I clitici locativi in sardo - Atlante Sintattico dell'Italia Settentrionale
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NICOLETTA PENELLO<br />
f. mi-ndi andu (985)<br />
Inf<strong>in</strong>e, come nota Jones (1993: 217), <strong>in</strong>de può anche essere usato come clitico locativo che<br />
esprime orig<strong>in</strong>e:<br />
(38) Juanne nd’est issitu « Giovanni ne è uscito »<br />
(‘Juanne est issitu dae sa domo’ « Giovanni è uscito da casa)<br />
6. Conclusioni.<br />
Dall’osservazione dei dati che ho f<strong>in</strong> qui presentato posso formulare delle prime<br />
generalizzazioni descrittive (39-40) che riguardano i <strong>clitici</strong> <strong>locativi</strong> nelle varietà sarde;<br />
naturalmente le implicazioni proposte <strong>in</strong> (39-40) vanno perfezionate con l’acquisizione di<br />
ulteriori dati, più raff<strong>in</strong>ati, che permettano per esempio di specificare i valori semantici dei<br />
<strong>locativi</strong> (stato <strong>in</strong> luogo, meta, orig<strong>in</strong>e 16 ):<br />
(39) a. Se una varietà ha il locativo bi, allora ha anche il locativo <strong>in</strong>ke.<br />
b. Se una varietà ha il locativo <strong>in</strong>ke, allora ha anche il locativo <strong>in</strong>de.<br />
(40) a. Se una varietà usa il locativo bi come referenziale-esistenziale, allora usa il<br />
locativo <strong>in</strong>ke come ‘espletivo-aspettuale’.<br />
b. Se una varietà usa il locativo <strong>in</strong>ke come referenziale-esistenziale, allora usa il<br />
locativo <strong>in</strong>de come ‘espletivo-aspettuale’.<br />
Restano <strong>in</strong>oltre alcuni aspetti da approfondire <strong>in</strong> ulteriori ricerche: <strong>in</strong>nanzitutto, la costruzione<br />
esistenziale <strong>in</strong> relazione alla def<strong>in</strong>itezza-<strong>in</strong>def<strong>in</strong>itezza dell’NP soggetto e all’alternanza tra<br />
essere e avere; <strong>in</strong> secondo luogo, la costruzione impersonale con i verbi <strong>in</strong>accusativi che<br />
abbiamo visto essere possibile anche con i verbi <strong>in</strong>transitivi (si ricordi la frase (16b) b’at<br />
gridadu nissunu <strong>in</strong> cui non abbiamo un verbo <strong>in</strong>accusativo, però il soggetto è un QP<br />
<strong>in</strong>def<strong>in</strong>ito; cfr. Secci, questo volume). Un’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e più accurata sulla natura della costruzione<br />
impersonale con i verbi <strong>in</strong>accusativi è sicuramente un punto <strong>in</strong> stretta correlazione con la<br />
manifestazione del locativo referenziale con i verbi di movimento.<br />
16 Una prima osservazione che si può fare <strong>in</strong> proposito è che il tratto ‘orig<strong>in</strong>e’ [+ source] sembra essere il più<br />
marcato; <strong>in</strong>fatti non tutte le varietà dispongono del locativo <strong>in</strong>de, e non è sempre esplicitamente espresso quando<br />
<strong>in</strong>dica appunto l’orig<strong>in</strong>e di un movimento.<br />
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