28.11.2014 Views

Notiziario - Provincia di Cristo Re dei Frati Minori dell'Emilia Romagna

Notiziario - Provincia di Cristo Re dei Frati Minori dell'Emilia Romagna

Notiziario - Provincia di Cristo Re dei Frati Minori dell'Emilia Romagna

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Capitolo<br />

<strong>Provincia</strong>le<br />

2013<br />

Sommario<br />

GOVERNO DELLA PROVINCIA<br />

MINISTRO<br />

Fr. Bruno Bartolini<br />

VICARIO<br />

Fr. Gilberto Soracchi<br />

DEFINITORI PROVINCIALI<br />

Fr. Maurizio Piazza, Fr. Guido Ravaglia,<br />

Fr. Secondo Ballati, Fr. Costantino<br />

Tamagnini.<br />

Capitolo provinciale 1<br />

I- <strong>Re</strong>lazione Visitatore gen. 2<br />

II- Il Ministro provinciale... 14<br />

Curia Generale 15<br />

Vita della <strong>Provincia</strong> 17<br />

I- Riunione Definitorio 17<br />

II- Congresso Capitolare 17<br />

Note <strong>di</strong> Cronaca 19<br />

I- Convegno ABEI 19<br />

Abbiamo vissuto 23<br />

I nostri Defunti 25<br />

I- Fr. Berardo Rossi 25<br />

Fraternitas nr. 202<br />

<strong>Notiziario</strong><br />

<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> “CRISTO RE”<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong><br />

(In copertina: “San Marco”, PAOLO VENEZIANO,<br />

1345, Particolare <strong>di</strong> “Pala Feriale” Museo della Basilica<br />

<strong>di</strong> San Marco in Venezia, Tempera su tavola)<br />

Anno XLI - n.s.<br />

N. 196 - luglio 2013<br />

Sped. in Abbonamento postale<br />

art. 2 comma 20/c legge 662/96<br />

Filiale <strong>di</strong> Bologna - Stampato in proprio<br />

<strong>Re</strong>g. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98<br />

Perio<strong>di</strong>cità mensile<br />

Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci<br />

<strong>Re</strong>dattore: Fr. Marco Zanotti<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong> <strong>Notiziario</strong> - 1


I<br />

<strong>Re</strong>lazione<br />

al Capitolo<br />

del Visitatore gen.<br />

Carissimi fratelli,<br />

Inizio questa <strong>Re</strong>lazione<br />

sullo stato della <strong>Provincia</strong> con le<br />

parole del profeta Isaia: “tu sei<br />

prezioso ai miei occhi, perché<br />

sei degno <strong>di</strong> stima e io ti amo”<br />

(Is 43,4). Sì, per la Chiesa e per<br />

l’Or<strong>di</strong>ne questa è una <strong>Provincia</strong><br />

preziosa e degna <strong>di</strong> stima. Questo<br />

giu<strong>di</strong>zio generale viene dal fatto<br />

che, visitando le varie Fraternità,<br />

le ho trovate sane con i problemi<br />

comuni <strong>di</strong> fratelli che vivono insieme<br />

in tensione verso la perfezione<br />

della vita evangelica che<br />

hanno promesso. La visibilità <strong>di</strong><br />

questo giu<strong>di</strong>zio viene offuscata<br />

da due povertà <strong>di</strong> cui nessuno è<br />

responsabile: l’età me<strong>di</strong>a elevata<br />

<strong>dei</strong> frati e lo stato <strong>di</strong> salute precario<br />

<strong>di</strong> molti, elementi che rendono<br />

più <strong>di</strong>fficile una qualità <strong>di</strong><br />

vita buona soprattutto quando le<br />

Fraternità sono troppo piccole.<br />

Solo il grande amore alla propria<br />

vocazione francescana e il forte<br />

senso <strong>di</strong> appartenenza all’Or<strong>di</strong>ne<br />

aiuta a mettere in campo forze al<br />

limite delle possibilità. In questo<br />

non ho che da lodarvi!<br />

Con questa introduzione<br />

ho voluto sgomberare il terreno<br />

da certe ombre illegittime e false<br />

che vorrebbero presentare questa<br />

<strong>Provincia</strong> meno stimata rispetto<br />

al suo glorioso passato.<br />

UN CAPITOLO NELL’ANNO<br />

DELLA FEDE<br />

Ho visitato la <strong>Provincia</strong><br />

guidato solo dalla fede, sordo<br />

ad ogni giu<strong>di</strong>zio che veniva<br />

dall’esterno, per cercare e trovare<br />

le opere meravigliose che il Signore<br />

ha compiuto in mezzo a voi<br />

e per mezzo <strong>di</strong> voi in questo tratto<br />

<strong>di</strong> cammino che va dall’anno del<br />

Signore 2006 ad oggi. Anni <strong>di</strong> ricerca,<br />

<strong>di</strong> rinnovamento, <strong>di</strong> nuovi<br />

cammini ed esperienze, <strong>di</strong> impostazione<br />

del futuro, anni laboriosi<br />

non privi <strong>di</strong> sofferenze, <strong>di</strong> delusioni<br />

ma anche costruttivi e capaci<br />

<strong>di</strong> liberare potenzialità che<br />

hanno messo in atto creatività<br />

nella forma vitae e nella missione.<br />

Piccoli segni, ma in<strong>di</strong>cativi<br />

<strong>di</strong> una <strong>di</strong>rezione che avete voluto<br />

percorrere e precisamente quella<br />

in<strong>di</strong>cata dalla centralità della Parola.<br />

In ascolto attento della<br />

Parola, vi siete lasciati plasmare<br />

il cuore dalla grazia che trasforma<br />

(Porta fi<strong>dei</strong> = PF 1), avete preso<br />

in mano la vostra vita con nuovo<br />

coraggio e impegno, decisi<br />

comunque a “Ripartire dal Vangelo”(=<br />

RdV) per essere meglio,<br />

veri <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong> Gesù. “Seguire<br />

Gesù comporta con<strong>di</strong>videre con<br />

Lui l’annuncio del <strong>Re</strong>gno, come<br />

fu rivelato a san Francesco alla<br />

Porziuncola, attraverso il Vangelo<br />

dell’invio <strong>dei</strong> <strong>di</strong>scepoli, che è<br />

stato inserito nella Protoregola,<br />

ed è presente nella <strong>Re</strong>gola non<br />

bollata (cf. Rnb 14,1-4 = Lc 9,4-<br />

5; 10,5-7).”<br />

Più volte in questi anni<br />

vi siete interrogati sulle vie<br />

dell’evangelizzazione ed avete<br />

trovato risposte adeguate al territorio<br />

in una rinnovata simpatia<br />

con il mondo, riconosciuto come<br />

vostro chiostro ed anche nella<br />

con<strong>di</strong>visione con la vita <strong>dei</strong> poveri<br />

e <strong>di</strong> quelli che si trovano lungo<br />

la strada” (RdV pg 20). Qualcuno<br />

<strong>di</strong> voi si è fatto povero con i poveri,<br />

sostando ogni giorno all’angolo<br />

prezioso della città, tendendo,<br />

umile, la mano per chi ha meno<br />

<strong>di</strong> lui. Una scelta con<strong>di</strong>visa anche<br />

da alcuni frati giovani più sensibili<br />

alle varie povertà. Oppure<br />

povero tra i poveri per offrire loro<br />

o il pane quoti<strong>di</strong>ano o un alloggio<br />

<strong>di</strong>gnitoso a coloro che sarebbero<br />

stati ai margini della città perché<br />

meno capaci <strong>di</strong> autogestirsi;<br />

oppure con l’offerta <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong><br />

promozione sociale, servizi ambulatoriali<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina fisica e<br />

riabilitazione, ecc. Ed anche nel<br />

paziente, umile, faticoso servizio<br />

pastorale nelle vostre chiese,<br />

santuari e parrocchie. Con queste<br />

scelte operose non siete stati alla<br />

porta della fede ma l’avete attraversata<br />

spinti da quella Parola che<br />

vi <strong>di</strong>ceva: “In verità vi <strong>di</strong>co: ogni<br />

volta che avete fatto queste cose a<br />

uno solo <strong>di</strong> questi miei fratelli più<br />

piccoli, l’avete fatto a me.”<br />

Avete attraversato la<br />

porta della fede anche cercando<br />

<strong>di</strong> rinnovare la vita delle Fraternità<br />

stu<strong>di</strong>ando ed approvando insieme<br />

il PVF, verificandolo ed<br />

aggiornandolo lungo il cammino.<br />

In una parola: non vi siete lasciati<br />

vivere bensì avete vissuto<br />

la professione della vita evangelica<br />

secondo la forma rivelata a<br />

Francesco.<br />

“Riscoprendo il cammino<br />

della fede avete ritrovato la<br />

gioia e rinnovato l’entusiasmo<br />

dell’incontro con <strong>Cristo</strong>” ed in<br />

questo modo avete contribuito<br />

a condurre gli uomini fuori dal<br />

deserto, verso il luogo della vita,<br />

verso l’amicizia con il Figlio<br />

<strong>di</strong> Dio, verso Colui che ci dona la<br />

vita, la vita in pienezza” (PF 2).<br />

E siete arrivati fino ad oggi, fino<br />

qui a questo Capitolo <strong>Provincia</strong>le<br />

che, tanto più segnerà la vostra<br />

storia quanto più, mossi dalla fede<br />

e dall’amore alla propria vo-<br />

2 - <strong>Notiziario</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong>


cazione, sarete capaci <strong>di</strong> progettare<br />

la vita e la missione nella scia<br />

<strong>di</strong> quel rinnovamento auspicato<br />

dal Capitolo Generale del 2009<br />

e da Papa Benedetto XVI° quando<br />

in<strong>di</strong>sse l’Anno della fede. Egli<br />

tracciava le vie per le quali vedeva<br />

passare il rinnovamento della<br />

Chiesa. Il Papa scriveva: “6. Il<br />

rinnovamento della Chiesa passa<br />

anche attraverso la testimonianza<br />

offerta dalla vita <strong>dei</strong> credenti: con<br />

la loro stessa esistenza nel mondo<br />

i cristiani sono infatti chiamati a<br />

far risplendere la Parola <strong>di</strong> verità<br />

che il Signore Gesù ci ha lasciato.”<br />

L’art 89 delle nostre CCGG,<br />

recita: “La testimonianza della<br />

vita, ossia la silenziosa proclamazione<br />

del <strong>Re</strong>gno <strong>di</strong> Dio è un inizio<br />

e la prima forma <strong>di</strong> evangelizzazione”.<br />

Se è così, il rinnovamento<br />

della <strong>Provincia</strong> passa dal vivere<br />

la <strong>Re</strong>gola autenticamente interpretata<br />

dalla Chiesa tramite le<br />

Costituzioni! Che posto occupano<br />

nella nostra vita? Pongo questo<br />

interrogativo così come l’ho<br />

posto ad ogni Fraternità perché<br />

ho constatato un certo silenzioso<br />

oblio <strong>di</strong> questo testo fondante<br />

della nostra vita. Pertanto occorre<br />

uno sforzo <strong>di</strong> conversione per<br />

riappropriarcelo.<br />

Scrive ancora il Papa:<br />

“L’Anno della fede, in questa<br />

prospettiva, è un invito ad<br />

un’autentica e rinnovata conversione<br />

al Signore, unico Salvatore<br />

del mondo. Nel mistero della<br />

sua morte e risurrezione, Dio<br />

ha rivelato in pienezza l’Amore<br />

che salva e chiama gli uomini alla<br />

conversione <strong>di</strong> vita me<strong>di</strong>ante<br />

la remissione <strong>dei</strong> peccati (cfr At<br />

5,31).” Convertirci alla <strong>Re</strong>gola e<br />

alle Costituzioni mossi dal troppo<br />

amore al nostro carisma e dalla<br />

nostra vocazione. In questi testi,<br />

scrive il Ministro Generale,<br />

“scopriamo chi siamo e chi siamo<br />

chiamati ad essere…lì scopriamo<br />

l’essenziale che abbiamo<br />

promesso <strong>di</strong> vivere per incarnarlo<br />

nella vita <strong>di</strong> ogni giorno ed essere<br />

più significativi e più profetici”.<br />

(Presentazione del sussi<strong>di</strong>o<br />

sulla nostra identità).<br />

Guardando più da vicino<br />

la realtà provinciale, pur luminosa<br />

e testimone, si colgono fatiche,<br />

lentezze, resistenze riconducibili<br />

a <strong>di</strong>verse cause, ma tutti segni <strong>di</strong><br />

crisi da superare insieme nella riconciliazione<br />

e nel perdono perché<br />

tutti e sempre abbiamo bisogno<br />

<strong>di</strong> purificazione e <strong>di</strong> rinnovamento.<br />

Viviamo all’interno della<br />

nostra esperienza quanto vive<br />

l’intera Chiesa.<br />

Scrive ancora il Papa:<br />

“Proprio il Concilio, nella Costituzione<br />

dogmatica Lumen gentium,<br />

affermava: “Mentre <strong>Cristo</strong>,<br />

«santo, innocente, senza macchia»<br />

(Eb 7,26), non conobbe il<br />

peccato (cfr 2Cor 5,21) e venne<br />

solo allo scopo <strong>di</strong> espiare i peccati<br />

del popolo (cfr Eb 2,17), la<br />

Chiesa, che comprende nel suo<br />

seno peccatori ed è perciò santa<br />

e insieme sempre bisognosa<br />

<strong>di</strong> purificazione, avanza continuamente<br />

per il cammino della<br />

penitenza e del rinnovamento.”<br />

Vogliamo sottrarci proprio noi,<br />

consacrati nella Chiesa, a questa<br />

cammino <strong>di</strong> penitenza e <strong>di</strong> rinnovamento?<br />

Da un Capitolo deve<br />

emerge l’ar<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> progetti<br />

per una vita in novità <strong>di</strong> spirito!<br />

Insieme alle fatiche, il Signore<br />

non ci priverà delle consolazioni<br />

necessarie per andare avanti con<br />

speranza, e affermiamo questo<br />

perché tutta la nostra vita è fondata<br />

sulla fede nel Signore Risorto.<br />

E non ci spaventano afflizioni<br />

che vengono dal <strong>di</strong> dentro della<br />

nostra <strong>Provincia</strong> o dal <strong>di</strong> fuori,<br />

dal mondo. Anche noi con Giovanni,<br />

<strong>di</strong>ciamo: “Questa è la vittoria<br />

che vince il mondo: la nostra<br />

fede!” (1 Gv 5,4). Lo scriviamo<br />

anche nelle Costituzioni all’art.<br />

90: “Noi frati stimiamo moltissimo<br />

la fede cattolica, che è dono<br />

<strong>di</strong> Dio, e respinta ogni preferenza<br />

umana, professiamo la nostra fede<br />

davanti a tutti, con umiltà, for-<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong> <strong>Notiziario</strong> - 3


tezza ed animo gioioso”.<br />

Lo stesso Papa ci orienta<br />

a dare questa lettura della nostra<br />

esperienza <strong>di</strong> fede quando scrive:<br />

“La Chiesa «prosegue il suo<br />

pellegrinaggio fra le persecuzioni<br />

del mondo e le consolazioni <strong>di</strong><br />

Dio», annunziando la passione<br />

e la morte del Signore fino a che<br />

egli venga (cfr 1Cor 11,26). Dalla<br />

virtù del Signore risuscitato trae<br />

la forza per vincere con pazienza<br />

e amore le afflizioni e le <strong>di</strong>fficoltà,<br />

che le vengono sia dal <strong>di</strong> dentro<br />

che dal <strong>di</strong> fuori, e per svelare<br />

in mezzo al mondo, con fedeltà<br />

anche se non perfettamente, il<br />

mistero <strong>di</strong> lui, fino a che alla fine<br />

<strong>dei</strong> tempi esso sarà manifestato<br />

nella pienezza della luce”.<br />

La via migliore per svelare<br />

al mondo il mistero <strong>di</strong> Lui<br />

tramite una vita nuova, è la carità:<br />

“Per l’apostolo Paolo, - scrive<br />

il Papa - questo Amore introduce<br />

l’uomo ad una nuova vita:<br />

“Per mezzo del battesimo siamo<br />

stati sepolti insieme a lui nella<br />

morte, perché come <strong>Cristo</strong> fu<br />

risuscitato dai morti per mezzo<br />

della gloria del Padre, così anche<br />

noi possiamo camminare in una<br />

nuova vita” (Rm 6,4). Grazie alla<br />

fede, questa vita nuova plasma<br />

tutta l’esistenza umana sulla ra<strong>di</strong>cale<br />

novità della risurrezione.<br />

Nella misura della sua libera <strong>di</strong>sponibilità,<br />

i pensieri e gli affetti,<br />

la mentalità e il comportamento<br />

dell’uomo vengono lentamente<br />

purificati e trasformati, in un<br />

cammino mai compiutamente<br />

terminato in questa vita. La “fede<br />

che si rende operosa per mezzo<br />

della carità” (Gal 5,6) <strong>di</strong>venta<br />

un nuovo criterio <strong>di</strong> intelligenza e<br />

<strong>di</strong> azione che cambia tutta la vita<br />

dell’uomo (cfr Rm 12,2; Col 3,9-<br />

10; Ef 4,20-29; 2Cor 5,17).”<br />

Ed anche qui le nostre<br />

Costituzioni ci giu<strong>di</strong>cano quando,<br />

all’art. 39, scrivono: “I frati,<br />

come figli del Padre celeste e<br />

fratelli <strong>di</strong> Gesù <strong>Cristo</strong> nello Spirito<br />

Santo,1 seguendo la forma<br />

evangelica rivelata dal Signore<br />

a san Francesco, conducono vita<br />

fraterna in comunità, si amano e<br />

si nutrono reciprocamente più <strong>di</strong><br />

quanto una madre ama e nutre il<br />

suo figlio carnale.”<br />

Da ultimo il Papa manifesta<br />

due suoi desideri: confessare<br />

la fede in pienezza, dare testimonianza<br />

<strong>di</strong> vita cre<strong>di</strong>bile. E<br />

scrive: “9. Desideriamo che questo<br />

Anno susciti in ogni credente<br />

l’aspirazione a confessare la fede<br />

in pienezza e con rinnovata convinzione,<br />

con fiducia e speranza.<br />

Sarà un’occasione propizia anche<br />

per intensificare la celebrazione<br />

della fede nella liturgia, e<br />

in particolare nell’Eucaristia,<br />

che è “il culmine verso cui tende<br />

l’azione della Chiesa e insieme la<br />

fonte da cui promana tutta la sua<br />

energia”. Nel contempo, auspichiamo<br />

che la testimonianza <strong>di</strong><br />

vita <strong>dei</strong> credenti cresca nella sua<br />

cre<strong>di</strong>bilità.”<br />

Dalla celebrazione della<br />

fede nella liturgia il frate minore<br />

attinge la forza <strong>di</strong>vina per una vita<br />

<strong>di</strong> fede che sia sempre più cre<strong>di</strong>bile<br />

perché coerente.<br />

Guidato da questa convinzione<br />

passo alla verifica <strong>dei</strong><br />

vari ambiti della vita della provincia,<br />

proprio a partire dalla <strong>di</strong>mensione<br />

della preghiera nelle<br />

fraternità.<br />

VITA DI ORAZIONE.<br />

In quasi tutte le Fraternità<br />

si celebra la Liturgia delle Ore<br />

(= LH) anche se non per intero,<br />

ma solo in due fraternità si canta<br />

qualche parte. Inoltre si segue la<br />

forma recitativa, spesso alquanto<br />

frettolosa ed insieme costato<br />

la sofferenza <strong>di</strong> assenze non facilmente<br />

giustificabili. Solo 4<br />

fraternità su 11 hanno l’orazione<br />

mentale comunitaria, pur richiesta<br />

dagli SP art. 11.<br />

È il volto vero delle fraternità,<br />

le quali vuoi per il numero,<br />

vuoi per l’età, si esprime come<br />

può. Forse c’è anche un certo <strong>di</strong>sinteresse.<br />

Certamente non è una<br />

celebrazione che attrae. Quello<br />

che passa nel cuore <strong>dei</strong> frati non<br />

spetta a me giu<strong>di</strong>care, ma credo<br />

che non sia profonda la convinzione<br />

che il proporsi come Fraternità<br />

orante che vive il mistero<br />

celebrato e oggetto <strong>di</strong> lode e <strong>di</strong><br />

adorazione, sia una forma eccellente<br />

e primaria <strong>di</strong> evangelizzazione.<br />

In questo caso per preghiera<br />

intendo la celebrazione della S.<br />

Messa e della Liturgia delle Ore,<br />

dove l’Orazione mentale <strong>di</strong>venta<br />

un tempo in cui personalizzo il<br />

mistero celebrato, lo contemplo,<br />

lo adoro, lo lodo e mi confronto<br />

per verificare fino a che punto è<br />

<strong>di</strong>venuto vita della mia vita.<br />

Il rinnovamento della vita<br />

in fraternità passa innanzitutto<br />

dalla centralità della vita <strong>di</strong> orazione<br />

che, sulle orme <strong>di</strong> Francesco<br />

- ha al suo centro l’Eucarestia<br />

e la Liturgia delle Ore, segno <strong>di</strong><br />

una grande passione d’amore per<br />

<strong>Cristo</strong> e per la Chiesa. Come andare<br />

in missione e quali contenuti<br />

proporre nell’evangelizzazione<br />

se non brucia in noi l’amore per<br />

il <strong>Cristo</strong> povero e crocifisso che<br />

incontro personalmente nella celebrazione<br />

della santa Liturgia,<br />

vero culmine e sorgente <strong>di</strong> tutta la<br />

vita della Chiesa? C’è da chiedersi<br />

se la preghiera è davvero l’opzione<br />

delle opzioni e se lo spirito<br />

della santa orazione e devozione<br />

4 - <strong>Notiziario</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong>


stia in cima alle realtà da custo<strong>di</strong>re<br />

e costruire giorno dopo giorno!<br />

Non a caso il già Ministro<br />

Generale nella lettera <strong>di</strong> Pasqua<br />

2013, riflettendo sul tema della<br />

fede, non è convinto che essa “sia<br />

un presupposto ovvio nella vita<br />

<strong>di</strong> un religioso e francescano.”<br />

E scrive: “È vero che la<br />

maggior parte <strong>dei</strong> fratelli danno<br />

quoti<strong>di</strong>anamente, senza clamori,<br />

senza applausi e senza gran<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>scorsi, testimonianza umile <strong>di</strong><br />

una fede confessata, vissuta e celebrata,<br />

rimanendo fedeli contro<br />

ogni speranza e facendo della loro<br />

vita esperienza del mistero pasquale,<br />

è anche vero che il secolarismo,<br />

inteso come un insieme<br />

<strong>di</strong> atteggiamenti ostili alla fede,<br />

e che riguarda ampi settori della<br />

società, può essere entrato nelle<br />

nostre Fraternità e nelle nostre vite;<br />

e che la caduta dell’orizzonte<br />

dell’eternità e la riduzione del reale<br />

alla sola <strong>di</strong>mensionale terrena<br />

ha sulla fede l’effetto che ha<br />

la sabbia gettata sulla fiamma: la<br />

soffoca e finisce per spegnerla.<br />

Credo che sia necessario, soprattutto<br />

in quest’Anno della fede,<br />

fare una pausa, moratorium, per<br />

verificare la nostra fede. Quanto<br />

sono attuali le parole dell’allora<br />

Card. Ratzinger quando, nel<br />

1989, affermava: «L’apostasia<br />

dell’età moderna si fonda sulla<br />

caduta <strong>di</strong> una verifica della fede<br />

nella vita <strong>dei</strong> cristiani».<br />

Giustamente fr. Herman<br />

Schaluck scriveva che la preghiera<br />

è l’opzione delle opzioni.<br />

E il documento su “Lo spirito <strong>di</strong><br />

orazione e devozione”, a cura del<br />

Segretariato generale per la Fo-<br />

Stu, del 1996, scrive al n. 2, che<br />

tratta <strong>di</strong> Preghiera e fraternità:<br />

“Chiamati a vivere come fratelli<br />

in fraternità, la nostra vocazione<br />

ci conduce a creare «degli spazi<br />

che suscitano la fede», e le nostre<br />

fraternità si convertono in «luoghi<br />

<strong>di</strong> esperienza <strong>di</strong> Dio» (Doc. <strong>di</strong><br />

Madrid, nn. 8 e 12). La legge fondamentale<br />

delle nostre fraternità<br />

è l’opzione a causa del Vangelo e<br />

per il Vangelo; questo ci porta a<br />

definire noi stessi a partire dalla<br />

fede. La ricchezza originaria e il<br />

valore primario delle nostre fraternità<br />

sta nella loro opzione <strong>di</strong><br />

fede. Per questo, la massima debolezza<br />

della fraternità sta nella<br />

rinuncia a far riferimento a Gesù<br />

e alla fede. Di conseguenza la<br />

sua stessa esistenza è minacciata<br />

e rischia <strong>di</strong> degenerare in un<br />

semplice spazio <strong>di</strong> incontro umano<br />

più o meno conviviale ma carente<br />

<strong>di</strong> parola, <strong>di</strong> verità e <strong>di</strong> ogni<br />

spinta verso il <strong>Re</strong>gno.” (Lo spirito<br />

<strong>di</strong> orazione e devozione. Temi<br />

per approfon<strong>di</strong>re e riflettere.<br />

A cura del Segretariato generale<br />

OFM per la Formazione e gli<br />

Stu<strong>di</strong>,Roma 1996).<br />

Di voi stessi avete detto:<br />

Noi siamo uomini <strong>di</strong> fede! Anche<br />

più avanti riprenderò questa<br />

espressione. Se è così, ripartiamo<br />

da una scelta <strong>di</strong> fede che metta la<br />

preghiera davvero al primo posto<br />

nel PVF, una scelta che sia il segno<br />

che, per noi frati e per la nostra<br />

Fraternità, la preghiera è l’attività<br />

più importante.<br />

VITA FRATERNA.<br />

Vita evangelica in Fraternità<br />

Nella visita ai fratelli sono<br />

emerse luci ed ombre della vita<br />

fraterna dove or<strong>di</strong>nariamente<br />

c’è un buon livello <strong>di</strong> comunione<br />

anche se le relazioni personali<br />

necessitano <strong>di</strong> un ulteriori sforzi<br />

per raggiungere una reciproca<br />

comprensione che sia sempre più<br />

attenta alle necessità dell’altro.<br />

Sono le fatiche <strong>di</strong> consacrati che<br />

si sentono impegnati a costruire<br />

nel tempo un’autentica Fraternità<br />

evangelica.<br />

In alcune Fraternità si<br />

vive in armonia e serenità, accoglienza<br />

reciproca e comprensione,<br />

pur dentro un vissuto or<strong>di</strong>nario<br />

che non esclude qualche incomprensione<br />

anche se non rompe<br />

la comunione.<br />

In altre è più evidente<br />

l’unità e la corresponsabilità,<br />

dove tutti sono coinvolti nei vari<br />

servizi, in<strong>di</strong>pendentemente dai<br />

ruoli. Un dato importante da segnalare<br />

è il sincero affetto e la cura<br />

veramente fraterna verso i frati<br />

anziani e ammalati.<br />

Qualche Fraternità è davvero<br />

attenta a costruire l’esperienza<br />

francescana tenendo costantemente<br />

al centro la Parola<br />

<strong>di</strong> Dio. In questo caso la <strong>di</strong>versi-<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong> <strong>Notiziario</strong> - 5


tà delle generazioni non solo non<br />

compromette la comunione ma<br />

favorisce l’accoglienza reciproca<br />

nel mutuo scambio <strong>dei</strong> doni e<br />

carismi personali.<br />

In altre ancora ho rilevato<br />

sintomi <strong>di</strong> malessere che portano<br />

ad una scarsa comunicazione<br />

tra i fratelli ed anche una certa<br />

sofferenza dovuta a relazioni<br />

problematiche tra <strong>di</strong> loro e con<br />

i Superiori. Da questo ne deriva<br />

una vita fraterna “in solitu<strong>di</strong>ne”,<br />

a volte segnata dal “timore <strong>di</strong>…”,<br />

non escluso anche “il sospetto”.<br />

Si tratta <strong>di</strong> “frati tristi” (pochissimi,<br />

per la verità). Ne consegue<br />

l’incapacità <strong>di</strong> comunicare la<br />

grazia <strong>di</strong> una fede “vissuta insieme<br />

da fratelli”.<br />

In alcuni frati poi è presente<br />

il segno <strong>di</strong> ferite, a volte<br />

profonde, non ancora rimarginate<br />

con conseguente scoraggiamento,<br />

poco interesse per la vita<br />

della <strong>Provincia</strong>, isolamento e debole<br />

senso <strong>di</strong> appartenenza.<br />

Nella varietà <strong>di</strong> queste<br />

situazioni è necessario crescere<br />

nella stima e fiducia reciproca<br />

per costruire “insieme” un’autentica<br />

fraternità che renda più<br />

visibile la gioia della vita evangelica<br />

che abbiamo promesso. Ma<br />

ancor prima occorre “ricentrare<br />

<strong>Cristo</strong>” e “decentrare noi stessi”,<br />

e interrogarsi come fraternità se<br />

Lui, il Signore, costituisce davvero<br />

l’anima della nostra vita in<br />

fraternità. Forse occorre riprendere<br />

a me<strong>di</strong>tare il testo del “moratorium”<br />

specialmente in ciò che<br />

riguarda la fede personale e della<br />

Fraternità.<br />

Capitolo locale<br />

Il Ministro ha insistito<br />

molto sulla celebrazione regolare<br />

del Capitolo locale. Nelle fraternità<br />

sono celebrati con regolarità<br />

e con varie tematiche sia formative<br />

che organizzative. In tutte<br />

le Fraternità ho tenuto un Capitolo<br />

locale formativo presentando<br />

il Cammino dell’Or<strong>di</strong>ne e verificando<br />

il senso <strong>di</strong> appartenenza.<br />

Nella maggior parte <strong>dei</strong> casi si è<br />

data una certa attenzione allo stu<strong>di</strong>o<br />

delle schede che affrontano il<br />

tema della ristrutturazione delle<br />

Province del Nord-Italia ma poco<br />

sui Documenti dell’Or<strong>di</strong>ne,<br />

non tutti conosciuti. Tuttavia é<br />

stato molto apprezzato il lavoro<br />

del Def. Gen.le. Questa scarsa<br />

attenzione a quei documenti, in<br />

particolare a Vivere il Vangelo ha<br />

rallentato un certo rinnovamento<br />

delle fraternità “in sintonia con<br />

l’Or<strong>di</strong>ne intero”, anche se non<br />

nego un certo “camminare insieme”<br />

delle sei province del Nord.<br />

Alcuni frati chiedono<br />

una maggiore e comune ricerca<br />

nella programmazione della vita<br />

fraterna, per una corresponsabilità<br />

più con<strong>di</strong>visa.<br />

Formazione permanente<br />

All’inizio del suo mandato<br />

il Ministro si è reso presente<br />

in ogni fraternità ed ha guidato i<br />

frati alla stesura del PVF. Buona<br />

l’iniziativa della formazione <strong>dei</strong><br />

Guar<strong>di</strong>ani e delle Tre giorni <strong>di</strong><br />

Fo.Pe. L’apprezzamento <strong>dei</strong> frati<br />

è comune e la partecipazione è<br />

stata più che sod<strong>di</strong>sfacente. Buona<br />

anche la partecipazione alle<br />

giornate Fo.Pe interprovinciali.<br />

Nuove esperienze <strong>di</strong> Fraternità<br />

La vostra <strong>Provincia</strong> ed<br />

il suo Governo ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong><br />

essere attenta ai segni <strong>dei</strong> tempi<br />

ed in ascolto delle istanze che<br />

venivano da parte <strong>di</strong> alcuni frati<br />

in or<strong>di</strong>ne a proposte <strong>di</strong> nuove<br />

esperienze <strong>di</strong> vita fraterna e <strong>di</strong><br />

evangelizzazione. In particolare,<br />

dopo un serio <strong>di</strong>scernimento<br />

e con decisa volontà si è varata<br />

una Fraternità <strong>di</strong> evangelizzazione<br />

con un progetto innovativo.<br />

Un’esperienza che si è conclusa<br />

per <strong>di</strong>versi motivi. Avete rischiato<br />

tutto per attuare un sogno che<br />

non ha avuto continuità.<br />

In questo cammino non<br />

sempre c’è stata la comprensione<br />

ed il sostegno della base, ma questo<br />

è un prezzo da pagare da parte<br />

<strong>di</strong> chi tenta percorsi nuovi.<br />

Questa esperienza bella<br />

e faticosa, comunque, ci consegna<br />

due dati: il primo è che siete<br />

aperti al nuovo e volete dare risposte<br />

ad attese che percepite sia<br />

dentro l’Or<strong>di</strong>ne che nella società.<br />

Questo <strong>di</strong>ce che non vi adagiate<br />

nella ripetitività amorfa ma volete<br />

essere evangelicamente si-<br />

6 - <strong>Notiziario</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong>


gnificativi nell’oggi della storia.<br />

Il secondo dato è che, comunque,<br />

si è posto un segno che ha richiamato<br />

tutti i frati a interrogarsi sul<br />

nostro modo <strong>di</strong> essere oggi frati<br />

minori e ricercare vie e proposte<br />

che ci aiutino ad incarnare il nostro<br />

carisma nell’oggi della storia<br />

con la freschezza e la vitalità delle<br />

origini. Per questo non mi pare<br />

<strong>di</strong> leggere quell’esperienza conclusa,<br />

come un fallimento bensì<br />

come un dono stimolante offerto<br />

a tutti per interrogarsi e rinnovarsi.<br />

La volontà <strong>di</strong> ricercare<br />

mo<strong>di</strong> nuovi <strong>di</strong> incarnare il carisma<br />

non si è assopita, ma ha avuto<br />

un nuovo sbocco nella Fraternità<br />

parrocchiale <strong>di</strong> Milano Marittima,<br />

la quale si propone davvero<br />

come una novità, ben impostata<br />

e progettata con saggezza e buona<br />

volontà. Essendo agli inizi necessita<br />

<strong>di</strong> un costante sostegno da<br />

parte <strong>dei</strong> Superiori perché sia accompagnata<br />

nel crescere e maturare.<br />

Comunque fa ben sperare.<br />

Sorelle Povere <strong>di</strong> Santa Chiara<br />

Sul territorio della <strong>Provincia</strong><br />

sono presenti anche Monasteri<br />

<strong>di</strong> Sorelle Clarisse: alcuni<br />

sono fiorenti, altri faticano ad<br />

andare avanti. Tutti sono seguiti<br />

con de<strong>di</strong>zione dai <strong>Frati</strong> della <strong>Provincia</strong>,<br />

due <strong>dei</strong> quali sono Cappellani<br />

residenti presso gli stessi<br />

Monasteri, segno evidente <strong>di</strong><br />

un’attenta e fraterna sollecitu<strong>di</strong>ne<br />

pastorale. Le Sorelle apprezzano<br />

e ringraziano per questo legame<br />

vivo e servizievole nei loro<br />

confronti e chiedono che sia potenziato<br />

per un arricchimento reciproco<br />

del carisma <strong>di</strong> Francesco<br />

e Chiara che ci fa sentire un’unica<br />

famiglia.<br />

La collaborazione con le<br />

Sorelle Povere dovrà intensificarsi<br />

soprattutto nella pastorale<br />

vocazionale, ambito nel quale si<br />

possono organizzare cammini <strong>di</strong>versi<br />

che possono favorire la nascita<br />

<strong>di</strong> vocazioni francescane sia<br />

maschili che femminili.<br />

OFS/Gi.Fra<br />

La cura pastorale<br />

dell’OFS/GI.FRA è vissuta dai<br />

frati con amore e sollecitu<strong>di</strong>ne<br />

evangelica. Le fraternità dopo un<br />

cammino sofferto, hanno fatto la<br />

scelta dell’unità ed ora danno testimonianza<br />

serena <strong>di</strong> comunione<br />

e servizio nella Chiesa. Qualcuna<br />

é composta da persone provenienti<br />

da obbe<strong>di</strong>enze <strong>di</strong>verse.<br />

Alcune sono vivaci grazie alla<br />

presenza <strong>di</strong> giovani coppie che<br />

animano la vita fraterna, <strong>di</strong> novizi<br />

e <strong>di</strong> simpatizzanti e <strong>di</strong> collaborazione<br />

con i giovani della GI.FRA.<br />

Questo fa ben sperare anche per<br />

il futuro. Ho potuto apprezzare e<br />

rallegrarmi anche del loro grande<br />

amore a S. Francesco ed ai frati.<br />

In <strong>di</strong>verse fraternità c’é un giusto<br />

equilibrio tra la preghiera, la<br />

formazione seria a <strong>di</strong>versi livelli<br />

e l’impegno nel sociale con particolare<br />

attenzione ai poveri. Ho<br />

anche notato con piacere la loro<br />

viva coscienza <strong>di</strong> essere testimoni<br />

nel tessuto quoti<strong>di</strong>ano della loro<br />

vita, forza che traggono dalla<br />

me<strong>di</strong>tazione guidata della Parola<br />

nella quale scoprono sempre<br />

<strong>di</strong> nuovo il volto del Signore e la<br />

gioia <strong>di</strong> seguirlo vivendo il vangelo<br />

con rinnovato slancio.<br />

Alcuni Consigli che ho<br />

incontrato, sono riconoscenti<br />

perché l’OFS è seguito con cura<br />

dai frati. Qualche fraternità del I°<br />

Or<strong>di</strong>ne non ha in loco una Fraternità<br />

OFS; convinto che sarebbe<br />

un valido completamento della<br />

presenza francescana, ho invitato<br />

quei generosi fratelli a valutare la<br />

possibilità <strong>di</strong> prendere iniziative<br />

per giungere a dare vita a questa<br />

opportunità. Inoltre ho incoraggiato<br />

e rassicurato della continuità<br />

dell’assistenza da parte <strong>dei</strong> frati,<br />

quelle fraternità che sono legate<br />

a conventi in chiusura.<br />

Vescovi<br />

Eccetto Bologna che a<br />

causa del Conclave l’arcivescovo<br />

non era in sede, ho visitato tutti<br />

gli altri Vescovi Or<strong>di</strong>nari. Essi<br />

sono e<strong>di</strong>ficati dello stile fraterno,<br />

operoso e umile <strong>dei</strong> frati, ringraziando<br />

per la presenza in <strong>di</strong>ocesi<br />

e mostrandosi comprensivi per le<br />

chiusure in atto in <strong>Provincia</strong>, ma<br />

anche abbastanza preoccupati<br />

davanti all’eventualità <strong>di</strong> nuove<br />

chiusure che potrebbero riguardare<br />

la loro Chiesa locale. Alcuni<br />

sono ben informati della vita e<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong> <strong>Notiziario</strong> - 7


missione <strong>dei</strong> frati ed hanno esortato<br />

a continuare nella fruttuosa<br />

collaborazione con il clero <strong>di</strong>ocesano;<br />

un vescovo ha <strong>di</strong>chiarato<br />

in<strong>di</strong>spensabile la presenza<br />

<strong>dei</strong> frati nell’attuale-drammatico<br />

frangente storico della <strong>di</strong>ocesi in<br />

quanto testimonia speranza ed<br />

autentica sollecitu<strong>di</strong>ne pastorale<br />

oltre che presenza preziosa per le<br />

confessioni; un altro si è detto fiducioso<br />

in un futuro che continui<br />

questa preziosa presenza in <strong>di</strong>ocesi.<br />

Da quanto ascoltato dai<br />

rispettivi Vescovi, in complesso<br />

i frati godono <strong>di</strong> stima e sono accolti<br />

con gratitu<strong>di</strong>ne nelle Chiese.<br />

VITA POVERA.<br />

Normalmente la vita <strong>dei</strong><br />

frati è condotta nello spirito della<br />

sobrietà e in qualche caso la fraternità<br />

vive nell’essenzialità. Le<br />

strutture abitative sono semplici,<br />

tenute con decoro e pulizia. Alcune<br />

sono state ristrutturate, altre<br />

sono in attesa <strong>di</strong> restauro, ma il<br />

lusso non è <strong>di</strong> casa. Certo là dove<br />

la struttura abitativa è grande, la<br />

povertà non è facilmente visibile,<br />

tuttavia è testimoniata attraverso<br />

la grazia del lavoro. In questo la<br />

<strong>di</strong>sponibilità <strong>dei</strong> fratti è davvero<br />

encomiabile sia per i servizi interni<br />

alle Fraternità che per servizi<br />

a livello provinciale.<br />

In <strong>di</strong>versi frati, tuttavia,<br />

è avvertita l’urgenza <strong>di</strong> una<br />

vita nella quale sia più leggibile<br />

la scelta <strong>di</strong> Madonna povertà ma<br />

dentro una normale struttura conventuale<br />

magari ri<strong>di</strong>mensionata.<br />

Questo Capitolo potrebbe riflettere<br />

e tentare una risposta a questa<br />

istanza.<br />

L’Economato provinciale<br />

gode <strong>di</strong> <strong>di</strong>screta salute, mentre<br />

nelle Fraternità la situazione economica<br />

è alquanto <strong>di</strong>fferenziata,<br />

anche se, là dove urge un intervento,<br />

si rende presente la <strong>Provincia</strong>.<br />

EVANGELIZZAZIONE<br />

L’evangelizzazione si<br />

esprime nelle <strong>di</strong>verse forme tra<strong>di</strong>zionali<br />

dell’annuncio con la<br />

Missioni al popolo e la pre<strong>di</strong>cazione<br />

itinerante, la cura pastorale<br />

<strong>di</strong> santuari e parrocchie, l’insegnamento<br />

a <strong>di</strong>versi livelli, ma<br />

anche in modo rilevante attraverso<br />

le Opere animate dai frati della<br />

<strong>Provincia</strong>.<br />

a) – Pastorale santuaristica e<br />

parrocchiale<br />

* Non entro nel merito <strong>di</strong><br />

quanto e come si opera nei Santuari<br />

e nelle Parrocchie; mi limito<br />

a rilevare un’attenzione pastorale<br />

attenta alle persone, all’accoglienza,<br />

alla formazione liturgico-catechetica<br />

mirata alla formazione<br />

<strong>di</strong> Comunità cristiane vive<br />

e responsabili. La <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>dei</strong> frati a questo servizio è riconosciuta<br />

sia dai Vescovi che dai<br />

fedeli. Qualche situazione <strong>di</strong> Parrocchia<br />

e <strong>di</strong> Santuario è da rivedere<br />

in vista <strong>di</strong> un rinnovamento<br />

che superi la ripetitività ed in<strong>di</strong>rizzato<br />

all’apertura ai nuovi assetti<br />

pastorali in<strong>di</strong>cati e voluti dai<br />

Vescovi.<br />

b) – La cultura<br />

* Un ambito <strong>di</strong> evangelizzazione<br />

notevole in <strong>Provincia</strong><br />

è quello della cultura. Il suo polo<br />

trainante è certamente lo Stu<strong>di</strong>o<br />

teologico per la vitalità del quale<br />

non si è cessato <strong>di</strong> preparare frati<br />

per l’insegnamento.<br />

Molto significative per la<br />

città poi sono le giornate dell’Osservanza<br />

capaci <strong>di</strong> attrarre e coinvolgere<br />

personalità <strong>di</strong> alto profilo<br />

culturale e politico, con ricadute<br />

<strong>di</strong> notevole stima sull’operato <strong>dei</strong><br />

frati stessi.<br />

Dobbiamo poi lodare le<br />

molte pubblicazioni artistiche<br />

che illustrano i luoghi custo<strong>di</strong>ti e<br />

animati dai frati, dove, attraverso<br />

l’arte si accompagna l’uomo<br />

all’incontro con la Parola della<br />

Bibbia o con i Santi che la nostra<br />

tra<strong>di</strong>zione ci consegna.<br />

c)= Le Opere<br />

* A prima vista, sorprende<br />

la grandezza delle strutture e si<br />

è indotti ad un giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> controtestimonianza<br />

della povertà francescana.<br />

Entrando nel merito il<br />

giu<strong>di</strong>zio in parte si mo<strong>di</strong>fica. Infatti<br />

ognuna <strong>di</strong> queste Opere nasce<br />

8 - <strong>Notiziario</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong>


come risposta a povertà presenti<br />

ed alle quali nessuno dava risposte,<br />

ma l’intuizione <strong>dei</strong> frati, la loro<br />

intraprendenza e soprattutto la<br />

loro fede e carità, hanno saputo<br />

vedere un segno dello Spirito che<br />

interpella. Ricordo in particolare<br />

la Casa presso il Convento della<br />

Santa, dove si accolgono persone<br />

meno abili psichicamente che sarebbero<br />

abbandonate a se stesse,<br />

l’Opera “Il pane <strong>di</strong> S. Antonio”<br />

per un primo aiuto a famiglie povere<br />

offrendo ogni giorno il pane<br />

e pacchi viveri, opera presente<br />

anche a Carpi e Piacenza con un<br />

giro notevole <strong>di</strong> persone; le <strong>di</strong>verse<br />

mense esistenti come a Parma<br />

con l’amatissima Mensa <strong>di</strong> Padre<br />

Lino, per la quale si mobilitano<br />

molte persone e istituzioni al fine<br />

<strong>di</strong> aiutare tanti poveri che vi accedono<br />

o la mensa dell’Antoniano,<br />

parte integrante delle iniziative<br />

dell’Opera dell’Antoniano<br />

che nel corso degli anni ha arricchito<br />

la sua proposta evangelizzatrice<br />

dal mondo dello spettacolo,<br />

all’accoglienza nell’area<br />

della formazione, alla proposta<br />

<strong>di</strong> sostegno con l’Associazione<br />

insieme per il sostegno <strong>di</strong> bambini<br />

in <strong>di</strong>fficoltà nell’età evolutiva<br />

(e sindrome <strong>di</strong> Down), al sostegno<br />

<strong>dei</strong> poveri con la mensa, un<br />

Centro d’ascolto, la collaborazione<br />

con il Dormitorio comunale,<br />

con il Servizio sociale <strong>di</strong> bassa<br />

soglia, con la Casa <strong>di</strong> accoglienza<br />

Antoniano. Un’Opera economicamente<br />

autosufficiente ma<br />

con margini assai ristretti dal momento<br />

che si tratta <strong>di</strong> una gestione<br />

che molto si basa anche su donazioni<br />

e volontariato. Questa presenza<br />

francescana in Bologna, è<br />

attenta a mon<strong>di</strong> che attendono un<br />

annuncio chiaro del Vangelo in<br />

forme e linguaggi che rispondono<br />

alle attese dell’uomo “povero”<br />

su questo territorio.<br />

C’è poi l’opera: FrateSole,<br />

Viaggeria Francescana, una<br />

vera Agenzia <strong>di</strong> viaggi che ha lo<br />

scopo <strong>di</strong> offrire la programmazione<br />

evangelizzante <strong>di</strong> pellegrinaggi<br />

o percorsi turistici.<br />

La stessa Opera P. Marella<br />

che è del tutto in<strong>di</strong>pendente<br />

per la gestione, è un’espressione<br />

dell’attenzione ai poveri da parte<br />

<strong>dei</strong> frati in quanto collaborano<br />

attivamente all’andamento<br />

dell’Opera con un frate Vice-presidente,<br />

come richiesto dallo statuto<br />

e per volontà testamentaria <strong>di</strong><br />

P. Marella. Ricordo anche la Casa<br />

accoglienza Piacenza, dove, mi<br />

pare ci sia molta attenzione a poveri<br />

e <strong>di</strong>sagiati, oltre ad ambienti<br />

dati ad altre entità per opere sociali,<br />

come parte del Convento <strong>di</strong><br />

Parma, la Scuola Materna a Villa<br />

Verucchio e la Scuola all’Osservanza.<br />

Certamente ne avrò <strong>di</strong>menticate<br />

altre e chiedo scusa.<br />

Vi sono altre Opere più<br />

personali perché legate a frati singoli,<br />

riconosciute <strong>dei</strong> Superiori<br />

ed ai quali gli stessi frati rendono<br />

ragione. Si tratta sempre <strong>di</strong> Opere<br />

a servizio <strong>dei</strong> poveri ed economicamente<br />

in<strong>di</strong>pendenti.<br />

In una città universitaria<br />

come Bologna, poi, mi pare degno<br />

<strong>di</strong> rilievo l’esistenza del Collegio<br />

universitario ben organizzato,<br />

seguito e gestito, e che è a favore<br />

<strong>di</strong> giovani che si impegnano<br />

nello stu<strong>di</strong>o e non sempre sono in<br />

situazioni economiche buone. Si<br />

tratta <strong>di</strong> un aspetto notevole della<br />

pastorale universitaria ed alla<br />

quale si è attenti anche attraverso<br />

altre iniziative in città, come per<br />

esempio l’accoglienza nella Casa<br />

per universitari <strong>di</strong> Parma.<br />

Ultimo nella rassegna<br />

ma primo per importanza è lo<br />

Stu<strong>di</strong>o teologico sostenuto con<br />

impegno, sacrificio e <strong>di</strong> buon livello<br />

culturale.<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong> <strong>Notiziario</strong> - 9


Di proposito ho voluto<br />

considerare le Opere all’interno<br />

della riflessione sull’evangelizzazione<br />

perché – da quanto ho<br />

capito pur nella mia limitata conoscenza<br />

– esse sono nate nello<br />

spirito <strong>di</strong> una evangelizzazione<br />

che passa anche attraverso opere<br />

che siano segno <strong>di</strong> vita e attenzione<br />

evangelica verso l’uomo<br />

povero o bisognoso e sottrarlo<br />

dall’emarginazione. Il vangelo<br />

infatti si annuncia con la Parola<br />

esplicita e facendoci samaritani<br />

che si fermano e si fanno carico<br />

<strong>di</strong> chi si trova nella urgente necessità.<br />

Detto questo, sembra<br />

utile verificare se le motivazioni<br />

delle origini sono ancora attuali<br />

e se anche oggi rispondano<br />

ad esigenze <strong>di</strong> povertà sul territorio.<br />

Una ricerca non nuova da<br />

parte vostra. Infatti nell’incontro<br />

<strong>di</strong> Bologna <strong>di</strong>cevo: “Per quanto<br />

riguarda le attività avete riflettuto<br />

molto mossi da una sincera volontà<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>scernere con spirito <strong>di</strong><br />

libertà ed aperti al futuro: Tutte le<br />

nostre attività hanno bisogno <strong>di</strong><br />

essere ripensate con libertà e rispetto:<br />

non possono comunque<br />

togliere alla Fraternità provinciale<br />

la libertà <strong>di</strong> costruire nel presente<br />

il proprio futuro. Siete coscienti<br />

che questo cammino porterà<br />

a chiusure o passare ai laici<br />

alcune Opere e forse crearne <strong>di</strong><br />

nuove, oltre al <strong>di</strong>scorso della sostenibilità<br />

delle stesse: è tempo<br />

<strong>di</strong> liberarsi da certe attività, <strong>di</strong> lasciarle<br />

ai laici, privilegiandone<br />

altre o crearne <strong>di</strong> nuove in modo<br />

che la fraternità provinciale le<br />

possa sostenere. Lo stesso Ministro<br />

invitava a riflettere sulla sostenibilità:<br />

Il Ministro sostiene<br />

che, <strong>di</strong> fatto, non ce la facciamo<br />

a portare avanti tutte le attività,<br />

non possiamo vivere per i luoghi,<br />

perché prima <strong>di</strong> tutto siamo religiosi.<br />

Dunque vedete necessario<br />

prendere in considerazione il<br />

ri<strong>di</strong>mensionamento delle Opere:<br />

Le nostre opere sono sane e, ritengo<br />

anche efficaci, ciò non toglie<br />

che si renda necessario per<br />

esse una riorganizzazione e, forse,<br />

anche la necessità <strong>di</strong> cederle:<br />

il numero <strong>di</strong> esse è davvero grande<br />

e l’impegno nel seguirle è notevolissimo,<br />

e date anche una in<strong>di</strong>cazione<br />

possibile, come quella<br />

<strong>di</strong> pensare <strong>di</strong> smettere quelle attività<br />

che non hanno impegnato <strong>di</strong>rettamente<br />

un frate.<br />

Ma in questa ricerca vi<br />

sta a cuore principalmente il volto<br />

evangelico dell’Opera: Le case<br />

<strong>di</strong> riposo, per esempio, sono nate<br />

per dare un aiuto alle famiglie<br />

che non si possono permettere <strong>di</strong><br />

pagare rette più esose, si creano<br />

inoltre posti <strong>di</strong> lavoro. Certamente<br />

si può riflettere sulle attività<br />

complessivamente se alcune sono<br />

da abbandonare o come si possono<br />

finalizzare più <strong>di</strong>rettamente<br />

al Vangelo.<br />

In questo Capitolo sarebbe<br />

opportuno offrire orientamenti<br />

chiari al futuro Governo<br />

perché sappia muoversi con libertà<br />

evangelica al fine <strong>di</strong> giungere<br />

a conclusioni operative che<br />

mantengono lo spirito delle origini<br />

per ciò che riguarda le Opere<br />

e possano continuare, rinnovate,<br />

ad essere segno <strong>di</strong> frati che si<br />

prendono cura <strong>dei</strong> fratelli poveri<br />

che il Signore mette lungo il vostro<br />

cammino.<br />

MISSIONI “AD GENTES”<br />

La ristrutturazione degli<br />

ambienti all’Osservanza, certamente<br />

contribuiscono ad un lavoro<br />

più razionalizzato a favore<br />

delle missioni “ad gentes”. Molto<br />

apprezzato il costante collegamento<br />

con i frati della <strong>Provincia</strong><br />

che sono in missione ed il notevole<br />

interesse per la Terra Santa.<br />

Di notevole importanza i<br />

corsi organizzati con il coor<strong>di</strong>namento<br />

degli animatori Missio ad<br />

Gentes del Nord Italia al fine <strong>di</strong><br />

preparare animatori laici capaci<br />

<strong>di</strong> lavorare a servizio delle Missioni.<br />

VERSO LA NUOVA PROVIN-<br />

CIA<br />

Dai verbali <strong>dei</strong> Capitoli<br />

locali emerge il grande lavoro<br />

che le varie fraternità hanno fatto<br />

in vista della costituzione della<br />

nuova entità del Nord Italia. Ormai<br />

nella maggior parte <strong>dei</strong> frati<br />

è percepita la necessità dell’unione<br />

delle Province ma è vista più<br />

10 - <strong>Notiziario</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong>


per necessità che come opportunità<br />

<strong>di</strong> rinnovamento della qualità<br />

della vita e delle strutture.<br />

Da parte del Definitorio c’è stata<br />

chiarezza nell’informazione, coraggio<br />

nelle decisioni insieme ad<br />

una certa consultazione e coinvolgimento.<br />

La comune lamentala<br />

riguarda la fretta nelle chiusure<br />

forse per mancanza <strong>di</strong> senso<br />

pratico e <strong>di</strong> visione realistica della<br />

<strong>Provincia</strong>. Qualche resistenza,<br />

se c’è, è dovuta a piccole frange<br />

tendente a remare contro, più che<br />

per una visione chiara e aperta <strong>dei</strong><br />

problemi in vista <strong>di</strong> un futuro con<strong>di</strong>viso<br />

e visibile che superi la fase<br />

dell’emergenza permanente.<br />

IL GOVERNO DELLA PRO-<br />

VINCIA<br />

Il Definitorio nato dal<br />

Capitolo del 2009, tutto rinnovato,<br />

dopo una iniziale fatica, ha lavorato<br />

in stretta collaborazione,<br />

reciproca comprensione e corresponsabilità<br />

camminando verso<br />

una unità costruita con l’impegno<br />

<strong>di</strong> tutti.<br />

Circa le Nuove fraternità<br />

in Definitorio c’è stato un impegno<br />

notevole sia nel <strong>di</strong>scernere<br />

che nel favorire l’attuazione <strong>dei</strong><br />

progetti.<br />

Circa il cammino verso<br />

la Nuova Entità provinciale c’è<br />

stata una informazione ampia,<br />

corretta e tempestiva ma il coinvolgimento<br />

sembra essere stato<br />

insufficiente. Difficile giu<strong>di</strong>care<br />

se si tratta <strong>di</strong> comune lamentela<br />

<strong>dei</strong> frati o scarsità <strong>di</strong> momenti veramente<br />

coinvolgenti la responsabilità<br />

<strong>di</strong> tutti i frati. Rimane il<br />

fatto che in questo Capitolo siete<br />

chiamati a prendere decisioni<br />

importanti su questo progetto<br />

che determinerà il futuro dell’Or<strong>di</strong>ne<br />

sul territorio del Nord Italia.<br />

I Ministri, in questi ultimi tre anni,<br />

hanno lavorato molto e gliene<br />

siamo grati. Essi ci hanno consegnato<br />

un Instrumentum laboris<br />

da valutare, approfon<strong>di</strong>re e con<br />

proposte precise sulle quali prendere<br />

decisioni. Un documento<br />

importante da affrontare con serenità<br />

e responsabilità, nella consapevolezza<br />

che, da quanto si deciderà<br />

in questa sede, <strong>di</strong>penderà<br />

anche la vita delle fraternità <strong>di</strong><br />

questa antica e insigne <strong>Provincia</strong><br />

<strong>Minori</strong>tica. Il lavoro è molto e<br />

faticoso, ma ora spetta solo a voi<br />

Capitolari prendere in mano la situazione.<br />

Vi esorto solo a valutare<br />

ogni proposta guidati da tanta<br />

sapienza e amore perché le decisioni<br />

che usciranno da questo Capitolo<br />

siano capaci <strong>di</strong> garantire<br />

una vita dalla qualità evangelica<br />

rinnovata.<br />

GUARDANDO AL CAPITO-<br />

LO<br />

Il nostro futuro è certamente<br />

nelle mani <strong>di</strong> Dio e Lui solo<br />

sa ciò che accadrà, ma è certo<br />

che sarà anche il frutto <strong>di</strong> ciò che<br />

ora vogliamo.<br />

Nel Capitolo del 2006<br />

avete <strong>di</strong>chiarato che “la <strong>di</strong>mensione<br />

fondamentale <strong>di</strong> tutto il nostro<br />

vivere è la vita <strong>di</strong> fede. Siamo<br />

chiamati ad avere la massima cura<br />

della nostra vita <strong>di</strong> fede; proprio<br />

perché siamo consapevoli<br />

che essa cresce in noi nel cammino<br />

della vita.”<br />

Nell’incontro del <strong>di</strong>cembre<br />

2012 tenuto a Bologna,<br />

aggiungevo: “Dalla coscienza<br />

che la fede è la <strong>di</strong>mensione fondamentale<br />

<strong>di</strong> tutto il nostro vivere,<br />

passate a considerare la vita<br />

apostolica o la missione, e <strong>di</strong>te:<br />

dobbiamo riflettere e scegliere<br />

con molto realismo, il realismo<br />

della fede. Quel realismo che ci<br />

permette <strong>di</strong> essere tanto liberi da<br />

giungere a creare nuove attività<br />

apostoliche e missionarie che<br />

rispondano meglio alle esigenze<br />

della nostra vocazione <strong>di</strong> <strong>Frati</strong><br />

minori.”<br />

Un Capitolo è innanzitutto<br />

un evento <strong>di</strong> fede! Viviamolo<br />

in questa consapevolezza: allora<br />

sapremo “scegliere con molto<br />

realismo, il realismo della fe-<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong> <strong>Notiziario</strong> - 11


de.” E <strong>di</strong> scelte, ne dovremo fare<br />

ed anche importanti.<br />

Nello stesso incontro <strong>di</strong><br />

Bologna rilevavo che il vostro<br />

volto <strong>di</strong> frati minori vuole essere<br />

quello della gioia, e <strong>di</strong>cevo:<br />

“Voi volete essere frati gioiosi”.<br />

Nell’Instrumentum laboris per<br />

quel Capitolo, scrivevate: “L’uomo<br />

moderno cerca ansiosamente<br />

la gioia, ma non riesce a trovarla;<br />

non è forse perché percorre<br />

strade che non portano ad essa?”<br />

E concludevate: “Tutto questo<br />

non è forse un invito a considerare<br />

l’importanza che la gioia deve<br />

avere nella nostra evangelizzazione?”<br />

Un Capitolo è un momento<br />

forte nel quale ci si evangelizza<br />

a vicenda, ci si annuncia<br />

vicendevolmente la buona notizia,<br />

e se è tale, il clima <strong>di</strong> questi<br />

giorni deve essere solo informato<br />

dalla gioia. Pertanto vi esorto ad<br />

essere ciò che avete desiderato <strong>di</strong><br />

essere, cioè frati gioiosi. Non può<br />

essere che così, perché il Capitolo<br />

è prima <strong>di</strong> tutto un evento dello<br />

Spirito e sappiamo che frutto<br />

dello Spirito è la gioia e l’amore.<br />

Pertanto impegniamoci perché<br />

qui sappiamo fare la stessa<br />

esperienza della prima fraternità<br />

francescana: “Com’era ardente<br />

l’amore fraterno <strong>dei</strong> nuovi <strong>di</strong>scepoli<br />

<strong>di</strong> <strong>Cristo</strong>! Quanto era forte in<br />

essi l’amore per la loro famiglia<br />

religiosa! Ogni volta che in qualche<br />

luogo o per strada, come poteva<br />

accadere, si incontravano,<br />

era una vera esplosione del loro<br />

affetto spirituale, il solo amore<br />

che sopra ogni altro amore è fonte<br />

<strong>di</strong> vera carità fraterna. Ed erano<br />

casti abbracci, delicati sentimenti,<br />

santi baci, dolci colloqui, sorrisi<br />

modesti, aspetto lieto, occhio<br />

semplice, animo umile, parlare<br />

cortese, risposte gentili, piena<br />

unanimità nel loro ideale, pronto<br />

ossequio e instancabile reciproco<br />

servizio.” (1Cel 38, FF 387).<br />

Un Capitolo, evento <strong>di</strong><br />

fede guidato dallo Spirito in un<br />

clima <strong>di</strong> amore e <strong>di</strong> gioia, è sempre<br />

anche un tempo <strong>di</strong> conversione.<br />

È l’atteggiamento permanente<br />

che voi frati <strong>di</strong> questa <strong>Provincia</strong><br />

<strong>di</strong>chiarate <strong>di</strong> aver assunto, quando<br />

in una relazione avete scritto,<br />

e lo citavo sempre nell’incontro<br />

<strong>di</strong> Bologna: “Noi <strong>Frati</strong> siamo <strong>dei</strong><br />

battezzati che cercano <strong>di</strong> convertirsi<br />

nello spirito <strong>di</strong> S. Francesco…vogliamo<br />

amare il Signore…ten<strong>di</strong>amo<br />

a conformarci al<br />

Signore.” E riconoscevate che<br />

l’autentica conversione passa<br />

comunque attraverso il perdono<br />

fraterno:” si auspica la possibilità<br />

<strong>di</strong> concedere il perdono e <strong>di</strong><br />

accogliere il perdono.” Il Ministro,<br />

nel rimettere il suo mandato<br />

al Capitolo chiederà il vostro perdono:<br />

non è un atto formale bensì<br />

un momento <strong>di</strong> grande verità vissuto<br />

nella coscienza che un servizio<br />

comprende anche la fragilità<br />

del peccato. Gli sarà donato con<br />

ricchezza <strong>di</strong> misericor<strong>di</strong>a e amore<br />

grande; ma Gesù contemporaneamente<br />

<strong>di</strong>ce a tutti: “Chi <strong>di</strong> voi<br />

è senza peccato scagli per primo<br />

la pietra… Ma quelli, u<strong>di</strong>to ciò,<br />

se ne andarono uno per uno, cominciando<br />

dai più anziani fino<br />

agli ultimi.” (Gv 8,7.9). Volerci<br />

convertire vuol <strong>di</strong>re riconoscere<br />

innanzitutto che tutti siamo peccatori<br />

e tutti perciò abbiamo bisogno<br />

<strong>di</strong> misericor<strong>di</strong>a e <strong>di</strong> perdono.<br />

La gioia autentica sarà nostra<br />

nella misura in cui, in questi giorni<br />

e sempre, ci lasceremo guidare<br />

dalla misericor<strong>di</strong>a e dal perdono.<br />

Il segnare a <strong>di</strong>to, non è cristiano,<br />

non costruisce, bensì <strong>di</strong>strugge!<br />

Al termine del Capitolo vorrei<br />

poter <strong>di</strong>re quello che un Guar<strong>di</strong>ano<br />

<strong>di</strong>ceva della sua Fraternità:<br />

“Tutti si sono impegnati nella<br />

costruzione <strong>di</strong> un buon clima<br />

fraterno”.<br />

Con questo desiderio<br />

iniziamo il nostro servizio ai fratelli<br />

che nelle singole Fraternità<br />

ci accompagnano con fede e speranza,<br />

lavorando a gloria dell’Altissimo<br />

bon Signore.<br />

CONCLUSIONE<br />

Questa è la mia visione<br />

della provincia <strong>di</strong> <strong>Cristo</strong> <strong>Re</strong><br />

nell’Emilia-<strong>Romagna</strong>, una visione<br />

che ho colto a partire dal-<br />

12 - <strong>Notiziario</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong>


la convinzione che questa <strong>Provincia</strong><br />

, che voi miei fratelli, siete<br />

opera <strong>di</strong> Dio perché da Lui chiamati<br />

e convocati per essere depositari<br />

dal carisma francescano<br />

e che si riconoscono uno dono <strong>di</strong><br />

Dio all’altro. E se siete opera <strong>di</strong><br />

Dio in questo tempo della storia,<br />

non potete che essere cosa buona,<br />

anzi cosa molto buona. Questo<br />

non impe<strong>di</strong>sce l’esistenza del<br />

peccato in voi e tra voi per cui si<br />

vedono zone d’ombra cui porre<br />

rime<strong>di</strong>o, ma la realtà globale nel<br />

suo insieme è bella e vivace, ed<br />

io venendo dal <strong>di</strong> fuori e cercando<br />

l’agire <strong>di</strong> Dio in voi, ho visto<br />

quanto vi ho detto. In altre parole<br />

ho cercato <strong>di</strong> passare tra voi come<br />

un pastore premuroso (FF 1080)<br />

e pietoso (FF 1095), come Bonaventura<br />

chiama il Padre Francesco,<br />

il quale “non amava quella<br />

severità intransigente che non riveste<br />

viscere <strong>di</strong> pietà e non è con<strong>di</strong>ta<br />

con il sale della <strong>di</strong>screzione.”<br />

(FF 1095).<br />

Per quello che siete dunque,<br />

lodo il Signore e vi esorto a<br />

continuare a vivere la stupenda<br />

vocazione francescana con fede<br />

certa e carità perfecta per essere<br />

nel nostro mondo <strong>di</strong> oggi il Vangelo<br />

vivente. L’uomo e la Chiesa<br />

ci vogliono così e lo vogliamo<br />

anche noi, nella consapevolezza<br />

che solo questa è la via del rinnovamento<br />

nostro e delle nostre<br />

Fraternità.<br />

Vi ringrazio per l’attenzione,<br />

vi chiedo perdono delle<br />

mie insufficienze e vi bene<strong>di</strong>co<br />

<strong>di</strong> cuore. Amen.<br />

UFME<br />

UNIO FRATRUM MINORUM<br />

EUROPAE<br />

XI Assemblea Generale<br />

Roma 2013<br />

20-26 ottobre 2013<br />

Interverranno:<br />

il Segretario Generale dell’UFME, Fr. Paolo<br />

Maiello;<br />

il Presidente dell’UFME Fr. Carlo Serri;<br />

il Ministro generale: Fr. Michael Perry;<br />

il Vice-Presidente della Commissione Europea:<br />

On.le Antonio Tajani;<br />

il Presidente del Pontificio Consiglio per la<br />

Promozione della Nuova Evangelizzazione:<br />

S.E. Mons. Rino Fisichella;<br />

il Segr. Gen. per le Missioni e<br />

l’Evangelizzazione: Fr. Massimo Tedol<strong>di</strong>;<br />

il Vice Presidente della Comunità <strong>di</strong> S. Egi<strong>di</strong>o:<br />

Prof. Andrea Bartoli.<br />

Luogo del Raduno:<br />

Il Cantico, Oasi dell’Accoglienza, Via del Cottolengo, 50 -<br />

00165 Roma (Italia)<br />

Fr. Tarcisio<br />

Colombotti ofm<br />

Visit. Gen.le e<br />

Presidente del Capitolo<br />

Varese 13 giugno 2014<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong> <strong>Notiziario</strong> - 13


II<br />

Intervento<br />

Ministro<br />

provinciale<br />

a conclusione del<br />

Capitolo<br />

“Cominciamo<br />

fratelli”<br />

“Cominciamo fratelli”<br />

è il leit motiv del Capitolo provinciale<br />

appena concluso; è nello<br />

stesso tempo l’incipit per il triennio<br />

che ci sta davanti, carico <strong>di</strong><br />

aspettative, <strong>di</strong> timore, <strong>di</strong> dubbi,<br />

<strong>di</strong> speranze.<br />

Siamo chiamati a percorrere<br />

una strada, certamente<br />

segnata, che ci porta al 2016; non<br />

sappiamo però se ci aspetta un<br />

rettilineo, uno snodarsi sinuoso,<br />

una ascesa ripida o una <strong>di</strong>scesa<br />

vertiginosa.<br />

Una certezza però c’è:<br />

non siamo soli, camminiamo insieme<br />

ai fratelli delle altre Province<br />

del Nord Italia, potremmo<br />

<strong>di</strong>re, tenendoci per mano come in<br />

una cordata: uniti ci si protegge,<br />

uniti ci si sostiene, uniti si raggiunge<br />

la meta.<br />

Il Capitolo ha manifestato<br />

alcune contrad<strong>di</strong>zioni: separati,<br />

anzi, muro contro muro,<br />

nel momento della designazione<br />

degli attori del Governo della<br />

<strong>Provincia</strong>, unanimi nelle decisioni<br />

che in<strong>di</strong>cano la <strong>di</strong>rezione verso<br />

cui andare: l’unione del 2016,<br />

maggioranze chiare nel designare<br />

il percorso.<br />

Il Capitolo provinciale<br />

si chiude e chiude definitivamente<br />

la prerogativa legislativa della<br />

<strong>Provincia</strong> <strong>Minori</strong>tica <strong>di</strong> <strong>Cristo</strong><br />

<strong>Re</strong> dell’Emilia <strong>Romagna</strong>; al Governo<br />

della <strong>Provincia</strong> è affidato<br />

il compito <strong>di</strong> costituire le Fraternità,<br />

<strong>di</strong> favorire il vivere fraterno<br />

con un atteggiamento <strong>di</strong> benevolenza,<br />

<strong>di</strong> accoglienza, <strong>di</strong> sovvenire<br />

alle necessità delle stesse Fraternità,<br />

<strong>di</strong> operare, nella con<strong>di</strong>visione,<br />

con i Governi delle altre<br />

Province del Nord Italia; al Ministro<br />

provinciale è chiesta la cura<br />

<strong>di</strong> ogni Frate della <strong>Provincia</strong>,<br />

la comunione con la Conferenza<br />

(COMPI), con l’Or<strong>di</strong>ne, la concretizzazione<br />

delle linee <strong>di</strong>rettrici<br />

proposte dal Governo dell’Or<strong>di</strong>ne,<br />

la vigilanza sulla fedeltà<br />

alla Chiesa; ai Guar<strong>di</strong>ani compete<br />

far vivere lo spirito fraterno,<br />

nella gioia, tra i <strong>Frati</strong> loro affidati<br />

dall’obbe<strong>di</strong>enza, sovvenire alle<br />

necessità <strong>dei</strong> fratelli, curare i<br />

Conventi, tenere aperte le porte a<br />

chiunque chiede <strong>di</strong> fare esperienza<br />

con i <strong>Frati</strong> “Vieni e ve<strong>di</strong>” (Gv<br />

1, 46); a ciascun Frate è affidata<br />

la grazia <strong>di</strong> vivere, nella riconoscenza,<br />

la propria vocazione dando<br />

testimonianza, annunciando il<br />

Vangelo del nostro Signore Gesù<br />

<strong>Cristo</strong>, lodando il Signore Id<strong>di</strong>o<br />

onnipotente.<br />

Il Progetto della <strong>Provincia</strong>,<br />

uscito da questo Capitolo,<br />

costituisce la modalità per comminare<br />

verso l’unione, all’interno<br />

del percorso comune alle sei<br />

Province, segnato dagli Statuti <strong>di</strong><br />

cooperazione 2013-2016.<br />

Le priorità che scan<strong>di</strong>ranno<br />

il mio impegno <strong>di</strong> Ministro,<br />

nel triennio, sono soprattutto:<br />

l’attenzione alla fatica <strong>di</strong> <strong>Frati</strong><br />

nel corso del cammino umano<br />

e vocazionale, lo sprone ai <strong>Frati</strong><br />

più giovani nella loro missione<br />

evangelizzatrice, la cura della vita<br />

Fraterna attraverso l’accompagnamento<br />

nella stesura del PVF,<br />

la comunione con gli altri Ministri<br />

coinvolti nello stesso progetto,<br />

la vicinanza agli animatori<br />

missionari del Centro Missionario<br />

interprovinciale dell’Osservanza<br />

<strong>di</strong> Bologna.<br />

Ad ognuno <strong>di</strong> voi chiedo<br />

piena e leale collaborazione per<br />

il bene <strong>dei</strong> fratelli e della <strong>Provincia</strong>:<br />

nessuno <strong>di</strong> noi è <strong>di</strong> Paolo, <strong>di</strong><br />

Apollo, <strong>di</strong> Cefa, ma siamo tutti<br />

unicamente <strong>di</strong> <strong>Cristo</strong> (Cf 1Cor 1,<br />

12).<br />

Con gratitu<strong>di</strong>ne e affetto.<br />

Bologna, 4 luglio 2013<br />

Fr. Bruno Bartolini<br />

Ministro provinciale<br />

14 - <strong>Notiziario</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong>


Curia Generale<br />

Comunicato Tempo Forte Maggio 2013<br />

Il Definitorio generale si<br />

è incontrato per il Tempo Forte<br />

dall’11 al 24 maggio 2013. Mettendo<br />

da parte gli affari or<strong>di</strong>nari<br />

del Definitorio, è stato un periodo<br />

<strong>di</strong> grande importanza nella storia<br />

dell’Or<strong>di</strong>ne. Il Tempo Forte si è<br />

aperto sotto la presidenza <strong>di</strong> FR<br />

MICHAEL PERRY, in qualità <strong>di</strong><br />

Vicario generale.<br />

Dopo quattro giorni, gli<br />

incontri sono stati sospesi mentre<br />

l’intero Definitorio e molti altri<br />

fratelli della Curia generalizia<br />

sono andati a Santiago de Compostela<br />

per l’or<strong>di</strong>nazione Episcopale<br />

<strong>di</strong> FR JOSÉ RODRÍGUEZ<br />

CARBALLO, Arcivescovo titolare<br />

<strong>di</strong> Belcastro, e Segretario della<br />

Congregazione per gli Istituti<br />

<strong>di</strong> Vita Consacrata e le Società <strong>di</strong><br />

Vita Apostolica. Una volta rientrato<br />

il Definitorio, il 20 maggio<br />

è iniziato l’annuale incontro con i<br />

Presidenti delle Conferenze. Con<br />

l’arrivo <strong>dei</strong> Vice-Presidenti, è iniziato<br />

il processo per l’elezione <strong>di</strong><br />

un nuovo Ministro generale. Dopo<br />

aver de<strong>di</strong>cato il 21 maggio alla<br />

riflessione e al <strong>di</strong>scernimento,<br />

gli elettori – 34 in tutto – si sono<br />

incontrati la mattina del 22 maggio<br />

e hanno eletto FR MICHAEL<br />

Ministro generale.<br />

Durante questo periodo<br />

e in alcune sessioni straor<strong>di</strong>narie<br />

prima e dopo il Tempo Forte, il<br />

Definitorio generale ha ratificato<br />

l’elezione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi Ministri provinciali:
<br />

• FR MAGGIORINO<br />

STOPPA, Ministro della <strong>Provincia</strong><br />

<strong>di</strong> S. Bonaventura, in Italia.
<br />

• FR MILJENKO<br />

ŠTEKO, Ministro della <strong>Provincia</strong><br />

dell’Assunzione della BVM,<br />

in Bosnia-Herzegovina.
<br />

• FR JOAQUÍN DOMÍN-<br />

GUEZ, Ministro della <strong>Provincia</strong><br />

Betica, in Spagna.
<br />

• FR AGOSTINO ESPO-<br />

SITO, Ministro della <strong>Provincia</strong><br />

del Sacro Cuore, in Italia.
<br />

• FR SABINO IANUZ-<br />

ZI, Ministro della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><br />

Nostra Signora delle Grazie, in<br />

Italia.
<br />

• FR JUAN CARLOS<br />

MOYA OVEJERO, Ministro<br />

della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> S. Giuseppe, in<br />

Spagna.
<br />

• FR ALBERTO MA-<br />

RANGOLO, Ministro della <strong>Provincia</strong><br />

del Santissimo Nome <strong>di</strong><br />

Gesù, in Italia.
<br />

• FR LINO GREGORIO<br />

V. REDOBLADO, Ministro della<br />

<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> San Pietro Battista,<br />

nelle Filippine.<br />

Di particolare significato<br />

è stata l’erezione, da parte del<br />

Definitorio generale, della nuova<br />

<strong>Provincia</strong> del Beato Giovanni<br />

Duns Scoto, in Francia e Belgio,<br />

e l’elezione, sempre da parte del<br />

Definitorio, del primo governo <strong>di</strong><br />

quella <strong>Provincia</strong>:<br />

Ministro <strong>Provincia</strong>le:<br />

FR MICHEL LALOUX
<br />

Vicario <strong>Provincia</strong>le: FR<br />

ALEXIS MIGNOT<br />

Definitori <strong>Provincia</strong>li:
<br />

FR BENOÎT DUBIGE-<br />

ON
FR DOMINIQUE JOLY
FR<br />

BATITTE MERCATBIDE
FR<br />

DIDIER VAN HECKE.<br />

Il Definitorio ha nominato<br />

anche <strong>di</strong>versi Visitatori Generali:
<br />

• FR EDWARD TLU-<br />

CEK, della <strong>Provincia</strong> dell’Assunzione<br />

della BVM, USA, per<br />

la <strong>Provincia</strong> dell’Immacolata<br />

Concenzione, in Gran Bretagna.
<br />

• FR RAMIRO DE LA<br />

SERNA, della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> S.<br />

Francesco Solano, in Argentina,<br />

per la <strong>Provincia</strong> del Santo Vangelo,<br />

in Messico.
<br />

• FR IVAN SESAR, della<br />

<strong>Provincia</strong> dell’Assunzione della<br />

BVM, in Bosnia-Herzegovina,<br />

per la <strong>Provincia</strong> <strong>dei</strong> Santi Cirillo<br />

e Meto<strong>di</strong>o, in Croazia.
<br />

• FR FRANTIŠEK XA-<br />

VERSKY OLBERT, della <strong>Provincia</strong><br />

del Santissimo Salvatore,<br />

in Slovacchia, per la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><br />

S. Venceslao, nella <strong>Re</strong>pubblica<br />

Ceca.
<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong> <strong>Notiziario</strong> - 15


• FR PETRUS KANI-<br />

SIUS AMMAN, della <strong>Provincia</strong><br />

<strong>di</strong> S. Michele Arcangelo, in Indonesia,<br />

per la Custo<strong>di</strong>a <strong>di</strong> S. Giovanni<br />

Battista, in Pakistan.
<br />

• FR CÉSAR KÜL-<br />

KAMP, della <strong>Provincia</strong> dell’Immacolata<br />

Concezione della<br />

BVM, in Brasile, per la Custo<strong>di</strong>a<br />

delle Sette Allegrezze, in Brasile.
<br />

• FR MARIO RAFAEL<br />

TORO PUERTA, della <strong>Provincia</strong><br />

<strong>di</strong> S. Paolo Apostolo, in Colombia,<br />

per la <strong>Provincia</strong> della Santa<br />

Fede, anch’essa in Colombia.<br />

Il Definitorio generale<br />

ha rivisto e approvato gli emendamenti<br />

agli Statuti Particolari<br />

delle seguenti Entità:
<br />

• <strong>Provincia</strong> del Beato Ginepro<br />

Serra, in Messico.
<br />

• Custo<strong>di</strong>a del Sacro<br />

Cuore, in Brasile.
<br />

• <strong>Provincia</strong> del Santissimo<br />

Nome <strong>di</strong> Gesù, in Brasile.
<br />

• Custo<strong>di</strong>a delle Sette Allegrezze,<br />

in Brasile.
<br />

• <strong>Provincia</strong> dell’Assunzione<br />

della Beata Vergine Maria,<br />

in Argentina.<br />

Durante questo periodo,<br />

il Definitorio generale ha stu<strong>di</strong>ato<br />

le relazioni <strong>di</strong> due Visitatori<br />

generali: quella <strong>di</strong> FR MANUEL<br />

BLANCO riguardante la <strong>Provincia</strong><br />

dell’Annunciazione, in Albania,<br />

e quella <strong>di</strong> FR MARIO FA-<br />

VRETTO riguardante il Collegio<br />

Internazionale S. Antonio, in Roma,<br />

casa <strong>di</strong>pendente dal Ministro<br />

generale. Sono state presentate<br />

anche altre relazioni concernenti<br />

la situazione in <strong>di</strong>verse entità<br />

dell’Or<strong>di</strong>ne dove i frati stanno<br />

affrontando sfide particolari. Il<br />

Definitorio ritornerà su ciascuna<br />

<strong>di</strong> queste in un momento più<br />

opportuno. Sono state prese anche<br />

un buon numero <strong>di</strong> decisioni<br />

circa il materiale da presentare al<br />

Concilio Plenario dell’Or<strong>di</strong>ne in<br />

Novembre e il metodo da seguire<br />

nella <strong>di</strong>scussione dello stesso.<br />

Sono stati presentati significativi<br />

aggiornamenti su alcuni <strong>dei</strong><br />

Mandati del Capitolo Generale,<br />

in particolare sul n. 14, che riguarda<br />

lo stu<strong>di</strong>o inter<strong>di</strong>sciplinare<br />

della situazione dell’Or<strong>di</strong>ne. Alcune<br />

<strong>di</strong> queste informazioni sono<br />

state con<strong>di</strong>vise con i Presidenti e<br />

i Vice-Presidenti durante il giorno<br />

<strong>di</strong> riflessione e <strong>di</strong>scernimento<br />

precedente l’elezione del Ministro<br />

generale.<br />

Come sempre, i membri<br />

del Definitorio hanno de<strong>di</strong>cato<br />

un po’ <strong>di</strong> tempo per la con<strong>di</strong>visione<br />

tra loro delle proprie esperienze<br />

vissute dal loro ultimo incontro.<br />

Sono state presentate alcune<br />

questioni sul personale Some e le<br />

decisioni saranno prese più avanti.<br />

Infine, un totale <strong>di</strong> 73 pratiche<br />

(plichi) da tutto l’Or<strong>di</strong>ne sono<br />

state esaminate e sono state prese<br />

le decisioni opportune.<br />

Il Tempo Forte è finito<br />

venerdì 24 maggio con un incontro<br />

tra il neo eletto Ministro generale,<br />

FR MICHAEL, il Definitorio<br />

generale e Sua Eccellenza FR<br />

JOSÉ RODRÍGUEZ CARBAL-<br />

LO, Segretario della Congregazione<br />

per gli Istituti <strong>di</strong> Vita Consacrata<br />

e le Società <strong>di</strong> Vita Apostolica.<br />

Durante l’incontro, FR<br />

JOSÉ ha con<strong>di</strong>viso con il Definitorio<br />

alcune sfide che egli vede <strong>di</strong><br />

fronte all’Or<strong>di</strong>ne oggi, e alcune<br />

delle preoccupazioni che egli ha.<br />

Alla fine dell’incontro, si è unito<br />

al Definitorio e al resto della fraternità<br />

per il pranzo.<br />

31 maggio 2013<br />

Aidan McGrath ofm
<br />

Segretario generale<br />

Il Nostro carissimo fratello, Fr. Pierbattista Pizzaballa, è Custode <strong>di</strong> Terra<br />

Santa, Guar<strong>di</strong>ano del Monte Sion in Gerusalemme, per il quarto triennio consecutivo!<br />

Il Ministro Generale dell’Or<strong>di</strong>ne <strong>dei</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong>, fra Michael Perry, nella<br />

mattinata del 28 giugno ha comunicato che, dopo avere ottenuto l’approvazione<br />

della Sede Apostolica, il Definitorio Generale ha eletto a Custode <strong>di</strong><br />

Terra Santa per i prossimi tre anni fra Pierbattista Pizzaballa ofm.<br />

La <strong>Provincia</strong> esprime a fra Pierbattista i migliori auguri per questa servizio e<br />

continuiamo ad assicurargli la nostra preghiera per un ministero così delicato<br />

per la vita della Chiesa <strong>di</strong> Terra Santa.<br />

16 - <strong>Notiziario</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong>


Vita della <strong>Provincia</strong><br />

I<br />

Definitorio<br />

Seminario vesc.<br />

Bedonia PR<br />

23 giugno 2013<br />

* Prima dell’inizio <strong>dei</strong><br />

lavori * Prima dell’inizio <strong>dei</strong> lavori<br />

capitolari Fr. Tarcisio Colombotti,<br />

Visitatore generale e<br />

Presidente del Capitolo, presiede<br />

il Definitorio.<br />

* Dopo la preghiera iniziale<br />

ed il saluto, si approvano<br />

all’unanimità i verbali dell’incontro<br />

del 4 giugno 2013 tenutosi<br />

a Bologna in Curia provinciale.<br />

capitolare per l’approvazione.<br />

* Il Presidente del Capitolo<br />

riassume quanto il Definitorio<br />

del 7 maggio aveva affidato le<br />

sintesi del materiale riguardante<br />

il Segretariato Formazione e<br />

Stu<strong>di</strong> a Fr. Maurizio Piazza, del<br />

Segretariato per le Missioni e<br />

l’Evangelizzazione a Fr. Francesco<br />

Marchesi, delle Fraternità<br />

e delle Attività a Fr. Andrea N.<br />

Grossi.<br />

* I lavori terminano alle<br />

ore 18.50 e il Definitorio accoglie<br />

i Capitolari ed insieme si celebra<br />

il Vespro alle ore 19.00.<br />

II<br />

Congresso<br />

capitolare<br />

“Seminario vesc.”<br />

Bedonia PR<br />

28 giugno 2013<br />

* Fr. Tarcisio Colombotti<br />

dopo la preghiera iniziale alle ore<br />

21.00, apre i lavori e passa imme<strong>di</strong>atamente<br />

la parola al Ministro<br />

provinciale.<br />

* Il Presidente propone<br />

<strong>di</strong> nominare in questo primo incontro<br />

del Congresso Capitolare<br />

il Segretario, l’Economo provinciale<br />

e il Legale Rappresentante<br />

che <strong>di</strong>ventano subito operativi.<br />

* Si iniziano i lavori con<br />

il saluto del Presidente del Capitolo<br />

che invita il Definitorio a vivere<br />

il Capitolo provinciale con<br />

serenità, saper cogliere questo<br />

momento prezioso <strong>di</strong> riflessione<br />

e costruzione del <strong>Re</strong>gno <strong>di</strong> Dio.<br />

* Si rivede il materiale<br />

pre<strong>di</strong>sposto per il Capitolo: composizione,<br />

orario, regolamento,<br />

in<strong>di</strong>cazioni liturgiche e quanto,<br />

come prescrivono i nostri Statuti<br />

provinciali il Presidente del Capitolo<br />

proporrà all’Assemblea<br />

* Il Ministro provinciale<br />

saluta tutti i fratelli presenti ed<br />

esorta ogni membro del Definitorio<br />

ad usare la mente e il cuore<br />

per il bene <strong>dei</strong> nostri Fratelli.<br />

* Il Ministro provinciale<br />

pone subito all’attenzione del<br />

Governo della <strong>Provincia</strong> alcune<br />

priorità che stanno emergendo<br />

dal Capitolo in atto: comporre<br />

le Fraternità in modo da poter<br />

vivere la Fraternità, risolvere<br />

alcune conflittualità ra<strong>di</strong>cate,<br />

rilanciare il Progetta <strong>di</strong> Vita Fra-<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong> <strong>Notiziario</strong> - 17


terna, aiutare i <strong>Frati</strong> a vivere con<br />

fiducia il cammino verso l’unica<br />

<strong>Provincia</strong>, analizzare le Opere e<br />

le Attività per un <strong>di</strong>scernimento<br />

sereno.<br />

* Su proposta del Ministro<br />

provinciale Fr. Marco<br />

Zanotti viene eletto Segretario<br />

provinciale.<br />

* Inoltre il Definitorio<br />

provinciale procede all’elezione<br />

<strong>di</strong> Fr. Marco Zanotti ad Economo<br />

<strong>di</strong> <strong>Provincia</strong> e conferma Fr.<br />

Costantino Tamagnini Legale<br />

Rappresentante.<br />

* Si costituisce la Commissione<br />

capitolare che dovrà<br />

curare la redazione finale del Documento<br />

conclusivo del Capitolo.<br />

Il Ministro provinciale proporrà<br />

all’Assemblea capitolare, che<br />

è chiamata a pronunciarsi con<br />

voto: Fr. Gilberto Soracchi e Fr.<br />

Guido Ravaglia.<br />

* Il Ministro provinciale<br />

presenta Danilo Michelli che,<br />

dopo un periodo <strong>di</strong> accoglienza <strong>di</strong><br />

due anni, viene presentato quale<br />

can<strong>di</strong>dato al Probandato.<br />

* Il Definitorio fissa per i<br />

giorni 9 e 25 luglio due incontri<br />

presso il Convento <strong>di</strong> S. Antonio<br />

a Bologna. Il 25 luglio sarà<br />

presente Fr. Tarcisio Colombotti<br />

quale riunione prima del Congresso<br />

Capitolare che si svolgerà<br />

ad Assisi “Casa Leonori” dal 5 al<br />

10 agosto 2013.<br />

* Il Definitorio termina i<br />

lavori alle ore 22.25.<br />

NUOVI GOVERNI<br />

PROVINCIALI<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> della Liguria<br />

<strong>Provincia</strong> del Sacro Cuore<br />

della Beata Vergine Maria<br />

Ministro provinciale: Fr. Mario Vaccari<br />

Vicario provinciale: Fr. Franco Mirri<br />

Definitori provinciali: Fr. Andrea Contini, Fr.<br />

Francesco Ruvolo, Fr. Gabriele Onofri Hôte,<br />

Fr. Maurizio Conti.<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> della Lombar<strong>di</strong>a<br />

<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> S. Carlo Borromeo<br />

Ministro provinciale: Fr. Francesco Bravi<br />

Vicario provinciale: Fr. Almiro Modenesi<br />

Definitori provinciali: Fr. Giambaplo Possenti,<br />

Fr. Massimo Cocchetti, Fr. Andrea Bizzozero,<br />

Fr. Giambattista del Pozzo, Fr. Marco Fossati.<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> del Veneto<br />

<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> S. Antonio da Padova<br />

Ministro provinciale: Fr. Antonio Scabio<br />

Vicario provinciale: Fr. Mario Favretto<br />

Definitori provinciali: Fr. Aldo Zerbinati, Fr.<br />

Clau<strong>di</strong>o Battagion, Fr. Fabio Piasentin, Fr.<br />

Giampaolo Cavalli, Fr. Massimo Toniolo.<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> <strong>di</strong> Salerno<br />

<strong>Provincia</strong> dell’Immacolata Concezione<br />

Ministro provinciale: Fr. Emanuele Bochicchio<br />

Vicario provinciale: Fr. Giuseppe Ian<strong>di</strong>orio<br />

Definitori provinciali: Fr. Pietro Anastasio, Fr.<br />

Antonello Arun<strong>di</strong>ne, Fr. Manlio Di Franco<br />

Fr. Alberto Pisapia, Fr. Massimo Squitieri.<br />

18 - <strong>Notiziario</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong>


Note <strong>di</strong> Cronaca<br />

I<br />

Convegno <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o<br />

A.B.E.I., Roma,<br />

11-13 giugno ‘13<br />

Nei giorni 11-13 giugno<br />

2013 si è svolto, nell’Aula Fratel<br />

Michele <strong>di</strong> Casa La Salle a Roma,<br />

l’annuale convegno dell’Associazione<br />

Bibliotecari Ecclesiastici<br />

Italiani. Quest’anno, oltre<br />

all’attrattiva del tema oggetto <strong>di</strong><br />

queste giornate (Biblioteche ecclesiastiche<br />

e internet per una<br />

nuova evangelizzazione) c’è stato<br />

il richiamo delle celebrazioni<br />

per i 35 anni <strong>di</strong> vita dell’Associazione<br />

e le elezioni per il rinnovo<br />

del Consiglio <strong>di</strong>rettivo.<br />

Per questi motivi, l’apertura<br />

<strong>dei</strong> lavori ha visto protagonisti<br />

l’uscente segretario, dott.<br />

Fausto Ruggeri, che ha ringraziato<br />

l’arcivescovo Michele Pennisi<br />

per questi anni in cui ha ricoperto<br />

il ruolo <strong>di</strong> presidente; l’affettuoso<br />

saluto <strong>di</strong> mons. Pennisi a tutti i soci<br />

e ai partecipanti, e l’intervento<br />

dell’on. Flavia Piccoli Nardelli,<br />

membro della VII Commissione<br />

permanente (cultura, scienza e<br />

istruzione) della Camera <strong>dei</strong> Deputati,<br />

che ha salutato l’assemblea<br />

ricordando la continua collaborazione<br />

tra Ministero e Ufficio<br />

Nazionale <strong>dei</strong> Beni culturali<br />

della CEI.<br />

La prolusione introduttiva<br />

è stata tenuta da mons. Francesco<br />

Milito, il quale, nel tracciare<br />

un ampio panorama della storia<br />

del libro, ha ricordato la centralità<br />

della Bibbia nel rapporto libro/<br />

Vangelo, e quin<strong>di</strong> della Parola,<br />

che deve accompagnare anche il<br />

lavoro <strong>dei</strong> bibliotecari ecclesiastici.<br />

Si è quin<strong>di</strong> entrati nel vivo<br />

<strong>dei</strong> lavori con la prima sessione<br />

(I contenuti della fede: la rete<br />

come opportunità <strong>di</strong> informazione<br />

e <strong>di</strong> conoscenza attraverso la<br />

biblioteca).<br />

Gianmatteo Caputo, dell’Ufficio<br />

Nazionale Beni Culturali<br />

Ecclesiastici della CEI, ha<br />

mostrato un aspetto delle realtà<br />

web illustrando il progetto Be-<br />

WeB, legato soprattutto al censimento<br />

<strong>dei</strong> beni ecclesiastici<br />

delle Diocesi. La creazione <strong>di</strong><br />

questo portale è dovuta principalmente<br />

al desiderio <strong>di</strong> passare<br />

dalla conservazione alla valorizzazione:<br />

bisogna infatti far capire<br />

perché la Chiesa possiede certi<br />

beni, quale è la loro storia, affinché<br />

l’azione culturale <strong>di</strong>venti anche<br />

azione pastorale, e questo è<br />

possibile se il patrimonio culturale<br />

della Chiesa fa trasparire le<br />

sue ra<strong>di</strong>ci, cioè il volto <strong>di</strong> <strong>Cristo</strong>.<br />

Essere nella rete ha senso purché<br />

nella banca dati si riesca a far<br />

emergere “la Chiesa”, purché si<br />

riesca a far comprendere che la<br />

rete è fatta <strong>di</strong> tante presenze, e<br />

non solo <strong>di</strong> tecnologia.<br />

Giorgio Raccis, invece,<br />

nella sua qualità <strong>di</strong> Direttore per<br />

il Consorzio dell’e<strong>di</strong>toria cattolica,<br />

ha parlato <strong>di</strong> <strong>Re</strong>becca libri,<br />

portale dell’e<strong>di</strong>toria religiosa italiana,<br />

ma non solo. Nel raccontare<br />

all’assemblea la nascita <strong>di</strong><br />

questo strumento, ha <strong>di</strong>mostrato<br />

come esso non sia solo una preziosissima<br />

banca dati per addetti,<br />

ma, dando concretezza all’esigenza<br />

<strong>di</strong> portare al mondo laico<br />

l’esperienza cattolica, rappresenti,<br />

con il suo accesso libero e<br />

gratuito per tutti, un’opportunità<br />

<strong>di</strong> conoscenza per chiunque.<br />

La seconda sessione, pomeri<strong>di</strong>ana,<br />

con il suo tema Il sito<br />

internet <strong>di</strong> una biblioteca: contenuti<br />

e obiettivi, ha condotto la<br />

platea alla scoperta <strong>di</strong> realtà concrete.<br />

Raffaele De Luca, collaboratore<br />

del Conservatorio <strong>di</strong><br />

musica Giuseppe Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano,<br />

ha raccontato il progetto<br />

musicale “Tomo quarto”, portale<br />

frutto della collaborazione tra<br />

i Conservatori <strong>di</strong> Bologna e <strong>di</strong><br />

Milano, le cui finalità sono la valorizzazione<br />

e la <strong>di</strong>ffusione della<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong> <strong>Notiziario</strong> - 19


Musica Sacra in tutte le sue declinazioni<br />

musicali, storiche, geografiche,<br />

confessionali, bibliografiche,<br />

culturali e sociali.<br />

Piero Cavaleri, della Biblioteca<br />

dell’Università Carlo<br />

Cattaneo – LIUC <strong>di</strong> Castellanza,<br />

ha voluto addentrarsi nel panorama<br />

<strong>dei</strong> siti web delle biblioteche<br />

ecclesiastiche. Il relatore ha<br />

sottolineato come evangelizzare<br />

sia un’azione e <strong>di</strong> conseguenza<br />

anche la nostra biblioteca richieda<br />

azioni. Il nostro sito web non<br />

può essere qualunque, perché ci<br />

troviamo a trasmettere a chi viene<br />

dopo <strong>di</strong> noi un’ere<strong>di</strong>tà culturale,<br />

perché siamo un’istituzione<br />

che deve aiutare ad interpretare i<br />

documenti che custo<strong>di</strong>amo. Anche<br />

il nostro sito web deve contribuire<br />

a far scoprire il mondo,<br />

è un documento complesso che<br />

non deve essere solo una fedele<br />

fotografia della biblioteca, ma ha<br />

il <strong>di</strong>fficile compito <strong>di</strong> aiutare gli<br />

utenti a sod<strong>di</strong>sfare i propri bisogni,<br />

mostrando gli infiniti collegamenti<br />

che i documenti hanno<br />

tra <strong>di</strong> loro. Come la biblioteca deve<br />

essere un laboratorio dove si<br />

lavora con gli utenti per far trovare<br />

loro quello <strong>di</strong> cui hanno bisogno,<br />

così il sito web deve essere<br />

uno strumento per ascoltare e<br />

non per <strong>di</strong>re.<br />

Il pomeriggio si è concluso<br />

con l’intervento <strong>di</strong> Giuseppe<br />

Tabarelli, della Biblioteca<br />

dell’Università Pontificia Salesiana<br />

<strong>di</strong> Roma, il quale ha illustrato,<br />

mostrando il portale della<br />

biblioteca che <strong>di</strong>rige, le finalità<br />

che li hanno guidati nell’ideazione<br />

del sito: presentare quello<br />

che è la biblioteca, la sua storia,<br />

il suo patrimonio; essere semplice,<br />

imme<strong>di</strong>ato, per non perdere<br />

gli utenti che si accostano ad una<br />

ricerca; ricordare che l’utente è il<br />

centro della biblioteca e che tutto<br />

deve tendere a sod<strong>di</strong>sfarne le richieste<br />

attraverso uno strumento<br />

piacevole, <strong>di</strong>namico e continuamente<br />

aggiornato.<br />

La mattina del 12 giugno,<br />

per celebrare il 35° anniversario<br />

dell’A.B.E.I., i convegnisti<br />

hanno tutti partecipato all’u<strong>di</strong>enza<br />

generale del Papa in Piazza<br />

San Pietro, e incoraggiati dalle<br />

parole del Santo Padre, hanno<br />

potuto affrontare nel pomeriggio<br />

la terza sessione <strong>di</strong> lavoro dal tema<br />

Didattica e annuncio della fede<br />

attraverso la biblioteca: riflessioni<br />

ed esperienze a confronto:<br />

una carrellata su <strong>di</strong>verse realtà<br />

bibliotecarie che si<br />

sono aperte a nuove<br />

modalità <strong>di</strong> conoscenza.<br />

Mons. Federico<br />

Gallo, responsabile<br />

<strong>dei</strong> servizi<br />

<strong>di</strong>dattici della<br />

Biblioteca Ambrosiana<br />

<strong>di</strong> Milano, ha<br />

affascinato la platea<br />

mostrando le<br />

varie attività che<br />

l’Ambrosiana rivolge<br />

agli studenti<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verso grado:<br />

visite <strong>di</strong>dattiche<br />

singole o a cicli <strong>di</strong><br />

6 lezioni, scuola<br />

estiva <strong>di</strong> una settimana,<br />

storia della<br />

scrittura e della<br />

lettura per alunni<br />

delle elementari,<br />

incontri a tema<br />

(Manzoni, Omero,<br />

Virgilio etc.)<br />

per gli studenti<br />

delle superiori, lezioni<br />

frontali per<br />

gli universitari e i<br />

dottoran<strong>di</strong>. Fatto in<br />

questo modo, evangelizzare significa<br />

mostrare la nostra visione<br />

del mondo, che comprende ottimismo<br />

cristiano, serietà nel lavoro,<br />

cura per la tra<strong>di</strong>zione vivente<br />

e importanza dello stu<strong>di</strong>o e della<br />

ricerca.<br />

Attraverso le parole <strong>di</strong><br />

Silvana Campanile (Biblioteca<br />

<strong>di</strong>ocesana San Tommaso d’Aquino,<br />

Andria), invece, abbiamo visto<br />

come una Biblioteca Diocesana<br />

può rivolgersi ai bambini<br />

progettando percorsi <strong>di</strong> lettura o<br />

percorsi <strong>di</strong>dattici a tema nei perio<strong>di</strong><br />

forti dell’Anno liturgico.<br />

Luciano Osbat, <strong>di</strong>rettore<br />

del Centro <strong>di</strong>ocesano <strong>di</strong> do-<br />

20 - <strong>Notiziario</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong>


cumentazione per la storia e la<br />

cultura religiosa <strong>di</strong> Viterbo, ha<br />

spiegato le finalità del centro che<br />

<strong>di</strong>rige, che sono provvedere alla<br />

salvaguar<strong>di</strong>a e alla valorizzazione<br />

degli archivi e delle biblioteche<br />

che fanno capo alla Diocesi<br />

<strong>di</strong> Viterbo, aprire al pubblico degli<br />

stu<strong>di</strong>osi e <strong>dei</strong> citta<strong>di</strong>ni questo<br />

patrimonio <strong>di</strong> carte, ricondurre<br />

tale documentazione in una posizione<br />

eminente all’interno della<br />

vita religiosa e della vita culturale<br />

della Città e della Diocesi. Per<br />

raggiungere tali obiettivi si organizzano<br />

anche incontri a cadenza<br />

regolare sui temi più <strong>di</strong>sparati<br />

(che vengono caricati su youtube<br />

per cercare <strong>di</strong> invogliare un’utenza<br />

sempre più vasta) e mostre, e si<br />

suggeriscono approcci al libro da<br />

<strong>di</strong>versi punti <strong>di</strong> vista.<br />

L’ultima sessione <strong>di</strong> lavoro<br />

(Presenza e annuncio della<br />

Chiesa alla comunità locale: biblioteche<br />

ecclesiastiche e territorio)<br />

si è svolta la mattina del 13<br />

giugno e ha avuto come protagonisti<br />

sei responsabili <strong>di</strong> altrettante<br />

realtà sparse su tutto il territorio<br />

nazionale.<br />

Volker Klotz ha parlato<br />

dell’esperienza dell’Alto A<strong>di</strong>ge,<br />

che vede ben 32 biblioteche<br />

ecclesiastiche svolgere il ruolo<br />

<strong>di</strong> servizio pubblico; tra queste,<br />

anche biblioteche parrocchiali <strong>di</strong><br />

piccoli paesini <strong>di</strong> montagna sono<br />

strutturate come biblioteche comunali.<br />

Francesco Russo ha sottolineato<br />

la preziosità delle biblioteche<br />

parrocchiali prendendo<br />

ad esempio la parrocchia <strong>di</strong> S.<br />

Maria del Principio <strong>di</strong> Torre del<br />

Greco, con il suo fondo <strong>di</strong> più <strong>di</strong><br />

3000 libri, la sua sala <strong>di</strong> consultazione<br />

e i suoi due depositi.<br />

Domenico Ciccarello<br />

ha raccontato l’attività della biblioteca<br />

<strong>di</strong>ocesana <strong>di</strong> Erice, che<br />

oltre ad un’utenza tra<strong>di</strong>zionale,<br />

ha rivolto le proprie attenzioni<br />

ai bambini, con la creazione<br />

<strong>di</strong> uno spazio anche fisico a loro<br />

interamente de<strong>di</strong>cato, che viene<br />

a coprire una colpevole lacuna,<br />

poiché la città finora non <strong>di</strong>sponeva<br />

<strong>di</strong> spazi de<strong>di</strong>cati al servizio<br />

bibliotecario per questo target <strong>di</strong><br />

utenti.<br />

Stefano Malaspina, partendo<br />

da alcune considerazioni su<br />

archivi e biblioteche, ha fatto conoscere<br />

la particolare realtà della<br />

Biblioteca capitolare del Duomo<br />

<strong>di</strong> Milano, la cui ubicazione<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile accesso non favorisce<br />

la sua apertura verso l’esterno;<br />

nonostante tutto, però, si cerca<br />

<strong>di</strong> mantenere un seppur modesto<br />

orario <strong>di</strong> apertura al pubblico<br />

e si promuovono attività <strong>di</strong> pubblicazione<br />

e <strong>di</strong> organizzazione <strong>di</strong><br />

mostre, volte a far conoscere ed<br />

apprezzare questa preziosa istituzione.<br />

Cinzia Russino ha trasportato<br />

l’assemblea in Sardegna,<br />

raccontando l’esperienza<br />

dell’Istituto <strong>di</strong> Scienze religiose<br />

eurome<strong>di</strong>terraneo. In un contesto<br />

etnico e sociale comprendente<br />

due realtà, quelle della Gallura<br />

e dell’Anglona, confinanti sì, ma<br />

opposte come natura, la biblioteca<br />

<strong>di</strong>venta portatrice <strong>di</strong> una cultura<br />

pacificatrice e si vuole caratterizzare<br />

quale polo internazionale<br />

<strong>di</strong> incontro tra le culture e le religioni<br />

che si affacciano sul Me<strong>di</strong>terraneo;<br />

spesso, così, il “silenzio”<br />

caratteristico delle biblioteche<br />

è sostituito dallo scambio <strong>di</strong><br />

opinioni come in una piazza.<br />

L’intervento conclusivo<br />

è stato quello <strong>di</strong> Luisa Marquardt,<br />

che ha messo al servizio<br />

della propria parrocchia (S.<br />

Ignazio <strong>di</strong> Antiochia a Roma) la<br />

propria esperienza <strong>di</strong> docente <strong>di</strong><br />

biblioteconomia, collaborando<br />

alla creazione <strong>di</strong> una biblioteca<br />

parrocchiale.<br />

Le biblioteche possono<br />

svolgere un importante ruolo nei<br />

servizi alla comunità locale in<br />

quanto sono luoghi <strong>di</strong> aggregazione<br />

sociale, informazione, svago,<br />

aggiornamento, orientamento,<br />

e <strong>di</strong> accesso a ulteriori fonti<br />

e servizi. La “Biblioteca Statuario”,<br />

questo il nome, si offre perciò<br />

come un servizio <strong>di</strong> base <strong>di</strong><br />

accesso alla lettura e all’informazione,<br />

con i suoi oltre 10000 volumi<br />

e 3 postazioni <strong>di</strong> cui 2 in rete.<br />

Le sue raccolte comprendono enciclope<strong>di</strong>e<br />

generali e tematiche;<br />

libri <strong>di</strong> narrativa, <strong>di</strong> informazione<br />

e per ragazzi; CD-ROM ecc., ed<br />

è rappresentata da un ricchissimo<br />

portale sul web, dove vengono<br />

costantemente mostrate le numerosissime<br />

attività <strong>di</strong> questa fervida<br />

comunità parrocchiale.<br />

Gli interventi ascoltati<br />

hanno <strong>di</strong>mostrato come la Chiesa,<br />

in tutte le sue declinazioni,<br />

sappia cogliere le sfide del mondo<br />

nel quale opera, utilizzando,<br />

senza demonizzazioni, per la<br />

propria missione le opportunità<br />

tecnologiche che questi tempi le<br />

offrono.<br />

Dott.ssa Elisabetta<br />

Stevanin<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong> <strong>Notiziario</strong> - 21


Ricorrenze<br />

Giubilari<br />

2013<br />

25 mo professione<br />

perpetua<br />

(1988)<br />

Fr. Angelo<br />

Vignali<br />

09 X<br />

Calendario del Definitorio<br />

9 luglio 2013, Bolgona, Curia provinciale<br />

25 luglio 2013, Bologna, Curia provinciale<br />

5-10 agosto 2013, Santa Maria degli Angeli,<br />

Assisi, Casa Leonori.<br />

50 mo professione<br />

perpetua<br />

(1963)<br />

Fr. Paolo<br />

Pedrosi<br />

13 X<br />

Fr. Faustino<br />

Pinghini<br />

27 X<br />

50 mo or<strong>di</strong>nazione<br />

sacerdotale<br />

(1963)<br />

Fr. Gilberto<br />

Aquini<br />

22 IX<br />

Alfonso Fr. Rambal<strong>di</strong><br />

Elio Fr. Gilioli<br />

Romano Fr. Volpari<br />

Massimiliano Fr. Aquini<br />

Lodovico Fr. Bartolucci<br />

Alessandro Fr. Caspoli<br />

Alessandro Fr. Corra<strong>di</strong>ni<br />

Sandro Fr. Pini<br />

Adriano Fr. Della Valle<br />

Giangrisostomo Fr. Coriambi<br />

Roberto Fr. Ranieri<br />

Maurizio Fr. Piazza<br />

Vincenzo Fr. Pazzini<br />

Gabriele Fr. Digani<br />

Michelangelo Fr. Casolari<br />

Raffaele Fr. Trotta<br />

Onomastici<br />

agosto e<br />

Settembre<br />

1 agosto<br />

5 agosto<br />

9 agosto<br />

14 agosto<br />

25 agosto<br />

26 agosto<br />

26 agosto<br />

26 agosto<br />

8 settembre<br />

13 settembre<br />

17 settembre<br />

22 settembre<br />

27 settembre<br />

29 settembre<br />

29 settembre<br />

29 settembre<br />

22 - <strong>Notiziario</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong>


Abbiamo vissuto<br />

Giugno 2013<br />

* Il Ministro provinciale,<br />

in qualità <strong>di</strong> Comissario <strong>di</strong> Terra<br />

Santa, celebra la giornata per la<br />

Terra Santa domenica 9 giugno a<br />

Bologna S. Antonio.<br />

* Da lunedì 10 nel primo<br />

pomeriggio a giovedì 20 giugno<br />

si svolge all’Osservanza <strong>di</strong> Bologna<br />

la seconda sessione del primo<br />

anno della Scuola <strong>di</strong> Formazione<br />

per Clarisse.<br />

* Alle ore 18.30 il Ministro<br />

provinciale celebra l’Eucarestia<br />

con le Sorelle Povere <strong>di</strong><br />

Santa Chiara che partecipano alla<br />

Scuola <strong>di</strong> Formazione per Clarisse,<br />

all’Osservanza <strong>di</strong> Bologna.<br />

* Domenica 16 giugno<br />

il Ministro provinciale, in qualità<br />

<strong>di</strong> Commissario <strong>di</strong> Terra Santa,<br />

celebra la giornata per la Terra<br />

Santa a Montepaolo.<br />

* Dal 17 al 19 giugno si<br />

svolgono gli Esami <strong>di</strong> Baccalauretao<br />

presso lo Stu<strong>di</strong>o Teologico<br />

S. Antonio <strong>di</strong> Bologna.<br />

* Nella giornata <strong>di</strong> ve-<br />

nerdì 21 giugno termina la sessione<br />

estiva degli esami presso<br />

lo Stu<strong>di</strong>o Teologico S. Antonio,<br />

iniziata giovedì 30 maggio.<br />

* Alle ore 19.00, con la<br />

Celebrazione <strong>dei</strong> Vespri, <strong>di</strong> domenica<br />

23 giugno inizia il Capitolo<br />

provinciale 2013 presso il<br />

Seminario Vescovile <strong>di</strong> Bedonia.<br />

Il capitolo termina a Bologna S.<br />

Antonio giovedì 4 luglio.<br />

* Nella mattinata <strong>di</strong> martedì<br />

26 giugno è eletto Ministro<br />

provinciale Fr. Bruno Bartolini.<br />

* Nella mattinata <strong>di</strong> mercoledì<br />

27 giugno sono eletti il Vicario<br />

provinciale, Fr. Gilbero Soracchi,<br />

e i Definitori: Fr. Guido<br />

Ravaglia, Fr. Secondo Ballati, Fr.<br />

Costantino Tamagnini e Fr. Maurizio<br />

Piazza.<br />

* Alle ore 21.30 giunge<br />

la notizia al Ministro provinciale<br />

della morte <strong>di</strong> Fr. Berardo Rossi,<br />

deceduto presso l’Ospedale<br />

Maggiore <strong>di</strong> Parma.<br />

* Nella mattinata <strong>di</strong> sabato<br />

29 si svolgono i funerali <strong>di</strong><br />

Fr. Berardo Rossi, prima presso<br />

la Chiesa della SS. Annunziata <strong>di</strong><br />

Parma alle ore 08.45, poi presso<br />

la Basilica <strong>di</strong> S. Antonio <strong>di</strong> Bologna<br />

alle ore 12.00, presenti tutti<br />

i Capitolari, presieduti dal Ministro<br />

provinciale. La salma è tumulata<br />

nella Certosa <strong>di</strong> Bologna.<br />

* Dopo la pausa <strong>di</strong> sabato<br />

pomeriggio e domenica mattina<br />

i capitolari si ritrovano a Bedonia<br />

per il vespro <strong>di</strong> domenica<br />

30 giugno.<br />

Luglio 2013<br />

* Nella mattinata <strong>di</strong> giovedì<br />

4 luglio si conclude il Capitolo<br />

presso il Convento <strong>di</strong> S. Antonio<br />

con la presenza <strong>di</strong> 57 <strong>Frati</strong><br />

provenienti da tutti i Conventi<br />

della <strong>Provincia</strong>.<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong> <strong>Notiziario</strong> - 23


I Nostri Fratelli Defunti<br />

Fr. BERARDO ROSSI<br />

A tutti i Fratelli e alle<br />

Sorelle della <strong>Provincia</strong><br />

Fr. Berardo Rossi (al secolo,<br />

Fernando) è morto alle ore<br />

21.30 <strong>di</strong> giovedì 27 giugno, presso<br />

l’Ospedale Maggiore <strong>di</strong> Parma:<br />

aveva 91 anni <strong>di</strong> età, 76 <strong>di</strong> vita<br />

religiosa, 68 <strong>di</strong> sacerdozio.<br />

Fr. Berardo era nato il<br />

5 agosto 1922 a Montecuccolo<br />

<strong>di</strong> Pavullo nel Frignano (Modena);<br />

nel 1932 frequenta le scuole<br />

me<strong>di</strong>e a Cotignola; nel 1934 entra<br />

presso il Collegio serafico <strong>di</strong><br />

Cortemaggiore per intraprendere<br />

la preparazione alla vita francescana<br />

con gli stu<strong>di</strong> ginnasiali;<br />

nel 1938, prosegue gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> liceo<br />

a Busseto e Parma; dal 1941<br />

al 1946 si de<strong>di</strong>ca allo stu<strong>di</strong>o della<br />

Teologia presso S. Antonio a Bologna.<br />

Nel 1937 inizia il noviziato<br />

alle Grazie <strong>di</strong> Rimini. L’8 agosto<br />

1938 emette i voti <strong>di</strong> professione<br />

temporanea, il 9 settembre 1943<br />

quelli <strong>di</strong> professione perpetua;<br />

viene or<strong>di</strong>nato sacerdote a Bologna,<br />

in S. Pietro, dal Car<strong>di</strong>nale<br />

Nasalli Rocca nell’agosto 1945.<br />

Dopo l’or<strong>di</strong>nazione sacerdotale,<br />

Fr. Berardo viene inviato<br />

presso il Pontificio Ateneo<br />

Antonianum <strong>di</strong> Roma, rimanendovi<br />

un solo anno. Nel 1947 rientra<br />

a Bologna, presso S. Antonio,<br />

in<strong>di</strong>rizzato dai superiori a ricoprire<br />

fin da subito ruoli istituzionali<br />

nella neonata <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cristo</strong><br />

<strong>Re</strong>: pro Segretario provinciale<br />

(1947-1949), Segretario provinciale<br />

(1949-1955, 1961-1964),<br />

Economo provinciale (1949-<br />

1961; Definitore provinciale<br />

(1955-1961, 1964-1967), Vicario<br />

provinciale (1970-1982), Ministro<br />

provinciale (1982-1991).<br />

Negli anni 1966 e 1967<br />

ha ricoperto, inoltre, il ruolo <strong>di</strong><br />

Visitatore generale presso le Provincie<br />

delle Marche e della Liguria.<br />

Fr. Berardo ha vissuto<br />

fianco a fianco con Padre Ernesto<br />

Caroli la grande avventura<br />

dell’Antoniano, fin dalla posa<br />

della prima pietra, nel 1953. Con<br />

gli altri frati condusse l’Antoniano,<br />

già dalla seconda metà degli<br />

anni Cinquanta, ad esor<strong>di</strong>re nel<br />

mondo della comunicazione sociale,<br />

declinando in perfetta letizia<br />

le opportunità offerte dal nuovo<br />

mezzo televisivo e realizzando<br />

con una sorta <strong>di</strong> archetipo, un<br />

modello aziendale etico ed originale.<br />

Quando, nel 1961,<br />

all’Antoniano si prospettò l’idea<br />

<strong>di</strong> prendere in carico lo Zecchino<br />

d’Oro, la <strong>di</strong>scussione tra i frati fu<br />

lunga e animata. Curiosamente,<br />

l’unico parere negativo fu proprio<br />

quello <strong>di</strong> Padre Berardo Rossi<br />

che più <strong>di</strong> ogni altro avrebbe poi<br />

seguito, curato e amato la manifestazione.<br />

La sua levatura culturale,<br />

la capacità <strong>di</strong> vedere in prospettiva,<br />

<strong>di</strong> tenere i rapporti istituzionali<br />

e <strong>di</strong> coltivare quelli con<br />

musicisti, scrittori, giornalisti, il<br />

suo stesso slancio artistico e autorale,<br />

resero l’Antoniano un laboratorio<br />

particolarmente fervido<br />

nell’ideazione <strong>dei</strong> programmi<br />

per l’infanzia e la famiglia. Nel<br />

1963 incoraggiò e sostenne l’idea<br />

<strong>di</strong> Mariele Ventre <strong>di</strong> fondare il<br />

Piccolo Coro dell’Antoniano che<br />

seguì incessantemente con attenzione,<br />

costanza e affetto fino al<br />

2003. A proposito dell’Antoniano,<br />

<strong>di</strong> cui è stato <strong>di</strong>rettore a più<br />

24 - <strong>Notiziario</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong>


iprese (1962-1967, 1976-1982,<br />

1995-2003) alternandosi proprio<br />

con Fr. Ernesto, amava <strong>di</strong>re:<br />

“Non lavoriamo per l’Antoniano.<br />

Siamo dell’Antoniano”.<br />

Stu<strong>di</strong>oso, scrittore, giornalista,<br />

storico, critico d’arte, autore<br />

televisivo e ra<strong>di</strong>ofonico, tra le<br />

sue innumerevoli pubblicazioni,<br />

ricor<strong>di</strong>amo la monografia sull’artista<br />

e amico Cleto Tomba (1977),<br />

una monografia sulla figura <strong>di</strong><br />

san Francesco (1982), la storia<br />

dello Zecchino d’oro (1982), la<br />

traduzione italiana della Cronaca<br />

<strong>di</strong> Salimbene de Adam da Parma<br />

(1987), la monografia su Raimondo<br />

Montecuccoli (2002).<br />

Nel 2003 ha lasciato la<br />

<strong>di</strong>rezione dell’Antoniano e il convento<br />

<strong>di</strong> S. Antonio per trasferirsi<br />

presso il convento dell’Annunziata<br />

<strong>di</strong> Parma, dove ha ricoperto<br />

l’ufficio <strong>di</strong> Vice postulatore della<br />

Causa <strong>di</strong> Padre Lino Maupas.<br />

Accompagniamo all’incontro<br />

con il Signore Fr. Berardo<br />

con la preghiera, l’affetto e la stima.<br />

La competenza, la preziosità<br />

e la generosità del suo servizio ci<br />

rimangono quale ere<strong>di</strong>tà.<br />

I funerali <strong>di</strong> Fr. Berardo si<br />

celebreranno alle ore 08.45 presso<br />

la Chiesa della SS. Annunziata<br />

<strong>di</strong> Parma nella mattinata <strong>di</strong> sabato<br />

29 giugno poi alle ore 12.00 dello<br />

stesso giorno <strong>di</strong> sabato 29 giugno<br />

2013 presso la Basilica S. Antonio<br />

<strong>di</strong> Bologna; la salma sarà, poi,<br />

tumulata nel campo <strong>dei</strong> <strong>Re</strong>ligiosi<br />

della Certosa <strong>di</strong> BOLOGNA.<br />

Ricordo i suffragi prescritti<br />

dagli Statuti provinciali.<br />

Fr. Marco Zanotti<br />

Segretario provinciale<br />

RICORDANDO...<br />

Un sorriso aperto, una<br />

volontà <strong>di</strong> ferro. Se ne è andato a<br />

Parma padre Bcrardo Rossi, l’ultimo<br />

<strong>dei</strong> ‘quattro francescani moschettieri’<br />

che avevano creato nei<br />

primissimi anni ‘50 il miracolo<br />

dell’Antoniano.<br />

Se ne è andato a quasi 90<br />

anni (era nato a Montecuccolo <strong>di</strong><br />

Pavullo, Modena, il 5 agosto del<br />

1922 lontano da quel convento<br />

dove aveva trascorso tutta la sua<br />

vita da frate fra la <strong>di</strong>stribuzione<br />

della minestra ai poveri e le collette<br />

allora miliardarie, l’assistenza<br />

me<strong>di</strong>ca ai bambini più sfortunati<br />

e la gioiosa ribalta dello Zecchino<br />

d’oro.<br />

Padre Bcrardo era stu<strong>di</strong>oso,<br />

scrittore, autore televisivo<br />

ma soprattutto uomo <strong>di</strong> fede capace<br />

<strong>di</strong> coniugare l’idea <strong>di</strong> una<br />

missione sociale autentica con le<br />

esigenze dello spettacolo. Era cominciato<br />

tutto pochi anni dopo la<br />

guerra quando quei quattro giovani<br />

frati sognatori (con lui c’erano<br />

Ernesto Caroli, Gabriele Adani e<br />

Benedetto Dalmastri) decisero,<br />

nel convento <strong>di</strong> Sant’Antonio poco<br />

lontano dai Giar<strong>di</strong>ni Margherita,<br />

<strong>di</strong> rimboccarsi le maniche<br />

sul serio. «Volevamo attrezzare<br />

la mensa e risistemare il cinema<br />

soprastante», ricordava. L’idea si<br />

delineò nel ‘51 e due anni dopo<br />

arrivò la posa della prima pietra<br />

con il forte incoraggiamento del<br />

car<strong>di</strong>nale Lercaro e il tacito consenso<br />

della giunta Dozza. «Noi -<br />

<strong>di</strong>ceva padre Berardo - ci siamo<br />

sempre voluti porre in maniera (e<br />

lo <strong>di</strong>co fra virgolette) laica. Senza<br />

alcuna presa <strong>di</strong> posizione politica<br />

e secondo lo stile francescano».<br />

La svolta nel 1961 quando<br />

si concretizza la possibilità per<br />

l’Antoniano <strong>di</strong> prendersi in carico<br />

lo Zecchino d’Oro, una vetrina <strong>di</strong><br />

canzoni per l’infanzia nata nel ‘59<br />

a Milano con Cino Tortorella. Fra<br />

i frati si accende una <strong>di</strong>scussione<br />

animata nella quale curiosamente<br />

padre Berardo si schiera per il<br />

no. E invece sarebbe stato lui poi<br />

negli anni l’anima della manifestazione.<br />

Fu in quel periodo che<br />

si consolidò l’affettuoso sodalizio<br />

con Mariele Ventre, la ragazza<br />

che i frati avevano chiamato a<br />

far scuola ai bambini, destinata a<br />

<strong>di</strong>venire l’icona dello Zecchino e<br />

del Piccolo Coro. Di tutto ciò insomma<br />

che papa Giovanni XXIII<br />

avrebbe definito «una delle cose<br />

più belle della Chiesa». Fino al<br />

2003 (anno in cui decise <strong>di</strong> appartarsi<br />

negli stu<strong>di</strong> storici) padre<br />

Berardo ha visto passare alle selezioni<br />

almeno un milione <strong>di</strong> bambini<br />

e ascoltato più <strong>di</strong> 500 canzoni,<br />

si è sfilato con abilità dai microfoni<br />

impertinenti <strong>di</strong> ‘Striscia<br />

la notizia’ e ha saputo gestire i capricci<br />

<strong>di</strong> qualche star televisiva.<br />

Ha parlato <strong>di</strong> Mago Zurlì, missioni<br />

africane, Topo Gigio e bambini<br />

malati. Ha <strong>di</strong>viso il suo tempo fra<br />

la preghiera e la solidarietà, con<br />

un credo fermo: non trasformare<br />

mai un bambino in un <strong>di</strong>vo e fare<br />

dello Zecchino una festa, e mai<br />

una gara. Ha osservato le anime<br />

cattoliche e comuniste della città<br />

convergere e avuto rapporti felici<br />

con sindaci chiamati Zangheri e<br />

Guazzaloca. Ha amato una Bologna<br />

che non c’è più con un sorriso<br />

aperto e una volontà <strong>di</strong> ferro.<br />

Bologna, Curia provinciale:<br />

28 giugno 2013<br />

Questo numero del <strong>Notiziario</strong><br />

è stato chiuso in Segreteria provinciale il<br />

5 luglio 2013<br />

Clau<strong>di</strong>o Cumani<br />

Il <strong>Re</strong>sto del Carlino<br />

29.06.’13<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong> <strong>Notiziario</strong> - 25


FRATERNITAS<br />

ita Vol. XLVI. Nr. 202 - OFM Roma - Email: fraternitas@ofm.org - 1.7. 2013<br />

La prima visita del Ministro generale: AMAZZONIA<br />

La prima visita del nuovo Ministro generale Fr. Michael Perry è stata a <strong>Re</strong>quena, luogo scelto come<br />

inizio del nuovo Progetto Amazzonia. Questa visita è un chiaro segno per sottolineare la vocazione missionaria.<br />

Accompagnato dai Definitori generali Fr. Nestor Schwerz e Fr. Julio Bunader e dagli Animatori generali<br />

della SGME Fr. Arturo Rios e Fr. Massimo Tedol<strong>di</strong>, il Ministro è arrivato a <strong>Re</strong>quena il 31 maggio, dopo<br />

un avventuroso viaggio sui gran<strong>di</strong> fiumi amazzonici.<br />

La visita è stata anzitutto un gioioso incontro con i quattro missionari della nuova Fraternità <strong>di</strong> <strong>Re</strong>quena<br />

(Eugenio, Atilio, Edel e Francisco) e con gli altri missionari che da anni lavorano in questo Vicariato retto<br />

dal Vescovo francescano Fr. Juan Oliver.<br />

Il Ministro si è incontrato anche con le Sorelle francescane (FMM e Terziarie Cappuccine), oltre che con<br />

i numerosi gruppi che operano nella pastorale e nella carità sia nella città <strong>di</strong> <strong>Re</strong>quena che in molti “caseriós”<br />

<strong>di</strong>spersi nell’enorme vastità del Vicariato. La gioia dell’incontro ha consentito la fraterna con<strong>di</strong>visione della<br />

vita <strong>dei</strong> missionari, delle sfide provenienti da questo luogo immerso nell’immensità <strong>dei</strong> fiumi, con tutte<br />

le <strong>di</strong>fficoltà logistiche che questo comporta. L’ultimo giorno della visita, in <strong>di</strong>fferenti chiese, Fr. Michael e<br />

gli altri <strong>Frati</strong> hanno con<strong>di</strong>viso l’eucaristia festiva con i fedeli, rendendo grazie al Signore per il dono della<br />

vocazione missionaria vissuta nel Vicariato <strong>di</strong> <strong>Re</strong>quena.<br />

Dopo ha partecipato all’incontro della Famiglia Francescana missionaria in Amazzonia, che si è svolto,<br />

dal 2 al 6 giugno 2013, nella città <strong>di</strong> Iquitos (Perù), nel centro francescano <strong>di</strong> Punchana. All’Assemblea,<br />

convocata dal Ministro generale, ha partecipato circa 50 <strong>Frati</strong> (<strong>Minori</strong>, Cappuccini), Suore e laici, provenienti<br />

da <strong>di</strong>fferenti località della sconfinata Amazzonia: Perù, Ecuador, Bolivia, Colombia e Brasile. Da<br />

questi Paesi erano presenti, oltre ai missionari, i rispettivi Ministri provinciali ed anche due Vescovi francescani.<br />

Il tema dell’incontro, La presenza francescana in Amazzonia, ieri come oggi e verso il futuro, aveva come<br />

sottotitolo uno stimolante interrogativo: Verso dove lo Spirito spinge la nostra presenza in Amazzonia?<br />

La <strong>di</strong>namica proposta da chi ha preparato l’Incontro si centrava sul classico trinomio del vedere, <strong>di</strong>scernere<br />

e attuare, reso più francescano attraverso i termini: contemplare, me<strong>di</strong>tare e restituire-celebrare. Coor<strong>di</strong>natori<br />

dell’incontro sono stati: Fr. Eugenio, guar<strong>di</strong>ano della Fraternità <strong>di</strong> <strong>Re</strong>quena, Fr. Nestor Schwerz, DG,<br />

e Fr. Arturo Rios Lara, AGME. L’attenzione era costantemente rivolta al Progetto Amazzonia, lanciato dal<br />

Capitolo generale nel 2009.<br />

Il Ministro generale, nella celebrazione conclusiva, ha, tra l’altro, specificato: “È stato detto durante<br />

l’Assemblea che la nostra presenza qui in Amazzonia è come un granello <strong>di</strong> sabbia sulla spiaggia. Sì, però<br />

anche un granello <strong>di</strong> sabbia può fare la <strong>di</strong>fferenza nel mondo, per ogni persona che sperimenta la grazia,<br />

l’amore, la misericor<strong>di</strong>a, la pace e la speranza <strong>di</strong> Dio trasmessa dalla viva esperienza <strong>dei</strong> missionari francescani<br />

e dai loro collaboratori qui, in Amazzonia. È la qualità della nostra presenza, della nostra vicinanza<br />

alla gente, specialmente ai più piccoli ed emarginati, che fa la <strong>di</strong>fferenza francescana”.<br />

ALTRE NOTIZIE: Formazione e Stu<strong>di</strong><br />

* Nel mese <strong>di</strong> maggio, il Segretario generale per la Formazione e gli Stu<strong>di</strong>, Fr. Vidal Rodriguez Lopez,<br />

ha avuto modo <strong>di</strong> verificare la Formazione della Conferenza Francescana del Cono Sur in America Latina.<br />

La verifica è iniziata con la partecipazione all’incontro <strong>di</strong> Tuparenda, Asuncion (Paraguay), in occasione<br />

della riunione annuale della Conferenza, che ha riunito i Ministri, i Formatori, gli Animatori della Missione<br />

ed Evangelizzazione, Giustizia e pace, provenienti dalle cinque Entità (Cile, Argentina e Paraguay). In<br />

questo incontro, assieme a Fr. Massimo Tedol<strong>di</strong>, Segretario Generale delle Missioni, ha affrontato il problema<br />

<strong>di</strong> come formarsi per la missione, riflettendo sulle ra<strong>di</strong>ci e alla luce della nuova evangelizzazione<br />

nell’Or<strong>di</strong>ne, attraverso una lettura della Ratio Formationis Francascanae. Si è anche tenuta una riunione<br />

congiunta con i Ministri della Conferenza allo scopo <strong>di</strong> favorire la formazione e continuare a migliorare la<br />

collaborazione interprovinciale e <strong>di</strong> programmazione, in particolare in vista della formazione <strong>dei</strong> formatori<br />

e della formazione nella spiritualità francescana.<br />

* Dopo l’incontro in Paraguay, Fr. Vidal ha visitato, a Buenos Aires (Argentina), le due case <strong>di</strong> formazione<br />

per i professi temporanei <strong>di</strong> S. Antonio de Padua (Prov. della Assunzione, Prov S. Miguel e custo<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

Fray Luis de Bolaños Paraguay) e <strong>di</strong> S. Cayetano nel Barrio de la Teja (Prov S. Francisco Solano). Si sono<br />

26 - <strong>Notiziario</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong>


tenuti degli incontri con il team <strong>di</strong> formazione e i giovani professi. I temi sono stati l’accompagnamento, la<br />

formazione specificamente francescana e l’integrazione degli stu<strong>di</strong> nella vita e nella missione.<br />

* Inoltre, nella <strong>Provincia</strong> della Ss.ma Trinità (Cile), si è tenuto un incontro tra alcuni professi temporanei<br />

ed i loro formatori nella Fraternità <strong>di</strong> S. Felipe de Jesus a Santiago (Cile). Il giorno successivo presso il<br />

Convento <strong>di</strong> S. Francisco, Curia <strong>Provincia</strong>le, Fr. Vidal si è incontrato con tutti i formatori della <strong>Provincia</strong>,<br />

anche con i delegati locali per la cura pastorale delle vocazioni e con i <strong>Frati</strong> responsabili per l’animazione<br />

della formazione permanente. Gli argomenti sono stati focalizzati sull’animazione della formazione permanente<br />

delle comunità e nella animazione vocazionale <strong>dei</strong> giovani e <strong>dei</strong> <strong>Frati</strong>. Nel pomeriggio c’è stato<br />

un incontro specifico con i formatori dove si è con<strong>di</strong>viso le nuove sfide della formazione iniziale al fine <strong>di</strong><br />

dare coesione pedagogica e unità evangelica alla formazione e all’accompagnamento <strong>dei</strong> giovani.<br />

* Nella formazione iniziale delle Entità del Cono Sur vi sono attualmente: 20 can<strong>di</strong>dati, 15 postulanti, 5<br />

novizi, 24 <strong>Frati</strong> professi temporanei e una decina <strong>di</strong> <strong>Frati</strong> che svolgono stu<strong>di</strong> superiori.<br />

* Infine, in Polonia, nel Seminario maggiore della <strong>Provincia</strong> dell’Immacolata Concezione, a Kalwaria<br />

Zebrzydowska, ha avuto luogo l’incontro <strong>di</strong> formazione per i formatori dal 28 al 29 maggio 2013. Questo<br />

incontro per i formatori è stato arricchito dalla presenza <strong>di</strong> Fr Sergiusz Baldyga, Vice Segretario generale<br />

per la Formazione e gli Stu<strong>di</strong>, che ha presentato il tema sul <strong>di</strong>scernimento vocazionale francescano e ha proposto<br />

il programma <strong>di</strong> valutazione <strong>dei</strong> <strong>Frati</strong> in formazione. L’incontro è stato coor<strong>di</strong>nato da Fr. Romualdo<br />

Kośla, Segretario per la Formazione e gli Stu<strong>di</strong> della <strong>Provincia</strong>.<br />

Giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

Il Seminario Maggiore <strong>dei</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> della <strong>Provincia</strong> dell’Assunzione della BVM a Katowice Panewniki<br />

in Polonia, ha organizzato il 23 maggio 2013 una Giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o de<strong>di</strong>cata al Beato Padre Gabriele<br />

Allegra, OFM, seguita con interesse da tanti partecipanti. Le relazioni presentate da <strong>di</strong>versi specialisti, tra<br />

cui alcuni <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong>, sono state concentrate sulla storia della missione in Cina, sulla vita, sull’attività<br />

apostolica e biblica del Beato Padre Gabriele Allegra. È stata arricchita dallo stu<strong>di</strong>o sull’attualità del suo<br />

pensiero. Inoltre, sono stati presentati anche alcuni temi specifici riguardanti la traduzione <strong>dei</strong> nomi biblici<br />

in cinese. Nel programma ha trovato posto anche la presentazione del bollettino “Cina oggi”, l’attività della<br />

Società Sinicum e l’iniziativa della giornata <strong>di</strong> preghiera per la Cina.<br />

Nuovi provinciali<br />

* FR. ANTONIN BRZĄKALIK; Prov. dell’Assunzione della B.V.M., Polonia<br />

* FR. FRANCESCO PATTON, Prov. <strong>di</strong> S. Vigilio, Italia<br />

* FR. ALFIGIO TUNHA, Cust. Dp. Buon Pastore, Zimbabwe<br />

Agenda del Ministro generale<br />

* 23 Giun - 02 Lug - Polonia<br />

* 08-19 Lug - Tempo Forte (Curia generale)<br />

* 20-28 Lug - Brasile, GMG<br />

Libri Francescani<br />

* MURRAY BODO, Francis and Jesus, Franciscan Me<strong>di</strong>a - USA, 2013, pp. 145. In questo drammatico<br />

racconto connesso strettamente alla relazione con Gesù, scorgiamo un Francesco multi<strong>di</strong>mensionale,<br />

l’ultimo <strong>di</strong>scepolo <strong>di</strong> Gesù. Bodo ripercorre la vita <strong>di</strong> Francesco e annota come il santo abbia lavorato su<br />

se stesso per riflettere più perfettamente Gesù ogni giorno. Avrai modo così <strong>di</strong> conoscerai Francesco sofferente,<br />

itinerante, incompreso, mentre conoscerai anche il suo sviluppo come uomo <strong>di</strong> preghiera, il suo<br />

insegnamento, il suo essere innamorato e l’essere protettore <strong>dei</strong> poveri. Francesco ci mostra come imitare<br />

<strong>Cristo</strong>: in ogni epoca, in ogni ambito della vita.<br />

* Paul Zahner (ed.), Leben<strong>di</strong>ger Spiegel des Lichtes: Klara von Assisi. Beiträge zum Grazer<br />

Symposium vom 12.-13. November 2010 [Specchio vivo <strong>di</strong> luce: Chiara d’Assisi], pp. 224 (ISBN 978-<br />

3-8482-1245-3). In occasione degli 800 anni della consacrazione <strong>di</strong> Chiara e della fondazione del suo Or<strong>di</strong>ne,<br />

il Convento francescano a Graz, Austria, ha organizzato un Simposio sulla Santa d’Assisi, per riflettere<br />

sulla sua vita, per stu<strong>di</strong>are la storia <strong>di</strong> fondazione delle sue comunità e per ascoltare liturgia <strong>di</strong> Chiara secondo<br />

le fonti e la versione cantata. Frutto <strong>di</strong> questo simposio è questo volume, a cui hanno contribuito Paul<br />

Zahner OFM, Martina Kreidler-Kos, Niklaus Kuster OFMcap, Irenäus Tocylowski OFM, Oliver Ruggenthaler<br />

OFM, Johannes Schneider OFM, Theresia Heimerl e1 Sabine Zgraggen.<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong> <strong>Notiziario</strong> - 27


CD<br />

Viva immagine <strong>di</strong> Te, Giuseppe <strong>di</strong> Fatta. I testi <strong>dei</strong> canti sono ispirati alla liturgia della festa e alle<br />

Fonti Francescane: i ritornelli sono <strong>di</strong> facile appren<strong>di</strong>mento per la partecipazione dell’assemblea; le strofe,<br />

più ricche ed articolate, da far eseguire a un solista o alla schola cantorum. Questo CD sostiene l’iniziativa<br />

della ONLUS Fra. Gabriele Allegra “Mandati per annunciare…” a sostegno delle Missioni e dell’Evangelizzazione<br />

<strong>dei</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> <strong>di</strong> Sicilia. fragiuseppe<strong>di</strong>fatta@ofmsicilia.it<br />

PICCOLE NOTIZIE<br />

* ASSISI - Corso estivo <strong>di</strong> francescanesimo su: “L’identità in cammino. Le Costituzioni <strong>dei</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong><br />

e l’osservanza <strong>di</strong> alcuni gran<strong>di</strong> temi della <strong>Re</strong>gola”, presso il Sacro Convento <strong>di</strong> San Francesco, 23-27<br />

settembre 2013.<br />

* KENT – Ritiro francescano accompagnato. Vieni ad avere una conversazione con Dio in uno spazio<br />

sacro; una positiva esperienza spirituale in un ambiente tranquillo e bello; liturgie ispirate alla tra<strong>di</strong>zione<br />

francescana ti aiuteranno ad approfon<strong>di</strong>re la vostra preghiera; Direttori Spirituali saranno impegnati ad accompagnarti<br />

nel tuo cammino. Il Ritiro Francescano avrà inizio con la cena <strong>di</strong> Mercoledì sera, 28 agosto, e<br />

terminerà con la Messa nella mattinata <strong>di</strong> Giovedì, 5 settembre 2013. (www.franciscans.ac.uk)<br />

* KENT – Raggiungere la vita contemplativa UK. Sabato 12, ottobre 2013 ci sara una giornata introduttiva<br />

al Centro <strong>di</strong> preghiera guidata da Elizabeth Smith, “Franciscan International Study Centre”. ‘La<br />

pratica <strong>di</strong> “centraggio” sulla Preghiera ... si basa su un millennio <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione della vita contemplativa cristiana.<br />

Le barriere che abbiamo creato e il nostro interno ‘rumore’... devono essere superate prima <strong>di</strong> poter<br />

pienamente permettere al silenzio <strong>di</strong> Dio <strong>di</strong> guarirci da dentro’ (Fr. Thomas Keating) La giornata si articola<br />

in tre sessioni <strong>di</strong> insegnamento, due sessioni <strong>di</strong> preghiera e una sessione finale <strong>di</strong> domande e chiarimenti.<br />

* TERRA SANTA - XIII Corso per Animatori <strong>di</strong> Pellegrinaggi in Terra Santa. Il corso è offerto a sacerdoti,<br />

religiosi o religiose che svolgono o intendono svolgere l’importante ministero dell’accompagnamento<br />

spirituale <strong>dei</strong> pellegrini in visita ai Luoghi Santi. Attraverso la formazione biblica, storica, geografica e<br />

archeologica si forniscono gli strumenti che permettono la conoscenza <strong>dei</strong> luoghi legata ai testi della sacra<br />

scrittura nel contesto della Terra Santa. Il programma sarà svolto in due sessioni. Le lezioni a Roma e le<br />

escursioni in Terra Santa sono condotte dai docenti dell’SBF, Facoltà <strong>di</strong> Sacra Scrittura e <strong>di</strong> Archeologia<br />

della PUA, a Gerusalemme. (http://pellegrinaggi.custo<strong>di</strong>a.org)<br />

* Venerabile Servo <strong>di</strong> Dio Odoardo Focherin Sabato 15 giugno 2013 nella piazza della Cattedrale <strong>di</strong><br />

Carpi Sua Eminenza <strong>Re</strong>veren<strong>di</strong>ssima il Sig. Car<strong>di</strong>nale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle<br />

Cause <strong>dei</strong> Santi e Rappresentante del Santo Padre, ha preseduto il Rito <strong>di</strong> Beatificazione del Venerabile<br />

Servo <strong>di</strong> Dio Odoardo Focherin, martire, padre <strong>di</strong> famiglia, socio dell’Azione Cattolica Italiana, ucciso in<br />

o<strong>di</strong>um fi<strong>dei</strong> nel campo <strong>di</strong> concentramento <strong>di</strong> Hersbruck il 27 <strong>di</strong>cembre 1944. La Causa <strong>di</strong> beatificazione fu<br />

affidata dalla Diocesi <strong>di</strong> Carpi al <strong>Re</strong>v.mo P. Luca M. De Rosa, ofm, Postulatore generale dell’Or<strong>di</strong>ne, il 17<br />

maggio 1998.<br />

* La Fraternità OFM in cifre. I <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong>, al 31 <strong>di</strong>cembre 2012, sono 13805. Qualche dettaglio:<br />

Postulanti, 635 (non entrano nel computo); Novizi, 383; Professi temporanei, 1365 (Fratres cum optione<br />

clericali: 998; Fratres sine optione clericali: 141; Fratres sine optione: 226); Professi solenni, 12057 (sac.:<br />

9446; <strong>di</strong>ac. perm.: 70; <strong>Frati</strong> con opzione clericale: 388; <strong>Frati</strong> laici: 2042). I nostri Fratelli Car<strong>di</strong>nali (6) e<br />

Arcivescovi/Vescovi (105) sono 111. I <strong>Frati</strong> defunti nel corso dell’anno sono stati 317.<br />

I <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong>, presenti in 116 Paesi, sono così <strong>di</strong>stribuiti: Africa e Me<strong>di</strong>o Oriente: 1104; America Latina:<br />

3346; America settentrionale: 1374; Asia-Oceania: 1369; Europa occidentale: 4229; Europa orientale:<br />

2383.<br />

La Fraternità universale è strutturata in 99 Province, 8 Custo<strong>di</strong>e Autonome, 7 Entità <strong>di</strong>pendenti dal Ministro<br />

generale, 21 Custo<strong>di</strong>e <strong>di</strong>p. dalle Province, 14 Conferenze <strong>dei</strong> Ministri provinciali e 3 Unioni <strong>di</strong> Conferenze<br />

(Asia/Oceania: FCAO; America Latina: UCLAF; Europa: UFME).<br />

I numeri non costituiscono l’elemento più importante per valutare la qualità della nostra vita. Possono<br />

essere, però, un’«occasione» per riflettere, tra l’altro, sulla significatività evangelica della nostra vita francescana<br />

e, pertanto, «centrarci su ciò che è essenziale» (cf. Ri<strong>di</strong>mensionamento e ristrutturazione, Sussi<strong>di</strong>o<br />

del Definitorio generale, 2011, 3c).<br />

FRATERNITAS - OFM - Roma<br />

E<strong>di</strong>tore: Fr. Joseph Magro OFM<br />

Internet: http://www.ofm.org/fraternitas; www.fb.com/ofm.org; www.twitter.com/ofmdotorg.<br />

28 - <strong>Notiziario</strong> <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!