13 - la cronaca di verona

8 MILA COPIE IN EDICOLA, VIA FAX ED E-MAIL
GIOVEDI’ 13 NOVEMBRE 2008 - NUMERO 188 - ANNO 11 - IN EDICOLA DAL MARTEDI’ AL SABATO - DIRETTORE RESPONSABILE: ACHILLE OTTAVIANI
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SINDACI
LA CADUTA
DI ARCOLE
SOLO 6 MESI DOPO L’ELE-
ZIONE VA IN CRISI LA GIUN-
TA GUIDATA DALLA DEPU-
TATA LEGHISTA NEGRO
E’ STATA sfiduciata dalla sua stessa
maggioranza l’onorevole Giovanna
Negro, sindaco di Arcole. Ieri mattina
è arrivata così all’epilogo, a soli
sei mesi dall’elezione, l’esperienza
della giovane leader leghista alla
guida del Comune. Due settimane fa
si erano dimessi 5 assessori.
Giovanna Negro: guidava una giunta
formata dalla Lega e dalla Lista
Civica dell’Obelisco. All’opposizione
c’erano due liste di centrodestra. Il
sindaco ha subito annunciato che si
ricandiderà ma che stavolta la Lega
correrà senza alleati. Dura la polemica
coi forzitalisti Bazzoni e
Zigiotto, accusati di avere fomentato
la ribellione dei dimissionari. Da sinistra,
Franco Bonfante, del PD ha
detto che “la contestuale elezione
della prima cittadina a deputata,
deve averla portata in un delirio di
onnipotenza al tentativo di emulare
Napoleone: lui ad Arcole vinse, per
Negro invece è stata una Waterloo”.
Giovanna Negro
OK
Uniforma le regole
anti-smog, con lo stop
alle no-kat in tutta la
provincia, senza più
ALLEANZE
L’UDC COI “VENETI”?
DOPO LE ELEZIONI IN TRENTINO, I SEGUACI DI CASINI CONFERMANO DI
VOLER RESTARE NEL CENTRODESTRA MA SONO AI FERRI CORTI CON LA LEGA
- SE PDL E CARROCCIO, ALLE PROVINCIALI, CORRERANNO INSIEME, L’UDC
POTREBBE ALLEARSI CON LA LIGA DI FABRIZIO COMENCINI, IL PROGETTO
NORDEST, L’UNIONE NORDEST DI BERTASO E L’INTESA VENETA DI COVI
DOPO la vittoria in Trentino
(dove erano alleati col centrosinistra
sono di nuovo al centro
dell’attenzione. E tutti cercano
di tirarli dalla propria parte.
Giaretta, leader del PD veneto,
li invita ad essere “coraggiosi
come Casini” (e ad uscire dal
centrodestra); il quotidiano
Libero invita Berlusconi a riallacciare
i rapporti con loro. E
loro, gli Udc, che fanno? Al
momento si tengono aperte
tutte le porte. Ma proprio da
Verona potrebbe arrivare una
prima novità. Ufficialmente,
l’Udc punta a restare alleata col
PdL. Ma con la Lega è guerra
aperta. E se (come sembra)
alle prossime provinciali ci sarà
un’intesa tra Carroccio e PdL, i
seguaci di Casini potrebbero
esserne esclusi. Ecco allora la
ricerca di altre strade. Per
esempio, puntando a creare un
piccolo “polo di centro”, assieme,
tanto per cominciare, ad
alcune formazioni locali. Parliamo
ad esempio della Liga
Veneta di Fabrizio Comencini,
che potrebbe essere la prima
interlocutrice. E il dialogo è già
Luca Coletto
quelle assurde diversità
tra una strada e
quella cento metri più
in là...
1 EURO
E’ il prezzo della libertà e del
pluralismo dell’informazione
Fabrizio Comencini e Giuseppe Riccardo Ceni
KO
in atto da tempo: alla festa
dell’Udc di Chianciano, a fine
estate, lo stesso Comencini,
accompagnato da Marcello
Pigozzi, con l’aiuto di un membro
della direzione provinciale
Udc di Verona, incontrò personalmente
Pierferdinando Casini.
Lì potrebbero essere state
poste le basi di un’intesa. Che
adesso si allargherebbe ad
altre formazioni strettamente
“venete”. Proprio l’altro giorno,
e proprio a Verona, è stato formalizzato
l’accordo tra Progetto
Nordest (Mariangelo Foggiato),
Unione Nordest (Adriano
Bertaso, che fu leader e
consigliere regionale della
Lega Nord scaligera): accordo
già pronto per essere allargato
all’Intesa Veneta di Carlo Covi
e, appunto, alla Liga Veneta
Repubblica di Fabrizio Comencini.
L’alleanza fa esplicito
riferimento al PATT (Partito
Autonomista Trentino Tirolese)
che alle elezioni trentine era
alleato dell’Udc. E alle prossime
elezioni provinciali di verona
(oltre che alle elezioni europee)
la storia potrebbe ripetersi.
Marco Vitale
Giovanna Negro
Sfiduciata dalla sua
maggioranza come sindaco
di Arcole: per la
parlamentare leghista
un brutto incidente di
percorso in una carriera
fino a ieri da “wonder
woman”.
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2 • 13 novembre 2008
“La Regione, nella persona del presidente
Galan, intervenga prontamente nei confronti
del commissario della Fondazione
Arena e del presidente del Consiglio
comunale di Verona, affinché la grave
situazione di incompatibilità di Francesco
Girondini sia immediatamente risolta”.
Questa la richiesta avanzata in una interrogazione
alla Giunta da parte del consigliere
regionale del Partito Democratico,
Franco Bonfante, in merito alla vicenda
che ha per protagonista Francesco
Girondini, attualmente impegnato nel doppio
ruolo di sovrintendente della
Fondazione Arena di Verona e di consigliere
comunale della città scaligera. “Ritenevo
ovvio - prosegue Bonfante - che il sovrintendente
si dimettesse immediatamente
la Cronaca di Verona e del Veneto
POLEMICHE
BONFANTE: “PER GIRONDINI
GRAVE INCOMPATIBILITA’”
“Non può essere il Sovrintendente areniano e contemporaneamente
consigliere comunale di Verona”
Franco Bonfante
da una delle due cariche nel doveroso
rispetto della legge, ma con stupore devo
osservare che, ancora una volta, la legge
viene elusa e che le dimissioni non arrivano,
così come non arrivavano mai le dimissioni
degli altri incompatibili consiglieri
comunali in quota Lega Nord, che così
facendo percepivano due indennità a carico
dei cittadini, anziché una come sarebbe
stato giusto. Più che leghisti mi sembrano
legati alle poltrone”. L’esponente veronese
del PD non ha alcun dubbio sulla chiave
interpretativa da dare all’articolo 63 del
decreto legislativo 267/2000: “E’ tutto chiaro:
le due cariche assunte da Girondini
sono assolutamente incompatibili tra loro.
Ma il fatto, prima ancora che giuridico,
assume rilievo etico: la Regione Veneto -
conclude Bonfante - nella sua qualità di
socio e di contribuente straordinario non
può far finta di niente, anche per tutelare gli
interessi propri e dei cittadini veneti”.
• FLAVIO
TOSI
Lunedì alle 15.30, in
Sala Arazzi, a Palazzo
Barbieri, presenta il
protocollo d’intesa tra
UITP, Union Internationale
des Transports
Publics, ASSTRA, Associazione
Nazionale
del Trasporto Pubblico,
e Veronafiere, che faranno
di Verona la capitale
mondiale del trasporto
pubblico e del
turismo per i centri medio-piccoli.Interverranno
Roberto Cavalieri,
presidente di
UITP, Marcello Panettoni,
Presidente di
ASSTRA, e Luigi Castelletti,
presidente di
Veronafiere.
PRESENTATA LA NONA
SETTIMANA CECILIANA
Tre concerti gratuiti: dopodomani al Santuario Madonna di
Lourdes, domenica a Isola della scala, il 22 a sant’Eufemia
IN PROVINCIA
L'assessore provinciale alla Cultura
Gianni Panato ha presentato la 9^
edizione della manifestazione musicale
“Settimana Ceciliana 2008” a
cui è abbinata la rassegna di fotografia
e pittura denominata “Sfondo
Arte”. Erano presenti il direttore
artistico de I Musici di S. Cecilia e
della iniziativa, Dorino Signorini, il
presidente de I Musici di S. Cecilia,
Fernando Cielo, il segretario del
Dopolavoro ferroviario di Verona
Dionisio Todeschi, il presidente
della Società Belle Arti di Verona e
Scuola di Pittura, Gianni Lollis, e il
rettore del Santuario Madonna di
Lourdes di Verona, don Renato
Carcereri. La manifestazione propone
tre concerti gratuiti: il primo
sabato 15 novembre, alle 21, nella
Cripta del Santuario Madonna di
Lourdes, in via dei Colli a Verona; il
secondo domenica 16 novembre,
alle 21, nell'abbazia parrocchia di
Isola della Scala; il terzo sabato 22
novembre, sempre alle ore 21,
nella chiesa di S. Eufemia a
Verona.
• STEFANO
VALDEGAMBERI
Presenta oggi gli interventi
regionali di contrasto
alla tratta di
esseri umani e di tutela
della persona vittima di
sfruttamento a fini sessuali.
L’incontro si terrà
nella sede Ulss n.20, in
via Valverde 42, alle
12.00
• ELIO
MOSELE
Il presidente della Provincia
presenta le novità
dei comprensori sciistici
della Lessinia per
il 2008-2009, lunedì
alle16.30 alla Loggia di
Frà Giocondo.
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“Lo ribadisco ancora una volta: il problema
della scuole d’infanzia non
statali che sono in forte difficoltà a
mantenere il funzionamento dei
servizi perché non arrivano le risorse
economiche non dipende dalla volontà
della Giunta regionale, ma dai vincoli
perversi posti dal patto di stabilità.
Lo ribadisco anche ai consiglieri
regionali Rossato, Cancian e Zabotti
che, in merito a questo problema, nei
giorni scorsi hanno presentato interrogazioni
alla Giunta regionale”. Così
risponde l’Assessore regionale alle
politiche sociali Stefano Valdegamberi
alle notizie delle interrogazioni presentate
da parte dei consiglieri regionali
Damiano Rossato, Diego Cancian
Lunedì prossimo, alle 10, gli allevatori di
Cia e Confagricoltura protesteranno
davanti alla Prefettura di Verona e chiederanno
il diretto intervento del prefetto
Italia Fortunati. Daranno il via ad un
presidio, anche di giorni, fino a quando
non avranno delle risposte certe.
Questa protesta è la capofila di altre che
partiranno nel resto della Regione. Non
è escluso che si attuerà un presidio di
giorni in quanto Verona è tra le province
strategiche per la produzione di latte.
Gli allevatori veronesi sono arrivati a
scendere in piazza per la quarta volta
nel giro di pochi mesi. Il problema è
sempre quello del prezzo del latte. Dal
primo sit in alla Parmalat di Zevio di inizio
estate, a giugno per l’esattezza, non
la Cronaca di Verona e del Veneto 13 novembre 2008 • 3
FINANZIAMENTI
LE SCUOLE IN DIFFICOLTA’
PER I PATTI DI STABILITA’
Valdegamberi: “Non è colpa della giunta regionale:
Tremonti modifichi le scelte di Padoa Schioppa!”
Stefano Valdegamberi
e Marco Zabotti sul ritardo dei pagamenti
dei contributi regionali agli asili
nido e alle scuole d’infanzia. “Le interrogazioni
– sottolinea Valdegamberi –
sono state sollecitate dalla petizione
di alcuni parroci trevigiani, affinché gli
enti gestori delle scuole d’infanzia
siano aiutati in questa situazione, ma
LUNEDI’ PROSSIMO
ALLEVATORI IN PIAZZA
PER IL PREZZO DEL LATTE
Presidio di Confagricoltura e Cia in piazza Dante
per chiedere un intervento da parte del Prefetto
il primo aiuto è anzitutto di fare
chiarezza, individuando le reali leve
per sbloccare la situazione. Sparare
sulla Giunta regionale, infatti, non
serve. Il problema riguarda l’intero
Consiglio regionale, che può farsi
interprete delle necessità delle scuole
d’infanzia nei confronti del Governo e
del Parlamento, affinché se ne tenga
conto nella prossima finanziaria.
Azione che il presidente Galan, il sottoscritto
e gli assessori al sociale delle
regioni italiane hanno già fatto ripetutamente”.
Secondo l’assessore,
“Includere la spesa sociale nel patto di
stabilità è stata una creazione di
Padoa Schioppa che ora chiediamo
fortemente a Tremonti di correggere”.
è cambiato nulla. “Vogliamo un prezzo
che garantisca la sopravvivenza delle
stalle che producono il latte. Vogliamo
che il fronte industriale torni al tavolo
delle trattative”, afferma Marco
Pasetto, presidente di Confagricoltura,
“il gruppo Galbani ha affrontato un contratto
con la parte agricola. Ma è stato
l’unico. Siamo preoccupati anche per la
posizione assunta dal ministro Luca
Zaia che ha in programma l’inserimento
di nuove quote latte mettendo così a
dura prova il settore caseario. Lancio
quindi un appello al ministro affinché usi
il suo potere per riaprire le trattative. E
tenga in considerazione le attese dei
produttori che non possono soffrire di
altre perdite patrimoniali, perché di questo
si tratta: gli allevatori rischiano il fallimento”.
Per Giambattista Polo, presidente
di Cia Confederazione Italiana
Agricoltori, si tratta di passare ad una
nuova fase della protesta che costringa
il ministro a convocare le parti con un
tavolo permanente fino al raggiungimento
dell’accordo. “Chiediamo anche
che l’assessore regionale all’agricoltura
Manzato intervenga convocando le
parti per un prezzo regionale veneto”.
Occorre infatti stabilire un prezzo regionale
a supporto della vertenza nazionale:
attualmente al litro viene pagato dagli
industriali tra i 0,31 e i 0,37 centesimi.
“Un prezzo veneto è l’unica alternativa.
Un prezzo regionale è auspicabile”,
sostengono.
RITORNA
A VERONA
DAL 20 AL 22
LA RASSEGNA
JOB&ORIENTA
In una fase delicata e complessa di
crisi dell’economia di carta, la XVIII
edizione di JOB&Orienta - mostra
convegno dedicata all’orientamento,
la scuola, la formazione e il lavoro,
dal 20 al 22 novembre 2008 alla Fiera
di Verona - colloca al centro il tema
del “capitale umano”, nella convinzione
che in un’epoca di tagli occorra
scegliere, con coraggio e strategia, di
investire nella formazione delle risorse
umane anche per ridare spinta allo
sviluppo economico. Ed è il “made in
Italy” il protagonista a JOB&Orienta
2008, per confermare il fatto che, fra
delocalizzazioni e corse al risparmio,
il prodotto-Italia continua a dimostrarsi
una strategia che paga. A Verona
riflettori puntati sulle eccellenze, le
progettualità innovative di successo,
quell’intera classe di professionisti
che concorre a rendere unico il nostro
paese attraverso il sistema dell’istruzione,
della formazione e del lavoro
da un lato, e quello produttivo dall’altro.
Due mondi che per crescere
hanno bisogno di continuo dialogo e
confronto. A partire dal settore manifatturiero,
leva fondamentale per la
ripresa dell’economia dalla crisi attuale,
un comparto che chiede addetti
altamente qualificati ma la cui domanda
resta oggi pesantemente senza
risposta, come per altri dell’industria,
stando alle proiezioni del Rapporto
Excelsior 2008: sono 156.000 i diplomati
tecnici e professionali disponibili
sul mercato contro i 230.000 richiesti
dalle aziende. Accanto al “Made in
Italy” e alla centralità del capitale
umano nello sviluppo economico, fra i
numerosi temi del calendario culturale
anche le riforme degli istituti tecnici
e professionali, il nuovo ruolo dell’università,
il Libro Verde “La vita buona
nella società attiva”, l’alternanza
scuola/lavoro, l’apprendistato.
Previsti convegni, tavole rotonde e
dibattiti, workshop , e come sempre
anche laboratori pratici e momenti di
animazione e spettacolo.
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4 • 13 novembre 2008
la Cronaca di Verona e del Veneto
AMBIENTE
AGSM INVESTE SULL’ENERGIA EOLICA
A BOLOGNA UN NUOVO PROGETTO
Verranno presentati domani i primi cinque aerogeneratori del parco
eolico realizzato dall’azienda veronese a Casoni di Romagna, in Emilia
Verranno presentati venerdì
14 novembre i primi cinque
aerogeneratori del parco
eolico realizzato da Agsm a
Casoni di Romagna, tra i
comuni di Monterenzio e
Castel del Rio, in provincia
di Bologna. L'impianto sarà
ultimato entro il 2008 con
l'installazione di altri 11
aerogeneratori, diventando
così la più grande centrale
eolica del nord Italia. Il progetto
e la realizzazione sono
stati affidati alla multiutility
scaligera, che proprio in
questi giorni sta valutando le
alleanze con altre aziende
energetiche. I 16 aerogeneratori
di Casoni di Romagna,
della potenza di 800 chilowatt
ciascuno, produrranno
25 milioni di kilowattora l'anno
pari al fabbisogno energetico
di 8 mila famiglie.
Produrre energia con la
forza del vento farà risparmiare
20 mila barili di petrolio
l'anno consentendo di
ridurre di 20 mila tonnellate
le emissioni di anidride carbonica
in atmosfera.
Avvocato Sardos
Albertini, in quale direzione
Agsm sta focalizzando
le maggiori risorse?
Nello sviluppo delle energie
rinnovabili, in particolare
nella ricerca e nella progettazione
di impianti eolici. La
presentazione dei primi cinque
aerogeneratori dell'impianto
di Casoni di
Romagna rappresenta un
obiettivo di cui andiamo
molto fieri. Entro la fine dell'anno
il più grande impianto
eolico del Nord Italia sarà
completo e vedrà montati i
16 aerogeneratori previsti.
Sopra una ricostruzione grafica di un impianto eolico; sotto il presidente di Agsm Gian Paolo Sardos Albertini
E' l'unica realizzazione
Agsm nel settore eolico?
No. A Vitalba, nel comune di
Chianni, in provincia di Pisa,
è già in funzione una centrale
eolica che produce 16
milioni di chilowattora all'anno.
Agsm qui ha collaborato
alla parte elettrica del progetto
e si occupa della vendita
dell'energia ricavata
dall'impianto sul mercato
nazionale.
E a Verona? Avete previsto
qualcosa?
A Rivoli Veronese abbiamo
progettato un impianto eolico
sul Monte Mesa che è
ancora in fase autorizzativa
presso la Regione Veneto e
sarà composto da 5 aerogeneratori.
Altri 28 aerogeneratori
sono stati studiati
per un grande impianto
nell'Italia Centrale,
sull'Appennino tosco-emiliano,
nel comune di S.
Benedetto Val di Sambro.
Sempre in fase progettuale
ci sono altri 8 impianti in
diverse regioni d'Italia.
Per il futuro su quali settori
intendete puntare?
Punteremo proprio sullo sviluppo
delle energie rinnovabili.
Sono infatti allo studio
numerosi progetti che vedono
Agsm fortemente determinata
a conquistare un
ruolo protagonista in questo
settore del futuro. Vogliamo
tradurre in concreto il messaggio
contenuto nelle due
parole 'sviluppo sostenibile':
permettere una qualità della
vita di buon livello al presente
senza pregiudicare quella
delle generazioni future,
insomma lasciare ai giovani
un ambiente meno inquinato
di quello in cui ci siamo trovati
a vivere. I nostri progetti
prevedono la produzione
di oltre 50 megawatt con
impianti eolici e un investimento
di 100 milioni di
euro.
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