P210 - P238 SCLEROSI SISTEMICA
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VALUTAZIONE NON INVASIVA DELL’IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE MEDIANTE<br />
ECOCARDIOGRAFIA E PROVE DI FUNZIONALITÀ RESPIRATORIA IN PAZIENTI AFFETTI<br />
DA <strong>SCLEROSI</strong> <strong>SISTEMICA</strong><br />
P220<br />
M. Lucci 1 , I. Paglione 1 , P. Fraticelli 1 , M. Rocchi 2 , A. Gabrielli 1<br />
1<br />
Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Sezione di Clinica Medica, Università Politecnica delle Marche, Ancona;<br />
2<br />
DISUAN, Università di Urbino, Sezione di Statistica Medica, Urbino<br />
Introduzione: Il 15-20% dei pazienti affetti da Sclerosi Sistemica<br />
(SSc) presenta una severa Ipertensione Arteriosa Polmonare<br />
(IAP), legata ad alterazioni del microcircolo polmonare o<br />
secondaria all’interstiziopatia.<br />
La variante limitata di SSc è quella che più spesso correla con<br />
ipertensione polmonare in assenza di interstiziopatia. Il cateterismo<br />
cardiaco destro costituisce il gold standard per la diagnosi<br />
di IAP. Recenti studi hanno proposto il rapporto FVC%/DL-<br />
CO% ed il Composite Physiologic Index (CPI) per la valutazione<br />
della IAP nella SSc e nella Fibrosi Polmonare Idiopatica,<br />
con risultati non esaustivi.<br />
Obiettivi dello Studio: Abbiamo valutato in una coorte di pazienti<br />
sclerodermici la relazione esistente tra stima della PAPs<br />
mediante ecocardiografia e rapporto FVC%/DLCO%, CPI e<br />
DLCO%.<br />
Pazienti e Metodi: Sono stati selezionati i pazienti afferiti alla<br />
Clinica Medica dal gennaio 2007 al marzo 2009, di cui erano<br />
disponibili Rodnan skin-score, sierologia immunitaria, ecocardiografia<br />
con stima della PAPs, prove di funzionalità respiratoria<br />
con valutazione della DLCO, TC torace HR ed ECG, valutati<br />
nello stesso momento (max. entro 3 mesi). Dalla casistica<br />
sono stati esclusi i pazienti affetti da connettivite da sovrapposizione<br />
e/o cardiopatia nota.<br />
Risultati: Sono stati valutati 86 pazienti, M/F=9/77, età media<br />
58,08±14,22 anni. Venti pazienti risultavano affetti dalla variante<br />
limitata di malattia e 66 da quella diffusa. Gli ac. anticentromero<br />
erano positivi in 16 pazienti (18%) e gli ac. anti Scl-<br />
70 in 32 (36%). La media delle PAPs era 30±8,8 mmHg, con<br />
valori di PAPs maggiore e/o uguale di 35 mmHg in 25 pazienti<br />
(29%). Dall’analisi statistica con regressione lineare multipla<br />
non è emersa una correlazione significativa tra PAPs e rapporto<br />
FVC%/DLCO%, CPI e DLCO%.<br />
Tuttavia nel sottogruppo di pazienti con PAPs maggiore e/o<br />
uguale di 35 mmHg la regressione logistica ha permesso di evidenziare<br />
una tendenza alla relazione significativa (p=0.0636)<br />
tra aumento del rapporto FVC%/DLCO% e della probabilità di<br />
trovare valori di PAPs aumentati.<br />
La stessa analisi ha mostrato valori di PAPs significativamente<br />
(p=0.0061) più bassi nel sottogruppo di pazienti con positività<br />
degli ac. anti Scl-70.<br />
Conclusioni: Nei limiti di uno studio retrospettivo sono emersi<br />
dati a favore di una maggiore predittività del rapporto<br />
FVC%/DLCO%, rispetto agli altri indici di funzionalità respiratoria<br />
considerati, nell’evidenziare un aumento della PAPs.<br />
Pertanto i pazienti con valori di PAPs maggiore e/o uguale di<br />
35 mmHg ed aumento del rapporto FVC%/DLCO% necessitano<br />
di uno stretto follow-up per una maggiore probabilità di sviluppare<br />
ipertensione polmonare. La presenza di ac. anti Scl-70<br />
si associa a valori di PAPs più bassi. L’ecocardiografia integrata<br />
con le prove spirometriche può quindi rappresentare un ausilio<br />
nella selezione dei pazienti da sottoporre a studio emodinamico.<br />
Sono auspicabili studi prospettici per confermare ed estendere<br />
i dati ottenuti.<br />
Keywords: Sclerosi sistemica, Ipertensione polmonare, Spirometria.<br />
STATO NUTRIZIONALE ED ATTIVITÀ DI MALATTIA IN PAZIENTI AFFETTI<br />
DA <strong>SCLEROSI</strong> <strong>SISTEMICA</strong><br />
C. Bonino 1 , L. Cavagna 1 , B. Xoxi 1 , R. Caccialanza 2 , M. Marinelli 2 , A. Crippa 2 , M. Orlandi 2 , M.L. Rava 2 ,<br />
R. Caporali 1 , C. Montecucco 1<br />
1<br />
Divisione di Reumatologia, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo, Pavia;<br />
2<br />
Servizio di Dietetica, Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo, Pavia<br />
P221<br />
Obiettivo: Valutare la prevalenza di malnutrizione in una coorte<br />
di pazienti affetti da Sclerosi Sistemica (SSc) e le associazioni<br />
con diverse variabili cliniche di malattia.<br />
Pazienti e Metodi: Dal febbraio 2007 al settembre 2008 sono<br />
stati arruolati 147 pazienti ambulatoriali consecutivi che soddisfacevano<br />
i criteri classificativi di Le Roy per SSc. Previo<br />
consenso informato sono stati valutati: subset di malattia (limitata/diffusa),<br />
durata di malattia, pattern autoanticorpale, coinvolgimento<br />
viscerale, comorbidità, trattamento con immunosoppressori<br />
e/o steroidi, stato funzionale (Health Assessment<br />
Questionnaire- Disability Index: HAQ-DI), attività e severità<br />
di malattia (European Scleroderma Study Group score (1) e<br />
SSc Severity scale). La presenza di malnutrizione è stata indagata<br />
mediante calcolo del body mass index (BMI) e dei livelli<br />
sierici di prealbumina. È stata definita come malnutrizione la<br />
presenza di BMI