Management - Federazione Ciclistica Italiana
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U.C.I.<br />
UNIONE CICLISTICA INTERNAZIONALE<br />
Ch. de la Mêlée 12<br />
1860 Aigle - SUISSE<br />
Tel.: +41 244685811<br />
Fax: +41 244685812<br />
Web: admin@uci.ch<br />
“Costruire insieme un futuro radioso per il ciclismo”: è questo l’obiettivo della consultazione che l’UCI ha<br />
lanciato all’inizio dell’anno rivolgendosi a tutte le componenti del movimento ciclistico internazionale,<br />
profondamente toccato dagli strascichi del caso Armstrong.<br />
Abbiamo vissuto e ancora stiamo vivendo momenti certamente non facili: l’immagine e la credibilità<br />
dello sport che tutti noi amiamo sono state profondamente intaccate, e tutti dovremo collaborare, impegnandoci<br />
con ogni mezzo a nostra disposizione, per restaurare le fiducia di coloro che ci osservano, ci<br />
seguono, ci giudicano.<br />
Molto è già stato fatto, in particolare nell’ambito dell’antidoping: dal passaporto biologico, che rappresenta<br />
senza dubbio lo strumento piu`innovativo ed efficace tra tutti quelli di cui il ciclismo si è saputo dotare<br />
e la cui introduzione è stata recentemente decisa anche dalla FIFA, sino all’ulteriore inasprimento della “No<br />
needle policy”, la determinazione dell’UCI nella lotta al doping è stata unanimemente riconosciuta.<br />
Questo non significa purtroppo che nonostante i nostri sforzi e i grandi investimenti che li sostengono il<br />
ciclismo possa ritenersi definitivamente al riparo da nuovi casi, da nuove polemiche, da nuovi scandali.<br />
Stiamo facendo il possibile per garantire ai corridori, alle loro squadre, agli sponsors, agli organizzatori<br />
e a tutti gli appassionati di questo splendido sport un contesto migliore, più sano e trasparente, in<br />
cui prevalgano la consapevolezza e il senso di responsabilità di ognuno. In altre parole, con le nostre<br />
iniziative di informazione e prevenzione - specialmente rivolte ai giovani - stiamo cercando di creare una<br />
nuova cultura in coloro che un giorno non dovranno ripetere gli errori di molti tra coloro che li hanno<br />
preceduti.<br />
Lavorando per migliorare il nostro futuro dobbiamo tuttavia accettare di assumere il nostro passato: per<br />
questo, come sapete, l’UCI ha lanciato una Commissione Verità e Riconciliazione, che prossimamente<br />
definirà i termini dell’indispensabile, dolorosa introspezione cui tutta la grande famiglia del ciclismo<br />
dovrà sottoporsi per poter finalmente tornare a guardare avanti senza timori nè imbarazzi.<br />
Quest’anno speravo davvero di poter parlare d’altro in questo tradizionale, breve messaggio: mi rendo<br />
conto tuttavia che ancora una volta questa è la tematica dominante all’interno del nostro ambiente, e che<br />
soprattutto nulla di tutto cio`che ho cercato di spiegare in queste righe potrà finalmente avere un senso<br />
compiuto e un valore autentico al di là dei buoni propositi senza la totale adesione di ognuno di voi.<br />
Voi e soltanto voi, cari corridori, avete nelle vostre mani l’avvenire del ciclismo. E soltanto voi potrete<br />
scegliere quale futuro vorrete vivere.<br />
Auguro a tutti voi una stagione ricca di soddisfazioni.<br />
Pat McQuaid<br />
Presidente<br />
Unione <strong>Ciclistica</strong> Internazionale<br />
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