RELAZIONE AL RENDICONTO DI GESTIONE ANNO 2013
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<strong>RELAZIONE</strong><br />
<strong>AL</strong><br />
<strong>REN<strong>DI</strong>CONTO</strong> <strong>DI</strong> <strong>GESTIONE</strong><br />
<strong>ANNO</strong> <strong>2013</strong><br />
Comune di:<br />
COMUNE <strong>DI</strong> SCORRANO<br />
Pag. 1
Introduzione<br />
L’inquadramento costituzionale della funzione di rendicontazione degli enti locali è fornito in primo luogo dall’art. 114 del Titolo V della Costituzione<br />
che definisce i Comuni quali enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi costituzionali.<br />
In particolare, ai sensi dell’art. 119 della Costituzione, i Comuni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa e hanno un proprio patrimonio.<br />
L’attuazione dei principi costituzionali tende ad avvicinare l’ente locale, autonomo e responsabile nella cura degli interessi e nella promozione dello<br />
sviluppo della comunità (art. 3 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali) al cittadino quale destinatario delle scelte pubbliche<br />
effettuate: quindi autonomia comporta responsabilità.<br />
In particolare l’autonomia finanziaria determina un rapporto tra ente locale e cittadino contribuente e utente dei servizi pubblici locali che non può<br />
applicarsi a senso unico tra ente impositore e soggetto passivo senza un corrispondente e conseguente rapporto inverso a quello impositivo, rapporto<br />
inverso che comporta il diritto di conoscere, partecipare e vigilare nella destinazione delle entrate pubbliche locali: il diritto al rendiconto costituisce<br />
elemento fondamentale di tale rapporto ente-cittadino.<br />
Il rendiconto di gestione <strong>2013</strong> rappresenta quindi il momento di verifica degli obiettivi programmati nel bilancio di previsione <strong>2013</strong> e, attraverso<br />
un’analisi dell’ultimo quinquennio, l’analisi dell’andamento finanziario nel medio periodo.<br />
La presente relazione ha l’obiettivo di informare, dal punto di vista finanziario e contabile, dell’andamento degli ultimi cinque anni di gestione<br />
rappresentando, anche graficamente, i risultati ottenuti.<br />
La relazione al rendiconto di gestione è prevista dal comma 6 dell’art. 151 del T.U.E.L. che, nello stabilire i principi generali in materia di contabilità,<br />
impone agli Enti locali un processo che si avvia con la programmazione, prosegue con la gestione e si conclude con la fase della rendicontazione che<br />
deve permettere la verifica del raggiungimento degli obiettivi, della realizzazione dei programmi e del rispetto degli equilibri economici e finanziari.<br />
Per il corrente rendiconto si è proceduto con una analisi, certamente non puntuale delle entrate tributarie ed alle entrate extratributarie, la procedura di<br />
esame proseguirà nel corrente esercizio finanziario e nei prossimi.<br />
Viene, così rispettato anche quanto normato dal disposto del comma 12 dell'art. 3 del D.L. 30/9/2005 n. 203, convertito nella L. 2/12/2005 n. 248,<br />
come modificato da ultimo dal comma 12 dell'art. 1 del D.L. 30/12/2009 N. 194 (c.d. 'decreto milleproroghe', convertito nella L. 26/2/2010 n. 25),<br />
combinato col comma 4-sexies dell'art. 36 del D.L. 31/12/2007 n. 248, convertito nella L. 28/2/2008 N. 31, come modificato da ultimo dal comma 13<br />
dell'art. 1 del n° 194/2009, per cui l'attuale termine per l'esame da parte degli uffici competenti delle comunicazioni di inesigibilità (previsto dall'art.<br />
19, comma 3, del D.LGS. 19/04/1999, n. 112) decorre dal 1° ottobre 2011 e scade il 30 settembre 2014.<br />
Per quanto riguarda i residui derivanti dalle entrate extratributarie, i servizi comunali competenti per materia avranno l’impegno di attivare tutte le<br />
azioni utili per le riscossioni, anche attraverso, se necessario, l’eventuale emissione di ruoli.<br />
L’avanzo accertato con il rendiconto dell’esercizio <strong>2013</strong>, quindi, tiene conto di quanto espresso innanzi.<br />
Con le dovute pregiudiziali di cui sopra, il rendiconto è redatto in conformità al titolo 6° del TUEL - D.Lgs.18 Agosto 2000, n. 267 “Rilevazione e<br />
dimostrazione dei risultati di gestione” e al DPR 194/96, che illustra la modulistica necessaria alla redazione del Rendiconto della gestione.<br />
L’analisi dell’andamento di medio periodo degli aggregati finanziari, permette di individuare il trend dell’attività amministrativa, fornendo spunti<br />
importanti per formulare «valutazioni di efficacia dell’azione condotta».<br />
Pag. 2
Nel contempo l’esame dei principali fattori di rigidità del Bilancio (quale ad esempio il costo del personale e/o delle rate dei mutui), permette di<br />
esprimere valutazioni sui «risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti».<br />
Nell’ambito del processo di rendicontazione, i risultati devono essere evidenziati, sia sotto l’aspetto finanziario, sia sotto l’aspetto economicopatrimoniale<br />
con l’approvazione da parte dell’organo consiliare del documento contabile del “rendiconto di gestione”, contenente il conto del bilancio,<br />
il conto economico ed il conto del patrimonio.<br />
Il conto del bilancio espone i risultati della gestione finanziaria, il conto economico rileva i risultati della gestione economica ed il conto del patrimonio<br />
evidenzia le consistenze iniziali e finali delle voci patrimoniali.<br />
In tale ambito si inserisce la relazione al rendiconto di gestione che deve, rispetto ai documenti obbligatori previsti dalla normativa, dare informazioni<br />
integrative, esplicative e complementari, al fine di rendere maggiormente comprensibile il rendiconto.<br />
Per la stesura della relazione il legislatore non ha previsto uno schema tipico, ma ha solo stabilito nell’art. 231 del T.U.E.L che deve esprimere<br />
valutazioni di efficacia dell'azione condotta, sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti, evidenziare i criteri di<br />
valutazione del patrimonio e delle componenti economiche ed analizzare, gli scostamenti principali intervenuti rispetto alle previsioni, motivando le<br />
cause che li hanno determinati.<br />
Nella stesura della presente relazione si è cercato di seguire quindi le indicazioni contenute nel “Principio contabile n. 3 - Il rendiconto degli Enti<br />
locali” approvato dall’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli Enti locali nell’aprile 2009 , nel quale viene proposta una struttura di relazione<br />
con due sezioni:<br />
1) la sezione dell’identità dell’Ente locale;<br />
2) la sezione tecnica e dell’andamento della gestione;<br />
È doveroso precisare inoltre che il D. Lgs. 118/2011 detta disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili di prossima attuazione e<br />
indica i nuovi principi contabili cui ci si dovrà attenere quando si passerà al nuovo tipo di contabilità pubblica.<br />
Pag. 3
<strong>RELAZIONE</strong> <strong>AL</strong> <strong>REN<strong>DI</strong>CONTO</strong> <strong>DI</strong> <strong>GESTIONE</strong><br />
<strong>2013</strong><br />
SEZIONE 1<br />
IDENTITA' DELL'ENTE LOC<strong>AL</strong>E<br />
Comune di:<br />
COMUNE <strong>DI</strong> SCORRANO<br />
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In questo capitolo si dà una breve descrizione del ruolo attribuito all’Ente da norme legislative, statuto e regolamenti interni e della struttura politicoamministrativa.<br />
L’Ente locale secondo quanto previsto dalla Costituzione è un Ente dotato di una propria autonomia, che rappresenta la propria comunità, ne cura gli<br />
interessi, ne promuove e ne coordina lo sviluppo.<br />
LE FUNZIONI DELL’ENTE<br />
Le competenze dell’Ente sono definite dalle leggi nazionali o regionali che stabiliscono funzioni proprie o delegate.<br />
Il T.U.E.L. all’art. 13 e 14 definisce, in maniera sintetica e non certo esaustiva le funzioni dell’Ente locale:<br />
“Articolo 13 - Funzioni<br />
1. Spettano al comune tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei<br />
servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente<br />
attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze.<br />
2. Il comune, per l'esercizio delle funzioni in ambiti territoriali adeguati, attua forme sia di decentramento sia di cooperazione con altri comuni e con<br />
la provincia.<br />
Articolo 14 - Compiti del comune per servizi di competenza statale<br />
1. Il comune gestisce i servizi elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica.<br />
2. Le relative funzioni sono esercitate dal sindaco quale ufficiale del Governo, ai sensi dell'art. 54.<br />
3. Ulteriori funzioni amministrative per servizi di competenza statale possono essere affidate ai comuni dalla legge che regola anche i relativi rapporti<br />
finanziari, assicurando le risorse necessarie.”<br />
GLI ORGANI ISTITUZION<strong>AL</strong>I<br />
Sono organi di governo del Comune: il Consiglio, la Giunta, il Sindaco (Art. 36 del D. Lgs. 267/2000).<br />
IL CONSIGLIO COMUN<strong>AL</strong>E<br />
È l’organo di indirizzo e di controllo politico e amministrativo dell’Ente ed è composto dal Sindaco e da numero 10 membri, come modificato con<br />
Legge n. 42 del 26 marzo 2010 di conversione del decreto Legge n. 2 del 25 gennaio 2010 con la quale è stato ridotto il numero dei Consiglieri<br />
Comunali a decorrere dal 2011 in occasione delle prime consultazioni elettorali (6 e 7 maggio 2012). Nello specifico il Consiglio Comunale è così<br />
costituito:<br />
Mariano Antonio Costantino<br />
Rizzo Antonella<br />
Pendinelli Mario<br />
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Scarpa Amedeo<br />
Amato Rocco<br />
Pierluigi Blandolino<br />
Urso Mirko<br />
Presicce Fernando<br />
Stefanelli Guido<br />
Blandolino Mario<br />
1. Il consiglio ha competenza limitatamente ai seguenti atti fondamentali:<br />
a) statuti dell'ente e delle aziende speciali, regolamenti salva l'ipotesi di cui all'articolo 48, comma 3, criteri generali in materia di ordinamento degli<br />
uffici e dei servizi;<br />
b) programmi, relazioni previsionali e programmatiche, piani finanziari, programmi triennali e elenco annuale dei lavori pubblici, bilanci annuali e<br />
pluriennali e relative variazioni, rendiconto, piani territoriali ed urbanistici, programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione, eventuali<br />
deroghe ad essi, pareri da rendere per dette materie;<br />
c) convenzioni tra i comuni e quelle tra i comuni e provincia, costituzione e modificazione di forme associative;<br />
d) istituzione, compiti e norme sul funzionamento degli organismi di decentramento e di partecipazione;<br />
e) organizzazione dei pubblici servizi, costituzione di istituzioni e aziende speciali, concessione dei pubblici servizi, partecipazione dell'ente locale a<br />
società di capitali, affidamento di attività o servizi mediante convenzione;<br />
f) istituzione e ordinamento dei tributi, con esclusione della determinazione delle relative aliquote; disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei<br />
beni e dei servizi;<br />
g) indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza;<br />
h) contrazione di mutui e aperture di credito non previste espressamente in atti fondamentali del consiglio ed emissioni di prestiti obbligazionari;<br />
i) spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili ed alla somministrazione e fornitura di<br />
beni e servizi a carattere continuativo;<br />
l) acquisti e alienazioni immobiliari, relative permute, appalti e concessioni che non siano previsti espressamente in atti fondamentali del consiglio o<br />
che non ne costituiscano mera esecuzione e che, comunque, non rientrino nella ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza<br />
della giunta, del segretario o di altri funzionari;<br />
m) definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione di rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni, nonché nomina dei<br />
rappresentanti del consiglio presso enti, aziende ed istituzioni ad esso espressamente riservata dalla legge.<br />
2. Il consiglio, nei modi disciplinati dallo statuto, partecipa altresì alla definizione, all'adeguamento e alla verifica periodica dell'attuazione delle linee<br />
programmatiche da parte del sindaco o del presidente della provincia e dei singoli assessori.<br />
3. Le deliberazioni in ordine agli argomenti di cui al presente articolo non possono essere adottate in via d'urgenza da altri organi del comune, salvo<br />
quelle attinenti alle variazioni di bilancio adottate dalla giunta da sottoporre a ratifica del consiglio nei sessanta giorni successivi, a pena di decadenza.<br />
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LA GIUNTA<br />
È l’organo esecutivo dell’Ente ed è composta dal Sindaco e da n. 4 Assessori (come modificato con Legge n. 42 del 26 marzo 2010 di conversione del<br />
decreto Legge n. 2 del 25 gennaio 2010 con la quale è stato ridotto il numero degli Assessori Comunali a decorrere dal 2011 in occasione delle prime<br />
consultazioni elettorali).<br />
Mariano Antonio<br />
Rizzo Antonella<br />
Scarpa Amedeo<br />
Amato Rocco<br />
Blandolino Pierluigi<br />
In base a quanto previsto dalla legge e dallo statuto dell’Ente:<br />
1. La giunta collabora con il sindaco nel governo del comune ed opera attraverso deliberazioni collegiali.<br />
2. La giunta compie tutti gli atti rientranti ai sensi dell'articolo 107, commi 1 e 2, del D. Lgs. 267/2000 nelle funzioni degli organi di governo, che<br />
non siano riservati dalla legge al consiglio e che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo statuto, del sindaco o del presidente<br />
della provincia o degli organi di decentramento; collabora con il sindaco e con il presidente della provincia nell'attuazione degli indirizzi<br />
generali del consiglio; riferisce annualmente al consiglio sulla propria attività e svolge attività propositive e di impulso nei confronti dello<br />
stesso.<br />
3. E', altresì, di competenza della giunta l'adozione dei regolamenti sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei criteri generali<br />
stabiliti dal consiglio.<br />
IL SINDACO<br />
Il Sindaco è il rappresentate legale dell’ente, le funzioni ad esso riconosciute per legge possono essere attribuite (mediante delega) ad ogni assessore o<br />
attribuita ai consiglieri, nel caso del Comune di Scorrano le deleghe sono così ripartite:<br />
Giunta Comunale<br />
Cognome Nome Ruolo Delega<br />
Mariano Antonio Costantino Sindaco<br />
Rizzo Antonella Vice Sindaco<br />
Pubblica Istruzione – Rapporti con popolazione studentesca -<br />
Ambiente – Pari Opportunità<br />
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Scarpa Amedeo Assessore Politiche sociali – Cultura – Infanzia e Anziani<br />
Amato Rocco Assessore<br />
Commercio – Attività produttive - Urbanistica -Difesa del<br />
territorio – Beni culturali<br />
Blandolino Pierluigi Assessore Bilancio – Politiche giovanili – Sport - Eventi<br />
Consiglieri Comunali<br />
Cognome Nome Ruolo Delega<br />
Pendinelli Mario Consigliere Sanità - Programmazione<br />
Urso Mirco Consigliere Volontariato – Rapporti con gli Enti.<br />
De Cagna Francesco Bruno Consigliere Lavori Pubblici<br />
Il Sindaco esercita le funzioni che gli sono attribuite dalla legge nonché dallo statuto e dai regolamenti dell’Ente.<br />
Le funzioni principali del Sindaco sono:<br />
1. Il sindaco è l’organo responsabile dell'amministrazione del comune.<br />
2. Il sindaco rappresenta l'ente, convoca e presiede la giunta, nonché il consiglio quando non è previsto il presidente del consiglio, e sovrintende al<br />
funzionamento dei servizi e degli uffici e all'esecuzione degli atti.<br />
3. Salvo quanto previsto dall'articolo 107 esercita le funzioni attribuite dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti e sovrintende altresì<br />
all'espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al comune.<br />
4. Il sindaco esercita altresì le altre funzioni attribuitegli quale autorità locale nelle materie previste da specifiche disposizioni di legge.<br />
5. In particolare, in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono<br />
adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale. Negli altri casi l'adozione dei provvedimenti d'urgenza, ivi compresa la<br />
costituzione di centri e organismi di referenza o assistenza, spetta allo Stato o alle regioni in ragione della dimensione dell'emergenza e<br />
dell'eventuale interessamento di più ambiti territoriali regionali.<br />
6. In caso di emergenza che interessi il territorio di più comuni, ogni sindaco adotta le misure necessarie fino a quando non intervengano i soggetti<br />
competenti ai sensi del precedente comma.<br />
7. Il sindaco, altresì, coordina e riorganizza, sulla base degli indirizzi espressi dal consiglio comunale e nell'ambito dei criteri eventualmente<br />
indicati dalla regione, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, d'intesa con i responsabili<br />
territorialmente competenti delle amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio, al<br />
fine di armonizzare l'espletamento dei servizi con le esigenze complessive e generali degli utenti.<br />
Pag. 8
8. Sulla base degli indirizzi stabiliti dal consiglio il sindaco provvede alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del comune<br />
presso enti, aziende ed istituzioni.<br />
9. Tutte le nomine e le designazioni debbono essere effettuate entro quarantacinque giorni dall'insediamento ovvero entro i termini di scadenza del<br />
precedente incarico.<br />
10. Il sindaco nomina i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna<br />
secondo le modalità ed i criteri stabiliti dagli articoli 109 e 110 del TUEL, nonché dai rispettivi statuti e regolamenti comunali.<br />
11. Il sindaco presta davanti al consiglio, nella seduta di insediamento, il giuramento di osservare lealmente la Costituzione italiana.<br />
12. Distintivo del sindaco è la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del comune, da portarsi a tracolla.<br />
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LO SCENARIO<br />
Scorrano è un comune situato nell'entroterra della penisola salentina; dista 35 km. dal comune capoluogo; ha una superficie di circa 35 kmq, una<br />
densità abitativa di 200,37 ab/kmq, in linea con la media provinciale.<br />
Il territorio, presenta una morfologia omogenea compresa tra gli 81 e i 116 metri sul livello del mare. Il centro abitato sorge su un modesto rilievo a 95<br />
m s.l.m. e dista 20 km dal mare Adriatico e 26 km dal mare Ionio e confina con i territori comunali di Maglie, Muro Leccese, Sanarica, Botrugno,<br />
Supersano, Cutrofiano.<br />
Ha origini romane non confortate però da ritrovamenti archeologici; il nome pare sia dovuto al console Marco Emilio Scauro.<br />
L'emigrazione in Francia poi in Germania e Svizzera ha caratterizzato la storia del centro soprattutto nel ventennio 1951- 1971.<br />
Il territorio è caratterizzato da una naturale vocazione agricola che nel dopoguerra ha però subito un calo crescente, al pari dell’andamento provinciale;<br />
così dai 1.563 occupati in agricoltura del 1961, pari al 60,6% della popolazione attiva, si è passati ai 1.474 del 1971, pari al 54,9%, ai 1.038 nel 1981,<br />
pari al 41,10%, ai 678 nel 1991, pari al 32,03%, ai 223 nel 2001, pari all’11,57%, ai 150 nel 2011 pari a circa il 10%; tale dato, che risulta comunque in<br />
misura doppia rispetto al totale provinciale, misura un pari calo dell’incidenza del settore nell’economia locale.<br />
Il settore in espansione è quello dei servizi e amministrativo (evidente l’incidenza dell’Ospedale) oltre a quello artigianale.<br />
Qui occorre segnalare una singolarità propria di Scorrano: l’attività delle “luminarie” cioè degli addobbi realizzati con composizioni in legno<br />
artisticamente lavorato.<br />
Tale attività, nata quasi in sordina, rivolta soprattutto ai comuni limitrofi, ha interessato via via territori sempre più vasti sino ad assumere valenza<br />
internazionale (Giappone, America, Cina, ecc.).<br />
Negli ultimi anni, il Comune di Scorrano si è dotato dell’area per gli insediamenti produttivi di recente completamento infrastrutturale attraverso il<br />
potenziamento degli accessi, con la speranza che questo sia di stimolo allo sviluppo delle attività artigianali, commerciali e industriali considerata la<br />
favorevole posizione lungo la Maglie – Santa Maria di Leuca.<br />
Alcuni segnali di attività si registrano nel turismo connesso alla campagna (turismo rurale, agriturismo e simili) settore, questo, in grado di coniugare le<br />
tradizionali attività agricole con attività legate ai servizi e all’industria (agriturismo, ricettività e turismo rurale, forme di produzione / trasformazione /<br />
commercializzazione dei prodotti agricoli).<br />
Le Tabelle che seguono sono elaborate dalla camera di commercio e fanno riferimento alle imprese sul territorio.<br />
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TABELLE <strong>DI</strong> SUPPORTO PER LA DESCRIZIONE DELLO SCENARIO DELL’ENTE<br />
DATI GENER<strong>AL</strong>I <strong>AL</strong> 31/12/ <strong>2013</strong><br />
1 NOTIZIE VARIE<br />
1.1 Popolazione residente (ab.) 6997<br />
1.2 Nuclei famigliari (n.) 2388<br />
1.3 Circoscrizioni (n.) 0<br />
1.4 Frazioni geografiche (n.) 0<br />
1.5 Superficie Comune (Kmq) 35,30<br />
1.6 Superficie urbana (Kmq) 1,70<br />
1.7 Lunghezza delle strade esterne (Km) 76,81<br />
- di cui in territorio montano (Km) 0,00<br />
1.8 Lunghezza delle strade interne (Km) 30,60<br />
- di cui in territorio montano (Km) 0,00<br />
2 ASSETTO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE<br />
2.1 Piano regolatore approvato: NO<br />
2.2 Piano regolatore adottato: NO<br />
2.3 Programma di fabbricazione: SI<br />
2.4 Programma pluriennale di attuazione: sospeso in forza dell'art. 9 D.L. 498/95 NO<br />
2.5 Piano edilizia economica e popolare: E.R.P. ai sensi dell'art. 51 L. 865/71 SI<br />
2.6 Piano per gli insediamenti produttivi: SI<br />
2.7 - industriali SI<br />
2.8 - artigianali SI<br />
2.9 - commerciali SI<br />
2.10 Piano urbano del traffico: NO<br />
2.11 Piano energetico ambientale comunale: NO<br />
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IL <strong>DI</strong>SEGNO STRATEGICO<br />
L’attività amministrativa del Comune si articola non solo in obiettivi strategici, ma anche, e per certi versi soprattutto, in obiettivi di mantenimento e<br />
miglioramento di servizi e procedure già avviate nella consapevolezza che una positiva innovazione anche interna ai servizi determina, in via<br />
automatica, un accrescimento dell’efficacia, efficienza ed economicità di tutta la macchina comunale, pertanto, la realizzazione di specifici<br />
obiettivi strategici, il costante sforzo di miglioramento, semplificazione, razionalizzazione dei procedimenti amministrativi e della distribuzione del<br />
carico di lavoro tra i diversi uffici e dipendenti, con un effettivo coordinamento tra i diversi settori ed il pieno utilizzo delle dotazioni e delle<br />
procedure informatiche già in possesso, consente di proporre servizi più efficienti per la cittadinanza.<br />
Tutti i settori, hanno prestato particolare attenzione al progetto amministrativo perseguendo ottimi risultati tenuto conto delle continue innovazioni<br />
normative, delle innumerevoli scadenze e adempimenti e dei numerosi pensionamenti degli ultimi anni.<br />
Sul fronte delle politiche di bilancio obiettivo primario dell’ente, e quindi di ciascun area amministrativa, è stato la ricerca di forme di<br />
finanziamento da altri enti, quali Stato, Regione e Provincia, specie per quanto concerne le spese di investimento, per le quali risultano<br />
estremamente ridotti i fondi propri il tutto nel rispetto dei vincoli imposti dalla normative del patto di stabilità interno che impone scelte non sempre<br />
facili, in molti casi le regole si sono mostrate dei veri ostacoli allo sviluppo locale.<br />
In sintesi, l’obiettivo primario degli organismi gestionali è stato quello di concorrere alla completa attuazione dei principi informatori dell’azione<br />
amministrativa quali quello della razionalità, semplicità, efficienza e snellezza, ricerca di nuove forme di finanziamento ecc.<br />
L’Amministrazione comunale presenta un rendiconto <strong>2013</strong> equilibrato e teso all’attenta politica di programmazione finanziaria, senza la quale non<br />
sarebbe stato possibile alcun risultato e che, invece, ha consentito il raggiungimento dei proposti obiettivi.<br />
Quanto al bilancio nel suo insieme, esso evidenzia il raggiungimento di positivi effetti che si riscontreranno con benefici anche negli anni a venire:<br />
- il patto di stabilità, come è noto, impone a tutti gli enti pubblici un difficile obiettivo e cioè quello, sostanzialmente, di riduzione dei flussi di<br />
cassa e dell’indebitamento.<br />
- il piano degli investimenti possibili attuato è stato finanziato usufruendo in gran parte da finanziamenti pubblici e senza alcun ricorso<br />
all'indebitamento.<br />
Pag. 21
LE POLITICHE FISC<strong>AL</strong>I<br />
Con riferimento alle politiche fiscali nel corso del <strong>2013</strong> è da registrare solo l'istituzione della TARES avvenuta con deliberazione del Consiglio<br />
Comunale n. 19 del 15 maggio <strong>2013</strong>.<br />
Con deliberazioni del consiglio comunale n. 30 – 31 – 32 del 26 novembre <strong>2013</strong>, sono stati approvati rispettivamente il Piano finanziario, il<br />
regolamento e le tariffe Tares.<br />
Con riferimento alle altre imposte e tasse, nonché le politiche tariffarie si registra una sostanziale invarianza rispetto al 2012.<br />
Pag. 22
L’ASSETTO ORGANIZZATIVO<br />
In questo capitolo si espone la filosofia organizzativa dell’Ente con particolare riferimento al sistema informativo ed alla struttura organizzativa.<br />
La struttura organizzativa dell’Ente è suddivisa in numero 7 aree e/o settori di competenza come dettagliatamente di seguito riportata<br />
a) SETTORE PRIMO - “Segreteria”<br />
Servizio 1^ - Affari generali<br />
Servizio 2^ - Sport e tempo libero<br />
b) SETTORE SECONDO – “Affari economico-finaziari e Risorse Umane”<br />
Servizio 1^ - Bilancio<br />
Servizio 2^ - Risorse umane, organizzazione e formazione professionale<br />
c) SETTORE TERZO – “Assetto del territorio”<br />
Servizio 1^ - Lavori pubblici, Sportello Unico<br />
Servizio 2^ - Servizi tecnici e manutentivi – Ambiente - Sanità<br />
Servizio 3^ - Edilizia - Catasto<br />
d) SETTORE QUARTO – “Polizia Municipale”<br />
Servizio 1^ - Servizio commercio<br />
Servizio 2^ - Servizio polizia amministrativa<br />
Servizio 3^ - Servizio viabilità<br />
Servizio 4^ - Servizio Protezione civile e ambiente<br />
e) SETTORE QUINTO – “Provveditorato e tributi”<br />
Servizio 1^ - Tributi<br />
Servizio 2^ - Economato<br />
f) SETTORE SESTO - Demografico – Affari cimiteriali<br />
g) SETTORE SETTIMO – Gabinetto<br />
Servizio 1^ - Cultura, Pubblica istruzione<br />
Servizio 2^ - Affari socio – assistenziali<br />
Servizio 3^ - Elettorale<br />
SISTEMA INFORMATIVO<br />
Il sistema informativo dell’Ente al 31/12/<strong>2013</strong> è così strutturato: tutti i personal computer sono connessi con rete LAN al Server dati sul quale è<br />
depositata e archiviata la banca dati del Comune.<br />
Quasi tutti gli uffici dell’Ente sono connessi in rete e l’accesso ad internet avviene per il tramite della rete RUPAR.<br />
Pag. 23
CENNI STATISTICI SUL PERSON<strong>AL</strong>E<br />
L’art. 91, comma 1, del Dlgs. 267/2000 dispone che gli organi di vertice delle amministrazioni locali sono tenuti alla programmazione triennale del<br />
fabbisogno del personale, comprensivo delle unità di cui alla legge 68/1999 (disabili), finalizzata alla riduzione programmata delle spese del personale;<br />
l’art. 35 del Dlgs. 150/09 prevede che il suddetto documento sia elaborato su proposta dei competenti dirigenti che individuano i profili professionali<br />
necessari allo svolgimento dei compiti istituzionali delle strutture cui sono preposti.<br />
La "manovra finanziaria" di cui al D.L. 31.5.2010, n. 78 (convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, L. 30 luglio 2010, n. 122), detta<br />
regole per il contenimento della spesa di personale ed ai limiti imposti per le assunzioni per il triennio 2011-<strong>2013</strong>; nello specifico il comma 9 dell’art.<br />
14 del D. L. 78/2010 dispone che a decorrere dal 1 gennaio 2011, tutti gli enti possono procedere ad assunzioni di personale nel limite del 20% (alla<br />
data delle presente relazione modificato al 40%) della spesa corrispondente alle cessazioni dell’anno precedente mentre il comma 102 dell’art. 4 della<br />
legge 183/2011 (legge di stabilità del 2012) che prevede la possibilità di avvalersi di personale a tempo determinato o con convenzione ovvero con<br />
contratti di co.co.co. nel limite del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità per l’anno 2009.<br />
Con riferimento alle assunzioni a tempo indeterminato, la stabilizzazione di numero 2 lavoratori ex ETI ha assorbito, quasi del tutto, il margine<br />
previsto dalla norma in riferimento.<br />
Con riferimento alle assunzioni flessibili è da precisare che nel corso del <strong>2013</strong> le esigenze sono state ricoperte tramite il ricorso al lavoro flessibile, e<br />
con il ricorso ai contratti di collaborazione coordinata e continuativa come di seguito secondo le indicazioni fornite con deliberazione della Giunta<br />
Comunale n. 12 del 15 gennaio <strong>2013</strong> di approvazione del Piano de4l fabbisogno del personale:<br />
Area Tecnica<br />
Area Tecnica<br />
n. 1 unità. Art. 110 TUEL - 30 ore settimanali<br />
n. 2 unità – Co.co.co.<br />
Pag. 24
TABELLE A SUPPORTO DELLA DESCRIZIONE DELL’ASSETTO ORGANIZZATIVO<br />
DATI RELATIVI <strong>AL</strong> PERSON<strong>AL</strong>E<br />
Descrizione <strong>AL</strong> 31/12/2009 <strong>AL</strong> 31/12/2010 <strong>AL</strong> 31/12/2011 <strong>AL</strong> 31/12/2012 <strong>AL</strong> 31/12/<strong>2013</strong><br />
Posti previsti in pianta organica 0 0 42 20 20<br />
Personale di ruolo in servizio 24 22 19 18 18<br />
Personale non di ruolo in servizio 1 1 1 1 1<br />
Descrizione Impegni 2009 Impegni 2010 Impegni 2011 Impegni 2012 Impegni <strong>2013</strong><br />
Spesa personale (Titolo I Intervento 1) 996.607,45 924.746,13 982.328,34 851.918,25 840.706,48<br />
Categoria e<br />
posizione<br />
economica<br />
Previsti<br />
in dotazione organica al<br />
31/12/2012<br />
In servizio al 31/12/2012<br />
Categoria e posizione<br />
economica<br />
Previsti<br />
in dotazione organica al<br />
31/12/2012<br />
In servizio al 31/12/2012<br />
A.1 0 0 C.1 2 2<br />
A.2 0 0 C.2 0 0<br />
A.3 0 0 C.3 0 0<br />
A.4 0 0 C.4 2 2<br />
A.5 0 0 C.5 7 7<br />
B.1 2 2 D.1 3 2<br />
B.2 0 0 D.2 0 0<br />
B.3 1 1 D.3 2 1<br />
B.4 0 0 D.4 0 1<br />
B.5 0 0 D.5 0 0<br />
B.6 0 0 D.6 0 0<br />
B.7 1 1 Dirigenti 0 0<br />
TOT<strong>AL</strong>E 4 4 TOT<strong>AL</strong>E 16 15<br />
Categoria e<br />
posizione<br />
economica<br />
Previsti<br />
in dotazione organica al<br />
31/12/<strong>2013</strong><br />
In servizio al 31/12/<strong>2013</strong><br />
Categoria e posizione<br />
economica<br />
Pag. 25<br />
Previsti<br />
in dotazione organica al<br />
31/12/<strong>2013</strong><br />
In servizio al 31/12/<strong>2013</strong><br />
A.1 0 0 C.1 2 2<br />
A.2 0 0 C.2 0 0
A.3 0 0 C.3 0 0<br />
A.4 0 0 C.4 2 2<br />
A.5 0 0 C.5 7 7<br />
B.1 2 2 D.1 3 2<br />
B.2 0 0 D.2 0 0<br />
B.3 1 1 D.3 2 1<br />
B.4 0 0 D.4 0 1<br />
B.5 0 0 D.5 0 0<br />
B.6 0 0 D.6 0 0<br />
B.7 1 1 Dirigenti 0 0<br />
TOT<strong>AL</strong>E 4 4 TOT<strong>AL</strong>E 16 15<br />
DATI <strong>AL</strong> 31/12/2012<br />
AREA TECNICA<br />
AREA ECONOMICO-FINANZIARIA<br />
Categoria<br />
Previsti in dotazione<br />
Previsti in dotazione<br />
In servizio<br />
Categoria<br />
organica<br />
organica<br />
In servizio<br />
A 0 0 A 0 0<br />
B 1 1 B 1 1<br />
C 3 3 C 0 0<br />
D 1 1 D 1 0<br />
Dirigenti 0 0 Dirigenti 0 0<br />
TOT<strong>AL</strong>E 5 5 TOT<strong>AL</strong>E 2 1<br />
AREA <strong>DI</strong> VIGILANZA<br />
AREA DEMOGRAFICA-STATISTICA<br />
Categoria<br />
Previsti in dotazione<br />
Previsti in dotazione<br />
In servizio<br />
Categoria<br />
organica<br />
organica<br />
In servizio<br />
A 0 0 A 0 0<br />
B 0 0 B 0 0<br />
C 3 3 C 1 1<br />
D 2 2 D 0 0<br />
Dirigenti 0 0 Dirigenti 0 0<br />
TOT<strong>AL</strong>E 5 5 TOT<strong>AL</strong>E 1 1<br />
<strong>AL</strong>TRE AREE TOT<strong>AL</strong>E <strong>AL</strong> 31/12/2012<br />
Categoria<br />
Previsti in dotazione<br />
Previsti in dotazione<br />
In servizio<br />
Categoria<br />
organica<br />
organica<br />
In servizio<br />
A 0 0 A 0 0<br />
B 2 2 B 4 4<br />
C 4 4 C 11 11<br />
D 1 1 D 5 4<br />
Dirigenti 0 0 Dirigenti 0 0<br />
TOT<strong>AL</strong>E 7 7 TOT<strong>AL</strong>E 20 19<br />
Pag. 26
DATI <strong>AL</strong> 31/12/<strong>2013</strong><br />
AREA TECNICA<br />
AREA ECONOMICO-FINANZIARIA<br />
Categoria<br />
Previsti in dotazione<br />
Previsti in dotazione<br />
In servizio<br />
Categoria<br />
organica<br />
organica<br />
In servizio<br />
A 0 0 A 0 0<br />
B 1 1 B 1 1<br />
C 3 3 C 0 0<br />
D 1 1 D 1 0<br />
Dirigenti 0 0 Dirigenti 0 0<br />
TOT<strong>AL</strong>E 5 5 TOT<strong>AL</strong>E 2 1<br />
AREA <strong>DI</strong> VIGILANZA<br />
AREA DEMOGRAFICA-STATISTICA<br />
Categoria<br />
Previsti in dotazione<br />
Previsti in dotazione<br />
In servizio<br />
Categoria<br />
organica<br />
organica<br />
In servizio<br />
A 0 0 A 0 0<br />
B 0 0 B 0 0<br />
C 3 3 C 1 1<br />
D 2 2 D 0 0<br />
Dirigenti 0 0 Dirigenti 0 0<br />
TOT<strong>AL</strong>E 5 5 TOT<strong>AL</strong>E 1 1<br />
<strong>AL</strong>TRE AREE TOT<strong>AL</strong>E <strong>AL</strong> 31/12/<strong>2013</strong><br />
Categoria<br />
Previsti in dotazione<br />
Previsti in dotazione<br />
In servizio<br />
Categoria<br />
organica<br />
organica<br />
In servizio<br />
A 0 0 A 0 0<br />
B 2 2 B 4 4<br />
C 4 4 C 11 11<br />
D 1 1 D 5 4<br />
Dirigenti 0 0 Dirigenti 0 0<br />
TOT<strong>AL</strong>E 7 7 TOT<strong>AL</strong>E 20 19<br />
Pag. 27
DETTAGLIO DELLA STRUTTURA DELL`ENTE D<strong>AL</strong> 2009 <strong>AL</strong> <strong>2013</strong><br />
Tipologia<br />
Trend storico<br />
Anno 2009 Anno 2010 Anno 2011 Anno 2012 Anno <strong>2013</strong><br />
Mezzi operativi (n°.) 10 10 9 9 9<br />
Veicoli (n°.) 1 2 2 2 2<br />
Centro elaborazione dati SI SI SI SI SI<br />
Personal Computer (n°) 28 28 28 28 28<br />
Monitor (n°) 28 28 28 28 28<br />
Stampanti (n°) 15 15 15 15 15<br />
Altre strutture<br />
Pag. 28
LE CONVENZIONI CON ENTI<br />
L'Ente per l'esercizio delle funzioni in ambiti territoriali maggiormente adeguati, ha attuato le seguenti forme di cooperazione e di associazione con<br />
altri enti alcune previste obbligatoriamente dalla normativa di Settore (Ambito sociale, Ato Rifiuti, Ato Idrico) altri invece facoltativi:<br />
Obbligatori<br />
Ambito Sociale di Zona di Maglie per la gestione in forma associata dei servizi sociali;<br />
ATO Le/2 per la gestione in forma associata dei Rifiuti;<br />
ARO 7 per la gestione in forma associata dei Rifiuti;<br />
AATO acqua;<br />
Facoltativi<br />
Area Vasta Sud Salento – Casarano;<br />
Gal Terra d’Otranto;<br />
SAC - Gal;<br />
Gestione associata segreteria generale<br />
Castro – Santa Cesarea Terme.<br />
Pag. 29
<strong>RELAZIONE</strong> <strong>AL</strong> <strong>REN<strong>DI</strong>CONTO</strong> <strong>DI</strong> <strong>GESTIONE</strong><br />
<strong>2013</strong><br />
SEZIONE 2<br />
TECNICA ED ANDAMENTO DELLA <strong>GESTIONE</strong><br />
Comune di:<br />
COMUNE <strong>DI</strong> SCORRANO<br />
Pag. 30
Ogni organizzazione economica individua i propri obiettivi primari, pianifica il reperimento delle risorse necessarie e destina i mezzi disponibili per<br />
realizzare quanto programmato. Il Comune, in quanto azienda erogatrice di servizi a beneficio della collettività, non fa eccezione a questa regola. La<br />
programmazione iniziale degli interventi, decisa con l'approvazione del bilancio di previsione, indica le finalità dell'amministrazione, il grado di<br />
priorità nelle scelte, precisa l'entità delle risorse da movimentare ed infine specifica la destinazione delle stesse al finanziamento di spese correnti o<br />
degli interventi in conto capitale.<br />
L'approvazione del rendiconto, e con essa la stesura ufficiale del conto di bilancio e del conto del patrimonio, diventa il momento più adatto per<br />
verificare quanto, di tutto questo, è stato poi effettivamente realizzato.<br />
Questa analisi, pertanto, viene orientata in una direzione ben precisa, che tende a misurare la capacità tecnica, o quanto meno la possibilità economica<br />
e finanziaria, di tradurre gli obiettivi inizialmente ipotizzati in risultati effettivamente conseguiti. È in questa occasione che il Consiglio, la Giunta e i<br />
responsabili dei servizi, verificano i risultati complessivamente ottenuti dall'organizzazione comunale. Partendo proprio da queste considerazioni,<br />
l'ordinamento finanziario e contabile prevede che "il conto del bilancio dimostra i risultati finali della gestione autorizzatoria contenuta nel bilancio<br />
annuale rispetto alle previsioni (..)" (D.Lgs.267/2000, art.228/1).<br />
Mentre nel corso dell'esercizio le scelte operate da ogni amministrazione tendono ad interessare solo singoli aspetti della complessa attività del<br />
Comune, in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione, prima, e del rendiconto di fine gestione, poi, la discussione si estende fino a<br />
ricomprendere valutazioni di natura e contenuto più generale. Non è più il singolo elemento che conta ma il risultato complessivamente ottenuto<br />
nell'anno finanziario appena concluso.<br />
Il legislatore, per detto motivo, ha introdotto l'obbligo di accludere ai conti finanziari ed economici di fine esercizio, che continuano a mantenere una<br />
connotazione prevalentemente numerica, anche un documento ufficiale dal contenuto prettamente espositivo. Ne consegue che "al rendiconto è<br />
allegata una relazione illustrativa che esprime le valutazioni di efficacia dell'azione condotta sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi<br />
ed ai costi sostenuti" (D.Lgs.267/00, art.151/6).<br />
Questa Relazione al conto del bilancio, pertanto, si propone di esporre i dati più significativi dell'attività dell'ente riportando sia le risultanze finali di<br />
questo esercizio che l'andamento dei dati finanziari registrato nell'ultimo quinquennio. Allo stesso tempo, l'analisi simultanea dei principali fattori di<br />
rigidità del bilancio (costo del personale ed indebitamento) e del risultato conseguito nella attività indirizzate verso la collettività (servizi istituzionali, a<br />
domanda individuale e di carattere economico) consente di esprimere talune efficaci valutazioni sui "risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai<br />
costi sostenuti.<br />
Con tali premesse, l'analisi proposta si svilupperà in successivi passi per seguire una logica espositiva che andrà ad interessare:<br />
i risultati registrati nel Conto del bilancio e Conto del patrimonio, mettendo in luce l'avanzo o il disavanzo conseguito (competenza e<br />
residui) e l'andamento della gestione economico/patrimoniale (variazione del patrimonio);<br />
i dati che si riferiscono alla sola Gestione della competenza, soffermando l'attenzione sui risultati conseguiti dalla gestione corrente,<br />
dagli investimenti, dai movimento di fondi e dai servizi per conto di terzi;<br />
l'analisi dell'Andamento delle entrate nel quinquennio, raggruppate a livello di categoria;<br />
l'analisi dell'Andamento delle uscite nel quinquennio, raggruppate a livello di funzione;<br />
i riflessi prodotti sugli equilibri di bilancio da alcune delle Principali scelte di gestione, come la dinamica del personale, il livello di<br />
Pag. 31
indebitamento e l'applicazione dell'avanzo o il ripiano dell'eventuale disavanzo;<br />
l'esposizione di un sistema articolato di Indicatori finanziari, ottenuto dal rapporto di dati esclusivamente finanziari, o dal rapporto tra<br />
dati finanziari e valori demografici;<br />
Le informazioni contenute in questo documento, ma soprattutto la semplicità nell'esposizione degli argomenti trattati, aiuterà gli amministratori, i<br />
responsabili dei servizi e in generale tutti i cittadini, a comprendere le complesse dinamiche finanziarie che regolano le scelte operative del Comune, e<br />
questo sia nel versante delle entrate che in quello delle uscite.<br />
La Relazione al conto di bilancio, infatti, è lo strumento ideale per rileggere in chiave comprensibile il contesto tecnico/finanziario all’interno del quale<br />
viene promossa e poi si sviluppa l’attività dell’ente, sempre rivolta a soddisfare le legittime aspettative dell'intera collettività, come quelle del singolo<br />
cittadino/utente.<br />
La richiesta di maggiori risorse operata direttamente in ambito territoriale, che è anche il frutto di un aumentato grado di indipendenza finanziaria del<br />
comune, comporta il dovere morale per l'Amministrazione di accrescere il grado di trasparenza nella lettura dei fatti di gestione. Ed il rendiconto finale<br />
di esercizio, è proprio il momento adatto per sviluppare questo tipo di analisi.<br />
I successivi capitoli, tramite l'analisi del quadro riassuntivo della gestione finanziaria, metteranno in evidenza il risultato di amministrazione<br />
rispettivamente prodotto dalla gestione della competenza e da quella dei residui (avanzo, disavanzo, pareggio), fornendo quindi una visione molto<br />
sintetica dei saldi finali del conto del bilancio (rendiconto dell'attività finanziaria). L'analisi prenderà poi in considerazione i risultati conseguiti a<br />
livello patrimoniale, dando quindi una seconda chiave di lettura di quanto si è verificato nel corso dell'esercizio. Si tratterà, in altri termini, di porre<br />
l'attenzione sui riflessi che l'attività finanziaria ha avuto nel campo dell'accumulo della ricchezza comunale, sotto forma di variazione nella consistenza<br />
dell'attivo e del passivo patrimoniale (rendiconto dell'attività economico/patrimoniale).<br />
L'accostamento tra le due diverse angolature, quella classica finanziaria e quella di origine patrimoniale, permette al lettore di disporre di un quadro di<br />
riferimento sufficientemente valido sul grado di efficienza ed efficacia dell'azione esercitata dal Comune, analizzata non solo nell'arco di un unico<br />
esercizio ma talvolta estesa ad un intervallo di tempo decisamente più ampio, di durata quinquennale.<br />
ASPETTI GENER<strong>AL</strong>I<br />
Il Conto del bilancio si compone di due parti: una riguardante le entrate e l'altra le spese e trova, negli allegati finali, le tabelle di sintesi volte a<br />
determinare il risultato di amministrazione a livello complessivo.<br />
Ai sensi del D.P.R. n. 194/96, esso espone le entrate e le spese secondo la medesima articolazione, tenendo conto delle unità elementari previste nel<br />
bilancio di previsione ed evidenziando per ciascuna di esse:<br />
le entrate di competenza dell'anno previste, accertate, riscosse e rimaste da riscuotere o, in alternativa, le spese di competenza previste,<br />
impegnate, pagate o rimaste da pagare;<br />
la gestione dei residui degli anni precedenti ottenuta attraverso l'indicazione della consistenza dei residui iniziali ed un loro confronto con<br />
quelli finali;<br />
il conto del tesoriere in cui trovano riscontro le movimentazioni di cassa avvenute nel corso dell'esercizio.<br />
Pag. 32
CRITERI <strong>DI</strong> FORMAZIONE<br />
Per la rilevazione dei fatti di gestione è stato adottato un sistema di contabilità che rileva i fatti di gestione sotto l’aspetto finanziario, mentre sotto<br />
l’aspetto economico-patrimoniale si ha una rilevazione extracontabile e semplificata per il tramite del prospetto di conciliazione.<br />
Si sottolinea, inoltre, che la presente relazione è redatta nel rispetto delle previsioni di cui al Principio Contabile n. 3, ed in particolare ai paragrafi 63<br />
e ss. e 171.<br />
CRITERI <strong>DI</strong> V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
CONTO DEL PATRIMONIO<br />
I criteri di valutazione delle attività e passività patrimoniali sono quelli previsti dall'art. 230, comma 4, D.Lgs. n. 267/2000 e/o dall’applicazione dei<br />
principi contabili.<br />
ATTIVO<br />
Pag. 33
• IMMOBILIZZAZIONI<br />
o immateriali: sono state valutate al costo storico di acquisizione o di produzione, al netto degli ammortamenti effettuati nel corso degli<br />
esercizi.<br />
o materiali:<br />
i beni demaniali acquisiti prima dell'entrata in vigore del D.Lgs. n. 77/1995 (ora sostituito dal D.Lgs. n. 267/2000) sono stati valutati al<br />
valore del residuo debito dei mutui ancora in estinzione, al netto degli ammortamenti effettuati, mentre quelli acquisiti successivamente<br />
all'entrata in vigore del predetto decreto legislativo sono valutati al costo di acquisizione o di realizzazione, al netto degli ammortamenti<br />
effettuati;<br />
i terreni acquisiti prima dell'entrata in vigore del D.Lgs. n. 77/1995 (ora sostituito dal D.Lgs. n. 267/2000) sono valutati al valore catastale<br />
Pag. 34
ivalutato; quelli acquisiti dopo l'entrata in vigore del decreto legislativo sono valutati al costo di acquisizione;<br />
i fabbricati acquisiti prima dell'entrata in vigore del D.Lgs. n. 77/1995 (ora sostituito dal D.Lgs. n. 267/2000) sono valutati al valore<br />
catastale, rivalutato secondo le norme fiscali al netto degli ammortamenti effettuati, mentre quelli acquisiti successivamente sono iscritti<br />
al costo di acquisizione o di realizzazione, al netto degli ammortamenti effettuati;<br />
i macchinari, le attrezzature e gli impianti sono stati valutati al costo di acquisizione, al netto degli ammortamenti effettuati;<br />
le attrezzature ed i sistemi informatici, gli automezzi e i motoveicoli, i mobili e le macchine d'ufficio sono stati valutati al costo di<br />
acquisizione, al netto degli ammortamenti effettuati;<br />
le universalità di beni sono iscritte al costo di acquisizione, al netto degli ammortamenti effettuati;<br />
le immobilizzazioni in corso sono state valutate al costo di acquisizione o di produzione del bene non ancora utilizzato per l’erogazione<br />
dei servizi dell’Ente.<br />
o finanziarie:<br />
partecipazioni in imprese: sono state valutate, secondo le norme del Codice Civile, al costo di acquisto ovvero in base al metodo del<br />
patrimonio netto;<br />
crediti verso partecipate sono stati valutati al valore nominale;<br />
titoli: sono stati valutati al valore nominale;<br />
i crediti di dubbia esigibilità sono stati valutati al netto del relativo fondo svalutazione crediti;<br />
i crediti per depositi cauzionali sono stati valutati al valore nominale.<br />
• ATTIVO CIRCOLANTE:<br />
o rimanenze: sono state valutate, secondo le norme del Codice Civile, al minore tra il costo di acquisto o di produzione ed il valore desumibile<br />
dall'andamento del mercato;<br />
o crediti: sono stati valutati al valore nominale;<br />
o titoli: sono stati valutati al valore nominale;<br />
o disponibilità liquide: sono state iscritte al loro valore monetario reale.<br />
• RATEI E RISCONTI: sono poste contabili rilevate per ripartire correttamente fatti di gestione che generano costi e proventi di competenza<br />
economica in parte dell’esercizio in chiusura ed in parte dell’esercizio o degli esercizi successivi:<br />
o ratei attivi: sono stati valutati in base alla quota di proventi di competenza dell’esercizio in chiusura, ma la cui manifestazione finanziaria<br />
avverrà nell’esercizio successivo;<br />
o risconti attivi: sono stati valutati in base alla quota di costi, la cui manifestazione finanziaria è già avvenuta, ma che sono di competenza degli<br />
esercizi futuri.<br />
Pag. 35
PASSIVO<br />
• CONFERIMENTI: il gruppo è distinto in due voci: conferimenti da trasferimenti in conto capitale, conferimenti da concessioni da edificare.<br />
Sono stati valutati con il metodo dei ricavi differiti iscrivendo nell’attivo il valore al lordo del contributo e al netto dell’eventuale quota di<br />
ammortamento.<br />
• DEBITI: sono stati valutati al valore nominale residuo.<br />
• RATEI E RISCONTI: sono poste contabili rilevate per ripartire correttamente fatti di gestione che generano costi e proventi di competenza<br />
economica in parte dell’esercizio in chiusura ed in parte dell’esercizio o degli esercizi successivi:<br />
o ratei passivi: sono stati valutati in base alla quota di costi di competenza dell’esercizio in chiusura, ma la cui manifestazione finanziaria<br />
avverrà nell’esercizio successivo;<br />
o risconti passivi: sono stati valutati in base alla quota di proventi, la cui manifestazione finanziaria è già avvenuta, ma che sono di competenza<br />
degli esercizi futuri.<br />
CONTO ECONOMICO<br />
Sulla base del sistema contabile adottato indicato precedentemente, i proventi ed i costi sono stati quantificati al fine di rappresentare rispettivamente<br />
la misura monetaria delle risorse conseguite e del consumo dei fattori impiegati nel processo di erogazione dei servizi.<br />
Pag. 36
ASPETTI FINANZIARI<br />
Il risultato di amministrazione complessivo riportato in fondo alla tabella “RISULTATO CONTABILE <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE <strong>2013</strong>” (avanzo di<br />
amministrazione al 31 dicembre <strong>2013</strong>) è il dato che mostra, in estrema sintesi, l'esito finanziario dell'esercizio che si è chiuso.<br />
In generale il dato contabile può mostrare un avanzo (+) come nel nostro caso, o riportare, in alternativa, un disavanzo (-). Si tratta, come affermazione<br />
di principio e senza addentrarsi negli aspetti prettamente tecnici dei diversi concetti di "competenza" attribuiti alle due contabilità, dell'equivalente<br />
pubblico di quello che nel privato è il risultato del bilancio annuale, che può terminare infatti in utile (+) o perdita (-).<br />
Ritornando al contenuto delle tabelle, il risultato di amministrazione è stato ottenuto dal simultaneo concorso della gestione di competenza e da quella<br />
dei residui, a cui corrispondono due distinte tabelle.<br />
Nella tabella “RISULTATO CONTABILE <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE <strong>2013</strong>” si può leggere anche, il fondo finale di cassa (31/12), ottenuto sommando la<br />
giacenza iniziale (1/1) con le riscossioni che si sono verificate nell'esercizio, e sottraendo poi i pagamenti effettuati nel medesimo intervallo di tempo.<br />
Queste operazioni comprendono i movimenti di denaro che hanno impiegato le risorse proprie di questo anno finanziario (riscossioni e pagamenti in<br />
C/competenza), come pure le operazioni che hanno invece utilizzato anche le rimanenze di esercizi precedenti (riscossioni e pagamenti in C/residui).<br />
Come conseguenza di quanto appena detto, anche l'avanzo o il disavanzo riportato nella tabella è composto da due distinte componenti, e precisamente<br />
il risultato della gestione di competenza (tabella "Gestione Competenza") e il risultato della gestione di residui (tabella "Gestione Residui").<br />
<strong>GESTIONE</strong> <strong>DI</strong> COMPETENZA<br />
ACCERTAMENTI A COMPETENZA (+) 4.892.713,25<br />
IMPEGNI A COMPETENZA (-) 4.886.479,39<br />
RISULTATO DELLA <strong>GESTIONE</strong> <strong>DI</strong> COMPETENZA 6.233,86<br />
Gestione Residui<br />
L'esito della gestione finanziaria di un esercizio, come già anticipato, dipende dal concorso combinato del risultato conseguito nella gestione di<br />
competenza e da quello rilevato nella gestione dei residui. Andando a concentrare l'attenzione solo su questo secondo aspetto, la tabella che segue<br />
Pag. 37
iporta l'andamento del risultato riscontrato dalla gestione dei residui.<br />
Analizzando la gestione dei residui è importante considerare l'andamento del tasso di smaltimento dei residui attivi e passivi (vedi indici in fondo alla<br />
relazione). Questi due valori indicano la capacità e la rapidità con cui l'ente riesce a riscuotere i propri crediti o ad utilizzare pienamente le somme<br />
impegnate in precedenza. Un significativo rallentamento nella velocità di evasione dei residui attivi riduce il flusso di riscossioni in entrata, creando<br />
così una pressione sul livello della consistenza di cassa. Un'eccessiva durata nel tempo di pagamento dei residui passivi, invece, può indicare la<br />
presenza di una gestione dei procedimenti di spesa non del tutto adeguata.<br />
Il possibile disavanzo che può essere presente nella gestione dei residui di un esercizio è di solito prodotto dal venire meno di crediti (residui attivi)<br />
diventati prescritti, inesigibili, o dichiarati insussistenti, non compensati poi dalla contestuale eliminazione di residui passivi di pari entità.<br />
La presenza di una compensazione nell'eliminazione dei residui attivi e passivi si verifica quando l'accertamento è relativo a fondi "a specifica<br />
destinazione", e cioè risorse di entrata che possiedono un preciso vincolo di destinazione, in questo caso, il venire meno dell'accertamento di entrata<br />
deve essere accompagnato dalla concomitante cancellazione del corrispondente impegno di spesa.<br />
Ritornando alla cancellazione di residui attivi per somme prive del vincolo di destinazione, il fenomeno è particolarmente importante quando<br />
l'eliminazione di crediti per importi molto elevati produce un disavanzo di amministrazione nella gestione dei residui che non è compensato<br />
dall'eventuale presenza di un avanzo della gestione di competenza. In tal caso è il conto consuntivo complessivo a finire in passivo (disavanzo<br />
complessivo) ed il Consiglio Comunale deve prontamente intervenire per deliberare l'operazione di riequilibrio della gestione, un adempimento messo<br />
in atto per ripristinare immediatamente l'equilibrio generale di bilancio.<br />
Il valore "segnaletico" dei risultati finanziari assume maggior significato se si vanno a dettagliare nelle loro varie componenti.<br />
Individuando i componenti, si riesce a comprendere meglio il perché del formarsi di tali risultati.<br />
Nelle tabelle seguenti si attua tale scomposizione, in particolare, per il risultato derivante dalla gestione di competenza lo si suddivide a seconda della<br />
sua provenienza dalla parte corrente o dalla parte in conto capitale del bilancio, mentre per il risultato derivante dalla gestione residui lo si suddivide<br />
in base alle motivazioni che hanno portato a modificare i valori dei residui attivi e passivi determinati nel rendiconto dell’anno precedente.<br />
<strong>GESTIONE</strong> RESIDUI<br />
RISULTATO <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE DELL'ESERCIZIO PRECEDENTE ( Avanzo + Disavanzo - ) 6.233,55<br />
MAGGIORI (+) O MINORI (-) RESIDUI ATTIVI RIACCERTATI 79,34<br />
MINORI RESIDUI PASSIVI RIACCERTATI (+) 7.522,65<br />
RISULTATO DELLA <strong>GESTIONE</strong> RESIDUI 13.835,54<br />
Pag. 38
Il risultato finanziario complessivo dell’Ente nel <strong>2013</strong> è positivo ed è pari ad Euro 20.069,40.<br />
Le risultanze finali del conto del bilancio sono espresse in termini di risultato contabile di amministrazione.<br />
Il conto del bilancio per l'esercizio <strong>2013</strong> presenta, in termini di risultato contabile di amministrazione, le risultanze come indicate nella seguente<br />
tabella.<br />
RISULTATO CONTABILE <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE <strong>2013</strong><br />
Fondo di cassa al 01/01/<strong>2013</strong> 542.455,08<br />
+ riscossioni effettuate<br />
in conto residui 1.778.588,83<br />
in conto competenza 3.517.725,63<br />
5.296.314,46<br />
- pagamenti effettuati<br />
in conto residui 2.587.312,23<br />
in conto competenza 3.013.826,06<br />
5.601.138,29<br />
- pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate 0,00<br />
Fondo di cassa al 31/12/<strong>2013</strong> 237.631,25<br />
+ somme rimaste da riscuotere<br />
in conto competenza 1.374.987,62<br />
in conto residui 3.908.456,91<br />
- somme rimaste da pagare<br />
in conto competenza 1.872.653,33<br />
in conto residui 3.628.353,05<br />
5.283.444,53<br />
5.501.006,38<br />
Avanzo di amministrazione al 31/12/<strong>2013</strong> 20.069,40<br />
Pag. 39
COMMENTI AGGIUNTIVI<br />
Il precedente quadro riassuntivo della gestione finanziaria ha già indicato come si è conclusa la gestione, vista come la differenza algebrica tra gli<br />
impegni e gli accertamenti di stretta pertinenza del medesimo esercizio (risultato della gestione). Questo valore complessivo fornisce solo<br />
un'informazione sintetica sull'attività che l'ente locale ha sviluppato nell'esercizio chiuso, senza però indicare quale sia stata la destinazione delle<br />
risorse.<br />
Impiegare mezzi finanziari nell'acquisto di beni di consumo è cosa ben diversa dall'utilizzarli per acquisire beni di uso durevole (beni strumentali) o<br />
finanziare la costruzione di opere pubbliche. È utile, pertanto, che la rappresentazione iniziale di tipo sintetico sia ulteriormente perfezionata<br />
procedendo a disaggregare le voci che costituiscono le componenti fondamentali degli equilibri finanziari interni.<br />
La suddivisione del bilancio di competenza nelle quattro componenti permette infatti di distinguere quante e quali risorse siano state destinate<br />
rispettivamente:<br />
al funzionamento dell'ente (bilancio di parte corrente);<br />
all'attivazione di interventi in C/capitale (bilancio investimenti);<br />
ad operazioni prive di contenuto economico (movimenti di fondi);<br />
ad operazioni da cui derivano situazioni di debito/credito estranee alla gestione dell'ente (servizi per conto di terzi).<br />
Ad inizio esercizio (Bilancio di previsione), queste quattro suddivisioni della gestione di competenza riportano di norma una situazione di pareggio,<br />
dove gli stanziamenti di entrata finanziano interamente le previsioni di uscita a meno dell’utilizzo dell’avanzo presunto e per la cui operazione si<br />
nutrono dubbi sulla effettiva fattibilità operativa. In circostanze particolari, invece, i risultati del bilancio di parte corrente e del bilancio investimenti<br />
possono riportare, rispettivamente, un avanzo e un disavanzo dello stesso importo, fermo restando il mantenimento del pareggio generale di bilancio.<br />
La situazione appena prospettata si verifica quando l'amministrazione decide di finanziare parzialmente le spese di parte investimento con<br />
un'eccedenza di risorse correnti (situazione economica attiva). In questo caso, il risparmio di spese correnti produce un surplus di risorse che permette<br />
all’ente di espandere gli investimenti senza dover ricorrere a mezzi di terzi a titolo oneroso (mutui).<br />
A fine esercizio (Rendiconto) la prospettiva cambia completamente, dato che non si tratta più di decidere come destinare le risorse ma di misurare il<br />
risultato raggiunto con l'impiego di tali mezzi. Si va quindi a valutare l'impatto delle scelte di programmazione nella gestione effettiva dell'ente.<br />
Ritornando alle componenti del bilancio di competenza, in situazione normale, la parte corrente dovrebbe chiudersi in avanzo, il bilancio investimenti<br />
in pareggio o in leggero disavanzo, mentre il bilancio dei movimenti di fondi e quello dei servizi per conto di terzi (partite di giro), di norma,<br />
continuerà ad essere in pareggio. Naturalmente, il verificarsi di eventi di natura straordinaria o difficilmente prevedibili può fare invece chiudere le<br />
singole gestioni non più in avanzo ma in disavanzo. Questo, per quanto si riferisce al risultato dei singoli raggruppamenti.<br />
Pag. 40
RISULTANZE RIEPILOGATIVE DEL CONTO DEL BILANCIO <strong>2013</strong><br />
PREVISIONI INIZI<strong>AL</strong>I DEL BILANCIO <strong>2013</strong><br />
ENTRATA<br />
Titolo 1° - TRIBUTARIE 3.082.800,00<br />
Titolo 2° - CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI 442.061,00<br />
Titolo 3° - EXTRATRIBUTARIE 449.700,00<br />
Titolo 4° - <strong>AL</strong>IENAZIONI, TRASFERIMENTI <strong>DI</strong> CAPITA LE E RISCOSSIONI <strong>DI</strong> CRE<strong>DI</strong>TI 7.666.928,40<br />
Titolo 5° - ACCENSIONE <strong>DI</strong> PRESTITI 550.000,00<br />
Titolo 6° - ENTRATE PER SERVIZI C/TERZI 1.305.500,00<br />
Avanzo applicato 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>E COMPLESSIVO DELLE ENTRATE 13.496.989,40<br />
SPESA<br />
Titolo 1° - CORRENTI 3.853.044,02<br />
Titolo 2° - CONTO CAPIT<strong>AL</strong>E 7.549.445,38<br />
Titolo 3° - RIMBORSO PRESTITI 789.000,00<br />
Titolo 4° - SPESE PER SERVIZI C/TERZI 1.305.500,00<br />
Disavanzo applicato 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>E COMPLESSIVO SPESE 13.496.989,40<br />
I dati previsionali indicati sono stati approvati con deliberazione consiliare n. _35_del 26 novembre <strong>2013</strong><br />
RISULTATI FIN<strong>AL</strong>I DELLA <strong>GESTIONE</strong> FINANZIARIA <strong>DI</strong> COMPETENZA <strong>2013</strong><br />
ENTRATA Accertamenti <strong>2013</strong><br />
Titolo 1° - TRIBUTARIE 2.916.779,28<br />
Titolo 2° - CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI 288.996,58<br />
Titolo 3° - EXTRATRIBUTARIE 389.536,24<br />
Titolo 4° - <strong>AL</strong>IENAZIONI, , TRASFERIMENTI <strong>DI</strong> CAPIT <strong>AL</strong>E E RISCOSSIONI <strong>DI</strong> CRE<strong>DI</strong>TI 940.349,07<br />
Titolo 5° - ACCENSIONE <strong>DI</strong> PRESTITI 0,00<br />
Titolo 6° - ENTRATE PER SERVIZI C/TERZI 357.052,08<br />
TOT<strong>AL</strong>E ENTRATE 4.892.713,25<br />
Pag. 41
SPESA Impegni <strong>2013</strong><br />
Titolo 1° - CORRENTI 3.455.168,81<br />
Titolo 2° - CONTO CAPIT<strong>AL</strong>E 840.840,67<br />
Titolo 3° - RIMBORSO PRESTITI 233.417,83<br />
Titolo 4° - SPESE PER SERVIZI C/TERZI 357.052,08<br />
TOT<strong>AL</strong>E SPESE 4.886.479,39<br />
Avanzo di amministrazione 2012 applicato al <strong>2013</strong> 0,00<br />
Una valutazione completamente diversa va invece fatta a livello complessivo, quando l'eventuale presenza di un disavanzo in uno o più comparti non<br />
è compensata dalla chiusura in avanzo degli altri. Se il risultato negativo è quindi presente anche a livello generale (chiusura del conto consuntivo<br />
complessivo in disavanzo), questa situazione richiederà l'apertura in tempi brevi della procedura obbligatoria di riequilibrio della gestione, con<br />
l'adozione dei provvedimenti ritenuti idonei a ripristinare il pareggio. Si tratterà, pertanto, di fare rientrare le finanze comunali in equilibrio andando a<br />
coprire il disavanzo rilevato a rendiconto.<br />
Il prospetto esposto evidenzia il consuntivo della gestione corrente di competenza ed indica, alla fine, il risultato finale di avanzo (eccedenza di risorse<br />
rispetto agli impieghi), di disavanzo (uscite superiori alle entrate disponibili), o di pareggio (utilizzo integrale delle risorse disponibili).<br />
La tabella riporta le poste che costituiscono gli addendi elementari del bilancio corrente, gestione di competenza.<br />
<strong>GESTIONE</strong> <strong>DI</strong> COMPETENZA<br />
1) LA <strong>GESTIONE</strong> CORRENTE<br />
Entrate correnti (Titolo I II e III) 3.595.312,10 +<br />
Spese correnti + Spese Titolo III (Interventi 2-3-4-5) 3.688.586,64 -<br />
<strong>DI</strong>SAVANZO RE<strong>AL</strong>E <strong>DI</strong> COMPETENZA <strong>DI</strong> PARTE CORRENTE -93.274,54 +<br />
Eventuale quota permessi a costruire accertati tra le entrate in conto capitale applicata spese correnti 99.508,40 +<br />
Entrate correnti che finanziano spese in conto capitale 6.233,86 -<br />
Avanzo 2012 applicato a spese correnti 0,00 +<br />
<strong>DI</strong>SAVANZO EFFETTIVO DELLA PARTE CORRENTE 0,00<br />
2) LA <strong>GESTIONE</strong> C/CAPIT<strong>AL</strong>E<br />
Entrate Titolo IV e Titolo V (Categorie 2-3-4) 940.349,07 +<br />
Pag. 42
Eventuale quota permessi a costruire accertati tra le entrate in conto capitale applicata a spese correnti 99.508,40 -<br />
Entrate correnti che finanziano spese in conto capitale 6.233,86 +<br />
Avanzo 2012 applicato a investimenti 0,00 +<br />
Spese Titolo II 840.840,67 -<br />
AVANZO EFFETTIVO DELLA PARTE C/CAPIT<strong>AL</strong>E 6.233,86<br />
2) LA <strong>GESTIONE</strong> MOVIMENTO FON<strong>DI</strong><br />
Entrate Titolo V (Categoria 1) 0,00 +<br />
Spese Titolo III (Intervento 1) 0,00 -<br />
<strong>DI</strong>SAVANZO EFFETTIVO DELLA PARTE MOVIMENTO FON<strong>DI</strong> 0,00<br />
Il bilancio corrente: considerazioni generali<br />
Il Comune, per erogare i servizi alla collettività, sostiene delle spese di funzionamento originate dall'acquisto dei diversi fattori produttivi, denominati<br />
"interventi". Nel rendiconto sono pertanto individuati, come componenti elementari di ogni singolo servizio, gli impegni di spesa che sono stati destinati<br />
ai seguenti interventi:<br />
Pagamento degli stipendi insieme ai corrispondenti oneri riflessi (intervento: personale);<br />
Acquisto di beni di uso non durevole (acquisto di beni di consumo e/o materie prime);<br />
Fornitura di servizi (prestazioni di servizi);<br />
Pagamento dell'affitto per l'uso di beni mobili e immobili non appartenenti al comune (utilizzo di beni di terzi);<br />
Versamento di oneri fiscali (imposte e tasse);<br />
Concessione di contributi in C/gestione a terzi (trasferimenti);<br />
Rimborso delle annualità in scadenza dei mutui (interessi passivi ed oneri finanziari diversi);<br />
Accantonamento e risparmio di fondi destinato all'autofinanziamento degli investimenti (ammortamenti);<br />
Assunzione di spese non riconducibili all'attività caratteristica dell'ente (oneri straordinari della gestione corrente).<br />
Questi oneri della gestione costituiscono le uscite del bilancio di parte corrente che sono ripartite, in contabilità, nelle funzioni. Naturalmente, le spese<br />
correnti erano state inizialmente dimensionate sulla base del previsto afflusso di risorse rappresentate, in questo ambito, dalle entrate tributarie, dai<br />
trasferimenti dello Stato, regione e altri enti, e dalle entrate extra tributarie. La previsione si è poi tradotta, nel corso dell'anno, in accertamenti di<br />
competenza.<br />
Le entrate e le uscite di parte corrente impiegate in un esercizio compongono il bilancio corrente di competenza (o bilancio di funzionamento). Solo in<br />
specifici casi previsti dal legislatore, le risorse di parte corrente possono essere integrate da ulteriori entrate di natura straordinaria che, come regola<br />
generale, avrebbero dovuto invece avere una diversa destinazione: il finanziamento delle spese d'investimento. È questo il caso dell'eventuale utilizzo<br />
dell'avanzo di amministrazione di precedenti esercizi.<br />
Una norma di più ampio respiro, invece, prevede la possibilità di impiegare parte degli oneri di urbanizzazione incassati dal comune per finanziare le<br />
manutenzioni ordinarie di infrastrutture di proprietà dell'ente e, qualora la legge lo consenta, anche gli altri tipi di spesa corrente. Quello appena<br />
descritto, è un altro caso di deroga al principio generale che impone la piena destinazione delle entrate di parte investimento alla copertura di interventi<br />
in C/capitale.<br />
Pag. 43
Un'ultima deroga si verifica con l'operazione di riequilibrio della gestione, quando il consiglio è chiamato ad intervenire per riportare il bilancio in<br />
pareggio. In tale circostanza, "l'organo consiliare (..) adotta contestualmente i provvedimenti necessari per il ripiano degli eventuali debiti (..), per il<br />
ripiano dell'eventuale disavanzo di amministrazione risultante dal rendiconto approvato e, qualora i dati della gestione finanziaria facciano prevedere un<br />
disavanzo, di amministrazione o di gestione, per squilibrio della gestione di competenza ovvero della gestione dei residui, adotta le misure necessarie a<br />
ripristinare il pareggio (..). Possono essere utilizzate per l'anno in corso e per i due successivi tutte le entrate e le disponibilità, ad eccezione di quelle<br />
provenienti dall'assunzione di prestiti e di quelle aventi specifica destinazione per legge, nonché i proventi derivanti da alienazione di beni patrimoniali<br />
disponibili" (D.Lgs.267/00, art.193/2).<br />
L'amministrazione, infine, può destinare parte delle entrate correnti per attivare nuovi investimenti ricorrendo, in questo modo, ad una forma di<br />
autofinanziamento. Questo si può verificare per obbligo di legge, quando una norma impone che talune entrate correnti siano vincolate, in tutto o in<br />
parte, al finanziamento delle spese in C/capitale. In aggiunta a ciò, il comune può decidere liberamente di contrarre le spese correnti destinando<br />
l'eccedenza così prodotta, allo sviluppo degli investimenti. Quest'ultimo importo viene denominato "Risparmio corrente".<br />
Nel versante della spesa, come emerge dalla tabella, le uscite correnti sono depurate dalle anticipazioni di cassa, che costituiscono movimenti finanziari<br />
privi di contenuto economico e di legami con la gestione. Si tratta, infatti, di operazioni di credito e debito che tendono a pareggiarsi nel corso<br />
dell'esercizio.<br />
Il bilancio investimenti: considerazioni generali<br />
Il bilancio non si regge solo sull'approvvigionamento e nel successivo impiego di risorse destinate al funzionamento corrente della struttura. Una parte<br />
delle disponibilità finanziarie sono anche destinate ad acquisire o migliorare le dotazioni infrastrutturali dell'ente che assicurano, in questo modo, la<br />
disponibilità duratura di un adeguato livello di strutture e di beni strumentali tali da garantire un'efficace erogazione di servizi. Infatti, la qualità delle<br />
prestazioni rese al cittadino dipende, oltre che dal livello di professionalità e di preparazione del personale impiegato, anche dal grado di efficienza e<br />
funzionalità delle dotazioni strumentali impiegate nel processo produttivo.<br />
Le entrate di parte investimento sono costituite da alienazioni di beni, contributi in C/capitale e dai mutui passivi. Mentre i primi due tipi di risorsa non<br />
hanno effetti indotti sulla spesa corrente, il ricorso al credito inciderà sul conti comunali durante l'intero periodo di ammortamento del mutuo ed avrà<br />
pertanto effetti sull'esito del Bilancio corrente di ciascun rendiconto. Come anticipato, la decisione di espandere l'indebitamento non è neutrale sulle<br />
scelte di bilancio, e questo soprattutto perchè le quote annuali di interesse e di capitale in scadenza dovranno essere finanziate con una contrazione della<br />
spesa corrente o, in alternativa, mediante un'espansione della pressione tributaria e fiscale pagata dal cittadino. A parte l'indebitamento, gli investimenti<br />
sono finanziati con eccedenze di entrate di parte corrente (risparmio complessivo reinvestito) o impiegando le residue risorse non spese completamente<br />
negli esercizi precedenti (avanzo di amministrazione).<br />
L'ordinamento finanziario, come nel caso del bilancio corrente, elenca le fonti di finanziamento che sono giuridicamente ammesse come risorse che<br />
possono finanziare le spese in C/capitale. Viene infatti stabilito che "per l'attivazione degli investimenti gli enti locali (..) possono utilizzare:<br />
Entrate correnti destinate per legge agli investimenti;<br />
Avanzi di bilancio, costituiti da eccedenze di entrate correnti rispetto alle spese correnti aumentate delle quote capitali di ammortamento dei<br />
prestiti;<br />
Entrate derivanti dall'alienazione di beni e diritti patrimoniali, riscossioni di crediti, proventi da concessioni edilizie e relative sanzioni;<br />
Entrate derivanti da trasferimenti in conto capitale dello stato, delle regioni, da altri interventi pubblici e privati finalizzati agli investimenti, da<br />
interventi finalizzati da parte di organismi comunitari e internazionali;<br />
Pag. 44
Avanzo di amministrazione (..);<br />
Mutui passivi;<br />
Altre forme di ricorso al mercato finanziario consentite dalla legge" (D.Lgs.267/00, art.199/1).<br />
In limitate circostanze, come riportato nella parte della relazione che analizza il bilancio di parte corrente, talune entrate d’investimento possono<br />
finanziare spese correnti. Questo si verifica solo nelle ipotesi espressamente previste dalla legge. In questo caso è utile rettificare il bilancio in C/capitale<br />
da queste partite, garantendo così un'omogeneità di lettura ed una corretta determinazione del risultato del bilancio di parte investimento (pareggio,<br />
avanzo o disavanzo).<br />
Dal successivo prospetto, che contiene il rendiconto del bilancio di parte investimento, la differenza rappresenta, pertanto, le seguenti entrate:<br />
i proventi delle concessioni ad edificare e delle relative sanzioni destinati a finanziare interventi di manutenzione ordinaria del patrimonio<br />
comunale o altre spese correnti ammesse dalla normativa specifica;<br />
le alienazioni di beni patrimoniali non redditizi che si prevede di attuare nelle operazioni di riequilibrio della gestione.<br />
Per quanto riguarda il versante degli impieghi, le uscite di parte capitale comprendono la realizzazione, l'acquisto e la manutenzione straordinaria di<br />
opere di urbanizzazione primaria e secondaria, di immobili, di mobili strumentali e ogni altro intervento di investimento gestito dall'ente, compreso il<br />
conferimento di incarichi professionali che producono l'acquisizione di prestazioni intellettuali o d'opera di uso durevole.<br />
È importante infine notare l'accresciuto significato del bilancio pluriennale anche nel campo della programmazione degli investimenti. È infatti prescritto<br />
che "per tutti gli investimenti degli enti locali, comunque finanziati, l'organo deliberante, nell'approvare il progetto od il piano esecutivo<br />
dell'investimento, dà atto della copertura delle maggiori spese derivanti dallo stesso nel bilancio pluriennale originario, eventualmente modificato<br />
dall'organo consiliare, ed assume impegno di inserire nei bilanci pluriennali successivi le ulteriori o maggiori previsioni di spesa relative ad esercizi<br />
futuri, delle quali è redatto apposito elenco" (D.Lgs.267/00, art.200/1). Questa pianificazione di ampio respiro consente al comune di individuare, con un<br />
ragionevole margine di incertezza, anche gli effetti prodotti dall'avvenuta attivazione della nuova infrastruttura sulla spesa corrente di rendiconto (costi<br />
di manutenzione, gestione, ecc.).<br />
La successiva tabella riporta le poste che costituiscono gli addendi elementari del bilancio investimenti, gestione della sola competenza. Alle risorse di<br />
entrata si contrappongono, per produrre il risultato del bilancio di parte investimenti, gli interventi in conto capitale. Come per la parte corrente, è utile<br />
ricordare che anche nel versante degli investimenti l'eventuale chiusura del bilancio in C/capitale in disavanzo non comporta, come conseguenza diretta,<br />
la presenza di un rendiconto complessivo in disavanzo. L'esito contabile degli altri aggregati (Bilancio corrente, Movimento fondi e Servizi conto terzi)<br />
può infatti contribuire a neutralizzare questa situazione inizialmente negativa.<br />
CONTO DEL BILANCIO<br />
<strong>GESTIONE</strong> <strong>DI</strong> COMPETENZA Accertamenti <strong>2013</strong> Impegni <strong>2013</strong><br />
(compreso (Euro totale degli oneri di<br />
urbanizzazione)<br />
Differenza tra accertamenti<br />
e impegni<br />
Conto Capitale<br />
940.349,07 840.840,67 99.508,40<br />
Pag. 45
Movimenti di fondi<br />
Il bilancio della competenza non è costituito solo da operazioni che incidono in modo concreto nell'acquisizione di beni e servizi diretti al consumo<br />
(bilancio corrente), oppure nell'acquisto e nella realizzazione di infrastrutture e servizi di uso durevole (bilancio degli investimenti). Durante la gestione<br />
si producono abitualmente anche taluni movimenti di pura natura finanziaria, come le concessioni ed i rimborsi di crediti e le anticipazioni di cassa.<br />
Questi movimenti, in un'ottica tesa a separare tali poste dal resto del bilancio, sono denominati con il termine tecnico di movimenti di fondi. A seconda<br />
delle impostazioni contabili adottate dal comune, nei movimenti di fondi possono affluire anche gli importi per concessioni e rimborsi di finanziamenti a<br />
breve termine.<br />
Questo genere di operazioni, pur essendo registrate nella contabilità finanziaria, non comportano dei veri movimenti di risorse dell'Amministrazione;<br />
questa presenza, in assenza di idonei correttivi, renderebbe poco agevole l'interpretazione del bilancio. È per questo motivo che detti importi sono<br />
separati dalle altre poste riportate nel bilancio corrente o di parte investimento, per essere così raggruppati in un comparto specifico, denominato<br />
"movimenti di fondi".<br />
Il successivo quadro contiene il consuntivo dei movimenti di fondi che, di norma, riporta un pareggio tra le entrate accertate e le uscite impegnate<br />
(gestione della sola competenza).<br />
CONTO DEL BILANCIO<br />
<strong>GESTIONE</strong> <strong>DI</strong> COMPETENZA Accertamenti <strong>2013</strong> Impegni <strong>2013</strong><br />
Differenza tra accertamenti e<br />
impegni<br />
Movimento fondi 0,00 0,00 0,00<br />
Servizi per conto di terzi<br />
Gli ultimi movimenti che interessano il bilancio di competenza sono i servizi per conto di terzi. Anche queste operazioni, come i movimenti di fondi,<br />
non incidono in alcun modo nell'attività economica del Comune, trattandosi generalmente di poste puramente finanziarie movimentate dall'ente per<br />
conto di soggetti esterni, che vanno poi a compensarsi. Sono tipiche, nella gestione degli stipendi, le operazioni attuate dall'ente in qualità di sostituto<br />
d'imposta. In questa circostanza, le ritenute fiscali e contributive entrano tecnicamente nella contabilità dei movimenti per conto di terzi (partite di giro)<br />
all'atto dell'erogazione dello stipendio (trattenuta erariale effettuata per conto dello Stato) ed escono successivamente, al momento del versamento<br />
mensile all'erario della somma originariamente trattenuta (versamento cumulativo).<br />
Il prospetto contiene il consuntivo dei servizi per conto di terzi che, salvo discordanze di limitata entità, riporta di regola un pareggio sia a preventivo che<br />
a consuntivo. In quest'ultimo caso, gli accertamenti di entrata corrispondono agli impegni di spesa.<br />
Pag. 46
CONTO DEL BILANCIO<br />
<strong>GESTIONE</strong> <strong>DI</strong> COMPETENZA Accertamenti <strong>2013</strong> Impegni <strong>2013</strong><br />
Differenza tra accertamenti e<br />
impegni<br />
Servizi conto terzi 357.052,08 357.052,08 0,00<br />
Sintesi<br />
CONTO DEL BILANCIO<br />
<strong>GESTIONE</strong> <strong>DI</strong> COMPETENZA Accertamenti <strong>2013</strong> Impegni <strong>2013</strong><br />
Differenza<br />
tra accertamenti e impegni<br />
Correnti 3.688.586,64 3.688.586,64 0,00<br />
Conto Capitale 847.074,53 840.840,67 6.233,86<br />
Movimento fondi 0,00 0,00 0,00<br />
Servizi conto terzi 357.052,08 357.052,08 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>E 4.892.713,25 4.886.479,39 6.233,86<br />
Trend Storico dei risultati finanziari<br />
La tabella riportata nella pagina mostra l'andamento del risultato finanziario conseguito dal Comune nell'ultimo quinquennio. Questo dato globale, che fa<br />
pertanto riferimento sia alla gestione di competenza che a quella dei residui, indica, in ciascuno degli anni che compongono l'intervallo di tempo<br />
considerato (colonne), sia un avanzo (+) che un disavanzo (-).<br />
La visione simultanea di un arco temporale così vasto permette di ottenere, anche in forma induttiva, alcune informazioni di carattere generale sullo stato<br />
delle finanze del Comune. Queste notizie, seppure molto utili in fase di primo approccio al problema, sono insufficienti per individuare quali sono stati i<br />
diversi fattori che hanno contribuito a produrre il saldo finale.<br />
Un risultato positivo conseguito in un esercizio, infatti, potrebbe derivare dalla somma di un disavanzo della gestione di competenza e di un avanzo della<br />
gestione dei residui. In altri termini, anche se il risultato numerico è identico, non è la stessa cosa avere finanziato le spese dell'esercizio con le risorse<br />
reperite in quello specifico anno, e l'avere raggiunto il medesimo risultato impiegando però anche le economie maturate in anni precedenti. Nel primo<br />
caso, il fabbisogno di spesa è stato fronteggiato con i mezzi dell'esercizio (avanzo della gestione di competenza) mentre nel secondo si è dovuto dare<br />
fondo alle riserve accumulate in anni precedenti (disavanzo della gestione di competenza neutralizzato dall'avanzo prodotto della gestione dei residui).<br />
A parità di risultato quindi, due circostanze così diverse spostano il giudizio sulla gestione in direzioni diametralmente opposte, con la conseguenza che<br />
l'analisi dovrà pertanto interessare anche le singole componenti del risultato finale: la gestione dei residui e quella della competenza. Questo tipo di<br />
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notizie sono rilevabili con la semplice osservazione dell'analisi sviluppata, dove sono analizzate separatamente la gestione dei residui e quella della<br />
competenza.<br />
Il presente quadro può diventare un indicatore attendibile sullo stato di salute generale delle finanze comunali e soprattutto delineare il margine di<br />
manovra di cui l'ente può ancora disporre.<br />
TREND STORICO DEI RISULTATI FINANZIARI<br />
DESCRIZIONE 2009 2010 2011 2012 <strong>2013</strong><br />
Risultato finanziario contabile derivante dalla gestione di competenza 30.981,67 98.264,17 -57.651,69 -26.673,07 6.233,86<br />
Risultato finanziario contabile derivante dalla gestione residui 13.878,49 -22.677,49 62.414,85 32.906,62 13.835,54<br />
Risultato finanziario contabile di amministrazione complessivo 44.860,16 75.586,68 4.763,16 6.233,55 20.069,40<br />
Pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate (in detrazione) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
Avanzo di amministrazione risultante dalla gestione finanziaria 44.860,16 75.586,68 4.763,16 6.233,55 20.069,40<br />
Avanzo o disavanzo applicato<br />
L'attività del comune è continuativa nel tempo, per cui gli effetti prodotti dalla gestione finanziaria di un anno possono ripercuotersi negli esercizi<br />
successivi. Questi legami si ritrovano nella gestione dei residui attivi e dei residui passivi, dove l'entità dei crediti e debiti assunti in precedenti periodi<br />
contabili e non ancora saldati, ha effetto sui movimenti finanziari dell'anno in corso (operazioni di cassa); si tratta, pertanto, di una situazione dove<br />
l'esercizio corrente è influenzato da decisioni non discrezionali del comune.<br />
Diversa è la condizione in cui l'ente deve applicare al bilancio in corso il disavanzo di anni precedenti o sceglie, di sua iniziativa, di espandere la spesa<br />
con l'applicazione dell'avanzo di amministrazione di altri esercizi. In questi casi, l'influsso sul bilancio in corso nasce da decisioni discrezionali dell’ente,<br />
come nel caso della scelta di applicare l’avanzo di amministrazione, oppure trae origine da regole imposte dal legislatore, come nel caso del ripiano<br />
obbligatorio dei disavanzi registrati in esercizi pregressi.<br />
Il legislatore ha stabilito alcune norme che disciplinano puntualmente le possibilità di impiego dell'avanzo di amministrazione imponendo, inoltre, rigide<br />
misure per il ripiano del possibile disavanzo. Infatti, "l'eventuale avanzo di amministrazione (..) può essere utilizzato:<br />
a) Per il reinvestimento delle quote accantonate per ammortamento, provvedendo, ove l'avanzo non sia sufficiente, ad applicare nella parte passiva del<br />
bilancio un importo pari alla differenza;<br />
b) Per la prioritaria copertura dei debiti fuori bilancio riconoscibili (..);<br />
c) Per i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio (..) ove non possa provvedersi con mezzi ordinari, per il finanziamento<br />
delle spese di funzionamento non ripetitive in qualsiasi periodo dell'esercizio e per le altre spese correnti solo in sede di assestamento;<br />
d) Per il finanziamento di spese di investimento" (D.Lgs.267/00, art.193/2).<br />
Pag. 48
Il ripianamento del disavanzo riportato a consuntivo (conto del bilancio) viene attuato con l'operazione di riequilibrio della gestione, utilizzando "(..)<br />
tutte le entrate, e le disponibilità, ad eccezione di quelle provenienti dalla assunzione di prestiti e di quelle aventi specifica destinazione per legge,<br />
nonchè i proventi derivanti da alienazione di beni patrimoniali disponibili" (D.Lgs.267/00, art.193/3).<br />
La concreta disponibilità di un avanzo di amministrazione ha effetti diretti sul dimensionamento delle uscite; si tratta, infatti, di una risorsa di natura<br />
straordinaria che tende ad aumentare provvisoriamente la capacità di spesa corrente o di parte investimento.<br />
Questo comporta che almeno in partenza, il bilancio dell’esercizio successivo a quello in cui c'è stata l'espansione della spesa per la disponibilità di un<br />
avanzo dovrà fare a meno di questa entrata "una tantum" ed essere dimensionato senza fare affidamento sul possibile nuovo avanzo in corso di<br />
formazione (avanzo presunto). L'avanzo di amministrazione, per diventare una risorsa di entrata effettivamente "spendibile", deve essere prima<br />
quantificato e poi approvato in modo formale dal Consiglio Comunale.<br />
Le considerazioni appena formulate portano ad una prima conclusione circa gli effetti prodotti sugli equilibri di bilancio dall'impiego dell'avanzo. Un<br />
utilizzo costante di questa risorsa (entrata straordinaria) finalizzato ad espandere la spesa corrente (uscite ordinarie) può, in certi casi, indicare la<br />
presenza di una forte pressione della spesa corrente sulle risorse correnti (primi tre titoli di entrata), e quindi denotare una notevole rigidità tendenziale<br />
del bilancio. In quest’ultimo caso, infatti, le economie di spesa o le maggiori entrate di precedenti esercizi che hanno prodotto l’avanzo sono state<br />
costantemente destinate a coprire esigenze di spesa di natura ripetitiva (uscite correnti destinate al funzionamento del comune), con il consolidamento di<br />
questo fabbisogno. Con un'entrata straordinaria, pertanto, si tende a finanziare un tipo di uscita che è invece ordinaria, creando così una condizione di<br />
possibile instabilità.<br />
In circostanze diverse, il ripetersi di chiusure in disavanzo sono il sicuro sintomo dell'aggravarsi della situazione che può, se non fronteggiata<br />
tempestivamente e con mezzi adeguati, portare progressivamente alla dichiarazione dello stato di dissesto. In questo caso eccezionale, non si tratta più di<br />
ripianare una condizione di temporanea eccedenza delle uscite rispetto alle entrate (disavanzo occasionale) ma di fronteggiare una costante necessità di<br />
spesa che non trova più, nelle entrate di natura ordinaria, una fonte adeguata di mezzi di sostentamento. Il comune si trova a vivere costantemente al di<br />
sopra delle proprie possibilità e non è più in condizione di ridimensionare il proprio fabbisogno. Il deficit non è più occasionale ma sta diventando<br />
strutturale.<br />
<strong>GESTIONE</strong> RESIDUI<br />
Miglioramenti<br />
per maggiori accertamenti di residui attivi 2.050,05 +<br />
per economie di residui passivi 7.522,65 +<br />
Pag. 49<br />
9.572,70 +<br />
Peggioramenti<br />
per eliminazione di residui attivi 1.970,71 -<br />
1.970,71 -<br />
S<strong>AL</strong>DO della gestione residui 7.601,99 =<br />
Le economie conseguite tra i residui passivi sono state realizzate nei seguenti titoli di spesa:
Titolo 1° - CORRENTI 5.190,91<br />
Titolo 2° - CONTO CAPIT<strong>AL</strong>E 2.187,87<br />
Titolo 3° - RIMBORSO PRESTITI 0,00<br />
Titolo 4° - SPESE PER SERVIZI C/TERZI 143,87<br />
Totale economie sui residui passivi 7.522,65<br />
RISULTATO D'AMMINISTRAZIONE SCOMPOSTO AI FINI DELL'UTILIZZO O RIPIANO<br />
Fondi vincolati 16.660,28<br />
Fondi per finanziamento spese in conto capitale 3.409,12<br />
Fondi di ammortamento 0,00<br />
Fondi non vincolati 0,00<br />
PATTO <strong>DI</strong> STABILITA<br />
Sanzioni (art. 7 del Dlgs. 149/2011)<br />
In caso di mancato rispetto degli obiettivi del patto si stabilità a decorrere dall’anno 2010, scattano a carico degli enti inadempienti le seguenti<br />
sanzioni per l’anno successivo:<br />
1) riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio o del fondo perequativo in misura pari alla differenza tra il risultato registrato e l'obiettivo<br />
programmatico predeterminato e comunque per un importo non superiore al 3 per cento delle entrate correnti registrate nell'ultimo consuntivo<br />
(oggetto di modifica nel corso del 2012).<br />
In caso di incapienza dei predetti fondi gli enti locali sono tenuti a versare all'entrata del bilancio dello Stato le somme residue. La sanzione non si<br />
applica nel caso in cui il superamento degli obiettivi del patto di stabilità interno sia determinato dalla maggiore spesa per interventi realizzati con la<br />
quota di finanziamento nazionale e correlati ai finanziamenti dell'Unione Europea rispetto alla media della corrispondente spesa del triennio<br />
precedente.<br />
2) impegnare spese correnti in misura non superiore all’importo annuale medio dei corrispondenti impegni effettuati nell’ultimo triennio<br />
Il limite degli impegni di spesa non può essere superato neppure per introitare contributi assegnati da altri Enti da destinare in maniera vincolata su<br />
capitoli di spesa corrente (parere n. 21/2010 della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per il Piemonte).<br />
3) divieto al ricorso di indebitamento per gli investimenti. A tal fine scatta l’obbligo per tutti gli enti soggetti al patto di stabilità, in caso di<br />
assunzione di mutui o di ricorso a prestiti obbligazionari per il finanziamento degli investimenti, di rilasciare apposita attestazione da cui risulti il<br />
rispetto degli obiettivi del patto relativi all’anno precedente. In mancanza di tale attestazione gli istituti finanziatori o l’intermediario finanziario non<br />
potranno procedere alla concessione del finanziamento o al collocamento del prestito obbligazionario<br />
Pag. 50
4) divieto di procedere ad assunzione di personale a qualsiasi titolo, compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di<br />
somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in corso, nonché di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si<br />
configurino come elusivi del blocco.<br />
Occorre, in ogni caso, ricordare che il mancato rispetto del patto di stabilità blocca sia le assunzioni sia qualsiasi incremento della spesa di personale,<br />
compreso l’incremento del fondo risorse decentrate.<br />
5) riduzione del 30% delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza degli amministratori rispetto all’ammontare risultante alla data del<br />
30.6.2010<br />
L’art. 20, commi 10, 11 e 12 del D.L. 98/2011 convertito nella legge 111/2011 dispone che:<br />
• i contratti di servizio e gli atti posti in essere dai Comuni dopo l’entrata in vigore del D.L. 98/2010 (cioè dal luglio 2011) che si configurino elusivi<br />
delle regole del patto di stabilità interno sono nulli<br />
• qualora le Sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei Conti accertino che il rispetto del patto di stabilità interno è stato artificiosamente<br />
conseguito mediante una non corretta imputazione delle entrate o delle uscite ai pertinenti capitoli di bilancio o altre forme elusive, le stesse<br />
irrogano una sanzione pecuniaria a carico degli amministratori fino ad un massimo di dieci volte l’indennità di carica percepita al momento<br />
della commissione dell’elusione ed a carico del responsabile del servizio economico-finanziario fino a tre volte la mensilità (al netto degli<br />
oneri riflessi).<br />
Il Comune di Scorrano, come d’altra parte tutti i Comuni, hanno visto negli anni, un pesante aggravamento del saldo obiettivo come si può<br />
facilmente leggere dai seguenti dati:<br />
saldo obiettico Anno 2009 Euro 19.000,00;<br />
saldo obiettivo Anno 2010 Euro 56.000,00;<br />
saldo obiettivo Anno 2011 Euro 119.000,00<br />
saldo obiettivo Anno 2012 Euro 189.000,00<br />
saldo obiettivo Anno <strong>2013</strong> Euro 207.000,00<br />
saldo obiettivo Anno 2014 Euro 240.000,00<br />
saldo obiettivo Anno 2015 e seguenti da Euro 251.000,00<br />
Con Decreto Legge del 8 aprile <strong>2013</strong> n. 35 è stata data facoltà ai Comuni di avanzare richieste di spazi per crediti certi liquidi ed esigibili alla data del<br />
31 dicembre 2012.<br />
Al Comune di Scorrano sono stati concessi per un importo pari ad Euro 157.000,00 grazie ai quali si è potuto rispettare il patto per l’anno <strong>2013</strong>.<br />
L’obiettivo relativo al patto di stabilità nonché i risultati conclusivi dell’ente sono sintetizzati nella seguente tabella.<br />
Pag. 51
PATTO <strong>DI</strong> STABILITÀ <strong>2013</strong><br />
Saldo finanziario OBIETTIVO in termini di COMPETENZA MISTA 207.000,00<br />
Saldo finanziario RE<strong>AL</strong>IZZATO in termini di COMPETENZA MISTA 270.000,00<br />
OBIETTIVO P.S.I. <strong>ANNO</strong> <strong>2013</strong> RAGGIUNTO<br />
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SINTESI FINANZIARIA<br />
Dopo aver delineato nel secondo capitolo della presente sezione le varie componenti del risultato finanziario, si forniscono ora in maniera sintetica, i<br />
dati della gestione finanziaria in termini di cassa.<br />
<strong>GESTIONE</strong> <strong>DI</strong> CASSA<br />
Oggetto di attenta analisi è anche la gestione di cassa, sia per i vincoli imposti dal patto di stabilità interno sia per attuare una corretta gestione dei<br />
flussi di cassa, al fine di evitare costose anticipazioni di tesoreria.<br />
Nelle tabelle seguenti si evidenzia l’andamento nel <strong>2013</strong> di questa gestione.<br />
<strong>GESTIONE</strong><br />
RESIDUI COMPETENZA TOT<strong>AL</strong>E<br />
FONDO <strong>DI</strong> CASSA al 1 gennaio <strong>2013</strong> 542.455,08<br />
Riscossioni + 1.778.588,83 3.517.725,63 5.296.314,46<br />
Pagamenti - 2.587.312,23 3.013.826,06 5.601.138,29<br />
FONDO <strong>DI</strong> CASSA risultante 237.631,25<br />
Pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate - 0,00<br />
FONDO <strong>DI</strong> CASSA al 31 dicembre <strong>2013</strong> 237.631,25<br />
ANDAMENTO DELLA LIQUI<strong>DI</strong>TÀ<br />
FONDO <strong>DI</strong> CASSA <strong>AL</strong> 1 GENNAIO <strong>2013</strong> 542.455,08<br />
Titolo ENTRATE Riscossioni residui Riscossioni competenza Totale riscossioni<br />
I Tributarie 343.565,55 2.348.879,28 2.692.444,83<br />
II Contributi e trasferimenti 19.885,43 247.056,86 266.942,29<br />
III Extratributarie 97.337,76 301.435,51 398.773,27<br />
IV Alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossioni di crediti 1.313.018,43 291.872,00 1.604.890,43<br />
V Accensione di prestiti 0,00 0,00 0,00<br />
VI Da servizi per conto di terzi 4.781,66 328.481,98 333.263,64<br />
TOT<strong>AL</strong>E 1.778.588,83 3.517.725,63 5.296.314,46<br />
SPESE Pagamenti residui Pagamenti competenza Totale pagamenti<br />
Pag. 53
Titolo<br />
I Correnti 1.004.973,83 2.305.594,05 3.310.567,88<br />
II In conto capitale 1.543.511,77 136.596,83 1.680.108,60<br />
III Rimborso di prestiti 0,00 233.417,83 233.417,83<br />
IV Per servizi per conto di terzi 38.826,63 338.217,35 377.043,98<br />
TOT<strong>AL</strong>E 2.587.312,23 3.013.826,06 5.601.138,29<br />
FONDO <strong>DI</strong> CASSA risultante 237.631,25<br />
Pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate 0,00<br />
FONDO <strong>DI</strong> CASSA <strong>AL</strong> 31 <strong>DI</strong>CEMBRE <strong>2013</strong> 237.631,25<br />
CONFRONTO PREVISIONI DEFINITIVE CON PREVISIONI INIZI<strong>AL</strong>I<br />
Titolo DESCRIZIONE Stanziamenti iniziali Stanziamenti definitivi<br />
ENTRATE <strong>DI</strong> COMPETENZA<br />
Differenza tra<br />
stanziamenti definitivi<br />
e stanziamenti iniziali<br />
Scostamento in<br />
percentuale<br />
I Entrate Tributarie 3.082.800,00 3.173.353,38 90.553,38 2,94 %<br />
II<br />
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione<br />
e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla<br />
regione<br />
442.061,00 477.863,03 35.802,03 8,10 %<br />
III Entrate Extratributarie 449.700,00 450.700,00 1.000,00 0,22 %<br />
IV<br />
Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di<br />
crediti 7.666.928,40 7.666.928,40 0,00 0,00 %<br />
V Entrate derivanti da accensioni di prestiti 550.000,00 550.000,00 0,00 0,00 %<br />
VI Entrate da servizi per conto di terzi 1.305.500,00 1.305.500,00 0,00 0,00 %<br />
AVANZO <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE 0,00 0,00 0,00 0,00 %<br />
SPESE <strong>DI</strong> COMPETENZA<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.496.989,40 13.624.344,81 127.355,41 0,94 %<br />
I Spese correnti 3.853.044,02 3.980.399,43 127.355,41 3,31 %<br />
II 7.549.445,38 7.549.445,38 0,00 0,00 %<br />
Pag. 54
Spese in conto capitale<br />
III Spese per rimborso di prestiti 789.000,00 789.000,00 0,00 0,00 %<br />
IV Spese per servizi per conto di terzi 1.305.500,00 1.305.500,00 0,00 0,00 %<br />
<strong>DI</strong>SAVANZO <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE 0,00 0,00 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.496.989,40 13.624.344,81 127.355,41 0,94 %<br />
CONFRONTO ACCERTAMENTI / IMPEGNI CON PREVISIONI INIZI<strong>AL</strong>I<br />
Titolo DESCRIZIONE Stanziamenti iniziali<br />
ENTRATE <strong>DI</strong> COMPETENZA<br />
Accertamenti<br />
Impegni<br />
<strong>2013</strong><br />
Differenza tra<br />
accertamenti e impegni<br />
con stanziamenti<br />
iniziali(*)<br />
Scostamento in<br />
percentuale<br />
I Entrate Tributarie 3.082.800,00 2.916.779,28 -166.020,72 -5,39 %<br />
II<br />
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione<br />
e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla<br />
regione<br />
442.061,00 288.996,58 -153.064,42 -34,63 %<br />
III Entrate Extratributarie 449.700,00 389.536,24 -60.163,76 -13,38 %<br />
IV<br />
Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di<br />
crediti 7.666.928,40 940.349,07 -6.726.579,33 -87,73 %<br />
V Entrate derivanti da accensioni di prestiti 550.000,00 0,00 -550.000,00 -100,00 %<br />
VI Entrate da servizi per conto di terzi 1.305.500,00 357.052,08 -948.447,92 -72,65 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.496.989,40 4.892.713,25 -8.604.276,15 -63,75 %<br />
AVANZO <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.496.989,40<br />
SPESE <strong>DI</strong> COMPETENZA<br />
I Spese correnti 3.853.044,02 3.455.168,81 -397.875,21 -10,33 %<br />
II Spese in conto capitale 7.549.445,38 840.840,67 -6.708.604,71 -88,86 %<br />
Pag. 55
III Spese per rimborso di prestiti 789.000,00 233.417,83 -555.582,17 -70,42 %<br />
IV Spese per servizi per conto di terzi 1.305.500,00 357.052,08 -948.447,92 -72,65 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.496.989,40 4.886.479,39 -8.610.510,01 -63,80 %<br />
<strong>DI</strong>SAVANZO <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.496.989,40<br />
(*) Maggiori o minori entrate e minori spese<br />
CONFRONTO ACCERTAMENTI / IMPEGNI CON PREVISIONI DEFINITIVE<br />
Titolo DESCRIZIONE Stanziamenti definitivi<br />
ENTRATE <strong>DI</strong> COMPETENZA<br />
Accertamenti<br />
Impegni<br />
<strong>2013</strong><br />
Differenza tra<br />
accertamenti e impegni<br />
con stanziamenti<br />
definitivi<br />
(*)<br />
Scostamento in<br />
percentuale<br />
I Entrate Tributarie 3.173.353,38 2.916.779,28 -256.574,10 -8,09 %<br />
II<br />
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione<br />
e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla<br />
regione<br />
477.863,03 288.996,58 -188.866,45 -39,52 %<br />
III Entrate Extratributarie 450.700,00 389.536,24 -61.163,76 -13,57 %<br />
IV<br />
Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di<br />
crediti 7.666.928,40 940.349,07 -6.726.579,33 -87,73 %<br />
V Entrate derivanti da accensioni di prestiti 550.000,00 0,00 -550.000,00 -100,00 %<br />
VI Entrate da servizi per conto di terzi 1.305.500,00 357.052,08 -948.447,92 -72,65 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.624.344,81 4.892.713,25 -8.731.631,56 -64,09 %<br />
AVANZO <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.624.344,81<br />
SPESE <strong>DI</strong> COMPETENZA<br />
I Spese correnti 3.980.399,43 3.455.168,81 -525.230,62 -13,20 %<br />
II Spese in conto capitale 7.549.445,38 840.840,67 -6.708.604,71 -88,86 %<br />
III Spese per rimborso di prestiti 789.000,00 233.417,83 -555.582,17 -70,42 %<br />
Pag. 56
IV Spese per servizi per conto di terzi 1.305.500,00 357.052,08 -948.447,92 -72,65 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.624.344,81 4.886.479,39 -8.737.865,42 -64,13 %<br />
<strong>DI</strong>SAVANZO <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.624.344,81<br />
(*) Maggiori o minori entrate e minori spese<br />
CONTO DEL BILANCIO <strong>2013</strong><br />
VARIAZIONE IN AUMENTO DEI RESIDUI ATTIVI<br />
TOT<strong>AL</strong>E MAGGIORI<br />
RESIDUI ATTIVI<br />
Esercizio N.<br />
Motivazione<br />
Capitolo<br />
Descrizione residuo<br />
Importo aumentato<br />
provenienza Accertamento<br />
maggior residuo attivo<br />
0 0 0 0,00<br />
0,00<br />
CONTO DEL BILANCIO <strong>2013</strong><br />
VARIAZIONE IN <strong>DI</strong>MINUZIONE DEI RESIDUI ATTIVI<br />
Pag. 57<br />
TOT<strong>AL</strong>E MINORI<br />
RESIDUI ATTIVI<br />
-1.970,71<br />
Capitolo<br />
Esercizio N.<br />
Motivazione riduzione o Importo diminuito<br />
Descrizione residuo<br />
provenienza Accertamento<br />
eliminazione residuo attivo o eliminato<br />
10 2012 98 S<strong>AL</strong>DO FONDO <strong>DI</strong> RIEQUILIBRIO <strong>ANNO</strong> 2012 -582,69<br />
312 2012 102<br />
<strong>GESTIONE</strong> ILLUMINAZIONE VOTIVA CIMITERO COMUN<strong>AL</strong>E -<br />
REVOCA DEL. N. 151 DEL 3 OTTOBRE 2012 - DETERMINAZIONI.<br />
-695,00<br />
670/01 2009 287 CONTRIBUTI CPDEL <strong>ANNO</strong> 2009 -192,56<br />
676/01 2009 289 RITENUTE IRPEF <strong>ANNO</strong> 2009 -329,86<br />
678/01 2009 281 CONTRIBUTI SINDAC<strong>AL</strong>I <strong>ANNO</strong> 2009 -22,62<br />
678/03 2009 282 QUOTE CESSIONI MESE GENNAIO 2009 -147,98<br />
CONTO DEL BILANCIO <strong>2013</strong><br />
VARIAZIONE IN <strong>DI</strong>MINUZIONE DEI RESIDUI PASSIVI<br />
TOT<strong>AL</strong>E MINORI<br />
RESIDUI PASSIVI<br />
-7.522,65<br />
Capitolo<br />
Esercizio<br />
Motivazione riduzione o Importo diminuito<br />
N. Impegno Descrizione residuo<br />
provenienza<br />
eliminazione residuo passivo o eliminato<br />
19 2012 209 REVISORE DEI CONTI TRIENNIO 2012/2014 - NOMINA -49,96<br />
32/01 2012 127<br />
ELEZIONI COMUN<strong>AL</strong>I DEL 6 E 7 MAGGIO 2012 - ASSEGNAZIONE<br />
RISORSE.<br />
-88,00<br />
90 2008 578<br />
TIROCINI <strong>DI</strong> FORMAZIONE ED ORIENT AMENTO - ASSEGNAZIONE<br />
FON<strong>DI</strong>.<br />
-0,02<br />
126 2008 868 INDENNITA' <strong>DI</strong> RISULTATO <strong>ANNO</strong> 2008 -1.100,00<br />
126 2009 977 INDENNITA' <strong>DI</strong> RISULTATO <strong>ANNO</strong> 2009 -825,00
174 2011 375 INDENNITA' <strong>DI</strong> RISULTATO <strong>ANNO</strong> 2011 -534,00<br />
225 2010 395 INDENNITA' <strong>DI</strong> RISULTATO <strong>ANNO</strong> 2010 -1.100,00<br />
225 2012 376 INDENNITA' <strong>DI</strong> RISULTATO <strong>ANNO</strong> 2012 -8,33<br />
330 2012 99 SERVIZIO ECONOMATO - ASSEGNAZIONE SOMME. -0,47<br />
1046/03 2011 322<br />
PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE <strong>DI</strong> FINE <strong>ANNO</strong> 2011 -<br />
DETERMINAZIONI<br />
-32,00<br />
1046/04 2010 308<br />
INIZIATIVE PROMOZIONE TERRITORIO - ASSEGNAZIONE<br />
RISORSE.<br />
-10,00<br />
1100 2011 340<br />
SPESE PER STERILIZZAZIONE CANI - CONTRIBUTO REGION<strong>AL</strong>E -<br />
REVERS<strong>AL</strong>E N. 1352/2011<br />
-10,00<br />
1425 2012 161<br />
PROROGA SERVIZIO <strong>DI</strong> <strong>GESTIONE</strong> DEL CIMITERO COMUN<strong>AL</strong>E<br />
<strong>AL</strong>LA <strong>DI</strong>TTA COTARDO MICHELE.<br />
-149,12<br />
1873/02 2009 908 INIZIATIVE SOCI<strong>AL</strong>I PER LE PARI OPPORTUNITA' -43,96<br />
2010 2012 184 ASSEGNAZIONE <strong>DI</strong> SOMME <strong>AL</strong> SERVIZIO ECONOMATO. -0,02<br />
2010 2012 207<br />
ACCESSO AGLI ARCHIVI DELLA MOTORIZZAZIONE CIVILE -<br />
DETERMINAZIONI<br />
-0,01<br />
2446 2004 1015 FONDO MIGLIORAMENTO EFFICIENZA SERVIZI -307,25<br />
2446 2007 885 FONDO EFFICIENZA SERVIZI <strong>ANNO</strong> 20 07 -323,39<br />
2446 2008 836 FONDO MIGLIORAMENTO EFFICIENZA SERVIZI <strong>ANNO</strong> 2008 -184,35<br />
2500 2009 937 UTENZE <strong>ANNO</strong> 2009 -425,03<br />
2620 2012 335<br />
MANUTENZIONE DEL PATRIMONIO COMUN<strong>AL</strong>E - ASSEGNAZIONE<br />
RISORSE <strong>AL</strong> SETTORE III - "ASSETTO DEL TERRITORIO"<br />
-60,69<br />
2631 1989 1025<br />
ADEGUAM.NORME SCUOLA ELEMENTARE IMPRESA S<strong>AL</strong>ENTO<br />
IMPIANTI<br />
-28,63<br />
2695 2007 889<br />
ART. 30 DEL D.LGS. 267/2000 - CO NVEZIONE REGOLANTE I<br />
RAPPORTI TR<br />
-704,56<br />
2750 1985 1047 COSTRUZ. RETE FOGNANTE 1 LOTTO IMPRESA MARRA ANTONIO -247,94<br />
2851 2007 672<br />
SISTEMAZIONE DELLA RETE VIARIA E MESSA IN SICUREZZA DEI<br />
CIGLI <strong>DI</strong><br />
-487,96<br />
2908 2001 936 interventi infrastrutturali ur GENTI X EVENTO C<strong>AL</strong>AMITOSO DEL 18 -518,09<br />
ASSEGNAZIONE RISORSE - LIQUIDAZIONE COMPETENZE<br />
2914 2010 337 TECNICHE - GEOM. ADRIANO PICCINNO E GEOM. MARCELLO<br />
-10,00<br />
AMATO - OPERE URBANIZZAZIONE AREA P.I.P.<br />
2914 2012 435 IMPEGNO AI SENSI DELL'ART. 183 COMMA D TUEL -130,00<br />
2958/20 2011 170<br />
REFERENDUM DEL 12 E 13 GIUGNO 2011 - ASSEGNAZIONE<br />
RISORSE.<br />
-143,87<br />
Pag. 58
IMPATTO DELLA POLITICA FISC<strong>AL</strong>E SUL BILANCIO<br />
La politica fiscale rappresenta una delle più importanti politiche di bilancio di reperimento delle risorse per l’attuazione dei programmi<br />
dell’amministrazione.<br />
All’interno delle entrate tributarie, l’evoluzione nel corso del <strong>2013</strong>, che si è avuta per le singole voci di entrata che compongono tale categoria è<br />
rappresentata dalla seguente tabella che mette a confronto le risultanze finali con la previsione iniziale.<br />
<strong>AL</strong>IQUOTE IMU/ICI <strong>ANNO</strong> <strong>2013</strong><br />
Aliquota IMU/ICI 1^ casa (x mille) 4,000<br />
Aliquota IMU/ICI 2^ casa (x mille) 7,600<br />
Aliquota IMU/ICI fabbricati produttivi (x mille) 7,600<br />
Aliquota IMU/ICI altro (x mille) 7,600<br />
ENTRATE TRIBUTARIE<br />
CONFRONTO ACCERTAMENTI CON PREVISIONI INIZI<strong>AL</strong>I<br />
ENTRATE TRIBUTARIE Previsioni iniziali Accertamenti <strong>2013</strong><br />
Differenza tra<br />
accertamenti e<br />
previsioni iniziali<br />
Scostamento in<br />
percentuale<br />
IMU/ICI 667.800,00 478.448,16 -189.351,84 -28,35%<br />
Addizionale comunale IRPEF 260.000,00 252.992,04 -7.007,96 -2,70%<br />
Addizionale energia elettrica 5.000,00 4.065,06 -934,94 -18,70%<br />
TARES 1.255.000,00 1.219.297,18 -35.702,82 -2,82%<br />
TOSAP – Permanente 31.000,00 26.371,42 -4.628,58 -15,13%<br />
TOSAP – Temporanea 40.000,00 33.883,50 -6.116,50 -15,69%<br />
Pubblicità 14.000,00 10.168,54 -3.831,46 -19,70%<br />
Entrate tributarie<br />
Le risorse del Titolo I sono costituite dalle entrate tributarie. Appartengono a questo consistente aggregato le imposte, le tasse, i tributi speciali ed altre<br />
entrate tributarie proprie di minore importanza.<br />
Nella prima categoria, e cioè nelle imposte, confluiscono l'imposta comunale sugli immobili (ICI/IMU), l'imposta sulla pubblicità, residui dovuti a<br />
conguagli sull'addizionale sul consumo dell'energia elettrica (venuta meno nel 2012) e l'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone<br />
fisiche.<br />
Venendo al contenuto delle principali imposte, la norma sull'IRPEF stabilisce che “è istituita, a decorrere dal 1° gennaio 1999, l'addizionale comunale<br />
all'imposta sul reddito delle persone fisiche. I comuni possono deliberare, entro il 31 dicembre la variazione dell'aliquota di compartecipazione<br />
Pag. 59
dell'addizionale da applicare a partire dall'anno successivo (..)" (D.Lgs.360/98, art.1/1).<br />
L’art. 1, comma 11, del DL 138/2011 ha previsto: “Per assicurare la razionalità del sistema tributario nel suo complesso e la salvaguardia dei criteri<br />
di progressività cui il sistema medesimo è informato, i comuni possono stabilire aliquote dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle<br />
persone fisiche differenziate esclusivamente in relazione agli scaglioni di reddito corrispondenti a quelli stabiliti dalla legge statale. Resta fermo che<br />
la soglia di esenzione di cui al comma 3-bis dell’art. 1 del decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360, è stabilita unicamente in ragione del possesso<br />
di specifici requisiti reddituali e deve essere intesa come limite di reddito al di sotto del quale l’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle<br />
persone fisiche non è dovuta e, nel caso di superamento del suddetto limite, la stessa si applica al reddito complessivo”.<br />
Le aliquote statali sono:<br />
- soglia di esenzione: reddito complessivo annuo imponibile inferiore a € 12.000,01;<br />
- fascia di reddito imponibile fino a € 15.000,00;<br />
- fascia di reddito oltre € 15.000,00 e fino a 28.000,00;<br />
- fascia di reddito oltre a € 28.000,00;<br />
Per quanto riguarda invece l'imposta sugli immobili (ICI / IMU) ha subito nel tempo consistenti modifiche. La norma iniziale stabilisce che "a decorrere<br />
dall'anno 1993 è istituita l'imposta comunale sugli immobili. Presupposto dell'imposta è il possesso di fabbricati, di aree fabbricabili e di terreni agricoli,<br />
siti nel territorio dello Stato, a qualsiasi uso destinati, ivi compresi quelli strumentali o alla cui produzione o scambio è diretta l'attività dell'impresa"<br />
(D.Lgs. 504/92, art.1-2). L’applicazione di questo tributo sul patrimonio immobiliare è stata però in seguito limitata alla sola abitazione secondaria, dato<br />
che “a decorrere dall'anno 2008 è esclusa dall'imposta comunale sugli immobili l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo"<br />
(L.126/08, art.1).<br />
L’art. 13, comma 17, del D.L. 201/2011 convertito nella legge 214/2011 ha anticipato in via sperimentale a decorrere dal 2012 e fino al 2014<br />
l’istituzione dell’imposta municipale propria” (IMU), che sostituisce l’ICI e l’Irpef fondiaria, con le seguenti caratteristiche:<br />
si applica agli immobili compresa l'abitazione principale e le relative pertinenze (solo i fabbricati di categorie C/2, C/6 e C/7) in base ai<br />
presupposti previsti all'art. 2 del Dlgs.504/1992, tenendo presente che per “abitazione principale” si intende l’immobile nel quale il possessore<br />
dimora abitualmente e risiede anagraficamente<br />
viene abrogata la facoltà di assimilare all'abitazione principale gli immobili concessi in uso gratuito ai parenti.<br />
la base imponibile è la medesima dell'ICI;<br />
il valore è costituito applicando alla rendita catastale rivalutata del 5 % i seguenti moltiplicatori:<br />
1. 160 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con<br />
esclusione della categoria catastale A/10;<br />
2. 140 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5;<br />
3. 80 per i fabbricati classificati nella categoria catastale A/10;<br />
4. 60 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale D;<br />
5. 55 per i fabbricati classificati nella categoria catastale C/1;<br />
per i terreni agricoli il valore è costituito applicando al reddito dominicale rivalutato del 25 % un moltiplicatore pari a 120<br />
l'aliquota di base dell'IMU è lo 0,76%, con possibilità per i Comuni di aumentarla o di diminuirla fino a 0,3 punti percentuali.<br />
Pag. 60
l'aliquota per l'abitazione principale è dello 0,4 %, con possibilità per i Comuni di aumentarla o di diminuirla fino a 0,2 punti percentuali; dalla<br />
stessa deve essere detratto, fino a concorrenza della relativa imposta, l’importo di 200 euro, che, a discrezione dei Comuni, può essere elevato<br />
fino a concorrenza dell’imposta dovuta nel rispetto dell’equilibrio del bilancio. In tal caso non può essere aumentata l’aliquota ordinaria per le<br />
unità immobiliari tenute a disposizione. Per gli anni 2012 e <strong>2013</strong> la suddetta detrazione è maggiorata di 50 euro, fino ad un massimo di 400<br />
euro, per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni, purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare<br />
adibita ad abitazione principale.<br />
l'aliquota per i fabbricati rurali ad uso strumentale è dello 0,2 % con possibilità da parte dei Comuni di diminuirla fino allo 0,1 %;<br />
l'aliquota di base può essere ridotta da parte dei Comuni fino allo 0,4 % relativamente agli immobili non produttivi di reddito fondiario, agli<br />
immobili posseduti da soggetti IRES ed agli immobili locati;<br />
l’ammontare derivante dall’applicazione dell’aliquota dello 0,76% su tutti gli immobili tranne le abitazioni principali (e relative pertinenze) e i<br />
fabbricati rurali strumentali, senza tener conto dell’eventuale applicazione delle detrazioni e delle riduzioni di aliquota nonché degli incrementi<br />
deliberati dal Comune, è versato allo Stato nella misura del 50%.<br />
Fatte queste premesse, l’attuazione del federalismo municipale ha sancito, fino a tutto il <strong>2013</strong>, il mantenimento immutato di molti degli attuali tributi<br />
locali “minori” (Tosap, Cosap, Icpdpa, addizionale ex Eca). Prevede, altresì, l’abolizione dell’addizionale comunale sul consumo di energia elettrica, e<br />
l’introduzione della nuova imposta municipale propria, la cosiddetta IMU.<br />
Per quanto riguarda le tasse, fino alla trasformazione del regime da tributario a tariffario e l’introduzione del nuovo tributo che va sotto il nome di<br />
TARES è rilevante il gettito per la tassa sullo smaltimento di rifiuti solidi urbani. La progressiva soppressione del tributo, con la contestuale istituzione<br />
della tariffa per la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti di qualunque natura o provenienza che giacciono sulle strade ed aree pubbliche soggette ad uso<br />
pubblico, comporta lo spostamento dell'allocazione del corrispondente gettito dalle entrate tributarie (tributi) a quelle di natura extra-tributaria (tariffe).<br />
Infatti, prescrive la norma che “la tassa per lo smaltimento dei rifiuti (..) è soppressa a decorrere dai termini previsti dal regime transitorio, disciplinato<br />
dal regolamento (..) entro i quali i comuni devono provvedere alla integrale copertura dei costi del servizio (..). I costi per i servizi relativi alla gestione<br />
dei rifiuti urbani e dei rifiuti di qualunque natura o provenienza giacenti sulle strade ed aree pubbliche e soggette ad uso pubblico, sono coperti dai<br />
comuni mediante l'istituzione di una tariffa" (D.Lgs.22/97, art.49/1- 2).<br />
Nella categoria dei tributi speciali, le entrate più importanti sono i diritti sulle pubbliche affissioni.<br />
Pag. 61
Particolarmente significativo, al fine di comprendere l’evoluzione della politica fiscale dell’Ente, confrontare, per ogni tipologia di entrata tributaria,<br />
gli anni dell’ultimo quinquennio.<br />
TREND STORICO DELLE ENTRATE TRIBUTARIE<br />
TREND STORICO<br />
<strong>ANNO</strong><br />
DESCRIZIONE 2009 2010 2011 2012 <strong>2013</strong><br />
(Accertamenti) (Accertamenti) (Accertamenti) (Accertamenti) (Accertamenti)<br />
ICI/IMU 469.108,25 399.493,86 320.957,51 401.262,76 478.448,16<br />
Addizionale comunale IRPEF 232.728,95 252.938,80 249.046,84 264.386,35 252.992,04<br />
Addizionale energia elettrica 73.057,74 66.011,79 136.015,27 18.579,60 4.065,06<br />
TARSU / TARES 854.450,00 854.450,00 1.030.000,00 1.100.000,00 1.219.297,18<br />
TOSAP - Permanente 8.092,91 8.961,27 24.415,15 29.314,82 26.371,42<br />
COSAP – Temporanea 13.762,60 18.442,41 20.720,46 24.913,40 33.883,50<br />
Pubblicità 14.884,33 13.292,20 8.388,03 11.458,47 10.168,54<br />
Pag. 62
ASPETTI ECONOMICI<br />
I risultati di un esercizio non possono essere letti in modo completo se ci si limita ad analizzare le sole risultanze finali della contabilità finanziaria<br />
(conto del bilancio). L'ottica contabile più moderna, infatti, tende ad estendere l'angolo di visuale fino a comprendere anche le altre componenti di<br />
natura esclusivamente patrimoniale. Non è solo l'aspetto finanziario che cambia nel tempo - con il modificarsi delle disponibilità di cassa, dei crediti e<br />
dei debiti - ma è anche la dotazione del patrimonio, con il variare delle dimensioni delle immobilizzazioni materiali, immateriali, che incidono sulla<br />
ricchezza effettiva dell'ente locale.<br />
Visto in questa prospettiva, si tratta di quantificare le modifiche che si sono verificate nel patrimonio comunale nell'intervallo di tempo che va da un<br />
esercizio all'altro.<br />
L'ordinamento finanziario e contabile prescrive che "la dimostrazione dei risultati di gestione avviene mediante il rendiconto, il quale comprende il<br />
conto del bilancio, il conto economico ed il conto del patrimonio”. Mentre il risultato economico di un esercizio (conto economico) fornisce una chiave<br />
di lettura squisitamente privatistica per spiegare le cause che hanno generato un mutamento di ricchezza nell'intervallo di tempo considerato<br />
(differenza tra costi e ricavi di un intero anno), il conto del patrimonio riporta il valore delle attività e delle passività rilevate al 31/12 (situazione<br />
patrimoniale di fine esercizio).<br />
Il conto economico evidenzia i componenti positivi e negativi della gestione, determinati secondo criteri di competenza economica in base alle<br />
disposizioni dell’art. 229 del T.U.E.L.<br />
La struttura del conto economico permette di evidenziare, oltre al risultato economico complessivo, significativi risultati economici parziali, relativi a<br />
quattro gestioni fondamentali:<br />
1) gestione operativa “interna”;<br />
2) gestione derivante da aziende e società partecipate;<br />
3) gestione finanziaria;<br />
4) gestione straordinaria.<br />
I risultati per l’esercizio <strong>2013</strong> sono sintetizzati nella seguente tabella:<br />
RISULTATI ECONOMICI <strong>2013</strong><br />
RISULTATO DELLA <strong>GESTIONE</strong> OPERATIVA "INTERNA" 94.509,45<br />
Pag. 63<br />
0,00
RISULTATO DELLA <strong>GESTIONE</strong> DERIVANTE DA AZIENDE E SOCIETA' PARTECIPATE<br />
RISULTATO DELLA <strong>GESTIONE</strong> FINANZIARIA -173.758,27<br />
RISULTATO DELLA <strong>GESTIONE</strong> STRAOR<strong>DI</strong>NARIA -60.317,46<br />
RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO -139.566,28<br />
Un eventuale risultato economico dell'esercizio negativo, indica di una situazione di squilibrio economico, che deve essere analizzata, al fine di<br />
verificare a causa di quali componenti è dovuta.<br />
Il conto economico evidenzia i componenti positivi e negativi della gestione, determinati secondo criteri di competenza economica in base alle<br />
disposizioni dell’art. 229 del T.U.E.L.<br />
La struttura del conto economico permette di evidenziare, oltre al risultato economico complessivo, significativi risultati economici parziali, relativi a<br />
quattro gestioni fondamentali:<br />
5) gestione operativa “interna”;<br />
6) gestione derivante da aziende e società partecipate;<br />
7) gestione finanziaria;<br />
8) gestione straordinaria.<br />
Il risultato della gestione è dato dalla differenza tra i proventi della gestione ed i costi della gestione ed indica il cosiddetto risultato della gestione<br />
caratteristica dell'Ente, sia quella prettamente istituzionale che quella relativa ai servizi attivati per iniziativa dell'amministrazione dell'Ente.<br />
Il secondo aggregato, di cui si compone il risultato economico complessivo, è rappresentato dalla differenza tra i proventi e costi derivanti dalla<br />
gestione di aziende speciali e società partecipate dall’Ente. Questo risultato, sommato a quello della gestione operativa, evidenzia il risultato della<br />
gestione caratteristica dell’Ente svolta, sia direttamente che indirettamente tramite tali soggetti esterni.<br />
Il terzo risultato intermedio è quello in cui trovano collocazione tutti i proventi e costi derivanti dalla gestione finanziaria dell’Ente.<br />
L’ultimo risultato intermedio è particolarmente importante per poter comprendere la significatività del risultato economico complessivo. In questo<br />
aggregato confluiscono i proventi e costi straordinari.<br />
I risultati per l’esercizio <strong>2013</strong> sono sintetizzati nella seguente tabella:<br />
Pag. 64
COMPOSIZIONE DEL RISULTATO ECONOMICO DELLA <strong>GESTIONE</strong><br />
Incidenza percentuale<br />
A PROVENTI DELLA <strong>GESTIONE</strong> <strong>ANNO</strong> <strong>2013</strong><br />
sul totale<br />
1 Proventi tributari 2.916.516,15 78,95 %<br />
2 Proventi da trasferimenti 288.996,58 7,82 %<br />
3 Proventi da servizi pubblici 185.165,51 5,01 %<br />
4 Proventi da gestione patrimoniale 80.445,09 2,18 %<br />
5 Proventi diversi 123.463,95 3,34 %<br />
6 Proventi da concessioni edificare 99.508,40 2,70 %<br />
7 Incrementi di immobilizz. per lavori interni 0,00 0,00 %<br />
8 Variazioni nelle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione ecc. 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E PROVENTI DELLA <strong>GESTIONE</strong> (A) 3.694.095,68 100,00 %<br />
Incidenza percentuale<br />
B COSTI DELLA <strong>GESTIONE</strong> <strong>ANNO</strong> <strong>2013</strong><br />
sul totale<br />
9 Personale 840.706,48 23,36 %<br />
10 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 70.473,92 1,96 %<br />
11 Variazioni nelle rimanenze di materie prime e/o beni di consumo 0,00 0,00 %<br />
12 Prestazioni di servizi 2.070.206,70 57,51 %<br />
13 Utilizzo beni di terzi 258,23 0,01 %<br />
14 Trasferimenti 175.872,57 4,89 %<br />
15 Imposte e tasse 57.294,67 1,59 %<br />
16 Quote di ammortam. di esercizio 384.773,66 10,68 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E COSTI DELLA <strong>GESTIONE</strong> (B) 3.599.586,23 100,00 %<br />
Pag. 65
COMPOSIZIONE DEL RISULTATO DELLA <strong>GESTIONE</strong><br />
DERIVANTE DA AZIENDE E SOCIETA' PARTECIPATE<br />
Incidenza percentuale<br />
C PROVENTI DA AZIENDE SPECI<strong>AL</strong>I E PARTECIPATE <strong>ANNO</strong> <strong>2013</strong><br />
sul totale<br />
17 Utili 0,00 0,00 %<br />
18 Interessi su capitale di dotazione 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E PROVENTI DA AZIENDE SPECI<strong>AL</strong>I E PARTECIPATE 0,00 0,00 %<br />
C ONERI DA AZIENDE SPECI<strong>AL</strong>I E PARTECIPATE <strong>ANNO</strong> <strong>2013</strong><br />
Incidenza percentuale<br />
sul totale<br />
19 Trasferimenti ad aziende speciali e partecipate 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E ONERI DA AZIENDE SPECI<strong>AL</strong>I E PARTECIPATE 0,00 0,00 %<br />
COMPOSIZIONE DEL RISULTATO DELLA <strong>GESTIONE</strong> FINANZIARIA<br />
Incidenza percentuale<br />
D PROVENTI FINANZIARI <strong>ANNO</strong> <strong>2013</strong><br />
sul totale<br />
20 Interessi attivi 461,69 100,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E PROVENTI FINANZIARI 461,69 100,00 %<br />
Incidenza percentuale<br />
D ONERI FINANZIARI <strong>ANNO</strong> <strong>2013</strong><br />
sul totale<br />
21 Interessi passivi su mutui e prestiti 100.952,29 57,95 %<br />
21 Interessi passivi su obbligazioni 73.267,67 42,05 %<br />
21 Interessi passivi su anticipazioni 0,00 0,00 %<br />
21 Interessi passivi per altre cause 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E ONERI FINANZIARI 174.219,96 100,00 %<br />
Pag. 66
COMPOSIZIONE DEL RISULTATO DELLA <strong>GESTIONE</strong> STRAOR<strong>DI</strong>NARIA<br />
Incidenza percentuale<br />
E PROVENTI STRAOR<strong>DI</strong>NARI <strong>ANNO</strong> <strong>2013</strong><br />
sul totale<br />
22 Insussistenze del passivo 7.522,65 84,24 %<br />
23 Sopravvenienze attive 1.407,00 15,76 %<br />
24 Plusvalenze patrimoniali 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E PROVENTI STRAOR<strong>DI</strong>NARI 8.929,65 100,00 %<br />
Incidenza percentuale<br />
E ONERI STRAOR<strong>DI</strong>NARI <strong>ANNO</strong> <strong>2013</strong><br />
sul totale<br />
25 Insussistenze dell'attivo 1.970,71 2,85 %<br />
26 Minusvalenze patrimoniali 0,00 0,00 %<br />
27 Accantonamento per svalutazione crediti 0,00 0,00 %<br />
28 Oneri straordinari 67.276,40 97,15 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E ONERI STRAOR<strong>DI</strong>NARI 69.247,11 100,00 %<br />
Le seguenti tabelle presentano un’ulteriore analisi della composizione economica, segnalando l’incidenza di ogni singola tipologia di provento e costo<br />
sul totale complessivo.<br />
INCIDENZA DEI PROVENTI SUL TOT<strong>AL</strong>E COMPLESSIVO<br />
Incidenza percentuale<br />
A PROVENTI DELLA <strong>GESTIONE</strong> <strong>ANNO</strong> <strong>2013</strong><br />
sul totale<br />
1 Proventi tributari 2.916.516,15 78,75 %<br />
2 Proventi da trasferimenti 288.996,58 7,80 %<br />
3 Proventi da servizi pubblici 185.165,51 5,00 %<br />
4 Proventi da gestione patrimoniale 80.445,09 2,17 %<br />
5 Proventi diversi 123.463,95 3,33 %<br />
6 Proventi da concessioni edificare 99.508,40 2,69 %<br />
7 Incrementi di immobilizz. per lavori interni 0,00 0,00 %<br />
8 Variazioni nelle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione ecc. 0,00 0,00 %<br />
C PROVENTI DA AZIENDE SPECI<strong>AL</strong>I E PARTECIPATE<br />
17 Utili 0,00 0,00 %<br />
18 Interessi su capitale di dotazione 0,00 0,00 %<br />
D PROVENTI FINANZIARI<br />
20 Interessi attivi 461,69 0,01 %<br />
E PROVENTI STRAOR<strong>DI</strong>NARI<br />
22 Insussistenze del passivo 7.522,65 0,20 %<br />
23 Sopravvenienze attive 1.407,00 0,04 %<br />
24 Plusvalenze patrimoniali 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E PROVENTI 3.703.487,02 100,00 %<br />
Pag. 67
INCIDENZA DEI COSTI SUL TOT<strong>AL</strong>E COMPLESSIVO<br />
Incidenza percentuale<br />
B COSTI DELLA <strong>GESTIONE</strong> <strong>ANNO</strong> <strong>2013</strong><br />
sul totale<br />
9 Personale 840.706,48 21,88 %<br />
10 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 70.473,92 1,83 %<br />
11 Variazioni nelle rimanenze di materie prime e/o beni di consumo 0,00 0,00 %<br />
12 Prestazioni di servizi 2.070.206,70 53,87 %<br />
13 Utilizzo beni di terzi 258,23 0,01 %<br />
14 Trasferimenti 175.872,57 4,58 %<br />
15 Imposte e tasse 57.294,67 1,49 %<br />
16 Quote di ammortam. di esercizio 384.773,66 10,01 %<br />
C ONERI DA AZIENDE SPECI<strong>AL</strong>I E PARTECIPATE<br />
19 Trasferimenti ad aziende speciali e partecipate 0,00 0,00 %<br />
D ONERI FINANZIARI<br />
21 Interessi passivi su mutui e prestiti 100.952,29 2,63 %<br />
21 Interessi passivi su obbligazioni 73.267,67 1,91 %<br />
21 Interessi passivi su anticipazioni 0,00 0,00 %<br />
21 Interessi passivi per altre cause 0,00 0,00 %<br />
E ONERI STRAOR<strong>DI</strong>NARI<br />
25 Insussistenze dell'attivo 1.970,71 0,05 %<br />
26 Minusvalenze patrimoniali 0,00 0,00 %<br />
27 Accantonamento per svalutazione crediti 0,00 0,00 %<br />
28 Oneri straordinari 67.276,40 1,75 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E COSTI 3.843.053,30 100,00 %<br />
I risultati economici dell’ultimo quinquennio presentano la seguente evoluzione, esposta in forma tabellare.<br />
TREND STORICO DEI RISULTATI ECONOMICI<br />
RISULTATO DELLA <strong>GESTIONE</strong> OPERATIVA "INTERNA"<br />
RISULTATO DELLA <strong>GESTIONE</strong> DERIVANTE DA AZIENDE E SOCIETA'<br />
PARTECIPATE<br />
RISULTATO DELLA <strong>GESTIONE</strong> FINANZIARIA<br />
RISULTATO DELLA <strong>GESTIONE</strong> STRAOR<strong>DI</strong>NARIA<br />
RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO<br />
<strong>ANNO</strong> 2009 <strong>ANNO</strong> 2010 <strong>ANNO</strong> 2011 <strong>ANNO</strong> 2012 <strong>ANNO</strong> <strong>2013</strong><br />
250.190,89 328.173,61 138.402,06 158.305,30 94.509,45<br />
0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
-218.910,90 -204.708,80 -195.866,91 -189.082,65 -173.758,27<br />
-111.211,49 -198.407,18 -144.854,22 -108.942,14 -60.317,46<br />
-79.931,50 -74.942,37 -202.319,07 -139.719,49 -139.566,28<br />
Pag. 68
ANDAMENTO DEI PROVENTI NEL QUINQUENNIO<br />
<strong>ANNO</strong> 2009 <strong>ANNO</strong> 2010 <strong>ANNO</strong> 2011 <strong>ANNO</strong> 2012 <strong>ANNO</strong> <strong>2013</strong><br />
A PROVENTI DELLA <strong>GESTIONE</strong><br />
1 Proventi tributari 1.860.092,78 1.789.249,18 2.940.440,98 2.824.813,54 2.916.516,15<br />
2 Proventi da trasferimenti 1.365.626,59 1.619.684,41 427.816,64 276.357,49 288.996,58<br />
3 Proventi da servizi pubblici 258.301,86 252.424,58 164.915,19 215.508,17 185.165,51<br />
4 Proventi da gestione patrimoniale 79.394,06 92.269,36 75.449,13 86.605,71 80.445,09<br />
5 Proventi diversi 68.488,71 140.194,67 126.685,73 35.609,11 123.463,95<br />
6 Proventi da concessioni edificare 88.650,83 84.596,98 145.257,88 141.606,45 99.508,40<br />
7 Incrementi di immobilizz. per lavori interni 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
8 Variazioni nelle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione ecc. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
C PROVENTI DA AZIENDE SPECI<strong>AL</strong>I E PARTECIPATE<br />
17 Utili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
18 Interessi su capitale di dotazione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
D PROVENTI FINANZIARI<br />
20 Interessi attivi 0,00 220,02 276,19 2.161,74 461,69<br />
E PROVENTI STRAOR<strong>DI</strong>NARI<br />
22 Insussistenze del passivo 428.135,59 287.624,25 2.975,24 32.713,44 7.522,65<br />
23 Sopravvenienze attive 1.963,02 76.032,10 6.077,27 19.683,50 1.407,00<br />
24 Plusvalenze patrimoniali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>E PROVENTI 4.150.653,44 4.342.295,55 3.889.894,25 3.635.059,15 3.703.487,02<br />
ANDAMENTO DEI COSTI NEL QUINQUENNIO<br />
<strong>ANNO</strong> 2009 <strong>ANNO</strong> 2010 <strong>ANNO</strong> 2011 <strong>ANNO</strong> 2012 <strong>ANNO</strong> <strong>2013</strong><br />
B COSTI DELLA <strong>GESTIONE</strong><br />
9 Personale 996.607,45 924.746,13 982.328,34 851.918,25 840.706,48<br />
10 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 96.890,84 67.838,96 64.866,57 64.275,96 70.473,92<br />
11 Variazioni nelle rimanenze di materie prime e/o beni di consumo 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
12 Prestazioni di servizi 1.750.992,11 2.021.758,16 2.120.750,19 1.923.220,66 2.070.206,70<br />
13 Utilizzo beni di terzi 258,23 258,23 258,23 258,23 258,23<br />
14 Trasferimenti 260.245,74 246.800,00 163.124,84 152.454,42 175.872,57<br />
15 Imposte e tasse 70.102,63 60.487,39 68.597,96 61.550,20 57.294,67<br />
16 Quote di ammortamento di esercizio 295.266,94 328.356,70 342.237,36 368.517,45 384.773,66<br />
C ONERI DA AZIENDE SPECI<strong>AL</strong>I E PARTECIPATE<br />
19 Trasferimenti ad aziende speciali e partecipate 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
D ONERI FINANZIARI<br />
21 Interessi passivi:<br />
- su mutui e prestiti 119.924,43 111.113,45 108.954,52 107.313,08 100.952,29<br />
- su obbligazioni 91.438,35 87.204,13 82.770,69 78.454,74 73.267,67<br />
- su anticipazioni 7.548,12 5.462,45 0,00 5.476,57 0,00<br />
- per altre cause 0,00 1.148,79 4.417,89 0,00 0,00<br />
E ONERI STRAOR<strong>DI</strong>NARI<br />
25 Insussistenze dell'attivo 435.279,47 431.194,00 22.224,34 24.253,48 1.970,71<br />
26 Minusvalenze patrimoniali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
Pag. 69
27 Accantonamento per svalutazione crediti 0,00 0,00 0,00 18.155,00 0,00<br />
28 Oneri straordinari 106.030,63 130.869,53 131.682,39 118.930,60 67.276,40<br />
TOT<strong>AL</strong>E COSTI 4.230.584,94 4.417.237,92 4.092.213,32 3.774.778,64 3.843.053,30<br />
Pag. 70
ASPETTI PATRIMONI<strong>AL</strong>I<br />
Il legislatore ha precisato che "il patrimonio degli enti locali (..) è costituito dal complesso dei beni e dei rapporti giuridici, attivi e passivi, di<br />
pertinenza di ciascun ente, suscettibili di valutazione ed attraverso la cui rappresentazione contabile ed il relativo risultato finale differenziale è<br />
determinata la consistenza netta della dotazione patrimoniale" (D.Lgs.267/00, art.230/2).<br />
Il prospetto successivo mostra la situazione del patrimonio comunale alla fine dell'esercizio (31 dicembre), suddivisa nella classica rappresentazione<br />
della consistenza dell'attivo che si contrappone al valore del passivo.<br />
La definizione di Conto del patrimonio indica di per sé lo strettissimo legame che esiste tra la consistenza patrimoniale e l’inventario, dove<br />
quest’ultimo elaborato è costituito dall'elenco analitico di tutti i beni e rapporti giuridici intestati al comune e si chiude, secondo quanto indicato dalla<br />
norma, con un quadro riepilogativo di sintesi che viene denominato "Conto del patrimonio". Dopo queste precisazioni, si può affermare che si è in<br />
presenza non di due distinti documenti ma di un'unica rilevazione che produce a valle altrettanti elaborati: l'inventario analitico dei beni e dei rapporti<br />
giuridici e il conto sintetico del patrimonio.<br />
Un'attenta osservazione del patrimonio può offrire taluni spunti riflessivi, degni di ulteriore approfondimento.<br />
Ad esempio le decisioni di spesa autorizzate in bilancio sono influenzate in parte dalla situazione patrimoniale dell’ente e condizionano, a loro volta, la<br />
configurazione che il patrimonio avrà alla fine di ogni esercizio.<br />
La presenza di una situazione creditoria non felice, originata da un volume di immobilizzazioni finanziarie preoccupante (crediti immobilizzati dal<br />
difficile grado di esigibilità) o da una posizione debitoria valutata eccessiva (progressivo accumulo di un ammontare rilevante di debiti di<br />
finanziamento) può limitare pesantemente il margine di discrezionalità della programmazione di medio periodo. Una situazione di segno opposto,<br />
invece, consente al comune di espandere la propria capacità di indebitamento senza generare preoccupanti e negative ripercussioni sulla solidità della<br />
situazione patrimoniale complessiva.<br />
Anche il valore dei beni strumentali, indicati nel patrimonio tra le immobilizzazioni materiali, è molto significativa. Questi cespiti, infatti,<br />
rappresentano il valore patrimoniale di quei beni che, per effetto del progressivo diffondersi dell’autonomia gestionale attribuita ai responsabili dei<br />
servizi, sono assegnati come dotazione strumentale ai dirigenti e ai tecnici per realizzare gli obiettivi indicati nel piano esecutivo di gestione ovvero<br />
nella Relazione Previsionale e Programmatica. Dotazioni finanziarie, strumentali e umane, pertanto, sono i necessari requisiti per trasformare una<br />
generica aspettativa di risultato, di per sé non idonea a garantire il raggiungimento dello scopo desiderato, in un concreto obiettivo operativo.<br />
Trasferendo l'analisi nel comparto degli investimenti, bisogna rilevare che la presenza di un attivo patrimoniale particolarmente consistente non rileva,<br />
di per sé, la presenza di una possibile espansione delle opere pubbliche finanziata con l'alienazione di parte dell'attivo. Molte delle dotazioni comunali,<br />
infatti, proprio per la loro insita natura e la conseguente classificazione tra i beni del patrimonio indisponibile sono espressamente destinate alla<br />
realizzazione di fini prettamente pubblici (specifica destinazione per legge).<br />
Ma nonostante le premesse appena delineate, anche i beni privi di particolari vincoli di legge non sono alienabili con grande facilità, dato che i tempi<br />
di cessione del patrimonio disponibile sono di regola particolarmente lunghi e le procedure burocratiche per ottenere il risultato finanziario atteso<br />
(vendita con l'incasso del credito) mai brevi. A differenza dell'azienda privata, che opera senza particolari vincoli di natura decisionale e organizzativa,<br />
per un ente locale è molto impegnativo trasformare un'immobilizzazione materiale (bene disponibile) in attivo circolante (denaro contante o credito<br />
liquido).<br />
Pag. 71
Nelle tabelle successive è riportata la situazione dell’attivo e del passivo patrimoniale, come risulta dal Conto del patrimonio approvato a rendiconto. I<br />
medesimi dati, confrontati con la situazione esistente al 31/12 dell'esercizio immediatamente precedente, mostra invece quali variazioni si siano<br />
verificate tra i diversi elementi patrimoniali nell'intervallo di tempo considerato. Come ultima informazione, si può osservare che la differenza<br />
aritmetica tra il patrimonio netto dei due esercizi rappresenta il risultato economico di esercizio, sotto forma di utile (variazione positiva) o di perdita<br />
(variazione negativa) d'esercizio.<br />
Il conto del patrimonio nella sua consistenza finale indica la situazione patrimoniale di fine esercizio, evidenziando i valori delle attività e passività.<br />
La seguente tabella sintetizza la situazione patrimoniale dell’Ente a fine esercizio, evidenziandone la composizione per macrocategorie.<br />
CONTO DEL PATRIMONIO <strong>2013</strong><br />
ATTIVO<br />
DESCRIZIONE<br />
V<strong>AL</strong>ORE <strong>AL</strong><br />
31/12/<strong>2013</strong><br />
Percentuale sul totale<br />
Immobilizzazioni immateriali 0,00 0,00 %<br />
Immobilizzazioni materiali 18.104.654,22 76,61 %<br />
Immobilizzazioni finanziarie 0,00 0,00 %<br />
Rimanenze 2.220,78 0,01 %<br />
Crediti 5.286.275,53 22,37 %<br />
Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzi 0,00 0,00 %<br />
Disponibilità liquide 237.631,25 1,01 %<br />
Ratei attivi 0,00 0,00 %<br />
Risconti attivi 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E ATTIVO 23.630.781,78 100,00 %<br />
PASSIVO<br />
DESCRIZIONE<br />
V<strong>AL</strong>ORE <strong>AL</strong><br />
31/12/<strong>2013</strong><br />
Percentuale sul totale<br />
Patrimonio netto 6.192.276,49 26,20 %<br />
Conferimenti 12.425.052,53 52,58 %<br />
Debiti 5.010.784,11 21,20 %<br />
Ratei passivi 2.387,52 0,02 %<br />
Risconti passivi 281,13 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E PASSIVO 23.630.781,78 100,00 %<br />
Pag. 72
VARIAZIONI PATRIMONI<strong>AL</strong>I <strong>2013</strong><br />
ATTIVO<br />
DESCRIZIONE<br />
V<strong>AL</strong>ORE <strong>AL</strong><br />
V<strong>AL</strong>ORE <strong>AL</strong><br />
VARIAZIONE<br />
VARIAZIONE +/-<br />
1/1/<strong>2013</strong><br />
31/12/<strong>2013</strong><br />
PERCENTU<strong>AL</strong>E<br />
Immobilizzazioni immateriali 0,00 0,00 0,00 0,00 %<br />
Immobilizzazioni materiali 16.858.546,74 18.104.654,22 1.246.107,48 7,39 %<br />
Immobilizzazioni finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 %<br />
Rimanenze 2.220,78 2.220,78 0,00 0,00 %<br />
Crediti 5.687.531,12 5.286.275,53 -401.255,59 -7,06 %<br />
Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzi 0,00 0,00 0,00 0,00 %<br />
Disponibilità liquide 542.455,08 237.631,25 -304.823,83 -56,19 %<br />
Ratei attivi 0,00 0,00 0,00 0,00 %<br />
Risconti attivi 1.140,12 0,00 -1.140,12 -100,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E ATTIVO 23.091.893,84 23.630.781,78 538.887,94 2,33 %<br />
PASSIVO<br />
DESCRIZIONE<br />
V<strong>AL</strong>ORE <strong>AL</strong><br />
V<strong>AL</strong>ORE <strong>AL</strong><br />
VARIAZIONE<br />
VARIAZIONE +/-<br />
1/1/<strong>2013</strong><br />
31/12/<strong>2013</strong><br />
PERCENTU<strong>AL</strong>E<br />
Patrimonio netto 6.331.842,77 6.192.276,49 -139.566,28 -2,20 %<br />
Conferimenti 11.634.641,86 12.425.052,53 790.410,67 6,79 %<br />
Debiti 5.123.003,69 5.010.784,11 -112.219,58 -2,19 %<br />
Ratei passivi 2.387,52 2.387,52 0,00 0,00 %<br />
Risconti passivi 18,00 281,13 263,13 1461,83 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E PASSIVO 23.091.893,84 23.630.781,78 538.887,94 2,33 %<br />
Pag. 73
VARIAZIONI PATRIMONI<strong>AL</strong>I <strong>2013</strong><br />
ATTIVO<br />
DESCRIZIONE<br />
V<strong>AL</strong>ORE<strong>AL</strong><br />
V<strong>AL</strong>ORE <strong>AL</strong><br />
Percentuale sul totale<br />
1/1/<strong>2013</strong><br />
31/12/<strong>2013</strong><br />
Percentuale sul totale<br />
Immobilizzazioni immateriali 0,00 0,00 % 0,00 0,00 %<br />
Immobilizzazioni materiali 16.858.546,74 73,01 % 18.104.654,22 76,61 %<br />
Immobilizzazioni finanziarie 0,00 0,00 % 0,00 0,00 %<br />
Rimanenze 2.220,78 0,01 % 2.220,78 0,01 %<br />
Crediti 5.687.531,12 24,63 % 5.286.275,53 22,37 %<br />
Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzi 0,00 0,00 % 0,00 0,00 %<br />
Disponibilità liquide 542.455,08 2,35 % 237.631,25 1,01 %<br />
Ratei attivi 0,00 0,00 % 0,00 0,00 %<br />
Risconti attivi 1.140,12 0,00 % 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E ATTIVO 23.091.893,84 100,00 % 23.630.781,78 100,00 %<br />
PASSIVO<br />
DESCRIZIONE<br />
V<strong>AL</strong>ORE<strong>AL</strong><br />
V<strong>AL</strong>ORE <strong>AL</strong><br />
Percentuale sul totale<br />
1/1/<strong>2013</strong><br />
31/12/<strong>2013</strong><br />
Percentuale sul totale<br />
Patrimonio netto 6.331.842,77 27,42 % 6.192.276,49 26,20 %<br />
Conferimenti 11.634.641,86 50,38 % 12.425.052,53 52,58 %<br />
Debiti 5.123.003,69 22,19 % 5.010.784,11 21,20 %<br />
Ratei passivi 2.387,52 0,01 % 2.387,52 0,02 %<br />
Risconti passivi 18,00 0,00 % 281,13 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E PASSIVO 23.091.893,84 100,00 % 23.630.781,78 100,00 %<br />
L’art. 230 del D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e successive modificazioni ed in particolare il comma 7, dispone che “Gli Enti Locali provvedono<br />
annualmente all’aggiornamento degli inventari”, ai fini della redazione del conto del patrimonio e del conto economico.<br />
È da segnalare come il Comune non disponeva di un inventario aggiornato e, per detto motivo con delibera n. 110 del 10 luglio 2012 è stato affidato il<br />
servizio di redazione e informatizzazione dell’inventario consegnato nel corso del <strong>2013</strong>.<br />
Oggi l’inventario viene implementato in tempo reale in esecuzioni delle opere o nei processi di acquisizione o smobilizzo del patrimonio.<br />
Le variazioni che possono leggersi nel prospetto dell’inventario, pertanto, sono dovuti proprio all’aggiornamento dello stesso.<br />
Pag. 74
PIANO PROGRAMMATICO<br />
Nel presente capitolo si va ad evidenziare in estrema sintesi la programmazione attuata dall’Ente.<br />
La tabella seguente evidenzia i dati finanziari relativi alla programmazione iniziale e dopo le variazioni approvate nel corso dell’esercizio.<br />
PROGRAMMAZIONE <strong>2013</strong><br />
STANZIAMENTI INIZI<strong>AL</strong>I E DEFINITIVI<br />
Titolo ENTRATE <strong>DI</strong> COMPETENZA Stanziamenti iniziali Stanziamenti defintivi<br />
I Entrate Tributarie 3.082.800,00 3.173.353,38<br />
II<br />
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato,<br />
della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di<br />
funzioni delegate dalla regione<br />
442.061,00 477.863,03<br />
III Entrate Extratributarie 449.700,00 450.700,00<br />
IV<br />
Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da<br />
riscossioni di crediti 7.666.928,40 7.666.928,40<br />
V Entrate derivanti da accensioni di prestiti 550.000,00 550.000,00<br />
VI Entrate da servizi per conto di terzi 1.305.500,00 1.305.500,00<br />
AVANZO <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE 0,00 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.496.989,40 13.624.344,81<br />
Titolo SPESE <strong>DI</strong> COMPETENZA Stanziamenti iniziali Stanziamenti defintivi<br />
I Spese correnti 3.853.044,02 3.980.399,43<br />
II Spese in conto capitale 7.549.445,38 7.549.445,38<br />
III Spese per rimborso di prestiti 789.000,00 789.000,00<br />
IV Spese per servizi per conto di terzi 1.305.500,00 1.305.500,00<br />
<strong>DI</strong>SAVANZO <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE 0,00 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.496.989,40 13.624.344,81<br />
Pag. 75
ELENCO DEI PROGRAMMI DEFINITI IN SEDE <strong>DI</strong> PROGRAMMAZIONE<br />
N. PROGRAMMA RESPONSABILE<br />
1 ORGANI ISTITUZION<strong>AL</strong>I - SEGRETERIA CESARE GI<strong>ANNO</strong>TTA<br />
3 BILANCIO - RAGIONERIA E PERSON<strong>AL</strong>E CESARE GI<strong>ANNO</strong>TTA<br />
6 TRIBUTI E PUBBLICHE AFFISSIONI - ECONOMATO TIZIANA DE GIORGI<br />
7 URBANISTICA - PATRIMONIO - OPERE PUBBLICHE - PUBBL. ILLUMIN. - AMBIEN - CIMITERO ARTURO CONT<strong>AL</strong>DO<br />
9 DEMOGRAFICI - CIMITERO ANTONIO BELLO<br />
11 PUBBLICA ISTRUZIONE - ASILO NIDO - SERV. SOCI<strong>AL</strong>I - ELETTOR<strong>AL</strong>E - GABINETTO ROCCO PERSANO<br />
13 TURISMO E ATTIVITA PRODUTTIVE ARTURO CONT<strong>AL</strong>DO<br />
16 POLIZIA MUNICIP<strong>AL</strong>E - VIABILITA - COMMERCIO - MERCATI ARTURO CONT<strong>AL</strong>DO<br />
18 SPORT E ATTIVITA' RICREATIVE ARTURO CONT<strong>AL</strong>DO<br />
Si procede quindi a disaggregare i dati finanziari contenuti negli strumenti di programmazione per singolo programma, anche al fine di permettere, nei<br />
paragrafi successivi, il confronto con i risultati finali e quindi conseguenti valutazioni sul raggiungimento degli obiettivi prefissati per ogni singolo<br />
programma.<br />
A tale scopo si presentano due tabelle in cui vengono evidenziate le risorse attribuite ed impiegate per la parte corrente in sede di previsione iniziale e<br />
definitiva per ogni singolo programma<br />
PROGRAMMAZIONE <strong>2013</strong><br />
STANZIAMENTI INIZI<strong>AL</strong>I E DEFINITIVI ENTRATE CORRENTI SUD<strong>DI</strong>VISE PER PROGRAMMA<br />
(Titoli I, II e III)<br />
N. PROGRAMMA Stanziamenti iniziali Stanziamenti definitivi<br />
1 ORGANI ISTITUZION<strong>AL</strong>I - SEGRETERIA 30.000,00 31.000,00<br />
3 BILANCIO - RAGIONERIA E PERSON<strong>AL</strong>E 1.351.021,00 1.468.376,41<br />
6 TRIBUTI E PUBBLICHE AFFISSIONI - ECONOMATO 1.410.800,00 1.419.800,00<br />
7 URBANISTICA - PATRIMONIO - OPERE PUBBLICHE - PUBBL. ILLUMIN. - AMBIEN - CIMITERO 157.600,00 154.600,00<br />
9 DEMOGRAFICI - CIMITERO 33.200,00 36.200,00<br />
11 PUBBLICA ISTRUZIONE - ASILO NIDO - SERV. SOCI<strong>AL</strong>I - ELETTOR<strong>AL</strong>E - GABINETTO 271.000,00 271.000,00<br />
13 TURISMO E ATTIVITA PRODUTTIVE 20.540,00 20.540,00<br />
16 POLIZIA MUNICIP<strong>AL</strong>E - VIABILITA - COMMERCIO - MERCATI 52.400,00 52.400,00<br />
18 SPORT E ATTIVITA' RICREATIVE 0,00 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>I 3.326.561,00 3.453.916,41<br />
Pag. 76
PROGRAMMAZIONE <strong>2013</strong><br />
STANZIAMENTI INIZI<strong>AL</strong>I E DEFINITIVI SPESE CORRENTI SUD<strong>DI</strong>VISE PER PROGRAMMA<br />
(Titolo I e Titolo III Interventi 2-3-4-5)<br />
N. PROGRAMMA Stanziamenti iniziali Stanziamenti definitivi<br />
1 ORGANI ISTITUZION<strong>AL</strong>I - SEGRETERIA 502.473,80 487.473,80<br />
3 BILANCIO - RAGIONERIA E PERSON<strong>AL</strong>E 438.390,00 425.935,62<br />
6 TRIBUTI E PUBBLICHE AFFISSIONI - ECONOMATO 160.200,00 160.200,00<br />
7 URBANISTICA - PATRIMONIO - OPERE PUBBLICHE - PUBBL. ILLUMIN. - AMBIEN - CIMITERO 1.832.408,23 1.832.408,23<br />
9 DEMOGRAFICI - CIMITERO 52.600,00 52.100,00<br />
11 PUBBLICA ISTRUZIONE - ASILO NIDO - SERV. SOCI<strong>AL</strong>I - ELETTOR<strong>AL</strong>E - GABINETTO 660.541,83 678.141,83<br />
13 TURISMO E ATTIVITA PRODUTTIVE 93.700,00 93.700,00<br />
16 POLIZIA MUNICIP<strong>AL</strong>E - VIABILITA - COMMERCIO - MERCATI 241.729,00 240.729,00<br />
18 SPORT E ATTIVITA' RICREATIVE 13.000,00 13.000,00<br />
TOT<strong>AL</strong>I 3.995.042,86 3.983.688,48<br />
PROGRAMMAZIONE <strong>2013</strong><br />
STANZIAMENTI INIZI<strong>AL</strong>I E DEFINITIVI ENTRATE CONTO CAPIT<strong>AL</strong>E SUD<strong>DI</strong>VISE PER PROGRAMMA<br />
(Titolo IV e Titolo V Categorie 2-3-4)<br />
N. PROGRAMMA Stanziamenti iniziali Stanziamenti definitivi<br />
1 ORGANI ISTITUZION<strong>AL</strong>I - SEGRETERIA 0,00 0,00<br />
3 BILANCIO - RAGIONERIA E PERSON<strong>AL</strong>E 0,00 0,00<br />
6 TRIBUTI E PUBBLICHE AFFISSIONI - ECONOMATO 0,00 0,00<br />
7 URBANISTICA - PATRIMONIO - OPERE PUBBLICHE - PUBBL. ILLUMIN. - AMBIEN - CIMITERO 3.879.928,40 3.879.928,40<br />
9 DEMOGRAFICI - CIMITERO 0,00 0,00<br />
11 PUBBLICA ISTRUZIONE - ASILO NIDO - SERV. SOCI<strong>AL</strong>I - ELETTOR<strong>AL</strong>E - GABINETTO 0,00 0,00<br />
13 TURISMO E ATTIVITA PRODUTTIVE 0,00 0,00<br />
16 POLIZIA MUNICIP<strong>AL</strong>E - VIABILITA - COMMERCIO - MERCATI 0,00 0,00<br />
18 SPORT E ATTIVITA' RICREATIVE 0,00 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>I 3.879.928,40 3.879.928,40<br />
PROGRAMMAZIONE <strong>2013</strong><br />
STANZIAMENTI INIZI<strong>AL</strong>I E DEFINITIVI SPESE CONTO CAPIT<strong>AL</strong>E SUD<strong>DI</strong>VISE PER PROGRAMMA<br />
(Titolo II)<br />
N. PROGRAMMA Stanziamenti iniziali Stanziamenti definitivi<br />
1 ORGANI ISTITUZION<strong>AL</strong>I - SEGRETERIA 10.000,00 10.000,00<br />
3 BILANCIO - RAGIONERIA E PERSON<strong>AL</strong>E 0,00 0,00<br />
6 TRIBUTI E PUBBLICHE AFFISSIONI - ECONOMATO 0,00 0,00<br />
7 URBANISTICA - PATRIMONIO - OPERE PUBBLICHE - PUBBL. ILLUMIN. - AMBIEN - CIMITERO 3.652.928,40 3.652.928,40<br />
9 DEMOGRAFICI - CIMITERO 0,00 0,00<br />
11 PUBBLICA ISTRUZIONE - ASILO NIDO - SERV. SOCI<strong>AL</strong>I - ELETTOR<strong>AL</strong>E - GABINETTO 0,00 0,00<br />
13 TURISMO E ATTIVITA PRODUTTIVE 50.000,00 50.000,00<br />
16 POLIZIA MUNICIP<strong>AL</strong>E - VIABILITA - COMMERCIO - MERCATI 0,00 0,00<br />
18 SPORT E ATTIVITA' RICREATIVE 0,00 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>I 3.712.928,40 3.712.928,40<br />
Pag. 77
PROGRAMMAZIONE <strong>2013</strong><br />
STANZIAMENTI INIZI<strong>AL</strong>I E DEFINITIVI ENTRATE MOVIMENTI FON<strong>DI</strong> SUD<strong>DI</strong>VISE PER PROGRAMMA<br />
(Titolo V Categoria 1)<br />
N. PROGRAMMA Stanziamenti iniziali Stanziamenti definitivi<br />
1 ORGANI ISTITUZION<strong>AL</strong>I - SEGRETERIA 0,00 0,00<br />
3 BILANCIO - RAGIONERIA E PERSON<strong>AL</strong>E 550.000,00 550.000,00<br />
6 TRIBUTI E PUBBLICHE AFFISSIONI - ECONOMATO 0,00 0,00<br />
7 URBANISTICA - PATRIMONIO - OPERE PUBBLICHE - PUBBL. ILLUMIN. - AMBIEN - CIMITERO 0,00 0,00<br />
9 DEMOGRAFICI - CIMITERO 0,00 0,00<br />
11 PUBBLICA ISTRUZIONE - ASILO NIDO - SERV. SOCI<strong>AL</strong>I - ELETTOR<strong>AL</strong>E - GABINETTO 0,00 0,00<br />
13 TURISMO E ATTIVITA PRODUTTIVE 0,00 0,00<br />
16 POLIZIA MUNICIP<strong>AL</strong>E - VIABILITA - COMMERCIO - MERCATI 0,00 0,00<br />
18 SPORT E ATTIVITA' RICREATIVE 0,00 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>I 550.000,00 550.000,00<br />
PROGRAMMAZIONE <strong>2013</strong><br />
STANZIAMENTI INIZI<strong>AL</strong>I E DEFINITIVI SPESE MOVIMENTO FON<strong>DI</strong> SUD<strong>DI</strong>VISE PER PROGRAMMA<br />
(Titolo III Intervento 1)<br />
N. PROGRAMMA Stanziamenti iniziali Stanziamenti definitivi<br />
1 ORGANI ISTITUZION<strong>AL</strong>I - SEGRETERIA 0,00 0,00<br />
3 BILANCIO - RAGIONERIA E PERSON<strong>AL</strong>E 550.000,00 550.000,00<br />
6 TRIBUTI E PUBBLICHE AFFISSIONI - ECONOMATO 0,00 0,00<br />
7 URBANISTICA - PATRIMONIO - OPERE PUBBLICHE - PUBBL. ILLUMIN. - AMBIEN - CIMITERO 0,00 0,00<br />
9 DEMOGRAFICI - CIMITERO 0,00 0,00<br />
11 PUBBLICA ISTRUZIONE - ASILO NIDO - SERV. SOCI<strong>AL</strong>I - ELETTOR<strong>AL</strong>E - GABINETTO 0,00 0,00<br />
13 TURISMO E ATTIVITA PRODUTTIVE 0,00 0,00<br />
16 POLIZIA MUNICIP<strong>AL</strong>E - VIABILITA - COMMERCIO - MERCATI 0,00 0,00<br />
18 SPORT E ATTIVITA' RICREATIVE 0,00 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>I 550.000,00 550.000,00<br />
Pag. 78
AN<strong>AL</strong>ISI DEGLI SCOSTAMENTI<br />
In questo capitolo ci si pone l’obiettivo di fornire informazioni riguardanti gli scostamenti dei dati finanziari indicati nel conto del bilancio, rispetto a<br />
quanto programmato negli strumenti di programmazione, al fine di evidenziare il grado di attendibilità e la capacità di realizzazione di quanto<br />
programmato.<br />
La prima tabella individua lo scostamento tra le previsioni iniziali e le previsioni finali, in termini assoluti ed in percentuale<br />
CONFRONTO PREVISIONI FIN<strong>AL</strong>I CON PREVISIONI INIZI<strong>AL</strong>I<br />
Titolo DESCRIZIONE Stanziamenti iniziali Stanziamenti definitivi<br />
ENTRATE <strong>DI</strong> COMPETENZA<br />
Differenza<br />
tra Stanziamenti<br />
definitivi e iniziali<br />
Scostamento in<br />
percentuale<br />
I Entrate Tributarie 3.082.800,00 3.173.353,38 90.553,38 2,94 %<br />
II<br />
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione<br />
e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla<br />
regione<br />
442.061,00 477.863,03 35.802,03 8,10 %<br />
III Entrate Extratributarie 449.700,00 450.700,00 1.000,00 0,22 %<br />
IV<br />
Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di<br />
crediti 7.666.928,40 7.666.928,40 0,00 0,00 %<br />
V Entrate derivanti da accensioni di prestiti 550.000,00 550.000,00 0,00 0,00 %<br />
VI Entrate da servizi per conto di terzi 1.305.500,00 1.305.500,00 0,00 0,00 %<br />
AVANZO <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE 0,00 0,00 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.496.989,40 13.624.344,81 127.355,41 0,94 %<br />
SPESE <strong>DI</strong> COMPETENZA<br />
I Spese correnti 3.853.044,02 3.980.399,43 127.355,41 3,31 %<br />
Pag. 79
II Spese in conto capitale 7.549.445,38 7.549.445,38 0,00 0,00 %<br />
III Spese per rimborso di prestiti 789.000,00 789.000,00 0,00 0,00 %<br />
IV Spese per servizi per conto di terzi 1.305.500,00 1.305.500,00 0,00 0,00 %<br />
<strong>DI</strong>SAVANZO <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE 0,00 0,00 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.496.989,40 13.624.344,81 127.355,41 0,94 %<br />
CONFRONTO ACCERTAMENTI / IMPEGNI CON PREVISIONI DEFINITIVE<br />
Titolo DESCRIZIONE Stanziamenti definitivi<br />
Accertamenti<br />
Impegni<br />
Differenza tra<br />
stanziamenti definitivi<br />
e imp./accertamenti<br />
Scostamento in<br />
percentuale<br />
ENTRATE <strong>DI</strong> COMPETENZA<br />
I Entrate Tributarie 3.173.353,38 2.916.779,28 -256.574,10 -8,09 %<br />
II<br />
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione<br />
e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla<br />
regione<br />
477.863,03 288.996,58 -188.866,45 -39,52 %<br />
III Entrate Extratributarie 450.700,00 389.536,24 -61.163,76 -13,57 %<br />
IV<br />
Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di<br />
crediti 7.666.928,40 940.349,07 -6.726.579,33 -87,73 %<br />
V Entrate derivanti da accensioni di prestiti 550.000,00 0,00 -550.000,00 -100,00 %<br />
VI Entrate da servizi per conto di terzi 1.305.500,00 357.052,08 -948.447,92 -72,65 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.624.344,81 4.892.713,25 -8.731.631,56 -64,09 %<br />
AVANZO <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.624.344,81<br />
SPESE <strong>DI</strong> COMPETENZA<br />
I Spese correnti 3.980.399,43 3.455.168,81 -525.230,62 -13,20 %<br />
II Spese in conto capitale 7.549.445,38 840.840,67 -6.708.604,71 -88,86 %<br />
Pag. 80
III Spese per rimborso di prestiti 789.000,00 233.417,83 -555.582,17 -70,42 %<br />
IV Spese per servizi per conto di terzi 1.305.500,00 357.052,08 -948.447,92 -72,65 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.624.344,81 4.886.479,39 -8.737.865,42 -64,13 %<br />
<strong>DI</strong>SAVANZO <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.624.344,81<br />
CONFRONTO ACCERTAMENTI / IMPEGNI CON PREVISIONI INIZI<strong>AL</strong>I<br />
Titolo DESCRIZIONE Stanziamenti iniziali<br />
Accertamenti<br />
Impegni<br />
Differenza<br />
tra stanziamenti iniziali<br />
e Imp/Accertamenti<br />
Scostamento in<br />
percentuale<br />
ENTRATE <strong>DI</strong> COMPETENZA<br />
I Entrate Tributarie 3.082.800,00 2.916.779,28 -166.020,72 -5,39 %<br />
II<br />
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione<br />
e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla<br />
regione<br />
442.061,00 288.996,58 -153.064,42 -34,63 %<br />
III Entrate Extratributarie 449.700,00 389.536,24 -60.163,76 -13,38 %<br />
IV<br />
Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di<br />
crediti 7.666.928,40 940.349,07 -6.726.579,33 -87,73 %<br />
V Entrate derivanti da accensioni di prestiti 550.000,00 0,00 -550.000,00 -100,00 %<br />
VI Entrate da servizi per conto di terzi 1.305.500,00 357.052,08 -948.447,92 -72,65 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.496.989,40 4.892.713,25 -8.604.276,15 -63,75 %<br />
AVANZO <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.496.989,40<br />
SPESE <strong>DI</strong> COMPETENZA<br />
I Spese correnti 3.853.044,02 3.455.168,81 -397.875,21 -10,33 %<br />
II Spese in conto capitale 7.549.445,38 840.840,67 -6.708.604,71 -88,86 %<br />
III<br />
Spese per rimborso di prestiti<br />
Pag. 81<br />
789.000,00 233.417,83 -555.582,17 -70,42 %
IV Spese per servizi per conto di terzi 1.305.500,00 357.052,08 -948.447,92 -72,65 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.496.989,40 4.886.479,39 -8.610.510,01 -63,80 %<br />
<strong>DI</strong>SAVANZO <strong>DI</strong> AMMINISTRAZIONE 0,00<br />
TOT<strong>AL</strong>E 13.496.989,40<br />
PROGRAMMAZIONE <strong>2013</strong><br />
CONFRONTO STANZIAMENTI DEFINITIVI E ACCERTAMENTI ENTRATE CORRENTI SUD<strong>DI</strong>VISE PER PROGRAMMA<br />
(Titoli I, II e III)<br />
N. PROGRAMMA Stanziamento definitivo Accertamenti<br />
Percentuale<br />
di realizzazione<br />
1 ORGANI ISTITUZION<strong>AL</strong>I - SEGRETERIA 31.000,00 25.497,05 82,25 %<br />
3 BILANCIO - RAGIONERIA E PERSON<strong>AL</strong>E 1.468.376,41 1.389.269,07 94,61 %<br />
6 TRIBUTI E PUBBLICHE AFFISSIONI - ECONOMATO 1.419.800,00 1.345.109,47 94,74 %<br />
7<br />
URBANISTICA - PATRIMONIO - OPERE PUBBLICHE - PUBBL. ILLUMIN. - AMBIEN -<br />
CIMITERO<br />
154.600,00 134.443,53 86,96 %<br />
9 DEMOGRAFICI - CIMITERO 36.200,00 34.290,32 94,72 %<br />
11<br />
PUBBLICA ISTRUZIONE - ASILO NIDO - SERV. SOCI<strong>AL</strong>I - ELETTOR<strong>AL</strong>E -<br />
GABINETTO<br />
271.000,00 143.979,32 53,13 %<br />
13 TURISMO E ATTIVITA PRODUTTIVE 20.540,00 15.125,80 73,64 %<br />
16 POLIZIA MUNICIP<strong>AL</strong>E - VIABILITA - COMMERCIO - MERCATI 52.400,00 44.000,33 83,97 %<br />
18 SPORT E ATTIVITA' RICREATIVE 0,00 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>I 3.453.916,41 3.131.714,89 90,67 %<br />
Pag. 82
PROGRAMMAZIONE <strong>2013</strong><br />
CONFRONTO STANZIAMENTI DEFINITIVI E IMPEGNI SPESE CORRENTI SUD<strong>DI</strong>VISE PER PROGRAMMA<br />
(Titolo I e Titolo III Interventi 2-3-4-5)<br />
N. PROGRAMMA Stanziamento definitivo Impegni<br />
Percentuale<br />
di realizzazione<br />
1 ORGANI ISTITUZION<strong>AL</strong>I - SEGRETERIA 487.473,80 444.925,13 91,27 %<br />
3 BILANCIO - RAGIONERIA E PERSON<strong>AL</strong>E 425.935,62 384.493,85 90,27 %<br />
6 TRIBUTI E PUBBLICHE AFFISSIONI - ECONOMATO 160.200,00 155.064,93 96,79 %<br />
7<br />
URBANISTICA - PATRIMONIO - OPERE PUBBLICHE - PUBBL. ILLUMIN. - AMBIEN -<br />
CIMITERO<br />
1.832.408,23 1.785.963,75 97,47 %<br />
9 DEMOGRAFICI - CIMITERO 52.100,00 48.941,48 93,94 %<br />
11<br />
PUBBLICA ISTRUZIONE - ASILO NIDO - SERV. SOCI<strong>AL</strong>I - ELETTOR<strong>AL</strong>E -<br />
GABINETTO<br />
678.141,83 511.459,05 75,42 %<br />
13 TURISMO E ATTIVITA PRODUTTIVE 93.700,00 81.071,40 86,52 %<br />
16 POLIZIA MUNICIP<strong>AL</strong>E - VIABILITA - COMMERCIO - MERCATI 240.729,00 230.927,90 95,93 %<br />
18 SPORT E ATTIVITA' RICREATIVE 13.000,00 11.784,95 90,65 %<br />
TOT<strong>AL</strong>I 3.983.688,48 3.654.632,44 91,74 %<br />
PROGRAMMAZIONE <strong>2013</strong><br />
CONFRONTO STANZIAMENTI DEFINITIVI E ACCERTAMENTI ENTRATE C/CAPIT<strong>AL</strong>E SUD<strong>DI</strong>VISE PER PROGRAMMA<br />
(Titolo IV e Titolo V Categorie 2-3-4)<br />
N. PROGRAMMA Stanziamento definitivo Accertamenti<br />
Percentuale<br />
di realizzazione<br />
1 ORGANI ISTITUZION<strong>AL</strong>I - SEGRETERIA 0,00 0,00 0,00 %<br />
3 BILANCIO - RAGIONERIA E PERSON<strong>AL</strong>E 0,00 0,00 0,00 %<br />
6 TRIBUTI E PUBBLICHE AFFISSIONI - ECONOMATO 0,00 0,00 0,00 %<br />
7<br />
URBANISTICA - PATRIMONIO - OPERE PUBBLICHE - PUBBL. ILLUMIN. - AMBIEN -<br />
CIMITERO<br />
3.879.928,40 875.179,30 22,56 %<br />
9 DEMOGRAFICI - CIMITERO 0,00 0,00 0,00 %<br />
11<br />
PUBBLICA ISTRUZIONE - ASILO NIDO - SERV. SOCI<strong>AL</strong>I - ELETTOR<strong>AL</strong>E -<br />
GABINETTO<br />
0,00 0,00 0,00 %<br />
13 TURISMO E ATTIVITA PRODUTTIVE 0,00 0,00 0,00 %<br />
16 POLIZIA MUNICIP<strong>AL</strong>E - VIABILITA - COMMERCIO - MERCATI 0,00 0,00 0,00 %<br />
18 SPORT E ATTIVITA' RICREATIVE 0,00 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>I 3.879.928,40 875.179,30 22,56 %<br />
Pag. 83
PROGRAMMAZIONE <strong>2013</strong><br />
CONFRONTO STANZIAMENTI DEFINITIVI E IMPEGNI SPESE C/CAPIT<strong>AL</strong>E SUD<strong>DI</strong>VISE PER PROGRAMMA<br />
(Titolo II)<br />
N. PROGRAMMA Stanziamento definitivo Impegni<br />
Percentuale<br />
di realizzazione<br />
1 ORGANI ISTITUZION<strong>AL</strong>I - SEGRETERIA 10.000,00 6.995,34 69,95 %<br />
3 BILANCIO - RAGIONERIA E PERSON<strong>AL</strong>E 0,00 0,00 0,00 %<br />
6 TRIBUTI E PUBBLICHE AFFISSIONI - ECONOMATO 0,00 0,00 0,00 %<br />
7<br />
URBANISTICA - PATRIMONIO - OPERE PUBBLICHE - PUBBL. ILLUMIN. - AMBIEN -<br />
CIMITERO<br />
3.652.928,40 710.903,40 19,46 %<br />
9 DEMOGRAFICI - CIMITERO 0,00 0,00 0,00 %<br />
11<br />
PUBBLICA ISTRUZIONE - ASILO NIDO - SERV. SOCI<strong>AL</strong>I - ELETTOR<strong>AL</strong>E -<br />
GABINETTO<br />
0,00 0,00 0,00 %<br />
13 TURISMO E ATTIVITA PRODUTTIVE 50.000,00 5.641,93 11,28 %<br />
16 POLIZIA MUNICIP<strong>AL</strong>E - VIABILITA - COMMERCIO - MERCATI 0,00 0,00 0,00 %<br />
18 SPORT E ATTIVITA' RICREATIVE 0,00 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>I 3.712.928,40 723.540,67 19,49 %<br />
PROGRAMMAZIONE <strong>2013</strong><br />
CONFRONTO STANZIAMENTI DEFINITIVI E ACCERTAMENTI<br />
ENTRATE MOVIMENTO FON<strong>DI</strong> SUD<strong>DI</strong>VISE PER PROGRAMMA<br />
(Titolo V Categoria 1)<br />
N. PROGRAMMA Stanziamento definitivo Accertamenti<br />
Percentuale<br />
di realizzazione<br />
1 ORGANI ISTITUZION<strong>AL</strong>I - SEGRETERIA 0,00 0,00 0,00 %<br />
3 BILANCIO - RAGIONERIA E PERSON<strong>AL</strong>E 550.000,00 0,00 0,00 %<br />
6 TRIBUTI E PUBBLICHE AFFISSIONI - ECONOMATO 0,00 0,00 0,00 %<br />
7<br />
URBANISTICA - PATRIMONIO - OPERE PUBBLICHE - PUBBL. ILLUMIN. - AMBIEN -<br />
CIMITERO<br />
0,00 0,00 0,00 %<br />
9 DEMOGRAFICI - CIMITERO 0,00 0,00 0,00 %<br />
11<br />
PUBBLICA ISTRUZIONE - ASILO NIDO - SERV. SOCI<strong>AL</strong>I - ELETTOR<strong>AL</strong>E -<br />
GABINETTO<br />
0,00 0,00 0,00 %<br />
13 TURISMO E ATTIVITA PRODUTTIVE 0,00 0,00 0,00 %<br />
16 POLIZIA MUNICIP<strong>AL</strong>E - VIABILITA - COMMERCIO - MERCATI 0,00 0,00 0,00 %<br />
18 SPORT E ATTIVITA' RICREATIVE 0,00 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>I 550.000,00 0,00 0,00 %<br />
Pag. 84
PROGRAMMAZIONE <strong>2013</strong><br />
CONFRONTO STANZIAMENTI DEFINITIVI E IMPEGNI SPESE MOVIMENTO FON<strong>DI</strong> SUD<strong>DI</strong>VISE PER PROGRAMMA<br />
(Titolo III Intervento 1)<br />
N. PROGRAMMA Stanziamento definitivo Impegni<br />
Percentuale<br />
di realizzazione<br />
1 ORGANI ISTITUZION<strong>AL</strong>I - SEGRETERIA 0,00 0,00 0,00 %<br />
3 BILANCIO - RAGIONERIA E PERSON<strong>AL</strong>E 550.000,00 0,00 0,00 %<br />
6 TRIBUTI E PUBBLICHE AFFISSIONI - ECONOMATO 0,00 0,00 0,00 %<br />
7<br />
URBANISTICA - PATRIMONIO - OPERE PUBBLICHE - PUBBL. ILLUMIN. - AMBIEN -<br />
CIMITERO<br />
0,00 0,00 0,00 %<br />
9 DEMOGRAFICI - CIMITERO 0,00 0,00 0,00 %<br />
11<br />
PUBBLICA ISTRUZIONE - ASILO NIDO - SERV. SOCI<strong>AL</strong>I - ELETTOR<strong>AL</strong>E -<br />
GABINETTO<br />
0,00 0,00 0,00 %<br />
13 TURISMO E ATTIVITA PRODUTTIVE 0,00 0,00 0,00 %<br />
16 POLIZIA MUNICIP<strong>AL</strong>E - VIABILITA - COMMERCIO - MERCATI 0,00 0,00 0,00 %<br />
18 SPORT E ATTIVITA' RICREATIVE 0,00 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>I 550.000,00 0,00 0,00 %<br />
Pag. 85
POLITICHE <strong>DI</strong> INVESTIMENTO ED INDEBITAMENTO<br />
In questa parte si analizzano le politiche di investimento ed indebitamento attuate nel corso del <strong>2013</strong>, nonché le prospettive future.<br />
Si sintetizzano nella prima tabella le spese in conto capitale che rappresentano l’aggregato finanziario in cui sono contabilmente allocati gli<br />
investimenti, vale a dire costruzioni di opere, acquisti di beni mobili ed immobili, manutenzioni straordinarie, acquisizioni di partecipazioni,<br />
erogazione di contributi in conto capitale a terzi, ecc.<br />
La tabella individua il totale degli impegni, suddividendoli per categoria ed individuando per ognuna di esse la percentuale rispetto al totale<br />
SPESA IN CONTO CAPIT<strong>AL</strong>E SUD<strong>DI</strong>VISA PER FUNZIONI<br />
FUNZIONI IMPEGNI <strong>2013</strong><br />
Percentuale<br />
sul totale<br />
Funzione 1 - Amministrazione, gestione e controllo 520.695,34 61,93 %<br />
Funzione 2 - Giustizia 0,00 0,00 %<br />
Funzione 3 - Polizia locale 0,00 0,00 %<br />
Funzione 4 - Istruzione pubblica 82.000,00 9,75 %<br />
Funzione 5 - Cultura e beni culturali 0,00 0,00 %<br />
Funzione 6 - Sport e ricreazione 5.300,00 0,63 %<br />
Funzione 7 - Turismo 0,00 0,00 %<br />
Funzione 8 - Viabilita' e trasporti 0,00 0,00 %<br />
Funzione 9 - Territorio ed ambiente 227.203,40 27,02 %<br />
Funzione 10 - Settore sociale 0,00 0,00 %<br />
Funzione 11 - Sviluppo economico 5.641,93 0,67 %<br />
Funzione 12 - Servizi produttivi 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E 840.840,67 100,00 %<br />
Rispetto alle somme impegnate per le spese in conto capitale, si approfondisce l’analisi degli investimenti, indicandone le relative fonti di<br />
finanziamento ed individuando la percentuale di ogni tipologia di finanziamento rispetto al totale complessivo.<br />
FONTI <strong>DI</strong> FINANZIAMENTO DELLE SPESE IN CONTO CAPIT<strong>AL</strong>E<br />
TIPOLOGIA IMPORTO ACCERTATO PERCENTU<strong>AL</strong>E<br />
Alienazioni patrimoniali (Titolo IV Cat.1) 50.430,00 5,95 %<br />
Contributi (Titolo IV Cat. 2-3-4-5-6) – Compresi oneri di urbanizzazione 889.919,07 105,06 %<br />
Mutui (Titolo V Cat. 3) 0,00 0,00 %<br />
Altri indebitamenti (Titolo V Cat. 2-4) 0,00 0,00 %<br />
Quote Permessi a costruire applicate a spese correnti (a detrarre) -99.508,40 -11,75 %<br />
Pag. 86
Entrate correnti utilizzate per finanziamento spese in conto capitale 6.233,86 0,74 %<br />
Avanzo di amministrazione applicato per finanziamento spese in conto capitale 0,00 0,00 %<br />
TOT<strong>AL</strong>E 847.074,53 100,00 %<br />
Gli investimenti complessivi sono stati realizzati, facendo ricorso a fondi propri di bilancio e accedendo a finanziamenti esterni, vedi tabella sotto<br />
riportata<br />
Descrizione Impegnato CO <strong>2013</strong><br />
EFFICIENTAMENTO ENERGETICO P<strong>AL</strong>AZZO VERIS 477.500,00<br />
RECUPERO RIFIUTI MASSERIA C<strong>AL</strong>O 130.000,00<br />
ACQUISTO ATTREZZATURE X POTENZIAMENTO UFFICIO PROTEZIONE<br />
CIVILE 67.203,40<br />
PROGETTO ATTIVAZIONE SERVIZI FORMATIVI - G<strong>AL</strong> 67.000,00<br />
EVOLUZIONE INDEBITAMENTO <strong>ANNO</strong> <strong>2013</strong><br />
ISTITUTO MUTUANTE<br />
Importo nuovi mutui Importo quote capitale<br />
contratti<br />
rimborsate<br />
Variazione complessiva<br />
BANCA OPI - INTESA SANPAOLO 0,00 103.516,95 -103.516,95<br />
CASSA DD. PP. 0,00 122.731,36 -122.731,36<br />
MINISTERO ECONOMIA E FINANZE 0,00 5.023,97 -5.023,97<br />
TOT<strong>AL</strong>I 0,00 231.272,28 -231.272,28<br />
Tra le fonti di finanziamento, quella da monitorare costantemente, per i suoi riflessi sugli equilibri dei bilanci futuri, è rappresentata proprio<br />
dall’indebitamento.<br />
Si evidenzia quindi l’evoluzione di tale fonte, individuando le variazioni intervenute nel corso del <strong>2013</strong> e la consistenza finale del debito per<br />
finanziamenti a fine esercizio, suddivise per istituto mutuante tramite le seguenti tabelle.<br />
Bisogna tener presente che i piani di ammortamento prevedono tutti le rate costanti e dato che, come si evince dalla tabella riportante tutti i mutui in<br />
essere, le prime estinzioni sono previste nel 2015, fino al 2016 l’accensione di nuovi mutui va attentamente valutata per la sua sostenibilità con la parte<br />
corrente del Bilancio<br />
Livello di indebitamento<br />
Il livello dell'indebitamento, insieme al costo del personale, è la componente più rilevante della possibile rigidità del bilancio, dato che i bilanci futuri del<br />
comune dovranno finanziare il maggior onere per il rimborso delle quote annue di interesse e capitale con le normali risorse di parte corrente. I prospetti<br />
che accompagnano la descrizione di questo importante argomento mostrano le dinamiche connesse con l'indebitamento sotto angolazioni diverse.<br />
CONSISTENZA INDEBITAMENTO<br />
ISTITUTO MUTUANTE<br />
Consistenza del debito al<br />
31/12/2012<br />
Pag. 87<br />
Importo nuovi mutui<br />
contratti<br />
Importo quote capitale<br />
rimborsate<br />
Consistenza del debito al<br />
31/12/<strong>2013</strong>
BANCA OPI - INTESA SANPAOLO 1.533.357,45 0,00 103.516,95 1.429.840,50<br />
CASSA DD. PP. 1.952.738,14 0,00 124.876,91 1.827.861,23<br />
MINISTERO ECONOMIA E FINANZE 34.447,97 0,00 5.023,97 29.424,00<br />
TOT<strong>AL</strong>I 3.520.543,56 0,00 231.272,28 3.287.125,73<br />
Il prospetto di seguito riporta, in estrema sintesi tutti i contratti di indebitamento con l’indicazione della data di scadenza e del relativo tasso di interesse.<br />
Ente Mutuante Finalita` Posizione Anno Fine Tasso<br />
CASSA DD. PP. SCUOLA ME<strong>DI</strong>A 0051468/00 2015 7<br />
CASSA DD. PP. CIMITERO 00051470/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. MATTATOIO 0051471/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. IMPIANTO ENERGIA ELETTRICA 0051472/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. STRADE COMUN<strong>AL</strong>I 0060355/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. SCUOLA ELEMENTARE 0665121/00 2015 7<br />
CASSA DD. PP. MATTATOIO 0678543/00 2015 7<br />
CASSA DD. PP. STRADE COMUN<strong>AL</strong>I 0678544/00 2015 7<br />
CASSA DD. PP. RETE FOGNARIA E IDRICA 3036217/00 2015 7<br />
CASSA DD. PP. RETE FOGNARIA 3064841/00 2015 7<br />
CASSA DD. PP. ACQUEDOTTO 3070517/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. IMPIANTO ILLUMINAZIONE 3074538/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. SCUOLA MATERNA 3156581/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. CIMITERO 3158610/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. IMMOBILE USO UFFICIO 3197203/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. STRADE COMUN<strong>AL</strong>I 3200189/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. STRADE COMUN<strong>AL</strong>I 4020045/00 2015 7<br />
CASSA DD. PP. DANNI C<strong>AL</strong>AMITA' NATUR<strong>AL</strong>I 4037937/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. IMPIANTO ILLUMINAZIONE 4051205/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. STRADE COMUN<strong>AL</strong>I 4055854/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. E<strong>DI</strong>FICI SCOLASTICI VARI 4092520/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. IMMOBILE 4110045/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. IMMOBILE 4183958/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. IMMOBILE 4184029/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. IMMOBILE USO UFFICIO 4256439/02 2015 7<br />
CASSA DD. PP. IMMOBILE 4277627/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. IMMOBILE USO UFFICIO 4277628/01 2015 7<br />
CASSA DD. PP. IMMOBILE 4302491/01 2017 7<br />
CASSA DD. PP. IMMOBILE USO UFFICIO 4302935/01 2017 7<br />
Pag. 88
CASSA DD. PP. IMMOBILE 4304302/02 2017 7<br />
CASSA DD. PP. IMMOBILE USO UFFICIO 4304966/01 2017 7<br />
MINISTERO ECONOMIA E<br />
FINANZE OPERE VARIE, MISTE 4333297/01 2018 5,25<br />
CASSA DD. PP. RETE FOGNARIA E IDRICA 4020042/00 2021 6,124<br />
CASSA DD. PP. RETE FOGNARIA 4026708/00 2021 6,124<br />
CASSA DD. PP. RETE IDRICA 4026711/00 2021 6,124<br />
CASSA DD. PP. URBANIZZZAZIONE ACQUISIZIONE AREE 4049994/00 2021 6,124<br />
CASSA DD. PP. SCUOLA MATERNA 4062258/00 2021 6,124<br />
CASSA DD. PP. PARCO, VERDE PUBBLICO 4110045/00 2021 6,124<br />
CASSA DD. PP. CHIESE 4183958/00 2021 6,124<br />
CASSA DD. PP. STRADE COMUN<strong>AL</strong>I 4184029/00 2021 6,124<br />
CASSA DD. PP. OPERE VARIE, MISTE 4188565/00 2021 6,124<br />
CASSA DD. PP. OPERE VARIE, MISTE 4188565/01 2021 6,124<br />
CASSA DD. PP. IMPIANTO ILLUMINAZIONE 4215703/00 2021 6,124<br />
CASSA DD. PP. SCUOLA ELEMENTARE 4256323/00 2021 6,124<br />
CASSA DD. PP. STRADE COMUN<strong>AL</strong>I 4256439/00 2021 6,124<br />
CASSA DD. PP. RETE FOGNARIA E IDRICA 4256439/01 2021 6,124<br />
CASSA DD. PP. STRADE COMUN<strong>AL</strong>I 4268282/00 2021 6,124<br />
CASSA DD. PP. IMPIANTO ILLUMINAZIONE 4277627/00 2021 6,124<br />
CASSA DD. PP. STRADE COMUN<strong>AL</strong>I 4277628/00 2021 6,124<br />
BANCA OPI - INTESA SANPAOLO PRESTITO OBBLIGAZIONARIO IT0003667125 2024 4,799<br />
CASSA DD. PP. E<strong>DI</strong>FICI SCOLASTICI VARI 4454252/01 2024 4,6<br />
CASSA DD. PP. SCUOLA ME<strong>DI</strong>A 4454406/01 2024 4,6<br />
CASSA DD. PP. SCUOLA ELEMENTARE 4512957/00 2028 5,176<br />
CASSA DD. PP. MANUTENZIONE STRAOR<strong>DI</strong>NARIA ASILO NIDO 4535009 2030 4,307<br />
CASSA DD. PP. CENTRO SOCIO - EDUCATIVO VIA AGOSTINIANI 4553063 2031 4,544<br />
CASSA DD. PP. URBANIZZAZIONE AREA PIP-SECONDO STR<strong>AL</strong>CIO 4553369 2031 5,78<br />
CASSA DD. PP. URBANIZZAZIONE ACQUISIZIONE AREE 4471652/00 2035 3,82<br />
Pag. 89
RAPPORTO SULLE PRESTAZIONI E SERVIZI OFFERTI <strong>AL</strong>LA COMUNITÀ<br />
Gli indicatori finanziari, visti sia come il rapporto tra valori finanziari e fisici (esempio: spesa corrente per abitante) o come il più semplice raffronto tra<br />
valori esclusivamente finanziari (ad esempio: grado di autonomia tributaria), analizzano aspetti diversi della vita dell'ente per fornire, mediante la lettura<br />
di un dato estremamente sintetico, una base di ulteriori informazioni sulle dinamiche che si instaurano a livello finanziario nel corso dei diversi esercizi.<br />
Questi parametri, individuati in modo autonomo dal Comune, forniscono inoltre interessanti informazioni sulla composizione del bilancio e possono<br />
permettere di comparare i dati dell'ente con gli analoghi valori che si riscontrano in enti di simili dimensioni o collocati nello stesso comprensorio<br />
territoriale.<br />
In questo capitolo si presentano una serie di indicatori generali applicati al rendiconto che permettono di comprendere in modo intuitivo l’andamento<br />
della gestione nel <strong>2013</strong>.<br />
Preliminarmente si presentano i parametri per l’individuazione delle condizioni di Ente strutturalmente deficitario previsti dall’articolo 228, comma 5<br />
del T.U.E.L. e successive modifiche e integrazioni<br />
Indice di autonomia finanziaria<br />
L'indice di autonomia finanziaria, ottenuto quale rapporto tra le entrate tributarie (Titolo I) ed extratributarie (Titolo III) con il totale delle entrate<br />
correnti (totali dei titoli I + II + III), correla le risorse proprie dell'ente con quelle complessive di parte corrente ed evidenzia la capacità di ciascun<br />
comune di acquisire autonomamente le disponibilità necessarie per il finanziamento della spesa.<br />
In altri termini, questo indice non considera nel bilancio corrente i trasferimenti nazionali e regionali ordinari e straordinari che annualmente l'ente<br />
riceve e che in passato costituivano la maggiore voce di entrata.<br />
Dobbiamo ricordare, infatti, che dopo la riforma tributaria del 1971/1973 l'Ente locale ha perso gran parte della propria capacità impositiva a favore di<br />
una scelta politica che ha visto accentrare a livello nazionale la raccolta delle risorse e, quindi, attraverso un sistema redistributivo dall'alto,<br />
l'assegnazione delle stesse agli enti.<br />
Per effetto del decentramento amministrativo oggi in atto, e del federalismo adottato a partire dal 2011, il suesposto processo è in corso di inversione: a<br />
cominciare dall'introduzione dell'IMU, infatti, stiamo assistendo ad un progressivo aumento delle voci di entrate non direttamente derivanti da<br />
trasferimenti di altri enti del settore pubblico. Ne consegue la necessità di procedere ad una lettura dell'andamento dell'indicatore in esame<br />
sottolineando come detto valore, variabile tra 0 e 1, assuma un significato positivo quanto più il risultato si avvicina all'unità.<br />
Nella parte sottostante viene riportata la formula per il calcolo dell'indice ed il risultato ottenuto sui dati del rendiconto 2012. Come si è precisato, in<br />
questo momento storico questo indicatore non consente di effettuare valutazioni sul trend dato che i trasferimenti statali con in precedenza erano<br />
contenuti nel titolo II oggi sono registrati nel titoli I sotto la voce di fondo di riequilibrio.<br />
Pag. 90
DENOMINAZIONE IN<strong>DI</strong>CATORE FORMULA 2008 2009 2010<br />
2011 2012 <strong>2013</strong><br />
Autonomia finanziaria<br />
Titolo I + III<br />
Titolo I + II + III<br />
x 100 59,783 61,650 58,406 88,548 91,969 91,961<br />
Indice di autonomia impositiva<br />
L'indice di autonomia impositiva può essere considerato un indicatore di secondo livello, che permette di comprendere ed approfondire il significato di<br />
quello precedente (indice di autonomia finanziaria), misurando quanta parte delle entrate correnti, diverse dai trasferimenti statali o di altri enti del<br />
settore pubblico allargato, sia stata determinata da entrate proprie di natura tributaria.<br />
Il valore di questo indice può variare teoricamente tra 0 e 1, anche se le attuali norme che regolano l'imposizione tributaria negli enti locali<br />
impediscono di fatto l'approssimarsi del risultato all'unità.<br />
Nella parte sottostante viene riportata la formula per il calcolo dell'indice ed il risultato ottenuto estrapolando i dati del <strong>2013</strong>.<br />
Anche per questo indicatore valgono le considerazioni fatte per il precedente dato che nel titolo I oggi si registrano i trasferimenti statali sotto la voce<br />
di fondo di riequilibrio.<br />
DENOMINAZIONE IN<strong>DI</strong>CATORE FORMULA 2008 2009 2010<br />
2011 2012 <strong>2013</strong><br />
Titolo I<br />
Autonomia impositiva<br />
x 100 48,561 50,600 45,949 78,714 82,091 81,127<br />
Titolo I + II + III<br />
Indice di pressione finanziaria<br />
Altra informazione di particolare interesse si ottiene confrontando il totale delle entrate accertate relative ai titoli I e II con la popolazione residente.<br />
Il rapporto che ne discende, riferito ai vari anni, aiuta a comprendere il livello di pressione finanziaria a cui ciascun cittadino è sottoposto sommando la<br />
pressione diretta ed indiretta.<br />
DENOMINAZIONE IN<strong>DI</strong>CATORE FORMULA 2008 2009 2010<br />
2011 2012 <strong>2013</strong><br />
Pressione finanziaria<br />
Titolo I + III<br />
popolazione<br />
454,22 475,96 485,46 488,86 452,29 475,72<br />
Prelievo tributario pro capite<br />
Il dato ottenuto con l'indice di autonomia impositiva, utile per una analisi disaggregata, non è di per sé facilmente comprensibile e, pertanto, al fine di<br />
sviluppare analisi spazio-temporali sullo stesso ente o su enti che presentano caratteristiche fisiche economiche e sociali omogenee, può essere<br />
Pag. 91
interessante misurare il "Prelievo tributario pro capite" che misura l'importo medio di imposizione tributaria a cui ciascun cittadino è sottoposto o, in<br />
altri termini, l'importo pagato in media da ciascun cittadino per imposte di natura locale nel corso dell'anno.<br />
Anche per questo indicatore valgono le considerazioni fatte precedentemente dato che nel titolo I oggi si registrano i trasferimenti statali sotto la voce<br />
di fondo di riequilibrio<br />
DENOMINAZIONE IN<strong>DI</strong>CATORE FORMULA 2008 2009 2010<br />
2011 2012 <strong>2013</strong><br />
Pressione tributaria<br />
Titolo I<br />
Popolazione<br />
248,45 270,76 254,80 426,77<br />
403,72 419,68<br />
Indice di autonomia tariffaria propria<br />
Se l'indice di autonomia impositiva misura in termini percentuali la partecipazione delle entrate del titolo I alla definizione del valore complessivo delle<br />
entrate correnti, un secondo indice deve essere attentamente controllato, in quanto costituisce il complementare di quello precedente, evidenziando la<br />
partecipazione delle entrate proprie nella formazione delle entrate correnti e, precisamente, l'indice di autonomia tariffaria propria.<br />
Valori particolarmente elevati di quest'ultimo dimostrano una buona capacità di ricorrere ad entrate derivanti dai servizi pubblici forniti o da una<br />
accurata gestione del proprio patrimonio.<br />
Il valore, se espresso in termini decimali, è compreso tra 0 ed 1 (nel nostro caso pari allo 0,1083) ed è da correlare con quello relativo all'indice di<br />
autonomia impositiva.<br />
DENOMINAZIONE IN<strong>DI</strong>CATORE FORMULA 2008 2009 2010<br />
Autonomia tariffaria<br />
Titolo III<br />
Titolo I + II + III<br />
x<br />
100<br />
2011 2012 <strong>2013</strong><br />
11,22 11,05 12,46 9,83 9,88 10,83<br />
Indice di intervento erariale pro capite<br />
L'indice di intervento erariale pro capite è anch'esso rilevatore di una inversione di tendenza nelle modalità di acquisizione delle risorse da parte<br />
dell'ente locale.<br />
Il rapporto, proposto in una analisi triennale, misura la somma media che lo Stato eroga all'ente per ogni cittadino residente finalizzandone l'utilizzo<br />
alle spese strutturali ed ai servizi pubblici.<br />
Per questo indicatore non si sono tenuti conto dei trasferimenti statali da fondo di riequilibrio ma solo di quanto riportato nel titolo II (ex ETI, fondo<br />
sviluppo investimenti, fondo consolidato), per detto motivo il confronto con gli anni passati rende l’indicatore poco significativo.<br />
Pag. 92
DENOMINAZIONE IN<strong>DI</strong>CATORE FORMULA 2008 2009 2010<br />
2011 2012 <strong>2013</strong><br />
Trasferimenti<br />
Intervento erariale<br />
statali 149,20 177,30 190,73 30,03 27,86 30,85<br />
popolazione<br />
Indice di intervento regionale pro capite<br />
L'indice di intervento regionale pro capite, al pari del precedente, evidenzia la partecipazione della regione alle spese di struttura e dei servizi per<br />
ciascun cittadino amministrato.<br />
Anche in questo caso viene proposta una analisi storica relativa agli ultimi.<br />
DENOMINAZIONE IN<strong>DI</strong>CATORE FORMULA 2008 2009 2010<br />
2011 2012 <strong>2013</strong><br />
trasferimenti<br />
Intervento regionale<br />
regionali<br />
46,92 27,58 39,92 10,13 10,72<br />
30,96<br />
popolazione<br />
IN<strong>DI</strong>CI <strong>DI</strong> SPESA<br />
Al pari di quanto già detto trattando delle entrate, la lettura del bilancio annuale e pluriennale può essere agevolata ricorrendo alla costruzione di<br />
appositi indici che sintetizzano l'attività di programmazione e migliorano la capacità di apprezzamento dei dati contabili. Ai fini della nostra analisi, nei<br />
paragrafi che seguono verranno presentati alcuni rapporti che in questa ottica rivestono maggiore interesse e precisamente:<br />
rigidità della spesa corrente;<br />
incidenza delle spese del personale sulle spese correnti;<br />
spesa media del personale;<br />
incidenza degli interessi passivi sulle spese correnti;<br />
percentuale di copertura delle spese correnti con trasferimenti dello Stato;<br />
spesa corrente pro capite;<br />
spesa d'investimento pro capite.<br />
Rigidità della spesa corrente<br />
La rigidità della spesa corrente misura l'incidenza percentuale delle spese fisse (personale ed interessi) sul totale del titolo I della spesa. Quanto minore<br />
è detto valore, tanto maggiore è l'autonomia discrezionale della Giunta e del Consiglio in sede di predisposizione del bilancio.<br />
Nella parte sottostante viene riportata la formula per il calcolo dell'indice ed il risultato ottenuto sui dati del bilancio 2012.<br />
È necessaria una considerazione di carattere generale per quanto riguarda le spese legate al personale. L’importo riportato nel bilancio all’intervento 1<br />
non corrisponde con la spesa effettiva, a questo va aggiunta la spese rientrante nell’intervento 7 (IRAP).<br />
Nella costruzione degli indici, non si è tenuto conto della spesa del personale nel suo complesso.<br />
Pag. 93
Rigidità spesa corrente<br />
spese personale + quote<br />
ammort. mutui<br />
totale entrate Titoli I + II + III<br />
2009 2010 2011 2012 <strong>2013</strong><br />
x 100 38,422 34,091 37,211<br />
34,417<br />
31,33<br />
Incidenza degli interessi passivi sulle spese correnti<br />
L'indice di rigidità delle spesa corrente può essere scomposto analizzando separatamente l'incidenza di ciascuno dei due addendi del numeratore<br />
(personale e interessi) rispetto al denominatore del rapporto (totale delle spese correnti).<br />
Pertanto, considerando solo gli interessi passivi che l'ente è tenuto a pagare annualmente per i mutui in precedenza contratti, avremo che l'indice misura<br />
l'incidenza degli oneri finanziari sulle spese correnti.<br />
Valori particolarmente elevati dimostrano che la propensione agli investimenti relativa agli anni passati sottrae risorse correnti alla gestione futura e<br />
limita la capacità attuale di spesa.<br />
Incidenza interessi<br />
Interessi<br />
passivi sulla spesa<br />
Passivi<br />
corrente Titolo I<br />
5,04<br />
Incidenza delle spese del personale sulle spese correnti<br />
Partendo dalle stesse premesse sviluppate nel paragrafo precedente, può essere separatamente analizzata l'incidenza delle spese del personale sul totale<br />
complessivo delle spese correnti.<br />
Si tratta di un indice complementare al precedente che permette di concludere l'analisi sulla rigidità della spesa del titolo I.<br />
Il valore può variare, indicativamente, tenendo conto dei nuovi limiti introdotti con la ridefinizione dei parametri di deficitarietà, tra 0 e 0,40.<br />
Quanto più il valore si avvicina allo 0,40 tanto minori sono le possibilità di manovra dell'amministrazione che si trova con gran parte delle risorse<br />
correnti già utilizzate per il finanziamento delle spese per il personale.<br />
Nella parte sottostante viene proposto il valore risultante applicando il rapporto sotto riportato al bilancio <strong>2013</strong>.<br />
Incidenza personale<br />
su spesa corrente<br />
Personale<br />
Titolo I 25,85<br />
Pag. 94
Spesa media del personale<br />
L'incidenza delle spese del personale sul totale della spesa corrente fornisce indicazioni a livello aggregato sulla partecipazione di questo fattore<br />
produttivo nel processo erogativo dell'ente locale, nella spesa sono considerate anche gli oneri riflessi e accessori.<br />
Al fine di ottenere una informazione ancora più precisa, il dato precedente può essere integrato con un altro parametro quale quello della spesa media<br />
per dipendente compreso il lavoro flessibile.<br />
Nella parte sottostante viene proposto il valore risultante applicando il rapporto sotto specificato al bilancio <strong>2013</strong>.<br />
Spesa Media<br />
Personale<br />
Personale<br />
Numero<br />
dipendenti<br />
42.523<br />
Spesa corrente pro capite<br />
La spesa corrente pro capite costituisce un ulteriore indice particolarmente utile per una analisi spaziale e temporale dei dati di bilancio.<br />
Essa misura l'entità della spesa sostenuta dall'ente per l'ordinaria gestione, rapportata al numero di cittadini.<br />
Spesa corrente<br />
procapite<br />
Titolo I spese<br />
popolazione 497,14<br />
Spesa in conto capitale pro capite<br />
Così come visto per la spesa corrente, un dato altrettanto interessante può essere ottenuto, ai fini di una completa informazione sulla programmazione<br />
dell'ente, con la costruzione dell'indice della Spesa in conto capitale pro capite, rapporto che misura il valore della spesa per investimenti che l'ente<br />
prevede di sostenere per ciascun abitante.<br />
Nella parte sottostante viene proposto il valore ottenuto applicando il rapporto ai valori del bilancio <strong>2013</strong>.<br />
Spesa conto capitale<br />
procapite<br />
Titolo II spese<br />
popolazione 120,98<br />
Pag. 95
GLI IN<strong>DI</strong>CI DELLA <strong>GESTIONE</strong> RESIDUI<br />
Nei precedenti paragrafi abbiamo analizzato i principali indici della gestione di competenza; l'analisi del risultato di amministrazione può però essere<br />
meglio compreso cercando di cogliere anche le peculiarità della gestione residui. A tal fine, nei paragrafi che seguono verranno calcolati i seguenti<br />
quozienti di bilancio:<br />
indice di incidenza dei residui attivi;<br />
indice di incidenza dei residui passivi.<br />
Indice di incidenza dei residui attivi e passivi<br />
L'indice di incidenza dei residui attivi esprime il rapporto fra i residui sorti nell'esercizio ed il valore delle operazioni di competenza dell'esercizio<br />
medesimo.<br />
Un valore elevato esprime un particolare allungamento dei tempi di attuazione delle procedure amministrative e contabili della gestione delle entrate.<br />
Riflessioni del tutto analoghe possono essere effettuate per quanto riguarda l'indice di incidenza dei residui passivi.<br />
L'esame comparato nel tempo e nello spazio può evidenziare delle anomalie gestionali che devono essere adeguatamente monitorate e controllate.<br />
DENOMINAZIONE IN<strong>DI</strong>CATORE FORMULA 2008 2009 2010<br />
2011 2012 <strong>2013</strong><br />
totale residui attivi<br />
Incidenza residui attivi<br />
x 100 61,95 72,20 89,33 82.28 142,29 107,99<br />
totale accertamenti di competenza<br />
Incidenza residui passivi<br />
totale residui passivi<br />
totale impegni di competenza<br />
x 100 61,38 71,18 89,79 83.08 154,68 112,58<br />
Indice della gestione di cassa<br />
Anche per la gestione di cassa è possibile far ricorso ad alcuni indicatori in grado di valutare le modalità con cui la cassa si modifica e si rinnova.<br />
In particolare, il primo dei due indici, "velocità di riscossione", confrontando tra loro le entrate riscosse con quelle accertate in competenza<br />
relativamente ai titoli I e III (tributarie ed extratributarie), misura la capacità dell'ente di trasformare in liquidità situazioni creditorie vantate nei<br />
confronti di terzi.<br />
Allo stesso modo, l'indice "velocità di gestione della spesa corrente" permette di giudicare, anche attraverso una analisi temporale, quale quella<br />
condotta attraverso il confronto di tre annualità successive, quanta parte degli impegni della spesa corrente trova nell'anno stesso, trasformazione nelle<br />
Pag. 96
ulteriori fasi della spesa, quali la liquidazione, l'ordinazione ed il pagamento.<br />
DENOMINAZIONE IN<strong>DI</strong>CATORE FORMULA 2008 2009 2010<br />
2011 2012 <strong>2013</strong><br />
Velocità riscossione entrate<br />
riscossione Titolo I + III<br />
x 100 77,989 71,726 77,82<br />
proprie<br />
84,84 85,60 80,16<br />
accertamenti Titolo I + III<br />
Velocità gestione spese correnti<br />
pagamenti Titolo I competenza<br />
impegni Titolo I competenza<br />
x 100 85,882 75,736 76,785 77,58 73,83 66,73<br />
Pag. 97
AN<strong>AL</strong>ISI PER IN<strong>DI</strong>CI<br />
Parametri da considerare per l'individuazione delle condizioni strutturalmente deficitarie<br />
SI NO<br />
1) Valore negativo del risultato contabile di gestione superiore in termini di valore assoluto al 5 per cento rispetto alle entrate correnti (a tali fini al risultato<br />
contabile si aggiunge l'avanzo di amministrazione utilizzato per le spese di investimento);<br />
2) Volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e relative ai titoli I e III, con l`esclusione delle risorse a titolo di<br />
fondo sperimentale di riequilibrio di cui all'articolo 2 D.Lgs23/2011 o di fondo di solidarietà di cui all'articolo 1, comma 380 delle legge 24/12/2012 n.228,<br />
superiori al 42 per cento rispetto ai valori di accertamento delle entrate dei medesimi titoli I e III esclusi gli accertamenti delle predette risorse a titolo di<br />
fondo sperimentale o di fondo di solidarietà;<br />
3) Ammontare dei residui attivi provenienti dalla gestione dei residui attivivi di cui al titolo I e al titolo III superiore al 65 per cento, ad esclusione eventuali<br />
residui da risoese a titolo di fondo sperimentale di riequilibrio di cui all'articolo 2 D.Lgs23/2011 o di fondo di solidarietà di cui all'articolo 1, comma 380<br />
delle legge 24/12/2012 n.228, rapportata agli accertamenti della gestione di competenza delle entrate dei medesimi titoli I e III ad esclusione degli<br />
accertamenti delle predette risorse a titolo di fondo sperimentale o di fondo di solidarietà;<br />
X<br />
X<br />
X<br />
4) Volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 40 per cento degli impegni della medesima spesa corrente;<br />
X<br />
5) Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti anche se non hanno prodotto vincoli a seguito delle<br />
disposizioni di cui all'articolo 159 del tuoel;<br />
6) Volume complessivo delle spese di personale a vario titolo rapportato al volume complessivo delle entrate correnti desumibili dai titoli I, II e III superiore al<br />
40 per cento per i comuni inferiori a 5.000 abitanti, superiore al 39 per cento per i comuni da 5.000 a 29.999 abitanti e superiore al 38 per cento per i<br />
comuni oltre i 29.999 abitanti; tale valore è calcolato al netto dei contributi regionali nonché di altri enti pubblici finalizzati a finanziare spese di personale<br />
per cui il valore di tali contributi va detratto sia dal numeratore che dal denominatore del parametro;<br />
7) Consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti da contribuzioni superiore al 150 per cento rispetto alle entrate correnti per gli enti che presentano un<br />
risultato contabile di gestione positivo e superiore al 120 per cento per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione negativo, fermo restando il<br />
rispetto del limite di indebitamento di cui all`articolo 204 del tuoel con le modifiche di cui all'art.8, comma 1, legge 12/11/2011, n.183, a decorrere dall'1<br />
gennaio 2012;<br />
8) Consistenza dei debiti fuori bilancio riconosciuti nel corso dell`esercizio superiore all`1 per cento rispetto ai valori di accertamento delle entrate correnti<br />
fermo restando che l`indice si considera negativo ove tale soglia venga superata in tutti gli ultimi tre eseercizi finanziari;<br />
9) Eventuale esistenza al 31 dicembre di anticipazioni di tesoreria non rimborsate superiori al 5 per cento rispetto alle entrate correnti;<br />
X<br />
X<br />
X<br />
X<br />
X<br />
10) Ripiano squilibri in sede di provvedimento di salvaguardia di cui all`art.193 del tuoel con misure di alienazione di beni patrimoniali e/o avanzo di<br />
amministrazione superiore al 5% dei valori della spesa corrente, fermo restando quanto previsto dall'art.1, commi 443-444 legge 24/12/2012 a decorrere<br />
dal 1/1/<strong>2013</strong>; ove sussistano i presupposti di legge per finanziare il riequilibrio in più esercizi finanziari viene considerato al numeratore del parametro<br />
l'intero importo finanziato con misure di alienazione dei beni patrimoniali, oltre che avanzo di amministrazione, anche se destinato a finanziare lo squilibrio<br />
nei successivi esercizi finanziari;<br />
X<br />
Pag. 98
EVOLUZIONE PREVE<strong>DI</strong>BILE DELLA <strong>GESTIONE</strong><br />
Considerazioni generali<br />
Nella società moderna, riuscire a garantire un accettabile equilibrio sociale ed economico tra il soddisfacimento della domanda di servizi<br />
avanzata dal cittadino e il costo posto a carico dell'utente, assume un'importanza davvero rilevante.<br />
Questa premessa spiega perché il legislatore abbia regolato in modo particolare i diversi tipi di servizi che possono essere oggetto di prestazione<br />
da parte dell'ente locale, dando così ad ognuno di essi una specifica connotazione. Le norme amministrative, infatti, operano una netta<br />
distinzione tra i servizi a domanda individuale, i servizi a carattere produttivo ed i servizi istituzionali. Questa separazione trae origine dalla diversa<br />
natura economica, giuridica ed organizzativa di questo genere di prestazioni.<br />
Dal punto di vista economico, infatti:<br />
in linea di massima e con rare eccezioni, il servizio a carattere produttivo tende ad autofinanziarsi e quindi opera quanto meno in<br />
pareggio, o produce addirittura utili;<br />
a differenza del precedente, il servizio a domanda individuale viene parzialmente finanziato dalle tariffe pagate dagli utenti e, in misura<br />
variabile, anche dalle risorse proprie del comune, oppure concesse da altri enti pubblici;<br />
il servizio istituzionale, proprio perchè si è in presenza di una prestazioni di natura di stretta spettanza del comune (attività<br />
istituzionale), viene erogato a titolo gratuito ed è di solito oggetto di finanziamento diretto o indiretto da parte dello Stato o della regione<br />
di appartenenza.<br />
Dal punto di vista giuridico/finanziario, invece:<br />
i servizi a carattere produttivo sono interessati da norme giuridiche e finanziarie che riguardano prevalentemente la specifica area<br />
d'intervento di questa attività, in un'ottica che di solito cerca di contenere il possibile impatto negativo di questi servizi gestiti da un<br />
ente pubblico sulla libera concorrenza di mercato;<br />
diversamente dai precedenti, i servizi a domanda individuale sono invece molto spesso sottoposti ad un regime di controlli finanziari, sia in<br />
sede di redazione del bilancio di previsione che a chiusura del consuntivo;<br />
i servizi istituzionali, proprio per la loro specifica natura di servizi spesso definiti come "essenziali" per la collettività, sono soggetti a<br />
particolari norme previste dal regime di finanza locale che tende ad ancorare, tali prestazioni, all'entità dei trasferimenti attribuiti dallo Stato<br />
all'ente territoriale. I fondi statali erogati con regolarità e cadenza annuale, infatti, devono almeno tendere al finanziamento delle<br />
prestazioni essenziali erogate dal comune ai propri cittadini.<br />
Il legislatore è intervenuto ripetutamente in materia tariffaria. Come punto di partenza, "la legge assicura (..) agli enti locali potestà impositiva<br />
autonoma nel campo (..) delle tariffe", stabilendo inoltre che “a ciascun ente spettano le tasse, i diritti, le tariffe e i corrispettivi sui servizi di propria<br />
competenza” (D.Lgs.267/00, art.149/3-8).<br />
Sempre con direttive generali, il legislatore precisa che "(..) i comuni (..) sono tenuti a richiedere la contribuzione agli utenti, anche a<br />
carattere non generalizzato. Fanno eccezione i servizi gratuiti per legge, i servizi finalizzati all'inserimento sociale dei portatori di handicap, quelli per i<br />
Pag. 99
quali le vigenti norme prevedono la corresponsione di tasse, di diritti o di prezzi amministrati ed i servizi di trasporto pubblico" (Legge 51/82,<br />
art.3).<br />
Nel campo specifico dei servizi a domanda individuale, gli enti "(..) sono tenuti a definire, non oltre la data della deliberazione del bilancio, la<br />
misura percentuale dei costi complessivi di tutti i servizi pubblici a domanda individuale (..) che viene finanziata da tariffe o contribuzioni<br />
ed entrate specificamente destinate" (Legge 131/83, art.6).<br />
La legislazione sui servizi istituzionali contiene invece norme di indirizzo generale. È stabilito, infatti, che "le entrate fiscali finanziano i servizi<br />
pubblici ritenuti necessari per lo sviluppo della comunità e integrano la contribuzione erariale per l'erogazione dei servizi pubblici<br />
indispensabili (..)" (D.Lgs.267/00, art.149/7). Di conseguenza, una quota del contributo ordinario destinato annualmente ai comuni è ripartita<br />
dallo Stato secondo parametri ambientali che tengono conto anche della presenza dei servizi indispensabili (simili ai servizi istituzionali) o dei<br />
servizi maggiormente diffusi nel territorio. I servizi indispensabili vengono definiti dal legislatore statale come quelle attività "(..) che<br />
rappresentano le condizioni minime di organizzazione dei servizi pubblici locali e che sono diffusi sul territorio con caratteristiche di uniformità"<br />
(D.Lgs.504/92, art.37).<br />
Servizi a carattere istituzionale<br />
I servizi istituzionali sono costituiti dal complesso di attività finalizzate a fornire al cittadino quella base di servizi generalmente riconosciuti<br />
come "di stretta competenza pubblica". Si tratta prevalentemente di servizi qualificati dal legislatore come attività di tipo "essenziale", e cioè di<br />
specifica attribuzione pubblica. Si tratta infatti di prestazioni che, come l'ufficio tecnico, l'anagrafe e lo stato civile, la polizia locale, la<br />
protezione civile, i servizi cimiteriali, possono essere erogate solo dall'ente pubblico.<br />
In tempi più recenti, alcune di queste attività che storicamente venivano gestite dal comune esclusivamente in economia, e cioè con propria<br />
organizzazione e mezzi strumentali, sono sempre più spesso attribuiti in concessione a società e/o consorzi a prevalente, o molto spesso<br />
esclusiva, proprietà pubblica. Questa particolare situazione si ritrova, ad esempio, nel servizio di fognatura e depurazione, nella nettezza urbana<br />
ed in altri tipi di analoghi servizi.<br />
A differenza della categoria dei servizi "a domanda individuale", diverse prestazioni a carattere istituzionale sono fornite gratuitamente, e cioè<br />
senza richiedere al cittadino il pagamento di alcun tipo di corrispettivo.<br />
Servizi a domanda individuale<br />
I servizi a domanda individuale raggruppano quelle attività gestite dal comune che non sono intraprese per obbligo istituzionale, che vengono<br />
utilizzate a richiesta dell'utente e, infine, che non sono erogate per legge a titolo gratuito. Nel parte introduttiva sono già state riportate le<br />
principali norme che riguardano questa categoria di prestazioni.<br />
Entrando nell'ottica gestionale, è possibile osservare l'andamento nel tempo dei costi e dei proventi dei servizi, consentendo così di individuare<br />
quale sia il tipo di politica tariffaria compatibile con le risorse di bilancio. Se la percentuale di copertura di una singola attività (rapporto tra<br />
entrate ed uscite) è un elemento oggettivo che denota il grado di importanza sociale assunto da quella prestazione, il risultato complessivo di<br />
tutti questi servizi fa emergere il costo globale posto a carico della collettività. È evidente, infatti, che la quota del costo della prestazione non<br />
addebitata agli utenti produce una perdita nella gestione del servizio che viene indirettamente posta a carico di tutta la cittadinanza, dato che<br />
il bilancio comunale di parte corrente deve comunque rimanere in pareggio. La scelta politica del livello tariffario, di stretta competenza<br />
Pag. 100
dell'Amministrazione, va quindi a considerare numerosi aspetti sia economici che sociali, come l'impatto sul bilancio, il rapporto tra prezzo<br />
e qualità del servizio, l'effetto dell'aumento della tariffa sulla domanda, il grado di socialità, oltre ad altri fattori politico/ambientali.<br />
Servizi a carattere produttivo<br />
I servizi a carattere produttivo sono attività che richiedono una gestione ed un'organizzazione di tipo privatistico. Appartengono a questa<br />
limitata categoria i servizi acquedotto, gas metano, distribuzione dell'energia elettrica, farmacie comunali, centrale del latte e servizi simili. Il<br />
legislatore ha previsto che "gli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze, provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per<br />
oggetto produzione di beni ed attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo<br />
economico e civile delle comunità locali" (D.Lgs.267/00, art.112/1).<br />
Oltre a ciò, per quanto riguarda la gestione finanziaria, “gli enti interessati approvano le tariffe dei servizi pubblici in misura tale da<br />
assicurare l’equilibrio economico-finanziario dell’investimento e della connessa gestione. I criteri per il calcolo della tariffa relativa ai servizi stessi<br />
sono i seguenti:<br />
la corrispondenza tra costi e ricavi in modo da assicurare la integrale copertura dei costi, ivi compresi gli oneri di ammortamento tecnicofinanziario;<br />
l’equilibrato rapporto tra i finanziamenti raccolti ed il capitale investito;<br />
l’entità dei costi di gestione delle opere, tenendo conto anche degli investimenti e della qualità del servizio;<br />
l’adeguatezza della remunerazione del capitale investito, coerente con le prevalenti condizioni di mercato” (D.Lgs.267/00, art.117/1).<br />
Questo tipo di prestazioni, analoghe a quelle prodotte dall'impresa privata, richiede un sistema organizzativo adeguato e un elevato margine di<br />
manovra. Per questo motivo, l'ente ha a disposizione un ampio ventaglio di scelte per individuare, tra le varie modalità possibili, la forma di<br />
gestione migliore del servizio. In linea di massima, e salvo la presenza di specifiche norme che riguardano talune particolari aree d'intervento<br />
per i quali esistono prescrizioni più restrittive, il comune può scegliere tra diverse forme di gestione, ed in particolare:<br />
in economia, quando per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio non sia opportuno costituire una istituzione o<br />
un'azienda;<br />
in concessione a terzi, quando sussistano ragioni tecniche, economiche e di opportunità sociale;<br />
per mezzo di un'azienda speciale, anche per la gestione di più servizi di rilevanza economica ed imprenditoriale;<br />
tramite una istituzione, per l'esercizio di servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale;<br />
a mezzo di società per azioni o a responsabilità limitata a prevalente capitale pubblico locale costituite o partecipate dall'ente titolare del<br />
pubblico servizio, qualora sia opportuna in relazione alla natura o all'ambito territoriale del servizio la partecipazione di più soggetti<br />
pubblici o privati.<br />
Il compito fondamentale dell’amministrazione è stato quello di garantire il soddisfacimento dei bisogni dei cittadini, garantire un margine di<br />
intervento per lo sviluppo economico locale mantenendo gli equilibri di bilancio presenti e creando le condizioni per avere un margine di manovre di<br />
bilancio in futuro.<br />
Pag. 101