ordine del giorno - CAL - Regione Lazio
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ORDINE DEL GIORNO<br />
APPROVATO NELLA SEDUTA DEL 17 LUGLIO 2OI2<br />
Oggetto: incidenza <strong>del</strong>le disposizioni contenute nel decreto legge 9512012 (spending review) sugli<br />
assetti istituzionali e sulla capacità di erogazione dei servizi da parte <strong>del</strong>le Autonomie locali e<br />
regionali.<br />
Il Consiglio <strong>del</strong>le Autonomie locali <strong>del</strong><strong>Lazio</strong><br />
VISTO il decreto legge 9512012;<br />
RITENUTI inaccettabili i tagli operati da tale prowedimento nei confronti <strong>del</strong> sistema <strong>del</strong>le<br />
Autonomie locali e regionali che assumono la valenza di tagli lineari piu che una effettiva<br />
aggressione alle spese superflue, mettendo a rischio l'erogazione dei servizi essenziali<br />
dall'assistenza sociale e sanitaria, gli interventi per la messa in sicurezza degli istituti scolastici e<br />
<strong>del</strong>la viabilità, <strong>del</strong> trasporto pubblico, nonché <strong>del</strong>la manutenzione ordinaria e straordinaria <strong>del</strong><br />
patrimonio degli EE.LL;<br />
RITENUTO che la previsione per legge di interventi sulle modalità di organizzazione <strong>del</strong>le strutture<br />
preposte all'erogazione di servizi essenziali rappresenti una evidente e grave lesione <strong>del</strong>le<br />
prerogative costituzionali che garantiscono l'autonomiaorganizzativa <strong>del</strong>le AA.LL.;<br />
PRESO ATTO <strong>del</strong>la volontà <strong>del</strong> Governo di razionalizzare il sistema <strong>del</strong>le Province italiane,<br />
ritenendo evidentemente necessaria la presenza di enti di governo di area vasta nel panorama<br />
istituzionale italiano, contesta la metodologia seguita per la razionalizzazione e I'accorpamento<br />
<strong>del</strong>la Province che, attraverso I'individuazione di parametri nazionali, crea di fatto forti<br />
sperequazioni tra le singole regioni italiane, non tenendo nel debito'conto le peculiarità di ognuna di<br />
CSSE;<br />
CONSIDERATE ancora valide e attuali le motivazioni poste a base dei ricorsi promossi presso la<br />
Corte costituzionale nei confronti <strong>del</strong>l'art. 23 <strong>del</strong> cosiddetto Decreto "Salva Italia";<br />
CONSIDERATO che il <strong>Lazio</strong>, con i suoi oltre sei milioni di abitanti, conta appena 4 Province oltre<br />
all'area <strong>del</strong>la Città metropolitana di Roma e non ha contribuito negli ultimi decenni alla<br />
proliferazione <strong>del</strong> numero degli enti intermedi così come è accaduto in molte altre regioni italiane.
Le Province <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> esistono infatti da oltre 85 anni e le popolazioni in esse ricomprese<br />
condividono culture antichissime che affondano le radici in millenni di storia;<br />
CONSIDERATO che la parte meridionale <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, con circa 1 milione e 100 mila abitanti, è<br />
suddivisa tra le Province di Frosinone e Latina, che insieme costituirebbero una Provincia<br />
vastissima di oltre 5 mila lcrn/q., più popolosa di 5 Regioni italiane e più estesa <strong>del</strong>f intera Liguria;<br />
CONSIDERATO che la parte settentrionale <strong>del</strong><strong>Lazio</strong> annovera due Province che confinano per soli<br />
25 km. e si estendono, quella di Viterbo verso il nord <strong>del</strong> Paese e quella di Rieti verso est,<br />
quest'ultima caraÍterizzata da un indice di montanità pari all'80 per cento, e che sono<br />
sostanzialmente divise dall'Umbria;<br />
SOTTOLINEATO che tale particolare confrgurazione geografica rischia di provocare, a valle<br />
<strong>del</strong>l'eventuale accorpamento, processi di fuoriuscita dalla <strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong> da parte di singole<br />
comunità locali che troverebbero naturale l'aggregazione nelle Regioni limitrofe;<br />
CONSIDERATO che la presenza di Roma, Capitale e città più popolosa d'Italia, rende necessario il<br />
mantenimento di una solida rete di enti intermedi più che in ogni altra area <strong>del</strong> Paese;<br />
ATTESO che la riduzione <strong>del</strong> numero <strong>del</strong>le Province, attraverso il loro accorpamento, non può che<br />
essere operata <strong>Regione</strong> per <strong>Regione</strong>, con parametri diversi per ogni singola realtà regionale e con un<br />
coinvolgimento effettivo <strong>del</strong>le comunità locali, così come previsto dall'articolo 133 <strong>del</strong>la<br />
Costituzione. Solo in questo modo si eviterebbero le evidenti sperequazioni a cui la metodologia<br />
adottata dal decreto legge inevitabilmente approderà, consentendo in altre Regioni italiane la<br />
soprawivenza di un numero di Province superiore a quello <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> ma con dimensioni<br />
demografi che e territoriali nettamente inferiori;<br />
RITENUTO che nell'ambito <strong>del</strong>l'azione di norganizzazione <strong>del</strong>la governance regionale, è<br />
improcrastinabile l'azione che la <strong>Regione</strong> dovrà svolgere con coraggio al fine di semplificare il<br />
sistema di enti e agenzie quali consorzi, università agrarie, riserve, parchi, etc.<br />
TUTTO CIO' PREMESSO<br />
- invita il Presidente <strong>del</strong>la <strong>Regione</strong>, il Consiglio regionale e i Parlamentari eletti nel <strong>Lazio</strong> ad<br />
assumere tutte le inizialive ritenute necessarie al fine di modificare e migliorare le norrne previste<br />
nel D.L. 9512012.<br />
- Il <strong>CAL</strong> <strong>del</strong><strong>Lazio</strong> studierà nei tempi previsti dal suddetto decreto legge una proposta articolata per<br />
definire confini territoriali ed eventuali accorpamenti <strong>del</strong>le aree provinciali, anche alla luce <strong>del</strong>la<br />
costituenda Città metropolitana di Roma, coinvolgendo i Comuni interessati;<br />
- Il <strong>CAL</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> attiverà nei prossimi giorni iniziative volte ad ascoltare e coinvolgere le<br />
comunità locali <strong>del</strong><strong>Lazio</strong>, per costruire insieme scelte che incideranno in modo significativo sulla<br />
qualità <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>le popolazioni <strong>del</strong>la nostra <strong>Regione</strong>.<br />
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Il Presidente<br />
Fabio Melilli<br />
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