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Foundations supporting health care organizations in a new ...

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82JOURNAL OF MEDICINE & THE PERSON. JUNE 2006, VOL. 4 NUMBER 2ORIGINAL ARTICLE<strong>Foundations</strong> <strong>support<strong>in</strong>g</strong> <strong>health</strong> <strong>care</strong> <strong>organizations</strong><strong>in</strong> a <strong>new</strong> relationship with territoryElementi per un nuovo patto nel territorio:le Fondazioni a Supporto dell’Azienda SanitariaDavide CroceCondirettore “Sanità Pubblica e Privata” Direttore CREMS – Università Carlo Cattaneo - LIUCAbstract – This paper proposes a <strong>new</strong> system of governance for <strong>health</strong> <strong>care</strong> <strong>organizations</strong>, aimed at manag<strong>in</strong>gboth territorial and hospital resources. Such a system is essential to maximize public value produced at locallevel. We describe why a local system should be given the conditions for cont<strong>in</strong>uously <strong>in</strong>teract with allits components and build a global and shared strategy aimed at creat<strong>in</strong>g benefits for everybody. We alsoidentify, as a useful tool, a foundation <strong>support<strong>in</strong>g</strong> the <strong>health</strong> <strong>care</strong> <strong>organizations</strong>. This <strong>in</strong>strument is aimed atmak<strong>in</strong>g management choices adequate to the local system, at improv<strong>in</strong>g <strong>health</strong> <strong>care</strong> services, and at creat<strong>in</strong>g<strong>new</strong> opportunities of development for local actors.Key words: DBS, farmacoeconomia, politiche sanitarieJournal of Medic<strong>in</strong>e and The Person, 2006; 4(2): 82-86Received October 10 th 2005, Revised February 10 th 2006, Accepted April 7 th 2006IntroduzioneNel 1978 il Servizio Sanitario Nazionale sostituì l’alloravigente sistema che si caratterizzava per la presenza d<strong>in</strong>umerose assicurazioni e per la frammentazione dellastruttura di erogazione. Questo nuovo sistema presentavacaratteristiche <strong>in</strong>novative e positive, come l’accessoesteso e uniforme, accompagnate però anche da aspett<strong>in</strong>egativi, tra i quali possiamo citare la scarsa attenzionealla operatività della struttura e la frammentazione dellal<strong>in</strong>ea politico-istituzionale.Il sistema di governo e di controllo ideato con la riformadella L. 833/78 doveva essere assicurato dai tre livelli istituzionalico<strong>in</strong>volti (nazionale, regionale e locale), ma nellapratica si rivelò sovrapoliticizzato anche negli aspetti d<strong>in</strong>atura gestionale. I comitati di gestione f<strong>in</strong>irono per imporreuna dom<strong>in</strong>anza della politica sull’amm<strong>in</strong>istrazionepiù che un controllo politico sulle scelte strategiche delleUSL, con il risultato di una gestione dei servizi che venivacondizionata da logiche collegate al consenso politicolocale <strong>in</strong>vece che dalla efficacia dell’azione prodotta.In seguito le debolezze strutturali del sistema sanitario furonorese evidenti dalle difficoltà economico-f<strong>in</strong>anziariedel settore. La capacità di governare la d<strong>in</strong>amica f<strong>in</strong>anziariadi un sistema decentrato come il nostro SSN dipendepr<strong>in</strong>cipalmente dalla distribuzione delle responsabilitàfra i tre livelli istituzionali. Con le scelte attuate nel 1978lo Stato operava come terzo pagante, con limitatissimepossibilità di controllare i reali fattori di spesa. Le USL,da parte loro, non avevano alcun <strong>in</strong>centivo a contenere laspesa, massimizzando i vantaggi per i propri circuiti politicilocali e i rispettivi utenti-elettori, mentre le Regioni assistevanosenza <strong>in</strong>terventi efficaci <strong>in</strong> questo schema.Nel 1992 il decreto legislativo 502 <strong>in</strong>troduceva gli elementiche mutavano radicalmente il quadro del sistemasanitario. Il decentramento rappresentò l’aspetto più <strong>in</strong>novativo:il Governo conservava un ruolo centrale nell’assegnarei f<strong>in</strong>anziamenti al sistema, nella def<strong>in</strong>izionedei livelli uniformi di assistenza e nei criteri per assicurarel’accessibilità ai servizi. Le Regioni si vedevano attribuitala responsabilità f<strong>in</strong>anziaria delle nuove aziendesanitarie assieme al mandato di garantire i livelli uniformidi assistenza. Tuttavia solo una decentralizzazionesostanziale del sistema fiscale per il f<strong>in</strong>anziamento dellaspesa sanitaria avrebbe potuto garantire la responsabilitàa livello regionale tanto ricercata. Il decreto legislativo502 elim<strong>in</strong>ò quasi completamente il livello locale delSSN. Le Regioni controllavano direttamente ed <strong>in</strong> manieraassoluta le nuove Aziende, queste ultime <strong>in</strong>trodotteper attuare compiutamente il modello della aziendalizzazionescelto per attuare la dist<strong>in</strong>zione della funzionepolitica di <strong>in</strong>dirizzo da quella gestionale, ma anche perricer<strong>care</strong> efficienza economica.


Orig<strong>in</strong>al Article. Davide Croce 83Rimaneva e rimane però irrisolto il problema del raccordotra le scelte di politica sanitaria e le scelte relative allagestione, raccordo difficile per l’eccessiva distanza (di tipoistituzionale) tra la Regione e le Aziende, al quale si aggiungonole difficoltà gestionali di un ente territorialeideato per la “programmazione” come è quello regionale.Il modello della aziendalizzazone della sanità è attualmente<strong>in</strong> discussione a causa dell’eccessiva fiducia attribuitaai pr<strong>in</strong>cipi aziendali, che hanno fatto sottovalutarele altre dimensioni del problema salute (ad esempioquelle del raccordo con le politiche sanitarie, quelle dellaumanizzazione dei rapporti, quelle scientifiche a voltetrascurate a causa di criteri economici).Le aziende sanitarie ed i sistemi localiCome abbiamo visto, il processo di aziendalizzazione <strong>in</strong>trodottonegli anni ’90 ha posto grande enfasi sulla dimensioneorganizzativa delle amm<strong>in</strong>istrazioni sanitarie,tralasciando il rapporto con l’ambiente ed il territorio chenella legge di istituzione del SSN era <strong>in</strong>vece consideratoun card<strong>in</strong>e. Resta oggi ad esprimere il livello locale delSSN la conferenza dei s<strong>in</strong>daci dei comuni dell’ambito territorialedi riferimento, con compiti consultivi su obiettividel servizio e la possibilità di <strong>in</strong>fluire sulla verifica deirisultati operata dalla Regione (Rebora, 2001). Un ruolodi così modeste dimensioni dopo aver ricoperto <strong>in</strong>veceuna collocazione centrale nel governo dei servizi sanitariè s<strong>in</strong>tomatico di quanto, sull’onda dell’affermazione deipr<strong>in</strong>cipi del New PublicManagement (Dunleavy,1994), il processo di riformasi sia concentrato piùsui processi di gestioneche non sulla cont<strong>in</strong>uazionedel rapporto territorialeche garantisse lacoerenza con il mutaredel contesto.Attualmente, qu<strong>in</strong>di, sonosostanzialmente scoperti,o abbandonati,ambiti già radicati nelcontesto locale da partedell’organizzazione sanitaria<strong>in</strong> generale. A talproposito occorre ricordareche gran parte degliOspedali del territorioitaliano sono stati costruiticon lasciti e donazioni(le cosiddette “misericordia”e “beneficenza”) e che la tradizione del volontariatolocale di “solidarietà per il progresso” è semprestata forte <strong>in</strong> Italia.Oggi occorrerebbe pensare ad un nuovo sistema di governancecapace di proporre la partecipazione della comunitàterritoriale, un <strong>in</strong>sieme di meccanismi guida deiprocessi di gestione aziendale con modello policentricoe che sia matrice di partecipazione. Una forma di gestioneaziendale basata sul co<strong>in</strong>volgimento sistematico ditutti i diversi attori operanti sul territorio rappresenterebbeun passo decisivo per la costruzione di valorepubblico (Moore, 1995). Infatti, perché si produca valorepubblico non basta ricer<strong>care</strong> l’efficienza <strong>in</strong>terna, marisulta altresì determ<strong>in</strong>ante la rispondenza dell’attivitàsvolta e dei risultati prodotti rispetto agli scopi istituzionali,ovvero la ricerca della qualità e dell’equità del serviziopubblico offerto al cittad<strong>in</strong>o. In questo senso qu<strong>in</strong>di,perché un’Azienda Sanitaria sia <strong>in</strong> grado di crearevalore, sarà necessario realizzare non solo un servizio efficientema anche efficace, ovvero <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con gli obiettividi programma ed <strong>in</strong> coerenza con i bisogni sociali egli esiti attesi. Il ruolo del management, <strong>in</strong> questo sistemadi governance, risulta decisivo poiché esso è chiamatoa compiere le scelte che gli competono, realizzandoperò una cont<strong>in</strong>ua opera di contemperamento, <strong>in</strong> logicacollaborativa e non conflittuale, delle attese e dei diversi<strong>in</strong>teressi che convergono <strong>in</strong>torno alle Aziende Sanitarie.Per questo motivo sarebbe opportuno che le AUSLFigura 1: Rappresentazione parziale del sistema di assistenza sanitaria <strong>in</strong> Italia (rielaboratosu diapositiva di R. Guerra – Istituto Superiore di Sanità)© Punto Effe, 2006


Orig<strong>in</strong>al Article. Davide Croce 85zienda, gestendo ad esempio, <strong>in</strong> maniera efficiente e f<strong>in</strong>alizzataal miglioramento dei servizi offerti, il patrimonioimmobiliare non direttamente imputato all’attivitàdi pubblico servizio dell’Azienda Sanitaria.La Fondazione a Supporto si collocherebbe a metà stradatra le Fondazioni di Erogazione e le Fondazionid’Impresa. Le prime <strong>in</strong>fatti, raggiungono lo scopo istituzionale<strong>in</strong>direttamente, erogando sussidi e contributiad altri soggetti che, a loro volta, <strong>in</strong>tervengono con lapropria struttura per offrire beni/servizi alla collettività.Le seconde, quelle d’Impresa appunto, si caratterizzanoper il fatto di perseguire l’<strong>in</strong>teresse di pubblica utilità attraversol’esercizio di una o più imprese. In merito allafattibilità del ricorso allo strumento della Fondazione,questo è ammesso dal riconoscimento della capacitàgiuridica di diritto privato agli enti pubblici che possonoricorrere a strumenti privatistici per il perseguimentodelle proprie f<strong>in</strong>alità istituzionali. La Fondazioneprospettata, differentemente dalle Fondazioni IRCCSammesse dalla legislazione, rientrerebbe a pieno titolotra le Fondazioni di diritto civile, sarebbe “aperta” allapartecipazione di diversi soggetti oltre a quelli fondatorie non sarebbe soggetta a quelle forme di controllo aggravatopreviste dal D.Lgs. 288/2003.La Fondazione tende a recuperare il ruolo che alcuneAziende Sanitarie, soprattutto nei presidi ospedalieri,avevano con il territorio, nei rapporti anche affettivi coni residenti. Nel passato, ma disponibili anche oggi, moltedonazioni, di varia forma, natura e sostanza, sonotransitate tra il territorio e il presidio ospedaliero. Si potrebbedunque recuperare uno strumento <strong>in</strong> grado effettivamentedi garantire ai residenti il reale utilizzo peril loro territorio di risorse <strong>in</strong> qualsiasi maniera <strong>in</strong>dirizzatealla Sanità. Gli ambiti di <strong>in</strong>tervento potrebbero esserediversi. Tra gli altri, possiamo ad esempio citare pianidi <strong>in</strong>tervento organizzati e studiati <strong>in</strong> un’ottica di mediolungoterm<strong>in</strong>e quali:– l’acquisto e la gestione di nuove apparecchiature edattrezzature;– la formazione del personale sanitario e amm<strong>in</strong>istrativo;– la realizzazione/ristrutturazione di reparti o serviz<strong>in</strong>ella prospettiva di non <strong>in</strong>crementare i costi ricorrentiper l’Azienda;– la realizzazione di progetti e di programmi sanitari (adesempio di assistenza psicologica ai malati term<strong>in</strong>ali);– la realizzazione di campagne di educazione e prevenzione.Allargando la visione, la Fondazione a Supporto potrebbe<strong>in</strong>oltre essere <strong>in</strong> grado di creare e controllare, avalle di sé, una struttura operativa pura, <strong>in</strong>serita direttamentenel “mercato”, i cui utili tornerebbero nella suadisponibilità e, qu<strong>in</strong>di, utilizzabili per altri progetti dimiglioramento del servizio.Rispetto alle Fondazioni derivanti dalla trasformazionedi Aziende Sanitarie preesistenti, erogatrici direttamentedi servizi sanitari, la Fondazione di Supporto si presentastrumento più flessibile e vic<strong>in</strong>o agli scenari ambientali.Attraverso la Fondazione l’azienda sanitariaavrebbe la possibilità di istituzionalizzare i rapporti conla comunità territoriale, co<strong>in</strong>volgendola e rendendolamaggiormente partecipe alle proprie scelte di <strong>in</strong>dirizzoe di gestione. Il co<strong>in</strong>volgimento rappresenterebbe qu<strong>in</strong>diun utile strumento di responsabilizzazione delle comunitàlocali che sarebbero poste nelle condizioni di <strong>in</strong>cidere,mediante un cont<strong>in</strong>uo contemperamento degli<strong>in</strong>teressi <strong>in</strong> gioco, sulle scelte aziendali. In s<strong>in</strong>tesi il modelloconiuga e separa gli aspetti lucrativi da quelli nonlucrativi dell’attività sanitaria e delle attività connesse,coniuga i soggetti privati <strong>in</strong>teressati <strong>in</strong> due diversi livellidi partecipazione, la Fondazione e le società, consentedi canalizzare verso f<strong>in</strong>alità di pubblica utilità il ritornoeconomico anche delle attività lucrative, <strong>in</strong>dirizza versoattività di pubblico <strong>in</strong>teresse risorse private derivanti daatti di liberalità e da capitali di rischio, accompagnatedall’apporto, <strong>in</strong> quest’ultimo caso, di professionalità daparte del partner privato.I risultati dell’adozione di un simile sistema di governance,generando consenso verso l’Azienda non solo daparte dei fruitori diretti dei servizi ma anche da parte ditutti coloro che, a vario titolo, nutrono attese ed <strong>in</strong>teressi<strong>in</strong> essa, potrebbe condurre alla creazione di quel sistemavirtuoso, precedentemente descritto, capace di attivareed alimentare nuove forme di collaborazione s<strong>in</strong>ergicatra Azienda Sanitaria e territorio.ConclusioniIn conclusione dobbiamo precisare che, ovviamente, lostrumento della Fondazione di Supporto di un’AziendaSanitaria non è unico e si colloca <strong>in</strong> una condizione distaticità nel breve/medio periodo del Sistema SanitarioNazionale/Regionale. La revisione dell’ord<strong>in</strong>amento generalepotrebbe <strong>in</strong>globare la necessità di co<strong>in</strong>volgimentodel livello locale almeno nell’<strong>in</strong>dirizzo delle attività diproduzione di servizi sanitari. Ed <strong>in</strong> questo caso non èdetto che la Fondazione sia la miglior soluzione per l’organizzazionedel sistema sanitario.Sistema che come già precisato richiede anche un cambiodi struttura per una sanità maggiormente orientataalla cura del paziente al suo domicilio con conseguenti<strong>in</strong>vestimenti ad esempio <strong>in</strong> telesorveglianza e <strong>in</strong> assistenzadomiciliare con le relative tecnologie sanitarie. Occorreaffrontare adeguatamente il nodo storico del rapporto© Punto Effe, 2006


86JOURNAL OF MEDICINE & THE PERSON. JUNE 2006, VOL. 4 NUMBER 2fra ospedale e territorio. La cont<strong>in</strong>uità nell’erogazione diprestazioni non va ricercata e assicurata solo all’<strong>in</strong>ternodi ogni area assistenziale (l’assistenza ospedaliera, quellaspecialistica convenzionata e quella di medic<strong>in</strong>a generale),ma deve essere coord<strong>in</strong>ata ed <strong>in</strong>tegrata fra di esse.In altri term<strong>in</strong>i i bisogni futuri della popolazione assistitasembra sp<strong>in</strong>gere il sistema sanitario verso la “territorializzazione”dell’ospedale, con (pochi) ospedali ad altaspecializzazione, o verso la “ospedalizzazione” delterritorio. E questo per garantire il tanto auspicato, sianell’<strong>in</strong>teresse del cittad<strong>in</strong>o che dei conti pubblici, “cont<strong>in</strong>uum”dell’assistenza.Abbiamo qui proposto uno strumento, parziale nel suoraggio d’azione ed <strong>in</strong>termedio per ubicazione istituzionale,che si colloca tra il cittad<strong>in</strong>o utente e l’organizzazionedel sistema sanitario e che permetta un riavvic<strong>in</strong>amentotra loro. Preme sottol<strong>in</strong>eare, <strong>in</strong> chiusura, come sisia perso nel corso della pur breve storia del nostro sistemasanitario nazionale il rapporto tra territorio edospedale. Oggi gli utenti non riescono a considerare“della comunità” il presidio ospedaliero dell’area come<strong>in</strong>vece la storia della loro nascita e del loro sviluppo dovrebbe<strong>in</strong>segnare. La costruzione di queste opere daparte della comunità è attualmente percepita come partedella storia passata del loro territorio ma che ha pochissimilegami con il tempo presente. Con tutte le ricaduteche tale atteggiamento segnala per il futuro. Conseguentementea ciò si sono persi elementi di partecipazioneanche <strong>in</strong> donazioni limitate negli ammontari cheimpoveriscono la realtà sanitaria (occorre ricordare chemolte strutture sanitarie pubbliche, soprattutto nellecittà, detengono <strong>in</strong>genti patrimoni immobiliari, derivantida lasciti e donazioni voluti da benefattori locali).e chesarebbe opportuno a nostro avviso recuperare per il futurodel nostro Sistema Sanitario Nazionale.Indirizzo per la corrispondenza:Davide CroceCREMSUniversità Carlo Cattaneo LIUCC.so Matteotti 2221053 Castellanza (VA)e-mail: dcroce@liuc.itBIBLIOGRAFIAA. Ardigò, Società e salute. L<strong>in</strong>eamenti di sociologia sanitaria, Angeli,Milano, 1997S. Leonzi, La salute tra norma e desiderio, Meltemi, Roma, 1999G. Rebora, Un decennio di riforme, Guer<strong>in</strong>i e associati, Milano,1999P. Dunleavy, C. Hood, From old public adm<strong>in</strong>istration to <strong>new</strong> publicmanagement, <strong>in</strong> Money and management, 3/1994, p. 9-16M. Moore, La creazione di valore pubblico, Guer<strong>in</strong>i e associati, Milano, 2003.AA.VV., Il f<strong>in</strong>anziamento delle attività Cap. 5, <strong>in</strong> Educazione Cont<strong>in</strong>ua <strong>in</strong>Medic<strong>in</strong>a, IReF, Milano, 2004.F. Angel<strong>in</strong>i, E. Porazzi, Le fondazioni a supporto dell’azienda sanitaria perun nuovo rapporto con il territorio, <strong>in</strong> Sanità Pubblica e Privata, Maggioli,Rim<strong>in</strong>i, 2005

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