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cultura<br />
FRANCESCA PETRINO (PH: VIDEO SYSTEM DI RAVENNA)<br />
RAVENNA Possono succedere molte cose,<br />
tra le pagine del bel libro di Francesca<br />
Petrino intitolato La ballata delle passioni<br />
infami (Albatros Il Filo, 2011, 132 pagine,<br />
euro 13,90): è possibile assistere a eclissi<br />
totali di cuore, leggere nomi tatuati dalle<br />
lacrime, imbattersi in baci che alternano<br />
violenza e studiata codifica di tutto ciò che<br />
rende quei momenti qualcosa di unico, come<br />
odori, sapori, emozioni. Da una pagina<br />
all’altra, comunque, rimbalza la ricerca,<br />
quell’attesa che scalda le nostre vite o le<br />
congela, per quella “corrispondenza di amorosi<br />
sensi” che regala un senso e una luce<br />
all’esistenza dei protagonisti di queste storie.<br />
Il fil rouge di questo libro sembra essere<br />
la ricerca, di qualcuno o di qualcosa: il<br />
cuore/mela della copertina, in questo<br />
senso, è molto eloquente. Qualcuno o<br />
qualcosa che ci completi, dunque, per<br />
ritrovare l’altra metà della mela?<br />
Non cerchiamo qualcuno che ci completi,<br />
poiché ciascun uomo ha dentro una ricchezza<br />
che non ha bisogno di altro per essere<br />
perfetta. Cerchiamo piuttosto la persona<br />
che ci affianchi, che ci addomestichi, a dirla<br />
con le parole della volpe de "Il piccolo<br />
principe" di Antoine de Saint-Exupèry. La<br />
durata della relazione non conta, può essere<br />
anche breve, ma deve essere necessaria-<br />
<strong>Tutto</strong> l’amore<br />
(infame) che ho<br />
Passioni, amori, ricerche sono il fuoco che riscalda<br />
l’ottima prova narrativa di Francesca Petrino<br />
mente significativa, deve creare dei legami,<br />
felicità che al solo ricordo sia ancora felicità.<br />
Il musetto fanciullesco dei personaggi del<br />
mio libro lamenta proprio questa mancanza,<br />
la difficoltà - in quest'epoca più che in altre<br />
- di creare legami che abbiano uno spessore,<br />
che evochino alla vista di un campo di grano<br />
il biondo dei capelli del proprio amato (ancora<br />
la volpe del piccolo principe). Epoca<br />
di passioni tristi, dice il filosofo Spinoza;<br />
infami, rincaro la dose, e l'infamia consiste<br />
nel non prendersi mai cura del proprio amore<br />
e di se stessi, scambiando i sentimenti<br />
veri al mercato delle emozioni effimere.<br />
Dopo aver scritto poesie e racconti che<br />
sono stati pubblicati su diverse raccolte,<br />
è arrivato il debutto da “solista”.<br />
Mi sono regalata un giocattolo,<br />
un'esperienza che con le sue conseguenze<br />
mi ha riempito gli occhi di una nuova luce,<br />
e non è cosa da poco. Ho avuto la possibilità<br />
di risentire vecchi amici, di ascoltare persone<br />
sconosciute discutere sulla mia narrativa,<br />
mi sono emozionata quando qualcuno ha<br />
condiviso i miei pensieri espressi nei racconti,<br />
di Tony di Corcia<br />
ma anche quando ho ricevuto delle critiche,<br />
perché la cosa più triste che possa capitare<br />
a un uomo è essere ignorato e non poter<br />
condividere le sue idee, emozioni ma anche<br />
rabbia con gli altri.<br />
Oggi vivi e insegni a Ravenna, ma sei<br />
stata il primo caporedattore di <strong>Viveur</strong>,<br />
nel 1993. Quale ricordo conservi di<br />
quegli anni "pionieristici"?<br />
Conservo un ricordo bellissimo. Vedere una<br />
“creatura" che nasce sotto la spinta di<br />
nuove idee e di entusiasmi giovanili è stato<br />
emozionante. Riunioni e tempeste di cervelli<br />
hanno battezzato l'idea vincente di un giornale<br />
che in modo giovanile, grintoso, raccontasse<br />
la città. Poi, diciamocela tutta, le<br />
riunioni erano divertenti, non avevamo<br />
l'ansia di creare uno strumento che ci facesse<br />
arricchire ma qualcosa di bello e<br />
nuovo che rendesse un servizio alla città<br />
di Foggia. Dall'uscita dei primi numeri, l'aria<br />
che si respirava in redazione era sicuramente<br />
distesa e creativa. Riuscite a immaginare<br />
qualcosa di meglio di un lavoro così?<br />
i: www.gruppoalbatrosilfilo.it<br />
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