Intervista a Davide Villani, medico neuropsichiatra della Struttura di ...
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L’AUTISMO<br />
L'autismo è una sindrome comportamentale causata da un<br />
<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne dello sviluppo biologicamente determinato, con<br />
esor<strong>di</strong>o entro i primi tre anni <strong>di</strong> vita. Le cause <strong>di</strong> tale<br />
patologia rimangono sconosciute, tanto che l’autismo è<br />
considerato il “buco nero” <strong>della</strong> neuropsichiatria infantile.<br />
I bambini con autismo necessitano <strong>di</strong> una valutazione<br />
globale e <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> intervento riabilitativo<br />
specializzati ed intensivi. È ampiamente <strong>di</strong>mostrato che i<br />
trattamenti specializzati applicati precocemente hanno un<br />
impatto positivo sullo sviluppo del bambino e riducono il<br />
rischio <strong>di</strong> comparsa <strong>di</strong> comportamenti <strong>di</strong>sfunzionali.<br />
<strong>Intervista</strong> a <strong>Davide</strong> <strong>Villani</strong>, <strong>me<strong>di</strong>co</strong> <strong>neuropsichiatra</strong> <strong>della</strong> <strong>Struttura</strong> <strong>di</strong> Neuropsichiatria per l’Infanzia<br />
e l’Adolescenza dell’Ospedale “A. Manzoni” <strong>di</strong> Lecco.<br />
Cos'è l’autismo?<br />
La maggior parte dei bambini è molto socievole e ricerca il contatto con gli altri. Sorridono quando<br />
li si guarda, si lasciano abbracciare, ridono, rispondono in modo appropriato quando facciamo<br />
finta <strong>di</strong> nasconderci.<br />
Talvolta il bambino non reagisce così ma sembra chiuso in un suo mondo: un luogo caratterizzato<br />
da routines ripetute, da comportamenti insoliti e peculiari. La comunicazione appare molto<br />
limitata e si riscontra una totale mancanza <strong>di</strong> consapevolezza sociale e <strong>di</strong> interesse verso l'altro.<br />
Queste sono le caratteristiche dell'Autismo, una sindrome comportamentale causata da un<br />
<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne dello sviluppo biologicamente determinato, con esor<strong>di</strong>o entro i primi tre anni <strong>di</strong> vita.<br />
La compromissione dell'interazione sociale reciproca, dell'abilità <strong>di</strong> comunicare idee e sentimenti e<br />
<strong>della</strong> capacità <strong>di</strong> stabilire relazioni con gli altri configurano una <strong>di</strong>sabilità “permanente” che<br />
accompagna il soggetto nel suo ciclo vitale, anche se nel corso del tempo il deficit sociale assume<br />
una espressività variabile.<br />
Le cause dell'autismo rimangono sconosciute, tanto che viene considerato il “buco nero” <strong>della</strong><br />
neuropsichiatria infantile; le ricerche scientifiche più recenti consentono <strong>di</strong> affermare che si tratti<br />
<strong>di</strong> un'alterazione a carico <strong>della</strong> funzione e/o <strong>della</strong> struttura del sistema nervoso centrale.<br />
Ciò che sappiamo con certezza, invece, è che non <strong>di</strong>pende dagli atteggiamenti genitoriali, come<br />
purtroppo veniva sostenuto sino ad un trentennio fa.<br />
L'esor<strong>di</strong>o è possibile solo nella prima infanzia?<br />
Si: l'età <strong>di</strong> insorgenza è compresa nei primi tre anni <strong>di</strong> vita. In genere la <strong>di</strong>agnosi viene effettuata<br />
entro i 30 mesi.
Come si manifesta?<br />
Vi sono alcuni segni che sicuramente devono indurre la necessità <strong>di</strong> effettuare una valutazione<br />
specialistica.<br />
In particolare: l'assenza <strong>della</strong> risposta al sorriso a 6 mesi; la mancata reciprocità nello scambio con<br />
l'altro <strong>di</strong> suoni, <strong>di</strong> sorrisi o <strong>di</strong> espressioni del viso a 9 mesi; il mancato tentativo <strong>di</strong> verbalizzare, <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>care o raggiungere ciò che interessa a 12 mesi; l'assenza <strong>di</strong> parole singole a 16 mesi; l'assenza<br />
<strong>di</strong> frasi costituite da almeno due parole a 24 mesi; una regressione nel comportamento e nello<br />
sviluppo e, comunque, qualsiasi per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> una competenza precedentemente acquisita<br />
nell'ambito <strong>della</strong> comunicazione e delle abilità sociali.<br />
Un bambino con autismo in età prescolare appare generalmente come isolato e non risponde agli<br />
altri. Molti non stabiliscono il contatto <strong>di</strong> sguardo e spesso presentano comportamenti atipici o<br />
ripetitivi come il dondolarsi, lo sbattere le mani o un intenso bisogno <strong>di</strong> mantenere tutto<br />
immo<strong>di</strong>ficato.<br />
Molti bambini con autismo non comunicano; altri invece parlano in modo bizzarro, per esempio<br />
con una produzione caratterizzata da rime, oppure ripetono ciò che <strong>di</strong>ce l'altro (“ecolalia”),<br />
parlano <strong>di</strong> sé in terza persona o usano un linguaggio eccentrico.<br />
Il livello <strong>di</strong> compromissione è variabile, da lieve a severo. Alcuni bambini sono brillanti ed hanno un<br />
buon profitto scolastico – pur incontrando <strong>di</strong>fficoltà nell'adattarsi al contesto socio-relazionale<br />
<strong>della</strong> scuola. Altri hanno un funzionamento deficitario e, spesso, si associa ad una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />
insufficienza mentale.<br />
Molto raramente un bambino con autismo presenta un talento straor<strong>di</strong>nario in alcuni settori, in<br />
genere nel <strong>di</strong>segno, nella musica o in altre aree dello sviluppo cognitivo.<br />
Cosa fare?<br />
I bambini con autismo necessitano <strong>di</strong> una valutazione globale e <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> intervento<br />
riabilitativo specializzati ed intensivi. Infatti, non essendo stata in<strong>di</strong>viduata la causa <strong>di</strong> tale<br />
patologia, non esistono cure. È ampiamente <strong>di</strong>mostrato che i trattamenti specializzati applicati<br />
precocemente hanno un impatto positivo sullo sviluppo del bambino e riducono il rischio <strong>di</strong><br />
comparsa <strong>di</strong> comportamenti <strong>di</strong>sfunzionali.<br />
In particolare, gli interventi sono finalizzati a correggere i comportamenti che ostacolano<br />
l'adattamento al contesto; pilotano la spinta evolutiva per facilitare l'emergenza <strong>di</strong> competenze<br />
sociali, comunicative-linguistiche, cognitive che possono favorire il futuro inserimento<br />
dell'in<strong>di</strong>viduo; favoriscono lo sviluppo <strong>di</strong> un sod<strong>di</strong>sfacente adattamento emozionale, inteso come<br />
controllo degli impulsi, modulazione degli stati emotivi, immagine <strong>di</strong> sé.<br />
Gli obiettivi si articolano lungo un percorso <strong>di</strong>acronico che si aggiorna perio<strong>di</strong>camente in base<br />
all'età e ai cambiamenti che si verificano nel corso dello sviluppo e che riguardano l'espressività<br />
del quadro clinico, il bambino inteso come persona , la famiglia e il contesto <strong>di</strong> vita più ampio.<br />
Per alcuni bambini – e solo per alcune tipologie <strong>di</strong> problemi clinici – vi è l'in<strong>di</strong>cazione per una<br />
terapia farmacologica.