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Esquirro - Associazione Araldica Genealogica Nobiliare Della ...

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ESQUIRRO<br />

Cognome diffuso inn tutta la Sardegna anche nelle forme di Squirro e Schirru. Gli <strong>Esquirro</strong> di<br />

Cagliari risiedevano sia in Castello che nelle Appendici.<br />

I dati in nostro possesso, riguardanti gli <strong>Esquirro</strong> di Castello, consentono la costruzione di una<br />

genealogia a tre generazioni.<br />

PRIMA GENERAZIONE<br />

Alla prima generazione appartenne<br />

Serafino <strong>Esquirro</strong>, religioso, certamente il più noto tra gli <strong>Esquirro</strong> di Cagliari sul quale hanno<br />

scritto sia Pasquale Tola che Pietro Martini. Frate cappuccino, fu teologo predicatore e Ministro<br />

Provinciale dei Minori Osservanti di Cagliari Fu testimone oculare, più entusiasta che obiettivo,<br />

delle invenzioni dei Cuerpos Santos avvenuta a Cagliari e dintorni nella seconda decade del XVII<br />

secolo. Monsignor Francesco Desquivel, che lo ebbe in grande stima, lo spediva ovunque venisse<br />

segnalato il ritrovamento di una reliqua. Il 6 novembre 1614 monsignor Desquivel lo volle con sé<br />

quando si recò alla chiesa di San Saturnino, in Cagliari, “per supplicare dal cielo il prospero<br />

successo degli scavamenti “ 1 . Di tutto ciò l'<strong>Esquirro</strong> lasciò testimonianza in un'opera in 4° intitolata<br />

"Santuario de Caller y verdadera Historia de la invención de los cuerpos santos hallados en la<br />

dicha ciudad y su arzobisbado" En la imprenta del doctor Antonio Galcerin, por Juan Polla. Caller<br />

1624. Questa opera fu assai criticata dagli storici per l’ingenuità e la gratuita delle affermazioni, più<br />

frutto di invenzioni che di rigorosi accertamenti.<br />

Martino <strong>Esquirro</strong>, forse fratello di Serafino residente in Castello sposò in prime nozze una Antioga<br />

e, in seconde nozze Elena Olives. I suoi figli appartennero alla seconda generazione.<br />

Marchesa <strong>Esquirro</strong>, forse anch’essa sorella di Martino, sposò Gerolamo Guiu ( vedi la voce<br />

Guiu).<br />

SECONDA GENERAZIONE<br />

Alla seconda generazione appartennero i figli di Martino <strong>Esquirro</strong><br />

Paola <strong>Esquirro</strong> fu confermata da monsignor Des Val il 18 giugno 1595.<br />

Giovanna Antioga <strong>Esquirro</strong> y Olives, battezzata in duomo il 20 aprile 1597 dai padrini Gerolamo<br />

Torrellas e Giovanna Blancafort. Il 25 febbraio 1618 sposò Francesco Canio, vedovo de La<br />

Marina. Fecero da testimoni il reverendo dottor Francesco Cassiano e Giacomo <strong>Esquirro</strong>.<br />

Giovanna <strong>Esquirro</strong> morì il 6 gennaio 1664, ebbe ufficio canonicale e fu sepolta nella chiesa di<br />

Santa Chiara di Stampace.<br />

Antioga <strong>Esquirro</strong> sposò il 15 luglio 1615 Giovanni Antonio Meli, vedovo de La Marina. Fecero da<br />

testimoni Giovan Battista Besalduch, cassiere reale, e Salvatore Pirella.<br />

Michele Angelo Domenico <strong>Esquirro</strong> y Olives, battezzato il 3 agosto 1598 dai padrini Giacomo<br />

Aragones e Anna Torrella.<br />

Grazia Isabella <strong>Esquirro</strong> y Olives, battezzata il 20 gennaio 1600 dai padrini Giovanni Angelo<br />

Litago e Grazia Atzori.<br />

Caterina Barbara <strong>Esquirro</strong> y Olives, battezzata il 3 dicembe 1602 dai padrini Antiogo Silago,<br />

beneficiato del duomo, e Antioga <strong>Esquirro</strong>. Morì forse il 9 settembre 1605.<br />

Giacomo <strong>Esquirro</strong> che il 28 ottobre 1615, celibe, sposò in duomo Grazia Cassiano, nubile di<br />

Castello. Li sposò il reverendo Francesco Cassiano davanti ai testimoni Pere Espa e Giovanni<br />

Battista Besalduch. Grazia <strong>Esquirro</strong> y Casiano morì il 18 aprile 1661 e fu sepolta nella chiesa di<br />

Santa Lucia di Castello. I loro figli appartennero alla terza generazione.<br />

TERZA GENERAZIONE<br />

Alla terza generazione appartennero i figli di Giacomo <strong>Esquirro</strong> e Grazia Cassiano<br />

Serafino Antoni <strong>Esquirro</strong> y Cassiano, battezzato il 15 gennaio 1619 dai padrini Giovanni Maria<br />

Tanda, Giudice del Patrimonio, e sua figlia Francesca Tanda y Carta. Dottore in teologia,<br />

canonico capitolare, fu decano capitolare, Cancelliere per Sua Maestà nel regno di Sardegna,<br />

Vicario Generale Sede Vacante durante il periodo in cui monsignor Pietro de Vico, arcivescovo di<br />

Cagliari, sospettato di convivenza con gli assassini del Viceré Camarassa, fu deportato in Spagna.<br />

Nel 1677 fu nominato vescovo di Bosa. Il 15 luglio 1680 Innocenzo XI lo trasferì alla Diocesi di<br />

Ales. Morì a Cagliari il 28 gennaio 1682, ebbe ufficio pontificale e fu sepolto nella chiesa di San<br />

Mauro, in Villanova.<br />

1 P. Martini, 1837. vol. II, pag 95.


Maria <strong>Esquirro</strong> (y Cassiano?) sposò Giovanni Andrea Silvestre circa nel 1630.<br />

Margherita Caterina <strong>Esquirro</strong> y Cassiano, battezzata il 2 gennaio 1621 dai padrini Giovanni<br />

Battista Besalduch e sua moglie Caterina Besalduch y Espa.<br />

Francesca <strong>Esquirro</strong> y Cassiano sposò in duomo il 5 giugno 1639, Tomas Py, naturale de la<br />

Marina . Le nozze, celebrate dal canonico Francesco Cassiano, ebbero per testimoni Giovanni<br />

Maria Tanda e Francesco Diana.<br />

Antonia <strong>Esquirro</strong> y Cassiano il 25 aprile 1647 sposò il magnifico Antioco Meli Murteo, vedovo,<br />

Consigliere Civico in 4ª a Cagliari, figlio di Sisinni Meli, naturale di Silius. Le nozze celebrate dal<br />

canonico Francesco Cassiano, ebbero per testimoni Pere Roger, de La Marina, e Pere Peris, di<br />

Villanova. Antonia <strong>Esquirro</strong> morì il 2 marzo 1662 e fu sepolta nella chiesa di Santa Lucia di<br />

Castello. I loro figli appartennero alla quarta generazione.<br />

Appartennero alla terza generazione anche<br />

Francesco <strong>Esquirro</strong>, naturale di Sestu. Fu religioso, beneficiato del duomo di Cagliari. Morì il 19<br />

aprile 1686, ebbe ufficio canonicale e fu sepolto in duomo.<br />

Giovanni Antonio <strong>Esquirro</strong>, morto il 17 aprile 1680 e sepolto nella chiesa di Santa Lucia di<br />

Castello.<br />

Ambrogio <strong>Esquirro</strong>, morto il 23 settembre 1683.<br />

QUARTA GENERAZIONE<br />

Appartennero alla quarta generazione<br />

A) i figli di Antonia <strong>Esquirro</strong> e Antioco Meli Murteo<br />

Grazia Meli Murteo y <strong>Esquirro</strong> che il 31 dicembre 1666 sposò Antonio Tuttisanti Catala y<br />

Mullone, figlio di don Giovanni Catala e di Angela Monteleoni (o Mullone). Le nozze furono<br />

celebrate nella chiesa di Santa Chiara di Stampace dal dottor Serafino <strong>Esquirro</strong>, canonico e<br />

decano capitolare ed ebbero per testimoni don Giuseppe Delitala, don Antioco Carcassona e don<br />

Francesco Roger. Donna Grazia Catalan y <strong>Esquirro</strong> morì il 15 giugno 1698 e fu sepolta in<br />

Sant’Eulalia.<br />

Giovanni Efisio <strong>Esquirro</strong> y Melis Murteo 2 che fu Consigliere Civico in Capo a Cagliari nel 1697-<br />

98. Il 26 luglio 1676 sposò in duomo donna Maria Zatrillas, nubile, figlia di don Sadorro Zatrillas, 6°<br />

Signore del Gerrey, e di donna Elena Manca y Vico.<br />

B) Sebastiano <strong>Esquirro</strong>, originario di Villaputzu che sposò in prime nozze Elena Flores, di<br />

Stampace, e in secvonde nozze Maria Concu, di Nurri. Non imparentato con gli altri <strong>Esquirro</strong> di<br />

Castello, ove visse, ebbe figli che appartennero alla quinat generazione.<br />

QUINTA GENERAZIONE<br />

Appartennero alla quinta generazione i figli di Sebastiano <strong>Esquirro</strong><br />

Antoni Lucas <strong>Esquirro</strong> y Flores, battezzato in duomo il 10 novembre 1680 dai padrini Antonio de<br />

Compte, napoletano, e Andrena Salis, di Cagliari.<br />

Rosa <strong>Esquirro</strong> y Flores l’8 febbraio 1688 sposò nel duomo di Cagliari Andrea Cocodi, vedovo di<br />

Stampace, figlio di Domenico Cocodi e di Maria Boy. Fecero da testimoni Francesco Piras, di<br />

Villanova, e Pere Antioco Pibiri de La Marina.<br />

Maria <strong>Esquirro</strong> y Concu, nubile, naturale di Nurri, il 5 gennaio 1688 sposò nel duomo di Cagliari<br />

Bartolomeo Pastor, celibe della villa di Frontinent (?), nel regno di Valencia. Fecero da testimoni<br />

Giovanni Satta di Nuoro e Giuseppe Podda di Narbolia.<br />

2 Efisio <strong>Esquirro</strong> y Melis Murteo anteposa il cognome della madre a quello del padre. Si<br />

tratta forse di quel dottor Efisio <strong>Esquirro</strong> citato da P. Tola e P. Martini “che levò nome di<br />

poeta castigliano”

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