QueSItO - Ancl
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Edizione del 1 marzo 2012<br />
Reg. Tribunale Civile di Roma - sez. stampa n. 371|2009<br />
Primo Piano<br />
Oltre 700mila<br />
partecipanti per<br />
il Professional day<br />
Primo Piano<br />
Longobardi: "Inail,<br />
si deve cambiare"<br />
Quesiti<br />
La storica rubrica<br />
a cura del Centro Studi<br />
congresso ordinario<br />
<strong>Ancl</strong> - Su, il programma<br />
della tre giorni<br />
ad abano terme (PD)
REDAZIONE<br />
Bollettino ufficiale<br />
Associazione Nazionale<br />
Consulenti del Lavoro<br />
Sindacato Unitario<br />
Anno 4 - Numero 4 (50)<br />
Reg. Tribunale Civile di Roma<br />
sezione stampa<br />
n. 371 del 19.11.2009<br />
Direttore responsabile<br />
Francesco Longobardi<br />
Capo redattore<br />
Diana Paola Onder<br />
Coordinatori di redazione<br />
Silvia Bradaschia<br />
Giuliana Della Bianca<br />
Redazione e impaginazione<br />
Solcom srl<br />
via Salvatore Matarrese, 2/G<br />
70124 Bari<br />
Editore<br />
<strong>Ancl</strong> - Segreteria Nazionale<br />
via Cristoforo Colombo, 456<br />
Scala B, II piano<br />
00145 Roma<br />
Contatti<br />
www.anclsu.com<br />
segreteria@anclsu.com<br />
redazione@anclsu.com<br />
chiuso alle ore 19:00<br />
del 1 marzo 2012<br />
SOMMARIO<br />
EDIZIONE DEL<br />
1 marzo 2012<br />
EDITORIALE<br />
"Al Congresso<br />
con rinnovata energia"<br />
pag. 3<br />
primo piano<br />
Il programma del 25esimo<br />
Congresso Ordinario<br />
dell'<strong>Ancl</strong> - Sindacato Unitario<br />
pag. 5<br />
primo piano<br />
1 ° marzo: oltre<br />
700mila partecipanti<br />
per il Professional day<br />
pag. 6<br />
primo piano<br />
Longobardi: "Inail,<br />
si deve cambiare"<br />
pag. 7<br />
focus<br />
Gli approfondimenti<br />
degli esperti<br />
pag. 8<br />
quesiti<br />
Le risposte a cura<br />
del Centro studi <strong>Ancl</strong><br />
pag. 10<br />
EVENTI<br />
Prima assemblea regionale<br />
delle Unioni Provinciali<br />
della Campania<br />
pag. 18<br />
CHI SIAMO<br />
in ultima
PAG. 3 - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
EDITORIALE<br />
"Al Congresso con rinnovata energia"<br />
A pochi giorni dall'avvio del 25esimo Congresso<br />
Ordinario, il commento del presidente Longobardi<br />
Si avvicina la tre giorni congressuale<br />
del prossimo marzo ad Abano Terme, per<br />
il rinnovo degli organi dell’<strong>Ancl</strong>. Sarebbe<br />
questa l’occasione tradizionale per fare<br />
bilanci e guardare ad i passi compiuti.<br />
Per tale aspetto, al Congresso ci sarà<br />
sicuramente tempo e modo, al cospetto<br />
della platea dei delegati in rappresentanza<br />
dei rispettivi territori che sapranno<br />
sicuramente riportare<br />
ai convenuti come è stata<br />
avvertita qualitativamente<br />
l’azione sindacale di questo<br />
ultimo quadriennio.<br />
Intendo invece utilizzare<br />
questo spazio, per cominciare<br />
(tutti) a guardare avanti,<br />
perché tutti siamo chiamati<br />
a rispondere alla domanda<br />
“qual è il sindacato che<br />
vorrei?”. Nel pieno rispetto<br />
delle indicazioni che verranno<br />
dalla base congressuale è<br />
di tutta evidenza che c’è da<br />
guardare al futuro in chiave<br />
altamente progettuale ed in<br />
chiave di ulteriore espansione<br />
degli interessi del sindacato,<br />
non solo attento alle vicende<br />
professionali, ma anche<br />
a quelle economiche, interprofessionali<br />
e sociali.<br />
Ci aspettano eventi<br />
estremamente delicati,<br />
sia per il futuro della categoria che per<br />
la più complessiva evoluzione sociale.<br />
Dovremo esprimere lungimiranza e seria<br />
programmazione affinchè sia l’azione<br />
sindacale a diventare protagonista. Si potrà<br />
probabilmente esprimere soddisfazione per<br />
la realtà attuale del nostro Sindacato , ma<br />
ciò non può e non deve appagarci: largo<br />
spazio a nuove e più grandi ambizioni. Quel<br />
percorso di coesione con<br />
l’Ordine Nazionale indicato<br />
al congresso del 2007, ha<br />
rafforzato decisamente l’<strong>Ancl</strong><br />
che è ritenuta pubblicamente<br />
all’esterno partner necessario<br />
e decisivo.<br />
Coesione che tuttavia è<br />
stata improntata nel rispetto<br />
dei ruoli, e che non ha escluso<br />
né esclude il ruolo sindacale<br />
di vigilanza, controllo e tutela<br />
degli interessi dei consulenti<br />
del lavoro.<br />
Il risultato di una categoria<br />
compatta è stato la grande<br />
crescita del nostro ordine<br />
professionale che ha potuto e<br />
saputo avanzare nella nostra<br />
società civile ed economica,<br />
e la grande crescita del<br />
sindacato che ha saputo<br />
dedicare risorse e uomini<br />
alla crescita della categoria<br />
e alla propria autorevolezza<br />
sindacale in ogni luogo<br />
istituzionale. Grande spinta quindi alle nostre
PAG. 4 - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
EDITORIALE<br />
risorse interne, sindacato, ordine ed ente di<br />
previdenza; grande spinta alla evoluzione<br />
tecnologica, sia all’interno del sindacato<br />
per il continuo scambio di informazioni, di<br />
formazione, e di iniziative sindacali; grande<br />
spinta al progetto di Universo Lavoro<br />
per rendere disponibile a tutti i progressi<br />
telematici e l’abbattimento dei tempi e del<br />
costo dei servizi professionali. Grande<br />
spinta alle relazioni con l’esterno in ogni<br />
occasione istituzionale, politica e sociale.<br />
è giunto il momento di passare a nuovi<br />
metodi, definendo con chiarezza i compiti<br />
di ognuno, i tempi, i metodi dell’azione da<br />
intraprendere. Dobbiamo far comprendere<br />
bene i ruoli all’interno della categoria, perché<br />
è molto frequente una confusione di ruoli tra<br />
l’associazione e l’Ordine. E da quì dobbiamo<br />
ripartire per costruire l'<strong>Ancl</strong> del domani<br />
Tutti noi, come vedete, siamo singolarmente<br />
gli attori di queste ambizioni:<br />
siamo invitati a condividere un progetto per il<br />
quale la nostra crescita, la nostra credibilità,<br />
la nostra affidabilità, dipende direttamente<br />
da come ci poniamo all’interno ed all’esterno<br />
della categoria: voglio auspicare che la nostra<br />
crescita sia sempre contraddistinta da come<br />
veramente siamo: professionisti, autentici, di<br />
grande rispetto, di quelli che il proprio lavoro<br />
lo fanno ogni giorno, con grande passione.
PAG. 5 - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
primo piano<br />
Il programma del 25esimo Congresso<br />
Ordinario dell’<strong>Ancl</strong> - Sindacato Unitario<br />
Si inizia sabato 17, lunedì 19 giornata dedicata al voto<br />
È ormai alle porte il<br />
25esimo Congresso Ordinario<br />
dell’Associazione Nazionale Consulenti<br />
del Lavoro - Sindacato<br />
Unitario per il rinnovo delle<br />
cariche, che si terrà da sabato 17<br />
marzo a lunedì 19 marzo 2012<br />
presso il Teatro Congressi Pietro<br />
D’Abano (Largo Marconi, 16) ad<br />
Abano Terme (Pd), una delle più<br />
famose località termali d’Europa.<br />
Il congresso si aprirà sabato<br />
17 marzo alle ore 12,30 con la<br />
registrazione dei partecipanti,<br />
mentre i lavori inizieranno<br />
ufficialmente alle ore 15,00 e<br />
proseguiranno fino alle 19,30 (con<br />
la sola interruzione del coffe break<br />
delle ore 17,00). Questo l'ordine<br />
del giorno per sabato 17 marzo:<br />
1. Saluti del Presidente Nazionale<br />
A.N.C.L. Sindacato Unitario<br />
2. Elezioni del Presidente del<br />
Congresso<br />
3. Nomina del Segretario del<br />
Congresso<br />
4. Nomina ed insediamento alla<br />
Commissione elettorale (art. 56) -<br />
verifiche e convalide conseguenti<br />
5. Fissazione termine presentazione<br />
liste<br />
6. Fissazione inizio e termini<br />
operazioni di voto<br />
7. Interventi Ospiti e Autorità<br />
8. Intervento del Presidente<br />
Nazionale <strong>Ancl</strong> - SU<br />
9. Interventi e dibattito dei<br />
Congressisti<br />
10. Operazioni congressuali per la<br />
elezione dei Consiglieri Nazionali,<br />
dei Componenti il Collegio<br />
Nazionale dei Sindaci Revisori, dei<br />
Componenti il Collegio Nazionale<br />
dei Probiviri, del Presidente<br />
Nazionale<br />
11. Proclamazione degli eletti<br />
12. Varie ed eventuali.<br />
I lavori proseguiranno domenica<br />
18 marzo 2012 a partire<br />
dalle ore 8,30 e fino alle ore 19,30<br />
(interruzione per i coffe break<br />
delle ore 11,00 e delle ore 17,00,<br />
e per il pranzo dalle ore 13,30 alle<br />
ore 15,00). Mentre la procedura<br />
di voto avrà inizio alle ore 9,00 di<br />
lunedì 19 marzo.<br />
A norma dell’art.33 dello<br />
Statuto, art. 26 del Regolamento<br />
di attuazione e dell’art. 1 del<br />
regolamento per le elezioni<br />
Congressuali Nazionali, fanno<br />
parte del Congresso Nazionale<br />
con voto deliberativo: presidenti<br />
regionali, vice presidenti regionali,<br />
presidenti provinciali, componenti<br />
Consigli Regionali rappresentanti<br />
delle Unioni Provinciali, componenti<br />
Assemblee Regionali, un<br />
rappresentante ogni 100 iscritti o<br />
frazione per le province di Aosta -<br />
La sala congressi del Teatro Congressi Pietro D’Abano<br />
Bolzano - Trento e di quelle regioni<br />
con una sola Unione Provinciale<br />
attiva, delegati provinciali eletti,<br />
nelle province di Aosta - Bolzano<br />
- Trento e di quelle regioni con<br />
una sola Unione Provinciale<br />
attiva, in ragione di uno ogni 30<br />
iscritti o frazione superiore a 5<br />
unità in rapporto alla media degli<br />
iscritti nel triennio precedente e<br />
contabilizzato al 31 dicembre.<br />
è ammessa la delega ad<br />
altro Congressista della stessa<br />
Regione - ogni Congressista<br />
potrà essere portatore di una<br />
sola delega. Possono partecipare<br />
con facoltà di parola coloro che<br />
ricoprono incarichi in Organismi<br />
Nazionali dell’Associazione, nonché<br />
gli ex Presidenti Nazionali e/o<br />
Segretari Generali Nazionali.<br />
Tutti i dettagli sul 25esimo<br />
Congresso Ordinario dell’<strong>Ancl</strong>,<br />
il programma dell’evento, le<br />
informazioni più importanti<br />
sul congresso e sulla città di<br />
Abano, sono disponibili sul sito<br />
congresso.anclsu.com.
PAG. 6 - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
primo piano<br />
1° marzo: oltre 700mila partecipanti<br />
per il Professional day<br />
La manifestazione lancia un segnale chiaro per il Governo<br />
Il Professional day del 1°<br />
marzo ha visto la partecipazione<br />
di oltre settecentomila partecipanti,<br />
inviando un chiaro<br />
segnale al Governo e registrando<br />
quindi un ottimo risultato per la<br />
manifestazione organizzata dai<br />
professionisti italiani con l'obiettivo<br />
di formulare delle proposte per<br />
il rilancio del Paese. Nel corso<br />
del Professional day, infatti, ogni<br />
ordine presente ha formulato<br />
le proprie proposte di sviluppo<br />
relative al settore di competenza<br />
professionale da consegnate al<br />
Presidente del Consiglio Mario<br />
Monti.<br />
L'evento ha avuto il suo<br />
momento centrale a Roma, dove<br />
sul palco dell’Auditorium della<br />
Conciliazione si sono alternati<br />
rappresentanti del mondo<br />
professionale in un dibattito<br />
moderato da Tiziana Ferrario,<br />
giornalista di Rai 1, ma non sono<br />
mancati collegamenti via Skype<br />
con alcune sedi distribuite sul<br />
territorio. Si è trattato quindi di una<br />
manifestazione che ha coinvolto<br />
l'intero territorio nazionale con<br />
148 sale organizzate in tutta Italia<br />
e 30 siti che hanno seguito la<br />
giornata, raggiungendo l’intento<br />
di riunire a Roma e in tutte le<br />
sedi collegate via web il più alto<br />
numero di professionisti per<br />
presentarsi compatti di fronte ai<br />
rappresentanti della politica e<br />
delle istituzioni.<br />
“Anche l’<strong>Ancl</strong> ha aderito con<br />
piena convinzione all’iniziativa - ha<br />
sottolineato il presidente nazionale<br />
Longobardi - La partecipazione<br />
massiccia all’evento rafforza le<br />
richieste del mondo professionale<br />
alla politica e le esigenze<br />
di correzioni delle misure<br />
legislative intraprese, da<br />
rivolgere invece alla vera<br />
valorizzazione delle attività<br />
professionali. E' importante per i<br />
consulenti del lavoro consolidare<br />
questo ruolo nell'ambito del<br />
mondo professionale, perché<br />
attraverso l'unione di tutti i<br />
professionisti si può giungere a<br />
risultati concreti ed efficaci per<br />
tutti”.
PAG. 7 - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
primo piano<br />
Longobardi: "Inail, si deve cambiare"<br />
Ancora disagi riguardanti l'autoliquidazione in via telematica<br />
scrive<br />
Francesco Longobardi<br />
Presidente Nazionale <strong>Ancl</strong>-SU<br />
Si è appena concluso l’ennesimo<br />
rito dell’autoliquidazione Inail.<br />
Anche quest’anno (purtroppo<br />
come tutti gli anni) innumerevoli<br />
sono stati i disagi sopportati<br />
dai Colleghi. Il tutto, dovuto<br />
al malfunzionamento delle<br />
procedure telematiche che hanno<br />
costretto migliaia di professionisti<br />
a stazionamenti giornalieri dietro<br />
un Computer. I disservizi sono<br />
stati segnalati all’<strong>Ancl</strong> da tutto<br />
il territorio nazionale, sin dalle<br />
prime battute. Prontamente,<br />
ho ritenuto utile formalizzare la<br />
protesta al Commissario Inail,<br />
con apposita lettera altrettanto<br />
prontamente recapitata. Ma il<br />
crescendo delle segnalazioni,<br />
mi ha ulteriormente indotto a<br />
telegrafare al Commissario<br />
medesimo, richiedendo un<br />
immediato intervento. Così, tra<br />
proteste, disservizi, lungaggini<br />
telematiche e black out, si è<br />
concluso il rito predetto. Già,<br />
perché a far parte del rito, non è<br />
solo l’adempimento ma anche le<br />
inefficienze. E’ da tempo che ho<br />
proposto (ma opportunamente<br />
inascoltato) che allorquando<br />
una Pubblica Amministrazione<br />
è causa del disservizio, paghi<br />
come pagherebbe un qualsiasi<br />
professionista che non ottemperi<br />
all’adempimento.<br />
Ciò è sicuramente una chimera,<br />
ma attribuirebbe non pochi<br />
punti al livello di civiltà del Paese.<br />
In Italia, allo stato, l’elefantiaca<br />
macchina statale ha sempre<br />
ragione, è il professionista che<br />
deve adeguarsi. Non c’è alcun<br />
ritegno, pur sapendo di ledere<br />
fortemente gli interessi anche<br />
economici del Consulente del<br />
Lavoro, piantato ad armeggiare<br />
su un computer non per propria<br />
colpa, senza potersi dedicare ad<br />
altro. Leso, oltremodo, anche se<br />
a stare piantati dietro un computer<br />
sono i dipendenti dello studio<br />
professionale, che, anch’essi,<br />
potrebbero fare dell’altro. Il danno<br />
è evidente, ed è ancora più grave<br />
il ripetersi di tale situazione tutti gli<br />
anni. Orbene, se è la procedura<br />
che va in tilt, allora è decisamente<br />
arrivato il momento di cambiare. In<br />
più di un’occasione, le procedure<br />
telematiche Inail hanno fatto<br />
flop, sfiorando l’interruzione di<br />
pubblico servizio. Occasioni<br />
che si manifestano quando<br />
c’è la naturale concentrazione<br />
sul sito, dovuta alla scadenza<br />
di determinati adempimenti.<br />
Cosa cambiare? Sicuramente<br />
L’intera procedura. Si abbandoni<br />
il metodo dell’autoliquidazione<br />
in unica soluzione, e si utilizzino<br />
modelli uguali a quelli previsti<br />
per i versamenti contributivi<br />
Inps, con facoltà di un eventuale<br />
conguaglio annuale. L’Inail<br />
avrebbe il vantaggio della<br />
periodica acquisizione dei versamenti<br />
(che sarebbero anticipati<br />
rispetto a quelli attuali) con<br />
avvantaggiamento delle proprie<br />
casse.<br />
Il Consulente (e l’impresa)<br />
sarebbero agevolmente ricondotti<br />
al sistema degli adempimenti<br />
mensili, come avviene per tutte le<br />
altre ottemperanze ( al libro unico,<br />
al emens, ai versamenti contributivi<br />
e fiscali). Le semplificazioni che<br />
tanto si ventilano, mancano<br />
come al solito del contributo<br />
della base, dei cittadini, dei<br />
professionisti chiamati ai rapporti<br />
con la Pubblica Amministrazione,<br />
rimanendo da essi assai lontani.<br />
Sarebbe questo ennesimo flop<br />
, una occasione per aprire un<br />
tavolo costruttivo di riflessione<br />
per l’ammodernamento ed<br />
il cambiamento del sistema,<br />
tavolo al quale l’<strong>Ancl</strong> è disposto<br />
a partecipare sin d’ora per<br />
apportare i propri contributi.<br />
Non va dimenticato , anche<br />
in questo caso, che se l’Inail<br />
può vantare meccanismi che<br />
funzionano, ciò è sempre dovuto<br />
ai Consulenti del Lavoro che<br />
assistono le proprie aziende,<br />
quali imprescindibili anelli di<br />
congiunzione tra imprese ed<br />
istituto. Sono proprio quegli stessi<br />
Consulenti del Lavoro da chiamare<br />
al tavolo dell’innovazione per<br />
girare definitivamente pagina.
PAG. 8 - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
FOCUS<br />
scrive<br />
Renzo La Costa<br />
Sostituzione dipendente con apprendista,<br />
se è provato lo stato di crisi si può fare<br />
Di notevole interesse<br />
la sentenza della Corte di<br />
Cassazione 24 febbraio 2012,<br />
n. 2874, che ha scrutinato<br />
un caso di licenziamento di<br />
una dipendente, sostituita da<br />
un apprendista. Il datore di<br />
lavoro - al fine di comprovare<br />
il licenziamento per giustificato<br />
motivo, aveva sostenuto la<br />
necessità di abbattimento dei<br />
costi nella perdurante situazione<br />
di crisi aziendale per la quale<br />
aveva in seguito de localizzato<br />
l’impresa. Tanto il Tribunale<br />
adito dalla lavoratrice quanto la<br />
Corte d’Appello avevano ritenuto<br />
l’illegittimità del licenziamento<br />
intimato non sussistendo<br />
i presupposti del dedotto<br />
giustificato motivo oggettivo del<br />
recesso, tenuto conto che la<br />
lavoratrice era stata sostituita con<br />
un apprendista per lo svolgimento<br />
delle medesime mansioni, al fine<br />
di risparmiare sul costo della<br />
manodopera. L’impresa resiteva<br />
con ricorso per Cassazione.<br />
Hanno premesso i supremi<br />
giudici - che hanno ribaltato<br />
l’esito dei precedenti gradi di<br />
giudizio - che la giurisprudenza<br />
è unanime nel ritenere che il<br />
licenziamento per giustificato<br />
motivo oggettivo si verifica ogni<br />
volta che si presenta la necessità<br />
di sopprimere determinati posti<br />
dì lavoro a causa di scelte<br />
attinenti all'attività produttiva,<br />
all'organizzazione del lavoro e al<br />
regolare funzionamento dì essa<br />
con conseguente e inevitabile<br />
licenziamento dei lavoratori<br />
che ricoprano detti posti e che<br />
non possano essere impiegati<br />
altrimenti . Rientra, pertanto, nella<br />
previsione di cui alla seconda<br />
parte dell'art. 3 della legge<br />
15 luglio 1966 n. 604 l'ipotesi<br />
di un riassetto organizzativo<br />
dell'azienda attuato al fine di<br />
una più economica gestione di<br />
essa e deciso dall'imprenditore,<br />
non pretestuosamente e<br />
non semplicemente per un<br />
incremento di profitto, bensì per<br />
far fronte a sfavorevoli situazioni<br />
- non meramente contingenti -<br />
influenti in modo decisivo sulla<br />
normale attività produttiva, ovvero<br />
per sostenere notevoli spese di<br />
carattere straordinario, senza<br />
che sia rilevante la modestia del<br />
risparmio in rapporto al bilancio<br />
aziendale, in quanto, una volta<br />
accertata l'effettiva necessità<br />
della contrazione dei costi, in un<br />
determinato settore di lavoro, ogni<br />
risparmio che sia in esso attuabile<br />
si rivela in diretta connessione con<br />
tale necessità e quindi da questa<br />
oggettivamente giustificata.<br />
Nella specie, la Corte<br />
territoriale, pur muovendo dai<br />
medesimi presupposti di fatto,<br />
perviene alla conclusione della<br />
illegittimità del licenziamento<br />
"poiché incontestabilmente evitabile",<br />
ulteriormente specificando<br />
che "l'assunzione di un<br />
apprendista (o comunque di un<br />
nuovo dipendente) per svolgere<br />
le mansioni della ricorrente<br />
spezza insuperabilmente il<br />
legame di causalità tra il recesso<br />
datoriale ed una eventuale<br />
Licenziamento<br />
situazione di (necessaria) riorganizzazione<br />
aziendale". Ma,<br />
come come del resto non negato<br />
dalla stessa Corte territorialela<br />
prospettazione, da parte del<br />
ricorrente di un ridimensionamento<br />
del personale (da tre dipendenti<br />
a tempo indeterminato a due<br />
apprendisti con riduzione del<br />
costi) costituisce circostanza<br />
di per sé non sovrapponibile<br />
alla mera sostituzione di un<br />
lavoratore a tempo indeterminato<br />
con un apprendista, potendo<br />
costituire espressione di una<br />
riorganizzazione dell'attività<br />
produttiva, considerato anche<br />
la dedotta delocalizzazione in<br />
Romania di un settore dell'azienda<br />
e la cessazione definitiva<br />
dell'attività nel 2006; sicché, in<br />
questo quadro fattuale, potrebbe<br />
emergere che il licenziamento<br />
della lavoratrice sia stato<br />
determinato da effettive esigenze<br />
di contenimento dei costi,<br />
giustificato da concrete difficoltà<br />
nell'impresa, nei sensi indicati<br />
dalla giurisprudenza appena<br />
richiamata. Il motivo è stato<br />
pertanto accolto , conseguendo<br />
la cassazione della sentenza<br />
impugnata.
PAG. 9 - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
FOCUS<br />
scrive<br />
Valeria Marchitelli<br />
Spread Italia-Germania. Quadro di<br />
un'Italia infelice<br />
È notizia di questi giorni che<br />
l’Italia, nella classifica degli<br />
stipendi lordi per l’anno 2009<br />
relativi ai 17 Paesi della zona<br />
euro, stilata da Eurostat, è al 12°<br />
posto (quartultima in classifica).<br />
In pratica tra tutti i lavoratori<br />
europei i lavoratori italiani sono<br />
quelli meno pagati con poco più<br />
di 23.000 € lordi l’anno, circa<br />
la metà di un operaio tedesco.<br />
Dopo di noi solo Portogallo,<br />
Slovenia, Malta e Slovacchia.<br />
Il vero spread tra Italia e<br />
Germania, quindi, sembra<br />
essere proprio quello degli<br />
stipendi lordi, uno spread al 43%<br />
visto che la media degli stipendi<br />
tedeschi si aggira intorno ai<br />
43.000 € lordi l’anno.<br />
Facciamo un esempio.<br />
Operaio settore AUTO. In<br />
Germania i dipendenti della<br />
Wolkswagen (circa 100.000)<br />
hanno uno stipendio medio<br />
di circa 2.500,00 € netti al<br />
mese, il doppio di un collega<br />
Fiat in Italia. Guardando a un<br />
periodo più ampio i dati raccolti<br />
confermano la mancanza di<br />
crescita nel Paese. Le paghe<br />
lorde medie annue riferiti ad<br />
anni precedenti al 2009 (quindi<br />
prima della crisi) registrano<br />
una crescita inferiore rispetto a<br />
quello degli altri Paesi europei.<br />
Dal 2005 al 2009 il rialzo nel<br />
nostro Paese è stato del 3,3%<br />
contro il 29,4% della Spagna,<br />
il 22% del Portogallo e il 6,2%<br />
della Germania. Ritornando<br />
all’esempio dell’operaio del<br />
settore auto, ciò vuol dire che<br />
nel giro di 5 anni lo stipendio<br />
di quell’operaio è aumentato di<br />
appena 49.50€ meno di € 10.00<br />
l’anno.<br />
Se questa era la situazione<br />
nel 2009, adesso questa diseguaglianza<br />
salariale con la<br />
crisi economica che stiamo<br />
vivendo, si è addirittura<br />
aggravata. La fotografia della<br />
famiglia italiana, secondo i dati<br />
raccolti dalla Banca d’Italia, è<br />
davvero impietosa. Le famiglie<br />
guadagnano poco, il potere<br />
di acquisto della moneta si è<br />
notevolmente ridotto, i risparmi<br />
sono pressoché nulli. Addirittura<br />
1/3 delle famiglie conferma che<br />
quanto guadagna è insufficiente<br />
per vivere.<br />
E i giovani?.. I giovani<br />
lavoratori italiani si trovano<br />
di fronte a un menù molto<br />
povero a due sole portate:<br />
disoccupazione da un lato<br />
(ad esempio i neolaureati) o<br />
lavoro fisso ma poco retribuito<br />
dall’altro. Oggi come oggi però<br />
dobbiamo aggiungere accanto<br />
Stipendi<br />
ai disoccupati, un’altra categoria<br />
di giovani che è quella dei “senza<br />
speranza”, e cioè di quei giovani<br />
che avevano un lavoro, l’hanno<br />
perso e non sono più in grado di<br />
rientrare nel mercato del lavoro.<br />
Sto parlando degli over 35, di<br />
quei giovani che hanno avuto<br />
la sfortuna di nascere intorno<br />
all’anno 1976 e che negli anni<br />
più acuti del down economico è<br />
il gruppo che è cresciuto di più.<br />
Secondo un’inchiesta portata<br />
avanti da Repubblica, sono più<br />
di 500.000 i giovani che usciti dal<br />
mercato del lavoro non riescono<br />
più a rientrarvi. Per loro ritrovare<br />
un impiego è sempre più difficile<br />
(se non impossibile) in quanto<br />
sono tagliati fuori dalle riforme<br />
del mercato del lavoro, spesso<br />
perché troppo qualificati e non<br />
più giovanissimi e comunque<br />
non più freschi di laurea o di<br />
master.
PAG. 10 - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
QUESITI<br />
Rinnovo CCNL Studi,<br />
se si aderisce ad E.BI.PRO.<br />
vanno versati gli arretrati?<br />
a cura di<br />
Paola Diana Onder<br />
Coordinatrice Centro Studi<br />
Nazionale <strong>Ancl</strong><br />
QUESITO<br />
Nel rinnovo CCNL Studi Professionali è prevista la corresponsione di euro 22,00 ai dipendenti per i quali<br />
il datore di lavoro non ha effettuato l'iscrizione a CADIPROF ed E.BI.PRO. Nel caso in cui il datore di lavoro<br />
abbia aderito a CADIPROF ma non intenda aderire a E.BI.PRO., deve corrispondere al dipendente euro 6,60<br />
(Cadiprof + contributo solidarietà = 15,40; 22,00 - 15,40 = 6,60)? Se il datore di lavoro aderisce ora a E.BI.<br />
PRO. deve versare degli arretrati? Se sì, da quando?<br />
RISPOSTA Esperto:<br />
Roberto Sartore<br />
Per rispondere al presente quesito s i deve far<br />
riferimento alla lettura letterale dell’art.7 del CCNL<br />
Studi Professionali così come rinnovato.<br />
Omissis.. Il datore di lavoro che ometta il<br />
versamento delle quote destinate alla bilateralità è<br />
tenuto a corrispondere ,partire dal mese successivo<br />
alla stipulazione del presente CCNL, al lavoratore<br />
un elemento distinto della retribuzione non<br />
assorbibile di importo pari a Euro 22. Ci troviamo<br />
di fronte ad una dizione: “quote destinate alla<br />
bilateralità” che ricomprende le quote nella loro<br />
interezza e quindi si parla di omissione anche<br />
quando manchi una sola parte di esse. (la<br />
specifica successiva sulla suddivisione numerica<br />
delle quote è solo esemplificativa e riguardante la<br />
diversa variazione nelle annualità). Quanto sopra<br />
esposto è peraltro confortato dalla previsione, in<br />
caso di omissione anche parziale, di un “elemento<br />
distinto della retribuzione non assorbibile pari a ...”<br />
Quindi parliamo di una voce retributiva unica e non<br />
frazionabile. Val solo la pena ricordare che la quota<br />
da versare alla CA. DI.PROF , così come istituita<br />
nel precedente rinnovo contrattuale, era sostitutiva<br />
di un previsto aumento retributivo , ciò rendeva e<br />
rende già di per se obbligatorio il versamento a<br />
tale cassa, come di per se diviene obbligatorio il<br />
versamento all’ E.BI.PRO. poichè lo stesso Ente<br />
prevede tutele “Retributive” e risultando bastevole,<br />
per questo, quanto previsto dal presente CCNL<br />
all’art. 98. In merito alla seconda parte del quesito,<br />
confermiamo che al momento non è stabilito in<br />
caso di iscrizione alcun arretrato.
PAG. 11 - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
QUESITI<br />
Ferie, come ci si comporta<br />
se un socio di cooperativa di servizi<br />
è anche dipendente della stessa<br />
in maniera discontinua?<br />
QUESITO<br />
Nell'ipotesi in cui un socio lavoratore di una Cooperativa di servizi (L 142/2001) che abbia instaurato<br />
con la stessa un rapporto di lavoro di tipo subordinato, retribuito proporzionalmente alla quantità del lavoro<br />
prestato, anche se discontinuo, ovvero con periodi di aspettativa/permessi non retribuiti, oppure apportando<br />
il proprio lavoro solo per poche ore nell'arco temporale di una settimana o più al mese, chiedo se: 1. risulta<br />
corretto dare luogo alla maturazione delle ferie e dei ratei aggiuntivi come se avesse lavorato l'intero mese?<br />
2. Occorre interrompere la maturazione e nel caso di cessazione del rapporto di lavoro non erogare alcuna<br />
competenza? 3. Qual è la linea più corretta da attuare affinché al socio venga corrisposta una quota equa di<br />
ratei maturati senza che ciò rappresenti per la cooperativa un costo che non ha ragione di esistere? 4. Il socio<br />
lavoratore non può avere un trattamento diverso da quello usato per i dipendenti, ovvero il trattamento Ferie<br />
e Festività deve essere uguale a quello usato per i dipendenti?<br />
RISPOSTA Esperto:<br />
Renzo La Costa<br />
Dal tenore del quesito, appare evincersi<br />
chiaramente che la cooperativa in oggetto – la<br />
quale si presume aver adottato il regolamento<br />
previsto dall’art. 6 della Legge 142/2001 – pone in<br />
essere una serie di escamotage per trasformare<br />
un ordinario rapporto di lavoro subordinato in<br />
una commistione di istituti ( aspettativa, lavoro<br />
discontinuo, ecc) volti all’abbattimento del costo del<br />
lavoro. Non conoscendo ulteriori dettagli circa lo<br />
svolgimento del rapporto di lavoro, deve premettersi<br />
che questo servizio di risposta a quesiti, non può<br />
che essere improntato al rispetto della regolarità<br />
e della legittimità. Va innanzitutto chiarito che ogni<br />
istituto retributivo, contributivo ed accessorio , per<br />
regola generale anche da applicarsi per i soci<br />
lavoratori di cooperativa, va sempre riproporzionato<br />
alla effettiva prestazione lavorativa risultante dalle<br />
scritture obbligatorie. Quanto al trattamento diverso<br />
del socio lavoratore rispetto ai dipendenti della<br />
cooperativa, va solo evidenziato che il trattamento<br />
riservato al socio , dovrebbe essere migliorativo<br />
rispetto ai predetti dipendenti della cooperativa,<br />
essendo il socio figura imprenditoriale associata<br />
e privilegiata nella gestione e operatività della<br />
società. Qualora si sia convinti che il trattamento<br />
di un socio di cooperativa possa legittimamente<br />
essere deteriore rispetto ad un dipendente della<br />
società, si rinunci alla assistenza giuridica alla<br />
cooperativa.<br />
Si rappresenta inoltre, che le acrobazie<br />
illustrate nel quesito volte all’abbattimento della<br />
retribuzione del socio lavoratore in questione, forse<br />
determinano una economia immediata e tangibile,<br />
ma evidentemente non si guarda al grave danno<br />
che la cooperativa potrà subire da eventuali ( ma<br />
estremamente probabili) rivendicazioni in sede<br />
giudiziaria del socio lavoratore.
PAG. 12 - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
QUESITI<br />
Azienda mette a disposizione<br />
copia del L.U.L. ai dipendenti<br />
tramite rete intranet, il Libro Unico<br />
va stampato comunque?<br />
QUESITO<br />
Un’azienda di grosse dimensioni vorrebbe attivare una nuova procedura di consegna/recapito del<br />
cedolino-paga ai propri dipendenti; tale procedura consisterebbe nel mettere a loro disposizione la copia<br />
del L.U.L. nella Intranet aziendale, con un sistema di accesso individuale (password personale) che ne<br />
garantirebbe l’assoluta riservatezza. I dipendenti, che sono tutti in grado di accedere al servizio in quanto<br />
dotati per lavoro di appositi PC, se vorranno, avranno la possibilità di visualizzare, stampare o salvare il<br />
file. A questo punto ci chiediamo: - se fosse possibile questa soluzione la ditta potrebbe non stampare più,<br />
e di conseguenza non consegnare materialmente, la copia del Libro Unico al dipendente? La ditta non<br />
avrebbe più la ricevuta di consegna del cedolino cartaceo, ma avrebbe dei Log di sistema che lasciano<br />
traccia dell’accesso al documento da parte del dipendente. è sufficiente per l’Ispettorato? - è necessario fare<br />
qualche richiesta di autorizzazione e/o qualche comunicazione in merito ad un Ufficio e/o Ente specifico? - è<br />
necessario richiedere l’autorizzazione anche ai dipendenti? L’Azienda opterebbe per tale soluzione solo se<br />
fattibile per tutti i dipendenti; cosa succederebbe nel caso in cui anche solo un dipendente dovesse opporsi?<br />
- Visto che un interpello al Ministero del Lavoro parla della possibilità di trasmettere il cedolino tramite la<br />
Posta Elettronica Certificata, potrebbe per analogia essere equiparabile anche questa soluzione? - Nel caso<br />
questa soluzione non sia fattibile e l’Azienda decidesse di procedere comunque, quali sarebbero le eventuali<br />
sanzioni in merito?<br />
RISPOSTA<br />
Esperto:<br />
Renzo La Costa<br />
Preliminarmente va suggerito che - trattandosi<br />
di azienda di grosse dimensioni - si possa<br />
addivenire agevolmente ad un accordo sindacale<br />
che ratifichi tale procedura, così evitando la<br />
richiesta di assenso individuale dei dipendenti e<br />
l’eventuale dissenso del singolo dipendente.<br />
è essenziale, comunque, poter dimostrare che<br />
tutti i dipendenti hanno la possibilità di accedere<br />
al proprio cedolino paga con strumenti informatici<br />
messi a disposizione dall’azienda e nella<br />
disponibilità di utilizzo del dipendente.<br />
La ricevuta cartacea della busta paga da parte<br />
del lavoratore, può quindi essere legittimamente<br />
sostituita dal riscontro informatico dell’invio da<br />
parte del datore di lavoro, il cui log stampato (o<br />
altra traccia) va allegato e conservato alla singola<br />
busta paga trasmessa, ai fini della prova. Ciò è<br />
ampiamente sostitutivo della procedura di stampa<br />
e consegna di copia del LUL al dipendente. In tal<br />
modo, la eventuale negligenza del lavoratore nella<br />
acquisizione e/o stampa della propria busta paga,<br />
non potrà essere addebitata al datore di lavoro.<br />
In proposito, non è prevista alcun rilascio di<br />
autorizzazione, avendo cura tuttavia di osservare<br />
tutte le disposizioni in materia di tutela della<br />
privacy.<br />
Come peraltro evidenziato nella risposta<br />
ministeriale ad istanza di interpello nr. 1/2008,<br />
l’azienda che utilizza il servizio di posta elettronica<br />
certificata seguendo le procedure suddette, potrà<br />
validamente assolvere agli obblighi di consegna<br />
del prospetto di paga anche per via telematica<br />
con le modalità suddette.
PAG. 13 - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
QUESITI<br />
Infortunio di lavoratore intermittente<br />
senza indennità di disponibilità,<br />
l'azienda è tenuta a retribuire i giorni<br />
successivi all'infortunio?<br />
QUESITO<br />
In caso di infortunio di un lavoratore intermittente senza indennità di disponibilità, l'azienda oltre al giorno<br />
in cui è avvenuto l'infortunio deve retribuire altri giorni successivi all'infortunio?<br />
Soluzione proposta. Secondo la nostra interpretazione l'azinda non deve corrispondere nulla per i<br />
giorni successivi al primo.<br />
RISPOSTA Esperto:<br />
Giovambattista Vavalà<br />
L’art. 38, comma 1, del d.lgs. 276/2003, dispone<br />
che “fermi restando i divieti di discriminazione<br />
diretta e indiretta previsti dalla legislazione vigente,<br />
il lavoratore intermittente non deve ricevere, per<br />
i periodi lavorati, un trattamento economico e<br />
normativo complessivamente meno favorevole<br />
rispetto al lavoratore di pari livello, a parità di<br />
mansioni svolte”.<br />
Il comma 2 precisa che “il trattamento economico,<br />
normativo e previdenziale del lavoratore intermittente<br />
è riproporzionato, in ragione della prestazione<br />
lavorativa effettivamente eseguita, in particolare per<br />
quanto riguarda l’importo della retribuzione globale<br />
e delle singole componenti di essa, nonché delle<br />
ferie e dei trattamenti per malattia, infortunio sul<br />
lavoro, malattia professionale, maternità, congedi<br />
parentali”. Infine, il comma 3 stabilisce che “per<br />
tutto il periodo durante il quale il lavoratore resta<br />
disponibile a rispondere alla chiamata del datore<br />
di lavoro non è titolare di alcun diritto riconosciuto<br />
ai lavoratori subordinati né matura alcun<br />
trattamento economico e normativo”(eccetto<br />
l’indennità di disponibilità per quei lavoratori che<br />
si siano contrattualmente obbligati a rispondere<br />
alla chiamata).<br />
Pertanto, fermo restando il pagamento<br />
dell’indennità temporanea di infortunio a carico<br />
dell’Inail, per la quale lo stesso Istituto non vede<br />
alcun impedimento (Circolare 22/2006), si ritiene<br />
che non sia dovuto alcun trattamento a carico<br />
dell’azienda oltre al primo giorno di infortunio.
PAG. 14 - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
QUESITI<br />
Malattie oncologiche: l'Inps non eroga<br />
indennità se la malattia supera<br />
i 180 giorni, il datore di lavoro<br />
è tenuto ugualmente a<br />
quanto previsto dall'art. 98?<br />
QUESITO<br />
L'art. 98 estende il comporto in caso di malattie oncologiche di ulteriori 90 giorni retribuiti. L'art. 99 prevede<br />
che le indennità a carico del datore di lavoro non sono dovute se l'Inps non corrisponde per qualsiasi motivo<br />
l'indennità. Nel caso in cui l'Inps non eroghi indennità poiché la malattia ha superato i 180 giorni nell'anno<br />
Inps (1/1-31/12) il datore di lavoro è tenuto ugualmente a quanto previsto dal'art. 98 e qui sopra riportato?<br />
Soluzione proposta. La interpretazione letterale porterebbe alla soluzione negativa.<br />
RISPOSTA Esperto:<br />
David Trotti<br />
Il lettore richiama il seguente articolo del ccnl:<br />
STUDI PROFESSIONALI – CONSILP<br />
CCNL 29.11.2011<br />
Inizio validità: 1.10.2010 - Scadenza normativa:<br />
30.9.2013<br />
Parte Seconda - Disciplina del rapporto di lavoro -<br />
Titolo XXIII - Malattie e Infortuni<br />
Articolo 98<br />
Periodo di comporto per malattia<br />
Durante la malattia i lavoratori non in prova hanno<br />
diritto alla conservazione del posto per un periodo<br />
massimo di 180 (centottanta) giorni decorrenti dal<br />
giorno di inizio di malattia e comunque cumulando<br />
nell’anno solare i periodi di malattia inferiori a<br />
180 (centottanta) giorni. Ai fini del calcolo per la<br />
determinazione del periodo di comporto, per anno<br />
solare si intende un periodo di 365 giorni partendo a<br />
ritroso dell’ultimo evento morboso.<br />
Nei casi di assenze dovute a patologie<br />
oncologiche di rilevante gravità, ictus o sclerosi<br />
multipla gravemente invalidanti, distrofia<br />
muscolare, morbo di Cooley ovvero periodi di<br />
degenza ospedaliera determinati da trapianti<br />
chirurgici di organi vitali, il periodo di comporto di<br />
cui al precedente capoverso sarà elevato di ulteriori<br />
90 (novanta) giorni, durante i quali verrà corrisposto<br />
al lavoratore il 100% della retribuzione per i primi<br />
2 (due) mesi e il 50% (cinquanta per cento) della<br />
retribuzione per il terzo mese.<br />
I periodi di degenza ospedaliera, i giorni di<br />
assenza per malattia sia le giornate di day hospital<br />
che quelle usufruite per la somministrazione di<br />
terapie salvavita come la chemioterapia o l’emodialisi<br />
non sono computati ai fini della determinazione del<br />
suddetto periodo di comporto.<br />
In assenza della richiesta di aspettativa di cui
PAG. 15 - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
QUESITI<br />
all’art. 103 del presente Contratto e trascorsi i periodi<br />
di cui ai commi precedenti e perdurando la malattia, il<br />
datore di lavoro potrà procedere al licenziamento con<br />
la corresponsione delle indennità di cui al presente<br />
contratto.<br />
Il periodo di malattia è considerato utile al fine<br />
dell’anzianità di servizio a tutti gli effetti. Nei confronti dei<br />
lavoratori assunti con contratto a tempo determinato<br />
le norme relative alla conservazione del posto ed al<br />
trattamento economico di cui al successivo articolo 99<br />
Titolo XXX (Trattamento Economico) sono applicabili<br />
nei limiti di scadenza del contratto stesso.<br />
Il testo contrattuale è chiaro e non c’è contrasto<br />
con il successivo articolo 99 che si occupa del periodo<br />
coperto dall’Inps. L’art. 98 nel prolungare il periodo di<br />
comporto oltre i 180 gg previsti dalla legge a carico<br />
dell’Inps, detta una previsione ulteriore di natura<br />
eminentemente contrattuale a tutela di alcuni specifici<br />
lavoratori con un periodo ulteriore di comporto. Si<br />
tratta quindi di un obbligo che allarga il periodo di<br />
tutela sia relativo alla licenziabilità che al pagamento<br />
della retribuzione oltre e aldilà delle tutele pubbliche;<br />
la certificazione delle tipologie indicate oltre il 180°<br />
giorno comporta automaticamente il pagamento della<br />
retribuzione nelle misure contrattualmente previste.<br />
L’art. 99 detta disposizioni esclusivamente per<br />
il periodo coperto dall’Inps: qualora l’istituto non<br />
ritenga di indennizzare il lavoratore, anche il datore<br />
di lavoro non integrerà la quota a suo carico, mentre<br />
per l’ulteriore periodo di comporto di 90 giorni,<br />
previsto all’art. 98, il lavoratore avrà diritto a quanto<br />
stabilito dal contratto se e qualora ricada nelle<br />
causali ivi indicate.<br />
Vi è quindi una netta separazione causale fra i<br />
due articoli contrattuali.<br />
Il lettore deve inoltre considerare anche quanto<br />
disposto nella nota a verbale presente nell’articolo:<br />
Nota a verbale: Per le gravi malattie invalidanti<br />
debitamente certificate dal SSN nel periodo<br />
successivo ai 6 (sei) mesi l’integrazione retributiva<br />
del 50% (cinquanta per cento) della retribuzione del<br />
terzo mese di cui all’art. 98 sarà a carico dell’Ente<br />
Bilaterale qualora il datore di lavoro è in regola<br />
con i versamenti alla bilateralità del settore nei 12<br />
(dodici) mesi precedenti alla richiesta. Le modalità<br />
di richiesta ed erogazione saranno determinati<br />
dall’Ente Bilaterale.
PAG. 16 - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
news<br />
Enpacl: recupero soggettivo 2008-2011<br />
Contrasto ai mancati pagamenti della contribuzione<br />
Riceviamo e pubblichiamo di seguito la comunicazione Enpacl sul maxi recupero dei pagamenti della<br />
contribuzione degli iscritti.<br />
Soggettivo 2008 – 2011:<br />
maxi operazione di recupero<br />
Prosegue l’attività di contrasto<br />
ai mancati pagamenti della<br />
contribuzione dovuta all’Enpacl<br />
dagli iscritti.<br />
Oltre 5.000 diffide ad<br />
adempiere vengono recapitate in<br />
questi giorni a chi non ha versato<br />
una o più quote di contribuzione<br />
soggettiva nel periodo 2008 -<br />
2011.<br />
L’ammontare complessivo<br />
dell’operazione è di circa 17<br />
milioni di euro.<br />
Gli iscritti potranno regolarizzare<br />
la propria posizione<br />
contributiva utilizzando il M.Av.<br />
allegato alla diffida oppure<br />
presentando istanza di rateazione.<br />
Nei confronti di coloro che non<br />
dovessero provvedere, l’Ente<br />
attiverà automaticamente la<br />
procedura giudiziale di recupero<br />
e il debito si aggraverà delle<br />
spese legali.<br />
è bene tener presente<br />
che solo con una posizione<br />
contributiva regolare è possibile<br />
ottenere pensioni, indennità,<br />
provvidenze, mutui e prestiti da<br />
parte dell’Enpacl.<br />
I Consulenti del Lavoro<br />
interessati possono contattare il<br />
numero dedicato 0651054417<br />
per avere maggiori informazioni.<br />
ENPACL<br />
Ente Nazionale di Previdenza<br />
e Assistenza per i CdL
PAG. 17 - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
news<br />
Corsi Fiesole, ecco il calendario del 2012<br />
Si rinnova l'appuntamento annuale della formazione<br />
per dirigenti <strong>Ancl</strong>: sei date da marzo a novembre<br />
Presentato il calendario per i<br />
corsi di formazione per dirigenti<br />
<strong>Ancl</strong> in programma a Fiesole.<br />
Ecco le date per il 2012: 23 - 24<br />
marzo 2012 corso di I livello, 25 -<br />
26 maggio 2012 corso di II livello,<br />
21 - 22 - 23 giugno 2012 corso di<br />
III livello, 28 - 29 settembre 2012<br />
corso di I livello, 26 - 27 ottobre<br />
2012 corso di II livello, 22 - 23 - 24<br />
novembre 2012 corso di III livello.<br />
Si ricorda che il corso di I<br />
livello è aperto a tutti coloro che<br />
ambiscono ad acquisire nozioni<br />
sul ruolo del dirigente sindacale,<br />
la conoscenza delle norme che ci<br />
siamo dati in ambito sindacale e la<br />
conoscenza del nostro sindacato,<br />
nonché i primi rudimenti in tema<br />
di comunicazione verbale e metaverbale.<br />
I livelli successivi sono riservati<br />
esclusivamente a coloro che<br />
hanno frequentato il I livello per<br />
un perfezionamento delle materie<br />
che ne sono state oggetto.<br />
Il programma dettagliato dei<br />
corsi verrà consegnato solo a<br />
coloro che si prenoteranno. I corsi<br />
saranno tenuti, qualora venga<br />
raggiunto il numero minimo di<br />
partecipanti, presso la struttura<br />
formativa Centro Studium srl,<br />
situata in una splendida cornice<br />
naturale quali sono le colline di<br />
Fiesole a ridosso di Firenze, città<br />
d’arte, di cultura e di straordinaria<br />
bellezza, vanto del nostro Paese.<br />
Per le prenotazioni fare<br />
riferimento alla segreteria Centro<br />
Studi Nazionale <strong>Ancl</strong> - S.U.<br />
Roma. E-mail: anclseg@anclsu.<br />
com, tel. 06 5415521 oppure 06<br />
5415742, fax 06 5415565.<br />
Obbligo assicurativo per i professionisti<br />
<strong>Ancl</strong> aggiorna la convenzione con MGR BROKER per offrire<br />
agli associati copertura assicurativa di responsabilitá civile<br />
La legge di conversione n.<br />
148/2011 del DL 13 agosto<br />
2011 n. 138 prevede l’obbligo<br />
assicurativo per i professionisti<br />
per i rischi derivanti dall’esercizio<br />
dell’attività professionale.<br />
L’<strong>Ancl</strong> aggiorna la convenzione,<br />
già attiva dal 2004, con<br />
MGR BROKER per offrire ai<br />
propri associati una copertura<br />
assicurativa di responsabilità<br />
civile.<br />
Su<br />
www.anclsu.com,<br />
nella sezione "in evidenza",<br />
disponibili la lettera del<br />
presidente nazionale <strong>Ancl</strong><br />
agli iscritti, la convenzione<br />
rinnovata con MGR BROKER e<br />
il modulo di proposta.
PAG. 18 - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
eventi<br />
Prima assemblea regionale delle<br />
Unioni Provinciali della Campania<br />
Si è svolta oggi, lunedì<br />
27 febbraio, nello splendido<br />
scenario del Chiostro di Santa<br />
Maria La Nova a Napoli, la prima<br />
assemblea regionale delle Unioni<br />
Provinciali dell’Associazione Nazionale<br />
Consulenti del Lavoro<br />
- Sindacato Unitario della<br />
Campania, organizzata dall’<strong>Ancl</strong><br />
- Consiglio Regionale Campania<br />
con il patrocinio dell’Ordine dei<br />
Consulenti del Lavoro di Napoli.<br />
Ha introdotto i lavori il<br />
presidente regionale Anna<br />
Maria Granata che ha puntato<br />
sui contributi della Campania al<br />
prossimo congresso nazionale<br />
elettivo di Abano Terme:<br />
“Lavoreremo sulle idee, cercando<br />
di portare a livello nazionale<br />
quelle che sono le esperienze<br />
regionali - ha detto la Granata<br />
- Puntando sui giovani, sulle<br />
potenzialità che hanno e sulle<br />
capacità che possono portare<br />
all’interno di altri contesti”.<br />
A seguire l’intervento di<br />
Edmondo Duraccio, coordinatore<br />
della Consulta dei Presidenti<br />
degli Ordini provinciali della<br />
Campania e componente della<br />
Commissione Riforma dell’Ente<br />
di Previdenza, segno della<br />
grande collaborazione esistente<br />
in Campania tra Ordine e<br />
Sindacato. Unione della categoria<br />
al centro anche della relazione<br />
del presidente nazionale dell’<strong>Ancl</strong><br />
- Su, Francesco Longobardi.<br />
“Attraverso condivisione di intenti<br />
e unità di strategie, potremo<br />
ulteriormente approfondire le<br />
grandi tematiche e ulteriormente<br />
confrontarci con le importanti<br />
problematiche del presente e<br />
del futuro - ha detto Longobardi<br />
- Solo così, dopo quattro anni<br />
di intenso lavoro, potremo<br />
sviluppare quei passi avanti<br />
necessari, attraverso un metodo<br />
rinnovato e iniziative sempre più<br />
mirate”.<br />
A conclusione della prima<br />
parte di giornata i contributi di<br />
Francesco Duraccio, consigliere<br />
nazionale dell’Ordine dei<br />
Consulenti del Lavoro su<br />
“Riforma delle professioni e<br />
riflessioni sulla liberalizzazione”,<br />
e di Gianfranco Ginolfi,<br />
componente del Consiglio<br />
d’Amministrazione dell’Ente di<br />
Previdenza su “Sostenibilità degli<br />
enti previdenziali privatizzati<br />
Un momento dell'assemblea<br />
dei liberi professionisti e nuovo<br />
sistema di determinazione delle<br />
prestazioni”.<br />
Nel corso della giornata<br />
il presidente Longobardi<br />
ha consegnato a Edmondo<br />
Duraccio una targa ricordo per<br />
l’intenso e importante lavoro<br />
svolto a favore della categoria.<br />
Ulteriori approfondimenti nelle<br />
interviste a Edmondo Duraccio,<br />
Gianfranco Ginolfi, Francesco<br />
Duraccio e Anna Maria Granata.<br />
Nell’ambito della prima<br />
assemblea regionale delle<br />
Unioni Provinciali campane<br />
dell’<strong>Ancl</strong> – Su si è svolta anche<br />
una tavola rotonda dal titolo<br />
“Il contributo della regione<br />
Campania al congresso<br />
nazionale”. Vi hanno partecipato<br />
Oreste Caldarazzo, Carmine<br />
Esposito, Maurizio Buonocore
PAG. 19 - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
eventi<br />
e Alfonso Izzo, rispettivamente<br />
presidenti delle Unioni Provinciali<br />
<strong>Ancl</strong> di Avellino, Caserta, Napoli<br />
e Salerno.<br />
“Ordine e Up <strong>Ancl</strong> di Avellino<br />
- ha detto Caldarazzo nel primo<br />
intervento della tavola rotondo<br />
– procedono di pari passo nelle<br />
intenzioni e nelle strategie,<br />
raccogliendo dalla base le idee<br />
e cercando di trasferirle nel<br />
regionale e nel nazionale”.<br />
“In questi anni l’<strong>Ancl</strong> è stata<br />
sempre presente, sempre<br />
efficace, pur non riuscendo<br />
sempre a far comprendere<br />
l’importanza del sindacato - ha<br />
commentato Izzo nel secondo<br />
intervento – Rafforzare la nostra<br />
identità nei rapporti con le<br />
istituzioni è l’obiettivo del futuro”.<br />
“Il consulente deve sentirsi<br />
parte della categoria e anima del<br />
sindacato - ha precisato Esposito<br />
– L’<strong>Ancl</strong> a Caserta opera<br />
per essere vicina ai colleghi,<br />
cerca di dare un’opportunità a<br />
tutti. A livello nazionale, l’<strong>Ancl</strong><br />
deve essere più vicino alle Up<br />
che hanno qualche difficoltà.<br />
Dobbiamo sentirci sempre figli<br />
di un qualcosa, questo qualcosa<br />
deve essere il sindacato”.<br />
Ha chiuso la tavola rotonda<br />
il presidente dell’Up ospitante,<br />
Buonocore: “Oggi l’<strong>Ancl</strong> è<br />
una realtà che deve formare<br />
sempre nuovi dirigenti, aprire<br />
a nuovi orizzonti per affrontare<br />
nuove sfide. Solo nel 2012,<br />
l’<strong>Ancl</strong> ha attivato tre iniziative<br />
formative: questa deve essere<br />
la strada da percorrere”. Tanti<br />
stimoli, quindi, e diverse istanze<br />
presentate dalla Campania<br />
alla dirigenza nazionale, tutte<br />
piacevolmente recepite dal<br />
presidente Longobardi in vista<br />
del congresso del 17, 18 e 19<br />
marzo ad Abano Terme.
Ultima - Edizione del 1 marzo - n. 50 - IV del 2012<br />
CHI SIAMO<br />
Dirigenti e sedi Associazione Nazionale<br />
Consulenti del Lavoro Sindacato Unitario<br />
GIUNTA ESECUTIVA NAZIONALE<br />
Da chi è composta la Giunta<br />
Presidente Francesco Longobardi - Vice Segretario Generale Nazionale Vicario Stefano Sassara - Vice<br />
Segretario Generale Nazionale Franco Dolli - Segretario Tesoriere Giammaria Monticelli - Segretario<br />
Amministrativo Guido Sciacca - Coordinatore Centro Studi Paola Diana Onder<br />
ALTRI COMPONENTI GIUNTA ESECUTIVA<br />
Tutti i componenti della Giunta<br />
Claudio Baldassari, Giovanni Besio, Adele Borelli, Marina Canavesio, Nestore D’Alessandro,<br />
Roberto Morini, Danilo Notarnicola, Leonardo Pascazio, Roberto Sartore, Rossano Zanella,<br />
Collegio Nazionale Sindaci Revisori<br />
Dario Montanaro (presidente), Renato Boscutti e Tiziano Belotti (revisori)<br />
Collegio Nazionale Probiviri<br />
Patrizia Gagliardi (presidente), Luciano Ognissanti e Andrea Pozzatti (probiviri)<br />
CONSIGLIO NAZIONALE<br />
Da chi è composto il Consiglio<br />
Consiglieri di estrazione congressuale<br />
Agostini Walter, Alborno Mario, Arteritano Pasquale, Baldassari Claudio, Besio Giovanni, Biscarini Paolo,<br />
Borelli Adele, Bravi Bruno, Bruno Luciana, Canavesio Marina, Cocchi Maria Rosaria, Cocorullo Fernando,<br />
D’Alessandro Nestore, D’Angelo Franco, Della Bianca Giuliana, Di Paolo Mauro, Dolli Franco,<br />
Eleonori Guglielmo R., Faggiotto Claudio, Fanfani Antonio, Formentin Giovanna, Furlan Debora,<br />
Giacomin Antonietta, Giarola Zeno, Granata Annamaria, Graziano Alessandro, Izzo Alfonso, Lezzi<br />
Antonio, Maffiotti Manuela, Mirtoni Annamaria, Monticelli Giammaria, Morini Roberto, Nicoli Loredana,<br />
Notarnicola Danilo, Onder Paola Diana, Paone Luca Andrea, Pascazio Leonardo, Pasquini Roberto,<br />
Piceci Roberto, Rama Valeria, Rota Porta Alessandro, Sanna Mauro, Sartore Roberto, Sassara Stefano,<br />
Sciacca Guido, Scoglio Stefania, Sighinolfi Roberta, Spalletti Antonella, Tonegutti Stefano, Umbaldo<br />
Massimiliano, Vannicola Enrico, Zanella Rossano, Zeppi Leonardo, Zimmile Calogero<br />
PRESIDENTI CONSIGLI REGIONALI ANCL<br />
I presidenti dei Consigli Regionali dell'Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro<br />
Crocifisso Baldari (Puglia), Elisabetta Battistella (prov. aut. Bolzano), Pier Luigi Begliuomini (Valle<br />
d'Aosta), Alessandro Bonzio (Veneto), Filippo Carrozzo (Piemonte), Galileo Casimiro (Molise), Maria<br />
Paola Cogotti (Sardegna), Luigi Schenone (Liguria), Elisabetta Plevano (Abruzzo), Maria Rosaria Cocchi<br />
(Lombardia), Anna Maria Granata (Campania), Giovanna Manca (Basilicata), Giacobelli Gianni (Marche),<br />
Francesca Antonia Laganà (Calabria), Luca Piscaglia (Emilia Romagna), Paolo Rossi<br />
(Lazio), Calogero Zimmile (Sicilia), Alessandro Signorini (Toscana), Paolo Dressi<br />
(Friuli Venezia Giulia), Claudia Paoli (Umbria), Fabiano Paoli (prov. aut. Trento).