il nome Temerari nacque, pertanto,<br />

quasi spontaneo, per la stessa goliardica<br />

incoscienza con cui l’intero<br />

gruppo si era lanciato in un’impresa,<br />

nuova per tutti, difficile oltre l’immaginabile,<br />

dall’esito quanto mai incerto.<br />

Un’impresa che, davvero esponeva al<br />

rischio di “perdere la faccia” alcuni noti<br />

e compassati professionisti (accademici,<br />

imprenditori, dirigenti) ed alcune gentili<br />

signore, compagne altrettanto incoscienti<br />

nella perigliosa avventura. Ma il peggio<br />

non accadde! Al debutto (marzo 1992),<br />

al Teatro Sannazzaro di Napoli, la commedia<br />

Il Remacchio riscosse un successo<br />

tale da convincere il gruppo a proseguire<br />

l’avventura, puntando addirittura sul<br />

musical; un genere di spettacolo ancora<br />

più complesso e temerario, per il quale<br />

gli interpreti, debbono oltretutto sapersi<br />

cimentare anche nel canto e nel ballo. La<br />

formula di “servire” in letizia, attraverso<br />

il gioco del teatro, con il proposito di generare<br />

un sorriso e qualche schietta risata<br />

tra gli amici in sala, aprì la via a più ampie<br />

prospettive.<br />

Negli anni successivi, infatti, scaturite<br />

dall’estro di Marcello Lando (autore<br />

dei testi e regista della Compagnia) e<br />

di Peppe Ventrella (autore delle musiche<br />

originali) furono messe in scena<br />

commedie musicali, ispirate a soggetti<br />

famosi, di volta in volta, garbatamente<br />

dissacrati (Barbablues, C’è del marcio<br />

in Danimarca, Ma per fortuna è una notte<br />

di Luna, l’Inferno è un’altra cosa, Dei,<br />

Achei, Eroi e Troy) Partendo sempre da<br />

Napoli, le repliche in grandi teatri di tutta<br />

Italia sono state numerosissime. Da quel<br />

marzo del ‘92 ad oggi, in diciotto anni di<br />

attività, I Temerari hanno portato in giro<br />

i loro spettacoli calcando i palcoscenici<br />

di Genova, Roma, Milano, Verona, Bari,<br />

Cosenza, Benevento, Campobasso, Salerno,<br />

San Benedetto del Tronto, Jesi,<br />

Caserta, Siena, Sorrento, Pompei, Rossano<br />

Calabro, trovando sempre calda accoglienza,<br />

riscuotendo ovunque un lusinghiero<br />

successo e raccogliendo cospicue<br />

somme per scopi benefici (finora sono<br />

stati devoluti ad attività sociali di solidarietà<br />

circa un milione e mezzo di euro, al<br />

netto delle spese per scenografia, luci e<br />

diffusione sonora). Il Rotary International<br />

ha conferito all’intera Compagnia il<br />

riconoscimento “Paul Harris Fellow” per<br />

il contributo offerto alla “Polio Plus”. I<br />

Temerari, inquadrati come associazione<br />

Onlus, divenuti maggiorenni per lunga<br />

esperienza di teatro, non derogano dal<br />

loro solido patto istitutivo: sentire fortemente<br />

l’appartenenza al Rotary International,<br />

ispirando il comportamento del<br />

gruppo al principio del “servire”; portare<br />

in scena soltanto lavori inediti, con testi,<br />

musiche, coreografie, costumi, bozzetti,<br />

ingegneria di scena, ecc. concepiti e realizzati<br />

all’interno del gruppo; dimostrare<br />

che il teatro “amatoriale”, se si distingue<br />

per i suoi fini, non deve rinunciare ai<br />

mezzi espressivi del teatro “di qualità”;<br />

sostenersi a vicenda con grande entusiasmo,<br />

lavorando in spirito di “servizio”<br />

lieto e determinato, mai arrendendosi alle<br />

difficoltà. Ed oggi…rièccoli! Il loro<br />

nuovo “Musical”, in piena fase di<br />

decollo, tra qualche mese potrà andare<br />

in scena. Si tratta ancora una<br />

volta di una originalissima rilettura,<br />

in chiave comica e dissacrante, di<br />

una pièce celeberrima, (top secret<br />

il titolo, per antica scaramanzia teatrale!),<br />

rappresentata e osannata da<br />

oltre un secolo nei più grandi teatri<br />

del mondo.<br />

Gli auguri di “buon lavoro” del Distretto<br />

Rotary 2100, dunque al Presidente<br />

de I Temerari Virgilio Firpo, e insieme<br />

a lui, nel più equanime ordine alfabetico,<br />

a Vittorio Accardi, Argentina Calcagni,<br />

Bruno Ferrara, Gi<strong>org</strong>io e Virgilio<br />

Firpo, Manuela Gasparri, Lilia Iodice,<br />

Maria Carla Lamberti, Marcello<br />

Lando, Attilio e Gabriella Leonardo,<br />

Maria Giulia Mancini, Licia Presta,<br />

Francesca Massara, Francesca e Gherardo<br />

Mengoni, Giuseppe e Guglielmo<br />

Montella, Nicola Pasquino, Bruno<br />

Postiglione, Annamaria ed Edoardo<br />

Sabbatino, Francesco Salerno, Germana<br />

Sera, Laura Scognamiglio, Peppe<br />

e Saja Ventrella, ed a tutti gli altri<br />

rotariani ed innerine che con loro si sono<br />

lanciati, con la temerarietà di sempre,<br />

nella nuova avventura teatrale.


29<br />

Bilancio di dodici mesi del Governatore Francesco Socievole e della sua squadra<br />

Idee e progetti per vivere i sogni ed incontrare il futuro<br />

3.858<br />

Soci giugno 2009<br />

33<br />

Club Rotaract<br />

giugno 2009<br />

76<br />

Club Rotary<br />

giugno 2009<br />

4.049<br />

Soci maggio 2010<br />

(65 nuovi Soci con i 76 Club esistenti,<br />

126 Soci con i nuovi Club)<br />

36<br />

Club Rotaract<br />

maggio 2010<br />

81<br />

Club Rotary<br />

maggio 2010<br />

17<br />

Club Interact<br />

giugno 2009<br />

19<br />

Club Interact<br />

maggio 2010<br />

2 nuovi Club Interact:<br />

- Benevento<br />

- Nunziatella (Napoli)<br />

3 nuovi Club Rotaract:<br />

- Unimeda Reggio Calabria Sud “Parallelo 38” (Univ. di Reggio C.)<br />

- Campus Salerno dei Due Principati (Università di Salerno)<br />

- Unical Rende (Università di Cosenza)<br />

5 nuovi Club Rotary:<br />

- Capua Antica e Nova (Caserta)<br />

- Campagna Valle del Sele (Salerno)<br />

- Cosenza Telesio<br />

- Pozzuoli (Napoli)<br />

- Melito di Portosalvo (Reggio Calabria)<br />

90 visite ai<br />

Club di cui 14 ai<br />

nuovi Club<br />

95 le<br />

manifestazioni<br />

dei Club<br />

<strong>11</strong><br />

Club del Distretto con 37 Soci<br />

dal 16 al 23 giugno<br />

alla Convention Internazionale a Montreal<br />

5 Iniziative del Distretto:<br />

- Rotary Day (Caserta, Catanzaro, Cosenza, Napoli, Salerno)<br />

- “I nuovi italiani”, handbook per gli emigranti che vivono in Italia<br />

- Rotario, videogiochi per ragazzi dai 7 agli <strong>11</strong> anni<br />

- Cartoline di Natale, ne sono state diffuse venticinquemila<br />

- Maratea Film Festival con Lina Wertmuller e Michele Placido<br />

12 Forum e incontri:<br />

- I giovani e la meritocrazia nella società globalizzata - Università di Salerno (16 gennaio 2010)<br />

- Quale sviluppo sostenibile per il futuro dell’umanità -Nola (6 febbraio 2010)<br />

- La pace fra i popoli attraverso l’integrazione culturale - Castellammare di Stabia (20 febbraio 2010)<br />

- Il rispetto delle regole per garantire la dignità dell’uomo - Paola (6 marzo 2010)<br />

- Forum Interdistrettuale “Premio Pasquale Pastore”: Dignità della persona e diritto d’informazione - Salerno (20 marzo 2010)<br />

- Mediterraneo: il Mare che unisce - Reggio Calabria Università del Mediterraneo (8 maggio 2010)<br />

Seminari di formazione. Meeting delle Commissioni Distrettuali<br />

- Crotone (5 settembre 2009)<br />

- Sessa Aurunca (13 settembre 2009)<br />

- Club Day - Teggiano (19 settembre 2009)<br />

- President Day - Castrovillari (18 ottobre 2009)<br />

- Seminario Rotary Foundation - Lamezia Terme (7 novembre 2009)<br />

- Ryla: Etica leadership e meritocrazia per una nuova classe dirigente – Cosenza (5 maggio 2010)


30<br />

Programmi dei Club - mese di giugno<br />

GIORNO CLUB DISTRETTO 2100 ORA LUOGO TEMA E RELATORI<br />

2 CASERTA “TERRA DI LAVORO” 2, 3, 4, 5, 6 giugno: Viaggio a Bruges<br />

2 NAPOLI EST Istambul dal 2 al 6 giugno Viaggio sociale ad Istambul<br />

3 CROTONE 19.00 Sede del Club<br />

Presentazione del nuovo libro di Vito Barresi: “La tenda del Cavaliere: Popolo e<br />

Potere nei giorni dell’ Aquila”<br />

3 NAPOLI OVEST 20.00 Hotel Excelsior Presentazione nuovi soci<br />

3<br />

SALERNO - SALERNO N. E. VALLE DEL<br />

PICENTINO<br />

20.30 Centro Eudermico, Baronissi Serata in amicizia<br />

3 SOVERATO 19.30 Via Marconi Discussione del tema del mese<br />

4 LOCRI 18.30 sede del Club “Il Terrorismo” libro della prof. Colonna Vilasi<br />

4 SAN MARCO ARGENTANO VALLE DELL’ESARO 20.30 Hotel Don Carlo - S. Marco A.<br />

150 anni dell’unità di Italia tra storia, leggenda,<br />

realtà e curiosità, rel. Coriolano Martirano<br />

5<br />

PETILIA POL.- CIRO’MARINA<br />

10.00 Crotone Interclub sui trapianti delle cellule staminali cordonali<br />

7 COSENZA TELESIO 20.00 “La mediazione civile”; con il socio Davide Garritano<br />

8 CATANZARO 19.00 Palazzo Provincia Giuditta Mattace relaziona su Gruppi di Studio GSE 2010<br />

10 CASTROVILLARI – POLLINO 20.00 Hotel Jolly<br />

Relazione del tesoriere Carmine Pignataro:<br />

10 CAVA DEI TIRRENI Schwerte Visita al Club di Schwerte<br />

10 NAPOLI OVEST 20.00 Hotel Excelsior<br />

Prof. Michele De Rosa “Ethiopia, emozioni di un viaggio”<br />

10 SOVERATO 19.30 Sede del Club Progetti e borse di studio per giovani meritevoli<br />

<strong>11</strong> CIRO’ MARINA ” Hotel il Gabbiano Convegno sull’enoteca regionale<br />

<strong>11</strong> SAN MARCO ARGENTANO 20.30 Hotel Don Carlo Relazione del Past President Italo Antonucci<br />

12 PETILIA-Cirò-Crotone 10.00 Istituto Pertini “Strada Statale 106: Facciamo il punto della situazione”<br />

14 NAPOLI NORD 20.30 Hotel Excelsior Giuseppe Gentile su: “ Energia e sviluppo sostenibile<br />

14 SALERNO 20.30 Grand Hotel Salerno “I problemi del nucleare civile” col prof. Marco Napolitano<br />

16 COSENZA TELESIO 20.00 Visione di un film sulla Sacra Sindone<br />

17 CASERTA 13.30 Jolly Hotel Relazione del presidente sull’anno sociale<br />

17 CASTROVILLARI – POLLINO “ 20.00 Hotel Jolly Borsa di studio Rotary Club Castrovillari<br />

17 NAPOLI OVEST 20.00 Hotel Excelsior Passaggio delle consegne


A cura di Nunziante Di Filippo, Michele Galderisi, Francesco Occhiuto<br />

31<br />

GIORNO CLUB DISTRETTO 2100 ORA LUOGO TEMA E RELATORI<br />

17 SOVERATO 19.30 Sede del Club Preparazione Premio di pittura estemporanea “M. Gioffrè”<br />

18 LOCRI 19.30 sede del Club Coriolano Martirano e il suo libro “La dolce follia di Telesio”<br />

18 SAN MARCO ARGENTANO 20.30 Hotel Don Carlo Associazione “Pietre Vive” e l’amore verso i più deboli<br />

19 CASTROVILLARI – POLLINO 18.00 Circolo “Il Cittadino” Cerimonia della consegna della Borsa di studio<br />

19 LOCRI 18.30 sede del Club Mostra dei lavori degli allievi dell’Istituto d’Arte di Locri<br />

19 PETILIA POLICASTRO 18.00 Biblioteca comunale Premio alla professionalità<br />

21 COSENZA TELESIO 20.00 Sergio Chiatto: “Assiduità e affiatamento: club efficiente”<br />

21 NAPOLI NORD 20.30 Hotel Excelsior<br />

21 SALERNO 20.30 Grand Hotel Salerno<br />

Nicola Forte:“Viaggio nella memoria Regno Due Sicilie”<br />

“Giustizia e Costituzione”con il dott. Franco Roberti<br />

22 NAPOLI EST 20.00 M. Giuseppina Chef Salotto rotariano<br />

22 PALMI 19.30 Hotel Stella Maris Masseo Zampogna su: “La Villa Romana di Casignana”<br />

24 CASERTA “TERRA LAVORO” 20.30 “Alma Plena” Passaggio delle consegne<br />

24 SOVERATO 19.30 Sede del Club programma direttivo del Club 2010/20<strong>11</strong><br />

25 CATANZARO 19.00 Villaggio Guglielmo Passaggio delle consegne<br />

25 CAVA DEI TIRRENI 20.30 Hotel Raito - Vietri Passaggio delle consegne<br />

25 CIRO’ MARINA Hotel Il Gabbiano Assemblea dei soci<br />

25 OTTAVIANO 20.00 Ristorante Somma V. Passaggio delle consegne<br />

25 SALERNO 19.00 Conca Dei Marini Gita a Capo Conca<br />

25 SAN MARCO ARGENTANO 20.30 Hotel Don Carlo Consiglio direttivo 2009-2010 e 2010-20<strong>11</strong><br />

26 CASTROVILLARI – POLLINO “ 20.00 Hotel Jolly Passaggio delle consegne<br />

26 POMPEI SUD 20.30 Hotel Pompei Resort Passaggio delle consegne<br />

28 COSENZA TELESIO 20.00<br />

Francesco Romano e Clemente Sicilia, racconteranno la loro recente missione in<br />

Africa come volontari<br />

28 NAPOLI NORD 19.00 Hotel Excelsior Assemblea ordinaria dei soci e Passaggio delle consegne<br />

29 NAPOLI EST 20.30 Albergo Vesuvio Passaggio delle consegne<br />

30 LOCRI 19.30 Hotel President Manifestazione per la conclusione del progetto DE.CO.


32<br />

Del Vaglio

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