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GRUPPI CONSILIARI<br />

10<br />

Solidarietà contro le<br />

intimidazioni criminali<br />

Vogliamo esprimere la nostra<br />

solidarietà e la nostra vicinanza<br />

a Francesca Santolini e a<br />

Carmela Mazzarelli per l’intimidazione<br />

subita nel gennaio<br />

scorso mentre erano a bordo<br />

della loro automobile. Non abbiamo mai avuto,<br />

e non abbiamo ora, nessuna paura ad affermare<br />

che siamo dalla parte di chi combatte la criminalità<br />

organizzata di qualunque matrice e in<br />

qualunque forma si manifesti: con armi (vere o<br />

finte) e violenza, come con soldi e appalti. E per<br />

esserlo, non basta non essere collusi: bisogna<br />

non chiedere, o pagare, voti alla cosche, non<br />

candidare chiunque abbia anche lontanamente<br />

legami con le mafie, non incontrare, neanche<br />

per sbaglio, persone vicine ai clan e, soprattutto,<br />

mettere in atto tutte le azioni amministrative,<br />

politiche e culturali per tenere lontana l’illegalità<br />

dalle istituzioni, dallo Stato ai Comuni. Come<br />

sta facendo il Comune di Corsico, grazie all’impegno<br />

della sindaca Maria Ferrucci e di tutta la<br />

sua Giunta e della struttura comunale. Ma per<br />

non lasciare da sole Francesca e Carmela, ma<br />

anche tutte le vittime delle mafie che a volte non<br />

denunciano le intimidazioni subite, non bastano<br />

le istituzioni: ci vuole un impegno di tutte le cittadine<br />

e di tutti i cittadini, per fare in modo che<br />

l’antimafia sociale tolga il potere principale che<br />

hanno le mafie, l’accettazione sociale e la mancanza<br />

di condanna pubblica, il “silenzio degli<br />

onesti”, o peggio ancora l’idea che con la mafia<br />

bisogna conviverci, come disse un ministro<br />

del governo Berlusconi, o che bisogna trattarci,<br />

come hanno fatto uomini delle istituzioni. La<br />

scorta per Carmela e Francesca dobbiamo essere<br />

noi: cittadini, politici, istituzioni e società civile.<br />

Gruppo consiliare Federazione della Sinistra<br />

prc.corsico@tiscali.it<br />

rifondazionecorsichese.altervista.org<br />

Si può fare di più<br />

L’esperienza che viviamo<br />

costantemente in Consiglio<br />

comunale ci porta all’amara<br />

riflessione di dover subire una<br />

sorta d’inettitudine del maggiore<br />

organo del Comune. Crediamo<br />

che la lentezza esasperante nel percorso<br />

delle varie delibere contribuisca ad aumentare<br />

la distanza e la fiducia tra i cittadini e gli organi<br />

politici, e forse anche la politica in generale. Si<br />

pensi che nel mese di maggio 2012 presentammo<br />

la proposta per dare un nuovo ordinamento<br />

alla pubblicazione de “Il <strong>Giornale</strong> di Corsico”;<br />

il Consiglio comunale decise di interessare del<br />

problema la Commissione consiliare per gli affari<br />

istituzionali e soltanto giovedì 7 febbraio 2013<br />

si farà un passo avanti in quella commissione.Lo<br />

svolgimento delle sedute consiliari è disciplinato<br />

da un corretto regolamento che garantisce la<br />

libertà di espressione dei consiglieri comunali,<br />

demandando al presidente del Consiglio comunale<br />

l’onere del coordinamento e del rispetto<br />

delle norme. Questo regolamento fonda le sue<br />

origini nell’interpretazione astratta del diritto,<br />

non potendo tener conto della mirata arroganza<br />

verbale di chi ha interesse a nascondere l’inconsistenza<br />

di contenuti nei vari interventi. Prima<br />

ancora di contrastare nella sostanza, si pensa<br />

a demonizzare, attaccare, svilire, avendo cura<br />

di non cadere nel contenuto. Sono fuori moda<br />

i confronti sulle idee, sui progetti concreti e i<br />

modi di realizzazione: distoglierebbero dall’arte<br />

della delegittimazione. Il bello è che fuori<br />

dall’aula consiliare tutti i consiglieri concordano<br />

sulle negatività espresse e sulla necessità di fare<br />

qualcosa. Il nostro innato ottimismo ci porta a<br />

sperare per il futuro, speriamo prossimo.<br />

Gruppo consiliare Insieme per Corsico<br />

www.insiemepercorsico.it<br />

Il bar Cabassina….. una<br />

storia infinita<br />

(2 - segue) Inoltre, nel capitolato<br />

ci sono ulteriori aspetti limitanti:<br />

“Il concessionario dovrà accettare<br />

che gli iscritti all’Associazione<br />

Cittadina “III” Eta’ (Centro Anziani<br />

Cabassina) possano accedere<br />

ai locali del bar senza obbligo di consumazione;”<br />

ciò permette ai 130 iscritti dell’associazione<br />

di poter occupare ipoteticamente tutti i tavoli del<br />

locale senza consumazione, disincentivando i<br />

fruitori del parco a sedersi al bar per bere un caffè,<br />

con ovvie conseguenze negative per il gestore.<br />

Ultima beffa è la cauzione: “il concessionario<br />

presterà una cauzione pari ad una annualità del<br />

canone offerto in sede di gara”, perciò dovrà<br />

sborsare oltre ai minimi 8001 di affitto altri 8001<br />

di cauzione. Tutto questo ci sembra una presa in<br />

giro nei confronti dei cittadini, sono state imposte<br />

clausole limitanti che hanno impedito a qualsiasi<br />

cittadino di poter iniziare un’attività economica.<br />

Ognuno tragga le sue considerazioni.<br />

Gruppo consiliare - Popolo della Libertà<br />

pdl-corsico@tiscali.it<br />

Servizi sociali<br />

in tempo di crisi<br />

In un momento di crisi, i Comuni<br />

sono chiamati ad affrontare<br />

situazioni di disagio<br />

sociale in misura maggiore e<br />

con risorse ancora più limitate<br />

che in passato. Nuove povertà<br />

si accompagnano a nuove emergenze. Si pensi<br />

alle ludopatie e alle conseguenze dirette - i<br />

problemi dei giocatori - e indotte - le difficoltà<br />

incontrate dai loro familiari - o ai problemi legati<br />

alla crescente disoccupazione. O ancora alle<br />

conseguenze dell’azzeramento del fondo per<br />

le disabilità. In questo contesto, i Comuni sono<br />

portati a ripensare le modalità di erogazione dei<br />

servizi per garantire la migliore copertura in presenza<br />

di risorse limitate. Questo vale a maggior<br />

ragione in un Comune come il nostro dove il<br />

tessuto sociale presenta fragilità peculiari con<br />

riferimento ad anzianità e reddito della popolazione.<br />

La gestione associata dei servizi sociali a<br />

livello intercomunale si configura come la modalità<br />

più efficace per garantire protezione alla<br />

cittadinanza tutta, con particolare attenzione<br />

alle fasce più deboli. Un esempio significativo<br />

tanto delle attività che si possono mettere in comune,<br />

quanto delle difficoltà che si incontrano<br />

su questa strada è arrivato dalla definizione del<br />

Piano di tutela dei minori recentemente approvato<br />

dal Consiglio comunale: con questo<br />

provvedimento la gestione sarà associata tra<br />

tre dei sei Comuni interessati al Piano di zona.<br />

È necessario che le Amministrazioni siano indotte<br />

a definire modalità di gestione comuni: il<br />

loro compito sarà sempre più quello di definire<br />

aree di gestione comune nell’ambito del Piano<br />

di Zona. A livello regionale, sarà poi necessario<br />

in alcuni casi ridefinire gli ambiti territoriali<br />

ottimali per l’erogazione di determinati servizi.<br />

Solo mettendo in comune competenze e strutture<br />

e condividendo buona pratiche si può pensare<br />

di sostenere le fasce più fragili della popolazione<br />

in un momento di crisi.<br />

Gruppo consiliare del Partito Democratico<br />

I teorici del consumo zero<br />

del territorio. A parole!<br />

Si parla sempre più spesso nella<br />

società attuale di consulenze<br />

d’oro e di sperpero delle risorse<br />

degli enti territoriali. Corsico<br />

ne è esente? Anche nel nostro<br />

Comune sta per avvenire qualcosa<br />

di molto simile. L’architetto Guastamacchia,<br />

clamorosamente bocciato dagli elettori<br />

corsichesi avendo ottenuto un solo voto (uno<br />

solo davvero, non siamo su Scherzi a parte) alle<br />

elezioni del 2010, è entrato nel nostro Comune<br />

dalla porta principale essendo stato fortemente<br />

voluto dalla sindaca dott.ssa Ferrucci nella<br />

sua Giunta come titolare della potente delega<br />

all’Urbanistica. Peraltro, l’assessore non ha<br />

alcun legame con la nostra città, essendo di<br />

Rozzano e già assessore in quel Comune. L’architetto<br />

Guastamacchia, pertanto, decide sui<br />

destini economici e sociali della nostra città in<br />

rappresentanza solo di se stesso e, secondo il<br />

sottoscritto, delle sue contraddizioni. Nel settembre<br />

scorso viene affidato al PIM un incarico<br />

per lo studio di fattibilità del nuovo palazzo<br />

municipale rispetto anche alla sua localizzazione<br />

(area Pozzi/Stella o area Burgo?) per un<br />

importo di 62.000 euro. Una domanda: perché<br />

non è stato messo in gara l’incarico, cercando<br />

di risparmiare soldi dei corsichesi? Poi, nel dicembre<br />

scorso, la Giunta Ferrucci (assenti forse<br />

tre assessori) vota il quasi raddoppino della volumetria<br />

della residenza per anziani sita sull’area<br />

Pozzi/Stella, vincolando di fatto una delle<br />

possibili destinazioni del nuovo municipio. Che<br />

dire della Dicalite/Perlite? Dopo anni di trattative,<br />

si arriva oggi a un accordo. Come è stato<br />

possibile? Amici della lista Insieme per Corsico,<br />

è vero che volete entrare in maggioranza? Per<br />

sostenere questo scempio? Lavoriamo insieme<br />

per creare un’alternativa.<br />

Giacomo Di Capua<br />

Capogruppo consiliare Uniti per Corsico<br />

giacomodicapua@yahoo.it

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