San Giuseppe Hospital in Milan - Journal of Medicine and the Person

Highlights on great hospitals 75
San Giuseppe Hospital in Milan
L’Ospedale San Giuseppe di Milano
Michele Augusto Riva * , Fra Valentino Bellagente **
*
Research Centre on Chronic Degenerative Disease, University of Milano Bicocca
**
Cappellania Ospedaliera, San Giuseppe Hospital - Milan
Pomegranate symbol of Brothers Hospitallers of St. John of God
Melograno, simbolo dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio
San Giuseppe (Saint Joseph) Hospital is located in
the heart of Milan, near the Romanesque basilica
of Sant’Ambrogio. It was founded and run by the
Hospitaller Brothers of St. John of God, a Catholic order
also commonly known as the Fatebenefratelli.
This hospital was inaugurated in 1874, with the blessing of
Pope Pius IX, as a little private nursing home for chronic
and subchronic invalids in lower socioeconomic classes.
Indeed in Milan, in those times, there was a bigger and
more important hospital belonging to the order and
founded, with the convent, in 1588. Since the sixteenth
century, the presence of Fatebenefratelli had been very
significant in Milan and their scientific and social merits
were acknowledged by all the rulers and dominations followed
one after another in Lombardy (Spanish, Asburgic/Austrian
and Napoleonic dominances). After unification
of Italy on July 7th 1866, the government of Bettino
Ricasoli issued a law (n. 3036) which reduced the activities
of monastic orders in social and health fields. According
to the new directives, religious people could remain in
hospitals, but without being the owners. For this reason,
the Hospitaller Brothers of St. John of God stayed in their
old hospital under secular administration until 1885,
when they were compelled to go away and move to the
private newly founded San Giuseppe nursing home.
Afterwards, new advances were made in the structure of
San Giuseppe hospital to allow its adjustment to
changed health needs of residents in an industrial city
like Milan. For example, a new pulmonology ward was
opened to admit and treat people afflicted with tuber-
San Giuseppe si trova al centro di Milano,
nelle vicinanze della basilica romanica di
L’Ospedale
Sant’Ambrogio. Venne fondato dalla Provincia
Religiosa Lombardo Veneta dell’Ordine Ospedaliero di
San Giovanni di Dio - Fatebenefratelli nel 1874, con la benedizione
di papa Pio IX. Inizialmente l’ospedale era nato
come piccolo cronicario privato con l’obiettivo principale
di accogliere malati cronici e subcronici appartenenti alle
classi sociali più basse. Infatti a Milano, in quei tempi, era
già presente un ospedale più grande appartenente all’Ordine
e fondato, insieme al convento, nel 1588. Fin dal XVI
secolo la presenza dei Fatebenefratelli a Milano era stata
importante e i meriti scientifici e sociali dell’Ordine erano
stati riconosciuti da tutti i governi e le dominazioni succedute
in Lombardia (dominazione spagnola, austriaca e napoleonica).
Dopo l’Unità di Italia, vennero emanate dal governo
italiano guidato da Bettino Ricasoli nuove leggi di restrizione
delle attività degli ordini religiosi (Legge n. 3036
del 7 luglio 1866). Secondo le nuove normative, i religiosi
potevano continuare a rimanere negli ospedali solo come
dipendenti, senza mantenerne la proprietà. I Fatebenefratelli
restarono nel vecchio ospedale sotto un’amministrazione
laica fino al 1885, ma poi furono costretti ad abbandonarlo
e spostarsi nel cronicario privato di San Giuseppe.
Negli anni successivi, vennero introdotte numerose innovazioni
alla struttura del San Giuseppe per permettere
l’adeguamento alle esigenze sanitarie della popolazione
milanese. Venne aperta una sezione dedicata all’accoglienza
e alla cura dei malati di tubercolosi, una patologia
a quei tempi molto diffusa tra gli abitanti di una città
industriale come Milano. Allo scopo di trasformare
quella che era una semplice struttura di accoglienza per
malati cronici in una clinica più complessa, nel 1903
venne creato un nuovo e più attrezzato reparto di chirurgia.
Queste ultime innovazioni permisero all’Ospedale
San Giuseppe di svolgere la funzione di ospedale
militare per l’accoglienza e il ricovero di centinaia di feriti
nel corso della Prima Guerra Mondiale.
Nel 1923 vennero aperti una farmacia pubblica ed un reparto
di maternità. Infatti, i Fatebenefratelli erano ben
conosciuti come esperti nella produzione di preparati far-
© Punto Effe, 2008

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JOURNAL OF MEDICINE & THE PERSON. JULY 2008, VOL. 6 NUMBER 2
Original Front of San Giuseppe Hospital
Facciata originale dell’ospedale San Giuseppe
culosis, a common disease in lower socioeconomic classes
during nineteenth and early twentieth centuries.
In 1903, a new surgical division was developed in order
to convert a simple poor people’s home in a complex and
modern hospital for the treatment of all kind of diseases.
This last advance allowed San Giuseppe Hospital to be
used as military infirmary and admit hundreds of wounded
during the Great War. At the end of the conflict, a maternity
ward was opened, along with a public pharmacy
(1923). Indeed, Fatebenefratelli were well known as
skilled producers of pharmaceutical compounds, mainly
herbalist preparations. On the other hand, the new maternity
division responded to the need of the demographical
development of the city, as a main industrial center,
during the Fascist regimen between the wars.
In a room of San Giuseppe, Riccardo Pampuri (1897-
1930), a young physician who belonged to the Fatebenefratelli
order, died from pleuritis, overwhelmed with attention
by all his brothers. Pampuri was canonized by
Pope John Paul II for his saintliness in 1989. Today, the
room where he died is still preserved and can be visited.
Health services and patient admissions continued until
August 15, 1942, when the hospital was entirely razed to
ground by an Allied bombing during Second World
War. Ten years later, it was totally rebuilt and opened
again: bedspace was increased from 205, before the war,
to 300 in 1952, allowing San Giuseppe to become the
biggest and most modern private, non-profit clinic in the
city. Further enlargements and improvement were introduced
in 1967, when its front wing on San Vittore Street
was modernized and the central body of the building
was erected, increasing its capacity to 400 beds.
In 1974, the clinic was included in the public health system,
keeping administrative and legal autonomy and becoming
“Ospedale Generale di Zona” (Local General
Hospital), which indicated a hospital of importance in that
maceutici, in modo particolare rimedi di tipo erboristico.
Dall’altra parte, il nuovo reparto di maternità rispondeva
al bisogno demografico, durante il regime fascista, di Milano,
la principale città industriale italiana.
Pochi anni dopo, in una stanza del san Giuseppe, Riccardo
Pampuri (1897-1930), giovane medico dell’ordine,
morì di pleurite, amorevolmente assistito dai suoi
confratelli. Pampuri è una figura importante nella storia
dell’ordine dei Fatebenefratelli e, per la santità e straordinarietà
della sua vita, venne canonizzato, da papa Giovanni
Paolo II nel 1989. Oggi la stanza dove morì San
Riccardo è ancora conservata e visitabile.
Le attività di assistenza sanitaria e di ricovero continuarono
fino al 15 agosto del 1942, quando l’ospedale venne completamente
distrutto da un bombardamento aereo degli
Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. Occorsero
dieci anni per la sua totale ricostruzione e la sua riapertura,
con un incremento di posti letto dai 205, prima della guerra,
ai 300 nel 1952, permettendo al San Giuseppe di diventare
il più grande e moderno ospedale privato cittadino.
Ulteriori ampliamenti e miglioramenti furono apportati nel
1967, anno in cui fu completamente rimodernata la facciata
su via San Vittore e ricostruito il corpo centrale dell’edificio,
raggiungendo, in questo modo, 400 posti letto.
Nel settembre 1974 la clinica San Giuseppe venne inse-
San Giuseppe Hospital nowadays
L’ospedale San Giuseppe oggi

Highlights on great hospitals 77
area. After the institution of the National Health System in
Italy (law 833/1978), the clinic was acknowledged in all respects
as General Hospital also by public authorities.
In 1990, San Giuseppe became a teaching hospital linked to
the Faculty of Medicine of the University of Milan, providing
clinical training to medical students and residents. In
particular, at present there are five university wards in which
clinical research occurs: general medicine, endocrinology,
urology, general surgery and clinical laboratory.
Since August 2006, San Giuseppe has no longer been
managed directly by Fatebenefratelli monks, but by a
private company named Milanocuore S.p.A.. However,
the original spirit of reception and service to ill and
needy people is still kept, as the main scope of the activity
of all its health operators and employees.
REFERENCES
Comuzzi A. Fatebenefratelli: quattro secoli di storia a Milano. Liscate-Milano,
Cens, 1988
AA. VV. Atti del Convegno “Fatebenefratelli, 400 anni a Milano”. Liscate-Milano,
Cens, 1988.
Battelli G. Santa Sede e Vescovi nello Stato Unitario, in: Chittolini G e
Niccoli G (a cura di). Storia d’Italia, Annali IX. Torino, Einaudi, 1986
Belloni L. La Medicina a Milano dal Settecento al 1915, in: Storia di Milano,
XVI. Milano, Treccani degli Alfieri, 1962
rita a pieno titolo nella rete ospedaliera pubblica, pur
mantenendo l’autonomia giuridica e amministrativa, e
assunse la classificazione di “Ospedale Generale di Zona”,
ovvero di ospedale di livello nazionale, in base alla
classificazione delle strutture ospedaliere dell’Ordine
dei Fatebenefratelli. Dopo l’istituzione del Sistema Sanitario
Nazionale italiano (legge 833 del dicembre 1978)
la clinica venne riconosciuta a tutti gli effetti come
Ospedale Generale anche dall’autorità nazionale.
Nel 1990 il San Giuseppe stipulò una convenzione con la
Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università’ degli Studi
di Milano divenendo sede di formazione e tirocinio per
gli studenti di medicina e per i medici specializzandi. Nello
specifico, attualmente l’ospedale è sede delle seguenti
Cattedre Universitarie: medicina generale, endocrinologia,
chirurgia generale, urologia e medicina di laboratorio.
Dall’agosto 2006, il San Giuseppe non è gestito più direttamente
dai Fatebenefratelli, ma da una società privata
denominata Milanocuore S.p.A. Ciononostante l’originario
spirito di accoglienza e dedizione ai malati e ai bisognosi
continua ad essere conservato tra tutti gli operatori
sanitari e i dipendenti.
A cura di Luca Belli, luca.belli@fastwebnet.it
© Punto Effe, 2008