Tutto l'amore - Viveur

del mio percorso. Registrando il best of ho potuto rivivere 15 anni
di emozioni: da Viña del Mar al Festivalbar con “Vero Falso” e
“Lei è”, passando per i cinque Festival di Sanremo, fino all’esperienza
dell’album “Miami” che mi ha portato negli Stati Uniti.
In quella occasione ha potuto collaborare con Ricky Martin
e il suo team, proprio nel momento in cui la star portoricana
ha deciso di fare coming out sulla propria omosessualità.
Lei è stato subito solidale e ha raccontato che Ricky Martin
è un padre molto in gamba. Alla luce di questa esperienza,
è a favore delle adozioni da parte dei gay?
Assolutamente sì. Sono una persona che crede nella forza unica
dell’amore: un genitore, che sia etero o gay, è sempre una persona
che ama suo figlio più di se stesso. Sono contro qualsiasi tipo di
pregiudizio, credo che ognuno di noi debba sempre battersi per
essere libero di esprimere il proprio pensiero e le proprie emozioni.
Che cosa è rimasto del ventenne che di colpo diventa
una star in America Latina e che, dopo qualche anno,
riesce a conquistare anche la Svizzera e l’Italia? Che cosa
ha acquisito con l’esperienza?
Sono sempre quel ragazzino pieno di entusiasmo e amore
per la musica. Negli anni però ho sempre cercato nuovi
stimoli sonori, incidendo canzoni con atmosfere musicali
diverse tra loro.
Quali colleghi ascolta?
Amo i grandissimi come Madonna e Michael Jackson e nomi
italiani dal respiro internazionale, come Eros Ramazzotti e Laura
Pausini: per me sono un esempio e una ispirazione continua.
A proposito di star mondiali, ha dichiarato che le piacerebbe
duettare con Shakira: come mai?
È una forza della natura: canta e balla divinamente, è sensuale
e dolce allo stesso tempo. Non molti, però, conoscono un
episodio che ricordo sempre con grande piacere. Era il 1997,
l’anno dopo la mia vittoria al Festival di Viña del Mar e a un
concorso simile organizzato in Colombia mi chiamarono per
consegnare un premio alla vincitrice di una competizione per
emergenti: si chiamava Shakira ed era già un’artista straordinaria.
Il suo nuovo tour partirà dalla Svizzera e farà tappa,
appunto, anche a Vieste per la festa patronale di San
Giorgio. Che tipo di spettacolo vedremo?
La parola spettacolo è quella giusta. Oltre a riproporre le mie
canzoni più popolari e amate e i due inediti, sarò accompagnato
su un palco pieno di luci ed effetti visivi da tre ballerini. Vorrei
che tutti si sentissero coinvolti dallo show, anche chi non conosce
il mio repertorio.
i: www.paolomeneguzzi.it
Sperimenta arrangiamenti diversi ma i testi parlano sempre
di amore, come mai?
Perché intendo la musica come un momento di evasione, quattro
minuti che dedichiamo a noi stessi per viaggiare con la fantasia,
e l’amore fa sognare più di ogni altra cosa. Per me l’amore è
la cosa più pop che esista.
Che cosa ci può dire sui due inediti che troveremo nel
best of?
Sono due pezzi molto diversi tra loro: “Sei amore” è una ballad
dolcissima che si rifà alla tradizione della musica italiana, mentre
l’altra è decisamente dance, a me mette una carica fortissima
che spero di trasmettere a chi la ascolta.
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