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Parte Generale - Cooperazione Italiana allo Sviluppo - Ministero ...

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DISABILITÀ<br />

Nel settore della disabilità, la <strong>Cooperazione</strong> italiana svolge<br />

un’azione particolarmente intensa in diversi paesi. I principi che<br />

ne hanno ispirato l’azione sono quelli sanciti dalla Convenzione internazionale<br />

delle Nazioni Unite sulla protezione e la promozione<br />

dei diritti e della dignità delle persone con disabilità, adottata<br />

dall’Assemblea <strong>Generale</strong> delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006<br />

e firmata dall’Italia nel 2007. Nel corso del 2009, l’UTC ha terminato<br />

il lavoro di mappatura delle iniziative per la promozione e la<br />

protezione dei diritti delle persone con disabilità attivate durante<br />

il periodo 2000-2008. La mappatura fa parte di un percorso di approfondimento<br />

della DGCS sul tema dell’inserimento della disabilità<br />

nell’agenda di sviluppo italiana e fornisce elementi utili<br />

all’aggiornamento delle Linee guida della <strong>Cooperazione</strong> sulla disabilità.<br />

Gli elementi emersi dal lavoro succitato sono confluiti in:<br />

Report of the Italian Cooperation-Promotion and protection of<br />

the rights of persons with disabilities 2000-2008;<br />

Report: International Cooperation and Disability Inclusive Development:<br />

A review of Policies and Practices.<br />

I due documenti, che verranno pubblicati nel 2010, sono stati<br />

realizzati in collaborazione con la World Bank e la Global Partnership<br />

for Disability & Development (GPDD). La GPDD rappresenta<br />

un’opportunità per il rafforzamento dell’alleanza tra<br />

Governi, donatori a livello sia bilaterale che multilaterale, banche<br />

di investimento, agenzie ONU, Ong, fondazioni, persone e<br />

organizzazioni delle persone con disabilità, oltreché membri<br />

BUONA PRATICA - KOSOVO: ASSISTENZA TECNICA<br />

PER LA STESURA DEL PIANO NAZIONALE SULLA DISABILITÀ (“PIANO”)<br />

Paese: Kosovo<br />

Esecutore: DGCS - Direzione <strong>Generale</strong> per la <strong>Cooperazione</strong> <strong>allo</strong> <strong>Sviluppo</strong><br />

Progetto. Il processo di redazione del PIANO ha avuto inizio nel settembre 2008 e si è concluso nell’aprile 2009 con la sua<br />

approvazione ufficiale da parte del Governo (decisione 2/62 del 29 aprile 2009). Il progetto di Assistenza tecnica ha visto la<br />

presenza di un team di esperti italiani – di cui alcuni con disabilità – che hanno messo a disposizione le proprie competenze<br />

in diversi settori: istruzione, salute, impiego, accessibilità, protezione sociale e dati statistici e che sono stati coinvolti nella<br />

fase di pianificazione, realizzazione e monitoraggio. Il PIANO è stato redatto in formati accessibili alle persone con disabilità<br />

(Braille, CD audio e video per linguaggio dei segni) 8 . Alla base dell’iniziativa sta un documento concordato e condiviso con le<br />

istituzioni locali, la società civile del Kosovo, le Organizzazioni internazionali (UNICEF, OMS, ILO, ONHCHR, OCSE, World<br />

Bank, UNDP, UNIFEM e UN Habitat), i rappresentanti del Consiglio d’Europa e della Commissione europea. Il PIANO rappresenta<br />

un impegno politico dei Governi, uno strumento di partecipazione e coinvolgimento della società civile e di controllo<br />

sul progressivo conseguimento degli obiettivi prefissati. La partecipazione diretta delle organizzazioni delle persone con disabilità<br />

ha rappresentato un elemento essenziale per la sua riuscita, conformemente a quanto previsto dalla Convenzione<br />

dell’ONU (art. 4 comma 3). Il progetto in questione è considerato una buona pratica in forza della metodologia partecipativa<br />

e interistituzionale che ha portato alla sua stesura e poichè risponde <strong>allo</strong> sforzo del Kosovo di inserire trasversalmente il<br />

tema disabilità in una dimensione multisettoriale. La Commissione europea ha scritto nel suo progress report: “… the Action<br />

Plan for People with Disabilities 2009-2011 was adopted in April. It is the result of a consultative and inclusive process with<br />

the participation of civil society organisations….” (Comunicazione tratta da Commission to the European Parliament and the<br />

Council - Enlargement Strategy and Main Challenges 2009-2010). Nel dicembre del 2009 è stata inoltre pubblicata – a cura<br />

della <strong>Cooperazione</strong> italiana – la relazione finale “Technical Assistance project for the National Disability Action Plan”, che<br />

illustra la metodologia adottata dal progetto. A seguito del successo dell’iniziativa e su richiesta del Governo del Kosovo la<br />

DGCS ha approvato nel 2009 il progetto Sostegno all’attuazione del Piano nazionale sulla disabilità. L’iniziativa rappresenta<br />

la prosecuzione dell’intervento precedentemente realizzato in Kosovo. L’obiettivo dell’intervento è di sostenere il Governo<br />

del Kosovo nella realizzazione delle azioni previste dal PIANO. L’intervento sarà realizzato a livello nazionale e locale. Le<br />

attività previste riguardano:<br />

la realizzazione di un sistema di monitoraggio e valutazione del PAD sotto la direzione dell’Office for Good Governance,<br />

Human Rights and Equal Opportunities del Primo Ministro;<br />

il sostegno alla creazione di un Osservatorio nazionale sulle condizioni di vita delle PD, all’interno del Ministry of Labor<br />

and Social Welfare (MLSW);<br />

la realizzazione del PIANO a livello locale in collaborazione con la municipalità pilota di Gjilan/Gnjilane.<br />

della società civile. Insieme a Finlandia e Norvegia, l’Italia è uno<br />

dei paesi donatori nel Multi-Donor Trust Fund che finanzia alcune<br />

delle sue attività. Nel rispetto dei principi enunciati dalla<br />

Convenzione, nel 2009 la <strong>Cooperazione</strong> italiana ha confermato<br />

il suo impegno per l’avvio dei progetti approvati dalla DGCS nel<br />

2008. Vanno citati in particolare:<br />

n Kosovo: “Assistenza tecnica per la stesura del Piano nazionale<br />

sulla disabilità”;<br />

n Serbia: “Sostegno alla de-istituzionalizzazione di bambini, in<br />

particolare di quelli con disabilità, nella Repubblica di Serbia:<br />

rafforzamento del continuum dei servizi a livello nazionale e<br />

locale”;<br />

n Serbia: “Tutela e miglioramento di minori istituzionalizzati<br />

(assistenza tecnica)”;<br />

n Serbia: “Decentramento dei servizi sociali e sviluppo delle politiche<br />

minorili in Serbia”;<br />

n Tunisia: “Formulazione dei programmi di cooperazione tecnica<br />

bilaterale 2008-2010”.<br />

Nell’ambito delle buone pratiche merita di essere menzionata<br />

l’attività svolta in Kosovo.<br />

Capitolo1 Il quadro internazionale della politica di cooperazione<br />

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