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Presentazione - Ospedale Luigi Sacco

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Sono attualmente disponibili due tipi di vaccino: il primo è<br />

iniettabile, attivo verso la sola Salmonella typhi; il secondo è<br />

orale, attivo oltre che verso la Salmonella typhi anche<br />

contro le Salmonelle del paratifo A e B.<br />

La vaccinazione antitifica deve essere terminata almeno una<br />

settimana prima della somministrazione della profilassi<br />

antimalarica in quanto l’una potrebbe ridurre l’efficacia dell’altra.<br />

Il vaccino iniettabile è efficace dopo una sola<br />

somministrazione e protegge per oltre 3 anni nell’80-90%<br />

dei casi; questo è utilizzato per lo più in soggetti con difese<br />

immunitarie ridotte o affetti da particolari patologie<br />

croniche.<br />

Il vaccino orale prevede l’assunzione di 3 capsule o bustine a<br />

digiuno a giorni alterni. L’immunità si ottiene dopo circa<br />

10-14 giorni e dura 3 anni.<br />

La risposta anticorpale è difficilmente valutabile in quanto<br />

dipende da meccanismi locali e generalmente si ottiene nel<br />

60-70% dei casi.<br />

Questo vaccino è sicuro, praticamente privo di effetti<br />

collaterali e ha un’ottima tollerabilità.<br />

Per queste caratteristiche e per il suo più ampio spettro<br />

d’azione, è preferibile, ove possibile, al primo.<br />

Si ricorda che la vaccinazione, pur<br />

proteggendo dalla malattia specifica, non può<br />

far trascurare le normali precauzioni<br />

igieniche da adottare nei confronti di tutti i cibi, in quanto<br />

le patologie trasmesse con gli alimenti sono molto numerose.<br />

Che cos’è?<br />

E’ una malattia infettiva acuta a trasmissione fecale - orale,<br />

altamente contagiosa, provocata da una tossina prodotta da un<br />

batterio chiamato Vibrio cholerae.<br />

L’infezione viene acquisita mangiando cibi<br />

(soprattutto pesci o crostacei crudi, verdura<br />

poco cotta) o bevendo acqua contaminata da<br />

feci eliminate da soggetti ammalati.<br />

L’India e le regioni asiatiche in generale sono le aree a maggior<br />

rischio di contrarre il colera, benché la malattia sia presente in<br />

tutte le regioni a clima caldo-umido.<br />

I sintomi si manifestano improvvisamente con diarrea acquosa ma<br />

senza dolori addominali; le perdite di liquidi sono tali da poter<br />

causare una importante e grave disidratazione.

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