Numero 11 - Rotarycosenza.org
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R TARY2100<br />
N. <strong>11</strong> - giugno 2010<br />
Allegato al numero 6 della rivista Rotary<br />
• Calabria - Campania - Territorio di Lauria •
Distretto 2100<br />
Calabria - Campania<br />
Territorio di Lauria<br />
N. <strong>11</strong> - giugno 2010<br />
allegato al numero 6<br />
della rivista Rotary<br />
Reg. Trib. di Milano<br />
n. 89 del 8/3/86<br />
Direttore Editoriale<br />
Francesco Socievole<br />
Direttore<br />
Giuseppe Blasi<br />
Segreteria di Redazione<br />
Giuseppe Mensitiere<br />
studio.mensitiere@libero.it<br />
Leopoldo Rossi<br />
leopoldorossi@gmail.com<br />
Redazione<br />
Roberto Barbarossa, Lucia Baroni<br />
Marino, Antonio Bevacqua,<br />
Giovanni Blasi, Ernesta Brisinda,<br />
Giovanni Bruni, Giuseppe<br />
Campilongo, Angelandrea Casale,<br />
Armando Chirumbolo, Antonella<br />
Citro, Antonio Pio Condò,<br />
Giuseppe D’Amico, Francesco<br />
De Ciuceis, Lucia De Cristofaro,<br />
Pietro Falbo, Francesco Fracasso,<br />
Alessandra Giordano, Nicola<br />
Ianniti, Giuseppe Lapadula, Antonio<br />
Latella, Carmela Maietta,<br />
Elisabetta Manganiello, Rosario<br />
Manzo, Pasquale Marro, Antonio<br />
Miniaci, Vincenza Nunziato,<br />
Cesare Pifano, Claudio Ripa,<br />
Vittorio Salemme, Fernando<br />
Santonastaso, Giuseppe Sarlo,<br />
Elena Scrivano, Antonio Talamo,<br />
Saverio Voltarelli, Gi<strong>org</strong>io Zinno,<br />
Valterino Ziviello<br />
Impaginazione e Stampa<br />
Grafica Pollino S.r.l.<br />
Via Cosmai (zona P.I.P.)<br />
Castrovillari (CS)<br />
Tel. 0981.483078<br />
La copertina<br />
è stata realizzata da<br />
Mario Brigante<br />
del Rotary di<br />
Trebisacce Alto Jonio Cosentino<br />
2<br />
3<br />
4/6<br />
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26<br />
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28<br />
Sommario<br />
Un anno di notizie con l’Atleta<br />
del Rotary di Giuseppe Blasi<br />
La lettera del Governatore<br />
Università e territorio a cura di<br />
Salvatore Berlingò, Giovanni<br />
Latorre, Raimondo Pasquino<br />
Socievole: “I nostri valori? Affidiamoci<br />
al filosofo del Rotary”<br />
di Francesco Santonastaso<br />
Eventi: Caserta, Reggio Calabria,<br />
Cosenza, Salerno, Catanzaro,<br />
Castellammare di Stabia,<br />
Soverato, Paola, Battipaglia, Sala<br />
Consilina, Corigliano, Rossano<br />
Gruppi di Studio GSE<br />
I manifesti dell’Assemblea Distrettuale<br />
di Sibari<br />
Interact e la Nunziatella<br />
Rotaract di Antonella Citro e<br />
Rotaract nelle Università a cura<br />
di Francesco Cangemi, Sirella<br />
Renda, Erika Trunfio<br />
Nunnari: “Con il Ris<strong>org</strong>imento<br />
nasce la colonia del Sud” di<br />
Roberto Barbarossa<br />
I Temerari, ormai maggiorenni,<br />
ritornano in scena
2<br />
Il Punto<br />
Un anno di notizie con l’Atleta del Rotary<br />
Ci siamo messi in cammino un<br />
anno fa per dare voce a quanti vivono<br />
il nostro mondo rotariano.<br />
Non è stato sempre facile impresa<br />
ricevere notizie dai vari Club, declinando<br />
scrupolosamente i tempi<br />
imposti dalla pubblicazione del<br />
giornale. Ogni mese, però, puntualmente,<br />
siamo arrivati al traguardo.<br />
Anzi: l’anno scorso, forse<br />
per la prima volta nella storia distrettuale,<br />
in piena estate, ad agosto,<br />
abbiamo dato inizio al dialogo<br />
con i nostri soci, né mai l’abbiamo<br />
interrotto, fino al presente mese.<br />
Abbiamo raccontato le opere e i<br />
giorni dei nostri Club, dei Rotaract<br />
e Interact, le iniziative dell’Inner<br />
Wheel. Abbiamo dato voce anche<br />
a chi non vive la nostra dimensione<br />
rotariana, con l’intento di meglio<br />
abbracciare i confini culturali,<br />
della testimonianza civile e sociale<br />
del nostro tempo. Abbiamo voluto<br />
sostanzialmente approntare non un<br />
semplice notiziario, ma una rivista.<br />
Il merito di questo risultato è<br />
essenzialmente del nostro governatore<br />
Francesco Socievole, impareggiabile<br />
Atleta del Rotary, che ti<br />
muove a realizzare validi progetti<br />
grazie alla sua straordinaria carica<br />
di entusiasmo, alla ricchezza delle<br />
idee, all’attivismo ed alle emozioni<br />
che vive -e ti fa vivere- con incomparabile<br />
naturalezza.<br />
Saper mettere insieme le persone<br />
e nel contempo tenerle unite non è<br />
semplice. Vale per tutte le comunità<br />
e <strong>org</strong>anizzazioni, vale (e come!)<br />
anche per i nostri Club rotariani. Il<br />
giornale può aiutare. La speranza è<br />
che anche la nostra rivista -grazie<br />
al prezioso lavoro svolto da quanti<br />
hanno collaborato alla realizzazione<br />
degli articoli, al sempre attento<br />
Giuseppe Mensitiere, al geniale<br />
Paolo Del Vaglio, nonché ad Alfredo<br />
Vaccaro, Saverio Voltarelli<br />
e, in particolare, a Mario Brigante<br />
per le copertine di raffinata elegan-<br />
za artistica- abbia onestamente<br />
svolto questo ruolo. Le comunità<br />
(anche i nostri Club) funzionano<br />
quando il senso del dovere, l’etica<br />
della responsabilità, la passione<br />
civile assurgono a patrimonio comune.<br />
“Sogna, progetta, realizza”<br />
è il bel motto, significativamente<br />
pregnante, del governatore Socievole.<br />
Per essere veramente uomini<br />
e donne bisogna necessariamente<br />
coltivare un sogno, un progetto,<br />
una fede, senza rassegnarsi alla<br />
banalità, alle brutture, al grigiore,<br />
al quotidiano sopravvivere. Il rotariano<br />
ideale, ben si sa (ma vale<br />
la pena ricordarlo), deve apparire<br />
ed essere coraggioso e credibile.<br />
Articola progetti e realizza programmi.<br />
Parla chiaro. Sa entusiasmare.<br />
Gioisce se si realizzano<br />
utili e significative iniziative. Sarchia<br />
il terreno, prima di seminare.<br />
Insomma: il rotariano vero sa<br />
desiderare e osare, guarda lontano<br />
e rispettosamente prefigura un<br />
possibile futuro, umano e solidale.<br />
Di tutto questo, se possibile, deve<br />
farsi carico un giornale. Noi ci<br />
abbiamo provato. L’augurio che<br />
intendo rivolgere alla collega Lucia<br />
De Cristofaro, che dirigerà la<br />
rivista distrettuale del prossimo<br />
anno, è quello di poter continuare<br />
ad approfondire ed allargare i<br />
confini della nostra informazione<br />
rotariana.<br />
Giuseppe Blasi
la lettera del Governatore<br />
“Abbiamo vissuto un sogno, insieme<br />
Per servire il Rotary il viaggio continua”<br />
Carissimi Amici,<br />
se qualcuno, all’Assemblea di<br />
Amantea, mi avesse chiesto se saremmo<br />
riusciti a realizzare i nostri sogni<br />
avrei risposto con le parole di Paul Harris:<br />
“Quando in primavera il contadino<br />
mette a dimora un alberello, come può<br />
avere la certezza che un giorno diventerà<br />
un albero possente? Non può saperlo<br />
perché deve fare i conti con la pioggia,<br />
con il sole e con l’aiuto della Provvidenza.<br />
Ma quando vedrà spuntare le prime<br />
gemme, allora sì che comincerà a sognare<br />
la frescura che potrà godere d’estate<br />
all’ombra delle sue foglie”.<br />
Oggi, giunti quasi alla fine di un anno di<br />
Servizio che ci ha visto sognare insieme<br />
per progettare tante iniziative finalizzate<br />
a costruire una società realmente migliore,<br />
possiamo dire che l’albero piantato ad<br />
Amantea, in un terreno arso dall’incuria<br />
degli uomini, grazie alle Vostre manifestazioni<br />
d’amore ed alla Vostra voglia di<br />
fare per gli altri, si presenta rigoglioso e<br />
pieno di frutti colorati e succosi.<br />
In questi mesi ho incontrato tanti<br />
giovani, uomini e donne animati da<br />
quell’amore che apre gli occhi sul<br />
mondo che ci circonda, potenzia le nostre<br />
capacità di ascolto e fa cadere le barriere<br />
che ci separano dagli altri. A questi rotariani<br />
va il mio ringraziamento per avermi<br />
trasfuso la forza morale che rende giovani<br />
e mi ha permesso di vivere, insieme a<br />
Voi, con dinamismo, entusiasmo, passione<br />
e gioia un anno di forte impegno verso<br />
le nostre comunità. Era ed è il tema che<br />
ci siamo dati all’inizio dell’anno e che<br />
avete svolto in modo fattivo e brillante<br />
attraverso i tanti progetti appena ultimati<br />
o che stanno per concludersi.<br />
Il Ryla di Rende, ad inizio del mese di<br />
maggio, mi ha regalato la possibilità di<br />
vivere quattro giorni a fianco di giovani<br />
meravigliosi che fanno ben sperare in una<br />
classe dirigente che vuole fare dell’etica<br />
della responsabilità, del principio meritocratico<br />
e del coraggio del dovere, i<br />
capisaldi di un’azione rinnovatrice di cui<br />
questa nostra società ha tanto ed urgente<br />
bisogno. Così come si avverte la necessità<br />
di operare per uno sviluppo autentico,<br />
armonico, responsabile ed orientato al<br />
raggiungimento del “bene comune”.<br />
A Reggio Calabria, al Forum del Mediterraneo,<br />
il Rotary, ancora una volta, ha<br />
dato un contributo di idee per uno sviluppo<br />
alimentato da una giusta scala di valori<br />
che favoriscano l’incontro fra le persone<br />
e la loro collaborazione per il progresso<br />
dell’umanità, operando per eliminare<br />
la povertà, gli sprechi, il consumismo ed<br />
i conseguenti squilibri attraverso la solidarietà<br />
che educa, rende autonomi e garantisca<br />
a tutti i popoli i beni vitali.<br />
Desidero ringraziare i Club che attraverso<br />
i gemellaggi hanno costruito ponti di<br />
amicizia e sono la testimonianza della<br />
politica rotariana che invita all’incontro<br />
fra culture diverse e getta importanti<br />
semi per far germogliare comprensione e<br />
pace fra i popoli.<br />
Voglio, altresì, ringraziare tutti<br />
quelli che attraverso la costituzione<br />
dei circoli professionali del<br />
Rotary (fellowship), a cui il calendario<br />
rotariano dedica il mese di giugno, favoriscono<br />
l’aggregazione e la nascita di<br />
nuove amicizie fra quei soci rotariani che<br />
coltivano gli stessi interessi, siano essi<br />
sportivi o culturali.<br />
Non posso sottacere il lusinghiero risultato<br />
di due iniziative distrettuali nel settore<br />
del Tema Prioritario Alfabetizzazione:<br />
– Il Videogioco “Rotario e l’isola del<br />
Terzo Millennio” di cui, dopo la<br />
versione in lingua inglese, ne sarà<br />
approntata una versione in lingua<br />
spagnola e che presto sarà messo a<br />
disposizione anche degli altri Distretti<br />
italiani;<br />
– L’Handbook “I nuovi Italiani”, guida<br />
agli stranieri che vivono in Italia<br />
e di cui ne sono state distribuite 2500<br />
copie, è stata molto apprezzata dalle<br />
Istituzioni pubbliche e da altre Associazioni<br />
che operano nel settore della<br />
tutela e solidarietà agli immigrati. La<br />
guida sarà presto ristampata anche in<br />
lingua inglese.<br />
Amici cari, Vi sto scrivendo questa<br />
mia ultima lettera, istituzionale,<br />
prima dello svolgimento del nostro<br />
XXXII Congresso, ove Vi desidero<br />
incontrare per ringraziarVi, uno ad uno,<br />
per tutto ciò che avete saputo fare per far<br />
sentire la presenza del Rotary tra le nostre<br />
genti.<br />
SentiteVi felici perché avete saputo “servire”<br />
gli altri ed avete saputo rispondere<br />
all’appello del Presidente Internazionale,<br />
John Kenny, dimostrando che le Vostre<br />
3<br />
mani erano<br />
quelle giuste<br />
per sostanziare<br />
il suo<br />
motto: “Il futuro<br />
del Rotary<br />
è nelle<br />
vostre mani”<br />
Avete saputo agire nel presente, onorando<br />
il passato dei nostri Club, rafforzando<br />
l’effettivo e dando qualità al Servizio, lavorando<br />
per la pace e lo sviluppo sostenibile<br />
dei nostri territori, partecipando coralmente<br />
e con entusiasmo ai programmi<br />
della Rotary Foundation.<br />
Questo Vostro impegno è garanzia per il<br />
futuro dei nostri Club, del Distretto e del<br />
Rotary.<br />
Un grazie a tutto lo Staff Distrettuale,<br />
Assistenti, Formatori, Delegati, Co-Delegati<br />
e componenti delle Commissioni,<br />
che mi hanno coadiuvato con grande entusiasmo<br />
ed efficienza. Ringrazio, infine,<br />
i PDG per il contributo d’idee che hanno<br />
garantito al Distretto una gran capacità<br />
propositiva.<br />
Fra poco scenderò i gradini del tempio<br />
e sarò felice e pago del tempo<br />
dedicato al Rotary insieme a Voi<br />
che mi avete dato l’entusiasmo, la generosità<br />
e la gioia di vivere un anno bellissimo.<br />
Ma non mi fermerò, continuerò<br />
a “servire” il Rotary perché come dice<br />
il poeta (Gibran): “Per noi, viandanti<br />
eternamente alla ricerca della vita più<br />
solitaria, non inizia il giorno dove l’altro<br />
finisce, e nessuna aurora ci trova dove ci<br />
ha lasciato al tramonto. Anche quando<br />
dorme la terra, noi procediamo nel viaggio.<br />
Siamo i semi della tenace pianta,<br />
ed è nella nostra maturità e pienezza di<br />
cuore che veniamo consegnati al vento e<br />
dispersi”.<br />
Grazie per tutto l’affetto che mi avete<br />
dato e per esserVi dati al Rotary con gioia.<br />
Vi saluto con l’augurio che, per il bene<br />
comune, possiate continuare a “sognare,<br />
progettare e realizzare”.<br />
Vostro per sempre
4<br />
Università e territorio<br />
Raimondo<br />
Pasquino<br />
Il nostro sistema universitario ha bisogno<br />
di risorse comparabili a quelle degli<br />
altri sistemi europei. Perché mentre<br />
parliamo di riforma (ed è giusto farla),<br />
la Francia e la Germania stanno investendo<br />
annualmente. Noi invece tagliamo<br />
e giustifichiamo questi tagli con il<br />
problema delle sedi decentrate, che è un<br />
problema di alcune università, non di<br />
tutte. Quindi se parliamo di risparmio,<br />
questo non è un risparmio in senso generale.<br />
Impedire agli atenei statali e privati<br />
di aprire corsi di laurea fuori dalla<br />
loro sede e chiudere le università telematiche<br />
-che creano una falsa formazione-<br />
non ha nulla a che vedere con il<br />
corretto funzionamento delle università:<br />
sono delle degenerazioni e il ministero<br />
ha l’obbligo di vigilare. Non è una strategia,<br />
è un obbligo.<br />
I tagli del 2010 sono pari ad almeno 750<br />
milioni di euro. Sono cifre già consolidate.<br />
Oggi Tremonti dice: «Io con lo<br />
scudo fiscale vi posso dare 500 milioni<br />
di euro». Ma non è che si azzerano<br />
i tagli, anzi. Significa solo ridurli a 250<br />
milioni di euro. Ma se tale riduzione rimane<br />
comunque un taglio, il problema<br />
resta ed è grave, perché non possiamo<br />
chiudere i nostri bilanci. Al contrario,<br />
noi chiediamo l’eliminazione totale dei<br />
tagli, altrimenti alla riforma mancherebbe<br />
uno spirito corretto di lavoro.<br />
Il punto focale sono i concorsi. Il rischio<br />
è che qualcuno, magari per gli interessi<br />
legittimi e talvolta illegittimi che l’università<br />
muove, a un certo punto decida<br />
di stralciare la nuova procedura concorsuale<br />
e di lasciare in ombra l’altra parte,<br />
quella della riforma del sistema. Sarebbe<br />
un grave danno, perché non metterebbe<br />
le università in grado di cambiare<br />
regime.<br />
Un altro problema riguarda i Rettori in<br />
carica per massimo otto anni. Il problema<br />
delle università, così come di un<br />
sistema politico, non è la durata delle<br />
cariche, perchè se uno è bravo non c’è<br />
motivo per mandarlo a casa. La verità è<br />
che si vuole impedire la continuità degli<br />
atenei, dove vige la democrazia e dove<br />
già oggi a nessuno è permesso di essere<br />
monarca. In pratica, è un non problema.<br />
A me quella dei due mandati sembra più<br />
una moda mutuata dalla cultura anglosassone<br />
e americana.<br />
Da qualche tempo si parla di finanziamenti<br />
statali condizionati alla valutazione<br />
esterna sul merito e sulla produzione<br />
dei singoli atenei. C’è da chiedere: ma<br />
se non ci sono soldi come si fa a produrre?<br />
Di solito il concetto di valutazione e<br />
di premialità dovrebbe accoppiarsi alla<br />
sicurezza dei parametri su cui si fa la<br />
valutazione, alla terzietà di chi valuta e<br />
alla certezza che la premialità sia fuori<br />
dai bisogni primari. Bene, oggi l’università<br />
utilizza più del novanta per cento<br />
dei fondi statali per pagare gli stipendi<br />
del personale. Se la premialità scatta su<br />
quello che dovrebbe essere il minimo<br />
assicurato, si mettono a rischio i bisogni<br />
primari degli atenei, che in tal modo<br />
rischierebbero la chiusura. Oltretutto è<br />
ingiusto il criterio di valutazione. Il ministero,<br />
in tal senso, avrebbe dovuto dar<br />
seguito a quanto fatto in passato con i<br />
piani triennali, in cui vi erano degli indicatori<br />
sensibili e condivisi con cui<br />
valutare tutte le università in un tempo<br />
stabilito. I parametri della nuova riforma,<br />
invece, sono troppo generici e non<br />
calibrati alle esigenze di una data università<br />
in un dato territorio in un dato<br />
arco cronologico.<br />
Vice presidente Crui<br />
(Conferenza Rettori<br />
Università Italiane)<br />
Rettore Università Salerno<br />
Rotary Club Salerno<br />
C’è chi pone il problema della privatizzazione<br />
dell’università a causa dell’obbligo<br />
di inserire nei cda di ogni ateneo il<br />
40% di rappresentanti esterni. Io penso<br />
che il punto sia un altro. Quando si sente<br />
parlare di cda, si pensa che sia un <strong>org</strong>ano<br />
distributore di potere. Non è così. Il<br />
consiglio d’amministrazione di un’università<br />
statale deve gestire risorse che<br />
per il 90% sono indirizzate agli stipendi<br />
del personale: è ovvio che i privati non<br />
abbiano interesse a farne parte, perché<br />
non hanno convenienza, non hanno<br />
ritorno economico. Se poi qualcuno<br />
pensa che inserendo gli industriali nel<br />
cda si possono avere le loro donazioni,<br />
allora commette un grave errore. Questo<br />
era già possibile prima, ma in Italia<br />
non ci sono mecenati. Con la riforma,<br />
gli studenti valuteranno i professori,<br />
che quindi saranno pagati in base alla<br />
qualità e alla serietà del loro lavoro. Il<br />
fatto è positivo, ma bisogna stare attenti:<br />
basta, infatti, che il professore dia tutti<br />
trenta agli esami per avere il favore dei<br />
suoi studenti. Va bene in parte, quindi,<br />
la valutazione da parte dei ragazzi, ma<br />
al contempo bisognerebbe concedere ai<br />
Rettori alcuni strumenti legislativi (che<br />
oggi non hanno) per intervenire direttamente<br />
e magari anche drasticamente sul<br />
comportamento dei docenti non validi.<br />
Gli atenei hanno bisogno di essere aiutati,<br />
sempre nella loro autonomia e nella<br />
loro libertà. Proprio per questo motivo,<br />
tutta la classe politica, a prescindere dal<br />
colore d’appartenenza, dovrebbe sostenere<br />
l’università. Sono i politici, infatti,<br />
che devono impegnarsi a valorizzare,<br />
spingere e proteggere il loro territorio<br />
-di cui gli atenei sono espressione- nei<br />
luoghi deputati. E se non lo fa la classe<br />
politica, allora l’università rimane sola,<br />
specie alla luce dei sistemi di distribuzione<br />
delle risorse che ci sono nel nostro<br />
paese.
5<br />
Università e territorio<br />
Giovanni<br />
Latorre<br />
Rettore Università<br />
della Calabria<br />
Rotary Club<br />
Cosenza Nord<br />
É un momento storico di grande difficoltà<br />
e di profonde trasformazioni,<br />
quello che le Università italiane stanno<br />
vivendo.<br />
Nell’ultimo decennio si sono succeduti<br />
una serie di interventi normativi<br />
che hanno completamente trasformato<br />
il modello <strong>org</strong>anizzativo degli Atenei.<br />
Basti pensare alla legge 9 maggio<br />
1989, n°168 che, istituendo il Ministero<br />
dell’Università e della Ricerca scientifica,<br />
ha fornito gli strumenti per attuare<br />
l’autonomia delle Università, riconosciuto<br />
come principio dall’art. 33 della<br />
Costituzione. Ma, non meno importanti<br />
sono risultati la legge 24 dicembre<br />
537/93, che alle stesse Università ha<br />
attribuito l’autonomia <strong>org</strong>anizzativa<br />
e finanziaria; il decreto ministeriale 3<br />
novembre 1999, n° 509, che invece ha<br />
riformato l’offerta didattica degli atenei;<br />
il decreto ministeriale 270/2009,<br />
con il quale si è ulteriormente intervenuti<br />
sull’offerta didattica e, dunque,<br />
sull’autonomia delle Università; e la<br />
nota ministeriale n°160, che ha riguardato<br />
ancora l’offerta didattica, senza<br />
tuttavia che la materia sia stata disciplinata<br />
da un provvedimento completo<br />
e definitivo.<br />
Nessuno ha mai negato che fosse necessaria<br />
una riforma dell’Università e<br />
che i tanti problemi sul tappeto dovessero<br />
essere portati ad unitarietà di intenti<br />
e di soluzioni. Ma, di fatto, questo<br />
fondamentale obiettivo non è stato mai<br />
raggiunto. D’altra parte, sarebbe stato<br />
difficile immaginare un risultato diverso,<br />
come risultato dei continui cambiamenti<br />
introdotti nel sistema universitario,<br />
mentre era fin troppo agevole<br />
temere, come in effetti è stato, effetti<br />
negativi sia sulle questioni di fondo,<br />
che condizionano da tempo il funzionamento<br />
degli Atenei, sia relativamente<br />
alla preparazione degli studenti.<br />
In effetti, senza voler puntare il dito<br />
contro chicchessia, ma guardando unicamente,<br />
con spirito di servizio e senso<br />
di responsabilità, alle vicende di questi<br />
ultimi anni, i risultati ottenuti sono<br />
stati molto al di sotto delle aspettative.<br />
Di contro, l’Università italiana, nonostante<br />
qualche passo in avanti, è ancora<br />
troppo distante dagli standard qualitativi<br />
che invece caratterizzano gli Atenei<br />
nel resto d’Europa e nel mondo; né<br />
sembra in grado di imboccare strade<br />
diverse da quelle, purtroppo, incerte e<br />
precarie su cui si è mossa finora.<br />
Oggi, come noto, il futuro dell’Università<br />
italiana è legato ad un disegno<br />
di legge del Governo, in discussione<br />
presso la Commissione Pubblica Istruzione<br />
del Senato, che propone soluzioni<br />
riguardo alla governance, alla<br />
gestione e al reclutamento dei docenti<br />
nelle Università non da tutti condivise<br />
e su cui rimangono forti perplessità.<br />
L’auspicio è che questa riforma sia<br />
ampiamente condivisa sia dalle forze<br />
politiche, sia dal sistema universitario,<br />
al quale non può essere assegnato un<br />
ruolo secondario in questo importante<br />
passaggio politico e legislativo. Ma<br />
non è tutto.<br />
Se i contenuti del disegno di legge non<br />
autorizzano alcuna rassicurante valutazione,<br />
ancor più preoccupanti risultano<br />
gli effetti connessi alla stretta finanziaria<br />
cui il Governo ha sottoposto da alcuni<br />
anni il sistema universitario che, il<br />
prossimo anno, si vedrà addirittura ridurre<br />
le risorse di ben il 25%: un abbattimento<br />
del livello dei finanziamenti<br />
incompatibile non solo con qualunque<br />
proposito di riforma delle Università,<br />
ma foriero di conseguenze devastanti a<br />
partire dall’impossibilità di assicurare<br />
il pagamento degli stipendi.<br />
Tutto questo mentre l’Università, insieme<br />
alle attività tradizionali della<br />
didattica e della ricerca, è sollecitata<br />
a svolgere un ruolo molto importante<br />
anche riguardo ad una terza missione:<br />
il trasferimento delle conoscenze e<br />
dell’alta formazione al sistema produttivo.<br />
É evidente il contrasto tra la situazione<br />
di difficoltà e di incertezza prima<br />
richiamata, che ha già gravemente<br />
coinvolto decine di Atenei, molti dei<br />
quali sono sull’orlo del baratro finanziario,<br />
e questo nuovo, fondamentale<br />
impegno di cui il sistema universitario<br />
dovrebbe farsi carico; ciò, con ancora<br />
più efficacia e determinazione, nelle<br />
aree economicamente deboli del Paese,<br />
come la Calabria e, più in generale,<br />
il Mezzogiorno, destinati diversamente<br />
ad una prospettiva infausta e a vedere<br />
mortificate le aspettative di migliaia di<br />
giovani.<br />
Allo stesso tempo, risalta la necessità<br />
di evitare che un parte fondamentale<br />
del Paese, appunto le Università, venga<br />
risucchiata in un vortice senza uscita,<br />
mettendo in crisi tutto ciò che esse<br />
sono riuscite, nonostante tutto, ad assicurare<br />
sul piano della crescita e dello<br />
sviluppo scientifico, culturale, economico<br />
e sociale.
6<br />
Università e territorio<br />
Salvatore<br />
Berlingò<br />
Rettore<br />
Università per Stranieri<br />
“Dante Alighieri”<br />
Reggio Calabria<br />
Anni or sono, non molto dopo la caduta<br />
del muro di Berlino, in un saggio molto<br />
acuto di K. Lehnert, dal titolo allusivo<br />
“La Calabria a Berlino”, la nostra Regione<br />
è stata individuata come metafora/<br />
simbolo dell’Italia e dell’Europa. Ben a<br />
ragione; perché, secondo quanto affermato<br />
da un indimenticabile pensatore di<br />
questa terra, Domenico Farias, “il patrimonio<br />
culturale calabrese non è solo<br />
calabrese e spesso non è nativamente calabrese<br />
e rinvia ‘altrove’ per essere capito<br />
e apprezzato”.<br />
Di qui l’ambivalenza di una molteplice<br />
eccentricità, che può, per altro, rovesciarsi<br />
e trasformarsi in una feconda e plurima<br />
centralità. La Calabria è ancora e sempre<br />
marca di frontiera, con il peso delle chiusure,<br />
delle fratture, delle separatezze e<br />
degli scontri o conflitti che ciò può comportare;<br />
ma anche con la ricchezza degli<br />
scambi, delle interazioni, dei reciproci arricchimenti,<br />
delle sinergie di cui può fruire<br />
ogni posizione collocata al crocevia di<br />
più culture e civiltà. E ciò ha più fondati<br />
motivi per realizzarsi nel Mediterraneo,<br />
al centro del Mediterraneo, in seno ad<br />
un mare predisposto a cogliere nel medesimo<br />
ambito, lungo le proprie sponde,<br />
quelle tante alterità o diversità che ne<br />
rendono plurale e complessa l’identità,<br />
per sua natura propensa ad interloquire<br />
con l’universo, anzi col pluriverso, ad<br />
assecondare quel “bisogno di mondo”, in<br />
cui Fernand Braudel ravvisava la cifra<br />
utilizzata dagli europei per accedere alla<br />
navigazione d’alto mare e impadronirsi,<br />
così, di tutti e sette i pelaghi del pianeta.<br />
Il calabrese è portato a entrare in sintonia<br />
con questa posizione, perché essa<br />
presenta molte analogie con quella che<br />
gli è propria dal punto di vista socioesistenziale:partecipe<br />
di un’identità plurale<br />
frutto della sedimentazione di esperienze<br />
cumulatesi a strati lungo il corso<br />
della storia, ha in sé le potenzialità per<br />
battere in breccia ogni barriera, per far sì<br />
che i muri periferici, come già avvenuto<br />
a Berlino, si trasformino in crocevia<br />
aperti e vitali, dotati di enormi prospettive<br />
di rilancio, crescita e sviluppo. Contestualmente,<br />
il crinale su cui la Calabria<br />
insiste è anche l’orlo di una voragine in<br />
fondo alla quale potrebbe essere sospinta<br />
dalla sua marginalità e dall’incapacità<br />
della sua gente di uscire dalle strettoie di<br />
una “fera” (piuttosto che fiera!) selvatichezza<br />
e di un chiuso particolarismo<br />
o autarchismo. E sarebbe una tragedia<br />
nella tragedia, questa volta non solo per<br />
la Calabria, se il Mediterraneo, anziché<br />
trasformarsi, come agognato da La Pira,<br />
in un nuovo grande lago di Tiberiade,<br />
in una via d’acqua confluente nel “Porto<br />
d’Isaia”, segnasse irrevocabilmente,<br />
come pure è stato di recente paventato,<br />
uno spartiacque tra due mondi irrimediabilmente<br />
divaricati, a somiglianza di<br />
quanto avvenuto per il Rio grande tra le<br />
due Americhe.<br />
Credo di potermi fare interprete della<br />
diffusa consapevolezza del mondo universitario<br />
calabrese della necessità di doversi<br />
spendere perché ciò non accada. È<br />
risaputo, per altro, che tutte le istituzioni<br />
universitarie stanno vivendo una difficile<br />
congiuntura nel passaggio da uno<br />
status, in cui si assottigliano sempre più<br />
le rendite di posizione, ad un contesto in<br />
cui si addensano le sfide per un avvenire<br />
che potrebbe essere fascinoso, ma non<br />
sempre risulta ben delineato. Prima di<br />
chiedere, come non può non essere fatto,<br />
l’impreteribile sostegno del nuovo Governo<br />
regionale per questo fulcro indeclinabile<br />
dello sviluppo calabrese, ritengo<br />
di dovermi fare carico della critica spesso<br />
e da più parti rivolta alle Università per<br />
un’asserita persistente lontananza, non<br />
tanto fisica quanto culturale, dalle concrete<br />
esigenze che emergono dal nostro<br />
territorio o, per inverso, di dover mettere<br />
in conto il rimprovero di una prevalente<br />
cura per saperi prettamente strumentali,<br />
con una scarsa attenzione per i saperi<br />
volti ad apprezzare i beni relazionali o<br />
immateriali non competitivi. Potrei replicare<br />
ricordando anch’io come le Università<br />
calabresi, pur non potendo vantare<br />
un’età provetta, si siano piazzate ai primi<br />
posti del proprio segmento di afferenza,<br />
nel quadro di più d’una indagine a carattere<br />
nazionale, lasciandosi dietro Atenei<br />
di ben più datata tradizione. Ma non<br />
intendo, con ciò, sottrarmi al necessario<br />
riconoscimento di come possa legittimamente<br />
pretendersi dalle Università calabresi<br />
vieppiù impegno nella prosecuzione<br />
degli sforzi per il loro consolidamento,<br />
in un processo d’integrazione sistemica<br />
che, per un verso, sempre meglio<br />
equilibri e differenzi l’offerta formativa<br />
e, per altro verso, senza indulgere a ulteriori<br />
proliferazioni e duplicazioni, si apra<br />
alla collaborazione con altre sedi e istituzioni<br />
formative, per costruire una rete di<br />
servizi e di centri dislocati sul territorio,<br />
così da rendere sempre più vicina l’utenza<br />
studentesca alle fonti della didattica<br />
e della ricerca. Sarebbe pure il caso di<br />
insistere con il ricorso a strumenti tecnologici<br />
per la comunicazione a distanza e<br />
di puntare all’istituzione di centri di eccellenza,<br />
in cui davvero venga coltivato<br />
l’umanesimo mediterraneo auspicato da<br />
La Pira, e in cui giovani anche stranieri<br />
vengano attratti nella nostra Regione, per<br />
formarsi e qualificarsi senza tema di discriminazioni<br />
o di ulteriori “deportazioni”.<br />
Se non altro per il perseguimento di<br />
quest’ultimo obiettivo, ma non solo per<br />
questo, ritengo utile e doveroso ribadire<br />
che l’Università per Stranieri “Dante Alighieri”,<br />
la prima e unica Università per<br />
stranieri operante in tutto il Meridione<br />
d’Italia e le Isole, intende riproporre la<br />
sua specifica missione al servizio dell’intero<br />
sistema universitario calabrese, perché<br />
da questa peculiarità e, anzi, unicità,<br />
ne risultino potenziati il ruolo e la funzione,<br />
nel quadro delle relazioni reticolari<br />
con gli altri Atenei del Mezzogiorno<br />
d’Italia e del bacino del Mediterraneo.
7<br />
Eventi<br />
A Caserta il Centro Studi Etici per ricordare il governatore Federico Weber<br />
Socievole:“I nostri valori? Affidiamoci al filosofo del Rotary”<br />
La visita del Governatore rappresenta<br />
senza dubbio un momento fondamentale<br />
nella vita di un Rotary club:<br />
certifica la solidità dell’associazione,<br />
indirizza le attività locali lungo<br />
i binari proposti dal Distretto, ma<br />
soprattutto costituisce un insostituibile<br />
momento di Azione Interna per<br />
un sodalizio in continua evoluzione<br />
come la società di cui è portavoce.<br />
Accade spesso infatti che un messaggio<br />
sia tanto meglio recepito quanto<br />
più autorevole è la fonte, e chi meglio<br />
del Governatore può trasmettere<br />
ai soci più giovani il vero senso del<br />
messaggio rotariano o, perché no,<br />
aiutare i soci di lunga data a riscoprirlo<br />
e valorizzarlo? In questa prospettiva<br />
si colloca l’idea del Rotary<br />
Club Caserta Terra di Lavoro di ristampare,<br />
nel ventesimo anniversario<br />
della scomparsa di Federico Weber,<br />
uno degli interpreti migliori dello<br />
spirito rotariano, il volume che raccoglie<br />
le conversazioni da lui tenute<br />
in occasione della visita da Governatore<br />
ai club del Distretto. La raccolta<br />
intitolata “Il pensiero di Federico<br />
Weber” fu pubblicata per la prima<br />
volta nel 1991 a cura dell’Istituto<br />
Culturale Rotariano e grazie al contributo<br />
di un altro illustre rotariano<br />
di Caserta, il compianto Governatore<br />
Egidio Amato, che con grande<br />
passione curò la raccolta dei discorsi<br />
di Weber, filosofo e padre gesuita.<br />
Nella sua prefazione il Governatore<br />
Francesco Socievole sottolinea<br />
come “gli scritti del PDG Federico<br />
Weber risultano, a distanza di oltre<br />
vent’anni dalla sua morte, di grandissima<br />
attualità ed offrono una importante<br />
guida a tutti i rotariani dediti<br />
al servizio verso l’uomo e la propria<br />
comunità”.<br />
Lo stesso Socievole, contestualmente<br />
alla pubblicazione del volume, ha<br />
suggerito l’idea -prontamente raccolta<br />
da Giuseppe Vecchione, presidente<br />
del Rotary Club di Caserta- di<br />
fondare un Centro Studi alla memoria<br />
di Federico Weber, destinato ad<br />
affiancarsi nel Distretto alla “Fondazione<br />
Pasquale Pastore” che ricorda<br />
un altro illustre Governatore. E così<br />
è stato costituito a Caserta ad opera<br />
del Governatore, affiancato da Vecchione,<br />
dal Presidente Rotaract Vincenzo<br />
Iorio e da Marcellino Amato<br />
(coordinatore dell’iniziativa), il<br />
“Centro Studi Etici Federico Weber<br />
onlus”. L’Istituto -si legge nell’atto<br />
costitutivo- nasce dall’idea di sviluppare<br />
e mettere in pratica la filosofia<br />
di Padre Federico Weber al servizio<br />
della comunità, allo scopo di perseguire<br />
finalità di solidarietà sociale e<br />
arrecare benefici a persone svantaggiate<br />
a causa delle loro condizioni fisiche,<br />
psichiche, economiche, sociali<br />
e familiari. Tra i soci fondatori anche<br />
Aniello Montano, assistente del Governatore<br />
e docente universitario a<br />
Il Centro Studi Etici<br />
deve porsi<br />
come naturale riferimento<br />
per chiunque avverta<br />
come imperativo morale<br />
l’etica del dovere<br />
e della responsabilità,<br />
ossia per chiunque<br />
abbia il coraggio<br />
di denunciare<br />
le prevaricazioni<br />
che a qualsiasi livello<br />
offendono la dignità dell’uomo<br />
Salerno di Storia della Filosofia, il<br />
quale ha evidenziato come Weber,<br />
nato in Grecia da genitori di origine<br />
tedesca e poi vissuto in Francia e in<br />
Italia, rappresenti un chiaro esempio<br />
di quella “ibridazione culturale”<br />
che caratterizza oggi più che mai la<br />
società contemporanea. ”Il pensiero<br />
di Weber -ha ribadito Montano- è il<br />
frutto della sintesi di culture diverse,<br />
così come l’espressione più felice dei<br />
Rotary club è proprio l’unione delle<br />
diverse professionalità e dei vari<br />
contributi dei singoli soci”. Lo stesso<br />
Montano poi, in occasione del primo<br />
direttivo dell’Istituto, ha tracciato<br />
insieme con gli altri soci fondatori<br />
le linee guida del progetto: promuovere<br />
dibattiti e conferenze sul tema<br />
dell’etica, sensibilizzare la comunità<br />
al recupero dei valori più genuini e<br />
istituire borse di studio per studenti<br />
meritevoli.<br />
L’inizio dell’attività del Centro Studi<br />
è programmato per la seconda metà<br />
di ottobre con una conferenza che<br />
sarà <strong>org</strong>anizzata con ogni probabilità<br />
presso la facoltà di Lettere della<br />
Seconda Università di Napoli e che<br />
avrà come relatore d’eccezione Aldo<br />
Masullo, docente di Filosofia Morale<br />
presso l’Università di Napoli, e<br />
autore di numerose pubblicazioni sul<br />
tema dell’etica.<br />
“Il Centro Studi Etici -ha ribadito il<br />
Governatore Socievole- deve porsi<br />
come naturale riferimento per chiunque,<br />
rotariano e non, avverta come<br />
imperativo morale l’etica del dovere<br />
e della responsabilità, ossia per<br />
chiunque abbia il coraggio di denunciare<br />
le prevaricazioni che a qualsiasi<br />
livello offendono la dignità dell’uomo”.<br />
Francesco Santonastaso
8<br />
Forum di Reggio Calabria<br />
Pace e sviluppo navigano nel Mediterraneo<br />
Non più frontiera, il Mediterraneo riscopre<br />
la vocazione originaria di cerniera<br />
tra Oriente e Occidente. È stato questo<br />
il tema del forum “Mediterraneo: il<br />
mare che unisce” promosso dal nostro<br />
Distretto nell’aula magna della Facoltà<br />
di Architettura dell’Università degli<br />
Studi “Mediterranea”.<br />
In un contesto internazionale ancora<br />
inabissato nella crisi economica internazionale,<br />
urge l’esigenza di rispondere<br />
alle inquietudini del presente per impostare<br />
un futuro fatto di cooperazione e<br />
sviluppo.<br />
La solidarietà è d’altronde uno dei valori<br />
unitivi del Mediterraneo. Anche nei<br />
periodi più difficili della loro storia, i popoli<br />
intorno al mare -che ci piace immaginare,<br />
sulla scia di Platone, come “rane<br />
e formiche attorno ad uno stagno”- non<br />
hanno mai rinunciato al dialogo.<br />
Il Forum è stato pensato, ha sottolineato<br />
il governatore Francesco Socievole,<br />
proprio allo scopo di “rafforzare la convivenza<br />
pacifica e la crescita socio-economica<br />
nel Mediterraneo attraverso una<br />
nuova strategia di cooperazione fondata<br />
su un approccio multilaterale e di natura<br />
non esclusivamente economica”.<br />
Solo un mare di pace, che sia aperto agli<br />
scambi, e non alle armate, può favorire<br />
anche lo sviluppo e la crescita.<br />
Il Past RI Director Raffaele Pallotta<br />
d’Acquapendente ha illustrato un<br />
ampio ventaglio di tematiche politiche,<br />
sociali e culturali ed ha messo in risalto<br />
che “se non ci sarà pace nel Mediterraneo<br />
non ci sarà pace nel mondo.<br />
E’ necessario accettare la cultura delle<br />
differenze sociali”. I rapporti economici<br />
e “l’equilibrato sviluppo -ha aggiuntopossono<br />
aiutare a superare le conflittualità<br />
tra i Paesi ma occorre il coraggio del<br />
perdono per aprire più solide e durature<br />
prospettive di crescita civile e sociale”.<br />
Örsçelik Balkan, Past RI Director, ha<br />
avanzato la proposta di una “Mediterranean<br />
Peace Initiative”, che usufruirebbe<br />
di una rete internazionale già collaudata,<br />
capace ed esperta com’è quella del<br />
Rotary, mobilitando i soci e coinvolgendo<br />
i giovani al fine di “costruire ponti”<br />
con i volontari delle altre <strong>org</strong>anizzazioni<br />
della società civile e con i funzionari<br />
statali e pubblici del Mediterraneo.<br />
Gianni Jandolo, Coordinatore Regionale<br />
Rotary Foundation, ha ricordato<br />
il ruolo della Fondazione nel fornire il<br />
supporto necessario ai Rotariani per<br />
promuovere la pace attraverso il sostegno<br />
all’istruzione e la lotta alla povertà.<br />
È sempre attuale il richiamo alla forza<br />
unitiva del Mediterraneo, ha spiegato<br />
Deo Gratias Nkinahamira, Ambasciatore<br />
del dialogo fra i popoli e presidente<br />
di Africa Renaissance: “non c’è<br />
un mare che separa tre continenti, ma<br />
tre continenti che si affacciano su quel<br />
mare”. E’ possibile uno sviluppo sicuro,<br />
basti pensare -ha aggiunto Nkinahamira-<br />
che “la Terra può nutrire quaranta<br />
miliardi di persone. Siamo sei miliardi<br />
ed è alto il numero di individui che<br />
muoiono di fame”.<br />
Le guerre e gli scontri non hanno cancellato<br />
il naturale impulso all’incontro<br />
che contraddistingue l’homo mediterraneus.<br />
Gugliemo de’ Giovanni-Centelles,<br />
docente dell’Università “Suor Orsola<br />
Benincasa” di Napoli, insegna: “ogni<br />
qual volta si è fatto del Mediterraneo un<br />
mare di pace, sono prosperati anche i<br />
commerci, gli scambi, l’economia”. È il<br />
caso dell’Italia, che è stata “la nazione<br />
più ricca del mondo -almeno dal <strong>11</strong>00 al<br />
1650- quando ha saputo creare le condizioni<br />
necessarie alla prosperità”. Eppure<br />
l’Italia ha per troppo tempo “voltato<br />
le spalle al suo mare”.<br />
Se la dialettica implica un dialogo con<br />
l’altro, ricorda Gianluigi Khaled Biagioni<br />
Gazzoli, Segretario Generale della<br />
Unione Islamica in Occidente, essa è<br />
sempre proficua, foriera di conoscenze<br />
e di ricchezza. Il professore Francesco<br />
Forte, della “Sapienza” di Roma, si è<br />
soffermato su alcuni meccanismi del<br />
sistema di finanza islamica: dall’evoluzione<br />
storica delle strutture economiche<br />
del mondo musulmano ai fondi sovrani<br />
(speciali veicoli di investimento pubblici<br />
controllati direttamente dai governi).<br />
Paolo Beltrani ha messo in evidenza<br />
le possibilità di crescita e di sviluppo<br />
dei mercati della sponda sud del Mediterraneo.<br />
Giancarlo Nicola ha tratteggiato<br />
le caratteristiche dell’ecosistema<br />
mediterraneo e le problematiche attuali<br />
da affrontare attraverso l’educazione al<br />
rispetto per l’ambiente.<br />
Diego Minuti, caporedattore Ansa-<br />
Med, si è soffermato sulla funzione<br />
dei media (“il giornalista non deve mai<br />
far capire al lettore come la pensa sugli<br />
avvenimenti che descrive”), sulla<br />
mancanza di una classe giornalistica<br />
mediterranea, sulla necessità di saper<br />
leggere i fatti (“fino a sei mesi fa, alla<br />
Spagna, si perdonava tutto”). Salvatore<br />
Berlingò, Rettore dell’Università degli<br />
Studi “Dante Alighieri” di Reggio Calabria,<br />
ha sottolineato come un rinnovato<br />
slancio dell’Italia e del Mezzogiorno<br />
verso il Mediterraneo -traiettoria certamente<br />
non antitetica rispetto a quella<br />
europeista- debba partire proprio dalla<br />
cultura e dalle Università. Invito raccolto<br />
dal Pro-rettore della stessa Università<br />
per Stranieri, Massimiliano Ferrara,<br />
che ha portato avanti -anche attraverso<br />
la partecipazione diretta ai progetti internazionali<br />
dell’Unesco, e ultimamente<br />
tramite l’istituzione di un Centro di<br />
Ricerca per le Relazioni mediterraneel’idea<br />
della imprescindibilità di un dialogo<br />
costante per un’economia di pace.<br />
Il Forum di Reggio, che si è svolto nella<br />
dimensione dei più alti valori etici, ideali<br />
e culturali del nostro mondo rotariano,<br />
si è concluso con l’emozionante manifestazione<br />
dei gemellaggi tra i Club Valle<br />
Caudina e Beirut, Santa Severina e<br />
Istanbul, Napoli Flegreo e Tunisi, Caserta<br />
Terra di Lavoro e Messina. “Il<br />
gemellaggio non è soltanto un ponte di<br />
solidarietà e di amicizia tra i Club, ma<br />
-ha sottolineato Socievole- rappresenta<br />
una insostituibile occasione per la promozione<br />
della cultura della solidarietà”.
“Oggi è già passato, adesso guardiamo al<br />
futuro”: afferma il PDG Vito Rosano al<br />
meeting del RYLA (Rotary Youth Leadership<br />
Awards) su “Etica, leadership e<br />
meritocrazia per una nuova classe dirigente”<br />
promosso dal governatore Francesco<br />
Socievole all’Università della<br />
Calabria. Vito Rosano introduce i lavori<br />
ed invita i giovani a riflettere su come<br />
è possibile trovare una coincidenza tra<br />
l’etica della responsabilità e l’etica della<br />
convinzione. Il messaggio di fondo è che<br />
ai nostri tempi la leadership rischia di essere<br />
una meta senza ideale. Perseguire<br />
una leadership etica sarà possibile se<br />
l’obiettivo dei giovani sarà di essere<br />
paghi di aver realizzato qualcosa<br />
che va a completo beneficio altrui,<br />
senza alcun ritorno personale.<br />
La ricerca del sapere è un<br />
momento etico che porta avanti<br />
sulla strada della verità, lasciando<br />
idealmente lo stato dell’oggi<br />
per quello del domani.<br />
“La meritocrazia è un problema<br />
contemporaneo -afferma<br />
la professoressa della Facoltà di<br />
Ingegneria dell’Università calabrese<br />
Antonella Reitano- una<br />
risorsa su cui una società che vuole investire<br />
sui giovani deve necessariamente<br />
puntare. “Virtus duce comite fortuna”<br />
(Cicero dixit). La mancanza di meritocrazia<br />
fa si che le nuove classi dirigenti<br />
siano spesso composte da persone<br />
poco meritevoli a discapito di giovani<br />
elementi capaci”. Esemplare l’incontro<br />
con il rotariano nonché vice presidente<br />
dei giovani imprenditori della Confindustria<br />
Florindo Rubbettino, che guida,<br />
con carisma e leadership etica, una fiorente<br />
industria editoriale, proseguendo il<br />
lavoro paterno secondo i principi rotariani<br />
e combattendo in prima linea contro<br />
le mafie. Da giovane ricorda ad altri<br />
giovani che la cultura, “più incendiaria<br />
delle molotov”, è la più potente arma<br />
contro il clientelismo ed il familismo<br />
amorale che attanaglia i nostri giorni.<br />
La riflessione approfondisce i problemi<br />
del territorio con l’esempio di un professionista<br />
che colma i vuoti istituzionali<br />
lavorando per la valorizzazione delle ricchezze<br />
storiche e ambientali.<br />
“Beni culturali è lavoro” è l’idea<br />
dell’archeologo Paolo Gallo, leader della<br />
fondazione Brettion Onlus. I beni culturali<br />
sono fonte di lavoro e crescita: un<br />
binomio su cui le amministrazioni locali<br />
e nazionali devono puntare con saggezza.<br />
Compito dei giovani è proporre un<br />
nuovo modello di leadership votata<br />
allo sviluppo dell’industria culturale,<br />
all’avanguardia nella comunicazione,<br />
attenta alle esigenze della formazione,<br />
promotrice di una progettualità valida,<br />
reale e consapevole degli strumenti legislativi<br />
che non sono sfruttati al meglio.<br />
Il Rotary 2100, scegliendo di fondare<br />
nuovi club rotaract su base universitaria<br />
sottolinea il ruolo giocato dall’Università<br />
a tutela della ricerca e della validità scientifica<br />
ed etica dei percorsi formativi.<br />
Dunque un‘economia che non è soltanto<br />
azione economica razionale, ma azione<br />
eticamente orientata. E’ possibile<br />
nell’epoca della globalizzazione Il matrimonio<br />
tra etica ed economia? Il premio<br />
Nobel Amartya Sen ci direbbe di progettare<br />
uno sviluppo che tiene conto di<br />
una dimensione morale. Il migliore dei<br />
mondi possibili supera la finanza classica<br />
e si avvia verso una finanza etica.<br />
Non un’utopia, ma principio concretizzato<br />
nella Banca Etica che utilizza il<br />
denaro come mezzo e non come scopo,<br />
conciliando il guadagno economico<br />
con quello morale. E’ questo che la rotariana<br />
e docente dell’Università Magna<br />
9<br />
Eventi<br />
Al Ryla di Cosenza con Socievole, Rosano, Reitano, Rubbettino, Trotta, Caligiuri, Gallo<br />
Paure dei giovani? No, sono leader<br />
Grecia di Catanzaro Annarita Trotta<br />
magistralmente definisce “il coraggio<br />
del dovere”. Dovere dei giovani e degli<br />
imprenditori, principali artefici del cambiamento,<br />
e dovere della politica rendersi<br />
sostegno attivo di queste classi sociali,<br />
conclude il professore dell’università<br />
calabrese Mario Caligiuri.<br />
A completamento di un percorso ryliano<br />
di indubbia efficacia e grande successo<br />
la visita alla redazione della Gazzetta del<br />
Sud e la preziosa testimonianza del caposervizio<br />
Arcangelo Badolati, espressione<br />
di un’etica come punto di forza,<br />
unica deontologia che permette di esercitare<br />
in piena libertà una professione ai<br />
massimi livelli. Essere leader<br />
vuol dire seguire i propri percorsi<br />
professionali con autonomia<br />
di pensiero senza mai<br />
scendere a compromessi.<br />
Poi c’è la leadership di chi<br />
osserva da lontano, ascolta la<br />
nostra voce e spalla a spalla<br />
combatte al nostro fianco.<br />
Compagni di viaggio, come<br />
il governatore Francesco<br />
Socievole, che ha placato le<br />
nostre paure con un saggio<br />
consiglio: credere nei nostri valori. Credere<br />
davvero che la meritocrazia possa<br />
aprirci una strada. Noi dobbiamo essere<br />
convinti della necessità di invertire le<br />
tendenze. La mentalità deve cambiare,<br />
perché i corruttori esistono laddove esistono<br />
i corrotti. Non c’è dubbio che sono i<br />
giovani il terreno fertile del cambiamento.<br />
La strada da seguire è andare avanti a<br />
testa alta, con lungimiranza e consapevolezza:<br />
lavorare duramente paga sempre.<br />
Lasciamo le aule del campus universitario<br />
dell’Unical Rende con la carica di chi<br />
trova o ritrova la motivazione che è facile<br />
smarrire in un percorso formativo lungo<br />
e facile preda delle distrazioni. Con una<br />
nuova energia, che motiva all’azione ed<br />
alla concretezza, con desiderio di trasformare<br />
il sapere in “saper fare”. Perché è<br />
questa la caratteristica essenziale di un<br />
leader.<br />
Antonella Russo
10<br />
Eventi<br />
I nuovi italiani sono gli emigranti. Il Rotary li aiuta<br />
Quando l’immigrazione non è solo<br />
un problema da affrontare come una<br />
piaga sociale o contrastare con mezzi<br />
repressivi, può essere anche un valore<br />
aggiunto per un Paese come l’Italia<br />
che si affaccia ormai da anni alla<br />
globalizzazione nel commercio, nelle<br />
tecnologie e nella vita di tutti i giorni.<br />
Questo il senso del convegno “Nuovi<br />
italiani. Possiamo aiutarli?” <strong>org</strong>anizzato<br />
a Rende, in provincia di Cosenza,<br />
dall’Inner Wheel Club, presieduto da<br />
Rosa Pugliese, al quale ha partecipato<br />
il governatore del Distretto 2100,<br />
Francesco Socievole. Ha moderato<br />
l’incontro la docente universitaria<br />
Delly Fabiano, delegata distrettuale<br />
per l’alfabetizzazione dei nuovi immigrati.<br />
Rosa Pugliese, nell’introdurre<br />
i lavori, ha affermato: “Dobbiamo<br />
partire dal presupposto che l’Italia è<br />
terra di culture stratificate che hanno<br />
prodotto valori. In tale contesto, chi<br />
arriva crea dinamicità e passione. Da<br />
questo punto di vista il Rotary ha prodotto<br />
un lavoro di utilità sociale nel<br />
mettere l’individuo in grado di far da<br />
sé nel mare magnum della burocrazia<br />
italiana”.<br />
La professoressa Fabiano ha presentato<br />
l’handbook “i nuovi italiani”, per<br />
ora solo in lingua italiana, ma per il<br />
quale, visto l’interesse che ha suscitato,<br />
è prevista la traduzione in altre lingue.<br />
“Come delegata del Rotary -ha<br />
aggiunto- ho cercato di capire cosa<br />
vuol dire, nel villaggio globale, alfabetizzare.<br />
La sfida che si gioca oggi,<br />
a livello europeo e non solo, è individuare<br />
possibili strategie che riescano<br />
a dare risposte concrete a quegli immigrati<br />
che sfuggono da conflitti, dittature<br />
o da fame e carestie. Gli stati<br />
democratici non possono limitarsi alla<br />
prima accoglienza ma devono riuscire<br />
ad individuare le possibili politiche<br />
d’integrazione che favoriscano lo sviluppo<br />
economico europeo, consapevoli<br />
come siamo che questo approccio<br />
aiuti non solo la coesione sociale<br />
ma soprattutto lo sviluppo economico.<br />
In questa Europa che invecchia<br />
la presenza degli immigrati è non<br />
solo probabile ma anche necessaria.<br />
Dobbiamo pensare al migrante come<br />
ad “agente di innovazione”, abbandonando<br />
le inutili differenze date dal<br />
colore della pelle o dalla provenienza<br />
geografica”.<br />
Nel corso dei lavori si è sviluppato un<br />
interessante dibattito al quale hanno<br />
partecipato, tra gli altri, l’on. Sandro<br />
Principe, l’on. Déo Gratias Nkinahamira,<br />
il questore Giovanni Bartolomeo<br />
Scifo e il prefetto di Cosenza<br />
Antonio Reppucci. I lavori sono stati<br />
conclusi dal governatore Francesco<br />
Socievole il quale ha evidenziato “la<br />
necessità di favorire l’integrazione<br />
degli emigranti, la pubblicazione che<br />
abbiamo affidato ai rappresentanti<br />
istituzionali delle nostre comunità<br />
meridionali -ha concluso- rappresenta<br />
un utile strumento per una più solida e<br />
civile convivenza”.<br />
Il Distretto si è arricchito di un’altra stella: Cosenza Telesio<br />
La ruota del Rotary si è arricchita di un<br />
nuovo ingranaggio. Accade nel centro<br />
storico di Cosenza, all’ombra della<br />
statua che ricorda il grande filosofo<br />
del 1500 Bernardino Telesio al quale<br />
è intitolato il nuovo Rotary. Francesco<br />
Romano, presidente del Rotary Club<br />
Cosenza Telesio, ha ricordato come<br />
“il club nasca in una città dalle grandi<br />
tradizioni rotariane che, sicuramente,<br />
saranno esempio e stimolo per l’attività<br />
del giovane Rotary”. Svoltasi nello<br />
splendido scenario del Salone degli<br />
Specchi della Provincia di Cosenza, la<br />
cerimonia per la consegna della Charta<br />
Costitutiva del Club ha visto la partecipazione<br />
del presidente dell’Amministrazione<br />
Provinciale, Mario Oliverio,<br />
del governatore Francesco Socievole,<br />
del PDG Coriolano Martirano, del<br />
governatore designato Pietro Niccoli,<br />
di diverse autorità rotariane e di moltissimi<br />
rotariani tra i quali, numerosissimi,<br />
i soci del Rotary Cosenza club padrino.<br />
Il governatore Socievole, nel suo intervento,<br />
ha evidenziato l’importanza della<br />
espansione del Rotary nel Distretto, che<br />
quest’anno ha visto la gemmazione di<br />
altri tre club -quello di Cosenza Telesio<br />
è il n. 79- con un aumento complessivo<br />
dell’effettivo dovuto non solo ai nuovi<br />
club. Ha quindi evidenziato l’attività<br />
svolta a favore del territorio, ricordando<br />
i progetti attuati a favore della popolazione<br />
disagiata e anche nei paesi in via<br />
di sviluppo. Il nuovo Club è formato da:<br />
Francesco Romano (presidente), Stanislao<br />
Amato (vice presidente), Mario<br />
Stella (segretario), Donatella Mazzei<br />
(tesoriere), Rossella Barberio (prefetto),<br />
Maria Cristina Parise (presidente eletto).<br />
Consiglieri: Michele Falco, Davide<br />
Garritano, Francesca Greco, Umberto<br />
Greco, Carlo Zanolini. Soci:<br />
Aragona Amedeo, Rocco Carricato,<br />
Leopoldo Conforti, Deogratias Nkinahamira,<br />
Giuliana Giannice, Franco<br />
Greco, Claudio Locco, Domenico<br />
Miraglia, Gianluca Perna, Roberto<br />
Perri, Alessandro Renzelli, Gabriele<br />
Renzulli, Danila Vitale, Luigi Ziccarelli.<br />
Roberto Barbarossa
Cellulari-guida per ciechi ideati dal rotariano Mario Petraglia<br />
Salerno Una voce per vedere<br />
Cellulari-guida per ciechi: il Rotary<br />
Club Salerno, d’intesa con l’Unione<br />
Italiana Ciechi, ha presentato, nella<br />
Sala del Gonfalone del Comune, il<br />
progetto “Una voce per vedere”. E<br />
intervenuto il governatore Francesco<br />
Socievole. Si tratta di un progetto<br />
di grande valore sociale che consiste<br />
nell’assegnare, in particolare<br />
agli ipovedenti, una specie di cellulare<br />
che attraverso un sistema satellitare<br />
centralizzato consente di localizzare<br />
il portatore in qualunque posto esso si<br />
trovi fornendogli aiuto e assistenza. In<br />
quella stessa occasione sono stati consegnati<br />
ai presidenti dell’Unione Ciechi<br />
regionale e provinciale i primi dieci<br />
apparecchi, il cui uso risulta di estrema<br />
semplicità. Tramite questo strumento,<br />
l’ipovedente, in caso di chiamata, viene<br />
individuato sulla mappa topografica<br />
della città e opportunamente seguito e<br />
consigliato sul percorso da effettuare<br />
e sugli ostacoli da evitare. Il progetto,<br />
candidato al premio Rotary International<br />
“Best Cooperative Projects<br />
<strong>11</strong><br />
Eventi<br />
Award”, è stato ideato dal rotariano<br />
nonché grande esperto dell’Area<br />
Manager Ricerca e Sviluppo della<br />
Rotospeed Multimedia Mario Petraglia<br />
ed è destinato ad avere ulteriori<br />
interessanti applicazioni in<br />
quanto lo strumento consente anche<br />
di intrattenere il portatore nel suo<br />
tempo libero, fornendogli informazioni<br />
di attualità e notizie. I rappresentanti<br />
dell’Unione Ciechi hanno<br />
espresso al presidente del Rotary Club<br />
Salerno Rosalia Galano il loro grato<br />
apprezzamento per l’iniziativa assicurando<br />
la più ampia collaborazione per<br />
la sua concreta e più estesa attuazione.<br />
Vittorio Salemme<br />
Rossano all’avanguardia nella comunità scientifica nazionale<br />
Le nuove frontiere della terapia oncologica<br />
sono state illustrate in un incontro<br />
promosso dal Rotary Rossano “Bisantium”<br />
di cui è presidente Ernesto De<br />
Russis. Relatore il direttore U.O. di oncolgia<br />
dell’ospedale di Rossano Franco<br />
Iuliano. E’ intervenuto anche il sindaco<br />
Franco Filareto. L’iniziativa si lega alla<br />
ricerca sulle abitudini alimentari degli<br />
studenti delle scuole superiori, condotta<br />
dai giovani soci del locale Interact club<br />
”Francesco Farina”. Il presidio oncologico<br />
di Rossano -ha affermato il prof.<br />
Iuliano- si pone all’avanguardia nella<br />
comunità scientifica nazionale ed internazionale<br />
nella sperimentazione di cure<br />
contro una malattia che rappresenta ben<br />
un terzo delle leucemie dell’età adulta e<br />
fino a dieci anni fa era considerata letale<br />
in assenza di trapianto del midollo osseo,<br />
con minime garanzie di sopravvivenza a<br />
cinque anni. L’èquipe di Iuliano ha portato<br />
a termine con successo la cura di un<br />
paziente affetto dal raro Morbo di Castleman,<br />
malattia di cui la letteratura medica<br />
internazionale ha segnalato ad oggi<br />
circa 400 casi dalla scoperta avvenuta nel<br />
1954. Il paziente curato a Rossano è stato<br />
il primo caso clinico a livello mondiale<br />
trattato con questa nuova terapia, che usa<br />
una combinazione di farmaci in maniera<br />
innovativa e personalizzata. Nel dibattito<br />
sono intervenuti Cesare Quadro, Antonello<br />
Graziano, Francesco Iuliano,<br />
Amerigo Minnicelli.<br />
Bioetica e indagine di quartiere a Catanzaro<br />
Due argomenti, apparentemente<br />
diversi ma strettamente collegati<br />
tra loro, iscussi dal Rotary Club<br />
Catanzaro 1951, di cui è presidente<br />
Domenico Pecoraro. La docente<br />
universitaria Elisabetta De Septis<br />
ha parlato del “Testamento biologico<br />
ed eutanasia in bioetica e diritto” ed<br />
ha affrontato i rapporti tra Bioetica e<br />
Biodiritto, due discipline di recente<br />
istituzione che interessano da vicino<br />
il vivere quotidiano e ne indicano<br />
applicabilità e confini etico-giuridici,<br />
poi si è soffermata sul delicato<br />
problema dell’eutanasia. Nel dibattito<br />
sono intervenuti Luigi Paternostro,<br />
Mauro Richichi e Mario Alberto<br />
Ruffo.<br />
Mario Cortese, ha invece illustrato<br />
i risultati dell’indagine socioeconomica<br />
condotta nel quartiere<br />
Siano dal Rotary Club Catanzaro<br />
1951 con la collaborazione della<br />
Banca d’Italia e del Comune. Scarse<br />
appaiono le prestazioni sanitarie ed<br />
assistenziali, assenti in oltre il 60%<br />
dei casi. Come rimediare? E’ quanto<br />
si propone di realizzare il progetto del<br />
Rotary nella sua seconda fase a partire<br />
dalla realizzazione di un centro diurno<br />
come luogo di socializzazione, di cui il<br />
70% degli intervistati ha dichiarato di<br />
avvertirne la necessità.
12<br />
Eventi<br />
Il fiume Sarno sarà salvato dai giovani<br />
Grazie al progetto “Fiume Sarno” messo<br />
in campo da: Rotary International –<br />
Distretto 2100, Rotary Foundation, RC<br />
Scafati–Angri Realvalle, RC Castellammare<br />
di Stabia, RC Nocera Inferiore–<br />
Sarno, RC Pompei–Oplonti–Vesuvio<br />
Est, RC Pompei Sud, gli studenti del territorio<br />
idrografico del fiume, hanno, già<br />
dallo scorso anno, seguito ed approfondito<br />
le problematiche di inquinamento<br />
del Sarno.<br />
L’iniziativa nasce dalla sfida che il Rotary<br />
ha voluto lanciare con l’obiettivo<br />
ambizioso di creare nelle coscienze delle<br />
Autorità locali e dei cittadini che vivono<br />
nel Territorio la consapevolezza che,<br />
terminato l’intervento di emergenza,<br />
occorre gestire la quotidianità in modo<br />
costruttivo ed efficace ed impedire che<br />
riprendano gli scarichi abusivi e la vandalizzazione<br />
degli impianti. A conclusione<br />
del percorso annuale presso il Liceo<br />
Scientifico Severi di Castellammare di<br />
Stabia (Na) è stata allestita una mostra<br />
dei lavori delle scuole coinvolte. I lavori<br />
degli studenti sono stati esaminati dai<br />
docenti universitari Carmine Gambardella,<br />
Nicola Pasquino e Giovanna Riitano.<br />
Grande soddisfazione per i risultati<br />
raggiunti da parte della coordinatrice<br />
del Progetto Brunella Battipaglia, presidente<br />
RC Scafati-Angri Realvalle, dai<br />
coordinatori della manifestazione: Carla<br />
Aramo, Egidio Di Lorenzo e Giulia Di<br />
Lorenzo, da Vincenzo Gaeta presidente<br />
RC Castellammare di Stabia, Marcella<br />
Sannoner preside Liceo Scientifico “Severi”,<br />
Leonzio Borea direttore dell’Ufficio<br />
Nazionale per il Servizio Civile,<br />
notevoli interventi.<br />
“Il Fiume Sarno e la sua Valle sono da<br />
anni al centro della nostra attenzione –ha<br />
affermato il Commissario Governativo<br />
Emergenza Fiume Sarno Roberto<br />
Jucci-. Tanti sono gli interventi portati a<br />
termine per far ritornare al suo splendore<br />
questo antico territorio, come le reti fognarie,<br />
i collettori, i depuratori, il dragaggio<br />
del fiume con la sistemazione idraulica,<br />
ma altri devono essere completati.<br />
Iniziative come questa del Rotary sono<br />
importanti perché fanno sì che i cittadini<br />
siano sempre vigili e vicini al loro fiume,<br />
dimostrando che il nostro lavoro volto<br />
non solo agli aspetti tecnici, ma anche a<br />
quelli di recupero culturale e storico del<br />
Sarno, sono andati a buon fine.”<br />
Nel suo intervento conclusivo il governatore<br />
Francesco Socievole ha evidenziato<br />
quanto i messaggi di legalità sociale<br />
e ambientale siano importanti per le giovani<br />
generazioni, che grazie ad iniziative<br />
rotariane costanti nel tempo, diventano<br />
partecipi del loro futuro tutelandolo attraverso<br />
la salvaguardia ambientale. “Educare<br />
i giovani ad amare la propria terra è<br />
un progetto notevole, che noi rotariani in<br />
questo territorio stiamo portando avanti<br />
con risultati davvero lodevoli sia per<br />
quanto riguarda l’adesione delle scuole e<br />
dei giovani, sia per l’attenzione dei media<br />
e dei cittadini verso lo stesso”. Per<br />
Socievole “la filosofia del Rotary è volta<br />
all’altruismo alla solidarietà, al rispetto<br />
delle regole, l’inquinamento invece non<br />
è altro che figlio dell’egoismo umano e<br />
in quanto tale va combattuto con costanza<br />
e fermezza, come da tempo facciamo<br />
noi rotariani. Di fatto con questa iniziativa<br />
il Rotary intende proporsi come punto<br />
di riferimento del post-disinquinamento,<br />
potendo mettere a disposizione della cittadinanza<br />
i suoi esperti universitari e le<br />
sue risorse umane e materiali”.<br />
Una tre giorni, quella proposta a fine<br />
aprile dal Rotary, quindi, all’insegna<br />
della tutela ambientale, conclusasi con<br />
la premiazione delle scuole e l’appuntamento<br />
al prossimo anno per continuare<br />
ad avere i riflettori puntati su un fiume<br />
che in futuro si spera non sia più considerato<br />
il più inquinato d’Europa.<br />
Lucia de Cristofaro<br />
Torre del Greco Acqua, un bene prezioso<br />
Rotariani e interactiani di Torre<br />
del Greco hanno svolto, con la<br />
collaborazione degli studenti,<br />
un importante programma sul<br />
tema “l’acqua un bene prezioso”.<br />
All’incontro, <strong>org</strong>anizzato a<br />
conclusione di un proficuo lavoro<br />
didattico, hanno partecipato duecento<br />
ragazzi, dieci professori e due<br />
presidi. I ragazzi dell’Interact hanno<br />
preparato i questionari per le scuole<br />
(360 risposte, relative ad altrettanti<br />
nuclei familiari) e ne hanno seguito la<br />
realizzazione. Alcune stime indicano<br />
che nei prossimi anni l’acqua avrà un<br />
giro d’affari del valore di centinaia di<br />
miliardi di euro. Questa tendenza è<br />
legata soprattutto alla privatizzazione<br />
della distribuzione dell’acqua che, in<br />
particolare in Europa, sta diventando<br />
normalità. E questo può portare a<br />
trasformare un bene che dovrebbe<br />
essere alla portata di tutti, in un<br />
prodotto che potrebbe diventare un<br />
importante elemento di trattative<br />
economiche del futuro molto vicino.
A Salerno l’anatroccolo non è stonato<br />
13<br />
Eventi<br />
Anche quest’anno il Rotary Salerno Est<br />
ha creduto nella musica. E nella musicoterapia.<br />
Il percorso è nato lo scorso anno<br />
sotto la presidenza di Antonio Brando,<br />
che ne è stato il promotore, ed alla<br />
luce dei risultati raggiunti e delle forti<br />
richieste, si è rinnovato in questi mesi<br />
con il presidente Carmine Pirofalo e<br />
la responsabile del progetto “Sette note<br />
di benessere”, Leda Badolati. In questa<br />
seconda edizione hanno fornito la<br />
loro collaborazione anche i club Inner<br />
Wheel Salerno ed Inner Wheel Salerno<br />
Est, rispettivamente presieduti da Luisa<br />
Pellegrino Marinato e Amelia Noschese.<br />
Pirofalo, Pellegrino Marinato e<br />
Noschese hanno messo in risalto il valore<br />
umano e sociale della manifestazione<br />
che fa parte del grande disegno di solidarietà<br />
che anima le iniziative rotariane.<br />
Nel dicembre scorso, grazie al prezioso<br />
lavoro svolto da Alfonso Pellegrino ed<br />
Ernesto Levi del Rotary Salerno Est,<br />
venne <strong>org</strong>anizzata, al Circolo Canottieri<br />
Irno, una spettacolare manifestazione<br />
con The Gospel Experience per contribuire<br />
a tenere concretamente in piedi<br />
il progetto della musicoterapia. Dunque<br />
una grande iniziativa che parte da lontano.<br />
All’Istituto S. Teresa del Bambino<br />
Gesù di Salerno si sono svolti per quasi<br />
sette mesi incontri settimanali durante<br />
i quali 14 bambini, affetti da patologie<br />
di diverso tipo hanno comunicato, lavorato,<br />
utilizzato la musica al fine di migliorare<br />
il loro sviluppo individuale e<br />
potenziare le loro capacità emozionali e<br />
comunicative.I laboratori sono stati diretti<br />
dalla dottoressa Carolina Carpentieri,<br />
direttrice di SCISAR Scuola di<br />
Formazione in Musicoterapia..All’evento<br />
di chiusura sono intervenuti, oltre ai<br />
presidenti del Rotary Salerno Est e dei<br />
due club Inner Wheel, il governatore designato<br />
Marcello Fasano e il questore<br />
di Salerno Vincenzo Roca che ha messo<br />
in risalto il ruolo di grande sensibilità e<br />
partecipazione della Polizia alle iniziatine<br />
sociali delle nostre comunità. I piccoli<br />
allievi, che hanno portato in scena<br />
una favola sonora in stile new age dal<br />
titolo “L’anatroccolo stonato”, accompagnati<br />
da alcuni allievi della Scisar,<br />
hanno dimostrato che con l’impegno e<br />
l’entusiasmo si possono ottenere risultati<br />
concreti e socialmente rilevanti.La responsabile<br />
del progetto, Leda Badolati,<br />
ha messo in risalto che “ancora una volta<br />
ha vinto quella linea di congiunzione tra<br />
i giovanissimi e la musica. Ed il Rotary<br />
Salerno Est ha continuato a crederci<br />
perché la richiesta è partita dai ragazzi<br />
e dalle famiglie che lo scorso anno avevano<br />
partecipato all’iniziativa. Il suono,<br />
inteso come energia, sviluppa nuove capacità<br />
espressive, aumenta la fiducia in<br />
se stessi e favorisce la relazione con gli<br />
altri ma, soprattutto, potenzia la capacità<br />
di emozionarsi”. Uno degli scopi del laboratorio<br />
di musicoterapia, condotto con<br />
scrupolo e professionalità da Carpentieri,<br />
è proprio quello di “migliorare la<br />
comunicazione dei soggetti con disagio<br />
psicofisico e/o psicosociale e attraverso<br />
la Relazione Sonora favorire il contatto<br />
con le emozioni e il prolungarsi-intensificarsi<br />
dei tempi di attenzione ed espressione”.<br />
Premio Magna Grecia<br />
Rinnovate le cariche del Premio Internazionale<br />
Colonie Magna Grecia “Arialdo<br />
Tarsitano” per il triennio 2010-2013 nel<br />
corso dell’assemblea straordinaria dei<br />
delegati tenutasi a Battipaglia lo scorso<br />
<strong>11</strong> aprile. Questi gli eletti: Gianfranco<br />
Camisa (presidente), Benedetto Giamporcaro<br />
(segretario), Mario Antonini<br />
(tesoriere), Mario Mello (coordinatore<br />
del comitato scientifico). Quella di<br />
quest’anno sarà la trentesima edizione<br />
che sarà <strong>org</strong>anizzata dal Rotary Club Taranto<br />
Magna Grecia e che si svolgerà a<br />
Taranto dal 22 al 24 ottobre.<br />
Soverato<br />
“Le procedure esecutive in danno delle<br />
pubbliche amministrazioni”: questo il<br />
tema della conferenza tenuta dall’avvocato<br />
Aleardo Zangari Del Prato,<br />
giudice onorario delle esecuzioni presso<br />
la Sezione di Chiaravalle Centrale del<br />
Tribunale di Catanzaro. L’argomento, di<br />
grande attualità, è stato ampiamente affrontato<br />
sotto gli aspetti giuridici, sociali<br />
e culturali. Ampia la discussione sulle<br />
disposizioni che interessano gli aspetti<br />
civili e amministrativi. L’iniziativa è<br />
stata del Rotary Club di cui è presidente<br />
Gianfranco Caminiti.<br />
Reggio Calabria Nord<br />
Il rischio sismico discusso dal Rotary di<br />
Reggio Calabria Nord. Antonio Carcò ha<br />
sottolineato “l’importanza di mantenere<br />
viva la cultura della prevenzione”. Di rilievo<br />
gli interventi dei docenti Vincenzo<br />
Pizzonia, Adolfo Santini, Giovanni Falsone,<br />
Riccardo Rasà, Giancarlo Neri,<br />
Gianluca Valensise, Giuseppe Arena. Il<br />
club reggino è impegnato al rafforzamento<br />
del processo d’integrazione fra le varie<br />
competenze scientifiche che a Reggio e<br />
Messina vede impegnati il mondo universitario<br />
e l’Istituto Nazionale di Geofisica e<br />
Vulcanologia.
14<br />
Gruppi di Studio<br />
“Grazie al Rotary abbiamo vissuto un mese di emozioni”<br />
Uno dei programmi più noti e gratificanti della Rotary Foundation è costituito dai gruppi di studio “Group Study Exchange” o,<br />
più brevemente, “GSE”, che dal 1965 ad oggi hanno interessato circa quarantamila giovani. Spesso questi incontri si trasformano<br />
in amicizie stabili e sono occasioni per pensare ad iniziative Rotariane anche di carattere umanitario. “In questo spirito<br />
di alti valori rotariani, ho ritenuto opportuno -ha affermato il governatore Francesco Socievole- di far vivere negli Stati Uniti<br />
d’America, ad alcuni giovani professionisti scelti da un’apposita commissione distrettuale che ha affidato il ruolo di team leader<br />
a Vittorio Ventura, una indimenticabile esperienza umana e culturale”. Queste le loro testimonianze.<br />
L’esperienza del GSE ha costituito un’opportunità di conoscenza degli Stati Uniti, in tutti gli aspetti. Vivere per un mese nelle case<br />
dei rotariani locali, partecipare alle riunioni dei club, conoscere differenti aspetti della vita economica, sociale, politica, culturale<br />
della Pennsylvania, nella vera provincia americana, ci ha permesso di entrare nel vero “american style of life”. Io sono stato molto,<br />
e positivamente, colpito dal modo di intendere e vivere il Rotary, poco formale e molto pragmatico, proteso a sviluppare e attuare<br />
progetti locali e internazionali, raccogliendo fondi in ogni occasione e con svariate modalità, anche sfruttando un sistema che<br />
spinge alla competitività. Rotary e Rotary Foundation vengono pubblicizzati di continuo, valorizzando le attività svolte, prima tra<br />
tutte la PolioPlus, rese possibili solo dall’appartenenza alla più grande <strong>org</strong>anizzazione mondiale di service.<br />
Vittorio Ventura<br />
Rotary Club Reventino<br />
Ho deciso di partecipare al programma GSE per avere un’opportunità di crescita personale e professionale. In realtà l’esperienza<br />
si è rivelata qualcosa di più al di là di ogni mia iniziale aspettativa. Il GSE Team è stato, infatti, accolto con grande ospitalità, entusiasmo<br />
ed affetto dalle nostre famiglie ospitanti, oltre che dalla maggior parte dei Rotary Club della Pennsylvania Ovest, in un<br />
coinvolgente tour denso di appuntamenti culturali e professionali. Al termine del viaggio, infatti, ho cambiato la mia opinione sul<br />
Paese ospitante nel senso che l’idea stereotipata dell’ ”American style” visto con gli occhi di un’europea è stato sostituito da una<br />
più profonda e diretta conoscenza degli usi e costumi locali. Ho potuto apprezzare e comprendere le differenze storico – culturali<br />
tra U.S.A. ed Italia, libera da qualsiasi tipo di preconcetto e sentirmi per un po’ come “una di loro”. Le mie giornate vocazionali<br />
si sono svolte presso i principali istituti economici e finanziari oltre che con incontri con aziende e professionisti locali. Uno degli<br />
aspetti più interessanti è stato per me il confronto professionale delle teorie e delle tecniche economico –finanziare applicate in<br />
U.S.A. ed in Italia. E’ stata un’irripetibile esperienza a tutto tondo, esaltata dalla possibilità di condividere tutti i momenti più<br />
importanti e tutte le emozioni con i gli altri membri del team cui mi lega orami un reciproco rapporto di stima ed affetto ed il cui<br />
supporto materiale e morale è stato per me di fondamentale importanza.<br />
Sabrina di Carluccio<br />
Rotary Club Napoli Nord Est<br />
Questa esperienza ha rappresentato senza dubbio una straordinaria opportunità di crescita professionale, culturale e soprattutto<br />
umana. Visitare alcuni tra i più moderni e avanzati centri di ricerca nel settore delle cellule staminali e dei trapianti sotto la guida<br />
esperta di scienziati provenienti da ogni parte del mondo ha arricchito le mie conoscenze e aperto la mia mente. La calorosa accoglienza<br />
ricevuta e l’atmosfera familiare che i Rotariani hanno creato attorno a noi, la sincera amicizia che nel corso delle settimane<br />
si è consolidata all’interno del Team, sono il più bel regalo che la Fondazione Rotary ed il Rotary International potesse farmi.<br />
Elisa Spiniello<br />
Rotary Club Reggio Calabria Nord<br />
Per un giovane avvocato come me lo scambio Rotary G.S.E. per giovani professionisti è stata una esperienza molto utile. L’aver<br />
frequentato diversi dipartimenti legali americani di banche, società internazionali e Tribunali rappresenta un surplus importante,<br />
che solo una associazione internazionale come il Rotary può offrire. Grazie Rotary<br />
Giuditta Mattace<br />
Rotary Club Catanzaro 1951<br />
Cari lettori, la redazione ha chiesto di sintetizzare in poche righe un mese di emozioni. Credete che sia possibile? Io personalmente<br />
no. Pensando ai giorni vissuti negli Stati Uniti si affollano nella mia mente volti, paesaggi, sapori e odori. L’affetto e la strepitosa<br />
sintonia stabilitasi immediatamente con i miei fantastici compagni di viaggio, Vittorio, Elisa, Giuditta e Sabrina, è stata la base per<br />
raccogliere il calore donato dagli amici americani, i quali hanno aperto non solo le loro case, ma anche i loro cuori. E noi siamo<br />
ancora lì, nei loro pensieri, nelle loro vite, come loro sono dentro di noi con i loro sorrisi. Abbiamo discusso sulle nostre culture,<br />
sulle nostre differenze e affinità, sono nate amicizie e siamo cresciuti insieme, ma soprattutto quando è arrivato il momento di<br />
partire, ci siamo abbracciati. Ora capite perché non posso sintetizzare un mese di emozioni? Grazie Francesco, grazie Ciro, grazie<br />
a tutti voi, amici del Rotary.<br />
David Federico<br />
Rotary Club Cava dei Tirreni
15<br />
Consiglio di Legislazione 2010<br />
Chicago 219 proposte al Parlamento rotariano<br />
Si è tenuto a Chicago, nei pressi ad<br />
Evanston sede centrale del Rotary International,<br />
il Consiglio di Legislazione<br />
(COL) 2010 del Rotary dal 25 al<br />
30 aprile 2010. Il COL è l’<strong>org</strong>ano legislativo<br />
del Rotary, una riunione parlamentare<br />
triennale che ha lo scopo<br />
di decidere sulle proposte pervenute in<br />
precedenza a Evanston dai club sparsi<br />
nel mondo. Una dimostrazione della<br />
meticolosa <strong>org</strong>anizzazione del Rotary<br />
significativa di quell’impalpabile fascino<br />
che la nostra Associazione riesce a<br />
creare, indicativa di un sistema profondamente<br />
e realmente democratico: un<br />
raro esempio di concreta democrazia<br />
partecipativa, di base in una <strong>org</strong>anizzazione<br />
verticistica.<br />
Ancora una volta il Rotary ci sorprende,<br />
i 528 delegati dei (532) distretti<br />
Rotary provenienti da ogni<br />
angolo del mondo ci siamo trovati<br />
nel mezzo di una <strong>org</strong>anizzazione<br />
(quasi) perfetta dove ogni cosa è<br />
prevista e funzionale; dove si vive<br />
un Rotary sensibilmente diverso<br />
da quello fino ad oggi conosciuto:<br />
ai tradizionali riti del cerimoniale<br />
compresi inni, bandiere, insegne,<br />
labari e quant’altro si contrappone una<br />
seriosa frugalità del cerimoniale basata<br />
sul rispetto dei tempi, degli orari e delle<br />
procedure: efficienza al massimo.<br />
Circa sette ore di lavoro al giorno, per<br />
la presentazione delle mozioni nessuno<br />
mai ha sforato i due minuti e mezzo<br />
concesso, non c’è stata mai una sovrapposizione<br />
di voci o una alterazione dei<br />
toni. La votazione elettronica immediata<br />
e anonima. La mozione bocciata<br />
o approvata, in maniera eclatante o per<br />
pochi voti, veniva accolta da proponenti<br />
e oppositori con serena “approvazione”:<br />
un esempio raro di assemblea<br />
estremamente rispettosa e disciplinata.<br />
Ai 528 delegati con diritto di voto, le<br />
cui credenziali sono state scrupolosamente<br />
verificate prima dell’ingresso<br />
nella immensa sala (circa 4.000 mq)<br />
dei lavori, si affiancano (senza diritto<br />
di voto) i membri della commissione<br />
per lo statuto, un esperto parlamentare,<br />
un segretario, il Presidente del R.I.<br />
insieme ai membri del Board in carica<br />
ed eletti, il Chairman della R.F. insieme<br />
ai trustees (amministratori) in carica<br />
ed eletti, un folto numero di past<br />
presidenti internazionali, direttori, amministratori,<br />
il Segretario Generale Ed<br />
Futa, una parte dello staff di Evanston<br />
e un notevole numero di “osservatori”.<br />
Sono state discusse 219 proposte, tra<br />
quelle approvate possiamo segnalare:<br />
incoraggiare i Club a creare un’apposita<br />
commissione per migliorare la leadership<br />
e la conoscenza del Rotary;<br />
definitiva approvazione degli e-club<br />
autorizzando i distretti a costituirne<br />
fino ad un massimo di 2 nel proprio<br />
territorio; i club dovranno inserire nel<br />
loro consiglio l’ultimo past-president<br />
del club; incoraggiare i club (da parte<br />
dei distretti) ad assumere un maggior<br />
ruolo nelle relazioni pubbliche all’interno<br />
della loro comunità; il Board sarà<br />
impegnato ad includere nei programmi<br />
del R.I. e della R.F. l’aiuto alle vittime<br />
delle mine antiuomo; è stata approvata<br />
la quinta via (oltre alle 4 vie già conosciute):<br />
“azioni per le nuove generazioni”;<br />
è stato deciso di considerare l’Inner<br />
Wheel partner strategico del R.I.,<br />
quindi considerarla come associata<br />
agli standard del R.I.; malgrado l’opposizione<br />
del Board è stato votato che in<br />
materia di aumenti di contribuzioni obbligatorie<br />
nei confronti del R.I. la competenza<br />
passi dal Board al COL e con<br />
questo è stato ridotto a meno della metà<br />
l’importo richiesto dallo stesso Board;<br />
allo scopo di migliorare la trasparenza<br />
dei bilanci di Evanston è stato votato<br />
che, in questi, devono essere dettagliatamente<br />
inserite le spese sostenute dai<br />
direttori del Board e dai trustees della<br />
R.F.; è stato stabilito che la commissione<br />
di nomina del Presidente internazionale<br />
venga ridotta da 34 membri a<br />
17; approvata la proposta che il Board<br />
limiti la possibilità di opposizione nelle<br />
elezioni all’interno di un distretto. Un<br />
distretto può essere cancellato e i suoi<br />
club assegnati ad un distretto limitrofo<br />
se si verificano 3 o più opposizioni ad<br />
elezioni nello spazio di 5 anni; un club<br />
può essere sospeso o cancellato dal Board<br />
se tradisce la politica della R.F. in<br />
materia di amministrazione dei fondi<br />
messi a sua disposizione; approvata la<br />
creazione di un comitato in seno al<br />
R.I. per Interact, che operi in stretto<br />
contatto con quello già istituito<br />
per il Rotaract; approvata la linea<br />
guida per quanto riguarda i viaggi<br />
aerei dei dirigenti del R.I. e della<br />
R.F.. Questi devono essere effettuati<br />
utilizzando le tariffe più convenienti<br />
tranne che nei confronti<br />
del Presidente e del Presidente<br />
eletto. La cronaca completa dei lavori<br />
del COL è già disponibile sul<br />
sito www.Rotary.<strong>org</strong>, ogni club riceverà<br />
un rapporto che conterrà la descrizione<br />
delle misure prese ed avrà la possibilità<br />
di esprimere la sua eventuale opposizione.<br />
Se tale opposizione, combinata<br />
con quella di altri club, raggiungerà il<br />
10% del totale dei voti, l’azione proposta<br />
dal COL verrà sospesa; le decisioni<br />
votate e non sospese entreranno in<br />
vigore dal 1° luglio immediatamente<br />
seguente all’aggiornamento del COL<br />
(RIB 8.140, 2, 8) I Delegati dei Distretti<br />
italiani, hanno convenuto di applicare<br />
quanto previsto dal regolamento del RI<br />
8.030 (g, h) e dare la massima diffusione<br />
possibile tra i Club dei risultati del<br />
COL 2010 mettendosi a disposizione<br />
dei Governatori e dei Club per l’informazione<br />
più accurata possibile e per<br />
la preparazione di proposte per i futuri<br />
consigli.<br />
PDG Alfredo Focà
16<br />
I manifesti del Congresso Distrettuale<br />
Il Rotary per la pace fra i popoli e nelle comunità<br />
Il Distretto Rotary 2100 ispira il suo<br />
ideale di pace ai seguenti principi e alle<br />
seguenti considerazioni. Il mondo oggi,<br />
dopo due disastrose guerre mondiali,<br />
dopo una lunga rincorsa agli armamenti<br />
nel clima conflittuale prima della guerra<br />
fredda poi di una sorta di “guerra civile<br />
globale”, avverte in maniera sempre più<br />
impellente un nuovo bisogno di stabilità.<br />
Sente irrefrenabile la necessità di una<br />
“vera” pace, contrassegnata, oltre che da<br />
una durata illimitata, anche dall’equità e<br />
dalla giustizia. Per realizzare questa pace<br />
“vera” non c’è alcuna formula precostituita.<br />
Oggi, più che mai, l’umanità è<br />
consapevole che non esistono garanzie<br />
assolute su come si svolgerà l’avventura<br />
dell’uomo sulla terra. Ha piena coscienza<br />
che la storia la fanno gli uomini e ciò che<br />
ci mettono quello ci trovano. Per realizzare<br />
una pace attiva ed operosa, allora,<br />
non bisogna avere una posizione attendista.<br />
Non bisogna aspettare che il mondo<br />
proceda da solo verso il meglio. C’è<br />
bisogno che gli uomini prendano nelle<br />
loro mani il loro destino e costruiscano il<br />
loro futuro seguendo i principi dell’“etica<br />
della responsabilità”, di quell’etica che ci<br />
rende responsabili nei confronti delle attuali<br />
e delle future generazioni. Per potere<br />
aspirare realmente ad assumere la pace<br />
come “ideale storico concreto”, e non<br />
come semplice slogan propagandistico, è<br />
necessario porre l’uomo al centro di ogni<br />
progetto, di avvertirlo come movente e<br />
destinatario ultimo di ogni azione. C’è bisogno<br />
di un impegno costante serio e fattivo<br />
per dare dignità personale e civile ad<br />
ogni soggetto umano, indipendentemente<br />
dal sesso, dal colore della pelle, dalla comunità<br />
etnica o statuale di appartenenza,<br />
dalla religione professata e da ogni altro<br />
elemento di connotazione identitaria.<br />
C’è bisogno di sentire l’altro non come<br />
una minaccia al nostro modo di sentire e<br />
di essere, alla nostra stabilità personale e<br />
comunitaria e men che mai di avvertirlo<br />
come “straniero” e “barbaro”. C’è bisogno<br />
di ricordare a noi stessi e agli altri la<br />
comune appartenenza alla natura e alla<br />
ragione umane, da considerare fondative<br />
di tutti i valori e di tutti i diritti e da difendere<br />
e da salvaguardare sempre, ovunque<br />
e ad ogni costo, nella certezza che l’uomo<br />
è portatore di speranza. L’altro non ci è<br />
estraneo, non è fuori di noi né contro di<br />
noi. È – come ci ricordano gli scienziati<br />
– in noi, in senso biologico e psicologico.<br />
Ogni individuo è il punto terminale di una<br />
lunga e fitta rete di eredità biologiche e di<br />
relazioni umane. Diventa uomo tra gli<br />
uomini, nel denso reticolo delle relazioni<br />
intersoggettive in cui vive e si forma. Si<br />
afferma e progredisce utilizzando al massimo<br />
il dono offerto dagli stimoli della diversità,<br />
da quella di genere, a quella delle<br />
culture, delle abilità, delle tradizioni e via<br />
enumerando. Il Rotary International fonda<br />
su tali principi la sua ragion d’essere e<br />
la sua azione nel mondo. Ha assunto fin<br />
dalla fondazione come progetto fondamentale<br />
la valorizzazione del rapporto tra<br />
gli uomini all’insegna dell’amicizia, del<br />
riconoscimento dell’altro come risorsa<br />
indispensabile per il comune progresso.<br />
Ha deciso di impegnarsi attivamente perché<br />
sempre e dovunque l’uomo sia considerato<br />
come fine da realizzare e mai e<br />
in nessun luogo come mezzo da utilizzare<br />
per scopi altrui.<br />
Il Distretto 2100, nel solco delle scelte<br />
del Rotary International, ha scelto di<br />
impegnarsi a livello mondiale per ridurre<br />
al massimo la sofferenza e il male da<br />
cui sono afflitti singoli uomini e società<br />
intere, con l’obiettivo di dare ad ogni soggetto<br />
e ad ogni comunità l’opportunità di<br />
essere protagonista del proprio destino,<br />
nella comune aspirazione alla piena attuazione<br />
di un clima internazionale all’insegna<br />
della pace.<br />
Aniello Montano<br />
Il Rotary per una nuova classe dirigente<br />
Le accademie – istituzioni, queste, che nel<br />
volgere dei secoli, da Platone alla contemporaneità,<br />
mirano, attraverso l’acquisizione<br />
del sapere, al processo di sintesi dei valori<br />
del pensiero nella cornice comportamentale<br />
correlata – Lo stile del vivere – Da<br />
tale formazione può derivarne la maturità<br />
per un approccio sociale con azione responsabile<br />
in tutte le diversità del vivere<br />
civile. Le accademie, quindi, quali fucine<br />
formative nel contesto sempre crescente<br />
delle sfere operative. Oggi, più che mai, in<br />
un mondo globalizzato. Meta e idealità.<br />
sono i presupposti per le varie formazioni<br />
specifiche, là dove, proprio l’idealità, pone<br />
l’umanesimo quale globale cemento etico.<br />
Il semplice raggiungimento di una meta sostanzia<br />
la dimensione dell’Avere, là dove<br />
l’Idealità conferisce invece l’essenzialità<br />
per il percorso finalizzato all’Essere. Essere<br />
quale patrimonio di potenzialità sociale.<br />
Un percorso questo che, congiuntamente<br />
(meta – ideale), nel succedersi delle generazioni<br />
scandisce i momenti della storia in<br />
un divenire responsabile e creativo. Il divenire<br />
é il futuro dell’oggi, il futuro che si<br />
sostanzia nel succedersi delle generazioni<br />
nuove. Generazioni nuove che portino in<br />
sé il congiunto tra età biologica e dimensione<br />
sociale. Queste le nuove generazioni<br />
connotate non cronologicamente dal<br />
tempo ma dalle caratterizzazioni da esse<br />
impresse al tempo stesso. E la caratterizzazione<br />
del tempo è stata e sarà sempre determinata<br />
dall’azione dei Leader – Leader,<br />
che inducano alle dimensioni carismatiche.<br />
I giovani del Rotary dovranno costituire<br />
potenzialità importanti per il costrutto sociale<br />
propositivo e costruttivo in tal senso<br />
ideato. I giovani rotariani con la sicurezza<br />
della loro appartenenza, che conferisce loro<br />
un capitale intrinseco, sappiano valicare<br />
gli steccati della appartenenza stessa per<br />
congiungersi a quanti, provenienti da altre<br />
accademie, siano accomunati dal principio<br />
del processo: mete – ideali. Mete ed ideali<br />
che spazino nella dimensione di un sapere<br />
finalizzato in senso etico. Un “Esserci per<br />
essere” che porti all’“essere per esserci”.<br />
Essere per costituire essenzialità di riferimento<br />
per la strutturazione della trama<br />
dell’ordinamento civile (politica, sindacati,<br />
dirigenze), là dove l’essere si sostanzi<br />
nel concetto della creatività armonica nel<br />
contesto globale degli uomini nel primario<br />
rispetto dell’entità umana. In tale processo<br />
i giovani Rotariani potranno caratterizzarsi<br />
dalla provenienza della propria<br />
accademia. Il Rotary<br />
PDG Vito Rosano
Congresso Distrettuale<br />
I<br />
Pallotta d’Acquapendente<br />
Giambattista De Tommasi<br />
Francesco Socievole<br />
Gianluca Gallo<br />
Michelangelo Ambrosio<br />
Assistenti e Formatori con il governatore Socievole<br />
Pietro Niccoli<br />
Vito Mancusi<br />
Il Gruppo Partenopeo con il governatore Socievole<br />
Guido Parlato<br />
Ernesto D’Ippolito<br />
Aniello Montano<br />
Alessandro Castagnaro<br />
Vito Rosano
II<br />
Congresso Distrettuale<br />
Lo straordinario anno del governatore Francesco Socievole<br />
I sogni ad Amantea, i fatti a Sibari<br />
Un congresso, il trentaduesimo quello<br />
svolto a Sibari, che i Rotariani della<br />
Campania, della Calabria e del Territorio<br />
di Lauria ricorderanno a lungo, sia per<br />
la qualità degli interventi che per la<br />
notevole partecipazione di soci di tutti i<br />
Club del Distretto. Dopo gli indirizzi di<br />
saluto del presidente del Club Rotary di<br />
Corigliano-Rossano-Sybaris, Salvatore<br />
Aloisio, del sindaco on. Gianluca Gallo<br />
e dell’assessore provinciale Antonello<br />
Graziano, hanno parlato il governatore<br />
incoming, Michelangelo Ambrosio<br />
(“spero di continuare ad operare<br />
sulla scia di consapevolezza che<br />
Socievole ha saputo creare tra tutti<br />
i Club”) e quello eletto, Pietro<br />
Niccoli (“è stato un anno utile sul<br />
piano dell’amicizia e del rispetto<br />
delle regole”). Significativi anche<br />
gli interventi dei delegati distrettuali<br />
Rotaract e Interact, rispettivamente<br />
Francesco De Francesco e Luca<br />
Brando. In apertura dell’assise<br />
il Past Director del Rotary<br />
International, Raffaele Pallotta<br />
d’Acquapendente, ha dato la notizia che<br />
“nessun caso di poliomelite si è verificato<br />
negli ultimi tre mesi in India e nell’ultimo<br />
mese in Kenia”. Il PDG Giambattista De<br />
Tommasi, rappresentante del Presidente<br />
del Rotary International, ha affermato<br />
di essere rimasto “colpito dall’impegno<br />
profuso da Socievole e da tutto il Distretto<br />
che non hanno disdegnato di discutere<br />
temi anche scottanti e vitali per l’uomo<br />
e per la nostra società”. De Tommasi ha<br />
parlato del progetto “Rotary Enfasi2009”<br />
con il quale “sono state finanziate<br />
iniziative di ricerca di giovani di tutta<br />
Italia”, ha sottolineato il ruolo del Rotary<br />
per “un nuovo ed equilibrato rapporto<br />
con l’ambiente ed il territorio, attraverso<br />
anche l’azione responsabile delle nuove<br />
generazioni, con il rispetto della dignità<br />
della persona umana” ed ha aggiunto:<br />
“Non accontentiamoci di navigare sicuri<br />
su rotte già solcate, apriamo il cuore e la<br />
mente all’operosa e feconda attività, cui<br />
ciascuno di noi è chiamato, per un Rotary<br />
moderno al servizio di un mondo più equo<br />
e più giusto”. Da parte sua il governatore<br />
Francesco Socievole, spesso interrotto da<br />
calorosissimi applausi, ha ricordato i vari<br />
Forum <strong>org</strong>anizzati, i nuovi club costituiti,<br />
il President Day, il Ryla, il progetto Ghana,<br />
il progetto Rotario per educare i bambini<br />
alla legalità, la guida per i nuovi italiani<br />
ed altri progetti che hanno interessato<br />
il territorio del Distretto. Particolare<br />
attenzione ha suscitato l’intervento di<br />
Raffaele Pallotta d’Aquapendente che<br />
ha evidenziato le potenzialità enormi<br />
del nostro Mezzogiorno e l’esigenza<br />
di svolgere una funzione di stimolo nei<br />
confronti delle Istituzioni per costruire un<br />
futuro che valga la pena di essere vissuto<br />
in quanto “non è tollerabile che nostri<br />
fratelli di diverso colore di pelle debbano<br />
poter essere sfruttati in lavori faticosi senza<br />
assistenza e senza giusta remunerazione”.<br />
Pallotta d’Acquapendente ha poi parlato<br />
del Rotary: “I nostri club devono essere<br />
le sentinelle della dignità cui ha diritto<br />
ogni essere umano. Tutti i malintesi e le<br />
differenze dialettiche interne possono e<br />
devono essere superate con l’educazione,<br />
la tolleranza, il rispetto reciproco e<br />
l’accettazione amichevole delle differenze<br />
di pensiero che non possono, nel Rotary,<br />
scalfire la stima e l’amicizia conquistata<br />
nel comune impegno di servizio”. Queste<br />
parole sono state accolte da una standing<br />
ovation che è durata diversi minuti<br />
Particolare attenzione è stata riservata<br />
anche agli interventi di alto valore ideale<br />
e culturale tenuti da Ernesto d’Ippolito,<br />
Aniello Montano, Alessandro<br />
Castagnaro, Vito Rosano i quali hanno<br />
parlato dei manifesti del congresso come<br />
riportiamo in altre pagine della rivista.<br />
Nel corso dei lavori congressuali è stata<br />
sottolineata l’esigenza di tenere insieme<br />
Rotary, Rotaract, Interact e Inner<br />
Wheel per tutte le iniziative sociali, umane<br />
e culturali <strong>org</strong>anizzate a livello locale e<br />
internazionale. Per Gianluigi Khaled<br />
Biagioni Gazzoli, segretario generale<br />
dell’Unione Islamica in Occidente, “il<br />
Rotary è un’accademia di eccellenza”.<br />
Di particolare interesse è stata<br />
la relazione del presidente<br />
della Commissione Rotary<br />
Foundation, Vito Mancusi che ha<br />
parlato della lotta alla poliomelite<br />
(“siamo partiti venti anni fa con<br />
cinquecentomila casi annui, oggi<br />
siamo a poco meno di mille”)<br />
ribadendo l’esigenza di un nuovo<br />
grande impegno rotariano: “Entro<br />
il 2017 dovremo sconfiggere la<br />
malattia che colpisce i bambini<br />
nelle aree più povere del mondo”.<br />
Progetti di crescita comunitaria sono stati<br />
ampiamente illustrati dal presidente della<br />
sottocommissione per le sovvenzioni,<br />
Luigi Ascione. I congressisti hanno<br />
approvato il bilancio dello scorso anno<br />
che ha visto protagonista il governatore<br />
Guido Parlato Dopo l’intervento<br />
di Serena Devivo, nuova delegata<br />
distrettuale dell’Interact, i rotariani hanno<br />
avuto modo di apprezzare il lavoro dei<br />
Gruppi di Studio (vedi a pagina 14) ed<br />
hanno accolto con grande entusiasmo<br />
Andrea Ferri e il team americano<br />
formato dal Team Leader Rotaryano<br />
Jeff Helsel e da Nicole Sheranek, Elisa<br />
Mayes, Alex Kirby. Tre intense giornate<br />
di incontri e dibattiti. I circa cinquecento<br />
soci che hanno preso parte all’assise di<br />
Sibari hanno avuto modo di vivere, al<br />
“Minerva Club Resort”, la straordinaria<br />
stagione di sogni e progetti dell’anno<br />
distrettuale del governatore Socievole.<br />
Giuseppe D’Amico
E alla fine<br />
furono lacrime<br />
E alla fine furono lacrime. Lacrime di<br />
commozione, di stanchezza, forse di<br />
malinconia per l’addio ad un anno di<br />
lavoro intenso. Lacrime di Governatore,<br />
di un leader indiscusso, di un uomo del<br />
Sud che ha sfidato gli ostacoli “naturali”<br />
e gli atavici problemi del Mezzogiorno<br />
realizzando non solo il sogno “suo”, ma<br />
quello dell’intero “popolo” rotariano:<br />
valorizzare le risorse del territorio con<br />
un’attività forte e ininterrotta, coraggiosa<br />
e competente, in nome di valori fondanti<br />
ed etici e della dignità e libertà all’uomo<br />
stesso. “Sogna progetta realizza” era,<br />
infatti, lo slogan che, nella sua sintesi<br />
di straordinaria efficacia, è stato varato<br />
un anno fa ad Amantea da Francesco<br />
Socievole, ingegnere, pragmatico e,<br />
nel contempo, appassionato uomo<br />
di cultura. E il Governatore del 2100<br />
Distretto Rotary ha sognato, progettato<br />
e, con palpabile soddisfazione,<br />
realizzato una molteplicità di eventi atti<br />
a “rotarianizzare” la società, affiancato<br />
da una grande squadra formata da circa<br />
4000 soci appartenenti agli 82 Club che<br />
fanno parte di questo Distretto.<br />
Lacrime che hanno finalmente trovato il<br />
loro sfogo, quando, al termine dei lavori<br />
del XXXII Congresso, il rappresentante<br />
Tre standing ovation<br />
Tre standing ovation registrate<br />
nelle giornate congressuali: quando<br />
il rappresentante del presidente<br />
internazionale Giambattista De<br />
Tommasi ha parlato del governatore<br />
Francesco Socievole quale “uomo di<br />
eccezionali valori morali e testimone<br />
di iniziative che hanno lasciato il<br />
segno”; quando il PDG Raffaele<br />
Pallotta d’Acquapendente ha fatto<br />
“un forte richiamo all’educazione e<br />
alla tolleranza tra i rotariani”; quando a<br />
Rodolfo Inderst è stato consegnato il<br />
premio per “la generosità e l’impegno<br />
<strong>org</strong>anizzativo dimostrati nelle attività<br />
distrettuali”.<br />
del Presidente internazionale John<br />
Kenny nonché PDG, l’ingegnere<br />
Giovambattista De Tommasi,<br />
docente presso il Politecnico di Bari,<br />
ha ringraziato Socievole donandogli<br />
una stella marina, protagonista di una<br />
favola. Lunghi sentiti applausi e una<br />
standing ovation hanno sottolineato<br />
l’impegno e la disponibilità, il gran<br />
lavoro fisico e mentale e -perché nol’empatia,<br />
il sorriso accattivante, la<br />
signorilità, l’eleganza del p<strong>org</strong>ere e il<br />
grande cuore che questo Governatore<br />
-viaggiando, senza risparmiarsi,<br />
ininterrottamente per un anno e per tutta<br />
la lunghezza del Distretto- ha saputo<br />
infondere ed ottenere. Applausi sinceri<br />
e meritati arrivati spontanei dagli oltre<br />
500 intervenuti a questo maxi meeting<br />
durante il quale sono stati elencati tutti<br />
gli obiettivi prefissati e perfettamente<br />
III<br />
Congresso Distrettuale<br />
Giambattista De Tommasi<br />
centrati. “La realtà ha superato ogni<br />
previsione -ha detto all’inizio della prima<br />
delle sue tre allocuzioni Giovambattista<br />
De Tommasi, davanti all’immensa<br />
platea- poiché vedo una partecipazione<br />
così folta e di totale adesione, che non<br />
mancherò di evidenziare nella relazione<br />
che dovrò fare al Presidente Kenny”. Il<br />
futuro del Rotary è nelle vostre mani, il<br />
motto diffuso a livello internazionale,<br />
è stato pienamente realizzato nel<br />
Distretto 2100, tanto che un brivido<br />
di emozione ha scosso l’uditorio<br />
quando il Senior Leader Lello Pallotta<br />
d’Acquapendente ha condiviso<br />
con i partecipanti un’altra bellissima<br />
notizia: nessun caso di poliomelite<br />
in India negli ultimi tre mesi, nessun<br />
caso di poliomelite in Kenya nel corso<br />
dell’ultimo mese!<br />
Alessandra Giordano<br />
Socievole: “Un uomo totalmente rotariano”<br />
Il rappresentante del presidente<br />
internazionale del Rotary, Giambattista<br />
De Tommasi, nel corso dell’intervento<br />
conclusivo delle giornate congressuali,<br />
si è soffermato sull’intensa attività svolta<br />
quest’anno dal governatore Francesco<br />
Socievole ed ha affermato: “Voglio<br />
rivolgere un ringraziamento particolare<br />
ad un uomo, uso questo termine<br />
volutamente, nella più alta accezione<br />
morale. Ad un uomo che non si è<br />
risparmiato. Ad un uomo che ha lavorato,<br />
ha operato con continuità. Un uomo che<br />
ha ringraziato tutti, che ha distribuito<br />
onorificenze e riconoscimenti. Un uomo<br />
che ha portato a termine straordinarie<br />
iniziative. Un uomo che vive di valori<br />
autentici. Anche i rotariani hanno<br />
bisogno di esempi e di motivazioni. A<br />
questo uomo solo al comando, tanto<br />
per ricordare una storica trasmissione<br />
televisiva degli anni cinquanta, voglio<br />
esprimere tutta la mia gratitudine per<br />
l’impegno profuso, per la sua completa<br />
e totale dedizione alla vita rotariana,<br />
per le capacità che ha mostrato senza<br />
mai guardare indietro ma puntando<br />
avanti verso quella stella dalla quale<br />
non distoglie gli occhi. Sono onorato di<br />
aver partecipato al congresso di Sibari<br />
che chiude la stagione del mio amico<br />
Ciccio Socievole al quale rivolgo il più<br />
affettuoso e caloroso applauso”.
IV<br />
Congresso Distrettuale<br />
Rotary e territorio<br />
Pubblichiamo il documento conclusivo<br />
approvato all’unanimità dai rotariani che<br />
hanno partecipato all’assise di Sibari.<br />
“Il XXXII Congresso del Distretto 2100<br />
del Rotary International, riunito a Marina<br />
di Sibari nei giorni 28, 29, 30 maggio<br />
2010, ascoltate le relazioni sul tema<br />
“L’impegno del Rotary sul territorio” e<br />
gli interventi svolti nella discussione che<br />
ne è seguita sottolinea l’importanza e la<br />
viva attualità del tema congressuale, l’approprietezza<br />
delle relazioni, tenute tutte da<br />
rotariani, e la convinta adesione dei soci<br />
partecipanti; fa appello a tutti i rotariani<br />
e a tutti gli uomini orientati alla difesa del<br />
bene comune e allo sviluppo civilmente<br />
ed economicamente equilibrato dal<br />
territorio, operanti dentro le Istituzioni e<br />
fuori di esse, ciascuno secondo le proprie<br />
disponibilità, competenze e possibilità,<br />
a tenere nella dovuta considerazione e a<br />
favorire: 1) la consapevolezza che la storia<br />
dell’uomo è da sempre anche la storia<br />
dell’altro, della convivenza tra persone di<br />
culture, abitudini e fedi diverse e che proprio<br />
dall’incontro tra le diversità nascono<br />
e si sviluppano forme nuove e più appaganti<br />
di civiltà, senza aggrapparsi acriticamente<br />
ad un malinteso ed esasperato senso<br />
di appartenenza; 2) l’impellente bisogno<br />
di stabilità civile e sociale, nazionale<br />
e internazionale e l’avvertita necessità di<br />
una “vera” pace, contrassegnata , oltre che<br />
da una comprensione reciproca, anche dal<br />
senso di giustizia e di equità seguendo i<br />
principi dell’etica della responsabilità<br />
che ci obbliga a tenere presenti i bisogni<br />
delle attuali e delle future generazioni; 3)<br />
la necessità di formare nuove classi dirigenti<br />
all’altezza delle sfide provenienti da<br />
un mondo sempre più complesso e difficile<br />
e nuovi leader capaci di guidare la<br />
costruzione di un tessuto sociale coeso e<br />
proiettato propositivamente verso il futuro;<br />
4) la sensibilizzazione e la cura attenta<br />
nei confronti del territorio; sollecitare i<br />
pubblici amministratori ad operare per<br />
un ambiente sostenibile a difesa del paesaggio,<br />
dell’aspetto geo-morfologico e<br />
del patrimonio storico-artistico; ad attuare<br />
una politica che miri alla prevenzione e<br />
allo sviluppo programmato ed eco-compatibile<br />
del territorio. Impegna tutti i soci<br />
e tutti i Club del Distretto ad adoperarsi<br />
perché questi principi e propositi operativi<br />
vengano difesi e perseguiti, all’interno<br />
e all’esterno del Rotary, mediante lo studio,<br />
l’informazione, il fervore dell’azione<br />
e la forza dell’esempio, per realizzare una<br />
società sempre più coesa, più giusta e più<br />
civile, all’insegna dei grandi valori propugnati<br />
dal Rotary Intenational”<br />
Istituto rotariano della leadership<br />
I congressisti hanno approvato all’unanimità<br />
il seguente documento.<br />
“Proposta di adesione all’Istituto Rotariano<br />
della Leadership (IRL) ed all’Istituto<br />
Culturale Rotariano (ICR). Premesso<br />
che l’Istituto Rotariano della Leadership è<br />
un’Associazione di Distretti e di Divisioni<br />
regionali che hanno in comune la promozione<br />
e lo sviluppo di un programma specifico<br />
di formazione destinato a quei Soci,<br />
identificati dai propri Presidenti dei Club,<br />
come potenziali Leader, che intendono<br />
accedere ad uno specifico programma<br />
di formazione tendente ad approfondire<br />
la conoscenza del Rotary; che l’IRL intende,<br />
inoltre, stimolare l’entusiasmo dei<br />
partecipanti attraverso un insegnamento<br />
capace di motivarli a diventare rotariani<br />
entusiasti, creativi e appassionati; che<br />
l’IRL è strutturato in Divisioni che raggruppano<br />
ciascuna più Distretti (attualmente<br />
sono circa 220 i Distretti aderenti, il<br />
responsabile per l’Europa occidentale è il<br />
PVPI Serge Gouteyron); che la Divisione<br />
italiana dell’Istituto Rotariano della Leadership<br />
si è costituita a gennaio 2010 integrandosi<br />
da subito con le altre Direzioni<br />
europee condividendone l’obiettivo comune;<br />
che il Nucleo costitutivo della Divisione<br />
Italiana dell’IRL è composto dai<br />
Distretti 2090 e 2120 (rappresentati dal<br />
PDG Vito Casarano e dal PDG Tullio Tonelli)<br />
che attualmente costituiscono l’ICR<br />
(Istituto Culturale Rotariano); che l’adesione<br />
alla divisione italiana dell’IRL, tramite<br />
ICR, prevede un costo di circa cento<br />
euro all’anno ed è prevista la possibilità di<br />
recesso; che l’impegno del Distretto 2100<br />
nell’ICR non comporta l’assunzione di<br />
oneri economici propongono ai Club<br />
del Distretto 2100 di aderire alla Divisione<br />
Italiana dell’IRL tramite l’ICR”.<br />
Antonello Graziano<br />
Salvatore Aloisio<br />
Luigi Ascione Sergio Civita<br />
K. Biagioni Gazzoli Francesco De Francesco<br />
Luca Brando Serena Derivo
I manifesti del Congresso Distrettuale<br />
Il Rotary per la dignità umana:il rispetto dell’altro<br />
17<br />
“Il mondo si è sbriciolato, appare<br />
distrutta ogni coerenza, scompare,<br />
o sta per scomparire, quel cemento,<br />
che tiene assieme la società. Si sbriciolano<br />
i rapporti tra gli esseri umani”.<br />
La preoccupata diagnosi è di un<br />
grande poeta, John Donne, i cui versi<br />
sono del 600.<br />
La storia dell’uomo è, da sempre, anche<br />
la storia dell’ “altro”, del vivere<br />
(convivere) con lo straniero, fondamento<br />
demografico e sociale della<br />
esposizione alle differenze, dunque,<br />
sempre e comunque, ad una qualche<br />
sorta di alterità. “Rispettate lo straniero,<br />
perché foste stranieri” recita<br />
un importante insegnamento della<br />
tradizione ebraica. Ma ovunque,<br />
di più in Italia, paese di emigranti,<br />
rapidamente diventato paese di immigrati,<br />
l’incertezza preoccupata e<br />
preoccupante per il futuro è scintilla<br />
di conflitti etnici; e la paura comprensibile<br />
per coesistenze difficili,<br />
coabitazioni da assimilare, si risolve<br />
in una ostilità, sorda e cieca, verso il<br />
diverso.<br />
Il clima di intolleranza, che serpeggia<br />
in Italia, è sintomo (e prodotto)<br />
di una società che ha paura; che, non<br />
sapendo come vincerla e superarla,<br />
ne ravvisa la causa, appunto, nell’<br />
“altro” (nell’altrui, nell’altrove), e<br />
adotta, quale brutale strumento di difesa,<br />
il rifiuto acritico dell’altro. Se,<br />
per secoli, il ruolo di capro espiatorio<br />
è stato assunto dai lebbrosi o dagli<br />
ebrei, se poi è stato il turno dei malati<br />
di mente, dei criminali, oggi la<br />
perfetta incarnazione della “devianza”<br />
è degli extracomunitari e degli<br />
omosessuali. Se l’ “altro”, in quanto<br />
altro -il contrario dell’ordinario e<br />
dell’abituale- disturba e sconcerta,<br />
obbligando ognuno di noi ad interrogarsi<br />
sul ruolo che l’alterità occupa<br />
nella nostra vita e sullo spazio, che<br />
siamo disposti a darle (“l’inquietante<br />
stranezza” di cui parlava Freud) la risposta<br />
del Rotary, fin dalla sua nascita<br />
ed origine, da Paul Harris, prende<br />
le mosse dalla tolleranza, per soffertamente<br />
conseguire il massimo della<br />
solidarietà, la fratellanza.<br />
Il rotariano non si abbandona acriticamente<br />
al senso di appartenenza,<br />
esasperato e sopravvalutato, e non<br />
accetta la rappresentazione dell’alterità<br />
come inferiore. “Il Rotary è nato<br />
nella nostra terra di libertà: avrebbe<br />
potuto nascere in qualsiasi terra di<br />
libertà, ma non in un regime dispotico”<br />
scrive il fondatore Paul Harris.<br />
Che indica l’ética del Rotary nella<br />
Il clima d’intolleranza<br />
che serpeggia in Italia<br />
è sintomo (e prodotto)<br />
di una società che ha paura;<br />
che, non sapendo<br />
come vincerla e superarla,<br />
ne ravvisa la causa<br />
nell’ “altro” e adotta,<br />
quale brutale strumento<br />
di difesa,<br />
il rifiuto acritico dell’altro.<br />
Le diversità possono essere<br />
elemento di ricchezza,<br />
non fonte<br />
di esclusione e conflitti.<br />
Ma, ancor prima,<br />
e ancor più,<br />
danno un senso<br />
e un significato<br />
alla vita.<br />
solidarietà, cui concorrono i concetti<br />
di tolleranza e di libertà, postulando<br />
un destinatario ed una forza che li<br />
coaguli “l’amore verso il prossimo”.<br />
“Aprirci agli altri e sentirci parte integrante<br />
dell’immensità del mondo è<br />
l’unico sistema per intraprendere una<br />
vita più razionale” ha scritto il filosofo<br />
Pierre Hadot, appena scomparso.<br />
Per superare, e vincere, l’esasperazione<br />
patologica della “appartenenza”,<br />
l’impegno (ad un tempo culturale<br />
ed etico) della società (nella società,<br />
del solidarismo più sensibile)<br />
deve mirare a sconfiggere l’equivoco<br />
di fondo, che identifica il nemico con<br />
il diverso. L’approdo, una sponda<br />
amica, oltre l’Io e l’Altro.<br />
Le diversità possono essere elemento<br />
di ricchezza, e non fonte di esclusione<br />
e conflitti. Ma, ancor prima, e<br />
ancor più, danno un senso e un significato<br />
alla vita. Di chi riesce ad essere<br />
“un idealista senza illusioni”, e si<br />
riconosce nella “sociabilità” di Francesco<br />
Saverio Salfi, nella “Città del<br />
Sole” di Tommaso Campanella. Pessimista<br />
“che scommette”, il rotariano<br />
sa che “se un uomo sogna da solo,<br />
il sogno rimane un sogno. Se molti<br />
uomini sognano la stessa cosa, il sogno<br />
diventa realtà”. Sa che “quando<br />
tendi alle stelle, puoi anche non raggiungerle,<br />
ma certamente non resti<br />
con un pugno di fango. Che “essere<br />
uomo vuol dire avere un’utopia”, che<br />
“anche se non è destinata a realizzarsi,<br />
è un faro che indica la strada”. Sa,<br />
infine, quanto ambizioso sia passare<br />
dall’ “ama il prossimo tuo come<br />
te stesso” all’ “ama il prossimo tuo<br />
come prossimo tuo”, rivoluzionando<br />
la stessa postazione mittente d’amore,<br />
in umiltà. Ma vogliono osare, tentare,<br />
impegnarsi.<br />
Ernesto d’Ippolito
18<br />
I manifesti del Congresso Distrettuale<br />
Il Rotary per l’ambiente sostenibile<br />
Redigere un documento a tutela del<br />
territorio dell’Italia Meridionale – già<br />
ampiamente sottoposta a violente<br />
alterazioni e manomissioni, con scriteriati<br />
abusi edilizi, con assenza di tutela del<br />
verde e del paesaggio e di un’adeguata<br />
pianificazione territoriale, talvolta anche<br />
per l’inosservanza delle leggi di tutela<br />
vigenti - è l’obiettivo che si è posto il<br />
distretto 2100 del Rotary.<br />
Architettura e Paesaggio<br />
Non possiamo pensare di lasciare<br />
inalterato il territorio, privo di nuovo<br />
edificato, o di trasformazione del<br />
preesistente costruito. L’architettura,<br />
anche la più antica, e la più pregevole non<br />
può essere museificata. Essa deve vivere,<br />
pertanto è soggetta a trasformazioni<br />
legate alle nuove destinazioni funzionali,<br />
che consentono ad un’architettura, ad<br />
un b<strong>org</strong>o, ad un paese, ad una città di<br />
essere inserite in un circuito produttivo.<br />
Le trasformazioni necessarie delle<br />
preesistenze, analogamente al nuovo<br />
edificato, devono essere caratterizzate da<br />
architetture ed interventi di qualità,<br />
rispettosi della storia del nostro paese,<br />
delle preesistenze, delle tradizioni, frutto<br />
di progetti non mimetici ma che siano<br />
espressione della contemporaneità dei<br />
nostri tempi, espressione di linguaggi,<br />
materiali, tecniche e tecnologie<br />
contemporanee. In alcune Regioni è<br />
stata approvata la Legge Regionale<br />
inerente La qualità dell’Architettura<br />
a sostegno anche della trasformazione<br />
del territorio in quanto riconosciuto di<br />
pubblico interesse, considerato strumenti<br />
fondamentali per la qualità dell’ambiente<br />
urbano e rurale ed elementi irrinunciabili<br />
dello sviluppo sostenibile. Il Rotary a<br />
tutela dell’ambiente e del territorio<br />
chiede che siano discusse ed approvate<br />
analoghe iniziative.<br />
Aspetti Geologici<br />
Sono noti a tutti gli effetti delle calamità<br />
naturali in Italia meridionale, territorio<br />
tra i più esposti al mondo ai rischi<br />
geologici: frane, alluvioni e, soprattutto,<br />
terremoti, oltre ad aver determinato<br />
centinaia di migliaia di vittime,che hanno<br />
leso gli interessi dell’intera comunità.<br />
Per progettare in piena sicurezza<br />
geologica è indispensabile effondere in<br />
noi meridionali la cultura di una attenta<br />
progettazione geologica, come strumento<br />
necessario alle nuove realizzazioni ma<br />
anche di prevenzione di disastri. Ciò una<br />
delle aree al mondo più esposte ai rischi<br />
naturali e che possono essere previsti ed<br />
evitati con una attenta progettazione che<br />
tenga estrema attenzione alle indagini<br />
geologiche per una espansione territoriale<br />
dell’uomo e dell’ambiente.<br />
Aspetti idrogeologici<br />
L’Italia è un Paese molto giovane dove i<br />
monti si innalzano ancora, per cui corsi<br />
di acqua non raggiungono mai il loro<br />
profilo di equilibrio, con conseguenza<br />
di una attiva e intensa erosione a monte<br />
ed un alluvionamento a valle. Anche<br />
da qui, nasce l’instabilità dei pendii<br />
e la loro franosità; con il termine di<br />
“dissesto idrogeologico”si definisce<br />
questa peculiarità del nostro Paese. Esso,<br />
diventa catastrofe quando concorrono<br />
fattori antropici, come l’abbandono<br />
della montagna, il disboscamento,<br />
l’intensa urbanizzazione, ecc.. Da<br />
qui nasce la esigenza della difesa del<br />
suolo che definisce ogni sua attività di<br />
conservazione dinamica, considerato<br />
in continua evoluzione per cause di<br />
natura fisica e antropica ed ogni attività<br />
di prevenzione e di salvaguardia di esso,<br />
dalla sua attitudine alla produzione e<br />
dalle installazioni che vi insistono, le<br />
cause straordinarie di aggressione, dovute<br />
alle acque meteoriche, fluviali, marine<br />
o da altri fattori meteorici. L’attuale<br />
quadro normativo nel settore non è<br />
ancora coerente con gli obiettivi di una<br />
moderna politica di salvaguardia e tutela<br />
dal dissesto idrogeologico e difesa del<br />
suolo. Si richiede alle singole Regioni,<br />
di discutere, elaborare e produrre una<br />
normativa in materia coerente alla<br />
politica di difesa del suolo.<br />
Trasporti e Ambiente<br />
Il sistema dei trasporti presenta rilevanti<br />
impatti sull’ambiente, in termini di<br />
consumi energetici, inquinamento<br />
atmosferico ed acustico, consumo di<br />
spazi, intrusione visiva. Particolarmente<br />
grave è la incidentalità nel trasporto<br />
stradale. Il Rotary pur condividendo<br />
gli obiettivi della nuova strategia di<br />
Mobilità Sostenibile dell’Unione Europea<br />
individua un insieme di strategie, atte a<br />
favorire la sostenibilità del sistema dei<br />
trasporti: 1)promuovere lo sviluppo di<br />
assetti territoriali atti a ridurre le esigenze<br />
di mobilità ed orientati alla utilizzazione<br />
del trasporto collettivo; 2)promuovere lo<br />
sviluppo e la utilizzazione, per la mobilità<br />
delle persone e delle merci, alle diverse<br />
scale territoriali, dei sistemi di trasporto<br />
maggiormente compatibili sotto il profilo<br />
tecnico, economico ed ambientale;3)<br />
promuovere la utilizzazione di veicoli,<br />
carburanti e fonti energetiche sostenibili;<br />
4) promuovere la diffusione delle<br />
tecnologie telematiche ed informatiche.<br />
Il Rotary sottolinea che la sostenibilità<br />
del sistema dei trasporti deve essere<br />
perseguita nel quadro più generale di<br />
uno sviluppo sostenibile.<br />
Aspetti normativi<br />
La tutela dell’ambiente – per quanto<br />
attiene al governo del territorio –richiede<br />
una revisione. Oggi, sono vigenti<br />
norme talvolta troppo restrittive e spesso<br />
impunemente inosservate. Per invertire<br />
questa tendenza occorrono nuovi<br />
provvedimenti a livello statale e regionale.<br />
Il Rotary richiede che siano approvati<br />
finalmente gli attesi testi unici della<br />
legislazione statale e regionale in materia<br />
di governo del territorio; con la riduzione<br />
dei livelli di pianificazione e norme severe<br />
ed inderogabili ai fini dell’adempimento<br />
dell’obbligo di approvazione dei vari<br />
piani territoriali ed urbanistici nei<br />
termini prescritti. In particolare, occorre<br />
introdurre nuove norme statali, che<br />
rendano inderogabile l’acquisizione al<br />
patrimonio disponibile del Comune delle<br />
unità immobiliari abusive. Deve essere<br />
riaffermato il principio che il fabbisogno<br />
di nuovi alloggi, deve essere regolato<br />
dagli strumenti territoriali ed urbanistici,<br />
in un processo continuo di pianificazione.<br />
Inoltre, la legge statale dovrebbe<br />
prevedere più specificamente sanzioni<br />
penali o decadenza della carica per gli<br />
amministratori responsabili della mancata<br />
applicazione delle norme sulla formazione<br />
degli strumenti di pianificazione e sulle<br />
sanzioni per gli abusi edilizi.<br />
La Commissione per i problemi urbani<br />
ambiente e tutela del territorio. Delegato:<br />
Alessandro Castagnaro. Co-delegati:<br />
Guido D’Angelo, Demetrio Festa, Rita<br />
Maria Serio, Carlo Tansi
19<br />
Eventi<br />
Salerno Duomo Musella: “Non oscuriamo la legalità”<br />
La mala pianta della malavita si<br />
può estirpare. Occorre una forte<br />
azione di rinnovamento culturale,<br />
azione repressiva, controllo<br />
del territorio, soddisfacimento<br />
dei bisogni primari, cioè riconoscimento<br />
dei diritti. Questi sono<br />
compiti delle istituzioni. Ma<br />
ognuno deve contribuire. Ogni<br />
cittadino deve saper vigilare. Di<br />
questo si è parlato all’incontro<br />
sulla legalità con la dottoressa<br />
Adriana Musella, presidente<br />
dell’Associazione “Riferimenti” e<br />
il questore di Salerno dottor Vincenzo<br />
Roca. La manifestazione -alla quale<br />
hanno partecipato il governatore eletto<br />
Marcello Fasano, gli assistenti del<br />
governatore Giovanni Guerriero e<br />
Salvatore Iovieno, la presidente del<br />
Rotary Salerno Rosalia Galano- è<br />
stata promossa dal Rotary Duomo,<br />
di cui è presidente Alfredo Marra,<br />
e dai Club Salerno Est, Salerno Nord<br />
Est Valle del Picentino, Salerno Nord<br />
dei Due Principati, rispettivamente<br />
presieduti da Carmine Pirofalo, Antonio<br />
Vicidomini, Francesco Fasolino.<br />
Marra ha sollecitato una capillare<br />
azione di educazione nel mondo della<br />
scuola per mettere in ginocchio la malavita<br />
ed ha messo in risalto le iniziative<br />
promosse dal governatore Francesco<br />
Socievole sul fronte della legalità<br />
nelle istituzioni e nella quotidianità<br />
dei rapporti tra gli individui. Una testimonianza<br />
molto ricca di contenuti<br />
quella del questore Roca che per anni<br />
ha diretto la Squadra Mobile di Catania.<br />
“Le stragi di Capaci e via D’Amelio<br />
fecero vacillare lo Stato, ma per<br />
fortuna si registrò un grande risveglio<br />
dei giovani”. Per contrastare la criminalità<br />
non bastano le Forze dell’Ordine.<br />
La gente deve saper reagire e<br />
deve sostenere le Forze dell’Ordine”,<br />
definite da Roca “eroi senza volto”.<br />
Adriana Musella (nella foto con Marra,<br />
alla sua destra, e Roca), da anni<br />
impegnata in iniziative di forte<br />
spessore umano e culturale, ha<br />
parlato del padre, l’ingegnere<br />
Gennaro che 25 anni fa venne<br />
disintegrato da un’autobomba<br />
mafiosa a Reggio Calabria “per<br />
aver denunciato illeciti nel porto<br />
di Bagnara”. Dura la denuncia<br />
di Adriana Musella: “Ho lottato<br />
per anni contro paure, incertezze,<br />
scetticismi. Legalità è rispetto<br />
dell’altro, è amare gli altri.<br />
La lotta alla malavita riguarda<br />
tutti. Dobbiamo saperci indignare<br />
quanto accadono tragedie come quella<br />
che ha colpito mio padre”. Ed ancora:<br />
“Quando, ad essere ucciso è un<br />
esponente delle Istituzioni”, sostiene<br />
Musella, “lo Stato lo ricorda, ma se a<br />
cadere sono i cittadini comuni, questi<br />
vengono troppo spesso dimenticati”.<br />
E’ necessario, allora, che i familiari<br />
si mettano in gioco in prima persona,<br />
dando nella società, testimonianza<br />
della sopraffazione e della violenza<br />
subita, ma anche di reazione. Certe<br />
morti non possono appartenere più<br />
soltanto al privato ma devono diventare<br />
patrimonio comune”. Musella<br />
guarda con fiducia al futuro e afferma:<br />
“Oltre le macerie, c’è la luce”<br />
Paul Harris si è fermato sul Lungomare di Paola<br />
In un pomeriggio di festa<br />
per il Rotary Club di Paola–<br />
MTC, il Lungomare “San<br />
Francesco di Paola” è stato<br />
intitolato a Paul Harris, fondatore<br />
del Rotary International<br />
nel 1905 e insignito<br />
dall’ONU del titolo di Benefattore<br />
della Umanità. La<br />
cerimonia è avvenuta alla<br />
presenza del sindaco di Paola,<br />
avv. Roberto Perrotta,<br />
del governatore del Distretto<br />
2100 ing. Francesco Socievole,<br />
del presidente del RC di Paola-MTC,<br />
avv. Massimo Florita, e dell’assessore,<br />
nonché rotariano, dott. Franco<br />
Perrotta, oltre a molti soci rotariani<br />
e cittadini. Significativi gli interventi<br />
delle autorità convenute, le quali hanno<br />
sottolineato la importanza del volontariato<br />
e dell’associazionismo per<br />
lo sviluppo del territorio. Il presidente<br />
Florita ha messo in risalto la collaborazione<br />
con l’Amministrazione cittadina<br />
per il conseguimento e la realizzazione<br />
di altri progetti, “perché “insieme possiamo”,<br />
come scritto sulla targa posta<br />
nel Largo Paul Harris,<br />
a ricordo dell’avvenimento”.<br />
Il governatore<br />
Francesco Socievole ha<br />
voluto manifestare la<br />
sua particolare soddisfazione<br />
per la iniziativa<br />
del RC di Paola di cui,<br />
da qualche settimana, è<br />
divenuto socio onorario:<br />
“un Club che si distingue<br />
per la sua presenza<br />
nel territorio, con molteplici<br />
meritorie iniziative”. Il sindaco<br />
Perrotta ha affermato di avere accolto<br />
con entusiasmo la richiesta rotariana<br />
di intitolare un sito cittadino alla figura<br />
di Paul Harris ed ha auspicato “una<br />
sempre maggiore collaborazione tra il<br />
Rotary e la Città”.
20<br />
Eventi<br />
Manifestazione del Rotary di Sala Consilina per il libro di Giuseppe D’Amico<br />
Alfredo De Marsico, il mago della parola<br />
E’ stata una serata rotariana di<br />
particolare spessore culturale<br />
quella vissuta il 22 maggio<br />
scorso a Sala Consilina grazie<br />
alla perfetta <strong>org</strong>anizzazione<br />
curata dal Club locale con la<br />
collaborazione e la partecipazione<br />
dei Club di Battipaglia,<br />
Campagna Valle del Sele,<br />
Lauria, Paestum Centenario,<br />
Salerno, Salerno Duomo,<br />
Salerno Est, Salerno Nord Est Picentini,<br />
Salerno Nord Due Principati, Sapri<br />
Golfo di Policastro, Vallo della Lucania<br />
Cilento. L’occasione è stata offerta dalla<br />
presentazione del nuovo libro del socio<br />
Giuseppe D’Amico dedicato ad Alfredo<br />
De Marsico “il mago della parola”,<br />
nel XXV anniversario della sua scomparsa.<br />
Ha introdotto i lavori il presidente<br />
del Rotary di Sala Consilina Fernando<br />
Cappelli. Le caratteristiche ed i meriti<br />
del grande avvocato, dell’insigne cattedratico<br />
“maestro” del diritto e della<br />
Corigliano-Rossano Borse di studio per gli studenti<br />
Due borse di studio consegnate alla<br />
trentottesima edizione del Premio<br />
“Fortunato Bruno”. L’iniziativa è stata<br />
del Club Rotary Corigliano-Rossano<br />
“Sybaris di cui è presidente Salvatore<br />
Aloisio. Impeccabile l’accoglienza<br />
all’istituto tecnico commerciale “L.<br />
Palma” di Corigliano, la cui dirigente<br />
è la dottoressa Lara Latronico. Il Premio<br />
venne istituito nel 1972 dal primo<br />
procedura penale, dell’uomo politico<br />
ministro di grazia e giustizia e protagonista<br />
del Gran Consiglio che rovesciò<br />
Mussolini il 25 luglio 1943, sono stati<br />
finemente delineati dal prof. Giuseppe<br />
Acocella e dall’avv. Raffaele Della Valle,<br />
opportunamente introdotti dal giornalista<br />
Giuseppe Blasi. La straordinaria<br />
figura umana di Alfredo De Marsico, al<br />
di là dei suoi eccezionali meriti professionali<br />
e scientifici, è emersa a pieno dai<br />
discorsi dei due relatori, spesso interrotti<br />
dall’applauso commosso dell’uditorio<br />
che ha seguito con attenzione anche gli<br />
interventi del sindaco di Sala<br />
Consilina Gaetano Ferrari,<br />
del presidente dell’Ordine degli<br />
Avvocati Michele Marcone<br />
e del dott. Francesco Ferace,<br />
colonnello dei CC e figlio<br />
di un allievo e collaboratore di<br />
De Marsico. Nelle sue conclusioni,<br />
il governatore Francesco<br />
Socievole ha evidenziato<br />
i valori etici che hanno contraddistinto<br />
la vita di De Marsico, ricordandone<br />
anche la sua appartenenza alla<br />
famiglia rotariana quale socio onorario<br />
del Club di Salerno. Al termine, l’amico<br />
“Geppino” D’Amico nel raccogliere<br />
il caloroso e meritato apprezzamento di<br />
tutti i partecipanti, ha precisato che il ricavato<br />
del volume, pubblicato grazie alla<br />
generosa disponibilità dell’editore Carmine<br />
Carlone, anch’egli rotariano, verrà<br />
utilizzato per contribuire alle iniziative<br />
del Rotary.<br />
Vittorio Salemme<br />
Presidente del Club Peppino Fino.<br />
Sono stati premiati Erminia Berardi e<br />
Antonio Spezzano. Dopo gli interventi<br />
dell’assessore D’Ippolito, del vice<br />
presidente Rotaract Fulvio Morrone,<br />
del Past Governor Natale Naso, è stata<br />
presentata la pubblicazione, curata dal<br />
preside Giovanni Sapia, su Forunato<br />
Bruno. La manifestazione è stata conclusa<br />
da una rappresentazione teatrale<br />
dell’Associazione “Teatro anch’ io”<br />
interamente recitata in vernacolo coriglianese.<br />
Rossano, la città dei palazzi gentilizi<br />
I palazzi gentilizi del centro storico<br />
di Rossano, in un documentario realizzato<br />
dal Rotary Club di Corigliano-Rossano<br />
Sybaris, presieduto<br />
da Salvatore Aloisio. Titolo del corto<br />
metraggio: “Rossano, la città dei<br />
palazzi”, realizzato con la regia di<br />
Aladina Tinari e le riprese di Tony<br />
Carnevale. Oltre all’aspetto puramente<br />
culturale, l’iniziativa sposa<br />
anche una finalità benefica, come è<br />
costume del Club Rotary Corigliano-<br />
Rossano Sybaris. Infatti i ricavati<br />
delle donazioni (una dose di vaccino<br />
costa 60 centesimi) saranno devoluti<br />
a sostegno del progetto internazionale<br />
Polio Plus. Il documentario è stato<br />
presentato al cinema-teatro San<br />
Marco di Rossano, alla presenza del<br />
governatore Francesco Socievole,<br />
dal presidente del Rotary Salvatore<br />
Aloisio, dal sindaco Franco Filareto,<br />
dall’assessore Maurizio Minnicelli,<br />
dal presidente dell’Associazione<br />
“Roscianum” Mario Massoni.
21<br />
Eventi<br />
Confronto a Battipaglia del governatore Socievole con i rotariani di dieci Club<br />
“Liberiamo i valori etici del Rotary”<br />
“Rotary e Territorio”: questo il tema<br />
della conferenza tenuta dal governatore<br />
distrettuale, Francesco Socievole, al<br />
Centro San Luca di Battipaglia con la<br />
partecipazione dei club di Battipaglia,<br />
Salerno, Salerno Duomo, Salerno Est,<br />
Salerno Nord-Est Valle dei Picentini,<br />
Salerno Nord Due Principati, Sala<br />
Consilina-Vallo di Diano, Vallo della<br />
Lucania-Cilento, Paestum Centenario<br />
e Campagna. Dopo il saluto del presidente<br />
del club di Battipaglia Roberto<br />
Mastrangelo, il quale ha sottolineato il<br />
modello <strong>org</strong>anizzativo del Rotary, “strettamente<br />
e intrinsecamente legato alla<br />
comunità nella quale opera”, ha preso la<br />
parola il governatore Socievole il quale<br />
ha svolto una relazione di alto spessore<br />
ideale e culturale, insistendo sulla necessità<br />
di prestare la massima attenzione alle<br />
problematiche sociali del nostro tempo.<br />
Ha affermato: “È necessario uscire dal<br />
chiuso e far sentire maggiormente la nostra<br />
voce all’esterno. Non basta donare,<br />
bisogna intervenire nel dibattito delle<br />
nostre comunità ed essere più incisivi<br />
nella società che ci circonda. A poco più<br />
di un secolo dalla fondazione il Rotary<br />
deve essere capace di rivisitare la propria<br />
azione interrogandosi anche sul ruolo<br />
da svolgere in nuovi scenari. Il Rotary<br />
è evoluzione e, se necessario, rivoluzione,<br />
una rivoluzione che Federico Weber<br />
esprimeva così: So per certo che non<br />
possiamo salvare il mondo, ma qualcosa<br />
pure possiamo fare.... introducendo<br />
nel mondo un po’ di verità e di bene”. È<br />
tempo, quindi, di far primeggiare la cultura<br />
del fare che, ha aggiunto Socievole,<br />
“rappresenta il fine ultimo dell’impegno<br />
etico-rotariano; non del fare inteso nella<br />
sua grezza materialità, ma del fare illuminato<br />
da valori, principi ed ideali”.<br />
Altro aspetto molto importante su cui il<br />
governatore ha richiamato l’attenzione<br />
del folto uditorio è quello relativo alla<br />
La storia cilentana molto ricca di cultura,<br />
arte, tradizioni, spettacoli, oltre che di<br />
genuina cucina è stata vissuta da un centinaio<br />
di iscritte all’Inner Wheel, molte<br />
delle quali provenienti dalla Sardegna,<br />
Lombardia, Toscana, Lazio, Campania,<br />
Puglia, Calabria, Sicilia. Gli incontri si<br />
sono tenuti a Vatolla, Castellabate, Palinuro,<br />
Marina di Camerota, Velia, Casal<br />
Velino, Pattano, Morigerati, Bosco,<br />
Roccagloriosa. Al Grand Hotel Salerno<br />
la prima tappa con la partecipazione<br />
dell’Inner Wheel, di cui è presidente<br />
Luisa Pellegrino Marinato, dei Rotary<br />
Salerno, Salerno Duomo, Salerno<br />
Est, Salerno Nord dei Due Principati,<br />
Salerno Nord Est Valle del Picentino<br />
di cui sono rispettivamente presidenti<br />
Rosalia Galano, Alfredo Marra, Carmine<br />
Pirofalo, Francesco Fasolino,<br />
Antonio Vicidomini. Significativi anche<br />
gli incontri con l’Inner Wheel e il Rotary<br />
di Vallo della Lucania di cui sono presidenti<br />
Maria Antonietta Lentini Feola<br />
e Giuseppe Guadagno. Il progetto,<br />
denominato “Cilento, terra di miti” è<br />
stato realizzato -ha affermato Pellegrino<br />
Marinato- per promuovere le realtà storiche,<br />
culturali e turistiche del Cilento,<br />
ma anche per realizzare progetti di solidarietà<br />
che da sempre sono al centro dei<br />
programmi della grande <strong>org</strong>anizzazione<br />
femminile legata al mondo rotariano”.<br />
Il presidente dell’Ente Nazionale del Cilento<br />
e del Vallo di Diano Amilcare Troiano,<br />
che ha patrocinato l’iniziativa e che<br />
da mesi è impegnato nel nuovo processo<br />
di sviluppo turistico del sud salernitano,<br />
ha messo in risalto “la straordinaria realtà<br />
cilentana molto ricca di vicende e<br />
culture diverse che si sono susseguite nel<br />
corso dei secoli”. Ricco il ventaglio degli<br />
incontri (a Vatolla, nel museo Vichiano,<br />
con un illustre studioso, il docente universitario<br />
Aniello Montano; negli scavi<br />
di Velia con una spettacolare rappresen-<br />
necessità che i Rotary si dotino di “un<br />
coordinamento così come avvenuto a<br />
Napoli e a Salerno dove i club cittadini<br />
hanno portato avanti importanti progetti<br />
in modo unitario”. A conclusione del suo<br />
intervento Socievole ha rimarcato la necessità<br />
che tutti i soci si impegnino maggiormente<br />
per far conoscere il credo rotariano:<br />
“Il sogno di ciascuno di noi deve<br />
essere quello di rotarianizzare la società.<br />
Crediamoci e ci riusciremo, se sapremo<br />
tradurre in azioni concrete i nostri buoni<br />
propositi. Con questa speranza continuiamo<br />
a servire la bandiera del Rotary per<br />
servire l’umanità. Il Rotary vuole individui<br />
che nella società degli egoisti appaiono<br />
come uomini straordinari sol perché<br />
hanno un cuore che palpita ed induce<br />
all’azione”. Nel dibattito che è seguito<br />
all’intervento del governatore sono intervenuti<br />
il past governor Mario Mello e il<br />
governatore eletto Marcello Fasano.<br />
Giuseppe D’Amico<br />
Con l’Ente Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni<br />
Inner Wheel e Rotary Viaggio nella storia cilentana<br />
tazione storica affidata bravissimi attori;<br />
a Bosco, nella casa-museo di Josè Ortega<br />
con l’eccezionale testimonianza di<br />
Nicola Cobucci; a Marina di Camerota<br />
nella bella casa dell’innerina Liliana Talamo).<br />
Il viaggio -promosso nello spirito<br />
delle iniziative della governatrice Anna<br />
Lo Muscio Antifora (hanno preso parte<br />
alle giornate cilentane anche le past<br />
governatrici Barbara Di Noia Scalise,<br />
Cettina Iglio Vassallo, Giulia Russo<br />
Rampino)- è stato messo a punto dalla<br />
commissione Cultura dell’Inner Wheel<br />
Salerno formata da Marianna Blasi<br />
Bortone, Cucca Andria Pietrofeso,<br />
Maria Bisogni Florio, Maria Luisa<br />
Consalvo Natella, Pupetta Franco Nitto,<br />
Brunella Maione Izzo, Simona Pellegrino<br />
Allescia, Laura Rainone Lombardi,<br />
Maria Rosa Sansone Zani, Rita<br />
Scimone Marano, Marina Sullutrone<br />
Guerritore, Prosperina Trani Gallotti.
22<br />
Le nuove generazioni<br />
La carica dei trecento giovani interactiani<br />
Maggio è un mese molto importante:<br />
è quello in cui si incominciano a fare<br />
i conti, a tirare le somme, di quello<br />
che hanno significato mesi e mesi di<br />
lavoro e impegno in tutti i campi da<br />
quello scolastico, a quello lavorativo e<br />
a quello rotariano nello spirito del programma<br />
del governatore Francesco<br />
Socievole.<br />
“L’anno appena trascorso -ha affermato<br />
il delegato distrettuale Luca Brando-<br />
è stato, senza dubbio, pieno di contenuti<br />
e tutti i soci interactiani hanno<br />
tentato di adempiere al meglio alla<br />
loro vocazione di servizio. Per la prima<br />
volta, anche i club Interact hanno avuto<br />
un motto, che rendesse esplicito a<br />
tutti quali fossero le tematiche principali<br />
e le linee-guida da seguire: “GiovanINformazione”<br />
è stata l’espressione<br />
che ha caratterizzato il nostro<br />
percorso, scandendone tutti i momenti<br />
fondamentali, e ci ha fatto conoscere in<br />
tutto il Distretto. Non si può dimenticare<br />
il progetto “Giovani In Forma”<br />
con cui abbiamo distribuito nelle scuole<br />
vari questionari ,tesi ad incentivare<br />
gli adolescenti ad un’alimentazione<br />
sana e ad un corretto stile di vita. In<br />
alcune scuole, come il liceo Tasso di<br />
Salerno, abbiamo anche <strong>org</strong>anizzato<br />
settimanalmente la vendita di frutta<br />
fresca, confezionata in comodi brik,<br />
che è stata accolta con molto piacere<br />
da parte degli studenti”. Teso all’azione<br />
interna -ha aggiunto Brando- è stato<br />
il progetto “Giovani In Formazione”<br />
che ha visto il suo momento culmine<br />
nel forum, <strong>org</strong>anizzato in collaborazione<br />
con il Rotaract, tenutosi a Nola il 6<br />
e 7 marzo 2010”.<br />
In quest’ottica, inoltre, vanno anche<br />
tanti piccoli gesti che i club Interact<br />
hanno deciso di prendere, per esempio<br />
quella di dotarsi di un collare che<br />
ricordi tutti i nomi de Rappresentanti<br />
Distrettuali e che fino a quest’anno non<br />
esisteva, quella di distribuire a tutti i<br />
soci una “socio card”, che aumentasse<br />
il senso di appartenenza di ogni socio<br />
al proprio club e permettesse di compiere<br />
un preciso censimento di tutti<br />
gli interactiani del nostro Distretto, o<br />
ancora, quella presa negli ultimi mesi<br />
di dotarci di un sito internet (www.<br />
interact2100.it) attualmente “under<br />
construction”, ma che dovrebbe essere<br />
pronto entro la fine di giugno.<br />
Dulcis in fundo, “Giovani In Azione”<br />
con tutti i club del nostro Distretto per<br />
il progetto nazionale dell’Interact destinato<br />
ad aiutare gli studenti di una<br />
scuola colpita dal terremoto de L’Aquila<br />
e che ha visto il suo momento culminante<br />
nel Congresso Nazionale svoltosi<br />
a Salerno dal 30 aprile al 2 maggio.<br />
All’assise, con il nostro governatore<br />
Francesco Socievole e il governatore<br />
eletto Michelangelo Ambrosio, hanno<br />
partecipato un centinaio di interactiani,<br />
provenienti da tutti i Distretti Rotary<br />
d’Italia. Di rilievo gli interventi sulle<br />
iniziative culturali ed umanitarie realizzate<br />
in questo anno interactiano.<br />
“In tutta Italia -ha sottolineato Brando-<br />
siamo riusciti a raccogliere più di<br />
diecimila euro, cifra che può sembrare<br />
non elevatissima ma per i giovani<br />
dell’Interact è abbastanza significativa<br />
ed è, inoltre, in linea con quanto ci eravamo<br />
prefissato.Ogni club ha portato<br />
avanti una propria iniziativa per contribuire<br />
al progetto. Non sono mancate le<br />
occasioni riservate al tempo libero, in<br />
proposito ha riscosso molti consensi il<br />
torneo di calcetto interdistrettuale, che<br />
ha visto come squadra vincitrice quella<br />
del Distretto 2120, la nostra rappresentativa<br />
si è, invece, classificata al secondo<br />
posto.Tutti i congressisti ospiti sono<br />
rimasti entusiasti dell’<strong>org</strong>anizzazione e<br />
un plauso va, quindi , a tutto il comitato<br />
<strong>org</strong>anizzativo”. C’è stata quest’anno<br />
anche una nascita all’interno della nostra<br />
famiglia: quella del club di Benevento,<br />
che ha fatto Salire a 17 il numero<br />
dei club del nostro distretto per un<br />
totale di quasi 300 soci.<br />
Il Club di Salerno, tra le molte iniziative<br />
portate a termine in questi mesi, ha<br />
messo in scena, il 9 maggio, lo spettacolo<br />
“Le milleuna notte…” con la<br />
regia di Antonello Ronga. L’esibizione<br />
dei giovani artisti è stata eccezionale,<br />
altrettanto significativa l’iniziativa di<br />
solidarietà legata alla rappresentazione<br />
teatrale.<br />
Gi<strong>org</strong>io Zinno<br />
A Rossano i ragazzi “regalano un sorriso”<br />
I soci dell’Interact (nella foto) di<br />
Rossano, di cui è presidente Giuseppe<br />
Scigliano, hanno completato<br />
il progetto “Regaliamo un sorriso”,<br />
che li ha visti coinvolti in questi mesi<br />
a raccogliere nelle scuole giocattoli<br />
usati, da destinare ai bambini ospiti<br />
della locale Casa-Famiglia. L’incontro<br />
con i bambini è stato una preziosa<br />
occasione per i soci di vivere concretamente<br />
lo spirito rotariano della<br />
condivisione e del servizio, offrendo<br />
a tutti i partecipanti attimi di riflessione<br />
e di crescita attraverso i valori<br />
della solidarietà, nell’applicazione di<br />
quella “filosofia dell’altruismo” che<br />
il Governatore Francesco Socievole<br />
esorta a riconoscere come essenza<br />
vera e fonte di ogni servizio rotariano.
23<br />
Le nuove generazioni<br />
La formazione è stata affidata a Giancarlo Calise e Sergio Vetrella<br />
L’Interact indossa la divisa della Nunziatella<br />
L’iniziativa di dare vita ad un Club nella storica scuola fondata duecentoventitre<br />
anni fa, è stata del past president del Rotary Club Napoli Sud Ovest Sergio Civita<br />
L’Interact è entrato nella Nunziatella<br />
di Napoli che è uno dei più antichi<br />
istituti di formazione militare d’Italia<br />
e del mondo. L’iniziativa di dare vita<br />
ad un club interactiano nella storica<br />
scuola fondata duecentoventitre anni<br />
fa, è stata del past president del Rotary<br />
Club Napoli Sud Ovest ed ex allievo<br />
della Nunziatella Sergio Civita,<br />
incoraggiato dal governatore Francesco<br />
Socievole.<br />
La Nunziatella trae le sue origini<br />
dall’Accademia fondata nel 1787 da<br />
Ferdinando IV di Borbone “perché<br />
la militar gioventù, ottimamente amministrata,<br />
crescesse a gloria ed onore<br />
dello Stato”. Dopo innumerevoli<br />
vicende dovute ai vari cambiamenti<br />
politici che sono seguiti agli eventi<br />
bellici della seconda guerra mondiale,<br />
l’istituto riottene la propria Bandiera<br />
e, nel 1953, la definitiva denominazione<br />
di Scuola Militare Nunziatella.<br />
Fedele al proprio motto “preparo alla<br />
vita ed alle armi”, nella Nunziatella<br />
si sono formati centinaia di militari e<br />
civili tra i quali Guglielmo<br />
e Florestano Pepe,<br />
Pietro Colletta, Carlo<br />
Pisacane, Guglielmo<br />
Acton, Enrico Cosenz,<br />
Mariano D’Ayala, Carlo<br />
Mezzacapo, Achille<br />
Afan de Rivera, Vittorio<br />
Emanuele III di Savoia,<br />
Amedeo di Savoia<br />
Duca d’Aosta, Vittorio<br />
Ambrosio, Ettore Gallo,<br />
Arturo Parisi, Franco<br />
Angioni, Alberto Zignani,<br />
Sandro Ferracuti,<br />
Rolando Mosca Moschini<br />
nonché i professori Basilio Puoti,<br />
Enrico Alvino, Francesco De Sanctis,<br />
Mariano D’Ayala, Raffaello<br />
Franchini, Paolo Barbi. La formazione<br />
del gruppo interactiano è stata<br />
arricchita da un ricco ventaglio di<br />
iniziative e testimonianze che si sono<br />
svolte grazie alla collaborazione del<br />
col. Filippo Troise. Il viaggio formativo<br />
ha visto protagonisti il PDG<br />
Giancarlo Calise e Sergio Vetrella<br />
i quali hanno illustrato valori e azioni<br />
del mondo rotariano. Lo scorso<br />
<strong>11</strong> maggio, con la partecipazione di<br />
Sergio Civita, i 23 giovani che hanno<br />
manifestato interesse a far parte<br />
del Club Interact sponsorizzato<br />
dal Rotary Club Napoli Sud Ovest,<br />
hanno eletto i componenti del Consiglio:<br />
Antonio Zarrillo (presidente),<br />
Ludovica Nazzaro (vice presidente),<br />
Alberto Del Basso (segretario),<br />
Claudio Candia (tesoriere). Consiglieri:<br />
Valerio Lombardi D’Errico,<br />
Greta Astrid Gentili. Soci: Vincenzo<br />
Balzano, Roberto Catalano,<br />
Sabrina Centola, Luigi Maria<br />
D’Angelo, Michele Ferro, Italo Iafanti,<br />
Pasquale Masucci, Giuliano<br />
Mazzulli, Gino Meoli, Giustino<br />
Nigro, Michela Parente, Matteo<br />
Rubino, Rosaria Sabia, Mario Sauchelli,<br />
Mattia Siena, Piervito Tria,<br />
Roberto Turco. Grazie alla fattiva<br />
collaborazione di Sergio Civita, gli<br />
interactiani hanno già concordato<br />
con i responsabili della<br />
Nunziatella di incontrarsi<br />
due volte al mese per<br />
definire e attuare le iniziative<br />
del Club. Intanto<br />
è stato deciso di affidare<br />
a quanti hanno interessi<br />
per l’arte fotografica di<br />
mettere a punto una “banca<br />
immagini” in modo da<br />
realizzare pubblicazioni<br />
che potranno contribuire<br />
a finanziare le attività culturali,<br />
sociali e di solidarietà.<br />
In questa direzione<br />
saranno anche finalizzate<br />
specifiche produzioni con i laboratori<br />
di ceramica.
24<br />
Le nuove generazioni<br />
Il “cordone della speranza” a Reggio e Salerno<br />
Si moltiplicano i gesti d’amore<br />
per salvare altre vite. Due incontri<br />
sono stati promossi dal<br />
Rotaract in Campania e Calabria.<br />
In campo “Il cordone della<br />
speranza”, l’importante campagna<br />
informativa promossa dal<br />
Rotaract del Distretto 2100 proiettata<br />
a sensibilizzare le giovani<br />
mamme alla conservazione/donazione<br />
del sangue del cordone<br />
ombelicale.<br />
All’Università di Salerno, nel corso del<br />
convegno sugli aspetti medici, legislativi<br />
ed etici della donazione del cordone<br />
ombelicale, dopo gli interventi del<br />
docente universitario Raffaele Riccio,<br />
del RRD nonché chirurgo plastico-ricostruttivo<br />
della seconda Università di<br />
Napoli Francesco De Francesco e del<br />
presidente dell’Assostampa Salvatore<br />
Campitiello, sono state svolte relazioni<br />
da Raffaele Tramontano, Giovanni<br />
Gerosolima, Mario Ascolese, Alessandra<br />
Salucci. Al centro del dibattito<br />
la speranza di salvare altre vite grazie<br />
a un piccolo gesto di puro e semplice<br />
altruismo. Gesto che non comporta<br />
alcun rischio per la vita del donatore.<br />
Un linguaggio universale che ha bisogno<br />
di spiegazioni e proporzioni squisitamente<br />
mediche ma che però vede<br />
come protagonista quell’esile cordone<br />
ombelicale e le sue straordinarie capacità<br />
di impiego.<br />
“E’ un atto d’amore che serve a donare<br />
la vita -spiega Serena Paladino, responsabile<br />
Azione Pubblico Interesse<br />
Campania-. Si sa che le cellule staminali<br />
sono presenti in ogni <strong>org</strong>anismo e<br />
si caratterizzano dalle altre perché sono<br />
cellule non differenziate, ciò vuol dire<br />
che non hanno ancora una funzione<br />
ben precisa all’interno dell’<strong>org</strong>anismo<br />
stesso. Le staminali possono riprodursi<br />
in maniera illimitata dando vita ad altre<br />
cellule staminali e a cellule precursori<br />
di una progenie cellulare destinata a<br />
differenziarsi e a dar vita a tessuti e <strong>org</strong>ani<br />
come muscoli cuore fegato ossa.<br />
Il cordone ombelicale è ricco di cellule<br />
staminali placentari che sono utilizzate<br />
in cure per oltre 70 patologie come la<br />
leucemia, disturbi del midollo osseo,<br />
sclerosi multipla e anemie gravi. Ecco<br />
perché la donazione è un momento<br />
fondamentale per salvare altre vite”.<br />
La raccolta del sangue dal cordone avviene<br />
al momento del parto quando il<br />
neonato è stato allontanato dal campo<br />
operativo senza procurare alcun rischio<br />
o sofferenza alla madre o al neonato<br />
stesso. “La procedura -afferma<br />
Al centro del dibattito<br />
la speranza<br />
di salvare altre vite<br />
grazie ad un piccolo gesto<br />
di puro e semplice altruismo<br />
che non comporta<br />
alcun rischio<br />
per la vita del donatore.<br />
Un linguaggio universale<br />
che ha bisogno di spiegazioni<br />
squisitamente mediche.<br />
Protagonista<br />
quell’esile cordone<br />
e le sue straordinarie<br />
capacità d’impiego.<br />
la responsabile del Progetto “Il<br />
Cordone della Speranza” Alessandra<br />
Salucci- è gratuita e il<br />
sangue viene trasportato entro<br />
36 ore dal prelievo dentro appositi<br />
contenitori che assicurino<br />
l’integrità e la purezza.<br />
Ultima destinazione sono le<br />
quaranta banche di sangue presenti<br />
in Campania e Calabria.<br />
La conservazione del sangue<br />
del cordone ombelicale rappresenta<br />
un interesse primario per la<br />
comunità tanto da essere riconosciuta<br />
tra le attività consentite all’interno del<br />
Servizio Sanitario Nazionale. Vanno<br />
chiariti però i confini tracciati dalla<br />
legislazione in tema di donazione del<br />
cordone ombelicale, ossia ciò che la<br />
legge italiana attualmente consente di<br />
fare ed entro quali limiti”. “E’ nostra<br />
intenzione allargare la rete dei Centri<br />
di Raccolta presenti sul territorio del<br />
nostro Distretto (Campania e Calabria)<br />
- prosegue la Paladino- comprando<br />
appositi kit di raccolta del sangue del<br />
cordone ombelicale per donarli alle<br />
strutture ospedaliere e favorendo il trasporto<br />
degli stessi”. Altrettanto interessante<br />
è stato l’incontro che si è tenuto<br />
a Reggio Calabria dove sono intervenuti<br />
l’RRD Francesco De Francesco,<br />
la responsabile medico della Calabria<br />
“Cord Blood Bank” Giulia Pucci, il<br />
direttore “Ba.Sco” della Campania<br />
Anna Canazio, la responsabile Azione<br />
Pubblico Interesse della Campania Serena<br />
Paladino, la responsabile Azione<br />
Pubblico Interesse della Calabria Letizia<br />
Giovine. “Insomma da una vita<br />
nasce una nuova vita. E il Rotaract ne<br />
è il prezioso veicolo”, ha tenuto a sottolineare<br />
il Governatore Francesco<br />
Socievole che da sempre si è mostrato<br />
vicino al progetto dei rotaractiani e che<br />
ha partecipato agli incontri di Salerno e<br />
Reggio Calabria.<br />
Antonella Citro
Unimeda<br />
Reggio Cal. Sud “Parallelo 38”<br />
La nostra avventura Rotaractiana inizia a<br />
luglio 2009 quando un gruppo di ragazzi,<br />
vuoi per caso vuoi perché queste cose<br />
devono accadere, si ritrova a condividere<br />
la voglia di intraprendere qualcosa di<br />
nuovo. Curiosità, incoscienza, imbarazzo:<br />
ecco cosa abbiamo provato quando ci<br />
convocarono per la nostra prima riunione<br />
di formazione. Ma bastarono pochi minuti<br />
a rompere il ghiaccio e a farci capire cosa<br />
significa davvero essere rotaractiani:<br />
senso di stupore, di compiacimento,<br />
voglia di fare, voglia di aiutare e tanto<br />
altro crescevano in noi. Grazie a Nadia<br />
Iannazzo, Leopoldo Rossi, Teresa<br />
Corso, Letizia Giovine, Gianfranco<br />
Nardi e tutti coloro che hanno contribuito<br />
Campus Salerno<br />
dei Due Principati<br />
In occasione del compimento del primo<br />
anno di vita del Club Salerno Nord dei Due<br />
Principati, si realizza l’ambizioso progetto<br />
di dare vita a un nuovo Club Rotaract. La<br />
favorevole ubicazione territoriale del Club<br />
padrino, sito nei pressi della Università<br />
degli Studi di Salerno, ha fatto sì che<br />
ci si orientasse per la costituzione di un<br />
Club su base universitaria, con l’intento<br />
di dare ai giovani studenti e neo-laureati<br />
un’opportunità ulteriore di incontro e di<br />
crescita comune nello spirito di servizio<br />
che ispira il Rotary International, con<br />
l’obiettivo finale di migliorare le loro<br />
qualità personali, conoscenze e competenze<br />
indispensabili per una vera crescita umana<br />
Unical Rende<br />
Si è parlato per mesi della creazione di<br />
questo club, che per un motivo o per un<br />
altro, sembrava non riuscisse a partire.<br />
Ma proprio queste difficoltà iniziali<br />
hanno reso il gruppo ancora più unito ed<br />
affiatato. Ventuno i soci fondatori: un mix<br />
di aspiranti economisti, ingegneri, avvocati<br />
e imprenditori tutti pronti a darsi da fare,<br />
collaborando tra loro in nome dello spirito<br />
Rotaractiano. Tutto questo non sarebbe<br />
stato possibile senza l’intervento del<br />
governatore, Francesco Socievole, che<br />
fortemente ha voluto la nascita di questo<br />
club, l’assistente del governatore Renato<br />
Olivito, il club padrino, il Rotary Rende,<br />
nella figura del presidente, Emanuele<br />
Fiorino, che ha sponsorizzto il club e, da<br />
alla nostra formazione abbiamo appreso<br />
i principi del servire rotariano. Ringrazio<br />
il governatore Francesco Socievole,<br />
il presidente del nostro Club Padrino<br />
Antonio Gangeri, il segretario Enrico<br />
Paratore ed il delegato Rotaract Paolo<br />
Amodeo che hanno subito creduto in noi.<br />
Personalmente, sono onorata si essere<br />
stata chiamata a presiedere il primo anno<br />
e professionale. Attraverso una serie<br />
di incontri formativi avvenuti durante<br />
l’anno con i rappresentanti del Distretto<br />
2100, il gruppo di giovani ha mostrato<br />
via via sempre maggiore interesse alla<br />
realizzazione del progetto di costituzione<br />
del nuovo club. Studenti provenienti sia<br />
dalla zona di Salerno e della Valle dell’Irno<br />
che studenti fuorisede hanno dunque<br />
formalizzato la loro adesione, nominando<br />
altresì le cariche istituzionali e i componenti<br />
del futuro consiglio direttivo: Mario<br />
Gregorio (presidente), Lucia Fiorillo<br />
(vice presidente), Domenico Grampone<br />
(segretario), Enrico Rocco (tesoriere)<br />
Consiglio: Raffaella Manzolillo, Valeria<br />
Vitolo, Alfonso Mona, Rosanna Sellitto,<br />
Maria Vincenza Polito, Lucrezia<br />
Lucchese, Andrea Melillo. Soci: Anna<br />
non dimenticare, la presenza costante della<br />
delegata rotariana per il Rotaract , Teresa<br />
Fotia, che ha affiancato i ragazzi in questi<br />
mesi. Meritano giusta menzione, Cristina<br />
Amato, RRD incoming, e Marco<br />
Provenzano, presidente del Rotaract di<br />
Cosenza che insieme a Mario Rossi,<br />
presidente incoming dello stesso club,<br />
appena saputo della creazione del Rotaract<br />
25<br />
Le nuove generazioni<br />
Il Rotaract nelle Università di Reggio, Rende e Salerno<br />
di vita del Rotaract Club sponsorizzato<br />
dal Rotary Reggio Calabria Sud Parallelo<br />
38. Questa la nostra squadra: Erika<br />
Trunfio (presidente), Antonio Loddo<br />
(vice presidente), Matteo Logoteta<br />
(segretario), Caterina Rizzo (tesoriere),<br />
Karin Sangi<strong>org</strong>io (prefetto).Consiglieri:<br />
Maria Catania, Antonio Rappoccio.<br />
Soci: Armando Falzea, Giandomenico<br />
Tavella, Nicola Sicilia, Silvio Sicilia,<br />
Giuseppe Grillea, Caterina Catania,<br />
Fortunato Dipietra, Filippo Oliva,<br />
Maria Giovinazzo, Nicoletta Nieddu del<br />
Rio, Dario Taglieri, Monica Fragomeni,<br />
Carmelo Greco, Orlando D’Amico,<br />
Antonio Maltese, Valentina Floccari,<br />
Mohamed Hamed, Bilel Abdallah.<br />
Erika Trunfio<br />
Parisi, Grampone Ottavia, Vitoantonio<br />
Polito, Mancuso Giuseppe, Scannapieco<br />
Matteo Bruno, Thealda Selvaggi,<br />
Veronica Donniacuo, Mariangela<br />
Donniacuo, Antonio Morese, Domenico<br />
Zappella, Antonio Siniscalchi, Valentina<br />
di Domenico. Il Rotaract Club, che<br />
prenderà il nome di Salerno Campus<br />
Due Principati, fortemente voluta dal<br />
governatore Francesco Socievole ed<br />
auspicata anche dal Rettore dell’Università<br />
degli studi di Salerno, Raimondo<br />
Pasquino, rappresenterà sicuramente<br />
un impegno ma anche una ricchezza per<br />
tutti i Club di Salerno e per il territorio di<br />
riferimento.<br />
Sirella Renda<br />
Unical-Rende, si sono messi subito a<br />
disposizione dei ragazzi mostrando quello<br />
che è lo spirito del Rotary, la fratellanza.<br />
Questa la squadra Unical Rende: Francesco<br />
Cangemi (presidente), Giuseppe Verrina<br />
(vicepresidente), Daniela Pisano<br />
(segretaria), Valeria Pugliese (tesoriere),<br />
Valentina Vardè (prefetto), Consiglieri:<br />
Stefano Marzullo, Francesca Verri,<br />
Soci: Rocco Accardi, Mario Bevilacqua,<br />
Michele Chiappetta, Davide Cristofaro,<br />
Emilio D’Agostino, Piermatteo Dodaro,<br />
Vincenzo Errico, Bruno Gallè, Rosario<br />
Gramuglia, Francesco Guido, Maria<br />
Franc. Longo, Annamaria Mancuso,<br />
Fernando Militerno, Carlo Salatino,<br />
Anna Spasari.<br />
Francesco Cangemi
26<br />
Le nuove generazioni<br />
Il Rotaract tra solidarietà e cultura universitaria<br />
E’ ormai al fotofinish l’anno<br />
sociale rotaractiano del Distretto.<br />
Tracciamo un bilancio delle<br />
attività che hanno impegnato il<br />
Rotaract Distretto 2100 il cui<br />
delegato è l’RRD Francesco<br />
De Francesco (nella foto con<br />
il delegato distrettuale dell’Interact<br />
Luca Brando). Tra le<br />
principali attività che vanno<br />
annoverate vi è senza dubbio<br />
l’Azione Interna con il forum<br />
di Zona in Campania e in Calabria<br />
e i Forum Regionali. Importante è<br />
stata la giornata dell’Aspirante e del<br />
neo-socio del 20 novembre quando<br />
a Pompei hanno sfilato un centinaio<br />
di aspiranti rotaractiani. Il Distretto<br />
2100 ha poi salutato la nascita<br />
del nuovo Club UniMeda di Reggio<br />
Calabria Sud Parallelo 38, il primo<br />
in Italia di matrice universitaria<br />
con relativa consegna della Charta.<br />
Successivamente si sono formati<br />
altri due Club Universitari rispettivamente<br />
a Fisciano e a Cosenza.<br />
Per l’Azione Pubblico Interesse,<br />
imponente è stata la campagna informativa<br />
e scientifico-divulgativa,<br />
supportata da convegni in Campania<br />
presso l’Università Federico II,<br />
da raccolte fondi alla festa degli<br />
Auguri, da innumerevoli forum in<br />
Calabria e in Campania, in particolare<br />
al Campus di Fisciano. Il 22<br />
maggio a Reggio Calabria, nel corso<br />
del convegno conclusivo, sono<br />
stati consegnati dieci contenitori<br />
per la banca cordonale calabrese,<br />
in Campania grande è il fermento<br />
per l’acquisto di nuovi contenitori.<br />
Per l’Azione Professionale va<br />
ricordato il convegno “Etica e Diritto”<br />
a Catanzaro del 12 dicembre,<br />
alla presenza di magistrati notai,<br />
avvocati e professori universitari.<br />
In quell’occasione è stata affrontata<br />
l’etica nel mondo dell’associazionismo.<br />
Costante vicinanza e<br />
indubbio collegamento sono state<br />
le parole d’ordine di Azione Interact,<br />
tangibili nel S.I.F.I. (seminario<br />
in-formativo Interact), svoltosi<br />
il 7 marzo a Nola, dove ai soci sono<br />
stati illustrati i pilastri dell’Azione<br />
e delle cariche ricoperte. Docenti<br />
universitari e studenti dell’Università<br />
di Salerno si sono dati appuntamento<br />
il 14 gennaio alla tavola<br />
Tra le principali attività<br />
che vanno annoverate<br />
vi è l’Azione Interna<br />
con il Forum di Zona<br />
in Campania e in Calabria<br />
e i Forum Regionali.<br />
Di rilievo la giornata<br />
dell’Aspirante, del neo-socio<br />
e il concorso nelle scuole<br />
per sensibilizzare i giovani<br />
sulla sicurezza stradale<br />
rotonda sullo stalking promossa<br />
dalla Commissione Giustizia<br />
e Premio Andrisani, a<br />
tal proposito va sottolineato<br />
l’impegno del RTC di Lametia<br />
Terme che nelle scuole ha diffuso<br />
il concorso sulla sicurezza<br />
stradale per sensibilizzare i<br />
giovani sull’argomento. Eventi<br />
di vastissima eco mediatica<br />
sono giunti dalla Commissione<br />
Sport e Cultura Sportiva,<br />
tra questi la maratona “Trofeo Rotaract”<br />
sul lungomare napoletano<br />
dello scorso 27 settembre, la regata<br />
“Challenge dei Comuni” del 7 marzo,<br />
giornata dedicata alla riscoperta<br />
dell’equitazione sul Monte Terminio<br />
in provincia di Avellino e la<br />
giornata “RotaKart” a Limatola.<br />
Nutritissime le partecipazioni agli<br />
eventi E.R.I.C. Per Arte e Cultura<br />
in Campania è stato siglato un<br />
protocollo di finanziamento con<br />
UniOr. Con mille euro donati per la<br />
teca presso il Museo di Cuma, sono<br />
stati stampati opuscoli sui monumenti<br />
da restaurare nei territori dei<br />
Club: tre i progetti di restauro di<br />
opere d’arte e, in Calabria, è stato<br />
allestito un totem. Per la Commissione<br />
RYLA, in Campania il 28<br />
gennaio si è svolta una conferenza<br />
di preparazione. Emozionante e<br />
sensazionale il Capodanno Nazionale<br />
festeggiato a Capri e il Quindicennale<br />
alla Reggia di Caserta. Il<br />
Progetto “Luce” volto a prevenire<br />
l’ambliopia infantile nelle scuole<br />
elementari e materne è stato<br />
uno dei tanti temi sviluppati dalla<br />
“Commissione Tema dell’Anno e<br />
Temi di Studio Distrettuali”.<br />
Antonella Citro
27<br />
Segni & Idee<br />
Nunnari: “Con il Ris<strong>org</strong>imento nasce la colonia del Sud”<br />
“I giovani non possono lasciarsi vivere<br />
aspettando Godot, ma devono vivere<br />
pienamente la ricchezza della loro età<br />
con coraggio. Per vivere ci vuole coraggio,<br />
per lasciarsi vivere basta non<br />
morire”. Dal suo studio privato, in uno<br />
dei palazzi più belli del centro storico di<br />
Cosenza dove ha sede la Curia, monsignor<br />
Salvatore Nunnari lancia con calma<br />
ma al tempo stesso con decisione,<br />
questo invito alle nuove generazioni, a<br />
quei giovani con i quali, e ci tiene a sottolineare<br />
il “con”, lui ama parlare. “Ho<br />
incontrato migliaia e migliaia di giovani<br />
nelle scuole della Diocesi e, ogni volta,<br />
viene sempre fuori il discorso sul futuro<br />
che vedo essere drammaticamente<br />
presente nelle loro coscienze”. Arcivescovo<br />
Metropolita di Cosenza dal 18<br />
dicembre 2004, prima di arrivare nella<br />
città dei Bruzi, è stato Arcivescovo di<br />
Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-<br />
Nusco-Bisaccia per cui conosce molto<br />
bene la Calabria e la Campania. “Due<br />
regioni accomunate da problemi ma,<br />
anche, da soluzioni inadeguate. Ci sono<br />
però, in entrambe, delle ricchezze valoriali<br />
che ci fanno ben sperare soltanto se<br />
si avrà il coraggio di attuare una politica<br />
di rinnovamento non solo delle strutture<br />
ma, principalmente, della società<br />
civile”. Abbiamo già parlato, su queste<br />
pagine, del forte richiamo alla centralità<br />
dell’uomo fatto da Papa Benedetto XVI<br />
nella Sua ultima Enciclica “Caritas in<br />
Veritate” che significa, essenzialmente,<br />
“liberare gli uomini e le Istituzioni dal<br />
guscio dell’egoismo e dell’interesse<br />
privato per lavorare, veramente, al bene<br />
comune”. Ci sembra di leggere, nelle<br />
parole dell’Arcivescovo di Cosenza,<br />
un forte richiamo alla società civile affinché<br />
si riappropri, con forza, del suo<br />
ruolo di protagonista con uomini che<br />
non siano più l’uno contro l’altro ma, al<br />
di là di idee ed appartenenze, lavorino<br />
insieme per il riscatto definitivo della<br />
Calabria, una terra “grande ed amara”<br />
come la definì Leonida Repaci ma che,<br />
anche secondo S.E. Nunnari, ha enormi<br />
potenzialità per poter valorizzare,<br />
una volta per tutte, le ricchezze naturali<br />
e paesaggistiche che, sempre per<br />
ricordare il grande scrittore di Palmi, la<br />
rendono uno dei capolavori di Dio. Partendo<br />
dall’osservazione della realtà, il<br />
ragionamento si proietta continuamente<br />
verso il futuro, concentrandosi su quello<br />
che si deve fare: il tutto, per una magica<br />
combinazione, proprio all’indomani<br />
di un’importante tornata elettorale che<br />
ha interessato i cittadini di Calabria e<br />
Campania. Senza volere entrare in discorsi<br />
politici, mons. Nunnari non si tira<br />
certamente indietro quando gli chiediamo<br />
una sua riflessione sull’argomento:<br />
”Personalmente ritengo che siamo difronte<br />
ad un segnale molto forte che è<br />
necessario sapere cogliere: la gente si è<br />
espressa per un profondo rinnovamento<br />
che va ben al di là delle idee e delle<br />
ideologie”. Oltre che una riflessione, ci<br />
sembra un invito alla classe politica regionale<br />
affinché si impegni, finalmente<br />
ed una volta per tutte, in un progetto corale,<br />
in grado di affrontare seriamente e<br />
concretamente i problemi del territorio<br />
per uscire da una situazione di crisi oramai<br />
congenita che non lascia molte speranze<br />
ai nostri giovani. Ma la crisi del<br />
nostro tempo non è soltanto economica,<br />
è anche e soprattutto di carattere morale.<br />
“E’ necessario che vi sia ethos anche<br />
nella distribuzione delle ricchezze. Tutti<br />
insieme dobbiamo riscoprire -afferma<br />
S.E Nunnari- il valore di quella equità<br />
che dà a ciascuno il suo offrendo le stesse<br />
opportunità. Lo dico soprattutto per i<br />
nostri giovani sperando che non stiano<br />
una vita sul muretto facendo branco,<br />
ma che si impegnino seriamente in un<br />
progetto culturale e sociale che significa<br />
meno pub e più centri culturali e gruppi<br />
di volontariato solidale”. Ad inizio del<br />
2010, un documento dell’Episcopato<br />
italiano, ha affrontato seriamente la situazione<br />
del Mezzogiorno che, ancora<br />
umiliato, impoverisce e rende più piccola<br />
l’Italia. Il documento si rifà a quanto,<br />
sin dal lontano 1948, i Vescovi meridionali<br />
avevano denunciato e proposto<br />
per la redenzione del Sud; concetti poi<br />
ripresi nel 1989 sempre dalla Conferenza<br />
Episcopale Italiana ed oggi nuovamente<br />
portati al centro della discussione.<br />
Purtroppo, “anche dal punto di vista<br />
ecclesiale, l’Italia cammina su due binari.<br />
C’è un Nord e c’è un Sud e finchè<br />
non si raggiungerà il giusto equilibrio,<br />
ci sarà sempre crisi. Anche qui l’egoismo<br />
la fa da padrone ed è certo che,<br />
dovremmo ricordarlo ai signori della<br />
Lega Nord, con il Ris<strong>org</strong>imento è nata<br />
la colonia del Sud”. Il tempo e lo spazio<br />
non ci consentono di andare oltre per<br />
come sarebbe stato facile fare. Ci piace<br />
concludere raccogliendo e diffondendo<br />
il messaggio che, mons. Salvatore Nunnari,<br />
lancia al Rotary:”Aiutare l’uomo<br />
ad essere più uomo e, nel rispetto delle<br />
ideologie e delle religioni, imprimere<br />
una marcia in più al programma di umanizzazione<br />
sapendo che, partendo dagli<br />
ultimi, anche i primi saranno serviti e<br />
non viceversa”.<br />
Roberto Barbarossa
28<br />
La Notizia<br />
Nei teatri italiani cresce l’attesa per il gruppo rotariano partenopeo<br />
I Temerari, ormai maggiorenni, ritornano in scena<br />
La notizia trapelata nei Club del Gruppo<br />
Partenopeo si è tramutata, di recente, in<br />
certezza: “Ormai maggiorenni ritornano<br />
alle scene”. Più determinati e più entusiasti<br />
di prima torneranno ad esibirsi, dopo<br />
un breve periodo di sosta, I Temerari,<br />
trascinati dalla inesauribile vena teatrale<br />
del PDG Marcello Lando. Chi sono I<br />
Temerari? Per chi non li conosce, basterà<br />
ricordare che è un gruppo di amici, appartenenti<br />
alla vasta famiglia dei Rotary<br />
Club della città di Napoli, che un giorno<br />
del 1991, su iniziativa dell’indimenticabile<br />
Giulia Montella (all’epoca presidente<br />
dell’Inner Wheel Club Napoli),<br />
decise di allestire e rappresentare una<br />
commedia per raccogliere fondi da<br />
destinare all’attività di volontariato<br />
che le innerine espletavano sul territorio.<br />
Si trattava di andare tutti in<br />
scena con un lavoro interamente<br />
“fatto in casa” (testo, sceneggiatura,<br />
regia, musiche, coreografia, costumi,<br />
ecc.)<br />
Il nome Temerari nacque, pertanto,<br />
quasi spontaneo, per la stessa goliardica<br />
incoscienza con cui l’intero<br />
gruppo si era lanciato in un’impresa,<br />
nuova per tutti, difficile oltre l’immaginabile,<br />
dall’esito quanto mai incerto.<br />
Un’impresa che, davvero esponeva al<br />
rischio di “perdere la faccia” alcuni noti<br />
e compassati professionisti (accademici,<br />
imprenditori, dirigenti) ed alcune gentili<br />
signore, compagne altrettanto incoscienti<br />
nella perigliosa avventura. Ma il peggio<br />
non accadde! Al debutto (marzo 1992),<br />
al Teatro Sannazzaro di Napoli, la commedia<br />
Il Remacchio riscosse un successo<br />
tale da convincere il gruppo a proseguire<br />
l’avventura, puntando addirittura sul<br />
musical; un genere di spettacolo ancora<br />
più complesso e temerario, per il quale<br />
gli interpreti, debbono oltretutto sapersi<br />
cimentare anche nel canto e nel ballo. La<br />
formula di “servire” in letizia, attraverso<br />
il gioco del teatro, con il proposito di generare<br />
un sorriso e qualche schietta risata<br />
tra gli amici in sala, aprì la via a più ampie<br />
prospettive.<br />
Negli anni successivi, infatti, scaturite<br />
dall’estro di Marcello Lando (autore<br />
dei testi e regista della Compagnia) e<br />
di Peppe Ventrella (autore delle musiche<br />
originali) furono messe in scena<br />
commedie musicali, ispirate a soggetti<br />
famosi, di volta in volta, garbatamente<br />
dissacrati (Barbablues, C’è del marcio<br />
in Danimarca, Ma per fortuna è una notte<br />
di Luna, l’Inferno è un’altra cosa, Dei,<br />
Achei, Eroi e Troy) Partendo sempre da<br />
Napoli, le repliche in grandi teatri di tutta<br />
Italia sono state numerosissime. Da quel<br />
marzo del ‘92 ad oggi, in diciotto anni di<br />
attività, I Temerari hanno portato in giro<br />
i loro spettacoli calcando i palcoscenici<br />
di Genova, Roma, Milano, Verona, Bari,<br />
Cosenza, Benevento, Campobasso, Salerno,<br />
San Benedetto del Tronto, Jesi,<br />
Caserta, Siena, Sorrento, Pompei, Rossano<br />
Calabro, trovando sempre calda accoglienza,<br />
riscuotendo ovunque un lusinghiero<br />
successo e raccogliendo cospicue<br />
somme per scopi benefici (finora sono<br />
stati devoluti ad attività sociali di solidarietà<br />
circa un milione e mezzo di euro, al<br />
netto delle spese per scenografia, luci e<br />
diffusione sonora). Il Rotary International<br />
ha conferito all’intera Compagnia il<br />
riconoscimento “Paul Harris Fellow” per<br />
il contributo offerto alla “Polio Plus”. I<br />
Temerari, inquadrati come associazione<br />
Onlus, divenuti maggiorenni per lunga<br />
esperienza di teatro, non derogano dal<br />
loro solido patto istitutivo: sentire fortemente<br />
l’appartenenza al Rotary International,<br />
ispirando il comportamento del<br />
gruppo al principio del “servire”; portare<br />
in scena soltanto lavori inediti, con testi,<br />
musiche, coreografie, costumi, bozzetti,<br />
ingegneria di scena, ecc. concepiti e realizzati<br />
all’interno del gruppo; dimostrare<br />
che il teatro “amatoriale”, se si distingue<br />
per i suoi fini, non deve rinunciare ai<br />
mezzi espressivi del teatro “di qualità”;<br />
sostenersi a vicenda con grande entusiasmo,<br />
lavorando in spirito di “servizio”<br />
lieto e determinato, mai arrendendosi alle<br />
difficoltà. Ed oggi…rièccoli! Il loro<br />
nuovo “Musical”, in piena fase di<br />
decollo, tra qualche mese potrà andare<br />
in scena. Si tratta ancora una<br />
volta di una originalissima rilettura,<br />
in chiave comica e dissacrante, di<br />
una pièce celeberrima, (top secret<br />
il titolo, per antica scaramanzia teatrale!),<br />
rappresentata e osannata da<br />
oltre un secolo nei più grandi teatri<br />
del mondo.<br />
Gli auguri di “buon lavoro” del Distretto<br />
Rotary 2100, dunque al Presidente<br />
de I Temerari Virgilio Firpo, e insieme<br />
a lui, nel più equanime ordine alfabetico,<br />
a Vittorio Accardi, Argentina Calcagni,<br />
Bruno Ferrara, Gi<strong>org</strong>io e Virgilio<br />
Firpo, Manuela Gasparri, Lilia Iodice,<br />
Maria Carla Lamberti, Marcello<br />
Lando, Attilio e Gabriella Leonardo,<br />
Maria Giulia Mancini, Licia Presta,<br />
Francesca Massara, Francesca e Gherardo<br />
Mengoni, Giuseppe e Guglielmo<br />
Montella, Nicola Pasquino, Bruno<br />
Postiglione, Annamaria ed Edoardo<br />
Sabbatino, Francesco Salerno, Germana<br />
Sera, Laura Scognamiglio, Peppe<br />
e Saja Ventrella, ed a tutti gli altri<br />
rotariani ed innerine che con loro si sono<br />
lanciati, con la temerarietà di sempre,<br />
nella nuova avventura teatrale.
29<br />
Bilancio di dodici mesi del Governatore Francesco Socievole e della sua squadra<br />
Idee e progetti per vivere i sogni ed incontrare il futuro<br />
3.858<br />
Soci giugno 2009<br />
33<br />
Club Rotaract<br />
giugno 2009<br />
76<br />
Club Rotary<br />
giugno 2009<br />
4.049<br />
Soci maggio 2010<br />
(65 nuovi Soci con i 76 Club esistenti,<br />
126 Soci con i nuovi Club)<br />
36<br />
Club Rotaract<br />
maggio 2010<br />
81<br />
Club Rotary<br />
maggio 2010<br />
17<br />
Club Interact<br />
giugno 2009<br />
19<br />
Club Interact<br />
maggio 2010<br />
2 nuovi Club Interact:<br />
- Benevento<br />
- Nunziatella (Napoli)<br />
3 nuovi Club Rotaract:<br />
- Unimeda Reggio Calabria Sud “Parallelo 38” (Univ. di Reggio C.)<br />
- Campus Salerno dei Due Principati (Università di Salerno)<br />
- Unical Rende (Università di Cosenza)<br />
5 nuovi Club Rotary:<br />
- Capua Antica e Nova (Caserta)<br />
- Campagna Valle del Sele (Salerno)<br />
- Cosenza Telesio<br />
- Pozzuoli (Napoli)<br />
- Melito di Portosalvo (Reggio Calabria)<br />
90 visite ai<br />
Club di cui 14 ai<br />
nuovi Club<br />
95 le<br />
manifestazioni<br />
dei Club<br />
<strong>11</strong><br />
Club del Distretto con 37 Soci<br />
dal 16 al 23 giugno<br />
alla Convention Internazionale a Montreal<br />
5 Iniziative del Distretto:<br />
- Rotary Day (Caserta, Catanzaro, Cosenza, Napoli, Salerno)<br />
- “I nuovi italiani”, handbook per gli emigranti che vivono in Italia<br />
- Rotario, videogiochi per ragazzi dai 7 agli <strong>11</strong> anni<br />
- Cartoline di Natale, ne sono state diffuse venticinquemila<br />
- Maratea Film Festival con Lina Wertmuller e Michele Placido<br />
12 Forum e incontri:<br />
- I giovani e la meritocrazia nella società globalizzata - Università di Salerno (16 gennaio 2010)<br />
- Quale sviluppo sostenibile per il futuro dell’umanità -Nola (6 febbraio 2010)<br />
- La pace fra i popoli attraverso l’integrazione culturale - Castellammare di Stabia (20 febbraio 2010)<br />
- Il rispetto delle regole per garantire la dignità dell’uomo - Paola (6 marzo 2010)<br />
- Forum Interdistrettuale “Premio Pasquale Pastore”: Dignità della persona e diritto d’informazione - Salerno (20 marzo 2010)<br />
- Mediterraneo: il Mare che unisce - Reggio Calabria Università del Mediterraneo (8 maggio 2010)<br />
Seminari di formazione. Meeting delle Commissioni Distrettuali<br />
- Crotone (5 settembre 2009)<br />
- Sessa Aurunca (13 settembre 2009)<br />
- Club Day - Teggiano (19 settembre 2009)<br />
- President Day - Castrovillari (18 ottobre 2009)<br />
- Seminario Rotary Foundation - Lamezia Terme (7 novembre 2009)<br />
- Ryla: Etica leadership e meritocrazia per una nuova classe dirigente – Cosenza (5 maggio 2010)
30<br />
Programmi dei Club - mese di giugno<br />
GIORNO CLUB DISTRETTO 2100 ORA LUOGO TEMA E RELATORI<br />
2 CASERTA “TERRA DI LAVORO” 2, 3, 4, 5, 6 giugno: Viaggio a Bruges<br />
2 NAPOLI EST Istambul dal 2 al 6 giugno Viaggio sociale ad Istambul<br />
3 CROTONE 19.00 Sede del Club<br />
Presentazione del nuovo libro di Vito Barresi: “La tenda del Cavaliere: Popolo e<br />
Potere nei giorni dell’ Aquila”<br />
3 NAPOLI OVEST 20.00 Hotel Excelsior Presentazione nuovi soci<br />
3<br />
SALERNO - SALERNO N. E. VALLE DEL<br />
PICENTINO<br />
20.30 Centro Eudermico, Baronissi Serata in amicizia<br />
3 SOVERATO 19.30 Via Marconi Discussione del tema del mese<br />
4 LOCRI 18.30 sede del Club “Il Terrorismo” libro della prof. Colonna Vilasi<br />
4 SAN MARCO ARGENTANO VALLE DELL’ESARO 20.30 Hotel Don Carlo - S. Marco A.<br />
150 anni dell’unità di Italia tra storia, leggenda,<br />
realtà e curiosità, rel. Coriolano Martirano<br />
5<br />
PETILIA POL.- CIRO’MARINA<br />
10.00 Crotone Interclub sui trapianti delle cellule staminali cordonali<br />
7 COSENZA TELESIO 20.00 “La mediazione civile”; con il socio Davide Garritano<br />
8 CATANZARO 19.00 Palazzo Provincia Giuditta Mattace relaziona su Gruppi di Studio GSE 2010<br />
10 CASTROVILLARI – POLLINO 20.00 Hotel Jolly<br />
Relazione del tesoriere Carmine Pignataro:<br />
10 CAVA DEI TIRRENI Schwerte Visita al Club di Schwerte<br />
10 NAPOLI OVEST 20.00 Hotel Excelsior<br />
Prof. Michele De Rosa “Ethiopia, emozioni di un viaggio”<br />
10 SOVERATO 19.30 Sede del Club Progetti e borse di studio per giovani meritevoli<br />
<strong>11</strong> CIRO’ MARINA ” Hotel il Gabbiano Convegno sull’enoteca regionale<br />
<strong>11</strong> SAN MARCO ARGENTANO 20.30 Hotel Don Carlo Relazione del Past President Italo Antonucci<br />
12 PETILIA-Cirò-Crotone 10.00 Istituto Pertini “Strada Statale 106: Facciamo il punto della situazione”<br />
14 NAPOLI NORD 20.30 Hotel Excelsior Giuseppe Gentile su: “ Energia e sviluppo sostenibile<br />
14 SALERNO 20.30 Grand Hotel Salerno “I problemi del nucleare civile” col prof. Marco Napolitano<br />
16 COSENZA TELESIO 20.00 Visione di un film sulla Sacra Sindone<br />
17 CASERTA 13.30 Jolly Hotel Relazione del presidente sull’anno sociale<br />
17 CASTROVILLARI – POLLINO “ 20.00 Hotel Jolly Borsa di studio Rotary Club Castrovillari<br />
17 NAPOLI OVEST 20.00 Hotel Excelsior Passaggio delle consegne
A cura di Nunziante Di Filippo, Michele Galderisi, Francesco Occhiuto<br />
31<br />
GIORNO CLUB DISTRETTO 2100 ORA LUOGO TEMA E RELATORI<br />
17 SOVERATO 19.30 Sede del Club Preparazione Premio di pittura estemporanea “M. Gioffrè”<br />
18 LOCRI 19.30 sede del Club Coriolano Martirano e il suo libro “La dolce follia di Telesio”<br />
18 SAN MARCO ARGENTANO 20.30 Hotel Don Carlo Associazione “Pietre Vive” e l’amore verso i più deboli<br />
19 CASTROVILLARI – POLLINO 18.00 Circolo “Il Cittadino” Cerimonia della consegna della Borsa di studio<br />
19 LOCRI 18.30 sede del Club Mostra dei lavori degli allievi dell’Istituto d’Arte di Locri<br />
19 PETILIA POLICASTRO 18.00 Biblioteca comunale Premio alla professionalità<br />
21 COSENZA TELESIO 20.00 Sergio Chiatto: “Assiduità e affiatamento: club efficiente”<br />
21 NAPOLI NORD 20.30 Hotel Excelsior<br />
21 SALERNO 20.30 Grand Hotel Salerno<br />
Nicola Forte:“Viaggio nella memoria Regno Due Sicilie”<br />
“Giustizia e Costituzione”con il dott. Franco Roberti<br />
22 NAPOLI EST 20.00 M. Giuseppina Chef Salotto rotariano<br />
22 PALMI 19.30 Hotel Stella Maris Masseo Zampogna su: “La Villa Romana di Casignana”<br />
24 CASERTA “TERRA LAVORO” 20.30 “Alma Plena” Passaggio delle consegne<br />
24 SOVERATO 19.30 Sede del Club programma direttivo del Club 2010/20<strong>11</strong><br />
25 CATANZARO 19.00 Villaggio Guglielmo Passaggio delle consegne<br />
25 CAVA DEI TIRRENI 20.30 Hotel Raito - Vietri Passaggio delle consegne<br />
25 CIRO’ MARINA Hotel Il Gabbiano Assemblea dei soci<br />
25 OTTAVIANO 20.00 Ristorante Somma V. Passaggio delle consegne<br />
25 SALERNO 19.00 Conca Dei Marini Gita a Capo Conca<br />
25 SAN MARCO ARGENTANO 20.30 Hotel Don Carlo Consiglio direttivo 2009-2010 e 2010-20<strong>11</strong><br />
26 CASTROVILLARI – POLLINO “ 20.00 Hotel Jolly Passaggio delle consegne<br />
26 POMPEI SUD 20.30 Hotel Pompei Resort Passaggio delle consegne<br />
28 COSENZA TELESIO 20.00<br />
Francesco Romano e Clemente Sicilia, racconteranno la loro recente missione in<br />
Africa come volontari<br />
28 NAPOLI NORD 19.00 Hotel Excelsior Assemblea ordinaria dei soci e Passaggio delle consegne<br />
29 NAPOLI EST 20.30 Albergo Vesuvio Passaggio delle consegne<br />
30 LOCRI 19.30 Hotel President Manifestazione per la conclusione del progetto DE.CO.
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Del Vaglio