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a_sud_europa_anno-8_n-3

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Fondi alle università, sussidi alle famiglie<br />

Stabilizzati oltre 20mila precari degli enti locali<br />

aziende pilota e dimostrative a carattere silvo-pastorale zootecnico<br />

e faunistico, 9 mln ai talassemici, 14 mln alle Università di<br />

Palermo, Catania e Messina, 8,5 mln all’Arpa, 11 mln a enti parco<br />

e riserve, 700 mila euro a Taoarte, 400 mila euro per le Orestiadi<br />

di Gibellina, 400 mila euro all’autodromo di Pergusa, 14,8 mln al<br />

teatro Massimo, 5,1 mln al teatro di Messina, 3,1 mln al Biondo di<br />

Palermo, 693 mila euro all’Istituto per il drartuna antico, oltre 580<br />

mila euro ai teatri privati, 9,2 mln alla Fondazione orchestra sinfonica,<br />

184 mila euro al Brass group.<br />

Un emendamento del gruppo Udc, primo firmatario il capogruppo<br />

Lillo Firetto, permetterà agli ex lavoratori della Pumex di proseguire<br />

un progetto avviato con il Comune di Lipari, con uno stanziamento<br />

di 600 mila euro. Prevista anche la riduzione del carico<br />

fiscale per le imprese che operano nel settore del marmo, grazie<br />

a una norma presentata dal capogruppo Pd Baldo Gucciardi e sostenuta<br />

anche da Girolamo Fazio. Un altro milione di euro è destinato<br />

al Coppem (Comitato permanente per il partenariato<br />

euromediterraneo dei Poteri Locali e Regionali). Alcune norme,<br />

fatte proprie dai grillini, riguardano acqua e rifiuti. In particolare un<br />

fondo pari a 3 milioni di euro garantirà la continuità del servizio in<br />

caso di fallimento del gestore (è il caso di Aps a Palermo). Entro<br />

il 31 dicembre, invece, il dipartimento regionale competente dovrà<br />

definire le procedure di ripianamento dei debiti dei Comuni relativi<br />

allo smaltimento dei rifiuti.<br />

Per evitare sprechi in sanità, infine, l’assessorato predisporrà un<br />

disciplinare per la prescrizione di farmaci monodose o in confezioni<br />

corrispondenti al ciclo terapeutico, onde evitare inutili accumuli<br />

di farmaci non utilizzati.<br />

Non passa, invece, il mutuo per il finanziamento alle imprese. Se<br />

ne riparlerà già dalla prossima settimana, attraverso un ddl apposito.<br />

Il Parlamento siciliano si riappropria in extremis di 39 milioni di<br />

euro, fondi che rischiavano di essere congelati e subordinati al<br />

Patto di stabilità. Nell’ultima maratona notturna, durante la quale<br />

sono stati approvati bilancio e Finanziaria della Regione, arriva il<br />

dietrofront sull’ipotesi che aveva scatenato polemiche. Un colpo di<br />

scena, mentre nel Palazzo le notizie dell’indagine sulle «spese<br />

pazze» dei gruppi parlamentari h<strong>anno</strong> costretto ad accelerare<br />

sulla manovra.<br />

Una norma che il governo aveva introdotto a sorpresa nella notte<br />

fra lunedì e martedì, con la quale venivano «congelate» fino al 30<br />

giugno parte delle somme destinate al funzionamento dell’Ars.<br />

Trentanove milioni appunto sui 149 previsti, un taglio pesante che<br />

avrebbe potuto incidere su stipendi e contratti (compresi quelli dei<br />

portaborse).<br />

La posta era stata inserita fra quelle già previste, 400 milioni di<br />

spese che rischiavano lo stop in attesa di conoscere i vincoli di risparmio<br />

fissati dallo Stato.<br />

L’ipotesi del taglio dei 39 milioni per l’Ars aveva suscitato aspre<br />

polemiche e «ritorsioni». Burocrati e dipendenti di Palazzo dei Normanni<br />

h<strong>anno</strong> infatti applicato in modo rigido la circolare che limita<br />

la possibilità di movimento all’Ars. Il risultato è stato che<br />

decine di funzionari e dirigenti che dovevano seguire i lavori<br />

d’aula (e in molti casi riscrivere le norme da sottoporre al parlamento)<br />

sono rimasti spiazzati, impossibilitati a muoversi per<br />

il Palazzo, molti confinati in sala stampa. Vittima eccellente del<br />

rigore anche l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, costretto<br />

fuori dalla porta per 40 minuti.<br />

Per «salvare» i 39 milioni di euro è stata applicata una norma<br />

prevista dal regolamento parlamentare, secondo cui «non possono<br />

proporsi, sotto qualsiasi forma, articoli aggiuntivi o emendamenti<br />

contrastanti con precedenti deliberazioni<br />

dall’Assemblea adottate sull’argomento o estranei allo specifico<br />

oggetto della discussione; il presidente inappellabilmente<br />

decide, previa lettura». Norma applicabile, dunque, visto che la<br />

tabella con tutte le voci «congelate» era già stata approvata.<br />

L’Assemblea peraltro si è appellata al fatto che, a bilancio già<br />

approvato, il blocco dei 39 milioni avrebbe causato un deficit.<br />

Restano intatti tutti gli altri tagli: in bilico fondi per precari, forestali,<br />

enti locali, Eas, Esa e Ast. Se il Patto di stabilità, che di solito<br />

è formalizzato fra luglio e settembre, sarà vantaggioso per<br />

la Sicilia, questi fondi sar<strong>anno</strong> liberati. Viceversa le risorse tagliate.<br />

D.M.<br />

20gennaio2014 a<strong>sud</strong>’<strong>europa</strong> 5

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