Nov. 2010 - Area Studenti - Collegio Universitario Don Nicola Mazza
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Nadir, <strong>Nov</strong>. <strong>2010</strong> 11<br />
Se le responsabilità<br />
dell’alluvione<br />
sono molteplici<br />
Giulia Garziera ed Elisa Saler<br />
A cavallo tra il 31 e il primo novembre il<br />
Veneto è stato colpito da un pesante maltempo.<br />
La pioggia scrosciante, perdurata<br />
giorno e notte, ha messo in seria difficoltà<br />
gli argini dei fiumi, provocando in<br />
molti casi la rottura degli stessi e l’allagamento<br />
dei territori limitrofi.<br />
L’area più colpita è quella del vicentino e<br />
della bassa padovana, dove ad oggi molti<br />
locali sono inagibili. Le esondazioni<br />
hanno coinvolto ventimila persone e gli<br />
sfollati sono circa 4500. Tragedia nella<br />
tragedia, si contano anche tre vittime.<br />
I danni a famiglie e aziende sono stimati<br />
attorno al miliardo di euro, ma i vertici<br />
della protezione Civile e del Ministero<br />
degli Interni non ritengono la situazione<br />
abbastanza critica, verranno quindi momentaneamente<br />
stanziati 500.000 Euro.<br />
La cifra, così contenuta, non potrà certo<br />
risarcire se non in minima parte il danno<br />
subito, e si teme che verrà dirottata verso<br />
le grandi aziende lasciando i piccoli<br />
imprenditori, che sono la caratteristica<br />
dell’economia territoriale veneta, senza<br />
risorse per ricominciare.<br />
L’attenzione al Veneto in ginocchio non<br />
è mancata solo dalla politica e dai palazzi<br />
dei poteri, ma soprattutto dai media, che<br />
dovrebbero per loro vocazione dare voce<br />
al dolore e alla frustrazione dei cittadini<br />
colpiti. Solo per pochi giorni infatti<br />
quotidiani e telegiornali hanno parlato<br />
della tragedia per poi strumentalizzarla<br />
come antitesi al Federalismo che la Lega,<br />
molto forte nel Nord- Est, ha come punto<br />
cardine del suo programma.<br />
I numeri dell’alluvione<br />
130 Comuni colpiti<br />
20000 Cittadini coinvolti<br />
4500 Sfollati<br />
400 mln<br />
600 mln<br />
3 Vittime<br />
Danni derivanti dal dissesto<br />
idrogeologico<br />
Danni subiti da imprese<br />
e famiglie<br />
Fonte: Ansa/Centimetri<br />
Qualunque sia l’opinione a proposito<br />
della Riforma, è sbagliato ridurre l’alluvione<br />
sul piano ideologico: al punto in<br />
cui siamo, con le ferite ancora troppo fresche<br />
e i danni ancora visibili, si aiuti chi<br />
soffre, senza rinfacciare nulla. Le targhe<br />
politiche non contano quando si deve<br />
asciugare, sanare, ricostruire.<br />
Una lezione spetta però alle popolazioni<br />
e alle amministrazioni locali coinvolte,<br />
una lezione che deve rimanere anche<br />
quando la terra sarà asciutta: il pericolo<br />
non è passato.<br />
La crescita e il boom-economico furono<br />
molto accentuate nel Nord-Est che passò,<br />
negli anni ’50-’70, da territorio povero e<br />
agricolo a ricco serbatoio manifatturiero<br />
e di occupazione dell’intero paese. Questo<br />
ha avuto delle conseguenze enormi<br />
sul patrimonio ambientale della Regione<br />
che ha sfruttato ampiamente le risorse<br />
a sua disposizione. Tra queste le ampie<br />
Le zone colpite<br />
Fonte: saintandres.blogspot.com / maps.google.com<br />
porzioni di territorio edificate e cementificate,<br />
anche nei bacini di influenza dei<br />
principali corsi d’acqua. A rigor di logica<br />
le alluvioni non sono altro che la conseguenza<br />
diretta della violenza che la Terra<br />
ha subito in queste aree. Va inoltre sommata<br />
l’estremizzazione degli eventi climatici<br />
a cui ci stiamo avvicinando e che<br />
molti climatologi collegano al problema<br />
del surriscaldamento globale.<br />
Insomma, il nostro pianeta si muove<br />
contro di noi, ma solo per ristabilire un<br />
equilibrio. E la rottura di questo equilibrio<br />
è una nostra responsabilità: nulla<br />
ha modificato l’assetto globale come l’evoluzione<br />
delle attività antropiche negli<br />
ultimi cent’anni.<br />
Dovremmo ricordare che la Terra non è<br />
di nostra proprietà: è un bene che abbiamo<br />
preso a prestito dalle generazioni future<br />
e così lo dovremo restituire. <br />
Come il Governo pensa di rispondere ai danni<br />
Ricostruzione<br />
degli immobili<br />
Aiuti<br />
provvisori<br />
Indennizzo dei<br />
danni<br />
Adempimenti<br />
fiscali<br />
Mutui sospesi<br />
• Contributo per coprire il 75% del danno; per immobili danneggiati o inagibili ma non distrutti è previsto un limite max di<br />
30mila euro • Possibile anticipare fino al 50% del contributo; in questo caso il beneficiario deve presentare adeguate garanzie<br />
• Perle famiglie con abitazione distrutta o danneggiata è previsto un contributo di 100 euro a persona, fino a un massimo di<br />
400 euro • Contributodell’80% (max 5.000 euro) per traslochi e depositi, e del 75% (max 1.000 euro) per i beni mobili<br />
• Per i danni ad impianti, strutture, macchinari e attrezzature rimborso che può coprire il 75% della somma (perizia<br />
giurata se il valore sopra 30.000 euro) • Per materie prime, prodotti semilavorati o finiti, contributo fino al 30% del prezzo<br />
d’acquisto.<br />
• La sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari non sarà automatica • Un commissario delegato,entro 15<br />
giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell’ordinanza 3906 - il prossimo 1 dicembre dovrà predisporre l’elenco<br />
delle imprese che, a seguito dell’esondazione dei fiumi, hanno subito il fermo dell’attività<br />
• I residenti nei comuni interessati potranno richiedere la sospensione per otto mesi delle rate dei finanziamenti<br />
Fonte: Il Sole 24 Ore