APICOLTURA in Ufficio.pdf - Azienda USL7

L’esercizio della professione veterinaria in apicoltura
APICOLTURA IN
UFFICIO
GESTIRE LE NORME
Dr.ssa Giuliana Bondi
AUSL 7 Siena

Le norme al lavoro
REG. POLIZIA VETERINARIA DPR 08.02.1954
N°320 e RD N°2079/1925 –RDN°614/1927 (alcuni articoli)
LEGGE N° 313 del 24.12.2004
DISCIPLINA DELL’APICOLTURA
DECRETO del 4.12.2009 DISPOSIZIONI PER
L’ANAGRAFE APISTICA NAZIONALE
LEGGI REGIONALI

Cos’è l’APICOLTURA?
ART. 2/313
E’ l’Attività di
allevamento delle api
(CONDUZIONE ZOOTECNICA
DEGLI ALVEARI )

Famiglia di Api, sciame, colonia
Non è sinonimo di alveare

L’unità produttiva (il capo) è
l’alveare è
una famiglia
di api
dentro un’arnia

ALVEARE

L’alveare è
la famiglia di api contenuta in
un’arnia.
L’apiario è
un insieme unitario di alveari.
L’allevamento è
uno ò più apiari, anche collocati in
postazioni differenti, appartenenti ad
un unico proprietario.

L’alveare
è un’unità produttiva
mobile
Può essere spostato ovunque,
e in ogni momento
dall’apicoltore,
molto similmente ad un pastore col suo gregge di
pecore che per motivi di pascolo si muove
superando i confini comunali, provinciali, regionali
in accordo con le disposizioni
previste dal Reg. di Pol.Vet.

Il numero degli alveari presenti
in un apiario può variare
nel corso dell’anno:
le famiglie sciamano, muoiono, possono essere
unite, divise, spostate dall’apicoltore
da un’arnia all’altra e verso altri apiari
E può variare anche la postazione
per motivi di pascolo,
per motivi agricoli,
per motivi sanitari,
etc.

L’APIARIO
Può esser condotto in maniera stabile
Può esser condotto in maniera nomade

Il proprietario
Persona fisica o giuridica proprietaria degli alveari
apicoltore, imprenditore apistico,
apicoltore professionista ( da 1 a ∞ alveari)
Ciascun proprietario di alveari
viene identificato
dal suo codice fiscale e
dal codice univoco
attribuito
all’atto della registrazione
(proprietario, detentore, conduttore
possono esser figure diverse tra loro)
Il codice univoco viene attribuito
al proprietario
(Norme sull’anagrafe apistica nazionale)

similitudini
apicoltore = allevatore
alveare = il capo animale
apiario fisso = stalla ??
uno o più apiari = allevamento
apiario nomade = il gregge, la mandria
in movimento
nomadismo = transumanza
arnia = la pelle dell’animale

in Apicoltura,
il Codice aziendale
identifica il proprietario:
e non l’apiario (stalla)
Attenzione!
I vari apiari, facenti capo ad un proprietario ed al
medesimo allevamento,
sebbene abbiano coordinate geografiche
diverse tra loro, hanno
lo stesso numero di registrazione aziendale.

Nel Numero di Registrazione
Aziendale (DPR 317/’96 art. 1 e 2 )
IT 002 SI 044
Il numero del Comune
è quello
di residenza del proprietario
( persona fisica o giuridica).
Attenzione!
Non del comune dove sono ubicati gli
alveari!!

Qual è l’autorità presso la quale il
proprietario di alveari deve effettuare la
registrazione del suo allevamento e il
censimento annuale?
E’
la USL COMPETENTE per
TERRITORIO

qual e’ la
USL COMPETENTE?
E’ la USL ove
il proprietario
(persona fisica o giuridica)
degli alveari
è residente

presso la USL/SUAP di residenza
il proprietario effettua

AZIENDA AGRICOLA
LATTEMIELE
LOC. VILLAMAGGIORE
CASTELLINA IN CHIANTI SI
(sede legale azienda - mieleria)
N° di registrazione aziendale
IT 005 SI 122
PAOLO BARTOLI
LOC. VILLAMAGGIORE
CASTELLINA IN CHIANTI SI
(residenza apicoltore)
N° di registrazione allevatore
IT 005 SI 122
NO
APIARIO n°1
Loc. Villamaggiore
Castellina in Chianti (SI)
IT 005 SI 122
APIARIO n°2
Loc.Monteluco
Radda in Chianti (SI)
IT 018 SI 213
APIARIO n° 3
Loc. Roselle
Camporosato (GR)
IT 008 GR 142
APIARIO n°4
Loc. Malandrine
Iesi (AN)
IT 012 AN 042

NO
4 registrazioni 4 codici
4 richieste di registrazione per 4 allevamenti
in 4 distinti comuni (3 uussll)
4 n° di stalla che vanno separatamente
gestiti
4 registri dei farmaci
4 denunce annuali
Ogni spostamento prevede la chiusura di un numero
di registrazione e la riapertura di un altro.
Impossibile la gestione

AZIENDA AGRICOLA
LATTEMIELE
LOC. VILLAMAGGIORE
CASTELLINA IN CHIANTI
SIENA – AUSL 7 Zona A
N° di registrazione
aziendale
IT 005 SI 122
PAOLO BARTOLI
LOC. VILLAMAGGIORE
CASTELLINA IN CHIANTI
SIENA - AUSL 7 Zona A
N° di registrazione
allevatore
IT 005 SI 122
SI
APIARIO n°1
Loc. Villamaggiore
Castellina in Chianti (SI)
AUSL 7 TOS Zona A
IT 005 SI 122
APIARIO n°2
Loc.Monteluco
Radda in Chianti (SI)
AUSL 7 TOS Zona B
IT 005 SI 122
APIARIO n° 3
Loc. Roselle
Camporosato (GR)
AUSL 9 TOS
IT 005 SI 122
APIARIO n°4
Loc. Malandrine
Iesi (AN)
AUSL 3 MARCHE
IT 005 SI 122

SI
1 registrazione 1 codice
1 richiesta di un numero di registrazione aziendale
presso la usl dove risiede il proprietario
ogni apiario è identificato con questo numero in
tutta Italia e fa capo ad una sola
azienda/apicoltore
1 solo registro dei farmaci
1 denuncia annuale di possesso/dislocazione
alveari alla usl di residenza del proprietario
comunicazioni di nomadismo ad un’unica usl

La normativa nazionale stabilisce che
l’apicoltore
deve riferirsi alla USL competente per
territorio per qualsiasi
comunicazione:
- Registrazione allevamento – DIA (Dichiar. Inizio Attività OSA)
- Denuncia annuale – Censimento
- Nomadismo
- Variazioni nella consistenza e ubicazione
- Cessazione

Movimentazione alveari
Il MOD.4 ( Dichiarazione di provenienza art. 31
RPV)
non è previsto in apicoltura,però
L’Art.7 L.313/2004 recita:
Ai fini di un adeguato sfruttamento delle risorse nettarifere lo
stato, le regioni e le province autonome incentivano la
conduzione zootecnica del nomadismo sulla base dei
seguenti principi
a) Preventivo accertamento che gli apiari,
stanziali o nomadi, rispettino le norme
del regolamento di polizia veterinaria

Scambi commerciali di api e bombi
tra paesi comunitari
La certificazione specifica allegata alla Dec.della Commissione 2010/270/UE del
06.05.2010, prevede che il Vet. Uff. certifichi
che gli animali provengono da aree non soggette a divieti per Peste Americana
e indenni da Aethina tumida e Tropilaelaps.
In caso di insorgenza di P.A. sono previsti 30 giorni di sospensione, misura
applicabile entro un’area di 3 km dal focolaio, ove l’autorità competente
visiterà tutti gli alveari presenti escludendo la presenza della malattia.
Il Vet. certificatore utilizza l’apposito modulo e lo inoltra tramite il sistema
Traces (creato dalla commissione per seguire i movimenti degli animali e
dei prodotti di o.a. entro l’UE e da paesi terzi)
alla usl di destinazione e all’UVAC.
Copia del certificato scorta gli animali.
Il Vet. ricettore esegue accertamenti documentali e sanitari sugli animali in
arrivo.

Scambi commerciali di api e bombi
provenienti da paesi Extracomunitari
REG. UE 206/2010
Apis mellifera e Bombus spp possono esser
introdotti in UE unicamente da paesi terzi o
territori elencati nell’all.II, parte 1
in cui la presenza della peste americana, del
piccolo scarabeo dell'alveare (Aethina tumida)
e dell'acaro Tropilaelaps (Tropilaelaps spp.) è
soggetta a notifica obbligatoria in tutto il
paese terzo o in tutto il territorio interessato.

Scambi commerciali di api e bombi
provenienti da paesi Extracomunitari
• 3. Le partite di api appartenenti alle specie elencate
nella tabella 1 dell'allegato IV, parte 2, sono costituite
da:
• a) gabbiette di api regine (Apis mellifera e Bombus
spp.) contenenti ciascuna una sola regina con un
massimo di 20 api accompagnatrici, oppure
• b) contenitori di bombi (Bombus spp.) contenenti
ciascuno una colonia di un massimo di 200 bombi
adulti.
• Il Cert.mod. QUE (Apis) mod. BEE(Bombus) deve essere
firmato dal Vet. Is. Uff. del paese terzo ed è valido 10
giorni dalla data del rilascio (proroga se via mare)

Scambi commerciali di api e bombi
provenienti da paesi Extracomunitari
• Prima dell’arrivo della partita, gli interessati sono
tenuti a comunicare all’Ufficio VIII della DGSAFV ( fax
06. 59946555) l'intenzione di effettuare tali
importazioni. La preventiva comunicazione
dell'importatore deve essere corredata da una
attestazione della ASL territorialmente competente
circa la sussistenza e la consistenza degli alveari
destinati a ricevere le api e dall'indicazione del Paese
terzo di provenienza degli animali nonché del PIF cui
gli stessi saranno presentati per I'effettuazione dei
previsti controlli per autorizzarne l'importazione. (
Nota Min Salute 3416/p -I. 5 i.hI5- del 26 gennaio
2006)

Scambi commerciali di api e bombi
provenienti da paesi Extracomunitari
• Le partite di api regine di cui sono trasferite senza indugio nel luogo designato di
destinazione finale in cui gli alveari sono posti sotto il controllo dell’autorità
competente e le api regine sono trasferite in altre gabbiette prima di essere
introdotte nelle colonie locali.
• Le gabbiette, le api accompagnatrici e altro materiale che ha viaggiato con le api
regine dal paese terzo di origine sono inviati a un laboratorio designato
dall’autorità competente dove si procede agli esami per la ricerca:
• a) del piccolo scarabeo dell’alveare (Aethina tumida), delle sue uova o delle sue
larve;
• b) di segni dell’acaro Tropilaelaps (Tropilaelaps spp.).
•
• Le gabbiette, le api accompagnatrici e tutto il materiale sono distrutti dopo gli
esami di laboratorio.
•
• Le partite di bombi (Bombus spp.) sono trasferite senza indugio al luogo di
destinazione designato.
• I bombi possono rimanere nel contenitore nel quale sono stati introdotti
nell’Unione fino alla fine della vita della colonia.
• Il contenitore e tutto il materiale che ha accompagnato i bombi dal paese terzo di
origine vengono distrutti, al più tardi, alla fine della vita della colonia.

Scambi commerciali di api e bombi
provenienti da paesi Extracomunitari
Proposta di modifica alle procedure di importazione
dell’IZS Lazio e Toscana
Il MdS ha previsto che per l’importazione di api
regine e bombi, le api regine siano condotte sotto
vincolo sanitario dal PIF di arrivo all’IZS
territorialmente competente più vicino, per
l’esecuzione dei controlli relativi alla ricerca di
Aethina tumida e Tropilaelaps spp.

Importazione di miele da paesi terzi
Reg. CE 1664/2006 della Commissione:
Certificati sanitari specifici per Miele e prodotti
apicoli ove il vet. uff. dichiara che
-provengono da stabilimenti basati su HACCP
-manipolati in modo igienico equiparabile All.II
Reg. CE 852/2004
- sono rispettate le garanzie relative agli animali
vivi ed ai prodotti da essi ottenuti previste dai
piani di sorveglianza dai residui

Importazione di sottoprodotti apicoli
non destinati al consumo umano
Reg.UE 1069/2009 e Reg.UE 142/2011:
Sono vietati l’importazione e il transito
nella UE di
Cera d’Api sotto forma di favi

Importazione di sottoprodotti apicoli
non destinati al consumo umano
Reg.UE 1069/2009 e Reg.UE 142/2011:
I SOA provengono da una regione ove tali malattie sono
notificate e non formano oggetto di alcuna restrizione:
a) Peste americana
b) Acariasi ( A. woodi)
c) Aethina tumida
d) Tropilaelaps spp.
Sono stati sottoposti a una temperatura di -12°C o inferiore per
almeno 24 ore; se si tratta di cera questa è stata raffinata o
trasformata

g.bondi@usl7.toscana.it tel. 0577 536812