Leggi l'introduzione - professionaldreamers
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sto volume nasce come progetto nuovo, che raccoglie una sfida<br />
lanciata dallo stesso Gorfer nel momento in cui, spingendosi lungo<br />
i sentieri più tortuosi, ricercava una via d’uscita per i suoi Eredi.<br />
Senza trovarla.<br />
Una via che fosse in grado di coniugare l’onore, il rispetto<br />
per se stessi, la dignità di popolo ed al tempo stesso restituisse<br />
alle persone il proprio futuro liberandole da quelle prigioni senza<br />
sbarre che erano diventate le loro stesse case. Il legame con la<br />
terra, sancito con la forza della legge dall’istituto del maso chiuso,<br />
non doveva diventare una gabbia da cui era impossibile uscire per<br />
mancanza di mezzi e prospettive.<br />
Il Cammino degli eredi è il racconto di quanto visto e sentito durante<br />
la visita a 21 masi di alta montagna sparsi in tutti gli angoli<br />
del Sudtirolo. Le impressioni sono raccolte in 21 capitoli, uno per<br />
ogni maso. Tutti questi, tranne uno, furono presi ad oggetto, trentacinque<br />
anni fa, dell’inchiesta di Aldo Gorfer e Flavio Faganello.<br />
Sono tutti luoghi di montagna tra i più impervi ed affascinanti<br />
della Provincia di Bolzano e, con un’eccezione, sono ancora sottoposti<br />
al regime del cosiddetto “maso chiuso” o Erbhof.<br />
L’Erbhof<br />
L’Erbhof, che letteralmente significa “maso ereditario” e viene tradotto<br />
in italiano con la brutta espressione di “maso chiuso”, è un<br />
istituto giuridico tipico di alcune aree alpine di lingua e cultura<br />
tedesca. In Sudtirolo ha trovato un terreno molto fertile per la sua<br />
diffusione e, al di là della sua codificazione legale formale nelle<br />
diverse epoche, è un fenomeno fortemente radicato nella cultura e<br />
nelle consuetudini locali.<br />
L’origine di questo particolare istituto viene fatta risalire al<br />
tempo dell’Imperatore Massimiliano I che per primo ne formalizzò<br />
l’esistenza con successivi interventi nel 1502, 1526 e 1532,<br />
ma è più che probabile che l’Erbhof fosse già diffuso negli usi della<br />
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